ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI SOCIALI TRA I COMUNI DI CAVALLINO TREPORTI, MARCON, QUARTO D’ALTINO, VENEZIA
Comune di
Cavallino Treporti
Comune di
Marcon
Comune di
Quarto d’Altino
Comune di
Venezia
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI SOCIALI TRA I COMUNI DI CAVALLINO TREPORTI, MARCON, QUARTO D’ALTINO, VENEZIA
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI SOCIALI TRA I COMUNI DI CAVALLINO TREPORTI, MARCON, QUARTO D’ALTINO, VENEZIA
PREMESSO CHE
A. La gestione unitaria delle funzioni sociali è una modalità per promuovere l’integrazione attraverso diverse soluzioni: l’attivazione di forme associative tra comuni (convenzioni, consorzio, unioni di comuni); la convergenza verso il comune capofila attraverso lo strumento dell’accordo di programma; la delega da parte dei Comuni verso l’Azienda Ulss.
B. I comuni del territorio dell’Azienda Ulss 12 Venezia hanno approvato nel settembre del 2011 il Piano di Zona 2011/2015. Tale Piano è stato sottoposto al visto di congruità regionale per verificare:
- la presenza al suo interno di una specifica programmazione per ogni area di intervento prevista nelle linee guida sulla predisposizione dei piani di zona 2011- 2015 (famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani; persone anziane; disabilità; dipendenze; salute mentale; marginalità e inclusione sociale; immigrazione);
- la descrizione delle modalità di coinvolgimento dei diversi attori locali nella programmazione di zona;
- l’indicazione delle funzioni per cui si realizza una gestione associata tra i diversi enti del territorio, con l’individuazione delle modalità scelte per realizzarla;
- il rispetto dei contenuti previsti per la stesura del piano di zona;
- la coerenza delle politiche e delle azioni con le indicazioni regionali;
- la coerenza delle azioni del piano con i vincoli economici-finanziari definiti nella legislazione e nei provvedimenti regionali.
C. Lo scorso febbraio la Regione ha accertato la congruità del Piano di zona del territorio dell’Azienda Ulss 12 (Decreto n. 60 del 21 febbraio 2012), richiedendo tuttavia di integrare il Piano, pena la decadenza del visto, esplicitando in modo dettagliato le funzioni per cui si realizza la gestione associata tra i diversi enti del territorio e le modalità con le quali la si realizza. Da qui l’esigenza di individuare: i contenuti della gestione associata e in particolare l’individuazione delle funzioni sociali che vi possono confluire; le modalità della gestione associata; le ricadute organizzative e finanziarie/economiche.
D. In conseguenza di tale richiesta la Conferenza dei Sindaci e la struttura tecnica hanno avviato un percorso finalizzato a definire modalità, contenuti, forme e tempi della gestione associata, da perfezionare con un apposito accordo di programma, in modo da realizzare la gestione associata entro la conclusione di vigenza dell’attuale Piano di zona (2011-2015).
E. Il percorso di cui alla lettera precedente si è concluso il 30 novembre 2012 con l’adozione da parte della Conferenza dei Sindaci della delibera n.7 che ha approvato il
documento “Linee di indirizzo per la gestione associata delle funzioni sociali del territorio della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Aulss 12”, di cui il presente accordo di programma è l’attuazione.
Tutto ciò premesso, I Comuni di
CAVALLINO TREPORTI, rappresentato dal Sindaco Xxxxxxx Xxxxxx XXXXXX, rappresentato dal Sindaco Xxxxxx Xxxxxxx
QUARTO D’ALTINO, rappresentato dalla Sindaca Xxxxxx Xxxxx XXXXXXX, rappresentato dal Sindaco Xxxxxxx Xxxxxx
Stipulano il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMA
ART. 1. FINALITÀ
Il presente accordo di programma disciplina le modalità attuative della gestione associata tra i Comuni firmatari delle funzioni sociali, come di seguito specificate all’articolo 3 e 4, tra i comuni firmatari.
La gestione associata di tali funzioni avviene attraverso la delega al Comune di Venezia, in qualità di Comune capofila, nelle modalità di seguito specificate.
ART. 2. CRITERI GENERALI E LINEE GUIDA
Per la realizzazione della gestione associata dei servizi sociali, i Comuni firmatari si attengono ai seguenti criteri generali:
- la gradualità del processo, che si sviluppa per fasi incrementali successive negli anni di vigenza del piano di zona;
- la sostenibilità della gestione associata, cioè il conferimento delle funzioni sociali che possono essere effettivamente gestite in modo associato tenuto conto delle infrastrutture esistenti;
- l’economicità: realizzare una gestione associata che non comporti oneri ulteriori per gli enti locali a parità di domande ricevute e di interventi erogati, ma una riduzione o quantomeno un mantenimento della spesa;
- la valorizzazione delle competenze professionali per facilitare una presa in carico più efficace delle persone e delle famiglie del territorio;
- l’equità territoriale, rispetto alle funzioni che diventano oggetto di gestione associata, ovvero la garanzia all’interno del territorio della Conferenza che a parità di bisogno, siano assicurate le stesse condizioni di accesso ai servizi e le stesse risposte.
La gestione associata si sviluppa per fasi incrementali come specificato all’articolo 4 del presente accordo.
ART. 3. COMPETENZE DEGLI ENTI FIRMATARI
I Comuni firmatari del presente accordo si impegnano a compiere tutti gli atti necessari alla sua attuazione e a non assumere provvedimenti successivi che siano in contrasto con i contenuti e gli obiettivi del presente accordo o ne ostacolino l’attuazione.
Il Comune di Venezia, in qualità di ente capofila delegato, si impegna a:
a. garantire le attività amministrative necessarie alla realizzazione delle diverse fasi di gestione associata previste all’art.4 (comprensivi di atti di impegno e liquidazione delle spese, accertamento delle entrate da compartecipazioni private alla spesa);
b. gestire le comunicazioni con le unità di valutazione multidimensionale, con i servizi sociali comunali e con i soggetti erogatori dei servizi, secondo quanto previsto dalle fasi di cui all’art.4;
c. gestire le risorse proprie e dei comuni deleganti, secondo le modalità concordate;
d. garantire il monitoraggio continuo tra entrate e spese, con verifiche trimestrali, in modo da segnalare prontamente eventuali sforamenti;
e. predisporre una rendicontazione annuale, utilizzabile ai fini delle attività di monitoraggio e valutazione di cui all’art. 6 del presente accordo e ai fini di eventuali richieste regionali.
f. predisporre le domande e ricevere gli eventuali contributi finalizzati agli interventi oggetto di delega, sulla base di quanto stabilito dalle normative regionali e statali.
Il Comune di Cavallino Treporti, il Comune di Marcon e il Comune di Quarto d’Altino, in qualità di Comuni deleganti si impegnano a:
a. esercitare la titolarità della presa in carico della persona;
b. partecipare agli incontri delle unità di valutazione multidimensionali distrettuali per la parte tecnico-professionale;
c. trasferire annualmente al Comune delegato le risorse necessarie;
d. trasferire ulteriori risorse nel caso di esaurimento del trasferimento annuale.
ART. 4. FASI E CONTENUTI DELLA GESTIONE ASSOCIATA
Le fasi previste per l’attuazione della gestione associata sono:
- fase 1: gestione delle funzioni amministrative e programmatorie;
- fase 2: accesso unitario;
- fase 3: gestione unitaria dei servizi esternalizzati;
- fase 4: governo unitario della presa in carico.
I contenuti della fase 1 “gestione delle funzioni amministrative e programmatorie “ sono:
- le attività amministrative attinenti ai trasferimenti economici finalizzati all’inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali di minori, persone con disabilità, persone anziane, persone con problemi psichici;
- le funzioni a diretto contatto con l’utenza e organizzative che, per prassi o per atti della Conferenza, vengono già realizzate, o che possono esserlo, in forma associata, come dettagliate nell’allegato A del presente accordo di programma;
- le funzioni organizzative attinenti alla programmazione, al monitoraggio e alla valutazione territoriale, in particolare quelle relative al monitoraggio annuale del
Piano di Zona e alla rilevazione annuale dell’Istat sulla spesa sociale dei comuni coordinate dall’Osservatorio Politiche di Welfare del Comune di Venezia.
Dopo 6 mesi di operatività di questa fase il Gruppo tecnico di coordinamento di cui all’articolo 7, presenterà una relazione alla Conferenza dei Sindaci al fine di valutare gli esiti delle attività relative alla fase 1 e verificare le condizioni di fattibilità per l’avvio della fase 2.
Nella logica della gradualità, il modello associato delineato in fase 1 viene rafforzato in una fase successiva, da realizzarsi nel corso delle annualità 2013-2014.
In questa fase (n. 2 “accesso unitario”) si prevede di rendere unitari, a livello di territorio della Conferenza, i regolamenti che normano l’accesso alle funzioni sociali a diretto contatto con l’utenza gestite in forma associata a seguito della realizzazione della precedente fase. Si tratta, in particolare, degli interventi economici finalizzati all’inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali e del Servizio per l'affidamento dei minori – Casf.
Dopo 6 mesi di operatività di questa fase il Gruppo tecnico di coordinamento presenterà una relazione alla Conferenza dei Sindaci al fine di valutare gli esiti delle attività relative alla fase 2 e verificare le condizioni di fattibilità per l’avvio della fase 3.
Sempre in una logica graduale, il modello associato viene ulteriormente rafforzato nella fase 3 (“gestione unitaria dei servizi esternalizzati”) estendendo la gestione associata ad altre funzioni sociali a diretto contatto con l’utenza, anche attraverso la gestione unitaria dei procedimenti di appalto.
Si tratta nello specifico delle funzioni sociali relative agli interventi domiciliari e territoriali:
- il servizio educativo domiciliare per minori;
- il servizio destinato ai disabili di accudienza scolastica e presso i centri estivi;
- il servizio di assistenza domiciliare (Sad) destinato a minori, disabili e anziani, comprensivo delle prestazioni che vengono erogate in modo integrato con l’Azienda Ulss 12 nell’ambito dell’Adi;
- il servizio di trasporto sociale per disabili e anziani.
Nel corso del 2014 il Gruppo tecnico di coordinamento presenterà una relazione alla Conferenza dei Sindaci al fine di verificare le condizioni di fattibilità per l’avvio della sperimentazione prevista nella fase 4 .
La fase 4 “governo unitario della presa in carico” è da realizzarsi in via sperimentale nel 2014- 2015. In questa fase la gestione associata viene estesa anche alla funzione della presa in carico professionale in modo da realizzare un governo unitario della presa in carico professionale. Questo passaggio richiede:
- l’armonizzazione dei criteri e dei processi di valutazione e decisione professionale;
- le valutazioni preventive di impatto dei protocolli professionali;
- l’approfondimento e la valutazione di una soluzione per la gestione funzionale del personale basata sui protocolli unitari di lavoro.
Alla fine della sperimentazione il Gruppo tecnico di coordinamento presenterà una relazione sugli esiti della stessa e sull’eventuale avvio a regime della presa in carico unitaria.
ART. 5. RISORSE
Nella prima fase i comuni deleganti trasferiscono al Comune capofila le risorse necessarie a copertura della spesa per gli inserimenti in strutture diurne e residenziali.
L’ammontare delle risorse è dato dalla spesa media degli ultimi tre anni (criterio storico) aumentata del 10% come fondo di riserva. Nel caso di sforamento del trasferimento annuale il Comune delegante trasferisce ulteriori risorse al Comune delegato.
Eventuali contributi regionali e statali finalizzati a uno degli interventi interessati dalla gestione associata e la predisposizione delle relative domande rimarranno in capo al Comune di Venezia salvo diversa disposizione dell’ente erogatore.
Il trasferimento di risorse connesso alle fasi successive è regolato da specifiche delibere della Conferenza dei Sindaci che confermano l’avvio di ogni singola fase e determinano l’ammontare dei trasferimenti e le modalità di trasferimento delle risorse dai comuni deleganti al comune capofila.
ART. 6. MONITORAGGIO E VERIFICA
I Comuni firmatari, attraverso il Gruppo tecnico di coordinamento, si impegnano a realizzare un monitoraggio annuale, e una conseguente valutazione, del funzionamento e dei risultati prodotti con la gestione associata.
I risultati del monitoraggio confluiscono in una relazione annuale, sottoposta all’approvazione formale della Conferenza dei Sindaci, in adempimento alle funzioni di vigilanza previste dall’art. 34, comma 7 T.U.E.L. A tal fine, la Conferenza dei sindaci svolge le funzioni di Collegio di vigilanza.
ART. 7. GRUPPO TECNICO DI COORDINAMENTO
Con verbale della Conferenza dei Sindaci viene costituito il Gruppo Tecnico di Coordinamento Intercomunale, composto dai referenti dei servizi sociali tecnici e amministrativi di tutti i comuni coinvolti, individuati dai rispettivi Sindaci.
Il Gruppo Tecnico ha il compito di supportare la Conferenza dei Sindaci nelle attività di attuazione, monitoraggio e valutazione del processo di gestione associata, di cui agli articoli 4 e 6.
ART. 8. MODIFICHE E INTEGRAZIONI
Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipulazione e approvazione.
Eventuali modifiche al presente Accordo che, a parere della Conferenza dei Sindaci, non incidono in modo significativo sul contenuto dello stesso e non determinano una revisione degli impegni, delle modalità e del quadro finanziario, possono essere adottate con delibera della Conferenza dei Sindaci.
ART. 9. CONTROVERSIE
Eventuali controversie, che dovessero sorgere in ordine all’interpretazione ed esecuzione dei contenuti del presente Accordo, non risolvibili in sede di Conferenza dei Sindaci, saranno devolute ad un collegio arbitrale, nominato di comune accordo tra le parti o, in difetto, dal Presidente del Tribunale di Venezia.
ART. 10. VALIDITÀ, PUBBLICAZIONE E DURATA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA
L’accordo di programma, approvato con il consenso unanime espresso da tutti i Sindaci dei Comuni partecipanti in sede di Conferenza dei Sindaci, è adottato con atto formale del Sindaco di Venezia e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell’art. 34 del T.U.E.L.
L’accordo di programma esplica i suoi effetti a far data dalla sua sottoscrizione sino al 31.12.2016.
La Sindaca di Quarto d’Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx
Il Sindaco di Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
Il Sindaco di Venezia Xxxxxxx Xxxxxx
Il Sindaco di Cavallino Treporti Xxxxxxx Xxxxxx
Allegato A – Funzioni da gestire in modo associato secondo l’articolo 4
Area minori e famiglia
- Gestione attività per inserimenti in comunità residenziali minori: monitoraggio strutture, consulenza per inserimento e gestione amministrativa della procedura d’inserimento, rendicontazione economica (Del. Conferenza dei Sindaci n. 13/2007; Del. Conferenza dei Sindaci n. 3/2009);
- Servizio per l'affidamento dei minori – Casf (Del. Conferenza dei Sindaci n. 7/2008);
- Progetto tutori volontari per i minori d'età (Verbale della Conferenza dei Sindaci del 26/01/2010);
- Microcredito a famiglie numerose (Del. Conferenza dei Sindaci n. 5/2009);
- Monitoraggio azioni previste dalla Dgr 2416/2008 contenute nel Piano di Zona 2011- 2015. Le attività consistono in:
⮚ verifica e monitoraggio per la riduzione dei tempi di accoglienza in comunità o affido;
⮚ verifica e monitoraggio per l’avvicinamento al territorio di provenienza dei minori inseriti in comunità socio-educative;
⮚ monitoraggio dell’accoglienza dei bambini minori di sei anni esclusivamente in famiglie affidatarie o in comunità familiari;
⮚ monitoraggio periodico del funzionamento del sistema di accoglienza in comunità previsto dal protocollo;
- Consulenza sui progetti di cura e protezione: su richiesta i Servizi dei 3 comuni possono ottenere consulenza sui casi (del. Conferenza dei Sindaci n. 1/2006);
- Formazione: gli operatori dei servizi dei comuni di Cavallino Treporti, Marcon e Quarto d’Altino possono partecipare alle formazioni organizzate dal Servizio Politiche Cittadine Infanzia e Adolescenza del Comune di Venezia;
- Sportello Rapporti con le Autorità Giudiziarie e altri Enti, gestione e coordinamento Tavoli di programmazione e accordi.
Area Immigrati
- Progetto mediazioni che viene gestito in forma associata (Delibere annuali su aspetti specifici, ultima del. Conferenza dei Sindaci n. 4/2012);
- Attività di rappresentanza nelle sedi istituzionali e di coordinamento delle attività progettuali che riguardano:
⮚ ricongiungimenti familiari;
⮚ protocollo con Prefettura, informazione, orientamento e inoltro pratiche;
⮚ partecipazione ai tavoli istituzionali per la programmazione degli interventi di integrazione (prefettura, Anci, Regione);
⮚ relazioni con soggetti istituzionali per la gestione di criticità temi dell'immigrazione (es. questura, prefettura, Oim);
⮚ gestione del protocollo con prefettura e ufficio scolastico regionale sulle iscrizione dei ragazzi in corso di arrivo in Italia;
⮚ coordinamenti regionali (mediazioni in viaggio, coordinamento Alcol e immigrazione, ecc.);
⮚ coordinamento rete dell'offerta formativa (italiano e orientamento civico) nell'ambito cittadino;
⮚ promozione interculturale e informazione (es. Dossier Caritas, attività con biblioteche, ecc.);
⮚ attività di formazione rivolte ad uffici comunali, operatori del territorio ecc. sui temi dell'immigrazione e della protezione internazionale.
Area disabili e anziani
- Delega al Comune di Venezia per definizione delle convenzioni con i soggetti gestori delle strutture residenziali e semiresidenziali;
- Attività amministrativa legata alla fruizione del telesoccorso;
- Formazione per amministratori di sostegno.
Area anziani
- Attività amministrativa legata alla fruizione degli assegni di cura.
Area trasversale
- Formazione operatori sociali e socio-sanitari e del Terzo settore.