Contract
3. Gli in terventi
In particolare, con riferimento a M'obbligo di accesso, lo schema di provvedimen to ribadisce la combinazione di rimedi attivi e passivi imposti dalie precedenti delibere prevedendo, quindi, che Telecom Italia continui ad essere sottoposta all'obbligo di for nitura dei servizi di accesso fisico alla rete in rame - accesso completamente disaggre gato alla rete locale, accesso disaggregato al la sottorete locale (SLU), sebbene con una
□ modulazione di cui si dirà in seguito, accesso condiviso - nonché dei relativi servizi accessori, a eccezione dell'obbligo di fornitura del servizio di canale numerico che non appare più giustificato.
Per quanto concerne l'obbligo di fornitura del servizio di SLU presso gli armadi di strada, l'Autorità ha analizzato l'im patto dell'introduzione del vectoring, una tecnica che riducendo le interferenze determinate dalla trasmissione di segnali elettrici nei cavi in rame, permetterebbe di conseguire velocità trasmissive molto elevate, che posso no spingersi fino a 100 Mbit/s. Allo stato attuale della tecnologia, il vectoring può fun zionare pienamente solo se l'operatore che lo utilizza ha il controllo di tutte le linee che transitano nel medesimo ambiente cavo. Di conseguenza, tale tecnica non sembra per mettere la fornitura dei servizi di SLU dal momento che ogni qualvolta Telecom Italia cede a un operatore alternativo una linea in SLU ne perde inevitabilm ente il controllo. Pertanto, al fine di non ostacolare ['adozione di tecnologie che permetterebbero di rag giungere più velocemente gli obiettivi dell'Agenda Digitale europea, e di continuare a garantire un levelplaying fìeld tra tu tti gli operatori, nello schema di provvedimento si propone di mantenere l'obbligo di fornitura dello SLU presso gli armadi di strada in cui gli operatori alternativi hanno già attivato o sono in procinto di attivare il servizio, e di permetterne la rimozione nei restanti armadi in cui Telecom Italia implementi la tecni ca di vectoring, sempre che quest'ultima fornisca agli operatori richiedenti l'accesso alla sottorete locale un servizio di tipo VULA (Virtual Unbundled Locai Access) al livel lo dell'armadio di strada.
Con riferimento agli obblighi di accesso fisico alla rete NGA di Telecom Italia, con siderato il ruolo crucia le che l'accesso alle infrastrutture di ingegneria civile riveste per l'installazione di reti alternative in fibra ottica, lo schema di provvedimento prevede innanzitutto che Telecom Italia continui ad essere sottoposta all'obbligo di fornitura dell'accesso alle infrastrutture di posa. In capo a Telecom Italia sono altresì conferm a ti gli obblighi di: /) accesso alla fibra spenta; ii) accesso al segmento di terminazione; Hi) accesso disaggregato alla rete in fibra a livello di centrale locale, laddove ciò risulti essere tecnicamente possibile, iv) accesso al servizio end-to-end.
Parallelamente, per gli operatori che preferiscono ricorrere a soluzioni che richie dono una minore infrastrutturazione, lo schema di provvedimento conferma l'obbligo per Telecom Italia di fornitura dei servizi di accesso virtuale aH'ingrosso in rame e in fibra ottica previsti dalledelibere n. 731/09/CONS e n. 1/12/CONS - incluso il VULA in centrale su rete NGA - nonché del servizio di vendita del canone di accesso all'ingros- so ( Wholesale Line Rental - WLR).
Con riferimento all'obbligo di controllo dei prezzi, to schema di provvedimento pre vede che i prezzi dei servizi aH'ingrosso di accesso fìsico e virtuale e del servizio WLR siano individuati attraverso l'applicazione del principio dell'orientamento al costo, ad eccezione dei prezzi dei servizi di accesso virtuale offerti nei 128 comuni caratterizza ti da un maggior livello di concorrenzialità, peri qua li si è ritenuta giustificata e propor zionata l'applicazione di un vincolo di prezzi non discriminatori. Inoltre, in continuità con la regolamentazione vigente, lo schema di provvedimento prevede che ì prezzi di
- i remedies
proposti.
Relazione annuale s u ll'a ttiv ità svolta e sui program m i di lavoro 2 0 1 3
I modelli di costo per la
determinazione
dei prezzi regolamentati
accesso bitstream ATM con interconnessione al nodo distant e con consegna al nodo IP, nonchédel servizio di trasporto /ongtf/sfdnce siano determ inati mediante negozia zione commerciale.
In maggior dettaglio, lo schema di provvedimento prevede che l'orientamento al costo dei canoni dei servizi di accesso aH’ingrosso (in rame ed in fibra ottica) sia applica to - come del resto nel precedente ciclo di analisi dì mercato - mediante l'utilizzo di un modello bottom-up per la valutazione dei costi Incrementali di lungo periodo (BU-LRIC).
Per i servizi di accesso aH'ingrosso, sia alla rete in rame sia a quella in fibra, la meto dologia BU-LRIC è stata utilizzata per la determinazione dei prezzi per l'anno 2016, mentre i prezzi per gli anni 2014 e 2015 discendono dall'applicazione di un trend linea re di variazione annuale dei prezzi perii periodo 2013-2016.
Per ciò che riguarda i prezzi dei servizi di accesso alla rete in rame, l'Autorità ha provveduto ad aggiornare il modello di costo di tipo BU-LRIC adottato con la delibe ra n. 578 /lO/CONS, in quanto nell'intervallo temporale trascorso dalla sua prima applicazione non sono intervenute modifiche né alla configurazione topologica della rete di accesso, né alle modalità tecniche con cui i principali servizi di accesso all'in- grosso alla rete In rame possono essere acquistati. In particolare, si è provveduto ad aggiornare tu tti gli input del modello di costo che sono influenzati dall'evoluzione delle condizioni di mercatoe che incìdono sul livello di efficienza con cui possono esse re prodotti i servizi di accesso, quali: /) i volumi dì domanda attuali e prospettici dei servizi, tenuto conto anche dello sviluppo dei servizi di accesso di nuova generazio ne; ii) il livello dei costi operativi di manutenzione correttiva e dei costi di com m er cializzazione; iii) i costi di rete. L’aggiornamento del modello di costo ha consentito di stabilire un intervallo dei prezzi per l'anno 2016 che rispecchia differenti assunzio ni riguardanti la valutazione dei costi delle infrastrutture civili e differenti livelli di investim ento in infrastrutture NGA, All'esito della consultazione pubblica saranno definiti i prezzi finali.
Per quanto riguarda invece i prezzi dei servizi di accesso alla rete in fibra, lo sche ma di provvedimento prevede l'utilizzo di un nuovo modello di costo BU-LRIC svilup pato appositamente dall'Autorità, in collaborazione con Nera Economie Consulting. Si trattadi un m odelloditiposcorcftednode, ossiaun model lo che assume come data l'a t tuale rete di Telecom Italia e che quindi modella la rete in fibra di un ipotetico operato re efficiente avendo come unico vincolo la posizione delle centrali locali di quest'ulti- ma. Nell'ipotizzare, inoltre, uno scenario overlay, ossia uno scenario in cui la transizio ne dalla rete in rame a quella in fibra avverrà gradualmente, il modello assume im pli citamente che per un certo periodo le due infrastrutture coesisteranno e quindi dim en siona le infrastrutture necessarie ad offrire congiuntamente i servizi su rete in rame e su rete in fibra tenendo conto della caratteristiche della rete in rame esistente, della copertura della rete NGA prevista peri prossimi anni e di numerose altre informazioni circa la domanda e l'andamento demografico. I costi delle infrastrutture comuni, necessarie per soddisfare ia domanda di servizi in rame e in fibra, sono allocati ai diver si servìzi che utilizzano tali assetin maniera proporzionale al relativo utilizzo, L'approc cio proposto dall'Autorità ha il vantaggio dì perm ettere un'allocazione graduale dei costì delle infrastrutture ai servizi su rete in fibra - nella fase iniziale di sviluppo di que sti ultim i - garantendo al contempo il recupero dei costi di sviluppo della rete NGA ad un operatore efficiente.
Per la determinazione dei prezzi dei servizi di accesso alla rete di Telecom Italia alla luce del m utato scenario macro-economico, l'Autorità, anche in questo caso in colla
3. Gli in terventi
borazione con la società Nera Economie Consulting, ha provveduto ad aggiornare il valore del costo medio ponderato del capitale al quale, nel caso dei servizi di nuova generazione, ha proposto di aggiungere un pr.emio di rischio per la cui quantificazione l'Autorità ha fattoricorso, come del resto molte del le Autorità che si sono cimentate nel medesimo esercizio, alla teoria delle opzioni reali. Grazie a tale teoria è difatti possibi le determinare if valore del premio che può incentivare chi effettua investimenti non reversibili in attività rischiose e nel far ciò rinuncia alla possibilità di attendere per acquisire ulteriori informazioni circa la redditività degli investimenti stessi. La teoria delleopzioni reali permette anche di tenercontodella natura asimmetrica degli obbli ghi di accessoe quindi di quantificare un secondo tipo di premio da attribuire a chi, sot toposto ad obblighi di accesso, effettua investimenti sapendo che se tali investimenti avranno successo, ne dovrà condividere i frutti con chi richiede accesso, mentre, in caso contrario, ne dovrà sostenere in via esclusiva gli oneri,
Infine, in merito alla proposta di regolamentazione dei mercati dell'accesso al det taglio, lo schema di provvedimento conferma l'impianto regolamentare stabilito dalla delibera n. 731/09/CONS all'esito della precedente analisi dei m ercati, prevedendo dunque l'imposizione dei seguenti obblighi regolamentari: /) obbligo di comunicazio ne anticipata delle offerte ai fini della verifica del fesfdi prezzo; ii) obbligo dì contabili tà dei costi; iii) obblighi dì non privilegiare ingiustamente determ inati clienti finali; /V) obbligo di non accorpare in modo indebito i servizi offerti.
Successivamente alla consultazione pubblica, l'Autorità sottoporrà lo schema di provvedimento al vaglio della Commissione europea ai sensi dell'art. 12 del Codice e, all'esito dei commenti, adotterà la decisione finale.
R e g o la m e n ta z io n e s im m e t r ic a in m a te r ia d i ac c e s s o a l le in f r a s t r u t tu r e f ìs ic h e d i r e te
Nel mese di aprile 2013, con delibera n. 239/13/CONS, l'Autorità ha sottoposto a consultazione pubblica nazionale uno schema dì provvedimento che propone una "Regolamentazione simmetrica in materia di accesso alle infrastrutture fìsiche". Tale schema dì provvedimento prevede l'imposizione - alla luce dei poteri attribuiti dall'art. 89 del Codice - di obblighi simmetrici (ossia che prescindono dal possesso di significa tivo potere di m ercato) di accesso al segmento di terminazione e alla tratta dì adduzio ne, infrastrutture che vengono identificate come colli di bottìglia per lo sviluppo di reti a banda larga, risultando la loro duplicazione economicamente inefficiente o fisica mente impraticabile.
Al fine di rendere effettivi gli obblighi di accesso, l'Autorità ha proposto altresì una serie di vincoli a garanzia della trasparenza e della non discriminazione, nonché in materia di prezzi. Per quanto concerne i prezzi dei servizi di accesso alle infrastrutture identificate come colli di bottiglia, l'Autorità, al fine di incentivare gli investimenti in reti in fibra, richiede l'applicazione di prezzi equi e ragionevoli, ad eccezione diTelecom Ita lia che rimane soggetta all'orientam ento al costo dei propri prezzi.
La regolamentazione simmetrica delineata nella delibera n. 239/13/CONS - volta ad incoraggiare investimenti efficienti nella realizzazione di reti FTTH ed a rimuovere gli ostacoli all'accesso alle nuove reti per assicurare l'offerta di servizi di connettività a banda larga all'utente finale - si pone a complemento della regolamentazione asim metrica derivante dalle analisi di mercato.
Gli obblighi simmetrici per leNGAN
Relazione annuale sulJ'attività svolta e sui p rogram m i di lavoro 2 0 1 3
O s s e rv a to r io s u l le in iz ia t iv e p u b b l ic h e d i s v i lu p p o d i r e t i
d i te le c o m u n ic a z io n e a b a n d a la r g a e u l t r a - la r g a in I t a l i a e r i la s c io d i p a r e r i in m a te r ia d i a iu t i d i S ta to p e r io s v i lu p p o d i t a l i r e t i
Il monitoraggio delle iniziative
pubbliche in materia
di NGN
e l'attività consultiva agli enti locali.
L'Autorità ha proseguito la propria attività di monitoraggio dello sviluppo delle reti a banda larga e ultra-larga in Italia, iniziata nel gennaio 2012 con l'istituzione dell'Os- servatorio delle reti pubbliche di telecomunicazione a banda larga ed ultra-larga in Ita lia, integrandola con l'a ttività consultiva, di collaborazione e di supporto alle Am m ini strazioni centrali e locali dello Stato - per le proprie competenze e funzioni in materia di regolamentazione, controllo e garanzia dei mercati delle comunicazioni elettroniche
- con particolare riguardo alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato.
Il contributo dell'Autorità, infatti, si è concretizzato oltre che netl'attività ad essa affidata dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di pareri inerenti ai proget
ti statali, regionali o provinciali finanziati con risorse pubbliche, anche in una parteci pazione attiva, in un rapporto di fattiva collaborazione con le istituzioni preposte, a qualsiasi azione o misura atta a favorire la realizzazione delle infrastrutture di comu nicazione previste dal Piano Strategico Banda Ultra-larga - già Progetto Strategico Agenda Digitale Italiana - nel percorso di attuazione dell'Agenda digitale comunitaria e nazionale.
La legge nazionale (art. 30delD.L. n. 98/2011, convertito nella legge n. 111/2011), a tale proposito, ha previsto che, nell'ambito del Piano Strategico Banda Ultra-larga finalizzato allo sviluppo di reti di telecomunicazione a banda ultra-larga, l'Autorità è competente alla definizione del sistema tariffario in modo da incentivare gli investi menti necessari alla realizzazione della infrastruttura nazionale e da assicurare comun que una adeguata remunerazione dei capitali investiti, nonché evitare distorsioni con correnziali. L'Autorità è inoltre chiamata ad esprimere un proprio parere in materia di condizioni di accesso alla rete sussidiata secondo quanto indicato dagli Orientamenti comunitari relativi all'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga.
Alla luce di questo quadro normativo, l'Autorità neJ marzo del 2012, a seguito della richiesta del Ministero dello sviluppo economico, ha espresso un parere in merito ai prezzi dei servizi di accesso w/io/esa/e alle fibre posate dalla società Infra tei Italia, nel l'ambito del Piano Nazionale Banda Larga notificato dal Governo italiano alla Commis sione europea ad ottobre 2011. In particolare, l'Autorità ha osservato che i prezzi di Infratel Italia appaiono idonei ad assicurare un accesso aH'ingrosso effettivo all'infra- struttura a banda larga sovvenzionata e a ridurre al minimo i rischi di distorsione della concorrenza.
Nell'ambito della stessa tipologia di attività si inserisce anche il parere rilasciato dall'Autorità nel dicembre del 2012 al Ministero dello sviluppo economico, su richiesta formulata nell'ottobredel 2012, in merito ai prezzi dei servizi di accesso wholesalealle reti a banda ultra-larga, oggettodella misura di aiuto di Stato relativa al Piano Strate gico Banda Ultra-larga che il Governo ha notificato alla Commissione europea a giu gno 2012. L'Autorità ha ritenuto adeguate, da un puntodi vista concorrenziale, le con dizioni generali previstedal Piano - siano essedi accesso o economiche alle infrastrut ture di rete oggetto della misura di aiuto - sottolineando che le condizioni indicate nel Piano rispettano i principi di trasparenza, non discriminazione, parità di trattam ento, neutralità tecnologica e allineamento al la regolamentazione vigente adottata dall'Au- torità.
3. Gli in te rve n ti
L'attività di rilascio dei pareri in materia di aiuti di Stato ha riguardato anche alcu ne iniziative regionali volte allo sviluppo di reti di telecomunicazioni a banda larga ed ultra-larga. Più in dettaglio, tra il maggio 2012 e l'aprile 2013, l'Autorità ha reso pare ri inerenti alla procedura di notifica per ai uti di Stato, ai sensi deH'art. 107 delTFUE, con riferim ento al progetto di riduzione del digitai divide in Campania, alla misura "VDA BroadBusiness" della regione autonoma Valle d'Aosta, ai piani strategici regionali per losviluppo della banda larga delle regioni Puglia, Basilicata, Sardegna e Lombardia.
D e f in iz io n e d e i p r e z z i p e r f a n n o 2 0 1 2 d e i s e r v iz i d i te r m in a z io n e s u r e te fis s a o f f e r t i in m o d a l i tà T D M d a g li o p e r a to r i a l t e r n a t iv i
n o t i f ic a t i
L'Autorità, in data 7 gennaio 2013, ha notificato in Commissione europea uno schema di provvedimento che proponeva la fissazione della simmetria delle tariffe dei servizi di terminazione fìssa, offerti in modalità TDM, tra Telecom Italia e gli operatori alternativi allivello della terminazione locale di Telecom Italia SGU, come previsto dalla precedentedelibera n. 229/11/CONS. In questo modo, l'Autorità ha accolto l'invito più volte ricevuto in tal senso dalla Commissione europea a individuare un percorso di ridu zione delle tariffe che stimolasse gli operatori a migrare verso la tecnologia IP.
Nelle more di approvazione del provvedimento definitivo, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 932 /2013 del 25 gennaio 2013, ha ritenuto che la decisione di fissare la simmetria tariffaria a partire dal 1° gennaio 2012 a livello SGU non abbia tenuto conto dei ritardi nello sviluppo delle infrastrutture di rete IP degli operatori e ha, pertanto, annullato in parte la delibera n. 229/11/CONS.
In ottemperanza alla decisione del Consiglio di Stato, l'Autorità con la delibera n. 187/13/CONS, ha stabilito di mantenere per l'anno 2012 la simmetria tariffaria al livel lo nazionale (SGT) di Telecom Italia, definendo perii servizio di terminazione offerto su rete fissa in modalità TDM dagli operatori alternativi notificati un prezzo pari a 0,361 centesimi di euro al minuto,
R e a l iz z a z io n e d i un m o d e l lo d i c o s to B U L R IC p e r la
d e te r m in a z io n e d e l le t a r i f f e d e i s e r v iz i d 'in te rc o n n e s s io n e o f f e r t i in te c n o lo g ia I P
Coala delibera n. 349/12/CONS, l'Autorità ha sottoposto a consultazione pubbli ca un provvedimento relativo alla realizzazione di un modello di costo BU LRIC per la determinazione delle tariffe dei servizi d'interconnessione offerti su rete fissa in moda lità IP, proponendo un percorso di riduzione graduale delle tariffe che tenga conto del processo di migrazione in atto dalla tecnologia tradizionale a quella IP. In particolare, ('Autorità ha proposto: i) di introdurre i valori determ inati dal modello a partire dal 1° gennaio 2015; ii) perii 2012, tariffe IP uguali a quelle già approvate con riferimento ai servizi offerti in tecnologia tradizionale (TDM); Hi) pergli anni intermedi (2013 e 2014) tariffe calcoiatecome media ponderata tra i risultati del modello ("tariffe IP") e le ta rif fe medie del 2012 relative alla tecnologia tradizionale ("tariffe TDM'').
i prezzi della terminazione fissa
Il modello di costo per fissare
i prezzi della interconnessione
Il provvedimento è stato notificato alla Commissione europea che ha espresso serIPi dubbi in merito alla metodologia di determinazione delle tariffe del solo servizio di ter minazione, dando così inizio alla cosiddetta "fase II"; in particolare, la Commissione
Relazione annuale s u ll'a ttiv ità svolta e sui p rogram m i dì lavoro 2013
ha ritenuto che l'utilizzo nella media ponderata delle tariffe TDM non sia in linea con la Raccomandazione, dal momento che queste includono, oltre ai costi incrementali, anche la quota parte di costi comuni e congiunti riconducibili ai servizi di terminazione. Il BEREC ha condiviso i seri dubbi della Commissione ed ha suggerito all'Autorità di fis sare, per gli anni 2013 e 2014, tariffe di terminazione che utilizzino valori LRIC puri anche per la componente tradizionale (TDM). Successivamente, la Commissione ha anche invitato l’Autorità a rispettare, con riferimento al servizio di terminazione, il prin cipio di neutralità tecnologica, ovvero a fissare per questo servizio tariffe che prescin dano dalla tecnologia sottostante alla sua fornitura (TDM o IP).
L'Autorità, pertanto, in data 16 aprile 2013 ha ritenuto opportuno ritirare il prov vedimento notificato in Commissione, per avviare un nuovo procedimento che fìssi, le tariffe dei servizi d'interconnessione per gli anni 2013-2015 indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per la loro fornitura.
I m e r c a t i d e i s e r v iz i d i te r m in a z io n e s m s su s in g o le r e t i m o b i l i
L'analisi dei mercati Wholesale per la fornitura dei servizi
di smssu rete
mobile
L'Autorità, con la delibera n. 185/13/CONS del 28 febbraio 2013, ha adottato il provvedimento finale relativo all'analisi del mercato della terminazione sms, prece dentemente sottoposto a consultazione pubblica con la delibera n. 420/12/CONS del 13 settembre 2012.
Nonostante si tratti di un mercato non incluso nella lista dei mercati suscettibili di regolamentazione ex ante di cui alla raccomandazione della Commissione europea n. 879 del 2007, ('Autorità ha deciso di svolgere l'analisi per due m otivi: in primo luogo, per tenere conto di quanto indicato dalla stessa Commissione nell'exp/anatory note alla raccomandazione, ossia che la terminazione sms presenta, in generale, gli stessi problemi concorrenziali che si riscontrano per i servizi di terminazione vocale; in secon do luogo, per dar seguito a quanto impostole da un'ordinanza del Tar Lazio, ossia di pro nunciarsi formalmente su una precedente diffida di un'associazione dei consumatori che intimava all'Autorità di adottare tu tti i provvedimenti necessari per un ribasso dei prezzi al dettaglio degli sms.
Dall'analisi svolta è emersoche i mercati della terminazione sms non sono suscet tibili di regolamentazione in quanto non risultano soddisfatti i tre criteri indicati a tal fine dalla Commissione. In particolare, non è risultato soddisfatto il secondo criterio a causa della presenza di caratteristiche tendenti a produrre nel tempo le condizioni tip i che di un mercato concorrenziale, ossia la presenza sul mercato retai!di prodotti sosti tuibili (servizi di messaggistica istantanea ed e-mail in m obilità) che rende la doman da di servizi di terminazione particolarmente sensibile a variazioni di prezzo, riducen do il potere di mercato degli operatori di terminazione.
Prima dell'adozione del provvedimento finale, l'Autorità ha ricevuto il parere del- l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e della Commissione euro pea. L'AGCM ha condiviso le conclusioni dell'analisi circa la non suscettibilità di rego lamentazione ex ante del mercato della term inazione sms; tuttavia, avendo osser vato che le tariffe di terminazione sms si assestavano ancora su livelli più elevati della media europea, ha invitato l'Autorità a continuare a m onitorare il mercato così da verificare che i prezzi rispondano a criteri di obiettività, trasparenza, non discrim ina zione e proporzionalità. La Commissione europea, invece, non ha form ulato osser vazioni.
3. Gli in terventi
O t te m p e ra n z a a lle s e n te n z e d e l TAR Lazio ( se z . p r im a ) n. 8 3 8 1 / 2 0 1 2 , n. 1 0 2 6 3 / 2 0 1 2 e n. 1 0 2 6 5 / 2 0 1 2 re la t iv e a lla d e lib e ra n. 6 2 1 / 1 1 / C O N S
Il TAR Lazio con le sentenze n. 8381/2012 , n. 10263/2012 e n. 10265/2012 hCa ontenzioso
annullato, per deficit motivazionale, la delibera n. 621/11/CONS del 17 novembre 2011 (analisi del mercato della terminazione mobile) nella parte in cui ['Autorità aveva esteso - rispetto a quanto stabilito dalla precedente analisi di mercato (delibera n. 667/08/CONS) - il regime di asimmetria tariffaria in favore di H3G fino al 30 giugno 2013.
In particolare, il Tar Lazio ha ritenuto illegittim a la parte de! provvedimento in cui l'Autorità, disattendendo le Indicazioni espresse dalla Commissione europea, da un lato, ha fissato un term ine successivo a quello ultimo del 31 dicembre 2012 previsto dalla Raccomandazione sulle tariffe di terminazione per il raggiungimento della sim metria tariffaria e, dall'altro lato, ha omesso di fornire una puntuale motivazione circa
!a sussistenza di ragioni obiettive che giustificassero l'asimmetria tariffaria.
L'Autorità, con la delibera n. 11/13/CONS, ha colmato il suddetto deficit m otiva zionale attraverso l'estrinsecazione delle ragioni a fondamento delle scelte compiute circa il prolungamento deH'asimmetria tariffaria in favore di H3G. In particolare, l'Au- torità ha specificato come il permanere di una diseguale assegnazione delle frequen ze nel 2012 abbia assunto rilevanza, proprio nei term ini richiesti dalla Commissione europea, nel mantenimento di un'asimmetria in favore di H3G anche per un periodo successivo al 30 giugno 2012, impattando sulla differenza dei costi di fornitura dei ser vizi di terminazione delle chiamate vocali.
3.1.2. La regolamentazione e la vigilanza
3.1.2.1. I servizi di telecomunicazione su rete fissa
Tra il maggio 2012 a l'aprile 2013, gli interventi deH'Autorità in tema di telefonia fissa, con riferimento alle attività di regolamentazione e vigilanza nel rispetto dell'at tuale quadro normativo, hanno riguardato i seguenti aspetti;
i. verifica della contabilità regolatoria predisposta da Telecom Italia;
ii. relazione annuale di Telecom Italia sulla separazione tra i sistemi informativi delle funzioni di rete e delle funzioni commerciali;
iii. finanziamento del servizio universale e applicabilità del meccanismo di riparti zione del costo netto;
iv. attività di vigilanza sulle offerte retai! di Telecom Italia;
v. approvazione deH'offerta di riferimento 2012 e 2013 diTelecom Italia peri ser vizi di accesso disaggregato aH'ingrosso alle reti e sottoreti metalliche e ai servizi di co-locazione;
vi. approvazione dell'offerta di riferim ento 2012 di Telecom Italia per i servizi di accesso alle infrastrutture NGA e per il servizio end-to-end in fibra ottica;
in materia
di terminazione mobile
Relazione annuale s u ll'a ttiv ità svolta e sui p rogram m i di lavoro 2 0 1 3
vii. approvazione dell'offerta di riferim ento 2012 e 2013 di Telecom Italia peri ser vizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessio ne e raccordi interni di centrale);
viri, approvazione dell'offerta di riferimento 2012 di Telecom Italia peri servizi di raccolta, terminazione e transito delle chiamate nella rete telefonica pubblica fissa e disposizioni sulle condizioni economiche della portabilità del numero su rete fissa;
ix. approvazione delle offerte di riferimento 2012 e 2013 di Telecom Italia per il servizio WLR ( Wholesale line rental);
x. implementazione delle procedure di attivazione e migrazione su rete fìssa;
xi. attività di vigilanza sui servizi di interconnessione e sui processi di trasferimen to delle utenze;
xii. monitoraggio e implementazione del Piano nazionale di numerazione.
V e r ific a d e l la c o n ta b i l i tà re g o la to r ia p re d is p o s ta d a T e le c o m I t a l ia
La contabilità regolatoria
2010
e del triennio 2011-2013.
L'attività di verifica della contabilità regolatoria dell'operatore di rete fissa notifi cato, quale avente significativo potere di mercato, è svolta allo scopo di certificare la conformità della rendicontazione contabile prodotta dall'operatore al quadro norma tivo vigente. Tale verifica è svolta, ai sensi deH'art. 50, comma 4, del Codice delle comu nicazioni elettroniche (d.lgs. 259 /2003), da un soggetto indipendente dalle parti inte ressate con specifiche competenze tecniche, che esprime il propriogìudizio professio nale. A valle delle verifiche revisionali, l'Autorità procede alla pubblicazione mediante delibera delle relazioni di conformità redatte dal revisore.
In questo contesto, l'Autorità con la delibera n. 193/12/CONS ha pubblicato le relazioni di conformità del sistema di contabilità dei costi, di separazione contabile e della contabilità regolatoria di Telecom Italia relative all'esercizio 2010.
Tale esercizio contabile ha concluso il ciclo di verifiche contabili affidato alla socie tà di revisione Mazarscon la delibera n. 283/lO/CONS, che ha riguardato gli anni 2008, 2009 e 2010. Con la delibera n. 247/12/CONS, quindi, è stata indetta una nuova gara a procedura aperta - attualmente in corso di svolgimento - per l'affidamento dell'in carico di verifica della contabilità regolatoria degli operatori di rete fissa e di rete mobi le notificati quali aventi notevole forza di mercato, per gli anni 2011, 2012 e 2013. Nel corso del 2013, dunque, a conclusione della gara si procederà alla verifica della conta bilità regolatoria 2011, attualm ente già disponibile, e successivamente alla verifica della contabilità regolatoria 2012, la cui consegna è prevista entro sessanta giorni dal l'approvazione del bilancio civilistico.
Relativamente al contenuto della contabilità regolatoria di rete fìssa, a partiredal- l'esercizio contabile 2011 è modificato il quadro regolamentare di riferimento. In fa tti, a partire dal 2011 sono vìgenti le disposizioni delle delibere che hanno impostogli obbli ghi regolamentari all'operatore notificato a seguito del secondo ciclo di analisi dei m er cati (delibere nn. 731/09/CONS, 2/lO/CONS, 179/lO/CONS, I 8 O/IO/CONS) e della delibera n. 678/11/CONS, che definisce il modello contabile in materia di contabilità regolatoria dei mercati dell'accesso di rete fissa. Quest'ultima delibera in particolare ha definito le modalità di trasferimento interno al prezzo dei servizi Wholesale utilizza ti dalle direzioni commerciali di Telecom Italia.
3. Gli interventi
Per i mercati dei servizi di interconnessione a traffico è stata avviata l'a ttività istruttoria finalizzata a definire un modello di trasferimento interno al prezzo analogo a quello di cui alla delibera n. 678/11/CONS (cfr. delibera n. 641/12/CONS).
Relazione annuale di Telecom I ta l ia sulla separazione tra i sistem i in form ativi delle funzioni di rete e delle funzioni commerciali
La delibera n. 152/02/CONS, articolo 2, comma 1, dispone che Telecom Italia deve garanti re, attraverso l'impiego di opportune misure organizzative, una sufficien te separazione tra le funzioni aziendali preposte alla gestione della rete ed alla vendi ta dei servizi finali. Al fine di verificare la persistenza nel tempo delle suddette condi zioni, il comma 7 del medesimo articolo dispone che "l'operatore notificato presenta sotto la propria responsabilità, a partire dal 30 giugno 2003, una relazione annuale certificata da un soggetto terzo che comprovi la separazione tra sistemi informativi delle funzioni di rete e delle funzioni commerciali. Tale relazione indica inoltre quali misure siano adottate perimpedire l'utilizzo dei dati riservati relativi alla clientela degli OLO, in possesso delle funzioni di rete, da parte delle divisioni commerciali dell'ope ratore notificato".
In ottemperanza alle citate disposizioni, Telecom Italia ha presentato, in data 26 giugno 2012, la "Relazione annuale al 30 giugno 2012" unitamente alla Certificazione tecnica che, per l'anno 2012, è stata affidata alla Società Xxxxx &Young Financial Busi ness Advisorss.p. a. soggetto all'uopo individuato dalla stessa Telecom Italia "'median te una gara tra tre principati società di consulenza operanti in Italia". La società ha valu tato in particolare:
- i criteri con cui Telecom Italia autorizza e controlla l'accesso ai sistemi inform a tivi contenenti dati riservati relativi all'OLO e/o sua clientela ;
- la rispondenza di tali criteri con quanto disposto dalla delibera n. 152/02/CONS;
- l'attuazione di misure e procedure idonee ad assicurare il continuo rispetto di tali criteri.
L'attività di verifica è stata condotta seguendo la metodologia già adottata nelle precedenti certificazioni tecniche con il supporto, per l'esecuzione delle "sonde" sui sistem i129, dell'applicazione dei principali standard internazionali di riferim ento in materia di sicurezza informatica ( I S 0 2 7 0 0 0 ) e di controllo IT. A margine di tali verifi che il certificatore ha emesso la certificazione tecnica dei sistemi inform ativi di Tele com Italia, le cui conclusioni evidenziano il pieno rispetto delle prescrizioni espresse dalla delibera n. 152/02/CONS, articolo 2, comma 7. In particolare, per l'anno 2012, Xxxxx & Xxxxx conclude la propria relazione dichiarando espressamente che:
-¡siste m i appartenenti all'area di indagine 2012 posseggono le misure di riserva tezza necessarie e sufficienti a garantire la parità di trattam ento interna ed esterna;
- sono state adottate idonee misure (cosiddette"non sui sistemi") atte a garanti re il presidio e il continuo rispetto da parte del personale delle raccomandazioni previ ste dalla delibera n. 152/02/CONS, articolo 1, comma 7.
Anche per la relazione al 30 giugno 2012, al fine di garantire la massima traspa renza nei confronti delle terze parti relativamente alle misure messe in campo per otte
Le attività di vigilanza sui sistemi informativi
svoltene! 2012
129 Per"sonde" si intendono verifiche sui sistemi informativi eseguite in campo a campione.
Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro 2013
nere la separazione dei sistemi informativi interni di Telecom Italia, l'Autorità ha pro ceduto alla pubblicazionedella relazione, purnel rispettodella riservatezza delle infor mazioni in esse contenute, sul proprio sito web.
Finanziamento del servizio universale: applicabilità del meccanismo di ripartizione del costo netto
Ripartizione del costo netto 2005
Analisi del costo netto 2006
Nel corso dell'anno 2012 èstato concluso il procedimento relativo al meccanismo di ripartizione del costo netto del servizio universale per l'anno 2005, In particolare, in data 13 dicembre 2012, l'Autorità ha adottato la delibera n. 139/12/CIR con la quale è stato ritenuto applicabile il meccanismo di ripartizione del costo netto del servizio uni versale, perii medesimo anno, a gli operatori di rete fìssa e mobile. In tale procedimen to è stata svolta l'analisi del livello di concorrenzialità del mercato e del grado di sosti tuibilità tra servizi di telefonia offerti su rete fìssa e mobile in continuità con la m etodo logia di analisi approvata nell'ambito delle delibere nn. 106/11/CIR, 107/11/CIR, 108 /11/CIR, 109 /11/CIR e 153 /11 /CIRe in coerenza con l'indirizzo segnato dal Con siglio di Stato. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha espresso parere pienamente favorevole in merito alle modalità di analisi e alle conseguenti valutazioni effettuate dall'Autorità nell'ambito del procedimento.
Con comunicazionedel 2 luglio 2012, l'Autorità ha, inoltre, avviato il procedimento istruttorio finalizzato all'analisi e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione del ser vizio universale, nonché alla valutazione del costo netto per l'esercizio contabile 2006,
A seguito dell'analisi preliminare relativa all'iniquità dell'onere sostenuto da Tele com Italia per la fornitura del Servizio Universale per l'anno 2006, l'Autorità ha ritenu to, prima facie, essere iniquo il costo netto dichiarato, riservandosi tuttavia di form u lare un giudizio conclusivo sull'effettiva iniquità dell'onere in esito all'attività di ve rifi ca svolta dal revisore ed a fronte del valore del costo netto stimato da quest'ultimo. Dì conseguenza, in data 11 dicembre 2012 la società Europe Economics ha avviato l'a tti vità di verifica (ai sensi dell'art. 62, comma 2, del Codice) del calcolo del costo netto presentato da Telecom Italia. In data 11 aprile 2013, l'Autorità, sulla base delle risul tanze di detta verifica, ha approvato la delibera n. 21/13/CIR, con la quale è stata sot toposta a consultazione pubblica la relativa proposta di provvedimento.
Nel merito, l'Autorità ha effettuato l'analisi del livello di concorrenzialità del m er cato e del grado di sostituibilità tra servizi di telefonia offerti su rete fissa e mobile secondo il medesimo approccio seguito negli anni precedenti. Anche la metodologia utilizzata per la determinazione del costo netto per l'anno 2006 si pone in continuità rispetto a quella impiegata pergli anni precedenti, consolidatasi neM'ambito degli u lti mi due procedimenti relativi al servizio universaledel 2004 (delibera n 153/11/CIR) e 2005 (delibera n. 139/12/CIR). Tuttavia, a partire dall'esercizio 2006, la delibera n. 1 /08 /CIR ha introdotto alcuni elementi di novità che Telecom Italia deve applicare, di seguito sintetizzati:
- la valorizzazione dei costi della rete di accesso secondo la metodologìa dei costì storici;
- la riconciliazione dei costi utilizzati per la valori22azione degli oneri da servì2io universale con quelli riportati in Contabilità regolatoria;
- l'identificazione degli apparati di telefonia pubblica non remunerativi ammissi bili al finanziamento del servizio universale.
3. Gli interdenti
Agli esiti dell'analisi condotta, l'Autorità, nello schema di provvedimento sottoposto a consultazione, ha espresso l'orientamento che, non sussistendo un costo netto per la fornitura del servizio universale per l'anno 2006 da parte di Telecom Italia, venga meno il presupposto giuridico che rende applicabile il meccanismo di ripartizione, come previsto dall'art. 3, comma 6, lettera a) dell'Allegato 11 al Codice delle comunicazioni elettroniche.
Attività dì vigilanza sulle offerte retail di Telecom I ta l ia
Secondoquantodispostodalledelibere n. 731/09/CC>NSen. 499/lO/CONS, tutte le nuove offerte e le nuove promozioni commercializzate da Telecom Italia vengono sottoposte ai testdi replicabilità, al fine di verificare la presenza di margini ragionevo li per i com petitorche utilizzano i servizi di interconnessione, acquistando dall'opera tore dominante input essenziali nei mercati all'ingrosso. I dettagli relativi alle offerte di Telecom Italia, la cui commercializzazione è stata approvata, vengono pubblicati successivamente sul sito web dell'Autorità.
Sulla base della normativa richiamata, l'Autorità effettua le valutazioni volte a verificare la replicabilità attraverso la media ponderata dei costi propri delle diverse soluzioni impiantistiche disponibili all'ingrosso agli operatori alternativi (c.d. m ix pro duttivo), aggiornata annuaImentedall'Autorità stessa. Dell'ultimo aggiornamento dei valori delm /xproduttivoèstata data evidenza il 13 settembre 2012, attraverso un'ap posita comunicazione sul sito web dell'Autorità (specificamente 60,97% per ¡servizi di accesso narrowband e 65,96% per i servizi di accesso broadband).
Con riferimento ai servizi del mercato dell'accesso a internet, nel periodo compre so tra il mese di maggio 2012 e il mese di aprile 2013, l'a ttività dell'Autorità ha in modo particolare riguardato l'analisi delle offerte retail d\ Telecom Italia di connettività ADSL, con modalità di tariffazione di tipo fìat, e di offerte bundle comprendenti, tra l'altro, anche servizi di connettività ADSL. Le verifiche effettuate dall'Autorità, volte ad accer tare il rispetto della normativa vigente, e segnatamente di quanto previsto dagli art. 15 e 64 della delibera n. 731/09/CONS, hanno riguardato principalmente gli obblighi di comunicazione preventiva delle condizioni tecniche ed economichee la replicabilità di tali offerte retail mediante i corrispondenti servizi all'ingrosso disponibili agli opera tori concorrenti di Telecom Italia.
L'attività condotta dall'Autorità ha riguardato l'applicazione di promozioni e/o modifiche alle condizioni economiche delle offerte tariffarie per clienti residenziali di Telecom Italia denominate "Alice 7 Mega", "Alice 20 Mega", le offerte bundle denomi nate "Internet Senza Limiti" e "Tutto Senza Limiti", comprendenti, tra l'altro, ancheser- vizi di connettività ADSL, nonché le opzioni denominate "Play" e "Super Internet". Le attività in questione hanno riguardato altresì una serie di offerte per la clientela affari quali, ad esempio, "Linea valore+", per la voce, e le offerte "Tutto senza limiti ADSL" e "Internet Premium", per internet.
In questo particolare contesto, l'attività di verifica ha comportato, in alcune circo stanze, lo svolgimento di un lungo e complesso processo di valutazione, in considera zione di possibili criticità inerenti la replicabilità delle condizioni tecniche ed economi che di offerta proposte dall'operatore.
A tale ultim o proposito, si segnala in particolare l'a ttività di verifica, svolta ai sensi della delibera n. 61/11/CONS, relativamente alle nuove offerte a banda ultralarga di Telecom Italia su infrastruttura d'accesso in fibra ottica, commercializzate a decorre re dallo scorso mese di dicembre.
I test
di replicabilità delle offerte retail
Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro 2013
Infine, allo scopo di verificare la permanenza delle condizioni di replicabilità, viene svolta, di routine, un'attività di monitoraggio a consuntivo del grado di diffusione delle offerte già approvate, estesa, già a partire dallo scorso anno, all'analisi dei dati relati vi al numero di attivazioni, con l'obiettivo di verificarne l'im patto sul mercato e sulle dinamiche concorrenziali
A p p ro v a z io n e d e ll'o f fe r ta d i r ife r im e n to 2 0 1 2 e 2 0 1 3 d i Telecom I ta l ia p e r i s e rv iz i d i accesso d is a g g re g a to a U 'in g ro sso a lle r e t i e s o t to re t i m e ta llic h e e a i s e rv iz i d i co -lo ca z io n e
L'offerta dì riferimento per i servizi di accesso -
2012
L'Autorità ha svolto la valutazione deH'offerta di riferimento 2012 di Telecom Ita lia relativa ai servizi di accesso disaggregato aU’ingrosso alle reti e sottoreti metalliche ed ai servizi di co-locazione, ai sensi della delibera n. 731/09/CONS che ha stabilito in capo a Telecom Italia, tra l'altro, un obbligo di controllo dei prezzi basato su un mecca nismo di programmazione triennale dei prezzi {network cap) per gli anni 2010- 2012130. Il vincolo di cap è stato definito sulla base di un modello a costi incrementali di lungo periodo di tipo bottom up (c.d. modello BU-LRIC) approvato dall'Autorità con delibera
n. 578/lO/CONS. I prezzi dei servizi di co-locazione, nonché dei servizi di accesso disaggregato non compresi nei panieri a network cap, sono, ai sensi della stessa deli bera n. 731/09/CC)NS, orientati ai costi.
Analogamente a quanto effettuato negli anni 2010 e 2011, l'Autorità ha svolto le valu tazioni della suddetta offerta di riferimento per l'anno 2012 attraverso due distinti proce dimenti: uno per i servizi soggetti a network cap, conclusosi con l'adozione della delibera
n. 36/12/CIR; uno per i servizi soggetti ad orientamento al costo, nonché per I relativi aspetti procedurali e tecnici, conclusosi con l'adozionedella delibera n. 93/12/CIR.
In particolare, con la delibera n. 36/12/CIR, adottata in esito alla consultazione pubblica indetta con delibera n. 159 /11/CIR, l'Autorità, avendo accertato il rispetto da parte di Telecom Italia dei vincoli di cap definiti dalla delibera n. 578/lO/CONS per l’an no 2012, ha approvato i prezzi dei servizi di accesso disaggregato a network cap pro posti da Telecom Italia per tale anno.
Con la delibera n. 93/12/CIR, adottata in esito alla consultazione pubblica indetta con delibera n. 19/12/CIR, l'Autorità ha invece approvato, con modifiche, le condizioni economiche dei servizi soggetti ad orientamento al costo di cui alla suddetta offerta di riferimento. Le principali modifiche richieste dall'Autorità a Telecom Italia hanno, in par ticolare, riguardato le condizioni economiche dei servizi di co-locazione (energia, alimen tazione e condizionamento) I cui prezzi sono stati riformulati in riduzione rispetto a qua n- to proposto da Telecom Italia perii 2012. L'Autorità è inoltre intervenuta sulle condizioni economiche di alcu ni contributi una tantum la cui valorizzazione è essenzialmente dipen dente dal costo della manodopera (tra i quali il ripristino della borchia, la qualificazione per velocità massima supportata dalla coppia, nonché altri servizi di co-locazione).
L'Autorità haaltresì fornito, neH'ambitodellasuddetta delibera, alcunedisposizio- ni circa la predisposizione deH'offerta di riferimento per i servizi di accesso disaggre gato e di co-locazione relativa all'anno 2013, tra le quali: i) la previsione di un servizio
130 II servizio di unbundting del locai loop (ULL) consente all'operatore alternativo l'aocesso alla rete in rame di Telecom Italia perla copertura dell'ultimo miglio e, quindi, la fornitura dei tradizio nali servizi di fonia e dei servizi a banda larga. I servizi di co-locazioneconsentono sll'operatore al ternativo di installare i propri apparati presso le centrali locali di Telecom Italia.
3. Gli interventi
dì alimentazione e dì condizionamento le cui condizioni economiche sono composte da una componente forfettaria di energìa elettrica determinata sulla base di un coefficien te di assorbimento medio dei moduli di co-locazione; ii) una riduzione delle condizioni economiche degli studi di fattibilità per l'allestim ento/am pliam ento dei siti di coloca- zione; Hi) l'introduzione di SLA (Service Leve! Agreement) e penali In relazione a spe cifiche attività inerenti ii processo di attivazione del servizio ULL su "linea non attiva";
iv) miglioramento degli SLA e penali per i degradi131; v) l'introduzione in offerta di uno specifico contributo (singolo e massivo) per le migrazioni da bitstream a ULL.
Nel mese di marzo 2013 è stata avviata, con delibera n. 221/13/CONS, la consul tazione pubblica (con allegato uno schema di provvedimento) concernente l'approva zione delle condizioni tecniche ed economiche dei servizi di accesso disaggregato e di co-locazione per l'anno 2013. L'Autorità in particolare, nell'ambito del suddetto sche ma di provvedimento, attesa la conclusione al 2012 del regime di network cap stabili to dalla delibera n. 731/09/CONS, ha svolto la rivalutazione dei canoni dei servizi di unbundling e dei contributi una tantum sulla base dei costi sottostanti- In relazione al canone mensile ULL l'Autorità, in considerazione deH'opportunità di maggiori appro fondimenti istruttori, ha prospettato un renge di possibili valori (8 ,62 -9 ,25 euro/' mese), come pure per lo shared accessi32 e subloop ULL133, comunque in riduzione rispetto alle corrispondenti condizioni economiche previste perii 2012. Intaleschem a di provvedimento è stata altresì prospettata una riduzione delle condizioni economi che 2013 proposte da Telecom Italia per i servizi di co-locazione (alimentazione, con dizionamento e spazi) che, benché in riduzione rispetto a quanto proposto da Telecom Italia, mostrano un trenc/crescente rispetto al 2012 a causa deli'aumento dei costo del l'energia elettrica. Una specifica sezione dello schema di provvedimento è stata dedi cata alla definizione delle condizioni tecniche di fornitura del servizio di accesso al subloop ULL, necessario agli operatori che intenderanno concorrere con Telecom Ita lia nella realizzazione di reti Xxxxxxx thè Cabinet (FTTC).
Approvazione de H'offerta di r i ferim ento 2 0 1 2 di Telecom I ta l ia p er i servizi di accesso alle infrastrutture di posa NGAN
e per il servizio end- to- end in fibra ottica
L'Autorità ha svolto la valutazione dell'offerta di riferimento 2012 di Telecom Ita lia relativa ai servìzi di accesso NGAN (infrastrutture di posa locali, tratte di adduzione, fibre ottiche primarie e secondarie, segmenti di terminazione in fibra ottica) ai sensi della delibera n. 1/12/CONS. Tale delibera è stata adottata dall'Autorità in esito al pro cedimento di analisi dei mercati d'accesso alla rete fissa, individuando gli obblighi rego lamentari in capo a Telecom Italia circa la fornitura dei servizi di accesso alla propria
131 Particolari condizioni di deterioramento della qualità del servizio offerto da Telecom Italia agli operatori interconnessi.
132 1servizio di accesso condiviso (c.d. shared access) consente ali'operatore alternativo l'ac cesso alla porzione superiore dello spettro del doppino che va dalla casa del cliente alla centrale di Telecom Italia e, quindi, la fornitura di servizi xDSL alla propria clientela finale. La porzione infe riore dello spettro del doppino continua ad essere utilizzata da Telecom Italia per la fornitura di servizi di fonia tradizionali.
133 II servizio di accesso subloop ULL consente all'opertatore alternativo l'accesso alla rete in ra me di Telecom Italia con riferimento alla tratta che va dall'armadio di strada (cosiddetto cabinet) a casa del cliente. Tale servizio consente all'operatore interconnesso di realizzare proprie reti FTTC (Xxxxxxx thè Cabinet) e, quindi, di fornire ai propri clienti servizi in tecnologia VOSL.
L'offerta di riferimento per i servizi di accesso- 2013
Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro 2013
L'offerta di riferimento NGAN - 2012
rete di nuova generazione in fibra ottica (sia di tipo "passivo", ossia servizi di accesso alle infrastrutture di posa locali e alla fibra ottica spenta nonché al servizio end-to-end, che di tipo "attivo", ossia servizi bitstream NGA a diversi livelli di interconnessione).
In particolare l'Autorità, in considerazione della complessità e del carattere inno vativo dei suddetti servizi nonché del rilevante impatto sullo sviluppo delle reti in fibra ottica da parte degli operatori, ha svolto le valutazioni deH'offerta di riferimento relati va alle infrastrutture di posa NGAN e alla fibra spenta attraverso una duplice consulta zione pubblica, fornendo al mercato, con lo schema di provvedimento allegato alla deli bera n. 105/12/CIR, i propri preliminari orientamenti onde favo rire il più ampio confron to con i soggetti interessati. Tali attività si sono concluse nel mese di febbraio 2013 con l'adozione della delibera n. 9 /13 /CIRcon cui l'Autorità ha approvato, con modifiche, le condizioni tecniche ed economiche dei servizi di cui alla suddetta offerta di riferimento. Le principali modifiche richieste dall'Autorità a Telecom Italia hanno, in particolare, riguardato le condizioni economiche dei servizi di accesso: i) alle infrastrutture di posa locali in rete primaria e secondaria ed alle tratte di adduzione (IRU dei m initubi); ii) alla fibra ottica spenta in rete primaria e secondaria; iiì) al segmento di terminazione in fibra ottica. Pertali servizi l'Autorità ha, in particolare, apportato sensibili riduzioni rispetto a quanto proposto inizialmente da Telecom Italia. Ulteriori riduzioni sono state apporta te ai contributi una tantum relativi all'aggiornamento della cartografia/banca dati, agli studi di fattibilità ed agli interventi di manutenzione straordinaria a vuoto.
Nell'ambito del citato provvedimento sono stati altresì forniti chiarimenti circa alcuni aspetti concernenti la fornitura dei suddetti servizi quali: l'applicabilità dell'of ferta a qualsiasi tipologia di clientela finale (residenziale o business)] la disponibilità di un database per le infrastrutture; la previsione di una riserva dei m initubi posati in infrastrutture di nuova realizzazione a favore degli operatori alternativi. Particolare attenzione è stata anche rivolta agli aspetti procedurali e agli SIA al fine di migliorare le prestazioni di fornitura e manutenzione correttiva dei servizi di cui all'offerta di rife rimento in oggetto.
Il servizio end-to-end consente agli operatori alternativi di noleggiare una fibra ottica della rete di accesso NGA FTTH di Telecom Italia (fibra che si estende dalla cen trale locale a casa del cliente) al fine di offrire un servizio di connettività a banda u ltra larga al cliente finale. Nel mese di maggio 2012 l'Autorità ha avviato un procedimento istruttorio inerente la valutazione della prima Offerta di Riferimento di Telecom Italia per il servizio end-to-end , introdotto all'inizio del 2012 con la delibera n. 1/12/CONS. Gli operatori, alla luce del carattere innovativo del servizio end-to-end e della relativa difficoltà di esprimere commenti e osservazioni sulle condizioni tecnico-economiche del servizio, hanno chiesto l'avvio di una ulteriore consultazione pubblica in cui fosse ro evidenziati gli orientamenti preliminari dell'Autorità in merito all'offerta pubblicata da Telecom Italia. L'Autorità, tenendo conto delle esigenze manifestate dal mercato, ha pertanto adottato la delibera n. 114/12/CIR, con allegato uno schema di provvedi mento, che ha dato avvio alla consultazione pubblica richiesta dagli operatori. Il pro cedimento di valutazione, con modifiche, dell'offerta di riferimento per il servizio end- to-end sì è concluso nel mese di marzo 2013 con l'approvazione della delibera n. 15/13/CIR. Le principali modifiche apportate all'offerta hanno riguardato una genera le riduzione dei prezzi (nello specifico il canone mensile per il noleggio della fibra o tti ca è stato ridotto di circa il 45% rispetto a quanto inizialmente proposto da Telecom Ita lia) e la revisione di alcune condizioni di fornitura, come ad esempio l'estensione del campo di applicazione dell'offerta anche alla clientela non residenziale, inizialmente non prevista dall'offerta.
3. Gli interventi
Approvazione dell'offerta di riferimento 2012 e 2 0 1 3 di Telecom I talia per i servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti
terminating, flussi di interconnessione e raccordi interni di centrale)
L'Autorità, proseguendo le attività avviate nei primi mesi dell'anno 2012, ha approvato con modifiche, con la delibera n. 51/12/CIR adottata in esito alla consulta zione pubblica indetta con delibera n. 8/12/CIR, l'offerta di riferimento di Telecom Ita lia per l'anno 2012 relativa ai servizi trasmissivi a capacità dedicata di cui al mercato n. 6 della raccomandazione n. 2007/879/CE (circuiti terminating, flussi di interconnes sione e raccordi interni di centrale).
In particolare, neN'ambito del suddetto provvedimento, l'Autorità, con riferim en to ai circuiti terminating PDH/SDHed ethernet overSDH , ha verificato il rispetto degli specifici vincoli di network cap disposti dalla delibera n. 2/lO/CONS per l'anno 2012. Ulteriori elementi, oggetto di valutazione nella delibera n. 51/12/CIR, hanno riguarda to: i) le condizioni economiche dei flussi di interconnessione regionali e locali PDH/SDH ed ethernet over SDH (soggetti a orienta mento al costo), in riduzione rispetto alle cor rispondenti condizioni economiche approvate nel 2011 ; ii) una riduzione, rispetto a quanto proposto da Telecom Italia, delle condizioni economiche degli interventi "a vuoto" su Ila base del costo ora rio della manodopera approvato daH'Autorità perii 2012. Nell'ambito del citato provvedimento sono state altresì fornite specifiche disposizioni circa alcuni aspetti procedurali e tecnici concernenti la fornitura dei servizi trasmissivi
a capacità dedicata.
L'Autorità ha avviato le attività relative all'approvazione deH'offerta di riferim en to di Telecom Italia per l'anno 2013 relativa ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione e raccordi interni di centrale) sottopo nendo a consultazione pubblica uno schema di provvedimento di approvazione della suddetta offerta.
Approvazione dell' offerta di r iferim ento 201 2 di Telecom I ta l ia per i servizi di raccolta, term inazione e transito delle chiamate nella
rete telefonica pubblica fissa e disposizioni sulle condizioni economiche della portabilità del num ero su rete fissa
L'Autorità, con la delibera n. 7/12/CIR, ha avviato il procedimento di approvazio ne, tram ite consultazione pubblica, deH'offerta di riferimento 2012 di Telecom Italia per i seivizi, offerti agli operatori interconnessi, di raccolta, terminazione e transito delle chiamate nella rete telefonica pubblica fissa (mercati n. 2 e n. 3 della raccoman dazione n. 2007/879/CE, e n. 10 della raccomandazione n. 2003 /311/CE) in tecnolo gia TDM. Nello stesso procedimento ha fornito disposizioni sulle condizioni economi che della portabilità del numero su rete fissa13'1, L'Autorità ha approvato la suddetta offerta di riferimento, richiedendo alcune modifiche, con la pubblicazionedella delibe ra n. 92/12/CIR.
134 Si tratta dei servizi di interconnessione che consentono all'operatore Concorrente di Telecom Italia di richiedere la raccolta, presso un determinato punto di consegna, del traffico telefonico dei propri clienti, ola terminazione, a partire da un punto di consegna, del trafficotelefonico dei propri clienti che chiamano clienti di Telecom Italia o di altri operatori. Il sen/izio di transito consente ad un operatore alternativo di raggiungere i clienti attestati sulla rete di un altro operatore alternati vo tramite la rete di Telecom Italia cui entrambi sono interconnessi.
L'offerta di riferimento peri servizi a capacità dedicata -
2012
L'offerta di riferimento peri servizi a capacità dedicata - 2013
L'offerta di riferimento per I servizi di
interconnessione - 2012
Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro 2013
L'approvazione ha riguardato la definizione dei prezzi per i servizi di raccolta, te r ni inazione e transito delle chiamate in tecnologia TDM, la verifica degli obblighi di orien tamento al costo per i servizi accessori e aggiuntivi, nonché la verifica di aspetti proce durali e tecnici inclusi nell'offerta di riferimento.
La metodologia utilizzata per la definizione delle tariffe di raccolta, terminazione e transito delle chiamate in tecnologia TDM per il 2012, analoga a quella precedente- mente adottata per gli anni 2010 (delibere nn. 179/lO/CONS e I 8O/IO/CONS) e 2011 (delibera n. 229/11/CONS che ha confermato le tariffe approvate perii 2010), hacon- dottoa una riduzione dei valori inizialmente proposti perii 2012 sulla base di un oppor tuno metodo di efficientamento dei costi.
Le ulteriori modifiche richieste, dall'Autorità, all'offerta dì riferim ento per l'anno 2012 proposta da Telecom Italia hanno riguardato la base di costo da utilizzare per la determinazione dei prezzi dei servizi, l'utilizzo del costo orario della manodopera approvato per il 2012 (delibera n. 59/12/CIR), i prezzi del servizio Friaco perla raccol ta forfetaria del traffico internet dial-up e la valorizzazione delle condizioni economi che per l'utilizzo dei k it di interconnessione diretta e reverse.
Alla luce dell'entrata in vigore delle nuove procedure automatizzate per la porta bilità del numero (NP) su rete fissa di cui aJla delibera n. 35/10/CIR, l'Autorità ha pro posto a consultazione (nella delibera n. 7/12/C1R) e adottato (nella delibera n. 92/12/CIR) una nuova metodologia di calcolo del costo dei servizio in questione, in xxxx xxxxx con il quadro regolamentare vìgente. L'Autorità ha pertanto definito i prezzi all'in grosso della NP validi per tu tti gli operatori a seconda del rispettivo ruolo: donor{ ope ratore inizialmente assegnatario del numero) o donating (operatore dal quale il clien te finale Intende trasferire la propria numerazione verso l'operatore recipient). Il modello di costo adottato tiene conto di un processo di attivazione efficiente di un numero portato oltre che dell'esperienza degli altri Stati membri dell'Unione europea.
Approvazione delle offerte di r iferim ento 2 0 1 2 e 2 0 1 3 di Telecom I ta l ia p e r il servizio WLR
L'offerta di riferimento WLR-2012
Nel mese di maggio 2012 l'Autorità ha adottato la delibera n. 59/12/CIR che ha approvato, con modifiche, l'offerta di riferimento relativa al servizio Wholesale line ren ta! (WLR) 2012 con riferimento ai soli servizi non soggetti a network cap. Le principali modifiche hanno riguardo la rivalutazione di alcuni contributi una tantum legati al costo orario della manodopera per il 2012, valorizzato neH'ambito del procedimento di approvazione dell'offerta WLR.
Con riferim ento al canone mensile WLR, sebbene questo importo sia soggetto, anche perii 2012, al rispetto del vincolo triennale di network cap fissato dalla delibera
n. 578/lO/CONS, l'Autorità, alla luce delle mutate condizioni concorrenziali rilevatene!
mercato in esame, ha ritenuto opportuno svolgere un approfondimento istruttorio per valutare l'adeguatezza del prezzo proposto da Telecom Italia al fine di garantire una equa e sostenibile competitività tra operatori. L'Autorità ha, a tal fine, avviato, con deli bera n. 284/12/CONS una consultazione pubblica inerente i canoni di accesso WLR 2012. Nell'annesso schema di provvedimento l'Autorità, dopo aver svolto un'analisi del mercato WLR dal 2009 al 2012, ha deciso di passare ad una valutazione al costo del canone WLR su lìnea POTS e ISDN. In fatti, in esito alle citate analisi, l'Autorità, rileva te le criticità concorrenziali nel mercato di riferimento a causa dell'eccessivo valore del canone WLR 2012 (fissato dal network cap), ha proposto un intervento (che passa