AVVISO PUBBLICO
Provincia di Perugia
AREA LAVORO FORMAZIONE SCUOLA E POLITICHE COMUNITARIE E CULTURALI
AVVISO PUBBLICO
per l’erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori anno 2013
Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo “Competitivitá Regionale e Occupazione” 2007-2013
Asse I Adattabilità- Asse II Occupabilità
Art. 1 Finalità e obiettivi dell’avviso
Sostenere il sistema produttivo nel cammino verso la ripresa economica; aumentare l’occupazione; migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi per il lavoro, offerti soprattutto attraverso l’azione dei Centri per l’Impiego.
Sono queste le finalità che la Provincia di Perugia persegue con il presente avviso, con il quale intende:
− fornire alle imprese del territorio un insieme di strumenti per dare risposte concrete e tempestive alle loro esigenze di sviluppo, di innovazione e riorganizzazione;
− favorire l’incontro tra domanda e offerta di professionalità in tempi brevi e in modo efficace;
− mettere a disposizione dei disoccupati un’ampia offerta di strumenti di politiche attive del lavoro per facilitare l’ingresso stabile nel mondo del lavoro;
− definire procedure innovative in grado di garantire immediata operatività agli strumenti, velocizzando i tempi di risposta e di erogazione.
Obiettivo specifico dell’avviso è, quindi, di offrire:
− alle imprese del territorio provinciale, attraverso procedure a sportello “just in time”, una serie di strumenti formativi e di politiche attive del lavoro nonché un servizio di accompagnamento e consulenza alla individuazione di fabbisogni e professionalità per sostenerle nella definizione e realizzazione di piani di sviluppo o di riorganizzazione aziendale;
− ai disoccupati - con un’attenzione tra questi per gli over 45, per le donne e per i disabili iscritti al collocamento obbligatorio ex art. 8 legge 68/99 - strumenti di sostegno all’inserimento lavorativo, attraverso la promozione di esperienze formative professionalizzanti tese ad accrescerne le competenze professionali, la facilitazione dell’incontro con il tessuto produttivo e l’erogazione di contributi alle imprese che assumono.
Per le finalità di cui sopra è costituito, all’interno del Servizio Politiche del Lavoro e Servizi alle Imprese, un apposito Sportello Sviluppo con sede presso il Centro per l’Impiego di Perugia, con un ruolo di centralità in tutte le attività legate all’erogazione degli strumenti e dei relativi servizi di accompagnamento e consulenza.
L’avviso è redatto nel rispetto dei seguenti campi trasversali d’intervento del P.O.R. F.S.E. 2007-2013 della Regione Umbria - Obiettivo “Competitività regionale e occupazione”:
− parità di genere e pari opportunità: perseguite con una logica di intervento fondata sul mainstreaming che favorisce la presenza femminile e delle persone in condizione di svantaggio;
− interculturalità: in quanto non pone ostacoli alla partecipazione di persone migranti, allo scopo di favorire l’integrazione, l’inclusione e la valorizzazione di culture differenti.
Art. 2 Interventi finanziabili
Nell’ambito del presente avviso sono finanziabili progetti quadro integrati che prevedano l’attivazione di almeno due degli strumenti di seguito indicati, oltre allo strumento “check up aziendale per l’analisi organizzativa”, a valere sugli obiettivi specifici e attività dell’asse I “Adattabilità” e dell’asse II “Occupabilità” del P.O.R. Umbria F.S.E. 2007/2013.
Asse | Obiettivo specifico | Attività | Categoria di spesa | Strumento | Destinatari |
Asse I Adattabilità | (b): favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione del lavoro | interventi volti a favorire conoscenze e azioni orientate alla progettualità innovativa e allo sviluppo organizzativo nelle imprese | 63 | check-up aziendale per l’analisi organizzativa | imprese |
(a): sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori | interventi formativi per l’aggiornamento delle qualifiche e l’acquisizione di nuove competenze dei lavoratori | 62 | formazione aziendale / interaziendale voucher individuali per neoassunti | lavoratori occupati di imprese | |
iniziative per la formazione specialistica di quadri, tecnici, manager e imprenditori | 62 | voucher individuali per formazione specialistica | imprenditori, manager, dirigenti e quadri che ricoprono ruoli chiave nelle imprese | ||
(c): sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e la gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità | formazione in accompagnamento alle ristrutturazioni aziendali, al sostegno alle innovazioni tecnologiche e organizzative, allo sviluppo di settori innovativi | 64 | accompagnamento ai processi di sviluppo | lavoratori occupati di imprese | |
progetti di ricollocazione, prevenzione contrasto di situazioni di crisi aziendale e/o settoriale | 64 | incentivi per la stabilizzazione dei lavoratori precari | lavoratori precari delle imprese | ||
Asse II Occupabilità | (e): attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio delle imprese | attività di orientamento e azioni per l’inserimento e il reinserimento lavorativo | 66 | tirocini formativi incentivi per l’assunzione | disoccupati ai sensi del D.Lgs. 181/2000 e s.m.i. |
Gli strumenti sopra indicati sono descritti al successivo articolo 6.
Art. 3 Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti
Possono presentare progetti imprese pubbliche o private1, anche costituite in raggruppamento temporaneo/ATI, consorzio, rete di imprese, aventi sede2 nel territorio della provincia di Perugia.
Possono, altresì, presentare progetti, per conto di una o più imprese, organismi di formazione pubblici o privati, anche costituiti in associazioni temporanee di imprese (ATI) o di scopo (ATS), accreditati ai sensi della normativa regionale per la macrotipologia formazione continua e permanente.
Si precisa, a tal fine, che possono presentare progetti anche organismi pubblici o privati non ancora accreditati, tuttavia, ai fini della gestione degli strumenti eventualmente assegnati, il soggetto aggiudicatario dovrà essere accreditato per la macrotipologia suddetta prima dell’avvio della fase esecutiva.
Ogni impresa (singolarmente o costituita in raggruppamento/consorzio/rete) può presentare o aderire ad un solo progetto per ogni scadenza, a pena di inammissibilità di tutti quelli inoltrati.
Gli interventi progettati dovranno riguardare esclusivamente le unità operative dell’impresa localizzate nella provincia di Perugia.
Nella fase esecutiva l’impresa o il raggruppamento che abbiano presentato autonomamente il progetto approvato potranno delegare, nei limiti e ai sensi delle vigenti “Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi di formazione e politiche attive del lavoro", la gestione degli strumenti ad organismi pubblici o privati, accreditati ai sensi della normativa regionale per la macrotipologia “formazione continua e permanente”, ovvero costituire con gli stessi apposite associazioni temporanee di imprese (ATI).
Art. 4 Risorse disponibili e termini per la presentazione dei progetti
Per l’attuazione del presente Avviso è disponibile la somma complessiva di € 3.800.000,00 a valere sulle risorse del POR Umbria FSE 2007-2013 così suddivise:
Asse I Adattabilità € 3.000.000,00
Asse II Occupabilità € 800.000,00
La Provincia si riserva di integrare lo stanziamento previsto qualora si rendano disponibili maggiori risorse comunitarie, nazionali, regionali.
L’Avviso ha validità generale fino al 28 febbraio 2014 e può essere oggetto di integrazioni e aggiornamenti.
Per la presentazione dei progetti sono previste due scadenze, per ciascuna delle quali sono stanziate risorse finanziarie distinte, secondo la seguente articolazione:
Prima scadenza
I progetti potranno essere presentati a partire dalle ore 9,00 del 31 ottobre 2013 fino al 30 novembre 2013
risorse disponibili: Asse I Adattabilità € 1.500.000,00
Asse II Occupabilità € 400.000,00
Seconda scadenza
I progetti potranno essere presentati a partire dalle ore 9,00 del 31 gennaio 2014 fino al 28 febbraio 2014
risorse disponibili: Asse I Adattabilità € 1.500.000,00
Asse II Occupabilità € 400.000,00
Eventuali economie di risorse non assegnate nell’ambito della prima scadenza, verranno utilizzate per integrare la dotazione finanziaria della scadenza successiva.
1 Ai fini del presente avviso e ai sensi della vigente normativa comunitaria si considera impresa ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica e sia in grado di assumere personale senza dover ricorrere a procedure concorsuali pubbliche. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un’attività economica. Per attività economica si intende qualsiasi offerta di beni e servizi su un determinato mercato.
2 Le imprese come sopra individuate devono avere almeno una unità produttiva/operativa localizzata nel territorio della provincia di Perugia.
Art. 5 Modalità attuative, di progettazione e finanziamento
Fasi attuative
I FASE – Presentazione e approvazione del progetto quadro
Nella prima fase il soggetto proponente presenterà allo Sportello Sviluppo, con le modalità descritte nel successivo art. 7, un progetto quadro di sviluppo o riorganizzazione aziendale, nel quale saranno illustrati gli obiettivi del processo da intraprendere, i relativi fabbisogni di competenze professionali, gli strumenti previsti dall’avviso che intende utilizzare, con i relativi costi e tempi di attuazione.
Preliminarmente alla presentazione del progetto, lo Sportello Sviluppo fornirà alle imprese le informazioni sull’avviso e la consulenza in ordine alla elaborazione del progetto.
Successivamente all’invio, il progetto quadro verrà preso in carico base all’ordine cronologico di presentazione dallo Sportello stesso, che:
- procederà all’istruttoria di ammissibilità, in base a quanto stabilito dal successivo art. 8;
- sottoporrà i progetti ammissibili alla valutazione di merito effettuata da un apposito Nucleo Tecnico secondo i criteri stabiliti nello stesso art. 8.
Il progetto quadro sarà approvato e finanziato con atto del Dirigente del Servizio Politiche del Lavoro e Servizi alle Imprese entro 60 giorni dalla data di ricezione della domanda, secondo le modalità di seguito descritte.
Gli esiti del procedimento di valutazione e l’eventuale approvazione del progetto saranno comunicati al soggetto proponente dallo Sportello Sviluppo, al fine di attivare la fase della progettazione esecutiva.
II FASE – Presentazione e approvazione del progetto esecutivo
La seconda fase prende avvio con la trasmissione allo Sportello Sviluppo da parte del soggetto proponente della progettazione esecutiva dei singoli strumenti assegnati nell’ambito del progetto quadro.
In questa fase lo Sportello prenderà in carico le progettazioni esecutive dei singoli strumenti e le trasmetterà agli uffici dell’Area Lavoro, Formazione, Istruzione e Politiche Comunitarie e Culturali competenti per la gestione.
Gli uffici effettueranno le opportune verifiche e le relative valutazioni in ordine all’idoneità della suddetta progettazione e alla sua coerenza con il progetto quadro, secondo i criteri stabiliti nel successivo art. 8, anche avvalendosi del supporto del Nucleo Tecnico di Valutazione sopra citato.
Il soggetto proponente attiverà gli strumenti assegnati a seguito della formale autorizzazione da parte degli uffici stessi.
In questa fase lo Sportello Sviluppo curerà anche l’eventuale attivazione del servizio di matching tra domanda ed offerta dei Centri per l’Impiego, ai fini dell’individuazione dei disoccupati beneficiari degli specifici strumenti assegnati all’impresa.
Svolgerà, altresì, un ruolo di monitoraggio sullo stato di attuazione dei progetti.
Struttura dei progetti
Come già detto, i progetti quadro si configurano come progetti quadro integrati di almeno due strumenti, oltre all’attività di check up aziendale per l’analisi organizzativa.
Ogni progetto dovrà basarsi su tale preliminare attività di check up, finalizzata a individuare e definire gli elementi del processo di sviluppo o di riorganizzazione che l’impresa intende intraprendere e a determinare i relativi fabbisogni organizzativi professionali e formativi nonché gli strumenti da attivare.
L’attività di check up dovrà essere puntualmente descritta e documentata all’interno del progetto, di cui costituisce parte obbligatoria, integrante e sostanziale.
Gli altri strumenti che l’impresa ipotizza di attivare dovranno comunque essere individuati nella fase di progettazione quadro con una descrizione di massima, sulla base delle informazioni richieste per ciascuno di essi all’interno del formulario di progetto.
La definizione e descrizione puntuale di tali strumenti avverrà nella fase di progettazione esecutiva.
Modalità di finanziamento
I progetti verranno approvati e finanziati in base all’ordine cronologico di presentazione, fino alla concorrenza delle risorse stanziate per ciascuna delle scadenze previste all’art. 4.
Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa per l’attivazione dei diversi strumenti dipende dalle dimensioni dell’impresa stessa in termini di organico aziendale, sulla base dei parametri stabiliti al successivo art. 9.
Nella quantificazione del contributo l’impresa dovrà tenere conto dei parametri e massimali di costo, stabiliti nel medesimo articolo, per ciascuno strumento.
Dovrà tenere conto, altresì, dell’eventuale percentuale di cofinanziamento privato, obbligatoria per quegli strumenti che si configurano come aiuti di stato, quantificata sulla base del regime di aiuto prescelto.
Xxxxx restando i parametri e massimali sopra richiamati, il finanziamento pubblico attribuibile sarà comunque quantificato nel limite del contributo richiesto per il progetto quadro.
Come precisato al successivo art. 8, all’esito del processo di valutazione, il NTV potrà disporre la ridefinizione della tipologia e quantità degli strumenti inizialmente previsti nel progetto quadro, tenendo conto, tuttavia, del massimale di finanziamento attribuibile al progetto sulla base dei criteri suddetti.
Art. 6 Descrizione e articolazione degli strumenti
Strumento n. 1
Check-up aziendale per l’analisi organizzativa
Finalità specifica
Lo strumento consiste in un’attività di analisi dei fabbisogni organizzativi, professionali e formativi, connessa all’elaborazione di un progetto di sviluppo o riorganizzazione aziendale, attraverso la quale vengono delineati gli elementi del processo che l’impresa intende intraprendere e individuate le competenze professionali e i fabbisogni necessari per la realizzazione del progetto stesso.
Attraverso tale analisi vengono anche individuati gli ulteriori strumenti, previsti dall’avviso, che l’impresa ritiene di attivare per l’attuazione del progetto suddetto.
Modalità di progettazione e finanziamento
Nel progetto quadro il soggetto proponente dovrà descrivere dettagliatamente l’attività di check-up realizzata, in termini di metodologia, strumenti utilizzati, soggetti coinvolti, risultati e fabbisogni rilevati, strategia d’intervento ed obiettivi.
Tale strumento potrà essere finanziato, sulla base dei parametri e massimali di cui al successivo art. 9, soltanto in integrazione ad almeno altri due degli strumenti previsti dal presente avviso.
Potrà essere riconosciuta e finanziata esclusivamente l’attività di check up svolta a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BUR Umbria.
Dopo la notifica dell’approvazione del progetto quadro, il soggetto proponente dovrà produrre il prospetto finanziario relativo ai costi sostenuti per l’attività di check-up svolta, sulla base del finanziamento attribuito.
Il finanziamento di questa attività si configura come aiuto di stato: si applica, pertanto, la normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10.
Strumento n. 2 Formazione aziendale/interaziendale
Finalità specifica
Lo strumento promuove la realizzazione di percorsi formativi rivolti ai lavoratori dell’impresa per l’adeguamento delle competenze individuate come indispensabili ai fini della realizzazione della strategia di sviluppo e per l’implementazione delle innovazioni organizzative e tecnologiche.
Modalità di progettazione e finanziamento
Al momento della presentazione del progetto quadro il soggetto proponente dovrà individuare, sulla base di quanto emerso dall’attività di check up, le aree di competenze su cui intervenire e fornire l’architettura formativa di base, specificando la tipologia dei destinatari da coinvolgere e le modalità operative di intervento.
Il progetto potrà prevedere anche più interventi formativi della durata massima di 100 ore ciascuno.
Ogni intervento formativo dovrà prevedere un numero minimo di 3 allievi. Non saranno ammesse più edizioni dello stesso intervento formativo con dimensionamento subottimale delle rispettive aule, dovendosi in tal caso procedere ad accorpamento.
Lo strumento validato dal NTV dovrà essere oggetto di una successiva definizione in fase di progettazione esecutiva, in coerenza con la struttura e i parametri finanziari della proposta approvata.
Le azioni formative dovranno essere articolate in Unità di Competenza (U.C.) e relative Unità Formative (U.F.), poste in rapporto di 1:1 con le Unità di Competenza.
La partecipazione alle azioni formative sarà attestata ai lavoratori in conformità e nel rispetto della normativa vigente in materia e delle disposizioni della Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione e delle relative linee di architettura, di cui alla D.G.R. n. 51 del 18.01.2010 e successive disposizioni attuative .
A tal fine, per ciascuna U.F. dovranno essere previste idonee modalità di valutazione degli apprendimenti.
Il finanziamento di tali attività, nei termini di cui al successivo art. 9, si configura come aiuto di stato: si applica, pertanto, la normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10.
Strumento n. 3
Voucher individuali per formazione specialistica
Finalità specifica
Lo strumento è finalizzato a far fronte ad eventuali esigenze formative di particolari figure chiave all’interno dell’impresa (imprenditore, manager, dirigenti, quadri o altri soggetti che ricoprono ruoli strategici o connessi a responsabilità di processo), su tematiche di carattere specialistico e altamente professionalizzante, per le quali non è possibile far ricorso allo strumento della formazione aziendale/interaziendale, di cui al n. 2.
Modalità di progettazione e finanziamento
Per le finalità di cui sopra, ogni impresa potrà richiedere fino ad un massimo di 5 voucher formativi individuali, dell’ammontare massimo previsto al successivo art. 9, per favorire la partecipazione delle figure suddette a percorsi di formazione, della durata massima di 100 ore, finalizzati all’adeguamento e all’aggiornamento delle competenze legate all’implementazione dei processi di riorganizzazione e gestione aziendale e di innovazione tecnologica ed organizzativa, in particolare su settori con un elevato livello di sviluppo e competitività.
Al momento della presentazione del progetto quadro il soggetto proponente dovrà individuare, sulla base di quanto emerso dall’attività di check up, le aree di competenze nell’ambito delle quali richiedere il voucher e i relativi destinatari.
I percorsi formativi dovranno poi essere precisati in fase di progettazione esecutiva.
Il voucher potrà essere richiesto per la partecipazione alle seguenti tipologie di corsi di formazione professionale (con esclusione, quindi, dei corsi di studio3):
- percorsi formativi del Catalogo regionale dell’offerta formativa individuale della Regione Umbria già inseriti al momento della presentazione della domanda;
- corsi di Università, Istituti e Centri di ricerca riconosciuti da enti o istituzioni pubbliche;
- corsi organizzati o promossi da ordini e collegi professionali, con esclusione di quelli abilitanti all’esercizio della professione.
Il destinatario del voucher formativo dovrà possedere i requisiti necessari per accedere al percorso formativo prescelto.
L’assegnazione del voucher si configura come aiuto di stato ed è, pertanto, soggetta alla normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10.
Il finanziamento del voucher concorre esclusivamente alla copertura della quota di iscrizione al corso, fino ad un massimo dell’80% del costo, e comunque in base al regime di aiuti prescelto.
Strumento n. 4 Accompagnamento ai processi di sviluppo
Finalità specifica
Lo strumento promuove la realizzazione di attività formative di affiancamento e azioni di apprendimento organizzativo, anche individuale, per accompagnare l’impresa ed i lavoratori nelle fasi di implementazione dei processi di sviluppo e di riorganizzazione previsti, contestualizzando nell’ambiente di lavoro le esperienze formative oggetto delle azioni 2, 3 e 8.
Modalità di progettazione e finanziamento
Nel progetto quadro il soggetto proponente dovrà illustrare sinteticamente le finalità e gli obiettivi dell’azione nonché le relative modalità d’intervento. Dovrà, inoltre, individuare le risorse umane, strumentali e finanziarie dell’impresa coinvolte nell’azione di accompagnamento.
Tali modalità e risorse dovranno poi essere precisate nella progettazione esecutiva.
Tale strumento potrà essere finanziato, nei termini di cui all’art. 9, solo in integrazione agli strumenti 2, 3 o 8 del presente avviso.
Il finanziamento di questa attività si configura come aiuto di stato: si applica, pertanto, la normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10.
3 Sono esclusi i corsi di istruzione secondaria, i corsi di laurea di I livello e specialistica, i corsi universitari di specializzazione e i dottorati di ricerca.
Strumento n. 5
Incentivi per la stabilizzazione dei lavoratori precari
Finalità specifica
Lo strumento sostiene la stabilizzazione dei lavoratori precari dell’impresa tramite la concessione di incentivi economici per assunzioni con contratto a tempo indeterminato.
Modalità di progettazione e finanziamento
Nel progetto quadro dovrà essere manifestata l’intenzione dell’impresa di procedere con la stabilizzazione di uno o più dei propri lavoratori precari.
La richiesta degli incentivi potrà essere presentata dopo l’approvazione del progetto quadro e la conseguente notifica dell’assegnazione degli strumenti e delle risorse finanziarie.
Tale richiesta dovrà, comunque, essere presentata, con le modalità di cui al successivo art. 7, prima della stabilizzazione del rapporto di lavoro atipico, a pena di esclusione.
Per rapporto di lavoro precario, ai sensi del presente Xxxxxx, si intendono esclusivamente: contratti a progetto, contratti di inserimento, contratti a tempo determinato, contratti di collaborazione occasionale, contratti di associazione in partecipazione, contratti di somministrazione, contratto a chiamata in corso alla data di presentazione della richiesta.
Gli incentivi si configurano come aiuti di stato e sono soggetti, pertanto, alla normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10
L’entità dell’incentivo dipende dal regime di aiuti prescelto dall’impresa al momento della presentazione della domanda.
In regime de minimis (Reg.CE n. 1998/06) l’incentivo è pari ad € 7.000,00, elevabile a € 9.000,00 se l’inserimento lavorativo riguarda donne o persone over 45; tali importi valgono anche per il settore della pesca (Reg.CE n. 875/07); per il settore della produzione dei prodotti agricoli (Reg.CE n. 1535/07) l’incentivo è pari a € 7.000,00, non elevabile.
In regime di aiuti di stato all’assunzione di soggetti svantaggiati e disabili (Reg.CE n. 800/08) l’importo dell’incentivo sarà così commisurato:
- per i soggetti svantaggiati l’intensità massima dell’aiuto è del 50% del costo salariale lordo dei 12 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 9.000,00 euro;
- per i soggetti molto svantaggiati l’intensità massima dell’aiuto è del 50% del costo salariale lordo dei 24 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 10.000,00 euro complessivi;
- per i soggetti disabili l’intensità massima dell’aiuto è del 75% del costo salariale lordo dei 12 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 12.000,00 euro.
Per l’individuazione dei soggetti svantaggiati e molto svantaggiati si rinvia a quanto stabilito nella citata D.G.R. n. 1120/2008.
Per soggetti disabili, ai fini del presente avviso, si intendono le persone individuate dall’art. 8 della legge 12 marzo 1999 n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
Non potranno essere assegnati incentivi per la stabilizzazione alle imprese che non sono in regola con gli obblighi di cui all’art. 3 della legge n. 68/99 anche nel caso in cui intendano utilizzare tali incentivi per adempiere agli obblighi suddetti.
Per le imprese che stabilizzano con contratto di apprendistato l’importo massimo erogabile è pari ad € 5.000,00.
L’incentivo è erogabile per l’intero importo, purché il relativo contratto di lavoro preveda un orario settimanale pari o superiore al 75% dell’orario settimanale stabilito come ordinario dal CCNL. In caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato part time che preveda un orario settimanale inferiore al 75% dell’orario settimanale stabilito come ordinario dal CCNL, l’incentivo verrà proporzionalmente ridotto. In ogni caso, per poter usufruire dell’incentivo, il part time non potrà essere inferiore al 50% dell’orario contrattuale previsto dal CCNL di riferimento.
E’ esclusa dall’incentivo la stabilizzazione a tempo indeterminato attraverso la tipologia contrattuale del lavoro intermittente o a chiamata.
Ogni onere fiscale, assicurativo e qualsiasi altro onere inerente la realizzazione dell’intervento resta a carico del beneficiario dell’incentivo.
A) Per beneficiare dell’incentivo l’impresa deve:
- avere almeno una unità produttiva/operativa localizzata nel territorio provinciale ed effettuare nella stessa la stabilizzazione;
- rispettare per il personale dipendente e non le vigenti disposizioni normative e contrattuali, ivi comprese quelle in materia di sicurezza e gli obblighi di legge riguardanti il collocamento dei disabili;
- essere in regola con gli obblighi nei confronti degli enti assistenziali e previdenziali;
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposta a procedure concorsuali né ad amministrazione controllata;
- non aver commesso violazioni, definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse, secondo la legislazione italiana.
Inoltre, nei confronti dei propri amministratori non debbono sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione prevista dalla L. n. 575/65 ed indicate nell’allegato al D.lgs. 490/94 (antimafia).
B) Se l’impresa sceglie il regime “de minimis” (Reg.CE n. 1998/06, Reg. CE n. 875/07 e Reg.CE n. 1535/07) dovrà essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti rispetto a quelli già specificati al punto A):
- non aver effettuato nel corso degli ultimi 6 mesi, decorrenti dalla data di presentazione della richiesta, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e L. 108/1990;licenziamenti collettivi ex artt. 4 e 24 della L. n. 223/91; non aver fatto ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91, e alla C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata
L. n. 223/91, che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo.
C) Se l’impresa sceglie l’applicazione del Reg. CE n. 800/2008 dovrà essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti rispetto a quelli già specificati al punto A):
- l’assunzione dovrà comportare un aumento netto del numero dei dipendenti4 rispetto alla media dei dodici mesi precedenti alla data di presentazione della domanda;
oppure, se l’assunzione non comporterà un aumento netto,
- non dovrà avere effettuato nel corso degli ultimi 12 mesi, decorrenti dalla data di presentazione della richiesta, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e L. 108/1990; licenziamenti collettivi ex artt.4 e 24 della L. n. 223/91; non dovrà aver fatto ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91, e alla C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata L. n. 223/91 che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo.
In ogni caso, a prescindere dal regime di aiuti prescelto, per beneficiare dell’incentivo l’impresa dovrà impegnarsi, inoltre a:
- non effettuare, dalla data di presentazione della domanda di incentivo e fino a 6 mesi successivi alla data di sottoscrizione dell’atto unilaterale di impegno, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e
L. 108/1990; licenziamenti collettivi ex artt.4 e 24 della L. n. 223/91; non fare ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91 e alla
C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata L. n. 223/91, che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo;
4 Per il calcolo dei dipendenti si rinvia a quanto previsto dall’art. 5 dell’Allegato I del Reg. CE 800/08.
- accettare il sistema dei controlli come previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale.
Ulteriori requisiti di ammissibilità sono individuati nell’ambito dei campi di applicazione dei Reg. CE n. 1998/06, Reg. CE n. 875/07, Reg. CE n. 1535/07 e Reg. CE n. 800/08.
Strumento n. 6
Tirocini formativi per disoccupati
Finalità specifica
Lo strumento è finalizzato a creare un contatto diretto tra l’impresa e le persone disoccupate o inoccupate (ai sensi del D.Lgs. 181/2000 e s.m.i.), offrendo a queste ultime l’occasione di un’esperienza formativa on the job per l’arricchimento del bagaglio di conoscenze e l’acquisizione di competenze professionali e relazionali anche nell’ottica di un eventuale inserimento nell’organico aziendale.
L’impresa avrà, pertanto, la possibilità di richiedere l’assegnazione di uno o più tirocinanti con le modalità e sulla base dei criteri di seguito illustrati.
Modalità di progettazione e finanziamento
All’interno del progetto quadro il soggetto proponente dovrà individuare il numero di tirocinanti previsti, il profilo professionale di riferimento degli stessi con i relativi requisiti di accesso, l’ambito aziendale nel quale si prevede l’inserimento, la durata del tirocinio nonché le aree di competenza che saranno oggetto dell’esperienza formativa.
Successivamente all’approvazione del progetto quadro e alla conseguente notifica dell’assegnazione dei tirocini, il soggetto proponente potrà procedere alla selezione dei tirocinanti all’interno di una rosa di disoccupati presenti nella banca dati provinciale, richiedendo allo Sportello Sviluppo l’attivazione del servizio di matching tra domanda ed offerta dei Centri per l’Impiego, che si svilupperà anche attraverso colloqui conoscitivi e motivazionali e con modalità appositamente definite.
Individuati i tirocinanti il soggetto proponente formalizzerà, nella fase di progettazione esecutiva, il progetto formativo di dettaglio dell’esperienza in azienda.
I tirocini sono attuati nel rispetto della normativa vigente in materia.
Le imprese non potranno attivare tirocini nel caso in cui abbiano proceduto, nei dodici mesi precedenti, a effettuare licenziamenti collettivi o licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo nonché ad attivare procedure di mobilità per riduzione di personale. Tale divieto si applica esclusivamente per i tirocini relativi alle medesime aree organizzative (es. uffici, reparti) e figure professionali interessate dalla riduzione di personale.
Per poter ospitare tirocinanti, inoltre, le imprese non dovranno avere in corso nella medesima unità operativa procedure di CIG straordinaria, ordinaria o in deroga che riguardino lavoratori che svolgano attività equivalenti a quelle oggetto del tirocinio.
Il numero massimo di tirocinanti (curriculari ed extracurriculari) che può essere accolto contemporaneamente dall’impresa è stabilito in base al numero di dipendenti a tempo indeterminato presenti presso ogni singola unità operativa in cui si svolgerà il tirocinio, entro i limiti di seguito indicati:
a) un tirocinante per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 0 a 5; in assenza di dipendenti l’impresa dovrà comunque assicurare il tutoraggio;
b) non più di 2 tirocinanti per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 6 e 19;
c) non superiore al 10%, con arrotondamento all’unità superiore, per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato pari o superiore a 20.
I soci lavoratori delle società cooperative e i lavoratori assunti con contratto di apprendistato ai fini del computo, sono considerati come lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
I limiti numerici di cui alle lettere a), b), c), non si applicano ai tirocini promossi o attivati in favore dei disabili di cui alla l. n. 68/1999 e s.m. e i. e delle persone svantaggiate di cui alla l.
n. 381/1991 e s.m. e i., nonché dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Il tirocinio formativo potrà avere una durata massima di sei mesi.
Ad ogni tirocinante verrà riconosciuta una somma, a titolo indennità di partecipazione, dell’importo di € 500,00 lordi mensili, comprensivi degli oneri fiscali, se dovuti, dell’assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali nonché dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Per ogni tirocinio assegnato potrà essere riconosciuto al soggetto proponente il costo per l’elaborazione del relativo progetto formativo, l’attivazione dello stesso e l’attività di tutoraggio nella misura di € 300,00, nonché il 3% dell’indennità di partecipazione per la gestione amministrativa, il monitoraggio fisico e finanziario e la valutazione finale dell’esperienza.
In caso di figure professionali regolamentate con l’istituzione di appositi Albi o Ordini professionali, non sono ammissibili i tirocini obbligatori per l’iscrizione agli stessi.
L’attività di tutoraggio e assistenza durante il tirocinio formativo, insieme al monitoraggio dell’esperienza lavorativa, saranno curati dal soggetto ospitante attraverso propri referenti.
Con apposite disposizioni a cura dei competenti Uffici della Provincia di Perugia saranno definite eventuali ulteriori procedure attuative, tenendo conto delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia.
Strumento n. 7
Incentivi per l’assunzione di disoccupati
Finalità specifica
Lo strumento sostiene l’assunzione di disoccupati (ai sensi del D.Lgs. 181/2000 e s.m.i.), da parte delle imprese tramite la concessione di incentivi economici per la stipula di contratti a tempo indeterminato.
Ogni impresa avrà, pertanto, la possibilità di richiedere l’incentivo per una o più assunzioni con le modalità e sulla base dei criteri di seguito illustrati.
Modalità di progettazione e finanziamento
Il soggetto proponente dovrà esplicitare nel progetto quadro l’intenzione di attivare il presente strumento, delineando il profilo delle figure professionali da inserire nell’organico aziendale sia in termini di competenze curriculari che di caratteristiche personali.
Dopo la validazione del progetto quadro e la conseguente notifica dell’assegnazione degli strumenti e delle risorse finanziarie, il soggetto proponente potrà procedere alla selezione dei candidati all’interno di una rosa di disoccupati presenti nella banca dati provinciale, richiedendo allo Sportello Sviluppo l’attivazione del servizio di matching tra domanda ed offerta dei Centri per l’Impiego, che si svilupperà anche attraverso colloqui conoscitivi e motivazionali e con modalità appositamente definite.
All’esito di tale attività, individuati i candidati idonei, il soggetto proponente potrà presentare la richiesta dell’incentivo sulla base dei criteri di seguito esplicitati.
Tale richiesta dovrà, comunque, essere presentata, con le modalità di cui al successivo art. 7, prima dell’assunzione, a pena di esclusione.
Gli incentivi si configurano come aiuti di stato e sono soggetti, pertanto, alla normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10
L’entità dell’incentivo dipende dal regime di aiuti prescelto dall’impresa al momento della presentazione della domanda.
In regime de minimis (Reg.CE n. 1998/06) l’incentivo è pari ad € 7.000,00, elevabile a € 9.000,00 se l’inserimento lavorativo riguarda donne o persone over 45; tali importi valgono anche per il settore della pesca (Reg.CE n. 875/07); per il settore della produzione dei prodotti agricoli (Reg.CE n. 1535/07) l’incentivo è pari a € 7.000,00, non elevabile.
In regime di aiuti di stato all’assunzione di soggetti svantaggiati e disabili (Reg.CE n. 800/08) l’importo dell’incentivo sarà così commisurato:
- per i soggetti svantaggiati l’intensità massima dell’aiuto è del 50% del costo salariale lordo dei 12 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 9.000,00 euro;
- per i soggetti molto svantaggiati l’intensità massima dell’aiuto è del 50% del costo salariale lordo dei 24 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 10.000,00 euro complessivi;
- per i soggetti disabili l’intensità massima dell’aiuto è del 75% del costo salariale lordo dei 12 mesi successivi all’assunzione e, comunque, non oltre 12.000,00 euro.
Per l’individuazione dei soggetti svantaggiati e molto svantaggiati si rinvia a quanto stabilito nella citata D.G.R. n. 1120/2008.
Per soggetti disabili, ai fini del presente avviso, si intendono le persone individuate dall’art. 8 della legge 12 marzo 1999 n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
Non potranno essere assegnati incentivi per l’assunzione alle imprese che non sono in regola con gli obblighi di cui all’art. 3 della legge n. 68/99 anche nel caso in cui intendano utilizzare tali incentivi per adempiere agli obblighi suddetti.
Per le imprese che assumono con contratto di apprendistato l’importo massimo erogabile è pari ad € 5.000,00.
L’incentivo è erogabile per l’intero importo, purché il relativo contratto di lavoro preveda un orario settimanale pari o superiore al 75% dell’orario settimanale stabilito come ordinario dal CCNL. In caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato part time che preveda un orario settimanale inferiore al 75% dell’orario settimanale stabilito come ordinario dal CCNL, l’incentivo verrà proporzionalmente ridotto. In ogni caso, per poter usufruire dell’incentivo, il part time non potrà essere inferiore al 50% dell’orario contrattuale previsto dal CCNL di riferimento.
E’ esclusa dall’incentivo l’assunzione a tempo indeterminato attraverso la tipologia contrattuale del lavoro intermittente o a chiamata.
Ogni onere fiscale, assicurativo e qualsiasi altro onere inerente la realizzazione dell’intervento resta a carico del beneficiario dell’incentivo.
A) Per beneficiare dell’incentivo l’impresa deve:
- avere almeno una unità produttiva/operativa localizzata nel territorio provinciale ed effettuare nella stessa la stabilizzazione;
- rispettare per il personale dipendente e non le vigenti disposizioni normative e contrattuali, ivi comprese quelle in materia di sicurezza e gli obblighi di legge riguardanti il collocamento dei disabili;
- essere in regola con gli obblighi nei confronti degli enti assistenziali e previdenziali;
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposta a procedure concorsuali né ad amministrazione controllata;
- non aver commesso violazioni, definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse, secondo la legislazione italiana.
Inoltre, nei confronti dei propri amministratori non debbono sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione prevista dalla L. n.575/65 ed indicate nell’allegato al D.lgs. 490/94 (antimafia).
B) Se l’impresa sceglie il regime “de minimis” (Reg.CE n. 1998/06, Reg. CE n. 875/07 e Reg.CE n. 1535/07) dovrà essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti rispetto a quelli già specificati al punto A):
- non aver effettuato nel corso degli ultimi 6 mesi, decorrenti dalla data di presentazione della richiesta, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e L. 108/1990;licenziamenti collettivi ex artt. 4 e 24 della L. n. 223/91; non aver fatto ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91, e alla C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata
L. n. 223/91, che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo.
C) Se l’impresa sceglie l’applicazione del Reg. CE n.800/2008 dovrà essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti rispetto a quelli già specificati al punto A):
- l’assunzione dovrà comportare un aumento netto del numero dei dipendenti5 rispetto alla media dei dodici mesi precedenti alla data di presentazione della domanda;
oppure, se l’assunzione non comporterà un aumento netto,
- non dovrà avere effettuato nel corso degli ultimi 12 mesi, decorrenti dalla data di presentazione della richiesta, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e L. 108/1990; licenziamenti collettivi ex artt.4 e 24 della L. n. 223/91; non dovrà aver fatto ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91, e alla C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata L. n. 223/91 che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo.
In ogni caso, a prescindere dal regime di aiuti prescelto, per beneficiare dell’incentivo l’impresa dovrà impegnarsi, inoltre a:
- non effettuare, dalla data di presentazione della domanda di incentivo e fino a 6 mesi successivi alla data di sottoscrizione dell’atto unilaterale di impegno, licenziamenti individuali o plurimi per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/66 e
L. 108/1990; licenziamenti collettivi ex artt.4 e 24 della L. n. 223/91; non fare ricorso a provvedimenti di messa in mobilità sia in deroga che ex art. 4 della L. n. 223/91 e alla
C.I.G.S. di cui agli artt. 1 e 3 della citata L. n. 223/91, che riguardino dipendenti con la stessa qualifica e svolgenti mansioni uguali o fungibili, anche se di livelli retributivi diversi rispetto ai lavoratori interessati alle assunzioni per le quali si richiede l’incentivo;
- accettare il sistema dei controlli come previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale.
Ulteriori requisiti di ammissibilità sono individuati nell’ambito dei campi di applicazione dei Reg. CE n. 1998/06, Reg. CE n. 1535/07 e Reg. CE n. 800/08.
Strumento n. 8
Voucher individuali per i neoassunti
Finalità specifica
Lo strumento offre alle imprese la possibilità di beneficiare di un contributo per la partecipazione dei lavoratori neoassunti ad un percorso formativo, della durata massima di 100 ore, utile all’acquisizione delle competenze necessarie per un efficace inserimento in azienda.
Modalità di progettazione e finanziamento
Il soggetto proponente potrà richiedere il voucher formativo esclusivamente per i lavoratori che siano stati assunti beneficiando dell’incentivo di cui allo strumento n. 7 del presente avviso.
A tal fine, nel progetto quadro dovrà prevedere tale eventualità, esplicitando l’intenzione di beneficiare del presente strumento laddove ne ravvisasse la necessità e collegando la richiesta del voucher a quella dell’incentivo per l’assunzione.
L’individuazione del percorso formativo più adatto ai fabbisogni di competenze del lavoratore neoassunto potrà avvenire, ovviamente, solo al momento dell’assunzione.
Il soggetto proponente potrà presentare la richiesta del voucher entro i 60 giorni successivi alla formalizzazione del contratto di assunzione.
Il voucher potrà essere richiesto per la partecipazione alle seguenti tipologie di corsi di formazione professionale (con esclusione, quindi, dei corsi di studio6):
5 Per il calcolo dei dipendenti si rinvia a quanto previsto dall’art. 5 dell’Allegato I del Reg. CE 800/08.
6 Sono esclusi i corsi di istruzione secondaria, i corsi di laurea di I livello e specialistica, i corsi universitari di
- percorsi formativi del Catalogo regionale dell’offerta formativa individuale della Regione Umbria già inseriti al momento della presentazione della domanda;
- corsi di Università, Istituti e Centri di ricerca riconosciuti da enti o istituzioni pubbliche;
- corsi organizzati o promossi da ordini e collegi professionali con esclusione di quelli abilitanti all’esercizio della professione.
Il destinatario del voucher formativo dovrà possedere i requisiti necessari per accedere al percorso formativo prescelto.
L’assegnazione del voucher configura un’ipotesi di aiuto di stato ed è, pertanto, soggetta alla normativa comunitaria in materia, così come richiamata al successivo art. 10.
Il finanziamento del voucher concorre esclusivamente alla copertura della quota di iscrizione al corso, fino ad un massimo dell’80% del costo, e comunque in base al regime di aiuti prescelto.
Art. 7 Documentazione e modalità di presentazione dei progetti
Per la presentazione del progetto quadro occorre, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
1. domanda di finanziamento in bollo (€ 16,00) (Modello 1), regolarmente sottoscritta in originale e compilata in ogni sua parte e rilegata con pagine numerate progressivamente;
2. apposito formulario di progetto (Modello 2), compilato in ogni sua parte e completo della documentazione richiesta, secondo le specifiche indicazioni contenute nel modello stesso, e rilegato con pagine numerate progressivamente.
Dopo aver compilato integralmente i due Modelli suddetti, secondo le specifiche indicazioni contenute in ciascuno di essi, il soggetto proponente dovrà:
- stamparli, allegandovi l’eventuale ulteriore documentazione necessaria;
- sottoscrivere in originale la domanda di finanziamento ed allegarvi copia chiara e leggibile di un documento di identità in corso di validità di ogni soggetto firmatario;
- apporre sulla domanda medesima marca da bollo da € 16,00 e procedere all’annullamento della stessa;
- scansionare integralmente e salvare in formato PDF i modelli così predisposti e la relativa documentazione;
- inviare il tutto alla Provincia di Perugia – Sportello Sviluppo presso il Centro per l’Impiego di Perugia tramite casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo xxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxx.xx.
Nell’oggetto della e-mail va indicato: ProgettiQuadroSviluppoaziendale2013
Il testo della e-mail dovrà essere così redatto: (Si trasmette, in allegato, Progetto quadro di sviluppo aziendale)
Mittente: (denominazione soggetto proponente);
Destinatario: Sportello Sviluppo presso il Centro per l’Impiego di Perugia;
Oggetto: “Avviso pubblico per l’erogazione di servizi all’impresa e ai lavoratori anno 2013”; Titolo del Progetto quadro: (titolo del progetto per esteso);
Acronimo Progetto: (acronimo del progetto max 7 caratteri).
N.B.: le parentesi tonde vanno tolte e il testo in esse contenuto va sostituito con i propri dati.
Si ricorda che la domanda di finanziamento e tutte le dichiarazioni eventualmente necessarie dovranno essere sottoscritte ai sensi dell’art. 38 del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, ossia occorre allegare copia chiara e leggibile di un documento di identità in corso di validità di ciascun soggetto firmatario.
La data e l’orario di invio, risultanti dalla ricevuta di accettazione (cioè di spedizione) della PEC, determineranno l’ordine cronologico di presentazione dei progetti.
I progetti inviati prima del giorno e dell’ora stabiliti saranno considerati inammissibili.
specializzazione e i dottorati di ricerca.
Nel caso in cui pervengano più PEC relative al medesimo progetto, per la determinazione dell’ordine cronologico di presentazione dei progetti pervenuti e per la verifica della ricevibilità della domanda e dell’ammissibilità del progetto, ai sensi del successivo art. 8, verrà presa in considerazione esclusivamente la prima PEC inviata (come individuata sulla base della ricevuta di accettazione), con esclusione di tutte le altre.
L’Amministrazione Provinciale non si assume alcuna responsabilità per eventuali disguidi dell’invio o ricezione della PEC, comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o forza maggiore. Si ricorda, a tale proposito, che i sistemi di posta elettronica certificata non consentono di solito l’invio di e-mail con allegati del peso superiore a 50 MB.
Il soggetto proponente dovrà conservare gli originali della domanda di finanziamento e del progetto quadro inoltrati tramite PEC alla Provincia di Perugia e renderli disponibili per eventuali controlli e verifiche da parte dell’Amministrazione stessa anche in ordine all’autenticità dei formati PDF.
Per la realizzazione della fase esecutiva la Provincia di Perugia, con successivo atto, definirà ulteriori procedure attuative e adotterà appositi formulari per la progettazione di dettaglio dei singoli strumenti.
Le progettazioni esecutive dei singoli strumenti potranno essere presentate allo Sportello Sviluppo successivamente alla ricezione dell’atto di notifica dell’assegnazione del finanziamento, entro i termini nello stesso atto indicati.
Art. 8 Ammissibilità e valutazione
La valutazione dei progetti quadro sarà effettuata in base all’ordine cronologico di presentazione, secondo una procedura di selezione di tipo valutativo a sportello ai sensi dell'art. 5, comma 3, del D.Lgs. 123/98 e successive modificazioni e integrazioni.
Non è prevista, pertanto, l’elaborazione di una graduatoria di merito tra i progetti presentati nell’ambito di ciascuna scadenza. Tuttavia, i progetti saranno sottoposti ad una valutazione di carattere qualitativo, volta all’acquisizione del giudizio di idoneità da parte del Nucleo Tecnico di Valutazione e alla conseguente approvazione.
L’ordine cronologico di presentazione sarà determinato in base alla data e ora di invio tramite PEC del progetto e della domanda di finanziamento.
I progetti pervenuti saranno sottoposti ad una preliminare istruttoria di ammissibilità formale tesa a verificare:
- ricevibilità della domanda (ovvero compilazione e inoltro del progetto quadro e della relativa domanda di finanziamento nei termini e nelle forme previste dall’avviso e completezza e regolarità degli stessi ai sensi delle indicazioni contenute nell’avviso stesso e nella relativa modulistica);
- ammissibilità formale della domanda (presenza dei requisiti di ammissibilità del soggetto proponente ai sensi dell’art. 3)
- eventuali integrazioni da richiedere.
Con particolare riferimento alla Domanda di finanziamento (Modello 1) si precisa che costituisce motivo di inammissibilità: la mancata sottoscrizione; la mancata o incompleta individuazione e/o identificazione del soggetto richiedente; la mancanza di una precisa indicazione dell’ammontare del finanziamento richiesto; la mancata produzione delle dichiarazioni richieste.
L’istruttoria formale di ammissibilità sarà eseguita dallo Sportello Sviluppo.
Per ciascuna delle scadenze previste all’art. 4 saranno sottoposti all’istruttoria di ammissibilità, secondo il suddetto ordine cronologico, progetti fino ad un ammontare dei finanziamenti richiesti ed ammissibili pari al 130% della dotazione prevista per la scadenza stessa.
I progetti che in tal modo avranno superato la suddetta istruttoria formale saranno sottoposti alla successiva fase di valutazione, a cura del Nucleo Tecnico.
Tuttavia, i progetti dichiarati ammissibili, ma pervenuti dopo l’esaurimento della dotazione finanziaria disponibile (100%) saranno valutati ed eventualmente finanziati solo nel caso si generino economie utilizzabili sulla base dell’attività di valutazione di seguito descritta.
Il Nucleo Tecnico di Valutazione sarà nominato dal Direttore dell’Area Lavoro, Formazione Scuola e Politiche Comunitarie e Culturali della Provincia di Perugia ai sensi dell’art. 3 del “Regolamento del Nucleo Tecnico di Valutazione dei progetti di formazione professionale e delle iniziative di politiche attive del lavoro” approvato con D.G.P. n. 147 del 02.05.2011.
Per l’espletamento dei suoi compiti il NTV potrà avvalersi dell’assistenza tecnica di professionalità dei servizi per il lavoro della Provincia di Perugia nonché di professionalità esterne esperte in procedure di valutazione, che saranno individuate con gli strumenti previsti dalla normativa vigente in materia di affidamento dei servizi.
L’attività di valutazione viene svolta sulla base dei seguenti criteri:
Criteri | Punteggio massimo |
a) Qualità e coerenza dell’analisi dei fabbisogni Viene presa in esame l’attività di check-up aziendale individuata come Strumento n. 1 dell’avviso. E’ oggetto di valutazione la coerenza della modalità di analisi con le caratteristiche del contesto di riferimento del progetto; l’adeguatezza delle modalità di identificazione dei fabbisogni; la qualità della rappresentazione dei fabbisogni e degli obiettivi aziendali; l’eventuale presenza di idonea documentazione a supporto | 35 punti |
b) Finalizzazione della proposta Viene valutata la coerenza e sostenibilità della proposta rispetto ai fabbisogni rilevati e alle strategie aziendali. Si tiene conto del contesto di mercato ed aziendale, dei piani di sviluppo o riorganizzazione dell’impresa, della relativa coerenza della strategia di progetto e degli impatti attesi, anche in relazione ai tempi di realizzazione | 35 punti |
c) Qualità progettuale Tale ambito di valutazione prende in esame: - il grado di coerenza dell’impianto complessivo del progetto, con particolare riferimento alla coerenza, adeguatezza e grado di integrazione degli strumenti richiesti; - il grado di dettaglio e chiarezza nella descrizione degli elementi progettuali (obiettivi, contenuti, competenze, articolazione e architettura delle azioni, costi, ecc.); - il grado di individuazione qualitativa - quantitativa dei destinatari | 30 punti |
TOTALE | 100 punti |
Ai sensi dell’art. 4 del Regolamento sopra richiamato, nella seduta di insediamento è facoltà del Nucleo Tecnico di Valutazione definire, nell’ambito dei suddetti criteri, specifiche linee guida e relativi descrittori che agevolino l’applicabilità degli stessi.
Saranno considerati idonei e, pertanto, finanziabili soltanto i progetti quadro che avranno conseguito un punteggio minimo di 60/100, di cui almeno 50 sui criteri 1 e 2 e almeno 10 sul criterio 3.
All’esito dell’attività di valutazione il Nucleo Tecnico potrà - per una maggiore efficacia della proposta, valutata comunque nel complesso idonea - procedere, alla ridefinizione, in accordo con il soggetto proponente, del numero o della tipologia degli strumenti richiesti. In quest’ultimo caso il soggetto proponente apporterà le opportune modifiche al progetto entro i termini perentori che saranno comunicati, al fine della successiva approvazione e dell’avvio della fase esecutiva.
I progetti che per qualsiasi ragione non siano stati finanziati nella prima scadenza potranno essere nuovamente ripresentati nella scadenza successiva.
La progettazione esecutiva dei singoli strumenti sarà sottoposta al successivo giudizio di coerenza e di idoneità, sulla base dei criteri di seguito indicati, da parte dei competenti uffici dell’Area Lavoro, Formazione, Istruzione e Politiche Comunitarie e Culturali anche con il supporto del medesimo Nucleo Tecnico di Valutazione.
La valutazione della progettazione esecutiva dei diversi strumenti verrà svolta sulla base dei seguenti criteri:
FORMAZIONE AZIENDALE/INTERAZIENDALE
1) coerenza con obiettivi, destinatari ed altri elementi progettuali indicati nel progetto quadro approvato;
2) qualità progettuale in termini di architettura, didattica, monitoraggio e valutazione; risorse professionali, strumentali e strutturali.
ACCOMPAGNAMENTO AI PROCESSI DI SVILUPPO
1) coerenza con obiettivi, destinatari ed altri elementi progettuali indicati nel progetto quadro approvato;
2) qualità progettuale in termini di metodologie, strumenti, modalità di valutazione, risorse professionali e strumentali.
VOUCHER FORMATIVI
coerenza del percorso formativo individuato come oggetto del voucher rispetto agli obiettivi e ai fabbisogni di competenze individuati nel progetto quadro approvato.
TIROCINI FORMATIVI
coerenza del progetto individuale di tirocinio con i fabbisogni di competenze e gli obiettivi formativi accertati nei colloqui conoscitivi e motivazionali.
INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE / STABILIZZAZIONE
ammissibilità delle richieste rispetto a quanto previsto all’art 6 del presente avviso.
All’esito di tale attività valutativa, qualora il NTV ritenga la progettazione esecutiva dello strumento non coerente o non idonea, inviterà il soggetto proponente alla rielaborazione del progetto esecutivo formulando specifiche prescrizioni.
Art. 9) Misura del finanziamento e parametri di costo
Il finanziamento pubblico massimo attribuibile a ciascun progetto dipende dalle dimensioni, in termini di organico aziendale, di ciascuna impresa richiedente, sulla base dei parametri di seguito riportati.
Per l’individuazione delle dimensioni dell’organico si fa riferimento alle soglie relative ai
dipendenti effettivi (ULA) utilizzate per la definizione | di micro, piccole e | medie imprese |
richiamata nel Regolamento (CE) n. 800/2008. | ||
Imprese con meno di 10 effettivi | finanziamento max | € 40.000,00 |
Imprese con numero di effettivi da 10 a 49 | finanziamento max | € 80.000,00 |
Imprese con numero di effettivi maggiore di 49 | finanziamento max | € 110.000,00 |
Nel caso in cui il progetto interessi più imprese, fermo restando il rispetto dei suddetti parametri in relazione a ciascuna impresa, il finanziamento massimo concedibile al progetto sarà pari a € 300.000,00.
Nella formulazione del preventivo di progetto, l’importo massimo che il soggetto proponente può indicare come costo totale è desumibile dall’applicazione dei parametri, degli standard e dei massimali di seguito specificati per ogni tipologia di strumento.
Strumenti | Parametri e massimali | |
1 | Check up aziendale per l’analisi organizzativa | costo riconoscibile max 5% del costo totale del progetto |
2 | Formazione aziendale/interaziendale | applicazione costo standard ex D.G.R. n. 1326/2011 – tipologia formativa: “formazione per occupati (o formazione continua)” |
3 | Voucher individuali per formazione specialistica | importo max € 3.000,00 |
4 | Accompagnamento ai processi di sviluppo | costo riconoscibile max 30% del costo complessivo degli strumenti 2, 3 e 8 |
5 | Incentivi per la stabilizzazione | importo max € 7.000,00 per ogni stabilizzazione (€ 9.000,00 per donne e over 45) in regime de minimis; importo max € 12.000,00 per ogni stabilizzazione di soggetti svantaggiati o disabili iscritti ex L. n. 68/99, in regime Reg. CE 800/08 si vedano, comunque le indicazioni all’art. 6 |
6 | Tirocini formativi per disoccupati | indennità di partecipazione € 500,00 lordi mensili contributo al soggetto proponente pari a € 300,00 per l’elaborazione di ogni progetto formativo del tirocinante e l’attività di tutoraggio, oltre al 3% dell’importo complessivo dell’indennità di partecipazione, per la gestione amministrativa, monitoraggio e valutazione del tirocinio |
7 | Incentivi all’assunzione | importo max € 7.000,00 per ogni assunzione (€ 9.000,00 per donne e over 45) in regime de minimis importo max € 12.000,00 per ogni assunzione di soggetti svantaggiati o disabili iscritti ex L. n. 68/99, in regime Reg. CE 800/08 si vedano, comunque le indicazioni all’art. 6 |
8 | Voucher individuali per i neoassunti | importo max € 2.000,00 |
In riferimento agli strumenti di cui al punto n. 3 e n. 8, si precisa che l’importo del voucher per la partecipazione ai percorsi formativi del Catalogo regionale dell’offerta formativa individuale è dato, fermi restando i massimali suddetti, dal costo di partecipazione indicato nel Catalogo stesso.
Qualora vengano assegnati più voucher per un medesimo percorso formativo, l’importo riconoscibile per l’attivazione del percorso medesimo sarà determinato dal minor valore tra quelli di seguito riportati:
1. costo del percorso formativo determinato dal prodotto del costo di partecipazione (o del valore voucher nel caso in cui il costo di partecipazione sia superiore al massimale previsto dal presente Avviso) per il numero di persone coinvolte nel percorso formativo;
2. costo del percorso formativo determinato secondo l’applicazione della metodologia dei costi standard di cui alla D.G.R. n. 1326 del 07/11/2011 sulla base della seguente tabella:
DURATA DEL PERCORSO FORMATIVO INFERIORE A 50 ORE | DURATA DEL PERCORSO FORMATIVO DA 51 A 100 ORE | |
CS1 | 130,81 | 159,01 |
CS2 | 0,56 | 0,74 |
Costo percorso formativo (ex D.G.R. n. 1326/2011):
(CS1 x durata in ore del corso) + (CS2 x numero allievi x durata in ore del corso)
Il finanziamento pubblico del progetto sarà calcolato sulla base del costo totale di tutti gli strumenti richiesti, determinato dall’applicazione dei parametri di cui alla tabella precedente e tenendo conto dei massimali relativi alle dimensioni dell’impresa o delle imprese richiedenti nonchè dell’eventuale percentuale di cofinanziamento privato, per quegli strumenti che si configurano come Aiuti di Stato, ai sensi della normativa comunitaria in materia e della disciplina regionale di attuazione, come specificato nel successivo art. 10.
L’importo riconosciuto verrà erogato al soggetto proponente sulla base delle attività effettivamente realizzate in ottemperanza a quanto stabilito dalle Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi formazione e politiche attive del lavoro” di cui alla D.G.R. n. 2000/2003 e successive modifiche ed integrazioni nonché dalla D.G.R. n. 1326 del 07.11.2011 e successive disposizioni attuative in ordine alla metodologia di applicazione dei costi unitari standard delle azioni formative.
Art. 10 Regime di aiuti
Gli strumenti nn. 1, 2, 3, 4, 5, 7 e 8 previsti dal presente avviso si configurano come Aiuto di Stato e devono, quindi, rispettare la normativa comunitaria in materia, nonché la disciplina regionale di attuazione della stessa.
La normativa comunitaria relativa agli Aiuti di Stato, applicabile ai sensi del presente avviso, è la seguente:
- Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15.12.2006 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore (“de minimis”) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 28.12.2006.
- Regolamento (CE) n. 875/2007 della Commissione relativo all’applicazione degli artt.87 e
88 del Trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca e recante modifica del Regolamento (CE) n. 1860/2004;
- Regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione del 20.12.2007 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 21.12.2007;
- Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato regolamento generale di esenzione per categoria.
Per le disposizioni relative alle modalità di applicazione di tali Regolamenti si fa riferimento alle Deliberazioni di Giunta Regionale n. 124 del 11 febbraio 2008; n. 1110 e n. 1120 del 3 settembre 2008; n. 1943 del 22.12.2008 consultabili nel Portale LIFE della Provincia di Perugia (indirizzo Internet: xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx);
Il contributo percentuale massimo erogabile per gli strumenti del presente avviso sopra indicati dipende dalla scelta del regime di aiuto demandata all’impresa richiedente ed esplicitata in fase di presentazione del progetto.
Per le azioni realizzate nell’ambito dello strumento n. 1) in alternativa al regime de minimis può applicarsi il regime di aiuti alle PMI per servizi di consulenza di cui all’art. 26 del Reg. (CE) 800/2008 in caso di attività prestata da consulenti esterni.
Per le azioni di cui agli strumenti nn. 2) 3) 4) e 8) in alternativa al regime de minimis può applicarsi il regime di aiuti alla formazione di cui all’art. 39 del Reg. (CE) 800/2008.
Per le azioni di cui agli strumenti nn. 5) e 7) in alternativa al regime de minimis può applicarsi il regime di aiuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati e disabili di cui agli artt. 40-42 del Reg. (CE) 800/2008.
Art. 11 Termine del procedimento e comunicazione ai soggetti proponenti
Il procedimento di valutazione del progetto quadro e dell’eventuale finanziamento si conclude, di norma, entro il termine di 60 giorni dalla richiesta, con l’adozione del relativo provvedimento da parte del Dirigente del Servizio Politiche del Lavoro e Servizi alle Imprese, in seguito alla presa d’atto dell’attività svolta dal Nucleo Tecnico di Valutazione.
Entro i 30 giorni successivi all’ultima data utile di ciascuna scadenza la Provincia provvederà alla pubblicazione, sul proprio Portale LIFE all’indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx dell’elenco dei progetti pervenuti, sulla base dell’ordine di presentazione nonché dell’elenco dei progetti ammessi all’istruttoria di ammissibilità formale, secondo quanto previsto all’art. 8.
Provvederà quindi alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria della comunicazione di conclusione del procedimento relativo a tutte le istanze pervenute nell’ambito di ciascuna scadenza.
Gli esiti dell’attività di valutazione del progetto quadro e dell’eventuale finanziamento saranno invece comunicati al soggetto proponente tramite apposita notifica scritta.
In caso di inosservanza del termine di conclusione del procedimento senza giustificato motivo ed adeguata comunicazione, i soggetti proponenti possono proporre ricorso al TAR Umbria.
Art. 12 Avvio e conclusione dei progetti
Xxxx la revoca del finanziamento il soggetto proponente dovrà dare avvio alle attività del progetto entro i termini che saranno fissati nel provvedimento di notifica dell’ammissione al finanziamento e concluderle, salvo diversa indicazione contenuta nel provvedimento stesso, entro 10 mesi dall’avvio.
I soggetti proponenti saranno tenuti a comunicare tempestivamente e comunque entro i termini di conclusione, l’eventuale rinuncia all’attivazione di uno degli strumenti assegnati, al fine di consentire all’Amministrazione di procedere alla ridefinizione del finanziamento e quindi alla riprogrammazione delle risorse stanziate per il presente avviso.
Art. 13 Tutela della privacy
Ai sensi del D.Lgs. n. 196 del 30.06.2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si informa che i dati personali forniti saranno utilizzati nell’ambito delle finalità istituzionali dell’Ente per l’espletamento del procedimento in esame e verranno utilizzati esclusivamente per tale scopo. Il loro conferimento è obbligatorio, pena l’esclusione dal procedimento stesso.
I dati forniti potranno essere oggetto di comunicazione ai competenti organi dell’Unione Europea, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Umbria per le rispettive attività istituzionali normativamente previste. Potranno esercitarsi i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 e, in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Titolare del trattamento dei dati è la Provincia di Perugia con sede in Xxxxxx Xxxxxx x. 00 – Perugia. Responsabile del trattamento è il Dirigente del Servizio Politiche del Lavoro e Servizi alle Imprese.
I soggetti beneficiari degli strumenti e delle relative risorse dovranno garantire la riservatezza delle informazioni (dati anagrafici, patrimoniali, statistici e di qualunque altro genere), limitando il loro utilizzo alle sole finalità istituzionali previste negli interventi del presente avviso.
Art. 14 Informazioni sul procedimento Amministrativo
Ai sensi della L. 241/90 e successive modifiche e integrazioni e del “Regolamento sul rapporto tra i cittadini e l’Amministrazione nello svolgimento delle attività e dei procedimenti amministrativi” (D.C.P. n. 30 del 18/03/2008), la Struttura organizzativa cui è attribuito il procedimento e l’adozione del relativo provvedimento conclusivo è: Servizio Politiche del
Lavoro e Servizi alle Imprese della Provincia di Perugia – Dirigente Responsabile Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx – Responsabile del procedimento Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx.
L’Ufficio presso cui si può prendere visione degli atti del procedimento è lo Sportello Sviluppo con sede presso il Centro per l’Impiego di Perugia.
Il diritto di accesso può esercitarsi rivolgendosi agli Sportelli del Cittadino ed ai Servizi Decentrati della Provincia di Perugia.
Art. 15 Informazioni sull’avviso
Il presente avviso e i relativi formulari sono reperibili all’indirizzo web xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx.
Per ogni utile informazione relativa al presente avviso e per la consulenza in ordine alla presentazione del progetto gli interessati potranno rivolgersi a:
▪ Sportello Sviluppo presso il Centro per l’Impiego di Perugia
Via Palermo, 106 – 06124 Perugia Tel. 075/0000000
e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx (Apertura: dal lunedì al venerdì ore 9,00-12,00)
Inoltre, per la consultazione dell’Avviso Pubblico e della relativa modulistica ed eventuali contatti, gli interessati potranno rivolgersi a:
Centro per l’Impiego di Perugia Via Palermo, 106 - Tel. 075/0000000 - 075/0000000 - Fax 075/0000000
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; lunedì e giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Centro per l’Impiego di Foligno Via Xxxxxxx I°, 65 – Tel 0742/340655 - Fax 0742/342897
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; lunedì e giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Centro per l’Impiego di Xxxxx xx Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx, 00 – Tel 075/0000000 -
Fax 075/0000000
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; lunedì e giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Art. 16 Riferimenti normativi
La Provincia di Perugia adotta il presente avviso in coerenza ed attuazione
− del Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999;
− del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive modifiche e integrazioni;
− del Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/06;
− del Regolamento n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore (de minimis);
− del Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese”;
− del Regolamento n. 1535/2007 della Commissione del 20 dicembre 2007 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli;
− del Regolamento n. 875/2007 della Commissione relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca e recante modifica del regolamento (CE) n.1860/2004;
− della D.G.R. n. 124 del 7 febbraio 2008 recante “Disposizioni regionali in materia di Aiuti di Stato attuative dei Regolamenti CE n. 1998/2006, 68/2001, 70/2001 e successive modifiche e integrazioni, applicabili agli interventi qualificabili come Aiuti di Stato cofinanziabili a valere sul POR Umbria FSE 2007-2013, Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione”, pubblicata nel S.O. n. 2 al BURU n. 12 del 12 marzo 2008;
− del Regolamento n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato regolamento generale di esenzione per categoria;
− della D.G.R. n. 1110 del 3 settembre 2008 avente ad oggetto “Regolamento della Commissione Europea 800/2008 del 6 agosto 2008. Istituzione regime di aiuto alle PMI per servizi ex artt. 26, 27, 33”;
− della D.G.R. n. 1120 del 3 settembre 2008 avente ad oggetto “Regolamento generale di esenzione della Commissione Europea n. 800 del 6 agosto 2008. Istituzione regime di aiuti all’assunzione ex artt. 40, 41 e 42;
− della D.G.R. n. 1943 del 22 dicembre 2008 avente ad oggetto “Disposizioni regionali in materia di Aiuti di Stato alla formazione attuative del Regolamento (CE) n. 800/2008”;
− del Regolamento (UE) n. 539/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 giugno 2010 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, per quanto riguarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria;
− del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea con Decisione Comunitaria n. C(2007)3329 del 13.07.2007;
− del Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013 – Ob. 2 “Competitività regionale e Occupazione” approvato dalla Commissione Europea con Decisione Comunitaria n. C(2007) 5498 dell’ 8.11.2007;
− della D.G.R. n. 2031 del 3.12.2007 con la quale si è presto atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’ 8.11.2007;
− della D.G.R. n. 2032 del 3.12.2007 che istituisce il Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2007-2013 Ob. 2 “Competitività regionale e Occupazione”, nella cui prima seduta del 21.12.2007 sono stati adottati i criteri di selezione dei progetti da finanziare con il contributo del Fondo Sociale Europeo;
− della D.G.R. n. 546 del 16.05.2012 avente ad oggetto “POR UMBRIA FSE 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione. Preadozione della proposta di modifica ai sensi degli articoli 33 – 48, comma 3 – 65, lett. g del Reg. CE n. 1083/2006”;
− della Decisione della Commissione C(2012) 8686 del 27.11.2012 che approva la proposta di cui alla D.G.R. n. 546/2012;
− della D.G.R. n. 1493 del 26.11.2012 “avente ad oggetto “POR UMBRIA FSE 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione. Preadozione della proposta di modifica ai sensi degli articoli 33 – 48, comma 3 – 65, lett. g del Reg. CE n. 1083/2006 al fine di contribuire al sostegno dei territori e della popolazione delle Regioni Xxxxxx Xxxxxxx, Lombardia e Veneto colpite dal terremoto nel mese di maggio 2012”;
− della Decisione della Commissione C(2012) 2391 del 29.04.2013 che approva la proposta sopra richiamata;
− della D.G.R. n. 624 del 19.06.2013 “POR Umbria FSE 2007-2013 Ob. Competitività Regionale ed Occupazione. Presa d’atto della Decisione di adozione della Commissione Europea n. c(2013)2391 del 29.04.2013. Pubblicazione”;
− della Legge Quadro Nazionale 21.12.1978 n. 845 in materia di formazione professionale;
− della Legge Regionale n. 69/81 “Norme sul sistema formativo regionale” come modificata dalla Legge Regionale 28 maggio 1991 n. 14;
− della Legge Regionale n. 3/99 con la quale sono state trasferite alle Province le funzioni amministrative relative all’organizzazione, gestione e vigilanza delle attività di Formazione Professionale nonché alla predisposizione del Piano Annuale Attuativo Provinciale;
− della Legge 24.06.1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione”;
− del D.lgs. n. 181/2000 “Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell’art. 45, comma 1, lettera a) della Legge 17.05.1999, n. 144” e del D.lgs. n. 297/2002 “Disposizioni modificative e correttive del D.lgs. n. 181 del 21.04.2000, recante norme per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in attuazione dell’art. 45, comma 1, lettera a) della Legge 17.05.1999, n. 144”;
− del D.lgs. n. 276 del 10.09.2003 “Attuazione alle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n. 30” e successive modifiche ed integrazioni;
− della D.G.R. del 16 dicembre 2013 n. 1498 avente ad oggetto gli “indirizzi per l’attuazione del sistema regionale dei servizi per l’impiego del D.lgs. n. 181/2000 e successive modificazioni ed integrazioni”;
− della D.G.R. n. 1354 del 2.12.2013 “Disciplina tirocini extracurriculari ai sensi dell’art. 1 della L.R. n. 17 del 17/09/2013 e disposizioni organizzative in materia di tirocini” – Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari”;
− della X.X. xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx x. 00000 del 23.12.2013 “Approvazione del modello della convenzione di tirocinio extracurriculare e dei modelli di progetto formativo ai sensi della Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari (art. 1, L.R. 17.09.2013 n. 17)”.
− della Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
− dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante “Linee-guida in materia di tirocini” del 24 gennaio 2013;
− della Legge regionale n. 17 del 17 settembre 2013 avente ad oggetto “Ulteriori modificazioni ed integrazioni delle leggi regionali 21 ottobre 1981 n. 69 (Norme sul sistema formativo regionale) e 23 marzo 1995 n. 12 (Agevolazioni per favorire l’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali)”;
− della D.G.P. n. 194 del 14.04.2009 con la quale è stato approvato il Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Perugia, la Direzione Provinciale del Lavoro, le Direzioni Provinciali dell’INPS e dell’INAIL e la Commissione Provinciale Tripartita per le Politiche del Lavoro per la promozione dei “tirocini di qualità” a garanzia di un corretto utilizzo di tali strumenti di politica attiva del lavoro;
− della Legge Regionale n. 11 del 23.07.2003 avente ad oggetto “Interventi a sostegno delle politiche attive del lavoro, modificazioni ed integrazioni della Legge Regionale n. 41 del 25.11.1998 e disciplina del Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili”;
− del Documento Annuale di Programmazione della Regione Umbria (DAP) 2013-2015, approvato con risoluzione del Consiglio Regionale n. 231 del 26.03.2013 e pubblicato nel BUR Supplemento straordinario al n.18 del 10 aprile 2013;
− D.C.R. n. 72 del 5.07.2011 avente ad oggetto l’approvazione del Piano triennale 2011-2013 per le Politiche del Lavoro, ai sensi della L.R. 25.11.1998 n. 41 art. 3, come modificata e integrata dalla L.R. 23.07.2003 n. 11;
− D.G.R. n. 837 del 26.07.2011 avente ad oggetto l’approvazione del Piano operativo delle politiche per la crescita e l’occupazione – Sezione 2: Programma annuale regionale per gli interventi a sostegno del lavoro;
− D.G.R. n. 1425 del 12.11.2012 “ Programma annuale regionale per gli interventi a sostegno del lavoro”;
− della D.G.R. n. 1948 del 9 dicembre 2004 avente ad oggetto l’approvazione del Regolamento e Dispositivo regionale in materia di accreditamento delle attività di formazione e/o orientamento per la fase a regime;
− della D.G.R. n. 656 del 23 aprile 2007 “POR Ob. 3 Sistema di mantenimento dell’accreditamento a regime: approvazione procedura attuativa, bando pubblico, modulistica, procedura e documentazione controlli a campione”;
− della D.G.R. n. 1429 del 3.09.2007 “Approvazione della direttiva crediti”;
− della D.G.R. n. 181 del 25.02.2008 “Prime misure di attuazione della Direttiva regionale sul riconoscimento dei crediti formativi”;
− della X.X.X. x. 00 xxx 00.0.0000 avente ad oggetto “Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione”;
− della D.G.R. n. 168 del 8.02.2010 “Approvazione dell’aggiornamento del Repertorio regionale dei profili professionali”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 9486 del 08.11.2010 “Entrata in vigore del Repertorio degli standard di attestazione di cui all’art. 5 della D.G.R. n. 51/2010”;
− della D.G.R. n. 1518 del 12.12.2011: approvazione del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo;
− della D.G.R. n. 93 del 31.01.2011 “Entrata in vigore del sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione di cui alla D.G.R. n. 51/2010”;
− della D.G.R. n. 958 del 30.07.2012 “Aggiornamento del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo”;
− della D.G.R. n. 1316 del 29.10.2012 e s.m.i relativa all’aggiornamento del Repertorio regionale dei profili professionali e del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo;
− della D.D. dell’Area Lavoro Formazione Scuola e Politiche Comunitarie n. 357 del 31.01.2011 “Entrata in vigore del Repertorio Regionale degli standard di attestazione ex art. 5 D.G.R. n. 51/2010: presa d’atto della Det. Dir. Regione Umbria n. 9486/10 ed integrazione modulistica”;
− della D.G.R. n. 303 del 26.03.2008 “POR Umbria FSE 2007-2013, Obiettivo 2 Competitività Regionale ed Occupazione. D.G.R. n. 183 del 25.02.2008. Approvazione definitiva del documento di indirizzo per l’attuazione degli interventi”;
− della D.G.R. n. 1946 del 23.12.2009 avente ad oggetto “Approvazione definitiva del documento denominato Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007 – 2013, Obiettivo 2 Competitività regionale ed Occupazione - Decisione Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’8.11.2007 - Xxxxxxxxx per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011”;
− della D.G.R. n. 186 del 8.02.2010 avente ad oggetto “Approvazione definitiva del documento denominato Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007 – 2013, Obiettivo 2 Competitività regionale ed Occupazione - Decisione Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’8.11.2007 - Xxxxxxxxx per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011 – Precisazioni e rettifica tabelle finanziarie”;
− della D.G.R. n. 479 del 16.05.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. Disposizioni modificative ed integrative alla D.G.R. dell’8 febbraio 2010 n. 186”;
− della D.G.R. n. 645 del 20 06.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. Estensione all’anno 2012 degli indirizzi per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011 di cui alla D.G.R. n. 1946 del 23.12.2009 e s.m.i.”;
− della D.G.R. n. 1472 del 6 12.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. D.G.R. n. 645 del
20.06.2011 che estende all’anno 2012 gli indirizzi per l’attuazione degli interventi previsti per il biennio 2010-2011 di cui alla D.G.R. n. 1946/2009 e s.m.i. Modifiche ed integrazioni”;
− della D.G.R. n. 406 del 08.05.2013 “POR Umbria FSE 2007-2013: approvazione progetti Centri per l’Impiego (CPI) 2013 e riparto risorse annualità 2013 tra le Province di Perugia e Terni;
− delle “Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi di formazione e politiche del lavoro” di cui alla D.G.R. n. 2000 del 22.12.2003 e successive modifiche ed integrazioni;
− della Determinazione Dirigenziale del Servizio Politiche attive del lavoro della Regione Umbria n. 6994 del 05.08.2010 “POR Umbria FSE 2007/2013. Approvazione modifiche al nuovo schema di piano finanziario ed integrazione della D.D. n. 2201 del 16.03.2010”;
− della D.D. della Regione Umbria del 9 gennaio 2009, n. 21 “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Adozione manuale dei controlli di primo livello in attuazione degli articoli 13 del Reg. CE n. 1828/2006, 71 e 60 del Reg. CE n. 1083/2006”;
− della D.D. della Regione Umbria del 1 aprile 2011, n. 2152 “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Modifica al manuale dei controlli di primo livello adottato con D.D. n. 21 del 09.01.2009”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 8850 del 12.11.2012 avente ad oggetto “POR Umbria FSE 2007-2013 Ob.2 Competitività regionale e occupazione. Integrazione al manuale dei controlli di primo livello adottato con D.D. n.21/2009 e s.m.i. e modificata dalla D.D. n.3346/2012”
− della D.D. della Regione Umbria del 29 luglio 2009, n. 7206, “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Presa d’atto approvazione della Descrizione dei sistemi di gestione e Controllo da parte della Commissione Europea. Pubblicazione”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 2669 del 20 aprile 2011 “POR Umbria FSE 2007-2013 Ob.2 Competitività regionale e occupazione. Approvazione delle disposizioni per l’invio della dichiarazione finale delle spese e per la rendicontazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2007-2013 e da altre fonti di finanziamento”;
− della D.G.R. n. 1326 del 07.11.2011 avente ad oggetto “Approvazione della metodologia di applicazione dei costi standard alle azioni formative corsuali per la semplificazione della spesa del POR FSE Umbria 2007-2013”;
− della D.D. della Regione dell’Umbria n. 3346 dell’8.05.2012 “POR Umbria FSE 2007-2013. Approvazione del disciplinare per l’attuazione dei progetti in regime di semplificazione della spesa con unità di costi standard di cui all’art. 11.3 del Regolamento CE 1081/2006, modificato dal Regolamento (CE) 396/2009”,
− della D.G.R. n. 1346 del 14.11.2011 con la quale sono state approvate le Linee Guida e relativo manuale d’uso per la comunicazione e la pubblicizzazione degli interventi co- finanziati dal Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE “Obiettivo competitività regionale e occupazione” 2007-2013;
− della D.G.P. n. 147 del 2.05.2011 con la quale è stato approvato il Regolamento del Nucleo Tecnico di Valutazione dei progetti di formazione professionale e delle iniziative di politiche del lavoro;
− della D.G.P. n. 225 del 25.07.2013, “Direttive per la formulazione di un avviso pubblico per l’erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 Asse 1 Adattabilità Asse 2 Occupabilità”;
− della D.G.P. n. 250 del 2.08.2013 “Presa d'atto D.G.R.n.406/2013. Direttive in merito alla programmazione delle attività di politiche attive del lavoro e della formazione per l'annualità 2013/2014 nell'ambito del P.O.R. Umbria FSE 2007/2013”.
− della D.D. della Provincia di Perugia n. 8159 del 20.09.2013 “Approvazione schema "Avviso pubblico per l’erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 – Asse 1 Adattabilità e Asse2 Occupabilità"
− della D.D. della Regione Umbria n. 6948 del 23.09.2013 relativa al rilascio del Nulla osta per l’approvazione dell’Avviso pubblico suddetto;
− della D.D. della Provincia di Perugia n. 8352 del 23.09.2013 avente ad oggetto ”Approvazione dell’ Avviso pubblico per l’erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 – Asse 1 Adattabilità e Asse 2 Occupabilità e relativa modulistica";
− della D.D. della Provincia di Perugia n. 80 del 16.01.2014 avente ad oggetto ”Modifiche e precisazioni all’ Avviso pubblico per l’erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 – Asse 1 Adattabilità e Asse 2 Occupabilità”;
Perugia, 16.01.2014
Il Dirigente del
Servizio Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione (Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)