Sessione convocazione
Deliberazione di Consiglio Comunale Originale
Sessione convocazione
Atto n. 59 del 22/10/2015
OGGETTO: AFFIDAMENTO SERVIZI CULTURALI ALLA “FONDAZIONE ICM”, APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE E APPROVAZIONE RELAZIONE ECONOMICA DEI SERVIZI
L’anno duemilaquindici il giorno ventidue del mese di Ottobre alle ore 09.00 si è riunito nella Residenza Municipale il Consiglio Comunale, in seguito a determinazione del Presidente e previa trasmissione degli inviti a tutti i signori Consiglieri, notificati nei termini di legge, come da referto del messo comunale.
Procedutosi all’appello nominale, risultano presenti ed assenti al momento della votazione i signori appresso indicati:
PRESENTE
Xxxxxxxxxx Xxxxx | Xxxxxxx | SI |
Xxxxxxxx Xxxxxx | Consigliere | SI |
Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxxxx Xxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxxxx Xxxxx | Consigliere | SI |
Xxxxx Xxxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxxxx Xxxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxx Xxxxxxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | NO |
Del Ciello Xxxxxxx | Consigliere | NO |
Xx Xxxxxxx Xxxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxxx Xxxxx | Consigliere | NO |
Xxxxxx Xxxxxxx | Consigliere | SI |
Xxxxxxxx Xxxxx | Consigliere | SI |
Xxxxx Xxxx | Consigliere | SI |
Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxx Xxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxx Xxxxx | Consigliere | SI |
Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | SI |
Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | NO |
Xxxxxxx Xxxxxx | Consigliere | SI |
PRESENTI n.16 ASSENTI n.9
Presiede il Sig. Xxxxxxx Xxxxxxx nella qualità di Presidente.
Assiste il Segretario Generale Xxxxx Di Xxxxx, incaricato della redazione del verbale.
Verificato che il numero dei presenti è legale per validamente deliberare, il Presidente dichiara aperta l’adunanza.
OGGETTO:AFFIDAMENTO SERVIZI CULTURALI ALLA “FONDAZIONE ICM”, APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE E APPROVAZIONE RELAZIONE ECONOMICA DEI SERVIZI
Il Presidente, al termine della discussione ( Allegato D ), pone in votazione la seguente deliberazione.
Il Consiglio Comunale
Visto l’art. 112 del D.Lgs 42/2004 comma 5 che dispone che gli enti locali possono costituire appositi soggetti giuridici cui affidare l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di valorizzazione dei beni culturali e dei loro territori;
Premesso che con delibera n. 45 del 30.07.2015 il Consiglio Comunale si è fatto promotore della costituzione della “Fondazione ICM”, costituita con rogito notarile Repertorio n. 15149, Raccolta n. 8448, registrato all’Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx xx Xxxx 0 il 09.10.2015 al n. 24482 Serie 1T;
Visti gli artt. 14 e segg. Del Codice Civile sull’ordinamento delle fondazioni;
Considerato che con il medesimo provvedimento il Consiglio ha previsto di affidare alla detta Fondazione le seguenti funzioni:
- gestione, diretta o indiretta, dei servizi erogati al pubblico presso la Biblioteca Comunale “Xxxxx Xxxxxxxx”, l’Archivio Storico, la Sala Conferenze, il Museo Archeologico Territoriale, il Teatro Comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”, il Museo della Storia Contemporanea ubicato nella Torre Civica a Monterotondo Scalo;
- tutela e conservazione dei beni archeologici presenti presso il Museo; acquisizione, inventariazione e catalogazione dei beni storico-artistici; programmazione delle attività museali, archivistiche ed espositive;
- acquisizione e conservazione del patrimonio librario e documentale della biblioteca comunale;
- promozione della rassegna “Estate Eretina”;
- programmazione di stagioni teatrali attraverso la realizzazione, produzione e/o distribuzione di spettacoli ed eventi in proprio o in collaborazione con altri teatri, enti o istituzioni;
- cura dei rapporti con le associazioni culturali, di promozione turistica e sportive anche tramite sostegno economico di specifiche attività;
- pubblicazione di atti e volumi di interesse culturale;
- promozione di studi, ricerche, convegni e manifestazioni;
- promozione della diffusione di informazione scritta, audiovisiva e multimediale per valorizzare la pluralità delle etnie e delle tradizioni culturali;
- promozione di attività teatrali, musicali ed artistiche in genere;
Considerato chele suddette funzioni rientrano nella quasi loro totalità nei servizi erogati presso la Biblioteca, il Museo Archeologico e Multimediale, il Museo Storico dello Scalo e presso il Teatro comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”;
Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 272 del 27 luglio 2004 che ha dichiarato incostituzionale l’art. 113 bis del D. Lgs 267/2000 che normava l’affidamento diretto dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica in quanto la materia deve essere inderogabilmente disciplinata dalla legislazione regionale e da normativa locale;
Considerato che non si ravvisano norme regionali specifiche per l’affidamento dei servizi pubblici culturali privi di rilevanza economica;
Considerato che, in presenza di tale vuoto normativo, la delibera in oggetto si fonda sull’art. 114 Cost., come riformato dalla legge cost. n. 3 del 2001, in base alla quale il Comune ha facoltà di organizzare in modo autonomo le proprie funzioni e i propri servizi;
Considerato che i servizi culturali sono stati organizzati dal Comune di Monterotondo con un criterio prettamente erogativo e rientrano pertanto nella nozione di “servizi privi di rilevanza economica”, ai sensi della sentenza n. 5409/2012 del Consiglio di Stato, Sezione V;
Vista la “relazione economica dei servizi culturali” che allegata al presente atto e contrassegnata con la lettera “B” ne forma parte integrante e sostanziale;
Considerato che dalla sopramenzionata relazione si evince che la Biblioteca civica, il Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, il costituendo Museo Storico dello Scalo e il Teatro comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” sono servizi che non sono in grado di produrre neanche potenzialmente un utile di gestione e, quindi, di riflettersi sull’assetto concorrenziale del mercato di settore;
Visto lo schema di Convenzione che allegato al presente atto e contrassegnato con la lettera “C” ne forma parte integrante e sostanziale;
Visto che il presente atto è stato esaminato dalla commissione cultura in data 09.10.2015 Visto l’art. 3 dello Statuto Comunale;
Visti i pareri espressi ai sensi dell’art. 49 e dell’art. 147 bis del D.Lgs 267/2000, come allegati al presente atto sotto la lettera “A” a formare parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visto il Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali D.Lgs 267 del 18.08.2000;
Con n. 12 voti favorevoli ( Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx, Cacchioni, Xxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx, Leone, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Salvatori )
Con n. 4 voti astenuti ( Xxxxxxxxxx, maglione, Rolloni, Vizzuso )
DELIBERA
1) Di affidare alla “Fondazione ICM” i seguenti servizi:
- gestione, diretta o indiretta, dei servizi erogati al pubblico presso la Biblioteca Comunale “Xxxxx Xxxxxxxx”, l’Archivio Storico, la Sala Conferenze, il Museo Archeologico Territoriale, il Teatro Comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”, il Museo della Storia Contemporanea ubicato nella Torre Civica a Monterotondo Scalo;
- tutela e conservazione dei beni archeologici presenti presso il Museo; acquisizione, inventariazione e catalogazione dei beni storico-artistici; programmazione delle attività museali, archivistiche ed espositive;
- acquisizione e conservazione del patrimonio librario e documentale della biblioteca comunale;
- promozione della rassegna “Estate Eretina”;
- programmazione di stagioni teatrali attraverso la realizzazione, produzione e/o distribuzione di spettacoli ed eventi in proprio o in collaborazione con altri teatri, enti o istituzioni;
- cura dei rapporti con le associazioni culturali, di promozione turistica e sportive anche tramite sostegno economico di specifiche attività;
- pubblicazione di atti e volumi di interesse culturale;
- promozione di studi, ricerche, convegni e manifestazioni;
- promozione della diffusione di informazione scritta, audiovisiva e multimediale per valorizzare la pluralità delle etnie e delle tradizioni culturali;
- promozione di attività teatrali, musicali ed artistiche in genere.
1) Di approvare la “relazione economica dei servizi culturali” che allegata al presente atto e contrassegnata con la lettera “B” ne forma parte integrante e sostanziale.
2) Di approvare lo schema di Convenzione che allegato al presente atto e contrassegnato con la lettera “C” ne forma parte integrante e sostanziale.
Servizio Cultura e Tempo LiberoTurismo e Sport
Prot. n. del
Allegato “A”
DELIBERAZIONE di Consiglio Comunale n. 59 del 22/10/2015 avente per oggetto:
AFFIDAMENTO SERVIZI CULTURALI ALLA “FONDAZIONE ICM”, APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE E APPROVAZIONE RELAZIONE ECONOMICA DEI SERVIZI
PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
espresso dal responsabile del Servizio interessato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 e 147 bis del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali D.L.vo 18.8.2000 n. 267 e s.m.i.:
[X] Non si esprime il parere in quanto atto di mero indirizzo [ ] FAVOREVOLE
[ ] NON FAVOREVOLE per le motivazioni allegate.
Data 15.10.2015
Il Responsabile del Servizio Cultura
f.f. dirigenziali Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx
PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ CONTABILE
espresso dal responsabile di ragioneria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 e 147 bis del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali D.L.vo 18.8.2000 n. 267e s.m.i.:
[ ] FAVOREVOLE
[ ] NON FAVOREVOLE per le motivazioni allegate
[x ] non si esprime il parere in quanto la proposta non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico – finanziaria o sul patrimonio dell’Ente.
Data 15.10.2015
Il Dirigente del Dipartimento Risorse Finanziarie e Economiche
(Dr.ssa Xxxxx Xxxxxx)
ALLEGATO “B”
Relazione economica dei servizi culturali
(Biblioteca Comunale, Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, del
Museo dello Scalo e del Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx)
1. Modalità di gestione dei servizi culturali
Il Comune di Monterotondo intende affidare i servizi pubblici erogati presso la Biblioteca, il Museo Archeologico e Multimediale, il Museo dello Scalo e il teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” alla Fondazione ICM, figura giuridica che -per definizione statutaria- si caratterizza come organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
Tale scelta scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Comunale concepisce i servizi culturali come parte del welfare (cioè quale strumento di promozione sociale e di sviluppo della qualità di vita dei cittadini) ma allo stesso tempo riconosce la necessità di avvalersi di uno strumento gestionale che garantisca una semplificazione amministrativa e possa così tradurre in operatività scelte e programmi dell’Amministrazione Comunale di Monterotondo, avvalendosi di autonomi strumenti economici ed organizzativi.
I servizi culturali sono stati organizzati, pertanto, non come “un’impresa” (cioè tenendo in considerazione i criteri indicati dall’art. 2082 del Codice Civile) ma come un modello organizzativo non imprenditoriale e questo comporta la copertura dei costi a carico del Comune (in tutto o in parte significativa).
Dall’analisi economica, che si presenta di seguito, si evince inoltre che la Biblioteca civica, il Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, il costituendo Museo Storico dello Scalo e il Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” non sono in grado di produrre neanche potenzialmente un utile di gestione (anche se molto limitato) e, quindi, di riflettersi sull’assetto concorrenziale del mercato di settore.
Eventuali introiti derivanti da pagamenti di canoni di noleggio delle strutture, di servizi o biglietti serviranno pertanto solo come parziale copertura (tra l’altro estremamente limitata) dei costi vivi che dovranno essere sostenuti per la loro gestione.
I servizi culturali sono stati organizzati dall’Amministrazione Comunale di Monterotondo con un criterio prettamente erogativo e rientrano pertanto nella nozione di “servizi privi di rilevanza economica”, così come si è espresso anche il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza n. 5409/2012.
Tale sentenza ha, infatti, introdotto importanti elementi di analisi per la qualificazione dei servizi pubblici, partendo dal presupposto che la distinzione tra attività economiche e non economiche è di fatto dinamica. Di conseguenza è impossibile fissare a priori un elenco dei servizi di interesse generale di natura non economica e si dovrà effettuare pertanto un’analisi economica specifica, a seconda dei casi.
La presente relazione si pone tale obiettivo.
2. Analisi Economica
Si riporta di seguito un prospetto previsionale delle entrate e delle uscite delle strutture da affidare alla Fondazione ICM:
Entrate annuali | Uscite annuali | Differenza | |
Biblioteca e Sala Conferenze | 3.177,30 | 100.212,50 | - 96.035,20 |
Museo Archeologico e Multimediale | 11.620,00 | 58.272,77 | - 46.652,77 |
Teatro Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | 23.436,00 | 86.755,00 | - 63.319,00 |
Museo dello Scalo | 11.625,00 | 25.984,00 | - 14.359,00 |
TOTALE | 49.858,30 | 271.224,27 | - 220.365,97 |
Biblioteca e Sala Conferenze1:
Entrate annuali:
La biblioteca per fini istituzionali eroga un servizio gratuito per la cittadinanza. Le uniche entrate annuali derivano dal noleggio della sala conferenze e dai contributi versati dagli utenti per attività educative erogate alle scuole di ogni ordine e grado.
Uscite annuali:
La somma pari ad € 100.212,50 è stata ottenuta sommando le seguenti cifre:
1. la spesa complessiva del personale necessario per l’apertura della struttura per n. 50 ore settimanali pari ad € 84.975,252
1. le utenze, pari ad € 2.746,023
2. il versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto per il noleggio della sala conferenze, pari ad
€ 266,23
3. Acquisto libri, giornali e riviste, assimilabili alla macrovoce “beni di consumo”, pari ad € 12.225,00
Museo Archeologico e Multimediale4:
1 La proiezione si basa sui dati dell’anno 2014.
2 N. 2 addetti di categoria B che effettuano il servizio alternandosi nell’arco delle 10 ore giornaliere e n. 1 bibliotecario di categoria D che effettua gli acquisti, è responsabile dell’inventariazione e della catalogazione del patrimonio librario, dà consulenza agli utenti della biblioteca, interviene in eventuali sostituzioni di personale
3 Non sono state incluse nella cifra le somme delle utenze telefoniche e quella derivante dal pagamento delle bollette del gas, di cui non si dispone di dati scorporati ed imputabili esclusivamente alla biblioteca. La mancanza di tale dato non cambia assolutamente le risultanze dell’analisi in oggetto ma anzi suffraga ulteriormente il fatto che la biblioteca eroga un servizio privo di rilevanza economica.
4 I dati che si presentano si basano sull’andamento del mese di maggio (unico mese in cui il museo ha funzionato a pieno regime con attività educative e servizi a pagamento; nei mesi di giugno e luglio, infatti, il museo è stato aperto con un servizio erogato gratuitamente in orario ridotto e serale). I dati del mese di maggio sono stati moltiplicati per 12 mensilità al netto di eventuali introiti derivanti da attività di vendita del bookshop, che, tuttavia, difficilmente in futuro potranno andare a compensare il divario esistente tra i 58.272,77 delle uscite e gli 11.620,00 derivanti dalle entrate previste.
Entrate annuali:
In mancanza di dati annuali, in quanto l’apertura regolare e continuativa del museo risale alla seconda metà di aprile 2015, si considera il fatturato del mese di maggio moltiplicato per 12 mensilità.
Uscite annuali:
Le uscite derivano principalmente dai costi di personale minimo e necessario per il rispetto dei parametri previsti dalla L.R. 42/1997, che consiste in un direttore responsabile delle collezioni, dell’allestimento, dei restauri e della conservazione (la cui figura deve rispondere a specifici requisiti tecnici previsti dalla legge) e in due addetti/custodi. Il costo di questi ultimi è stato calcolato moltiplicando il n. delle ore di apertura annuale del museo e il costo della tariffa oraria di € 14,00, con la quale la “Cooperativa Ricreazione” ha vinto l’appalto per l’affidamento dei servizi aggiuntivi del Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo.
Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”
Ai sensi del REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI GESTITI TRAMITE “FONDAZIONE ICM”, il
teatro comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” costituisce lo spazio pubblico della città di Monterotondo adibito alla rappresentazione di opere di prosa, di musica e di danza. Il teatro ha una capienza massima di 217 persone e si configura pertanto come un teatro di “piccole dimensioni”, rispetto alla media nazionale dei teatri che è di circa 400/450 sedute.
La mission del teatro è quella di allestire spettacoli dal vivo proponendo un cartellone in cui siano inserite compagnie ed attori di rilevanza nazionale. Altri utilizzi del teatro per la promozione di attività economiche o similari sono stati categoricamente esclusi dal Regolamento di utilizzo della struttura.
L’analisi che si presenta non si basa su uno “storico” di gestione (il 2015 è infatti il primo anno in cui viene presentata una programmazione del teatro) ma sulla base di una proiezione dei costi e quella di eventuali incassi derivanti dalla vendita dei biglietti.
Eventuali ulteriori entrate (derivanti da noleggi di spazi per scuole teatrali, corsi, laboratori o rappresentazioni di spettacoli promossi da associazioni) non sono state al momento iscritte nella voce “entrate”. Si può, tuttavia, con sicurezza affermare che la passività che previsionalmente ammonta a non meno di € 63.319,00 (derivante dalla differenza tra introiti e spese di gestione) difficilmente potrà essere colmata da tali ulteriori entrate. Tale deduzione è rafforzata anche dal fatto che tra le spese non sono stati iscritti i costi delle utenze e servizi vari (ad esempio luce, riscaldamento, pulizie, manutenzione ordinaria, coperture assicurative e condizionamento) che è al momento impossibile quantizzare.
Da tale analisi si evince che dalla gestione del Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” non è possibile produrre neanche potenzialmente un utile di gestione, se la struttura verrà gestita per le finalità previste dal Consiglio Comunale ed in linea con la mission propria di un teatro civico, che consiste nella promozione di un cartellone teatrale di qualità, con la possibilità di noleggiare gli spazi per associazioni culturali o compagnie e per scuole e laboratori di teatro, musica e danza.
Entrate annuali:
Per quantizzare le entrate si è calcolato che € 15,00 possa essere il costo medio per ogni singolo biglietto, da moltiplicare per una platea di un massimo di 217 spettatori e un numero di 8 spettacoli a stagione (media nazionale per teatri di dimensioni simili al Ramarini). Il costo di € 15,00 a biglietto rientra in una fascia di prezzo medio-alta se si prendono in considerazione i teatri di Roma e dei Comuni della Città Metropolitana e la possibilità offerta da questi di usufruire di numerose riduzioni ed abbonamenti. Le entrate sono già al netto delle ritenute di legge e si è ipotizzata la più rosea previsione che preveda un costante Sold-out dei 217 posti, tutti paganti il biglietto intero.
Uscite annuali:
Il costo di € 86.755,00 comprende:
1. il cachet medio delle compagnie, calcolato sulla base di una stima offerta dall’Associazione Teatri Comunali del Lazio e dall’esperienza maturata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monterotondo nell’organizzazione dell’Estate Eretina (anni dal 2009 al 2015)
1. il costo della sicurezza (addetti al servizio di protezione e prevenzione previsti dalla legge e al servizio di pronto soccorso)
2. costi di allestimento degli spettacoli
3. costo della pubblicità
4. addetti al foyer, alla platea e alla biglietteria
5. diritti SIAE
La proiezione economica che si presenta non tiene in considerazione dei fondi di finanziamento pubblico derivanti dal FUS (Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), dalla Regione Lazio, da eventuali accordi con compagnie per utilizzare il teatro per delle prove generali o da eventuali sponsorizzazioni. Se da una parte queste risorse aggiuntive non sono state calcolate dall’altra non sono state incluse, come già evidenziato, neanche le spese derivanti dalle utenze (luce, acqua, riscaldamento e condizionamento), dalle pulizie, dalla manutenzione ordinaria e dalle coperture assicurative etc. Si considera che mentre le entrate non previste sono allo stato attuale solo delle possibilità offerte agli enti pubblici, sempre suscettibili di tagli o varianti, gli ulteriori costi risultano invece voci di spesa certe, di carattere non estemporaneo ma attualmente non quantizzabili. Inoltre poiché le entrate coprono solo il 27% delle uscite è privo di ogni principio di razionalità pensare di poter coprire negli anni l’ammanco di gestione con fonti di finanziamento alternative ed estemporanee.
Si può pertanto concludere che un’eventuale gestione del Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx” che venisse affidata ad un soggetto privato, che non sostenesse per fini meramente filantropici le attività teatrali con adeguate risorse proprie, andrebbe necessariamente a violare in tutto o in parte le finalità del Teatro stesso e la sua mission, così come il Consiglio Comunale le ha stabilite con il REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI GESTITI TRAMITE “FONDAZIONE ICM”.
Museo dello Scalo:
Poiché il Museo è ancora in fase di costituzione, nella voce “entrate” ed in quella “uscite” sono state riportate le stesse somme previste per il Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, da cui tuttavia è stata sottratta la quota relativa al pagamento del “direttore”, che sarà lo stesso per entrambi i musei appartenenti al medesimo Sistema Museale Urbano, così come previsto dal REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI GESTITI TRAMITE “FONDAZIONE ICM”.
ALLEGATO “C”
SCHEMA DI CONVENZIONE
FRA IL COMUNE DI MONTEROTONDO E LA “FONDAZIONE ICM” RELATIVA ALLA GESTIONE DEI SERVIZI CULTURALI E DI PROMOZIONE TURISTICA E SPORTIVA
Con la presente scrittura privata non autenticata, redatta in duplice originale, tra il Comune di Monterotondo, Piazza Xxxxxx Xxxxxxxxxxx n° 4, codice fiscale 80140110588, in questo atto rappresentata dal Dott.
…………………………..……………., in qualità di legale rappresentante, nato a
…………………………………. il …………………………, domiciliato per la carica in Monterotondo, presso il Palazzo Comunale, e la “FONDAZIONE ICM” (di seguito denominata “Fondazione”) – codice fiscale ……………………. - con sede in Monterotondo, Piazza Xxxxxx Xxxxxxxxxxx n° 4 - in questo atto rappresentata da ………………………………………………, nato/a a il
………………… e domiciliato per la carica presso la sede della Fondazione stessa.
Premesso che:
a) Il Comune di Monterotondo, con deliberazione del Consiglio Comunale n° 45 del 30 luglio 2015 e rogito notarile Repertorio n. 15149, Raccolta n. 8448, registrato all’Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx xx Xxxx 0 il 09.10.2015 al
n. 24482 Serie 1T, si è fatto promotrice della costituzione della Fondazione contestualmente all’approvazione del suo statuto.
b) La Fondazione concorre all’attività istituzionale propria del Comune di Monterotondo, nello specifico ambito della gestione dei servizi culturali, turistici e sportivi.
c) Attraverso la sua costituzione il Comune di Monterotondo ha infatti inteso perseguire i seguenti obiettivi:
- assicurare ai servizi culturali condizioni di funzionamento coerenti con la specificità delle loro finalità e funzioni, accrescendo l’efficienza e l’efficacia della loro azione;
- realizzare, anche in questo modo, sempre più elevati livelli di qualità nella gestione dei servizi culturali e di promozione turistica e sportiva della Città;
- ottimizzare le risorse destinate alla gestione dei servizi culturali, turistici e sportivi, a condizioni di maggior economicità e evitando costi aggiuntivi;
d) il Comune di Monterotondo esercita le funzioni di sostegno e supporto, nonché di indirizzo e controllo nel pieno rispetto dell’autonomia di gestione organizzativa, finanziaria, scientifica e culturale della Fondazione;
- la Fondazione s’impegna a osservare, nell’esercizio delle attività attribuite, con particolare riguardo alla gestione e cura delle collezioni e dei servizi al pubblico, i più elevati livelli di qualità di erogazione del servizio e di professionalità degli addetti;
e) La Fondazione è subentrata all’Istituzione Culturale di Monterotondo in tutti i rapporti, da questi intrattenuti con soggetti terzi, in merito all’erogazione di beni e servizi.
f) Con la costituzione della Fondazione si intende raggiungere un miglioramento degli standard qualitativi dei servizi culturali, turistici e sportivi, e si vuole intraprendere nuove attività volte ad arricchire, valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale museale della Città di Monterotondo favorendo, tra l’altro, l’incontro, il confronto e la collaborazione con altre istituzioni e musei di altre realtà italiane e straniere.
g) Per raggiungere tali risultati, la Fondazione si attiene agli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, così come previsto dalla deliberazione del Consiglio Comunale n° 45 del 30 luglio 2015 e dalla relativa mozione accompagnatoria.
Tutto ciò premesso, tra le parti si conviene e stipula quanto segue:
Art. 1 Premessa
1. La premessa e gli allegati fanno parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2
La Fondazione come Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale
1. La Fondazione si pone l’obiettivo di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale, culturale, sportiva e promozione turistica; non ha fini di lucro e non distribuisce utili o avanzi di gestione, neanche in modo indiretto, e ha l’obbligo di impiegare eventuali avanzi di gestione per realizzare le proprie attività istituzionali. La Fondazione ha altresì l’obbligo di devolvere il proprio patrimonio, in caso di scioglimento, ad altre Onlus o a fini di pubblica utilità.
Art. 3 Indirizzi Gestionali
1. La Fondazione è vincolata, nell’esercizio del proprio mandato, all’osservanza degli indirizzi del Consiglio Comunale e delle direttive della Giunta Comunale.
2. La Fondazione opera nell’ambito della Regione Lazio e prevalentemente nel territorio del Comune di Monterotondo.
Art. 4 Finalità
1. La Fondazione persegue finalità nei seguenti ambiti:
- Formazione, organizzata non per fini commerciali ma con finalità sociali ed in particolare per categorie sociali svantaggiate
- Promozione dello sport dilettantistico
- Tutela dei diritti civili
- Tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse storico ed artistico di cui al D.Lgs. 42/2004, ivi comprese i patrimoni della Biblioteca Comunale di Monterotondo, del Museo Archeologico di Monterotondo, dell’Archivio Storico di Monterotondo, del Museo della Storia Recente di Monterotondo ed i beni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409 s.m.i., nelle funzioni e in ottemperanza delle disposizioni della Regione Lazio che ha legiferato su tali ambiti con la L.R. 42/1997.
- Promozione della cultura e dell’arte
- Ricerca scientifica di particolare interesse svolta direttamente o affidata ad università, enti di ricerca ed altre fondazioni che la svolgono direttamente.
2. La Fondazione garantisce a tutti il diritto di accesso alla cultura e all’informazione e promuove lo sviluppo della comunicazione in tutte le sue forme.
Art. 5 Attività
1. Per il perseguimento delle finalità precedentemente illustrate, la Fondazione si occuperà della gestione, diretta o indiretta, dei servizi erogati al pubblico presso la Biblioteca Comunale, l’Archivio Storico, la Sala Conferenze, il Museo Archeologico Territoriale, il Teatro Comunale “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”, il Museo della Storia Contemporanea ubicato nella Torre Civica a Monterotondo.
2. La Fondazione promuove la corretta tutela e la conservazione dei beni archeologici presenti presso il museo, l’acquisizione, l’inventariazione e la catalogazione dei beni storico-artistici, la programmazione delle attività museali, archivistiche ed espositive. Promuove lo studio, la valorizzazione e il restauro del patrimonio del museo e dell’archivio storico della città di Monterotondo.
3. La Fondazione opera inoltre per acquisire e conservare il patrimonio librario e documentale della biblioteca comunale, inventariarlo, catalogarlo e classificarlo.
4. La Fondazione si occupa delle attività culturali legate alla promozione della rassegna “Estate Eretina”.
5. La Fondazione promuove la programmazione di stagioni teatrali attraverso la realizzazione, produzione e/o distribuzione di spettacoli ed eventi in proprio od in collaborazione con altri teatri, enti o istituzioni, anche con la realizzazione di un sistema di relazioni stabili con soggetti operanti nel settore teatrale, dello spettacolo, della cultura, dell’arte e del turismo culturale.
6. La Fondazione cura, inoltre, i rapporti con le associazioni culturali, di promozione turistica e sportive del territorio anche tramite il sostegno economico di specifiche attività. Eventuali erogazioni di sovvenzioni e
contributi verranno effettuate successivamente all’approvazione da parte del Comune di un bando pubblico, nel rispetto dei regolamenti comunali e delle procedure di evidenza pubblica; il Direttore della Fondazione svolgerà le funzioni del Dirigente/Responsabile del Servizio Cultura previste nei regolamenti di concessione di contributi e sovvenzioni.
7. Rientra nelle finalità della Fondazione pubblicare atti e volumi di interesse culturale.
8. La Fondazione opera per proporre studi, ricerche, convegni e manifestazioni.
9. La Fondazione promuove la diffusione dell’informazione scritta, audiovisiva e multimediale; cura la crescita culturale e civile di tutta la comunità di Monterotondo valorizzando anche la pluralità delle etnie e delle tradizioni culturali.
10. Rientra tra le attività della Fondazione la cura la promozione di attività teatrali, musicali ed artistiche in genere.
Art. 6
Concessione in uso gratuito dei beni mobili e immobili
1. Il Comune di Monterotondo concede in uso gratuito alla Fondazione gli immobili, le attrezzature, gli impianti, i beni mobili e gli arredi di sua proprietà a essi afferenti, il civico patrimonio culturale costituito dai beni mobili e immobili, ivi compresi tutti i diritti d’uso e di riproduzione.
Art. 7
Affidamento della gestione dei servizi culturali
1. Il Comune di Monterotondo affida contestualmente alla Fondazione la gestione di Biblioteca e Sala Conferenze, Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, Museo dei Luoghi Contemporanei, Teatro “Xxxxxxxxx Xxxxxxxx”, nonché l’eventuale gestione di nuovi servizi e attività, come meglio precisato al successivo art. 8.
2. La Fondazione collabora, altresì, con il Comune di Monterotondo in ordine alla pianificazione delle attività di valorizzazione del patrimonio culturale comunale. A tale proposito, con le garanzie di legge, il Comune di Monterotondo consente alla Fondazione l’accesso gratuito alle informazioni in proprio possesso, per quanto risulti utile al perfezionamento dei procedimenti organizzativi e gestionali, compatibilmente con il diritto alla riservatezza.
Art. 8
Ruoli e responsabilità
1. Nella gestione dei servizi culturali di cui all’articolo precedente, la Fondazione è tenuta ad osservare le disposizioni del “Regolamento delle strutture e dei servizi gestiti tramite Fondazione, che allegato alla presente convenzione ne forma parte integrante e sostanziale, definendo nello specifico ruoli e responsabilità della Fondazione.
Art. 9
Strutture in cui opera la Fondazione
1. La Fondazione realizza le proprie finalità attraverso la biblioteca, le raccolte bibliografiche, museali e servizi di vario tipo e livello, coordinati e collegati tra loro, in grado di accogliere i cittadini e rispondere alle loro differenti esigenze informative e documentarie. Le strutture in cui la Fondazione gestirà i servizi sono le seguenti:
- Biblioteca e Centro Culturale “Xxxxx Xxxxxxxx”
- Archivio storico Comunale
- Museo Archeologico Territoriale di Monterotondo
- Teatro comunale “X. Xxxxxxxx”
- Museo della storia contemporanea di Monterotondo Scalo
2. Il Comune non trasferisce alla Fondazione i sopramenzionati beni immobili e conserva la titolarità di ogni manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché la responsabilità delle disposizioni in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e il pagamento delle varie utenze e delle relative coperture assicurative.
Art. 10
Obiettivi e Standard di Servizio
1. La Fondazione definisce e indirizza le proprie strutture operative e incrementa e valorizza le raccolte della biblioteca, dell’archivio storico e dei musei.
2. Gli obiettivi e gli standard di prestazione dei servizi, periodicamente aggiornati, sono posti a conoscenza degli utenti, che possono concorrere alla loro determinazione e al loro controllo mediante proposte e suggerimenti indirizzati alla Direzione della Fondazione.
Art. 11 Affidamento a terzi
La Fondazione ha piena facoltà di utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi previsti dalle leggi vigenti, ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza ed economicità, ferma restando la garanzia di efficacia del servizio.
Art. 12
Impegni della “Fondazione ICM”
1. La Fondazione s’impegna a svolgere le attività di gestione e di valorizzazione dei servizi culturali, turistici e sportivi, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti vigenti, nonché della presente convenzione e delle sue eventuali modifiche, assicurando i più elevati standard qualitativi nella gestione dei beni e dei servizi concessi e/o affidati.
2. La Fondazione, in relazione alla gestione affidata, s’impegna a:
a) fornire il servizio con continuità e con i livelli di efficienza e di qualità previsti dalla Carta dei Servizi, nonché nel rispetto degli obiettivi fissati per ogni esercizio;
b) strutturarsi e operare secondo il modello organizzativo più idoneo per l’espletamento delle attività/servizi ad essa affidati, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, economicità, qualità e trasparenza e delle norme di legge in tema di appalti;
c) mettere in atto tutte le azioni destinate al miglioramento, alla razionalizzazione del servizio, al contenimento dei costi e dei consumi energetici;
d) svolgere i servizi oggetto della presente convenzione assicurando il rispetto di tutte le norme di legge e regolamenti, applicabili nel periodo di vigenza contrattuale, anche se non richiamate nella presente convenzione;
e) progettare e organizzare, direttamente o indirettamente, attività che possano contribuire all’arricchimento, alla promozione, alla valorizzazione ed alla conoscenza del patrimonio culturale della Città di Monterotondo, favorendo, tra l’altro, l’incontro, il confronto e la collaborazione con istituzioni e musei regionali, nazionali ed internazionali;
f) evidenziare, in tutte le iniziative, il logo della Città di Monterotondo;
g) garantire l’accesso agli atti amministrativi, in analogia a quanto previsto per le pubbliche amministrazioni dalla normativa vigente;
Art. 13 Gestione finanziaria
1. La gestione della Fondazione deve svolgersi in condizioni tali da consentire il conseguimento di un risultato economico in pareggio.
2. A fronte degli oneri sostenuti per la gestione dei musei, alla Fondazione competono:
a) le entrate derivanti dai biglietti d’ingresso, nonché i ricavi ottenuti dallo svolgimento delle attività ausiliarie, connesse, strumentali, affini, complementari, aggiuntive, a far data dall’attivazione del servizio svolto;
b) il corrispettivo, I.V.A. esente, ad integrazione delle entrate di cui al precedente punto a) per la gestione dei servizi culturali, è stabilito dall’Amministrazione Comunale di Monterotondo;
c) contributi o trasferimenti destinati dal Comune di Monterotondo alla Fondazione;
d) eventuali altre entrate (derivanti da contributi di terzi, sponsorizzazioni ecc.).
Art. 14 Personale della Fondazione
1. Per l'esercizio delle proprie funzioni, la Fondazione dispone dell’utilizzo di:
a) personale comunale, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, in servizio presso il Comune di Monterotondo e distaccato alla Fondazione, secondo quanto previsto dal CCNL vigente, previa volontarietà e consenso del dipendente;
b) personale volontario, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge;
c) personale con incarichi esterni individuato tramite procedure di evidenza pubblica, garantendo i principi di trasparenza, equità ed economicità;
d) personale tirocinante con o senza borsa di studio eventualmente assegnata con bando di evidenza pubblica.
2. La posizione del distacco non comporta alcuna alterazione del rapporto di impiego, pertanto, il personale assegnato alla Fondazione manterrà, in ogni caso, il proprio status di dipendente del Comune di Monterotondo con mantenimento del posto in pianta organica; la Fondazione è considerata ente di destinazione della prestazione lavorativa e provvederà all’utilizzo del personale distaccato presso i propri uffici nell’ambito dei servizi e strutture organizzative afferenti alle loro qualifiche professionali.
3. La posizione del distacco è caratterizzata dalla temporaneità della destinazione e, dunque, dalla sua reversibilità; la durata del distacco è determinata dal provvedimento autorizzativo dello stesso. Il provvedimento autorizzativo del distacco è costituito per il personale del Servizio Cultura da un ordine di servizio del Dirigente responsabile, per il personale di altri Servizi da una Delibera di Giunta Comunale, previo espletamento di informativa rivolta a tutti i dipendenti del Comune di Monterotondo.
4. Ai fini della temporaneità, il periodo di distacco cesserà al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
- richiamo da parte del Comune del proprio personale per esigenze di servizio istituzionale;
- revoca del consenso da parte del dipendente;
- scadenza del contratto per il personale a tempo determinato;
- scadenza del periodo di distacco.
5. Si fa divieto di procedere al reclutamento di personale da parte della Fondazione con modalità differenti da quelle indicate al comma 1 del presente articolo.
6. Spetta al Consiglio di Amministrazione, sentito il Direttore, proporre al Comune di Monterotondo eventuali modifiche alla dotazione organica da assegnare alla Fondazione, verificandone annualmente la coerenza con il piano programma e con le risorse disponibili a tal fine nel bilancio comunale.
7. Spetta altresì al Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore, fissare le modalità e le forme di impiego, eventualmente disciplinate da apposite convenzioni, di prestazioni offerte da enti, associazioni, da organizzazioni di utenti, da formazioni sociali o da altre organizzazioni di cittadini, di volontariato e similari, nonché quelle di singoli gruppi o persone.
8. Spetta al Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore, determinare gli orari di servizio e di apertura al pubblico della Fondazione e delle strutture ad essa affidate, nel quadro della vigente regolamentazione contrattuale degli Enti locali e aziendale del Comune di Monterotondo, avendo riguardo al vigente Regolamento sugli orari della città.
Art. 15
Disciplina del Rapporto di Lavoro
1. La disciplina dello stato giuridico e il trattamento economico del personale distaccato alla Fondazione sono quelli stabiliti per i dipendenti del Comune di Monterotondo.
2. Il Consiglio di Amministrazione, nella figura del Presidente o di un delegato, rilascia le autorizzazioni per il Direttore relativamente a ferie, permessi e organizzazione dell’orario di servizio, in conformità con gli obiettivi e i programmi attuativi della Fondazione.
3. L'attribuzione degli incentivi di produttività per il personale, previsti dall'ordinamento per il personale compete al Direttore; i criteri per la corresponsione dell’incentivazione monetaria sono stabiliti nell’ambito della contrattazione sindacale inerente alla produttività del personale del Comune di Monterotondo.
4. Il personale distaccato presso la Fondazione potrà partecipare ai progetti di produttività rivolti alla generalità dei dipendenti del Comune di Monterotondo.
5. Il Comune di Monterotondo potrà approvare progetti di produttività specifici per il personale della Fondazione.
6. Annualmente il Servizio Risorse Umane comunicherà alla Fondazione il budget destinato al lavoro straordinario per il personale comunale distaccato.
7. Per quanto non esplicitamente previsto in materia di personale nel presente regolamento, si applicano le norme, gli accordi contrattuali nazionali ed aziendali vigenti, comprese le disposizioni in materia di provvedimenti disciplinari.
Art. 16 Relazioni Sindacali
1. La Fondazione garantisce lo sviluppo delle relazioni sindacali, nel reciproco rispetto dei ruoli e delle responsabilità, con l’obiettivo di perseguire il miglioramento delle condizioni di lavoro e lo sviluppo professionale, nella logica di incrementare e mantenere elevata l’efficacia dei servizi erogati alla collettività. Il sistema delle relazioni sindacali si realizza secondo i modelli contrattuali nazionali e del Comune. Per tematiche specifiche della Fondazione, le relazioni sindacali sono tenute dal Direttore.
2. Per tematiche a valenza generale le relazioni sindacali sono tenute dalla delegazione trattante di parte pubblica del Comune all’interno della trattativa sindacale per i dipendenti comunali. Gli organismi di rappresentanza sindacale sono quelli del Comune.
Art. 17
Impegni del Comune di Monterotondo
1. L’Amministrazione Comunale esercita le funzioni d’indirizzo, pianificazione in materia di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione di attività culturali e quant’altro previsto in materia dalla normativa vigente.
2. Competono, altresì, al Comune di Monterotondo le funzioni di vigilanza e controllo necessarie ed opportune a garantire il pieno rispetto di quanto previsto dalla presente convenzione.
3. L’Amministrazione Comunale assume i provvedimenti necessari a garantire alla Fondazione adeguate risorse finanziarie, per l’esercizio delle attività ad essa affidate.
4. Al fine di ottimizzare tali risorse, l’Amministrazione Comunale di Monterotondo assicura alla Fondazione le medesime agevolazioni di cui gode il Comune stesso per le attività istituzionali che richiedono permessi, autorizzazioni, concessioni, benestare ed ogni altro provvedimento e/o onere richiesto dal Comune, garantendo la piena collaborazione dei propri Servizi e Uffici e coadiuvando la Fondazione nella predisposizione delle istruttorie, necessarie per l’ottenimento delle predette agevolazioni.
5. Relativamente al diritto sulle affissioni, alla Fondazione si applica la gratuità.
6. Il Comune di Monterotondo, in quanto proprietario degli immobili, il cui solo servizio di erogazione dei servizi è concesso alla Fondazione, stipula apposita polizza assicurativa globale fabbricati contro i rischi d’incendio, eventi naturali, eventi socio-politici e responsabilità civile, con espressa rinuncia alla rivalsa nei confronti della Fondazione concessionaria del servizio.
7. La Città di Monterotondo garantisce la massima collaborazione in ordine alla realizzazione delle attività della Fondazione anche, compatibilmente all’esercizio delle funzioni previste nel ruolo, attraverso l’ausilio degli uffici e dei servizi tecnici e amministrativi del Comune.
Art. 18
Beni e Mezzi a Disposizione
1. La Fondazione utilizza i beni del patrimonio comunale che il Comune le destina per l’esercizio delle sue attività ovvero siano ad essa concessi in uso o a titolo definitivo da altri soggetti, pubblici o privati.
2. La Responsabilità e la vigilanza sulla sicurezza di tutti gli ambienti in cui la Fondazione opera rimane in capo al Responsabile della Sicurezza del Comune.
3. La Fondazione dispone degli altri mezzi indicati all’articolo 6 della presente Convenzione.
Art. 19 Finanziamento Comunale
1. Il trasferimento finanziario annuale del Comune, previsto dall'articolo 4, comma 3, del presente Regolamento, viene erogato entro 30 giorni dall’approvazione del Bilancio di Previsione a cui si riferisce.
2. In caso di esercizio provvisorio del bilancio comunale, viene erogato, mensilmente, il dodicesimo spettante, salvo conguaglio entro 30 giorni dalla data di esecutività della delibera di approvazione del bilancio Comunale. Le somme erogate si configurano come contributi pubblici erogati dal Comune di
Xxxxxxxxxxxx e risultano esenti da imposte dirette, in quanto consistono in fondi finalizzati all’acquisto di beni strumentali (Art. 28, co. 2, D.P.R. 600/1973) e/o per il perseguimento di finalità istituzionali (XX.XX. 150/1995 e 531/1980).
Art. 20 Servizio Informatico
Il Comune di Monterotondo assicura alla Fondazione, senza costi aggiuntivi, il servizio di pronto intervento per eventuali problematiche tecniche relative alle dotazioni informatiche della Fondazione.
Art. 21 Funzioni di Controllo
1. L’Organo di Controllo e di Revisione Contabile, di cui all’art. 22 dello Statuto approvato con Delibera di Consiglio n. 45 del 30.07.2015, esercita le sue funzioni di controllo sugli atti e sui bilanci della Fondazione.
2. Il Direttore e gli uffici della Fondazione sono tenuti a fornire all’Organo di Controllo e di Revisione Contabile ogni collaborazione utile all'espletamento della funzione di istituto.
Art. 22 Conto Consuntivo
Il Consiglio di Amministrazione, previo esame dell'apposita relazione redatta dall’Organo di Controllo e di Revisione Contabile, approva il conto consuntivo con nota integrativa e relazione delle attività effettuate, che dovrà poi trasmettere al Comune di Monterotondo. La Fondazione si avvarrà dei servizi di uno studio di consulenza fiscale per la redazione delle scritture contabili necessarie al suo funzionamento.
Art. 23 Convenzioni e Contratti
Vengono fatte salve le convenzioni, gli accordi e ogni altro rapporto instaurato dal Comune di Monterotondo – Istituzione Culturale con Enti pubblici e privati, riguardanti i servizi che verranno gestiti dalla Fondazione che subentrerà in luogo dell’Istituzione nei rapporti in essere, fatto salvo il preventivo assenso dei contraenti.
Art. 24
Durata della Convenzione
1. La durata della concessione dei beni e dell’affidamento della gestione dei servizi culturali è di anni 10 dalla data di stipulazione del presente atto.
2. Al termine del periodo di validità, la convenzione, con apposito provvedimento, potrà essere rinnovata con accordo tra le parti.
Art. 25 Risoluzione della Convenzione
1. La risoluzione della presente convenzione potrà essere esercitata dalla Città di Monterotondo, in caso di gravi inadempienze imputabili alla Fondazione.
2. A titolo meramente esemplificativo, potranno costituire motivi di risoluzione della concessione di uso dei beni o dell’affidamento dei servizi alla Fondazione i seguenti casi:
a) scioglimento della Fondazione;
b) gravi, reiterate e qualificate inadempienze della Fondazione alla presente convenzione, in tema di gestione dei servizi culturali imputabili alla responsabilità della Fondazione, tali comunque da pregiudicare in modo grave la prestazione del servizio.
3. La risoluzione della convenzione avrà effetto dal giorno di ricevimento, da parte della Fondazione, della lettera del Comune di Monterotondo.
4. La risoluzione della presente convenzione comporta la revoca della concessione, con conseguente obbligo di restituzione al Comune di Monterorondo dei beni dati in uso.
Art. 26
Modifica della Convenzione
1. Ogni eventuale modificazione consensuale della presente convenzione dovrà risultare da atto sottoscritto dalle parti, validamente ed efficacemente assunto secondo le rispettive procedure interne.
2. Per ogni ulteriore aggiornamento e modifica della convenzione dovrà essere necessario un preventivo accordo delle parti.
Art. 27 Controversie
1. Per la soluzione di eventuali controversie che dovessero insorgere tra le parti è competente il Foro di Tivoli.
Art. 28 Norma di rinvio
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente atto si richiamano, in quanto applicabili, le disposizioni di legge previste in materia e quelle del Codice Civile.
Monterotondo ……………………………….
Per il Comune di Monterotondo
Per la Fondazione ICM
Allegato “D”
Punto n. 8 all’O.d.G. - Affidamento servizi culturali e di promozione turistica e sportiva alla “Fondazione ICM”, approvazione schema di convenzione e approvazione relazione economica dei servizi.
DISCUSSIONE
ASSESSORE VARONE. Questo è un atto successivo alla delibera che abbiamo appena votato e che formalizza, attraverso uno schema di convenzione tra il Comune di Monterotondo e la neo costituita Fondazione, la gestione dei servizi culturali e di promozione turistica e sportiva. La convenzione, che è un atto che, essendo la Fondazione di natura completamente pubblica, andrà a disciplinare una serie di compiti, in questo caso appunto la gestione precisa dei servizi culturali, è preceduta da un'analisi sia economica che anche descrittiva di quelli che sono i servizi che la Fondazione andrà a gestire e anche un'analisi economica di come saranno gestiti questi servizi. Ovviamente essendo delle strutture pubbliche che l'Amministrazione gestisce, non deve sorprendere - a mio modo di vedere, ma è emerso anche in Commissione con la condivisione di tutti - che nella differenza tra entrate e uscite ci sia una differenza in questo caso negativa. Intanto perché il saldo contiene all'interno anche le spese del personale e quindi proprio dei dipendenti comunali che lavorano quotidianamente all'apertura e alla chiusura della biblioteca e quindi contiene anche le spese del personale, ma poi ovviamente sono le spese di investimento in termini culturali che l'Amministrazione fa per garantire l'erogazione dei servizi, quali appunto la biblioteca comunale, la gestione del teatro comunale Ramarini e dei due musei, il secondo museo che a breve avremo nel territorio. Quindi c'è una relazione che fa presente quelli che sono dei calcoli molto precisi, come ad esempio le utenze di alcuni luoghi come la biblioteca e come la spesa di personale, altri stimati come ad esempio quelli sul museo, perché è entrato in funzione a pieno regime da maggio, altri stimati ma dall'altra parte anche altrettanto precisi, come per esempio sul teatro, perché si è fatta un'analisi precisa e puntuale di alcune tipologie di costi che sono riportate in questa analisi e quindi ci permettono comunque di avere una visione chiara su quello che sarà l'impegno da parte dell'Amministrazione per l'erogazione di questi servizi culturali.
CONSIGLIERE CACCHIONI. Ogni atto merita una piccola discussione e un piccolo ragionamento, visto che poi ci si meraviglia quando si supportano certe deliberazioni. Al di là delle argomentazioni dell’Assessore Varone, spero e penso che sia anche degno di approfondimento il tema che mi è sempre stato caro delle risorse economiche applicate ai servizi, nel senso che esporrò. Chiedo se è possibile, vista anche la disponibilità che ha sempre dimostrato e che tra l'altro
rientrerebbe anche nelle competenze già messe per iscritto tra pubblicazioni di atti, volumi di interesse, studi, ricerche e convenzioni, di predisporre nel più breve tempo possibile una sorta di prontuario, nel quale vengano poi analizzati gli effetti che ho chiamo "moltiplicatore culturale" invece che bancario. Perché poi è vero che qui si è fatto un ragionamento in termini di risorse, alle quali sono particolarmente legato, ma vorrei capire poi anche in termini di ritorno, quindi di investimenti in infrastrutture, di manifestazioni che riusciamo a captare, se si riesca attraverso questo documento a dimostrare come ogni euro speso nella cultura in realtà porti risorse, non solo in termini di ampliamento degli orizzonti culturali, ma anche di risorse economiche. Questa è una cosa importante, visto che in questo momento stiamo anche parlando di sostenibilità di questo tipo di attività, che per molti sono attività non meritevoli di tutela, visto che sono "a perdere". Quindi questa sarebbe anche un'importante e ulteriore dimostrazione che il ritorno non è solo in termini culturali, ma è anche in termini economici. Quindi l'invito è a lavorare questo senso. Ovviamente la delibera verrà sostenuta dal sottoscritto.
Il Presidente, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la proposta di deliberazione in oggetto, votazione eseguita con modalità elettronica palese.
VOTAZIONE
Risultano presenti n. 16 componenti su 24 Consiglieri comunali, oltre al Sindaco, assegnati e in carica al Comune, di cui votanti n. 12 ed astenuti n. 4, votazione eseguita con modalità elettronica palese.
Voti favorevoli n. 12 (Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx, Cacchioni, Xxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx, Leone, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Salvatori)
Voti contrari nessuno
Astenuti n. 4 (Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Rolloni, Vizzuso)
Il Consiglio comunale approva la deliberazione in oggetto.