Sicurezza e Salute sui Luoghi di L voro
Sicurezza e Salute sui Luoghi di L voro
D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.
PROTOCOLLO AZIENDALE PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO DELL’EPIDEMIA DA COVID-19
Azienda | Ministero Istruzione Università e Ricerca ACCADEMIA DI BELLE ARTI BOLOGNA |
Indirizzo | Xxx Xxxxx Xxxx 0000000 Xxxxxxx |
Datore di Lavoro Xxxx. Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx | Firmato digitalmente da:XXXXXXX XXXXXXXXXXXX Data:25/06/2020 16:55:25 | |
RSPP Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx | ||
Medico Competente Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx | ||
RLS | Xxxxx Xxxx |
a
Sommario
1. PREMESSA 3
2. DEFINIZIONI 3
3. PREMESSA e ATTIVITA’ PRELIMINARI 4
4. COMITATO COVID-19 5
5. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 5
6. INFORMAZIONE/FORMAZIONE 5
7. PULIZIA E SANIFICAZIONE AMBIENTI DI LAVORO 6
8. ACCESSO AI LUOGHI DI LAVORO 7
9. GESTIONE AMBIENTI DI LAVORO E SPAZI COMUNI 7
10. DPI e PRESIDI 8
11. SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE 10
12. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI 10
13. GESTIONE DI PERSONA SINTOMATICA IN SEDE 10
14. PRESENZA DI PERSONA COVID-19 ACCLARATA IN SEDE 11
15. SORVEGLIANZA SANITARIA 11
16. LAVORATORI FRAGILI 13
17. NOTA FINALE 14
ALLEGATI 15
1. PREMESSA
L’obiettivo del presente documento è fornire indicazioni operative finalizzate a in- crementare, negli ambienti di lavoro, l’efficacia delle misure precauzionali di con- tenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19, in accordo alle dispo- sizioni del Decreto Ministeriale N. 112 del 26 maggio 2020 riguardante le modali- tà di svolgimento dell’attività didattica in presenza presso le istituzioni AFAM, le normative in vigore alla data ed a quanto stabilito nel D.Lgs. 81/08.
2. DEFINIZIONI
Luogo di lavoro
Qualsiasi località fisica nella quale il lavoro e le relative attività sono effettuate sotto il controllo dell’Azienda.
COVID-19
E’ il coronavirus responsabile dell’attuale pandemia, denominato SARS-CoV-2 dall’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che causa una malattia caratterizzata da febbre, tosse e disturbi respiratori L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha definito “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e “19" indica l'anno in cui si è manifestata).
Caso sospetto di COVID-19
1. “Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i se-
b
guenti segni e sintomi: fe bre, tosse e difficoltà respiratoria) e senza un'altra eziologia che spie-
s
ghi pienamente la presentazione clinica e storia di viaggi o residenza in un Paese/area in cui è se-
e
gnalata trasmissione local oppure
durante i 14 giorni precedenti l’insorgenza dei
intomi;
2. Una persona con una qualsiasi infezione respiratoria acuta e che è stata a stretto contatto con un caso probabile o confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
oppure
3. Una persona con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di malat- tia respiratoria – es. tosse, difficoltà respiratoria) e che richieda il ricovero ospedaliero (SARI) e senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica”.
Si ricorda che nell’ambito dell’assistenza primaria o nel pronto soccorso ospedaliero, “tutti i pazienti
a
con sintomatologia di infezione respiratoria acuta devono essere consider quell’area o nel Paese è stata segnalata trasmissione locale”.
Caso Probabile
ti casi sospetti se in
Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocol- li specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.
Caso Confermato
Un caso con una conferma di laboratorio per infezione da SARS-CoV-2, effettuata presso il laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o da laboratori Regionali di Riferimento che rispondono ai criteri indicati in allegato 3 (Circolare 9 marzo 2020), indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici”.
Contatto stretto
V
• una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
o
• una persona che ha avut stretta di mano)
un contatto fisico diretto con un caso di CO
ID-19 (per esempio la
• una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID- 19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
• una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distan- za minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti
a
• una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sal
riunioni, sala d'attesa
dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri
• un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 op- pure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19
e
senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idon
n
• una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, i
i
qualsiasi direzione, di
t
un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era sedu o (qualora il caso indi- ce abbia una sintomatologia grave o abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, deter- minando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i pas- seggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Si segnala poi che il collegamento epidemiologico “può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima dell’insorgenza della malattia nel caso in esame”.
3. PREMESSA e ATTIVITA’ PRELIMINARI
Prima di intraprendere le misure di contenimento sui luoghi di lavoro l’Ente ha ve- rificato e intende riesaminare (per la Fase 2 COVID) se sia possibile, compatibil- mente con le attività svolte, l’adozione delle seguenti azioni:
• Utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
• incentivazione di ferie
e congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri
strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
• sospensione dei servizi non essenziali;
• limitare al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
• favorire intese tra organizzazioni datoriali e sindacali anche al fine di proporre ed adottare ulteriori misure rispetto a quelle indicate nel presente documento.
4. COMITATO COVID-19
In conformità al punto 13 del protocollo condiviso del 24 aprile 2020, è costituito il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regola- mentazione. Il Comitato è, stabilmente, composto da:
• xxxx. Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx in qualità di Datore dilavoro;
• xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx in qualità di Responsabile del Servizio Protezione aziendale;
• dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx in qualità di medico competente;
di Prevenzione e
• sig.ra Xxxxx Xxxx in qualità di RLS e di rappresentante sindacale;
Potranno, altresì partecipare ai lavori del Comitato, in modo stabile o temporaneo per specifiche problematiche, ulteriori elementi in qualità di delegati dalla funzione datoriale.
Per la sede dell’Ente viene assegnata ai preposti lo svolgimento delle seguenti fun- zioni operative:
• vigilanza generale;
• controllo e gestione degli ingressi (lavoratori, utenti, fornitori ect.);
• controllo e vigilanza all’utilizzo dei DPI;
del rispetto delle precauzioni igieniche personali e
• controllo e gestione degli spazi comuni;
• controllo e gestione degli spostamenti interni e persona sintomatica;
5. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
L’organizzazione del lavoro si è avvalsa degli istituti giuridici indicati dall’art 87 D.L n 18 del 17/03/2020 (quali fruizione di xxxxx xxxxxxxxx, congedi parentali ove ricor- renti, congedi ex legge 104/1992, anche cumulativi ove ricorrenti e, da ultimo in caso di impossibilità di attivazione dello smartworking, esenzione dalla prestazio- ne lavorativa) e sin dall’inizio si è avvalsa del ricorso allo smartworking come for- ma ordinaria di lavoro.
Considerato il personale impegnato nei servizi essenziali costantemente in servi- zio, l’Ente ha collocato in smartworking (in modo totale o parziale parte del pro- prio personale e tale misura continuerà per tutta la durata dell’emergenza sanita- ria secondo le disposizioni governative che saranno emanate.
6. INFORMAZIONE/FORMAZIONE
L’informazione al personale sulla tipologia del virus, sui casi di una sua possibile trasmissione, sui sintomi ravvisabili in caso di contrazione della malattia nonché sulle misure igieniche immediate da attuare allo scopo di prevenire un possibile contagio, è stata garantita da subito diffondendo gli allegati ai vari DPCM emanati
e contenenti proprio le misure da applicare, poi in modo sistematico con la bozza preliminare del protocollo predisposto dal Servizio di Prevenzione e Protezione.
L’attività di informazione è costantemente assicurata a cura dei datori di lavoro nei confronti del proprio personale mediante diffusione tempestiva di circolari e protocolli in materia nei luoghi di lavoro, a mezzo e-mail via posta elettronica isti- tuzionale e con pubblicazione sul sito INTRANET.
Sono appendici al presente documento i poster informativi e la cartellonistica ap- posta nei punti significativi delle sedi e locali.
Ai lavoratori inoltre è fornito (in formato cartaceo e/o elettronico) il seguente do- cumento predisposto dal Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale:
• Opuscolo informativo COVID-19 per il lavoratore.
L’Ente, con opportuni strumenti e sistemi (bacheche, sito intranet, totem infor- mativi ect) porterà a conoscenza dei lavoratori e dei terzi le disposizioni e le misu- re previste dal presente protocollo.
7. PULIZIA E SANIFICAZIONE AMBIENTI DI LAVORO
L’Ente, provvederà alla pulizia giornaliera e alla sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, garantendo la pu- lizia a fine turno e la sanificazione giornaliera di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici,sia nei reparti produttivi.
Pulizie giornaliere con prodotti igienizzanti della famiglia del cloro (ipoclorito di sodio), degli alcool (alcool denaturato), perossido di idrogeno (acqua ossigenata) dei:
• Locali e delle attrezzature di lavoro (computer, tastiere, mouse, cornetta tele- fono, video, sedie, piano di lavoro, maniglie, armadi, e tutti e tutte le attrezza- ture di uso promiscuo);
• Veicoli;
• Locali comuni, condizionatori, porte, finestre, servizi igienici, ascensori, eroga- tori automatici, corrimano ecc…, dove maggiore è la frequenza ovvero la pos- sibilità di contatto.
E’ indispensabile che tutto il personale si attenga alle norme di comportamento igienico sanitario per concorrere a mantenere la massima pulizia e salubrità di tali ambienti.
L’accesso agli ascensori solo ed esclusivamente se è garantito il distanziamento
e/o con accesso esclusivo a particolari categorie di soggetti (apporre i cartelli che indicano la capienza massima per ogni ascensore per il rispetto del distanziamen- to).
Sanificazione periodica utilizzando specifici prodotti riconosciuti dai competenti istituti di sanità, rigorosamente a locali chiusi e in assenza di utenza e di persona- le, anche da ditte specializzate con rilascio certificazione:
• delle attrezzature di lavoro (computer, tastiere, video, sedie, piano di lavoro, maniglie, armadi, ecc…);
• dei veicoli;
• dei locali comuni, condizionatori, porte, servizi igienici, ascensori,ect.
La registrazione degli interventi di pulizia e sanificazione delle sedi di lavoro sa- ranno a cura:
• della ditta incaricata (pulizie giornaliere);
• dell’ufficio approvvigionamenti (sanificazione periodica).
8. ACCESSO AI LUOGHI DI LAVORO
E’ fatto obbligo al pubblico di accedere agli uffici indossando mascherina facciale e guanti monouso.
Lavoratori dell’Ente
Sull’accesso ai lavoratori dell’Ente non interviene alcuna misura: si sensibilizzano i
lavoratori tutti, anche tramite le funzioni di rappresentanza, al rispetto
dell’obbligo del lavoratore/cittadino di rimanere al proprio domicilio e di chiama- re il proprio medico di famiglia nel caso in cui la propria temperatura corporea ri- sulti superiore al 37,5°.
Utenti e terzi
Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario
l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi do- vranno sottostare a tutte le regole, ivi comprese quelle per l’accesso alle sedi.
Carico e scarico merci
Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il tra- sportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
e
Per il carico scarico merci il fornitore non accederà ai locali int rni ma si recherà
allo specifico punto di prelievo-consegna individuato dall’Ente per ogni sede. Sarà cura dell’ente provvedere alla distribuzione di merci e prodotti ai vari uffici interni alla sede stessa.
Sul controllo della temperatura si resta pronti a recepire eventuali nuove e/o di- verse indicazioni da parte del Governo Centrale e da parte del Governo Regionale.
9. GESTIONE AMBIENTI DI LAVORO E SPAZI COMUNI
Negli ambienti di lavoro va assicurato il rispetto del distanziamento minimo.
In particolare, per le postazioni lavorative le funzioni datoriali assicureranno tale requisito con eventuali interventi di:
• riorganizzazione degli spazi lavorativi;
• interposizione di idonei pannelli (in vetro e/o plexiglas) in modo da ridurre a livello minimo il rischio di contagio.
In premessa si raccomanda che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno della sede e sia contingentato l’accesso agli spazi comuni.
Per gli spazi comuni è obbligatorio, per tutti i lavoratori che condividono tali spazi, l’utilizzo di una mascherina chirurgica (normato dal DL n. 9 (art. 34) in combinato con il DL n. 18 (art 16 c. 1) (vedi sezione specifica DPI).
Distributori automatici bevande e vari
divieto di assembramento e, comunque rispetto dell’obbligo della distanza in- terpersonale di un metro.
Ambienti vari
Tutti gli ambienti precedentemente utilizzati per convegni, incontri di forma- zione ecc.. (attività sospese per tutta la durata dell’emergenza COVID-19) po- tranno essere utilizzati esclusivamente come sedi lavorative normali.
Uso di autoveicolo di servizio
In via generale l’utilizzo di autoveicolo di servizio è ammesso con la presenza a bordo del solo guidatore.
Ogni deroga alla presente disposizione va preventivamente autorizzata dal da- tore di lavoro e prevede, in ogni caso, l’obbligo per tutte le persone a bordo di indossare mascherine chirurgiche.
10.DPI e PRESIDI
L’Ente mette a disposizione di ogni lavoratore idonei presidi personali individuabi- li come: dispositivi di protezione individuale (DPI), mascherine chirurgiche (DM) e presidi generici descritti in dettaglio sula seguente tabella:
Presidi | Descrizione dei presidi | ||
DPI (mascherine per polve- ri, sostanze chimiche ed agenti biologici) | Sono dispositivi dotati di marchio CE e di conformità ad una specifica norma UNI-EN. Possono far parte della dotazione ordinaria del lavoratore e- sposto a particolari rischi (antecedente alla emergenza COVID-19). | ||
DM (mascherine chirurgi- che) | E’ un dispositivo medico e deve avere il marchio CE (in accordo con Direttiva 93/42/CEE o Regolamento (UE) 2017/745). Le mascherine in questo caso sono denominate “mascherine chirurgiche”. Ai sensi del d.l. 17 marzo 2020 n. 18, art. 16 le mascherine chirurgiche sono considerate dispositivi di protezione indivi- duale (DPI) | ||
Protocollo aziendale per l’individuazione delle misure di contenimento COVID-19 Pagina 8 di 21 |
Presidi generici (mascherine di comu- nità) | Mascherina generica o di comunità (non è conforme ad una specifica norma UNI-EN e non è dotata di marchio CE) e, quindi, sono delle semplici barriere fisiche che ostacolano la diffusione del virus. Il loro utilizzo non sostituisce le ulteriori misure precauzionali |
Ulteriori DPI | guanti monouso, occhiali antischizzi e visiere facciali: da a- dottare per circostanze specifiche |
Premesso che l’obiettivo primario dell’utilizzo di presidi e/o DPI in emergenza COVID-19 è il contenimento della diffusione del virus, si introducono sul tema le seguenti misure di contenimento.
Distanziamento minimo
In tutti i casi in cui non si riesce a mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro il lavoratore è obbligato ad indossare la mascherina (preferibilmente chirurgica e solo in mancanza anche la generica o di comunità).
Spazi comuni
I lavoratori sono obbligati ad indossare la mascherina chirurgica
Aree aperte al pubblico
I lavoratori sono obbligati ad indossare la mascherina chirurgica
Ove possibile le postazioni di front office sono protette da idonee barriere fisi- che (vetro o plexiglas) interposte tra operatore ed utente che accede al servizio.
Addetti agli sportelli dei servizi essenziali
I lavoratori sono obbligati ad indossare la mascherina chirurgica.
Su richiesta del lavoratore l’ente metterà a disposizione dei lavoratori visiere facciali in plexiglas.
Uso di autoveicolo di servizio
In via generale l’utilizzo di autoveicolo di servizio è ammesso con la presenza a bordo del solo guidatore,
Ogni deroga alla presente disposizione va preventivamente autorizzata dal Dato- re di lavoro e prevede l’obbligo per tutti i lavoratori a bordo di indossare ma- scherine chirurgiche.
Resta a cura del datore di lavoro, in collaborazione con RSPP e MC l’analisi di e- ventuali esigenze, in funzione delle lavorazioni svolte, di ulteriori presidi e/o DPI.
Sempre nelle ipotesi di lavoro sistematico a distanza inferiore ad un metro, l’ente con il supporto del medico competente, individua le ipotesi in cui potrebbe essere necessaria la fornitura di ulteriori dispositivi (guanti monouso, occhiali antischizzi e visiere facciali) conformi alle disposizioni dell’Autorità sanitaria.
Resta a cura del datore di lavoro, in collaborazione con RSPP e MC l’analisi di even- tuali esigenze, in funzione delle lavorazioni svolte, di ulteriori presidi e/o DPI.
11.SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE
La limitazione degli spostamenti anche interni è fondamentale, quindi ridotti con utilizzi di comunicazioni con strumenti informatici
Si favoriscono le riunioni a distanza. A questo proposito, dispone quanto segue:
• solo nei casi di estrema urgenza ed indifferibilità, possano essere tenute riu- nioni in presenza, da contingentare sia nel numero dei partecipanti sia nella durata. In ogni caso, devono essere garantiti il distanziamento interpersona- le di almeno un metro e un’adeguata pulizia/areazione dei locali.
Ogni riunione in presenza dovrà essere espressamente autorizzata.
Valutando i percorsi formativi anche obbligatori in essere, si dispone quanto se- gue:
• la formazione sarà garantita esclusivamente con metodi a distanza.
12.PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
In ogni ufficio, all’ingresso, sin dall’inizio dell’emergenza, è stato messo a dispo- sizione dei dipendenti e del pubblico un flacone di gel igienizzante per la conti- nua disinfezione delle mani.
A cura del datore di lavoro viene svolta attività di vigilanza sull’obbligo di osser- vare tutte le regole di igiene e comportamentali, compreso il distanziamento so- ciale con rispetto della distanza di almeno un metro tra un dipendente e l’altro, indicate nell’allegato ai DPCM 11/03/2020, 25/03/2020, 10/04/2020 e 26/04/2020, di cui copia è stata affissa nei luoghi di lavoro e sul sito istituzionale.
13.GESTIONE DI PERSONA SINTOMATICA IN SEDE
Va ricordato che il lavoratore con febbre oltre 37,5° o altri sintomi influenzali ha l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di fami- glia e l’autorità sanitaria.
Il lavoratore deve accettare di non poter entrare o permanere in ufficio, e di do- verlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura corporea come indicata, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti.
Nel caso in cui tali sintomi dovessero verificarsi durante la prestazione lavorativa, la persona sarà momentaneamente isolata e fornita di mascherine e guanti. Non dovrà recarsi al Pronto Soccorso ma dovrà contattare nel più breve tempo possi- bile il proprio medico curante o l’autorità sanitaria e seguirne le sue indicazioni.
Tutte le suddette misure saranno attuate per tutta la durata dell’emergenza sani-
xxxxx salvo diverse indicazioni governative, con riguardo sia alla durata che alle modalità, che dovessero essere emanate nel frattempo.
14.PRESENZA DI PERSONA COVID-19 ACCLARATA IN SEDE
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione.
Pulizia di ambienti non sanitari (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute): In stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove ab- biano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati ver- ranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate. A causa della possibile soprav- vivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV- 2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guan- ti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indi- cate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso van- no smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare atten- zione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, su- perfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e deter- gente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, ad- dizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio).
15.SORVEGLIANZA SANITARIA
La sorveglianza sanitaria proseguire rispettando le misure igieniche contenute
nelle indicazioni del Ministero della Salute.
Vengono privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia.
La sorveglianza sanitaria periodica non viene interrotta, sia perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può inter- cettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la dif- fusione del contagio.
Nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST.
Il medico competente segnala all’Ente situazioni di particolare fragilità e patologie
attuali o pregresse dei dipendenti e l’Ente provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanita- rie.
Le visite preventive, a richiesta (se il lavoratore sta ancora lavorando) e da rientro da malattia (qualora ne sia previsto il rientro a lavoro) vengono garantite.
Si riportano di seguito ulteriori possibili considerazioni che potrebbero supportare il medico nelle proprie valutazioni:
• incrementare l’attività di collaborazione (anche servendosi dei collegamenti in- formatici) con le altre figure aziendali della prevenzione e di informazione, con particolare riferimento alla necessità di adempiere a quanto previsto dalla Autori- tà sanitarie, di osservare con rigore le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria (igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie) e di utilizzare corret- tamente le mascherine. Tale collaborazione potrà avvenire anche in modalità da remoto;
• nell’ambito delle attività di sorveglianza sanitaria, attenersi rigorosamente alle misure di prevenzione della diffusione delle infezioni per via respiratoria (compre- sa la regolamentazione dell’accesso alle sale d’aspetto), nonché alla rigorosa ap- plicazione delle indicazioni per la pulizia e la sanificazione periodica degli ambienti previste dalle circolari ministeriali (in particolare, circolare n. 05443 del 22 xxxxx- io 2020);
• per l’effettuazione delle visite mediche e degli accertamenti integrativi, si rac-
comanda, al fine di assicurare la corretta igiene dei locali dedicati collocati
all’interno della sede: questi ultimi dovranno comunque avere caratteristiche tali da permettere l’applicazione di tutte le previste misure di prevenzione della diffu- sione delle infezioni per via respiratoria;
• nell’eventualità di un previsto contatto con un caso sospetto di COVID-19, in- dossare DPI adeguati, consistenti in dispositivi di protezione delle vie respiratorie, protezione facciale, camice impermeabile a maniche lunghe, guanti; tuttavia, con- siderate le misure di contenimento e il sistema di sorveglianza epidemiologica messi in atto, si ritiene che tale scenario costituisca una eventualità residuale. A contatto con tutti gli altri utenti, indossare dispositivi per la protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica) e guanti;
• al soggetto che dovesse presentarsi alla visita medica con febbre o sintomi re- spiratori anche lievi deve essere fornita e fatta indossare una mascherina chirur-
gica (ove possibile), assicurandosi altresì che, nell’attesa della visita, il soggetto
rimanga il più possibile lontano e isolato dagli altri utenti. In assenza di altre pro- blematiche cliniche, il soggetto può essere inviato al proprio domicilio, con la rac- comandazione di limitare al minimo i contatti stretti, di osservare le precauzioni
igieniche sopra precisate e di contattare tempestivamente il proprio Medico di
Medicina Generale (o il Servizio di Continuità Assistenziale), o, in caso di sintomi
gravi, direttamente il 112 o il118;
• nell’ambito delle attività di sorveglianza sanitaria, si ritiene utile differire in ogni caso l’effettuazione delle prove di funzionalità respiratoria, o comunque di proce- dure che generano aerosol (per es. alcol test con etilometro), se previste nel pro- gramma degli accertamenti sanitari periodici ai fini dell’espressione del giudizio di idoneità alla mansione specifica, a meno che queste non siano assolutamente ne- cessarie per l’espressione del giudizio di idoneità. In questo caso devono essere comunque garantite le procedure di sanificazione dello spirometro durante il suo utilizzo;
• secondo le rilevazioni del Ministero della salute, il virus è particolarmente peri- coloso per le persone anziane e che hanno già condizioni di salute compresse da altre malattie, l’azione del medico competente è dunque importante, tanto che le
parti hanno evidenziato che il medico competente è chiamato a segnalare
all’azienda “situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei di- pendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy”;
• il medico, dunque collabora nell’integrare e proporre le misure di regolamenta- zione legate all’emergenza.
16. LAVORATORI FRAGILI
Alla luce del DPCM del 26 aprile 2020, relativo alle disposizioni della fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è necessario porre particolare atten-
zione ai “soggetti fragili”, cioè coloro che rientrano nei requisiti del D.L. n. 18 del
17/03/2020, art. 26, comma 2 e in un’ottica più cautelativa dal punto di vista epi- demiologico i lavoratori affetti da patologie cronico-degenerative o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, in particolare nelle fasce di età più ele- vata. In tale contesto, il medico competente va a rivestire un ruolo centrale soprat- tutto per l’identificazione di tali soggetti. Secondo il Protocollo condiviso di rego- lamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del vi- rus Covid-19 negli ambiti di lavoro del 24 aprile 2020, spetta al medico competente
segnalare al Datore di lavoro situazioni di particolare fragilità e patologie attuali
pregresse dei dipendenti e il Datore di lavoro provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy. Tuttavia, situazioni di fragilità potrebbero non essere note al medico competente (ad esempio per patologie insorte fra una visita periodica e la succes- siva) o potrebbero riguardare lavoratori non soggetti a sorveglianza sanitaria.
Si ritiene, pertanto, opportuno, che tutti i lavoratori, in particolare quelli apparte- nenti alle fasce di età più elevate, siano, attraverso adeguata informativa, sensibi- lizzati a rappresentare al medico competente l’eventuale sussistenza di patologie, trasmettendo, se non già in possesso del medico competente, anche la documen- tazione comprovante lo stato di “fragilità”.
A tale proposito, si forniscono le seguenti indicazioni operative:
• I lavoratori, tramite mail da inviare all’indirizzo xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx-xxx.xx, devono dare comunicazione al medico competente dell’eventuale sussistenza di patologie. Nell’oggetto della mail dovrà essere indicata la dicitura: RISERVATA alla cortese attenzione della dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx. Solo nel caso i lavoratori siano sprovvisti di mail, potranno contattare telefonicamente la dottoressa al numero 339-1330057.
17.NOTA FINALE
Il presente documento sarà aggiornato sulla base delle disposizioni normative nuo- ve e che faranno seguito all’evoluzione dello stato di diffusione del virus ed in base ad eventuali modifiche organizzative relative alle attività dell’Ente.
ALLEGATI
Poster informativi
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Protocollo aziendale per l’in
ividuazione delle misure di contenimento COVID-19 Pagi
na 17 di 21
Protocollo aziendale per l’in
ividuazione delle misure di contenimento COVID-19 Pagi
otocollo aziendale per l’individuaz
ione delle misure di contenimento COVID-1
Pagina 18 di 21
Pr
Protocollo aziendale per l’individuazione delle misure di contenimento COVID-1 Pagina 19 di 21
otocollo aziendale per l’individuaz
ione delle misure di contenimento COVID-1
Pagina 20 di 21
Pr
otocollo aziendale per l’individuaz
ione delle misure di contenimento COVID-1
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