MERCOLEDI’ 8 GIUGNO 2022
CONTRATTI DI FILIERA – 5^ BANDO
MERCOLEDI’ 8 GIUGNO 2022
FILIERE DEL CENTRO ITALIA
Agenda
• Procedura 5^ bando
• Struttura di un progetto di filiera agroalimentare
• Struttura del partenariato
• Esempi di filiere agroalimentari
• Investimenti ed agevolazioni finanziarie
Procedura MIPAAF
Domanda preliminare Valutazione e graduatoria Proposta definitiva
Contiene:
• il Programma del Contratto di Filiera;
• l’Accordo di Filiera;
• la scheda sintetica del Progetto;
• per ciascun Soggetto beneficiario,
l’attestazione resa da una Banca finanziatrice;
• le dichiarazioni del Soggetto Beneficiario relative alla disponibilità degli immobili ove sarà realizzato il Progetto nonché
l’attestazione della regolarità del suolo o degli immobili interessati dall’intervento;
• nel caso di reti d’imprese, una copia del
contratto di rete.
Ambiti di valutazione:
1. Qualità del Programma del Contratto di Filiera e
dell’Accordo di Filiera;
2. Idoneità del Progetto a conseguire gli obiettivi produttivi economici ed ambientali prefissati e a realizzare/consolidare sistemi di filiera;
3. Requisiti specifici posseduti dai Soggetti beneficiari in
relazione al Programma;
4. Solidità economico-finanziaria dei Soggetti beneficiari.
Al termine delle valutazioni, il MIPAAF pubblica la graduatoria sulla base dei punteggi conseguiti.
❖Il Soggetto Proponente presenta al MIPAAF la proposta entro 90 gg dalla pubblicazione della graduatoria.
❖Istruttoria finale entro 60 gg.
❖Approvazione della proposta definitiva di Contratto di Filiera da parte del Ministero e trasmissione delle risultanze entro 10 gg lavorativi ai Soggetti Proponenti, alle regioni/province autonome, alle eventuali Banche finanziatrici.
STRUTTURA DI UN PROGETTO DI FILIERA
Il Progetto deve:
a) prevedere investimenti in almeno 2 regioni (minimo 15% nella seconda) con una spesa minima di 4M€ complessivi
b) garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola
c) coprire l’intera filiera e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di
relazione organizzativa / commerciale e in termini di distribuzione del reddito.
STRUTTURA DI UN PROGETTO DI FILIERA
Investimenti in agricoltura
Investimenti
agroindustriali
Regimi di qualità
Promozione
Progetti R&S
Uno o più beneficiari
Uno o più beneficiari
IMPRESE
COOPERATIVE
o CONSORZI AGRICOLI
RETI di
IMPRESE
Organismi di
ricerca
Organizzazioni
di prod. agricoli
Associazioni
riconosciute
Società miste
agricole/
industriali
STRUTTURA DEL PARTENARIATO DI FILIERA
Base agricola Trasformazione industriale
I soggetti beneficiari devono indicare il soggetto che li rappresenta (soggetto proponente)
STRUTTURA DEL PARTENARIATO DI FILIERA
Tipologia del soggetto proponente
Organizzazioni interprofessionali
COOP o CONSORZI AGRICOLI
Consorzi di imprese
Organizzazioni di prod. agricoli
Ente pubblico
Associazioni riconosciute
ATI tra i soggetti beneficiari
RETI di IMPRESE
Società miste agricole/ industriali
Esempi di filiere agroalimentari
FILIERA DEL VINO
Produzione agricola
Trasformazione
industriale
Mercato
FILIERA DELLA PASTA
Produzione agricola
Trasformazione
industriale
Mercato
Mercato a valle
Mercato a valle
FILIERA DEL LATTE
Produzione agricola
Trasformazione
industriale
Mercato
FILIERA DELLA CARNE
Produzione agricola
Trasformazione
industriale
Mercato
Mercato a valle
Mercato a valle
FILIERA DELL’OLIO
Produzione agricola
Trasformazione
industriale
Mercato
Mercato a valle
• Nella graduatoria internazionale l’Italia si posiziona come secondo produttore dopo la Spagna (la produzione italiana copre medialmente il 15% di quella mondiale, a fronte del 45% in media della Spagna), secondo esportatore mondiale (oltre il 50% dell’export nazionale è concentrato negli USA, in Germania, Giappone e in Francia) ed è il Paese che ne consuma di più (quasi 13 litri/anno pro capite).
• Sul fronte dei prezzi, il 2021 si è rivelato essere un anno segnato da importanti
incrementi dei listini dovuti a una scarsa produzione nel 2020. Con l’autunno, la tendenza in Italia è stata invertita a seguito delle stime di produzioni a rialzo che, seppur inferiori alle aspettative, stanno deprimendo i listini.
• Pur dovendo affrontare considerevoli avversità, il settore oleario mantiene attrattività e dinamismo, generando un clima di fiducia positivo, grazie soprattutto alle disponibilità ancora abbondanti relative alla buona combinazione delle scorte e della nuova produzione.
FILIERA DELL’ORTOFRUTTA
Produzione agricola
Trasformazione industriale
Mercato
Mercato a valle
• Durante il lockdown, le aziende ortofrutticole hanno continuato a lavorare adottando le misure necessarie per evitare il contagio, nonostante il 70% di esse abbia registrato complessità organizzative, il 55% una dilatazione dei tempi, il 60%
una minore efficienza del lavoro e il 65% un incremento dei costi.
• Le principali strategie dei prossimi anni riguardano:
• l’ampliamento e la diversificazione dei mercati esteri
• la transizione ecologica nei sistemi produttivi e nel packaging
• il confezionamento del prodotto
• la transizione digitale di Industria 4.0.
• Nell’anno del post-pandemia buoni risultati per: legumi e ortaggi (+11,9%), frutta
secca (+16,3%) e frutta tropicale (+23,1%). Tra i principali prodotti esportati
primeggiano le mele per un valore di oltre 881 milioni (+5,7%), seguite dall’uva da
tavola con 729 milioni € (+1,2%) e kiwi che in una annata scarsa (-1,9% in quantità)
segna circa 473 milioni € (+2,63%).
Investimenti ed agevolazioni finanziarie
Tipologia interventi nell’agroalimentare | |||
Investimenti per la produzione agricola | Investimenti per la TPA | Spese per regimi di qualità e per promozione | Spese per R&S nel settore agricolo |
TABELLA 1A:
Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria
PMI
<= 40%
Beni immobili
Macchinari e attrezzature
(capi da riproduzione
<= 30%)
Xxxxxxxx, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali
Costi generali
Capi da riproduzione
Tipologia interventi nell’agroalimentare | |||
Investimenti per la produzione agricola | Investimenti per la TPA | Spese per regimi di qualità e per promozione | Spese per R&S nel settore agricolo |
TABELLA 2A:
Investimenti nel settore della trasformazione
e della commercializzazione di prodotti agricoli
Beni immobili
PMI
<= 40%
Macchinari e attrezzature
Consulenze
Programmi informatici, brevetti, licenze
e diritti d’autore
Tipologia interventi nell’agroalimentare | |||
Investimenti per la produzione agricola | Investimenti per la TPA | Spese per regimi di qualità e per promozione | Spese per R&S nel settore agricolo |
TABELLA 3Aa:
Aiuti per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità
Ricerche di mercato
PMI
<= 100%
Ideazione e progettazione del prodotto
Preparazione delle domande di riconoscimento
dei regimi di qualità
Tipologia interventi nell’agroalimentare | |||
Investimenti per la produzione agricola | Investimenti per la TPA | Spese per regimi di qualità e per promozione | Spese per R&S nel settore agricolo |
TABELLA 3Ab:
Aiuti per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli
Organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere e mostre
Pubblicazioni su mezzi cartacei ed elettronici, siti web e annunci pubblicitari
<= 100%
Divulgazione di conoscenze scientifiche
<= 50%
Campagne promozionali destinate ai consumatori
<= 50%
(<=80% se nei
paesi terzi)
Tipologia interventi nell’agroalimentare | |||
Investimenti per la produzione agricola | Investimenti per la TPA | Spese per regimi di qualità e per promozione | Spese per R&S nel settore agricolo |
Personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario)
TABELLA 4A:
Spese di R&S nel settore agricolo
Strumenti e attrezzature
Immobili e terreni
<= 100%
Ricerca contrattuale, conoscenze, brevetti
nonché servizi di consulenza
Spese generali supplementari e altri costi di esercizio (compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi)
<=10% per le
Medie Imprese
<=20% per le
Piccole Imprese
TABELLA 5A
art. 17:
Aiuti alle PMI per investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli
Investimenti in attivi materiali e/o immateriali per
installare un nuovo stabilimento
Investimenti in attivi materiali e/o immateriali per
ampliare uno stabilimento esistente
diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi
trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente
PMI
<= 50%
TABELLA 5A
art. 19:
Aiuti alle PMI per la partecipazione alle fiere nel limite della soglia di notifica dell’aiuto pari a 2 milioni di euro per imprese per anno
I costi ammissibili riguardano la locazione, l’installazione e la gestione dello stand in occasione della partecipazione ad una determinata mostra o fiera.
TABELLA 5A
PMI
<= 45%
art. 41:
Aiuti alle PMI per investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il costo dell’investimento per la produzione di energia da fonti rinnovabili deve essere individuabile come investimento distinto all’interno del costo complessivo
dell’investimento
Approfondimenti sul sistema delle agevolazioni nel caso dei progetti di filiera
❑ c/capitale
Intensità di aiuto =
Tutti gli aiuti
Spesa
❑ finanziamento
agevolato
(ta < to)
Esempio di un progetto di filiera con 5M€
Intensità d’aiuto
AZIENDA AGRICOLA AZIENDA AGROINDUSTRIALE
1,5M€
3,5M€
1,1 M€ 🡪 Produzione agricola
40%
3 M€ 🡪 TPA
40%
0,4M€ 🡪 Regimi di qualità
100%
0,5M€ 🡪 R&S
100%
COPERTURA
Aiuti Banca
1,5 M€ c/cap= 823’500€ CDP= 99’000€
Banca= 577’500€ (38,5%)
3,5 M€ c/cap= 1’550’000€
CDP= 900’000€
Banca= 1’050’000€ (30,0%)
COPERTURA
Aiuti
Banca
1,5 M€ c/cap= 796’000€ CDP= 264’000€
Banca= 444’000€ (29,3%)
3,5 M€ c/cap= 1’520’000€ CDP 1’080’000€
Banca= 900’000€ (25,7%)
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