ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO
ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO
PER FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI SOLUZIONI TECNOLOGICHE CHE PROMUOVANO MODELLI DI INTERAZIONE SOCIALE IN GRADO DI CONTRASTARE CON MAGGIORE EFFICACIA L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA-COVID19
Luglio 2020
PREMESSO CHE:
La Giunta provinciale ha approvato con deliberazione della n. 1912 di data 29/11/2019 il “Piano strategico straordinario a favore della famiglia e della natalità per contrastare il calo demografico” quale strumento fondamentale dal punto di vista delle politiche familiari al fine di sviluppare un sistema territoriale di “qualità famiglia”, suddiviso in diversi interventi articolati in macro-aree compresa l’area “Sistema Trentino Qualità Famiglia” ha stabilito al capitolo 3.3.3. “Trentino living-lab sulle politiche di benessere” di promuovere sul territorio dei laboratori di innovazione sociale e di collaborazione pubblico-privato anche tramite l’approvazione di specifici piani operativi e/ accordi volontari.
Con delibera n. 741 del 3 giugno 2020 la Giunta provinciale ha approvato le “Linee guida della Provincia autonoma di Trento per la gestione in sicurezza dei servizi conciliativi ed estivi 2020 per bambini e adolescenti”. Le citate linee guida provinciali, che sono state oggetto di modifica con successiva deliberazione n. 841 di data 19 giugno 2020, identificano i requisiti dei servizi estivi da attivarsi con il duplice intento di bilanciare le esigenze di conciliazione vita/lavoro dando concrete risposte alle famiglie e al contempo offrire ai minori la possibilità di godere del diritto alla socialità e all'educazione, mettendo in primo piano la tutela della salute degli stessi, della famiglie e degli operatori.
Le linee guida sono un documento in evoluzione che sarà sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle varie autorità competenti, in modo particolare per la sorveglianza della parte relativa alle misure generali di prevenzione e protezione in riferimento all’emergenza Covid-19.
Nel capitolo “1.2. Le linee guida della Provincia Autonoma di Trento” si specifica inoltre che “...Saranno svolte anche delle sperimentazioni con il supporto della Fondazione Xxxxx Xxxxxxx per definire il possibile ruolo della tecnologia per monitorare il distanziamento e favorire - tramite idonei percorsi di affiancamento educativo - il cambiamento nel comportamento in bambini e ragazzi”.
Ritornare nei luoghi di cura e di socializzazione dopo l'emergenza coronavirus comporta l'esigenza di continuare a rispettare il distanziamento fisico. L'obbligo è quello di evitare ogni «contatto stretto» prolungato tra bambini e ragazzi fruitori dei servizi usando il “criterio di distanza droplet”, cioè almeno un metro di separazione. Per gestire questa fase le organizzazioni erogatrici del servizio dovranno ri-allestire gli spazi per garantire la giusta distanza e, successivamente, controllare i movimenti dei bambini/ragazzi per evitare assembramenti.
Un concreto aiuto per gli aspetti di monitoraggio può venire da diverse soluzioni tecnologiche che possono quantificare il distanziamento fisico dei bambini e dei ragazzi, tracciandone i movimenti e le interazioni sociali faccia a faccia.
Esempi di queste soluzioni vanno dall’uso di tag RFID attivi (si veda ad esempio il progetto SocioPatterns di Fondazione ISI: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxx.xxx/), all’uso di Bluetooth Low Energy e/o di dispositivi Ultra Wide Band fino all’adozione di tecnologie di visione artificiale basate su dati raccolte da telecamere fisse.
Nel caso di tag RFID o dispositivi Bluetooth Low Energy/Ultra Wide Band è necessario che tutti i fruitori del servizio siano dotati del dispositivo in modo che ciascun sensore interagisca con l'altro. Sistemi di videosorveglianza possono essere impiegati, laddove disponibili, e complementare le informazioni raccolte tramite tag RFID e dispositivi Bluetooth fornendo indicazioni più precise relative alle interazioni dei bambini e dei ragazzi e eventualmente sull’utilizzo di mascherine. Tutti gli eventi registrati dai sensori vengono memorizzati e possono permettere la ricostruzione di eventuali catene di contagio nel caso in cui un operatore o un fruitore del servizio dovesse risultare positivo al Covid-19.
In aggiunta, l’adozione di soluzioni tecnologiche per il monitoraggio del distanziamento fornisce dati importanti per capire i pattern di comportamento in specifici setting sociali e ambientali, e possono quindi servire a creare delle stime di rischio legate a questi setting e a specifici comportamenti (come il rischio varia al variare della distanza tra due persone e del tempo di esposizione, l’influenza degli ambienti chiusi e delle attività all’aperto sulla quantificazione di questi rischi, quali organizzazioni degli spazi e delle attività sono più adeguate per ridurre il rischio, ecc.).
Il monitoraggio delle interazioni sociali può essere anche una fonte di informazioni per costruire strategie di riattivazione di relazioni sociali che limitino queste interazioni a pochi contatti ripetuti o all’interno di comunità definite.
L’adozione di tecnologie, volte a favorire un cambiamento di comportamento in bambini e ragazzi, deve essere affiancato da un percorso educativo, finalizzato a condividere sia i corretti comportamenti, sia le motivazioni che ne stanno alla base. Questo percorso educativo può avvalersi anche di strumenti innovativi, quali quelli della “playful education”, che si è dimostrata particolarmente efficace nel promuovere consapevolezza e cambiamento di comportamento nei bambini.
La Giunta Provinciale con la citata deliberazione n. 741/2020 ha disposto al punto
n. 6) del proprio dispositivo “di avviare una collaborazione con la Fondazione Xxxxx Xxxxxxx – Trento per la sperimentazione di soluzioni tecnologiche volte a rilevare il distanziamento fisico dei bambini e dei ragazzi, tracciandone i movimenti e le interazioni sociali faccia a faccia e di demandare al Dirigente dell’Agenzia per la
Famiglia, la natalità e le politiche giovanili la stipula dell’Accordo senza oneri a carico del Bilancio provinciale”.
L’Agenzia per la famiglia con propria nota prot. n. 285685 di data 26 maggio 2020 ha richiesto la disponibilità di FBK ad “...attuare una sperimentazione sul territorio all’interno della quale definire il possibile ruolo della tecnologia per monitorare il distanziamento e favorire - tramite idonee percorsi di affiancamento educativo - il cambiamento nel comportamento in bambini e ragazzi”. La Fondazione Xxxxx Xxxxxxx con propria mail xxxx xx 000000 di data 29 maggio 2020 ha confermato la disponibilità di FBK “...per attuare una sperimentazione sul territorio, nel contesto della gestione dei servizi conciliativi ed estivi 2020”.
L'uso dei termini maschili per indicare i soggetti coinvolti nel presente accordo è da intendersi riferito sia alle donne che agli uomini e risponde pertanto solo ad esigenze di semplicità del testo.
Si evidenzia che la gestione di eventuali dati provenienti dall’implementazione del presente accordo avverrà dalle parti nel rispetto della disciplina sulla privacy.
TUTTO CIÒ PREMESSO, SI CONVIENE E SI STIPULA EX ART 34 DELLA LP 1/2011 IL SEGUENTE ACCORDO DI OBIETTIVO:
Articolo 1
(premessa)
La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa e
ne costituisce parte integrante e sostanziale.
Articolo 2
(Oggetto e Finalità)
A seguito anche della riapertura di servizi estivi si avverte la necessità di garantire la fruizione dei servizi in condizioni di sicurezza per i bambini/ragazzi e per gli operatori. Obiettivo dell’accordo volontario è favorire la sperimentazione di soluzioni tecnologiche che promuovano modelli di interazione sociale in grado di contrastare con maggiore efficacia l’emergenza epidemiologica-covid19.
Articolo 3
(Impegni delle parti)
L’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili si impegna a:
1. collaborare per la realizzazione dell’accordo mettendo a disposizione le risorse organizzative, amministrative e strumentali necessarie per l’attuazione delle parti di competenza;
2. individuare i centri estivi, selezionate sulla base dei criteri stabiliti congiuntamente con FBK (età dei bambini, caratteristiche del sito presso il quale si svolge l’attività estiva, motivazione dell’ente gestore, ecc.) presso i quali attivare le sperimentazioni oggetto del presente accordo di obiettivo;
3. monitorare d’intesa con FBK l’attività sperimentale svolta presso i centri estivi individuati con i criteri di cui al precedente punto;
4. pubblicizzare gli esiti della sperimentazione attraverso i propri canali di informazione (sito istituzionale, social-network...).
La Fondazione Xxxxx Xxxxxxx si impegna a:
1. collaborare per la realizzazione dell’accordo mettendo a disposizione le risorse organizzative, amministrative e strumentali necessarie per l’attuazione delle parti di competenza;
2. elaborare il progetto di sperimentazione definendo gli obiettivi scientifici del progetto, il protocollo e la durata della raccolta dati, le tecnologie da utilizzare, i criteri per la selezione dei centri estivi, ecc.
3. attuare la sperimentazione oggetto del presente accordo sui centri estivi individuati dall’Agenzia sulla base dei criteri stabiliti congiuntamente;
4. monitorare l’attività sperimentale svolta presso i centri estivi;
5. redigere un report finale che sarà presentato pubblicamente secondo le modalità concordate d’intesa con Agenzia per la famiglia;
6. pubblicizzare l’iniziativa attraverso i propri canali di informazione (sito istituzionale, social-network, ecc.);
7. gestire le informazioni che proverranno dall’implementazione/gestione del presente accordo nel rispetto della disciplina della privacy.
Articolo 4
(Durata)
Il presente protocollo d’intesa ha la durata di un anno decorrente dalla sua stipulazione. Alla sua scadenza potrà essere rinnovato previo nuovo accordo delle parti per un ulteriore periodo di un anno.
AGENZIA PER LA FAMIGLIA FONDAZIONE XXXXX XXXXXXX
x.xx xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx x.xx xxx. Xxxxx Xxxxxxxx