CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente capitolato ha per oggetto l’affidamento del servizio di preparazione, confezionamento, consegna e somministrazione dei pasti destinati alla refezione scolastica, nonché la preparazione e riordino degli spazi, dei locali e delle attrezzature per il servizio mensa secondo le modalità specificate ai successivi articoli 2 e 3, di pasti pronti all’uso prodotti in legame fresco caldo. Tali pasti sono rivolti agli alunni e al personale delle Istituzioni comunali per l’Infanzia, servizi mensa e centri estivi del Comune di Riccione.
Il numero annuo presunto dei pasti è calcolato sulla base dei pasti somministrati nell’anno scolastico 2005/2006 ed è così specificato:
Servizio | N. giorni di erogazione | N. presunto dei pasti |
Centri estivi (scuole dell’infanzia) Periodo: giugno, luglio e agosto - Xxxxxxx - Xxxxxxxxxx Totale presunto dei pasti | 51 51 | 1.597 1.498 3.095 |
Scuole primarie Periodo: intero anno scolastico - Panoramica - Riccione Ovest - Riccione Paese - Fontanelle Totale presunto dei pasti | 43 43 43 155 | 3.870 3.010 2.365 31.000 40.245 |
Centro estivo (scuole primarie e secondarie di primo grado) Periodo: luglio e agosto | 39 | 5.850 |
Totale presunto annuale dei pasti: 49.190.
I dati di cui sopra sono esposti a puro titolo indicativo, ai soli fini della formulazione dell’offerta. Il quantitativo annuo effettivo dei pasti consumati è subordinato al calendario scolastico definito annualmente, al numero degli iscritti al servizio, all’organizzazione scolastica o ad altre cause e circostanze.
I quantitativi dei pasti potranno variare in eccesso o in difetto senza che ciò comporti una modifica delle condizioni stabilite nel presente capitolato e del prezzo di aggiudicazione.
Prima dell’inizio di ogni anno scolastico il Settore Pubblica Istruzione comunica le diverse date d’inizio del servizio di refezione, dandone avviso all’aggiudicatario.
E’ facoltà insindacabile del Settore Pubblica Istruzione aggiungere o togliere punti di somministrazione pasti, rispetto a quelli sopra indicati, senza che ciò possa comportare alcuna revisione dei corrispettivi.
Il prezzo unitario del pasto formulato in sede di gara sarà soggetto annualmente alla sola revisione prevista dall’art. 44, comma 4, della Legge 724/94.
ART. 2 - CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio consiste nella preparazione, confezionamento, consegna e somministrazione di pasti prodotti in legame fresco-caldo con il sistema del servizio al tavolo, per i quale va rispettato il rapporto di 1 addetto ogni 30 bambini, comprende, a carico della ditta aggiudicataria:
a. sanificazione dei tavoli;
b. apparecchiatura con tovagliette e/o tovaglie di carta a rotolo e tovaglioli, posate e bicchieri monouso;
c. bottiglietta acqua naturale cl. 50 per ogni bambino, confezionata in PET;
d. preparazione dei carrelli neutri con piatti monouso;
e. lavaggio frutta;
f. condimento insalata e verdure crude;
g. distribuzione dei pasti;
h. sparecchiatura dei tavoli e loro pulizia;
i. lavaggio delle bacinelle in acciaio e loro riposizionamento dentro le casse multiporzioni;
j. lavaggio delle stoviglie
k. pulizia dei refettori
l. fornitura dei prodotti per la pulizia e delle divise al personale;
m. sostituzione del personale per assenza malattie ed altro;
n. la consegna e il ritiro dei contenitori del cibo fino alle sale mensa:
o. trasporto dei rifiuti giornalieri fino agli appositi contenitori per la raccolta di R.S.U. nelle vicinanze dei plessi.
Il personale impiegato nella somministrazione dovrà essere inquadrato nei livelli stabiliti nel contratto relativo agli addetti ai servizi mensa e ristorazione. Dovrà inoltre avere una adeguata preparazione e formazione da documentarsi annualmente.
ART. 3 - PREPARAZIONE, CONFEZIONAMENTO, CONSEGNA E SOMMINISTRAZIONE
La preparazione dei pasti, prodotti in legame fresco-caldo, deve essere effettuata dal Centro di cottura della ditta aggiudicataria nella mattinata stessa della fornitura. Tali pasti risultano composti da: primo piatto, secondo piatto, contorno, pane, frutta e acqua.
I pasti debbono essere preparati come da menù e grammature nette indicati nell’apposita tabella dietetica disposta dalla dietista del Comune di Riccione “Allegato B1” che subirà almeno due revisioni annuali: una estiva ed una invernale, in base alle indicazioni che verranno fornite dalla dietista ed utilizzando le materie prime aventi i requisiti merceologici definiti nell’Allegato B2 e nell’Allegato B3, nonché le seguenti materie prime provenienti da agricoltura biologica ai sensi del Regolamento C.E. 2092/91 e successive modifiche: pelati, verdura surgelata, legumi secchi, formaggi teneri, pane, piadina, farina.
È ammessa la sostituzione di prodotti da agricoltura biologica con altri della stessa provenienza in caso di difficoltà di approvvigionamento. Di tale variazione deve essere dato tempestivo avviso al Comune.
Tutti i prodotti da agricoltura biologica devono essere in possesso dei requisiti di qualità, delle certificazioni e della etichettatura previsti dalla normativa vigente in materia.
Le derrate devono avere confezione ed etichettatura conformi alle leggi vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
In ottemperanza a quanto richiesto dal Regolamento CEE n° 178/2002, per ogni prodotto l’aggiudicatario dovrà poter documentare l’origine sulla base del concetto di rintracciabilità enunciato dallo stesso regolamento.
I prodotti alimentari devono essere conformi alle “caratteristiche merceologiche degli alimenti di origine animale e vegetale” del Dipartimento di Sanità Pubblica ASL Rimini.
L’Amministrazione Comunale si riserva, nel corso dell’appalto, la possibilità dell’inserimento di ulteriori prodotti biologici concordando con la ditta aggiudicataria le modalità e gli eventuali oneri aggiuntivi.
È assolutamente vietato l’utilizzo di prodotti ottenuti mediante Organismi Geneticamente Modificati. Eventuali variazioni del menù dovranno essere preventivamente concordate con la dietista del Comune.
I pasti devono essere preparati giornalmente in un centro di cottura i cui locali e attrezzature possiedano le caratteristiche igienico-sanitarie stabilite dalla normativa vigente e richieste nel presente capitolato.
La ditta aggiudicataria dovrà fornire una dettagliata descrizione del Centro di cottura allegando la planimetria dei locali in scala 1:50 e l’elenco delle attrezzature di cui deve avere la proprietà o la piena disponibilità.
La cucina centralizzata deve comprendere linee di produzione e di confezionamento esclusivamente dedicate alla preparazione e all’asporto dei pasti per le refezioni scolastiche.
Il centro di cottura dovrà avere le caratteristiche delle cucine industriali vale a dire:
B) Possedere una superficie totale di lavorazione, deposito (stoccaggio materie prime) e servizi (ad esclusione dell’autorimessa, del locale mensa per il personale addetto e del
locale ad uso amministrativo) adeguata alle funzioni da svolgere e possedere le autorizzazioni di legge rilasciate dalle autorità competenti;
C) Dovrà essere dotata almeno dei seguenti locali e aree di lavorazione:
❖ locale deposito e dispensa di materie prime con adeguato numero di celle frigorifere con scomparti per gli alimenti deperibili distinti per verdure – carni fresche, pesce, salumi, uova, formaggi – nonché impianto frigorifero adatto alla conservazione di alimenti surgelati e congelati;
❖ locale ad uso amministrativo per la dirigenza di cucina ed economato;
❖ locale lavaggio stoviglie e contenitori sporchi;
❖ area lavaggio e preparazione verdure;
❖ area preparazione carni crude;
❖ area preparazione pesce;
❖ area preparazione pasti;
❖ area preparazione diete speciali;
❖ area cottura;
❖ area lavorazione cotti;
❖ area confezionamento piatti;
❖ area deposito piatti e altro materiale per il confezionamento;
❖ locale di sosta prima dell’uscita e della distribuzione;
❖ locale deposito materiali per la pulizia, la disinfezione e la disinfestazione;
❖ locale spogliatoio per il personale con armadietti individuali lavabili, a due scomparti;
❖ locali WC e docce in proporzione al personale addetto, adeguati alle norme regolamentari di cui al D.P.R. 327/80;
❖ locale mensa per il personale addetto, se del caso;
❖ autorimessa o ricovero coperto per gli automezzi adibiti al trasporto dei pasti (se effettuati direttamente).
Tutti i locali debbono essere separati così da offrire la massima garanzia igienica; tuttavia le aree possono essere comprese nel medesimo locale, purché sufficientemente ampio ed attrezzato, così da garantire la separazione tra i circuiti delle varie derrate e tra quelli del materiale pulito e del materiale sporco.
D) I contenitori per il trasporto dei pasti debbono essere termici, a norma e le bacinelle interne di acciaio inox. Debbono essere, inoltre, ben protetti dall’infiltrazione di polveri ed essere lavabili e disinfettabili sia all’interno che all’esterno. Debbono garantire la conservazione della temperatura dei pasti. Essi non possono essere adibiti a nessun altro uso e debbono essere mantenuti sempre perfettamente puliti e sanificati.
E) Il personale addetto alla preparazione e al confezionamento dei pasti di cui al D.P.R. 327/80 deve inoltre essere costantemente sottoposto, a cura del responsabile dell’impresa, a sorveglianza, al fine di evitare ogni possibile contaminazione degli alimenti. La ditta dovrà assicurare che gli addetti (cuochi, aiuto cuochi, inservienti, ecc..) abbiano ricevuto un addestramento e/o una formazione in materia di igiene alimentare, in relazione al tipo di attività. Tale formazione dovrà essere documentata e a disposizione del personale di vigilanza istituzionalmente preposto. La formazione dovrà prevedere aggiornamenti con periodicità almeno annuale.
F) Dovrà essere impiegato almeno il seguente personale:
❖ addetto con funzioni di responsabile del Centro di cottura in possesso di diploma di laurea attinente;
❖ cuochi;
❖ addetti cucina;
❖ il personale addetto alle pulizie in numero sufficiente ad assicurare la perfetta igienicità dei locali.
G) La ditta aggiudicataria dovrà individuare ai sensi del D.Lgs. 155/97 nella propria attività ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le opportune procedure di sicurezza avvalendosi dei seguenti principi su cui è basato il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) (Analisi di rischio e punti critici di controllo):
❖ analisi dei potenziali rischi alimentari nelle attività di un’impresa alimentare;
❖ individuazione, durante tale attività, dei punti in cui possono verificarsi rischi alimentari;
❖ decisioni da adottare riguardo ai punti individuati che possono nuocere alla sicurezza degli alimenti: “punti critici”:
❖ individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza di tali punti critici. Tale attività dovrà venire adeguatamente documentata;
❖ riesame periodico, e qualora cambino le attività dell’impresa alimentare, delle analisi dei rischi alimentari, dei punti critici e delle procedure in materia di controllo e di sorveglianza. Tale attività dovrà venire adeguatamente documentata.
Il centro di cottura deve avere una potenzialità di produzione e confezionamento dei pasti idonea a garantire quanto previsto nel presente capitolato.
I pasti vanno consegnati ai plessi scolastici fin dentro ai locali destinati al deposito dei contenitori.
La ditta aggiudicataria deve porre a disposizione di ogni commensale le stoviglie occorrenti a seconda della struttura:
❖ xxxxxxxxxx, tovagliette o tovaglie di carta a rotolo per tutti;
❖ le stoviglie a perdere per le mense non dotate di materiali di xxxxxx. I bicchieri e i piatti a perdere, di struttura consistente, devono essere di materiale idoneo “per alimenti”, in conformità alla normativa vigente, e garantire una biodegradabilità di almeno il 90%.
ART. 4 - DISTRIBUZIONE DEI PASTI – INDICAZIONI OPERATIVE
Il personale addetto alla distribuzione deve:
❖ procedere alla distribuzione solo dopo che tutti i commensali abbiano preso posto a tavola;
❖ prima di iniziare il servizio effettuare l’operazione di taratura che consiste nel valutare la quantità di cibo espressa in volume o peso, da distribuire ad ogni commensale, facendo riferimento alle tabelle delle grammature a cotto e/o a crudo;
❖ non mettere olio, aceto e sale sui tavoli, ma procedere al condimento delle pietanze direttamente nel contenitore in arrivo;
❖ distribuire il secondo piatto dopo che gli utenti hanno consumato il primo piatto;
❖ provvedere, ove richiesto, nelle scuole dell’infanzia statali, al taglio della carne e alla sbucciatura della frutta.
ART. 5 - PULIZIA ED IGIENE DEGLI AMBIENTI DI PRODUZIONE E CONSUMO
L’aggiudicatario, presso i plessi mensa, è tenuto ad eseguire i trattamenti di pulizia e di sanificazione ordinaria e straordinaria secondo i piani di pulizia e sanificazione ordinaria e straordinaria presentati in sede di offerta.
Sono inclusi negli interventi a carico dell’aggiudicatario anche quelli di disinfestazione e di derattizzazione generale, sia all’inizio del servizio e, successivamente, con cadenza almeno semestrale.
Per gli edifici mensa e per i terminali di somministrazione l’aggiudicatario dovrà tenere un registro che comprovi il rispetto del piano di sanificazione.
E’ compito del personale assegnato ai centri di ristorazione provvedere, dopo il consumo del pasto, allo sbarazzo dei tavoli, al rigoverno e pulizia e igienizzazione dei locali e degli arredi e attrezzature utilizzati per l’erogazione del servizio (refettori, locale di ricevimento gastro-norm veicolato, magazzino, dispense, servizi igienici e spogliatoi).
In tutti i luoghi interessati al servizio ove sono presenti lavastoviglie devono essere forniti i relativi detersivi con la necessaria assistenza tecnica periodica per il loro utilizzo.
o Detergenti e sanificanti
I prodotti detergenti e sanificanti devono essere utilizzati secondo le indicazioni delle case produttrici e le schede tecniche relative ad ogni prodotto devono essere conservate presso i luoghi di impiego a disposizione del personale.
I prodotti detergenti e sanificanti devono essere sempre conservati in armadi chiusi ed essere contenuti nelle confezioni originali con la relativa etichetta.
I prodotti disinfettanti devono essere autorizzati dal Ministero della Sanità.
ART. 6 – MENU’, VARIAZIONI, DIETE SPECIALI
Il servizio oggetto dell’appalto si svolgerà nell’osservanza delle tabelle dietetiche, qualitative, quantitative e merceologiche allegate al presente capitolato speciale.
L’Amministrazione Comunale, d’intesa con la ditta aggiudicataria potrà chiedere la modifica dei menù settimanali e l’aggiornamento delle tabelle dietetiche.
L’aggiudicatario dovrà rendersi disponibile a predisporre diete speciali, ossia diversificate rispetto a quelle contemplate dalla refezione normale, che rispondano a particolari esigenze cliniche di alcuni utenti e attestate da certificazione medica e a quelle di ordine etico – religioso per gli utenti che lo segnalino al momento dell’iscrizione. Le spese inerenti l’acquisto di materie prime particolari o prodotti dietetici necessari all’esecuzione di diete speciali, anche se non espressamente previsti dal presente capitolato speciale, sono a carico dell’aggiudicatario. Dovrà inoltre, essere garantito, ai bambini sottoposti a regime dietetico speciale un menù variato e il più possibile simile a quello dei compagni di classe.
Ogni dieta personalizzata deve essere contenuta in una vaschetta monoporzione termosigillata contrassegnata dal cognome del bambino, quindi perfettamente identificabile da parte del personale addetto alla distribuzione dei pasti.
Tali vaschette devono essere inserite in contenitori termici idonei a mantenere la temperatura dei cibi fino al momento del consumo del pasto stesso.
La ditta aggiudicataria si impegna a rispettare le disposizioni di cui al D.Lgs. 196/2003 in materia di trattamento dei dati personali.
I menù sono in versione invernale (indicativamente da ottobre ad aprile) ed in versione estiva (indicativamente da maggio a settembre) e sono articolati su 4 (quattro) settimane, salvo proposta migliorativa in sede di offerta.
Le tabelle proposte sono suscettibili di variazioni e di integrazione in relazione a: stagionalità, grado di accettazione da parte dell’utenza, introduzione di prodotti biologici, tipici e tradizionali, oltre a quelli già proposti in sede di offerta, sperimentazioni e iniziative di educazione alimentare, disposizioni o indicazioni da parte degli organismi competenti (ASL, ecc.) applicazione delle più avanzate indicazioni scientifiche in campo nutrizionale. L’aggiudicatario è tenuto a fornire le tabelle dei pesi a crudo relative alle singole porzioni per ogni tipologia di utenza e riferite ad ogni tabella dietetica stagionale.
Le quantità da utilizzare sono quelle previste dalle tabelle allegate al presente capitolato speciale “Allegato B1” nelle quali sono riportati i pesi degli ingredienti necessari per la produzione di ogni singola porzione al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali di peso dovuti allo scongelamento.
ART. 7 - COMPOSIZIONE DEL PASTO
I pasti devono essere preparati attenendosi scrupolosamente ai menù indicati nelle tabelle dietetiche fornite dalla dietista del Comune di Riccione e che per esemplificazione si allegano in versione estiva al presente capitolato speciale d’appalto “Allegato B1”, e ogni eventuale variazione deve essere comunicata alla dietista del comune. I pasti sono composti nel seguente modo:
TIPOLOGIA DI PASTO scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado | |
Pranzo | Composizione del pranzo: Primo piatto, secondo piatto, contorno, pane, frutta o dolce, acqua. I contorni sempre in quantità adeguata (es. se c’è gratin è da intendersi una metà delle varie verdure concordate per ciascun utente) |
Ogni giorno dovrà essere disponibile, senza alcun onere aggiuntivo, almeno una percentuale pari al 5% dei pasti in più tale da consentire eventuali bis.
ART. 8 - CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI
I prodotti alimentari da fornire per la preparazione dei pasti per tutte le scuole (dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado) devono possedere tassativamente le caratteristiche merceologiche, di cui agli allegati al presente capitolato “Allegato B2” e “Allegato B3”.
In ogni caso i generi alimentari dovranno essere sempre di “qualità superiore”.
Per qualità si intende: qualità igienica, nutrizionale, organolettica, merceologica. I parametri generali a cui fare riferimento nell’acquisto delle derrate sono:
• riconosciuta e comprovata serietà professionale del fornitore (ad es. appartenenza ad un ente o associazione per la produzione garante della qualità e tipicità dell’alimento,
presenza di un laboratorio per il controllo di qualità all’interno dello stabilimento di produzione);
• rispetto assoluto della normativa vigente al momento della stipula del contratto e di tutta quella che eventualmente dovesse entrare in vigore nel xxxxx xxxxx xxxx xx xxxxxxx (xxx per quanto concerne i prodotti che le loro modalità di conservazione, manipolazione, distribuzione e trasporto);
• fornitura regolare a peso netto;
• completa ed esplicita compilazione di bolle di consegna e fatture;
• precisa denominazione di vendita del prodotto secondo quanto stabilità dalla legge;
• corrispondenza delle derrate a quanto richiesto nel presente capitolato;
• etichette con indicazioni il più possibile esaurienti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente dalle norme specifiche di ciascuna classe merceologica, sia per quanto concerne i prodotti convenzionali che quelli derivanti dall’agricoltura biologica;
• termine minimo di conservazione ben visibile su ogni confezione e/o cartone;
• imballaggi integri senza alterazioni manifeste, lattine non bombate, arrugginite né ammaccate, cartoni non lacerati, ecc.;
• integrità del prodotto consegnato (confezioni chiuse all’origine, prive di muffa, parassiti, difetti merceologici, odori e sapori sgradevoli, ecc.);
• caratteri organolettici specifici dell’alimento (aspetto, colore, odore, sapore, consistenza, ecc.);
• mezzi di trasporto igienicamente e tecnologicamente idonei e in perfetto stato di manutenzione;
• non utilizzo di derrate alimentari derivanti dalle biotecnologie, ossia di alimenti derivanti da organismi, vegetali o animali, nei quali l’informazione genetica sia stata modificata da tecniche di ingegneria genetica. In attesa di un provvedimento legislativo che consenta il riconoscimento dei prodotti geneticamente modificati dall’etichettatura, è richiesta un’autocertificazione del produttore che garantisca il non utilizzo di OGM (organismi geneticamente modificati).
L’impiego di derrate alimentari non contemplate dal presente capitolato speciale d’appalto non è da escludersi a priori, tuttavia il loro inserimento eventuale nel servizio di refezione scolastica, deve essere preventivamente discusso e autorizzato dall’Amministrazione comunale.
Le grammature dei prodotti costituenti il pasto crudo indicati nella tabella dietetica “Allegato B1”, sono da considerarsi a peso netto. Le percentuali di scarto indicate per ciascun alimento nella tabella dietetica devono essere quindi considerate aggiuntive alle grammature nette, distinte per tipologia di pasto, dei singoli prodotti riportati in ciascun pasto.
Durante l’appalto potranno essere apportate modifiche alle tabelle delle grammature ed al menù purchè autorizzate dall’ASL, a parità qualitativa e quantitativa della fornitura e quindi senza incremento del prezzo contrattuale.
L’ Amministrazione Comunale in ottemperanza a quanto previsto dalla legge finanziaria n. 488 del 23.12.1999, circa l’impiego di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta (DOP, IGP) certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento (regolamento CEE n. 2092/91, del Consiglio del 14 Luglio 1992; Regolamento (CE) n. 1084/1999; Il Regolamento CEE n. 2081/92 come modificato dal Reg. CEE 535/97; Legge n. 526 del 21/12/1999, art. 10, comma 7), richiede, come requisito minimo, la fornitura, ogni volta che tali derrate sono presenti nei menù, dei seguenti prodotti:
⮚ Verdura surgelata biologica;
⮚ Legumi secchi biologici;
⮚ Pomodori pelati biologici;
⮚ Formaggi teneri biologici;
⮚ Pane e piadina biologici;
⮚ Farina;
ART. 9 - PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura devono mirare ad ottenere standard elevati in qualità igienica, nutritiva e sensoriale e rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti.
In particolare è fatto obbligo alla ditta aggiudicataria di osservare le seguenti modalità:
⮚ Effettuare lo scongelamento delle derrate a temperature comprese tra 0 / +4°C, fatta eccezione per le derrate che possono essere cotte nello stato in cui vengono consegnate;
⮚ Cuocere tutte le verdure per i contorni preferibilmente a vapore oppure al forno;
⮚ Divieto totale di congelare materie prime acquistate fresche;
⮚ Divieto totale di congelamento di materie semilavorate o prodotto finito;
⮚ Non friggere gli alimenti. Frittate, crocchette, pesci andranno cotti in forno;
⮚ Non utilizzare preparati per purè o prodotti similari. Quali addensanti sono ammesse solo farina o fecola di patate;
⮚ La maggior parte del condimento deve essere utilizzato a freddo a termine di cottura;
⮚ Non utilizzare dadi da brodo e preparati per condimento a base di glutammato monosodico;
⮚ Non sono ammesse lavorazioni di alimenti il giorno precedente la somministrazione;
⮚ E’ vietato il riutilizzo dei prodotti avanzati.
ART. 10 - PERIODO DI EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO
La fornitura dei pasti deve essere effettuata tutti i giorni così come definiti dai calendari scolastici, nel periodo che verrà comunicato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e nelle quantità che saranno comunicate giornalmente dall’Ufficio Pubblica Istruzione entro le ore 9,15 in base alle effettive presenze.
ART. 11 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI
La ditta s’impegna a custodire e non diffondere eventuali informazioni inerenti gli utenti e l’Amministrazione Comunale di cui possa venire in possesso, secondo le regole previste dalla normativa vigente.
ART. 12 – PERSONALE
Il personale necessario all’espletamento del servizio a norma del presente capitolato, ad esclusione di quello addetto al trasporto dei pasti, deve essere alle dipendenze della ditta, la quale dovrà provvedere a garantire ai propri addetti un regolare rapporto retributivo e assicurativo sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente in materia e dal contratto collettivo di lavoro nel settore.
La ditta dovrà sostenere tutti gli oneri assicurativi, antinfortunistici, assistenziali e previdenziali di tutto il personale impiegato.
La ditta dovrà dar prova, prima dell’inizio del servizio ed ogni qual volta venga richiesto, dell’avvenuto adempimento di tali obblighi ed oneri.
La ditta aggiudicataria si impegna ad osservare ed applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di categoria e negli accordi integrativi dello stesso, anche se la ditta non risultasse aderente alle Associazioni stipulanti o recedesse da esse ed indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e dimensione della impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale.
Il mancato rispetto da parte della ditta aggiudicataria dei minimi salariali e delle altre clausole o contratti collettivi richiamati, nonché delle norme relative agli oneri riguardanti la previdenza e l’assistenza dei prestatori di lavoro potrà comportare la risoluzione del contratto stipulato.
Il personale addetto alla somministrazione dei pasti dovrà recare in servizio un cartellino ben visibile con indicazione delle generalità e fotografia dell’operatore.
Le eventuali variazioni nominative di detto personale dovranno essere segnalate alle Istituzioni Scolastiche.
Il personale dovrà essere munito di tutta la documentazione ed autorizzazioni prescritte dalle norme in materia (es.: libretti sanitari, attestato alimentarista) per l’esercizio delle attività di manipolazione dei cibi (L.R. 11/2003 e s.m.i.).
Il Comune si riserva il diritto di richiedere all’aggiudicatario la sostituzione del personale ritenuto non idoneo al servizio per comprovati motivi senza che ciò possa costituire motivo di richiesta di ulteriori compensi oltre a quelli stabiliti.
L’aggiudicatario deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro, come prescritto dalle disposizioni vigenti in materia d’igiene, da indossare durante le ore di servizio e dispositivi di protezione individuale previsti a seguito della valutazione dei rischi.
È’ onere dell’aggiudicatario provvedere alla dotazione e alla lavatura e stirature della divisa da lavoro per il personale addetto alla somministrazione, come controllare che tutte le norme igieniche, anche quelle relative al vestiario vengano rigorosamente rispettate.
L’aggiudicatario, per il proprio personale, solleva il Comune da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contributi assicurativi e previdenziali, assicurazioni infortuni, libretti sanitari e responsabilità verso terzi.
Su richiesta del Comune l’aggiudicatario dovrà esibire prova dell’adempimento di quanto sopra descritto.
L’aggiudicatario dovrà affidare la responsabilità del servizio ad un incaricato con mansioni di Direttore e qualifica professionale adeguata. Il nominativo del Direttore andrà comunicato all’Amministrazione Comunale prima dell’avvio del servizio, allegando anche la documentazione relativa alle caratteristiche professionali richieste.
L’aggiudicatario s’impegna a fornire tutti i supporti necessari ad una corretta formazione del personale da adibire al Servizio, con particolare riferimento ai neo assunti, e ad organizzare almeno un corso di aggiornamento professionale all’anno destinato a tutti gli addetti e mirato alla sicurezza e igiene del lavoro, sui rischi presenti, sulle misure e procedure adottate per il loro contenimento.
ART. 13 – SCIOPERI
Poiché le funzioni previste dal presente rapporto contrattuale investono, ai sensi della vigente legislazione, l’ambito dei servizi pubblici essenziali, l’aggiudicatario si impegna ad assicurare la continuità del servizio sulla base delle norme che regolamentano la materia.
L’aggiudicatario, nel caso di impossibilità a prestare il servizio, dovuta a scioperi del personale dipendente, si impegna a darne comunicazione scritta al Dirigente del Settore Pubblica Istruzione, nei termini previsti dall’art. 2 della Legge 146/90 e successive modifiche ed integrazioni, garantendo, comunque, le modalità di prestazioni previste dalla legge stessa, dalla deliberazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge quadro sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, dalle disposizioni contenute nell’accordo collettivo nazionale in materia di norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali del comparto Regioni – Autonomie Locali del 19 settembre 2002 in attuazione della Legge 146/90, come modificata ed integrata dalla Legge 11 aprile 2000, n. 83.
Qualora l’aggiudicatario agisca in difformità alle disposizioni di legge regolanti la materia, o in caso di mancato servizio per cause a sè imputabili, verrà applicata una penale di Euro 1.000,00 per ciascun giorno di mancata prestazione.
ART. 14 – RICICLO
E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi avanzati.
Ogni cibo e pietanza dovrà essere preparato e cotto nella giornata destinata al consumo.
ART. 15 - MODALITA’ DI CONSEGNA
I pasti devono essere prodotti in legame fresco-caldo nella mattinata stessa della consegna, dal centro di cottura della ditta.
I primi piatti (pasta o riso, minestra in brodo) devono essere forniti separatamente dalle rispettive salse o brodo nonché parmigiano reggiano. L’abbinamento deve avvenire al momento del consumo del pasto. Altrettanto dicasi per i contorni freddi (insalata, ecc…) per i quali l’aggiudicatario deve fornire l’occorrente per il condimento: olio, sale, aceto e limone.
I pasti devono essere consegnati ai singoli plessi con automezzi coibentati, utilizzati esclusivamente per il trasporto di derrate alimentari nel rispetto delle vigenti normative e disposizioni di legge in materia igienico-sanitaria e posti in contenitori in grado di conservare la temperatura per i cibi caldi ad un livello non inferiore a 65^ C. e per i cibi freddi ad un livello non superiore a 6^ C. in conformità alla normativa vigente (Legge n. 283 del 30.04.62 e D.P.R. n. 327 del 26.03.80 e successive modificazioni ed integrazioni).
Per gli altri alimenti il trasporto deve avvenire mantenendo le temperature ottimali di conservazione.
Tali contenitori e gli automezzi predisposti al loro trasporto vanno sanificati giornalmente.
I pasti verranno serviti in orario compreso fra le ore 11,45 e le ore 12,30 secondo il programma concordato con l’Amministrazione Comunale ogni anno all’avvio del servizio ed ogni qualvolta il Comune lo ritenga opportuno.
Il quantitativo dei pasti fornito ad ogni plesso deve essere accompagnato da apposita bolla di consegna, emessa in triplice copia, sulla quale devono essere indicati, oltre a quanto previsto dalla normativa vigente:
• il numero dei pasti distinti per alunni e personale scolastico, l’ora esatta della consegna ed il nome del plesso.
ART. 16 - SMALTIMENTO RIFIUTI
I rifiuti dovranno essere raccolti in appositi sacchetti posti nei contenitori chiusi con apertura a pedale dislocati nelle cucine e nei refettori. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovrà essere effettuata con modalità atte a garantire la salvaguardia da contaminazione ed il rispetto delle norme igieniche. Ove prevista, si effettuerà la raccolta differenziata di carta, del vetro, delle lattine e della plastica. La stessa può subire variazioni nel caso in cui il Comune cambi sistema di raccolta.
ART. 17 - VIGILANZA E CONTROLLI
La ditta dovrà possedere al proprio interno una struttura adeguatamente attrezzata di laboratorio d’analisi chimico-fisiche e microbiologiche condotta con riconosciuta professionalità da biologo iscritto all’ordine Nazionale dei biologi costantemente aggiornato in campo di igiene, scienza e tecnica delle trasformazioni culinarie, oppure avvalersi di laboratorio esterno qualificato e accreditato al fine di garantire un livello qualitativo ottimale del servizio erogato.
Le attività istituzionali che fanno capo al CONTROLLO DI QUALITA’ dovranno essere:
A) analisi di laboratorio microbiologiche su alimentari in entrata e in uscita e sulle attrezzature di cucina secondo le seguenti modalità:
- Frequenza = 1 volta al mese;
- Attrezzatura da cucina = tampone per rilevare i seguenti parametri:
• Carica batterica a 30^ C;
• Coliformi fecali;
• Streptococchi fecali o enterococco;
• Salmonella;
• Listeria monocitogenes;
Primi piatti, pietanza, frutta, verdura = carica batterica a 30^ C;
• Coliformi totali;
• Escherichia coli;
• Salmonella;
• Clastridi solfito riduttori;
• Stafilococco aureo.
B) verifica in base alle norme di legge e regolamenti inerenti l’igiene e la sanità degli impianti e del personale occupato;
C) supervisione tecnica di controllo della produzione dei pasti destinati alla refezione scolastica;
D) rilascio di giudizi di qualità espressi con riferimento agli standard previsti dalla normativa vigente redatti dai biologi addetti al laboratorio analisi unitamente alla dietista;
E) verifica delle strutture e degli strumenti di produzione tramite sopralluoghi e conseguente rilascio di specifiche dichiarazioni.
Alle linee produttive di tutti i prodotti a rischio di contaminazione microbica dovrà essere applicato il sistema di identificazione, valutazione e controllo del rischio denominato HACCP.
Al fine di individuare più celermente le eventuali cause di tossinfezione alimentare, l’aggiudicatario dovrà prelevare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno, in appositi contenitori chiusi, muniti di etichetta recante la data e conservarlo ad una temperatura non superiore a + 4 gradi centigradi per 48 ore e tenerlo a disposizione dell’autorità competente.
La vigilanza sul servizio avverrà con la più ampia facoltà di azione e nei modi ritenuti più idonei dall’Amministrazione Comunale e dalle competenti autorità sanitarie.
Il personale autorizzato ai controlli sarà munito di idonea documentazione.
La ditta libera l’Amministrazione Comunale da qualsiasi responsabilità in merito alla qualità igienico-sanitaria delle trasformazioni alimentari.
Potranno essere effettuati controlli da parte dei rappresentanti di Associazioni Genitori, formalmente costituite e formalmente riconosciute dal Comune o di Organi di partecipazione costituiti presso le Istituzioni Scolastiche.
ART. 18 - DIRITTO DI CONTROLLO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
E’ facoltà dell’amministrazione Comunale effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli al fine di verificare la conformità della fornitura alle prescrizioni di legge e alle condizioni contrattuali.
E’ facoltà dell’Amministrazione Comunale disporre, senza limitazione di orario, la presenza presso le cucine e i refettori di incaricati del Settore Pubblica Istruzione con compiti di verifica sulla corretta applicazione delle norme di legge, di quanto previsto nel presente capitolato e di quanto previsto nell’offerta tecnica.
L’Amministrazione potrà accedere, in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona delle varie strutture di ristorazione, al fine di esercitare il controllo circa il corretto svolgimento della fornitura in ogni sua fase.
ART. 19 - PIANO DI AUTOCONTROLLO
Il Piano di Autocontrollo deve essere redatto a norma del D.lgs 155/97 e s.m.i. e deve garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed effettuate le adeguate procedure di sicurezza degli alimenti avvalendosi dei principi su cui è basato lo schema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici che è denominato HACCP.
La ditta dovrà garantire in particolare quanto segue:
⮚ il piano di autocontrollo dovrà essere disponibile, per gli eventuali controlli degli organi di vigilanza dell’Azienda USL e dell’Addetto al controllo dell’Amministrazione Comunale, in ogni plesso scolastico; la ditta avrà l’obbligo di adeguare il piano di autocontrollo e le metodologie adottate in conseguenza di eventuali rilievi espressi dall’Azienda USL o dal Comune;
⮚ copia del piano di autocontrollo e delle schede tecniche dei prodotti di pulizia, sanificazione, disinfezione il cui utilizzo sia previsto dal piano stesso, dovranno essere depositate presso gli uffici comunali prima dell’inizio dell’appalto; dovrà altresì essere depositata ogni successiva variazione allo stesso piano.
L’Amministrazione Comunale potrà effettuare, a mezzo di laboratorio accreditato ai fini dell’autocontrollo, indagini analitiche sui pasti cotti da somministrarsi all’utenza, con determinazione dei principali parametri biotossicologici e/o chimici a seconda del rischio collegato alla tipologia dei prodotti, nonché controlli sull’effettiva provenienza biologica dei prodotti utilizzati: allo scopo, la ditta dovrà rendere accessibile agli addetti tutti i locali dei singoli plessi ove vengono prodotti i pasti consentendo il prelievo dei campioni del caso.
Nel caso di risultati di analisi non conformi agli standard la ditta è obbligata a realizzare correttivi nei tempi individuati dall’Amministrazione Comunale ed effettuare a proprie spese nuove analisi fino a quando non si sia raggiunta la conformità.
La ditta aggiudicataria dovrà rendersi disponibile ad adeguare o modificare il Piano di Autocontrollo su richiesta dell’Amministrazione Comunale o su indicazione della competente Autorità Sanitaria, senza pretendere alcun rimborso. All’interno del Piano di Autocontrollo la ditta deve garantire i campionamenti di matrici alimentari e di prodotto finito, predisponendo un calendario annuale che preveda almeno due (2) campioni mensili sia di “pasto cotto” che di “materie prime”.
ART. 20 - BLOCCO DELLE DERRATE E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI
I controlli potranno dar luogo al “blocco delle derrate”. I tecnici incaricati dall’Amministrazione Comunale provvederanno a far custodire tali derrate in un magazzino o in frigorifero (se deperibili) ed a far apporre sulle stesse un cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”. L’Amministrazione Comunale provvederà entro 3 giorni a far accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell’alimento e a darne tempestiva comunicazione alla ditta. Qualora i referti diano esito sfavorevole, alla ditta saranno addebitate le spese di analisi. Al fine di individuare più
celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari la ditta dovrà prelevare quotidianamente almeno 100 gr. di ciascuna preparazione indicata dal menù e mantenerla in frigorifero per almeno 48 ore a + 4° in una zona identificabile con apposi to cartello; ogni alimento deve essere riposto in contenitori monouso con indicata la natura del contenuto e il giorno di preparazione. Qualora i pasti non risultassero conformi a quanto richiesto, la ditta ha l’obbligo di provvedere ad una loro tempestiva sostituzione od integrazione per non alterare il normale svolgimento della fornitura.
ART. 21 – EMERGENZE
L’aggiudicatario dovrà comunque garantire in qualsiasi caso il pasto giornaliero.
ART. 22 - ANALISI SUI PRODOTTI FORNITI
L’aggiudicatario deve fornire con frequenza mensile copia dei referti delle analisi microbiologiche indicate all’art. 17, lett. A).
ART. - 23 ONERI A CARICO DEL COMUNE
Sono a carico dell’Amministrazione Comunale:
- la fornitura delle attrezzature di mensa (tavoli e sedie) e quant’altro può occorrere presso le sedi scolastiche;
- la fornitura di acqua, energia elettrica, riscaldamento, telefono e quant’altro necessario per il funzionamento degli impianti utilizzati nell’ambito scolastico;
- la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, degli arredi e delle attrezzature di proprietà comunale;
- il pagamento dei pasti: degli alunni utenti del servizio mensa e del personale insegnante autorizzato.
ART. 24 – PIANO DI SICUREZZA AI SENSI DEL D.LGS. 626/94 e s.m.i.
L’aggiudicatario è obbligato ad osservare e far osservare a tutto il personale alle dipendenze proprie tutte le vigenti norme di carattere generale e le prescrizioni relative alla tutela della salute e prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro.
L’aggiudicatario è tenuto a provvedere all’adeguata istruzione del personale addetto, nonché degli eventuali sostituti, in materia di sicurezza ed igiene del lavoro.
L’aggiudicatario è tenuto a redigere il Piano di sicurezza relativo ai rischi della propria attività, così come previsto dal D.Lgs. 626/94 e s.m.i.
Il Piano di sicurezza dovrà essere consegnato in copia, dall’aggiudicatario al Dirigente del Settore Pubblica Istruzione, in corrispondenza con la data di inizio del servizio stesso.
L’aggiudicatario inoltre, dovrà elaborare e consegnare all’Istituzione, prima dell’inizio della gestione dei servizi di cui al presente appalto, il proprio documento di valutazione dei rischi armonizzato con quello messo a disposizione dall’Ente tenendo conto delle attività che andranno a svolgersi e delle attrezzature utilizzate, ai sensi del D.Lgs. 626/94 e s.m.i.
L’aggiudicatario dovrà altresì nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione ovvero dovrà dichiarare di svolgere direttamente tale funzione come “datore di lavoro” ai sensi dell’articolo 10 del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e successive modifiche ed integrazioni.
L’aggiudicatario si impegna a fornire all’Amministrazione, in corrispondenza con l’inizio dell’appalto, le informazioni di seguito indicate, per le quali si impegna contestualmente a segnalare ogni eventuale modifica o integrazione che si verificasse nella durata contrattuale:
o nominativo del responsabile della sicurezza;
o nominativo del rappresentante dei lavoratori;
o requisiti tecnico-professionali richiesti da legislazione specifica;
o mezzi/attrezzature antinfortunistiche inerenti alla tipologia del lavoro da eseguire;
o formazione professionale (documentata) in materia di sicurezza dei lavoratori impegnati nel servizio oggetto dell’appalto;
o mezzi e attrezzature previsti e disponibili per l’esecuzione del lavoro;
o dotazione di dispositivi di protezione individuale;
o numero e presenza media di addetti;
o numero e tipologia degli infortuni occorsi negli ultimi tre anni;
o altre informazioni che l’aggiudicatario ritiene utile fornire in merito al suo servizio di prevenzione e protezione.
ART. 25 – ASSICURAZIONI
La ditta aggiudicataria sarà tenuta a produrre, al momento della sottoscrizione del contratto, una assicurazione per RCT con un massimale non inferiore a Euro 3.000.000,00 per sinistro e con un minimo di Euro 200.000,00 a persona a copertura di qualsiasi rischio derivante dall’espletamento del servizio nonché per i danni derivanti all’Amministrazione in conseguenza di quanto sopra.
L’esistenza di tale polizza non libera l’aggiudicatario dalle proprie responsabilità avendo essa soltanto lo scopo di ulteriore garanzia.
Il Comune di Riccione è conseguentemente esonerato da qualsiasi responsabilità nei casi predetti. E’ fatta salva la facoltà degli utenti destinatari dei pasti di richiedere direttamente il risarcimento dei danni per eventuali anomalie del servizio, inadempimenti, e rischi derivanti dal medesimo, alla ditta aggiudicataria la quale dovrà espressamente inserire nella suddetta polizza, fra i beneficiari, unitamente al Comune di Riccione, anche gli alunni destinatari dei pasti in persona di chi esercita la loro potestà.
ART. 26 - PAGAMENTO PASTI
Il Comune di Riccione corrisponderà all’aggiudicatario il compenso dovuto per i pasti erogati e somministrati in base a fatturazioni mensili che verranno pagate entro 90 giorni data ricevimento fattura. Dette fatture dovranno essere corredate da copia delle bolle di accompagnamento relative alle consegne effettivamente eseguite.
ART. 27 - PREZZI DI PASTO
I prezzi unitari di pasto sono quelli risultanti in sede di gara.
ART. 28 – FATTURAZIONE
L’aggiudicatario fatturerà mensilmente. Le fatture dovranno essere corredate della seguente documentazione:
⮚ il numero totale dei fruitori, suddiviso tra i vari centri di distribuzione;
⮚ il numero dei pasti distribuito ai bambini;
⮚ il numero dei pasti distribuito agli adulti;
In caso di mancata presentazione della documentazione elencata non si procederà alla liquidazione delle spettanze.
ART. 29 - REVISIONE PERIODICA DEL PREZZO
La revisione dei prezzi è regolata dall’art. 44 della Legge 724/94. La stessa opera annualmente dopo che siano trascorsi almeno 365 giorni dall’aggiudicazione. Per l’individuazione delle variazioni si assumeranno come riferimento le variazioni ISTAT pubblicate sulla G.U.
ART. 30 - DIVIETO DI CESSIONE E SUBAPPALTO
Xxxx la rescissione del contratto è vietata qualsiasi forma di cessione del contratto e/o subappalto del servizio, ad esclusione del solo trasporto dei pasti dal centro di cottura della ditta aggiudicataria ai plessi scolastici. Per il subappalto del trasporto pasti si applica l’art. 118 del D.Lgs. 163/2006.
ART. 31 - PENALITA’
L’Amministrazione Comunale applicherà alla ditta aggiudicataria le seguenti penalità, oltre quelle stabilite in precedenza, qualora si determinino le condizioni qui di seguito indicate:
- il doppio del costo del pasto, per ogni pasto regolarmente prenotato non consegnato od incompleto nella sua composizione;
- Euro 250,00 (euro duecentocinquanta/00) per ogni fornitura, ad un singolo plesso scolastico, di pasti le cui grammature risultino inferiori a quelle stabilite;
- Euro 500,00 (euro cinquecento/00) per ogni mancata consegna, ad un singolo plesso scolastico, delle stoviglie;
- Euro 1.500,00 (euro millecinquecento/00) per ogni giornata di fornitura dei pasti in cui vengano utilizzati uno o più prodotti non corrispondenti alle caratteristiche merceologiche richieste;
- Euro 2.500,00 (euro duemilacinquecento/00) per il mancato rispetto delle norme igienico- sanitarie in ogni fase del processo produttivo: stoccaggio, manipolazione, confezionamento, trasporto, consegna;
- Euro 1.500,00 (euro millecinquecento/00) per ogni giornata di fornitura dei pasti i cui menù non corrispondano a quanto stabilito dal contratto e non siano stati preventivamente autorizzati dal Comune di Riccione;
- Euro 250,00 (euro duecentocinquanta/00) per ogni fornitura, ad un singolo plesso scolastico, di pasti confezionati in modo tale da compromettere la loro appetibilità;
- Euro 250,00 (euro duecentocinquanta/00) per il mancato rispetto dei tempi di fornitura da applicarsi per ogni singola scuola e ad ogni giornata in cui il fatto è avvenuto;
- Euro 1.500,00 (euro millecinquecento/oo) per ogni errata consegna di diete speciali;
- Euro 5.000,00 (euro cinquemila/00) per l’utilizzo di prodotti da agricoltura biologica non conformi e/o privi della relativa certificazione.
L’applicazione delle penalità deve essere preceduta da regolare contestazione da parte dell’Amministrazione Comunale. Alla ditta aggiudicataria sono concessi 8 giorni di tempo per fornire le proprie controdeduzioni e, se non saranno ritenute adeguate e convincenti da parte dell’Amministrazione Comunale, questa procederà all’applicazione delle penali stabilite.
L’importo delle penali sarà decurtato in sede d liquidazione delle fatture relative alle prestazioni a carico dell’Amministrazione Comunale.
ART. 32 - DURATA DEL CONTRATTO
Il contratto ha durata dal 01/09/2007 al 31/08/2010 con possibilità di rinnovo per uguale periodo;
ART. 33 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Le parti convengono che, oltre a quanto è genericamente previsto dall’art. 1453 Codice Civile per i casi di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 Codice Civile le seguenti ipotesi:
1 apertura di fallimento o altra procedura concorsuale a carico della Ditta aggiudicataria;
2 messa in liquidazione o altri casi di cessione dell’attività della gestione;
3 mancata osservanza del divieto di subappalto ed impiego di personale non dipendente della Ditta aggiudicataria;
4 inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione del centro di cottura, nelle fasi di conservazione, preparazione, confezionamento e trasporto;
5 utilizzo di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli allegati relativi alle condizioni igieniche ed alle caratteristiche merceologiche;
6 casi di intossicazione alimentare;
7 utilizzo per tre volte, anche non consecutive di derrate non previste dal contratto;
8 inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi di lavoro.
In tali casi l’Amministrazione Comunale potrà risolvere di diritto il contratto comunicando alla ditta, con raccomandata A/R, di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa, ed indicando nella stessa raccomandata la data in cui la Ditta dovrà terminare il servizio e considerare risolto il contratto.
Nei casi previsti dal presente articolo, la ditta aggiudicataria incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dal Comune salvo il risarcimento di ulteriori eventuali danni.
ART. 34 – CAUZIONE
La cauzione da fornirsi anche mediante fideiussione bancaria o assicurativa viene stabilita nella misura del 5% dell’importo della fornitura.
ART. 35 - FORO COMPETENTE
Nel caso insorgessero controversie è competente il Foro di Rimini.
Per quanto non previsto nel presente atto si rinvia alle vigenti disposizioni di legge in materia
ART. 36 – ALLEGATI
Sono allegati al presente capitolato, divenendone parte integrante e sostanziale:
1) tabelle dietetiche
note per l’utilizzo ingredienti / grammature (Allegato B1)
1) schede merceologiche - caratteristiche degli alimenti di origine vegetale e animale (Allegato B2)
2) Elenco dei prodotti ortofrutticoli per stagionalità (Allegato B3)
PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE:
il sottoscritto
nato a il
nella sua qualità di legale rappresenta/titolare di
con sede in
via n.
COD.FISCALE/PARTITA IVA n.
Dichiaro di aver preso visone integrale del presente capitolato e di accettare senza eccezione alcuna tutte le condizioni e clausole ivi contenute
In fede
(luogo e data)
(firma)