ACCORDO INTERPROFESSIONALE TABACCO
ACCORDO INTERPROFESSIONALE TABACCO
per i raccolti 2018 – 2019 – 2020
APPROVATO 9 GENNAIO 2018
Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia Via Monte delle Gioie, 1/C – 00199 – Roma
Tel. 06/0000000 – email xxxxx.xxxxxxxxx@xxxxx.xxx
ACCORDO INTERPROFESSIONALE TABACCO PER I RACCOLTI 2018, 2019 e 2020
tra, da un lato,
O.N.T. Italia Scarl, rappresentata dal Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, XX.X.XXX. Xxxxx, rappresentata dal delegato del Vice-Presidente Xxxxxxx Xxxxx,
e, dall’altro, A.P.T.I., rappresentata dal Presidente Xxxxxxxx Xxxxxxxxx,
nel seguito indicate, congiuntamente, le parti,
- considerata la specificità della coltura del tabacco e la rilevanza degli investimenti e dei costi di produzione che le sono propri,
- considerato il venir meno, a partire dal raccolto 2015, del quadro normativo derivante dalla pagamento di aiuti accoppiati o sostegni specifici legati ai quantitativi prodotti,
- considerata la necessità di razionalizzare un mercato assai sensibile, che si è venuto a trovare del tutto privo di regole comuni di funzionamento, dopo oltre 40 anni di storia, inficiando anche tutti gli sforzi compiuti in Italia per rendere sempre più efficiente la sua organizzazione e funzionamento;
- considerata la necessità di fornire la massima tutela in primo luogo ai coltivatori e di salvaguardare l’efficienza del sistema, garantendone la massima trasparenza per garantire la piena competitività tra tutti gli operatori;
- considerata la necessità di contrastare efficacemente possibili fenomeni illeciti;
- considerata l’opportunità di definire uno schema di Contratto-–Tipo ai sensi dell’articolo 6 comma 3 del D.L. n. 51/2015 convertito con modificazioni dalla L. n. 91/2015, e il mantenimento di un sistema di controlli che tuteli tutti gli operatori autorizzati alla contrattazione;
- considerato il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ed il ruolo che esso assegna alle Organizzazioni Interprofessionali;
- considerata la rappresentatività dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia in termini di volumi prodotti, trasformati e commercializzati in Italia;
- tenuto conto del funzionamento dell’Accordo Interprofessionale in vigore per i raccolti 2015-2016-2017, grazie alla collaborazione degli Organismi pubblici preposti e, in particolare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha esteso l’obbligo di rispettare i contenuti dell’Accordo stesso, compreso il Contratto-Tipo ad esso allegato, e del versamento dei contributi finanziari per l’effettuazione dei controlli a tutti gli operatori del settore, anche non aderenti direttamente o indirettamente all’Organizzazione Interprofessionale;
- tenuto conto del fatto che il sistema di regole definito dall’Accordo Interprofessionale, compreso il Contratto-Tipo, dal Decreto Ministeriale di estensione delle regole, dalle Circolari applicative dell’AGEA e dal D.L. n. 51/2015 convertito con modificazioni dalla
L. n. 91/2015, per gli aspetti sanzionatori, ha garantito un buon funzionamento del mercato, fin dal primo anno di applicazione, facendo peraltro emergere isolati casi anomali su un altissimo numero di contratti/impegni di coltivazione sottoscritti;
- considerata la missione e gli obiettivi statutari dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia che, in coerenza con il Regolamento (UE) 1308/2013, prevedono, tra l’altro di:
1. migliorare la conoscenza e la trasparenza della produzione e del mercato, anche mediante la pubblicazione di dati statistici aggregati sui costi di produzione, sui prezzi, corredati, se del caso, di relativi indici, sui volumi e sulla durata dei contratti precedentemente conclusi e mediante la realizzazione di analisi sui possibili sviluppi futuri del mercato a livello regionale, nazionale o internazionale;
2. prevedere il potenziale di produzione e rilevare i prezzi pubblici di mercato;
3. coordinare l’offerta e la commercializzazione della produzione dei propri aderenti;
4. contribuire ad un migliore coordinamento delle modalità di immissione del tabacco greggio sul mercato, in particolare attraverso ricerche e studi di mercato;
5. esplorare potenziali mercati d’esportazione;
6. redigere contratti tipo compatibili con la normativa dell’Unione europea per la vendita del tabacco greggio allo stato secco sciolto agli Acquirenti, tenendo conto della necessità di ottenere condizioni concorrenziali eque e di evitare distorsioni del mercato;
7. valorizzare in modo ottimale il potenziale dei prodotti, anche a livello di sbocchi di mercato, e sviluppare iniziative volte a rafforzare la competitività economica e l’innovazione del settore;
8. raccogliere, elaborare e fornire le informazioni e svolgere le ricerche necessarie per innovare, razionalizzare, migliorare e orientare la produzione, la trasformazione e la commercializzazione verso prodotti più adatti al fabbisogno del
mercato e ai gusti e alle aspettative dei consumatori, con particolare riguardo alla qualità dei prodotti e alla protezione dell’ambiente;
9. adattare in comune la produzione e la trasformazione alle esigenze del mercato e migliorare il prodotto;
10. promuovere la razionalizzazione e il miglioramento delle attività della produzione e della trasformazione;
11. ricercare metodi atti a limitare l’impiego di prodotti fitosanitari, a gestire meglio altri fattori di produzione, individuando e definendo buone pratiche agronomiche, (GAP) al fine di garantire la qualità dei prodotti e la salvaguardia del suolo e delle acque, a rafforzare la sicurezza sanitaria del tabacco greggio, in particolare attraverso la tracciabilità e rintracciabilità dello stesso;
12. promuovere, anche in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, l’attuazione di buone pratiche di lavoro agricolo (ALP) mediante la definizione di principi e standard misurabili;
13. mettere a punto metodi e strumenti per migliorare la qualità dei prodotti in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione;
14. mettere a punto metodi e strumenti che consentano di aumentare l’efficienza economica del settore attraverso la riduzione dei costi di produzione e trasformazione;
15. promuovere ed eseguire la ricerca sulla produzione integrata e sostenibile o su altri metodi di produzione rispettosi dell’ambiente;
16. contribuire alla gestione economica dei sottoprodotti e alla riduzione e gestione dei rifiuti compatibilmente con le norme nazionali e dell’Unione europea sull’ambiente;
17. definire per quanto riguarda le normative tecniche relative alla produzione e alla commercializzazione, regole più restrittive rispetto a quelle previste dalle normative dell’Unione europea e nazionali per il tabacco greggio;
18. collaborare con la Pubblica Amministrazione, in particolare con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che svolge i compiti di riconoscimento, controllo e vigilanza della O.I., e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il contrasto alle attività di produzione e di commercio illecite nel settore del tabacco greggio;
19. promuovere e contribuire attivamente alla realizzazione di strumenti e sistemi di controllo, che garantiscano la piena e libera concorrenza e parità di condizioni, per tutti gli operatori nel settore del tabacco greggio;
si è convenuto
di definire ed approvare il presente Accordo Interprofessionale relativo alle principali condizioni che consentano alla produzione italiana di tabacco greggio di rispondere alle esigenze del mercato;
che il presente Accordo riguarda i raccolti 2018, 2019 e 2020, se non interverranno variazioni il presente Accordo si intenderà prorogato per ulteriori tre raccolti;
che Il presente Accordo potrà essere modificato esclusivamente attraverso deliberazioni dell’Assemblea dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia (nel seguito, per brevità, OIT).
ARTICOLO 1 – COORDINAMENTO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE
Per consentire il proprio ruolo di coordinamento della commercializzazione della produzione italiana di tabacco greggio, OIT deve conoscere tempestivamente le informazioni pubbliche relative agli impegni dei produttori in termini di produzione, dei trasformatori in termini di flussi di trasformazione e seguire l’andamento della contrattazione e delle consegne.
XXXX trasmette al Mipaaf e comunica a OIT:
- entro 15 giorni dal termine ultimo previsto per la trasmissione telematica dei contratti di coltivazione, le informazioni relative al numero dei contratti e dei relativi coltivatori, alle superfici ed ai quantitativi di produzione contrattati da ogni singolo contraente autorizzato (OP e Acquirenti), suddivisi per gruppo varietale ;
- entro il 31 luglio dell’anno del raccolto, le eventuali variazioni rispetto ai contratti di coltivazione stipulati, relative alle superfici effettivamente coltivate e le conseguenti variazioni riguardo i quantitativi di produzione attesi;
- entro 15 giorni dal termine ultimo previsto per le consegne, in forma aggregata per macro-area (nord, centro e sud), in funzione della sede legale del trasformatore e suddivisa per gruppo varietale, le informazioni relative al numero di contratti effettivamente conclusi con il numero dei relativi coltivatori, i quantitativi effettivamente consegnati (peso lordo e peso netto) e le relative superfici di coltivazione, oltre ad una statistica relativa alle superfici e produzioni (peso netto), suddivisa per gruppo varietale per singolo Comune di riferimento dei produttori.
A partire dal mese di gennaio dell’anno successivo al raccolto di cui trattasi, allo scopo di monitorare la fase delle consegne, AGEA definisce un calendario di incontri con OIT, con cadenza almeno quindicinale.
ARTICOLO 2 – CONTRATTI DI COLTIVAZIONE
I produttori attraverso le OP riconosciute cui aderiscono e le Associazioni riconosciute di queste ultime (nel seguito, per brevità, i Venditori) e le imprese di prima trasformazione o le manifatture o le imprese appartenenti a gruppi manifatturieri (in seguito, per brevità, gli Acquirenti) riconosciute, si impegnano a sottoscrivere e rispettare contratti di coltivazione, redatti secondo lo schema di Contratto-Tipo di cui all’Allegato 1 del presente Accordo, di cui costituisce parte integrante e sostanziale e i cui contenuti e requisiti sono da intendersi minimi e inderogabili, fatta salva l’aggiunta di ulteriori elementi, lasciati alla libera negoziazione delle parti.
Le parti interessate si impegnano altresì a sottoscrivere e far sottoscrivere ai propri aderenti gli impegni e le dichiarazioni di coltivazione sottostanti i contratti di coltivazione, in coerenza con questi ultimi e secondo le modalità definite da AGEA.
Ai sensi della normativa vigente riguardante la disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari e, segnatamente, dell’articolo 62 del Decreto-legge n. 1/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012 , n.
27 i contratti devono essere informati a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, con riferimento ai beni forniti e che, in particolare, è vietato:
a) imporre direttamente o indirettamente condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, nonché condizioni extracontrattuali e retroattive;
b) applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti.
Nello specifico si chiarisce che i prezzi indicati nelle griglie contrattuali (punto 7 dell’Allegato 1 al Contratto-Tipo) rappresentano i prezzi finiti sulla base dei quali, in funzione delle quantità e delle caratteristiche del tabacco oggetto di ciascuna consegna, dovrà essere emesso il bollettino di perizia ed effettuato il relativo pagamento integrale, entro e non oltre 30 giorni da ciascuna consegna.
La totalità delle intese raggiunte tra le parti devono essere contenute nel contrato di coltivazione tra di esse sottoscritto. Non è dunque consentita la stipula di accordi collaterali, di qualsivoglia natura, in deroga o ad integrazione delle pattuizioni contenute nel contratto di coltivazione, pena le sanzioni previste dal D.L. n. 51/2015 convertito con modificazioni nella L. n. 91/2015, salvo altro.
Qualora, per atto o fatto imputabile all’acquirente, un produttore sia costretto a non effettuare le consegne previste nel contratto di coltivazione con esso stipulato, il coltivatore dovrà darne tempestiva comunicazione alla AGEA ed alla OP cui è associato, indicando la quantità e la qualità del tabacco non consegnato ed il luogo di conservazione di esso.
Effettuata tale comunicazione, in assenza di diverse indicazioni da parte di AGEA, trascorsi dieci giorni dalla relativa comunicazione, il produttore avrà la facoltà di contrattare il tabacco non consegnato attraverso la propria OP di appartenenza anche successivamente alla data di inizio delle consegne.
Qualora il produttore non sia riuscito a collocare il tabacco non consegnato attraverso la propria OP di appartenenza e decida, per la campagna successiva, di aderire ad una nuova OP, la contrattazione del medesimo tabacco non consegnato dovrà avvenire attraverso la nuova OP.
La mancata calendarizzazione delle consegne e il ritardo nel pagamento anche di una sola consegna costituiscono condotte che legittimano il produttore a sospendere le successive consegne e ad esercitare i propri diritti, come previsti dal contratto di coltivazione sottoscritto.
Per ogni campagna AGEA trasmetterà al Mipaaf e a OIT i prezzi medi di acquisto del tabacco a livello nazionale, suddivisi per gruppo varietale. Qualora il prezzo medio (risultante dalla somma dei prezzi per grado commerciale diviso per il numero dei gradi) indicato nelle griglie contrattuali di uno specifico contratto si discosti di oltre il 40 % dai prezzi medi nazionali di acquisto rilevati a livello nazionale per il raccolto precedente, relativamente al medesimo gruppo varietale, il venditore e l’acquirente dovranno trasmettere ad AGEA, unitamente alla trasmissione telematica del contratto di coltivazione, giustificata motivazione, sottoscritta da entrambi, atta a giustificare lo scostamento rilevato. Ciò al fine di consentire una efficace esecuzione dei controlli per la tutela dei coltivatori e la verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento dell’acquirente e l’autorizzazione a stipulare contratti di coltivazione per la campagna successiva.
Al fine di consentire l’effettuazione di controlli sulle consegne del tabacco da parte dei coltivatori, in base ai contratti di coltivazione sottoscritti, gli acquirenti comunicano all’Organismo preposto ai controlli sia la data di inizio delle consegne sia, entro il giovedì della settimana precedente, il calendario settimanale dei ritiri. Ogni mancata comunicazione, compromette la corretta effettuazione dei controlli e costituisce infrazione oggetto di sanzione da parte dell’ICQRF, ai sensi del DL n. 51/2015 convertito con modificazioni nella L. n. 91/2015.
ARTICOLO 3 – CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEL TABACCO
Il tabacco oggetto di consegna deve corrispondere alle caratteristiche oggettive qualitative minime riportate nell’Allegato 2 del presente Accordo. Le parti contrattuali, nella libera negoziazione, potranno introdurre ulteriori elementi qualitativi.
ARTICOLO 4 – COMMISSIONI ARBITRALI
Le controversie relative all’applicazione del presente Accordo, con esclusione di quanto previsto contrattualmente tra le parti contrattuali in relazione alle consegne del tabacco, sono deferite ad una Commissione arbitrale costituita secondo quanto all’uopo deliberato dall’Assemblea di OIT.
Le parti contrattuali si atterranno alle decisioni della Commissione arbitrale le cui decisioni verranno prese in forma di lodo rituale, ai sensi dell’articolo 806 del codice di procedura civile.
La Commissione arbitrale sarà composta da cinque membri di cui due scelti paritariamente da ciascuna delle due componenti costituenti l’OIT e la quinta, con funzioni di Presidente, individuata unanimemente dall’Assemblea di OIT.
In ogni caso, i costi derivanti dalla risoluzione delle controversie, di qualsiasi natura, restano a carico delle parti contrattuali, secondo quanto deciso dalla Commissione arbitrale.
ARTICOLO 5 – ASSICURAZIONE DEI RACCOLTI
OIT promuoverà la sottoscrizione, da parte dei produttori, di polizze assicurative contro i danni atmosferici dei raccolti e, qualora possibile, polizze assicurative per la salvaguardia dei redditi dei coltivatori.
ARTICOLO 6 – LINEE GUIDA E DISCIPLINARI DI PRODUZIONE E CURA
Le linee guida di buone pratiche agricole e i disciplinari di produzione, per singola varietà di tabacco, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità e redditività economica delle produzioni sono predisposti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le Organizzazioni di produttori si impegnano affinché i produttori associati rispettino tali pratiche.
Le linee guida ed i disciplinari di produzione sono aggiornati periodicamente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, se necessario, per tener conto delle mutate esigenze del mercato e dei vincoli legati all’ambiente e alla legislazione, sentita l’OIT.
ARTICOLO 7 – BUONE PRATICHE DI LAVORO AGRICOLO (ALP) E RETE DEL LAVORO AGRICOLO DI QUALITÀ (RLAQ)
OIT, anche in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, promuove l’applicazione di buone pratiche di lavoro agricolo (ALP) e il loro continuo miglioramento per il raggiungimento dei più alti livelli di tutela dei lavoratori.
Gli impegni, da considerarsi minimi e non esaustivi, sono descritti nell’Allegato 3 del presente accordo.
OIT inoltre, in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, promuoverà l’adesione delle imprese associate alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (RLAQ) istituita presso l’INPS dall’art. 6, DL 91/2014, convertito con modificazioni dalla L. 116/2014 e s.m.i., con lo scopo di selezionare imprese agricole ed altri soggetti previsti dalla normativa che, rispondendo ai requisiti richiesti per l’iscrizione, si qualificano per il rispetto delle norme in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
L’adesione alla RLAQ va intesa come l’esito concreto di un percorso di innovazione culturale, che a seguito di puntuali verifiche preventive, comporrà una “griglia selettiva” atta ad individuare, valorizzare e premiare le aziende virtuose.
ARTICOLO 8 – PIANO FITOSANITARIO NAZIONALE
OIT, in coordinamento con gli Uffici del Mipaaf ed avvalendosi di esperti di fama internazionale, ha predisposto un documento denominato “Piano di Strategia Fitosanitaria Nazionale 2018-2020”, Allegato 4 del presente Accordo Interprofessionale, di cui rappresenta parte integrante e sostanziale.
Il documento vuole rispondere all’esigenza della tabacchicoltura nazionale di dotarsi di un quadro chiaro e definito delle esigenze del settore in maniera organica, distinguendo tra i prodotti essenziali e quelli comunque registrati, ponendo la massima attenzione ai metodi di somministrazioni autorizzati e condividendone i contenuti con i Ministeri (Agricoltura, Salute e Ambiente) e gli altri stakeholder coinvolti (associazioni ambientaliste e ditte produttrici), rifuggendo da una politica di “gestione delle emergenze”.
Tenuto conto dell’importanza strategica e del valore del documento in termini di sostenibilità ambientale, conseguentemente, verrà richiesta al Mipaaf l’estensione obbligatoria erga omnes a tutti gli operatori del settore.
ARTICOLO 9 – CONTRIBUZIONE INTERPROFESSIONALE
È istituita una contribuzione interprofessionale per i produttori e i trasformatori/soggetti assimilati per ogni campagna, l’importo è fissato ogni anno mediante delibere dell’OIT, secondo le seguenti regole di ripartizione e di raccolta:
- per i Venditori, il contributo viene richiesto dalla OIT alle Organizzazioni di produttori riconosciute;
- per gli Acquirenti, il contributo viene richiesto dalla OIT agli Acquirenti riconosciuti. I contributi sono destinati a finanziare i costi relativi a:
- i controlli tecnici e amministrativi eseguito da un organismo specializzato, individuato da OIT, che opererà sotto il coordinamento di AGEA;
- l’organizzazione della produzione e commercializzazione;
- la ricerca e sperimentazione;
- gli studi economici;
- la diffusione delle conoscenze.
ARTICOLO 10 – MODIFICHE DELL’ACCORDO
Il presente accordo può essere modificato su richiesta di una delle componenti dell’OIT, con il voto unanime dell’Assemblea.
ARTICOLO 11 – ESTENSIONE DELL’ACCORDO AI SOGGETTI NON ADERENTI
A norma degli articoli 164 e 165 del regolamento (UE) n. 1308/2013 e del decreto legislativo n. 173/1999, l’OIT chiede l’estensione del presente Accordo, compresi gli Allegati e le contribuzioni di cui all’articolo 9, da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anche agli operatori interessati, singoli o associati: produttori, loro Organizzazioni ed Associazioni di queste ultime ed Acquirenti (trasformatori, manifatture ed imprese facenti parte di gruppi manifatturieri), non aderenti all’OIT stessa.
il Presidente Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Roma, 9 gennaio 2017
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
O.N.T. Italia Scarl Il Presidente
XX.X.XXX. Xxxxx
Xxxxxxx Xxxxx
Per il Vice-Presidente
APTI
FAI - CISL | FLAI - CGIL | UILA - UIL |
Fai, Flai e Xxxx prendono atto dei contenuti dell’Accordo Interprofessionale Tabacco per i raccolti 2018, 2019 e 2020, a garanzia del rispetto della legalità dell’impresa e a garanzia del lavoratore che presta attività in favore della stessa. Esprimono apprezzamento e condivisione per i contenuti dello schema di accordo, in particolare per i punti relativi al Codice del buon lavoro agricolo e del Piano di strategia fitosanitaria.
Le previsioni contenute nell’Accordo, prendono spunto da quanto in questi anni fatto in materia di contrattazione collettiva dai sindacati di categoria e da un sistema di relazioni sindacali serie e proficue. Eticità e legalità dei prodotti agricoli significa rispetto dei contratti collettivi e delle leggi, per garantire redditività alle imprese tutelando la dignità del lavoro. Per questo Fai, Flai e Xxxx considerano particolarmente distintiva la volontà di promuovere l’adesione delle aziende produttrici alla Rete del lavoro agricolo di qualità, sintomo della volontà di rendere sempre più sostenibile la filiera agricola del tabacco.
Fai, Flai e Uila ritengono che le parti sociali debbano giocare un ruolo determinante e pertanto considerano l’Accordo Interprofessionale un ulteriore passo importante verso la sostenibilità sociale e ambientale di una filiera che continuano a considerare importante, per il reddito che genera agli agricoltori, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati nel settore.
Allegato 1 – Schema contratto di coltivazione “A”
Timbro di accettazione Organismo Pagatore | Spazio per bar-code |
CUAA (CF/P.IVA) dell’Acquirente Ragione Sociale dell’Acquirente
N° Contratto Descrizione gruppo varietale
CONTRATTO DI COLTIVAZIONE TABACCO - RACCOLTO
L’ACQUIRENTE
□ Impresa di prima trasformazione riconosciuta
□ Manifattura/Società affiliata riconosciuta come impresa di prima trasformazione
□ Manifattura/Società affiliata, non riconosciuta come impresa di prima trasformazione
CUAA , con sede in Comune Prov. CAP riconosciuto da AGEA in data / / con Prot. n. DPTU rappresentato legalmente da
CUAA , nato/a il / / a
Comune Prov. CAP domiciliato per l’incarico in Comune Prov. CAP
La manifattura/società affiliata non riconosciuta come impresa di prima trasformazione dichiara che il tabacco oggetto del presente contratto sarà materialmente ritirato e lavorato presso l’impresa di prima trasformazione riconosciuta:
e
IL VENDITORE
□ OP
□ AOP
costituita in data / / , registrata in data / / al n° in
con sede legale in Comune Prov. CAP riconosciuta dall’Organismo pagatore con nota n. del / / ; Rappresentato legalmente da:
CUAA , nato/a il / / a
Comune Prov. CAP domiciliato per l’incarico in Comune Prov. CAP
STIPULANO
il presente contratto di coltivazione a norma delle disposizioni in vigore nel settore del tabacco, derivate dal Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, dalla conseguente normativa nazionale di applicazione e dall’Accordo Interprofessionale dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia per i raccolti 2015-2016 e 2017.
A – Il Venditore si impegna
1. a consegnare all’Acquirente, per il raccolto tabacco del gruppo varietale oggetto del presente contratto per un quantitativo massimo di Kg ;
2. a consegnare all’Acquirente tabacco secco allo stato sciolto di qualità sana, leale, mercantile e privo del prodotto con le caratteristiche negative elencate nell’Allegato 2 dell’Accordo Interprofessionale per i raccolti 2015, 2016 e 2017 firmato nell’ambito dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia, e nel rispetto delle condizioni previste dalla Circolare AGEA emanata in relazione al presente anno di raccolto, presso il magazzino di trasformazione/centro di acquisto sito in
3. a fornire all’Acquirente l’elenco dei soci interessati dal presente contratto di coltivazione, a consentire il trattamento dei dati dei medesimi per quanto necessario a consentire la tracciabilità del tabacco prodotto e a mettere a disposizione dello stesso gli impegni di coltivazione (B) e le eventuali dichiarazioni di coltivazione (C) sottostanti il presente contratto;
4. a far produrre dai propri associati il quantitativo massimo indicato al punto A-1, netto, di tabacco greggio in foglia, come da elenco dei produttori associati accettato dall’Acquirente e dalla stampa SIAN allegata (Allegati 1, 2);
5. a far coltivare a tabacco dai propri associati la superficie delle particelle interessate, decurtata delle aree di servizio, recinzioni, capezzagne, fossi, etc., come indicato nei fascicoli aziendali aggiornati dai produttori presso i CAA mandatari per Regione di residenza dei produttori stessi o presso l’Organismo pagatore competente territorialmente;
6. a fornire e far utilizzare ai propri associati sementi o piante ottenute da sementi di tabacco selezionato, registrate e certificate in ottemperanza alle norme applicabili, testate ed esenti OGM, appartenenti alle linee varietali indicate in allegato (Allegato 3), fornite o approvate dall’Acquirente;
7. a consegnare il presente contratto all’Organismo pagatore competente territorialmente, e a trasmettere i dati contrattuali informatici entro le date e secondo le modalità , secondo le modalità impartite dallo Organismo pagatore stesso;
8. a far trapiantare il tabacco entro il 20 giugno dell’anno del raccolto.
9. a far comunicare da parte dei produttori associati all’Organismo pagatore competente territorialmente e all’Acquirente, anteriormente al 20 giugno dell’anno del raccolto per lettera raccomandata, qualsiasi ritardo nel trapianto nonché l’eventuale cambio di particelle o riduzione di superficie, precisandone i motivi;
10. ad agevolare l’accesso alle coltivazioni e ai locali di cura e deposito dei propri soci produttori da parte degli incaricati dall’Organo di controllo competente e da parte dei tecnici incaricati dall’Acquirente;
11. a mettere in atto programmi per l’informazione e l’assistenza ai produttori al fine di garantire il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale – ivi incluso il rispetto delle linee guida nazionali relative alla “Biodiversità” – e alla salute degli operatori;
12. a divulgare presso tutti gli associati, e a far applicare le linee guida di “Buona pratica agricola per la produzione di tabacco in Italia” predisposte dal MiPAAF (Allegato 4A), in particolare per il corretto uso degli agrofarmaci, nonché i disciplinari di produzione specifici della varietà oggetto del presente contratto (Allegato 4B), predisposti dallo stesso Ministero;
13. affinché i propri soci si impegnino a produrre tabacco nel rispetto di quanto previsto in materia di buone pratiche di lavoro agricolo (ALP), secondo le indicazioni fornite nell’Allegato 3 dell’Accordo Interprofessionale Tabacco definito dall’O.I. Tabacco Italia, in particolare, delle vigenti leggi in materia di lavoro minorile (legge n. 977 del 17/10/1967 e successive modifiche ed integrazioni);
14. a compiere ogni sforzo finalizzato ad assicurare la partecipazione dei propri produttori associati ad incontri tecnici organizzati in collaborazione con l’Acquirente;
15. a consegnare la produzione esente da sostanze estranee, da residui e altre sostanze inquinanti, nel pieno rispetto delle procedure relative all’eliminazione delle sostanze estranee per la presente campagna, come dettagliato in allegato al presente contratto (Allegato 5);
16. a consegnare la produzione nel rispetto dei limiti massimi di residui di fitofarmaci previsti dalla normativa vigente e come riportato nell’Allegato 6 (LMR consentiti sul tabacco secco) del presente contratto. Resta inteso, che qualora il prodotto risulti non conforme ai limiti massimi di residui sarà considerato come non sano leale e mercantile e di conseguenza l’Acquirente è esonerato fin da ora dall’acquisto;
17. ad assicurare la tracciabilità dei colli contenenti il prodotto dei propri soci, in funzione del programma informatico predisposto dall’Acquirente;
18. a consegnare il tabacco imballato ed allestito conformemente alle richieste dell’Acquirente;
19. a comunicare all’Acquirente entro il 15 luglio dell’anno del raccolto il fabbisogno quantitativo di scatole di cartone per l’imballaggio del tabacco ed il relativo programma temporale per la consegna delle stesse;
20. a rispettare il programma e le modalità di conferimento concordato settimanalmente con l’Acquirente.
Il Venditore dichiara
ai sensi della legge n. 675/96 di autorizzare il trattamento dei dati personali contenuti nel presente contratto e la loro trasmissione ai soggetti istituzionali, di controllo, nonché ad altri soggetti interessati al procedimento.
B – L’Acquirente si impegna
1. a ritirare, nei limiti del quantitativo massimo di cui al punto A-1, tutto il tabacco consegnato dal Venditore, proveniente dalle coltivazioni dei suoi associati di cui agli impegni di coltivazione (B) sottostanti, nelle modalità e quantità di cui al presente contratto, privo del prodotto con le caratteristiche negative di cui all’Allegato 2 dell’Accordo Interprofessionale per i raccolti 2015, 2016 e 2017 firmato nell’ambito dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia, comunque conforme ai precedenti punti A-15 e A-16, privo di sostanze inquinanti di origine sintetica e prodotto nel rispetto delle caratteristiche e condizioni previste dalla Circolare AGEA emanata in relazione al presente raccolto;
2. a versare al Venditore entro 30 (trenta) giorni dalla data di ciascuna consegna presso il magazzino di trasformazione/centro di ritiro sito in
il prezzo spettante per il quantitativo oggetto del contratto effettivamente consegnato, esclusivamente tramite bonifico bancario o postale;
3. a corrispondere, per chilogrammo netto consegnato, un prezzo concordato minimo di
€/Kg e massimo di €/Kg , calcolato in base alla percentuale delle classi di riferimento presenti nel tabacco consegnato così definite:
- Classe di riferimento €/Kg
- Classe di riferimento €/Kg
- …
Le classi di riferimento di cui al punto B-3 devono corrispondere alle caratteristiche dell’Allegato 7 (criteri per la determinazione dei prezzi) del presente contratto, ed il tabacco con le seguenti caratteristiche dovrà essere classificato nelle ultime due classi merceologiche:
- marcati difetti di cura;
- evidenti elementi di immaturità;
- massiccia presenza di colore verde intenso (ad esclusione del tabacco Kentucky da fascia e Nostrano del Brenta);
4. ad espletare il proprio diritto, per la durata del presente contratto, di effettuare controlli, insieme al Venditore, in merito al rispetto degli obblighi contrattuali.
L’Acquirente dichiara
di essere a conoscenza che, a norma dalla Circolare AGEA emanata in relazione al presente anno di raccolto, deve rispettare i termini di pagamento del prezzo contrattuale, entro 30 (trenta) giorni dalla consegna, pena la revoca del riconoscimento.
C – L’Acquirente e il Venditore convengono che
1. il presente contratto è sottoscritto per il raccolto ;
2. le consegne verranno effettuate nel periodo che va dal 1 settembre dell’anno del raccolto al 15 marzo dell’anno successivo, fatto salvo il solo gruppo varietale 04 Kentucky, per il quale il termine finale delle consegne è protratto al 31 marzo, secondo il programma delle consegne definito di comune accordo;
3. la fornitura degli imballaggi, il materiale per il confezionamento ed il trasporto del prodotto dal luogo di deposito al magazzino sopra indicato è a carico dell’Acquirente;
4. l’Acquirente si impegna ad informare il Venditore e a diffondere ai tecnici e agli operatori del Venditore le conoscenze riguardo le “Malattie da Tabacco Verde” (Green Tobacco Sickness). Il Venditore si impegna a sua volta a diffondere tali informazioni ai produttori soci che dovranno istruire in modo appropriato i lavoratori dipendenti sui probabili rischi di intossicazione da nicotina durante la manipolazione del tabacco verde;
5. il presente contratto è disciplinato dalla legge italiana;
6. le controversie sulla qualità del tabacco consegnato fatte salve eventuali specifiche disposizioni normative in materia, verranno sottoposte ad un organo d’arbitrato composto:
a. da due periti designati rispettivamente dal Venditore e dall’Acquirente;
b. dal Presidente scelto dalle parti o, in mancanza di accordo, dall’Organismo pagatore competente o dal Presidente del Tribunale competente o individuato nell’elenco all’uopo predisposto dall’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia;
7. il Foro competente è quello di ;
8. ogni modifica al presente accordo non potrà avvenire che in forma scritta.
, lì
L’Acquirente Il Venditore
Le parti dichiarano che il presente contrato è stato frutto di libera negoziazione tra di esse. Ad ogni buon conto approvano, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 c.c., approvano specificamente:
art. C-7) clausola arbitrale; art. C-8) foro competente;
art. C-9) forma scritta ad substantiam
, lì
L’Acquirente Il Venditore
Allegati al contratto di coltivazione
1
ELENCO PRODUTTORI | ||
Az. Agricola (CUAA) | Ragione Sociale o Denominazione | Produzione (Kg) |
AAAAAAAA | XXXXXXXXXXX | 9.999.999 |
Totale | 99.999.999 |
2
Codice CAA | Regione CAA | Data fascicolo | Codice varietà tabacco | Superficie coltivata (centiare) |
XXX | XXXXX | gg/mm/aaaa | XXX | 9/99/99 |
Totale | 9/99/99 |
3
Sementi certificate - Linee varietali ammesse
4
A. Linee guida di buone pratiche agricole – MiPAAF
B. Disciplinare di produzione varietà – MiPAAF
5
Procedure per l’eliminazione delle sostanze estranee per la campagna
6
Limiti massimi ammessi di residui di fitofarmaci
7
Criteri per la determinazione dei prezzi contrattuali
Allegato 2 – Requisiti qualitativi del tabacco per la commercializzazione
Il tabacco greggio oggetto dei contratti di coltivazione deve possedere, almeno, tutte le caratteristiche e i requisiti riportati di seguito:
1) il tabacco con le seguenti caratteristiche dovrà essere classificato nelle ultime due classi merceologiche:
a) marcati difetti di cura;
b) evidenti elementi di immaturità;
c) massiccia presenza di colore verde intenso (solo per i gruppi varietali 01, 02 e 04, escluso il tabacco Kentucky da fascia).
2) per i tabacchi Kentucky e Nostrano del Brenta, il contratto di coltivazione deve contenere, nelle classi merceologiche, la specifica relativa a: “fascia”, “ricavo fascia”, “ripieno pesante” e “ripieno leggero”.
3) in ogni caso, si considera tabacco non ammissibile alla commercializzazione, il prodotto che presenta le seguenti anomalie:
a) frammenti di foglie, foglie molto danneggiate (Kentucky e Nostrano del Brenta da fascia);
b) gravi difetti di integrità, con la superficie fogliare danneggiata per più di un terzo;
c) superficie fogliare colpita per più del 25% da malattie o alterazioni provocate da parassiti;
d) presenza di residui di antiparassitari;
e) foglie placcate, ammuffite o marcite;
f) foglie di germogli;
g) foglie aventi un odore estraneo alla varietà di cui trattasi;
h) foglie sporche con terra aderente;
i) foglie il cui tasso d’umidità, determinato con metodi convenzionali, supera i limiti del:
• 16 %, con tolleranza di (+) o (–) il 4% per il gruppo varietale 01;
• 20 %, con tolleranza di (+) o (–) il 6% per il gruppo varietale 02;
• 22 %, con tolleranza di (+) o (–) il 6% per il gruppo varietale 03, escluso il Nostrano del Brenta da fascia;
• 22 %, con tolleranza di (+) o (–) il 4% per il gruppo varietale 04 e il Nostrano del Brenta da fascia.
Allegato 3 – Codice delle Buone Pratiche di Lavoro Agricolo (ALP)
Il presente Codice è basato sulle normative in materia di lavoro stabilite nella Dichiarazione dei Principi Fondamentali e dei Diritti sul Lavoro redatta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e in altre convenzioni rilevanti dello stesso Ente e delle Nazioni Unite, nonché dai principi fondamentali della Costituzione Italiana e dalle leggi in materia di diritto del lavoro. I principi e gli standard di questo Codice devono essere interpretati ed implementati conformemente alle suddette convenzioni.
O.I. Tabacco Italia auspica che i tabacchicoltori e gli altri attori della filiera interessati osservino questo Xxxxxx in modo scrupoloso e trasparente e che collaborino con O.I. Tabacco Italia per un continuo miglioramento delle pratiche di lavoro in agricoltura. In qualsiasi operazione in cui siano coinvolti dei minori, l’interesse di questi ultimi sarà sempre considerato preminente.
O.I. Tabacco Italia riconosce che gli abusi sul lavoro spesso hanno cause sistemiche che non possono essere affrontate unicamente adottando il presente Xxxxxx. Soluzioni a lungo termine per affrontare tali questioni richiedono l’impegno serio e duraturo di tutti gli attori della filiera, assieme a quello del governo e delle altre parti coinvolte.
O.I. Tabacco Italia si impegna a collaborare con tutti questi attori.
In tutte le aziende agricole produttrici di tabacco deve essere affisso in modo visibile a chiunque un cartello indicante le buone pratiche di lavoro agricolo, suddivise in 7 principi base e relativi standard misurabili che, a titolo obbligatorio ma non esaustivo, sono indicati di seguito:
1) LAVORO MINORILE
Non è ammessa alcuna forma di lavoro minorile.
Standard misurabili
1) Non è ammesso l’impiego o il reclutamento di lavoro minorile. L’età minima per l’ammissione al lavoro relativamente all’attività tabacchicola, non può essere inferiore all’età del completamento della scuola dell’obbligo e, in ogni caso, non può essere inferiore ai 16 anni.
2) I minori di 18 anni non possono svolgere attività pericolose, come definite dalla legge (allegato I, D.L. 345/99 e s.m.i.), anche nell’azienda di famiglia.
3) Nel caso di aziende agricole a conduzione familiare i minori possono collaborare svolgendo lavori leggeri, a condizione che abbiano un età minima di 16 anni ed abbiano assolto gli obblighi scolastici.
2) COMPENSO E ORARIO DI LAVORO
I compensi percepiti dai lavoratori a titolo di retribuzione per l’attività effettuata devono essere sempre sufficienti a soddisfare i bisogni fondamentali del lavoratore e devono consentire la formazione di un reddito destinato a far fronte a spese anche non strettamente necessarie. I lavoratori non possono lavorare per un numero di ore eccessivo rispetto al limite previsto dalla legge, né illegalmente.
Standard misurabili
1) I salari di tutte le categorie di lavoratori devono soddisfare almeno gli standard imposti dalle leggi vigenti e dalla contrattazione collettiva nazionale, eventualmente integrata da accordi locali.
2) I salari di tutte le categorie di lavoratori devono essere corrisposti con regolarità ed in conformità alle leggi vigenti.
3) Normalmente le ore lavorative sono 39 a settimana (quantità di ore medie settimanali calcolata su un periodo non superiore a 12 mesi). Il numero massimo di ore di lavoro settimanali non può essere in ogni caso superiore a 44 ore settimanali.
4) Lo svolgimento di lavoro straordinario deve essere volontario e prestato entro i limiti giornalieri e annuali stabiliti nel contratto di lavoro applicato.
5) La maggiorazione per lo svolgimento di lavoro straordinario deve essere corrisposta in conformità alle leggi e alla contrattazione collettiva nazionale, integrata da eventuali accordi locali.
6) I lavoratori hanno diritto ad un giorno (24 ore) di riposo ogni settimana, preferibilmente la domenica
7) I lavoratori hanno diritto alle indennità, alle ferie, ai congedi e ai benefits previsti dalle leggi vigenti e dalla contrattazione nazionale, integrata da eventuali accordi locali.
3) PARITÀ DI TRATTAMENTO – TRATTAMENTO EQUO
Le aziende tabacchicole devono assicurare parità di trattamento ai propri dipendenti. Non è ammessa alcuna forma di molestia, discriminazione, punizione fisica, vessazione o qualsiasi altra forma di abuso, in particolare ai sensi dei D.L. 215/2003, 216/2003 e 145/2005 e s.m.i..
Standard misurabili
1) Non sono ammessi episodi di abuso fisico, minaccia di abuso fisico o contatti fisici a scopo di lesione o intimidazione.
2) Non sono ammessi episodi di abuso o molestia sessuale.
3) Non sono ammessi episodi di abuso o molestia verbale.
4) Non è ammessa alcuna forma di discriminazione per motivi di razza, colore, status, religione, credo politico, origine sociale, etnia, cittadinanza o nazionalità, orientamento sessuale, genere, appartenenza sindacale. Non è ammessa alcuna forma di discriminazione relativa alle condizioni di disabilità, allo stato di gravidanza o dovuti allo status di rappresentante sindacale.
5) I lavoratori devono potere avere accesso ad un procedura di reclamo equo, trasparente ed anonima.
4) LAVORO FORZATO
Lo svolgimento delle attività lavorative agricole, da parte dei lavoratori, deve essere volontario. Non è ammessa alcuna forma di lavoro forzato.
Standard misurabili
1) I lavoratori non devono lavorare sotto minaccia, per debito o in virtù di un obbligo, e devono ricevere il proprio salario direttamente dal datore di lavoro, secondo le modalità previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
2) I lavoratori devono essere liberi di lasciare il proprio impiego, nel rispetto della disciplina sul preavviso prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.
3) Ai lavoratori non può essere richiesto di effettuare depositi di natura economica presso i datori di lavoro.
4) Il salario e le retribuzioni per il lavoro svolto non possono essere trattenuti oltre i termini di pagamento legali e contrattuali.
5) I coltivatori non possono ritirare i documenti di identità originali di nessun lavoratore.
6) Il coltivatore non impiega lavoro forzato o lavoratori prigionieri.
5) SICUREZZA NELL’ AMBIENTE DI LAVORO
Le aziende tabacchicole devono fornire un ambiente di lavoro sicuro, al fine di evitare lesioni, incidenti ed esposizione a rischi per la salute. L’alloggio, laddove fornito al lavoratore, deve essere pulito, sicuro e rispondente alle necessità del lavoratore.
Standard misurabili
1) A nessun lavoratore è permesso di cimare o raccogliere tabacco o di caricare forni e/o capannine senza aver ricevuto un’adeguata formazione su come evitare la Malattia del Tabacco Verde (Green Tobacco Sickness – GTS).
2) A nessun lavoratore è consentito utilizzare, maneggiare o applicare fitofarmaci (Crop Protection Agents - CPA) o altre sostanze pericolose come i fertilizzanti senza aver prima ricevuto un’adeguata formazione e senza l’utilizzo dell’attrezzatura di protezione necessaria e i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), come richiesto dalla legge.
3) I minori di 18 anni e le donne in condizioni di gravidanza o allattamento non possono maneggiare o applicare alcun CPA.
4) I lavoratori non possono avere accesso ai campi trattati con CPA finché l’accesso non è ritenuto sicuro.
5) I lavoratori devono avere accesso ad acqua pulita e potabile nelle vicinanze dei propri alloggi o luoghi di lavoro.
6) L’alloggio, laddove fornito, deve essere pulito, sicuro, rispondente alle necessità primarie dei lavoratori e conforme alle leggi vigenti.
6) LIBERTA’ DI ASSOCIAZIONE
Le aziende tabacchicole devono riconoscere e rispettare i diritti di libertà di associazione e di stipula di accordi collettivi dei lavoratori.
Standard misurabili
1) Il tabacchicoltore non può interferire con il diritto di libertà di associazione dei lavoratori.
2) I lavoratori ed i tabacchicoltori sono liberi di riunirsi e di formare organizzazioni e associazioni sindacali in base alle loro preferenze e sono altresì liberi di concludere accordi collettivi.
3) I rappresentanti sindacali non possono essere discriminati ed hanno il diritto di espletare le proprie funzioni di rappresentanza sul posto di lavoro.
7) RISPETTO DELLA LEGGE
Le aziende tabacchicole devono agire nel rispetto delle leggi del proprio paese ed in particolare in materia di lavoro.
Standard misurabili
1) Al momento dell’assunzione tutti i lavoratori devono ricevere informazioni circa i propri diritti e le condizioni di lavoro.
2) I tabacchicoltori ed i lavoratori stipulano contratti di lavoro in forma scritta di cui i lavoratori ricevono copia.
3) I termini e le condizioni dei contratti di lavoro non possono contravvenire alle leggi vigenti, ed ai contratti collettivi nazionali di lavoro, eventualmente integrati da accordi locali.
Allegato 4 – Piano di Strategia Fitosanitaria Nazionale 2018-2020
O.I. Tabacco Italia
Piano di strategia fitosanitaria nazionale per il tabacco 2018 - 2020
A cura di Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Sommario
1. Il ruolo e l’attività del CORESTA 5
2. Il valore dell’integrità per il tabacco italiano 7
3. Le aree di produzione del tabacco in Italia 9
Percentuale SAU a tabacco su SAU totale per provincia: evoluzione 2005-2015 9
Superfici coltivate a tabacco per provincia e varietà, raccolto 2015 (Ha) 10
Superfici coltivate a tabacco per provincia e varietà, raccolto 2016 (Ha) 11
4. Il tabacco e le buone pratiche agricole (GAP) 12
5. L’Accordo Interprofessionale Tabacco 14
6. L’agricoltura di precisione, l’uso mirato e il contenimento dell’utilizzo dei presidi fitosanitari 17
7. Il tabacco e la strategia fitosanitaria: la difesa della qualità delle produzioni e del reddito degli agricoltori 19
8. Le modalità di distribuzione degli agrofarmaci 21
Tabella riepilogativa della classificazione ed etichettatura di pericolo dei prodotti fitosanitari 24
Allegato 1 - Principali avversità del tabacco e principi attivi utilizzati in Italia 41
Allegato 2 - Indice alfabetico dei principi attivi utilizzati per il tabacco in Italia 42
Allegato 3 - PSR: misure e azioni agro-climatico-ambientali 43
INTRODUZIONE
I coltivatori e l’industria di prima trasformazione del tabacco italiano sono da sempre particolarmente sensibili alle tematiche relative agli impatti e alla sostenibilità ambientale della produzione agricola.
Nel quadro di una naturale predisposizione dell’agricoltura italiana a favore di pratiche agricoli sostenibili, il settore del tabacco ha adottato Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practices - GAP) promosse da un mercato estremamente esigente e anche dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che, con il D.M. 30 gennaio 2006 “Disposizioni per l’attuazione della riforma della politica agricola comune, nel settore del tabacco” ha definito delle Linee guida di buona pratica agricola per la produzione di tabacco in Italia, cui si sono aggiunti disciplinari di produzione per i quattro gruppi varietali di tabacco coltivato in Italia. Tali Linee guida e disciplinari sono state introdotte obbligatoriamente negli accordi programmatici per l’acquisto di tabacco italiano che il Mipaaf, nel tempo, ha siglato con le principali aziende manifatturiere nazionali ed internazionali.
L’obbligo del rispetto delle Linee guida e dei disciplinari predisposti dal Mipaaf è stato anche inserito nell’Accordo Interprofessionale Tabacco 2015-2017 definito dall’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia e dall’allegato Contratto di coltivazione tipo, estesi erga omnes a tutti gli operatori del settore, anche non aderenti all’O.I..
In tali documenti si fa ampio riferimento alla difesa fitosanitaria e agli aspetti della fitoregolazione (controllo dei germogli), con indicazioni restrittive sul controllo delle erbe infestanti e dei principali patogeni e una scheda relativa ai principi attivi autorizzati.
A partire dal raccolto 2010 l’introduzione di pagamenti compensativi agli agricoltori che hanno sottoscritto impegni pluriennali relativamente alle misure agro-ambientali specifiche per il tabacco, ha favorito l’ulteriore sviluppo della produzione integrata, tanto che oggi, tutta o quasi la produzione nazionale viene realizzata secondo tali principi.
Negli ultimi anni il settore, che non percepisce più alcun aiuto legato alle produzioni dall’Ue né nazionale, si è fortemente ristrutturato, dotandosi, primo in Europa, di un’Organizzazione Interprofessionale altamente rappresentativa (circa l’85% della produzione nazionale) e pienamente coerente con il Regolamento (Ue)
n. 1308/2013 (cd. OCM unica). In particolare, si è registrata una forte aggregazione delle Organizzazioni dei Produttori (OP) riconosciute che, per il raccolto 2017 sono soltanto 8, di cui le prime tre rappresentano quasi il 90% della produzione nazionale. Analoga concentrazione si è registrata sul fronte delle aziende di prima trasformazione del tabacco: oggi sono meno di 15 i primi trasformatori autorizzati alla contrattazione di cui solo 4 dotati di impianti per la lavorazione completi (battitura della lamina in strips) ma, anche in questo caso, i primi 2 operatori trasformano quasi l’80% del prodotto nazionale.
Questa concentrazione, oltre ad aumentare il potere contrattuale degli agricoltori ha consentito di rafforzare ulteriormente le relazioni di filiera e l’adozione di Linee guida di GAP ancora più stringenti.
Per la filiera del tabacco greggio una difesa fitosanitaria sostenibile dal punto di vista ambientale è anche uno dei principali elementi di qualificazione del prodotto nazionale, la cui integrità complessiva costituisce un importantissimo elemento in grado di aumentare il valore aggiunto di un prodotto che non è in grado di misurarsi sui mercati internazionali sulla mera base della competitività dei costi di produzione. Questi sono prevalentemente il costo del lavoro (per alcune varietà oltre il 50% dei costi complessivi ed a netta prevalenza femminile nelle imprese di prima trasformazione) e dell’energia, rispetto a origini concorrenti, principalmente Brasile, India e paesi dell’Africa australe, dove i costi dei sistemi di welfare e dei combustibili sono decisamente inferiori.
La tabacchicoltura italiana è spontaneamente orientata all’utilizzo di presidi biologici (bio-fitofarmaci e bio-fitoregolatori) ed è pronta ad utilizzarli, malgrado i costi maggiori rispetto ai tradizionali prodotti di origine sintetica, a condizione che consentano la difesa della qualità del prodotto e, in ultima istanza, del reddito dell’agricoltore. Diversi sono gli esempi di sperimentazioni condotte e in corso nel settore.
Da ultimo, come verrà ripreso nei paragrafi successivi, vale la pena di segnalare l’attenzione del settore ai nuovi sistemi della cosiddetta agricoltura di precisione: sistemi informatici di supporto alle decisioni (Decisional Support Systems – DSS) basati su telerilevazioni con satelliti, aerei e droni, integrati con centraline agro- metereologiche che, nell’ambito della difesa fitosanitaria, consentiranno un ridotto e mirato utilizzo dei fitofarmaci, in particolare nella lotta agli attacchi di patogeni. Esistono già diverse sperimentazioni in corso a livello di singola azienda agricola, l’O.I. Tabacco Italia ha deciso di avviare, con il raccolto 2017, una mappatura integrata, satellitare/aerofotogrammetrica delle superfici coltivate, su due aree campione di circa 150 km quadrati ciascuna, che fornirà la base di dati per la successiva attuazione dei sistemi dell’agricoltura di precisione.
Questo primo Piano di strategia fitosanitaria nazionale per il tabacco 2018-2020 risponde all’esigenza della tabacchicoltura nazionale di dotarsi di un quadro chiaro e definito delle esigenze del settore in maniera organica, identificando i prodotti essenziali alla produzione e quelli comunque registrati e autorizzati, ponendo la massima attenzione ai metodi di somministrazione consentiti, condividendone i contenuti con i Ministeri (Agricoltura, Salute e Ambiente) e gli altri stakeholder coinvolti (associazioni ambientaliste e ditte produttrici), rifiutando una politica di “gestione delle emergenze”.
Il presente piano è parte integrante dell’Accordo Interprofessionale Tabacco per i raccolti 2018-2020 dell’O.I. Tabacco Italia e, come tale, ne viene richiesta l’estensione erga omnes a tutti gli operatori del settore, anche non aderenti all’O.I. Tabacco Italia.
1. Il ruolo e l’attività del CORESTA
Il CORESTA (Centro di cooperazione per la ricerca scientifica relativa al tabacco) è un’associazione internazionale fondata a Parigi nel 1956, governata dalla legge francese, con lo scopo di promuovere la cooperazione in tutto il mondo nel campo della ricerca scientifica relativa al tabacco e dei suoi prodotti derivati. I circa 150 membri del CORESTA, presenti in tutti i continenti, sono organizzazioni (imprese, istituti, laboratori, associazioni) che svolgono attività di ricerca e sviluppo relative al tabacco o ai suoi prodotti derivati, sia nel campo vegetale (agronomia, allevamento, fitopatologia) sia nei settori della produzione, chimica, metrologia o materiali (carta, filtri, aerosol, etc.).
Struttura del CORESTA
Il lavoro scientifico del CORESTA viene effettuato da quattro gruppi di studio specializzati, sotto la supervisione e coordinamento della Commissione Scientifica:
• Agronomia e integrità delle foglie
• Fitopatologia e genetica
• Scienza del fumo
• Tecnologia del prodotto
Un ulteriore comitato consultivo specifico, l’ACAC (Agro-Chemical Advisory Committee – Comitato consultivo sui fitofarmaci) è nominato dalla Commissione
Scientifica per raccogliere e conservare i dati sull’uso e regolamenti dei prodotti fitosanitari. Creato nel 1990, l’ACAC ha come obiettivo raccogliere dati sull’uso dei prodotti fitosanitari, mantenere una conoscenza aggiornata delle normative correlate e informare i membri del CORESTA delle questioni emergenti. Inoltre l’ACAC stabilisce e mantiene un elenco di Livelli Guida dei Residui (Guidance Residue Levels - GRL) che aiutano nella valutazione dei risultati delle analisi di residuo dei prodotti fitosanitari, eseguiti di routine in tutti i paesi di produzione, e sottolinea l’importanza delle buone pratiche agricole. La lista dei GRL è rivista periodicamente e aggiornata alla luce dei continui cambiamenti delle registrazioni dei prodotti fitosanitari, e sulla base di miglioramenti dei metodi analitici, della conoscenza dei modelli di degradazione e delle informazioni sui residui.
Il risultato più importante dell’ACAC è quello di essere un organismo di riferimento globale quando si tratta di discutere di questioni fitosanitarie del tabacco nel contesto di esigenze del settore e locali, anche attraverso seminari con le autorità.
Il ruolo svolto dalla lista ACAC per la tabacchicoltura italiana è vitale, in particolare da quando l’Unione Europea, con l’adozione del Regolamento 149/2008/CE ha abolito i livelli massimi di residuo (Maximum Residue Levels - MRL) nel tabacco che erano sanciti dal decreto del Ministero della Sanità del 27 agosto 2004 (“Prodotti Fitosanitari: Limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 14-12-2004, suppl. ord. n. 179).
Infatti i GRL vengono stabiliti per fornire una guida ai produttori e agli operatori del settore interessati alla applicazione di prodotti fitosanitari e all’attuazione delle buone pratiche agricole nella produzione di tabacco, tenendo presente gli MRL fissati da alcuni paesi, le dosi di impiego nei vari paesi, i residui riscontrati durante specifiche prove di campo, i residui riscontrati nei campioni raccolti annualmente da tutto il settore nei diversi paesi produttori. I GRL sono intesi per aiutare a interpretare e a valutare i risultati delle analisi dei residui e servire come indicatori che le buone pratiche agricole sono state rispettate. Nell’assenza di MRL italiani ed europei, i tabacchicoltori italiani si impegnano al rispetto della lista internazionale dei GRL.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale, un esame comparativo delle etichette dei prodotti fitosanitari registrati in Italia per uso sul tabacco mostra che le dosi di impiego sul tabacco sono in linea con quelle di uso sulle altre colture, dimostrando così che il tabacco non ha un impatto ambientale maggiore, dal punto di vista fitosanitario, di quello delle altre produzioni vegetali.
2. Il valore dell’integrità per il tabacco italiano
La filiera del tabacco sta realizzando quel salto di qualità necessario a soddisfare le aspettative di un mercato sempre più esigente in termini di sostenibilità e quindi a determinare il proprio indispensabile posizionamento competitivo.
In Italia il settore del tabacco in questi ultimi dieci anni è cambiato sostanzialmente:
1) in seguito alle riforme dell’OCM tabacco il premio accoppiato alla produzione è stato dapprima ridotto e poi soppresso, a partire dal raccolto 2010, e il mercato del tabacco ha adeguato solo parzialmente i prezzi a seguito dell’eliminazione del premio, obbligando la filiera ad un recupero di competitività attraverso la razionalizzazione interna;
2) a partire dalla campagna produttiva 2011 la Xxxxxxx Xxxxxx ha sottoscritto con Coldiretti un contratto pluriennale di acquisto di tabacco in Italia e lo stesso ha fatto dalla campagna produttiva 2012 la Japan Tabacco International con Trasformatori Tabacco Italia, ciò ha permesso di avvicinare la produzione primaria alle multinazionali costringendo il settore ad una riorganizzazione e riqualificazione dei rapporti e delle relazioni;
3) le medesime multinazionali sono interessate al tabacco italiano, a condizione che si produca tabacco di alta qualità, integro, tracciato e rispettoso dell’ambiente (orientamento generale dei loro acquisti nel mondo).
Nel tabacco l’integrità è un aspetto importante che deve essere sempre garantito. Per integrità si intende un prodotto con livelli di residui chimici di sintesi al di sotto di quelli ammessi nel paese di produzione o, in maniera più restrittiva, a quelli richiesti dal mercato. Nel tabacco per integrità si intende anche all’assenza di materiale che non sia il tabacco stesso, ossia NTRM. L’acronimo NTRM (Non Tobacco Related Materials) viene utilizzato per identificare i materiali diversi dal tabacco, ossia tutte le sostanze estranee quali carta, spaghi, metalli, sassi, steli del tabacco e germogli, materie plastiche, polistirolo, legno, erba, erbe infestanti, oli, etc..
Il futuro del tabacco in Italia dipende dalla capacità del settore di produrre e garantire un prodotto integro e di buona qualità. Questa è la sfida che il settore si è preparato ad affrontare e che sta portando avanti in maniera ineccepibile, realizzando in questi anni notevoli investimenti per la riqualificazione e l’ammodernamento sia delle strutture per la produzione primaria sia degli impianti di lavorazione e trasformazione, indispensabili per offrire al mercato mondiale “un prodotto di qualità”. I coltivatori e produttori in Italia hanno saputo cogliere la sfida della riqualificazione e ammodernamento della produzione di tabacco, soprattutto di fronte alle normative europee e internazionali che stanno penalizzando sempre più la filiera di questo prodotto.
La produzione di tabacco di qualità e integro ha dei risvolti positivi non solo per gli aspetti commerciali, ma anche per quelli ambientali, grazie a tutte le azioni messe in atto dalle Organizzazioni dei Produttori per ridurre i rischi di impatto e inquinamento:
- adozione delle buone pratiche agricole (GAP), con la definizione degli standard produttivi e delle relative pratiche agricole grazie ad un efficiente ed organizzato servizio di assistenza tecnica;
- controlli di conformità sul 100% della produzione (come la valutazione delle sostanze attive residue) tali da garantire il rispetto degli standard e dei parametri qualitativi concordati con i propri partner commerciali oltre che dovuti per Legge;
- rintracciabilità dettagliata e in tempo reale lungo tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.
3. Le aree di produzione del tabacco in Italia
Percentuale SAU a tabacco su SAU totale per provincia: evoluzione 2005-2015
Fonte: elaborazioni O.I. Tabacco Italia su dati AGEA
Superfici coltivate a tabacco per provincia e varietà, raccolto 2015 (Ha)
Regione | Provincia | GV I | GV II | GV III | GV IV | TOTALI | % |
Veneto | VERONA | 3.181 | 23 | - | 18 | 3.222 | 20,2% |
VICENZA | 235 | 20 | 4 | 3 | 263 | 1,6% | |
TREVISO | 86 | 10 | 1 | - | 97 | 0,6% | |
VENEZIA | 6 | 19 | 1 | - | 27 | 0,2% | |
PADOVA | 364 | 48 | 4 | - | 417 | 2,6% | |
3.872 | 121 | 11 | 21 | 4.025 | 25,2% | ||
Friuli - Ven. Xxxxxx | XXXXXXXXX | 22 | - | - | - | 22 | 0,1% |
22 | - | - | - | 22 | 0,1% | ||
Xxxxxx Xxxxxxx | FERRARA | 60 | - | - | - | 60 | 0,4% |
60 | - | - | - | 60 | 0,4% | ||
Toscana | AREZZO | 522 | 29 | 5 | 1.100 | 1.656 | 10,4% |
SIENA | 138 | - | - | 27 | 165 | 1,0% | |
660 | 29 | 5 | 1.127 | 1.821 | 11,4% | ||
Umbria | PERUGIA | 5.360 | 8 | - | 109 | 5.477 | 34,4% |
TERNI | 43 | - | - | - | 43 | 0,3% | |
5.403 | 8 | - | 109 | 5.520 | 34,6% | ||
Lazio | VITERBO | 306 | 11 | - | - | 317 | 2,0% |
FROSINONE | 3 | 18 | - | 115 | 136 | 0,9% | |
309 | 29 | - | 115 | 453 | 2,8% | ||
Abruzzo | CHIETI | 32 | 3 | - | - | 35 | 0,2% |
32 | 3 | - | - | 35 | 0,2% | ||
Campania | CASERTA | 1 | 1.728 | 11 | - | 1.741 | 10,9% |
BENEVENTO | 37 | 813 | 617 | 111 | 1.578 | 9,9% | |
XXXXXX | - | 000 | - | - | 000 | 0,0% | |
XXXXXXXX | - | 144 | 112 | 9 | 264 | 1,7% | |
SALERNO | - | 51 | 5 | - | 57 | 0,4% | |
38 | 3.000 | 000 | 000 | 4.006 | 25,1% | ||
Puglia | FOGGIA | - | 1 | 1 | - | 2 | 0,0% |
- | 1 | 100 | - | 2 | 0,0% | ||
Totale Xxxxxx | 00.000 | 0.000 | 861 | 1.491 | 15.943 | 100,0% |
Fonte: elaborazioni APTI su dati AGEA
Superfici coltivate a tabacco per provincia e varietà, raccolto 2016 (Ha)
Regione | Provincia | GV I | GV II | GV III | GV IV | TOTALI | % |
Veneto | VERONA | 3.563 | 26 | - | 15 | 3.604 | 22,9% |
VICENZA | 224 | 19 | 3 | 5 | 251 | 1,6% | |
TREVISO | 116 | 11 | 1 | - | 128 | 0,8% | |
VENEZIA | 2 | 19 | 2 | - | 23 | 0,1% | |
PADOVA | 351 | 48 | 2 | - | 401 | 2,5% | |
4.257 | 122 | 9 | 20 | 4.407 | 28,0% | ||
Friuli - Ven. Xxxxxx | XXXXXXXXX | 22 | - | - | - | 22 | 0,1% |
22 | - | - | - | 22 | 0,1% | ||
Xxxxxx Xxxxxxx | FERRARA | 66 | - | - | - | 66 | 0,4% |
66 | - | - | - | 66 | 0,4% | ||
Toscana | AREZZO | 470 | 29 | 5 | 1.057 | 1.560 | 9,9% |
SIENA | 82 | 1 | - | 25 | 108 | 0,7% | |
552 | 30 | 5 | 1.083 | 1.669 | 10,6% | ||
Umbria | PERUGIA | 5.090 | 5 | - | 99 | 5.194 | 33,0% |
TERNI | 43 | - | - | - | 43 | 0,3% | |
5.132 | 5 | - | 99 | 5.236 | 33,3% | ||
Lazio | VITERBO | 278 | 4 | - | - | 282 | 1,8% |
FROSINONE | - | 16 | - | 105 | 121 | 0,8% | |
278 | 20 | - | 105 | 403 | 2,6% | ||
Abruzzo | CHIETI | 32 | 3 | - | - | 35 | 0,2% |
32 | 3 | - | - | 35 | 0,2% | ||
Campania | CASERTA | 1 | 1.771 | 35 | - | 1.808 | 11,5% |
BENEVENTO | 42 | 000 | 000 | 000 | 1.409 | 9,0% | |
NAPOLI | - | 364 | 10 | - | 374 | 2,4% | |
AVELLINO | - | 123 | 109 | 6 | 239 | 1,5% | |
XXXXXXX | - | 00 | - | - | 00 | 0,3% | |
43 | 2.913 | 813 | 108 | 3.887 | 24,7% | ||
Puglia | FOGGIA | - | 1 | - | - | 1 | 0,0% |
- | 1 | - | - | 1 | 0,0% | ||
Totale Xxxxxx | 00.000 | 0.000 | 827 | 1.414 | 15.716 | 100,0% |
Fonte: elaborazioni APTI su dati AGEA
4. Il tabacco e le buone pratiche agricole (GAP)
Negli ultimi due decenni l’orientamento delle manifatture di tabacco e consequenzialmente di tutto il comparto tabacchicolo, sia a livello globale che nazionale, è stato quello di ottenere produzione sostenibile intesa come produzione efficiente e competitiva di tabacco di qualità che limiti il più possibile l’impatto ambientale e che migliori la condizione socio-economica delle persone e delle comunità coinvolte nella produzione. Per il raggiungimento di tale obiettivo, sono state sviluppate e adottate da tutta la filiera dei programmi di Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practices - GAP).
Le GAP sono state introdotte nei primi anni 2000, con programmi abbastanza semplici e strutturati in macro-aree che abbracciavano alcune tematiche principali quali: la scelta delle linee varietali, escludendo categoricamente l’utilizzo di semente geneticamente modificata, il corretto utilizzo dei fitofarmaci, un apporto giusto di nutrienti tramite le concimazioni, un corretto utilizzo dell’acqua di irrigazione evitando gli sprechi, la gestione di boschi e foreste nel caso di utilizzo di legna nel processo produttivo del tabacco, l’eliminazione delle sostanze estranee (Non Tobacco Related Materials - NTRM) nel prodotto finale.
Inizialmente ogni manifattura proponeva un programma diverso che si evolveva in maniera indipendente dagli altri.
Le linee guida sono state modificate nel tempo, approfondendo sempre di più le tematiche iniziali diventando, recentemente, un unico programma internazionale chiamato “Sustainable Tobacco Programme” (STP) che ha combinato le esigenze e le richieste di tutte le manifatture internazionali. Tale programma è strutturato in 2 grandi macroaree “Agronomy” rivolta al comparto produttivo e “Facility” rivolta agli stabilimenti di trasformazione del tabacco.
Nello specifico le linee guida della sezione agronomica (Agronomy) sono composte da 4 grandi pilastri che coprono tutte le fasi e tutti gli aspetti della produzione del tabacco:
• GOVERNANCE (Gestione): ingloba i processi di gestione che devono essere applicati per attuare con successo le buone pratiche agricole.
• CROP (Coltivazione): include tutte le buone pratiche da seguire nella scelta delle linee varietali, nel salvaguardare l’uniformità e l’integrità del prodotto eliminando progressivamente le sostanze estranee (NTRM), nell’utilizzo della Lotta Integrata (Integrated Pest Management - IPM) nel controllo degli insetti, dei patogeni e delle erbe infestanti, nella corretta gestione dei nutrienti, garantendo comunque una buona qualità del tabacco e produttività della coltivazione.
• ENVIRONMENT (Ambiente): rappresenta l’attuazione di buone pratiche che garantiscano la sostenibilità a livello ambientale del prodotto utilizzando carburanti a basso impatto ambientale, la corretta gestione dei boschi e delle foreste, la protezione delle risorse idriche, del suolo e dell’aria dagli
agenti inquinanti derivanti dall’attività di produzione del tabacco, il risparmio idrico ed energetico.
• PEOPLE (Persone): questo pilastro deriva da un programma introdotto da Xxxxxx Xxxxxx International chiamato Agricultural Labor Practices (ALP) basato sulle normative in materia di lavoro stabilite dalla Dichiarazione dei Principi Fondamentali e dei diritti sul lavoro redatta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ed è finalizzato ad eliminare il lavoro minorile e il lavoro forzato, a garantire a tutti i lavoratori la sicurezza negli ambienti di lavoro inclusa la prevenzione della malattia del tabacco verde nota anche come Green Tobacco Sickness (GTS), la parità di trattamento dei lavoratori e la libertà di associazione degli stessi, a prevenire il lavoro coatto e/o non ricompensato secondo le normative vigenti.
Ogni pilastro a sua volta è suddiviso in più principi che devono essere monitorati ogni anno nel corso di tutta la campagna agricola. Lo scopo del monitoraggio è ottenere una completa tracciabilità di tutte le attività relative al processo produttivo del tabacco che permetta alle aziende di individuare i punti critici e focalizzarsi sul loro continuo miglioramento grazie all’attuazione di strategie ed accorgimenti da integrare nell’attività di coltivazione. L’applicazione delle GAP viene valutata periodicamente da aziende terze specializzate.
In generale, questi programmi hanno letteralmente rivoluzionato la visione e l’approccio alla coltivazione del tabacco, dando importanza non solo all’aspetto commerciale ma anche all’esigenza di produrre un tabacco più sostenibile sotto tutti i punti di vista. Per tanto sia i trasformatori che i produttori si sono adeguati nel corso del tempo per soddisfare queste nuove richieste. Sono stati redatti dei disciplinari di produzione che forniscono delle linee guida base, sono stati introdotti sistemi informatici e applicazioni per il monitoraggio delle aziende per ottenere una tracciabilità più completa, permettendo così di individuare con più facilità ed immediatezza eventuali non conformità o problematiche nell’attuazione delle buone pratiche agricole, i produttori vengono informati e formati su base periodica circa gli obiettivi della filiera e l’operatività da attuare per raggiungerli.
La figura e il ruolo delle Organizzazioni di Produttori (OP) sono molto importanti per il coinvolgimento delle aziende, per la trasmissione delle linee guida e per il monitoraggio durante le visite presso i centri aziendali e/o i campi coltivati. Infatti i tecnici di campagna hanno il ruolo di visitare le aziende più volte durante la stagione e dedicare loro del tempo sufficiente in modo da fornire un adeguato supporto tecnico, valutando sia lo stato dell’azienda che della coltivazione identificando insieme al coltivatore le eventuali azioni da intraprendere.
Xxxxx la filiera si impegna a lavorare costantemente per ottenere, stagione dopo stagione, una produzione tabacchicola di eccellenza e nel rispetto dell’ambiente e delle persone che ci lavorano.
5. L’Accordo Interprofessionale Tabacco
L’Accordo Interprofessionale Tabacco (AIT) per i raccolti 2015, 2016 e 2017, definito nell’ambito dell’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia (OIT) nell’aprile 2015, è stato esteso erga omnes, in base all’articolo 164 del Regolamento (Ue) n. 1308/2013) dal DM 2858 del 7 agosto 2015.
L’AIT è stato recentemente rinnovato per i raccolti 2018, 2019 e 2020, arricchito di alcuni articoli riguardanti, in particolare, le Buone pratiche di lavoro agricolo (ALP) e il presente Piano di strategia fitosanitaria ed è stato trasmesso al Mipaaf, anche in questo caso, con la richiesta di estensione erga omnes.
L’AIT ha tra gli obiettivi:
11. ricercare metodi atti a limitare l’impiego di prodotti fitosanitari, a gestire meglio altri fattori di produzione, individuando e definendo buone pratiche agronomiche, al fine di garantire la qualità dei prodotti e la salvaguardia del suolo e delle acque, a rafforzare la sicurezza sanitaria del tabacco greggio, in particolare attraverso la tracciabilità dello stesso;
14. promuovere ed eseguire la ricerca sulla produzione integrata e sostenibile o su altri metodi di produzione rispettosi dell’ambiente;
All’articolo 3 dell’AIT vengono stabilite le caratteristiche qualitative minime del tabacco:
ARTICOLO 3 – CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEL TABACCO
Il tabacco oggetto di consegna deve corrispondere alle caratteristiche oggettive qualitative minime riportate nell’Allegato 2 del presente Accordo. Le parti contrattuali, nella libera negoziazione, potranno introdurre ulteriori elementi qualitativi.
Nell’Allegato 2, tra l’altro, si stabilisce che:
3) in ogni caso, si considera tabacco non ammissibile alla commercializzazione, il prodotto che presenta le seguenti anomalie:
j) presenza di residui di antiparassitari;1
Mentre, all’articolo 6 l’AIT prevede l’esplicito riferimento alle Linee guida di buone pratiche agricole e ai disciplinari si produzione varietali:
ARTICOLO 6 – LINEE GUIDA E DISCIPLINARI DI PRODUZIONE E CURA
1 Il testo deriva tout court dalla tabella in vigore per il pagamento dei sostegni Ue nell’ambito dell’OCM tabacco, aboliti a partire dal raccolto 2009. Le esclusioni e i livelli massimi di residui per ciascun principio attivo vengono di fatto concordati tra le parti alla firma del contratto di coltivazione e allegati allo stesso, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale.
Le linee guida di buone pratiche agricole e i disciplinari di produzione, per singola varietà di tabacco, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità e redditività economica delle produzioni sono predisposti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le Organizzazioni di produttori si impegnano affinché i produttori associati rispettino tali pratiche.
Le linee guida ed i disciplinari di produzione sono aggiornati periodicamente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, se necessario, per tener conto delle mutate esigenze del mercato e dei vincoli legati all’ambiente e alla legislazione, sentita l’OIT.
Inoltre, nello schema di contratto di coltivazione tipo obbligatorio, sono previsti, tra gli altri, i seguenti impegni da parte del coltivatore:
11. a mettere in atto programmi per l’informazione e l’assistenza ai produttori al fine di garantire il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale – ivi incluso il rispetto delle linee guida nazionali relative alla “Biodiversità” – e alla salute degli operatori;
12. a divulgare presso tutti gli associati, e a far applicare le linee guida di “Buona pratica agricola per la produzione di tabacco in Italia” predisposte dal MiPAAF (Allegato 4A), in particolare per il corretto uso degli agrofarmaci, nonché i disciplinari di produzione specifici della varietà oggetto del presente contratto (Allegato 4B), predisposti dallo stesso Ministero;
15. a consegnare la produzione esente da sostanze estranee, da residui e altre sostanze inquinanti, nel pieno rispetto delle procedure relative all’eliminazione delle sostanze estranee per la presente campagna, come dettagliato in allegato al presente contratto (Allegato 5);
16. a consegnare la produzione nel rispetto dei limiti massimi di residui di fitofarmaci previsti dalla normativa vigente e come riportato nell’Allegato 6 (LMR consentiti sul tabacco secco) del presente contratto. Resta inteso, che qualora il prodotto risulti non conforme ai limiti massimi di residui sarà considerato come non sano leale e mercantile e di conseguenza l’Acquirente è esonerato fin da ora dall’acquisto;
L’Accordo Interprofessionale Tabacco è un potente strumento di organizzazione del mercato e di miglioramento della qualità delle produzioni, intesa principalmente per l’aspetto dell’integrità delle stesse.
Si tratta di un documento il cui rispetto è reso obbligatorio per tutti gli operatori sul territorio nazionale, soggetto a controlli e rilevanti sanzioni (da 1.000 a 50.000
€ e fino al 10% del valore del contratto, che nel settore ammonta normalmente a svariati milioni di €), in base a quanto previsto dal D.L. 51/2015, convertito con modificazioni dalla L. 91/2015, sotto la vigilanza del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari - ICQRF del Mipaaf.
Tra le innovazioni dell’AIT per i raccolti 2018-2020 c’è l’inserimento come allegato e, pertanto parte integrante, del presente Piano di strategia fitosanitaria nazionale per il tabacco e, conseguentemente, la richiesta dell’estensione obbligatoria con Decreto Ministeriale a tutti gli operatori del settore tabacchicolo sul territorio nazionale.
6. L’agricoltura di precisione, l’uso mirato e il contenimento dell’utilizzo dei presidi fitosanitari
Ogni area di produzione del tabacco rappresenta un territorio esteso con elevata variabilità sitio-specifica, anche sotto il profilo geopedologico e colturale che inevitabilmente si riflette sulle esigenze di crescita, dinamica e epoca di maturazione del prodotto e sulla qualità della produzione stessa. Tutto ciò si traduce in una gestione colturale poco efficiente senza l’ausilio di innovative tecniche spaziali di monitoraggio, quali l’agrometeorologia, il telerilevamento multispettrale e l’analisi geo-statistica.
I programmi allo studio2 da parte dell’O.I. Tabacco Italia sono focalizzati sulla progettazione e sviluppo di un Sistema informativo di Supporto Decisionale (Decisional Support System - DSS) dedicato alla mappatura, razionalizzazione degli interventi colturali, e monitoraggio delle fasi di produzione; uno strumento fortemente orientato al miglioramento della qualità, all’organizzazione e all’ottimizzazione dell’intero processo produttivo e di trasformazione.
Tra gli obiettivi e servizi specifici del DSS-Tabacco si segnalano:
• la mappatura delle unità produttive e aziendali, e il costante aggiornamento di una base dati geo-referenziata riferita ai dati di contesto territoriale, produttivo e catastale, che possa dialogare e integrarsi con le altre basi dati o sistemi informatici in uso alle Organizzatori di Produttori e all’industria di trasformazione;
• la mappatura e il monitoraggio stagionale della variabilità vegeto-produttiva delle unità coltivate finalizzata all’ottenimento di geo-informazioni utili ad una gestione differenziata: fertilizzazione, difesa fitosanitaria, raccolta, etc., degli interventi colturali secondo le moderne tecniche dell’agricoltura di precisione;
• l’attuazione di una rete di stazioni agro-meteorologiche per il monitoraggio dinamico di parametri legati al consiglio irriguo e al controllo delle fitopatologie.
Nelle aree pilota area verrà progettata e realizzata una rete integrata di monitoraggio che include:
1) una maglia di stazioni per il rilevamento in tempo reale di variabili agro- meteorologiche e fenologiche, ad integrazione della rete agro-meteorologica regionale esistente, i cui dati possono essere utilizzati come la realizzazione di modelli previsionali sulla fenologia della coltura e sui patogeni, come anche modelli di stima dell’evapotraspirazione ai fini del consiglio irriguo, nonché per
2 Per il raccolto 2017 l’O.I. Tabacco Italia ha affidato alla Terrasystem srl, una società Spin Off dell’Università degli Studi della Tuscia specializzata in servizi di mappatura, monitoraggio e modellistica previsionale con utilizzo integrato di tecniche agrometeorologiche, di telerilevamento termico-multispettrale, GIS e uso di sistemi informativi territoriali web oriented, un progetto pilota per la mappatura annuale dell’estensione, localizzazione e controllo dello stato vegetativo delle superfici coltivate a tabacco, su due aree campione di 150 km2 ciascuna.
fornire un servizio di previsioni meteo locali attendibili su cui basare l’effettuazione o meno di un dato trattamento;
2) un sistema di acquisizione immagini multispettrali basate sulle informazioni del sistema satellitare Sentinel2 che, a cadenza periodica ogni 5 giorni, permetterà di ottenere indici di vegetazione da utilizzare come input in altra modellistica e/o mappe tematiche di variabilità vegeto-produttiva;
3) un protocollo di acquisizione e inserimento dati derivanti dai monitoraggi a terra utili a calibrare e/o validare modelli i particolare fitopatologici.
Tutti questi dati verranno processati e modellizzati tramite tecniche innovative di analisi dei dati (machine learning, reti neurali), in modo da restituire nell’ambito del DSS le informazioni relative agli obiettivi di cui sopra.
Per gli aspetti di difesa fitosanitaria il sistema, una volta completata la fase sperimentale, potrà fornire elementi utili alla effettiva necessità ed alla effettuazione mirata degli interventi, consentendo una riduzione dei trattamenti e del relativo impatto ambientale, nonché dei costi di produzione.
7. Il tabacco e la strategia fitosanitaria: la difesa della qualità delle produzioni e del reddito degli agricoltori
In linea generale, la corretta gestione fitosanitaria di un agroecosistema inizia dalla corretta impostazione di tutte le pratiche agronomiche necessarie alla sua conduzione, a partire dall’impianto, che possono giocare un ruolo nel limitare l’insorgere e/o il diffondersi delle diverse avversità che possono colpire le singole colture. In particolare nella scelta dei mezzi di intervento vanno date le seguenti priorità finalizzate a limitare al massimo e, possibilmente evitare, l’utilizzo di erbicidi, fitofarmaci e fitoregolatori:
• scelta di linee resistenti o tolleranti alle avversità;
• impiego di piantine sane;
• adozione di pratiche agronomiche in grado di creare condizioni sfavorevoli agli organismi dannosi come ad esempio ampie rotazioni, concimazioni equilibrate, irrigazioni localizzate, drenaggio e sistemazioni idrauliche etc.;
• impiego di mezzi fisici e meccanici, anche al fine di tutelare il più possibile la salute dei lavoratori;
• impiego di mezzi biologici finalizzati alla tutela dell’ambiente circostante.
Nella scelta dei mezzi d’intervento per la difesa fitosanitaria delle colture va data sempre la priorità ai mezzi agronomici sopra riportati, ai mezzi fisici, meccanici e biologici prima di intervenire con il mezzo chimico. Tali misure possono essere sostenute attraverso una corretta pianificazione dei piani di sviluppo rurale regionali. Quest’ultimo va impiegato solo nei casi in cui il fitofago raggiunga la soglia di intervento o nei casi in cui si realizzino le condizioni di infezione da parte di un patogeno, la cui presenza è accertata in campo.
Nella lotta chimica la scelta dei principi attivi da impiegare deve essere effettuata sulla base delle seguenti valutazioni:
• l’efficacia nei confronti dell’avversità da controllare;
• la selettività per la coltura;
• la selettività nei confronti degli organismi utili;
• il minor impatto per la salute dell’uomo e per l’ambiente (residualità sulle produzioni e nell’ambiente, mobilità nel suolo e conseguente rischio di inquinamento delle falde, etc.);
• i tempi di carenza in funzione dell’epoca di raccolta.
È chiaro che tutti i tipi di lotta su menzionati devono avere per obiettivo oltre che l’impatto sull’ambiente anche il reddito dell’agricoltore e quindi occorre scegliere
quei mezzi di lotta o prodotti chimici che abbiano un costo sostenibile da parte dei produttori.
Inoltre relativamente alla modalità di applicazione dei fitofarmaci occorre utilizzare polverizzatori a bassa pressione con ugelli antideriva durante le prime fasi di sviluppo e a trampolo nelle fasi successive (sono da escludere gli atomizzatori ad ampio raggio). Tutte le macchine polverizzatrici devono essere sottoposte a revisione nei tempi e modi stabiliti dalle recenti norme di legge.
8. Le modalità di distribuzione degli agrofarmaci
Le modalità di distribuzione degli agrofarmaci sono strettamente connesse a ciascuno dei punti elencati di seguito:
1) Efficacia del trattamento:
a. utilizzare il volume d’acqua e la concentrazione di formulato commerciale che assicurino una sufficiente efficacia nei confronti dell’avversità;
2) Integrità del tabacco:
a. rispettare le limitazioni d’uso e dei tempi di carenza;
3) Prevenzione sanitaria degli operatori:
a. utilizzare dispositivi personali di protezione;
b. trattare solo quando vi siano idonee condizioni atmosferiche;
c. prediligere prodotti commerciali a più bassa classe tossicologica;
4) Protezione dell’ambiente:
a. prediligere macchine distributrici che riducono il rischio di contaminazione di altre coltivazioni, corsi d’acqua, falde, luoghi pubblici;
b. trattare quando la velocità del vento è <3km/h;
c. prediligere prodotti commerciali a più bassa classe tossicologica;
d. rispetto delle buffer-zone.
Tabella riepilogativa delle modalità di applicazione in funzione del tipo di avversità e fase colturale
Nematocidi granulari | Incorporazione nel terreno a 5-15 cm di profondità e far seguire irrigazione |
Nematocidi gassosi | Iniezione nel terreno alla profondità di 5 – 15 cm, 15 gg prima del trapianto |
Erbicidi antigerminello pre-trapianto | Barra irroratrice rasente terreno bassa pressione |
Erbicidi post-trapianto | Barra irroratrice rasente terreno bassa pressione - localizzare sulla fila |
Controllo fisiopatie, infestazioni ed insorgenza germogli post-trapianto | Barra irroratrice sopra-chioma |
Fitoregolatori ad azione localizzata | Localizzazione all’ascella delle foglie post cimatura |
9. SCHEDE VARIETALI
Nelle pagine seguenti, dopo la tabella riepilogativa della nuova classificazione ed etichettatura di pericolo dei prodotti fitosanitari e relativi pittogrammi, vengono riportate, per ciascuno dei principali gruppi varietali/varietà di tabacco coltivate in Italia:
1. Xxxxxxxx Xxxxxx o FCV
2. Xxxxxx
3. Kentucky
4. Scuri (con riferimento agli Ibridi di Badischer Geudertheimer)
con indicazione delle differenze tra le diverse aree geografiche di produzione, le seguenti schede:
- Fasi di coltivazione e cronogramma delle attività;
- Riepilogo delle principali avversità e strategia di difesa fitosanitaria nelle diverse fasi fenologiche del ciclo di coltivazione;
- Elenco dei principi attivi utilizzati per le differenti avversità:
1. Diserbo
2. Controllo malattie crittogamiche
3. Controllo insetti
4. Controllo nematodi
5. Controllo germogli (solo tabacco varietà Kentucky) con indicazione, per ciascun principio attivo, di:
a) classe tossicologica/etichettatura di pericolo
b) prodotto commerciale più diffuso e relativo contenuto delle sostanze attive per 100g di prodotto)
c) dosi di impiego
d) infestante/patogeno controllato
e) note sull’utilizzo
f) tempo di carenza (se indicato in etichetta)
g) tempo di rientro in campo (se previsto, in caso contrario 2 giorni)
h) indice di utilizzo per le differenti varietà di tabacco (frequente, normale, sporadico o raro)
i) avvertenze d’uso (Pericolo, Attenzione o nessuna)
j) data di scadenza dell’autorizzazione del presidio fitosanitario (riferita al prodotto commerciale più diffuso)
Nelle schede si è optato per l’indicazione, accanto ai principi attivi, dei formulati più utilizzati in Italia, in ogni caso la ricerca dei prodotti fitosanitari autorizzati alternativi in commercio, può essere effettuata sulla “Banca dati dei prodotti fitosanitari” del Ministero della Salute, costantemente aggiornata, al link:
xxx.xxxxxxxxxxxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxXxx_xxx/XxxxxxxxxxxxXxxxxxx
La ricerca di un prodotto fitosanitario può essere effettuata mediante: il nome con il quale il prodotto viene autorizzato e posto in commercio, il numero di registrazione assegnato dal Ministero della Salute, la data del decreto di autorizzazione, il nome della sostanza attiva contenuta nel prodotto stesso, la data di scadenza dell’autorizzazione (presente solo per i prodotti autorizzati dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 194/95), la categoria fitoiatrica (es. insetticida, fungicida ecc.) e lo stato amministrativo del prodotto (autorizzato, revocato, scaduto e sospeso). Selezionando un prodotto è inoltre disponibile l’ultima etichetta autorizzata relativa al Regolamento (CE) n. 1272/2008 e s.m.i..
Tabella riepilogativa della classificazione ed etichettatura di pericolo dei prodotti fitosanitari
Classi di pericolo | Categoria di pericolo dei prodotti fitosanitari | Pittogrammi di pericolo | Riferimento schede | Avvertenza |
Tossicologica | Tossici acuti di categoria 1, 2 e 3 | A | Pericolo | |
Tossicologica | Tossici per la riproduzione di categoria 1B | B | Pericolo | |
Tossicologica | Tossici acuti di categoria 4 | C | Attenzione | |
Tossicologica | Sensibilizzandi per inalazione | B | Pericolo | |
Tossicologica | Cancerogeni di categoria 2 | B | Attenzione | |
Tossicologica | Mutageni di categoria 2 | B | Attenzione | |
Tossicologica | Tossici per il ciclo riproduttivo di categoria 3 | B | Attenzione | |
Tossicologica | Pericolosi in caso di aspirazione | B | Pericolo | |
Tossicologica | Irritanti oculari e per la pelle | C | Attenzione | |
Tossicologica | Sensibilizzanti della pelle | C | Attenzione | |
Tossicologica | Corrosivi di categoria 1A, 1B, 1C, 2 e con gravi lesioni oculari | D | Pericolo | |
Tossicologica | Pericolosi per gli effetti cumulativi, sgrassanti per la pelle, narcotici, tossici sulla prole per gli effetti della lattazione | Nessuno | Nessuno | |
Chimico-fisica | Liquidi infiammabili | E | Pericolo | |
Chimico-fisica | Solidi e liquidi comburenti | E | Pericolo | |
Eco-tossicologica | Pericolosi per l’ambiente acquatico: pericolo acuto, cronico di categoria 1 | F | Attenzione | |
Eco-tossicologica | Pericolosi per l’ambiente acquatico: pericolo cronico di categoria 2 | F | Nessuno | |
Eco-tossicologica | Pericolosi per l’ambiente acquatico: pericolo cronico di categoria 3 o 4 | Nessuno | Nessuno | |
Eco-tossicologica | Pericolosi per lo strato di ozono | C | Attenzione |
A. XXXXXXXX XXXXXX
XXXXXXXX XXXXXX - FASI COLTIVAZIONE | |||||||||||||||||||||||||||||||||
ATTIVITA' | Mese | Xxxxx | Xxxxxx | Xxxxxx | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | ||||||||||||||||||||||||
Settimana | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | |
Produzione piantine | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Lavorazione terreno | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Trapianto | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Concimazione | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Trattamenti | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Cimatura | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Raccolta | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Cura | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Irrigazione | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
XXXX |
XXXXXXXX XXXXXX - SCHEMA AVVERSITA' E STRATEGIA DI DIFESA PER STADIO FENOLOGICO
PRINCIPALI AVVERSITA' | |||||||
FASE FENOLOGICA | SEMENZAIO | PRE TRAPIANTO | POST TRAPIANTO | SVILUPPO 5/7 FOGLIE | SVILUPPO 12/21 FOGLIE | CIMATURA | RACCOLTA |
AVVERSITA' | PERONOSPORA | ERBE INFESTANTI | ERBE INFESTANTI | PERONOSPORA | PERONOSPORA | CONTROLLO GERMOGLI | CONTROLLO GERMOGLI |
AFIDI | NEMATODI | NOTTUE | AFIDI | AFIDI | |||
BATTERIOSI | NEMATODI | PULCI | PULCI | ||||
MARCIUMI | OIDIO |
STRATEGIA DI DIFESA | |||||||
BATTERIOSI | Poltiglia bordolese | ||||||
ERBE INFESTANTI | Pendimetalin e/o Napropamide e/o Oxidiazon e/o Aclonifen | Clomazone,Quiz alofop-etile | |||||
NEMATODI | 1,3 Dicloropropene (se in deroga) | Oxamil o Etoprofos o Fluopyram | |||||
ELATERIDI | Teflutrin, Zeta- cipermetrina, Chlorpirifos | ||||||
NOTTUE | Deltametrina o Clorpirifos | Indoxacarb o Bacillus thuringensis | |||||
AFIDI | Imidacloprid | Imidacloprid o pitertro naturale | Deltametrina | ||||
MARCIUMI | Propamocarb + Fosetyl Alluminio | ||||||
PERONOSPORA | Metalaxyl + Mancozeb | Metalaxil + Mancozeb o Rame metallo | Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M o Cimoxanyl + Zoxamide o Cyazofamid o Rame metallo | Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M o Cyazofamid | |||
OIDIO | Penconazolo | Penconazolo | |||||
ALTERNARIA | Ciprodinil+Fluodi oxonil | ||||||
CONTROLLO GERMOGLI | N-decanolo | Idrazide maleica |
X. XXXXXX
XXXXXX - FASI COLTIVAZIONE | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ATTIVITA' | Mese | Xxxxxxxx | Xxxxx | Xxxxxx | Xxxxxx | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | |||||||||||||||||||||||||||
Settimana | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | |
Produzione piantine | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lavorazione terreno | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trapianto | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Concimazione | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trattamenti | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cimatura | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Raccolta | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cura | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Irrigazione | SUD |
XXXXXX - SCHEMA AVVERSITA' E STRATEGIA DI DIFESA PER STADIO FENOLOGICO
PRINCIPALI AVVERSITA' | |||||||
FASE FENOLOGICA | SEMENZAIO | PRE TRAPIANTO | POST TRAPIANTO | SVILUPPO 10/15 FOGLIE | SVILUPPO 15/45 FOGLIE | CIMATURA | RACCOLTA |
AVVERSITA' | PERONOSPORA | ERBE INFESTANTI | ERBE INFESTANTI | PERONOSPORA | PERONOSPORA | ||
AFIDI | NEMATODI | NOTTUE | AFIDI | AFIDI | |||
BATTERIOSI | NEMATODI | PULCI | PULCI | ||||
MARCIUMI | ELATERIDI | OIDIO |
STRATEGIA DI DIFESA | |||||||
BATTERIOSI | Poltiglia bordolese | ||||||
ERBE INFESTANTI | Pendimetalin e/o Oxidiazon e/o Aclonifen | Clomazone | |||||
NEMATODI | 1,3 Dicloropropene (se in deroga) | Oxamil o Etoprofos o Fluopyram | |||||
ELATERIDI | Teflutrin, Zeta- cipermetrina, Chlorpirifos | ||||||
NOTTUE | Deltametrina o Clorpirifos | Bacillus thuringensis | |||||
AFIDI | Imidacloprid | Imidacloprid o Piretro naturale | Deltametrina | ||||
MARCIUMI | Propamocarb + Fosetyl Alluminio | ||||||
PERONOSPORA | Metalaxyl + Mancozeb | Metalaxil + Mancozeb o Rame metallo | Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M o Cimoxanyl + Zoxamide o Cyazofamid o Rame metallo | ||||
OIDIO | Penconazolo | Penconazolo | |||||
CONTROLLO GERMOGLI |
XXXXXXXX XXXXXX / XXXXXX - DISERBO | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Infestanti controllate | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Bright (*) | Indice di utilizzo Xxxxxx (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Clomazone | Non classificato | COMMAND 36 CS (30,74%) | 0,5 | Dicotiledoni e graminacee | Post trapianto localizzato in banda da 50 cm su terreno umido | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | nessuna | 31/10/2018 |
Pendimetalin | C, F | STOMP AQUA (38,9g) | 1-2,5 | Dicotiledoni e graminacee | Solo in pre trapianto senza interramento | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | Attenzione | 31/08/2024 |
Aclonifen | B, F | CHALLENGE (49,6g) | 2,5-3 | Dicotiledoni | Pre trapianto | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | *** | **** | Attenzione | 31/07/2022 |
Oxadiazon | F | RONSTAR FL (34,86g) | 0,7 | Dicotiledoni e graminacee | Solo in pre trapianto | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/12/2018 |
Pendimetalin + Clomazone | C, F | BISMARK (24,56g+4,90g) | 2,5-3 | Dicotiledoni e graminacee | Pre trapianto | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/08/2024 |
Napropamide | C, F | DEVRINOL F (41,85g) | 2,2-4 | Dicotiledoni e graminacee | Solo in pre trapianto | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/12/2020 |
Quizalofop-etile | C, F | TARGA FLO (4,90g) | 1-1,5 | Graminacee | Graminicida post trapianto (dose in funzione di tipo e sviluppo infestante) - funziona solo su graminacee nate | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/11/2021 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna
XXXXXXXX XXXXXX / XXXXXX - CONTROLLO MALATTIE CRITTOGAMICHE | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Crittogame controllate | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Bright (*) | Indice di utilizzo Xxxxxx (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Metalaxyl + Xxxxxxxx | X, X, X | XXXXXXX X XX (0xx00x) | 1,5-2,5 | Peronospora | 3 trattamenti intercalati di 12-14 gg a partire dalla ripresa vegetativa post trapianto | 28 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | Attenzione | 30/06/2023 |
Propamocarb + Fosetyl Al | C | PREVICUR ENERGY (47,3g+27,7g) | 6 ml/m3 (in serra) | Phytium | In serra: 6 ml/m3 alla semina o 3 ml/m3 in 2 interventi: il primo alla semina il secondo dopo circa 2 settimane | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | Attenzione | 31/07/2018 |
Zoxamide + Cimoxanil | C, F | LIETO SC (3,2g+2,5g) | 4-4,5 | Peronospora | Intervento preventivo ad intervalli di 7-10 giorni | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/01/2019 |
Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M | F | BION MX (4g+40g) | 0,25-0,3 | Peronospora | 3 trattamenti intercalati di 7-10 gg a partire dalla ripresa vegetativa post trapianto. I trattamenti devono essere preventivi | 7 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | *** | Attenzione | 31/03/2031 |
Cimoxanil | C | VITENE ULTRA SC (21,56g) | 0,5-0,6 | Peronospora | Citotropico/curativo | 10 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | *** | Attenzione | 31/08/2021 |
Fenamidone + Xxxxxxx Xx | X, X | XXXXXX (0,0xx00,0x) | 2,5-3 | Peronospora | Interventi intercalati ogni 8-10 gg | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | **** | Attenzione | 31/07/2018 |
Ciprodinil + Fludioxonil | C, F | SWITCH (37,5g +25g) | 0,6 | Alternaria | 2 trattamenti dalla cimatura | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | NO | Attenzione | 31/10/2018 |
Cyazofamide | C, F | RANMAN TOP (14,8g) | 0,5 | Peronospora | Trattamento ogni 7-10 gg | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/07/2018 |
Penconazolo | C, F | TOPAS 10 EC (10,1g) | 0,35-0,5 | Oidio | 2-3 trattamenti preventivi o a partire dalla comparsa dei primi sintomi, ad intervalli di 10-14 gg | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/12/2021 |
Rame metallo (solfato tribasico) | F | IDRORAME FLOW (15,2g) | 1,5-2,5 (ogni trattamento) | Peronospora e batteriosi | Anticrittogamico rameico caratterizzato da adesività e persistenza. Ripetere i trattamenti fino ad un massimo di 4. La dose maggiore in stagioni particolarmente favorevoli allo sviluppo del patogeno | 20 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/01/2018 |
Cimoxanil | B, C, F | CYMONE 25 WP (25g) | 0,8-1 | Peronospora | Citotropico/curativo | 10 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | *** | Attenzione | 31/08/2021 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna - Nome prodotto verde = Utilizzabile in agricoltura
XXXXXXXX XXXXXX / XXXXXX - CONTROLLO INSETTI | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Insetti controllati | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Bright (*) | Indice di utilizzo Xxxxxx (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Deltametrina | F | METEOR (1,51g) | 0,6-0,8 | Nottue e pulce | Effettuare trattamento post trapianto in caso di presenza di piante attaccate | 3 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | ** | Attenzione | 31/10/2018 |
Xxxxxxxxxx | X, X, X | XXXXXXX (00x) | 0,125 | Nottue | Solo se in deroga. Iniziare i trattamenti dalla schiusura delle uova o quando sono visibili le prime erosioni delle larve neonate, effettuando gli eventuali successivi trattamenti a intervallo di 8-10 gg, max 2 applicazioni/anno | 3 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | *** nord Italia * centro Italia | NO | Attenzione | 31/10/2018 |
Chlorpyrifos | A, B, D, F | ROTIOFEN GOLD (44,65g) | 0,85-1,1 | Insetti terricoli | Prima o durante la semina interrandolo lungo i solchi | 60 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | *** | *** | Attenzione | 31/01/2019 |
Deltametrina + Imidacloprid | F | DECIS ENERGY O-TEQ (7,65g+1,02g) | 1-1,25 | Nottue, pulce e afidi | Effettuare trattamento post trapianto in caso di presenza di piante attaccate | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/07/2022 |
Deltametrina | F | DECIS EVO (2,42g) | 0,5-0,8 | Nottue e pulce | Effettuare trattamento post trapianto in caso di presenza di piante attaccate | 3 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | **** | Attenzione | 31/10/2018 |
Acetamiprid | F | EPIK SL (4,67g) | 2 | Pulce e afidi | Previsti max 2 trattamenti/anno | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2018 |
Bacillus thuringensis subsp. Kurstaki | C | ABLE (6,4g) | 1-1,5 (ogni trattamento) | Nottue | Intervenire quando i fitofagi sono all'esterno del vegetale e, in ogni caso, ai primi stadi larvali (I e II). Dallo stadio di 2 foglie vere si può intervenire alla comparsa delle prime larve e ripetere il trattamento ogni 7 gg se necessario, fino a max 6 applicazioni consecutive | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2019 | |
Bacillus thuringensis subsp. Azawai | C | FLORBAC (10g) | 0,6-1,5 (ogni trattamento) | Nottue | Il prodotto va impiegato appena compaiono le larve. È consigliabile ripetere il trattamento una seconda volta a distanza di 7-14 gg in relazione al grado di infestazione da combattere | 3 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2019 |
Estratto di piretro | D, F | ASSET (4g) | 1 (ogni trattamento) | Pulce e afidi | Prima della comparsa dei parassiti, eventualmente ripetere il trattamento dopo 7-8 gg contro le generazioni successive | 2 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Pericolo | 31/08/2022 |
Teflutrin | F | FORCE (0,5g) | 12-15 | Insetti terricoli | Prima del trapianto localizzato sulla fila | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/12/2021 |
Thiamethoxam | F | ACTARA 25 WG (25g) | 0,2 | Pulce e afidi | Previsti max 2 trattamenti/anno | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2018 |
Imidacloprid | F | CONFIDOR 200 SL (17,1g) | 0,5 | Pulce e afidi | Previsto 1 solo trattamento/anno | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | **** | Attenzione | 31/07/2022 |
Zeta-Cipermetrina | F | TRIKA ZETA (0,8g) | 12-15 | Insetti terricoli | Prima del trapianto localizzato sulla fila | 7 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | **** | Attenzione | 30/11/2021 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna - Nome prodotto verde = Utilizzabile in agricoltura
XXXXXXXX XXXXXX / XXXXXX - CONTROLLO NEMATODI | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Parassiti controllati | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Bright (*) | Indice di utilizzo Xxxxxx (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
1,3 Dicloropropene | A | TELONE EC 2017 (94g) | 140 | Nematodi | Uso consentito in pieno campo su terreno in assenza di coltura, destinato alla semina e o trapianto di tabacco. Per prevenire eventuali perdite del prodotto e assicurarsi che una efficace concentrazione rimanga nel terreno per un periodo più prolungato, il prodotto va applicato con macchina fumigatrice. Si suggerisce la copertura del terreno con telo pacciamante non forato, debitamente fissato al suolo per evitare il rigonfiamento dovuto alle correnti d'aria e la conseguente perdita di prodotto. Il telo va rimosso prima sollevando i margini interrati e solo dopo 12-24 ore l’intero telo di plastica | 14/21 giorni per l'eliminazione del telo; almeno 31 giorni prima del trapianto | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** nord Italia * centro Italia | * | Pericolo | Autorizzazione in deroga fino al 28/10/2017 |
Etoprofos | A | MOCAP10 G (10g) | 50 | Nematodi e insetti terricoli (elateridi) | Contatticida senza azione fumigante o sistemica, 25 Kg localizzati 3-5 giorni post trapianto, 25 Kg localizzati alla prima sarchiatura, far seguire le distribuzioni da un'irrigazione | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Pericolo | 31/07/2018 |
Fluopyram | F | VELUM PRIME (34,5g) | 0,375-0,625 in manichetta | Nematodi e oidio | Pre trapianto con incorporamento da ripetere con irrigazione a goccia in post trapianto, previsti non più di due trattamenti/anno, non per il solo controllo degli agenti di oidio | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/01/2025 |
Oxamil | A | VYDATE 5G (5g) | 60-70 | Nematodi e insetti | 30-35 Kg localizzati alla prima sarchiatura + 30-35 Kg al secondo intervento di sarchiatura | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Pericolo | 31/01/2018 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna
C. KENTUCKY
KENTUCKY - FASI COLTIVAZIONE | |||||||||||||||||||||||||||||||||
ATTIVITA' | Mese | Xxxxx | Xxxxxx | Xxxxxx | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | ||||||||||||||||||||||||
Settimana | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | |
Produzione piantine | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Lavorazione terreno | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Trapianto | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Concimazione | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Trattamenti | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Cimatura | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Raccolta | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Cura | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Irrigazione | CENTRO | ||||||||||||||||||||||||||||||||
NORD | |||||||||||||||||||||||||||||||||
SUD |
X. XXXXXXXX SCURI
SCURI - FASI COLTIVAZIONE | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ATTIVITA' | Mese | Xxxxx | Xxxxxx | Xxxxxx | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | Novembre | |||||||||||||||||||||||||||
Settimana | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | |
Produzione piantine | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lavorazione terreno | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trapianto | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Concimazione | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trattamenti | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cimatura | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Raccolta | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cura | SUD | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Irrigazione | SUD |
KENTUCKY / SCURI - SCHEMA AVVERSITA' E STRATEGIA DI DIFESA PER STADIO FENOLOGICO
PRINCIPALI AVVERSITA' | |||||||
FASE FENOLOGICA | SEMENZAIO | PRE TRAPIANTO | POST TRAPIANTO | SVILUPPO 5/6 FOGLIE | SVILUPPO 12/14 FOGLIE | CIMATURA | POST CIMATURA |
AVVERSITA' | PERONOSPORA | ERBE INFESTANTI | ERBE INFESTANTI | PERONOSPORA | PERONOSPORA | SVILUPPO GERMOGLI | SVILUPPO GERMOGLI |
AFIDI | NEMATODI | NOTTUE | AFIDI | AFIDI | PULCI | PULCI | |
BATTERIOSI | NEMATODI | PULCI | PULCI | ||||
MARCIUMI | OIDIO |
STRATEGIA DI DIFESA | |||||||
BATTERIOSI | Poltiglia bordolese | ||||||
ERBE INFESTANTI | Pendimetalin o Napropamide | Clomazone o Napropamide | |||||
NEMATODI | 1,3 Dicloropropene | Oxamil o Etoprofos o Fluopyram | |||||
NOTTUE | Deltametrina o Clorpirifos | ||||||
AFIDI | Imidacloprid | Imidacloprid | Deltametrina | ||||
MARCIUMI | Propamocarb + Fosetyl Alluminio | ||||||
PERONOSPORA | Metalaxyl + Mancozeb | Metalaxil + Mancozeb | Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M o Cimoxanyl + Zoxamide o Cyazofamid | Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M o Cyazofamid | |||
OIDIO | Penconazolo | Penconazolo | |||||
CONTROLLO GERMOGLI | N-decanolo, Pendimetalin, Olio di menta, Idrazide maleica | N-decanolo, Pendimetalin, Olio di menta, Idrazide maleica |
KENTUCKY / SCURI - DISERBO | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Infestanti controllate | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Kentucky (*) | Indice di utilizzo Scuri (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Pendimetalin | C, F | STOMP AQUA (38,72g) | 1-2,5 | Dicotiledoni/ graminacee | Solo in pre trapianto senza interramento | Non indicato in etichetta per tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | Attenzione | 31/08/2024 |
Clomazone | Non classificato | COMMAND 36 CS (30,74g) | 0,5 | Dicotiledoni/ graminacee | Post trapianto localizzato in banda da 50 cm su terreno umido | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | NO | nessuna | 31/10/2018 |
Oxadiazon | F | RONSTAR FL (34,86g) | 0,7 | Dicotiledoni/ graminacee | Solo in pre trapianto | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/12/2018 |
Napropamide | C, F | DEVRINOL F (41,85g) | 2,2-4 | Dicotiledoni/ graminacee | Solo in pre trapianto | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | *** | Attenzione | 31/12/2020 |
Pendimetalin + Clomazone | C, F | BISMARK (24,56g+4,90g) | 2,5-3 | Dicotiledoni/ graminacee | Pre trapianto | Non indicato in etichetta per tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | NO | Attenzione | 31/08/2024 |
Quizalofop-etile | C, F | TARGA FLO (4,90g) | 1-1,5 | Graminacee | Graminicida post trapianto (dose in funzione di tipo e sviluppo infestante) - funziona solo su graminacee nate | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/11/2021 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna
KENTUCKY / SCURI - CONTROLLO MALATTIE CRITTOGAMICHE | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Crittogame controllate | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo KY (*) | Indice di utilizzo IBG (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Metalaxyl + Mancozeb | B, C, F | CEREXIL M DG (8g+64g) | 1,5-2,5 | Peronospora | Xxxxxxx 3 trattamenti intercalati di 12-14 gg a partire dalla ripresa vegetativa post trapianto | 28 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | **** | Attenzione | 30/06/2023 |
Fenamidone + Fosetyl Al | C, F | ELICIO (4,4g+66,7g) | 2,5-3 | Peronospora | Interventi intercalati ogni 8-10 gg | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | *** | ** | Attenzione | 31/07/2018 |
Acibenzolar-S- Methyl + Metalaxyl M | F | BION MX (4g+40g) | 0,25-0,3 | Peronospora | Massimo 3 trattamenti intercalati di 7-10 gg a partire dalla ripresa vegetativa post trapianto. I trattamenti devono essere preventivi | 7 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | * | Attenzione | 31/03/2031 |
Cimoxanil | C | VITENE ULTRA SC (21,56g) | 0,5-0,6 | Peronospora | Citotropico/curativo | 10 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/08/2021 |
Penconazolo | C, F | TOPAS 10 EC (10,1g) | 0,35-0,5 | Oidio | Massimo 2-3 trattamenti preventivi o da comparsa primi sintomi, ad intervalli di 10-14 gg | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/12/2021 |
Propamocarb + Fosetyl Al | C | PREVICUR ENERGY (47,3g+27,7g) | 2-3 L/ha | Phytophtora spp., Pythium spp. | Al trapianto e dopo 2 settimane dalla prima applicazione | 0 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/07/2018 |
Cyazofamide | C, F | RANMAN TOP (14,8g) | 0,5 | Peronospora | In caso di andamento stagionale avverso trattare ogni 7-10 gg | 0 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | NO | Attenzione | 31/07/2018 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna
KENTUCKY / SCURI - CONTROLLO INSETTI | |||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Insetti controllati | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo KY (*) | Indice di utilizzo IBG (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Deltametrina | F | METEOR (1,51g) | 0,6-0,8 | Nottue e pulce | Effettuare trattamento post trapianto in caso di presenza di piante attaccate | 3 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | **** | *** | Attenzione | 31/10/2018 |
Deltametrina + Imidacloprid | F | DECIS ENERGY O-TEQ (7,65g+1,02g) | 1-1,25 | Nottue, pulce e afidi | Soglia: rilevata presenza su piante spia (Farinaccio, Amaranto) o residui di germogli di tabacco a terra dopo la cimatura | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 31/07/2022 |
Thiamethoxam | F | ACTARA 25 WG (25g) | 0,2 | Pulce e afidi | Soglia: rilevata presenza su piante spia (Farinaccio, Amaranto) o residui di germogli di tabacco a terra dopo la cimatura | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | ** | Attenzione | 30/04/2018 |
Imidacloprid | F | CONFIDOR 200 SL (17,1g) | 0,5 | Pulce e afidi | Soglia: rilevata presenza su piante spia (Farinaccio, Amaranto) o residui di germogli di tabacco a terra dopo la cimatura | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | ** | *** | Attenzione | 31/07/2022 |
Acetamiprid | F | EPIK SL (4,67g) | 2 | Pulce e afidi | Soglia: rilevata presenza su piante spia (Farinaccio, Amaranto) o residui di germogli di tabacco a terra dopo la cimatura | 14 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2018 |
Bacillus thuringensis subsp. Azawai | C | FLORBAC (10g) | 0,6-1,5 (ogni trattam.) | Nottue | Il prodotto va impiegato appena compaiono le larve. È consigliabile ripetere il trattamento una seconda volta a distanza di 7-14 gg in relazione al grado di infestazione da combattere | Non necessario | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/04/2019 |
Estratto di piretro | F | AGRO-PYR (2g) | 120-150 ml/hl | Pulce e afidi | Soglia: rilevata presenza su piante spia (Farinaccio, Amaranto) o residui di germogli di tabacco a terra dopo la cimatura | 2 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/08/2022 |
Teflutrin | F | FORCE EVO (0,5g) | 12-15 | Insetti terricoli | Prima del trapianto localizzato sulla fila | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 31/12/2021 |
Zeta-Cipermetrina | F | TRIKA ZETA (0,8g) | 12-15 | Insetti terricoli | Rilevare presenza elateridi interrando fette di patate prima del trapianto localizzato sulla fila | 7 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | * | Attenzione | 30/11/2021 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna - Nome prodotto verde =
KENTUCKY - CONTROLLO NEMATODI | ||||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Parassiti controllati | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Kentucky (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
Bacillus firmum I- 1582 | C | FLOCTER (5g) | 80 | Nematodi | Pre trapianto con trattamento unico. Con trattamento frazionato 40 Kg in pre trapianto con irrorazione e 40 con irrigazione a goccia | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | Attenzione | 30/09/2023 |
Etoprofos | A | MOCAP (10g) | 50 | Nematodi e insetti terricoli (elateridi) | Contatticida senza azione fumigante o sistemica, 25 Kg localizzati 3-5 gg post-trapianto, 25 Kg localizzati alla prima sarchiatura, far seguire le distribuzioni da un'irrigazione | 30 | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | Pericolo | 31/07/2018 |
Fluopyram | F | VELUM PRIME (34,5g) | 0,375-0,625 in manichetta | Nematodi e oidio | Pre trapianto con incorporamento da ripetere con irrigazione a goccia in post trapianto, previsti non più di due trattamenti/anno, non per il solo controllo degli agenti di oidio | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | Attenzione | 31/01/2025 |
Metam sodio | B, D, C, F | GEORT 50 (38,8g) | 325 l/ha | Nematodi e insetti | Letamare e irrigare prima dell'uso, trattare con 20° C di temperatura, iniettare nel terreno, irrigare nuovamente, lavorare superficialmente dopo 2 settimane | Non indicato in etichetta per il tabacco | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | Pericolo | 30/06/2022 |
Oxamil | A | VYDATE 5G (5g) | 60-70 | Nematodi e insetti | 30-35 Kg localizzati alla prima sarchiatura + 30-35 Kg al secondo intervento sarchiatura | Non indicato in etichetta | Se non indicato in etichetta, dopo 2 gg | * | Pericolo | 31/01/2018 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna - Nome prodotto
KENTUCKY - CONTROLLO GERMOGLI | |||||||||
Principio attivo | Classe tossicologica (*) | Prodotto commerciale più diffuso | Dose (Kg/ha) | Note | Tempo di carenza (giorni) | Tempo di rientro (giorni) | Indice di utilizzo Kentucky (*) | Avvertenze d'uso (*) | Scadenza autorizzazione |
N-Decanolo | C, F | DE-SPROUT (79g) | 20 l/ha | Applicare alla sommità dello stocco immediatamente dopo cimatura Massimo 2 trattamenti annui | 7 | Se non indicato, dopo 2 giorni | **** | Attenzione | 31/05/2021 |
Pendimetalin | C | ACTIVUS 40 SC (40g) | 20 ml/pianta in miscela allo 0,01% | Applicare alla sommità dello stocco immediatamente dopo cimatura | Non indicato in etichetta per tabacco | Se non indicato, dopo 2 giorni | **** | Attenzione | 31/08/2024 |
Idrazide Maleica | C | ROYAL MH (16,6g) | 11-15 l/ha | Bagnare l'intera pianta con foglie apicali lunghe 15 20 cm | 10 | Se non indicato, dopo 2 giorni | * | Attenzione | 31/10/2032 |
(*) Classe tossicologica: vedi riferimenti scheda pittogrammi - Indice utilizzo prodotti: * raro; ** sporadico; *** normale; **** frequente - Avvertenze d'uso: Pericolo, Attenzione, nessuna
Allegato 1 - Principali avversità del tabacco e principi attivi utilizzati in Italia
Azione | Patogeni controllati | Principi attivi | Varietà |
Erbicida | Dicotiledoni | Aclonifen | V, B |
Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | Clomazone | V, B, K |
Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | Napropamide | V, B, K, D |
Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | Oxadiazon | V, B, K, D |
Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | Pendimetalin | V, B, K, D |
Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | Pendimetalin + Clomazone | V, B, K |
Erbicida | Graminacee | Quizalofop-etile | V, B, K, D |
Fungicida | Alternaria | Ciprodinil + Fludioxonil | V |
Fungicida | Oidio | Penconazolo | V, B, K, D |
Fungicida | Peronospora | Acibenzolar-S-Methyl + Metalaxyl M | V, B, K, D |
Fungicida | Peronospora | Cimoxanil | V, B, K, D |
Fungicida | Peronospora | Cyazofamide | V, B, K |
Fungicida | Peronospora | Fenamidone + Xxxxxxx Xx | X, X, X, X |
Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxxxx x Mancozeb | V, B, K, D |
Fungicida | Peronospora | Zoxamide + Cimoxanil | V, B |
Fungicida | Peronospora e batteriosi | Rame metallo (solfato tribasico) | V, B |
Fungicida | Phytium | Propamocarb + Fosetyl Al | V, B, K, D |
Insetticida | Insetti terricoli | Chlorpyrifos | |
Insetticida | Insetti terricoli | Teflutrin | V, B, K, D |
Insetticida | Insetti terricoli | Zeta-Cipermetrina | V, B, K, D |
Insetticida | Nottue | Bacillus thuringensis subsp. Azawai | V, B, K, D |
Insetticida | Nottue | Bacillus thuringensis subsp. Xxxxxxxx | V, B |
Insetticida | Nottue | Indoxacarb | V |
Insetticida | Nottue e pulce | Deltametrina | V, B, K, D |
Insetticida | Nottue, pulce e afidi | Deltametrina + Imidacloprid | V, B, K, D |
Insetticida | Pulce e afidi | Acetamiprid | V, B, K, D |
Insetticida | Pulce e afidi | Estratto di piretro | V, B, K, D |
Insetticida | Pulce e afidi | Imidacloprid | V, B, K, D |
Insetticida | Pulce e afidi | Thiamethoxam | V, B, K, D |
Nematocida | Nematodi | 1,3 Dicloropropene | V, B |
Nematocida | Nematodi | Bacillus firmum I-1582 | K |
Nematocida | Nematodi e insetti | Metam sodio | K |
Nematocida | Nematodi e insetti | Oxamil | V, B, K |
Nematocida | Nematodi e insetti terricoli (elateridi) | Etoprofos | V, B, K |
Nematocida | Nematodi e oidio | Fluopyram | V, B, K |
Controllo germogli | Idrazide Maleica | K | |
Controllo germogli | N-Decanolo | K | |
Controllo germogli | Pendimetalin | K |
Varietà: V = Xxxxxxxx Xxxxxx; B = Xxxxxx; K = Kentucky; D = Scuri
Allegato 2 - Indice alfabetico dei principi attivi utilizzati per il tabacco in Italia
Principi attivi | Azione | Patogeni controllati | Varietà |
1,3 Dicloropropene | Nematocida | Nematodi | V, B |
Acetamiprid | Insetticida | Pulce e afidi | V, B, K, D |
Acibenzolar-S-Methyl + Metalaxyl M | Fungicida | Peronospora | V, B, K, D |
Aclonifen | Erbicida | Dicotiledoni | V, B |
Bacillus firmum I-1582 | Nematocida | Nematodi | K |
Bacillus thuringensis subsp. Azawai | Insetticida | Nottue | V, B, K, D |
Bacillus thuringensis subsp. Kurstaki | Insetticida | Nottue | V, B |
Chlorpyrifos | Insetticida | Insetti terricoli | |
Cimoxanil | Fungicida | Peronospora | V, B, K, D |
Ciprodinil + Fludioxonil | Fungicida | Alternaria | V |
Clomazone | Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | V, B, K |
Cyazofamide | Fungicida | Peronospora | V, B, K |
Deltametrina | Insetticida | Nottue e pulce | V, B, K, D |
Deltametrina + Imidacloprid | Insetticida | Nottue, pulce e afidi | V, B, K, D |
Estratto di piretro | Insetticida | Pulce e afidi | V, B, K, D |
Etoprofos | Nematocida | Nematodi e insetti terricoli (elateridi) | V, B, K |
Fenamidone + Fosetyl Al | Fungicida | Peronospora | V, B, K, D |
Fluopyram | Nematocida | Nematodi e oidio | V, B, K |
Idrazide Maleica | Controllo germogli | K | |
Imidacloprid | Insetticida | Pulce e afidi | V, B, K, D |
Indoxacarb | Insetticida | Nottue | V |
Metalaxyl + Mancozeb | Fungicida | Peronospora | V, B, K, D |
Metam sodio | Nematocida | Nematodi e insetti | K |
Napropamide | Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | V, B, K, D |
N-Decanolo | Controllo germogli | K | |
Oxadiazon | Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | V, B, K, D |
Oxamil | Nematocida | Nematodi e insetti | V, B, K |
Penconazolo | Fungicida | Oidio | V, B, K, D |
Pendimetalin | Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | V, B, K, D |
Pendimetalin | Controllo germogli | K | |
Pendimetalin + Clomazone | Erbicida | Dicotiledoni e graminacee | V, B, K |
Propamocarb + Fosetyl Al | Fungicida | Phytium | V, B, K, D |
Quizalofop-etile | Erbicida | Graminacee | V, B, K, D |
Rame metallo (solfato tribasico) | Fungicida | Peronospora e batteriosi | V, B |
Teflutrin | Insetticida | Insetti terricoli | V, B, K, D |
Thiamethoxam | Insetticida | Pulce e afidi | V, B, K, D |
Zeta-Cipermetrina | Insetticida | Insetti terricoli | V, B, K, D |
Zoxamide + Cimoxanil | Fungicida | Peronospora | V, B |
Varietà: V = Xxxxxxxx Xxxxxx; B = Xxxxxx; K = Kentucky; D = Scuri
Allegato 3 - PSR: misure e azioni agro-climatico-ambientali
PSR UMBRIA
Finalità
L’agricoltura integrata è un sistema di produzione agro-alimentare che utilizza tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici.
L’intervento 10.1.1 pertanto, mediante l’adozione di disciplinari di produzione integrata, si prefigge di incentivare l’impiego di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, riducendo il livello di contaminazione e di inquinamento delle acque e del suolo derivanti dagli apporti di origine agricola.
I vantaggi ambientali conseguibili consistono nell’aumento della sostanza organica a seguito dell’adozione di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale nonché nella diminuzione dell’impatto negativo dell’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti chimici sull’operatore, sul consumatore e sull’ambiente in genere.
Impegni finanziabili
Le aziende aderenti all’intervento 10.1.1 devono adottare sull’intera SAU aziendale ricadente nel territorio regionale le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) per la fase di coltivazione, per tutte le colture per le quali questi sono stati definiti. Tali Disciplinari sono redatti conformemente alle “Linee guida nazionali per la P.I.” approvate ai sensi della legge n. 4 del 3/2/2011 che, tra l’altro, istituisce il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata.
Durante il periodo di impegno le aziende beneficiarie sono tenute ad adeguarsi agli aggiornamenti tecnici dei DPI che sono redatti e aggiornati dall’amministrazione regionale con specifico provvedimento.
Tali disciplinari sono consultabili sul sito internet della Regione Umbria.
Qualora il titolare dell’azienda intenda praticare colture non ricomprese nei disciplinari regionali, prima dell’introduzione della nuova coltura, deve presentare alla Regione Umbria, Servizio “Sviluppo rurale e agricoltura sostenibile”, una proposta tecnica di disciplinare, inerente il metodo di produzione integrata.
Tale proposta, che deve avere come riferimento le linee guida nazionali agronomiche e di difesa fitosanitaria, è sottoposta all’esame dell’”Organismo tecnico scientifico di produzione integrata” (OTS) di cui al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 4890 del 8 maggio 2014 per la sua approvazione o meno. Solo in caso di esito positivo, la coltura oggetto di proposta di disciplinare potrà essere
coltivata sulle superfici ad impegno a decorrere dall’inserimento nei disciplinari di produzione integrata della Regione Umbria.
Qualora la proposta è congruente con i DPI di altre regioni che abbiano ottenuto il parere di conformità alle linee guida nazionali da parte dell’OTS sopra richiamato, l’azienda limitatamente all’annualità oggetto di richiesta, potrà coltivare la coltura in questione rispettando le prescrizioni tecniche della stessa proposta.
Di seguito viene riportata, per gruppi omogenei, la sintesi delle norme di produzione integrata contenute nei DPI della Regione Umbria che i beneficiari dell’intervento
10.1.1 sono tenuti a rispettare.
1) Gestione del suolo
Nelle “Norme generali” e “Norme di coltura” i Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) riportano gli impegni da rispettare, relativi alle lavorazioni, sistemazioni e copertura del suolo diversificati per le aree di collina e pianura con l’obbiettivo di ridurre i rischi di erosione e dissesto idrogeologico e di lisciviazione dei nutrienti.
2) Scelta varietale e materiale di moltiplicazione
Uno strumento per garantire coltivazioni sane è l’uso di materiale di moltiplicazione certificato in quanto l’uso di prodotti non certificati, espone le colture al rischio di attacchi parassitari.
Per far fronte a tale problematica l’agricoltore assume l’impegno di utilizzare semente o materiale di propagazione certificato ed esente da organismi geneticamente modificati (OGM).
3) Avvicendamento colturale
Per ciascuna coltura erbacea regolamentata da specifico disciplinare, l’agricoltore assume l’impegno al rispetto degli intervalli minimi di tempo prima del ritorno della coltura sulla medesima superficie (minimo un anno). Tale intervallo è commisurato in relazione alle specifiche colture e/o di eventuali problemi fitosanitari o altre problematiche che derivano dalle analisi fisico-chimiche.
È inoltre obbligatorio il rispetto di una rotazione quinquennale che comprende almeno tre colture principali e prevede al massimo un ristoppio.
4) Fertilizzazione
L’organizzazione della fertilizzazione, tramite piani di concimazione basati sul metodo del bilancio degli elementi nutritivi per perseguire un equilibrio fra apporti e asporti,
unitamente ad una riduzione dell’azoto e del fosforo, prevedono l’impegno da parte dell’agricoltore di:
- eseguire un’analisi fisico-chimica dei terreni. Tale strumento è essenziale per la redazione del piano di fertilizzazione;
- adottare un piano di fertilizzazione annuale per coltura.
- rispettare le dosi di fertilizzanti indicate nei DPI i quali, applicando il principio di ottimizzazione dell’assunzione da parte della coltura, riportano dosi mediamente inferiori del 25% rispetto all’ordinarietà;
- frazionare la somministrazione della quota azotata, che per dosi totali comprese tra 60 e 100 deve essere effettuata in almeno due somministrazioni mentre per dosi maggiori a 100 in tre somministrazioni;
- annotare gli acquisti e gli impieghi dei concimi su apposito registro informatizzo, garantendo la controllabilità degli impegni correlati alla fertilizzazione.
5) Difesa e controllo delle infestanti
La difesa fitosanitaria rispettosa dell’ambiente deve essere attuata impiegando, nella minore quantità possibile (quindi solo se necessario e a dosi minori), i prodotti a minor impatto verso l’uomo e l’ambiente scelti fra quelli aventi caratteristiche di efficacia sufficienti ad ottenere la difesa delle produzioni a livelli economicamente accettabili.
In particolare gli agricoltori devono impegnarsi a:
- giustificare i trattamenti sulla base dei monitoraggi aziendali delle fitopatie o delle soglie di intervento vincolanti o dei criteri di prevenzione riportati nel disciplinari in modo da limitare il numero dei trattamenti.
- utilizzare solo i principi attivi classificati nocivi (Xn), irritanti (Xi) e non classificati (Nc). Sono pertanto di norma vietati quelli classificati molto tossici (T+) e tossici (T), fermo restando circostanze eccezionali debitamente autorizzate dal servizio fitopatologico regionale.
- rispettare le dosi, il numero di trattamenti e le modalità di distribuzione dei prodotto fitosanitarie indicate nei DPI, contribuiscono ad una riduzione dell’impatto degli agrofarmaci di media del 20% rispetto all’ordinarietà.
6) Regolazione (taratura) volontaria delle macchine distributrici dei prodotti fitosanitari
Le aziende aderenti agli impegni dell’intervento 10.1.1 sono tenute al rispetto dell’impegno volontario della “regolazione delle macchine distributrici dei prodotti fitosanitari” che deve essere eseguita presso i centri autorizzati dalla Regione Umbria.
7) Irrigazione
Nelle “Norme generali” e “Norme di coltura” i DPI indicano l’impegno da parte delle aziende ad adottare il metodo del bilancio idrico semplificato per la definizione delle epoche e dei volumi massimi distribuibili, basato su condizioni meteoclimatiche e pedologiche aziendali e bollettini agrometeorologici provinciali.
È vietato praticare l’irrigazione per scorrimento.
8) Impegni aggiuntivi per il tabacco
Qualora nell’ordinamento colturale aziendale sia presente la coltura del tabacco, il beneficiario, oltre agli impegni previsti dai DPI, è tenuto al rispetto degli impegni aggiuntivi di seguito riportati.
a) impegni rispetto alle concimazioni:
- ridurre di almeno 30% le concimazioni azotate apportate alla coltura del tabacco rispetto alle dosi previste dal DPI; frazionare la concimazione azotata di copertura in almeno tre passaggi, rispetto ai due previsti dai DPI, in relazione alle fasi fenologiche di maggiore e più efficiente assorbimento dell’azoto da parte della pianta.
b) impegni rispetto agli agro farmaci per il diserbo:
- realizzare soltanto un intervento di controllo delle infestanti applicando erbicidi chimici, in pre trapianto o dopo il trapianto;
- eseguire almeno due sarchiature meccaniche e un passaggio con manodopera (zappatura) per il controllo delle infestanti in campo, da effettuarsi nel periodo 15 maggio – 30 luglio.
c) impegno alla riduzione dell’acqua ad uso irriguo:
- riduzione l’acqua ad uso irriguo, con un limite massimo di volume di adacquamento pari a 2.569 mc ad ettaro frazionati in almeno 11 adacquamenti compreso quello in fase di trapianto;
- determinare il fabbisogno irriguo mediante uno dei seguenti metodi: 1) controllo dell’umidità del suolo mediante strumenti tensiometrici; 2)
controllo dell’evaporazione mediante evaporimetri e determinazione del fabbisogno idrico della pianta con l’uso del dato dell’evaporazione e del Kc della coltura, noto per la zona o determinato con microlisimetri;
- eseguire gli interventi irrigui e, conseguentemente adattare il piano di irrigazione preventivamente impostato, tenendo conto dei dati pluviometrici della rete agrometeorologica regionale e delle risultanze dei controlli di cui al precedente trattino;
- installare un contatore sigillato sulle tubazioni fisse o mobili di ingresso alla rete di distribuzione dell’acqua ai campi.
PSR TOSCANA
Finalità
La misura risponde primariamente per “promuovere strategie per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici” in quanto il miglioramento della gestione dei fertilizzanti, soprattutto di quelli azotati, e dell’irrigazione consente di limitare l’emissione di gas serra, in primo luogo di protossido di azoto. L’operazione è collegata ai temi trasversali Ambiente, Cambiamenti climatici, e Innovazione. Gli impegni relativi al miglioramento della gestione dei fitofarmaci e dei fertilizzanti fanno riferimento ai “Principi Generali” e alle schede tecniche di “Difesa e Diserbo” e alle schede tecniche “Fase agronomica” dei disciplinari di cui alla L.R. 15/04/1999 n. 25 che disciplina la produzione integrata in Toscana.
L’operazione è articolata nei seguenti impegni:
- miglioramento della gestione degli input chimici;
- miglioramento della gestione degli input idrici Il miglioramento della gestione degli input chimici è sempre obbligatoria.
Impegni finanziabili
1 Miglioramento della gestione degli input chimici
Difesa e diserbo
L’impegno prevede il rispetto delle schede tecniche di “Difesa e diserbo”, redatte per singola coltura, di cui alla l.r.n.25/99 e loro aggiornamento in riferimento ai soli obblighi sotto riportati:
1. uso dei soli prodotti elencati per singola coltura .
2. limitazione nel dosaggio dei trattamenti con lo stesso principio attivo per singola coltura.
3. rispetto del numero dei trattamenti per singola avversità previsto per singola coltura.
Impegni aggiuntivi per il tabacco
Diserbo
- ad esclusione dei diserbanti “graminicidi specifici” tutti gli altri erbicidi chimici devono essere utilizzati a dosi dimezzate rispetto a quanto riportato nella scheda tecnica di diserbo.
Fertilizzazione
L’impegno prevede il rispetto delle schede tecniche “Fase agronomica”, redatte per singola coltura:
1. prelievo del campione di terreno per le analisi chimico fisiche.
2. effettuazione del numero di analisi indicato dalle schede in ragione dell’estensione di superficie dei gruppi di coltura considerati.
3. predisposizione del piano di fertilizzazione attraverso il metodo del bilancio, in ragione dei fabbisogni colturali, degli apporti imputabili alla fertilità del suolo e delle perdite dovute alla lisciviazione e ai fenomeni di immobilizzazione
4. rispetto dei quantitativi massimi di azoto, fosforo e potassio fissati per singola coltura. Rispetto dei quantitativi derivanti dal metodo del bilancio se inferiori ai massimali fissati dalle schede per singola coltura.
5. quantità massima di azoto organico pari a 170 kg/ha/anno
6. per il tabacco, effettuazione delle analisi del terreno ogni 2 ha anziché 10 ha come da scheda tecnica di cui alla L.R. n.25/99
7. per il tabacco, quantità massima di azoto prevista per la varietà Kentucky pari a 119 Kg/ha /anno, per la varietà Xxxxxxxx Xxxxxx ed altre pari a 74 Kg/ha/anno.
- tenuta e aggiornamento dei registri aziendali.
1. registro delle operazioni di produzione;
2. registro di magazzino.
- obbligo della taratura strumentale delle barre irroratrici.
2 Miglioramento della gestione degli input idrici per le colture irrigue
L’impegno prevede:
- l’elaborazione di un piano di irrigazione in relazione al bilancio idrico colturale che tenga conto delle fasi fenologiche della coltura, dell’andamento climatico e dei fabbisogni idrici colturali.
Impegni aggiuntivi per il tabacco
Contenimento dell’uso dell’acqua
- per la varietà Kentucky, volume irriguo massimo stagionale pari a 1950 mc/ha, per la varietà V. Bright ed altre pari a 2.569 mc/ha; è necessaria l’installazione di un contatore all’ingresso degli impianti di irrigazione a servizio delle colture tabacchicole, il volume di irrigazione si riduce del 25
% rispetto all’ordinarietà.
PSR CAMPANIA
Finalità
La misura che ha che la regione Campania ha attivato nella tipologia d’intervento
10.1.1 - “Produzione integrata” è l’applicazione dei metodi di produzione integrata volontaria, che favoriscono in particolare un uso razionale dei fertilizzanti e dei fitofarmaci in agricoltura, attraverso l’adozione dei “Disciplinari di produzione integrata” vigenti approvati dalla Giunta regionale e aggiornati con i decreti regionali dirigenziali ed integrati dalle “Norme tecniche per la difesa e il diserbo integrato delle colture”. Per questa misura è prevista la possibilità di adesione all’impegno anche con solo una parte della superficie aziendale nel caso di aziende agricole costituite da corpi separati.
Gli impegni con l’adesione a questa misura sono:
1. Fertilizzazione con obbligo di effettuare l’analisi del terreno e di adottare un piano di concimazione aziendale per ciascuna zona omogenea individuata nel quale sono stabiliti i quantitativi dei macroelementi nutritivi distribuibili annualmente per coltura o per ciclo colturale
2. Difesa e diserbo con rispetto delle “Norme tecniche per la difesa e il diserbo integrato delle colture” vigenti di cui ai disciplinari di produzione integrata
3. Irrigazione con la determinazione di epoche e volumi irrigui basandosi su dati pluviometrici o preferibilmente attraverso la redazione di bilanci irrigui.
4. Gestione suolo con la registrazione puntuale delle attività aziendali (lavorazioni, semina ed altre operazioni di gestione del suolo, raccolta) per tutte le superfici sotto impegno:
5. Avvicendamento colturale con la predisposizione del piano colturale presente nel registro delle operazioni colturali e di magazzino che dimostra il
rispetto dei vincoli dell’avvicendamento colturale di cui ai “disciplinari di produzione integrata”.
6. Tenuta del registro aziendale delle operazioni colturali e di magazzino dove vengono registrate le operazioni colturali e di magazzino per ciascuna coltura ammessa per tutte le superfici sotto impegno.
7. Taratura strumentale delle macchine irroratrici con l’acquisizione di una certificazione volontaria di regolazione o taratura strumentale effettuata presso centri prova autorizzati dalla regione Campania per le macchine irroratrici a completamento delle operazioni di controllo funzionale obbligatorie.
PSR LAZIO
La Regione nella programmazione finanziaria del PSR 2014-2020 non attiverà su tutto il territorio regionale la misura 10.1.1 agroclimatica ambientale.
PSR VENETO
Le misure agro ambientali per il tabacco nel PSR 2007/2013 in Veneto terminano con la vecchia programmazione 2007/2013 il 14 maggio 2018 per questo motivo le misure 10.1.1 agroclimatica ambientale con la nuova programmazioni saranno attivate dal 15 maggio 2018.