PROCEDURA APERTA
Affidamento del servizio di trasporto della Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T.) e Frazione Xxxxx Xxxxxxxxxxxxx (F.U.T.), identificate con il codice CER 19.12.12
PROCEDURA APERTA
(Criterio di aggiudicazione prezzo più basso)
Art. 82 Decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i.
Documento Unico di Valutazione dei rischi Appalto
ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. n.81/2008 e s.m.i.
Azienda Appaltatrice:
** da definirsi **
ALLEGATO #1
INDICE
1. PREMESSA
a. Normativa
b. Definizioni
2. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
a. Descrizione Appalto
b. Descrizione lavorazioni (con orario di lavoro e luoghi interessati dal lavoro)
3. FIGURE DI RIFERIMENTO
a. Azienda Committente
b. Azienda Appaltatrice
4. RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL'AMBIENTE DI LAVORO OGGETTO DELL’APPALTO (a cura del committente: da desumere dal documento di valutazione dei rischi e/o dalle informazioni specifiche fornite all’appaltatore)
a. Misure di Emergenza della sede dell’appalto (preferibilmente desumerle dal Xxxxx xx xxxxxxxxx x xx xxxxxxxxxxx)
0. RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL’APPALTATORE (a cura dell’appaltatore: da desumere dal POS – Piano Operativo di Sicurezza – redatto dall’appaltatore se esaustivo)
6. Misure di prevenzione e protezione atte ad eliminare i rischi dovuti alle interferenze dei lavoratori (tra committente e appaltatore o tra i diversi appaltatori)
7. VERBALE SOPRALLUOGO CONGIUNTO PER L’AZIONE DI COORDINAMENTO E COOPERAZIONE
8. COSTI PER LA SICUREZZA
9. ALLEGATI (eventuali)
GESTIONE DEL DOCUMENTO:
Responsabilità:
datore di lavoro Committente: xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx
Approvazione:
datore di lavoro Committente
FIRMA DATA
Presa Visione:
datore di lavoro Committente
FIRMA DATA
INDICE
1. PREMESSA
a. Normativa
CODICE CIVILE
art. 1655 Nozione
L'appalto (2222 e seguenti) è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro.
art. 1662 Verifica nel corso di esecuzione dell'opera
Il committente ha diritto di controllare lo svolgimento dei lavori e di verificarne a proprie spese lo stato.
Quando, nel corso dell'opera, si accerta che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte, il committente può fissare un congruo termine entro il quale l'appaltatore si deve conformare a tali condizioni; trascorso inutilmente il termine stabilito, il contratto è risoluto, salvo il diritto del committente al risarcimento del danno (1223, 1454, 2224).
art. 26 D.Lgs. 81/08. Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d'opera o di somministrazione
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo;
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g), l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture.
Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. 3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.
3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al precedente capoverso non sono soggetti al ribasso. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e' determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e' determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.
7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, come da ultimo modificate dall’articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizione del presente decreto.
8. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
b. Definizioni
committente: il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto;.
impresa affidataria: impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell'esecuzione dell'opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi;
lavoratore autonomo: persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione;
2. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO
a. Descrizione appalto:
L’affidamento in appalto consiste nel servizio di trasporto della Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T. – CER 19.12.12.) e della Frazione Xxxxx Xxxxxxxxxxxxx (F.U.T. – CER 19.12.12.) ,prodotta presso l’impianto STIR di Casalduni (BN) e da conferire, rispettivamente, presso l’impianto T.M.V. di Acerra –.Loc. Pantano (NA), e la Discarica di Sant’Arcangelo Trimonte – Loc. Nocecchie (BN) .
b. Descrizione lavorazioni
La ditta appaltatrice, previa programmazione, eseguirà il prelievo ed il trasporto dei rifiuti solidi con automezzi idonei ed autorizzati.
La Frazione Secca Tritovagliata risulta stoccata presso opportuno edificio chiuso e sarà oggetto di caricamento da parte dei mezzi operatori presenti in impianto (pala gommata).
La frazione Umida Tritovagliata risulta stoccata presso opportuno edificio chiuso e sarà oggetto di caricamento da parte dei mezzi operatori presenti in impianto (pala gommata).
L’accesso agli impianti SAMTE Srl sarà garantito, previa autorizzazione e supervisione, degli addetti operanti all’interno del sito aziendale.
L’accesso potrà avvenire:
- dalle ore 05:00 alle ore 24:00 presso l’impianto STIR;
3. FIGURE DI RIFERIMENTO
a. Azienda Committente
Referente aziendale appalto o preposto | |
Datore di lavoro | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione | |
Medico Competente | |
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza |
b. Azienda Appaltatrice
Denominazione Azienda |
Datore di Lavoro | |
Referente Aziendale appalto o preposto | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione | |
Medico Competente | |
Iscrizione alla C.C.I.A.A. | |
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza |
4. RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO OGGETTO DELL’APPALTO
Impianto STIR di Casalduni
All’interno dell’impianto vige l’obbligo di rispettare la segnaletica di sicurezza e quella stradale. Tutta l’area, coperta e scoperta, è interessata da traffico veicolare dei mezzi pesanti provenienti dall’esterno per il conferimento dei rifiuti, dei mezzi d’opera per la movimentazione, pertanto è presente il rischio di investimento e/o incidente stradale. Nei pressi dell’area di scarico, ove operano pala meccanica, trituratore e mezzi che conferiscono RSU , sussiste il rischio di proiezione di oggetti e di investimento, e vige il divieto di accesso, come segnalato sul posto.
Nell’impianto è presente un rischio specifico di incendio per la presenza di materiale infiammabile (RSU, FST e FUT), oltre ad un rischio specifico relativo alla presenza di un distributore di gasolio ove i mezzi d’opera interni possono effettuare il rifornimento. Alcune attività rientrano tra quelle elencate nel D.M. 16/02/1982 per cui soggette a verifica dei VV.FF. e a Certificato Prevenzione Incendi; sono distribuiti uniformemente in tutte le varie zone dell’impianto dei presidi fissi e mobili antincendio.
Pericolo chimico - biologico
Il pericolo biologico è presente nella fase di scarico, lavorazione e fermentazione della frazione organica e dei rifiuti solidi urbani indifferenziati; è opportunamente segnalato all’ingresso degli ambienti interessati.
Pericolo fisico - meccanico
Sono presenti numerose macchine ad avviamento automatico (nastri trasportatori, vagli, …),pertanto è vietato avvicinarsi alle macchine stesse o accedere a locali non pertinenti al servizio richiesto.
Traffico veicolare
L’interferenza tra mezzi in movimento e tra veicoli e pedoni è una fonte non trascurabile di possibili incidenti e danni a persone e cose. La presenza di veicoli in movimento è stata segnalata lungo la viabilità esterna ed in tutti i punti di accesso carrabile alle aree coperte in modo visibile anche ai pedoni.
Le aree di maggiore rischio per la possibile presenza contemporanea di uomini e mezzi sono:
- l’edificio ricezione per lo scarico degli automezzi;
- la zona stoccaggio e carico di FUT e FST ,ove opera una pala gommata.
È obbligatorio rispettare le indicazioni fornite dalla segnaletica affissa presso l’impianto,nonché quelle del personale addetto al controllo del traffico all’interno dell’impianto.
INDIVIDUAZIONE PERICOLI / RISCHI PRESENTI NELL’AREA DI LAVORO
Pericoli derivanti da elementi strutturali | SI | NO | Note |
Pavimentazione pericolosa (bagnata, scivolosa, irregolare, ecc.) | X | liquidi | |
Superfici pericolose (taglienti, spigolose, appuntite, ecc.) | X | ||
Dislivelli con pericolo di caduta verso il basso | X | vasca percolato | |
Spazi ristretti / aree di transito | X | ||
Caduta oggetti/materiali dall’alto | X | ||
Microclima (temperatura, umidità, ventilazione particolari) | X | ||
Illuminazione (scarsa e/o eccessiva) | X | ||
Scale con inclinazione pericolosa | X | ||
Pericoli derivanti da impianti/apparecchiature/macchine | SI | NO | Note |
Impianti ed apparecchiature elettriche in tensione | X | ||
Impianti ed apparecchiature a gas in pressione (tubazioni, ecc.) | X | ||
Macchine con organi in movimento | X | ||
Proiezione di oggetti (fluidi, scintille, schegge, ecc.) | X | schizzi | |
Mezzi di trasporto in movimento (automezzi, ecc.) | X | ||
Pericoli per la salute | SI | NO | Note |
Sostanze e preparati pericolosi (tossici, nocivi, irritanti) | X | percolato | |
Fumi, polveri e/o fibre aerodisperse | X |
Agenti biologici (patologie infettive) | X | potenziali | |
Rumore | X | ||
Pericoli di incendio/esplosione | SI | NO | Note |
Materiali combustibili | X | rifiuti | |
Sostanze infiammabili | X | ||
Materiali o sostanze esplosive (atmosfere esplosive) | X | ||
Varie | SI | NO | Note |
Condizioni di lavoro difficili | X | ||
Interferenze con maestranze di ditte appaltatrici | X |
a. Misure di Emergenza della sede dell’appalto
Presso l’impianto STIR di Casalduni, il personale addetto, sotto la responsabilità del gestore operativo, è addestrato nel primo soccorso,nell’antincendio ed è dotato di mezzi di comunicazione per allertare il soccorso pubblico. In caso di emergenza i lavoratori della ditta appaltatrice dovranno seguire le indicazioni fornite dal personale interno e dalla segnaletica di sicurezza così come previsto dal piano di emergenza ed evacuazione dello stabilimento.
Gestione di potenziali emergenze:
in caso d’incendio
Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 115.
Rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco che richiederà: #_ indirizzo e telefono dall’impianto da cui si chiama
#_ informazioni sull’incendio #_ persone coinvolte
#_ ecc.
Non interrompere la comunicazione finché non lo definisce l’operatore addetto alla registrazione della chiamata.
Attendere i soccorsi esterni al di fuori del sito.
in caso di infortunio o malore
Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 118.
Rispondere con calma alle domande dell’operatore che richiederà:
#_ cognome e nome
#_ indirizzo, n. telefonico ed eventuale percorso per arrivarci
#_ tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione, numero dei feriti, ecc. Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi. Provvedere a informare tempestivamente il responsabile della persona infortunata. regole comportamentali
#_ seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 118. #_ osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire.
#_ prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio, ecc.). #_ incoraggiare e rassicurare il paziente.
#_ inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile (es. strada principale).
#_ assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli.
5. RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL’APPALTATORE
(a cura dell’appaltatore:da desumere dal Piano di Sicurezza)
L’esecuzione delle attività affidate alla ditta appaltatrice introdurranno conseguentemente nelle aree di lavoro le seguenti principali condizioni di pericolo:
- introduzione di mezzi di trasporto con conseguente impatto nella circolazione interna di pedoni e veicoli
- rischio di incidenti / investimenti / cesoiamenti
- pericolo di sversamenti al suolo di rifiuti
- cadute dall’alto (scalette degli automezzi)
Il rischio interferenziale prevalente è quello relativo alla circolazione e transito di automezzi all’interno dei Siti, nonché quello derivante dalle operazioni di carico effettuate dei mezzi d’opera presenti nell’Impianto.
L’impresa appaltatrice a seguito di affidamento del servizio provvederà a integrare la presente sezione con le informazioni di competenza.
6. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTE AD ELIMINARE I RISCHI DOVUTI ALLE INTERFERENZE DEI LAVORATORI
Il personale SAMTE e quello della ditta appaltatrice dovranno coordinarsi prima dell’inizio delle attività presso le aree degli impianti in cui possono generarsi interferenze. Eventualmente si dovrà valutare la traslazione dei tempi di esecuzione in base alle priorità tecniche.
Rispettare tutta la segnaletica di sicurezza e della viabilità, non fumare non mangiare e non bere (pericolo biologico) durante il lavoro e prima di essersi lavati le mani.
Durante tutto il periodo in cui verranno eseguiti i lavori il personale di SAMTE non dovrà programmare ed effettuare lavorazioni, in prossimità delle aree utilizzate dall’appaltatore, in grado di generare pericoli di qualsiasi genere (meccanico, fisico, ecc.) ai danni delle maestranze della ditta appaltatrice.
Durante il periodo di svolgimento del servizio – oggetto dell’affidamento – ulteriori ditte esterne non dovranno avvicinarsi alle aree dedicate e non saranno programmate ulteriori attività di manutenzione.
Per qualsiasi chiarimento l’appaltatore dovrà fare riferimento al personale preposto alla gestione dell’appalto.
Durante le operazioni di manovra e movimentazione dei mezzi pesanti nessun dipendente dovrà stazionare o transitare nelle aree di pertinenza. Dovrà essere mantenuta un’adeguata distanza di sicurezza da mezzi in azione / manovra.
Evitare contatti cutanei diretti con reflui o percolati derivanti dalla putrefazione dei rifiuti.
E’ fatto esplicito divieto di accedere a locali e ad operare su impianti SAMTE non previsti nel contratto d’appalto.
In caso di necessità o riscontro di particolari problematiche si invita a contattare il personale aziendale referente preposto alla gestione dell’appalto.
E’ opportuno la dotazione al personale dei seguenti DPI: #_ gilet alta visibilità (movimentazione di mezzi);
#_ tute monouso (tipo Tyvek) > lavori insudicianti, potenziali contatti con reflui; #_ elmetto;
#_ maschera con protezione da polveri e vapori organici; #_ scarpe con puntale e lamina antiperforazione;
#_ guanti con protezione meccanica, chimica e biologica;
#_ imbracatura anticaduta (obbligatoria per i lavori in quota).
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE ALL’INTERNO DEGLI IMPIANTI
All’interno degli impianti dovranno essere rispettate le seguenti norme comportamentali:
· il posizionamento del mezzo sulla pesa, dopo l’autorizzazione del personale preposto, dovrà avvenire con la massima cautela;
· è vietato al personale viaggiante allontanarsi dal proprio automezzo;
· è vietato l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura di lavoro presente presso gli impianti, salvo espressa autorizzazione del personale addetto SAMTE;
· prestare la massima attenzione alle macchine operatrici in movimento nelle aree di scarico, triturazione, spargimento dei rifiuti;
· il personale conducente degli automezzi ha l’obbligo, prima di allontanarsi dal punto in cui ha effettuato le attività di competenza, di controllare che non vi siano rifiuti o residui degli stessi che fuoriescano dall’automezzo: eventuali pulizie dovranno essere condotte in prossimità della zona di scarico. L’autista responsabile di eventuali spargimenti di rifiuti provvederà alle operazioni di pulizia.
· E’ vietato il transito con portelloni o attrezzature ribaltabili e/o mobili degli automezzi non completamente chiusi.
· E’ vietato qualsiasi sversamento di rifiuti o di percolato all’esterno delle zone di carico-scarico. SAMTE declina ogni responsabilità in caso di mancata osservanza di tali disposizioni, di atti di imperizia o di eventuali iniziative arbitrarie del personale incaricato dal conferente.
7. VERBALE SOPRALLUOGO CONGIUNTO PER L’AZIONE DI COORDINAMENTO E COOPERAZIONE
Data incontro:
Presenti al sopralluogo:
Cognome e nome | Funzione |
Note:
8. COSTI PER LA SICUREZZA
I costi per la sicurezza sono stati determinati separatamente dagli oneri riferiti alle strutture e agli impianti che risultano a carico del committente - proprietario degli stessi; restano tuttavia a carico dell’aggiudicatario i costi relativi agli adempimenti esclusivamente connessi agli spetti gestionali dell’attività di lavoro. I costi della sicurezza, nell’importo determinato e precisato in sede di gara, non sono soggetti a ribasso d’asta e su richiesta, saranno messi a disposizione sia dei Rappresentanti dei Lavoratori (RLS) sia delle XX.XX.
Rischio interferenziale | Misure di prevenzione e protezione | Costi per la sicurezza |
Rischi ambientali riferiti ai siti | 1h di coordinamento tra personale SAMTE e personale della ditta appaltatrice, visione preventiva dei luoghi di lavoro | |
Interferenze nella circolazione di mezzi di più imprese all’interno dei siti | Traslazione dei tempi di esecuzione delle attività operative | |
9. ALLEGATI (eventuali)
X.xx: il R.U.P.
Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx
Benevento, marzo 2011