PROVINCIA DI MODENA STRUTTURA TECNICA OPERATIVA DEL CUAV
PROVINCIA DI MODENA STRUTTURA TECNICA OPERATIVA DEL CUAV
ACCORDO OPERATIVO ART. 38 LR 24/2017 - TRANSMEC COMUNE di CAMPOGALLIANO
VERBALE del 19/06/2020
In data 19/06/2020 si è riunita la Struttura Tecnica Operativa a supporto del CUAV della Provincia di Modena di cui alla LR 24/2017 e costituita con atto dirigenziale n. 78 del 27/12/2018, per l'esame istruttorio dell' ACCORDO OPERATIVO art. 4 e art. 38 LR 24/2017 denominato TRANSMEC del Comune di Campogalliano, pervenuto con prot. n. 3048 del 02/04/2020 acquisito con prot. n. 9929 del 03/04/2020.
Preventivamente alla convocazione della Struttura Tecnica Operativa (prot. 14373 del 20/05/2020), con prot. n. 14375 del 20/05/2020 sono stati messi a disposizione del CUAV e della STO gli elaborati tecnici trasmessi dal Comune alla Provincia.
La riunione ha inizio alle ore 10, in videoconferenza.
Presiede il sostituto del responsabile della Struttura Tecnica Operativa, Xxxxxx Xxxxxxxx.
Sono presenti:
Provincia di Modena: Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Comune di Campogalliano : Xxxxxxx Xx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxx Regione Xxxxxx-Romagna - Pianificazione: Xxxxxxx Xxxxxxx
ARPAE: Xxxxxxx Xxxxxxxxx AUSL: Xxxxxxx Xxxxxxxxx AIMAG : Xxxxx Xxxxxxxx
CONSORZIO BONIFICA XXXXXX CENTRALE: Xxx Xxxxxxxxxxx
è presente su richiesta del Comune di Campogalliano, il progettista Xxxxx Xxxxxx. Si apre la discussione.
PROVINCIA
Il Responsabile della Struttura tecnica operativa, apre la riunione ed illustra le finalità generali della STO e dell'incontro, ai sensi della LR 24/2017. L'obiettivo è l'analisi dell'Accordo per formare in tempi utili l'istruttoria preliminare da sottoporre alla successiva conferenza del Comitato Urbanistico provinciale, avendone affrontato le eventuali problematiche.
COMUNE DI CAMPOGALLIANO
Vengono illustrati i contenuti dell'Accordo Operativo (AO) e dello strumento POC/PUA.
Il progetto prevede l'attuazione contestuale di un ambito di nuovo insediamento produttivo (ASP_S 47.32) e di una porzione di ambito consolidato produttivo (ASP_C 45.35).
L'intervento prevede la costruzione di due nuovi capannoni per il potenziamento dell'attività già esistente nell'area di completamento adiacente, nel rispetto delle previsioni
del vigente PSC sia per quanto inerente le capacità edificatorie messe complessivamente in gioco che per la realizzazione delle dotazioni prescritte. L'AO prevede che i fabbricati siano realizzati nell'area per nuovi insediamenti introdotta con il PSC mentre nell'area di completamento vengono realizzate le dotazioni a parcheggio. L'AO è accompagnato da una convenzione che dettaglia tempi di realizzazione, fideiussioni e monetizzazioni per quanto inerente sia la previsione di PSC di cessione di quota parte dell'area di nuovo insediamento che il Comune dichiara non essere interessato ad acquisire, che la previsione di acquisizione di altra area esterna al comparto da destinarsi a dotazioni pubbliche, per la quale il Comune si impegna ad impegnare il dovuto per la futura espropriazione.
Si apre il dibattito. PROVINCIA
Per quanto inerente gli aspetti di conformità al PTCP non si rilevano interferenze.
Appare però necessario che vengano forniti chiarimenti, sia da parte del proponente che del Comune in merito a:
Dotazioni pubbliche: il progetto, considerando unitamente ambito consolidato e di nuovo insediamento deve garantire il raggiungimento delle dotazioni prescritte dal piano in entrambi i casi. Nella relazione tecnica si fa riferimento al fatto che per l'ambito consolidato il PSC rileva una carenza che deve essere eliminata e per farlo si riferisce a dotazioni già realizzate in precedenza in ambito fuori comparto (vasca di laminazione). Ora, prescindendo dal fatto che tale vasca di laminazione non è indicata nelle tavole di progetto (e lo dovrebbe) né è inclusa negli ambiti in questione, ma è in territorio rurale, non vocato per definizione a costituire dotazione di ambiti produttivi; deve osservarsi che, utilizzandosi nel progetto tutta la capacità edificatoria residua dell'ambito consolidato, se si vogliono prendere in considerazione dotazioni preesistenti realizzate per tale ambito, allora la verifica deve essere condotta sull'intero ambito consolidato, coinvolgendo tutte le dotazioni esistenti (il PSC ne indica diverse, e queste sono da considerarsi, se già di effettivo uso pubblico). La verifica dovrà essere accompagnata anche da una individuazione cartografica chiara di tutte queste dotazioni, preesistenti e di progetto, su tutti gli ambiti (nuovo insediamento e consolidato) coinvolti dal progetto.
Per quanto attiene alla vasca di laminazione, da individuarsi anch'essa in apposita tavola di progetto, unitamente ai restanti sottoservizi, è da verificare la capacità di tale dotazione in relazione, anche questa volta, sia delle aree prevista dal PRG all'epoca della sua realizzazione, che delle nuovo previsioni inserite con il PSC ed oggi poste in attuazione.
Si esprimono perplessità sulle aree a parcheggio, totalmente impermeabilizzate e prive di piantumazioni interne; sull'inserimento nel calcolo delle superfici permeabili di aiuole di piccole dimensioni quali quelle poste in fregio ai fabbricati o a decorazione degli ingressi e dei parcheggi.
ARPAE
Appare necessario venga posta la massima attenzione sugli aspetti seguenti.
Nel documento di ValSAT allegato all’Accordo Operativo, redatto dal proponente ai sensi dell’art. 18 della L.R. 24/2017, che costituisce anche il Rapporto ambientale oer la VAS ai sensi del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii , sono stati descritti e valutati gli effetti potenziali sulle componenti ambientali: viabilità e traffico; inquinamento acustico; suolo, sottosuolo e ambiente idrico; inquinamento atmosferico; verde ecosistemi e paesaggio; campi
elettromagnetici.
Per quanto attiene la componente rumore, si evidenzia che nel documento d’impatto acustico allegato al procedimento urbanistico:
• si riporta una carta di zonizzazione acustica non aggiornata che attribuisce all’area d’intervento una classe acustica di tipo III (area mista), quando invece, dalla Tav. 3 – Classificazione acustica – allegata al vigente strumento urbanistico PSC, si rileva che gli ambiti interessati dal progetto (ASP_S_E 47.32 e ASP_S_C 45.35) sono stati attribuiti ad una Classe V (di fatto e di progetto) – area prevalentemente industriale - con limiti assoluti pari a 70 dBA di giorno e 60 dBA di notte;
• non sono riportate le caratteristiche costruttive degli impianti tecnologici e il relativo posizionamento sulla copertura del fabbricato, necessario per valutare le distanze che intercorrono tra sorgenti e ricettore;
• non è stato stimato il contributo di rumore indotto dal traffico veicolare (leggeri e pesanti da e per l’insediamento che ricade sulla viabilità esistente in quanto considerato ininfluente;
• non è stato riportato il percorso della viabilità interna, al fine di consentire, in particolare ai mezzi pesanti di compiere percorso ben definito volto a rendere il transito più fruibile e mitigare il rumore;
• Non sono previste valutazioni/stime della rumorosità ambientale per le aree di manovra e parcheggi, per le quali il progetto ne prevede l’ampliamento: ulteriori n. 692 posti auto di cui n. 446 privati (di cui n. 398 per l’ambito 47.32 e n. 48 per l’ambito 45.35) e n. 246 pubblici privati (di cui n. 183 per l’ambito 47.32 e n. 63 per l’ambito 45.35).
Per i campi elettromagnetici manca l'indicazione degli impianti per telefonia mobile: quanto riportato nella Valsat non è esaustivo: "gli impianti delle telecomunicazioni rientrano negli standard di un’area produttiva.", che non vuol dire niente. Nel merito si fa presente che il sito web di Arpae fornisce un catasto SRB, alla voce 'webcem', che non viene aggiornato del tutto negli ultimi 6 mesi, perchè a breve verrà messo on line un nuovo catasto a cui stiamo lavorando a livello regionale, ma comunque dà buone indicazioni sull'esistente. Sarebbe opportuno che dessero indicazioni sugli impianti esistenti nel raggio di 200 m dall'area in progetto.
Per l'inquinamento atmosferico, Arpae deve fare alcuni approfondimenti con il servizio SSA; se ci fosse qualcosa da richiedere si procede a contattare direttamente il progettista.
Appare pertanto necessario richiedere alla committenza di integrare la Valsat con le informazioni mancanti.
Resta fermo che tutta la documentazione integrativa richiesta dagli Enti, con particolare riferimento allontanamento delle acque bianche, dovrà essere trasmessa ad Arpae.
AUSL
Premesso che il contributo AUSL è riferito unicamente agli aspetti urbanistici relativi all'assetto d’area;
si esprime parere preventivo favorevole con le seguenti prescrizioni:
1) essendo prevista la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque della viabilità e dei piazzali interni con trattamento delle acque e successiva immissione all’interno di vasca di laminazione posta a sud del comparto per l’accumulo delle acque meteoriche, si prescrive che nella realizzazione delle opere indicate siano adottati criteri realizzativi e manutentivi affinché tali strutture non comportino la possibilità di sviluppo di insetti nocivi , con la massima attenzione e sorveglianza nel periodo annuale di vita della zanzare (aprile-
ottobre);
2) a motivo della presenza di due cabine elettriche si precisa che l’aggiornamento della normativa in materia di tutela dell’inquinamento elettromagnetico ha modificato i valori di riferimento dei livelli di esposizione, indicando un obiettivo di qualità pari a 3 µT anziché 0,2 µT previsto dalla precedente legge Regionale. Come conseguenza è rimandato al proprietario/gestore della linea elettrica esprimere la valutazione della DPA (distanza di prima approssimazione) nel rispetto dell’obiettivo di cui sopra.
si prescrive che all'atto della presentazione dei progetti, siano essi riferiti agli interventi di edificazione di fabbricati o alla realizzazione di OUP, alla documentazione deve essere allegata la valutazione del Gestore della linea elettrica posta nelle vicinanze, che attesti la conformità dell’intervento nei confronti dei corridoi di rispetto della linea in questione.
3) In considerazione dell’estensione dell’area a verde e del grado di piantumazione prevedibile, si consiglia la scelta di varietà vegetali che presentino minori controindicazioni dal punto di vista allergenico: a scopo indicativo si consiglia la consultazione del sito di ARPAE in ambito di monitoraggio dei pollini e la prevenzione delle allergie.
4) Il parcheggio privato posto in adiacenza a via Strasburgo dovrebbe essere dotato di una completa illuminazione che copra tutta l’area interessata: si richiedono chiarimenti in merito alla posizione della torre faro che risulta presente nella legenda di Tavola 018 “Planimetria opere elettriche parcheggi pubblici”, ma che non risulta raffigurata in planimetria.
5) Il parcheggio pubblico posto in adiacenza a via Strasburgo dovrebbe essere a libera disposizione dell’utenza stradale: si richiedono chiarimenti in merito alla presenza di un portale metallico e dissuasori mobili posti all’ingresso dello stesso; si richiede inoltre se sia prevista una separazione fisica (recinzione) tra le due tipologie di parcheggi, pubblico e privato.
AIMAG
A seguito della trasmissione della proposta di accordo, si formulano le seguenti osservazioni sul progetto che prevede l’ampliamento dell’attuale attività, in aree occupate da reti del Servizio Idrico tra la quali una importante condotta acquedotto in CA 350. Nella strada comunale Via Strasburgo, attualmente dotata di uno sbarramento elettrocomandato e segnaletica fissa riportante ”proprietà privata”, insistono due condotte acquedotto e fognature separate che proseguono verso sud in area attualmente privata uso agricolo ma oggetto di urbanizzazione ad uso privato recintato. Al fine di risolvere l’interferenza si rende necessario lo spostamento delle tubazioni acquedotto a margine di Viale del Lavoro ed il sezionamento sul limite dell’area pubblica accessibile delle rimanenti condotte. La condotta di distribuzione gas naturale di media pressione in acciaio Dn 100 dovrà essere
sezionata in corrispondenza della derivazione d’utenza posta a sud di Via Strasburgo
(allaccio Transmec) ed in corrispondenza della Via per Campogalliano. Relativamente alle valutazioni infrastrutturali non sono evidenziati negli elaborati particolari necessità, in quanto ad esempio per gli impianti antincendio viene espressamente indicato che saranno dotati di serbatoi di accumulo. Per le acque reflue si conferma l’idoneità all’allacciamento di scarichi che per caratteristiche quali-quantitative siano assimilabili alla tipologia domestica, mentre l’allacciamento di scarichi produttivi dovrà preventivamente essere verificato. La rete dedicata alle acque meteoriche di Via Strasburgo non è stata dimensionata per l’allacciamento di ulteriori aree impermeabili. L’area oggetto di trasformazione dovrà quindi dotarsi di un autonomo sistema di gestione delle acque di pioggia individuando il recapito di concerto con il Consorzio di Bonifica e l’Amministrazione
Comunale verificando altresì che il contributo dell’area in oggetto sia ricompreso nel dimensionamento del fosso di Viale del Lavoro e relativa vasca. Il progetto dovrà prevedere per le aree impermeabili di cessione all’Amministrazione Comunale, autonomi sistemi di gestione delle acque di pioggia senza collegamenti con impianti fognari di competenza privata e verificare con precisione che tutte le infrastrutture in gestione ad AIMAG ricadano in area di proprietà comunale accessibile in ogni tempo.
CONSORZIO BONIFICA XXXXXX CENTRALE
considerato che:
- le aree oggetto di trasformazione si avvalgono ai fini di poter smaltire le acque meteoriche di alcune opere esistenti autorizzate dal Consorzio con i seguenti provvedimenti di Concessione precedentemente rilasciati:
n. 20856 del 21/02/2011 con oggetto “tombamento e spostamento parziale di canaletta irrigua con utilizzo dell’area di risulta per la viabilità e parcheggi sul CANALE LESIGNANA, scarico acque meteoriche (indiretto) nello SCOLO PAUSSOLO in Comune di Campogalliano” a favore di TRANSMEC S.P.A
n. 21593 del 30/07/2012 con oggetto “posa manufatto di scarico acque meteoriche nel CAVO PAUSSOLO MONTE per realizzazione rete fognaria comunale di smaltimento acque meteoriche provenienti dai bacini B3, E2b, E3 e E5 in Comune di Campogalliano” a favore del Comune di Campogalliano.
- nella cartografia allegata al P.G.R.A. dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, la superficie relativa all’area oggetto di trasformazione ricade all’interno della zona P2 (alluvioni poco frequenti: tempi di ritorno tra 100 e 200 anni – media probabilità) a “rischio potenziale moderato o nullo (R1)” per quanto attiene alla pericolosità idraulica generata dal Reticolo Secondario di Pianura (R.S.P.),
- la vasca di laminazione in gestione al Comune di Campogalliano e ad esso concessionata con il provvedimento richiamato ai punti precedenti non prende in considerazione, fra i bacini contribuenti e considerati nel calcolo idraulico, quello di ampliamento sugli Asset 2 e 3 ma unicamente la porzione destinata a parcheggi auto posta fra Via Stalingrado e Via Ponte Alto
tutto ciò premesso e considerato,
il Consorzio di Bonifica richiede, per potere esprimere il parere di competenza:
1. integrazioni alla relazione idraulica con specifico riferimento a: • Individuazione, tramite calcolo idraulico con modello cinematico o delle sole piogge, del volume di laminazione ai fini della garanzia dell’invarianza idraulica dell’area; si precisa in tal senso che il coefficiente udometrico massimo ammissibile è di 20 l/s/ha di S.T.(Superficie Territoriale); maggiori informazioni sulle curve di possibilità climatica potranno essere richieste a questo consorzio.
• Individuazione della volumetria necessaria alla laminazione con ampliamento, ove possibile, delle volumetrie già esistenti
• calcolo della sezione della bocca tarata al fine della garanzia del rispetto della portata massima scaricabile dal volume di laminazione
2. tavole di dettaglio degli eventuali adeguamenti/modifiche che fossero necessarie alla vasca di laminazione esistente o ai canali utilizzati come volume utile per la laminazione ove la volumetria complessiva determinata come richiesto al punto 1 non fosse sufficiente, considerati anche gli apporti dei bacini già attualmente ivi recapitanti
3. verifica idraulica degli elementi di strozzatura presenti sul reticolo di adduzione come scatolari, sottopassi xxx.xx funzione dell’incremento della portata considerando anche quella massima scaricata dall’area oggetto di trasformazione
4. tavole di dettaglio e particolari costruttivi relativi alla risoluzione dell’interferenza con il Cavo Lesignana che, come desumibile dal layout dell’area di trasformazione, viene ad essere interessato da soprastanti urbanizzazioni (strade e parcheggi); evidenziamo fin d’ora come siano preferibili soluzioni di risoluzione dell’interferenza che prevedano una delocalizzazione del cavo al di fuori della proprietà privata su area accessibile e ispezionabile. La soluzione tecnica potrà essere concordata con nostro Geom.Xxxxx Xxxxx.
5. Acquisizione di nulla osta per l’eventuale utilizzo delle opere di cui alle concessioni in premessa da parte di Transmec e Comune di Campogalliano.
REGIONE XXXXXX-ROMAGNA - PIANIFICAZIONE
In merito agli aspetti che come Regione presidiamo nei procedimenti di Accordo operativo, principalmente rivolti alla verifica di quanto richiesto dall’art.4 della LR 24/2017 su piena conformità al PSC, rispondenza all’interesse pubblico e immediata attuazione degli interventi, la proposta appare sostanzialmente condivisibile. Si condivide però la necessità, espressa dalla Provincia, di procedere ad una puntuale restituzione e verifica delle dotazioni pubbliche per dimostrare la conformità del progetto allo strumento urbanistico. Si chiedono inoltre chiarimenti al Comune in merito agli aspetti di monetizzazione delle opere di interesse pubblico; se si comprende la scelta del Comune di procedere in tal senso per le parti relative alla cessione del 50% della St destinata all’attuazione di una offerta di aree pubbliche, meno chiaro è perché sia necessario procedere analogamente anche nel caso della quota destinata a dotazioni da soddisfare nell’ambito 36.23. Infine si ritiene, come già detto da Provincia e dagli enti ambientali, che il progetto deve meglio corrispondere a criteri di qualità paesaggistica e ambientale previste anche dal piano rivedendo alcuni degli aspetti progettuali, in particolare delle aree aperte e a dotazione. Oltre al tema della impermeabilizzazione dei suoli, la scheda di PSC richiede infatti all’ambito una attenzione rispetto alla qualità del “margine rivolto al territorio rurale” per il quale si prevede una fascia di mitigazione con profondità non inferiore ai 20 ml ma anche che i “percorsi pedonali e ciclabili, strade e parcheggi pubblici devono essere alberati”. “L’ambito elementare concorre al compimento conclusivo della crescita urbana nella parte sudorientale del territorio urbano, configurandone il margine definitivo, prospiciente a un paesaggio agrario integro e di elevata qualità. La progettazione urbanistica ed edilizia dovranno riferirsi consapevolmente alle istanze di qualità che ne conseguono, con disegno e sistemazioni appropriati.” L’obiettivo era inoltre quello di corrispondere ai requisiti di APEA.
COMUNE DI CAMPOGALLIANO
In merito al tema delle monetizzazioni, e nello specifico della monetizzazione dei costi di esproprio per le aree destinate a dotazioni da reperire al di fuori dell'ambito oggetto di intervento, si precisa che, nel caso specifico, tali dotazioni corrispondono ad una minima parte (7.600 mq) di tutte le dotazioni derivanti dall’attuazione di altri comparti produttivi di espansione, di non prossima realizzazione, che insieme devono concorrono, secondo le prescrizioni di PSC, ad attuare un ambito totalmente vocato a Nuove Dotazioni Territoriali (ambito n. 32.23) di 52.600mq. Per tale motivo il Comune ritiene al momento più opportuno accettare la monetizzazione di tali aree, con l’impegno di vincolare la suddetta somma ai fini dell’esproprio futuro della superficie di mq 7.600,00, per dotazioni territoriali da attuare contestualmente allo sviluppo complessivo dell’ambito 36.23 e delle ulteriori previsioni del PSC. Inoltre, in merito alla carenza delle dotazioni territoriali rilevata dalla Provincia, si chiarisce che l’area delle vasche di laminazione, realizzate dall’attuatore in
occasione di precedenti interventi, in ambito esterno al comparto oggetto del presente accordo operativo, non può concorrere nel conteggio delle dotazioni territoriali da reperire in attuazione del presente intervento, essendo state esse stesse realizzate, a scomputo oneri, nell’ambito di un procedimento di variante urbanistica e non per sopperire alle carenze di verde pubblico evidenziate all’interno della scheda dell’ambito consolidato (scheda d’ambito n. 45.35) oggetto del presente intervento.
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Dopo ampia ed approfondita discussione dei contenuti dell'A.O. e di quanto sopra evidenziato, si condivide quanto segue.
Dovranno essere forniti i chiarimenti richiesti nei pareri in precedenza espressi e dettagliati con le seguenti specificazioni.
• In merito alle dotazioni pubbliche: il Comune e il Proponente dovranno realizzare una ricognizione complessiva delle dotazioni già esistenti nel comparto e ad uso pubblico per verificare la congruenza del progetto con le prescrizioni del piano. Dovranno essere individuate in cartografia tutte le dotazioni esistenti, dentro e fuori al comparto (vasca di laminazione) e quelle di progetto.
• Dovrà provvedersi a risolvere l'interferenza degli impianti AIMAG esistenti nella strada comunale Via Strasburgo, attualmente dotata di uno sbarramento elettrocomandato e segnaletica fissa riportante ”proprietà privata”, su cui insistono due condotte acquedotto e fognature separate che proseguono verso sud in area attualmente privata uso agricolo ma oggetto di urbanizzazione ad uso privato recintato. A tal fine si rende necessario lo spostamento delle tubazioni acquedotto a margine di Viale del Lavoro ed il sezionamento sul limite dell’area pubblica accessibile delle rimanenti condotte. La condotta di distribuzione gas naturale di media pressione in acciaio Dn 100 dovrà
essere sezionata in corrispondenza della derivazione d’utenza posta a sud di Via
Strasburgo (allaccio Transmec) ed in corrispondenza della Via per Campogalliano. Il piano dovrà essere integrato con gli elaborati di progetto riguardanti lo spostamento e su questi dovrà essere chiesto ad AIMAG parere preventivo favorevole.
• Dovranno essere prodotte le integrazioni richieste dal Consorzio di Bonifica e quindi:
1. integrazioni alla relazione idraulica con specifico riferimento a: • Individuazione, tramite calcolo idraulico con modello cinematico o delle sole piogge, del volume di laminazione ai fini della garanzia dell’invarianza idraulica dell’area; si precisa in tal senso che il coefficiente udometrico massimo ammissibile è di 20 l/s/ha di S.T.(Superficie Territoriale); maggiori informazioni sulle curve di possibilità climatica potranno essere richieste a questo consorzio.
• Individuazione della volumetria necessaria alla laminazione con ampliamento, ove possibile, delle volumetrie già esistenti
• calcolo della sezione della bocca tarata al fine della garanzia del rispetto della portata massima scaricabile dal volume di laminazione
2. tavole di dettaglio degli eventuali adeguamenti/modifiche che fossero necessarie alla vasca di laminazione esistente o ai canali utilizzati come volume utile per la laminazione ove la volumetria complessiva determinata come richiesto al punto 1 non fosse sufficiente, considerati anche gli apporti dei bacini già attualmente ivi recapitanti
3. verifica idraulica degli elementi di strozzatura presenti sul reticolo di adduzione come scatolari, sottopassi xxx.xx funzione dell’incremento della portata considerando anche quella massima scaricata dall’area oggetto di trasformazione
4. tavole di dettaglio e particolari costruttivi relativi alla risoluzione dell’interferenza con il Cavo Lesignana che, come desumibile dal layout dell’area di trasformazione, viene ad essere interessato da soprastanti urbanizzazioni (strade e parcheggi); evidenziamo fin d’ora come siano preferibili soluzioni di risoluzione dell’interferenza che prevedano una delocalizzazione del cavo al di fuori della proprietà privata su area accessibile e ispezionabile. La soluzione tecnica potrà essere concordata con nostro Geom.Xxxxx Xxxxx.
5. Acquisizione di nulla osta per l’eventuale utilizzo delle opere di cui alle concessioni in premessa da parte di Transmec e Comune di Campogalliano.
Il progetto dovrà essere integrato come sopra e, per quanto inerente il tema delle interferenze sul Cavo Lesignana così come alla definizione del volume di laminazione necessario, sulle nuove proposte dovrà essere chiesto parere preventivo favorevole al Consorzio Bonifica Xxxxxx Centrale.
• Il progetto dovrà essere integrato e modificato per quanto attinente gli aspetti paesaggistici, inserimento del verde, calcolo delle superfici drenanti e quant'altro evidenziato nei precedenti pareri.
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Al termine del dibattito e del confronto tecnico sui vari aspetti, si condivide che, sulla scorta del presente verbale, il Comune di Campogalliano provvederà a richiedere/fornire i chiarimenti necessari, e per quanto attiene ai temi specifici sopra indicati richiederà al proponente le necessarie integrazioni progettuali. Le integrazioni progettuali saranno trasmesse dal Comune ad AIMAG ed al Consorzio Bonifica Xxxxxx Centrale con la richiesta di esprimere parere preventivo in merito ed al CUAV. Quando saranno pervenuti i parere preventivi favorevoli richiesti, questi saranno inviati al CUAV, unitamente ai chiarimenti sopra richiesti ed alle eventuali osservazioni, per il completamento della procedura.
La seduta si chiude alle ore 11,30. Il Funzionario verbalizzante
Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxx