PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE LOCALE IN CONVENZIONE CONSIP
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE LOCALE IN CONVENZIONE CONSIP
IC STATALE 2
SEDE DI FROSINONE
- PROGETTO PRELIMINARE -
REDATTO:
(Autore)
APPROVATO:
(Proprietario)
I-PS/X.XX I-PS/X.XX
LISTA DI DISTRIBUZIONE: Cliente I/X.XXXXXXX
Infolan5 Convenzione Consip LAN 5 X.X.XX
I-PS/X.XXX
DESCRIZIONE ALLEGATI: Nell’indice
Telecom Italia S.p.A.
INDICE
1. Registrazione modifiche documento 3
2. Sommario 4
3. Riferimenti della Convenzione 5
4. Premessa 6
5. Soluzione proposta 7
5.1 Descrizione generale delle componenti del cablaggio strutturato 7
5.2 Soluzione proposta per la realizzazione del cablaggio strutturato (apparati passivi) 16
5.2.1 Descrizione della fornitura delle componenti passive 16
5.2.2 Schema della struttura del cablaggio 17
5.3 Lavori di posa in opera della fornitura 17
5.3.1 Etichettatura delle prese e dei cavi 18
5.3.2 Servizio di installazione degli armadi a rack 18
5.3.3 Certificazione del sistema di cablaggio 18
5.4 Lavori di realizzazione di opere civili accessori alla fornitura (DEI) 18
5.5 Soluzione proposta per la realizzazione della Rete LAN (apparati attivi) 20
5.5.1 Descrizione della fornitura delle componenti attive della Rete LAN 20
5.5.2 Servizio di installazione degli apparati attivi della Rete LAN 20
5.5.3 Servizio di configurazione degli apparati attivi della Rete LAN 20
5.6 Descrizione generale degli apparati attivi proposti 21
5.6.1 Switch 21
5.6.1.1 Switch Tipo 2 (layer 2 Ethernet 10/100 con uplink a 1Gb – Power Over Ethernet) 21
5.6.2 Prodotti per l’accesso Wireless 22
5.6.2.1 Access Point per ambienti interni 22
5.6.3 Dispositivi per la sicurezza delle reti 22
5.6.3.1 Dispositivi per la sicurezza fascia Base 22
5.7 Piattaforma di gestione e monitoraggio della rete presso l’Amministrazione 22
5.7.1 Piattaforma software di gestione e monitoraggio 22
6. Servizi 26
6.1 Servizio di supporto al collaudo 26
6.1.1 Collaudo della componente passiva del cablaggio 26
6.1.2 Collaudo degli apparati attivi 28
7. Project Management e piano di realizzazione 30
8. Allegati 31
1. REGISTRAZIONE MODIFICHE DOCUMENTO
La tabella seguente riporta la registrazione delle modifiche apportate al documento.
DESCRIZIONE MODIFICA | REVISIONE | DATA |
Prima emissione | 0 | 05/2016 |
2. SOMMARIO
Il presente documento descrive il Progetto Preliminare Telecom Italia, relativamente alla richiesta di fornitura di Servizi e Sistemi LAN attivi e passivi per la Sede dell’Istituto Statale 2 (6 plessi) sita in xxx X. Xxxxxxx, 000 Xxxxxxxxx, in accordo a quanto previsto dalla Convenzione CONSIP "Reti Locali 5".
Quanto descritto, è stato redatto in conformità alle richieste dell’Amministrazione e sulla base delle esigenze emerse e delle verifiche effettuate durante il sopralluogo tecnico svolto in presenza dell’Amministrazione in data 19/04/2016.
3. RIFERIMENTI DELLA CONVENZIONE
La fornitura degli apparati attivi e passivi oggetto della soluzione tecnica descritta avviene attraverso l’adesione alla Convenzione CONSIP “Reti Locali 5”.
I documenti di riferimento della Convezione suddetta sono pubblicati sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx nella sezione “Sei un’Amministrazione” – “Che strumento vuoi usare?” – “Vetrina delle Convenzioni” – “Reti Locali 5” – “Documentazione”
4. PREMESSA
Il progetto prevede la realizzazione del cablaggio strutturati di 6 plessi con sistema di accesso a internet in modalità Wi-Fi.
Si riporta di seguito una lista sintetica di quello che si prevede si installare nei 6 plessi che costituiscono l’istituto Comprensivo 2 di Frosinone:
• N° 6 Armadi Rack
• N° 6 Switch POE
• N° 6 Patch Pannel
• N° 26 Access Point
• N° 26 Postazioni di Lavoro
• N° 6 Firewall (uno per plesso)
• N° 6 Software di Controllo
5. SOLUZIONE PROPOSTA
La soluzione proposta, in relazione delle esigenze espresse dall’Amministrazione, si compone dei seguenti elementi:
Realizzazione del cablaggio strutturato (apparati passivi):
• fornitura di materiali ed attrezzaggi per la realizzazione del cablaggio strutturato;
• lavori di posa in opera della fornitura;
• realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura;
• certificazione del sistema di cablaggio strutturato;
Realizzazione della Rete LAN (apparti attivi)
• fornitura, installazione e configurazione delle seguenti apparati attivi:
a. switch;
b. apparati di accesso wireless: access point, apparati ottici per collegamenti locali;
c. apparati per la sicurezza delle reti;
Il dimensionamento del progetto e le caratteristiche della soluzione saranno tali da assicurare una elevata scalabilità e flessibilità che tenga conto dell’evoluzione presunta sul carico di lavoro dell’Amministrazione.
Nella fase di progettazione si è tenuto conto delle possibili ottimizzazioni in termini di efficienza e di risparmio energetico della rete locale e delle infrastrutture collegate.
5.1 Descrizione generale delle componenti del cablaggio strutturato
I prodotti in Convenzione per la componente passiva, sono progettati, prodotti e certificati da Brand Rex per offrire margini prestazionali superiori alle indicazioni minime degli standard di riferimento.
La topologia del cablaggio strutturato (comunque personalizzabile su richiesta delle singole Amministrazioni contraenti in funzione delle proprie esigenze specifiche) sarà di tipo stellare gerarchico con la realizzazione dei distributori di piano, di edificio e di comprensorio. Ogni distributore sarà servito da armadi rack per i dati e da armadi rack per la telefonia. Ogni posto di lavoro sarà servito da almeno due prese telematiche, una per la rete telefonica e l’altra per la rete dati.
Le caratteristiche di una rete passiva altamente performante di Telecom Italia si possono riassumere in:
• Connettività fisica omogenea per tutta la rete cablata;
• Prestazioni adeguate alle esigenze attuali e possibilità di seguire le evoluzioni tecnologiche;
• Semplicità di gestione, manutenzione ed espansione della rete;
• Conformità alle raccomandazioni nazionali ed internazionali in relazione sia al materiale utilizzato sia delle procedure d’installazione, certificazione e collaudo adottate;
• Supporto di protocolli standard di comunicazione;
• Possibilità di far evolvere le applicazioni supportate senza modificare la struttura portante dell’infrastruttura. Il cablaggio strutturato si conforma in modo rigoroso alle raccomandazioni fisiche ed elettriche indicate nelle norme internazionali ISO/IEC 11801- 2a edition, EN 50173-1 2a edition, EIA-TIA 568 C. Generalmente la presentazione dei componenti del sistema di cablaggio viene suddivisa, come prevedono gli standard, in:
• Cablaggio orizzontale: collegamento di distribuzione orizzontale che partendo dall’armadio a rack sito in un locale tecnico di piano raggiunge in maniera stellare la postazione di lavoro;
• Cablaggio di dorsale: collegamento di distribuzione dorsale che collega i locali tecnici di piano (dorsale di edificio) oppure collega i locali tecnici di un comprensorio ( dorsale di campus).
Cablaggio Orizzontale
Nella figura che segue è rappresentato lo schema generale di un cablaggio di distribuzione orizzontale che interconnette un pannello di permutazione (distributore di piano FD) alla postazione di lavoro (PdL o TO):
La distribuzione orizzontale identifica quella parte di cablaggio realizzata con cavo in rame a 4 coppie che collega i pannelli di permutazione di piano alle postazioni di lavoro utente mediante connettori modulari di tipo RJ45 per il rame.
La distribuzione orizzontale comprenderà l’allestimento dei locali tecnici di piano con pannelli di permutazione in Cat. 6 o Cat. 6A, bretelle di connessione, cavi di distribuzione e posa di analoga categoria, nella configurazione schermato o non schermato in base alla richiesta dell’Amministrazione, e postazioni di lavoro completamente allestite di placche, frutti e bretelle di connessione agli apparati in armadio ed in campo.
Tale architettura garantisce la possibilità di evoluzione del sistema acquisito in linea con gli standard emergenti e le nuove tecnologie, consentendo l’inserimento di eventuali moduli hardware o software orientati alla fornitura di funzioni e\o servizi che si renderanno necessari per le Amministrazioni Contraenti.
Come descritto nella figura precedente la rete di distribuzione orizzontale tra l’armadio di permutazione di piano e le rispettive postazioni di lavoro sarà di tipo strutturato (fonia \ dati) con topologia gerarchica stellare ed utilizzerà i seguenti componenti:
• Pannelli di permutazione
• Cavo di distribuzione orizzontale
• Patch cord (bretelle di permutazione lato armadio) e work area cable (bretelle lato postazione di lavoro)
• Postazioni di lavoro
Cablaggio di Dorsale
Nella figura che segue è rappresentato lo schema generale di un cablaggio di dorsale che collega i locali tecnici di edificio siti in un comprensorio (dorsale di campus colorata in rosso) o i locali tecnici di piano (dorsale di edificio colorata in verde E-E1):
Nel cablaggio di dorsale pertanto si distinguono le seguenti tipologie di dorsale:
• Dorsale di campus: il cablaggio di dorsale del campus si estende dal locale tecnico\armadio di campus al locale tecnico\armadio principale di ogni edificio. Quando è presente, comprende i cavi di dorsale del campus e le relative terminazioni a pannello di permutazione.
• Dorsale di edificio: il cablaggio di dorsale di edificio si estende dal locale tecnico\armadio principale di edificio agli armadi di piano. Il sottosistema così rappresentato include i cavi di dorsale dell’edificio e le relative terminazioni a pannello di permutazione.
Il cablaggio di dorsale, in funzione della tipologia di servizio offerto, si suddivide inoltre in Dorsale Dati (tipicamente in fibra ottica ) e Dorsale Fonia ( cavi multi coppia in rame ).
Le Dorsali Dati saranno realizzate con cavi in fibra ottica Monomodale o Multimodale, in funzione della distanza da percorrere e del tipo di connessione richiesta, con un numero di fibre ottiche adeguato a garantire tutti i collegamenti
previsti dalle architetture logiche adottate, tenendo inoltre conto di possibili sviluppi futuri e delle eventuali fibre di scorta quale ridondanza o back-up per ogni singola tratta posata.
Le Dorsali Fonia saranno realizzate con cavi multi coppia rame che saranno connessi alle due estremità su appositi permutatori. Questi cavi di dorsale generalmente hanno origine dal permutatore della centrale telefonica e terminano sui permutatori negli armadi situati nei locali tecnici di edificio e/o di piano.
Di seguito viene riportata la descrizione dei componenti di cablaggio strutturato previsti in Convenzione.
Armadi Rack
Gli armadi a rack presenti per le quattro tipologie sono prodotti da BRAND-REX, stesso produttore del sistema di cablaggio strutturato in rame e fibra ottica. Gli armadi rack saranno attestati ai diversi piani dell’edificio in posizioni e con caratteristiche tali da soddisfare le specifiche dedotte dai vincoli infrastrutturali e di opportunità definiti concordemente all’Amministrazione Contraente in fase di sopralluogo.
Le tipologie di armadi proposti hanno le seguenti caratteristiche dimensionali:
• Armadio rack 19” da 12U a 21U, profondo 600mm, di larghezza 600mm (codice descrittivo modello: BR-KIT-RACK Type1);
• Armadio rack 19” da 12U a 33U, profondo 600mm, di larghezza 800mm (codice descrittivo modello: BR-KIT-RACK Type2);
• Armadio rack 19” da 27U a 42U, profondo 800mm, di larghezza 800mm (codice descrittivo modello: BR-KIT-RACK Type3);
• Armadio rack 19” da 27U a 47U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm (codice descrittivo modello: BR-KITRACK Type4).
• Armadio rack 19” da 42U a 47U, profondo 1200mm, di larghezza 800mm (codice descrittivo modello: BR-KITRACK Type5).
Gli armadi a rack della serie Brand-Rex proposti garantiscono la conformità agli standard riportati nella seguente tabella.
Standard | Ambito di applicazione |
IEC 60529; EN 60529 | Gradi di protezione richiesti per i rivestimenti (codice IP). |
EIA-310-D | Armadi, rack, pannelli ed attrezzatura relativa (ANSI / EIA / 310-D-1992). |
IEC 60 297-1&2 ;DIN 41494-1 DIN 41414-7; DIN 00000, XXX 310 | Dimensioni delle strutture meccaniche della serie 482,6 mm (19 in). |
EN 12150-1 ex UNI 7142 | Stabilisce la classificazione, le dimensioni e le relative tolleranze, i metodi di prova ed i limiti di accettazione dei vetri piani temprati da usare nell'edilizia ed arredamento. |
Gli armadi proposti, grazie alla loro struttura portante esterna realizzata in lamiera presso piegata da 2mm, garantiscono un carico totale uniformemente distribuito, con base a terra, di 270 kg per i rack Type 1 e di 480 kg per i rack Type 2, 3 e 4.
Di seguito si riportano alcune caratteristiche generali comuni agli armadi proposti:
• la struttura del tetto, della base, dello zoccolo, dei montanti interni e dei montanti esterni profilati verticali è in lamiera d’acciaio d’alta qualità (lucida decappata o zincata in funzione della lavorazione) con uno spessore pari a 20/10 (2mm);
• gli armadi presentano un doppio montante interno anteriore e posteriore con foratura 19”a norma DIN 41491 e IEC297-2 su cui si alloggiano dadi M6, i montanti possono essere spostati trasversalmente e disposti in funzione del tipo di apparato da montare, la distanza fra i montanti e le porte può essere decisa in fase di installazione e la posizione iniziale del montante anteriore in genere è 10 cm dalla porta anteriore;
• gli armadi e i relativi accessori sono disponibili in due colorazioni (grigio RAL7035 con aspetto liscio ed opaco e nero RAL 5004 con aspetto goffrato) con spessore medio del rivestimento di 60 micron e trattati contro l’ossidazione con una verniciatura con polvere termoindurente epossidica atossica;
• la porta anteriore con apertura a 120° è reversibile, monta un cristallo a vetro temprato trasparente antinfortunistico dallo spessore di 4mm infrangibile a norme EN 12150-1 (EX UNI7142) montato su una struttura in lamiera d’acciaio d’alta qualità con uno spessore pari a 15/10 (1,5mm) con profilo di bordatura;
• le tre cerniere di aggancio della porta anteriore si possono facilmente invertire allo scopo di garantire l’apertura in un verso piuttosto che nel verso opposto. La porta anteriore è dotata di una serratura a maniglia con chiavi;
• la porta a copertura posteriore e i pannelli laterali sono realizzate in lamiera d’acciaio d’alta qualità con uno spessore pari a 12/10 (1,2mm) sono tutte asportabili e removibili senza l’utilizzo di attrezzi;
• il tetto con adeguate feritoie di areazione di serie permette, in assenza di ventole, l’aerazione naturale all’interno dell’armadio;
• grado di protezione dei rack proposti conforme all’IP30 a norma EN60529 ed eventualmente all’IP40 in particolari configurazioni, quindi idonei all’impiego in ambiente interno;
• gli armadi saranno forniti con piedi di livellamento e kit di messa a terra, necessario per la connessione permanente al conduttore di massa delle lamiere dell’armadio;
• gli armadi saranno forniti con fessure superiori e inferiori per ingresso dei cavi e dotati di anelli passacavi verticali, realizzati con lamiera d’acciaio d’alta qualità con uno spessore pari a 15/10 (1,5mm), per la gestione verticale dei cavi;
• gli armadi saranno forniti con canalina di passaggio dei cavi di alimentazione, di collegamento e di permuta, complete di interruttore magnetotermico da 16 A e di 6 prese schuko UNEL. Le canaline saranno 2 per gli armadi a rack con più di 27 unità;
• gli armadi potranno ospitare guide patch orizzontali, di altezza 1U, che consentono una gestione “organizzata” dei cavi e patch cord;
• gli armadi potranno ospitare ripiani interni fissi o scorrevoli in acciaio, che supportano carichi variabili fino ad un massimo di 100 kg;
• gli armadi potranno ospitare, montabile a tetto, un gruppo di ventilazione forzata, in grado di movimentare 12 m3/min e rumorosità pari a 45 db;
• gli armadi potranno ospitare cassetto di ventilazione alto 1U, a norma DIN 41494, montabile su montanti rack 19”. Durata di 20.000 ore e filtro facilmente sostituibile, portata di 400 m3/h, con cuscinetti a sfera.
L’imballaggio utilizzato per il trasporto dei rack risponde ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
In base ai dati di progetto, ai sopralluoghi ed agli accordi con l’Amministrazione, sono stati definiti numero e posizione degli armadi nei locali appositamente individuati. Per tali apparati è previsto il montaggio, l’installazione e l’opera di allacciamento e di alimentazione, nonchè la messa a terra, in rispondenza alle norme contenute nel DM n.37 del 22/01/2008 per quanto in esso riportato nello specifico.
Distribuzione orizzontale e verticale (o di campus)
Il sistema di cablaggio, in rame e fibra ottica, è quello prodotto dalla società Brand-Rex che comprende la componentistica passiva necessaria a garantire la connettività di rete da ogni presa verso gli armadi rack di distribuzione (cablaggio orizzontale) e tra gli armadi di connessione delle dorsali dati e fonia (cablaggio verticale o di campus). Tutti i prodotti ed i sistemi di cablaggio Brand-Rex sono conformi agli standard richiesti alle diverse frequenze di lavoro e sono certificati enti/soggetti terzi indipendenti quali Delta, 3P Denmark, GhMT e dall’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione del Ministero delle Comunicazioni Italiano ISCOM\ISCTI.
Telecom Italia è registrata, con qualifica di Select Partner codice VASP7993, al Business Partner Program (BPP) di BRAND-REX Ltd. La qualifica VASP abilita Telecom Italia alle attività di commercializzazione ed installazione dei sistemi prodotti da BRAND-REX Ltd. Tutti i componenti del channel (link, patch cord e work area cable) in rame, sia UTP che FTP, sono dello stesso produttore come le prese o borchie telematiche ed i pannelli di permutazione a garanzia dell’elevata qualità dell’intero impianto. Analogamente anche tutti i componenti del channel in fibra ottica multimodale e monomodale sono dello stesso produttore come anche i connettori ed i pannelli di permutazione ottica.
Di seguito si descrivono i componenti del sistema di cablaggio strutturato proposti in Convenzione suddivisi in:
• Distribuzione Orizzontale
o Cavi in rame
o Postazioni di lavoro
o Pannelli di permutazione
o Bretelle in rame (patch cord e work area cable)
o Modulo consolidation point
• Distribuzione cablaggio di dorsale
o Dorsale dati
o Dorsale Fonia
Cavi in rame
I cavi in rame sono utilizzati per realizzare la connessione tra il pannello di permutazione e la postazione lavoro (PdL o TO ). Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo non schermato U/UTP Cat. 6 Classe E è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG divise da setto separatore a croce ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme alle normative EN50288-6-1 ed ISO/IEC 61156-5.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo schermato S/FTP in Cat. 6 Classe E è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG divise da setto separatore a croce sormontate da un foglio di schermatura laminato metallico ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-5-1 ed ISO/IEC 61156-5.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo non schermato U/UTP in Cat. 6A Classe EA è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG divise da un setto separatore a croce ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-5%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-5-1; EN50288-10-1 ed ISO/IEC 61156-5.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo schermato S/FTP in Cat. 6A Classe EA è costituito da 4 coppie singolarmente schermate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG ricoperte da un foglio di schermatura laminato metallico ciascuna delle quali sormontata da una treccia di schermatura ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-4-1; EN50288-10-1 ed ISO/IEC 61156-5.
Le guaine dei cavi UTP ed FTP sono di tipo LSZH/FR (HF1), risultano adatte per installazioni nell’interno degli edifici e supportano applicazioni ad elevata velocità di trasferimento dei dati poiché assicurano una larghezza di banda fino a 250 MHz per i cavi di Cat. 6 e fino a 500 MHz per i cavi di Cat. 6 A in accordo con gli standard di riferimento.
Tutti i cavi possiedono le caratteristiche di auto-estinguenza in caso d’incendio, di bassa emissione di fumi opachi e gas tossici corrosivi nel pieno rispetto delle normative vigenti (CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754, EN 50265,
EN50267) e di ritardo di propagazione della fiamma (Flame Retardant) conformemente alle normative IEC 00000-0-0 (CEI 20-35, EN 50265).
I cavi proposti hanno in particolare caratteristiche rispondenti agli standard:
• per la Cat. 6
o XXX/XXX 000-X.0-0, XXX/XXX 568-C
o EN 50173 2nd edition;
o ISO/IEC 11801 2nd edition.
• per la Cat. 6A
o ANSI/TIA/EIA 568-B.2-10, EIA/TIA 568-C;
o EN 50173 2nd edition;
o ISO/IEC 11801 2nd edition.
Di seguito le quattro tipologie di cavo proposte in Convenzione:
Per la soluzione non schermata Cat. 6 Xxxx X/XXX 0 coppie 23AWG Cat6Plus HF1 LSZH (codice C6U-HF1-RLX305GY)
Per la soluzione schermata Cat. 6 Cavo F/UTP 4 coppie 23 AWG Cat6Plus HF1 LSZH (codice C6S/FTP-HF1-500VT)
Per la soluzione non schermata Cat. 6A Xxxx X/XXX 0 coppie 23AWG 10GPlus HF1 LSZH (codice AC6U-HF1-500VT)
Per la soluzione schermata Cat. 6A Cavo S/FTP 4 coppie 23AWG 10GPlus HF1 LSZH (codice AC6S/FTP-HF1-500VT)
Postazioni di lavoro
La postazione di lavoro sarà realizzata connettendo il cavo di distribuzione orizzontale alla presa, nella fase di installazione si rispetterà la condizione che la distanza tra il pannello di permutazione all’interno dell’armadio a rack di piano e la presa della postazione di lavoro sia al massimo di 90 metri .
La presa si compone di tre elementi:
• scatola esterna tipo UNI503 in resina ABS, ritardante alla fiamma secondo UL 94V-0, UL listed;
• placca autoportante tipo “Millennium” da 2 o 3 posizioni;
• prese modulari tipo U/UTP cat. 6, F/UTP cat. 6 e U/UTP cat.6 A e S/FTP cat. 6A.
La scatola di tipo UNI503 è conforme alla normativa ISO/IEC 11801 (Codice MMCIBB47001).
Sulla scatola, nella soluzione schermata o non schermata, viene applicata la placca autoportante porta prese a due/tre posizioni (Codici: MMCUSSIJ2002LO a due posizioni, MMCUSSIJ3001LO a tre posizioni) rappresentata nella figura seguente.
Placca Utente universale U/UTP o F/UTP o S/FTP
La placca porta frutto autoportante è etichettabile per l’identificazione univoca dell’utenza all’interno dell’edificio. La postazione di lavoro è inoltre dotata di hardware di connessione costituito da due o tre prese modulari di tipo Keystone RJ45 installabili mediante semplice innesto rapido click on (SIJ).
• Per la soluzione non schermata U/UTP Cat. 6 codice C6CJAKU002
• Per la soluzione non schermata U/UTP Cat. 6A codice A6CJAKU002
• Per la soluzione schermata S/FTP Cat. 6 codice C6CJAKS000DC
• Per la soluzione schermata S/FTP Cat. 6A codice A6CJAKS000DC
Le prese modulari hanno le seguenti caratteristiche :
La presa non schermata Brand-Rex Categoria 6 è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido (codice C6CJAKU002) tool free conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-1, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
La presa non schermata Brand-Rex Categoria 6A è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido (codice A6CJAKU002) tool free conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-10, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
Connettore di tipo RJ45 Xxxxxxxx Xxxx non schermato
La presa schermata Brand-Rex Categoria 6 è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido tool free (codice C6CJAKS000DC) conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-1, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
La presa schermata Brand-Rex Categoria 6A è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido tool free (codice A6CJAKS000DC) conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-10, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
Connettore di tipo RJ45 Xxxx Xxxxxxxx schermato
Il connettore schermato RJ45 Xxxx Xxxxxxxx tool free, è dotato di due elementi principali: un supporto in materiale plastico per l’allineamento dei conduttori ed un corpo metallico che realizza sia la chiusura ermetica dei contatti che la barriera di schermatura essendo connessa direttamente con la schermatura del cavo.
I connettori di tipo RJ45 Xxxxxxxx Xxxx, sia schermati che non schermati tool free, hanno caratteristiche costruttive comuni ad entrambe le soluzioni Cat. 6 e Cat. 6A.
Tutte le prese in Convenzione hanno un sistema di connessione a perforazione d’isolante tipo 110 ed hanno sul fronte contatti a lamella rettangolare ingegnerizzati per garantire le massime prestazioni ovvero il miglior contatto possibile con il Plug RJ45 delle bretelle di connessione per la miglior “centratura” prestazionale come da normativa IEC60603-7.
Pannelli di Permutazione Categoria 6 ( Non Schermati e Schermati )
I pannelli di permutazione (patch panel) per l’attestazione dei cavi in rame U/UTP (Categoria 6 Classe E) e dei cavi S/FTP (Categoria 6 Classe E) saranno utilizzati all’interno degli armadi a rack per la distribuzione del cablaggio orizzontale.
Entrambi i patch panel forniti sono composti da un pannello dotato di una struttura metallica modulare a 24 fori atti a contenere prese modulari RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ Cat. 6 U/UTP o Cat. 6 S/FTP.
Pannelli di Permutazione Categoria 6A (Non Schermati e Schermati )
I pannelli di permutazione (patch panel) per l’attestazione dei cavi in rame U/UTP (Categoria 6A Classe EA) e dei cavi S/FTP (Categoria 6A Classe EA) saranno utilizzati all’interno degli armadi a rack per la distribuzione del cablaggio orizzontale.
Entrambi i patch panel forniti sono composti da un pannello dotato di una struttura metallica modulare a 24 fori atti a contenere prese modulari RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ Cat. 6A U/UTP o Cat. 6A S/FTP.
I patch panel (schermati e non schermati) forniti hanno una struttura in acciaio satinato nero, con la parte frontale provvista di asole per montaggio su rack a 19”, altezza 1U, scarico con 24 slot per prese RJ45 di Cat. 6 o cat. 6A conformi alla normativa di riferimento ISO\IEC 11801 – 2nd Edition, EIA/TIA 568-B.2-1 (per la Cat. 6) e EIA/TIA 568B.2-10 (per la cat. 6A), EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
I pannelli di permutazione proposti hanno la possibilità di “Identificare” frontalmente ogni singola utenza attraverso l’inserimento a scatto di un’icona colorata. Tale procedura può essere eseguita senza rimozione del connettore. L’utente potrà così gestire le destinazioni d’uso dei connettori a sua discrezione modificando il codice colori assegnato. Il pannello è dotato di etichettatura anteriore prestampata da 1 a 24 per l’identificazione della postazione di lavoro connessa ed è inoltre dotato di spazio bianco per l’apposizione di etichette stampate. Posteriormente, il pannello è equipaggiato con un supporto cavi removibile “clip on” al fine di garantire il corretto posizionamento e fissaggio dei cavi collegati e il rispetto dei raggi di curvatura richiesti dagli standard. Infine ogni pannello è dotato di punto di fissaggio per Kit di messa terra secondo le norme EN50310.
Di seguito le caratteristiche tecniche e funzionali dei patch panel:
• struttura metallica a 1U con supporto rack 19" e 24 fori per RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Xxxxxxxx;
• capacità di alloggiare 24 RJ45 sia U/UTP che S/FTP per pannelli di Cat. 6 o 24 RJ45 sia U/UTP che S/FTP per pannelli Cat. 6A;
• possibilità di fissaggio solidale alla struttura (ma removibile rapidamente “clip on”);
• possibilità di identificare separatamente ciascuna porta mediante posizionamento di etichette ; • icone colorate.
Patch Panel
Bretelle in rame (patch cord e work area cable)
La connessione dei pannelli di permutazione agli apparati attivi e delle postazioni di lavoro alle prese delle PdL avviene attraverso rispettivamente patch cord e work area cable costituite da un cavo a 4 coppie schermate S/FTP e non schermate U/UTP rispondenti ai requisiti del capitolato tecnico.
Inoltre, le bretelle in rame saranno disponibili per ciascuna tipologia (U/UTP cat. 6 e S/FTP Cat. 6 e Cat. 6A) in diverse lunghezze e tagli.
Le bretelle in rame fornite hanno le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali:
• prestazioni conformi alla norma ISO\IEC 61935-2;
• singolarmente identificate da una matricola;
• collaudate in fabbrica fino a 250 MHZ (Cat6) e fino a 500MHz (Cat6A) su NEXT Loss e Return Loss;
• protezione anti-annodamento sul plug;
• ingombro del serracavo minimo per l’inserzione in switch ad alta densità “Blade Patch Cord”;
• vari colori disponibili;
• guaina esterna in materiale LSZH HF1 IEC 60332-1 ovvero CEI 20-35 ed alle CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754-1, EN 50265, EN 50267,EN 50268.
Bretelle in rame
Cablaggio di dorsale
Il cablaggio di dorsale interconnette il centro stella, o armadio di edificio, agli armadi di piano e si compone delle seguenti parti:
Dorsale dati:
• cavo in fibra ottica;
• pannello di permutazione ottica (patch panel) e connettori ottici pigtail;
• bretelle ottiche;
Dorsale fonia:
• cavo multicoppia telefonico;
• pannelli di permutazione della rete telefonica;
• patch cord voce.
La dorsale dati in fibra ottica rappresenta il collegamento dati tra i locali tecnici dell’edificio permettendo di raggiungere i pannelli di distribuzione dati del cablaggio orizzontale. Per la realizzazione di una dorsale dati in fibra ottica è consigliabile l’utilizzo di un cavo con un numero di fibre superiore a quelle realmente utilizzate, per conferire una maggiore flessibilità ed espandibilità ai livelli superiori dell’architettura di rete e nel contempo per avere a disposizione delle fibre di scorta per superare efficacemente problemi causati da eventuali guasti. Nella figura seguente si riporta un esempio schematico di dorsale in fibra ottica.
Dorsale Dati
5.2 Soluzione proposta per la realizzazione del cablaggio strutturato (apparati passivi)
5.2.1 Descrizione della fornitura delle componenti passive
Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quantità |
Armadi rack | DRCRAKI12U0606A2 | Fornitura in opera Armadio rack 19" da 12U, profondo 600mm, di larghezza 600mm | BRAND-REX | 6 |
TELECOM ITALIA | ||||
Armadi rack | MMCACCCM001 | Fornitura in opera Guida patch orizzontale altezza 1U | BRAND-REX | 6 |
TELECOM ITALIA | ||||
Armadi rack | DRCSHFI1U04FV2 | Fornitura in opera Ripiano fisso | TELECOM ITALIA | 6 |
BRAND-REX | ||||
Cablaggio passivo | BUND XXX-00X X0 XXX | Fornitura Patch panel altezza 1 U non schermato, di tipo precaricato, equipaggiato con 24 porte RJ45 di cat. 6, per cavi UTP cat. 6 | BRAND-REX | 6 |
Cablaggio passivo | Installazione BUND XXX-00X X0 XXX | Installazione Patch panel altezza 1 U non schermato, di tipo precaricato, equipaggiato con 24 porte RJ45 di cat. 6, per cavi UTP cat. 6 | TELECOM ITALIA | 6 |
Cablaggio passivo | C6U-HF1-Rlx-305GY | Fornitura Cavo UTP cat.6, 100Ohm, rivestito con guaina esterna LSZH | BRAND-REX | 3965 |
Cablaggio passivo | Installazione C6U-HF1- Rlx-305GY | Installazione Cavo UTP cat.6, 100Ohm, rivestito con guaina esterna LSZH | TELECOM ITALIA | 3965 |
Cablaggio passivo | C6CPCU020-444BB | Fornitura Cat6Plus 24 AWG U/UTP Stranded 4 Pair RJ45 - RJ45 Blade Patch Cord Blue LS/OH IEC 332.1 Sheathed Cable with Blue Boots 2m | TELECOM ITALIA | 52 |
BRAND-REX | ||||
Cablaggio passivo | BR-KIT-2xRJ45 C6U | Fornitura Piastrine per scatole tipo UNI503 da esterno, da incasso o su facciata di torretta a pavimento complete di modulo con 2 connettori RJ45 di cat. 6 UTP, cornice, cestello e scatole | BRAND-REX | 26 |
Cablaggio passivo | Installazione BR-KIT- 2xRJ45 C6U | Installazione Piastrine per scatole tipo UNI503 da esterno, da incasso o su facciata di torretta a pavimento complete di modulo con 2 connettori RJ45 di cat. 6 UTP, cornice, cestello e scatole | TELECOM ITALIA | 26 |
Cablaggio passivo | Certificazione PDL 10- 50 | Certificazione del cablaggio Numero PDL Min. 10 - Max. 50 | TELECOM ITALIA | 1 |
5.2.2 Schema della struttura del cablaggio
Si riporta uno schema generico, e non esaustivo, dei principali apparati installati nei 6 plessi che costrituiscono l’istituto comprensivo.
5.3 Lavori di posa in opera della fornitura
Tra le attività relative ai lavori di posa in opera della fornitura è possibile elencare a titolo meramente esemplificativo:
• attestazioni di qualsiasi tipo, includenti i connettori ottici o i connettori per cavo in rame;
• torrette di attestazione per cablaggio in fibra o rame;
• scatole;
• posa di canalizzazioni, sia verticali che per corridoi o per stanze incluso il relativo materiale (tubi, canaline ecc.). Questi lavori comprendono l’apertura e la chiusura di pannelli rimovibili per controsoffitti e pavimenti flottanti dopo aver introdotto le nuove canalizzazioni;
• fornitura e posa di strisce/pannelli di permutazione;
• ripristino della qualità e dell’aspetto delle strutture alla situazione pre-lavori;
• quant’altro necessario per il completamento del cablaggio strutturato.
Lo svolgimento delle attività di realizzazione del cablaggio saranno svolte senza recare pregiudizio alle normali attività lavorative degli uffici con la garanzia del mantenimento del livello di rumore ad un valore non superiore a quello fissato dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e, per la parte ancora in vigore D.lgs. n. 277/91, DPCM 01/03/91 e Legge 26/10/95 n. 447 e D.Lgs. 10 aprile 2006 n. 195), effettuando in ogni caso le attività più rumorose fuori dal normale orario di ufficio (esempio: forature passanti delle pareti o dei solai, foratura delle pareti mobili per alloggiare le borchie telematiche), così come l’apertura o la chiusura dei controsoffitti.
Inoltre la scelta delle attrezzature di cantiere sarà fatta ponendo particolare cura al contenimento del rumore, specie per quelle attività che non potranno essere svolte al di fuori del normale orario di lavoro degli uffici. In presenza di lavorazioni che producano polvere (in particolare foratura muri), saranno sempre essere usate apparecchiature di aspirazione con funzionamento contestuale alla lavorazione stessa.
Le modalità di esecuzione dei lavori (durata, orari, …) saranno concordate precedentemente con l’Amministrazione.
5.3.1 Etichettatura delle prese e dei cavi
In fase di etichettatura si utilizzerà uno schema di numerazione univoco per tutti gli elementi del cablaggio dell’area interessata, conforme allo standard EIA/TIA 606, con particolare attenzione ai percorsi dei cavi, a tutto l’hardware di terminazione (pannello, blocco e posizione) e agli apparati, identificando il numero di armadio di appartenenza.
Tutti i cavi e le prese realizzate saranno etichettate conformemente allo standard EIA/TIA 606. Il tipo di etichetta e la corrispondente numerazione, da apporre in entrambi gli estremi di ciascun collegamento, saranno concordati con la direzione lavori.
La mappa dei collegamenti e delle corrispondenze tra collegamento ed etichette apposte sarà fornita, prima del collaudo dell’impianto e, pertanto, l’Amministrazione dovrà fornire in formato elettronico le mappe dei luoghi oggetto degli interventi.
5.3.2 Servizio di installazione degli armadi a rack
Nei locali per l’installazione degli apparati delle reti locali interne agli edifici saranno posizionati gli armadi a rack in maniera da permettere una distanza libera di circa 1 metro davanti, dietro e ad un lato. Nel caso in cui uno dei montanti deve essere accostato al muro, deve essere mantenuta una distanza minima di almeno 15 centimetri per consentire la gestione della salita di cavi. Nel caso ci siano nello stesso locale diversi armadi, questi saranno agganciati lateralmente, senza interposizione di setti di separazione. In questo caso si dovrà garantire una distanza libera minima di 1 metro davanti, dietro e ad un lato del raggruppamento degli armadi.
Le tubazioni usate in tutti i locali di telecomunicazioni avranno un diametro di almeno 13 cm. Il corrispettivo per la prestazione del servizio di cui al presente paragrafo è ricompreso nel prezzo della fornitura.
5.3.3 Certificazione del sistema di cablaggio
A completamento del servizio di installazione del sistema di cablaggio saranno effettuate le certificazioni di tutti i cavi e le terminazioni del nuovo sistema di cablaggio posto in opera, in accordo con le norme vigenti ed i parametri prestazionali degli standard normativi.
La certificazione sarà eseguita con strumenti forniti di certificato di calibrazione proveniente dalla casa madre e sarà rilasciata tutta la documentazione tecnica, inerente ai risultati dei test strumentali effettuati (per le modalità di dettaglio cfr. par. 6.1.1).
5.4 Lavori di realizzazione di opere civili accessori alla fornitura (DEI)
Tra le attività relative all’esecuzione di opere civili è possibile elencare a titolo meramente esemplificativo:
• realizzazione di pannellature contro soffitto;
• realizzazione di pavimenti flottanti nei locali dove verranno installate gli apparati attivi o gli armadi a rack;
• pareti mobili divisorie;
• l’adeguamento dell’impianto elettrico per la fornitura elettrica per le PDL. Sono compresi in tale servizio lavori quali:
• prese;
• scatole ;
• placche;
• cavi;
• canalizzazioni;
• QEG (quadro elettrico generale), opportunamente dimensionato sulla base delle potenze nominali delle apparecchiature da alimentare;
• quant’altro sia necessario per rendere la PDL pienamente operativa;
• adeguamento/realizzazione impianto di condizionamento
IMPIANTI
CODICE | Attività valorizzate a Listino DEI | UdM | Q.tà |
013121d | Minicanale in pvc con coperchio standard o avvolgente: 10 x 40 mm due scomparti | m | 450 |
013123c | Accessori per minicanale in pvc: angolo esterno/interno: 10 x 40 mm interno | cad | 30 |
013123c | Accessori per minicanale in pvc: angolo esterno/interno: 10 x 40 mm esterno | cad | 30 |
013124c | Accessori per minicanale in pvc: angolo piano: 10 x 40 mm piano | cad | 30 |
025112c | Guaina spiralata in pvc per impieghi in ambienti ordinari, installata a vista in impianti con grado di protezione IP 40, fissata su supporti (almeno ogni 30 cm), accessori di collegamento e fissaggi inclusi, del Ø nominale di: 16mm | m | 45 |
195030c | Trabattello mobile prefabbricato in tubolare di lega per l'esecuzione di opere interne, completo di piani di lavoro, botole e scatole di accesso ai piani, protezioni e quanto altro previsto dalle norme vigenti, compresi gli oneri di noleggio, montaggio, smontaggio e ritiro a fine lavoro, con valutazione riferita a 30 giorni: per altezze da 5,4 m fino a 12 m | cad | 1 |
025028b | Cavo flessibile conforme CEI 20-13 a bassissima emissione di fumi e gas tossici conforme CEI 20-38, isolato con gomma etilenpropilenica ad alto modulo con sottoguaina di speciale mescola termoplastica, non propagante l'incendio conforme CEI 20-22 II:tripolare FG7OM1:sezione 2,5 mmq | m | 60 |
A25025a | Carotaggio eseguito con carotatrici con motore elettrico o ad aria compressa, per prelievo campioni, perforazione di strutture edili, per prove di laboratorio, collaudi controlli restauri, incatenamenti, areazioni, deumidificazioni, posa in opera di impianti, pluviali, scarichi su muratura di tufo, mattoni e simili: foro diam da 40 a 60 mm | m | 15 |
ORE IN ECONOMIA
Codice DEI | Attività valorizzate a Listino DEI | UdM | Q.tà |
M01024a | Installatore 5ª categoria: costo non comprensivo delle spese generali ed utili d'impresa | h | 32 |
M01024b | Installatore 5ª categoria: prezzo comprensivo delle spese generali ed utili d'impresa pari al 28,70% | ||
M01025a | Installatore 4ª categoria: costo non comprensivo delle spese generali ed utili d'impresa | h | 32 |
M01025b | Installatore 4ª categoria: prezzo comprensivo delle spese generali ed utili d'impresa pari al 28,70% |
5.5 Soluzione proposta per la realizzazione della Rete LAN (apparati attivi)
5.5.1 Descrizione della fornitura delle componenti attive della Rete LAN
Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quantità |
Apparati Wireless | AP5130DN | Fornitura in opera Access Point per ambienti interni | HUAWEI | 26 |
TELECOM ITALIA | ||||
Apparati Wireless | Configurazione AP5130DN | Configurazione Access point per reti wireless per ambienti interni | TELECOM ITALIA | 26 |
Switch - HP | JG306CC | Fornitura in opera Switch tipo 2 | HP | 6 |
TELECOM ITALIA | ||||
Switch - HP | Configurazione JG306CC | Configurazione Switch tipo 2 | TELECOM ITALIA | 6 |
Dispositivi di Sicurezza | USG6310-BDL-AC | Fornitura in opera Dispositivi di sicurezza fascia base | TELECOM ITALIA | 6 |
HUAWEI | ||||
Dispositivi di Sicurezza | Configurazione USG6310-BDL-AC | Configurazione Dispositivi di sicurezza fascia base | TELECOM ITALIA | 6 |
Sistema di monitoraggio e gestione | S7020.OPM + S7020.NCM | Fornitura in opera SW per la gestione degli Apparati Attivi di tipo Switch, Dispositivi di sicurezza | MANAGE ENGINE | 6 |
TELECOM ITALIA |
5.5.2 Servizio di installazione degli apparati attivi della Rete LAN
Gli apparati attivi, che consentono l’alloggiamento su rack, saranno installati nel seguente modo:
• inserimento di eventuali moduli interni ed esterni all’apparato;
• montaggio su rack: gli apparati saranno ancorati ai montanti utilizzando le apposite staffe di sostegno. La posizione dell’apparato all’interno del rack e delle staffe relative (nella parte frontale, centrale o posteriore dell’apparato) sarà determinata dalla maggior convenienza in termini di accessibilità alle porte dell’apparato e di stabilità dello stesso;
• messa a terra dell’apparato conformemente allo standard NEC, che prevede l’utilizzo di un cavo di rame di dimensioni minime pari a 14 AWG e di un terminale ad anello da collegare all’apparato con un diametro interno pari a circa 7mm. L’altra estremità del cavo sarà collegata ad un punto di messa a terra appropriato;
• connessione dei cavi di rete e di alimentazione. La connessione dei cavi di rete includerà le operazioni di etichettatura degli stessi.
Nel caso di apparati attivi che non consentano l’ancoraggio ai montanti del rack, essi saranno alloggiati su appositi ripiani, mantenendo adeguato spazio libero per le operazioni di esercizio e manutenzione sugli stessi e per consentire un appropriato riflusso di aria.
5.5.3 Servizio di configurazione degli apparati attivi della Rete LAN
Il servizio di configurazione comprende tutte le attività necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’apparato in rete secondo le politiche dettate dall’Amministrazione e, pertanto, consentirà di ottenere un sistema “chiavi in mano” stabile e funzionante per consentire il normale esercizio.
Le attività di configurazione che saranno garantite al termine dell’installazione sono:
• aggiornamento all’ultima versione stabile di sistema operativo;
• configurazione di policy di sicurezza appropriate;
• inserimento dell’apparato in rete conformemente al piano di indirizzamentodell’Amministrazione;
• configurazione delle VLAN necessarie ed inserimento delle porte nelle VLAN relative;
• configurazione dei protocolli di routing necessari;
• configurazione di eventuali indirizzi necessari al management (ad es: loopback di gestione);
• configurazione per l’invio delle trap SNMP appropriate al sistema di gestione;
• configurazione features per dispositivi per la sicurezza delle reti (UTM).
La configurazione degli apparati attivi verrà eseguita a seguito del buon esito dell’installazione degli stessi. Se necessario sarà realizzata preventivamente una piattaforma di Test nel caso di realizzazioni complesse.
5.6 Descrizione generale degli apparati attivi proposti
5.6.1 Switch
5.6.1.1 Switch Tipo 2 (layer 2 Ethernet 10/100 con uplink a 1Gb – Power Over Ethernet)
HPE 3600‐24‐PoE+ v2 SI Switch ‐ JG306C
Lo switch HPE 3600-24 v2 SI Switch layer 3, appartenente alla famiglia 3600-SI. Lo switch (da rack standard 19”) dispone di 24 porte autosensing 10/100 Base-T di tipo PoE+ (fino a 30W per porta), di 2 porte dual personality 10/100/100 Base-T o 1GbE SFP e di 2 moduli fissi SFP 1Gb. Il Power Budget disponibile per il PoE/PoE+ è pari a 370W, ciò significa che si possono alimentare contemporaneamente tutte e 24 le porte in PoE e 12 Porte in PoE+.
In aggiunta dispone di una porta seriale per la gestione locale.
La banda della matrice di switching è pari a 12.8 Gbps (rispettando la banda minima richiesta di 8.8 Gbps) e il throughput aggregato è tale da garantire prestazioni wire-speed su tutte le porte.
Lo switch supporta funzionalità di Virtual Chassis Stacking HPE IRF e può esser clusterizzato insieme fino a 9 unità aumentando l’affidabilità, la ridondanza e la resilienza.
Lo switch supporta una serie di funzionalità avanzate di configurazione quali:
• QoS avanzato basato su classifier: classifica il traffico mediante più criteri di corrispondenza basati su dati Layer 2, 3 e 4; applica criteri QoS, ad esempio per l'impostazione del livello di priorità e del limite di velocità sul traffico su una determinata porta o VLAN
• Potente funzionalità QoS: supporta le seguenti azioni anticongestione: accodamento Strict Priority (SP), accodamento Weighted Round Xxxxx (WRR) e SP+WRR
• Monitoraggio del traffico: supporta Committed Access Rate (CAR) e velocità di linea
• Semplifica il nome delle porte: assegnazione di nomi descrittivi alle porte
• Configurazione e gestione in modalità remota: disponibile tramite browser Web sicuro o interfaccia a linea di comando (CLI)
• Privilegi di livello responsabile e operatore: consentono l'accesso in sola lettura (operatore) o lettura e scrittura (manager) alle interfacce CLI e di gestione di browser Web
• Autorizzazione di comandi: utilizza HWTACACS per il collegamento di un elenco personalizzato di comandi CLI al login di un singolo amministratore di rete
• GUI Web protetta: offre interfaccia grafica sicura di facile utilizzo per la configurazione del modulo mediante HTTPS
• Controllo di flusso: mediante lo standard IEEE 802.3x, permette di ridurre la congestione in situazioni di traffico intenso
• ACL (access control list) in wire-speed basate su hardware: implementazione di ACL ricche di funzionalità per garantire elevati livelli di sicurezza e facilità di amministrazione senza impatto sulle prestazioni di rete
• Percorsi di controllo e dati separati: migliorano la protezione e le prestazioni
• Alimentatore ridondante esterno: garantisce elevata affidabilità
• Smart Link: permette il failover in 50 ms tra i collegamenti
• Spanning Tree/MSTP, RSTP: forniscono collegamenti ridondanti e prevenzione dei loop di rete
• Port trunking: fornisce livelli superiori di throughput da switch a switch e ridondanza a livello di collegamento, con supporto per aggregazione di collegamenti basati su standard (IEEE 802.3ad); supporta fino a 13 trunk,
con max 8 collegamenti (porte) per ciascun trunk
• 8.000 MAC address: forniscono l'accesso a molti dispositivi Layer 2
• Supporto e tagging VLAN: supporta IEEE 802.1Q, con 4094 ID VLAN simultanei; supporta VLAN basate su porta, su MAC e su protocollo
• GARP VLAN Registration Protocol (GVRP): consente il rilevamento automatico e l'assegnazione dinamica delle
VLAN
• IEEE 802.1ad QinQ e Selective QinQ: incrementano la scalabilità di una rete Ethernet fornendo una struttura gerarchica; collegano LAN multiple su reti campus o metropolitane ad alta velocità
• Aggregazione porte Gigabit Ethernet: permette il raggruppamento di porte per aumentare il throughput complessivo dei dati ad un dispositivo remoto
• ARP: determina il MAC address di un altro host IP nella stessa sottorete
• Dynamic Host Configuration Protocol (DHCP): semplifica la gestione di reti IP di grandi dimensioni e supporta client e server
5.6.2 Prodotti per l’accesso Wireless
5.6.2.1 Access Point per ambienti interni
L’access point Huawei AP5130DN 802.11ac offrono prestazioni migliorate e permettono servizi di accesso WLAN protetto a capacità elevata per ambienti estesi con un'alta densità di utenti, come uffici, aeroporti, treni e stadi. Questi AP funzionano in modalità Fat o Fit e dispongono di tecnologia 3 x 3 MIMO (tre flussi di trasmissione) per velocità di trasmissione dati wireless fino a 1,75 Gbit/s, in grado di garantire scaricamento/caricamento istantaneo dei dati e qualità streaming video eccellente, WMM e mappatura delle priorità sull'interfaccia wireless e via cavo; supporto client con legacy 802.11a/b/g/n che garantisce connessioni continue per gli utenti.
Supporto per varie modalità di autenticazione e crittografia, rilevamento punti di accesso fasulli, WIDS, WIPS, accesso utenti intelligente unificato e gestione della mobilità se accoppiati con AC o NMS.
Le antenne esterne sono flessibili.
Implementazione semplice: l'alimentazione PoE conforme con IEEE 802.3af/at semplifica l'installazione dell'AP e supporta la funzione Plug-and-Play (PnP) in modalità Fit AP
5.6.3 Dispositivi per la sicurezza delle reti
I dispositivi di sicurezza proposti da Telecom Italia sono Huawei di quattro differenti fasce:
5.6.3.1 Dispositivi per la sicurezza fascia Base
Il modello USG6310 è il modello base della famiglia dei Next Generation Firewall USG6300. E’ un appliance a configurazione fissa con integrate 8 Gigabit Ethernet (RJ45), di altezza 1 RU (con possibilità d’installazione a rack tramite opportuno kit), alimentato in AC e consumi contenuti (< 36W).
Come tutti i modelli della Series, è un apparato multi purpose che integra funzionalità di traditional stateful firewall, VPN (IPSec, SSL, L2TP, MPLS, GRE VPN), intrusion prevention/detection (signature-based, identificando oltre 5000 vulnerabilità), Antivirus (5 milioni di Virus/Troyan con database aggiornato quotidiamente), Data Leak Prevention (identificazione e filtro su oltre 120 tipi di files e contenuto), SSL Decryption, Anti-DDOS (10 tipi di attacchi DDos), Application Control and Application-based Bandwidth management e Url filtering (predefined URL category database da 85 milioni di URL).
E’ possibile dispiegarlo in configurazione di alta affidabilità (active/active e active/standby) e in modalità routed come transparent mode (in quest’ultima è inclusa anche il “virtual wire”).
L’apparato ha un throughput Firewall fino a 1Gbps e prestazioni, con tutti i servizi attivi, fino a 300Mbps. Di default supporta 10 Virtual Context e 100 SSL VPN users.
Certificato: ICSA Labs e NSS Labs.
5.7 Piattaforma di gestione e monitoraggio della rete presso l’Amministrazione
5.7.1 Piattaforma software di gestione e monitoraggio
Per la gestione centralizzata degli apparati attivi forniti in Convenzione (switch, router, prodotti di sicurezza e prodotti Hiperlan) è disponibile una suite di software di gestione e monitoraggio installabili o su una piattaforma hardware messa a disposizione dall’Amministrazione oppure su una piattaforma hardware acquistabile in Convenzione.
Tale sistema garantisce la piena compatibilità con gli standard hardware e software di mercato più comunemente utilizzati.
Il software fornito in convenzione può essere utilizzato per la gestione ed il monitoraggio di diverse categorie di apparati (switch, router, ecc.) e presenta le seguenti caratteristiche base:
integrabile con le più diffuse piattaforme di Network Management (ad es. IBM Tivoli, HP Open View, CA Unicenter, ect.);
installabile su piattaforma Windows (Windows 7, WIndows Vista, Windows XP Pro Windows Server 2008, Windows Server 2003, Windows Server 2000 Professional SP4) o Linux (RedHat 4.x e superiori, Debian 3.0, Suse, Fedora e Mandrake);
supporto SNMPv3;
RMON/RMON2 compliant;
Interfaccia utente HTTP e HTTPS;
interfaccia grafica per la rappresentazione ed il controllo degli apparati attivi;
accesso profilato tramite la digitazione di username e password ai dati e alle funzionalità applicative in funzione dei ruoli e dei privilegi associati;
funzioni che consentano la configurazione remota e la visualizzazione dello stato degli apparati attivi;
funzioni per attività statistiche, diagnostiche e di trouble shooting tra cui ad esempio:
o la supervisione dell’utilizzo delle risorse di rete e della loro assegnazione
o la gestione e configurazione degli apparati e dei servizi
o la distribuzione del software
o azioni e procedure orientate all’utilizzo ottimo delle risorse di rete
o correlazione automatica degli eventi;
multi vendor support;
supporto dual monitor;
La soluzione fornita in Convenzione per il sistema di gestione presso l’Amministrazione, è costituita da due componenti software Adventnet:
ManageEngine® OpManager Professional Edition
ManageEngine® NCM Add‐On ‐ DeviceExpert Professional Edition
Di seguito si riportano le caratteristiche principali delle due suddette componenti.
ManageEngine® OpManager Professional Edition
ManageEngine OpManager (di seguito indicato come OpManager) è un SW completo e modulare per la gestione ed il monitoraggio avanzato della rete. Dalla sua console web (compatibile con i più comuni browser) è possibile accedere, in base alle autorizzazioni specifiche dell’utente, a viste e funzionalità per:
il monitoraggio e la gestione degli apparati di rete, dei router e degli switch e più in generale di qualsiasi dispositivo in rete gestibile tramite protocollo SNMP (es. UPS, …)
la gestione dell’allarmistica dei sistemi/apparati consentendo, in caso di eventuali fault, un controllo proattivo dell’infrastruttura di rete
il monitoraggio dei link della WAN.
OpManager integra un modello di gestione degli apparati tipico di un prodotto multivendor. Attraverso l’uso di template di configurazione, specifici per apparato/vendor, nei quali sono predisposte le modalità di accesso e lettura di tali apparati, OpManager puo gestire di base un elevato numero di apparati commerciali disponendo di circa 500 template di configurazione. Inoltre, la struttura a template di configurazione offre il vantaggio di poter disporre di modalità di gestione per apparati di qualsiasi vendor che consentano, come da standard de facto a livello mondiale, modalita di accesso remoto:
basate su MIB (proprietarie o standard) per l’interrogazione via SNMP versione 1, 2 e 3;
basate su protocolli TCP (telnet, SSH) per lettura diretta via CLI delle informazioni di interesse.
OpManager permette la creazione di reportistica di dettaglio sullo stato degli apparati e relative porte. Tali report assicurano agli operatori ed agli amministratori visibilità verso gli SLA di rete basati su network availability. Inoltre il
monitoraggio dei link di interesse in termini di utilizzo di banda, traffico in/out, errori, pacchetti scartati permette di avere il controllo accurato della propria rete e intervenire ove necessario.
Di seguito alcune delle principali caratteristiche di OpManager:
gestione multi-vendor (+ 500 template di configurazione disponibili, possibilità di estendere il “parco” vendor/tipologia di apparati gestibili);
discovery automatica dell’apparato e delle porte;
analisi statistiche, diagnostiche e di troubleshooting;
gestione remotizzata di Virtual LAN e Link Aggregation;
gestione di allarmi su base evento o superamento soglie attraverso:
notifiche agli amministratori, via email o SMS;
processing di azioni in base a regole di escalation configurabili.
gestione dello storico eventi e metriche analizzabili attraverso reportistiche in grado di fornire elementi per analisi di performance, disponibilità, livelli di servizio, ecc.
disponibile su piattaforme Microsoft Windows e Linux
integrabile con le piu diffuse piattaforme di Network Management (ad es. IBM Tivoli, HP Open View ecc.).
ManageEngine® NCM Add‐On (DeviceExpert) Professional Edition
ManageEngine® NCM Add-On - DeviceExpert (di seguito indicato come DeviceExpert) è un SW di network configuration, change e compliance management multi-vendor che supporta apparati di rete di varia tipologia (router, switch, firewall, Access Point ecc). Device Expert semplifica il backup automatico delle configurazioni, il tracciamento e la gestione real-time delle modifiche alle configurazioni, le verifiche delle configurazioni per conformità a policy e standard, l’automazione delle attività di configurazione dei device.
Di seguito alcune delle principali caratteristiche:
Configuration Management
Configurazione multi-vendor per switch, router, firewall e altri apparati di rete
Discovery automatica via protocolli SNMP, ICMP e TCP ping, inserimento manuale di apparati di rete
Comparazione contestuale e side-by-side di configurazioni archiviate
Controllo di accesso role-based
Trasferimento di aggiornamenti firmware e immagini OS
Schedulazione di attività di configurazione
Change Management
Tracciamento real-time delle configurazioni e politiche di controllo sul change management
ripristino rapido di configurazioni considerate “trusted”
Compliance & Automation
Analisi di configurazioni per aderenza (compliance) a set di policy e standard pre-definiti
Template per esportare configurazioni standard o comunemente utilizzate
Automazione delle attività di configurazione di apparati
Audit, Reports & Miscellaneous
Report di auditing dettagliati su “chi”, “cosa” e quando” in caso di cambio di configurazione
Report dettagliati su inventory, cambi di configurazione e compliance
Integrabilita in sistemi di Active Directory, LDAP e RADIUS
Definizione di filtri avanzati per la ricerca di apparati e di configurazioni
Interfaccia web-based di facile comprensione e utilizzo
Strumenti di backup & ripristino dei sistemi
Il prodotto supporta out-of-the-box i device di maggiore diffusione dei piu noti brand di mercato: Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, 0XXX, HP, Juniper, Enterasys ecc. DeviceExpert dispone di una interfaccia web, che lavora in modalita HTTPS, compatibile con i piu comuni browser di mercato, tra cui Microsoft Internet Explorer ver 6.0+ e Firefox 2.x+, di chiara comprensione e facile utilizzo per la totale gestione dell’applicativo.
6. SERVIZI
6.1 Servizio di supporto al collaudo
Il collaudo ha come obiettivo la verifica della corrispondenza puntuale delle specifiche e delle prestazioni dei sistemi, prodotti e servizi proposti all’Amministrazione.
In particolare il collaudo interesserà:
• le caratteristiche trasmissive del sistema di cablaggio strutturato installato presso ogni sede dell’Amministrazione;
• le caratteristiche degli apparati attivi forniti;
Entro un massimo di 5 giorni dalla data di fine attività (Rapporto Conclusivo) Telecom Italia si renderà disponibile ad effettuare le prove di collaudo secondo un calendario concordato con l’Amministrazione.
Telecom Italia, dove richiesto dalle procedure di collaudo, metterà a disposizione il personale necessario per l’esecuzione delle prove e una piattaforma di Test Bed, presso ogni sede dell’Amministrazione, strutturata in modo da consentire l’esecuzione di tutte le verifiche funzionali “Test Object List” (TOL) previste dalle procedure di collaudo. La piattaforma tecnica per il collaudo sarà funzionale solo al collaudo stesso e sarà disinstallata ad avvenuto collaudo.
Saranno effettuati collaudi di tipo:
• architetturale della rete, per verificare l'aderenza del prodotto ai requisiti richiesti;
• tecnico-funzionali per ciascun componente attivato, al fine di verificare l'aderenza del prodotto alle specifiche funzionali approvate dall’Amministrazione.
Il collaudo si pone come obiettivo di determinare la qualità complessiva della rete dati fonia interna all’edificio analizzando e testando, in dettaglio, ciascun singolo componente/tratta costituente la rete dell’Amministrazione, in particolare:
• Verifiche strutturali:
o Rete di distribuzione orizzontale (patch panel, bretelle, patch cord, work area cable);
o Backbone verticale con cavo multicoppia;
o Backbone verticale con cavo in fibra ottica (SM, MM, cassetto ottico);
o Apparati attivi (switch, router, UTM, wireless, laser a diodo, UPS);
• Verifiche funzionali
o Topologia di rete;
o Funzionalità di rete;
o Correttezza delle configurazioni.
Al collaudo potrà partecipare personale dell’Amministrazione, in modo da constatare la rispondenza quantitativa, qualitativa e funzionale delle apparecchiature e del cablaggio oggetto della fornitura o in alternativa, su richiesta dell’Amministrazione, il collaudo potrà essere eseguito in autonomia da Telecom Italia garantendo ed auto- certificando l’esito positivo delle prove di collaudo.
6.1.1 Collaudo della componente passiva del cablaggio
In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, sarà certificata ogni singola tratta, sia realizzata in cavo UTP/FTP/telefonico, sia in fibra ottica, per attestare la rispondenza alle caratteristiche minime della normativa applicabile vigente. Saranno effettuati test sia per quanto riguarda i collegamenti in fonia sia per i collegamenti dati rilasciando, per entrambi, i “Fogli di Collaudo” con le misure ed i risultati di tutti i test effettuati. In caso di esito positivo del collaudo sarà rilasciata, in duplice copia, la seguente documentazione, conforme alla normativa EIA/TIA 606-A:
• Verifica delle prestazioni delle connessioni fornita su un supporto cartaceo;
• Disegno logico della rete;
• Etichettatura del Cablaggio strutturato;
• Disegno fisico planimetrico con la posizione degli armadi di distribuzione ed il passaggio dei cavi dorsale;
• Disegno dettagliato di ogni armadio rack con i pannelli di distribuzione-permutazione e con la tabella delle permutazioni;
• Documentazione del cablaggio redatta con simbologia ed abbreviazioni standard comprensiva di etichettatura degli elementi di connessione (cavi, prese, etc.) rispettando gli standard EIA/TIA 568-B ed ISO/IEC 11801;
Al fine di garantire un’adeguata gestione di quanto installato, in fase di collaudo saranno utilizzati metodi e procedure sistematiche per l’identificazione di tutte le parti (armadi, percorsi dei cavi, connettori, pannelli, etc…) e sarà prodotta un’adeguata documentazione aggiornata, successivamente, durante l’intero ciclo di vita del cablaggio. Quanto detto sarà svolto in pieno rispetto dello standard EIA/TIA 606-A che prevede, infatti, l’identificazione e la gestione delle parti attraverso “tools cartacei ed informatici”.
Gli elementi oggetto della documentazione sono, ad esempio:
• spazi dove sono ubicate le terminazioni;
• percorso dei cavi;
• tipologia dei cavi;
• terminazione dei cavi;
• messe a terra per telecomunicazioni;
• apparati.
Collegamenti dati (work area cable)
In relazione ai collegamenti dati, viene verificato che il segmento sotto test non abbia problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente all'attacco utente ed al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili. Viene collegato in successione ciascun filo di un estremo (lato permutatore) del segmento sotto misura ad un generatore di tensione e si verifica all'altro estremo, lato attacco d'utente, che la tensione sia presente su di un filo (continuità) nella posizione prevista da un collegamento dritto corretto (corretta inserzione). Tale test viene automaticamente realizzato dallo strumento di collaudo utilizzato ovvero TDR o Power Meter.
Si inserisce nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test mediante una bretella connettorizzata RJ45; si connette al permutatore lo strumento principale di misura mediante una bretella di connessione e si esegue la misura. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti.
Il segmento viene giudicato idoneo nel caso che esso mostri continuità elettrica e corretta inserzione ai connettori delle estremità. La prova viene accettata nel caso in cui tutti i segmenti testati superino la prova. L’esecuzione delle prove viene registrata sul “Foglio di Collaudo” rilasciato a seguito del collaudo stesso. In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati saranno memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico.
In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, il tecnico che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
I test sui collegamenti dati vengono effettuati anche in relazione alla misura dell’attenuazione del cavo, alla misura di Near-End Crosstalk (NEXT) e alla misura del rumore in linea. Il test di attenuazione verifica che il segmento sotto test abbia un’attenuazione inferiore a quanto richiesto per poter correttamente operare in ambiente LAN. La prova si effettua inserendo nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test, mediante una bretella connettorizzata RJ45 si connette lo strumento al permutatore principale e si esegue la misura. Viene attivato il test che fornisce il valore di attenuazione massimo rilevato su tutte le coppie del segmento nell'ambito di una serie di prove effettuate nell'intervallo di frequenza 5-10 MHz per Ethernet. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti.
Il segmento, in ogni caso, sarà considerato idoneo solo se conforme alle normative vigenti relative alla specifica tipologia di impianto. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo. In caso di utilizzo di strumento TDR/OTDR, i dati rilevati saranno memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power Meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Il test sulla misura del rumore in linea, verifica che il segmento sotto test sia caratterizzato da un valore di rumore inferiore a quanto richiesto per poter correttamente operare in ambiente LAN. La prova si effettua inserendo nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test, mediante una bretella connettorizzata RJ45 si connette lo strumento al permutatore principale e si esegue la misura. Si attiva il test e si lascia lo strumento in registrazione per alcuni secondi (circa 30); il display fornisce direttamente ed automaticamente il
massimo valore di rumore ambiente rilevato tra tutte le coppie del segmento nell'intervallo di tempo di attività del test. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti. Il collaudo sarà considerato superato solo nel caso in cui tutti i segmenti testati superino le prove. L’evidenza della tipologia e dell’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo.
In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permetta la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Collegamenti di dorsale in rame multicoppia
Sempre per quanto riguarda i test sulle tratte in rame, sono previste anche le prove di collaudo sulle tratte di dosale in cavo multicoppia, sia per quanto riguarda i collegamenti in fonia che per quelli dati.
In particolare, per la parte fonia, viene effettuato un test sulla continuità e corretta inserzione: viene verificato che le coppie del cavo multicoppia di backbone sotto test non abbiano problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente al permutatore centrale e al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili.
Il test deve essere effettuato su tutti i cavi multicoppia che costituiscono il backbone verticale in rame: per ciascun cavo sarà effettuato il test su un numero di coppie pari al 100% di quelle presenti. Il cavo multicoppia viene giudicato idoneo nel caso in cui esso dimostri continuità elettrica e corretta inserzione alle terminazioni delle estremità per ciascun gruppo di coppie provate. Il backbone viene considerato collaudato positivamente nel caso in cui tutti i cavi multicoppia superino la prova. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo.
In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Collegamenti di dorsale in rame
In relazione ai test di collaudo effettuati sulle tratte di dorsale dati in rame, viene verificato che il cavo di dorsale sotto test non abbia problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente al permutatore centrale ed al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili.
Tale test viene automaticamente realizzato dallo strumento di collaudo utilizzato ovvero TDR o power meter, collegando al permutatore di piano il modulo di loop-back dello strumento di test e al permutatore centrale lo strumento principale. Si attiva il test che fornisce direttamente e automaticamente il risultato.
Il cavo viene giudicato idoneo nel caso in cui esso dimostri continuità elettrica e corretta inserzione alle terminazioni delle estremità. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo. In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati e archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
6.1.2 Collaudo degli apparati attivi
Per quanto riguarda le procedure tecniche di collaudo degli apparati attivi, in caso di semplice fornitura, l’installazione sarà eseguita a seguito del buon esito del collaudo del cablaggio passivo. Gli apparati attivi saranno messi in funzione dopo la verifica preventiva del buon funzionamento delle linee di alimentazione di servizio e di backup. Il collaudo degli apparati attivi verrà eseguito con le seguenti modalità:
• verifica corretta tensione di alimentazione;
• accensione apparato e verifica funzionamento degli alimentatori;
• verifica accensione dei LED.
Gli apparati attivi saranno messi in funzione dopo la verifica preventiva del buon funzionamento delle linee di alimentazione di servizio e di backup.
Il collaudo degli apparati attivi verrà eseguito con le seguenti modalità:
• verifica corretta tensione di alimentazione;
• connessione con PC portatile alla porta seriale dell’apparato;
• accensione apparato e verifica funzionamento degli alimentatori;
• verifica della versione software/firmware;
• verifica della memoria RAM e memoria Flash;
• verifica consistenza delle porte/moduli a bordo degli apparati.
Dopo aver verificato il corretto funzionamento di ogni singolo apparato/modulo si prosegue con la connessione degli apparati in base all’architettura proposta in sede di progetto.
Per poter eseguire le prove di connettività, saranno quindi attestate le bretelle in fibra ottica o rame per il collegamento verso altri apparati attivi e le bretelle in rame per la connessione alle porte dell’apparato attivo verso il Personal Computer.
La verifica di connettività sarà eseguita tramite l’esecuzione di ping verso punti della rete predefiniti verificando i ritardi introdotti nelle tratte in caso di attraversamento di più apparati. Dal centro stella verranno eseguite anche prove di traffico per controllare l’efficienza nella trasmissione dei dati (es. FTP).
Trascorse ventiquattro ore dalla fine delle prove di connettività, senza il riscontro di alcuna problematica hardware/software, il collaudo sarà considerato positivo e saranno compilati i moduli di certificazione del collaudo. Per quanto riguarda il collaudo degli apparati ad emissione ottica (diodo laser) si procederà nel seguente modo:
• connessione delle interfacce di ingresso;
• esecuzione della procedura di puntamento mediante il collegamento di un PC portatile alla porta console dell’apparato;
• verifica dei limiti di attenuazione della trasmissione in dB/Km;
• prove di trasferimento dati attraverso il collegamento ottico;
• verifica della gestione con protocollo SNMP.
Per quanto riguarda il collaudo degli apparati Wireless Wi-Fi ed Hiperlan e della relativa rete si procederà nel seguente modo:
• verifica corretta tensione di alimentazione;
• accensione apparato e verifica funzionamento degli alimentatori;
• verifica accensione dei LED;
• connessione delle interfacce di ingresso;
• esecuzione della procedura di posizionamento antenne mediante il collegamento di un PC portatile alla porta console dell’apparato;
• verifica della copertura Radio e della visibilità di tutti i dispositivi di rete che devono essere interconnessi mediante gli AP mediante prove di ping;
• verifica della gestione con protocollo SNMP.
In relazione al collaudo degli apparati attivi UPS, nella documentazione rilasciata all’Amministrazione, verrà inserita un’apposita voce nella quale sarà descritta e commentata l’avvenuta installazione e collaudo degli apparati UPS, sia per gli armadi di medie dimensioni che per quelli di grandi dimensioni.
Il collaudo su tali apparati, essendo muniti della funzione di AutoTest, avverrà semplicemente lanciando la suddetta procedura, dopo aver accuratamente rilevato il carico di VA degli apparati attivi (router, switch etc) presenti nell’armadio rack e fisicamente collegati all’UPS.
In caso di esito positivo del processo di autotest, verrà compilata la scheda di avvenuto collaudo.
Verranno eseguiti dei test di simulazione di interruzione della rete elettrica per mostrare ai responsabili dell’amministrazione richiedente, il perfetto funzionamento dell’apparato.
N.B. QUALSIASI SERVIZIO DI CONFIGURAZIONE E’ DA INTENDERSI DI BASE
7. PROJECT MANAGEMENT E PIANO DI REALIZZAZIONE
Le attività saranno espletate senza interruzioni in conformità al piano delle attività seguente, salvo problemi legati all’approvviggionamento dei materiali, a partire dalla data di avvio lavori preventivamente concordata con l’Amministrazione.
Pertanto, tutte le date riportate nel piano di attivazione o cronoprogramma sono espresse in termini di lasso temporale intercorrente da detta data.
Si precisa che alcune delle attività previste potranno essere svolte anche in parallelo tra loro.
Il piano delle attività, se necessario, potrà essere verificato ed aggiornato a cura dei responsabili delle parti anche durante la fase realizzativa.
Macro attività | Durata attività (giornate lavorative) |
Fornitura e lavori di posa in opera di apparati passivi | 8 gg |
Lavori di realizzazione di opere civili accessorie alle fornitura | 8 gg |
Fornitura e installazione di apparati attivi e ups (comprensiva di configurazione ove richiesta) | 3 gg |
Certificazione e collaudo Impianti | 3 gg |
Relativamente ai lavori di realizzazione di opere civili accessorie alle fornitura, eventuali criticità, non prevedibili e/o pianificabili in fase progettuale, potranno essere oggetto di riesame tra le parti in relazione agli impatti sulla pianificazione temporale nonché la eventuale revisione di spesa richiesta.
Emesso da: I-PS/X.XX Cod. Doc. 16CE1279PP – Ver. 0 –09/05/2016
8. ALLEGATI
Allegato 1 - Richiesta Progetto Preliminare.
I.C. STATALE 2 FROSINONE PROT.27
Allegato 2 - Preventivo Economico preliminare relativa ai prodotti e ai servizi richiesti sulla base del Listino di fornitura della Convenzione Consip-Reti Locali 5 ed ai lavori di realizzazione di opere civili accessorie alle fornitura (listini DEI).
16CE1279_ValEco P_Consip Lan5_IC ST
Codice Articolo Convenzione | Quantità | Prezzo Totale |
DRCRAKI12U0606A2 | 6 | 1148,40 |
MMCACCCM001 | 6 | 33,18 |
DRCSHFI1U04FV2 | 6 | 93,66 |
BUND XXX-00X X0 XXX | 6 | 445,44 |
Installazione BUND XXX-00X X0 XXX | 6 | 82,56 |
C6U-HF1-Rlx-305GY | 3965 | 1387,75 |
Installazione C6U-HF1-Rlx-305GY | 3965 | 1784,25 |
C6CPCU020-444BB | 52 | 196,56 |
BR-KIT-2xRJ45 C6U | 26 | 140,14 |
Installazione BR-KIT-2xRJ45 C6U | 26 | 500,76 |
Certificazione PDL 10-50 | 1 | 105,00 |
AP5130DN | 26 | 3883,62 |
Configurazione AP5130DN | 26 | 427,44 |
JG306CC | 6 | 2364,18 |
Configurazione JG306CC | 6 | 70,92 |
USG6310-BDL-AC | 6 | 1122,84 |
Configurazione USG6310-BDL-AC | 6 | 89,82 |
S7020.OPM + S7020.NCM | 6 | 19858,20 |
DEISERVIZI | 1 | 2796,18 |
DEIMATERIALI | 1 | 588,95 |
TOTALE | 37119,85 |