ENTE AMBITO N. 6 CHIETINO
ENTE AMBITO N. 6 CHIETINO
CARTA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
CONDIZIONI GENERALI PER LA
FORNITURA
GESTORE DEL SERVIZIO:
S.p.A.
SOCIETÀ ABRUZZESE PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Indice della carta del servizio idrico integrato
• Gli impegni verso i cittadini - utenti pag. | 3 |
• Parte l • I principi fondamentali pag. | 3 |
- Eguaglianza di trattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 3 |
- Imparzialità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 3 |
- Continuità dei servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 3 |
- Partecipazione degli utenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 3 |
- Efficienza ed efficacia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 3 |
• Parte II • Gli strumenti pag. | 4 |
- La qualità del servizio - standard generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 4 |
- Caratteristiche di qualità del prodotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 4 |
- Continuità e regolarità dell'erogazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 4 |
- La qualità del servizio - standard specifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 4 |
- Tempi di allaccio e di modifica impianti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 4 |
• Parte III • Rapporti con gli utenti pag. | 6 |
• Parte IV • La tutela degli utenti pag. | 6 |
- Procedure di reclamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 6 |
- Riepilogo degli standard di qualità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 7 |
- Classificazione guasti e relativi interventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 8 |
- Numeri di telefono utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 8 |
• Consigli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 9 |
• Come leggere il contatore pag. | 10 |
• Scheda "È gradito il Suo consiglio per migliorare i servizi aziendali" pag. | 11 |
• CONDIZIONI GENERALI PER LA FORNITURA pag. | 12 |
- Art. 1 – Art. 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 12 |
- Art. 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 17 |
- Art. 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 18 |
- Art. 5 – Art. 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 19 |
- Art. 7 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 21 |
- Art. 8 – Art. 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 22 |
- Art. 10 – Art. 11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 23 |
- Art. 12 – Art. 13 – Art. 14 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 24 |
- Art. 15 – Art. 16 – Art. 17 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 25 |
- Art. 18 – Norme tecniche per le fognature interne e loro allaccio alla rete fognaria . . | 26 |
- Art. 19 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | 31 |
GLI IMPEGNI VERSO I CITTADINI – UTENTI
La Società per la gestione delle risorse idriche S.A.S.I. s.p.a., nasce dalla trasformazione del Consorzio Comprensoriale del Chietino per la gestione delle opere acquedottistiche, per la gestione del servizio idrico integrato, comprendente l'insieme dei servizi pubblici di ricerca, captazione, accumulo, adduzione e distribuzione d'acqua ad usi civili ed industriali, nonché i servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue ed il loro riutilizzo.
La gestione del ciclo completo dell'acqua ovvero del servizio idrico consentirà di governare in modo razionale la risorsa idrica.
PARTE PRIMA • I PRINCIPI FONDAMENTALI
EGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO
L’erogazione dei servizi pubblici si basa su principi d'uguaglianza dell’Utente.
Le regole relative ai rapporti con gli Utenti sono uguali per tutti senza distinzione di razza, di sesso, di lingua, di religione e d'opinioni politiche. È garantito l'identico trattamento, a parità di presupposti tecnici, per i cittadini di tutto il territorio di competenza.
IMPARZIALITÀ
Nei confronti degli Utenti sono adottati criteri d'obiettività ed imparzialità.
CONTINUITÀ DEI SERVIZI
È garantito l'impegno ad erogare un servizio continuo, regolare e senza interruzioni. Laddove l'intero ciclo di gestione non è coperto dal Gestore, sarà sollecitato l'intervento dei cointeressati all’erogazione del servizio. La mancanza del servizio potrà essere imputabile solo a guasti, alle manutenzioni necessarie al corretto funzionamento degli impianti ed alla qualità dell’erogazione o a cause di forza maggiore; qualora ciò si dovesse verificare, saranno adottati i provvedimenti necessari a ridurre al minimo i tempi di disservizio ed il disagio arrecato ai cittadini-utenti.
Nella presa in carico della gestione di nuovo territorio soggetto a turni di erogazione per ragioni tecniche e/o di portata, il Gestore si impegnerà a raggiungere il servizio continuo.
PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI
È garantita la partecipazione dell’utente alla prestazione del servizio, sia per tutelare il diritto alla corretta erogazione dei servizi forniti e sia per migliorare la collaborazione con l’utente.
L’utente ha diritto d'accesso alle informazioni che lo riguardano, con le modalità e nei casi previsti dalle leggi. L’utente può presentare reclami e richieste, produrre memorie e documenti, prospettare osservazioni, formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio.
EFFICIENZA ED EFFICACIA
È perseguito l'obiettivo del progressivo miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo.
PARTE SECONDA • GLI STRUMENTI
Sono considerati attentamente i fattori che determinano la qualità del servizio, e in conformità a tali fattori sono individuati gli standard di qualità e quantità dei quali si assicura il rispetto ed il continuo monitoraggio. Gli standard individuati si suddividono in generali, quando si riferiscono al complesso delle prestazioni rese, ed in specifici, quando possono essere controllati direttamente dall’utente.
Tali standard saranno soggetti a verifiche periodiche al fine di poter definire nuovi standard migliorativi.
LA QUALITÀ DEL SERVIZIO – Standard generali CARATTERISTICHE DI QUALITÀ DEL PRODOTTO
È garantita la qualità dell'acqua distribuita e/o ceduta, nei limiti stabiliti, dalla legislazione vigente, ed il
continuo controllo delle caratteristiche del prodotto dalla captazione alla distribuzione, nonché sulle acque depurate rilasciate nei corpi ricettori nei limiti previsti dalle leggi nazionali e regionali.
CONTINUITÀ E REGOLARITÀ’ DELL'EROGAZIONE
È garantito il massimo impegno per la continuità e la regolarità del servizio d'erogazione. Le reti di distribuzione sono prevalentemente di tipo magliato, e ciò consente di ridurre al minimo le sospensioni dell'erogazione in caso di guasti o interventi di manutenzione. La manutenzione ed il rinnovo delle reti e delle prese sono programmati al fine di assicurare la sostituzione delle parti più obsolete – compatibilmente con le risorse finanziarie a ciò dedicate – prima che, secondo l'esperienza maturata, da esse possano derivare guasti e quindi disservizi all'utenza. Il sistema di monitoraggio continuo delle reti per il controllo della pressione in regime di funzionamento normale, e per assicurare il rilevamento del livello delle falde nella zona di captazione, è un preciso impegno che si completerà con l'attuazione degli investimenti per il telecontrollo.
Il servizio di ricerca delle perdite d'acqua, sull'intero territorio servito, e sugli impianti di proprietà, è attuato sia per le ricerche programmate sia per i casi di disservizio segnalati dagli utenti, ed è effettuato con sofisticate apparecchiature elettroniche che rilevano perdite che non si manifestano in superficie. Al fine di assicurare un pronto intervento nei giorni festivi, è garantito il servizio di reperibilità.
In caso si preveda l'interruzione dell'erogazione, per lavori di manutenzione programmata, gli utenti saranno informati tramite i mezzi di comunicazione.
LA QUALITÀ DEL SERVIZIO Standard specifici
TEMPI D'ALLACCIO E DI MODIFICA IMPIANTI
Le richieste di allacciamento e modifica impianti devono pervenire ai Servizi Commerciali. Il pagamento relativo avviene con accettazione e addebito sulla fattura commerciale (bolletta) o all’atto della richiesta. Per informazioni telefoniche sulle modalità e tempi d'esecuzione dei lavori richiesti, è a disposizione il servizio di assistenza della struttura tecnica aziendale. È rilevata la durata d’ogni fase del processo d'allacciamento e di modifica impianti per garantire il controllo continuo e per assumere, se necessario – provvedimenti utili a ridurre i tempi d'esecuzione. Tutti i tempi indicati non comprendono quelli necessari al rilascio, da parte d'Enti e di terzi, d’autorizzazioni, certificazioni e permessi, delle predisposizioni d'opere edili o altri adempimenti da parte dell’utente. Non si considerano inoltre i tempi dovuti a qualsiasi causa non direttamente dipendente, incluse le condizioni climatiche in grado di condizionare l'esecuzione dei lavori, e i periodi di festività fatti salvi diversi accordi con l’utente. Viene sempre comunicato il tempo dell'intervento.
Tempi di allaccio
– Richiesta di nuovi allacciamenti su rete esistente (dalla data della richiesta al sopralluogo) tempo medio 15 giorni - tempo massimo 30 giorni.
– Richiesta di nuovi allacciamenti su rete esistente (dopo sopralluogo e dalla data d'accettazione del pre- ventivo, con addebito in bolletta o pagamento, all'esecuzione dei lavori) tempo medio 30 giorni tempo massimo 60 giorni.
– Richiesta di nuova fornitura (dalla data di sottoscrizione del contratto quando già realizzate le opere di xxxxxxxx alla rete) tempo medio 7 giorni - tempo massimo 15 giorni.
– Richiesta di spostamento contatore (dalla data della richiesta al sopralluogo) tempo medio 15 giorni - tempo massimo 30 giorni.
– Richiesta di modifica o rinnovi allacciamenti interrati (dalla data della richiesta al sopralluogo) tempo medio 15 giorni - tempo massimo 30 giorni.
– Richiesta di spostamento contatore (dopo eventuale sopralluogo e dalla data d'accettazione con addebito in bolletta o pagamento, all’esecuzione dei lavori) tempo medio 30 giorni - tempo massimo 60 giorni.
– Richiesta di modifica o rinnovi allacciamenti interrati (dopo sopralluogo e dalla data di accettazione del preventivo con addebito in bolletta o pagamento, all'esecuzione dei lavori) tempo medio 30 giorni - tempo massimo 60 giorni.
– Tempestività di ripristino del servizio in caso di pericolo o di guasti tempo d'intervento: immediato in orario di lavoro, e nei tempi tecnici necessari alla formazione della squadra operativa fuori orario (coincidente con il tempo di trasferimento sul posto e compatibilmente con altri interventi della stessa gravità eventualmente già in corso). Riattivazione fornitura acqua a seguito guasto contatore o impianto di proprietà aziendale, tempo medio di inizio accertamento gravità del danno e valutazione provvedimenti conseguenti: entro 24 ore lavorative dalla segnalazione del guasto - tempo massimo di inizio accertamento gravità del danno e valutazione provvedimenti conseguenti: entro 72 ore lavorative dalla segnalazione del guasto.
– Riattivazione fornitura acqua a seguito guasto tubazioni stradali, tempo medio d'inizio accertamento gravità del danno e valutazione provvedimenti conseguenti: entro 24 ore lavorative dalla segnalazione del guasto - tempo massimo d'inizio accertamento gravità del danno e valutazione provvedimenti conseguenti: entro 72 ore lavorative dalla segnalazione del guasto.
Correttezza nella misura dei consumi e fatturazione: è effettuata la lettura dei contatori presso gli utenti almeno una volta l'anno. La fatturazione avviene sulla base della struttura tariffaria. Per ottenere informazioni e chiarimenti sulle letture e sulle fatturazioni il cliente può rivolgersi ai Servizi Commerciali. Qualora nel processo di fatturazione siano commessi errori in eccesso o in difetto, si provvederà alla correzione degli stessi mediante successive verifiche seguite dall'emissione dei corrispondenti addebiti o accrediti.
Il Gestore si riserva di modificare la periodicità di lettura e di fatturazione in relazione ad esigenze tecniche-orga- nizzative e/o gestionali. L’utente ha la possibilità di richiedere la verifica della funzionalità degli apparecchi di misura installati come previsto dalle Norme contrattuali. Il tempo d'intervento sarà concordato con il cliente. Nei casi in cui le indicazioni dei contatori fossero entro i limiti di tolleranza, le spese della verifica saranno a carico del cliente. Facilità nella stipula o disdetta dei contratti, richiesta lavori e pagamento bollette: il cliente ha la possibilità, attraverso i Servizi Commerciali presso la sede del Gestore di inoltrare richieste per nuove forniture/contratti, variazioni di forniture su contratti esistenti, disdette contratti con recapito ultima fattura, subentri/contratti; informazioni e controlli anche tramite telefono o corrispondenza (per le richieste di verifiche sul posto occorre recapito telefonico per fissare giorno ed orario).
Viene previsto che il personale aziendale si rechi presso l'abitazione di quegli utenti che, necessitando di operazioni non eseguibili a mezzo telefono, si trovino in particolari condizioni di difficoltà di spostamento (quali persone anziane con difficoltà motorie, portatori di handicap e pazienti sottoposti a trattamenti di dialisi o soggetti a trattamento con supporti e/o macchinari elettromeccanici) e che dichiarino d'essere privi di assistenza pubblica e/o familiare.
Rilascio del preventivo di spesa a seguito di richiesta agli sportelli, tempo medio: immediato per prestazioni standard - tempo massimo: entro 15 giorni dal sopralluogo definitivo negli altri casi (per situazioni complesse deve in ogni caso essere fornita risposta scritta entro tale data, con la precisazione, ove possibile, dei successivi tempi d'intervento).
Richiesta di disdetta del contratto (sigillazione contatore dalla data della richiesta) tempo medio 5 giorni
- tempo massimo 10 giorni.
Pagamenti fatture: a mezzo c/c postale o altre modalità bancarie.
PARTE TERZA • RAPPORTI CON GLI UTENTI
È fornita una continua e completa informazione agli utenti circa le modalità di prestazioni dei servizi. Alla sottoscrizione di un nuovo contratto sono messe a disposizione degli utenti le Norme contrattuali del servizio idrico integrato e la presente Carta dei servizi. Il personale aziendale è munito di tesserino di rico- noscimento, e deve trattare gli utenti con rispetto e cortesia e agevolarli nell'esercizio dei diritti e nel- l'adempimento degli obblighi.
Durante l'orario di servizio sono disponibili tramite servizio telefonico sia le informazioni agli utenti che le segnalazioni guasti. Le richieste telefoniche di segnalazione guasti che pervengono fuori dell’orario lavorativo sono ricevute dalla segreteria telefonica o dagli addetti al servizio.
Sono adottati criteri di chiarezza e comprensibilità di tutto quanto è diffuso all’utente; utilizzati i mezzi di comunicazione per informare sulle attività, ed eventi che è utile o necessario che gli utenti conoscano con la massima tempestività, e gli spazi disponibili sulle bollette per le comunicazioni.
Ogni informazione utile e tutti gli eventuali aggiornamenti sono pubblicati nell’Area Clienti del sito xxx.xxxxxxx.xx.
PARTE QUARTA • LA TUTELA DEGLI UTENTI
PROCEDURE DI RECLAMO
Viene istituito un apposito servizio qualità presso le Relazioni Esterne della sede del Gestore che assicura il rispetto della presente Carta, predisponendo necessarie verifiche ed esercitando le conseguenti funzioni di valutazione. Tale servizio gestisce anche i reclami degli utenti circa le violazioni dei principi e degli impegni previsti dalla presente Carta. I reclami, possono essere presentati dall’utente, direttamente, per posta, per fax, per telefono. Nella stesura del reclamo il cliente può avvalersi dell'assistenza delle Relazioni Esterne. Il servizio riferisce all’utente il risultato degli accertamenti compiuti entro 30 giorni dalla presentazione del reclamo, indicando i termini entro i quali si provvederà alla rimozione delle irregolarità riscontrate. In caso di risposta sfavorevole, il servizio Relazioni esterne darà le indicazioni per ulteriori possibili ricorsi a disposizione del cliente.
Procedure di rimborso: Nel caso il reclamo sia relativo al mancato rispetto dei tempi massimi garantiti d'allacciamento, di modifica impianti e d'interventi per riattivazione fornitura a seguito guasti, indicati negli
standard specifici della presente Carta, è previsto un rimborso fisso di € 25,00. Il rimborso è subordinato alla richiesta scritta di risarcimento che deve pervenire per posta o fax, allo sportello pubblico del Gestore, entro 30 giorni dall'accoglimento del reclamo. Fa fede la data, del timbro postale o del protocollo aziendale. Il Gestore procederà al rimborso, qualora sia riconosciuto, nella prima bolletta di consumo utile o, qualora questo non sia possibile, entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di rimborso. Non sono ammesse richieste di rimborso plurime per la stessa Utenza, ove interessata da più inosservanze indicate negli standard specifici.
Tutta la documentazione relativa ai reclami deve essere inviata all’A.T.O.
Riepilogo degli standard di qualità
• Periodica frequenza analisi acqua in rete.
• Controllo rete distribuzione/serbatoi: continuo.
• Ricerca fughe con apparecchiature elettroniche: continuo.
• Servizio di reperibilità nei giorni festivi: 24 ore su 24 ore.
• Copertura servizio con risorse alternative in caso d'emergenza: 24 ore.
• Nuovi allacci su rete, dalla richiesta al sopralluogo: 15/30 giorni (*).
• Nuovi allacci su rete esistente, dal sopralluogo o pagamento preventivo integrativo all'esecuzione lavori: 30/60 giorni (*).
• Nuova fornitura (quando già realizzate le opere d'allacciamento alla rete e sottoscritto il contratto-fattura): 7/15 giorni (*).
• Spostamento contatore, dalla richiesta all'eventuale sopralluogo: 15/30 giorni (*) Spostamento contatore, dal sopralluogo o pagamento eventuale preventivo integrativo all'esecuzione lavori: 30/60 giorni (*).
• Modifica o rinnovi allacci interrati, dalla richiesta al sopralluogo: 15/30 giorni (*).
• Modifica o rinnovi allacci interrati, dal sopralluogo o pagamento preventivo integrativo all'esecuzione lavori: 30/60 giorni (*).
• Di fronte a situazioni di pericolo: tempo d'intervento immediato in orario di lavoro, e nei tempi tecnici necessari alla formazione della squadra operativa fuori orario (coincidente con il tempo di trasferimento sul posto e compatibilmente con altri interventi della stessa gravità eventualmente già in corso).
• Guasto alle tubazioni stradali: (accertamento dalla segnalazione) tempo medio inizio 24 ore - tempo massimo inizio 72 ore.
• Guasto al contatore o impianto aziendale: tempo medio inizio accertamento dal giorno della segnala- zione del guasto 24 ore - tempo massimo inizio accertamento dal giorno della segnalazione 72 ore (*).
• Possibilità di verifica funzionalità contatori: garantita.
• Numero modalità pagamento bollette (fatture commerciali): cinque.
• Letture (minimo 1 volta all'anno) fatturazioni (minimo trimestrali).
• Disdetta contratto dalla data della richiesta: 5/10 giorni.
• Tempi per rilascio di preventivi per prestazioni standard e altri casi (escluse situazioni complesse) dal sopralluogo: 15 giorni.
• Tempi di risposta ai reclami (senza sopralluogo): 30 giorni.
(*) In caso di mancato rispetto di questo standard l’utente ha diritto al rimborso previsto facendone richiesta scritta all'Azienda entro 30 giorni dalla scadenza del termine fissato dallo standard.
CLASSIFICAZIONE GUASTI E RELATIVI INTERVENTI
(nei giorni lavorativi)
Entro 2 (due) giorni dalla richiesta
• Fughe acqua con discreta fuoriuscita, o in prossimità pareti esterne e in presenza d'interrati e/o seminterrati, o in strada con rilevante fuoriuscita, o in strada con possibilità di gelate, o in prossimità d'edifici pubblici, o dove esistono apparecchiature elettriche;
• Mancanza di erogazione del servizio acqua a qualsiasi Utente;
• Servizio discontinuo ad attività produttive e pubbliche;
• Chiusura e riapertura presa a servizio allacciamento utenza;
• Impianti danneggiati da incidenti;
• Acqua con potabilità sospetta;
• Avvallamenti improvvisi in corrispondenza servizi del Gestore;
• Verifica avvallamento o piccoli cedimenti del manto stradale; Xxxxxxxxx contatori rotti o bloccati;
• Verifica pressione;
• Controllo/verifica danni agli impianti aziendali ove non esista fuoriuscita;
• Misuratore acqua bloccato, o contatore rotto per gelo (se l'evento coinvolge una pluralità di utenti tale da non essere affrontabile dalle forze lavoro a disposizione, vi è l'impegno a farvi fronte con abnegazione).
Entro 5 giorni dalla richiesta o da programmare con l’utente
• Fughe acqua da allacci in piccola quantità o fuga discreta da reti in campagna o cortili interni, o in strada con incanalamento dell'acqua in fogna o canale;
• Verifica potenzialità impianto;
• Controlli tempi d'esecuzione e qualità ripristini stradali;
• Contatore acqua sporco-controllo precisione misuratore;
Entro 15 giorni dalla richiesta o da programmare con l’utente
• Piccola fuga al misuratore posto all’esterno in pozzetto;
• Piccole fughe su pezzi speciali (sfiati o valvolame);
• Fuga acqua in campagna o in luogo tale da non destare pericolo che non pregiudicano il servizio sia alle reti che agli allacciamenti; Sistemazione chiusino o pozzetto;
• Richiesta modifiche di reti ed allacci fatti da terzi.
Centralino 0000 000000 – Fax 0000 000000
Servizi Commerciali 0000 000000 – Fax 0000 000000
Consigli utili:
• Controllate eventuali perdite d'acqua nelle tubazioni domestiche, attraverso la lettura del contatore, naturalmente dopo aver chiuso tutti i rubinetti. Se il contatore si muove ugualmente, vuoI dire che ci sono delle perdite nella rete domestica (ad esempio nelle chiusure a galleggiante). A quel punto occorre localizzare e riparare subito il guasto.
• Riparate prontamente ogni rubinetto che perde: una goccia che cade è in grado di riempire una tazzina di caffè ogni 10 minuti, per una dispersione totale di 11.000 litri all'anno.
• Programmate l’uso di lavatrice (da 60 a 90 litri) e lavastoviglie (da 60 a 90 litri), avviandole solo a pieno carico.
• Chiudete la doccia mentre vi insaponate. Inoltre fra vasca (da 100 a 200 litri) e doccia (da 20 a 80 litri), è senz'altro più economica la doccia.
• Chiudete il rubinetto mentre vi lavate i denti e mentre vi radete la barba.
• Installate diffusori a flusso ridotto in docce e rubinetti: costano poche migliaia di lire e consentono di dimezzare i consumi di acqua di una famiglia.
• Installate un serbatoio a due portate per il WC, in modo da usare solo l’acqua necessaria. In com- mercio esistono poi speciali dispositivi che applicati allo sciacquone fanno risparmiare fino a 22.500 litri di acqua all'anno ad una famiglia di 3 persone.
• Lavate l'auto una volta di meno. Lavarla troppo di frequente è un lusso inutile per la grande quantità di acqua che viene usata, in ogni caso, usate secchio e spugna.
• Raccogliete l'acqua piovana per innaffiare piante e fiori. D'estate è bene innaffiare all’alba e al tra- monto, non quando il sole è forte.
• D'estate, per avere sempre acqua fresca è meglio tenere una bottiglia in frigorifero piuttosto che lasciare scorrere a lungo l’acqua dal rubinetto.
• Controllate periodicamente il perfetto funzionamento del contatore dandone, in caso di anomalie, immediata segnalazione al Gestore.
• Adottate ogni misura atta a proteggere dal freddo il contatore e i tubi, nel caso questi non abbiano un'opportuna coibentazione.
Lettura contatore
L’utente nella fattura commerciale (bolletta) troverà indicato il periodo in cui potrà comunicare telefo- nicamente la lettura del contatore tramite il numero verde (in attivazione), seguendo le istruzioni che verranno date telefonicamente:
– digitazione sulla tastiera del codice di servizio dell'Utente;
– digitazione dei numeri di lettura del contatore;
– conferma dell'acquisizione dei dati
Quando non è disponibile la lettura, le fatture sono emesse sulla base dei consumi storici (media dei con- sumi abituali) nell'ambito dei minimi contrattuali e degli impegni (vedasi pagine 43 e successive delle tariffe del servizio idrico integrato).
La comunicazione telefonica tramite 0872 - 724270 e 0872 - 717724 (nel periodo indicato) permette di rettificare il con- sumo (modificatosi per diverse ragioni), o di comunicare la lettura riferita all'unità immobiliare non stabil- mente occupata.
L’utente nella fattura commerciale (bolletta) troverà indicato il periodo in cui potrà comunicare telefo- nicamente la lettura del contatore tramite il numero verde (in attivazione), seguendo le istruzioni che verranno date telefonicamente:
– digitazione sulla tastiera del codice di servizio dell'Utente;
– digitazione dei numeri di lettura del contatore;
– conferma dell'acquisizione dei dati.
Il controllo e la verifica del contatore, da parte del personale aziendale (effettuati periodicamente), deve essere sempre consentito ovvero l'accesso al contatore reso accessibile a semplice richiesta, essendo una condizione essenziale del contratto di fornitura.
Come leggere il contatore
Il contatore o misuratore è lo strumento con cui si misura la fornitura dell'acqua che l'Utente consuma. L'Azienda fattura le forniture in metri cubi: 1 metro cubo (m3) equivale a 1.000 litri.
Imparare a leggere correttamente il contatore è sempre utile per controllare i propri consumi. Saper rilevare i consumi effettuati serve anche a comunicare telefonicamente al Gestore la lettura.
Se sul contatore sono presenti solo degli orologi, controlliamo la posizione delle lancette, quelle nere.
Attenzione esistono vari modelli di contatore
• Solo in cifre Se sul contatore compaiono solo cifre, la lettura è semplice. Comunichiamo i numeri neri (che possono essere composti di 4,5 o raramente anche di più cifre) che troviamo prima della virgola.
• Solo in cifre e lancette Qualora sul contatore, oltre ai numeri in cifre, compaiono anche gli orologi con lancette, questi ultimi non vanno considerati. Comunichiamo solo i numeri neri.
• Solo a lancette Nel caso in cui il contatore ha solo, orologi a lancette nere, mentre quelli delle lancette rosse non vanno presi in considerazione. Gli orologi neri possono essere 3, 4, o 5 (x10000).
Come si leggono in cifre
i numeri indicati dalle lancette
• Per i numeri indicati nelle lancette, prima di tutto ricordiamoci di cominciare a leggere l’orologio delle migliaia (se presente sul contatore), indicato dalla sigla x1000, poi leggiamo le centinaia (x100), le decine (x10) e le unità (x1).
• Se la lancetta è tra due numeri, il numero da riportare è quello più basso.
• Se l’orologio che stiamo leggendo ha la lancetta precisamente su un numero (prendiamo ad esempio quello delle migliaia che è sul 2), segnaliamo questo numero solo se la lancetta dell’orologio che leggeremo dopo ha superato di poco lo zero, altrimenti è valido quello più basso come si vede nel- l’esempio per l’orologio delle decine.
È GRADITO IL SUO CONSIGLIO PER MIGLIORARE I SERVIZI AZIENDALI
Per favore rispondere barrando con una X le caselle:
giudizio del Cliente - Utente: | Insoddisfatto | Soddisfatt o | Pienamente soddisfatto |
Accoglienza nella sede aziendale presso i Servizi Commerciali | ❑ | ❑ | ❑ |
Cortesia/gentilezza del personale | ❑ | ❑ | ❑ |
Risposte esaurienti | ❑ | ❑ | ❑ |
Snellezza amministrativa | ❑ | ❑ | ❑ |
Tempi di attesa agli sportelli | ❑ | ❑ | ❑ |
Qualità del servizio ricevuto | ❑ | ❑ | ❑ |
Accoglienza nella sede, aziendale presso i ServizI Tecnici | ❑ | ❑ | ❑ |
Cortesia/gentilezza del personale | ❑ | ❑ | ❑ |
Risposte esaurienti | ❑ | ❑ | ❑ |
Snellezza pratiche tecniche | ❑ | ❑ | ❑ |
Tempi di attesa intervento richiesto | ❑ | ❑ | ❑ |
Qualità del servizio ricevuto | ❑ | ❑ | ❑ |
Altre libere osservazioni | ❑ | ❑ | ❑ |
Data ........................................................ | Firma |
...................................................................................
Da consegnare allo sportello, o imbucare nell'apposita cassetta della posta (all'ingresso aziendale), oppure spedire in busta al .......................................... – Relazioni Esterne - via .......................................
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CONDIZIONI GENERALI PER LA FORNITURA
Art. 1
Le presenti norme, le obbligazioni di diritto civile, e le leggi in materia, regolano i rapporti con- trattuali del servizio idrico integrato nei bacini d’utenza serviti dalla S.A.S.I. s.p.a. di seguito denominata Azienda, con sede legale in Lanciano.
Sono obbligatorie per tutti i contraenti e dovranno intendersi parte integrante di ogni con- tratto senza che ne occorra la materiale trascrizione in quanto l’Utente ne riceve copia gratuita prima della stipula o del suo rinnovo, insieme alla “Carta del Servizio Idrico Integrato”.
Per i tempi degli adempimenti dell’Azienda e per le tariffe si rinvia alla “Carta del Servizio Idrico Integrato”
Con il termine Utente si individua il Cliente con cui si stipula il rapporto contrattuale.
Il servizio idrico integrato comprende ricerca, captazione, accumulo, adduzione e distribuzione d’acqua ad usi civili ed industriali, fognatura, depurazione e riutilizzo delle acque; per ogni relativo riferimento si rinvia alle disposizioni di legge in materia.
L’Azienda si riserva la facoltà di modificare le condizioni che regolano i rapporti contrattuali, mediante opportuni avvisi sui mezzi di comunicazione o sulla fattura commerciale (bolletta) spedita all’Utente con lettera ordinaria, rimandando per i dettagli al sito ufficiale della Società le predette c ondizioni entreranno in vigore con le decorrenze ivi riportate.
Il punto di consegna, per la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, è al confine con la proprietà privata.
Il contatore e/o altro strumento di misura avendo il solo scopo di quantificare l’erogazione, è collegabile – se non ostano ragioni tecniche o di diverso vincolo – in posizioni d’accessibilità alla lettura e agli adempimenti tecnici.
Per ogni controversia, l’Azienda elegge il proprio domicilio presso la sua sede legale, e l’Utente nel luogo in cui avviene la fornitura pattuita con il contratto stesso. La risoluzione di qualsiasi controversia relativa al contratto e alla sua esecuzione è deferita all’autorità giudiziaria.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della Legge n. 675 del 31/12/1996 sulla tutela dei dati per- sonali delle persone e d’altri soggetti, s’informa che i dati personali acquisiti con riferimento al contratto di fornitura richiesto sono raccolti e trattati dall’Azienda anche attraverso l’inserimento in banche dati e l’elaborazione mediante procedure informatizzate, in esecuzione di obblighi previsti dalla legge, o, in ogni caso, per le esclusive finalità connesse alla gestione di detto rapporto contrattuale. L’acquisizione di tutti i dati richiesti è presupposto indispensabile per l’instaurazione e lo svolgimento dei rapporti cui sono finalizzati. I dati suddetti nonché quelli elaborati dall’Azienda in relazione agli obblighi, ai diritti ed alle previsioni connessi al contratto di fornitura, non saranno oggetto di diffusione o comunicazione fuori dei casi previsti dalla legge e con le modalità al riguardo consentite. La persona fisica o giuridica cui si riferiscono i dati personali acquisiti ha la facoltà di esercitare, riguardo all’esistenza ed al trattamento degli stessi, i diritti previsti dall’art. 13 della Legge n. 675/96, secondo le modalità contemplate dalle relative disposizioni ai sensi e per gli effetti della Legge n. 675/96 si fa inoltre presente che titolare del trattamento dei dati in questione è l’Azienda in persona del legale rappresentante, che ha designato responsabile del trattamento dei dati personali acquisiti con riferimento al contratto di fornitura richiesto, il Dirigente dei Servizi preposti, con domicilio per la carica presso la sede legale.
Art. 2
Per i servizi gestiti, l’interessato deve presentare richiesta ai Servizi Commerciali aziendali.
Il personale dell’Azienda si potrà recare presso l’abitazione degli Utenti che, necessitando di operazioni non eseguibili a mezzo telefono, abbiano difficoltà di spostamento (quali persone
anziane con difficoltà motorie, portatori di handicap e pazienti sottoposti a trattamenti di dialisi o soggetti a trattamento con supporti e/o macchinari elettromeccanici) e che dichiarano d’essere privi di assistenza pubblica e/o familiare.
Per ottenere un nuovo allaccio e/o una scissione dell’impianto esistente e/o una condotta e/o forniture temporanee e/o utente zootecniche, l’interessato deve richiedere specifico preventivo. L’esecuzione dei lavori richiesti, in conformità a determinazioni tecniche amministrative, avverrà dopo il pagamento utile degli importi preventivamente pattuiti.
Il preventivo relativo al costo degli allacci, viene quantificato valutando i lavori da eseguire in base ai costi correnti di manodopera e materiali aumentato del 20% per Spese Generali. Quanto sopra riguarda i normali allacci dalla rete pubblica all’utenza privata e, i relativi costi saranno a totale carico del richiedente.
Nei casi in cui per l’effettuazione dell’allaccio è necessario estendere la rete pubblica, il contributo dell’utente è pari al 50% del costo fino ad una distanza di 50 mt. e del 100% per la parte eccedente.
Ogni allaccio idrico è subordinato allo smaltimento delle acque reflue nelle reti fognarie o altro sistema ritenuto idoneo dalle leggi vigenti.
Per le forniture su strade non provviste di tubazioni stradali di distribuzione l’Azienda può accogliere le richieste, sempre nei limiti della potenzialità dei propri impianti, quando dai richiedenti le sia corrisposto un contributo a fondo perduto per spesa costruzione della tubazione stradale. Se tecnicamente possibile e nulla ostando rispetto alle presenti condizioni, l’entità e le modalità di pagamento dei contributi a fondo perduto saranno oggetto di comunicazione ai richiedenti nella forma del preventivo lavoro.
Le condotte stradali, anche se costituite con contributo a fondo perduto degli utenti e le derivazioni fino al contatore eseguite a spese degli Utenti, appartengono all’Azienda che assume l’onere della relativa manutenzione; agli adempimenti conseguenti si provvederà direttamente o per mezzo d’installatori autorizzati, compatibilmente con i programmi operativi, e fatti salvi gli impedimenti del richiedente o di forza maggiore non imputabili all’Azienda.
Art. 3
All’atto della stipulazione o della cessazione del contratto l’Utente deve fornire le proprie generalità e gli eventuali necessari titoli di legittimazione.
L’Utente non può cedere in nessun caso il contratto a terzi. L’Azienda qualora dovesse cedere il contratto di fornitura ad altra impresa autorizzata a gestire il servizio idrico integrato, lo farà in presenza delle necessarie garanzie d’affidabilità tecnica del soggetto subentrante. La fornitura, dopo la stipula del contratto – fattura con pagamento o addebito su bolletta degli importi richiesti (contributi, spese di allaccio, ecc.), si perfeziona con la collocazione del contatore e/o altro strumento di misura, o con la spiombatura dei sigilli di chiusura dello stesso, da parte dell’Azienda. La fornitura agli Utenti di norma effettuata a deflusso libero avviene attraverso le registrazioni degli appositi apparecchi di misura, installati e sigillati dall’Azienda; eccezionalmente nei casi previsti dalle presenti norme o concordati espressamente in calce al contratto, a deflusso continuo modulato da lente idrometrica.
Ove si verificano condizioni eccezionali d’erogazione o di servizio, o sorgano altri gravi motivi, o per sopperire a fabbisogni d’emergenza nell’eventualità d’incidenti, è facoltà dell’Azienda, per gli usi diversi sospendere o revocare le forniture, e per quelli domestici modulare con turni e altri sistemi la fornitura o se necessario sospendere l’erogazione. previa campagna informativa adeguata almeno 24 ore prima, salvo il verificarsi degli eventi di cui all’art. 2051 c.c.
Nel caso l’Utente voglia modificare l’uso e/o l’entità della fornitura deve richiedere e sottoscrivere un nuovo contratto.
Negli usi domestici, a seguito di decesso del coniuge titolare del contratto, il subentro al coniuge in vita (superstite) (ovvero l’intestazione del contratto di fornitura fornendo le proprie generalità e dichiarando il diritto reale di abitazione spettante ai sensi dell’art. 540 del Codice Civile), non è soggetto alle spese contrattuali, ed ugualmente il subentro del coniuge separato convenzionalmente o per sentenza nella casa adibita a residenza familiare.
Le forniture di acqua
- classificate per categorie negli usi domestici (destinati alle unità immobiliari adibite ad abitazioni civili di residenti, di non residenti, e altre tipologie affini. Qualsiasi utilizzazione effettuata in locali adibiti ad abitazione a carattere familiare o collettivo – con esclusione di alberghi, ospedali, case di cura, scuole, casa circondariale e simili – ovvero disposto in abitazione da privato consumatore finale non svolgente in tali locali alcuna attività di
carattere imprenditoriale rientrante nel campo applicativo I.V.A., si qualifica come uso domestico);
- classificate per categorie negli usi diversi dai domestici (destinati ad essere utilizzati da attività manifatturiere industriali, commerciali al dettaglio e all’ingrosso, artigianali, zootecniche, agricole, stagionali, uffici e studi privati, attività alberghiera, turistica, sportiva ricreativa, scolastica, sanitaria, prestazioni di servizi, ed altre attività che diano origine a scarichi termali assimilabili a quelli provenienti da insediamenti abitativi – urbani, Enti
pubblici, strutture o Uffici pubblici di Stato – Regione – Provincia – Comune);
- classificate per categorie negli usi non potabili (nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni che hanno l’installazione di reti acquedottistiche utilizzanti acque di qualità inferiore per lavaggio di w.c., innaffiamento giardini, rurali, ovvero di tipo non potabile);
hanno durata contrattuale di un anno, salve diverse espresse specificazioni, che decorrono dalla data in cui ha inizio per l’Utente la disponibilità d’acqua come risulta dalla documentazione. I contratti, in mancanza di specifiche indicazioni contrarie, si rinnovano tacitamente d’anno in anno, qualora non sia data disdetta da una delle parti con almeno 3 mesi di preavviso. Sono fatte salve le condizioni di cui al successivo articolo, per le utenze domestiche e diverse.
Le tariffe del servizio idrico integrato di ciascuna categoria d’uso (riportate nella Carta del servizio idrico integrato) sono composte dalle tariffe del servizio idrico e dalle tariffe dei servizi di fognatura e depurazione. Determinate periodicamente dall’Azienda previa applicazione di metodologie fissate da leggi, e informate a criteri di buona gestione imprenditoriale, le tariffe costituiscono i corrispettivi dei servizi, come specificato nell’Art. 1, e ciascuna quota è deter- minata tenendo conto degli elementi economici, in modo da assicurare la copertura integrale dei costi d’investimento e d’esercizio.
I prezzi relativi a materiali e opere sono adeguati sulla base delle forniture aggiudicate, di listini specifici, e del costo del personale. Agli effetti della fatturazione le applicazioni tariffarie potranno essere soggette ad eventuali conguagli, e qualunque tassa venga imposta sarà a carico dell’Utente.
Con riferimento alle fontane, fontanili pubblici, bocche d’innaffiamento di strade e giardini pubblici, (impianti destinati al lavaggio dei pubblici orinatoi), impianti di lavaggio delle fognature, bocche o idranti situati sul suolo pubblico (e le cui installazioni vengono eseguite dagli Enti o dall’Azienda su richiesta e a spese dei richiedenti), è vietato il prelevamento dell’acqua se non dalle persone a ciò autorizzate e per gli usi cui sono destinate. È altresì vietato applicare alle fontane pubbliche bocche, cannelle di gomma o di altro materiale equivalente e mediante canalizzazioni e altri sistemi diversi per condurre l’acqua in locali privati, cisterne, serbatoi, ovvero modificare o alterare lo scopo di tali impianti finalizzate all’interesse pubblico. I trasgressori incorrono nella denuncia all’autorità giudiziaria per i reati che saranno ravvisati.
Art. 3 – bis
Deposito cauzionale
All’atto della stipula del contratto di somministrazione il gestore richiede all’utente finale il versamento di un deposito cauzionale, non soggetto ad i.v.a. e fruttifero di interessi al saggio legale, il cui importo è determinato secondo quanto previsto nel “Tariffario Deposito cauzionale” (allegato A). Al momento dell’attivazione il gestore applica all’utente un ammontare del deposito cauzionale pari alla metà del valore complessivo determinato secondo l’allegato A la rimanente metà viene rateizzata in due bollette, a decorrere dalla prima bolletta utile emessa successivamente all’attivazione del servizio.
Anche i titolari di fornitura già esistente sono tenuti al versamento del deposito cauzionale. L’importo dovuto è rateizzato in tre rate, la prima di importo pari alla metà del deposito cauzionale dovuto e le rimanenti due rate ciascuna di importo pari ad un quarto del deposito.
Per le utenze con consumi medi annui fino a 500 mc, che usufruiscono del pagamento tramite domiciliazione bancaria o postale non sarà richiesto nessun deposito cauzionale. Nel caso in cui la domiciliazione automatica avvenga in un momento successivo alla stipula del contratto, il deposito sarà rimborsato con la prima fatturazione utile successiva alla comunicazione della domiciliazione stessa; qualora la domiciliazione bancaria o postale venga revocata, il gestore provvederà all’addebito del deposito cauzionale con la prima fattura utile dopo la registrazione della revoca.
Per le utenze condominiali, il deposito cauzionale è pari al 60% della somma dei depositi cauzionali dei songoli utenti sottesi.
Il deposito cauzionale sarà restituito non oltre 30 giorni dalla cessazione degli effetti del contratto di somministrazione, maggiorato al saggio degli interessi legali, salvo acquisizione da parte del gestore a concorrenza di eventuali morosità. In caso di insolvenza dell’utente finale, il gestore incamera il deposito cauzionale fino a concorrenza dei propri crediti senza pregiudizio delle altre azioni derivanti dalle altre norme contrattuali e dalla legge. In caso del ripristino del rapporto contattuale, l’utente deve ricostituire il deposito cauzionale nella sua integrità.
All’utente finale non viene sospesa la fornitura per un debito il cui valore sia inferiore o pari a quello del deposito cauzionale versato. In tal caso il gestore può trattenere la somma versata e fatturare nuovamente l’ammontare corrispondente al deposito cauzionale nella bolletta successiva.
L’ammontare del deposito cauzionale può essere soggetto ad aggiornamento da parte dell’Autorità all’inizio di ciascun periodo regolatorio; in tal caso, e comunque ogni volta avvenga una modifica degli importi dovuti per deposito cauzionale, il gestore provvede al ricalcalo dei conguagli per gli utenti finali con contratto di somministrazione in essere. Qualora i conguagli debbano essere versati dall’utente finale al gestore, tali conguagli sono effettuati rateizzandoli in due bollette; qualora i conguagli debbano essere versati dal gestore all’utente finale si procede nella prima bolletta utile.
Il deposito cauzionale non è dovuto da utenti finali che usufruiscono di agevolazioni tariffarie di carattere sociale di cui il gestore sia a conoscenza.
Art. 4
L’Utente è obbligato ad utilizzare la fornitura solo per gli usi previsti dal contratto, e non può
cederla sotto qualsiasi forma a terzi, né utilizzarla per propri scopi in locali ed ambienti diversi e non indicati nel contratto. Qualsiasi utilizzazione della fornitura effettuata dall’Utente, anche per interposta persona, per usi diversi da quelli previsti, renderà l’Utente responsabile degli eventuali danni da liquidarsi con versamento di un importo corrispondente al consumo, calcolato secondo le tariffe e le imposte relative all’utilizzazione effettiva, secondo i criteri indi- cati negli articoli delle presenti condizioni e con riserva da parte dell’Azienda di sospendere la fornitura dandone preavviso, e fatta salva ogni azione giudiziaria in sede competente. L’Utente che vende o cede a qualsiasi titolo, abbandona o da in locazione i/il locali / occupa- ti/o ove si trovino impianti idrici in attività, deve – salvare diverse espresse specificazioni – darne avviso ai Servizi Commerciali dell’Azienda almeno 10 giorni prima.
L’Utente, sulla base del tipo di contratto stipulato, deve pagare i relativi corrispettivi fino al momento in cui cesserà l’erogazione del servizio, e solleva l’Azienda da ogni responsabilità
riguardante la cessazione da lui richiesta. L’Azienda cesserà l’erogazione, compatibilmente con i propri programmi operativi e tenendo possibilmente conto delle indicazioni date dall’Utente, ma non risponderà di ritardi ad essa non imputabili ovvero dovuti a cause di forza maggiore inclusa l’impossibilità di accedere ai contatori.
L’Utente è obbligato a comunicare ai Servizi Commerciali dell’Azienda il recapito al quale inviare la chiusura contabile dell’utenza.
L’Utente, che non osserverà quanto sopra determinato, resterà direttamente responsabile del pagamento del servizio idrico integrato effettuato da eventuali subentranti che non abbiano regolato il loro rapporto con l’Azienda, oltre ad ogni altra spesa e/o danni connessi e conseguenti all’uso degli impianti. Resta salvo, in tal caso, il diritto dell’Azienda di sospendere immediatamente la fornitura. A richiesta dell’Utente o per ragioni imputabili allo stesso, qualora sia necessario chiudere o riaprire la presa stradale dell’impianto, si è tenuti per ogni intervento, a titolo di rimborso, al pagamento della prestazione.
Art. 5
L’Azienda provvede alla realizzazione degli impianti occorrenti fino al punto di cui al successivo articolo e ne rimane proprietaria. L’Utente è tenuto a corrispondere all’Azienda i contributi e/o le spese d’allaccio, senza che ciò comporti passaggio di proprietà dei beni e delle opere corrispondenti. Tali impianti potranno essere utilizzati dell’Azienda anche per altre forniture a terzi, senza che ciò comportino diritto alcuno per l’Utente o per il proprietario, il rimborso di quote di corrispettivi versati o di canoni per servitù o d’altre somme in genere. In particolare, ove motivi tecnici lo richiedano, l’Utente è tenuto a concedere all’Azienda la disponibilità di uno o più locali con diretto accesso dalla strada, idonei all’installazione delle apparecchiature necessarie per l’esecuzione della fornitura. L’Azienda rimane proprietaria degli impianti ed apparecchi che installerà in detti locali e potrà utilizzarli per altre forniture; la disponibilità dei locali è gratuita e se del caso sarà sancita da apposita convenzione.
La fornitura è da intendersi subordinata all’ottenimento ed alla permanenza delle autorizzazioni, permessi, servitù e quant’altro necessario alla costruzione ed all’esercizio degli impianti occorrenti.
L’Utente è obbligato a consentire o ad ottenere da terzi la costituzione di servitù di passaggio, d’appoggio o d’infissione a favore dei servizi e in ogni caso dovrà agevolare l’Azienda per il migliore esercizio della fornitura. La servitù s'intende gratuita se non diversamente pattuito. Ove motivi tecnici lo rendano necessario, in altre parole qualora fosse necessario a servizio dell’immobile, l’installazione dell’autoclave prima del punto di consegna della fornitura e/o del contatore – tale impianto preventivamente autorizzato, e successivamente sigillato e controllato dall’Azienda – resterà di proprietà ed in gestione all’Utente che lo ha richiesto e fatto installare.
Art. 6
Come già riportato nell’Art. 1, il punto in cui inizia la proprietà dell’impianto di ricezione pri vato con la relativa responsabilità ed onere per la manutenzione, è quello risultante dal raccordo tra la tubazione esterna stradale dell’Azienda e quella privata.
Sono a carico dell’Azienda le manovre, verifiche, manutenzioni e riparazioni sulla parte di proprietà, e pertanto tali interventi sono vietati agli utenti o a chi per loro – sotto pena del pagamento dei danni e con riserva di esperire ogni altra azione a norma di legge – ad eccezione di quelle relative agli scavi, reinterri, ripristini ed opere murarie in proprietà privata che sono a carico dei richiedenti.
L’Ubicazione del contatore aziendale è di norma al confine con la proprietà privata in sito idoneo, riparato dagli agenti atmosferici esterni, protetto dagli eventi pericolosi ipotizzabili con la normale diligenza; per il posizionamento del contatore ed eventuali dispositivi di limitazione della
portata l’Utente dovrà fare riferimento alle specifiche condizioni dell’Azienda che gli verranno comunicate. L’Azienda può sostituirli o farli modificare ogni qualvolta lo ritenga opportuno.
L’effettiva erogazione della fornitura è subordinata alla presentazione da parte dell’Utente di una dichiarazione rilasciata da un tecnico qualificato o dall’installatore, iscritti negli appositi albi professionali, attestante l’esecuzione dell’impianto di ricezione, in ogni sua parte, secondo le normative vigenti (Legge 5/3/1990 n. 146 e succ.) e in ogni caso secondo i criteri della buona tecnica. Analoga dichiarazione deve essere presentata ai Servizi Commerciali dell’Azienda ogni volta l’Utente apportasse modifiche agli impianti interni.
Gli impianti e gli apparecchi dell’Utente devono essere rispondenti alle vigenti disposizioni antinfortunistiche e devono essere costruiti, installati e mantenuti, secondo norme di buona tecnica ed igienicità.
Le tubazioni della distribuzione privata che ricadono all’esterno degli stabili entro cortili, su aree scoperte, devono essere messe in opera a profondità non inferiore a 60 (sessanta) centimetri dal piano di terra a sufficiente distanza dai canali di rifiuto e a quota a loro superiori. Nell’interno degli stabili le tubazioni devono essere collocate in posizioni tali da non poter essere danneggiate, non in vicinanza di superfici riscaldate o camini; qualora quest’ultima condizione non possa essere assicurata, le condotte dovranno essere convenientemente coibentate, così come nessun tubo dell’impianto potrà di norma sottopassare od essere posto entro fogne, pozzetti di smaltimento, xxxxx xxxx e simili; quando non sia possibile altrimenti, per accertate necessità, detti tubi dovranno essere protetti da una guaina a tenuta idraulica convenientemente rivestito contro la corrosione.
Gli eventuali giunti dovranno distare dalle estremità dell’attraversamento almeno 1 (un) metro. Nei punti più depressi delle condotte saranno installati rubinetti di scarico. Ogni colonna montante deve avere alla base oltre al rubinetto di scarico anche un rubinetto d’intercettazione.
È vietato collegare le condutture d’acqua potabile con apparecchi, tubazioni, impianti contenenti vapore, acque non potabili o d’altro acquedotto o commiste a sostanze estranee. L’eventuale collegamento delle condutture d’acqua potabile con impianti per la produzione d’acqua calda è ammesso solo nei casi in cui è installata idonea valvola di “non ritorno”.
È ugualmente vietato il collegamento dei tubi dell’acqua potabile con apparecchi a cacciata per latrine, senza interposizione di vaschette aperte con rubinetti a galleggiante.
Tutte le bocche devono erogare acqua con zampillo libero e visibile al di sopra del livello massimo consentito dai recipienti ricevitori.
L’impianto interno dovrà essere elettricamente isolato dalla rete stradale con apposito giunto isolante e non potrà essere utilizzato come presa di terra per il collegamento di apparecchi elettrici.
Le installazioni per l’eventuale sollevamento dell’acqua nell’interno degli edifici, devono essere realizzate in maniera che siano impediti ritorni in rete dell’acqua pompata, anche nel caso di guasto alle relative apparecchiature. È vietato in ogni caso l’inserimento diretto delle pompe derivate da quelle stradali. Gli schemi d’impianto di pompaggio da adottarsi devono essere sottoposti all’approvazione dell’Azienda, che può prescrivere eventuali modifiche.
Il proprietario dell’immobile garantisce che l’impianto sarà mantenuto nelle condizioni di sicurezza e idoneità.
L'Azienda può, per giustificati motivi, anche in corso di contratto, modificare con congruo preavviso le caratteristiche dell’impianto d’allaccio. L'Utente è tenuto a modificare l'allaccio, a Sua cura e spese, a semplice richiesta dell'Azienda, qualora fosse variato il tracciato, fermi restando i principi generali che disciplinano il servizio. Sono a carico del richiedente alla fornitura, la realizzazione degli scavi, demolizioni, reinterri, ripristini ed opere murarie in proprietà privata, in pari tempo impegnandosi
all’osservanza di tutte le misure di sicurezza e salvaguardia previste dalle leggi vigenti, e a ripristinare le pavimentazioni interessate dai lavori nelle stesse caratteristiche di quelle preesistenti.
Gli impegni di fornitura dell’Azienda s’intendono riferiti al punto d’entrata della derivazione in
proprietà privata. L’Azienda ha facoltà di inserire un limitatore di portata commisurato alle massime prestazioni del contatore.
Art. 7
L’Utente accetta che gli strumenti di misura ed eventuali dispositivi di limitazione della portata con i loro sigilli siano sempre accessibili agli incaricati dell’Azienda e non siano manomessi; ove l’Utente impedisca od ostacoli il libero accesso nei locali, per la verifica degli stessi, si determinerà la riserva dell’Azienda di sospendere la fornitura, salva ogni azione giudiziaria in sede competente. L’Utente deve provvedere perché siano preservati da manomissioni e da danneggiamenti gli apparecchi costituenti l’impianto e la derivazione nel tratto che corre lungo la Sua proprietà. L’Utente è responsabile dei danni provocati da qualsiasi causa, non di forza maggiore, ed è tenuto a rimborsare le spese di riparazione. In particolare, deve attuare i provvedimenti idonei ad evitare gli eventuali pericoli del gelo. Sono a Suo carico le spese per il disgelo e le eventuali riparazioni o sostituzioni. L’Utente può chiedere a Xxx spese la verifica della funzionalità degli apparecchi; nel caso di verifica di mal funzionamento degli apparecchi, l’Utente è esonerato dalle spese di verifica.
Qualora i complessi di misura risultino inesatti l’Azienda provvederà a propria cura e spese a sostituirli o ritararli, procedendo equi confronti con quelli verificatesi in analoghi periodi e condizioni e/o tenendo conto d’ogni altro elemento utile ed idoneo negli ultimi cinque anni.
In caso d’eventi eccezionali, quali perdita d’acqua negli impianti interni, dopo il contatore
dell’Azienda, o altre cause accidentali di maggior consumo d’acqua – previa consegna ai Servizi Commerciali dell’Azienda l’idonea documentazione quali la ricevuta/fattura dell’idraulico attestante l’intervento e la riparazione causante il maggior consumo – e in ogni caso nell’ambito della buona diligenza civilistica, l’Azienda può rettificare la fattura emessa applicando a tali eccezionali prelievi dall’acquedotto già fatturati, la tariffa di riferimento prevista (si rinvia alla Carta del servizio idrico integrato).
L’utente, per salvaguardare eventuali apparecchiature, elettrodomestici ed altro, posti all’interno dell’impianto dovrà adottare tutti quegli accorgimenti e porre in opera i mezzi che riterrà più idonei, perché non vengano danneggiati da una improvvisa sospensione dell’acqua, dovuta a rotture o ad altre cause. I danni conseguenti alla mancata adozione degli accorgimenti necessari, restano a totale carico dell’utente, essendo unico e solo responsabile senza che abbia nulla a pretendere dall’Azienda. La presente concessione è improntata sulla trasparenza dell’evento eccezionale e sulla considerazione di carattere generale extracontrattuale dei danni conseguenti sofferti dall’Utente. Ciò non di meno l’Azienda controllerà il consumo medio storico e gli scostamenti, e potrà verificare sul posto ogni elemento utile a suffragio, riservandosi le azioni conseguenti contro l’Utente o chi con lui ha prodotto dichiarazioni non veritiere o ingannevoli.
Fra gli eventi eccezionali non possono essere considerati gli accadimenti in successione temporale tali da non essere più straordinari ma carenti di manutenzione.
Art. 8
Letture degli strumenti di misura e fatturazioni saranno effettuate dall’Azienda con periodicità almeno annuale. L’Azienda si riserva inoltre la facoltà di effet- tuare fatturazioni d’acconto tra una lettura e la successiva sulla base dei consumi storici. È prevista l’autolettura del contatore da comunicare con il sistema di trasmissione telefonica. L’autolettura deve essere comunicata all’Azienda entro la data indicata nella fattura commerciale (bolletta) per essere utile alla fatturazione.
L’Azienda ha in ogni caso la facoltà di far eseguire, quando lo ritenga opportuno, letture e fat- turazioni supplementari a sua descrizione. Qualora l’impossibilità della lettura superi un anno (l’Utente ne è informato sulla fattura commerciale o altra espressa comunicazione) si è soggetti alla cessazione della fornitura che sarà riattivata solo dopo la lettura ed il pagamento di quanto eventualmente dovuto, incluse le spese sostenute dall’Azienda. Ove per qualsiasi causa non fosse possibile ottenere la lettura dei misuratori in tempo utile per la fatturazione, l’Azienda potrà effettuare la fatturazione stessa sulla scorta di letture stimate, salvo conguaglio, oppure fatturare
secondo il contratto di fornitura in essere le quantità previste apportate ai giorni del periodo di fatturazione.
Art. 9
Le fatture spedite nel luogo di fornitura o altro indirizzo, se richiesto dall’Utente, dovranno essere pagate integralmente con le modalità ed entro i termini indicati sulle fatture stesse, secondo quanto disposto dall’art. 277 del Codice Civile. L’Utente non deve eseguire paga- menti in conto corrente postale utilizzando bollettini diversi da quello allegato alla fattura, onde evitare eventuali disguidi di cui sarà unico responsabile. Si devono sempre utilizzare le “bollette” ricevute o richiedere duplicato ai Servizi Commerciali dell’Azienda.
Nel corso del contratto, le modalità ed i termini potranno essere modificati, previa debita infor- mazione agli Utenti sul modulo della fattura. Le bollette saranno recapitate all’Utente in tempo utile per i pagamenti. L’Utente che non si vede recapitare la fattura deve farne richiesta ai Servizi Commerciali dell’Azienda. La regolarità o meno dei pagamenti sarà riportata sulle fatture. La fattura pagata deve essere conservata per 5 anni (art. 2948 punto 4 del Codice Civile), e per non meno di anni 5 e non più di anni 10 (Legge istitutiva dell’I.V.A.). L’Utente è tenuto a controllare che l’aliquota I.V.A. applicata sia quella effettivamente ai Servizi Commerciale dell’Azienda eventuali anomalie rilevate. Gli utenti tenuti alla contabilità I.V.A. devono fornire ai Servizi Commerciali dell’Azienda i relativi dati.
Eventuali reclami o contestazioni non danno diritto all’Utente di differire o sospendere unila- teralmente i pagamenti, ed è per questo che devono essere presentati ai Servizi Commerciali dell’Azienda eventuali prima della data di scadenza in modo da permetterne l’esame. Nel caso di motivata emissione di nota di credito sulla fattura emessa, l’istruttoria, fatti salvi casi particolari concordati con l’Utente, deve chiudersi nel più breve tempo possibile.
In caso di ritardo nel pagamento oltre la data di scadenza, l’importo della fattura sarà
assoggettato ad un gravame crescente, a titolo di mora (vedasi la Carta del servizio idrico integrato). Il gravame a titolo di mora maturato, sarà addebitato nelle successi- ve bollette.
Il non pagamento dopo la data di scadenza comporta:
• La sospensione della fornitura, dandone preavviso, e quindi la risoluzione del contratto senza alcuna responsabilità civile e/o penale per eventuali danni a cose e/o persone che da ciò potessero derivare;
• Il recupero del credito ovvero della somma da pagare unitamente agli addebiti e alle spese conseguenti, con le modalità più idonee al recupero.
La risoluzione del contratto comporta l’emissione di una fattura di fine fornitura unitamente
agli addebiti e alle spese conseguenti; la risoluzione per morosità comporterà per l’Utente, a pagamento avvenuto del debito maturato, una nuova richiesta di fornitura.
La correttezza dei rapporti commerciali implica che nelle forniture a più utenze di uno stesso nucleo familiare intestate a uno dei fruitori o a ciascuno di essi (da intendersi civilisticamente facenti parte dello stesso stato di famiglia), l’Azienda, in caso di morosità di una di tali utenze, si rivarrà di tali somme sugli altri contratti.
Parimenti, a fronte di una utenza morosa la cui fornitura viene interrotta, la richiesta di fornitura presentata da altra persona facente parte dello stesso nucleo familiare, è senz’altro accettabile ma a condizione che venga prima saldato il debito maturato.
Art. 10
L’Azienda può in qualsiasi momento effettuare verifiche degli impianti e degli apparecchi d’uti- lizzazione dell’Utente che è tenuto a consentire prontamente l’accesso per tale fine al personale aziendale o a terze persone espressamente incaricate. La verifiche hanno unicamente lo scopo di evitare perturbazioni alla rete di distribuzione, nonché di controllare l’osservanza delle
disposizioni contrattuali, senza perciò determinare l’assunzione da parte dell’Azienda d’alcuna responsabilità verso l’Utente o verso terzi.
In caso fossero riscontrate gravi irregolarità, l’Azienda potrà sospendere la fornitura senza l’obbligo di preavviso, finché l’Utente non abbia eseguito a sua cura e spese le necessarie modifiche, riservandosi peraltro la facoltà di richiedere il pagamento del controvalore dei consumi non equamente registrati e calcolati, come descritto negli articoli delle presenti norme, e l’eventuale risarcimento dei danni.
I dipendenti hanno pertanto la facoltà di accedere nella proprietà privata, sia per le periodiche verifiche dei consumi, sia per accertare alterazioni o guasti nelle condutture e negli apparecchi misuratori, e in ogni caso per assicurarsi della regolarità dell’impianto e del servizio sia in generale, sia in rapporto ai presenti patti contrattuali. In caso d’opposizione o d’ostacolo, l’Azienda si riserva il diritto di sospendere immediatamente l’erogazione dell’acqua fino a quando le verifiche non abbiano avuto luogo e sia stata accertata la perfetta regolarità del- l’esercizio, senza che ciò possa dar diritto a richiesta di compensi od indennizzi di sorta da parte dell’Utente. Resta altresì salvo il diritto dell’Azienda di revocare il contratto di fornitura e di esigere il pagamento di qualsiasi suo credito in ogni caso maturato.
Le infrazioni alle presenti norme sono verbalizzate dal personale dell’Azienda che potrà pre- sentarsi presso l’utenza anche accompagnato da pubblico ufficiale.
Art. 11
L’Azienda può risolvere il contratto ai sensi dell’Art. 1453 Codice Civile, nei casi di inadempienza agli obblighi previsti dalle presenti norme e condizioni, nonché di prelievo fraudolento o di mendaci dichiarazioni, e la sospensione della fornitura sarà preceduta da preventiva con- testazione e preavviso; verrà inoltre dato preavviso per le inadempienze di lieve entità avvertendo che la ripetizione di tale tipologia di inadempienza pur in presenza di preavviso comporterà la risoluzione del contratto. Le spese di cessazione e riattivazione delle forniture sono a carico dell’Utente.
L’Utente è responsabile, a norma di legge, della sottrazione, perdita, distruzione o danneg- giamento del materiale e degli apparecchi installati di proprietà aziendale, ed è tenuto a comunicare prontamente tali fatti, nonché a segnalare eventuali dubbi sulla funzionalità delle suddette apparecchiature.
Le spese sostenute per sopralluoghi, riparazioni o modifiche degli impianti ed apparecchi di proprietà dell’Azienda resesi necessarie per fatto/i dell’Utente presso il quale sono installati, sono a carico di quest’ultimo. Spetta all’Azienda determinare il diametro e il punto di derivazione della presa ed i diametri e l’ubicazione delle diramazioni fino al contatore.
Art. 12
L’Azienda non assume alcuna responsabilità per eventuali interruzioni, sospensioni o diminuzioni della erogazione dell’acqua per caso fortuito o causa di forza maggiore, per fatto di terzi o per esigenze delle autorità, per riparazioni, modifiche o ampliamenti alle reti ed impianti, per scioperi, e conseguentemente l’Utente non avrà diritto di pretendere somme né per abbuoni, né per risarcimenti.
Le utenze che per loro natura richiedono un’assoluta continuità di servizio, dovranno provvedere all’installazione di un adeguato impianto di riserva (accumulo d’acqua in serbatoi) – previa autorizzazione dell’Azienda – la cui bocca d’erogazione deve trovarsi al di sopra del livello massimo, in modo da impedire ogni possibilità di ritorno dell’acqua per sifonamento. L’Azienda non è in alcun modo responsabile per gli incidenti di qualsiasi specie che avvenissero in conseguenza dell’uso dell’acqua.
L’Utente che, in qualsiasi modo, abbia concorso a determinare danni agli impianti di pertinenza dell’Azienda, sarà tenuto a risarcirli, e sarà integralmente responsabile per danni a cose e persone derivanti da difetti d’impianto o guasti delle apparecchiature successivi al punto di consegna di cui all’Art. 1.
Ugualmente l’Azienda non assume alcuna responsabilità per eventuali danni a cose e persone conseguenti a deficienze delle installazioni a valle del punto di consegna in occasione dell’allacciamento dell’acqua.
L’Utente è tenuto, inoltre ad informare l’Azienda qualora riscontri la presenza di dispersione dell’acqua.
Art. 13
Le concessioni per bocche o idranti o impianti speciali antincendio prevedono che gli stessi siano conformi alle disposizioni di Legge in materia (D.P.R. 29/07/1982 n. 577 – D.M.
12/04/1996 – Circ. 5/05/1998 n. 9 – D.M. 9/04/1994 – L. 7/08/1997 n. 266 – ecc.) e le tariffe corrispettive addebitate in fattura (vedasi la Carta del servizio idrico integrato). Gli impianti antincendio saranno sigillati dall’Azienda, ed ogni uso improprio ovvero diverso dallo spegnimento perseguito legalmente, oltre al pagamento di una penale corrispondente al triplo del proprio corrispettivo annuo e alle altre spese sopportate in personale e mezzi.
Quando si sia fatto uso dell’impianto antincendio, l’Utente deve darne comunicazione ai Servizi Commerciali dell’Azienda entro 48 ore, affinché questi possa provvedere alla risigillatura.
In caso d’inadempimento si applicherà all’Utente, a titolo di penale, per ogni impianto, il doppio del corrispettivo dovuto per un anno.
Art. 14
Le acque di scarico dal 13 giugno 1999 sono disciplinate dal Decreto Legislativo 11/05/1999 n. 152, e dalla L. R. n. 60 del 22/11/01 e così dicasi per ogni violazione alle norme in materia. Dalle utenze allacciate alla rete fognaria sono dovuti i corrispettivi dei servizi di fognatura e di depurazione (applicati sulle quantità di acqua prelevate dalla rete idrica) quali quote di tariffa del servizio idrico integrato.
Le acque reflue soggiacciono a distinte modalità di determinazione tariffaria connesse alla provenienza o scarico domestico, industriale, urbano.
Le utenze che si approvvigionano da fonti diverse dalla rete idrica, hanno l’obbligo della denuncia annuale (entro il mese di gennaio di ogni anno) della quantità (attraverso misuratore/i collocato/i secondo le prescrizioni dell’Azienda) e qualità delle acque assunte, sia per le tutele previste dal Decreto Legislativo 152/2006 che per la fatturazione dei relativi servizi.
Art. 15
Le acque reflue domestiche, industriali, urbane, che si immettono nella rete fognaria, sono
soggette ai criteri generali della disciplina degli scarichi previsti dal Decreto Legislativo 152/2006.
Sono pertanto vietate le immissioni nella rete fognaria, di sostanze o altri elementi diversi da quelle previsti dal Decreto Legislativo 152/2006.
L’Utente da cui originano le acque di scarico è responsabile dei danni causati dalle trasgressioni alle norme, ed è inoltre tenuto al pagamento delle spese di riparazione e ripristino delle opere danneggiate.
L’immissione nella rete fognaria degli scarichi non deve determinare alcuna presumibile alte- razione nell’impianto di depurazione o nel sistema di smaltimento o danni alla rete fognaria. Nella formulazione dell’autorizzazione si tiene conto della portata dello scarico, della pendenza e del grado di riempimento dei condotti, dei materiali con i quali è stata realizzata la rete fognaria, del processo e del dimensionamento adottati nell’impianto di depurazione e di tutti quei fattori tecnici che abbiano influenza sulla conservazione del sistema fognario.
Potranno essere imposti pretrattamenti, installazione di intercettatori, o essere richiesti controlli sulla portata ed andamento dell’immissione. Tali dispositivi dovranno essere ubicati in modo tale da essere facilmente ispezionabili; il loro dimensionamento e la tipologia dovranno essere
approvati dall’Azienda. Dovranno inoltre essere installati e mantenuti in efficienza a spese e cura dei proprietari degli immobili.
Art. 16
Le opere di manomissione del suolo pubblico e delle condotte sotterranee della rete fognaria, quelle necessarie nella sede stradale, nonché le manutenzioni ordinarie e straordinarie, sono riservate all’Azienda ed eseguite dalla stessa direttamente o tramite impresa di fiducia. Sia per l’immobile da allacciare che per eventuali richieste di riparazione ci si deve rivolgere ai Servizi Commerciali aziendali.
Durante le operazioni di riparazione e manutenzione, qualora fossero constatate trasgressioni alle norme vigenti, manomissioni, intasamenti o altri danni cagionati dagli Utenti, le opere occorrenti per il ripristinare il funzionamento dell’impianto saranno effettuate a spese dei responsabili. Le spese di riparazione, nel caso in cui siano da addebitare al proprietario dell’immobile, saranno fatturate all’interessato.
I doccioni della facciata degli edifici fronteggianti la pubblica via possono essere allacciati direttamente alla rete fognaria, con l’osservanza delle apposite norme tecniche più avanti riportate. È vietato utilizzare i canali delle grondaie per l’immissione di qualsiasi tipo di scarico, ad eccezione delle acque meteoriche scolanti dai tetti e dalle altre superfici di copertura. L’Azienda potrà procedere ad ispezioni e sopralluoghi della fognatura interna degli stabili in qualsiasi tempo, allo scopo di accertare lo stato di manutenzione, le condizioni di funzionamento e lo stato di fatto delle opere.
Art. 17
Qualora nelle acque di scarico, da immettere nella rete fognaria, fossero presenti sostanze
ritenute potenzialmente pericolose per la salute pubblica, vi è l’obbligo dell’installazione di strumenti idonei per il controllo automatico dello scarico stesso. Le spese d’installazione e gestione sono a carico del titolare dello scarico. Il prelievo di campioni per la misurazione degli scarichi sarà effettuato in conformità alle disposizioni di legge. È consentito lo smaltimento sul suolo o nel sottosuolo per gli scarichi, con l’osservanza delle norme tecniche più avanti riportate, soltanto nei casi in cui l’allaccio alla rete fognaria sia impossibile per inesistenza della stessa, per sua inaccessibilità, o perché situata a distanza superiore a 200 metri dal punto di scarico. Sono fatti salvi specifici e motivati interventi restrittivi o integrativi effettuati per la protezione della salute pubblica.
I titolari degli insediamenti di cui sopra dovranno presentare domanda d’autorizzazione allo scarico sul suolo o nel sottosuolo all’Azienda. L’autorizzazione è sempre sottoposta alla con- dizione risolutiva dell’entrata in funzione della rete fognaria e della sua conseguente allacciabilità. I titolari degli scarichi dovranno adeguare le modalità di smaltimento sul suolo o nel sottosuolo alla normativa tecnica, con l’osservanza delle prescrizioni specifiche.
Le domande di autorizzazione e le denunce dovranno essere corredate da necessaria ido- nea documentazione (documento comprovante la disponibilità del terreno su cui verrà effettuato lo smaltimento – planimetria del terreno su scala catastale – relazione tecnica dettagliata delle opere da realizzare, completa di disegni in scala e sommarie indicazioni sulle caratteristiche del terreno).
La domanda da presentare ai Servizi Commerciali aziendali per lo scarico nelle acque sot- terranee e nel sottosuolo, deve essere preventivamente autorizzata dall’autorità competente. La domanda di autorizzazione allo scarico dovrà contenere tutti gli elementi indicati per gli scarichi. All’atto della presentazione della domanda i titolari degli scarichi dovranno effettuare il pagamento previsto per tale istruttoria. Sono a carico del titolare dello scarico le spese dei lavori (opere stradali, materiale, mano d’opera).
Art.18
Per gli stabili preesistenti alla costruzione della rete fognaria, i proprietari dovranno provvedere, previo espurgo e disinfezione, alla soppressione dei pozzi o fosse autorizzate, e all'allaccio alla rete fognaria secondo le prescrizioni e norme tecniche dell'Azienda. L'utente provvede direttamente tramite impresa autorizzata all'espurgo e disinfezione.
Norme tecniche per le fognature interne e loro allaccio alla rete fognaria.
Salvo diversa disciplina del regolamento degli scarichi Comunali fognari, si adottano le seguenti norme tecniche generali.
Fognature domestiche interne. Le condutture interne di scarico dei fabbricati, eseguite sia in orizzontale sia in verticale, dovranno essere costituite da tubi di materiale Impermeabile ed inattaccabile all'azione chimica e meccanica delle acque che le percorrono, levigati internamente ed idonei a resistere, anche per quanto riguarda i giunti, alle sovrapressioni che si verificano in conseguenza di un eventuale funzionamento in carico della rete di fognatura stradale e della rete interna.
Vanno adottati i seguenti materiali: ghisa, grès, PVC. Per le sole acque bianche potranno usarsi anche tubazioni di cemento pressato, ben giuntate e rinfiancate. Nel caso che dette condutture di scarico debbano attraversare giunti di dilatazione d'edifici in cemento armato, dovranno adottarsi i necessari accorgimenti tecnici per evitare fessurazioni delle tubazioni. Nel sotterraneo le tubazioni saranno mantenute possibilmente al di sopra del pavimento; in caso contrario dovranno collocarsi in apposita incassatura di muro o di pavimento facilmente ispezionabile. È necessario assicurare la perfetta stabilità dei condotti, consolidando, all'oc- correnza, il piano di posa mediante platee in calcestruzzo.
Qualora le condotte di scarico non possano essere collocate a terra, si potrà sostenere la condotta con appositi tiranti a soffitto o con delle mensole a parete; in ogni caso si metterà un sostegno per ogni giunto. Se dette condotte di scarico sono sostenute a soffitto degli scantinati, devono avere un braccialetto di sostegno in ferro, apribile, in corrispondenza di ogni bicchiere e comunque ad una distanza massima di 2 metri di lunghezza della tubazione se questa è in ghisa o in PVC, ed ogni 1-1,5 metri se questa è in grès.
I locali sottostanti non potranno essere adibiti ad abitazione, ufficio, negozio, bottega artigiana o deposito di sostanze alimentari.
Tutti gli apparecchi per l'evacuazione delle materie di rifiuto in comunicazione con la rete di fognatura dovranno essere muniti di chiusura idraulica a sifone e singolarmente collegati alla tubazione di aerazione.
L'immersione del sifone non dovrà essere minore di 5 cm I pozzetti di raccolta delle acque piovane (caditoie, griglie, ecc.), oltre ad essere sifonati, dovranno avere uno scomparto di sedimentazione d'adeguata capacità per la raccolta delle sabbie, onde evitare la loro immissione nelle fognature cittadine.
Le colonne che raccolgono esclusivamente gli scarichi d'acqua e bagni dovranno avere un unico sifone al piede, ben dimensionato o di tipo doppio, per evitare che si possa disinnescare.
I tubi di caduta delle latrine e degli acquai e dei condotti principali della rete interna dovranno essere prolungati al di sopra del tetto e convenientemente ventilati. Sulle terrazze e sui tetti ove esistano mansarde, i tubi d'esalazione devono essere prolungati per almeno 2 metri.
I tubi meteorici non potranno essere utilizzati quali esalatori della conduttura privata. Nessuno degli apparecchi di scarico della fognatura interna degli stabili, ivi compresi i pozzetti di cortile, dovrà avere lo sbocco ad un livello inferiore al piano stradale, salvo casi particolari, previa autorizzazione dell'Azienda e purché vengano adottate tutte le opportune precauzioni atte ad evitare la fuoriuscita delle acque in conseguenza del funzionamento in carico della fognatura.
Le condutture di scarico, prima del condotto di allacciamento alla fognatura stradale, dovranno essere munite di una bocca per ispezione del tronco in sede stradale e di un sifone intercettatore ispezionabile. Detto sifone dovrà essere provvisto di un condotto per la ventilazione secondaria.
È consigliabile anche l'uso di una bocca d'ispezione a monte del sifone per l'ispezione della condotta di scarico dell'Utente. Tutte le ispezioni devono essere ermeticamente chiuse da un tappo di adatto materiale, appoggiato su guarnizioni.
La chiusura del pozzetto d'ispezione deve stare o a quota strada o almeno a 1-1,5 metri sopra la volta della fogna stradale. Tutti i pozzetti devono essere facilmente ispezionabili.
L'apertura netta del chiusino del pozzetto d'ispezione deve avere adeguate dimensioni in modo da rendere agevoli le operazioni di manutenzione. I pozzetti d'ispezione possono essere realizzati in opera in calcestruzzo o in calcestruzzo armato, secondo le dimensioni. Possono essere anche usati manufatti prefabbricati in calcestruzzo; in tal caso lo spessore minimo delle pareti e del fondo non sarà inferiore a 4 cm e dovranno operarsi adeguati rinfianchi. In tutti i casi, i pozzetti dovranno poggiare su un massetto di conglomerato cementizio magro, di superficie pari almeno alla base d'appoggio del manufatto ed alto non meno di
15 cm Nel caso di raccolta d'acque piovane mediante griglie, caditoie, ecc., è bene che tale rete di raccolta sia indipendente da quella di scarico domestico.
Qualora si usi una, condotta unica d’allacciamento per ambedue le acque, questa dovrà essere dei tipi di materiale descritti per le acque nere e la sua sezione dovrà essere deter- minata in base a un calcolo idraulico (da allegare alla domanda) che garantisca lo smaltimento delle acque anche in caso di piogge d'eccezionale intensità.
La pendenza minima delle condotte di scarico è in funzione del loro diametro e del materiale con cui sono realizzate. In ogni caso le pendenze, possibilmente costanti per tutto il tratto orizzontale non devono essere inferiori ai seguenti valori minimi: 0,5 % per tubi in PVC -1% per tubi in grès - 1,5% per tubi in ghisa -2% per tubi in cemento. In ogni caso è opportuno fare in modo che le tubazioni orizzontali di scarico abbiano la massima pendenza possibile e la minima lunghezza.
Il diametro minimo per le condotte di scarico delle acque nere deve essere di 15 cm e in nessun caso deve essere inferiore al diametro della colonna di sezione maggiore che scarica in esso o a monte di esso.
Qualora la distanza tra l'utenza e la fogna sia grande, è necessario predisporre pozzetti di ispezione almeno ogni 20 metri e in corrispondenza di ogni cambiamento di direzione o di pendenza. Il sistema di canalizzazione interna dovrà essere chiaramente riportato in un disegno planimetrico ed altimetrico, con posizione, diametro e materiale dei vari bracci, conservato a cura del proprietario o del responsabile dell'edificio, e fornito all’Azienda a richiesta.
Allaccio alla rete urbana. L'imbocco alla fognatura della condotta di scarico deve avvenire in corrispondenza dei punti predisposti per gli allacci e deve essere eseguito unicamente da tecnici e operai dell'Azienda, o da impresa appositamente autorizzata.
Per gli allacci alla pubblica fognatura, se questa è di tipo tubolare, si pongono in punti opportuni appositi pezzi speciali (braghe), le cui imboccature vengono provvisoriamente chiuse con tappi.
La chiusura deve essere stagna. Per gli allacciamenti alle fogne in cunetta, dovranno predisporsi sghembi di idoneo materiale, anch'essi provvisoriamente chiusi con tappi.
Non si devono fare allacciamenti nei pozzetti d'ispezione correnti, ne in quelli annessi ai pozzetti di lavaggio. La conduttura di scarico che; si allaccia alla rete deve avere l'imbocco, qualora si tratti d'acque nere o miste, ad opportuna quota dal fondo del collettore e in ogni caso sul bordo superiore del fondello o delle mattonelle di rivestimento. Le fognature private di scarico d'ogni singolo stabile dovranno essere condotte tutte direttamente ed ognuna separatamente al canale di fognatura, salvo casi speciali da determinarsi. Le tubazioni private in sede stradale non potranno essere costruite longitudinalmente al fronte dello stabile.
Pluviali. I doccioni dei fronti delle case verso la pubblica via possono essere allacciati diret- tamente alla fogna stradale senza sifone.
Il sifone al piede è obbligatorio quando al di sopra delle grondaie vi siano delle abitazioni o terrazze accessibili. I doccioni dovranno essere di sezione sufficiente, ma di diametro interno non superiore a 12 cm ed il numero non inferiore a uno ogni 60 m2 di tetto, misurato in proiezione orizzontale.
La distanza fra i pluviali non deve essere maggiore di 15-20 metri. I pluviali non dovranno innestarsi nei condotti di scarico dell'impianto sanitario.
Nei casi eccezionali, autorizzati dall'autorità competente, in cui ciò dovesse verificarsi, occorrerà che nessun innesto sia effettuato a monte di un apparecchio sanitario che non sia almeno 1,50 metri al di sopra della condotta di scarico.
Come materiale per i pluviali si deve usare: ghisa, lamiera zincata e materie plastiche. Qualora si usi lamiera zincata, lo spessore minimo deve essere di 6/10 di mm.
È vietato introdurre nei doccioni qualsiasi scarico all'infuori dell'acqua piovana proveniente dal tetto.
Fermo restante quanto disposto dal regolamento edilizio vigente, gli scarichi dei doccioni non devono sporgere dalla linea di confine con la proprietà comunale, neppure al di sotto del piano stradale e fino alla profondità di 1,50 metri; pertanto dovranno, ove occorra, essere incassati nel muro per un'altezza non inferiore a 2,50 metri da terra.
Documentazione tecnica. Tutte le opere per la canalizzazione interna e di allaccio sono sog- gette alle prescrizioni dettate dai regolamenti edilizi, di igiene e sanità vigenti.
Il progetto della fognatura interna e di allaccio si deve presentare su foglio separato da ogn'altro disegno riflettente lo stabile e deve comprendere:
• una pianta generale della proprietà, nella scala di almeno 1:500;
• una pianta in scala 1:100 del piano terreno del fabbricato, con l'indicazione della rete di distribuzione sotterranea, dalla quale risultino i diametri dei tubi, la loro pendenza, le ispezioni, i sifoni e l'esatta ubicazione dei punti di immissione nella fognatura stradale, nonché quanto altro può interessare il regolare funzionamento della condotta;
• i particolari costruttivi relativi all'immissione nella fognatura stradale, in scala adeguata;
• profilo schematico dell’allaccio indicante (con precisione) la quota di partenza dello scarico.
Norme tecniche per lo smaltimento dei liquami sul suolo e nel sottosuolo
Condizioni per gli scarichi sul suolo e nel sottosuolo per le acque di rifiuto d'origine domestica d'insediamenti civili di consistenza inferiore a 50 vani o a 5.000 m3, escluse le acque
meteoriche. Lo smaltimento dei liquami sul suolo o nel sottosuolo può essere effettuato previa chiarificazione ed ossidazione e, eccezionalmente, mediante accumulo e fermentazione (fosse biologiche tipo lmhoff).
Smaltimento previa chiarificazione ed ossidazione – Chiarificazione
La chiarificazione deve essere effettuata mediante fosse biologiche tipo Imhoff. Le fosse bio- logiche debbono essere ubicate esternamente ai fabbricati, a distanza di almeno 1 metro dalle opere di fondazione, di almeno 10 metri da condotte e serbatoi di acqua potabile, da confini di proprietà e da cigli stradali e di almeno 20 m da pozzi di acqua potabile. Debbono essere interrate e costruite con materiali e accorgimenti tali da garantirne la perfetta tenuta. Vanno generalmente costruite in calcestruzzo armato, ben compattato, usando cementi ad alta resistenza chimica, con dosaggi non inferiori a 350 kg/m3. Possono anche essere realiz- zate mediante elementi prefabbricati in calcestruzzo armato, confezionati con cemento ad alta resistenza chimica, purché accuratamente giuntati; dovrà anche essere previsto un rin- fianco in calcestruzzo. Prima dell'entrata in funzione della vasca, bisogna effettuare una prova idraulica di tenuta. Lo spessore delle pareti e del fondo deve essere di almeno 15 cm e quel- lo della copertura di almeno 10 cm Per quanto riguarda il fango, esso va estratto in quantità proporzionale ai consumi idrici effettivi e, nel caso di consumi medi di un nucleo familiare, almeno una volta l'anno, e comunque ogni qualvolta il livello dei fanghi lo richieda, median- te l'apposito tubo, che deve essere dritto ed avere un diametro interno di almeno 15 cm Per il suo smaltimento, esso va trasferito -previa autorizzazione dell'autorità di controllo - in zone di trattamento fanghi e/o impianti di depurazione
attrezzati, o inviato ad altri sistemi di smal- timento, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente sullo smaltimento dei fanghi. Criteri orientativi dimensionamento vasche:
Comparto di sedimentazione: deve essere dimensionato prevedendo un tempo di detenzione non inferiore a 5 ore per le portate di punta (riducibile a 3 ore per scuole ed uffici) e deve avere una capacità minima complessiva di 25-300 litri. Le profondità dei tubi d'entrata e d'uscita e particolari setti devono garantire l'uniformità della decantazione del flusso di liquame e l'uscita a quota al di sotto della zona delle croste galleggianti.
Comparto del fango: deve essere dimensionato sulla base di almeno 100-120 litri di capaci- tà pro-capite. Le vasche debbono essere inoltre dotate d'apposito vano d'accesso dall'alto e munite di tubo di ventilazione.
Smaltimento del liquame chiarificato. Il liquame proveniente dalla chiarificazione deve per- venire in una vasca di raccolta dalla quale parte il sistema di dispersione. La condotta che collega la vasca di chiarificazione con la vaschetta di raccolta deve essere a tenuta. La vaschetta di raccolta deve essere anch'essa a tenuta, costruita in calcestruzzo e munita di sifone di cacciata. Il sistema di dispersione nel terreno può essere di due tipi: (mediante sub-irrigazione – mediante sub-irrigazione con drenaggio).
Dispersione mediante sub-irrigazione. La condotta disperdente deve essere costituita da tubi forati ovvero da elementi tubolari, distanziati di 1-2 cm, con le disconnessioni coperte con pietre, coppi, ecc. ben sistemati in modo da evitare che vi possa penetrare il materiale di riempimento. Le tubazioni, in grès, cemento, calcestruzzo pressato, del diametro di 10-12 cm e costituite da elementi di non oltre 50 cm di lunghezza, avranno una pendenza tra lo 0,2 e lo
0,5%.
È consentito l'uso di tubi forati in PVC. La condotta drenante va posta all'interno di un vespaio di pietrame di opportuna pezzatura e di almeno 15 cm di spessore tutt'intorno alla tubazione. La trincea per la formazione del vespaio drenante dovrà quindi essere ricoperta con uno strato di almeno 40 cm di terreno ben costipato, sì da evitare assestamenti. Il sistema disper- dente, che potrà essere costituito da più condotte in parallelo, ovvero da condotte con ramificazioni, dovrà avere pendenza costante (0.2 – 0.5 %) e seguire l'andamento naturale del ter- reno. Il fondo del letto drenante dovrà essere a non meno di 3 metri al di sopra del massimo livello della falda, e accertato dall'Azienda. La trincea deve essere sufficientemente lontana da fabbricati, aie, aree pavimentate o altre sistemazioni che ostacolino l'areazione del terreno e deve distare non meno di 30 metri da una qualunque condotta, serbatoio o altra opera destinata a servizio d'acqua potabile. Lo smaltimento sul suolo o nel sottosuolo non è consentito a monte di falde utilizzate per uso potabile o domestico o per irrigazione di prodotti mangiati crudi, salvo casi eccezionali e solo previa indagine e autorizzazione dell'autorità sanitaria. La distanza tra due condotte disperdenti deve essere di almeno 30 metri. La condotta disperdente dovrà avere un adeguato sviluppo in relazione alla portata da smaltire e alle caratteristiche d'assorbimento del terreno. In assenza di dati ricavati con prove di percolazione si adotteranno i parametri delle norme di Legge.
- sabbia sottile, materiale leggero di riporto (2 metri per abitante);.
- sabbia grossa e pietrisco (3 metri per abitante);.
- sabbia sottile con argilla (5 metri per abitante);
- argilla con un po' di sabbia (10 metri per abitante);.
- argilla compatta (non adatta).
Periodicamente si controllerà che la condotta disperdente non abbia subito cedimenti od ostruzioni o che non vi sia saturazione del vespaio, con conseguente impaludamento super- ficiale. Si controllerà inoltre periodicamente il livello della falda e si verificherà che non vi sia aumento del numero delle persone servite o della portata smaltita e che la fascia di rispetto sia mantenuta.
Dispersione mediante sub-irrigazione con drenaggio. Nel caso di terreni impermeabili si adotterà il sistema di sub-irrigazione con drenaggio. Consiste nel realizzare una trincea profonda
circa 1,5 metri sul cui fondo, costituito da uno strato di argilla, viene posta una condotta drenante. Su di essa viene realizzato un vespaio con pietrisco grosso, fino a coprire di almeno 10 cm la tubazione. Si pone. quindi uno strato di 20-30 cm di spessore di pietrisco minuto e quindi un terzo strato di pietrisco grosso, all'interno del quale si pone la condotta disperdente. Si reinterrerà quindi lo scavo con terreno ben costipato onde evitare avvallamenti. La pendenza delle due condotte deve essere compresa tra lo 0,2 e lo 0,5 %. Gli elementi tubolari che costituiscono le due condotte debbono avere le stesse caratteristiche di quelli descritti nella dispersione per sub- irrigazione normale. La condotta drenante deve sboccare in un idoneo ricettore (alveo, rivolo, impluvio, ecc.), mentre quella disperdente deve terminare chiusa, 5 metri prima dello sbocco della condotta drenante. Lo sviluppo delle condotte è in funzione della quantità di liquame da smaltire ed è dell'ordine di 3 metri per abitante. Debbono inoltre essere installati tubi di areazione di opportuno diametro lungo tutto lo sviluppo della trincea, spinti fino alla profondità della tubazione drenante, a distanza di 2-4 metri l'uno dall'altro, posti alternativamente a destra e a sinistra delle condotte e con le estremità superiori emergenti almeno 1 metro dal terreno. Per quanto riguarda le distanze da aree pavimentate, da falde, da manufatti per acqua potabile e per i tipi di controlli previsti vale quanto detto a proposito della sub-irrigazione normale.
Smaltimento mediante accumulo e fermentazione (fosse biologiche tipo Imhoff). Tale sistema di smaltimento è consentito, quando ricorrono le condizioni previste dai regolamenti sugli scarichi e previa autorizzazione dell'autorità competente, solo per insediamenti civili non provvisti di distribuzione idrica interna e con dotazione idrica non superiore a 30 litri giornalieri pro-capite. Devono essere pertanto esclusi gli scarichi di lavabi e bagni, di cucine e lavanderie. Possono avere pianta circolare o rettangolare e debbono essere costruiti con materia- li e accorgimenti tali da assicurare impermeabilità assoluta sia delle pareti sia del fondo; sono da preferirsi soluzioni a doppia parete. È consigliabile l'uso di calcestruzzo ben dosato e costipato, rivestito internamente con mattonelle di grès.
La volta deve essere fornita di un'apertura circolare (della superficie di almeno 0,30 m2), munita di chiusino a perfetta tenuta. Tutti gli spigoli interni debbono essere arrotondati.
Le fosse biologiche, debbono essere interrate e poste all'esterno dei fabbricati, a distanza di almeno 50 cm dalle strutture di fondazione e almeno 10 metri da condotte, pozzi e serbatoi per acqua potabile, da confini di proprietà e da cigli stradali.
La profondità non deve essere minore di 2 metri e comunque tale che il dislivello tra la quota di campagna e il fondo del pozzo non superi i 5-6 metri. Il proporzionamento va effettuato prevedendo una capacità di almeno 400 litri per Utente, per un numero d'Utenti non superiore a
20 e prevedendo che la fossa biologica non debba essere mai riempita per più di 2/3. Dovrà essere munita di un esalatore del diametro di almeno 12 cm, impermeabile, non comunicante con alcun altro condotto e che si innalzi fin sopra il tetto dell'edificio.
L'allaccio alla fossa biologica deve essere sifonato. È opportuno l'abbinamento di due fosse con funzionamento alternato. Le fosse che dovranno essere dotate di apposite bocche di estrazione, debbono venire svuotate periodicamente (minimo 1 volta all'anno) mediante aspi- razione e trasferimento in autobotte. Il materiale risultante potrà essere trasferito, previa auto- rizzazione dell'autorità di controllo, in zone idonee quali sistemi di disidratazione fanghi presso impianti di depurazione o inviato ad altri sistemi di smaltimento, secondo quanto previsto dalla normativa sullo smaltimento dei fanghi. Le fosse biologiche dovranno essere ubicate in modo tale che lo spurgo possa farsi in maniera rapida e senza che le tubazioni d'aspirazione debbano passare attraverso locali chiusi qualunque sia la loro destinazione.
Art.19
L’autorità competente al rilascio delle autorizzazioni e al controllo degli scarichi è l’Amministrazione Provinciale, tranne per gli scarichi in rete fognarie per i quali è competente il Comune ai sensi della L. R. 22/11/2001 n. 60.
ALLEGATO
TARIFFE 2015 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
1 m3 (un metro cubo) equivale a 1.000 (mille) litri. valore di 1 Euro al 31/12/98 = 1.936,27lire.
CATEGORIA • Abitazioni di residenti
Usi domestici di unità immobiliari adibiti a civile abitazione di residenti
tariffe per il servizio acqua (consumato) per unità immobiliare (appartamento)
• agevolata sino a 6,00 m3/mese al m3 = Euro 0.4718
• base da 6,00 a 14,00 m3/mese al m3 = Euro 0.6865
• eccedenza oltre a 14,00 m3/mese al m3 = Euro 0,9984
CATEGORIA • Abitazione di non residenti
Usi domestici di unità immobiliari adibiti a civile abitazione di non residenti
tariffe per il servizio acqua per unità immobiliare (appartamento)
• base Unica al m3 = Euro 1.2422
CATEGORIA • Altri usi
Imprese artigiane, Manifatturiere, Commercio al dettaglio, Uffici privati, Internazionale monetaria e finanziaria, Servizi, Alberghi ristoranti, Pubblica Amministrazione, Fontane, Idranti, Sanità, Istruzione Privata, Onlus, Agricoltura, Estrazione minerali, Cantieri, Stagionali, Temporanee
• base Unica al m3 = Euro 1.2422
CATEGORIA • Zootecnia e Piscicoltura
Allevamento animali per zootecnia (art.9 Legge 144 del 24/04/1989)
• base Unica al m3 = Euro 0.3791
CATEGORIA • Sub-distribuzione
• base Unica al m3 = Euro 0.3791
Tariffe per il servizio di FOGNATURA (per tutte le categorie autorizzate agli scarichi conformi al D.L. n. 152 dell'11/05/99)
• fognatura al m3 = Euro 0.1720
Tariffa per il servizio di DEPURAZIONE (per tutte le categorie autorizzate agli scarichi conformi al D.L. n. 152 dell'11/05/99)
• depurazione al m3 = Euro 0.4996
Tariffa di riferimento prevista dall’art. 7 delle Norme
ai m3 di acqua che finiscono per perdita nella tariffa di eccedenza del servizio acqua vengono applicate la tariffa base del servizio acqua ed il 50% delle tariffe fognatura e depurazione
Quota fissa
utenze domestiche residenziali Euro 1.7651al mese
utenze domestiche non residenziali e altri usi Euro 2.9237 al mese sub-distribuzione Euro 5.2659 al mese
Deposito cauzionale
Tipologia d'utenza | deposito cauzional (al netto di iva) | |
Domestico | Residente | € 38,00 |
Domestico | Non Residente | € 28,00 |
Non Domestico | Altri Usi < 500 mc annu | € 34,00 |
Non Domestico | Altri Usi > 500 mc annu | € 248,00 |
Non Domestico | Zootecnia | € 28,00 |
per le utenze condominiali il deposito cauzionale è pari al 60% della somma dei valori dei depositi riferiti agli utenti sottesi all’utenza condominiale stessa.
Tariffa per ogni bocca / idrante ed impianti speciali ANTINCENDIO
I corrispettivi per le concessioni delle bocche, idranti e impianti speciali sono determinati come segue:
– per ogni bocca o idrante, la tariffa mensile è pari a tale importo se il diametro dell'attacco è di mm. 70, e si riduce del 50% se il diametro dell'attacco è di mm. 40 - 45;
– per gli impianti speciali, la tariffa mensile seguirà il seguente criterio: considerato che la minima pres- sione per alimentare il sistema splinkler è di 3 atmosfere (atm), si è proceduto secondo la presente tabella:
diametro in pollici | 3/8 | 1/2 | 3/4 | 1" | 1"1/4 | 1"1/2 | 2" | 2"1/4 | 2"1/2 |
diametro in millimetri | 10 | 13 | 20 | 25 | 32 | 40 | 50 | 60 | 70 |
portata lt./sec._//_ atm | 1,56 | 2,63 | 6.22 | 9,75 | 16 | 14,8 | 39 | 56,2 | 75,4 |
portata lt./sec._//_ atm | 2,02 | 3,38 | 8,12 | 12,6 | 20,8 | 32 | 50,3 | 75,32 | 98,5 |
Il diametro utilizzato normalmente per gli attacchi splinkler corrisponde a 1/2 pollice, pertanto la fuoriu- scita d'acqua nebulizzata può essere raffrontata con quelle di bocche da 70 e da 40-45 alla stessa pres- sione, con il seguente criterio:
– per bocche da 70:76, 40:2, 63 = 29,04 a 3 atm – 98,50:3,38 = 29,14 a 5 atm – da cui si deduce che
l'equiparazione tra splinkler e Bocca da 70 risulta essere 1 = 30 (1 bocca da 70 = 30 splinkler);
– per bocche da 40:24, 80:2,63 = 9,4 a 3 atm – 32,00:3,38 = 9,4 a 5 atm – da cui si deduce che l'equi- parazione tra splinkler e bocca da 40-45 risulta essere 1 = 10 (1 bocca da 45 = 10 splinkler).
Per i naspi si procede in modo analogo facendo riferimento alla formula Q = A/V dove Q è la portata i litri/secondo, A è la superficie della sezione del tubo, V è la velocità del fluido, pertanto il numero dei naspi necessari per applicare la tariffa di 1 bocca da 40-45 o da 70 è data dal rapporto: superficie sezione n. 1 bocca 45/superficie sezione n. 1 naspo - superficie sezione n. 1 bocca 70/superficie sezione n. 1 naspo.
• da mm. 40-45 mese = Euro 3,36
• da mm. 70 mese = Euro 6,71
• mm. 40-45 = n. 10 splinkler mese = Euro 3,36
• mm. 70 = n. 30 splinkler mese = Euro 6,71
tariffa per VERIFICA CONTATORE
• normale, turbina mm 13-30 | Euro | 120,86 |
• normale, turbina mm 25-40 | Euro | 161,13 |
• con contatore campione, turbina mm 13- 30 | Euro | 60,43 |
• con contatore campione, turbina mm 40-50 | Euro | 100,71 |
• con contatore campione, turbina mm 80-100 | Euro | 161,13 |
• con contatore campione, xxxxxxx mm 50-200 | Euro | 181,28 |
• presso laboratorio, turbina mm 13-40 | Euro | 221,56 |
• presso laboratorio, turbina bocchetta mm 50 | Euro | 302,13 |
• presso laboratorio, turbina F1 xxxxxxx mm 50 | Euro | 342,41 |
• presso laboratorio, turbina xxxxxxx mm 80-100 | Euro | 362,55 |
• presso laboratorio, xxxxxxx oltre mm 100 | Euro | 422,98 |
L'importo della fattura sarà assoggettato ad un gravame crescente, a titolo di mora, IN CASO DI RITARDO NEL PAGAMENTO OLTRE LA DATA DI SCADENZA RIPORTATA IN FATTURA
• dopo la data di scadenza, per i primi 30 giorni: 3%, con un minimo di Euro 2,59
• dal 31° giorno: repo-rate (tasso di riferimento della Banca Centrale Europea) + 3 punti: 6% (alla data della presente stampa).
Il non pagamento della fattura commerciale (bolletta), dopo la data di scadenza, attiva l'invio di preavviso (con raccomandata A.R.) dell'interruzione della fornitura, la risoluzione del contratto e recupero per vie legali, ove non venga effettuato nei termini il saldo.
Tariffa per SPESE CONTRATTUALI e per richiesta SOPRALLUOGO
• spese contrattuali Euro 20,14
• richiesta sopralluogo (1) Euro 77,47
Il valore delle tariffe è determinato dai costi del Bilancio aziendale ed ha come parametro il costo orario del personale.
(1) per allaccio nuova utenza e/o scissione di impianto, spostamento condotta, utenze temporanee. Dopo il sopralluogo, invio preventivo lavori, comprensivo dell'importo versato, per il pagamento a saldo o benestare all'addebito nella prima fattura commerciale