Statali, il governo: aumenti prima del voto
Statali, il governo: aumenti prima del voto
Contratto ratificato dal Consiglio dei ministri. A febbraio l’una tantum, da marzo gli scatti
Xxxxxx Xxxxx
ROMA Due ultimi passaggi. Il primo so- stanziale,ilsecondoformale.Poiidipen- dentideiministeri,delleagenziefiscalie delparastato, dopo 9 annidiblocco del- leretribuzioni, potrannoincassareilpri- moaumento. Masoprattuttogliarretra- ti maturati per il 2016 e il 2017: la vera novità. Il governovuolea tuttiicostiche arrivino in busta paga di febbraio. Per farlo,ènecessariochegliultimiduepas- saggisiconcludano entro il 5 del prossi- mo mese. Non è scontato. Anzi. Ieri il consiglio dei ministri ha ratificato l’ac- cordoraggiuntoallavigiliadiNatalecon i sindacati delle «funzioni centrali». La Cortedeicontiavrà15giornipervalidar- loo fare le osservazioni. Poicisarà la fir- ma definitiva del contratto che entrerà immediatamente invigore.
Cosa succede se, come sembra pro- babile, tutto l’iter non si concluderà per
Salari, buste paga ferme: Italia in coda nell’Ue Gap fino al 6 per cento con Germania e Francia
Come sono andate le retribuzioni nette nel settore privato
Retribuzione netta annuale Retribuzione netta annuale
lavoratore medio lavoratore livello medio-basso
Retribuzione netta annuale
lavoratore livello medio-alto
30.000
25.000
40.000
25.000
20.000
40.000
20.000
15.000
35.000
15.000
10.000
30.000
Retribuzioni
nette annuali in euro
Xxxxxxxx
Xxxxxxx Italia
Fonte: Eurostat/Ocse
0,2%
9,6%
2,1%
2,4%
4,9%
2,2%
4,4%
4,7%
4,7%
Spagna
6,7%
42.011,07 42.874,98 43.902,85 44.821,66
31.078,53 31.164,64 32.132,57 32.446,51
40.617,74 40.913,73 41.250,07 41.595,90
30.909,86 31.032,88 30.973,63 30.963,73
6,6%
19.618,25 20.054,34 20.498,53 20.912,80
14.220,00 14.297,48 14.782,17 14.894,22
18.162,03 18.293,84 18.707,56 19.048,92
14.638,56 15.600,97 16.043,59 16.038,70
6,5%
27.075,17 27.662,03 28.268,14 28.848,03
20.061,89 20.169,47 20.844,88 20.998,93
26.396,38 26.578,46 26.775,26 26.978,48
20.674,77 20.930,61 21.113,61 21.106,33
Incr. %
2013
su 2016
2016
2015
2013 2014
Incr. %
2013
su 2016
2016
2014 2015
2013
Incr. %
2013
su 2016
2016
2015
2013 2014
Il caso
Dal 2013 ad oggi bloccati tre milioni di stipendi mentre in Spagna volano
Xxxx Xxxxxx
Intutta Europac’èunaquestio- ne salariale: ne è convinto da tempoMarioDraghicheindivi- dua nell’insufficiente crescita delleretribuzioniuno dei fatto-
il 5 febbraio, giorno in cui vengono pre-
paratii cedolini? Ilgoverno ha giàpron- ta un’a ipotesi alternativa: pagare sepa- ratamente gli arretrati dopo lo stipen- dio. Insomma, i soldi potrebbero essere accreditatiallavigiliadel voto. Cifrenon trascurabili. Iprimi 270 miladipendenti chehannorinnovato ilcontratto riceve- rannotrai 320 ei712 euro lordi, conuna media di 492. Poi da febbraio scatteran- no anche gli aumenti a “regime”, da 63 euro a 117 euro. Chi si trova nella fascia inferiore, riceveràpertuttoil2018 unas- segno “una tantum” da 21 a 25 euro, in modo da raggiungere gli 85 euro pro- messi dal governo con l’accordo di no- vembre 2016, allavigiliadelreferendum costituzionale.LaministradellaFunzio- ne pubblica Xxxxxxxx Xxxxx, interpel- lata se l’una tantum possa sbloccarsi a febbraio, quindi prima del voto, ha ri- sposto che «l’auspicio, anche se ci sono
dei passaggi forma- li, è che, sì, avvenga
ri che impediscono il ritorno a una “normale” dinamica dell’inflazioneequindi un’eco- nomia in salute. Visto dal pun- to di vista dei cittadini del Vec- chio Continente, il tema è me- notecnicomaugualmentesen- tito ed è di certo uno di quelli che influenzano gli umori al momento di esprimere il voto. In Italia il “grande freddo” de- gli stipendi c’è stato soprattut- to per tre milioni di dipendenti pubblici. Periprivati lecose so- no andate un po’ meglio.
Soffermiamoci in particola- re su quel che è avvenuto dal 2013 in poi. In termini assoluti nel settore privato la dinamica italiana non è stata brillante ed è risultata generalmente infe- riore a quella degli altri Paesi
europei.
ro di imponibile Irpef. Ci sono
molti modi di misurare le retri- buzioni: il metodo sviluppato dall’Ocse e ripreso da Eurostat permette di confrontare quelle nette dei vari Paesi. Lo stipen- dio medio netto per un dipen- dente italiano senza carichi fa- miliari era di 20.675 euro l’an- no nel 2013 ed è arrivato a
21.106nel 2016 (ultimo datodi- sponibile), con un incremento del 2,1per cento.
Bendiversaèinvece lasitua- zione del corrispondente lavo- ratore tipo tedesco, che sem- pre nel 2013 era a quota 27.075 euro ed in tre anni ha messo a segno un aumento del 6,6 per cento passando a 28.848. Il mi- glioramento è stato più marca- to anche in Spagna (+4,7 per cento),mentrelaFranciahafat-
2014 epoiin misura totalel’an-
no successivo.
Un incremento che risulta superioreaquellodellavorato- re tedesco. Sulla fascia un po’ più alta, lo svantaggio italiano è più evidente: il suo emolu- mento è sostanzialmente fer- moappenaaldisotto dei31 mi- la euro, l’incremento è dello 0,2 per cento, che si confronta con il 2,4 della Francia, il 4,4 della Spagna e il 6,7 della solita Germania.
Quantoallapubblica ammi- nistrazione il blocco dei con- tratti ha provocato, in termini di retribuzione media, un leg- gero arretramento perché, nel frattempo, è cambiata la pla- tea.
Naturalmente,sulnetto del-
la fascia medio-bassa come nelcasodeiprivatihaincisofa-
L’impegno
Madia: spero che gli arretrati vengano liquidati
il prima possibile
il prima possibile».
Fin qui quel che ri- guarda gli statali in senso stretto (mini- steriali, dipendenti delle agenzie fiscali edelparastato).Me- no del 10% di tutto il pubblico impiego, che tuttavia fa da apripista al resto dei 3,3milionidilavora-
Ma due fattori hanno gioca-
to a favore del portafogli dei la- voratori dipendenti: il primo, che riguarda tutti, è l’inflazio- ne praticamente piatta dal 2013 in poi, che ha interamen- te trasformato quei pur mode- sti aumenti in maggiore potere d’acquisto; il secondo è l’effet- to favorevole del bonus 80 euro sugli stipendi medio-bassi,
to meglio solo di un soffio (+2,2
per cento).
Seinveceguardiamo allavo- ratore singolo con retribuzio- nepiùbassa l’andamentoède- cisamente migliore, con 14.639 euro netti annui del 2013 che sono diventati tre an- ni dopo 16.039: la crescita è del 9,6 per cento grazie alla spinta degli 80 euro mensili arrivati in
vorevolmente il bonus 80 euro introdottodalgovernoguidato da Xxxxxx Xxxxx. Negli altri grandi Paesi europei invece gli stipendi continuavano ad an- dare avanti, pur se con un pas- so non velocissimo (Germania in testa). Così si può osservare che il livello medio deisalariri- sulta ora più basso anche di quello di Franciae Spagna.
tori. Tanto che entro il mese dovrebbe essere fatta anche per scuola, enti locali e sanità. Il rinnovo del contratto dei prof, circa un milione, ha subito invece unostop and goper il nodo delle risorse eperlarichiestadeisindacatidiinserire nel pacchetto i fondi destinati al merito e la card per i prof. Discussione al mo- mento in salita. Tuttavia, c’è ottimismo. Il comparto della pubblica amministra- zionecentrale,dal«puntodivistanume- ricoè il piùpiccolo, è peròmoltosignifi- cativo perchériguarda le funzionidiret- tedelloStatoesoprattuttodeterminaun
quadro di riferimento», ha sottolineato SusannaCamusso, definendoilvialibe- xxxx«attodovuto».«Dimostracheicon-
tratti si possono fare», ha detto Xxxxxx Xxxxxxx, sempre della Cgil. «Una buona notizia», per Xxxxxxx Xxxxxxxx della Uil.
«Dopo annidi ritardo ripartonole buste paga», ha affermato Xxxxxxx Xxxxxxxxx della Confsal Unsa. Ela Cisl con Xxxxxxx Xxxxx ha definito il passaggio a Palazzo Chigi «fondamentale». Il governo non ha mancato di notare come «l’impegno assunto» siastatorispettato. Eilsottose- xxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx: «Xxxxxxxxxx MatteoSalviniRenatoBrunettaicontrat- ti li bloccanonoilifacciamo».
quelli al di sotto dei 24 mila eu-
busta paga per otto mesi nel
Contratto statali,
gli aumenti arretrati attesi entro febbraio
Per 245 mila dipendenti. Manca l’ok Corte dei conti
Ministra La titolare del dicastero della Pubblica amministrazione Xxxxxxxx Xxxxx
370
euro l’aumento per la fascia più bassa
85
euro gli aumenti mensili medi
ROMA Dopo il via libera di ieri in consiglio dei ministri, il go- verno è impegnato al massi- mo per far arrivare entro feb- braio, cioè prima delle elezio- ni politiche, gli arretrati pre- visti dal rinnovo del contratto di lavoro 2016-18 degli statali, circa 245 mila dipendenti dei ministeri, delle Agenzie fisca- li, degli enti pubblici non eco- nomici e del Cnel. Si tratta di una somma una tantum che copre il mancato rinnovo dei contratti dal 2010 in poi. Som- ma che oscilla dai 370 euro lordi per la fascia retributiva più bassa ai 712 per quella più alta. Poi da marzo scatteranno gli aumenti mensili di 85 euro in media.
Per sbloccare i pagamenti serve ancora il visto della Cor- te dei conti, ma l’auspicio del ministro della Pubblica am- ministrazione, Xxxxxxxx Xx-
dia, è che esso «arrivi il prima possibile».
Il contratto degli statali era stato sottoscritto il 23 dicem- bre dall’Aran, l’agenzia pub- blica che rappresenta il gover- no, e dai sindacati di catego- ria. Xxxx, con la ratifica da parte del consiglio dei ministri, si è compiuto il passaggio fonda-
mentale. «Un atto dovuto», ha commentato la leader della Cgil, Xxxxxxx Xxxxxxx».
«A questo punto - ha garan- xxxx la ministra Xxxxx - arrive- ranno sia gli arretrati sia poi gli scatti di aumento». Soddi- sfatti i sindacati, che però re- clamano il rinnovo del resto dei contratti che riguardano
oltre tre milioni di dipendenti pubblici. Si tratta di quelli della scuola, della sanità e de- gli enti locali. In tutti e tre i comparti l’accordo appare più complicato da trovare, perché mancherebbero, secondo le organizzazioni dei lavoratori, le risorse per garantire au- menti medi di 85 euro come
per gli statali. In particolare, la trattativa procede con diffi- coltà nella scuola, deve nella ancora partire negli enti locali mentre è in fase avanzata nel- la sanità. Il «quadro di riferi- mento», ha detto Xxxxxxx, è dato dalle soluzioni trovate per gli statali. E per questo an- che negli altri comparti, per
dare quest’anno a tutti i lavo- ratori 85 euro lordi in più al mese al mese si ipotizza la corresponsione di un «ele- mento perequativo» fino a di- cembre 2018 a beneficio delle qualifiche più basse che avranno aumenti strutturali inferiori a 85 euro.
«Stiamo lavorando ininter- rottamente - ha detto Madia -. l’Aran non si è mai fermata. In particolare, sta lavorando molto sul comparto della co- noscenza che ha dentro la scuola. Xxxxx, come ha già detto anche la ministra del- l’Istruzione, Xxxxxxx Xxxxxx, che si arrivi a breve al rinnovo del contratto. E poi stiamo la- vorando su enti locali e sanità, ma anche su tutti i non con- trattualizzati, in particolare il comparto sicurezza».
Xxxxxx Xxxxx
Il rinnovo del contratto
LA SVOLTA
ROMA Due ultimi passaggi. Il pri- mo sostanziale, il secondo for- male. Poi i dipendenti dei mini- steri, delle agenzie fiscali e del parastato, dopo nove anni di blocco delle retribuzioni, po- tranno incassare il primo au- mento. Ma soprattutto gli arre- trati maturati per il 2016 e il 2017. E qui sta la vera novità. Il governo vuole a tutti i costi che arrivino nelle buste paga di feb- braio. Il problema è che per far- lo, è necessario che gli ultimi due passaggi si concludano en- tro il cinque del prossimo mese. Non è scontato. Anzi. Ieri il con- siglio dei ministri ha ratificato l’accordo raggiunto alla vigilia di Natale con i sindacati delle
«funzioni centrali». Adesso il contratto dovrà passare il vaglio della Corte dei conti che avrà 15 giorni per validarlo o fare delle osservazioni. Poi ci sarà la firma definitiva del contratto che en- trerà immediatamente in vigo- re.
LA TEMPISTICA
Cosa succede se, come sembra probabile, tutto l’iter non si con- cluderà per il 5 febbraio, giorno in cui vengono preparati i cedo- lini? Il governo ha già pronta una ipotesi alternativa: pagare separatamente gli arretrati qualche giorno dopo lo stipen- dio. Insomma, i soldi sui conti correnti degli statali potrebbero essere accreditati proprio alla
Statali, aumenti a marzo gli arretrati a febbraio
`Via libera definitivo del governo `Bonifico ad hoc il prossimo mese ai nuovi salari per 270 mila ministeriali con le spettanze del 2016 e del 2017
La nuova busta paga degli statali
Aumenti concordati con i sindacati per il 2018. Arretrati pagati a febbraio. Aumenti mensili da marzo. Cifre lorde in euro
QUALIFICA ARRETRATI AUMENTO TOTALE 2018
Ispettore
generale
712
117
1.999
Direttore
divisione
661
109
1.860
Terza
area
da 477
a 692
da 84
a 114
da 1.401
a 1.946
Seconda
area
da 390
a 492
da 86
a 103
da 1.311
a 1.568
Prima
area
da 370
a 397
da 84
a 88
da 1.274
a 1.344
la ministra ha risposto che «l’au- spicio, anche se ci sono dei pas- saggi formali, è che, sì, avvenga il prima possibile». Fin qui quel che riguarda gli statali in senso stretto (ministeriali, dipendenti delle agenzie fiscali e del para- stato). Meno del 10% di tutto il pubblico impiego, che tuttavia fa da apripista al resto dei 3,3 milioni di lavoratori.
GLI ALTRI COMPARTI
Tanto che entro il mese dovreb- be essere fatta anche per scuola, enti locali e sanità. Il comparto della pubblica amministrazio- ne centrale dal «punto di vista numerico è il più piccolo, è però molto significativo perché ri- guarda le funzioni dirette dello Stato e soprattutto perché deter- mina un quadro di riferimen- to», ha sottolineato la leader del- la Cgil, Xxxxxxx Xxxxxxx, che ha definito il via libera del Cdm, come un «atto dovuto». C’è co- munque soddisfazione da parte delle diverse sigle. Il sì di oggi
«dimostra che i contratti si pos- sono fare», ha detto Xxxxxx Xxx- xxxx, sempre dalla Cgil. «Final- mente una buona notizia», ha commentato Xxxxxxx Xxxxxxxx della Uil. «Dopo anni di ritardo ripartono le buste paga», ha sot- tolineato Xxxxxxx Xxxxxxxxx del- la Confsal Unsa. E la Cisl con Xxxxxxx Xxxxx ha rimarcato co- me il passaggio a palazzo Chigi fosse «fondamentale». Il gover- no, nel comunicato successivo al Consiglio, non ha mancato di notare come «l’impegno assun-
vigilia del voto. Cifre, tra l’altro, non trascurabili.
I primi 270 mila dipendenti sta- tali che hanno rinnovato il con- tratto, riceveranno arretrati tra i 320 e i 712 euro lordi, con una media di 492 euro. Poi da feb- braio scatteranno anche gli au- menti a “regime”, che variano
Xxxxxxxx Xxxxx
da 63 euro a 117 euro. Chi si tro- va nella fascia inferiore, riceve- rà per tutto il 2018 un assegno “una tantum” da 21 a 25 euro, in modo da raggiungere gli 85 eu- ro promessi dal governo con l’accordo firmato a novembre del 2016 alla vigilia del referen-
SCATTI DA 63 A 117 EURO
INOLTRE PER I REDDITI PIÙ BASSI UNA TANTUM TRA 21 E 25 EURO
MA SOLO PER IL 2018
dum costituzionale. Che l’inten- zione sia quella di pagare gli ar- retrati a febbraio lo ha confer- mato la stessa ministra della Funzione pubblica Xxxxxxxx Xxxxx. Alla domanda se l’una tantum possa sbloccarsi già a febbraio, quindi prima del voto,
to» sia stato rispettato. E il sotto-
segretario Xxxxxx Xxxxxxxx, via social, ha dato colore politico al- la delibera: « Xxxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx i con- tratti li bloccano noi li faccia- mo».
Xxxxxx Xxxxx
IL TIMING Dopo 8 anni di blocco, si ricordano ora
Contratto elettorale
» XXXXXXX XXXXXXX
I
per gli statali: arretrati
l primo rinnovo contrat- tuale degli statali ha compiuto il penultimo passo verso la firma fi- nale. Almeno i 270 mila di- pendentidellefunzionicen- trali – ministeri, agenzie fi-
pagati a fine febbraio
scali ed enti pubblici non e-
conomici – avranno quindi una busta paga sonoramen- te rimpinguata pochi giorni prima delle elezioni del 4 marzo, proprio come spera- va il governo. Ieri il Consi- glio dei ministri ha approva- to l'accordo del 23 dicembre tra sindacati e Aran, l'agen- zia che tratta in nome dell'e- secutivo. Manca solo il va- glio della Corte dei Conti, poi l'aumento si materializ- zerà nel cedolino di feb- braio, quandomancheràpo- co all'apertura delle urne.
PROPRIO in quel mese i mi- nisteriali avranno uno sti- pendio ben più sostanzioso del solito (e di quello dei me- si futuri). Per la fascia più bassa, l'incremento sulla ba- se sarà di 370 euro mentre per chi è in cima alla pirami- de arriverà a 712 euro. Le ci- fre sono alte perché non si tratta del normale aumento
Il governo vuole saldare i conti del passato nell’ultima busta e chiudere un preaccordo per tutta la Pa prima del voto
detti della sanità non stanno procedendo rapidamente, anche perché qui i fondi non li assicura lo Stato, ma devo- no essere le Regioni a repe- rirli nei propri bilanci. La prossima settimana si in- contreranno l'Aran e il Co- mitato di settore, che rap- presenta appunto le Regio- ni, per poi tornare al tavolo con i sindacati e formulare una proposta sugli aspetti normativi. Solo dopo si pas- seràalletabellecongliincre- menti, e finora non è stato e- scluso che per assicurarli si taglino servizi. “È fisiologi- co che la parte economica si affronti alla fine – spiega Xxxxxxx Xxxxxxx della Fp
di 85 euro mensili – che scat- terà a marzo – ma del recu- pero di tutti gli arretrati de- gli ultimi due anni. Le paghe di tutti gli impiegati pubblici
Flash mob I lavoratori protestano davanti alla Consulta Ansa
tra la ministra della Funzio- ne pubblica Xxxxxxxx Xx- xxx e i sindacati è arrivato il
Cgil–Noiabbiamounaccor- do sugli 85 euro, è normale che adesso ci sia dialettica tradiversilivelliistituziona- li per le risorse”. Secondo la
italiani, infatti, sono ferme al 2010, come disposto da una legge del 2011. Il 24 giugno 2015, però, la Corte costitu- zionale ha bocciato quella norma e ha ordinato di sbloccare, a partire da quel momento, le trattative per i rinnovi. Il primo accordo, con la promessa di aumenti,
30 novembre 2016, un'altra data sensibile: quattro gior- ni dopo c'era il referendum costituzionale. Un anno do- po, siamo vicini alla firma del primo contratto, quello del comparto centrale, che sta vedendo la luce solo oggi, ma si riferisce retroattiva- mente al triennio 2016-2018. Di conseguenza, agli statali vanno riconosciuti gli au- menti non percepiti nei due anni passati che arriveranno in unica soluzione a feb- braio: sono le 26 mensilità del biennio 2016-2017 e an- che le prime due del 2018. Sommando tutti questi arre- trati, si ottengono le cifre in- dicate qualche rigo sopra. Dal 1 marzo in poi, invece, partiranno gli aumenti che andranno dagli 84 euro mensili per gli inquadra- menti più bassi ai 117 per i più alti.
QUESTO primo accordo, pe- rò, riguarda solo un decimo dei 3 milioni di dipendenti statali. Per gli altri comparti, ben più popolosi, sono in corso le trattative e il gover- no farà di tutto per arrivare a ridosso del voto almeno con pre accordo. La partita più grossa si gioca nel settore scuola, università e ricerca, che impiega più di 1,2 milio- ni di persone. In questa fase si sta discutendo delle rela-
INUMERI
3,2 mln
I dipendenti statali in totale
divisi tra funzioni centrali, istruzione, sanità, enti locali, sicurezza, difesa e vigili del fuoco
370-712
Euro: l'una tantum, a seconda
della fascia, che riceveranno i 270 mila statali a febbraio per gli arretrati del 2016 e 2017
85
Euro: l'aumento minimo (lordo)
che scatterà a regime dal 1 marzo. Durerà 10 mesi
zioni sindacali, ma è sul tema economico che sono punta- te le attenzione. Per il mo- mento ci sono le risorse della legge di stabilità, che assicu- rano gli aumenti del 3,48% a tutti. La categoria, però, si sente la più penalizzata e molti insegnanti stanno chiedendo, tramite una pe- tizione, ritocchi di almeno 200 euro mensili. Anche le discussioni per i 653 mila ad-
Conferenza delle Regioni, servono in totale 1,4 miliar- di.
UN DISCORSO simile per gli enti locali, che contano su un personale di quasi 600 mila unità. Nei giorni scorsi, l'as- sociazione dei comuni Anci haammessocheperfarfron- te al rinnovo bisognerà tira- re il freno alle nuove assun- zioni. Chi invece ha maggio- ri possibilità di arrivare in frettaallafirmaè ilcomparto sicurezza e difesa. Sono in 500 milaalserviziodella Po- lizia e delle Forze Armate; per loro, i soldi sono in ma- novra. “Dovremmo vederci lunedì – spiega Xxxxxxxxxx- no Prestini, che segue la Po- lizia penitenziaria per la Cgil
– e l'amministrazione do- vrebbe presentare le tabel- le”. In questo caso, gli au- menti saranno anche supe- riori a 85 euro, perché sarà riconosciuta la peculiarità della funzione svolta. L'ese- cutivo spera di avere tutte le firme in tasca prima delle e- lezioni, ma non è scontato che ci riuscirà. Certo è che, pur essendo i rinnovi un ob- bligo stabilito dalla Consul- ta, il governo sta cercando di cavalcare l'onda per trarne beneficio nelle urne con u- n'attenta scelta delle tempi- stiche.