Parte I - DIrItto sInDacale
SOMMARIO
Parte I - DIrItto sInDacale
caPItolo 1 - la contrattazione collettiva
1. Il contratto collettivo di diritto comune 4
2. L’efficacia oggettiva del contratto collettivo 4
3. L’efficacia soggettiva del contratto collettivo 5
4. L’efficacia nel tempo del contratto collettivo 7
5. La contrattazione aziendale e territoriale ed i rapporti tra contratti di
diverso livello 12
5.1. L’accordo Interconfederale del 28/06/2011 e il Testo Unico sulla Rappresentanza del 10/01/2014 13
5.2. La contrattazione di prossimità 16
caPItolo 2 - la rappresentanza sindacale in azienda
1. L’Evoluzione storica delle forme di rappresentanza sindacale nei luoghi
di lavoro 22
1.1. Le commissioni interne 22
1.2. I Consigli di Fabbrica 23
2. La rappresentanza sindacale aziendale 23
2.1. L’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 231/2013 26
3. La rappresentanza sindacale unitaria 32
caPItolo 3 - I diritti sindacali
1. La libertà sindacale sui luoghi di lavoro. 36
1.1. La libertà di associazione sindacale 36
1.2. Lo svolgimento dell’attività sindacale 38
1.3. La libertà di adesione 39
2. Il principio di non discriminazione in ragione dell’attività sindacale 39
3. Il divieto di sindacati di comodo (rinvio) 42
4. Il sostegno all’attività sindacale. Il diritto di assemblea 42
5. Il referendum 50
6. I permessi e le aspettative 52
6.1. Permessi retribuiti 52
6.2. Permessi non retribuiti 56
6.3. Permessi per i dirigenti nazionali e provinciali 57
6.4. Aspettativa per lavoratori chiamati a ricoprire funzioni pubbliche
elettive o cariche sindacali provinciali e nazionali 61
7. Il diritto di affissione 63
8. I contributi sindacali 66
8.1. Proselitismo 66
8.2. I contributi sindacali 67
9. I locali per le RSA 73
SOMMARIO
10. Le tutele a favore dei dirigenti delle RSA 75
10.1. Il licenziamento del dirigente sindacale 76
10.2. Il trasferimento del dirigente sindacale 77
11. Campo di applicazione del Titolo III dello Statuto dei Lavoratori 79
12. Diritti di informazione e consultazione: cenni 80
12.1. Informazione e consultazione dei lavoratori 81
12.2. Il comitato aziendale europeo 83
12.3. La partecipazione nella Società Europea (SE) e nella Società
Cooperativa Europea (SCE). Brevi Cenni 91
caPItolo 4 - la libertà sindacale
1. La libertà sindacale 96
1.1. “L’organizzazione sindacale è libera” 96
2. La dimensione individuale: la libertà sindacale positiva 98
3. (Segue). La libertà sindacale negativa 100
4. La dimensione collettiva 100
4.1. Il profilo negativo. La libertà da 101
4.2. Il profilo positivo. La libertà di 101
4.3. Strumenti di tutela: art. 28 (rinvio) 103
5. Il divieto di sindacati di comodo 103
6. La libertà sindacale dei militari e della polizia 105
7. La libertà sindacale dei datori di lavoro 106
8. La libertà sindacale dei lavoratori autonomi 107
caPItolo 5 - sciopero e serrata
1. Il diritto di sciopero 110
2. Titolarità del diritto di sciopero e clausole di tregua sindacale 110
3. Limiti all’esercizio del diritto di sciopero 111
3.1. Diritto di sciopero e normativa comunitaria - Le sentenze Viking e Laval 115
4. Sciopero nei servizi pubblici essenziali - brevi cenni 117
5. Serrata 120
caPItolo 6 - Il procedimento di repressione della condotta antisindacale
1. L’art. 28, L. 20/05/1970, n. 300 124
2. Gli elementi della condotta antisindacale 124
2.1. Nozione di condotta antisindacale 124
2.2. L’attualità della condotta antisindacale 127
2.3. L’elemento intenzionale della condotta antisindacale 128
2.4. La condotta antisindacale plurioffensiva 130
3. La legittimazione attiva 131
4. La legittimazione passiva 134
5. Il procedimento dinanzi al Giudice del lavoro 135
5.1. La fase sommaria 135
SOMMARIO
5.2. Il giudizio di opposizione 137
6. La sanzione penale 139
6.1. La sanzione accessoria 139
7. La repressione della condotta antisindacale nella Pubblica Amministrazione 140
8. Comportamenti datoriali, più ricorrenti o peculiari, dichiarati
antisindacali dalla giurisprudenza 141
Parte II - costItUZIone Del raPPorto caPItolo 1 - le fonti del diritto del lavoro
1. Premessa - Cenni storici 152
2. Le fonti del diritto e il loro rapporto gerarchico 153
3. Le fonti sovranazionali 154
4. Le fonti nazionali 155
5. Le altre fonti: usi normativi, usi aziendali e giurisprudenza 157
6. La legge e il contratto collettivo: il rapporto di interrelazione tra
le due fonti 158
caPItolo 2 - Il Mercato del lavoro
1. Il collocamento ordinario 162
1.1. Il sistema di collocamento 162
1.2. La nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del Lavoro (ANPAL) 162
1.3. Competenze Ministeriali e regionali 164
1.4. I “nuovi” centri per l’impiego 164
1.5. Stato di disoccupazione 165
1.6. Patto di servizio personalizzato 165
1.7. Meccanismo sanzionatorio 166
1.8. L’assegno di ricollocazione 167
1.9. Disoccupazione e attività di pubblica utilità 167
1.10. Le Agenzie per il lavoro 168
1.11. Altri operatori abilitati 170
1.12. La tutela dei lavoratori sul mercato 171
1.13. La Borsa lavoro 173
2. Le modalità di assunzione dei lavoratori 174
2.1. L’assunzione diretta dei lavoratori 174
2.2. Limiti alla libertà di scelta del lavoratore 175
2.3. Le comunicazioni obbligatorie relative al rapporto di lavoro 177
2.4. Il libro Unico del lavoro 179
2.5. Il lavoro irregolare 182
3. Le Assunzioni obbligatorie 185
3.1. Introduzione 185
3.2. Le categorie protette 186
3.3. I datori di lavoro obbligati 188
SOMMARIO
3.4. La richiesta di avviamento 193
3.5. La richiesta di assunzione 194
3.6. Il passaggio diretto 195
3.7. Le convenzioni 195
3.8. Compensazioni, esoneri e sospensioni 198
3.9. Le categorie di lavoratori svantaggiati 201
4. Il collocamento obbligatorio 203
4.1. Avviamenti nel settore privato e pubblico 203
4.2. Graduatorie 203
4.3. Procedure di avviamento 204
4.4. Particolarità del rapporto di lavoro 204
caPItolo 3 - Il contratto di lavoro subordinato
1. Il contratto di lavoro subordinato 212
1.1. Il contratto preliminare di lavoro 212
1.2. Le condizioni del contratto 214
1.3. Informazioni al lavoratore e redazione del contenuto del contratto 218
caPItolo 4 - orario di lavoro
1. Inquadramento dell’istituto 223
1.1. Il campo di applicazione e le esclusioni 223
1.2. Impiego dei minori in attività lavorative 225
2. L’orario normale di lavoro 227
2.1. Nozione di “Orario di lavoro” nell’evoluzione normativa 227
2.2. Limiti e orario multiperiodale 232
2.3. Deroghe e sanzioni 235
2.4. Distribuzione dell’orario di lavoro e modifica 235
3. La durata massima dell’orario di lavoro settimanale 237
3.1. Limiti e criteri di computo 237
3.2. Deroghe e sanzioni (Rinvio) 238
4. Il Lavoro straordinario 238
4.1. L’accordo delle parti 239
4.2. I limiti 240
4.3. Le ipotesi aggiuntive 240
4.4. Il compenso 241
4.5. L’onere della prova 243
4.6. Deroghe e sanzioni (Rinvio) 244
5. Il riposo giornaliero 244
5.1. Inquadramento dell’istituto e alcuni chiarimenti ministeriali 244
5.2. Deroghe e sanzioni (Rinvio) 246
6. Le pause ed i permessi 246
7. Il riposo settimanale 247
7.1. Inquadramento ed elementi caratterizzanti 247
7.2. Deroghe alla fruizione consecutiva e cumulo del riposo 248
SOMMARIO
7.3. Deroghe alla cadenza domenicale 249
7.4. Le sanzioni (Rinvio) 252
8. Le festività ed i permessi. Trattamento economico e casi particolari 252
8.1. Le festività 252
8.2. I permessi 257
9. Le ferie 261
9.1. Inquadramento dell’istituto e disciplina normativa 261
9.2. La commisurazione delle ferie al servizio 264
9.3. La determinazione delle ferie 265
9.4. Il mancato godimento 267
9.5. La retribuzione feriale 269
9.6. Malattia insorta durante il godimento delle ferie 269
9.7. Sanzioni (Rinvio) 271
10. Il Lavoro Notturno 271
10.1. Nozione e inquadramento normativo 271
10.2. Procedura per l’introduzione del lavoro notturno 272
10.3. Xxxxxx, compenso e limiti 273
10.4. Le tutele a favore dei lavoratori notturni 276
10.5. Deroghe e sanzioni (Rinvio) 276
11. Le deroghe alla disciplina della durata massima dell’orario di lavoro 277
11.1. Deroghe alla durata settimanale dell’orario 277
11.2. Deroghe alla disciplina in materia di riposo giornaliero, pause,
lavoro notturno 282
12. Il regime sanzionatorio 286
12.1. Le violazioni in materia di durata massima dell’orario di lavoro 286
12.2. Le violazioni in materia di riposo giornaliero, settimanale e
ferie retribuite 288
12.3. Le violazioni in materia di lavoro notturno 291
caPItolo 5 - Il Patto di prova
1. Il patto di prova 298
1.1. La durata del patto 300
1.2. Diritti ed obblighi delle parti 302
1.3. Scadenza del periodo di prova e recesso 303
1.4. Patto di prova e assunzioni obbligatorie 305
caPItolo 6 - retribuzione
1. La retribuzione 308
1.1. Obbligo datoriale e deroghe 310
1.2. Gli elementi della retribuzione 311
1.3. La retribuzione mensile 314
1.4. La retribuzione a periodicità plurimensile 321
1.5. Le forme di retribuzione 325
1.6. La determinazione della retribuzione 331
SOMMARIO
1.7. Il calcolo della retribuzione 337
1.8. Il pagamento della retribuzione 340
1.9. Il Fondo di garanzia 344
1.10. Il TFR 349
caPItolo 7 - clausole accessorie al contratto di lavoro
1. Premessa 354
2. Clausola di prolungamento convenzionale del periodo di preavviso 354
3. Il Patto di stabilità 357
4. Il Patto di non concorrenza 360
4.1. Requisiti formali e contenuto del patto 361
4.2. Il pagamento di un corrispettivo al lavoratore 362
4.3. Clausola di recesso 366
4.4. Strumenti di tutela per il datore di lavoro, in caso di violazione
del patto 366
caPItolo 8 - lavoro autonomo e parasubordinato
1. I rapporti di lavoro autonomo e parasubordinato 370
1.1. Dalla Riforma Biagi al Jobs Act 370
1.2. Le collaborazioni organizzate dal committente 371
1.3. Il contratto d’opera 373
2. Il “vecchio” contratto a progetto 374
2.1. L’abrogazione della disciplina per i nuovi contratti 374
2.2. La stabilizzazione delle collaborazioni preesistenti 374
2.3. Il contratto a progetto 375
2.4. I rapporti di collaborazione senza progetto 378
2.5. Le prestazioni di lavoro occasionale 379
2.6. L’inderogabilità della normativa sul contratto a progetto 380
2.7. La forma del contratto a progetto 380
2.8. Il compenso 381
2.9. Xxxxxxxx, infortunio e gravidanza 382
2.10. Obblighi di non concorrenza e di riservatezza 383
2.11. La risoluzione del rapporto 385
2.12. La proroga e il rinnovo del contratto a progetto 387
2.13. La mancanza del progetto e la sanzione della conversione del contratto 388
3. Le prestazioni autonome rese dai soggetti titolari di partita IVA 390
caPItolo 9 - I contratti formativi: apprendistato e stage
1. Premessa. La disciplina vigente 394
2. Inquadramento dell’istituto 394
3. Tipologie di apprendistato 395
SOMMARIO
4. Elementi caratterizzanti l’apprendistato 396
5. Casi particolari 405
6. Stages o tirocini formativi e di orientamento 408
7. L’incentivo per le assunzioni dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni 411
8. Le novità introdotte dal “Jobs Act” 412
9. Le novità introdotte dal X.Xxx. n. 81/2015 (c.d. Decreto Contratti) 413
caPItolo 10 - Il contratto a termine
1. Definizione e cenni storici 420
2. La disciplina previgente 420
2.1. La specificità delle ragioni di carattere tecnico, produttivo,
organizzativo o sostitutivo 421
2.2. L’onere della prova, il c.d. “scorrimento” e la temporaneità 424
2.3. Le modalità di apposizione del termine 426
2.4. Il contratto acausale 427
2.5. La nuova disciplina sul contratto a termine 427
2.6. X.Xxx. 15/06/2015, n. 81, art. 19. 428
2.7. La forma 429
3. La disciplina aggiuntiva nei settori del trasposto aereo e dei servizi postali 430
4. Divieto del ricorso ai contratti a termine 432
4.1. La sostituzione di lavoratori in sciopero 433
4.2. Unità produttive interessate da procedure di riduzione del personale
ex L. n. 223/1991 o con riduzione di orario e ricorso alla CIG 433
4.3. L’omessa valutazione dei rischi 434
5. La disciplina della proroga e rinnovi 435
6. Scadenza del termine, successione di contratti e sanzioni 437
7. Il Limite del 20% dell’organico aziendale 438
8. Il diritto di precedenza 439
9. Il principio di non discriminazione 442
10. La formazione 443
11. I criteri di computo 443
12. Le tipologie contrattuali escluse dall’applicazione della disciplina 444
13. Decadenze e tutele 445
14. La disciplina previgente 446
15. Il recesso ante tempus 447
16. Risoluzione del rapporto per mutuo consenso 448
17. Oneri contributivi a carico del datore di lavoro e incentivi per favorire l’occupazione stabile 449
caPItolo 11 - Part-time
1. Definizione e specifica disciplina 454
2. Tipologie di contratto part-time 454
2.1. Compatibilità con le diverse tipologie di rapporto di lavoro 458
SOMMARIO
3. Gli elementi costitutivi e gli adempimenti connessi
all’instaurazione del rapporto 458
3.1. Forme ammesse, elementi costitutivi e periodo di prova 458
3.2. Comunicazione al personale e diritto di precedenza 461
4. Modalità del rapporto part-time 462
4.1. Lavoro supplementare e tabella sinottica dei principali CCNL 462
4.2. Lavoro straordinario 465
4.3. Clausole elastiche 466
4.4. Pluralità di rapporti di lavoro 473
4.5. Principio di non discriminazione 474
4.6. Retribuzione oraria e calcolo della retribuzione globale 474
4.7. Riposo settimanale 475
4.8. Ferie e festività 475
4.9. Comporto 476
4.10. Scatti di anzianità 476
4.11. Congedo parentale 477
4.12. Aspettativa sindacale 477
4.13. Computo dei lavoratori 478
5. Trasformazione del rapporto di lavoro 478
5.1. Presupposti, divieti e modalità di trasformazione del rapporto 478
5.2. Dal tempo pieno al tempo parziale 480
5.3. Dal part-time al tempo pieno 481
6. Disciplina previdenziale 482
6.1. Retribuzione ai fini INPS 482
6.2. Retribuzione ai fini INAIL 482
6.3. Assegni familiari 483
6.4. Indennità di maternità 484
6.5. Indennità di malattia 486
6.6. Indennità di disoccupazione - NASpI 487
caPItolo 12 - Il lavoro intermittente
1. Cenni sull’istituto 490
2. Definizione 490
3. Disciplina 491
4. Le novità introdotte dal X.Xxx. n. 81/2015 (c.d. Decreto Contratti) 496
caPItolo 13 - la somministrazione di lavoro
1. La somministrazione di lavoro 500
2. I soggetti legittimati alla somministrazione 501
3. La somministrazione di lavoro a tempo indeterminato (c.d. staff leasing) . 503
4. La somministrazione di lavoro a tempo determinato 504
5. Divieti 506
6. La forma del contratto di somministrazione di lavoro 506
7. Il rapporto tra somministratore e prestatore di lavoro 507
SOMMARIO
7.1. Contratto di lavoro a tempo indeterminato 507
7.2. Contratto di lavoro a termine 507
8. Il rapporto tra impresa utilizzatrice e prestatore di lavoro 508
9. Diritti sindacali e garanzie collettive 511
10. Trattamento previdenziale 512
11. Il sistema sanzionatorio 513
12. La somministrazione irregolare 514
13. Termini di impugnazione e conseguenze economiche 515
Parte III - GestIone Del raPPorto caPItolo 1 - Il potere disciplinare del datore di lavoro
1. Premessa generale sui poteri del datore di lavoro 524
2. Caratteristiche generali del potere disciplinare 524
3. Limiti al potere disciplinare 525
4. Procedimento disciplinare: l’affissione del codice disciplinare 528
5. Procedimento disciplinare: la contestazione 529
5.1. La tempestività 529
5.2. La specificità 530
5.3. La immodificabilità 531
5.4. La recidiva 531
5.5. La sospensione cautelare 532
6. Procedimento disciplinare: la difesa del lavoratore 533
7. Procedimento disciplinare: l’irrogazione della sanzione disciplinare 535
7.1. L’esecuzione della sanzione disciplinare 536
8. L’impugnazione della sanzione disciplinare 537
8.1. L’impugnazione della sanzione davanti al Collegio di conciliazione
e arbitrato 537
8.2. L’impugnazione del lodo arbitrale 537
8.3. L’impugnazione della sanzione davanti all’autorità giudiziaria 537
caPItolo 2 - Privacy e controlli del datore di lavoro
1. Considerazioni preliminari 540
2. Il quadro normativo 540
2.1. La normativa internazionale 540
2.2. La normativa nazionale 542
3. Il potere di controllo del datore 546
3.1. L’impiego di guardie giurate 546
3.2. Il personale addetto alla vigilanza 548
3.3. Controlli a distanza 550
3.4. Visite personali di controllo 562
3.5. Divieto di indagini sulle opinioni 563
4. Il trattamento dei dati personali 566
SOMMARIO
4.1. Il Codice della privacy 566
4.2. La disciplina del D.Lgs. n. 276/2003 582
5. La videosorveglianza sul luogo di lavoro tra potere di controllo del datore
e tutela della privacy dei lavoratori 585
6. Il trattamento di dati biometrici tra potere di controllo del datore e
tutela della privacy dei lavoratori 588
7. L’uso di internet e della posta elettronica sul luogo di lavoro tra potere
di controllo del datore e tutela della privacy dei lavoratori 589
caPItolo 3 - Il potere organizzativo e direttivo
1. Premessa 598
2. Le categorie legali e l’inquadramento unico 598
3. La contrattualizzazione delle mansioni 599
3.1. L’individuazione del corretto inquadramento 599
3.2. Mansioni promiscue 600
3.3. Casi particolari 600
4. La nuova disciplina dell’art. 2103 c.c.: considerazioni generali 601
5. Lo ius variandi del datore di lavoro 601
5.1. L’irriducibilità della retribuzione 601
6. L’equivalenza delle mansioni 602
6.1. Casi particolari 603
7. Mansioni superiori. La promozione automatica (art. 2103 c.c. – testo
previgente) 603
7.1. Mansioni vicarie 605
7.2. La sostituzione di lavoratori assenti 605
7.3. La promozione per concorso o procedura di selezione 606
8. Lo svolgimento di mansioni inferiori 607
8.1. Il risarcimento del danno da demansionamento 608
8.2. La nullità dei patti contrari. Il patto di demansionamento e la
legittima assegnazione a mansioni inferiori 609
9. La nuova disciplina dell’art. 2103 c.c. 610
9.1. Lo ius variandi e la nozione di equivalenza delle mansioni.
Applicabilità della norma ai rapporti di lavoro in corso. 610
9.2. L’assegnazione a mansioni inferiori e la riduzione della retribuzione 611
9.3. L’assegnazione a mansioni superiori. La promozione automatica 612
9.4. La nullità dei patti contrari 613
10. Prescrizione e limiti della domanda giudiziale 614
caPItolo 4 - trasferimento del lavoratore
1. La nuova disciplina dell’art. 2103 c.c. 618
2. Nozione di trasferimento e di unità produttiva 618
3. Forma e motivazione del trasferimento. L’impugnazione del trasferimento.
Il controllo in sede giudiziale 619
SOMMARIO
4. Il trasferimento per incompatibilità ambientale 621
5. Discipline speciali 621
6. Illegittimità del trasferimento: conseguenze 622
7. Trasferimento, trasferta e distacco: differenze 622
caPItolo 5 - Maternità e tutela delle donne; discriminazione
1. Premessa. Fonti ed evoluzione normativa 627
2. Jobs Act 629
2.1. Le finalità della legge delega 629
2.2. Categorie e misure economiche 629
2.3. Opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro 630
3. Congedo di maternità 631
3.1. Definizione e durata del congedo di maternità 631
3.2. Lavori vietati ed estensione del congedo di maternità 633
3.3. Flessibilità 634
3.4. Documentazione 635
3.5. Trattamento economico, normativo, previdenziale 636
3.6. Adozioni e affidamenti 640
4. Congedo di paternità 641
4.1. Definizione e casi di fruizione del congedo di paternità 641
4.2. Misure sperimentali di cui alla c.d. “Riforma Fornero” 643
4.3. Trattamento economico, normativo, previdenziale 643
4.4. Adozioni e affidamenti 643
5. Congedo parentale 644
5.1. Definizione e casi di fruizione del congedo parentale 644
5.2. Fruizione del congedo 644
5.3. Prolungamento del congedo nel caso di minore con handicap grave 646
5.4. Trattamento economico, normativo, previdenziale 646
5.5. Adozioni e affidamenti 647
5.6. Sanzioni 647
6. Permessi, riposi, congedi 648
6.1. Controlli prenatali 648
6.2. Riposi giornalieri della madre 648
6.3. Riposi giornalieri del padre 649
6.4. Xxxxxx e permessi per i figli con handicap grave 649
6.5. Adozioni e affidamenti 650
6.6. Sanzioni 651
6.7. Assegnazione temporanea nel Pubblico Impiego 651
6.8. Congedi per la malattia del figlio 651
7. Telelavoro, congedo per le donne vittime di violenza di genere e
“ferie solidali” 652
7.1. Telelavoro 652
7.2. Congedo per le donne vittime di violenza di genere 653
7.3. “Ferie solidali” 653
SOMMARIO
8. Divieto di licenziamento, dimissioni e diritto al rientro 654
8.1. Licenziamento 654
8.2. Dimissioni 657
8.3. Diritto al rientro e alla conservazione del posto 658
9. Discriminazione 659
9.1. Premessa 659
9.2. Divieto di discriminazione in materia di maternità e paternità 659
9.3. Divieti di discriminazione in generale - Codice delle pari
opportunità 660
9.4. Le principali novità in materia di pari opportunità (Jobs Act) 663
9.5. Tutela giudiziaria 663
9.6. Azioni positive 666
caPItolo 6 - Malattia e Infortunio
1. La nozione di malattia ed infortunio 670
2. Il diritto alla conservazione del posto 671
2.1. Il periodo di comporto 671
2.2. Gli effetti della malattia sul rapporto di lavoro 674
3. Gli adempimenti del lavoratore 677
3.1. La comunicazione dell’assenza ed il certificato medico 677
3.2. Obbligo di reperibilità ed assenza alla visita di controllo 679
3.3. Le attività consentite 682
4. Il diritto di recesso dal rapporto di lavoro 682
4.1. Il licenziamento per superamento del periodo di comporto 683
4.2. Il licenziamento legittimo in costanza di malattia 688
4.3. Il licenziamento per inidoneità sopravvenuta 690
5. Il trattamento economico 691
5.1. Destinatari e soggetti obbligati 691
5.2. Il regime della prestazione a carico dell’INPS 693
5.3. I contributi 695
6. Infortunio sul lavoro 696
6.1. Causa violenta 697
6.2. Occasione di lavoro 698
6.3. Infortunio in itinere 701
7. Malattia professionale 706
8. Rapporto assicurativo 708
9. Adempimenti in caso di infortunio sul lavoro e malattia professionale 711
10. Prestazioni dell’Inail 712
10.1. Prestazioni economiche 713
10.2. Prestazioni sanitarie 717
10.3. Prestazioni integrative 717
11. Responsabilità civile del datore di lavoro per infortunio e malattia professionale 718
SOMMARIO
Parte IV - VIcenDe MoDIFIcatIVe Del raPPorto
caPItolo 1 - cessione del contratto di lavoro
1. I requisiti 726
2. Gli effetti della cessione nei confronti del lavoratore 729
3. I rapporti tra le parti 729
4. Il patto di retrocessione 730
5. La cessione del contratto e il trasferimento di azienda o di ramo d’azienda 731
6. La cessione del contratto di lavoro sportivo 731
caPItolo 2 - Il trasferimento d’azienda
1. Premessa 734
2. Gli elementi costitutivi della fattispecie 734
2.1. Attività economica organizzata 735
2.2. Assenza scopo di lucro e preesistenza al trasferimento 735
2.3. Irrilevanza della vicenda negoziale 736
3. Trasferimento di ramo d’azienda 737
3.1. Articolazione di una attività economica organizzata 737
3.2. Identificazione dal cedente e dal cessionario 740
4. Il procedimento 741
4.1. Presupposti e soggetti 741
4.2. Comunicazione alle rappresentanze sindacali 742
4.3. La procedura 743
4.4. Violazioni 745
5. Effetti del trasferimento d’azienda 746
5.1. La successione nei rapporti aziendali 746
5.2. Il trasferimento d’azienda ed i rapporti di lavoro: continuazione 747
5.3. La modifica delle condizioni di lavoro: le dimissioni del avoratore 758
5.4. Segue: L’inderogabilità della tutela 760
5.5. Segue: I diritti del lavoratore ceduto 761
5.6. La tutela collettiva attraverso l’informazione e la consultazione:
disciplina collettiva applicabile 765
5.7. Licenziamento nel trasferimento d’azienda 772
5.8. Crediti da lavoro e regimi di solidarietà 778
5.9. Impugnazione del trasferimento di azienda e c.d. Collegato lavoro 782
5.10. Obblighi e benefici contributivi 783
6. Trasferimento di azienda in crisi 784
caPItolo 3 - Il lavoro negli appalti
1. Premessa 790
2. La distinzione tra appalto e somministrazione di lavoro 790
2.1. Le sanzioni in caso di violazione 792
SOMMARIO
3. La responsabilità solidale dell’appaltante e dell’appaltatore 794
3.1. La responsabilità solidale per trattamenti retributivi, contributivi
e assicurativi 794
3.2. La responsabilità solidale per ritenute fiscali 795
4. Lavoro negli appalti e sicurezza 796
5. La successione negli appalti 798
caPItolo 4 - Distacco
1. Definizione e requisiti 804
1.1. L’interesse del distaccante 804
1.2. La temporaneità 806
1.3. La forma 807
2. Il rapporto di lavoro del lavoratore distaccato: trattamento economico
e normativo 808
3. Consenso e variazione di sede 810
3.1. Mutamento mansioni 810
3.2. Variazione sede 813
4. Distacco collettivo 813
5. Distacco parziale 814
6. Distacco nei gruppi di imprese 815
7. Il contratto di rete 815
7.1. Caratteristiche e disciplina 815
7.2. Le novità introdotte dal D.L. n. 76/2013 (c.d. “Decreto Fare”) 818
8. Distacco illegittimo 819
8.1. Sanzioni civili 819
8.2. Sanzioni penali 819
9. Distacco comunitario 820
9.1. Disciplina comunitaria 820
9.2. La disciplina italiana e profili di incompatibilità con la giurisprudenza
della Corte di Giustizia 822
10. Profili previdenziali e assicurativi 824
caPItolo 5 - collegamento societario
1. Il gruppo di imprese e l’assenza di un quadro normativo di riferimento 828
2. Schemi di impiego del lavoratore nei gruppi societari 828
3. L’evoluzione giurisprudenziale tra fisiologia e patologia del fenomeno 829
3.1. La regola generale: la distinta personalità giuridica delle società
facenti parte di un medesimo gruppo 829
3.2. Le eccezioni alla regola: il superamento del “velo” societario 829
SOMMARIO
Parte V - crIsI Dell’IMPresa
caPItolo 1 - cassa Integrazione Guadagni
1. Premesse: l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 148/2015 838
2. Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria 838
2.1. Cause integrabili 839
2.2. Ambito di applicazione 840
2.3. Lavoratori beneficiari 840
2.4. Durata 841
2.5. Procedura per la richiesta 842
2.6. Misura del trattamento 845
2.7. Aspetti contributivi 846
3. Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria 847
3.1. Cause integrabili 847
3.2. Ambito di applicazione 850
3.3. Lavoratori beneficiari 851
3.4. Durata 852
3.5. Procedura per la richiesta 853
3.6. La rotazione 855
3.7. Misura del trattamento 856
3.8. Aspetti contributivi 859
4. Integrazione salariale ed altri istituti 859
5. Schede di sintesi: le principali differenze tra la precedente e la nuova normativa. 865
caPItolo 2 - la contrattazione di solidarietà
1. Introduzione 872
2. La contrattazione di solidarietà difensiva 873
2.1. Il c.d.s. di tipo “a)” 875
2.2. (Segue). Validità, efficacia, durata 878
2.3. Il contratto di solidarietà intergenerazionale 886
2.4. I c.d.s. di tipo “b)” e di tipo “c)” 891
3. La contrattazione di solidarietà espansiva 896
caPItolo 3 - le misure di sostegno al reddito contro la disoccupazione involontaria
1. La NASpI. Nozione, origine e funzione 904
1.1. Il campo di applicazione 905
SOMMARIO
1.2. I requisiti per l’accesso al trattamento. Lo stato di disoccupazione ... 908
1.3. Durata e misura del trattamento di disoccupazione 911
1.4. La sospensione e la decadenza 914
1.5. La NASpI come misura di sostegno all’auto imprenditorialità 920
1.6. Il finanziamento 921
2. DIS-COLL 924
3. ASDI 927
4. Il contratto di ricollocazione (rinvio) 928
caPItolo 4 - l’outplacement individuale
1. L’outplacement. Nozione, origine e funzione 932
2. La struttura del rapporto 933
2.1. La fonte: il rapporto datore di lavoro-lavoratore 934
2.2. Il rapporto datore di lavoro-società di outplacement 936
2.3. Il rapporto tra lavoratore e società di outplacement 940
3. Nuove misure “incentivanti” 941
caPItolo 5 - Procedure concorsuali. cenni e risvolti giuslavoristici
1. Le procedure concorsuali: profili generali 944
1.1. Dichiarazione di fallimento e Organi 944
1.2. Effetti del fallimento sui rapporti di lavoro 944
1.3. Il licenziamento intimato dal Curatore 946
2. La CIGS Fallimentare 949
3. Il trasferimento dell’azienda o del ramo di azienda fallita 950
4. La tutela dei diritti retributivi del lavoratore 951
4.1. La competenza a conoscere delle domande dei lavoratori 951
4.2. La domanda di ammissione al passivo 952
4.3. Il privilegio 952
4.4. L’intervento del Fondo di Garanzia 954
5. La tutela dei lavoratori e dei crediti di lavoro nella liquidazione coatta amministrativa 955
5.1. I rapporti di lavoro 957
6. La tutela dei lavoratori e dei crediti di lavoro nell’Amministrazione
Straordinaria delle grandi imprese in crisi 960
6.1. Effetti dell’apertura della procedura sui contratti di lavoro
subordinato in corso 962
7. La tutela dei lavoratori e dei crediti di lavoro nelle procedure
di composizione della crisi 966
7.1. Procedure di composizione delle crisi da sovra indebitamento 966
7.2. Procedura di liquidazione del patrimonio 967
7.3. Accordi di ristrutturazione dei debiti 968
8. La tutela dei lavoratori nel concordato preventivo 969
SOMMARIO
8.1. Effetti dell’ammissione alla procedura di concordato sul rapporto
di lavoro 970
8.2. CIGS e imprese soggette a concordato 971
8.3. Imprese in concordato e trasferimento d’azienda 971
Parte VI - cessaZIone Del raPPorto caPItolo 1 - licenziamenti individuali
1. Premessa 981
1.1. Nozione 981
1.2. Le diverse “ipotesi” di licenziamento 981
1.3. La disciplina di riferimento 981
1.4. La forma 982
1.5. L’onere di motivazione contestuale al licenziamento 983
1.6. I vizi formali: le conseguenze 983
2. Licenziamento nullo 983
2.1. Definizione 983
2.2. Il licenziamento determinato da motivo illecito 984
2.3. Il licenziamento discriminatorio 984
2.4. Le ipotesi di nullità previste dalla legge 985
3. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo 986
3.1. Nozione 986
3.2. Le ragioni inerenti all’attività produttiva 987
3.3. Segue: le ragioni inerenti all’organizzazione del lavoro 987
3.4. Segue: la soppressione del posto di lavoro 987
3.5. Criteri di scelta 989
3.6. La prova del giustificato motivo oggettivo 989
3.7. Sindacabilità nel merito 989
3.8. L’obbligo di repêchage 990
4. La procedura preventiva di conciliazione 993
4.1. Ambito di applicazione 993
4.2. La disciplina 993
4.3. Gli esiti del tentativo di conciliazione 994
4.4. La decorrenza degli effetti del licenziamento 994
5. I licenziamenti determinati da vicende personali del lavoratore 995
5.1. Licenziamento per superamento del periodo di comporto 995
5.2. Licenziamento per sopravvenuta inidoneità del lavoratore 999
5.3. Licenziamento per sopravvenuta impossibilità di rendere
la prestazione 1000
6. Licenziamento per giusta causa 1000
6.1. Definizione 1000
6.2. L’elemento fiduciario 1001
6.3. La gravità dell’inadempimento 1001
6.4. L’immediatezza 1002
SOMMARIO
6.5. La proporzionalità e la contrattazione collettiva 1003
7. Licenziamento per giustificato motivo soggettivo 1008
7.1. Definizione e raffronto con la giusta causa 1008
8. Licenziamento per giusta causa e licenziamento per giustificato motivo soggettivo - natura di licenziamento disciplinare 1009
9. L’impugnazione del licenziamento 1009
9.1. Onere di impugnazione 1009
9.2. Modalità di comunicazione e soggetti legittimati 1010
9.3. Termine di decadenza 1011
9.4. Le ipotesi escluse 1011
9.5. Efficacia dell’impugnazione e termine per la proposizione del
ricorso giudiziale 1011
10. Il regime sanzionatorio dei licenziamenti illegittimi 1012
10.1. Premessa 1012
10.2. La scriminante per l’applicazione delle diverse tutele: i requisiti dimensionali 1012
10.3. I diversi regimi applicabili: le tutele 1016
10.4. Tutela indennitaria “forte” 1024
10.5. Segue: la tutela obbligatoria 1025
10.6. Profili processuali 1027
11. La revoca del licenziamento 1028
12. I contratti a tutele crescenti e la disciplina dei licenziamenti dopo il
X.Xxx. 04/03/2015, n. 23 1028
caPItolo 2 - I licenziamenti collettivi
1. Il regime normativo anteriore alla L. n. 223/1991 1036
2. La nozione legale di licenziamento collettivo 1040
3. I presupposti numerico-dimensionali del licenziamento collettivo 1044
4. Il presupposto causale 1046
5. Casi di esclusione 1050
6. La procedura di consultazione sindacale: la comunicazione di avvio 1055
7. Segue: l’esame congiunto 1060
8. Segue: l’accordo sindacale 1061
9. Segue: i criteri di scelta legali e gli ulteriori limiti previsti dalla legge 1067
10. L’intimazione dei licenziamenti e la comunicazione 1070
11. L’impugnazione del licenziamento 1072
12. Collocamento dei lavoratori in mobilità 1074
13. Cenni sull’indennità di mobilità 1075
caPItolo 3 - le dimissioni e la risoluzione consensuale
1. Le dimissioni e la risoluzione consensuale 1080
1.1. Le dimissioni. Principi generali 1080
1.2. Le dimissioni per giusta causa 1081
1.3. La risoluzione consensuale 1083
SOMMARIO
2. La nuova procedura prevista dal Jobs Xxx 0000
3. La novella introdotta con la riforma Fornero 1087
3.1. La convalida delle dimissioni e della risoluzione consensuale 1089
3.2. L’invito a convalidare le dimissioni o la risoluzione consensuale 1091
3.3. La revoca delle dimissioni e della risoluzione consensuale 1092
3.4. Le sanzioni 1093
4. Dimissioni in caso di maternità o paternità 1094
4.1. Le novità introdotte dalla riforma 1095
5. Cause di invalidità: incapacità naturale e vizi del consenso 1097
5.1. Annullamento per incapacità di intendere e di volere 1097
5.2. Annullamento per violenza 1098
5.3. Annullamento per errore 1099
5.4. Annullamento per dolo 1099
caPItolo 4 - rinunzie e transazioni
1. Le rinunzie e le transazioni in materia di lavoro 1102
1.1. La rinunzia 1103
1.2. La transazione 1104
2. La disciplina 1105
2.1. I rapporti tutelati 1106
2.2. I diritti tutelati 1106
3. Le impugnazioni 1111
3.1. I soggetti legittimati 1111
3.2. Forma dell’impugnazione 1112
3.3. Termini per l’impugnazione 1112
3.4. Effetti dell’impugnazione 1113
3.5. Ulteriori possibilità di impugnazione 1113
4. Le rinunzie e le transazioni in sede conciliativa 1114
4.1. La conciliazione giudiziale 1115
4.2. La conciliazione innanzi alla Direzione Territoriale del Lavoro e in sede sindacale 1116
4.3. La conciliazione e l’arbitrato “sindacale” 1117
4.4. La conciliazione presso il collegio di conciliazione ed arbitrato 1117
4.5. La conciliazione per l’ipotesi di licenziamento economico 1118
4.6. L’offerta di conciliazione 1118
Parte VII - raPPortI sPecIalI
caPItolo 1 - Il rapporto di lavoro dirigenziale
1. La qualifica dirigenziale 1124
1.1. La qualifica dirigenziale in giurisprudenza e in dottrina 1124
1.2. Le definizioni nei CCNL di categoria 1126
1.3. Prassi e qualifica convenzionale 1129
2. La disciplina del rapporto di lavoro dirigenziale 1133
SOMMARIO
2.1. Orario di lavoro 1133
2.2. Part-time 1135
2.3. Xxxxx 1137
2.4. Contratto a termine 1139
2.5. Patto di stabilità 1143
2.6. Elementi variabili della retribuzione 1145
3. Il licenziamento del dirigente 1148
3.1. La tutela legale 1148
3.2. La giusta causa 1152
3.3. La nozione contrattuale di giustificatezza 1157
3.4. Licenziamento, contratto a termine e patto di stabilità 1163
3.5. Impugnazione del licenziamento 1166
4. Le dimissioni 1169
4.1. Le dimissioni dei dirigenti: disciplina legale 1169
4.2. Disciplina delle dimissioni nella contrattazione collettiva 1171
caPItolo 2 - Il lavoro giornalistico subordinato
1. Premessa 1180
2. Attenuazione del vincolo della subordinazione 1183
3. La distinzione tra praticante, professionista, pubblicista 1186
4. Ufficio stampa 1188
5. Il giornalista di fatto 1189
6. La clausola di coscienza - quando opera l’art. 32 del Cnlg 1192
caPItolo 3 - lavoro domestico
1. Il rapporto di lavoro domestico 1198
1.1. Gli elementi connotanti il lavoro domestico 1199
1.2. I datori di lavoro 1200
1.3. I lavoratori 1202
2. La costituzione del rapporto 1204
2.1. Le tipologie di lavoro domestico: il job sharing ed il lavoro accessorio 1205
2.2. La forma del contratto 1207
2.3. I soggetti del rapporto 1208
2.4. Il patto di prova 1210
2.5. L’orario di lavoro 1210
3. Gli obblighi delle parti 1213
4. Risoluzione del rapporto di lavoro 1216
4.1. Cause di recesso 1218
4.2. Malattia, maternità e TFR 1220
4.3. La tutela previdenziale 1223
SOMMARIO
caPItolo 4 - Il lavoro sportivo
1. Premessa 1228
2. Professionismo e dilettantismo 1228
2.1. Criteri di distinzione 1228
2.2. Il rapporto di lavoro dello sportivo dilettante 1230
2.3. Il rapporto di lavoro dello sportivo professionista. Rinvio 1231
3. I soggetti del rapporto di lavoro sportivo professionistico 1232
3.1. Lo sportivo professionista 1232
3.2. La società sportiva 1234
4. Autonomia e subordinazione nel rapporto di lavoro dello sportivo
professionista 1235
4.1. L’atleta 1235
4.2. Le altre figure 1237
5. Il rapporto di lavoro subordinato dello sportivo professionista 1237
5.1. Il contratto di lavoro sportivo 1238
5.2. La disciplina 1244
5.3. Prestazione sportiva e mobbing 1249
5.4. La “cessione del contratto” 1252
5.5. Lo scioglimento del contratto 1254
5.6. Tutela sanitaria, assicurativa e previdenziale 1256
6. Le controversie di lavoro tra sportivo professionista e società sportiva 1260
caPItolo 5 - lavoro artistico
1. Le peculiarità del rapporto di lavoro artistico 1266
2. I soggetti del rapporto di lavoro nello spettacolo 1266
2.1. I lavoratori 1266
2.2. I minori 1270
2.3. I datori di lavoro 1271
3. Le varie tipologie di contratti 1271
4. Il lavoro nelle fondazioni lirico-sinfoniche 1274
caPItolo 6 - lavoratori italiani all’estero
1. La disciplina applicabile e i soggetti destinatari 1278
2. Il regime previdenziale 1280
2.1. Lavoratori in ambito UE 1280
2.2. La Svizzera e i Paesi SEE 1285
2.3. Il D.L. 31/07/1987, n. 317 (conv. in L. n. 398/1987) 1285
2.4. Le Convenzioni per la sicurezza sociale per i Paesi extra CEE 1286
2.5. Comunicazioni e autorizzazioni 1287
3. Il regime fiscale 1289
SOMMARIO
3.1. I soggetti residenti 1290
3.2. I soggetti non residenti 1295
4. Le ipotesi di lavoro temporaneo all’estero 1296
4.1. La trasferta 1296
4.2. Il distacco nell’ambito della UE 1297
4.3. Il distacco in Paesi extracomunitari 1300
4.4. I lavoratori frontalieri 1300
caPItolo 7 - Il collocamento dei lavoratori stranieri in Italia
1. Introduzione 1304
2. Il lavoro degli extracomunitari. Il documento programmatico di
contenimento dei flussi migratori 1306
3. Il collocamento 1311
4. (Segue). Permesso di soggiorno e contratto di soggiorno per lavoro 1313
Parte VIII - DIrItto ProcessUale Del laVoro caPItolo 1 - Il processo del lavoro
1. Premessa 1320
2. Ambito di applicazione e competenza per materia 1320
2.1. Rapporti individuali di lavoro subordinato (privato) 1321
2.2. Rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti
di lavoro parasubordinato (privato) 1322
2.3. Rapporti di lavoro pubblico (subordinato e parasubordinato) 1324
2.4. Deroghe e precisazioni generali 1325
3. Competenza territoriale e questioni di rito 1328
3.1. Competenza per territorio 1328
3.2. La ripartizione interna e le questioni di rito 1329
4. Il primo grado di giudizio 1331
4.1. Il ricorso 1331
4.2. La memoria difensiva 1333
4.3. Costituzione e difesa personale delle parti 1334
4.4. Intervento volontario del terzo 1335
4.5. L’udienza di discussione 1335
4.6. I provvedimenti anticipatori 1339
4.7. La decisione 1340
5. L’appello 1341
6. Il ricorso in Cassazione 1344
caPItolo 2 - Il procedimento speciale per i licenziamenti
1. Premessa 1346
2. Il rito speciale per le controversie di lavoro 1349
SOMMARIO
2.1. Natura del nuovo rito 1350
2.2. Ambito di applicazione ratione temporis 1351
2.3. Ambito di applicazione ratione materiae 1353
2.4. Il principio di “prospettazione” della domanda per l’individuazione
del rito applicabile 1360
3. Obbligatorietà o facoltatività del rito speciale. Problematiche connesse 1361
3.1. Coordinamento con il rito del lavoro 1363
3.2. Errore nella scelta del rito e possibilità di mutamento 1364
3.3. Compatibilità con il nuovo rito dell’azione ex art. 700 c.p.c. 1369
4. Il giudizio di primo grado: la fase “urgente” 1370
4.1. Fase introduttiva: termini e decadenze 1371
4.2. Fase di trattazione: tentativo di conciliazione e atti istruttori 1373
4.3. Fase decisoria 1374
5. La fase di opposizione 1374
5.1. Aspetti formali 1374
5.2. Oggetto dell’opposizione 1376
5.3. Svolgimento e conclusione 1377
5.4. Ricusazione del Giudice 1377
6. Il giudizio di appello 1380
6.1. Svolgimento del secondo grado di giudizio 1380
7. Il ricorso per Cassazione 1382
caPItolo 3 - Prescrizione e decadenza
1. Premessa 1386
2. La prescrizione estintiva e presuntiva 1386
2.1. I crediti retributivi 1388
2.2. I crediti risarcitori 1391
2.3. I crediti contributivi 1392
2.4. La sospensione 1393
2.5. L’interruzione 1393
2.6. La rinuncia 1395
3. La decadenza 1395
caPItolo 4 - conciliazione e arbitrato
1. Conciliazione 1402
1.1. L’avvio del tentativo di conciliazione 1402
1.2. Il procedimento di conciliazione 1403
1.3. La conciliazione in sede sindacale 1404
2. Arbitrato 1404
2.1. L’arbitrabilità delle controversie in materia di lavoro 1405
2.2. Arbitrato rituale 1405
2.3. Arbitrato irrituale 1406
3. Disposizioni speciali in tema di conciliazione e arbitrato. Rinvio 1408
Indice analitico 1411