Contract
distribuzioni naturali […]. La tabella 6 mostra le stesse grandezze ottenute utilizzando le distribuzioni risk-neutral […] Nella tabella 5, il confronto tra i due contratti di tipo unit evidenzia una dominanza del contratto U2 rispetto al contratto U1. […]. Tabella 5: Confronto tra distribuzioni con parametri naturali | “dominanza” utilizzato nel suddetto documento non appare sufficientemente specificato, in quanto non è chiaro se si faccia riferimento ad una dominanza assoluta (per esempio, il pay-off di A è sempre minore del pay-off di B), ovvero ad una dominanza in media-varianza, ovvero ad una dominanza stocastica. Al riguardo si ritiene opportuno evidenziare che negli esempi di cui alle tabelle 5 e 6 non c’è dominanza stocastica di ordine 1 (le funzioni di probabilità si intersecano) e di conseguenza nemmeno di ordine n ≥ 2 . | |||||
Tabella 6: Confronto tra distribuzioni con parametri risk-neutral […] In altri termini il premio al rischio, implicito nel rendimento atteso del sottostante S2, compensa, in modo più che adeguato, l’ulteriore assunzione di rischio. Se si utilizzano le probabilità risk-neutral, le relazioni di dominanza si invertono. Infatti, come evidenziato nella tabella 6 (N.d.R.), il confronto tra i contratti di tipo unit linked mostra che l’elevata probabilità di rendimenti negativi del contratto U2 non è compensata da una altrettanto elevata probabilità di rendimenti positivi. […] Il confronto tra le due index linked è ancora più penalizzante per il contratto L2; infatti la probabilità di rendimenti bassi non è affatto compensata da una adeguata probabilità di rendimenti alti […]. | È evidente che non vi sono soluzioni semplici ed immediate all’annosa questione della stima del premio al rischio. D’altronde una semplice stima storica basata sui rendimenti passati dello strumento rischioso non sarebbe da ritenersi ragionevole, in quanto non indicativa delle realizzazioni future, come peraltro confermato dalla prassi consolidata di avvertire puntualmente l’investitore della insussistenza di ogni legame strutturato tra rendimenti passati e futuri. Pertanto, l’adozione della misura di probabilità risk-neutral, si qualifica come l’unica possibile per consentire comparazioni oggettive di quantità aleatorie. Infatti, essa fa emergere le differenti caratteristiche di rischiosità dei prodotti annullando l’effetto di rendimento atteso e consente quindi di verificare il rispetto della condizione di non arbitraggio. Tale condizione è del tutto equivalente al principio del pricing risk-neutral. Il fatto che tale comparazione avvenga in forma compatta al tempo corrente attraverso il calcolo del prezzo dello strumento finanziario rischioso, |
Considerazioni analoghe possono essere svolte in riferimento all’andamento delle probabilità risk-neutral al variare della volatilità. […]. Si osserva che, sia per le polizze unit che per le index linked, l’adozione della probabilità risk- neutral esclude la scelta dei contratti più rischiosi; la conclusione è del tutto coerente con il fatto che, se tutti i contratti hanno lo stesso rendimento atteso, allora l’unica scelta di un individuo “razionale” e avverso al rischio è quella che comporta il rischio minore. […]” | oppure al momento finale attraverso la comparazione delle distribuzioni dei rendimenti è un passaggio tecnico che non pregiudica le caratteristiche di oggettività del confronto. La distribuzione dei rendimenti al termine dell’orizzonte temporale di riferimento contiene al suo interno un più ampio ventaglio di informazioni che necessariamente vengono perdute nel procedimento di pricing al tempo corrente. In definitiva, la valutazione risk-neutral risulta per definizione dunque oggettiva e neutrale rispetto alle valutazioni di rischio del singolo operatore, sia esso l’intermediario o il singolo risparmiatore. Per tale motivo, riprendendo l’esempio numerico di cui al citato documento tecnico, corre l’obbligo di sottolineare che oltre al caso – in esso illustrato – in cui il passaggio alla misura di probabilità neutrale al rischio penalizza le probabilità di rendimento dell’investimento nei prodotti unit-linked e index-linked rispetto a quello nell’attività finanziaria priva di rischio, sussiste il caso opposto e speculare. Infatti, se i rendimenti attesi dei sottostanti S1 e S2 – secondo le stime soggettive dell’operatore coinvolto nella valutazione – fossero entrambi inferiori al valore di lungo periodo del tasso di interesse privo di rischio, la situazione espressa nelle tabelle 5 e 6 risulterebbe ribaltata, evidenziando come sotto la misura risk-neutral i prodotti esemplificati apparirebbero più convenienti che sotto la misura di probabilità c.d. “naturale”. Inoltre, si precisa che anche l’ultima affermazione riportata nella colonna a latere non coglie integralmente la logica sottesa alla |
metodologia indicata dall’Istituto, ed in particolare lo spirito stesso del principio di neutralità al rischio, che, per definizione, prescinde dalle valutazioni di rischiosità dell’attività finanziaria sottostante. Infatti, sotto la misura risk-neutral, l’individuo è per definizione neutrale al rischio (motivo per cui le sue valutazioni medie di rendimento di attività con un diverso grado di rischio sono identiche a quelle del rendimento dell’attività non rischiosa). Pertanto, al tempo corrente egli è indifferente tra tutti i contratti proposti. Nella prassi, l’individuo avverso al rischio si indirizzerà (ragionevolmente) sui contratti a minore volatilità attesa, e l’individuo propenso al rischio sui contratti più rischiosi. E ciò equivale certamente a un trattamento equo per definizione rispetto all’alternativa proposta nell’osservazione, che infatti impone all’insieme degli investitori la visione probabilistica arbitraria dell’intermediario. Infine, per completezza si evidenzia che larga parte delle osservazioni sopra riportate sono condivise dagli Autori del documento tecnico dell’Associazione in diversi lavori scientifici pubblicati e utilizzati come materiale didattico. Si cita a puro titolo esemplificativo la seguente frase: “Since market prices are determined by the natural expectations “distorted” by preferences, prevailing risk premiums and natural expectations cannot be derived from direct cross-sectional observations of the market. If the risk-neutral parameters of the valuation model have been estimated on current market data some exogenous information must be added in order to specify the natural probabilities underlying the model; of course some insight could be obtained from the analysis of the |
historical time series. Even though this enlarged specifications involves some degree of subjectivity, attention should be paid to the consistency with the estimated risk-neutral probabilities.” Referenze: Ait-Sahalia Y., 1996, “Nonparametric pricing of interest rate derivative securities”, Econometrica, 64, 527-560. Xxx-Xxxxxxx Y., Lo A. W., 2000, “Nonparametric risk management and implied risk aversion”, Journal of Econometrics, 94, 9-51. Xxxxxxxxxx X., Xx Xxxxxx X., Xxxxxxxx F., Pacati C. 2005, “Embedded Value in Life Insurance”, Dispensa delle Lezioni del Corso di Istituzioni di Matematica Attuariale per le Assicurazioni sulla Vita. French K. R., Xxxxxxx G. W., Xxxxxxxxx R. F., 1987, “Expected Stock Return and Volatility”, Journal of Financial Economics, 19, 3-29. Xxxxxx X. X, 1980, “On Estimating the Expected Return on the Market: An Exploratory Investigation”, Journal of Financial Economics, 8, 323-361. Xxxxxxx X., 2006, “A Guide to Quantitative Finance: Tools and Techniques for Understanding and Implementing Financial Analytics”, RiskBooks. Xxxxxxx J. T., 1997, “Resolving the Puzzling Intertemporal Relation between the Market Risk Premium and Conditional Market Variance: A Two- Factor Approach”, The Journal of Finance, 19, 425-442. Da non accogliere | ||||||
85 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Misura di Probabilità Neutrale al Rischio e Implementazione delle Simulazioni | Studio Xxxxxxxx & Associati | “Con riferimento alla simulazione numerica del valore del capitale investito, si chiede a codesta Commissione se: a) Abbia inteso indicare che la valutazione debba essere fatta esclusivamente con modelli di tipo “Black & Xxxxxxx”, escludendo quindi la possibilità di modellare i sottostanti assumendo ipotesi più realistiche del mercato (Xxxxxx, Xxxxxx con salti, processi di Xxxx a | Si ritiene opportuno rappresentare in primo luogo che la Commissione non ha mai raccomandato un modello specifico, quale ad esempio quello di Black-Xxxxxxx-Xxxxxx, da utilizzare nelle determinazioni quantitative necessarie al calcolo delle probabilità dei diversi scenari di rendimento dell’investimento finanziario. Pertanto, la libertà nella scelta del modello |
tempo stocastico, processi NIG, ecc.)? b) Nel caso in cui sia ammesso l’utilizzo di modelli che consentano una rappresentazione più realistica del mercato quali driver devono essere utilizzati per la loro scelta (principio della parsimonia, ecc.)?; c) Considerato che l’utilizzo di modelli differenti potrebbe generare, come dimostrato dalla dottrina, differenze dell’ordine anche del 200% del valore (rischio di modello), quali accorgimenti devono essere utilizzati per evitare significativi mispricing?” | rimane completa; sarà l’applicabilità operativa nella gestione delle simulazioni numeriche a fornire un criterio discriminante valido da valutare, evidentemente, rispetto ai modelli proprietari sviluppati dagli intermediari. La Commissione ha piuttosto indicato una metodologia basata sulla necessità di considerare la struttura a termine dei tassi d’interesse e quella delle volatilità e sul principio di neutralità al rischio. Ne discende che il modello di Black-Xxxxxxx- Xxxxxx presenta, come già illustrato nella risposta n. 84, evidenti limiti qualora – come accade ad esempio per i portafogli finanziari strutturati delle polizze index-linked – l’orizzonte d’investimento consigliato sia superiore all’anno. Inoltre, si precisa che il rispetto della misura di probabilità risk-neutral consente l’adozione – per la simulazione numerica del valore finale del capitale investito – di numerosi modelli più realistici dello standard Black- Xxxxxxx-Xxxxxx. Va da sé che ogni modello va esplicitato sotto la misura risk-neutral; nei casi di specie portati ad esempio – inclusi quelli in cui si modelli anche la possibilità di salti discontinui del sottostante – è sempre possibile fornire in forma esplicita una versione risk-neutral del modello e, quindi, una rappresentazione coerente della dinamica che governa il sottostante. In relazione al punto sub c) dell’osservazione formulata, si rappresenta che l’impostazione metodologica sottesa alla costruzione degli scenari probabilistici di rendimento dell’investimento finanziario garantisce per costruzione scostamenti contenuti tra i |
risultati ottenuti utilizzando modelli diversi e, pertanto, consente di evitare rilevanti mispricing. Infatti, tale impostazione è basata sul confronto tra la proiezione dei pay-off finali del capitale investito e quella dei pay-off finali del capitale nominale investito nell’attività finanziaria priva di rischio. Entrambe le proiezioni devono essere effettuate sotto la misura di probabilità risk- neutral e sono una parte del processo di pricing riferito all’istante di valutazione iniziale. L’informazione di base che la distribuzione a scadenza contiene è della stessa natura di quella contenuta nel prezzo al tempo corrente dello strumento finanziario. Ai fini della determinazione del pricing riferito all’istante di valutazione iniziale, tale informazione viene rettificata del valore del tempo e riassunta – mediante il calcolo del valore atteso – in un unico valore, il prezzo appunto. Tuttavia, per il calcolo delle probabilità di cui alla tabella degli scenari di rendimento, non è richiesto il pricing iniziale, che al massimo costituisce un utile strumento per la verifica indiretta della correttezza dei risultati raggiunti. Al contrario si richiede il c.d. pricing a scadenza (i.e. al tempo T) inteso come il calcolo dei controvalori del capitale investito e del capitale nominale investito nell’asset privo di rischio, entrambi riferiti al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato. Tale richiesta è condizione necessaria per la determinazione delle probabilità tabellari e permette di beneficiare del principale vantaggio del pricing a scadenza: conservare |
la ricchezza dell’informazione relativa ai possibili valori finali dello strumento finanziario rischioso e di quello privo di rischio. Allo stesso tempo, le proprietà di oggettività e comparabilità di prodotti diversamente ingegnerizzati rimangono inalterate. È la stessa struttura della tabella in parola che, focalizzando l’attenzione su un limitato numero di eventi al fine di fornire all’investitore-contraente un’informativa significativa e di immediata intelligibilità, riduce in parte l’elevata granularità informativa contenuta nell’intera distribuzione dei pay-off e con essa anche la possibilità di significativi mispricing. Infatti, tale aggregazione mitiga le differenze attribuibili alla “scelta-modello”, e, conseguentemente, gli scostamenti tra le probabilità dei diversi scenari calcolati mediante l’utilizzo di modelli tra loro eterogenei sono tendenzialmente assai ridotti. Chiarimento fornito | ||||||
86 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Misura di Probabilità Neutrale al Rischio e Implementazione delle Simulazioni | ANIA | “[…] si prevede che la simulazione sia “determinata considerando le caratteristiche della struttura a termine dei tassi e di quella della volatilità degli strumenti finanziari”. Si interpreta che le simulazioni debbano essere effettuate con modelli che riproducano la struttura a termine della volatilità, adottando metodologie non univoche come ad esempio modelli Garch o modelli a volatilità stocastica o locale. Si osserva che riprodurre la struttura a termine delle volatilità di asset illiquidi crea una serie di problematiche e di aggravi operativi. Si chiede, pertanto, di eliminare il riferimento alla struttura a termine delle volatilità”. | L’ampio riferimento al rispetto della misura risk-neutral consente l’adozione, per la simulazione numerica del controvalore finale del capitale investito, di numerosi modelli più realistici dello standard Black-Xxxxxxx- Xxxxxx in grado di catturare i movimenti nella struttura a termine della volatilità, quali ad esempio il modello di Xxxxxx o i modelli a volatilità locale. Per tali modelli è sempre possibile fornire in forma esplicita una versione neutrale al rischio – e quindi univoca ed oggettiva – della dinamica che governa il sottostante, senza dover ricorrere a soluzioni che presentano un notevole livello di difficoltà in termini di implementazione, quali ad esempio quelle di tipo GARCH. Da non accogliere |
87 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Misura di Probabilità Neutrale al Rischio e Trattamento delle correlazioni | ANIA | “[…] la nota 5 a pagina 288 prevede che “L’applicazione del principio della neutralità al rischio definisce univocamente la misura di probabilità sottesa alla simulazione numerica e, quindi, consente di risolvere a priori il problema delle correlazioni tra gli andamenti delle diverse componenti elementari che caratterizzano l’ingegnerizzazione finanziaria del capitale investito”. Si chiedono chiarimenti, in particolare sui motivi per i quali il problema si ritiene risolto, e sul comportamento da adottare in materia di correlazioni.” | Le problematiche cui l’osservazione fa riferimento devono essere gestite dagli intermediari secondo le medesime soluzioni utilizzate nell’ambito della loro operatività. Ciò premesso, si evidenzia che sotto la misura di probabilità neutrale al rischio e nell’ipotesi che la dinamica dell’attività rischiosa sia governata da un’equazione differenziale stocastica (ad esempio da un moto Geometrico Browniano), il drift di tale equazione è riconducibile al tasso di interesse istantaneo privo di rischio. Al fine di gestire il problema delle correlazioni una semplice soluzione consiste nel determinare ex ante la dinamica stocastica dell’attività finanziaria priva di rischio – anche al fine di pervenire alla distribuzione di probabilità del controvalore del capitale nominale al termine dell’orizzonte d’investimento consigliato – e, quindi, nell’utilizzare tale set informativo, a fini simulativi, nel drift dell’equazione differenziale stocastica che descrive l’evoluzione nel tempo del valore dell’attività rischiosa. La procedura appena descritta determina una struttura di correlazione implicita tra la dinamica del tasso di interesse istantaneo privo di rischio e quella dell’attività rischiosa, e, quindi, in termini generali, anche tra le dinamiche delle componenti obbligazionaria e derivativa (anche, eventualmente di natura sintetica) del portafoglio finanziario strutturato. Chiarimento fornito |
88 | Scenari probabilistici di rendimento del CAPITALE INVESTITO | Allegato 1B Schema 6 e Comunicazione Metodologica | Misura di Probabilità Neutrale al Rischio | ANIA | “Si osserva che all’investitore è data chiara percezione del rischio di credito – che grava sulle index linked – dal rating dell’emittente, che deve essere dichiarato nel prospetto informativo; | Con riferimento ai prodotti di tipo index- linked, si ribadisce che per le determinazioni quantitative necessarie al calcolo dei valori probabilistici da riportare nella tabella degli |
e Rischio di credito | inoltre, all’emissione il rischio di credito è limitato dalla qualità alta del rating ammesso (non peggiore di A-), quindi ha in genere scarso effetto sui rendimenti attesi. Proposta 6 Precisare che “le rettifiche che si dovessero eventualmente rendere necessarie per considerare il rischio credito ...” possono essere effettuate utilizzando la probabilità di fallimento e il recovery rate conformemente alle modalità di calcolo da definire nelle istruzioni operative. […] Il calcolo della probabilità di fallimento è naturalmente collegato al modo in cui si modellizza il rischio di credito; in ogni caso si osserva che, qualunque sia il modello, ai fini della individuazione della distribuzione del rendimento a scadenza, dovrebbero essere utilizzate le probabilità naturali (probabilità storiche). Osservazione. Le probabilità di fallimento risk- neutral sono implicite nel prezzo di mercato dei titoli corporate e contengono quindi il premio per il rischio creditizio; risultano quindi adeguate ai fini del calcolo del valore o della perdita attesa per rischio creditizio durante la vita del contratto. Le probabilità storiche, o naturali, sono di solito dedotte dalle agenzie di rating in base a modelli che tengono conto di indicatori ritenuti significativi dello “stato di salute” delle aziende e dei fallimenti effettivamente registrati.” | scenari di rendimento dell’investimento finanziario occorre tener conto di tutti i rischi che caratterizzano il prodotto, tra cui anche l’eventuale esposizione al rischio di credito. Ciò premesso, si rappresenta che le rettifiche necessarie per incorporare il rischio di credito nei valori da riportare nella tabella degli scenari di rendimento non devono essere effettuate utilizzando le probabilità di insolvenza e il tasso di recupero in caso di insolvenza, ma piuttosto intervenendo sui risultati ottenuti in ipotesi di neutralità al rischio e in assenza di esposizione al rischio di credito. Infatti, anche in presenza di rischio di credito l’utilizzo delle c.d. “probabilità naturali” o storiche per il calcolo della distribuzione di probabilità del rendimento dell’investimento finanziario presenta insuperabili profili di soggettività, già ampiamente illustrati in precedenza, che renderebbero inevitabilmente discutibili i risultati ottenuti (cfr. anche risposta n. 84). Al contrario, come osservato anche nel documento tecnico dell’Associazione, lo spazio di probabilità risk-neutral risulta il più consono ad effettuare tali rettifiche, poiché i prezzi di mercato (calcolati sotto la misura neutrale al rischio) incorporano già la valutazione oggettiva del rischio di credito. In assenza di prezzi di mercato significativi, la rettifica deve essere effettuata avendo a riferimento misure di mercato del rischio di credito, come ad esempio lo spread sui Credit Default Swap e il discount margin. Da non accogliere | ||||
89 | Scenari PROBABILISTICI DI RENDIMENTO DEL | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione | Attività finanziaria utilizzata per il | ANIA | “Le finalità dell’informativa – L’apparato informativo da produrre è finalizzato alla “tutela degli investitori” (p. 9), deve “consentire scelte | Si valuta che la lettura dei dati contenuti nella tabella degli scenari di probabilità rappresenti uno strumento intelligibile e completo per |
CAPITALE INVESTITO | Metodologica | confronto | di investimento consapevoli” a “coloro che impiegano il capitale in funzione di un’aspettativa di rendimento e di un rischio ad essa connesso” (p. 19). Questa finalità lascia intendere che si debba fare riferimento al punto di vista dell’investitore e non del “gestore” dello strutturato; in particolare che i confronti – in termini di rischio-rendimento – tra il prodotto offerto (la index) e “prodotti alternativi di riferimento” debbano essere costruiti con prodotti alternativi effettivamente disponibili sul mercato, e alla portata dell’investitore.” | una comparazione diretta ed oggettiva con altri prodotti rientranti nella medesima tipologia (altre polizze di tipo index-linked) ovvero aventi analoga ingegnerizzazione finanziaria (ad esempio alcune unit-linked a obiettivo di rendimento/protette e/o garantite) ed offerti sul mercato mediante pubblicazione di un Prospetto costruito secondo i medesimi obblighi informativi. A questo si aggiunge che l’attività finanziaria priva di rischio – effettuate opportune scelte computazionali di carattere tecnico e finalizzate alla corretta determinazione dei suddetti scenari (cfr. risposta n. 91) – può essere assimilata ad un titolo privo di rischio indicizzato all’andamento dei tassi di interesse, come ad esempio i CCT. Ne discende che ai fini della rappresentazione nel Prospetto d’offerta è possibile fare riferimento, nell’ambito dell’illustrazione dei suddetti confronti probabilistici, ad un ipotetico titolo di Stato indicizzato. Chiarimento fornito | ||
90 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 1, [5] e [6] | Attività finanziaria utilizzata per il confronto | ABI | “Parte I del prospetto [d’offerta] {di ammissione alle negoziazioni} – Caratteristiche del/i fondo/i oppure della SICAV e modalità di partecipazione Punto 10. Profilo di rischio del Fondo/Comparto […] Con riferimento all’ultimo paragrafo del Punto 10, si richiede di chiarire che cosa si intenda per […] “attività finanziarie prive di rischio”.” | L’espressione “attività finanziarie prive di rischio” è stata utilizzata per indicare l’attività finanziaria in cui occorre investire il capitale nominale al fine di implementare il confronto probabilistico richiesto per la costruzione degli scenari di rendimento dell’investimento finanziario. Tale attività finanziaria non è soggetta a rischio di insolvenza e, su un orizzonte temporale pari a quello cui il suddetto confronto è riferito, essa realizza un rendimento il cui valore deve essere determinato capitalizzando con frequenza periodica (ad esempio giornaliera) il tasso di interesse a breve privo di rischio (cfr. anche risposta n. 91). Chiarimento fornito |
91 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi [5] e 6 e Comunicazione metodologica | Processo stocastico del conto corrente e Attività finanziaria utilizzata per il confronto | ANIA | “Il paragrafo “3. Simulazione numerica del valore dell’investimento del capitale nominale in un’attività finanziaria priva di rischio” impone di effettuare le simulazioni utilizzando come contratto di confronto per la valutazione del rischio-rendimento del prodotto index linked, un’attività finanziaria priva di rischio realizzata mediante l’utilizzo del c.d. processo stocastico del conto corrente. Si ritiene che la suddetta definizione di attività finanziaria priva di rischio non consenta un confronto coerente con le effettive caratteristiche del prodotto nell’ottica dell’investitore. Si richiede, pertanto, di riferirsi a “titoli obbligazionari privi di rischio”, consentendo a tal riguardo l’utilizzo di titoli del “tipo BTP”. […] la struttura di conto corrente non consente di impostare uno schema di confronto dagli esiti facilmente percepibili dall’investitore […] C’è da segnalare inoltre la vacuità indotta dalla logica del conto corrente nell’esito del confronto: in riferimento ai dati delle tabelle 5 o 6 (trattasi delle tabelle 5 e 6 sopra riportate, N.d.R.) – a esempio – potrebbe risultare non facilmente comprensibile al normale investitore il fatto che per definire il rendimento “in linea” con l’“attività priva di rischio” si consideri un intervallo compreso tra l’1.03% e il 7.43%. Un contratto di riferimento appropriato potrebbe essere un’obbligazione (di tipo coupon bond) a tasso fisso, di durata analoga alla index, effettivamente disponibile sul mercato e perciò effettivo strumento alternativo per l’investitore. Si potrebbe considerare, a esempio, un Btp per il quale si effettui il reinvestimento delle cedole fino alla scadenza del titolo. […] Comunque, se si volesse confermare il confronto | Con riferimento all’osservazione dell’Associazione si evidenzia preliminarmente che in base al principio di neutralità al rischio, in un dato momento e per una data di scadenza prefissata, qualsiasi titolo obbligazionario privo di rischio – indipendentemente dalla sua struttura – garantisce in termini generali lo stesso rendimento offerto dal processo di conto corrente sul medesimo intervallo temporale. Ciò premesso, si rappresenta che l’ipotesi dell’Associazione di identificare un titolo obbligazionario privo di rischio, al fine di qualificare una rappresentazione nel Prospetto d’offerta degli scenari probabilistici di rendimento, richiede una valutazione della sua idoneità nel contemperare l’esigenza di coerenza computazionale con quella di intelligibilità per l’investitore-contraente. Per i motivi di seguito esposti si valuta non accettabile, in termini generali, il suggerimento dell’Associazione di ricorrere – per le determinazioni quantitative degli scenari in parola – all’utilizzo di un qualsiasi titolo obbligazionario privo di rischio; cionondimeno si ritiene che ai fini della rappresentazione nel Prospetto d’offerta e di una maggiore intelligibilità per l’investitore sia possibile fare riferimento nell’ambito dell’illustrazione dei suddetti confronti probabilistici ad un ipotetico titolo di Stato indicizzato. I titoli obbligazionari a cedola fissa non costituiscono una metrica di confronto oggettiva inter-prodotto, in quanto: - non è verosimile ipotizzare di individuare, per ogni portafoglio finanziario strutturato |
con una logica di roll-over – com’è quella del conto corrente – potrebbe essere più appropriato considerare un titolo di Stato indicizzato – ad esempio un CCT – che tutelerebbe […] le esigenze di trasparenza e di “concreta” alternativa […]. Proposta 2 Ripristinare nella “Tab. 2” l’espressione “titoli obbligazionari privi di rischio” in luogo di “attività finanziarie prive di rischio”, precisando che si tratta di titolo del “tipo Btp” (o eventualmente – in subordine – del “tipo CCT”); richiedere di indicare con precisione il riferimento di mercato tramite il codice Isin. Considerazioni su esempi di calcolo, per la “Proposta 2” – La tabella 8 e la tabella 9 riportano le probabilità degli eventi della “Tab. 2” avendo scelto come benchmark il Btp 4.75 01/08/2007-01/02/2013, codice Isin IT0003357982, con un tasso interno di rendimento uguale a 4:47% e vita a scadenza prossima a quella dei contratti da valutare. Tabella 8: Benchmark BTP: confronto tra distribuzioni con parametri naturali Tabella 9: Benchmark BTP: confronto tra distribuzioni con parametri risk-neutral | in cui il prodotto index-linked investe, un BTP avente la medesima durata; - anche individuando un BTP sintetico avente la medesima durata del portafoglio finanziario strutturato, la scelta della struttura cedolare introduce margini di discrezionalità che conducono a inevitabili e significative deformazioni quantitative. Peraltro, anche dall’analisi empirica riportata nel documento tecnico presentato dall’Associazione (cfr. tabelle 8 e 9) si evince come un titolo obbligazionario con cedole fisse sia scarsamente sensibile alla volatilità della struttura a termine del tasso a breve istantaneo; circostanza che fornisce intervalli non significativi ai fini del confronto probabilistico previsto dalla tabella degli scenari di rendimento. Per quanto riguarda la proposta di utilizzare in subordine un titolo di Stato indicizzato (come i Certificati di Credito del Tesoro ), si rappresenta che l’investimento del capitale nominale in questa tipologia di strumenti finanziari è assimilabile nella sostanza all’impostazione metodologica definita dalla Consob. Ciò è peraltro confermato anche dai risultati numerici riportati nel citato documento tecnico dell’Associazione. Tuttavia, si rileva che il ricorso ai CCT introduce un elemento di discrezionalità in sede di scelta del titolo obbligazionario per quanto attiene alla struttura cedolare, peraltro comportando un onere ulteriore dal punto di vista computazionale rispetto alla metodologia indicata dall’Istituto proprio connesso all’esigenza di modellarne le cedole variabili con riferimento alla tempistica di determinazione della struttura del pay-off del portafoglio finanziario strutturato. |
La tabella 10 e la tabella 11 riportano le probabilità degli eventi della “Tab. 2” avendo scelto come contratto di confronto il Cct 02/01/2006-01/11/2012 codice Isin IT0003993158, tasso della cedola in corso del 4:28% e vita a scadenza prossima a quella dei contratti da valutare. La scelta del Cct come benchmark, come risulta dal confronto con le tabelle 5 e 6, non porta a risultati sostanzialmente diversi da quelli ottenuti in riferimento al “processo del conto corrente”.” Tabella 10: Benchmark CCT: confronto tra distribuzioni con parametri naturali Tabella 11: Benchmark CCT: confronto tra distribuzioni con parametri risk-neutral | Da accogliere parzialmente | |||||
92 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schema 6 e Comunicazione Metodologica | Processo stocastico del conto corrente per la rappresentazione della componente obbligazionaria del capitale investito (index) | ANIA | “[…], sempre al paragrafo 2 si fa riferimento, per l’elaborazione delle simulazioni in esame, alle “… caratteristiche della struttura a termine dei tassi e di quella della volatilità degli strumenti finanziari che … sono sottostanti il portafoglio finanziario strutturato”. Si osserva che proprio il doveroso rispetto, nell’ottica dell’investitore e della trasparenza delle informazioni ad egli fornite, di comunicare in maniera non alterata gli effettivi contenuti del contratto assicurativo, non consente di sostituire la componente obbligazionaria del prodotto con il “processo stocastico del conto corrente”. | La Comunicazione metodologica non disciplina specificamente i criteri per la determinazione dei controvalori finali delle diverse componenti del capitale investito, ma richiede che, ove necessaria, la simulazione numerica sottesa a tale determinazione sia effettuata nel rispetto del principio della neutralità al rischio. Tale principio, come già illustrato nella risposta n. 87, consente di risolvere a priori anche il problema delle correlazioni tra le diverse componenti del capitale investito e di determinare quindi in modo corretto l’intera distribuzione di |
Tale sostituzione, infatti, entrerebbe in palese conflitto con gli obblighi di informare l’investitore in relazione al reale contenuto del contratto da sottoscrivere. Si richiede, pertanto, di eliminare il riferimento al “processo stocastico del conto corrente” e di poter utilizzare ai fini delle simulazioni l’effettiva componente obbligazionaria del prodotto. Proposta 4 – Precisare che i calcoli per la “Tab. 2” relativi al contratto index linked vanno effettuati “tenendo conto delle effettive caratteristiche contrattuali della componente obbligazionaria e della componente derivativa”. La componente obbligazionaria della index non può essere sostituita col “processo stocastico del conto corrente”, in quanto si altererebbero le caratteristiche contrattuali della index e quindi si produrrebbe una comunicazione non veritiera per l’investitore.” “È importante segnalare – sempre ai fini della “tutela dell’investitore” – che da una indicazione ‘ufficiosa’ […] si potrebbe inferire che il calcolo della distribuzione del rendimento a scadenza vada effettuato considerando l’importo relativo alla componente obbligazionaria investito nel “processo stocastico del conto corrente” e di individuare la distribuzione del rendimento del “capitale investito” “assemblando opportunamente i payoff a scadenza delle due componenti […]”. Considerata la diffusione pubblica dell’ambiguità – sebbene non indotta da documenti ufficiali – è auspicabile che venga precisato esplicitamente nelle istruzioni operative di valutare la componente obbligazionaria tenendo conto delle caratteristiche contrattuali, e in particolare dei cash-flow generati. | probabilità dei possibili controvalori finali dello stesso. Con riferimento alle singole componenti del capitale investito, l’applicazione del principio di neutralità al rischio deve essere declinata in considerazione delle loro caratteristiche specifiche e, quindi, in una rappresentazione integrata dei diversi rischi che sulle stesse insistono. Ne discende che, se ad esempio una componente elementare del portafoglio finanziario strutturato è ingegnerizzata in maniera tale da rimborsare in un’unica soluzione un importo predefinito senza esporre l’investitore-contraente ad alcun rischio, l’inserimento di tale importo negli scenari di probabilità non richiederà alcun contributo simulativo. Per ulteriori chiarimenti sul punto si rinvia alla Comunicazione metodologica aggiornata. Con riferimento all’“opportuno assemblaggio delle due componenti”, la scelta di non individuare la modalità attraverso cui svolgere il processo simulativo è da ricondursi alle peculiarità delle diverse strutture che possono essere ingegnerizzate. Tali strutture, infatti, possono talora richiedere determinazioni quantitative riferite direttamente al portafoglio finanziario strutturato, senza la necessità di implementare simulazioni separate delle diverse componenti elementari dello stesso. Anche in tal caso è la scelta della misura di probabilità neutrale al rischio che garantisce l’omogeneità dei risultati della simulazione. Le metodologie adottate devono infatti riflettere la concreta operatività di misurazione e controllo dei rischi che |
Il punto è particolarmente delicato poichè l’alterazione delle caratteristiche contrattuali porterebbe a comunicare “informazione non veritiera” per l’investitore.” | l’intermediario pone in essere nella propria attività di proprietary trading. Da accogliere parzialmente | |||||
93 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi [1], 5 e 6 e Comunicazione metodologica | Processo stocastico del conto corrente e Tasso overnight | ANIA | “Sempre con riferimento al paragrafo 3, la nota (7) a pagina 289 per la modellizzazione dell’attività finanziaria priva di rischio richiede l’utilizzo del c.d. tasso overnight ovvero di grandezze similari. […] Si osserva che il tasso overnight non appare adeguato a definire un’alternativa effettivamente praticabile dall’investitore. Pertanto, si richiede di eliminare il riferimento al tasso in esame. […] L’utilizzazione del “tasso overnight”, a esempio l’Eonia, quale parametro di indicizzazione di un conto corrente da considerare “attività finanziaria priva di rischio”, non definisce un’alternativa effettivamente praticabile dall’investitore […]. La remunerazione della maggior parte dei conti correnti è agganciata al tasso ufficiale di sconto BCE o, comunque, a rendimenti definiti su orizzonti temporali più ampi (a esempio rendimenti di Bot o tassi Euribor). D’altra parte, nei modelli stocastici per i tassi di interesse il tasso istantaneamente non rischioso ha il significato di tasso a breve rappresentativo del sistema economico. Da questo punto di vista l’assimilazione del tasso istantaneamente non rischioso col “tasso overnight” è discutibile, essendo quest’ultimo espressivo piuttosto di un particolare segmento di attività economica (legata, di solito, a operazioni di tesoreria). A esempio, nei modelli di struttura per scadenza con struttura endogena (come i modelli di Xxx, Ingersoll e Xxxx o di Xxxxxxx e loro estensioni), è prassi diffusa utilizzare il tasso a tre mesi come proxy del tasso istantaneamente non | Il riferimento al tasso overnight deriva dalla opportuna scelta di un passo di discretizzazione giornaliero funzionale tra l’altro: - a garantire che la simulazione dell’evoluzione nel tempo del valore del portafoglio finanziario strutturato sia oggettiva e coerente con la struttura temporale di qualificazione del relativo pay-off; - ad approssimare opportunamente in sede simulativa su intervalli temporali discreti il tasso di interesse istantaneo non rischioso che, come noto, è una quantità puramente teorica. Tale scelta è idonea a mediare le esigenze computazionali con l’esigenza di rigore analitico. Infatti, ad esempio, simulare l’andamento del tasso ad intervalli infragiornalieri avvicina maggiormente al modello teorico, ma diventa molto oneroso dal punto di vista delle risorse di calcolo. Ne discende che il riferimento al tasso overnight non è connesso ad alcuna specifica indicazione concernente la modellistica ovvero le metodologie di calibrazione parametrica. Con riferimento alla specifica osservazione dell’Associazione si evidenzia comunque che stime accurate per i parametri del processo del tasso a breve istantaneo possono essere ottenute utilizzando ad esempio titoli obbligazionari senza cedole con scadenze fino a 3 mesi e non ricorrendo a calibrazioni |
rischioso. […] Proposta 3 Eliminare nella nota 7 di p.289 il riferimento al tasso overnight, che non può essere considerato […] proxy appropriata del tasso a breve, per calibrare i parametri del modello di strutture a per scadenza per i tassi di interesse.” | dirette sulle serie storiche del tasso overnight. Si rammenta, infine, per completezza, che l’impostazione della Comunicazione metodologica non prevede la raccomandazione di specifici modelli ovvero procedure di calibrazione dei parametri bensì solo le indicazioni necessarie per implementare il confronto probabilistico di cui alla tabella degli scenari di rendimento, i.e. la misura di probabilità neutrale al rischio e la conseguente coerenza parametrica unitamente alla qualificazione degli eventi da misurare. E ciò in quanto i destinatari della Comunicazione medesima per via della concreta operatività dei propri desk sui mercati finanziari adottano soluzioni consolidate nella prassi operativa e descritte in letteratura sia dal punto di vista della modellistica che della calibrazione dei parametri. Referenze: Ait-Sahalia Y., 1996, “Nonparametric pricing of interest rate derivative securities”, Econometrica, 64, 527-560. Xxxxxxx, X., Xxxx J., Pearson N., (1999) “Using proxies for the short rate: when are three months like an instant?” Review of Financial Studies, 12, 763-806. Xxxxxxx D., Xxxx J., Pearson N., 1999, “Using proxies for the short rate: when are three months like an instant?” Review of Financial Studies, 12, 763-806. Pan X., 2002, “The jump-risk premia implicit in options: evidence from an integrated time-series study”, Journal of Financial Economics, 63, 3-50. Da non accogliere | |||||
94 | Scenari probabilistici di rendimento del CAPITALE INVESTITO | Allegato 1B Schemi 1, 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Processo stocastico del conto corrente e | Studio Xxxxxxxx & Associati | “La comunicazione giudica “adeguato l’utilizzo del c.d. tasso overnight” per la simulazione numerica del valore dell’investimento privo di rischio. Trattandosi di una locuzione non | Cfr. risposta n. 93. |
Tasso overnight | perentoria si chiede se, considerata anche la dottrina prevalente che ritiene sconsigliato l’utilizzo di questo tasso per l’elevata volatilità cui soggiace, possa essere adottato in alternativa altro tasso coerente con l’impostazione metodologica (rendimenti del mercato obbligazionario, tassi swap, ecc.).” | |||||
95 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Processo stocastico del conto corrente e Costi dell’attività finanziaria priva di rischio | ANIA | “[…], si osserva che l’attività finanziaria utilizzata come contratto di confronto non tiene conto dei costi. Si osserva che l’assenza di costi appena citata potrebbe mostrare risultati fuorvianti. Si chiede pertanto di considerare anche i costi dell’attività risk-free (ad es. come media di mercato) al fine di effettuare un confronto coerente.” | Si valuta che l’osservazione dell’Associazione si basi sull’assunzione che l’obiettivo finale del confronto con il valore finale dell’attività finanziaria priva di rischio sia esclusivamente quello di una comparazione diretta con l’investimento alternativo in un ipotetico conto corrente. Al riguardo, si rappresenta che il confronto con l’attività finanziaria priva di rischio rappresenta solo il primo di due confronti, ove il secondo è invece quello che, assumendo quale comune riferimento l’attività finanziaria priva di rischio, si realizza nella comparazione “inter-prodotto” (ad esempio tra due diverse index-linked), in quanto l’attività finanziaria non rischiosa costituisce una metrica oggettiva su cui è possibile numerarizzare il profilo di rischio delle diverse strutture offerte sul mercato. Ciò detto, è inoltre opportuno evidenziare che la metodologia prescritta dalla Xxxxxx considera implicitamente i costi connessi all’attività finanziaria risk-free. Infatti, tale metodologia assume l’investimento in tale attività di un importo pari al capitale nominale, e non al premio, laddove la differenza tra queste due grandezze è in parte riconducibile alle spese di emissione del contratto che si assume costituiscano una buona proxy del costo dell’attività finanziaria non rischiosa. Da non accogliere |
96 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Calibrazione dei parametri | Studio Xxxxxxxx & Associati | “La calibrazione dei parametri dei modelli potrebbe non essere possibile o perché i sottostanti non hanno un mercato di opzioni di tipo call europee o perché ne hanno uno non sufficientemente spesso. Quali accorgimenti occorre adottare?” | In relazione alla presente osservazione si ribadisce in primo luogo che non è volontà della Consob fornire indicazioni tecniche sui modelli da utilizzare, né sulle modalità di calibrazione dei relativi parametri né sugli accorgimenti da adottare per la gestione di problematiche specifiche connesse alle calibrazioni. È infatti ferma convinzione dell’Istituto che tali aspetti debbano essere gestiti dai soggetti vigilati mediante il ricorso ai loro modelli interni, anche al fine di evitare l’alimentazione di un oneroso quanto inutile fenomeno di “modellistica parallela” (i.e. una per l’operatività interna ed una per ottemperare agli obblighi di trasparenza informativa). Ciò premesso, si rileva in linea generale che, quando il mercato non è sufficientemente spesso da consentire un’adeguata calibrazione parametrica del modello scelto, altre caratteristiche indesiderate sono l’illiquidità e la scarsa ampiezza. In tali avverse condizioni, i benefici di un modello complesso ad elevata numerosità parametrica sono molto ridotti e non ne compensano le difficoltà computazionali. In tali casi, una soluzione percorribile potrebbe essere rappresentata dal ricorso a un modello più snello e facilmente gestibile. Chiarimento fornito |
97 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Calibrazione dei parametri | Studio Xxxxxxxx & Associati | “La calibrazione dei parametri dei modelli effettuata su dati di mercato implica l’utilizzo di procedure di ottimizzazione particolarmente robuste, stante l’elevata non linearità dei funzionali di stima. Come noto l’utilizzo di metodologie non appropriate potrebbe generare importanti ripercussioni sulle simulazioni con evidente effetto sulle distribuzioni probabilistiche associate. La scelta dei metodi di ottimizzazione | Ferma restando la premessa di cui alla risposta precedente, in linea generale si rappresenta che, come ampiamente sostenuto in letteratura, per ottenere buoni risultati nella calibrazione di un modello di pricing e/o simulazione, un’adeguata procedura di ottimizzazione va affiancata da un’accorta selezione delle soluzioni numeriche proposte dall’algoritmo che abbia un significato |
è da ritenersi comunque libera o deve soggiacere a taluni vincoli?” | finanziario e sia ragionevolmente in accordo con i dati disponibili pubblicamente alla data di riferimento. Chiarimento fornito | |||||
98 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schema 5 e Comunicazione Metodologica | Orizzonte temporale per il calcolo degli scenari di rendimento del capitale investito | ANIA | “[…] si prevede che la simulazione sia effettuata assumendo quale orizzonte temporale di riferimento quello “preso a riferimento per la protezione…”. Tale indicazione comporta dubbi applicativi in merito al comportamento da adottare in caso di prodotti unit linked che prevedono meccanismi di protezione del valore del capitale investito a scadenza (c.d. CPPI). Si ritiene che in tal caso sia possibile comunque adottare come orizzonte temporale quello pari al minimo consigliato e si chiede conferma di tale interpretazione.” | Con riferimento ai prodotti protetti corre l’obbligo di precisare preliminarmente che l’inarrestabile processo di innovazione finanziaria ha portato in tempi recenti all’ingegnerizzazione di prodotti che proteggono oltre il 100% dell’investimento finanziario. Trattasi dei prodotti c.d. “a obiettivo di rendimento”, di fatto assimilabili a quelli a gestione protetta, con l’unica differenza sostanziale costituita dal valore della “percentuale-obiettivo”. L’innovazione finanziaria ha altresì reso oramai frequente il ricorso a strutture finanziarie di protezione che non proteggono una percentuale fissa dell’investimento finanziario (i.e. che non hanno un obiettivo di rendimento noto ex ante), bensì variabile in funzione dell’andamento dell’attività finanziaria sottostante, tipicamente mediante il ricorso a componenti derivative di tipo opzionale non plain vanilla. Poiché per tali prodotti l’obiettivo di rendimento/protezione non è determinabile a priori (di fatti, al momento iniziale solo l’algoritmo di calcolo di tale obiettivo risulta noto), esso può solo essere stimato mediante simulazioni numeriche. Va da sé che per queste strutture finanziarie la compilazione della tabella degli scenari di rendimento dell’investimento finanziario non prevede l’indicazione della probabilità di realizzazione o meno dell’obiettivo di rendimento/protezione, e si limita al confronto probabilistico con l’attività finanziaria priva di rischio. |
Alcuni esempi di prodotti a obiettivo di rendimento/protetti sono: - quelli di tipo CPPI; - quelli di tipo OBPI, ingegnerizzati come un bond floor e un’opzione call (spesso si tratta di call di tipo look-back) venduta all’investitore-contraente; - quelli di tipo stop-loss, spesso ingegnerizzati ricorrendo a meccanismi di switch automatico verso fondi a basso profilo di rischio. Ciò premesso, va rilevato che ogni prodotto finanziario la cui gestione sia orientata al conseguimento di un obiettivo di rendimento o di protezione si caratterizza per l’esistenza di un orizzonte temporale di riferimento, che qualifica l’algoritmica ovvero l’ingegnerizzazione finanziaria sottesa alla politica gestionale. In alcuni casi rappresentati dai prodotti più tradizionali e semplici in termini di ingegnerizzazione finanziaria (si pensi ai c.d. CPPI statici che proteggono una determinata percentuale del capitale nominale), tale orizzonte temporale è immediatamente identificabile. In casi più avanzati – quali ad esempio i c.d. CPPI rolling – l’individuazione dell’orizzonte temporale dell’obiettivo di rendimento/protezione può essere comunque effettuata considerando l’orizzonte tecnico su cui è calibrato il meccanismo gestionale che governa nel tempo le scelte di asset allocation della politica d’investimento. Nei casi delle strutture finanziarie più |
complesse è la concreta operatività del meccanismo di gestione sotteso al prodotto che orienta quest’ultimo a perseguire, anche implicitamente, un obiettivo di rendimento/protezione. Anche in tali casi l’orizzonte temporale di riferimento va individuato in relazione all’algoritmica ovvero all’ingegnerizzazione finanziaria sottesa alla politica gestionale. È evidente che per i prodotti più complessi ovvero per quelli che implicitamente conseguono un obiettivo di rendimento/protezione, l’orizzonte di riferimento va tenuto distinto da quello utilizzato per la gestione di breve periodo del prodotto (tipicamente giornaliera o settimanale) la quale individua piuttosto il c.d. trading signal che guida il gestore ovvero l’algoritmo automatico di gestione nella propria operatività di breve o brevissimo periodo. In generale, nel caso dei prodotti a obiettivo di rendimento e di quelli protetti è la loro stessa natura finanziaria che implica la necessaria coincidenza dell’orizzonte temporale dell’obiettivo di rendimento/protezione con l’orizzonte temporale d’investimento consigliato al potenziale investitore. L’ingegnerizzazione finanziaria di tali prodotti è infatti tale da realizzare l’ottimizzazione dei risultati della gestione proprio ed esclusivamente in concomitanza della data cui è riferita la promessa di rendimento. Le considerazioni sin qui svolte risultano altresì valide per i prodotti garantiti ovvero immunizzati. |
Infatti, tali prodotti si caratterizzano per un’ingegnerizzazione finanziaria volta a conseguire a scadenze predefinite un risultato finanziario determinato ovvero del quale sono note le modalità di determinazione. L’esempio più semplice di tali ingegnerizzazioni finanziarie consiste nella vendita all’investitore-contraente di un’opzione put con prezzo d’esercizio pari al risultato che si intende conseguire. Simili strutture finanziarie – di fatto trattasi di OBPI basati su componenti derivative put di tipo plain vanilla – sfruttano la c.d. put-call parity ed assumono tipicamente la forma di coperture “esterne” al prodotto e, pertanto, tali da non influenzarne la politica gestionale e le scelte di asset allocation. Ne discende che la garanzia e/o l’immunizzazione non comportano un’alterazione della tipologia di gestione dell’attività finanziaria sottostante, ma solo un impatto sul profilo di rischio, la struttura dei costi e l’orizzonte d’investimento consigliato. Si rappresenta che, come già evidenziato nella descrizione dei prodotti protetti, anche alcuni prodotti garantiti non consentono di conoscere ex ante il valore della garanzia in termini di un rendimento minimo dell’investimento finanziario. Tale è ad esempio il caso di prodotti OBPI che prevedono la vendita all’investitore- contraente di opzioni put di tipo esotico nella definizione dello strike price (e.g. qualora il prezzo di esercizio dipenda dall’andamento del sottostante). Un altro aspetto tipico dei prodotti garantiti e/o immunizzati mediante vendita di opzioni |
put è la possibilità di offrire nel continuo un risultato in termini di rendimento minimo con data di efficacia fissata entro un certo numero di anni dalla sottoscrizione del contratto. Tale è ad esempio il caso dei prodotti c.d. Variable Annuities, che, mediante il ricorso a opzioni put (anche sintetiche) caratterizzate da un’adeguata fissazione del prezzo di esercizio, sono idonee a conseguire il risultato promesso a una molteplicità di investitori con propensioni al rischio eterogenee. Le forti analogie esistenti tra le forme di ingegnerizzazioni finanziarie in parola hanno richiesto di rivedere lo schema di Prospetto dei prodotti unit-linked (come pure quello degli OICR aperti) rispetto alla versione posta in consultazione al fine di prevedere anche per i prodotti garantiti e/o immunizzati la compilazione della tabella degli scenari di rendimento dell’investimento finanziario. Per ulteriori dettagli sulla struttura di tale tabella si rinvia alla Comunicazione metodologica aggiornata. Da accogliere | ||||||
99 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Tabella degli scenari di rendimento del capitale investito: Eventi descritti | ANIA | “La definizione degli eventi che caratterizzano gli “scenari di rendimento del capitale investito” – di cui è richiesto il calcolo delle probabilità nella “Tab. 2” non è precisa e può provocare ambiguità nella traduzione formale; inoltre non rappresentare esplicitamente i limiti degli intervalli di rendimento rende poco informativi i risultati. Proposta 5 Precisare la definizione degli eventi nella “Tab.2” – che nella forma attuale non sono esaustivi e fornirne la traduzione formale nelle istruzioni operative […].” | In relazione a questa osservazione si rendono opportune due considerazioni. La prima, di carattere più generale, concerne il fatto che in sede di implementazione delle simulazioni il problema delle eventuali discontinuità nella funzione di ripartizione di una variabile aleatoria appare facilmente superabile. Infatti, attraverso la scelta di un appropriato numero di run è verosimile ipotizzare di giungere a una ragionevole “continuizzazione” della suddetta funzione. La seconda considerazione attiene più |
specificamente alla definizione degli eventi di cui alla tabella degli scenari probabilistici di rendimento. Infatti, premesso che la definizione di tali eventi prevista negli schemi di Prospetto è di natura qualitativa al fine di soddisfare il primario requisito della facile ed immediata intelligibilità da parte del lettore, si sottolinea che nella Comunicazione Metodologica posta in consultazione la definizione tecnica degli eventi in parola è stata riportata in modo inequivocabile. Ad esempio, per la determinazione della probabilità dell’evento: “Il rendimento è negativo” la Comunicazione in parola recita: “occorre calcolare la massa di probabilità della distribuzione del rendimento del capitale investito che si trova a sinistra del valore dello 0%”. Contestualmente, per la determinazione della probabilità dell’evento: “Il rendimento è positivo ma inferiore a quello di attività finanziarie prive di rischio con durata analoga all’orizzonte temporale di riferimento” la Comunicazione recita: “occorre calcolare la massa di probabilità della distribuzione del rendimento del capitale investito che si distribuisce tra il valore 0% e l’estremo inferiore di cui al successivo punto sub a).” La lettura attenta della Comunicazione consente di assegnare inequivocabilmente l’eventuale massa di probabilità positiva che si dovesse rilevare in corrispondenza di un valore nullo del rendimento all’evento “Il rendimento è positivo ma inferiore a quello di attività finanziarie prive di rischio con durata analoga all’orizzonte temporale di |
riferimento”. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, la proposta di codesta Associazione non appare condivisibile. Da non accogliere | ||||||
100 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi 5 e 6 e Comunicazione Metodologica | Confronto tra le distribuzioni di probabilità | ANIA | “Osservazione: Le proprietà della distribuzione di probabilità dei rendimenti dipendono dalle ipotesi relative alla dinamica dei sottostanti. Nella maggior parte delle index linked, comunque, è previsto un rendimento minimo garantito imin, e in questo punto è quindi concentrata una “massa” p(imin) ≥ 0, che corrisponde a un salto della funzione F(x). La rappresentazione degli eventi potrebbe essere resa più informativa considerando esplicitamente il minimo imin garantito dalla index linked.” | La presenza di garanzie – inclusa l’eventuale esistenza di un rendimento minimo garantito – è un’informazione già prevista in altre Sezioni degli schemi di Prospetto. Peraltro, è evidente che i valori delle probabilità riportate in tabella devono tener conto della presenza di eventuali garanzie, e che pertanto, l’effetto di queste ultime sarà comunque apprezzabile dalla lettura dei suddetti valori. Ciò premesso, va da sé che l’inserimento dell’informativa relativa alle eventuali garanzie nella definizione degli eventi di cui alla tabella degli scenari di rendimento dell’investimento finanziario può essere effettuato incrementando il numero di righe che caratterizza l’articolazione della tabella secondo il medesimo approccio previsto dallo schema di Prospetto dei prodotti unit-linked con riferimento all’esito del meccanismo gestionale di protezione, qualora quest’ultimo sia orientato alla protezione di una percentuale predefinita dell’investimento finanziario. Da accogliere parzialmente |
101 | Scenari probabilistici di rendimento del capitale investito | Allegato 1B Schemi [1], 5 e 6 | Ipotesi estreme di andamento dei mercati | ANIA | “Lo schema 5 al punto 7, prevede che nel caso di fondi interni/OICR/linee con gestione “protetta”, siano illustrati con esempi numerici gli scenari di rendimento per differenti ipotesi | Considerato che la tabella degli scenari di rendimento dell’investimento finanziario riporta probabilità determinate nel rispetto del principio di neutralità al rischio, le esemplificazioni da riportare in Parte III devono essere riferite alla qualificazione degli scenari positivi e negativi di mercato |
“estreme”(scenario negativo e positivo) di
andamento dei mercati finanziari. Si osserva che 98
tali esemplificazioni, peraltro da consegnare
solo su richiesta essendo riportate nella Parte III del prospetto, appaiono in primo luogo sovrabbondanti, in quanto i risultati attesi per il contraente sono già ampiamente illustrati nella Parte I, e in secondo luogo potenzialmente fuorvianti per il contraente proprio perché si sovrappongono alle esemplificazioni in forma piana presenti in Parte I. Pertanto, nell’ottica di un’attenta analisi costi-benefici e tenuto conto che tali rappresentazioni non sembrano aggiungere informazioni rilevanti per l’investitore, si richiede che tale previsione sia eliminata.” “Lo schema 6 (N.d.R.), nella sezione G), richiede di illustrare con esempi numerici gli scenari di rendimento del capitale investito per ipotesi estreme di andamento dei mercati di riferimento. Si osserva che tali esemplificazioni, […], appaiono in primo luogo sovrabbondanti, […], e in secondo luogo potenzialmente fuorvianti per il contraente proprio perché si sovrappongono alle esemplificazioni in forma piana presenti in Parte I. Pertanto, nell’ottica di un’attenta analisi costi- benefici e tenuto conto che tali rappresentazioni non sembrano aggiungere informazioni rilevanti per l’investitore, si richiede che tale previsione sia eliminata. In subordine, […], si chiede di precisare i criteri da adottare per caratterizzare le ipotesi estreme […].” | basata sulla relazione esistente tra la misura risk-neutral e la c.d. misura di probabilità “naturale” o “reale” così come stimata dall’impresa di assicurazione (ovvero dalla SGR/Sicav). Ad esempio, le specificazioni proposte per l’individuazione delle ipotesi estreme degli scenari di rendimento in una delle osservazioni riportate a latere appaiono una proxy ragionevole della misura di probabilità reale. Alla luce delle considerazioni appena esposte la proposta dell’Associazione di rimuovere la previsione circa l’inserimento delle suddette esemplificazioni nel Prospetto d’offerta non è condivisibile. Per ulteriori indicazioni circa la metodologia da seguire per lo svolgimento delle determinazioni quantitative sottese alle esemplificazioni in parola si rinvia alla Comunicazione metodologica aggiornata. Chiarimento fornito | |||||
Xxxx. Xxxxxx | "[…] Può essere utile specificare come “ipotesi di andamento dei mercati di investimento” quella di “calo=10 punti sotto la media degli ultimi n anni”, “stabilità=in media”, |
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“crescita=10 punti sopra la media degli ultimi n anni”.
Potrebbero essere utili anche scenari di
volatilità: “bassa= metà della volatilità usata
nelle simulazioni”, “media= in media”, “alta= il doppio di quella usata nelle simulazioni. […]”.” | ||||||
ANIA | “Proposta 11 Nelle istruzioni operative fornire precise indicazioni sui criteri da adottare per caratterizzare “lo” scenario estremo positivo (al rialzo) e “lo” scenario estremo negativo (al ribasso) dei fattori di rischio, definendo gli opportuni shock estremi.” | |||||
102 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 5 | Annullamento dei dati periodici in caso di sostituzione della società di gestione | ANIA | “Lo schema nella sezione DATI STORICI DI RISCHIO RENDIMENTO DELL/LA FONDO INTERNO/OICR/LINEA OGGETTO DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO prevede di illustrare il rendimento annuo del fondo interno/OICR/linea e del benchmark. Si interpreta, a tal riguardo, che in caso di cambiamento della Società di gestione sia possibile annullare i dati storici, come previsto attualmente. Si chiede conferma di tale interpretazione.” | L’interpretazione fornita dall’Associazione è corretta e gli schemi regolamentari sono stati rivisti in tal senso. Da accogliere |
103 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 6 | Rendimento annuo del capitale investito | ANIA | “Lo schema introduce un grafico che riporti “il rendimento annuo del capitale investito a partire dalla fine del primo anno di vita del contratto”, oltre al grafico già presente che riporta il valore di mercato dell’investimento su base annua. Si ritiene che nel complesso l’informativa sia sovrabbondante […]. Pertanto, si richiede di eliminare il grafico sul rendimento annuo del capitale investito introdotto. […]” | Da accogliere |
104 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schemi 6 | Rendimento annuo del capitale investito | ANIA | “[…] per quanto riguarda “il rendimento annuo del capitale investito” (cfr. Documento di consultazione Consob del 28 dicembre 2007, pp.213-4, N.d.R.) – poiché si richiede che va calcolato “a partire dalla fine del primo anno del contratto” – sembra che riguardi le performance del contratto dopo l’emissione e quindi non possa illustrare la qualità del | L’osservazione è superata dal nuovo schema di Prospetto dei prodotti index-linked. Non applicabile |
contratto nel prospetto informativo. Proposta 7 - Nel prospetto di offerta confermare che la comunicazione del rendimento annuo del capitale investito riguarda l’informativa in corso di contratto.” | ||||||
105 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 6 | Determinazione del rendimento medio composto su base annua | Studio Xxxxx & Xxxxx | “[..] nella Parte II si richiede di "Riportare in forma tabellare il rendimento medio composto su base annua del capitale investito, usando come base il capitale nominale". Al riguardo, non è chiaro se l'espressione "usando come base il capitale nominale" debba riferirsi al rendimento richiesto all’inizio del paragrafo nel grafico a barre, trasformato in rendimento medio composto, ovvero ad altro parametro.” | L’osservazione è superata dal nuovo schema di Prospetto dei prodotti index-linked. Non applicabile |
106 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 1 | Rendimento medio composto su base annua | ASSOGESTIONI | “Con riferimento alle modalità di rappresentazione del rendimento medio annuo composto, si osserva che nel caso di fondi con meno di 5 anni di rendimenti le modifiche proposte porterebbero alla presentazione di rendimenti calcolati su intervalli temporali disomogenei […]. Si suggerisce pertanto di ripristinare la precedente versione della disposizione che prevedeva l’indicazione del dato in questione per gli ultimi 3 e 5 anni”. | Da accogliere |
107 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 6 | Andamento passato del valore dei prodotti finanziari oggetto di investimento | ANIA | “Lo schema prevede un grafico lineare sull’andamento passato dell’indice di riferimento e del valore della componente derivativa dell’investimento finanziario, proponendo nella nuova versione sottoposta alla consultazione che sia costruito con punti di rilevazione mensile. Si osserva che: - la rappresentazione richiesta, richiedendo la ricostruzione dei dati necessari per un “pricing a ritroso”, risulta onerosa e, in più, impossibile in presenza di strutture complesse; - tale grafico viene attualmente calcolato riferendosi ad un portafoglio finanziario | L’osservazione è superata dal nuovo schema di Prospetto dei prodotti index-linked. Non applicabile |
strutturato, analogo a quello collocato, costruito ad hoc in modo fittizio e, pertanto, non rappresentativo del reale andamento dell’investimento finanziario oggetto del contratto. Pertanto, sulla base di un’attenta analisi costi/benefici nonché tenendo conto dell’onerosità dei calcoli necessari e dello scarso valore informativo aggiunto per il cliente, si richiede di eliminare tale grafico […]. Ferma restando la detta richiesta di eliminazione, in subordine si richiede di mantenere l’attuale formulazione con punti di rilevazione annuali. […] si chiede conferma di poter effettuare l'aggiornamento non ricalcolando ogni anno l’andamento storico per gli n anni precedenti l'anno di ricalcolo, ma indicando il comportamento del valore della componente derivativa al variare degli indici o valori di riferimento e mantenendo ferma la scadenza del prodotto nonché riducendo di volta in volta gli anni rappresentati di uno. Inoltre, […], nel caso in cui si voglia comunque mantenere un’informazione analoga, si propone che esso sia sostituito, nelle strutture complesse, da una descrizione qualitativa del paniere […] ovvero, in via generale, da un grafico che riporti l’andamento del prezzo della componente derivativa prevista dal contratto dal momento dell’emissione all’ultimo aggiornamento annuale […]. In aggiunta […], si osserva che nella nota (29) dello schema si afferma che tale grafico deve “ … procedere a ritroso nel tempo, a partire dalla |
data corrispondente all’ultimo giorno del periodo di offerta ...”. Tale impostazione risulta comunque di difficile applicazione poiché il periodo di offerta si conclude successivamente alla pubblicazione del prospetto e pertanto si dovrebbe inserire un dato simulato, non coerente con il fine per cui il grafico è proposto. Si richiede pertanto di sostituire la “data corrispondente all’ultimo giorno del periodo di offerta” con la data prevista per fissare il prezzo del portafoglio finanziario strutturato. Infine, […], nel caso in cui esso fosse mantenuto, si chiedono chiarimenti di dettaglio su come si debba procedere per calcolare i prezzi della componente derivativa. In particolare, si chiede se occorra recuperare le informazioni dei sottostanti e procedere a stime su base “storica” delle matrici di volatilità e correlazioni, oppure se sia sufficiente utilizzare il set di ipotesi di mercato più recenti per ogni nodo di simulazione. In quest’ultimo caso, più che di un grafico storico si tratterebbe di un grafico “prospettico”, dove si mostra come evolve il prezzo del derivato se l’andamento storico si ripetesse, ossia se le osservazioni future dei sottostanti fossero uguali a quelle verificate negli ultimi n anni di durata.” | ||||||
108 | Rappresentazione dei dati Periodici | Allegato 1B Schema 6 | Andamento passato dell’indice/indici o degli altri valori di riferimento | ANIA | “per quanto riguarda il grafico relativo all’indice o al paniere di indici (cfr. documento di consultazione Consob del 28 dicembre 2007, pp.213-4, N.d.R.) “cui è connessa la performance” […] è difficile che la richiesta possa essere soddisfatta “in generale”, considerata la complessità dei contratti index […] Proposta 8 – Il grafico dell’andamento passato del paniere di indici “cui è connessa la | Cfr. risposta n. 105. Non applicabile |
performance” può essere sostituito – nei casi di strutture complesse di difficile rappresentabilità – da una descrizione qualitativa ma efficace del paniere (a esempio nei contratti “sul migliore” o “sul peggiore” riportare la volatilità minore e la volatilità maggiore).” | ||||||
109 | Rappresentazione dei costi | Allegato 1B Schema 7 | Costi di gestione dell’investimento finanziario: oneri della gestione ordinaria | ANIA | “Nella sezione COSTI DI GESTIONE DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO si richiede di esplicitare i costi indirettamente a carico dell’investitore-contraente “…corrisposti all’impresa di assicurazione a titoli di oneri della gestione ordinaria…”. Non appare chiaro cosa debba intendersi per gestione ordinaria. Si chiedono chiarimenti.” | Con riferimento a questa osservazione si rinvia al nuovo schema di Prospetto dei prodotti di capitalizzazione. Chiarimento fornito |
110 | Rappresentazione dei costi | Allegato 1B Schemi 1 e 5 | Total Expense Ratio | ASSOGESTIONI | Si propone di precisare che nella quantificazione del TER non si tiene conto anche “degli oneri finanziari per i debiti assunti dal fondo”, al fine di “[…] rendere equivalente la definizione del TER previsto dalla Consob, con l’analoga definizione di TER derivante dal Regolamento della Banca d’Italia […]”. | Con riferimento alle richieste di modifica delle modalità di calcolo del TER, le formulazioni degli schemi non sono state oggetto di modifica rispetto alla versione sottoposta alla consultazione in quanto: - considerare gli oneri finanziari connessi all’indebitamento del fondo consente all’investitore di valutare l’impatto dell’indebitamento sui risultati della gestione; - la rappresentazione di un dato aggregato ridurrebbe fortemente il valore informativo del TER. Da non accogliere |
Skandia Vita S.p.A. | “In relazione all’obbligo di riportare i diversi oneri costituenti il TER, si richiede di poter prevedere, in alternativa a quello previsto, uno schema semplificato di rappresentazione dei costi effettivamente sostenuti, con l’indicazione del solo dato totale.” | |||||
111 | Rappresentazione dei costi | Allegato 1H Modulo di sottoscrizione di OICR esteri armonizzati | Oneri applicati in Italia | ASSOGESTIONI | Sez. C: (Informazioni economiche) Dopo la frase: “Indicare se sono previste agevolazioni finanziarie connesse alla partecipazione all’OICR precisandone la misura massima applicabile” si propone di inserire le seguenti frasi: “Indicare specificatamente gli oneri commissionali applicati in Italia. | Da accogliere |
Indicare, se del caso, i costi connessi alle funzioni di intermediazione nei pagamenti. Tali spese possono essere indicate solo se, nella documentazione d’offerta, esistono clausole che fanno riferimento alla possibilità che ai sottoscrittori di particolari giurisdizioni siano applicate siffatte tipologie di spese”. in quanto: “l’introduzione della specificazione sopra riportata risponde all’esigenza di integrare il modulo di sottoscrizione di cui al presente Allegato 1H degli elementi che nella prassi, la Consob ha consentito di inserire in tale modulo”. | ||||||
112 | LEVELLING THE PLAYING FIELD | Allegato 1B Schema 6 | Informativa richiesta per prodotti emessi da banche | ANIA | “Per i prodotti index linked […] oltre alla Scheda sintetica sembrano sussistere ulteriori disparità di trattamento (ad es. scenari di rendimento del capitale investito a scadenza sulla base di simulazioni stocastiche e, in tale ambito, obbligo di utilizzare il “processo stocastico del conto corrente” quale attività finanziaria priva di rischio da confrontare con l’andamento del prodotto) rispetto a quanto richiesto per prodotti similari come le obbligazioni “strutturate”. Si chiede, pertanto, di applicare il suddetto principio compiutamente, assicurando il medesimo trattamento per prodotti similari. […] si osserva che gli obblighi informativi precontrattuali posti a carico dei prodotti index linked risultano notevolmente più gravosi rispetto ad altri prodotti finanziari similari (cfr. obbligazioni “strutturate”).[…] Pertanto, in via generale e nell’ottica di assicurare un “levelled playing field”, si richiede di eliminare qualsiasi arbitraggio regolamentare armonizzando opportunamente gli obblighi informativi posti a carico di prodotti analoghi.” | La struttura ed i contenuti dell’informativa pre-contrattuale relativa ai prodotti bancari – ed in particolare del Prospetto per le obbligazioni bancarie – sono disciplinati dal Regolamento Comunitario n. 809/2004/CE. Ciò premesso, si rappresenta che è intenzione della Commissione uniformare, ove possibile, la disciplina dell’informativa che il distributore deve fornire agli investitori, attraverso l’implementazione del Livello 3 della MiFID. Chiarimento fornito |
CGIL | “[…] la CGIL constata che questo contesto innovato non caratterizza anche i prodotti complessi ingegnerizzati dalle banche quali ad esempio le obbligazioni strutturate, i covered warrant ed i certificates per i quali il prospetto non è caratterizzato dalla stessa struttura informativa.” | |||||
113 | LEVELLING THE PLAYING FIELD | Allegato 1B Schemi 5 e 6 | Obblighi informativi richiesti per polizze combinazione di polizze di ramo I e prodotti unit- linked o index- linked | Studio Xxxxx & Xxxxx | “Con riferimento ai prodotti finanziari assicurativi, si rileva, in linea generale, che la CONSOB e l'ISVAP, con separato documento di consultazione in data 28 dicembre 2007, hanno proposto due schemi di "Documento Informativo" […] In assenza di precise indicazioni al riguardo, si domanda a quale regime informativo si debbano sottoporre i contratti che contengano una combinazione di una copertura assicurativa tradizionale di ramo I con una copertura assicurativa di tipo index- o unit-linked di ramo III […]”. | In relazione a tale osservazione si rappresenta che fino all’entrata in vigore della nuova disciplina relativa all’informativa pre- contrattuale prevista per l’offerta di prodotti multi-ramo, il regime informativo che si applica ai contratti che prevedono una combinazione dei rami I e III è quello individuato dal Codice delle Assicurazioni Private e della Circolare ISVAP n. 551/2005. Chiarimento fornito |
114 | Levelling the playing field | Allegato 1B Schemi 5 e 7 | Costo percentuale medio annuo | ANIA | “[…] i prodotti finanziari assicurativi sono sottoposti a maggiori informazioni da inserire nei prospetti, in termini di quantità e tipologia, rispetto ai prodotti che vengono considerati con contenuto finanziario similare. Ciò appare evidente, in particolare, con riferimento alla Scheda sintetica, prevista solo per i prodotti finanziari assicurativi e, all’interno di questa, al costo percentuale medio annuo.[…] Si chiede, pertanto, di applicare il suddetto principio compiutamente, assicurando il medesimo trattamento per prodotti similari.” “[…] si osserva che il “Costo percentuale medio annuo” non risulta presente negli schemi degli altri prodotti finanziari […]. Pertanto, tenuto anche conto della dettagliata illustrazione dei costi comunque assicurata dai contenuti informativi del prospetto, si richiede, nell’ottica di assicurare un “levelled playing field”, di eliminare il “Costo percentuale medio annuo”, | In considerazione di questa ed altre osservazioni ricevute, nonché dell’intervento di razionalizzazione che è stato compiuto a livello della Scheda Sintetica grazie alla nuova struttura del Prospetto d’offerta e, soprattutto, della tabella dell’investimento finanziario (cfr. valutazioni illustrate nella risposta n. 64), la Sezione “Costo Percentuale Medio Annuo” è stata rimossa dalla Scheda Sintetica. Da accogliere |
laddove previsto.” | ||||||
115 | Levelling the playing field | Allegato 1B Schemi 5, 6 e 7 | Rappresentazione delle ragioni economiche sottese | ANIA | “Lo schema, al punto 16, prevede di indicare il regime dei costi del prodotto. In particolare, occorre riportare la rappresentazione, per ogni voce di costo, delle “ragioni economiche sottese”. Si osserva che tale obbligo di rappresentazione delle ragioni economiche sottese non risulta previsto nello schema di altri prodotti finanziari similari (OICR). Pertanto, nell’ottica di assicurare un “levelled playing field”, si chiede di eliminare tale obbligo specifico. [L’osservazione suindicata si intende riferita anche ai prodotti index linked e di capitalizzazione.]” | Si condivide l’osservazione dell’Associazione. Da accogliere |
116 | Levelling the playing field | Allegato 1B Schemi 5, 6 e 7 | Agevolazioni finanziarie | ANIA | “[…] la Parte I dei prospetti dei prodotti finanziari assicurativi prevede l’indicazione delle agevolazioni finanziarie concesse agli investitori in termini di sconti sugli oneri. Si osserva che è richiesto di indicare sinteticamente modalità e condizioni di applicabilità di tali agevolazioni, mentre per prodotti finanziari similari tale previsione non è richiesta. Si richiede di uniformare le disposizioni.” | Da accogliere |
117 | Levelling the playing field | Allegato 1B Schema 1 | Introduzione della Scheda Sintetica per i fondi comuni | CGIL | “Si ritiene […] utile segnalare l’opportunità di estendere anche agli schemi di prospetto dei fondi comuni l’utilizzo della scheda sintetica – ad oggi proposta negli schemi dei prodotti assicurativi – in quanto considerato valido strumento per consentire agli investitori l’assunzione di scelte di investimento realmente informate e consapevoli.” | Con riferimento a questa osservazione, si evidenzia che essa è stata pienamente recepita nella nuova struttura dello schema 1 alla quale si rinvia per ulteriori dettagli. Da accogliere |
118 | Levelling the playing field | Allegato 1B Schema 1 | Condividere i lavori con le altre Autorità Europee | CGIL | “Da ultimo la CGIL ritiene che la Consob dovrebbe ora completare l’opera condividendo questi lavori con le Autorità europee in modo da garantire il rispetto del noto principio del levelling the playing field.” | |
119 | Terminologia | Allegato 1B Schema 1 | Glossario: contenuto minimo obbligatorio | ABI | “Appendice – Glossario dei termini tecnici utilizzati nel prospetto [d’offerta] {di ammissione alle negoziazioni} | Il Glossario costituisce un utile strumento di ausilio nella comprensione del prodotto per la cui offerta il Prospetto d’offerta è |
Si richiede di prevedere la possibilità per l’intermediario di inserire nel glossario solo i termini necessari alla comprensione del prospetto informativo dei fondi/comparti ivi inseriti, al fine di evitare informazioni sovrabbondanti per l’investitore.” | predisposto. Per tale motivo, si ritiene opportuno non eliminare nessuna voce dall’elenco minimo contenuto nello schema. Da non accogliere | |||||
120 | Terminologia | Allegato 1B Schemi [1], 5, 6 e 7 | Glossario: Possibilità di integrazione dei contenuti | ANIA | “[…] Si interpreta che, fermo restando la formulazione prevista dalla CONSOB, sia possibile integrare il glossario con ulteriori termini utilizzati nel prospetto. Si chiede conferma di tale interpretazione.” | L’elenco delle definizioni presenti nel Glossario allegato agli schemi in consultazione non deve essere considerato esaustivo. Tale documento potrà, pertanto, essere integrato con ulteriori definizioni che le società riterranno necessarie, evitando eventuali incoerenze con le definizioni già presenti nello schema. Al riguardo, si auspica che le società pervengano ad uno standard delle ulteriori definizioni possibili, anche tramite l’intervento delle associazioni di categoria, al fine di omogeneizzare la terminologia utilizzata nei Prospetti e consentire una facile comparazione tra i diversi prodotti. Resta fermo che le voci già definite non possono essere modificate (cfr. anche risposta n. 119). Da accogliere |
ASSOGESTIONI | “Si chiede di precisare se il glossario possa essere (N.d.R.) integrato da parte delle Società […]”. | |||||
121 | Terminologia | Allegato 1B Schema 3 | Glossario: integrazione delle definizioni | ASSOGESTIONI | Appendice C): Si sottolinea che “In ragione della circostanza che il Glossario costituisce un utile strumento di ausilio nella comprensione del prodotto oggetto di offerta, si propone di integrare le definizioni in esso previste con quelle di: Fondi Semi- Chiusi, Emissioni successive di quote, Rimborsi anticipati, Project Manager, Agenzia, General Contractor”. | Il Glossario minimo predisposto dalla Consob nello schema 3 è stato integrato con le definizioni dei concetti menzionati in questa osservazione. Da accogliere |
122 | Terminologia | Allegato 1B Schemi 1 e 5 | Glossario: Concetto di NAV e di UNAV | Xxxx. Xxxxxx | “Il concetto di NAV […] ha talvolta il significato di “valore patrimoniale netto” talvolta quello (correlato) di “valore unitario della quota” di partecipazione (unit net asset value). Si potrebbe distinguere i due concetti, in modo | Da accogliere |
univoco in tutto il Regolamento, con le sigle NAV e UNAV. Analogamente per iNAV e per iUNAV. […]” | ||||||
123 | Terminologia | Allegato 1B Schema 1 | Glossario: Capitale maturato | ASSOGESTIONI | “Si suggerisce di cancellare la definizione di “capitale maturato” in quanto non risulta richiamata in nessun altra parte dello schema 1”. | Da accogliere |
124 | Terminologia | Allegato 1B Schema 3 | Termine: Investitori qualificati | ASSOGESTIONI | Parte II Sez. A) par. 3: L’Associazione propone di indicare "Investitori qualificati" al posto di "Investitori istituzionali". | Da accogliere |
125 | Terminologia | Allegato 1B Schemi 5 e 6 | Termine “Investitore- contraente” vs “assicurato” | ANIA | “[…] si osserva che negli schemi di prospetto si fa riferimento all’investitore-contraente […] anche quando si dovrebbe fare riferimento all’assicurato, che può essere persona diversa. Si chiede, pertanto, di adattare opportunamente il testo degli schemi.” | Da accogliere |
126 | Terminologia | Allegato 1B Schema 3 | Composizione del patrimonio del fondo/comparto | ASSOGESTIONI | Parte II Sez. B) par. 4 Si propone nel punto b1) di richiedere l'indicazione della "tipologia dei conduttori" anziché della "qualità dei conduttori". | Da accogliere |
127 | Terminologia | Allegato 1B Schemi 5 e 6 | Glossario: Definizione di “Scenari di rendimento del capitale investito” | ANIA | “Proposta 12 - Rettifica di alcune voci di glossario: Scenari di rendimento del capitale investito: “scenario” in cui il rendimento a scadenza del capitale investito è compreso in intervalli definiti nel confronto col rendimento realizzato sul medesimo orizzonte temporale da un titolo di riferimento (non affetto da rischio di default).” | Cfr. risposta n. 93. Da non accogliere |
128 | Terminologia | Allegato 1B Schemi [1], 5 e 6 | Glossario: Definizione di “Duration” | ANIA | “Proposta 12 - Rettifica di alcune voci di glossario: Duration: Media aritmetica ponderata della vita a scadenza di ciascun flusso di cassa prodotto dal titolo (cedole o capitale) con pesi dati dai valori attuali percentuali di ciascun importo, ricavati in base alla struttura per scadenza dei tassi di interesse in vigore sul mercato o al tasso interno di rendimento del titolo.” | Si valuta che la definizione di Duration proposta dall’Associazione non sia migliorativa rispetto a quella di cui agli schemi in consultazione. Da non accogliere |
129 | Terminologia | Allegato 1B Schemi 5 e 6 | Terminologia relativa ai costi | ANIA | “ […] si osserva che la parte del premio a fronte delle prestazioni assicurative “di rischio” è | Alla luce della natura pre-contrattuale del Prospetto d’offerta si ritiene di far prevalere |
delle coperture assicurative | anch’essa versata dal contraente a titolo di premio, come stabilito dal Codice civile e dalla normativa di settore. Pertanto, si richiede di modificare l’espressione “costi delle coperture assicurative” in “premio per coperture assicurative”. | l’aspetto sostanziale della parte di premio cui è riferita l’osservazione dell’Associazione, ossia la sua natura di costo sostenuto per fruire di un servizio. Da non accogliere | ||||
130 | Terminologia | Allegato 1B Schemi 3 e 7 | Glossario: Definizione di “Certificazione” e “relazione di certificazione” | ASSIREVI | Nella definizione di Società di revisione “Assirevi suggerisce l’eliminazione del termine “certificazione” e la sua sostituzione con “revisione contabile”.” | Da accogliere |
131 | Refusi | Allegato 1H Modulo di sottoscrizione di OICR esteri armonizzati | Modulo di sottoscrizione | ASSOGESTIONI | Si propone di apportare la seguente modifica: “Specificare, inoltre, che nel caso siano previste modalità di sottoscrizione tramite Internet, il Modulo di Internet contiene le medesime informazioni di quello cartaceo”. | La formulazione è stata rivista nel senso della proposta dell’Associazione. Da accogliere |
132 | Precisazioni | Allegato 1B Schema 1 | Classi di quote/azioni | ASSOGESTIONI | Si propone di apportare la seguente modifica: “ alla Sez. D, par. 19”. | In considerazione dell’impostazione definita e illustrata in precedenza circa la necessità di redigere un Prospetto Semplificato per ciascuna classe, la proposta dell’Associazione non è accoglibile (cfr. anche risposta n. 63). Da non accogliere |
ALLEGATO 1A
Comunicazione ai sensi degli artt. 4 e/o 52 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come integrato e modificato e documentazione da allegare alla stessa
…omissis…
2) Documentazione da allegare alla comunicazione1 2 3
…omissis…
B) Offerta al pubblico di quote o azioni di OICR
B1. FONDI ITALIANI CHIUSI
Alla comunicazione indicata dall’articolo 23, comma 1 del Regolamento sono allegati i seguenti documenti:
a) il prospetto d’offerta redatto secondo gli schemi previsti nell’allegato 1B e, ove prevista, l’ulteriore documentazione d’offerta;
b) copia delle delibere societarie che stabiliscono i termini dell’offerta;
c) copia dei provvedimenti di approvazione;
d) copia del piano previsionale, economico e finanziario del fondo.
Per i fondi immobiliari sono altresì allegati, ove previsti:
e) copia degli atti di conferimento dei beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari;
f) copia delle relazioni di stima redatte da esperti indipendenti con riferimento ai medesimi beni di cui al punto e);
g) copia dell’atto di valutazione redatto dall’intermediario finanziario incaricato di accertare la compatibilità e la redditività dei conferimenti rispetto alla politica di gestione del fondo.
B2. OICR ESTERI NON ARMONIZZATI
Alla comunicazione indicata dall’articolo 27, comma 1 del Regolamento sono allegati i seguenti documenti:
a) il prospetto d’offerta redatto secondo gli schemi previsti nell’allegato 1B e, ove prevista, l’ulteriore documentazione d’offerta;
b) copia delle delibere societarie che stabiliscono i termini dell’offerta;
c) copia dei provvedimenti di autorizzazione o di approvazione;
d) copia dell’ultimo prospetto contabile pubblicato;
e) copia delle convenzioni stipulate con i soggetti esteri delegatari di attività di gestione.
Alla comunicazione indicata dall’articolo 27, commi 2 e 3 del Regolamento sono allegati i documenti di cui alle precedenti punti a), b), c), d) ed e) nonché i seguenti documenti:
a) copia dello statuto vigente dell’offerente;
b) copia del regolamento dell’OICR;
c) copia del piano previsionale, economico e finanziario dell’OICR, se redatto.
* * *
1 Se i documenti indicati nel presente Allegato sono già stati acquisiti agli atti dalla Consob, gli emittenti nella comunicazione possono limitarsi a richiamarli dichiarando, sotto la propria responsabilità, che nessuna modificazione è intervenuta.
2 La documentazione richiesta è da inviarsi in copia conforme all’originale con dichiarazione firmata dal rappresentante legale che attesti tale conformità. Tale dichiarazione può essere contenuta anche nella comunicazione ex art. 4 del Regolamento per tutti i documenti richiamati nell’elenco dei documenti allegati. Le dichiarazioni eventualmente richieste, inoltre, sono da redigere su carta intestata e da sottoscrivere in originale.
3 Nel caso di redazione del prospetto in formato tripartito, al momento della comunicazione relativa all’intenzione di utilizzare il documento di registrazione deve essere inviata alla Consob la documentazione prevista dal presente Allegato, ove compatibile con i contenuti del documento.
I suddetti documenti devono essere richiamati nell’apposita sezione “DOCUMENTAZIONE ALLEGATA” della scheda per la presentazione delle istanze resa pubblica dalla Consob.
Indicare la data della precedente trasmissione nel caso in cui gli stessi documenti siano già stati inoltrati e non abbiano subito modifiche.
2
ALLEGATO 1B
Modalità di redazione del prospetto per l’offerta e/o per l’ammissione alle negoziazioni di OICR e per l’offerta di prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione e relativi schemi
SCHEMA 1
Prospetto d’offerta di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile (Sicav) di diritto italiano ed esteri/estere non armonizzati/non armonizzate di tipo aperto(1)(2)
(1) Il Prospetto d’offerta deve essere redatto in modo chiaro, sintetico e comprensibile affinché l’investitore sia in grado di assumere una consapevole decisione d’investimento. A tal fine è importante che il Prospetto d’offerta consti di un limitato numero di pagine e sia di agevole lettura (utilizzare un carattere di stampa non inferiore a 10 e rispettare i formati del carattere contenuti nel presente schema). La numerazione riporterà il numero totale delle pagine per ciascuna Parte del Prospetto d’offerta (ad es.: pagina 1 di 6, pagina 2 di 6, pagina 3 di 6 ...).
(2) Il termine “(eventuale)” si riferisce a requisiti informativi che non sono comuni a tutte le tipologie di fondi/comparti ma che devono essere descritti obbligatoriamente, ove presenti, per rappresentare compiutamente le caratteristiche dei fondi/comparti cui è riferito il prospetto. Il termine “(facoltativo)” si riferisce a requisiti informativi la cui rappresentazione nel Prospetto d’offerta è lasciata alla libera scelta della Società di gestione/Sicav.
PROSPETTO SEMPLIFICATO(3) INFORMAZIONI GENERALI Inserire la seguente frase: «La parte “Informazioni Generali” del Prospetto Semplificato, da consegnare obbligatoriamente all’investitore prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le informazioni generali sull’offerta.» (4) | |
INFORMAZIONI GENERALI | |
Società di gestione/Sicav | Indicare la denominazione e la nazionalità della Società di gestione del risparmio/Società di investimento a capitale variabile (Sicav) e dell’eventuale gruppo di appartenenza. Se la SGR si limita alla sola promozione, istituzione e organizzazione del fondo, occorre specificarlo, indicando sinteticamente i contenuti della convenzione e riportando anche per il/i gestore/i le medesime informazioni fornite per la SGR promotrice. (eventuale) |
Proposte d’investimento finanziario | Inserire la denominazione commerciale del sistema/famiglia. (eventuale) Riportare l’elenco dei fondi/comparti di cui al Prospetto d’offerta e delle relative classi. Indicare l’elenco delle proposte d’investimento finanziario di cui al Prospetto d’offerta, specificando che ciascuna di esse è illustrata in una parte “Informazioni Specifiche” (è consentito rimando ad apposito allegato). |
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE(5) | |
Informazioni sulle modalità di sottoscrizione e rimborso | Indicare gli elementi essenziali delle modalità di sottoscrizione e rimborso del fondo/comparto rinviando al Regolamento di gestione/allo Statuto per la descrizione puntuale di tali modalità e facendo espresso rinvio al Modulo di sottoscrizione come mezzo di adesione al fondo/comparto. Riportare la facoltà riconosciuta al partecipante di effettuare versamenti successivi. Descrivere sinteticamente la possibilità di aderire all’offerta con modalità equivalenti al modulo di sottoscrizione. (eventuale) Menzionare, altresì, la generica possibilità di sottoscrivere il fondo/comparto mediante tecniche di comunicazione a distanza. Inserire un rinvio alla Sez. D) della Parte I del Prospetto Completo per le informazioni di dettaglio circa le modalità di sottoscrizione e rimborso. |
Switch E VERSAMENTI SUCCESSIVI | Indicare sinteticamente l’eventuale facoltà per l’investitore di effettuare disinvestimenti delle quote/azioni sottoscritte al fine del contestuale reinvestimento in altro fondo/comparto, specificando gli eventuali limiti al trasferimento. Indicare, altresì, la possibilità di effettuare versamenti successivi in fondi/comparti istituiti successivamente alla sottoscrizione previa consegna della relativa informativa tratta dal Prospetto d’offerta aggiornato. |
Diritto di recesso | Indicare i casi in cui si applica la facoltà di recesso prevista dall’art. 30, comma 6, del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, chiarendo che la sospensiva non riguarda le successive sottoscrizioni delle quote/azioni dei fondi/comparti appartenenti al medesimo sistema/famiglia e riportati nel Prospetto Completo (o ivi successivamente inseriti), a condizione che al partecipante sia stata preventivamente fornita la parte “Informazioni Specifiche” aggiornata o il Prospetto Completo aggiornato con l’informativa relativa al fondo/comparto oggetto della sottoscrizione. |
Ulteriore informativa disponibile | Specificare che i seguenti documenti ed i successivi aggiornamenti sono disponibili sul sito internet della Società di gestione del risparmio/Sicav: |
(3) Il Prospetto Semplificato si compone di una parte contenente le informazioni di carattere generale e di una parte contenente le informazioni specifiche su ogni singolo fondo/comparto. Cfr. anche nota 10.
(4) All’investitore deve essere consegnato obbligatoriamente prima della sottoscrizione il Prospetto Semplificato relativo al fondo/comparto proposto (i.e. la parte “Informazioni Generali” e una o più parti “Informazioni Specifiche” ognuna relativa ad una diversa proposta d’investimento finanziario).
(5) Nel caso in cui l’informativa da riportare nella sezione “Informazioni aggiuntive” sia riferibile esclusivamente ad uno specifico fondo/comparto, la stessa dovrà essere trasferita nella sezione “Informazioni ulteriori” della parte “Informazioni Specifiche” relativa al suddetto fondo/comparto.
a) Prospetti Semplificati di tutti i fondi/comparti del “sistema” ovvero della “famiglia” disciplinati nell’ambito di un medesimo Prospetto Completo; b) Parti I, II e III del Prospetto Completo; c) Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav; d) ultimi documenti contabili redatti (rendiconto annuale/bilancio d’esercizio e relazione semestrale, se successiva)(6); e) documento di illustrazione dei servizi/prodotti abbinati alla sottoscrizione del fondo/comparto. (eventuale) Indicare la facoltà, riconosciuta all’investitore, di richiedere l’invio, anche a domicilio, dei suddetti documenti. Riportare i relativi eventuali oneri di spedizione. Specificare le modalità di richiesta, indicando i soggetti ai quali tale richiesta deve essere inoltrata ed i termini di invio degli stessi. Indicare l’indirizzo internet della Società di gestione del risparmio/Sicav. Evidenziare che la SGR/SICAV è tenuta a comunicare tempestivamente agli investitori le variazioni delle informazioni del Prospetto d’offerta concernenti le caratteristiche essenziali del prodotto, tra le quali la tipologia di gestione, il regime dei costi ed il profilo di rischio. | |
Strategia per l’esercizio dei diritti inerenti AGLI STRUMENTI FINANZIARI (facoltativo) | Descrivere, in forma sintetica, la strategia adottata dalla Società di gestione/Sicav per l’esercizio dei diritti di intervento e voto in assemblea inerenti agli strumenti finanziari oggetto d’investimento da parte degli OICR, ai sensi di quanto disposto dall’art. 32, comma 3, del Regolamento congiunto Consob-Banca d’Italia del 29 ottobre 2007. |
Best execution (facoltativo) | Descrivere sinteticamente ed in modo appropriato le strategie adottate dalla Società di gestione/Sicav per l’esecuzione e la trasmissione degli ordini su strumenti finanziari per conto degli OICR gestiti al fine di ottenere il miglior risultato possibile, ai sensi di quanto disposto dall’art. 68, comma 4 e dall’art. 70, comma 3 del Regolamento Consob n. 16190/2007. |
Incentivi (facoltativo) | Indicare sinteticamente ed in modo chiaro e comprensibile i termini essenziali degli accordi conclusi dalla Società di gestione/Sicav in materia di incentivi, specificando se tali accordi hanno ad oggetto prestazioni monetarie oppure non monetarie e rinviando alla Parte I del Prospetto Completo per ulteriori dettagli, ai sensi di quanto disposto dal Regolamento Consob n. 16190/2007. |
Reclami (facoltativo) | Indicare le modalità e dei tempi per la trattazione dei reclami, ai sensi di quanto disposto dall’art. 17, comma 1, del Regolamento congiunto Consob-Banca d’Italia del 29 ottobre 2007 rinviando alla Parte I del Prospetto Completo per ulteriori dettagli. |
Inserire le seguenti avvertenze: «Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento/comparto è disciplinata dal/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.» «Avvertenza: Il Prospetto d’offerta non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto d’offerta non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Xxxxxx possa essere legittimamente utilizzato». «La pubblicazione del Prospetto d’offerta non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto. » | |
Inserire le seguenti frasi: «Data di deposito(7) in Consob della parte “Informazioni Generali”: ….» «Data di validità(8) della parte “Informazioni Generali”:….» |
(6) Evidenziare che, nel caso di due o più fondi/comparti illustrati nel medesimo Prospetto d’offerta, i partecipanti a ciascun fondo/comparto hanno diritto di richiedere anche i documenti relativi agli altri fondi/comparti di cui al medesimo Prospetto.
(7) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di deposito della documentazione d’offerta si rinvia alle istruzioni operative formulate dalla Consob.
PROSPETTO SEMPLIFICATO INFORMAZIONI SPECIFICHE(9) Inserire la seguente frase: «La parte “Informazioni Specifiche” del Prospetto Semplificato, da consegnare obbligatoriamente all’investitore prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche del fondo/comparto.»(10) | |
INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO/COMPARTO | |
Nome | Indicare la denominazione della proposta di investimento finanziario e (se diversa) la denominazione del fondo/comparto(11). Indicare se il fondo/comparto è di diritto italiano, specificando in tal caso l’eventuale armonizzazione/non armonizzazione alla Direttiva 85/611/CEE. |
Gestore | Indicare la denominazione della Società di gestione del risparmio/Sicav del fondo/comparto, nonché il nominativo dell’eventuale soggetto cui è stata delegata la gestione. |
Altre Informazioni | Indicare il codice ISIN al portatore(12), la valuta di denominazione e la data di istituzione del fondo/comparto e specificare se quest’ultimo è ad accumulazione ovvero a distribuzione dei proventi. Riportare le caratteristiche della proposta di investimento finanziario cui la presente parte “Informazioni Specifiche” si riferisce, in termini di modalità di versamento, importo in Euro e finalità. Indicare modalità di determinazione e frequenza di corresponsione dei bonus/premi fedeltà. (eventuale) |
OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO | |
Tipologia di gestione | Tipologia di gestione: Indicare la tipologia di gestione del fondo/comparto(13). Obiettivo della Indicare l’obiettivo del fondo/comparto in considerazione della gestione: tipologia di gestione e dell’eventuale qualifica. Per i fondi/comparti con gestione “flessibile” rappresentare l’obiettivo della gestione in ragione della misura di volatilità sottesa al grado di rischio. Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” riportare il parametro di riferimento(14) (c.d. benchmark) cui è legata la politica di investimento del fondo/comparto medesimo. |
(8) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di validità della documentazione d’offerta si rinvia alle istruzioni operative formulate dalla Consob.
(9) La parte “Informazioni Specifiche”, composta di un numero ridotto di pagine (ad es. due-quattro pagine), deve essere redatta distintamente con riferimento ad ogni fondo/comparto appartenente ad un “sistema” o ad una “famiglia” disciplinato nell’ambito di un medesimo Prospetto Completo.
(10) Nel caso in cui l’OICR sia ripartito in classi è richiesta la predisposizione di una distinta parte “Informazioni Specifiche” per ciascuna classe offerta al pubblico e in tal caso occorre adattare coerentemente l’esposizione in Prospetto.
Qualora il fondo/comparto sia sottoscrivibile sia mediante un unico versamento (c.d. PIC) sia mediante piani di accumulo (c.d. PAC) è richiesta la predisposizione di una parte “Informazioni Specifiche” distinta per le due diverse modalità di sottoscrizione; nel caso in cui le modalità di sottoscrizione siano tali da caratterizzare l’offerta per la presenza di una molteplicità di combinazioni (si fa ad esempio riferimento all’ipotesi di PAC diversamente articolati in funzione dell’importo, del numero, della frequenza e della periodicità dei versamenti, ovvero all’ipotesi di PIC con commissioni di ingresso inversamente proporzionali all’ammontare investito), la Società di gestione del risparmio/Sicav potrà predisporre un numero di parti “Informazioni Specifiche” idoneo a rappresentare in modo significativo la propria offerta, fermo restando l’obbligo di predisporre almeno una parte “Informazioni Specifiche” per le due distinte modalità di sottoscrizione.
Nell’ipotesi in cui il Regolamento di gestione/lo Statuto della Sicav preveda la possibilità di associare i fondi/comparti ad appositi servizi/prodotti che comportino una sostanziale modifica del profilo di rischio-rendimento dell’investimento finanziario (ad esempio nell’ipotesi di servizi che prevedono switch automatici nel tempo) è richiesta la predisposizione di una parte “Informazioni Specifiche” dedicata specificamente ad ogni proposta di investimento finanziario risultante dalla combinazione di uno o più fondi/comparti e dei relativi servizi/prodotti abbinati. Tale parte deve essere redatta nel rispetto del presente schema applicando (ove possibile) i requisiti informativi previsti per i fondi/comparti ad ogni singola proposta di investimento finanziario, al fine di consentire all’investitore la possibilità di assumere una consapevole decisione di investimento.
(11) Nel caso in cui la parte “Informazioni Specifiche” sia riferita ad una classe, oltre alla denominazione della classe occorre indicare anche quella del fondo/comparto di appartenenza.
(12) Nel caso in cui al fondo/comparto non sia stato attribuito il codice ISIN al portatore riportare il codice ISIN nominativo.
Per i fondi/comparti con gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” illustrare in termini descrittivi e in modo chiaro e comprensibile la regola di determinazione dell’obiettivo di rendimento/protezione, con evidenza delle eventuali percentuali utilizzate e della grandezza (ad es. valore della quota ovvero capitale nominale ovvero capitale investito) rispetto a cui le stesse vengono calcolate. Qualifica: Indicare la qualifica del fondo/comparto(15). (eventuale) | |
Orizzonte temporale d’investimento CONSIGLIATO | Indicare l’orizzonte temporale d’investimento consigliato al potenziale investitore(16). |
Profilo di rischio | Grado di rischio: Indicare il grado di rischio connesso all’investimento nel fondo/comparto(17). Descrivere sinteticamente il significato del grado di rischio attribuito al fondo/comparto. Scostamento Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” di tipo dal benchmark: “attivo” specificare il grado di scostamento dal benchmark in termini di rischiosità rispetto a tale parametro di riferimento(18). (eventuale) Descrivere sinteticamente il significato del grado di scostamento dal benchmark in termini di rischiosità del fondo/comparto rispetto al benchmark. Scenari probabilistici Riportare la seguente frase: dell’investimento «Nella seguente Xxxxxxx si riportano gli scenari probabilistici finanziario: dell’investimento finanziario al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato basati sul confronto con i possibili esiti dell’investimento in un’attività finanziaria priva di rischio al termine del medesimo orizzonte. Per ogni scenario sono indicati la probabilità di accadimento (probabilità) e il controvalore finale del capitale investito rappresentativo dello scenario medesimo (valori centrali).» |
(13) La tipologia di gestione deve essere espressa in relazione all’ingegnerizzazione finanziaria che caratterizza il fondo/comparto scegliendo una delle seguenti alternative: “flessibile”, “a benchmark” e “a obiettivo di rendimento/protetta”. La tipologia di gestione “flessibile” deve essere indicata per i fondi/comparti la cui politica di investimento è caratterizzata da un’ampia libertà di selezione degli strumenti finanziari e/o dei mercati, subordinatamente a un obiettivo in termini di controllo del rischio; la tipologia di gestione “a benchmark” per i fondi/comparti la cui politica di investimento è legata a un parametro di riferimento (c.d. benchmark); la tipologia di gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” per i fondi/comparti la cui politica di investimento e/o il cui meccanismo di protezione sono orientati a conseguire, anche implicitamente, un obiettivo in termini di rendimento minimo dell’investimento finanziario. Per i fondi/comparti la cui gestione è “a benchmark” indicare lo stile di gestione scegliendo alternativamente tra quello di tipo“passivo” (se la gestione è sostanzialmente volta a replicare l'andamento del parametro di riferimento prescelto), e quello di tipo “attivo” (se la gestione è finalizzata a creare valore aggiunto rispetto al benchmark, accettando scostamenti più o meno consistenti dallo stesso).
(14) Per i fondi “a benchmark” con stile di gestione “attivo”, il benchmark prescelto deve essere un parametro oggettivo, costruito facendo riferimento ad indicatori finanziari elaborati da soggetti terzi e di comune utilizzo; per i fondi/comparti ad accumulazione dei proventi, che prevedono il reinvestimento dei dividendi, il benchmark utilizzato dovrà possedere caratteristiche analoghe (c.d. total return benchmark). Per i fondi “a benchmark” con stile di gestione “passivo”, indicare il benchmark di riferimento, il provider dell’indice o del paniere di titoli, nonché le modalità di diffusione del relativo valore.
(15) La qualifica del fondo/comparto rappresenta un attributo della politica gestionale adottata. Essa può essere scelta tra una o più delle seguenti alternative: “indicizzato”, “etico”, “garantito”, “a formula”, “immunizzato”. Le qualifiche “indicizzato”, “etico”, “garantito”, “a formula” e “immunizzato” possono essere indicate per i fondi/comparti con qualsiasi tipo di gestione; in particolare, per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” con stile di gestione di tipo “passivo” l’indicazione della qualifica “indicizzato” è obbligatoria. La qualifica “garantito” deve essere riferita ai fondi/comparti in cui la garanzia di un rendimento minimo dell’investimento finanziario è prestata mediante stipula di apposite convenzioni con un soggetto terzo abilitato; mentre la qualifica “immunizzato” deve essere riferita ai fondi/comparti che conseguono a scadenze predefinite un risultato finanziario determinato ovvero del quale sono note le modalità di determinazione.
(16) L’orizzonte temporale d’investimento consigliato, determinato in relazione al grado di rischio, alla tipologia di gestione e alla struttura dei costi dell’investimento finanziario nel rispetto del principio della neutralità al rischio, secondo quanto indicato nella Comunicazione metodologica Consob, deve essere espresso in termini di anni.
Riportare gli scenari probabilistici dell’investimento finanziario del fondo/comparto al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, come indicato nella seguente Tabella(19)(20). Indicare la seguente avvertenza: «Avvertenza: I valori indicati nella Tabella sopra riportata hanno l’esclusivo scopo di agevolare la comprensione del profilo di rischio dell’investimento finanziario.» | |
Politica di investimento | Categoria: Indicare la categoria del fondo/comparto(22) Descrivere sinteticamente la politica di investimento del fondo/comparto indicando le principali tipologie di strumenti finanziari e la relativa valuta di denominazione, le aree geografiche/i mercati di riferimento, le categorie di emittenti (specificare se trattasi di emittenti governativi, sovranazionali, societari, c.d. corporate, altro) e/o i settori industriali, nonché la possibilità e le finalità delle operazioni in strumenti finanziari derivati(23). Per i fondi/comparti con qualifica “indicizzato” specificare che la politica di investimento consiste nella costituzione di un portafoglio finalizzato alla riproduzione, anche sintetica ovvero modificata attraverso l’utilizzo di derivati, di un indice finanziario o di un paniere di |
Scenari probabilistici DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO(21) | Probabilità | VALORI CENTRALI |
Il rendimento è negativo | % | |
Il rendimento è positivo ma inferiore a quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % | |
Il rendimento è positivo e in linea con quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % | |
Il rendimento è positivo e superiore a quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % |
(17) Il grado di rischio – che deve avere un riferimento temporale annuale – deve essere indicato in termini descrittivi, scegliendo tra le seguenti alternative: “basso”, “medio-basso”, “medio”, “medio-alto”, “alto” e “molto alto”. Per indicazioni sui criteri di determinazione del grado di rischio si rinvia alla Comunicazione metodologica Consob.
(18) Il grado di scostamento rispetto al benchmark – che deve avere un riferimento temporale annuale – deve essere indicato in termini descrittivi scegliendo tra le seguenti alternative: “contenuto”, “significativo” e “rilevante”. Per indicazioni sui criteri di determinazione del grado di scostamento dal benchmark si rinvia alla Comunicazione metodologica Consob.
(19) La rappresentazione degli scenari probabilistici dell’investimento finanziario è facoltativa per i fondi/comparti con gestione “flessibile” ovvero “a benchmark” non accompagnati dalla qualifica “garantito”; “immunizzato” o “a formula”.
(20) Gli scenari probabilistici dell’investimento finanziario al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato devono essere determinati nel rispetto del principio di neutralità al rischio ed in conformità con le indicazioni riportate nella Comunicazione metodologica Consob.
(21) Nel caso in cui la tabella degli scenari probabilistici dell’investimento finanziario sia riferita all’ipotesi di sottoscrizione mediante PAC è richiesta la seguente definizione degli scenari:
Il controvalore finale del capitale investito è inferiore al capitale nominale |
Il controvalore finale del capitale investito è superiore o uguale al capitale nominale, ma inferiore al controvalore finale dell’investimento del capitale nominale nell’attività finanziaria priva di rischio |
Il controvalore finale del capitale investito è superiore o uguale al capitale nominale ed in linea con il controvalore finale dell’investimento del capitale nominale nell’attività finanziaria priva di rischio |
Il controvalore finale del capitale investito è superiore o uguale al capitale nominale ed è superiore al controvalore finale dell’investimento del capitale nominale nell’attività finanziaria priva di rischio |
Evidenziare in un nota a margine della tabella che il capitale nominale è, in tale caso, pari alla somma dei versamenti programmati al netto dei diritti fissi d’ingresso.
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(22) La categoria del fondo/comparto (cfr. Glossario) deve essere coerente con le caratteristiche della politica di investimento del medesimo.
(23) Indicare se il fondo/comparto investe in quote/azioni di OICR e, in caso positivo, la rilevanza degli investimenti in OICR istituiti o gestiti dalla SGR/Sicav e/o da SGR/Sicav del medesimo gruppo di appartenenza.
titoli, rappresentando inoltre il pay-off e l’esemplificazione dell’impatto rispetto all’andamento dell’indice finanziario o del paniere di titoli(24) dell’eventuale componente derivativa. (eventuale) Per i fondi/comparti con qualifica “garantito” illustrare sinteticamente il contenuto dello schema di funzionamento della garanzia, gli eventuali limiti e condizioni per l’operatività della stessa, nonché la denominazione del soggetto terzo garante, rinviando per maggiori informazioni al Prospetto Completo. (eventuale) Per i fondi/comparti con qualifica “immunizzato” illustrare sinteticamente il contenuto dello schema di funzionamento dell’immunizzazione nonché gli eventuali limiti e condizioni per l’operatività della stessa rinviando per maggiori informazioni al Prospetto Completo. Inserire, inoltre, la seguente avvertenza: «Avvertenza: L’immunizzazione non costituisce garanzia di rendimento minimo dell’investimento finanziario.» (eventuale) Per i fondi/comparti con gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” illustrare sinteticamente le modalità gestionali adottate ed inserire la seguente avvertenza: «Avvertenza: L’obiettivo di rendimento/protezione non costituisce garanzia di rendimento minimo dell’investimento finanziario.» (eventuale) | |
Inserire un rinvio alla Sez. B), Parte I del Prospetto Completo per le informazioni di dettaglio sugli obiettivi e la politica di investimento del fondo/comparto. | |
XXXXX | |
Xxxxxxx dell’investimento finanziario | Inserire la seguente frase: «La seguente tabella illustra la scomposizione percentuale dell’investimento finanziario riferita sia al momento della sottoscrizione sia all’orizzonte temporale d’investimento consigliato. Con riferimento al momento della sottoscrizione, l’importo versato al netto dei diritti fissi d’ingresso rappresenta il capitale nominale; quest’ultima grandezza al netto delle commissioni di sottoscrizione e di altri costi iniziali <e tenendo conto dei bonus/premi fedeltà corrisposti (eventuale)> rappresenta il capitale investito».(25) Inserire una tabella esemplificativa della scomposizione percentuale dell’investimento finanziario(26). Inserire la seguente avvertenza: «Avvertenza: La tabella dell’investimento finanziario rappresenta un’esemplificazione realizzata con riferimento ai soli costi la cui applicazione non è subordinata ad alcuna condizione. Per un’illustrazione completa di tutti i costi applicati si rinvia alla Sez. C), Parte I del Prospetto Completo(27)». |
Descrizione dei costi | Descrivere sinteticamente i costi distinguendo tra oneri a carico del sottoscrittore ed oneri addebitati al fondo/comparto. In presenza di commissioni di incentivo (o di performance) indicare sinteticamente le relative modalità di calcolo. |
(24) Indicare l’effetto moltiplicativo connesso alla struttura del derivato (ad es. nel caso in cui attraverso quest’ultima il valore del fondo/comparto sia duplicato rispetto a quello dell’indice finanziario o del paniere di titoli).
(25) Nel caso in cui la tabella dell’investimento finanziario sia riferita all’ipotesi di sottoscrizione mediante PAC utilizzare la seguente avvertenza: «La seguente tabella illustra la scomposizione percentuale dell’investimento finanziario riferita sia al primo versamento sia ai versamenti successivi effettuati sull’orizzonte d’investimento consigliato. L’importo versato in occasione di ogni versamento al netto dei diritti fissi d’ingresso rappresenta il capitale nominale; quest’ultima grandezza al netto delle commissioni di sottoscrizione e di altri costi applicati in occasione di ogni versamento <e tenendo conto dei bonus/premi fedeltà corrisposti (eventuale)> rappresenta il capitale investito».
(26) I criteri per la compilazione della tabella dell’investimento finanziario sono indicati nell’allegato a.1) al presente Schema. Specificare le eventuali ipotesi utilizzate ad integrazione di quelle previste da detto allegato.
(27) Nei casi di adesione al fondo/comparto tramite PAC, qualora l’applicazione delle commissioni di sottoscrizione non sia proporzionale al valore del singolo versamento, riportare la seguente avvertenza: «In caso di mancato completamento del piano di accumulo l’entità delle commissioni di sottoscrizione potrà essere superiore a quella indicata nel presente Prospetto d’offerta».
Inserire un rinvio alla Sez. C), Parte I del Prospetto Completo per le informazioni di dettaglio sui costi, sulle agevolazioni e sul regime fiscale del fondo/comparto. | |
DATI PERIODICI | |
Rendimento storico | Illustrare con un grafico a barre il rendimento annuo del fondo/comparto e del benchmark (ove applicabile) nel corso degli ultimi dieci anni solari(28). Specificare che i dati di rendimento del fondo/comparto non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico dell’investitore. Inserire la seguente avvertenza: «Avvertenza: I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.» |
Totale Expense Ratio (TER) | Riportare il rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell’ultimo triennio(29), fra il totale degli oneri posti a carico del fondo/comparto ed il patrimonio medio su base giornaliera dello stesso (c.d. TER). |
Retrocessioni ai distributori | Riportare la quota-parte del totale delle commissioni/provvigioni attive retrocesse ai distributori nell’ultimo anno solare(30). |
Inserire un rinvio alla Parte II del Prospetto Completo per le informazioni di dettaglio sui dati periodici. | |
INFORMAZIONI ULTERIORI | |
Valorizzazione dell’investimento | Indicare i termini di pubblicazione del valore unitario della quota/azione, con l’evidenza delle fonti ove è possibile rilevare detto valore(31). |
Inserire le seguenti avvertenze: «Il Prospetto Semplificato deve essere consegnato all’investitore prima della sottoscrizione delle quote/azioni del/la fondo/Sicav unitamente al Modulo di sottoscrizione». «Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento/comparto è disciplinata dal Regolamento di gestione del fondo/dallo Statuto della Sicav». | |
Inserire le seguenti frasi: «Data di deposito in Consob della parte “Informazioni Specifiche”: … .» «Data di validità della parte “Informazioni Specifiche”:… .» |
Rapporto tra costi complessivi e patrimonio medio | ||
ANNO | ANNO | ANNO |
% | % | % |
Quota-parte retrocessa ai distributori | |
ANNO | % |
(28) Nel caso in cui il fondo/comparto sia operativo da meno di dieci anni, i dati devono essere riportati per tale minore periodo. Qualora vi siano state significative modifiche della politica di investimento, occorre evidenziare tale circostanza e procedere all’azzeramento delle performance passate. Inoltre, la Società può richiedere l’annullamento dei dati periodici nel caso di cambiamento della Società che gestisce.
Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark”, il benchmark deve sempre essere rappresentato per l’intero periodo richiesto;, nel caso di modifica non significativa della politica di investimento, le performance del fondo/comparto vanno rappresentate insieme a quelle del benchmark adottato prima della modifica della politica di investimento e a quelle del benchmark adottato dopo tale modifica. Inoltre, al fine di consentire un corretto confronto tra il fondo/comparto e il relativo benchmark, occorre evidenziare che la performance del fondo/comparto riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell’andamento del benchmark. Detto benchmark può essere riportato al netto degli oneri fiscali vigenti applicabili al fondo/comparto.
(29) Per i criteri di calcolo del valore del Totale Expense Ratio (TER) si rinvia al paragrafo “TOTAL EXPENSE RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI DEL FONDO/COMPARTO” della Parte II del Prospetto Completo.
(30) La quota-parte retrocessa in media ai distributori deve essere determinata sulla base delle rilevazioni contabili relative alle commissioni/provvigioni attive e a quelle passive dell’ultimo esercizio della Società di gestione/Sicav. Per i fondi/comparti di nuova commercializzazione il dato deve essere stimato sulla base di quanto stabilito dalle convenzioni di collocamento/distribuzione.
(31) Il canale informativo prescelto per la pubblicazione del valore della quota deve essere appropriato e idoneo a garantire un’agevole accessibilità da parte dei sottoscrittori e l’adeguata pubblicità dell’informazione.
«Il fondo comune di investimento/comparto <inserire la denominazione> è offerto dal … al … (32).» «La pubblicazione del Prospetto d’offerta non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto.» |
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ |
«La Società di gestione del risparmio/Società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione della società> si assume la responsabilità della veridicità e della completezza delle informazioni contenute nel presente Prospetto Semplificato, nonché della loro coerenza e comprensibilità.» Il Rappresentante legale (Generalità e firma autografa) |
(32) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di inizio e fine dell’intervallo di offerta si rinvia alle istruzioni operative formulate dalla Consob. La data di fine dell’intervallo d’offerta è eventuale, e deve essere indicata solo per i fondi/comparti aventi intervallo di collocamento chiuso.
COPERTINA(33)
Riportare la denominazione della SGR/Sicav e dell’eventuale gruppo di appartenenza. Inserire la seguente intestazione:
«Offerta al pubblico di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> aperto/a di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al sistema/famiglia <inserire la denominazione del sistema/famiglia>.» ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto estero non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE.» ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto estero non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al sistema/famiglia <inserire la denominazione del sistema/famiglia>.»
Riportare in grassetto e riquadrato quanto di seguito indicato:
«Si raccomanda la lettura del Prospetto Completo – costituito dalla Parte I (Caratteristiche del/i fondo/i oppure della Sicav e modalità di partecipazione), dalla Parte II (Illustrazione dei dati periodici di rischio-rendimento e costi del/i fondo/i oppure comparto/i) e dalla Parte III (Altre informazioni sull’investimento) – messo gratuitamente a disposizione dell’investitore su richiesta del medesimo per le informazioni di dettaglio. Il Regolamento di gestione dei fondi/lo Statuto della Sicav forma parte integrante del Prospetto Completo, al quale è allegato.»
Inserire le seguenti frasi:
«Il Prospetto d’offerta è volto ad illustrare all’investitore le principali caratteristiche dell’investimento proposto.»
«Data di deposito in Consob della Copertina: ….»
«Data di validità della Copertina: ….»
Inserire in basso le seguenti frasi:
«La pubblicazione del Prospetto d’offerta non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto.»
«Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento/comparto è disciplinata dal/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.»
«Avvertenza: Il Prospetto d’offerta non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto d’offerta non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Xxxxxx possa essere legittimamente utilizzato».
(33) La Copertina è parte integrante del Prospetto Completo.
PARTE I DEL PROSPETTO COMPLETO – CARATTERISTICHE DEL/I FONDO/I oppure DELLA SICAV E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE(34)
Inserire le seguenti frasi:
«La Parte I del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio dell’investimento finanziario.»
«Data di deposito in Consob della Parte I … .»
«Data di validità della Parte I: dal … .»
A) INFORMAZIONI GENERALI
1. LA SGR/SICAV
Indicare la denominazione della Società di gestione del risparmio/Società di investimento a capitale variabile (Sicav) e dell’eventuale gruppo di appartenenza, la nazionalità, l’indirizzo della sede legale e della direzione generale (se diverso), il recapito anche telefonico, l’indirizzo Internet e di posta elettronica, rinviando alla Parte III del Prospetto d’offerta per ulteriori informazioni.
Se la SGR si limita alla sola promozione, istituzione e organizzazione del fondo, occorre specificarlo, indicando i contenuti della convenzione e riportando anche per il/i gestore/i le medesime informazioni fornite per la SGR promotrice. (eventuale)
2. LA BANCA DEPOSITARIA Indicare denominazione e indirizzo.
3. La Società di revisione
Indicare denominazione e indirizzo.
4. Altri (eventuale)
Nel caso di fondi/comparti garantiti, indicare il/i soggetto/i obbligato/i alla prestazione della garanzia rinviando alla Parte III del Prospetto d’offerta per ulteriori informazioni.
5. Rischi generali connessi alla partecipazione al fondo/comparto
Descrivere i rischi connessi in via generale alla partecipazione al fondo/comparto, evidenziando l'eventualità di non ottenere, al momento del rimborso, la restituzione dell’investimento finanziario.
Indicare che l'andamento del valore delle quote/azioni del fondo/comparto può variare in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e ai settori dell'investimento, nonché ai relativi mercati di riferimento.
(34) Per i criteri redazionali delle parti del Prospetto Completo comuni al Prospetto Semplificato si rinvia alla lettura delle note riportate sul Prospetto Semplificato.
Nel caso di OICR aperti indicizzati indicare i seguenti fattori di rischio:
Rischio di investimento: specificare che non è possibile garantire che l’obiettivo di investimento, ovvero la replica del parametro di riferimento prescelto, sia raggiunto ed illustrarne sinteticamente le ragioni; aggiungere che il valore delle quote/azioni può non riflettere il valore e la composizione del patrimonio netto (NAV) dell’OICR. (eventuale)
Rischio parametro di riferimento: specificare che non esiste alcuna garanzia che il parametro di riferimento prescelto continui ad essere calcolato e pubblicato. Specificare che in tal caso esiste un diritto al rimborso dell’investitore. (eventuale)
6. Conflitti di interesse
Descrivere le procedure di gestione dei conflitti di interesse ai sensi della normativa vigente.
Indicare gli eventuali limiti alle operazioni con parti correlate, inseriti nel/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav, che la SGR/Xxxxx intende rispettare per assicurare la tutela dei partecipanti da possibili situazioni di conflitto di interessi.
7. Strategia per l’esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari
(FACOLTATIVO)
Descrivere la strategia adottata dalla Società di gestione/Sicav per l’esercizio dei diritti di intervento e voto in assemblea inerenti agli strumenti finanziari oggetto d’investimento da parte degli OICR, ai sensi di quanto disposto dall’art. 32, comma 3, del Regolamento congiunto Consob-Banca d’Italia del 29 ottobre 2007.
8. Best execution (facoltativo)
Descrivere la strategia di esecuzione e/o di trasmissione adottata dalla Società – in conformità di quanto richiesto dalla normativa applicabile – al fine di ottenere il miglior risultato possibile allorché esegue, ovvero trasmette a terze parti, ordini su strumenti finanziari per conto dei fondi/comparti gestiti.
9. Incentivi (facoltativo)
Descrivere nel dettaglio il contenuto degli accordi conclusi dalla SGR/Sicav in materia di compensi, commissioni o prestazioni, avendo cura di precisare in modo comprensibile, completo ed accurato la natura – monetaria oppure non monetaria – e l’importo di tali compensi, commissioni o prestazioni non monetarie o, laddove tale importo non possa essere accertato, il metodo di calcolo dello stesso.
10. Reclami (facoltativo)
Indicare le modalità e dei tempi per la trattazione dei reclami, ai sensi di quanto disposto dall’art. 17, comma 1, del Regolamento congiunto Consob-Banca d’Italia del 29 ottobre 2007.
B) INFORMAZIONI SULL'INVESTIMENTO(35)
Indicare la denominazione del fondo/comparto, la data di istituzione ed il codice ISIN al portatore.
Indicare se il fondo/comparto è di diritto italiano, specificando in tal caso l’eventuale armonizzazione/non armonizzazione alla Direttiva 85/611/CEE.
Nel caso in cui il presente Prospetto d’offerta sia relativo a OICR aperti indicizzati illustrare sinteticamente la natura giuridica e le caratteristiche dell’OICR menzionando la generica qualità dell’OICR ad essere scambiato in mercati di negoziazione. (eventuale)
11. Tipologia di gestione del fondo/comparto
a) Tipologia di gestione del fondo/comparto.
Nel caso di fondi/comparti con gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” inserire la seguente avvertenza: «Avvertenza: l’obiettivo di rendimento/protezione non costituisce garanzia di rendimento minimo dell’investimento finanziario.»; (eventuale)
b) obiettivo della gestione;
c) qualifica del fondo/comparto; (eventuale)
d) valuta di denominazione.
12. Orizzonte temporale d’investimento consigliato
Indicare l’orizzonte temporale d’investimento consigliato al potenziale investitore.
13. Profilo di rischio del fondo/comparto
e) grado di rischio connesso all’investimento nel fondo/comparto. Descrivere il significato del grado di rischio attribuito al fondo/comparto;
f) per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” di tipo “attivo” specificare il grado di scostamento in termini di rischiosità rispetto al benchmark. Descrivere il significato del grado di scostamento dal benchmark in termini di rischiosità del fondo/comparto rispetto al benchmark; (eventuale)
g) riportare la seguente frase:
«Nella seguente Xxxxxxx si riportano gli scenari probabilistici dell’investimento finanziario al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato basati sul confronto con i possibili esiti dell’investimento in un’attività finanziaria priva di rischio al termine del medesimo orizzonte. Per ogni scenario sono indicati la probabilità di accadimento (probabilità) e il controvalore finale del capitale investito rappresentativo dello scenario medesimo (valori centrali).»
Riportare gli scenari probabilistici dell’investimento finanziario del fondo/comparto al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, come indicato nella seguente tabella.
(35) La sezione “Informazioni sull’investimento” deve essere redatta distintamente per ogni proposta di investimento finanziario per cui è stata predisposta una parte “Informazioni Specifiche”, evitando ove possibile le duplicazioni di informazioni.
Scenari probabilistici DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO | Probabilità | VALORI CENTRALI |
Il rendimento è negativo | % | |
Il rendimento è positivo ma inferiore a quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % | |
Il rendimento è positivo e in linea con quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % | |
Il rendimento è positivo e superiore a quello dell’attività finanziaria priva di rischio | % |
Indicare la seguente avvertenza:
«Avvertenza: I valori indicati nella Tabella sopra riportata hanno l’esclusivo scopo di agevolare la comprensione del profilo di rischio dell’investimento finanziario.»
Rinviare per maggiori informazioni alla Parte III, Sez. B del presente Prospetto d’offerta.
14. Finalità del fondo/comparto
Indicare le finalità del fondo/comparto in relazione ai potenziali destinatari(36). Indicare, ove previste, le garanzie offerte da terzi (ad es. di restituzione di una data percentuale del capitale investito).
15. Politica di investimento e Rischi specifici del fondo/comparto
h) categoria del fondo/comparto;
Riportare i seguenti elementi informativi per i fondi/comparti diversi da quelli con gestione “a
benchmark” di tipo “passivo” (i.e. OICR aperti indicizzati):
i.1) principali tipologie di strumenti finanziari(37) e valuta di denominazione; precisare la possibilità di investimento in depositi bancari; indicare se il fondo/comparto investe in quote/azioni di OICR e, in caso positivo, la rilevanza degli investimenti in OICR istituiti o gestiti dalla SGR/Sicav e/o da SGR/Sicav del medesimo gruppo di appartenenza;
i.2) aree geografiche/mercati di riferimento;
i.3) categorie di emittenti (specificare se trattasi di emittenti governativi, sovranazionali, societari, c.d. corporate, altro) e/o settori industriali, ove rilevanti;
i.4) specifici fattori di rischio ove rilevanti: investimenti in titoli emessi da società a bassa capitalizzazione; investimenti in titoli c.d. strutturati; durata media finanziaria (duration); investimenti in titoli obbligazionari di emittenti esposti ad un rischio di credito raggruppati sulla base di indicatori di mercato; investimenti in strumenti finanziari di emittenti dei cc.dd. Emergenti; eventuali altri fattori di rischio;
i.5) possibilità e finalità delle operazioni in strumenti finanziari derivati, nonché l’incidenza dell’utilizzo degli strumenti derivati sul profilo di rischio del fondo/comparto;
(36) Ad esempio “conservazione del capitale” tramite un fondo/comparto Liquidità Area Euro; “crescita del capitale” tramite un fondo/comparto Azionario Europa.
(37) Occorre indicare la rilevanza degli investimenti e degli elementi caratterizzanti in termini qualitativi (“principale”, “prevalente”, “significativo”, “contenuto”, “residuale”). In linea generale, il termine “principale” qualifica gli investimenti superiori in controvalore al 70% del totale dell’attivo del fondo/comparto; il termine “prevalente” gli investimenti compresi tra il 50% e il 70%; il termine “significativo” gli investimenti compresi tra il 30% e il 50%; il termine “contenuto” gli investimenti compresi tra il 10% e il 30%; infine, il termine “residuale” gli investimenti inferiori al controvalore al 10% del totale dell’attivo del fondo/comparto. I termini di rilevanza suddetti sono da intendersi come indicativi delle strategie gestionali del fondo/comparto, posti i limiti definiti nel relativo Regolamento/Statuto. La suddetta scala qualitativa deve essere illustrata in apposita nota a piè di pagina.
i.6) garanzie: per i fondi/comparti con garanzie di rendimento minimo dell’investimento finanziario illustrare sinteticamente, anche attraverso esemplificazioni, il contenuto dello schema contrattuale di funzionamento della garanzia, gli eventuali limiti e condizioni per l’operatività della garanzia medesima, nonché la denominazione del soggetto terzo garante, rinviando per maggiori informazioni alla Parte III, Sez. B del presente Prospetto d’offerta; (eventuale)
i.7) immunizzazione: illustrare il contenuto dello schema di funzionamento dell’immunizzazione nonché gli eventuali limiti e condizioni per l’operatività della stessa. Inserire, inoltre, la seguente avvertenza: «Avvertenza: L’immunizzazione non costituisce garanzia di rendimento minimo dell’investimento finanziario.» (eventuale)
j) tecnica di gestione:
- per i fondi/comparti con gestione “flessibile” e per quelli con gestione “a benchmark” di tipo “attivo”, specificare gli eventuali elementi caratterizzanti il processo di selezione degli strumenti finanziari in portafoglio;
- per i fondi/comparti con gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” illustrare le modalità gestionali adottate per la protezione (rinviando per maggiori informazioni alla Parte III, Sez. B del presente Prospetto d’offerta), indicando tra l’altro:
1. in termini descrittivi e in modo chiaro e comprensibile, la regola di determinazione dell’obiettivo di rendimento/protezione;
2. le eventuali percentuali utilizzate nell’illustrazione di cui al punto precedente e la grandezza (ad es. valore della quota ovvero capitale nominale ovvero capitale investito) rispetto a cui le stesse vengono calcolate.
k) per i fondi/comparti con gestione “flessibile” e per quelli con gestione “ a benchmark” indicare inoltre l’esistenza di tecniche di gestione dei rischi rimandando alla Parte III, Sez. B del Prospetto d’offerta per la loro illustrazione;
l) destinazione dei proventi. Specificare se il fondo/comparto è ad accumulazione ovvero a distribuzione dei proventi. Per i fondi/comparti a distribuzione, indicare i criteri di determinazione dell’importo da distribuire e le modalità di distribuzione, nonché le agevolazioni previste per il caso di reinvestimento. Per i fondi/comparti che prevedono la corresponsione periodica di bonus/premi fedeltà da parte della SGR/SICAV, indicare le modalità di determinazione e la frequenza di corresponsione degli stessi.
Inserire la seguente avvertenza:
«Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella relazione degli amministratori all'interno del rendiconto annuale/bilancio d’esercizio.»
Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” di tipo “passivo” (i.e. OICR aperti indicizzati) specificare che la politica di investimento consiste nella costituzione di un portafoglio finalizzato alla riproduzione, anche sintetica ovvero modificata attraverso l’utilizzo di derivati, di un indice finanziario o di un paniere di titoli. Specificare che il gestore rettifica la composizione del portafoglio in relazione ai cambiamenti che dovessero essere effettuati nella composizione dell’indice o del paniere di titoli; indicare la denominazione ed il provider dell’indice o del paniere di titoli, specificando inoltre le modalità, la periodicità di calcolo e le sue modalità di diffusione; descrivere in forma tabellare l’indice finanziario o il paniere di titoli prescelto in termini di:
- per la componente azionaria: indicazione percentuale delle aree geografiche degli emittenti, avendo riguardo agli investimenti in paesi emergenti; composizione settoriale; primi dieci strumenti finanziari;
- per la componente obbligazionaria: durata media finanziaria (duration), indicazione percentuale delle aree geografiche degli emittenti, avendo riguardo agli investimenti in paesi emergenti; peso percentuale degli investimenti in titoli obbligazionari degli emittenti esposti ad un rischio di credito raggruppati sulla base di indicatori di mercato;
- per la componente derivativa: pay-off ed esemplificazione dell’impatto rispetto all’andamento dell’indice finanziario o del paniere di titoli. (eventuale)
Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” di tipo “passivo” con qualifica “garantito” o “immunizzato” illustrare sinteticamente, anche attraverso esemplificazioni, il contenuto dello schema contrattuale di funzionamento della garanzia o della immunizzazione, nonché gli eventuali limiti e condizioni per l’operatività della stessa. Per i fondi/comparti con qualifica “garantito” indicare, inoltre, la denominazione del soggetto terzo garante. (eventuale)
16. Parametro di riferimento (c.d. BENCHMARK)
Per i fondi/comparti “a benchmark” con stile di gestione “attivo” indicare un parametro di riferimento (c.d. benchmark) coerente con i rischi connessi con la politica di investimento del fondo/comparto medesimo. Descrivere sinteticamente il parametro di riferimento(38).
Per i/le fondi/comparti “a benchmark” con stile di gestione “passivo” indicare l’indice finanziario ovvero il paniere di titoli che il portafoglio del fondo/comparto è finalizzato a riprodurre, anche sinteticamente ovvero attraverso modifiche realizzate ricorrendo a strumenti finanziari derivati.
17. Classi di quote/azioni (eventuale)
Nel caso di investimento in quote/azioni di fondi interni/OICR con pluralità di classi, descrivere sinteticamente le caratteristiche distintive delle diverse classi rinviando per maggiori informazioni alla Parte III del Prospetto d’offerta ed al/lo Regolamento di gestione/Statuto. Per i relativi oneri rinviare alla Sez. C, par. 18.
18. Rappresentazione sintetica dei costi
Indicare la modalità di versamento presa a riferimento nella proposta di investimento finanziario ed il relativo importo in Euro.
Inserire la seguente frase:
«La seguente tabella illustra la scomposizione percentuale dell’investimento finanziario riferita sia al momento della sottoscrizione sia all’orizzonte temporale d’investimento consigliato. Con riferimento al momento della sottoscrizione, l’importo versato al netto dei diritti fissi d’ingresso rappresenta il capitale nominale; quest’ultima grandezza al netto delle commissioni di sottoscrizione e di altri costi iniziali <e tenendo conto dei bonus/premi fedeltà corrisposti (eventuale)> rappresenta il capitale investito.»
(38) Qualora il benchmark non costituisca un parametro significativo per lo stile gestionale adottato, esplicitare in suo luogo una misura di volatilità del fondo/comparto per uno specifico intervallo temporale. Tale circostanza ricorre per i fondi/comparti con gestione “flessibile” o “a obiettivo di rendimento/protetta”.
Inserire una tabella esemplificativa della scomposizione percentuale dell’investimento finanziario. Inserire la seguente avvertenza:
«Avvertenza: La tabella dell’investimento finanziario rappresenta un’esemplificazione effettuata con riferimento ai soli costi la cui applicazione non è subordinata ad alcuna condizione.»
C) INFORMAZIONI ECONOMICHE (COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE)
19. Oneri a carico del sottoscrittore e oneri a carico del fondo/comparto
19.1 Oneri a carico del sottoscrittore
Indicare in forma tabellare l’entità dei diversi oneri a carico del sottoscrittore (commissioni di sottoscrizione, di rimborso, di switch e spese per diritti fissi).
Nei casi di adesione al fondo/comparto tramite piano di accumulo, qualora l’applicazione delle commissioni di sottoscrizione non sia proporzionale al valore del singolo versamento, riportare la seguente avvertenza: «In caso di mancato completamento del piano di accumulo l’entità delle commissioni di sottoscrizione potrà essere superiore a quella indicata nel presente Prospetto d’offerta».
Indicare le facilitazioni commissionali previste (ad es. beneficio di accumulo, operazioni di passaggio tra fondi/comparti, beneficio di reinvestimento).
Ove l’offerta sia accompagnata da garanzie di terzi (ad es. di restituzione di una data percentuale del capitale investito, di rendimento minimo) specificare distintamente gli eventuali costi aggiuntivi per il sottoscrittore.
19.2 Oneri addebitati del fondo/comparto
19.2.1 Oneri di gestione
Indicare in forma tabellare l’entità delle commissioni di gestione (c.d. di base) e delle eventuali commissioni di incentivo (o di performance) esemplificando le modalità di calcolo. Nell’ipotesi in cui il fondo/comparto investa almeno il 10% dell’attivo in quote/azioni di OICR indicare la misura massima delle commissioni di gestione applicabili dagli OICR sottostanti.
19.2.2 Altri oneri
Indicare la misura massima degli oneri dovuti alla banca depositaria e la natura degli altri oneri a carico del fondo/comparto. Precisare che le commissioni di negoziazione non sono quantificabili a priori in quanto variabili. Ove l’offerta sia accompagnata da garanzie di terzi (ad es. di restituzione di una data percentuale del capitale investito) specificarne i relativi costi.
Specificare che le spese e i costi annuali effettivi sostenuti dal fondo/comparto nell’ultimo triennio sono indicati nella Parte II del Prospetto d’offerta.
20. Agevolazioni finanziarie
Indicare sinteticamente se sono previste agevolazioni finanziarie connesse alla partecipazione al fondo/comparto precisandone la misura massima applicabile.
21. Servizi/Prodotti abbinati alla sottoscrizione del fondo/comparto (eventuale)
Inserire puntuale rinvio al documento illustrativo dei servizi/prodotti abbinati, disponibile su richiesta dell’investitore. Nel caso di abbinamento del fondo/comparto ad un c.d. conto di liquidità è sufficiente inserire puntuale rinvio alla relativa norma contenuta nel/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.
22. Regime fiscale
Indicare in sintesi il regime di tassazione del fondo/comparto. Per la descrizione del regime fiscale vigente sia con riguardo alle partecipazioni al fondo/comparto, sia con riguardo al trattamento fiscale delle quote/azioni di partecipazione al fondo/comparto in caso di donazione e successione, rinviare alla Parte III del Prospetto d’offerta.
D) INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO
23. Modalità di sottoscrizione delle quote/azioni
Indicare gli elementi essenziali (ad es. importi minimi, valore unitario della quota/azione) delle modalità di sottoscrizione del fondo/comparto rinviando al/lo Regolamento di gestione/Statuto per la puntuale descrizione di tali modalità e facendo espresso rinvio al Modulo di sottoscrizione come mezzo di adesione al fondo/comparto.
Riportare la facoltà riconosciuta al partecipante di effettuare versamenti successivi e operazioni di passaggio tra i fondi/comparti disciplinati dal medesimo Regolamento di gestione/Statuto.
Descrivere la possibilità di aderire all’offerta con modalità equivalenti al modulo di sottoscrizione. (eventuale)
Menzionare la possibilità di sottoscrivere mediante tecniche di comunicazione a distanza rinviando per maggiori informazioni alla Parte III del Prospetto d’offerta, Sez. C, par. 9.
Fornire informazioni di dettaglio sulla possibilità per l’investitore di aderire a piani di accumulo/conversione/rimborso e/o conferire mandato al Soggetto incaricato dei pagamenti. (eventuale)
Specificare i mezzi di pagamento previsti per la sottoscrizione del fondo/comparto.
Specificare la tempistica di valorizzazione dell'investimento. Evidenziare sinteticamente la disciplina per l’esercizio del diritto di recesso prevista dalla normativa vigente.
Specificare i termini di invio della lettera di conferma e rinviare alla Parte III del Prospetto d’offerta per il relativo contenuto.
24. Modalità di rimborso delle quote/azioni
Indicare sinteticamente il diritto del partecipante di ottenere il rimborso delle quote/azioni detenute e rinviare al/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav per la descrizione delle modalità di richiesta, dei termini di valorizzazione e di effettuazione del rimborso. Rinviare alla Sez. C, par. 18.1 per gli eventuali oneri.
Menzionare, qualora prevista, la possibilità del partecipante di richiedere il rimborso programmato, inserendo puntuali rinvii alla relativa norma contenuta nel/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.
Specificare i termini di invio della lettera di conferma del disinvestimento e rinviare alla Parte III del Prospetto d’offerta per il relativo contenuto.
25. Modalità di effettuazione delle operazioni successive alla prima sottoscrizione
Indicare l’eventuale facoltà per l’investitore, e la relativa la tempistica, di effettuare disinvestimenti delle quote/azioni sottoscritte al fine del contestuale reinvestimento in altro fondo/comparto, specificando gli eventuali limiti al trasferimento e rimandando alla Sez. C, par. 19 per gli eventuali costi da sostenere. Indicare, altresì, la possibilità di effettuare investimenti successivi in fondi/comparti istituiti successivamente alla prima sottoscrizione previa consegna della relativa informativa tratta dal Prospetto d’offerta aggiornato.
Rinviare alla Parte III, Sez. C, par. 9, per ulteriori informazioni.
Evidenziare in grassetto i casi in cui si applica la sospensiva di sette giorni di cui all’art. 30, comma 6, del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, chiarendo che la sospensiva non riguarda le successive sottoscrizioni dei fondi/comparti appartenenti al medesimo sistema/famiglia e riportati nel Prospetto Completo (o ivi successivamente inseriti), a condizione che al partecipante sia stato preventivamente fornito il Prospetto Semplificato aggiornato o il Prospetto Completo aggiornato con l’informativa relativa al fondo/comparto oggetto della sottoscrizione.
E) INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
26. Valorizzazione dell’investimento
Indicare i termini di pubblicazione del valore unitario della quota/azione, con l’evidenza delle fonti ove è possibile rilevare detto valore.
Per le ulteriori informazioni indicare puntuale riferimento alla relativa norma contenuta nel/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.
27. Intervento in assemblea (eventuale)
Descrivere in sintesi il diritto riconosciuto al partecipante di intervenire e votare nelle assemblee della Sicav. Indicare le modalità con cui il partecipante può esercitare tale diritto. Evidenziare infine le modalità di pubblicazione dell’avviso di convocazione con l’elenco delle materie da trattare in assemblea.
28. Informativa ai partecipanti
Specificare che la Società di gestione del risparmio/Sicav provvede ad inviare annualmente ai partecipanti le informazioni relative ai dati periodici di rischio-rendimento del fondo/comparto e al Total Expense Ratio riportate nella Parte II del Prospetto d’offerta. Evidenziare che, in caso di modifiche essenziali intervenute con riguardo al fondo/comparto, la Società provvede altresì ad inviare tempestivamente ai partecipanti la relativa informativa, redatta secondo criteri volti ad assicurare una agevole comparazione delle informazioni modificate con quelle preesistenti.
Evidenziare che la SGR/SICAV è tenuta a comunicare tempestivamente agli investitori le variazioni delle informazioni del Prospetto d’offerta concernenti le caratteristiche essenziali del prodotto, tra le quali la tipologia di gestione, il regime dei costi, il profilo di rischio del prodotto.
Specificare che il partecipante può anche richiedere la situazione riassuntiva delle quote/azioni detenute, nei casi previsti dalla normativa vigente.
29. Ulteriore informativa disponibile
Indicare la facoltà, riconosciuta all’investitore, di richiedere l'invio, anche a domicilio, dei seguenti ulteriori documenti:
a) Prospetti Semplificati di tutti i fondi/comparti del “sistema” ovvero della “famiglia” disciplinati dall’unico Regolamento di gestione/Statuto della Sicav a cui si riferisce il presente Prospetto Completo e per i quali non è prevista la consegna obbligatoria all’investitore;
b) Parti II e III del Prospetto Completo;
c) Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav;
d) ultimi documenti contabili redatti (rendiconto annuale/bilancio d’esercizio e relazione semestrale, se successiva);
e) documento di illustrazione dei servizi/prodotti abbinati alla sottoscrizione del fondo/comparto; (eventuale)
f) altre tipologie di informazioni disponibili per l’investitore. (eventuale)
Indicare la facoltà, riconosciuta all’investitore, di richiedere l’invio, anche a domicilio, dei suddetti documenti. Riportare i relativi eventuali oneri di spedizione. Specificare le modalità di richiesta, indicando i soggetti ai quali tale richiesta deve essere inoltrata ed i termini di invio degli stessi. Indicare gli indirizzi internet della Società di gestione del risparmio/Sicav.
Precisare che i documenti contabili dei fondi/comparti sono inoltre disponibili presso la Società di gestione del risparmio/Sicav e presso la banca depositaria (ovvero il/i soggetto/i incaricato/i dei pagamenti).
Specificare che la Società può inviare la documentazione informativa elencata nel presente paragrafo e nel par. 29, ove richiesto dall'investitore, anche in formato elettronico mediante tecniche di comunicazione a distanza, purché le caratteristiche di queste ultime siano con ciò compatibili e consentano al destinatario dei documenti di acquisirne la disponibilità su supporto duraturo.
Specificare che le Parti I, II e III del Prospetto d’offerta e i documenti menzionati sub a) e c) sono altresì pubblicati nel sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav. Indicare le eventuali altre tipologie di informazioni reperibili nel sito medesimo.
***
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
«La Società di gestione del risparmio/Società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione della società> si assume la responsabilità della veridicità e della completezza delle informazioni contenute nel presente Prospetto d’offerta, nonché della loro coerenza e comprensibilità.»
Il Rappresentante legale (Generalità e firma autografa)
PARTE II DEL PROSPETTO COMPLETO – ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI DI RISCHIO-RENDIMENTO E COSTI DEL/I FONDO/I OPPURE COMPARTO/I
Inserire le seguenti frasi:
«La Parte II del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio sull’offerta.»
«Data di deposito in Consob della Parte II … . »
«Data di validità della Parte II: dal … .»
Dati periodici di rischio-rendimento del fondo/comparto
I dati periodici di rischio-rendimento devono essere aggiornati con cadenza annuale e riferiti, in caso di molteplicità di classi, a ciascuna classe.
Illustrare con un grafico a barre il rendimento annuo del fondo/comparto e del benchmark (ove applicabile) nel corso degli ultimi dieci anni solari. Specificare che i dati di rendimento del fondo/comparto non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico dell’investitore.
Evidenziare con un grafico lineare l'andamento del valore della quota/azione del fondo/comparto e del benchmark (ove applicabile) nel corso dell'ultimo anno solare(39).
Riportare in forma tabellare il rendimento medio composto su base annua del fondo/comparto nel corso degli ultimi tre e cinque anni solari ovvero nel corso dell’intero periodo per cui il dato è disponibile, se inferiore a cinque anni. Per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” tale dato deve essere confrontato con il corrispondente dato relativo al benchmark(40).
Inserire la seguente avvertenza:
«I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.»
Nel caso in cui sia specificata nella Parte I del Prospetto d’offerta, riportare la misura di volatilità ex-ante del fondo/comparto e una coerente misura ex-post dell’ammontare di rischio sopportato nel corso dell’ultimo anno solare.
Riportare altresì i seguenti dati per ciascun fondo/comparto: a) la data di inizio del collocamento delle quote/azioni ed il periodo previsto di durata dello stesso; b) il patrimonio netto; c) il valore della quota/azione a fine periodo; d) il nominativo dell'eventuale soggetto cui è stata delegata la gestione; e) specificare, in forma tabellare, la quota-parte percepita in media dai collocatori con
(39) Il dato numerico andrà riportato in Euro. Per i fondi/comparti valorizzati in un’altra valuta (ad es. il Dollaro), occorrerà affiancare alla relativa valorizzazione una valorizzazione in Euro. Il grafico deve essere costruito con punti di rilevazione mensili. Qualora l’andamento del fondo/comparto non sia disponibile per l’intero ultimo anno, occorre riportare esclusivamente l’andamento del benchmark specificando che non è indicativo delle future performance del fondo/comparto (cfr. ultima parte della nota 28).
(40) Al fine di consentire un corretto confronto tra il fondo/comparto e il relativo benchmark, evidenziare che la performance del fondo/comparto riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell’andamento del benchmark. Detto benchmark può essere riportato al netto degli oneri fiscali vigenti applicabili al fondo/comparto.
riferimento ai costi di cui ai parr. 19.1 e 19.2 della Parte I del Prospetto d’offerta, relativamente all’ultimo anno solare. In alternativa, è consentito riportare un unico valore che indichi la quota- parte percepita dai distributori con riferimento all’intero flusso commissionale relativo al prodotto.
Total Expense Ratio (TER): costi e spese effettivi del fondo/comparto
Riportare il rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell'ultimo triennio(41)(42), fra il totale degli oneri posti a carico del fondo/comparto ed il patrimonio medio su base giornaliera dello stesso (c.d. TER). In caso di esistenza di più classi, il TER dovrà essere calcolato per ciascuna di esse.
Dare evidenza che nel calcolo del TER sono considerati i seguenti oneri:
COSTI E SPESE A CARICO DEL FONDO/COMPARTO | Anno | Anno | Anno |
Totale commissioni ⮚ commissioni di gestione ⮚ commissioni di incentivo/performance (eventuale) | % | % | % |
% | % | % | |
% | % | % | |
TER degli OICR sottostanti(43) (eventuale) | % | % | % |
Compenso e spese della banca depositaria(44) | % | % | % |
Spese di revisione e certificazione del patrimonio del fondo/comparto | % | % | % |
Spese legali e giudiziarie | % | % | % |
Spese di pubblicazione | % | % | % |
Spese dirette di collocamento(45) (eventuale) | % | % | % |
Altri oneri gravanti sul fondo/comparto (specificare) | % | % | % |
TOTALE | % | % | % |
Indicare che nella quantificazione degli oneri fornita non si tiene conto dei costi di negoziazione che hanno gravato sul patrimonio del fondo/comparto, né degli oneri fiscali sostenuti. Evidenziare, inoltre, che la quantificazione degli oneri fornita non tiene conto di quelli gravanti direttamente sul sottoscrittore, da pagare al momento della sottoscrizione e del rimborso (rinviare alla Parte I, Sez. C, par. 18.1).
Specificare che ulteriori informazioni sui costi sostenuti dal fondo/comparto nell’ultimo anno sono reperibili nella Nota Integrativa del rendiconto del fondo/bilancio d’esercizio della Sicav.
(41) Per i fondi/comparti con chiusura dell’esercizio contabile non coincidente con l’anno solare, le Società di gestione del risparmio/Sicav possono indicare il TER calcolato sulla base dei dati riferiti agli ultimi tre esercizi chiusi prima dell’aggiornamento annuale del Prospetto d’offerta.
(42) Cfr. nota 3.
(43) Il dato di TER degli OICR sottostanti – espresso al netto delle eventuali retrocessioni effettuate a favore del fondo/comparto acquirente – deve essere riportato nell’ipotesi in cui il fondo/comparto investa almeno il 10% del totale attivo in OICR.
(44) Si tratta del compenso per lo svolgimento delle funzioni di banca depositaria ai sensi di legge, nonché delle spese legate alle attività generali di settlement, di tenuta dei conti e di eventuale calcolo del valore unitario delle quote/azioni (c.d. uNAV) svolte dalla banca per conto della Società di gestione del risparmio/Sicav. Specificare se la banca depositaria svolge o meno l’attività di calcolo dell’uNAV.
(45) Specificare le spese di collocamento quando sono sostenute direttamente dal fondo/comparto.
Nell’ipotesi in cui il fondo/comparto investa almeno il 10% del totale attivo in OICR, il TER deve essere calcolato come rapporto percentuale fra le seguenti grandezze:
- la somma degli oneri direttamente posti a carico del fondo/comparto e quelli indirettamente sostenuti attraverso l’investimento nei singoli OICR sottostanti, stimati sulla base del rispettivo TER e ponderati per la frazione di patrimonio in essi investita;
- il patrimonio netto medio del fondo/comparto.
Nella quantificazione degli oneri occorre tenere conto delle eventuali commissioni di sottoscrizione e di rimborso degli OICR sottostanti.
Ove il TER di uno o più OICR sottostanti non sia disponibile si potrà in alternativa utilizzare, per gli OICR sottostanti, la relativa commissione di gestione, dandone opportuna indicazione.
Altre Informazioni
Indicare, per ciascun anno solare dell’ultimo triennio, il peso percentuale delle compravendite di strumenti finanziari effettuate tramite intermediari negoziatori appartenenti al medesimo gruppo di appartenenza della SGR/Sicav.
PARTE III DEL PROSPETTO COMPLETO – ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO
Inserire le seguenti frasi:
« La Parte III del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio sull’offerta.»
«Data di deposito in Consob della Parte III … . »
«Data di validità della Parte III: dal … .»
A) INFORMAZIONI GENERALI
1. LA SGR/SICAV
Indicare la denominazione e la forma giuridica; una presentazione delle attività esercitate e dell’eventuale gruppo di appartenenza; gli estremi del provvedimento di autorizzazione della Banca d’Italia ed il numero di iscrizione all’Albo; sintesi delle attività effettivamente svolte; le funzioni aziendali affidate a terzi in outsourcing; la durata; la data di chiusura dell'esercizio sociale; il capitale sociale sottoscritto e versato; gli azionisti che, secondo le informazioni a disposizione della Società, detengono una percentuale del capitale superiore al 5%; le persone fisiche o giuridiche che, direttamente o indirettamente, singolarmente o congiuntamente, esercitano o possono esercitare un controllo sulla Società e la frazione di capitale detenuta che dà diritto al voto; le generalità, la carica ricoperta con relativa scadenza ed i dati concernenti la qualificazione e l'esperienza professionale dei componenti l'organo amministrativo, dando evidenza dei consiglieri c.d. “indipendenti” e delle altre eventuali cariche ricoperte presso società del gruppo di appartenenza della SGR/Sicav; le generalità, le funzioni e la scadenza dalla carica dei componenti l'organo di controllo; le generalità di chi ricopre funzioni direttive e gli incarichi svolti; le principali attività esercitate dai componenti gli organi amministrativi e dall'organo direttivo al di fuori della Società, allorché le stesse siano significative in relazione a quest’ultima; gli altri fondi/comparti gestiti.
2. Il Fondo/Comparto
Breve descrizione della natura giuridica e delle finalità del fondo comune di investimento di tipo aperto/della Sicav.
Inserire le seguenti informazioni in ordine al fondo/comparto oggetto di illustrazione: la data di istituzione, gli estremi del provvedimento di autorizzazione della Banca d’Italia, la data di inizio di operatività; le variazioni nella politica di investimento seguita e le eventuali sostituzioni effettuate, negli ultimi due anni, con riferimento ai soggetti incaricati della gestione; la data dell'ultima delibera consiliare o assembleare che è intervenuta sul/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav e del relativo provvedimento di approvazione della Banca d'Italia; per i fondi/comparti con gestione “a benchmark” e con riguardo al benchmark prescelto, la descrizione dei criteri di costruzione del parametro di riferimento, con specificazione della frequenza del c.d. ribilanciamento, del trattamento dei flussi di cedole/dividendi e altri diritti, della valuta di origine ed eventualmente del tasso di cambio utilizzato (ad es. BCE, Reuters) per esprimere i valori del parametro di riferimento nell’unità di conto domestica, delle fonti informative ove possono essere
reperite le relative quotazioni (indicazione del/degli index-ticker, del data-type e dell’Info- Provider); la Società a cui, sia pure nel quadro dell'attribuzione in via generale delle responsabilità gestorie al consiglio di amministrazione, sono conferite deleghe gestionali di rilievo, con specificazione dell'oggetto della delega; le generalità e i dati concernenti la qualificazione ed esperienza professionale del soggetto, o dei componenti l'eventuale organo, che attende alle scelte effettive di investimento.
3. Le classi di quote/azioni (eventuale)
Illustrare le caratteristiche distintive delle diverse classi di quote/azioni emesse.
4. I Soggetti che prestano garanzie e contenuto della garanzia (eventuale)
Indicare, nel caso di fondo/comparto garantito, il/i soggetto/i obbligato/i alla prestazione della garanzia. Illustrare lo schema contrattuale allo scopo utilizzato.
5. Gli Intermediari distributori
Indicare denominazione e forma giuridica degli intermediari distributori; sede legale ed amministrativa principale, se diversa (è consentito il rimando ad apposito allegato).
6. La Banca Depositaria
Indicare denominazione e forma giuridica; sede legale ed amministrativa principale, se diversa, nonché sede presso cui sono espletate le funzioni di banca depositaria.
7. La Società di revisione
Indicare denominazione e forma giuridica; estremi della deliberazione di conferimento dell'incarico e durata dello stesso, con riguardo sia al fondo/comparto che alla Società di gestione del risparmio/Sicav; relativi oneri a carico del fondo/comparto.
B) TECNICHE DI GESTIONE DEI RISCHI DI PORTAFOGLIO
Illustrare le tecniche adottate per la gestione dei rischi di portafoglio del fondo/comparto in relazione alla politica di investimento e ai rischi specifici del fondo/comparto delineati nella Parte I, Sez. B, par. 15 del Prospetto d’offerta.
Nel caso di fondi/comparti con tipologia di gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” descrivere le modalità gestionali adottate. (eventuale)
In particolare, dovranno essere esplicitati i seguenti elementi:
- la tipologia del rischio di posizione che si intende proteggere o coprire, con specifica evidenza della componente collegata ad eventi straordinari; (eventuale)
- le modalità di protezione o copertura del rischio, se realizzate attraverso tecniche gestionali e, quindi, tese alla limitazione della probabilità di conseguire una perdita finanziaria, e/o mediante un contratto accessorio e, quindi, volte alla minimizzazione di tale probabilità; (eventuale)
- il periodo di protezione o copertura e l’eventuale possibilità di rinnovo della stessa al termine di tale periodo; (eventuale)
- il periodo di sottoscrizione valido ai fini della copertura del rischio e la rilevanza del momento di sottoscrizione per la definizione del profilo di rischio-rendimento dell’investimento nelle quote/azioni del fondo/comparto; (eventuale)
- le eventuali condizioni contrattuali di efficacia della protezione o copertura. (eventuale)
8. Esemplificazioni di rendimento del capitale investito (eventuale)
Illustrare con esempi numerici gli scenari probabilistici dell’investimento finanziario per differenti ipotesi di andamento dei mercati di investimento.
C) PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE, RIMBORSO E CONVERSIONE (c.d. SWITCH)
9. La sottoscrizione e il rimborso delle quote/azioni
Nel caso di sottoscrizione/rimborso mediante tecniche di comunicazione a distanza inserire quanto indicato nella Comunicazione Consob DIN/56016 del 21 luglio 2000, anche tenuto conto delle previsioni del D. Lgs. n. 206 del 6 settembre 2005.
Indicare l’esistenza di procedure di controllo delle modalità di sottoscrizione, di rimborso e di conversione per assicurare la tutela degli interessi dei partecipanti al fondo/comparto e scoraggiare pratiche abusive.
Illustrare il contenuto della lettera di conferma dell’investimento/disinvestimento.
D) REGIME FISCALE
10. Il Regime fiscale
Indicare il regime di tassazione del fondo/comparto e descrivere quello fiscale vigente con riguardo sia alle partecipazioni al fondo/comparto, sia al trattamento delle quote/azioni di partecipazione al fondo/comparto in caso di donazione e successione.
MODULO DI SOTTOSCRIZIONE
Inserire le seguenti frasi:
«Data di deposito in Consob del Modulo di sottoscrizione »
«Data di validità del Modulo di sottoscrizione: dal … .»
Il Modulo di sottoscrizione può essere predisposto su fogli staccabili. Evidenziare, con caratteri di stampa idonei per dimensione e struttura grafica, l’obbligo di consegna, prima della sottoscrizione, del Prospetto Semplificato, nonché la possibilità per il sottoscrittore di ottenere – su richiesta – le Parti I, II e III del Prospetto Completo ed il/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.
Nel Modulo di sottoscrizione devono essere riportate le informazioni richieste dal/lo Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav.
Nell'ipotesi in cui siano previsti servizi connessi all'operazione di sottoscrizione, riportare specifiche indicazioni per la scelta di tale servizio.
Specificare, inoltre, che nel caso siano previste modalità di sottoscrizione tramite Internet, il Modulo di sottoscrizione contiene le medesime informazioni di quello cartaceo.
Riportare, anche in forma tabellare, quanto di seguito indicato:
▪ il fondo/comparto e la classe oggetto dell’operazione di sottoscrizione;
▪ informazioni in materia di incentivi dei soggetti incaricati del collocamento ovvero della commercializzazione (facoltativo);
▪ i mezzi di pagamento previsti ed i relativi giorni di valuta;
▪ i casi – evidenziati in grassetto – in cui si applica la facoltà di recesso prevista dall’art. 30, comma 6 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, chiarendo che la sospensiva non riguarda le successive sottoscrizioni dei fondi/comparti appartenenti al medesimo sistema/famiglia e riportati nel Prospetto Completo (o ivi successivamente inseriti), a condizione che al partecipante sia stato preventivamente fornito il Prospetto Semplificato aggiornato o il Prospetto Completo aggiornato con l’informativa relativa al fondo/comparto oggetto della sottoscrizione.
APPENDICE
GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D’OFFERTA(46)
«Data di deposito in Consob del Glossario »
«Data di validità del Glossario: dal ….»
Banca depositaria: Soggetto preposto alla custodia del patrimonio di un fondo/comparto e al controllo della gestione al fine di garantire il criteri di separatezza contabile e i principi di correttezza e di trasparenza amministrativa.
Benchmark: Portafoglio di strumenti finanziari tipicamente determinato da soggetti terzi e valorizzato a valore di mercato, adottato come parametro di riferimento oggettivo per la definizione delle linee guida della politica di investimento di alcune tipologie di fondi/comparti.
Capitale investito: Parte dell’importo versato che viene effettivamente investita dalla SGR/Xxxxx in quote/azioni di fondi/comparti. Esso è determinato come differenza tra il Capitale Nominale e le commissioni di sottoscrizione, nonché, ove presenti, gli altri costi applicati al momento del versamento.
Capitale nominale: Importo versato per la sottoscrizione di quote/azioni di fondi/comparti al netto dei diritti fissi d’ingresso..
Categoria: La categoria del fondo/comparto è un attributo dello stesso volto a fornire un’indicazione sintetica della sua politica di investimento.
Classe: Articolazione di un fondo/comparto in relazione alla politica commissionale adottata e ad ulteriori caratteristiche distintive.
Commissioni di gestione: Compensi pagati alla SGR/Sicav mediante addebito diretto sul patrimonio del fondo/comparto per remunerare l’attività di gestione in senso stretto. Sono calcolati quotidianamente sul patrimonio netto del fondo/comparto e prelevati ad intervalli più ampi (mensili, trimestrali, ecc.). In genere, sono espressi su base annua.
Commissioni di incentivo (o di performance): Commissioni riconosciute al gestore del fondo/comparto per aver raggiunto determinati obiettivi di rendimento in un certo periodo di tempo. In alternativa possono essere calcolate sull’incremento di valore della quota/azione del fondo/comparto in un determinato intervallo temporale. Nei fondi/comparti con gestione “a benchmark” sono tipicamente calcolate in termini percentuali sulla differenza tra il rendimento del fondo/comparto e quello del benchmark.
Commissioni di sottoscrizione: Commissioni pagate dall’investitore a fronte dell’acquisto di quote/azioni di un fondo/comparto.
Comparto: Strutturazione di un fondo ovvero di una Sicav in una pluralità di patrimoni autonomi
(46) L’elenco delle definizioni riportate nel presente Glossario rappresenta l’informativa minima e per tanto non deve essere considerato esaustivo. Tale documento potrà essere integrato con ulteriori definizioni che le SGR/SICAV riterranno necessarie, evitando eventuali incoerenze con le definizioni già presenti nello schema che non possono essere modificate.
caratterizzati da una diversa politica di investimento e da un differente profilo di rischio.
Conversione (c.d. Switch): Operazione con cui il sottoscrittore effettua il disinvestimento di quote/azioni dei fondi/comparti sottoscritti e il contestuale reinvestimento del controvalore ricevuto in quote/azioni di altri fondi/comparti.
Destinazione dei proventi: Politica di destinazione dei proventi in relazione alla loro redistribuzione agli investitori ovvero alla loro accumulazione mediante reinvestimento nella gestione medesima.
Duration: Scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di interesse.
Fondo comune di investimento: Patrimonio autonomo suddiviso in quote di pertinenza di una pluralità di sottoscrittori e gestito in monte.
Fondo aperto: Fondo comune di investimento caratterizzato dalla variabilità del patrimonio gestito connessa al flusso delle domande di nuove sottoscrizioni e di rimborsi rispetto al numero di quote in circolazione.
Fondo indicizzato: Fondo comune di investimento con gestione “a benchmark” di tipo “passivo”, cioè volto a replicare l'andamento del parametro di riferimento prescelto.
Gestione a benchmark di tipo attivo: Gestione legata alla presenza di un parametro di riferimento, rispetto a cui la politica di investimento del fondo/comparto è finalizzata a creare “valore aggiunto”. Tale gestione presenta tipicamente un certo grado di scostamento rispetto al benchmark che può variare, in termini descrittivi, tra: “contenuto”, “significativo”, e “rilevante”.
Gestione a benchmark di tipo passivo: Gestione legata alla presenza di un parametro di riferimento e finalizzata alla replica dello stesso.
Gestore delegato: Intermediario abilitato a prestare servizi di gestione di patrimoni, il quale gestisce, anche parzialmente, il patrimonio di un OICR sulla base di una specifica delega ricevuta dalla Società di gestione del risparmio in ottemperanza ai criteri definiti nella delega stessa.
Grado di rischio: Indicatore sintetico qualitativo del profilo di rischio del fondo/comparto in termini di grado di variabilità dei rendimenti degli strumenti finanziari in cui è allocato il capitale investito. Il grado di rischio varia in una scala qualitativa tra: “basso”, “medio-basso”, “medio”, “medio-alto”, “alto” e “molto alto”.
Modulo di sottoscrizione: Xxxxxx sottoscritto dall’investitore con il quale egli aderisce al fondo/comparto – acquistando un certo numero delle sue quote/azioni – in base alle caratteristiche e alle condizioni indicate nel Modulo stesso.
Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR): I fondi comuni di investimento e le Sicav.
Orizzonte temporale d’investimento consigliato: Orizzonte temporale consigliato espresso termini di anni e determinato in relazione al grado di rischio, alla tipologia di gestione e alla struttura dei costi dell’investimento finanziario, nel rispetto del principio della neutralità al rischio.
Piano di accumulo (PAC): Modalità di sottoscrizione delle quote/azioni di un fondo/comparto mediante adesione ai piani di risparmio che consentono al sottoscrittore di ripartire nel tempo l’investimento nel fondo/comparto effettuando più versamenti successivi.
Piano di Investimento di Capitale (PIC): Modalità di investimento in fondi/comparti realizzata mediante un unico versamento.
Proposta d’investimento finanziario: Espressione riferita ad ogni possibile fondo/comparto sottoscrivibile dall’investitore-contraente con specifiche caratteristiche in termini di modalità di versamento e/o regime dei costi tali da qualificare univocamente il profilo di rischio-rendimento e l’orizzonte temporale consigliato dell’investimento finanziario. Laddove un fondo/comparto sia abbinato ad appositi servizi/prodotti che comportino una sostanziale modifica del profilo di rischio- rendimento dell’investimento, ciò qualifica una differente proposta d’investimento finanziario.
Qualifica: La qualifica del fondo/comparto rappresenta un attributo eventuale che integra l’informativa inerente alla politica gestionale adottata.
Quota: Unità di misura di un fondo/comparto comune di investimento. Rappresenta la “quota parte” in cui è suddiviso il patrimonio del fondo. Quando si sottoscrive un fondo si acquista un certo numero di quote (tutte aventi uguale valore unitario) ad un determinato prezzo.
Regolamento di gestione del fondo (o Regolamento del fondo): Documento che completa le informazioni contenute nel Prospetto d’offerta di un fondo/comparto. Il Regolamento di un fondo/comparto deve essere approvato dalla Banca d'Italia e contiene l’insieme di norme che definiscono le modalità di funzionamento di un fondo ed i compiti dei vari soggetti coinvolti, e regolano i rapporti con i sottoscrittori.
Rendimento: Risultato finanziario ad una data di riferimento dell’investimento finanziario, espresso in termini percentuali, calcolato dividendo la differenza tra il valore del capitale investito alla data di riferimento e il valore del capitale nominale al momento dell’investimento per il valore del capitale nominale al momento dell’investimento.
Scenari probabilistici dell’investimento finanziario: Trattasi degli scenari probabilistici di rendimento dell’investimento finanziario al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, determinati attraverso il confronto con i possibili esiti dell’investimento in attività finanziarie prive di rischio al termine del medesimo orizzonte.
Società di gestione del risparmio (in breve SGR): Società autorizzata alla gestione collettiva del risparmio nonché ad altre attività disciplinate dalla normativa vigente ed iscritta ad apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia.
Società di investimento a capitale variabile (in breve Sicav): Società per azioni la cui costituzione è subordinata alla preventiva autorizzazione della Banca d’Italia e il cui statuto prevede quale oggetto sociale esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto tramite offerta al pubblico delle proprie azioni. Può svolgere altre attività in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Le azioni rappresentano pertanto la quota-parte in cui è suddiviso il patrimonio.
Società di revisione: Società, iscritta ad apposito albo tenuto dalla Consob, che svolge l'attività di controllo sulla regolarità nella tenuta della contabilità del fondo e sulla corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili del medesimo. A seguito dell'analisi, la società rilascia un'apposita relazione di certificazione, tipicamente allegata al/la rendiconto annuale/relazione semestrale del fondo.
Statuto della Sicav: Documento che completa le informazioni contenute nel Prospetto d’offerta. Lo Statuto della Sicav deve essere approvato dalla Banca d'Italia e contiene tra l’altro l’insieme di norme che definiscono le modalità di funzionamento della Sicav ed i compiti dei vari soggetti coinvolti, e regolano i rapporti con i sottoscrittori.
Tipologia di gestione di fondo/comparto: La tipologia di gestione del fondo/comparto dipende dalla politica di investimento che lo/la caratterizza (c.d. di ingegnerizzazione finanziaria del prodotto). Esistono tre diverse tipologie di gestione tra loro alternative: “flessibile”, “a benchmark” e “a obiettivo di rendimento/protetta”. La tipologia di gestione “flessibile” deve essere utilizzata per fondi/comparti la cui politica di investimento presenta un’ampia libertà di selezione degli strumenti finanziari e/o dei mercati, subordinatamente ad un obiettivo in termini di controllo del rischio; la tipologia di gestione “a benchmark” per i fondi/comparti la cui politica di investimento è legata ad un parametro di riferimento (c.d. benchmark) ed è caratterizzata da uno specifico stile di gestione; la tipologia di gestione “a obiettivo di rendimento/protetta” per i fondi/comparti la cui politica di investimento e/o il cui meccanismo di protezione sono orientati a conseguire, anche implicitamente, un obiettivo in termini di rendimento minimo dell’investimento finanziario.
Total Expense Ratio (TER): Rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell'ultimo triennio, fra il totale degli oneri posti a carico del fondo/comparto ed il patrimonio medio, su base giornaliera, dello stesso. In caso di esistenza di più classi di OICR, il TER dovrà essere calcolato per ciascuna di esse.
Valore del patrimonio netto (c.d. NAV): Il valore del patrimonio netto, anche definito NAV (Net Asset Value), rappresenta la valorizzazione di tutte le attività finanziarie oggetto di investimento da parte del fondo/comparto, al netto degli oneri fiscali gravanti sullo stesso, ad una certa data di riferimento.
Valore della quota/azione (c.d. uNAV): Il valore unitario della quota/azione di un fondo/comparto, anche definito unit Net Asset Value (uNAV), è determinato dividendo il valore del patrimonio netto del fondo/comparto (NAV) per il numero delle quote/azioni in circolazione alla data di riferimento della valorizzazione.
APPENDICE 1
Prospetto d’offerta e contestuale ammissione alle negoziazioni di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato” di diritto italiano di tipo aperto ed esteri/estere non armonizzati/non armonizzate
Per la redazione del Prospetto di offerta e contestuale ammissione alle negoziazioni in via generale, occorre in primo luogo specializzare il contenuto informativo – presente nel Prospetto Semplificato e nel Prospetto Completo dello Schema 1 – per quanto riguarda le informazioni relative alla “TIPOLOGIA DI GESTIONE”, “PROFILO DI RISCHIO” e “POLITICA DI INVESTIMENTO”, con riferimento a fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”; in secondo luogo, occorre aggiornare l’informativa in relazione alle circostanze che i fondi/comparti sono offerti e contemporaneamente ammessi alle negoziazioni.
In particolare, si riportano di seguito gli interventi da effettuare sul Prospetto ripartiti in base al documento su cui l’informativa è riportata:
1. COPERTINA:
Sostituire la frase:
«Offerta al pubblico di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema
<inserire la denominazione del Sistema>.»
con la frase:
«Offerta e ammissione alle negoziazioni di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Offerta e ammissione alle negoziazioni di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema <inserire la denominazione del Sistema>.»
Espungere la seguente avvertenza:
«Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato
se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Xxxxxx possa essere legittimamente utilizzato».
2. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI GENERALI
Inserire di seguito a “Informazioni sulle modalità di sottoscrizione e rimborso” una sezione per le “Informazioni sulle modalità di investimento/disinvestimento sul mercato di negoziazione” e riportare il seguente contenuto informativo:
“Indicare che le quote/azioni del fondo/comparto possono essere acquistate/vendute sul mercato di negoziazione attraverso gli intermediari autorizzati. Richiamare gli obblighi di attestazione degli ordini e delle operazioni eseguiti a carico dei medesimi previsti dalla normativa vigente.”
3. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI SPECIFICHE
Come evidenziato in premessa, specializzare il contenuto informativo degli “Obiettivi e politica di investimento” per fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”.
In “INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO/COMPARTO” nella sezione “Nome del fondo/comparto” riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
Il contenuto informativo della “Tabella dell’investimento finanziario” e della “Descrizione dei costi” deve essere opportunamente adattato in relazione al fatto che il fondo/comparto è offerto e contestualmente ammesso alle negoziazioni.
4. PROSPETTO COMPLETO – PARTE I
Riportare la seguente intestazione: “PARTE I DEL PROSPETTO DI OFFERTA E CONTESTUALE AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – CARATTERISTICHE DEL/I FONDO/I OPPURE DELLA SICAV E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE”.
Nella Sezione INFORMAZIONI GENERALI inserire, di seguito al paragrafo “Reclami”, la sottosezione
A.2 “INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUOTAZIONE”, riportando i seguenti Paragrafi:
“AVVIO DELLE NEGOZIAZIONI: Indicare il mercato di negoziazione e gli estremi del provvedimento con cui è stata disposta la quotazione delle quote/azioni ed è stata fissata la data di inizio delle negoziazioni, specificando tale data.
NEGOZIABILITÀ DELLE QUOTE/AZIONI: Indicare sinteticamente le modalità di negoziazione delle quote/azioni e gli obblighi informativi nei confronti del pubblico derivanti dalla quotazione rinviando alla Parte III del Prospetto per maggiori informazioni. Indicare gli ulteriori mercati regolamentati presso cui le
quote/azioni sono negoziate.
SPECIALISTI: Indicare gli operatori specialisti rinviando alla Parte III del Prospetto per la descrizione puntuale del ruolo degli stessi.
VALORE INDICATIVO DEL PATRIMONIO NETTO (iNAV): Specificare che, durante lo svolgimento delle negoziazioni, la SGR/Sicav/la società di gestione del mercato di negoziazione calcola in via continuativa (indicare l’intervallo temporale intercorrente tra due successivi calcoli) il valore indicativo del patrimonio netto (iNAV) al variare del corso dell'indice di riferimento. Indicare i codici dell’iNAV utilizzati da primari info-provider. Indicare la politica di distribuzione dei proventi dell'attività di gestione (accumulazione ovvero distribuzione). Nel caso di distribuzione dei proventi, inserire la seguente frase "L'entità dei proventi dell'attività di gestione, la data di stacco e quella di pagamento dovranno essere comunicati alla società di gestione del mercato di negoziazione ai fini della diffusione al mercato; tra la data di comunicazione ed il giorno di negoziazione ex diritto deve intercorrere almeno un giorno di mercato aperto.”
Specializzare la Sezione “INFORMAZIONI SULL'INVESTIMENTO” per fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”.
Riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
Inserire di seguto, le seguenti informazioni:
- la natura giuridica e le caratteristiche dell’OICR, menzionando la generica qualità dell’OICR ad essere scambiato in mercati di negoziazione;
- illustrazione della distinzione tra sottoscrizione e rimborso delle quote/azioni direttamente attraverso la Società di gestione del risparmio/Sicav e acquisto/vendita di quote/azioni nel mercato di negoziazione.
Il contenuto informativo del Paragrafo “RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DEI COSTI” deve essere opportunamente adattato in relazione al fatto che il fondo/comparto è offerto e contestualmente ammesso alle negoziazioni.
La Sezione “INFORMAZIONI ECONOMICHE (COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE)” deve
essere opportunamente adattata in relazione al fatto che il fondo/comparto è offerto e contestualmente ammesso alle negoziazioni. In particolare, specificare che nel caso di investimento/disinvestimento delle quote/azioni sul mercato di negoziazione gli intermediari applicano le commissioni di negoziazione. Specificare che è possibile un ulteriore costo (a priori non quantificabile) dato dalla eventuale differenza tra prezzo di mercato e valore netto della quota/azione.
Sostituire il titolo della Sezione “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO” con “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI
SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO E DI INVESTIMENTO/DISINVESTIMENTO SUL MERCATO DI NEGOZIAZIONE”.
Nel Paragrafo “MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE/AZIONI indicare il seguente contenuto informativo:
“Specificare se le sottoscrizioni possono essere effettuate mediante consegna dei titoli che compongono l’indice o il paniere di indici (eventuale).”
Inserire di seguito al Paragrafo “MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE/AZIONI” il Paragrafo “MODALITÀ DI INVESTIMENTO/DISINVESTIMENTO NEL MERCATO DI NEGOZIAZIONE” indicando il seguente
contenuto informativo:
“Indicare che le quote/azioni del fondo/comparto possono essere acquistate/vendute sul mercato di negoziazione attraverso gli intermediari autorizzati. Richiamare gli obblighi di attestazione degli ordini e delle operazioni eseguiti a carico dei medesimi previsti dalla normativa vigente. Precisare che gli investitori interessati ad acquisire quantitativi inferiori possono rivolgersi direttamente al mercato di negoziazione.”
5. PROSPETTO COMPLETO – PARTE II
Riportare la seguente intestazione: “PARTE II DEL PROSPETTO DI OFFERTA E CONTESTUALE AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI DI RISCHIO- RENDIMENTO E COSTI DEL/I FONDO/I OPPURE COMPARTO/I”
In chiusura della sezione “DATI STORICI DI RISCHIO-RENDIMENTO DEL FONDO/COMPARTO” indicare la data di inizio dell’ammissione alle negoziazioni delle quote/azioni del fondo/comparto ed il periodo previsto di durata dello stesso; il patrimonio netto; il valore della quota/azione a fine periodo; il nominativo dell'eventuale soggetto cui è stata delegata la gestione.
6. PROSPETTO COMPLETO – PARTE III
Riportare la seguente intestazione: “PARTE III DEL PROSPETTO DI OFFERTA E CONTESTUALE AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO”.
Di seguito al Paragrafo “LA BANCA DEPOSITARIA”, inserire il seguente paragrafo “GLI SPECIALISTI”, riportando il seguente contenuto informativo: “Illustrare il ruolo degli specialisti conformemente a quanto previsto dal regolamento del mercato di negoziazione.”
Adattare il Paragrafo “ESEMPLIFICAZIONI DI RENDIMENTO DEL CAPITALE INVESTITO (EVENTUALE)” in
relazione al fatto che il fondo/comparto è offerto e contestualmente ammesso alle negoziazioni.
Inserire di seguito alla sezione “PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE, RIMBORSO E CONVERSIONE (c.d. SWITCH)” la sezione “MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE DELLE QUOTE/AZIONI”, riportando il seguente contenuto informativo: “Illustrare le modalità di negoziazione delle quote/azioni sul mercato di negoziazione.”
7. GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI
Inserire la seguente definizione di iNAV “Il Valore Patrimoniale netto indicativo è un valore di Nav indicativo che viene calcolato ogni 15 sec e pubblicato su Euronext Paris Sa sulla base delle variazioni in tempo reale delle quotazioni di tutti i componenti dell'Indice di Riferimento.”
APPENDICE 2
Prospetto di ammissione alle negoziazioni di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato”
di diritto italiano di tipo aperto ed esteri/estere non armonizzati/non armonizzate
Per la redazione del Prospetto di ammissione alle negoziazioni in via generale, occorre in primo luogo specializzare il contenuto informativo – presente nel Prospetto Semplificato e nel Prospetto Completo dello Schema 1 – per quanto riguarda le informazioni relative alla “TIPOLOGIA DI GESTIONE”, “PROFILO DI RISCHIO” e “POLITICA DI INVESTIMENTO”, con riferimento a fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”; in secondo luogo, occorre aggiornare l’informativa in relazione alle circostanze che i fondi/comparti sono ammessi direttamente alle negoziazioni.
In particolare, si riportano di seguito gli interventi da effettuare sul Prospetto ripartiti in base al documento su cui l’informativa è riportata:
1. COPERTINA:
Sostituire la frase:
«Offerta al pubblico di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema
<inserire la denominazione del Sistema>.»
con la frase:
« Ammissione alle negoziazioni di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Ammissione alle negoziazioni di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema <inserire la denominazione del Sistema>.»
Espungere la seguente avvertenza:
«Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Modulo possa
essere legittimamente utilizzato».
2. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI GENERALI Sostituire la frase:
«La parte “Informazioni generali” del Prospetto Semplificato, da consegnare obbligatoriamente all’investitore prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le informazioni generali sull’offerta.»
con la seguente frase:
«La parte “Informazioni generali” del Prospetto Semplificato, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le informazioni generali sull’offerta.»
Sostituire “Informazioni sulle modalità di sottoscrizione e rimborso” con “Informazioni sulle modalità di investimento/disinvestimento sul mercato di negoziazione e di rimborso” e riportare conseguentemente il seguente contenuto informativo:
“Indicare che le quote/azioni del fondo/comparto possono essere acquistate/vendute sul mercato di negoziazione attraverso gli intermediari autorizzati. Richiamare gli obblighi di attestazione degli ordini e delle operazioni eseguiti a carico dei medesimi previsti dalla normativa vigente.
Indicare gli elementi essenziali delle modalità di rimborso del fondo/comparto rinviando al Regolamento di gestione/allo Statuto per la descrizione puntuale di tali modalità e facendo espresso rinvio al Modulo di sottoscrizione come mezzo di adesione al fondo/comparto.”
Espungere l’informativa relativa alle operazioni di switch e versamenti successivi.
Sostituire il contenuto informativo riportato in “Ulteriore informativa disponibile” con:
“Specificare che i seguenti documenti ed i successivi aggiornamenti sono disponibili sul sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e della società di gestione del mercato di negoziazione:
a) il Prospetto semplificato e le Parti I, II e III del Prospetto completo;
b) Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav;
c) ultimi documenti contabili redatti (rendiconto annuale/bilancio d’esercizio e relazione semestrale, se successiva);
d) documento di illustrazione dei servizi/prodotti abbinati alla sottoscrizione del fondo/comparto;
e) altre tipologie di informazioni disponibili per l’investitore. (eventuale)
Indicare la facoltà, riconosciuta all’investitore, di richiedere l’invio, anche a domicilio, dei suddetti documenti. Riportare i relativi eventuali oneri di spedizione. Specificare le modalità di richiesta, indicando i soggetti ai quali tale richiesta deve essere inoltrata ed i termini di invio degli stessi. Specificare che le variazioni delle informazioni inerenti al presente Prospetto ai sensi della normativa vigente, ivi comprese le informazioni relative ai fondi/comparti di nuova istituzione che non siano contenute nel Prospetto
iniziale, sono comunicate mediante loro tempestiva pubblicazione sul sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e rese disponibili presso la società di gestione del mercato di negoziazione e la banca depositaria ovvero il/i soggetto/i incaricato/i dei pagamenti. Indicare gli indirizzi Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e della società di gestione del mercato. Rinviare alla lettura della Sezione E) Parte I per informazioni di dettaglio.”
Sostituire l’avvertenza:
«Il Prospetto Semplificato deve essere consegnato all’investitore prima della sottoscrizione delle quote/azioni del/la fondo/Sicav unitamente al Modulo di sottoscrizione».
con la seguente:
«Il Prospetto Semplificato deve essere messo gratuitamente a disposizione dell’investitore su richiesta del medesimo».
Espungere la seguente avvertenza:
«Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Xxxxxx possa essere legittimamente utilizzato».
3. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI SPECIFICHE
Come evidenziato in premessa, specializzare il contenuto informativo degli “Obiettivi e politica di investimento” per fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”.
Sostituire la frase:
«La parte “Informazioni specifiche” del Prospetto Semplificato, da consegnare obbligatoriamente all’investitore prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche del fondo/comparto.»
con la seguente frase:
«La parte “Informazioni specifiche” del Prospetto Semplificato, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le principali caratteristiche del fondo/comparto.»
In “INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO/COMPARTO” nella sezione “Nome del fondo/comparto” riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
Il contenuto informativo della “Tabella dell’investimento finanziario” e della “Descrizione dei costi” deve
essere opportunamente adattato in relazione al fatto che il fondo/comparto è direttamente ammesso alle negoziazioni.
Espungere l’informativa sulle “retrocessioni ai distributori”.
Sostituire l’avvertenza:
«Il Prospetto Semplificato deve essere consegnato all’investitore prima della sottoscrizione delle quote/azioni del/la fondo/Sicav unitamente al Modulo di sottoscrizione».
con la seguente:
«Il Prospetto Semplificato deve essere messo gratuitamente a disposizione dell’investitore su richiesta del medesimo».
4. PROSPETTO COMPLETO – PARTE I
Riportare la seguente intestazione: “PARTE I DEL PROSPETTO DI AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – CARATTERISTICHE DEL/I FONDO/I OPPURE DELLA SICAV E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE”.
Nella Sezione INFORMAZIONI GENERALI inserire, di seguito al paragrafo “Reclami”, la sottosezione
A.2 “INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUOTAZIONE”, riportando i seguenti Paragrafi:
“AVVIO DELLE NEGOZIAZIONI: Indicare il mercato di negoziazione e gli estremi del provvedimento con cui è stata disposta la quotazione delle quote/azioni ed è stata fissata la data di inizio delle negoziazioni, specificando tale data.
NEGOZIABILITÀ DELLE QUOTE/AZIONI: Indicare sinteticamente le modalità di negoziazione delle quote/azioni e gli obblighi informativi nei confronti del pubblico derivanti dalla quotazione rinviando alla Parte III del Prospetto per maggiori informazioni. Indicare gli ulteriori mercati regolamentati presso cui le quote/azioni sono negoziate.
SPECIALISTI: Indicare gli operatori specialisti rinviando alla Parte III del Prospetto per la descrizione puntuale del ruolo degli stessi.
VALORE INDICATIVO DEL PATRIMONIO NETTO (iNAV): Specificare che, durante lo svolgimento delle negoziazioni, la SGR/Sicav/la società di gestione del mercato di negoziazione calcola in via continuativa (indicare l’intervallo temporale intercorrente tra due successivi calcoli) il valore indicativo del patrimonio netto (iNAV) al variare del corso dell'indice di riferimento. Indicare i codici dell’iNAV utilizzati da primari info-provider. Indicare la politica di distribuzione dei proventi dell'attività di gestione (accumulazione ovvero distribuzione). Nel caso di distribuzione dei proventi, inserire la seguente frase "L'entità dei proventi dell'attività di gestione, la data di stacco e quella di pagamento dovranno essere comunicati alla società di gestione del mercato di negoziazione ai fini della diffusione al mercato; tra la data di comunicazione ed il giorno di negoziazione ex diritto deve intercorrere almeno un giorno di
mercato aperto.”
Specializzare la Sezione “INFORMAZIONI SULL'INVESTIMENTO” per fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”.
Riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
Inserire di seguto, le seguenti informazioni:
- la natura giuridica e le caratteristiche dell’OICR, menzionando la generica qualità dell’OICR ad essere scambiato in mercati di negoziazione;
- illustrazione della distinzione tra sottoscrizione e rimborso delle quote/azioni direttamente attraverso la Società di gestione del risparmio/Sicav e acquisto/vendita di quote/azioni nel mercato di negoziazione.
Il contenuto informativo del Paragrafo “RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DEI COSTI” deve essere opportunamente adattato in relazione al fatto che il fondo/comparto è direttamente ammesso alle negoziazioni.
La Sezione “INFORMAZIONI ECONOMICHE (COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE)” deve
essere opportunamente adattata in relazione al fatto che il fondo/comparto è direttamente ammesso alle negoziazioni. In particolare, specificare che nel caso di investimento/disinvestimento delle quote/azioni sul mercato di negoziazione gli intermediari applicano le commissioni di negoziazione. Specificare che è possibile un ulteriore costo (a priori non quantificabile) dato dalla eventuale differenza tra prezzo di mercato e valore netto della quota/azione.
Sostituire il titolo della Sezione “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO” con “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI INVESTIMENTO/ DISINVESTIMENTO SUL MERCATO DI NEGOZIAZIONE E DI RIMBORSO”.
Sostituire il Paragrafo “MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE/AZIONI” con “MODALITÀ DI
INVESTIMENTO/DISINVESTIMENTO NEL MERCATO DI NEGOZIAZIONE” indicando il seguente contenuto informativo:
“Indicare che le quote/azioni del fondo/comparto possono essere acquistate/vendute sul mercato di negoziazione attraverso gli intermediari autorizzati. Richiamare gli obblighi di attestazione degli ordini e delle operazioni eseguiti a carico dei medesimi previsti dalla normativa vigente. Precisare che gli investitori interessati ad acquisire quantitativi inferiori possono rivolgersi direttamente al mercato di negoziazione.
Specificare se le sottoscrizioni possono essere effettuate mediante consegna dei titoli che compongono l’indice o il paniere di indici (eventuale).”
”
Espungere il Paragrafo “MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI SUCCESSIVE ALLA PRIMA SOTTOSCRIZIONE”.
Espungere il Paragrafo “INFORMATIVA AI PARTECIPANTI”.
Sostituire il contenuto informativo dell’“INFORMATIVA PER GLI INVESTITORI” con:
“Specificare che i seguenti documenti ed i successivi aggiornamenti sono disponibili sul sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e della società di gestione del mercato di negoziazione:
a) il Prospetto semplificato e le Parti I, II e III del Prospetto di quotazione;
b) Regolamento di gestione del fondo/Statuto della Sicav;
c) ultimi documenti contabili redatti (rendiconto annuale/bilancio d’esercizio e relazione semestrale, se successiva);
d) documento di illustrazione dei servizi/prodotti abbinati alla sottoscrizione del fondo/comparto;
e) altre tipologie di informazioni disponibili per l’investitore. (eventuale)
Precisare che la documentazione di cui sopra è disponibile anche presso la banca depositaria ovvero il/i soggetto/i incaricato/i dei pagamenti. Indicare la facoltà, riconosciuta all’investitore, di richiedere l’invio, anche a domicilio, dei suddetti documenti. Riportare i relativi eventuali oneri di spedizione. Specificare le modalità di richiesta, indicando i soggetti ai quali tale richiesta deve essere inoltrata ed i termini di invio degli stessi. Specificare che le variazioni delle informazioni inerenti al presente Prospetto ai sensi della normativa vigente, ivi comprese le informazioni relative ai fondi/comparti di nuova istituzione che non siano contenute nel Prospetto iniziale, sono comunicate mediante loro tempestiva pubblicazione sul sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e rese disponibili presso la società di gestione del mercato di negoziazione e la banca depositaria ovvero il/i soggetto/i incaricato/i dei pagamenti.
Specificare che la Società di gestione del risparmio/Sicav provvede a pubblicare con le modalità indicate al paragrafo “VALORIZZAZIONE DELL’INVESTIMENTO”, entro il mese di febbraio di ciascun anno, un avviso concernente l’avvenuto aggiornamento del Prospetto pubblicato. Indicare gli indirizzi Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav e della società di gestione del mercato. Specificare che le Parti I, II e III del Prospetto e i documenti menzionati sub b e c sono altresì pubblicati nel sito Internet della Società di gestione del risparmio/Sicav. Indicare le eventuali altre tipologie di informazioni reperibili nel sito medesimo.”
5. PROSPETTO COMPLETO – PARTE II
Riportare la seguente intestazione: “PARTE II DEL PROSPETTO DI AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI DI RISCHIO-RENDIMENTO E COSTI DEL/I FONDO/I OPPURE COMPARTO/I”
Espungere l’informativa relativa alla quota-parte percepita in media dai collocatori.
In chiusura della sezione “DATI STORICI DI RISCHIO-RENDIMENTO DEL FONDO/COMPARTO” indicare la data di inizio dell’ammissione alle negoziazioni delle quote/azioni del fondo/comparto ed il periodo previsto di durata dello stesso; il patrimonio netto; il valore della quota/azione a fine periodo; il nominativo dell'eventuale soggetto cui è stata delegata la gestione.
6. PROSPETTO COMPLETO – PARTE III
Riportare la seguente intestazione: “PARTE III DEL PROSPETTO DI AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO”.
Di seguito al Paragrafo “LA BANCA DEPOSITARIA”, inserire il paragrafo “GLI SPECIALISTI”, riportando il seguente contenuto informativo: “Illustrare il ruolo degli specialisti conformemente a quanto previsto dal regolamento del mercato di negoziazione.”
Adattare il Paragrafo “ESEMPLIFICAZIONI DI RENDIMENTO DEL CAPITALE INVESTITO (EVENTUALE)” in
relazione al fatto che il fondo/comparto è direttamente ammesso alle negoziazioni.
Sostituire il titolo della Sezione “PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE, RIMBORSO E CONVERSIONE (c.d. SWITCH)” con “MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE DELLE QUOTE/AZIONI E MODALITÀ DI RIMBORSO”.
Sostituire il paragrafo “LA SOTTOSCRIZIONE E IL RIMBORSO DELLE QUOTE/AZIONI” con il paragrafo “MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE DELLE QUOTE/AZIONI” riportando il seguente contenuto informativo: “Illustrare le modalità di negoziazione delle quote/azioni sul mercato di negoziazione.”
Inserire il paragrafo “MODALITÀ DI RIMBORSO” riportando il seguente contenuto informativo:
“Nel caso di rimborso mediante tecniche di comunicazione a distanza inserire quanto indicato nella Comunicazione Consob DIN/56016 del 21 luglio 2000, anche tenuto conto delle previsioni del D. Lgs. n. 190 del 19 agosto 2005. Indicare l’esistenza di procedure di controllo delle modalità di rimborso per assicurare la tutela degli interessi dei partecipanti al fondo/comparto e scoraggiare pratiche abusive. Illustrare il contenuto della lettera di conferma del disinvestimento.”
7. MODULO DI SOTTOSCRIZIONE
Il modulo di sottoscrizione non deve essere predisposto.
8. GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI
Inserire la seguente definizione di iNAV “Il Valore Patrimoniale netto indicativo è un valore di Nav indicativo che viene calcolato ogni 15 sec e pubblicato su Euronext Paris Sa sulla base delle variazioni in tempo reale delle quotazioni di tutti i componenti dell'Indice di Riferimento.”
APPENDICE 3
Prospetto d’offerta con successiva ammissione alle negoziazioni di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato” di diritto italiano di tipo aperto ed esteri/estere non armonizzati/non armonizzate
Nel caso in cui la SGR/SICAV predisponesse inizialmente un prospetto per l’offerta (con successiva ammissione alle negoziazioni) di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato” e, solo successivamente a tale offerta, predisponesse un prospetto per l’ammissione alle negoziazioni, dovranno essere seguiti i criteri redazionali di seguito illustrati.
A) Prospetto d’offerta con successiva ammissione alle negoziazioni di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato” di diritto italiano di tipo aperto ed esteri/ estere non armonizzati/ non armonizzate:
Per la redazione del prospetto di offerta con successiva ammissione alle negoziazioni, in via generale, occorre, in primo luogo, specializzare il contenuto informativo – presente nel Prospetto Semplificato e nel Prospetto Completo dello Schema 1 – per quanto riguarda le informazioni relative alla “TIPOLOGIA DI GESTIONE”, “PROFILO DI RISCHIO” e “POLITICA DI INVESTIMENTO”, con riferimento a fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”; in secondo luogo, occorre aggiornare l’informativa in relazione alle circostanze che i fondi/comparti saranno successivamente ammessi alle negoziazioni.
In particolare, si riportano di seguito gli interventi da effettuare sul Prospetto ripartiti in base al documento su cui l’informativa è riportata:
1. COPERTINA:
Sostituire la frase:
«Offerta al pubblico di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero «Offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema
<inserire la denominazione del Sistema>.» con la frase:
«Offerta con successiva ammissione alle negoziazioni di quote/azioni del/la fondo comune di investimento mobiliare/società di investimento a capitale variabile <inserire la denominazione> di diritto italiano armonizzato/non armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE.», ovvero « Offerta con successiva ammissione alle negoziazioni di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano armonizzati/non armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE appartenenti al Sistema <inserire la denominazione del Sistema>.»
2. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI GENERALI
Inserire alla fine della Sezione “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE E RIMBORSO” la seguente avvertenza:
“Avvertenza: Il Fondo/comparto oggetto del presente Prospetto d’offerta verrà successivamente ammesso alle negoziazioni.”
3. PROSPETTO SEMPLIFICATO – INFORMAZIONI SPECIFICHE
Per la redazione del “Prospetto semplificato – Informazioni Specifiche”, occorre specializzare il contenuto informativo di “OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO” con riferimento a fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”; in secondo luogo, occorre, se del caso, aggiornare l’informativa in relazione alle circostanze che i fondi/comparti saranno successivamente ammessi alle negoziazioni.
In “INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO/COMPARTO” nella sezione “Nome del fondo/comparto” riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
4. PROSPETTO COMPLETO – PARTE I
Riportare la seguente intestazione: “PARTE I DEL PROSPETTO DI OFFERTA CON SUCCESSIVA AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – CARATTERISTICHE DEL/I FONDO/I OPPURE DELLA SICAV E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE”.
Nella Sezione INFORMAZIONI GENERALI inserire, di seguito al paragrafo “Reclami”, la sottosezione
A.2 “INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SUCCESSIVA QUOTAZIONE”, riportando i seguenti Paragrafi:
“AVVIO DELLE NEGOZIAZIONI: “Avvertenza: Il fondo/comparto sarà successivamente ammesso alle negoziazioni.”
VALORE INDICATIVO DEL PATRIMONIO NETTO (iNAV): Specificare che, durante lo svolgimento delle negoziazioni, la SGR/Sicav/la società di gestione del mercato di negoziazione calcola in via continuativa (indicare l’intervallo temporale intercorrente tra due successivi calcoli) il valore indicativo del patrimonio netto (iNAV) al variare del corso dell'indice di riferimento.”
Specializzare la Sezione “INFORMAZIONI SULL'INVESTIMENTO” per fondi/comparti con tipologia di gestione “a benchmark”, stile di gestione “passivo” e qualifica “indicizzato”.
Riportare il nome completo dell’indice di riferimento, la tipologia (ad es. Price, Total Return, Net Total Return) e l'index provider.
Inserire di seguto, le seguenti informazioni:
- la natura giuridica e le caratteristiche dell’OICR, menzionando che l’OICR verrà successivamente scambiato in mercati di negoziazione;
- illustrazione della distinzione tra sottoscrizione e rimborso delle quote/azioni direttamente attraverso la Società di gestione del risparmio/Sicav e acquisto/vendita di quote/azioni nel mercato di negoziazione.
Nella Sezione “INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO” precisare
che gli investitori interessati ad acquisire quantitativi inferiori potranno successivamente rivolgersi direttamente al mercato di negoziazione.
Nel Paragrafo “MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE/AZIONI indicare il seguente contenuto informativo:
“Specificare se le sottoscrizioni possono essere effettuate mediante consegna dei titoli che compongono l’indice o il paniere di indici (eventuale).”
5. PROSPETTO COMPLETO – PARTE II
Riportare la seguente intestazione: “PARTE II DEL PROSPETTO DI OFFERTA CON SUCCESSIVA AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI DI RISCHIO- RENDIMENTO E COSTI DEL/I FONDO/I OPPURE COMPARTO/I”.
6. PROSPETTO COMPLETO – PARTE III
Riportare la seguente intestazione: “PARTE III DEL PROSPETTO DI OFFERTA CON SUCCESSIVA
AMMISSIONE ALLE NEGOZIAZIONI – ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO”.
7. GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI
Inserire la seguente definizione di iNAV “Il Valore Patrimoniale netto indicativo è un valore di Nav indicativo che viene calcolato ogni 15 sec e pubblicato su Euronext Paris Sa sulla base delle variazioni in tempo reale delle quotazioni di tutti i componenti dell'Indice di Riferimento.”
B) Prospetto di ammissione alle negoziazioni di quote/azioni di fondi comuni di investimento mobiliare/comparti “a benchmark con stile di gestione passivo e qualifica indicizzato” di diritto italiano di tipo aperto ed esteri/estere non armonizzati/non armonizzate.
Per la redazione del Prospetto di ammissione alle negoziazioni la SGR/SICAV dovrà seguire i criteri redazionali indicati nell’Appendice 2.
Allegato a.1
La “tabella dell’investimento finanziario”, di seguito anche “tabella”, è finalizzata alla rappresentazione in forma schematica della struttura dei costi del fondo/comparto sull’orizzonte temporale d’investimento consigliato ed alla quantificazione al momento della sottoscrizione/versamento delle due grandezze fondamentali dell’investimento finanziario (il Capitale Nominale e il Capitale Investito).
Le determinazioni quantitative necessarie all’individuazione dei valori percentuali da riportare in tabella devono essere svolte sulla base dei seguenti principi generali:
A) valutazione delle sole componenti di costo applicate all’investimento finanziario sull’orizzonte temporale d’investimento consigliato il cui prelievo non è subordinato al verificarsi di alcuna condizione;
B) specializzazione con riferimento alle modalità di sottoscrizione e versamento: i.e. investimento in un’unica soluzione (c.d. PIC) in alternativa all’investimento mediante piano di accumulo (c.d. PAC).
Con riferimento all’ipotesi in cui la proposta di investimento finanziario sia relativa alla combinazione di uno o più fondi/comparti con appositi servizi/prodotti, la tabella deve essere compilata avendo cura di considerare tutti i costi che vengono applicati all’investimento finanziario, sia quelli riferiti al fondo/comparto che quelli riferiti al servizio/prodotto abbinato.
A) COSTI
La tabella deve rappresentare l’incidenza di tutti i costi la cui applicazione non è subordinata ad alcuna condizione od opzione (c.d. costi certi), avendo a riferimento l’orizzonte temporale d’investimento consigliato. Si fa riferimento alle seguenti voci di costo:
- diritti fissi d’ingresso;
- commissioni di sottoscrizione;
- commissioni di gestione (c.d. provvigione di gestione);
- costi delle garanzie e/o di immunizzazione;
- tutte le voci di costo, contestuali o successive al versamento, non riconducibili alle categorie sopra elencate (si richiamano a titolo esemplificativo il compenso da riconoscere alla banca depositaria e le spese di revisione della contabilità e dei rendiconti del fondo).
Qualora una o più voci di costo siano sintetizzate dalla Società di gestione/Sicav in un'unica voce è richiesta, per la compilazione della tabella, la scomposizione di tale voce nelle sue componenti elementari; laddove questo non sia possibile deve essere redatto un’avvertenza in calce alla tabella per dare opportuna evidenza a tale circostanza.
Si specifica che la tabella non deve rappresentare le voci di costo la cui applicazione è subordinata al verificarsi di determinate condizioni. Sono, quindi, escluse le commissioni applicate in caso di superamento di determinate soglie di rendimento del fondo/comparto (c.d. commissioni di performance o incentivo).
Nel caso dei fondi che investono più del 10% del totale attivo in altri OICR devono essere considerati esclusivamente i costi direttamente a carico del fondo/comparto, anche in ipotesi di investimento in OICR “collegati”.
La qualificazione di costi di natura eventuale quali le commissioni di rimborso e i costi di passaggio
ad altro fondo/comparto (c.d. costi di switch) quali “costi certi”, è soggetta alle seguenti regole specifiche:
a.1) le commissioni di rimborso, ovvero i costi di uscita, devono essere considerate come “costi certi” se, al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, in ipotesi di disinvestimento dal fondo/comparto, il regolamento di gestione/statuto della Sicav non prevede la possibilità di operare una scelta di passaggio ad altro fondo/comparto (c.d. switch);
a.2) qualora il regolamento di gestione/statuto preveda la possibilità di effettuare uno switch, le commissioni di rimborso non devono essere considerate come “costi certi”. In tale circostanza devono essere, invece, considerati come “costi certi” gli eventuali costi di switch connessi alle operazioni di passaggio ad altro fondo/comparto.
Nella determinazione dei valori da riportare in tabella è possibile tenere conto di eventuali agevolazioni commissionali che riducono l’onerosità dell’investimento finanziario (quali ad esempio i bonus e i premi fedeltà) a condizione che esse:
a.3) intervengano entro la scadenza dell’orizzonte d’investimento consigliato;
a.4) non siano subordinate al verificarsi di particolari condizioni.
Le voci di costo nulle, in quanto non presenti nella struttura dei costi del fondo/comparto, devono in ogni caso essere rappresentate nella tabella con l’indicazione dello zero.
B) MODALITÀ DI VERSAMENTO
Investimento in un’unica soluzione (c.d. PIC)
Nell’ipotesi di investimento in un’unica soluzione la tabella deve essere articolata in due colonne (cfr. Tav.1):
pic-b.1) la prima colonna riporta una rappresentazione dell’incidenza dei “costi certi” prelevati al momento della sottoscrizione;
pic-b.2) la seconda colonna riporta una rappresentazione dell’incidenza dei “costi certi” prelevati sull’orizzonte d’investimento consigliato, espressi su base annua.
Tav. 1 – Tabella dell’investimento finanziario relativa all’ipotesi di versamento in un’unica soluzione (c.d. PIC)
Momento DELLA SOTTOSCRIZIONE | Orizzonte temporale d’investimento consigliato (valori su base annua) | ||
VOCI DI COSTO | |||
A | Commissioni di sottoscrizione | % | % |
B | Commissioni di gestione | % | |
C | Costi delle garanzie e/o immunizzazione | % | % |
D | Altri costi contestuali all’investimento | % | % |
E | Altri costi successivi all’investimento | % | |
F | Bonus e premi | % | % |
G | Diritti fissi d’ingresso | % | % |
COMPONENTI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO | |||
H | Importo Versato | 100% | |
I=H-G | Capitale Nominale | % | |
L=I-(A+C+D- F) | Capitale Investito | % |
La rappresentazione dei valori da riportare nella colonna “Momento della sottoscrizione” deve essere effettuata nel rispetto delle seguenti regole:
pic-b.3) i costi applicati al momento del versamento devono essere espressi in percentuale dell’importo versato;
pic-b.4) i valori percentuali del Capitale Nominale e del Capitale Investito devono essere determinati in via residuale, con riferimento ai costi di cui al punto sub. b.3).
Ai fini della determinazione del Capitale Investito e del Capitale Nominale è necessario ricondurre tutte le voci di costo contestuali al versamento alle categorie “Commissioni di sottoscrizione”, “Diritti fissi d’ingresso” o “Costi delle garanzie e/o immunizzazione”. La voce “Altri costi contestuali al versamento” dovrà dunque essere usata solo in casi limitati e residuali, ad esempio laddove si presentino strutture dei costi particolarmente complesse.
La rappresentazione dei valori da riportare nella colonna “Orizzonte temporale d’investimento consigliato” deve essere effettuata nel rispetto delle seguenti regole:
pic-b.5) i costi applicati al momento del versamento, già espressi nella colonna “Momento della sottoscrizione”, devono essere divisi per il numero di anni corrispondenti all’orizzonte temporale d’investimento consigliato e riportati nella corrispondente riga della colonna “Orizzonte temporale d’investimento consigliato”;
pic-b.6) i costi una tantum (e.g. i costi certi di switch), ovvero i costi applicati su uno o più anni nell’arco dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, ed i costi periodici espressi in termini monetari, devono essere preventivamente rapportati all’importo versato e, quindi, divisi per il numero di anni corrispondenti all’orizzonte temporale d’investimento consigliato;
pic-b.7) i costi una tantum, ovvero i costi applicati su uno o più anni nell’arco dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, espressi in percentuale della somma disinvestita (e.g. le commissioni di rimborso) ovvero espressi in percentuale del patrimonio netto del fondo/comparto, devono essere riportati indicandone il valore nominale diviso per il numero di anni corrispondenti all’orizzonte temporale d’investimento consigliato;
pic-b.8) i costi periodici, espressi in percentuale del patrimonio netto del fondo/comparto (e.g. le commissioni di gestione), devono essere riportati indicandone il valore nominale annuo;
pic-b.9) i costi periodici, i cui valori sono variabili nel tempo, devono essere calcolati nel rispetto dei principi di cui a punti precedenti e riportati in tabella determinando previamente il loro valore medio rispetto all’orizzonte temporale d’investimento consigliato(1).
Investimento mediante piano di accumulo (c.d. PAC)
Nell’ipotesi di investimento mediante piano di accumulo la tabella dell’investimento finanziario si articola in due colonne (cfr. Tav. 2):
pac-b.1) la prima colonna riporta una rappresentazione dell’incidenza, sull’orizzonte temporale d’investimento consigliato, di tutti i “costi certi” applicati al primo versamento, contestuali che successivi a quest’ultimo;
pac-b.2) la seconda colonna(2) riporta una rappresentazione dell’incidenza, sull’orizzonte temporale d’investimento consigliato, di tutti i “costi certi”(3) applicati sui versamenti successivi, siano questi contestuali ovvero successivi al versamento;
Tav. 2 – Tabella dell’investimento finanziario relativa all’ipotesi di versamento mediante piani di accumulo (c.d. PAC)
Versamento INIZIALE | Versamenti SUCCESSIVI | ||
VOCI DI COSTO | |||
CONTESTUALI AL VERSAMENTO | |||
A | Commissioni di sottoscrizione | % | % |
B | Altri costi contestuali al versamento | % | % |
C | Bonus e premi | % | % |
D | Costi delle garanzie e/o immunizzazione | % | % |
E | Diritti fissi d’ingresso | % | % |
SUCCESSIVI AL VERSAMENTO | |||
F | Commissioni di gestione | % | % |
G | Altri costi successivi al versamento | % | % |
H | Bonus e premi | % | % |
I | Costi delle garanzie e/o immunizzazione | % | % |
COMPONENTI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO | |||
L | Importo Versato | 100% | 100% |
M=L-E | Capitale Nominale | % | % |
N=M-(A+B+D-C) | Capitale Investito | % | % |
La rappresentazione dei valori percentuali da riportare nella tabella deve essere effettuata nel rispetto delle seguenti regole:
pac-b.3) i costi applicati al momento dell’investimento relativi sia al versamento iniziale sia ai versamenti successivi ed espressi in percentuale sul valore del versamento, devono essere rappresentati nella sezione delle voci di costo “contestuali all’investimento” e, con riferimento alla determinazione rispettivamente del Capitale Investito e del Capitale Nominale, valgono considerazioni analoghe a quelle di cui al punto sub pic-b.4);
(1) È necessario dare evidenza di tale circostanza con un’apposita avvertenza.
(2) Nel caso in cui la struttura dei costi certi del primo versamento non si differenzi rispetto a quella dei versamenti successivi, la tabella deve riportare una sola colonna. È necessario dare evidenza di tale circostanza con un’apposita avvertenza.
(3) Tali valori devono essere espressi in termini percentuali rispetto al singolo versamento. Qualora la struttura dei costi fosse differente per differenti premi successivi (per esempio costi applicati solo a partire da un determinato anno in poi), i valori da inserire in tabella dovranno corrispondere alla media ponderata sui singoli versamenti.
pac-b.4) la somma dei costi una tantum, ovvero la somma dei costi applicati su uno o più anni nell’arco dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, espressi in termini monetari, deve essere preventivamente divisa per l’importo totale dei premi e quindi ripartita pro quota nella prima e nella seconda colonna della sezione delle voci di costo “successive al versamento”;
pac-b.5) i costi una tantum, ovvero i costi applicati su uno o più anni nell’arco dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, espressi in percentuale del patrimonio netto del fondo/comparto o in percentuale del totale dei versamenti ovvero in percentuale delle somme disinvestite, devono essere riportati indicandone il valore nominale nella prima e nella seconda colonna della sezione delle voci di costo “successivi al versamento”;
pac-b.6) i costi periodici, espressi in percentuale del patrimonio netto del fondo/comparto (e.g. le commissioni di gestione), devono essere riportati indicando il loro valore nominale annuo sia nella prima sia nella seconda colonna della sezione delle voci di costo “successivi al versamento”;
pac-b.7) i costi periodici, i cui valori sono variabili nel tempo, devono essere calcolati nel rispetto dei principi di cui a punti precedenti e riportati in tabella determinando previamente il loro valore medio rispetto all’orizzonte temporale d’investimento consigliato(4);
pac-b.8) nel caso in cui non sia prevista la possibilità di versamenti annuali, occorre specificare la base (ad esempio, semestrale, trimestrale) presa a riferimento per il calcolo e la rappresentazione di tutti i valori percentuali riportati in tabella(5);
pac-b.9) nel caso in cui la tabella si riferisca ad un piano di versamenti annuali frazionati devono essere rappresentati i costi certi applicati al premio annuale, iniziale o successivo. La Società di gestione/Sicav deve specificare che i costi riferiti al premio iniziale riguardano un numero di versamenti pari alla frequenza di frazionamento(6). Nell’ipotesi in cui i costi del primo versamento frazionato siano diversi da quelli dei frazionamenti successivi, la prima colonna deve rappresentare i costi certi medi riferiti ai versamenti effettuati per il primo premio.
(4) È necessario dare evidenza di tale circostanza con un’apposita avvertenza.
(5) In tali casi deve essere rappresentato in un’apposita avvertenza la base utilizzata (se diversa dall’anno) ed inserito un rinvio al Prospetto Completo per ulteriori dettagli.
(6) È necessario dare evidenza di tale circostanza con un’apposita avvertenza.
SCHEMA 2
Prospetto d’offerta [e/o di ammissione alle negoziazioni] di quote di fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano di tipo chiuso (1)(2)(3)
COPERTINA
Riportare la denominazione della SGR e dell’eventuale gruppo di appartenenza. Inserire la seguente intestazione:
«Offerta al pubblico [e/o ammissione alle negoziazioni] di quote del fondo comune di investimento mobiliare chiuso/comparto <inserire la denominazione>.»
Riportare in testa al Prospetto d’offerta, in grassetto e riquadrato, quanto di seguito indicato:
«Il presente Prospetto d’offerta si compone delle seguenti Parti:
- Indice;
- Nota di sintesi;
- Fattori di rischio;
- Informazioni relative all’investimento
▪ Parte I – Caratteristiche del fondo/comparto, modalità di partecipazione e soggetti partecipanti all’operazione
▪ Parte II – Informazioni specifiche sull’offerta [e/o sull’ammissione alle negoziazioni], composizione del patrimonio, dati storici di andamento e costi effettivi del fondo/comparto.»
Inserire le seguenti frasi:
«Il presente Prospetto d’offerta è stato depositato a seguito dell’approvazione comunicata con nota del … n. … .»
«Data di deposito in Consob della Copertina: …(4).»
«Data di validità della Copertina: …(5).»
«Il fondo comune di investimento mobiliare chiuso/comparto <inserire la denominazione> è offerto [e/o ammesso alle negoziazioni] dal … al … (6).»
(1) Nell’ipotesi in cui la SGR promotrice sia diversa dalla SGR gestrice ovvero nei casi in cui l’offerta abbia ad oggetto quote dei fondi/comparti di diritto estero non armonizzati, di cui all'articolo 42, comma 5, del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, lo schema di Prospetto d’offerta subirà gli adattamenti necessari in rapporto alla fattispecie concreta.
(2) Il Prospetto d’offerta deve essere redatto in modo chiaro, sintetico e comprensibile affinché l’investitore sia in grado di assumere una consapevole decisione d’investimento. A tal fine è importante che il Prospetto d’offerta consti di un limitato numero di pagine e sia di agevole lettura (utilizzare un carattere di stampa non inferiore a 10 e rispettare i formati del carattere contenuti nel presente schema). La numerazione riporterà il numero totale delle pagine per ciascuna Parte del Prospetto d’offerta (ad es. pagina 1 di 6, pagina 2 di 6, pagina 3 di 6 ...). Nel caso in cui il Prospetto d’offerta venga redatto esclusivamente per l’ammissione alle negoziazioni ovvero l’offerta sia finalizzata all’ammissione alle negoziazioni, il medesimo subirà gli adattamenti necessari in relazione alla fattispecie concreta con l’inserimento delle indicazioni previste tra parentesi quadre.
(3) Il termine “(eventuale)” si riferisce a requisiti informativi che non sono comuni a tutte le tipologie di prodotto ma che devono essere descritti obbligatoriamente per rappresentare compiutamente le caratteristiche degli OICR. Il termine “(facoltativo)” si riferisce, al contrario, a requisiti informativi la cui rappresentazione nel Prospetto d’offerta è lasciata alla libera scelta della Società di gestione.
(4) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di deposito della documentazione d’offerta si rinvia alle istruzioni operative indicate dalla Consob.
(5) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di validità della documentazione d’offerta si rinvia alle istruzioni operative indicate dalla Consob.
(6) Per la compilazione delle informazioni relative alla data di inizio e fine dell’intervallo di offerta si rinvia alle istruzioni operative indicate dalla Consob. La data di fine dell’intervallo d’offerta non dovrà essere indicata nel caso in cui il presente schema venga utilizzato per la redazione del Prospetto d’offerta e contestuale ammissione alle negoziazioni ovvero esclusivamente di ammissione
«Il Prospetto d’offerta [e/o sull’ammissione alle negoziazioni] è volto ad illustrare all’investitore le principali caratteristiche dell’investimento proposto.»
«La pubblicazione del Prospetto d’offerta non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto.»
«Eventuali variazioni rispetto ai dati e alle notizie contenuti nel presente Prospetto d’offerta [, che si verifichino tra la data di approvazione del Prospetto e quella di inizio delle negoziazioni,] saranno illustrate in appositi supplementi allegati al Prospetto stesso.»
«La partecipazione al fondo comune di investimento chiuso/comparto è disciplinata dal relativo Regolamento di gestione che è reso disponibile gratuitamente agli investitori che ne facciano richiesta.»
INDICE
Inserire la seguente intestazione:
«Offerta al pubblico [e/o ammissione alle negoziazioni] di quote del fondo comune di investimento mobiliare chiuso/comparto <inserire la denominazione>.»
«Data di deposito in Consob dell’Indice: … (7).»
«Data di validità dell’Indice: dal …(8).»
Inserire un indice chiaro e dettagliato con riferimento a ciascuna delle parti che compongono il Prospetto d’offerta.
NOTA DI SINTESI
Inserire le seguenti frasi:
«Offerta al pubblico [e/o ammissione alle negoziazioni] di quote del fondo comune di investimento mobiliare chiuso/comparto <inserire la denominazione>.»
«Data di deposito in Consob della Nota di sintesi: …(9) .»
«Data di validità della Nota di sintesi: dal…(10).»
«La Nota di sintesi rappresenta un’introduzione al presente Prospetto d’offerta. Pertanto, qualsiasi decisione di investire nelle quote del fondo comune di investimento mobiliare chiuso <inserire la denominazione> deve basarsi sull'esame da parte dell'investitore del Prospetto d’offerta [e/o sull’ammissione alle negoziazioni] in tutte le sue Parti.»
«La responsabilità civile grava sulle persone che hanno redatto la Nota di sintesi, ed eventualmente la sua traduzione, soltanto qualora la stessa nota risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta congiuntamente alle altri Parti del Prospetto d’offerta(11).»
alle negoziazioni.
(7) Cfr. nota 4.
(8) Cfr. nota 5.
(9) Cfr. nota 4.
(10) Cfr. nota 5.
(11) Tale frase non dovrà essere riportata nel caso di offerta svolta unicamente in Italia.