IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE
Ministero dell’istruzione, università e ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI NAVE
Via Brescia, 00 00000 NAVE (BS)-Tel. 0000000000 Fax 0000000000 C.F. 80051740175
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IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE
Il giorno diciannove del mese di novembre duemilaquindici alle ore 12,30 nell’Ufficio del dirigente Scolastico viene sottoscritta la presente Ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo a.s. 2015-2016 dell’Istituto Comprensivo Statale di Nave.
La presente Ipotesi, che si compone di 10 pagine compresa la presente) sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnico-finanziaria e della Relazione illustrativa, per il previsto parere.
L’Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra:
PARTE PUBBLICA
Il Dirigente pro-tempore (D.ssa Xxxxx XXxxxxxx)………….…………………………
PARTE SINDACALE
(Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx)……………………………………..
RSU
(Xxxxxxxxx Xxxxxxxx……….…………………………………..
(Xxxxxxxx Xxxx Xxxxx)……………………………………………
Ministero dell’istruzione, università e ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI NAVE
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C.F. 80051740175 -Cod. Mecc. BSIC85300T- e-mail xxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx-xxxx00000x@xxxxxxxxxx.xx
CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
Il giorno diciannove del mese di novembre duemilaquindici alle ore 12,30 facendo seguito a comunicazioni e incontri preliminari, presso la sede dell’istituzione scolastica Istituto Comprensivo Statale di Nave, in sede di negoziazione integrativa a livello di istituzione scolastica,
Visto il CCNL 31/08/98
Visto il CCNL 2002/05 del 24/07/03 (biennio ec. 2002/2003 e biennio ec. 2004/2005)
Visto il XXXX 0000-0000 del 29-11-2007 e le sequenze contrattuali a detto contratto riferite Visto il D.lgs d.lgs. 165/2001
Vista la legge 15/2009 Visto il D.lgs. 150/2009
Visto il Decreto Legislativo 1 agosto 2011 n. 141
Viste l’intesa XX.XX. e MIUR del 7 agosto 2015 e la nota MIUR 13439 del 11.9.2015 con la quale vengono comunicate le assegnazioni a questo istituto dei fondi per compensi accessori 2015-2016 RITENUTO che nell’Istituto possano e debbano essere conseguiti risultati di qualità, efficacia ed efficienza nell’erogazione del servizio attraverso una proposta formativa e un’organizzazione del lavoro del personale docente e ATA fondata sulla partecipazione e valorizzazione delle competenze professionali
Visto il piano delle attività predisposto dal direttore dei servizi generali ed amministrativi in coerenza con quanto previsto nel piano dell’offerta formativa; piano adottato dal D.S..
Visti i progetti previsti per il corrente a.s.;
In coerenza ed applicazione del P.O.F. in vigore; Esperita l’assemblea A.T.A.;
Acquisiste le proposte da parte del collegio docenti e le indicazioni relative alle aree di intervento Visti gli indirizzi generali per l’attuazione del P.O.F. deliberati dal Consiglio di Istituto
tra la delegazione di parte pubblica e la R.S.U. si stipula il seguente
CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
TITOLO PRIMO – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata
1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA dell’istituzione scolastica, con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato.
2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti per l’anno scolastico 2014-2015
3. Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che lo hanno sottoscritto nell’arco di tempo che va dal 1 luglio al 15 settembre, si intende tacitamente rinnovato per il successivo anno scolastico.
4. Il presente contratto può esser modificato in qualunque momento o a seguito di adeguamento a norme imperative o per accordo tra le parti.
Art. 2 – Interpretazione autentica
1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione della clausola controversa.
2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni.
3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale.
TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
CAPO I - RELAZIONI SINDACALI
Art. 3 – Obiettivi e strumenti
1. Il sistema delle relazioni sindacali d’istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio.
2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali.
3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti:
a. Contrattazione integrativa
b. Informazione preventiva
c. Informazione successiva
d. Interpretazione autentica, come da art. 2.
4. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all’istituzione scolastica, senza oneri per la scuola.
Art. 4 – Rapporti tra RSU e Dirigente
1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU.
2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare.
3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine.
4. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l’oggetto della stessa.
Art. 5 – Oggetto della contrattazione integrativa
1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2, lettere j, k, l; dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo, 34 comma 1; dall’articolo 51, comma 4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del CCNL 2006/09.
2. Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali. Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile.
3. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001.
Art. 6 – Informazione preventiva
1. Sono oggetto di informazione preventiva:
x. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola;
b. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non
c. contrattuale;
d. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali;
e. criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
f. utilizzazione dei servizi sociali;
g. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;
h. tutte le materie oggetto di contrattazione;
2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del 29.11.2007 e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009, e cioè:
a. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell’offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo;
b. criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica. Ritorni pomeridiani;
c. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del personale docente, e ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale docente e ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto.
3. Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione.
Art. 7 – Informazione successiva
1. Sono materie di informazione successiva:
a. nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;
b. verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse.
CAPO II - DIRITTI SINDACALI
Art. 8 – Attività sindacale
1. La RSU e i rappresentanti delle XX.XX. rappresentative dispongono di un proprio Albo sindacale, situato generalmente all’ingresso dell’edificio, di cui sono responsabili; ogni documento affisso all'Albo deve riguardare materia contrattuale o del lavoro e va siglato da chi lo affigge, che ne assume così la responsabilità legale.
2. La RSU e i terminali associativi delle XX.XX. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale un locale situato nell’edificio sede della segreteria, concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale.
3. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle XX.XX. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno.
Art. 9 – Assemblea in orario di lavoro
1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 8 del vigente CCNL di comparto.
2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e XX.XX. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora.
3. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola.
4. L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l’adesione va espressa con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di coprire il normale orario di servizio.
5. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza.
6. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 1 unità di personale ausiliario e n.1 unità di personale amministrativo saranno addette ai servizi essenziali. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione,
Art. 10 – Permessi retribuiti e non retribuiti
1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore
spettante viene effettuato, all’inizio dell’anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima. Comunicazione contestuale: personale I.T.I. 2014-2015 secondaria 30-primaria 48 – infanzia 9 – ATA 21 – totale 117 corrispondente a 45 ore 52 minuti.
2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno tre giorni di anticipo.
3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente .
Art. 11 – Referendum
1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo.
TITOLO TERZO – TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO E PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
CAPO I - NORME GENERALI
Art. 12 – Risorse
1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da:
a. stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta formativa
b. stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA
c. stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR
d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti
e. altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro
f. eventuali contributi dei genitori
2. Il totale delle risorse finanziarie disponibili per il presente contratto ammonta ad € 41.839,98 per la quota FIS; € 4.109.18 per le funzioni strumentali, € 2.211,00 per gli incarichi organizzativi; (totale € 48.160,16 importi lordo Dipendente) così come dettagliato all’art.16. La quota FIS viene destinata per IL 79,06% alla componente docente e per il 20, 94% alla componente ATA.
Art. 13 – Ore eccedenti personale docente
1. Ogni docente si può rendere disponibile per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo per permettere la sostituzione dei colleghi assenti.
2. La disponibilità può essere indicata nel quadro orario settimanale oppure libera.
Art. 14 – Collaborazione plurime del personale docente
1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL.
2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico.
Art. 15 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA
2. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente può disporre l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l’orario d’obbligo.
3. Nell’individuazione dell’unità di personale il Dirigente tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti criteri:
a. specifica professionalità, nel caso sia richiesta
b. sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva
c. disponibilità espressa dal personale
d. graduatoria interna
4. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse.
5. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico.
6. Per particolari attività il Dirigente - sentito il Dsga - può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell’istituzione scolastica.
Art. 16 – Attività finalizzate
1. I fondi finalizzati al F.I.S. e specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
2. Per il presente anno scolastico sono oggetto di contrattazione seguenti fondi:
DETERMINAZIONE DEL FONDO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA A.S. 2015-2016 | ||||
sett.dic 2015 | genn.ago 2016 | lordo dip. | ||
FONDO ISTITUZIONE SCOLASTICA | ||||
13.946,66 | 27.893,32 | 41.839,98 | ||
ULTERIORI RISORSE FINANZIARIE 2015-2016 | ||||
Funzioni Strumentali al P.O.F. | 1369,72 | 2.739,46 | 4.109,18 | |
Incarichi specifici al personale ATA | 737,00 | 1.474,00 | 2.211,00 | |
Gruppo Sportivo | ||||
TOTALE RISORSE PER LA CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO A.S. 2015-2016 | 48.160,16 | |||
ULTERIORI ASSEGNAZIONI FINANZIARIE 2015-2016 | ||||
Ore Eccedenti sostituzione colleghi assenti | 859,68 | 1.719,34 | .579,02 | |
avanzi a.p. | 1.411,13 | ore | 1.411,13 | |
primaria+ infanzia assegnazione | 1.275,00 | 40 | ||
secondaria assegnazione | 2.715,15 | 98 | ||
3.990,15 |
CAPO SECONDO – UTILIZZAZIONE DEL FIS
Art. 17 – Finalizzazione delle risorse del FIS
1. Le risorse del FIS devono essere finalizzate all’ampliamento e miglioramento dell’Offerta Formativa secondo i criteri individuati e proposti dal collegio dei docenti e sulla base degli indirizzi deliberati dal Consiglio di Istituto tenendo in considerazione le funzioni e le attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica.
2. Di norma, al fine di evitare concentrazione di funzioni, viene disposto il limite massimo di
retribuzione individuale pari a € 4.000 lordi. Fanno eccezione i compensi per i collaboratori del D.S.
Art. 18 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica
1. Le risorse del fondo dell’istituzione scolastica, con esclusione delle somme specificatamente destinate ad alcune figure professionali, sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA. Le quote destinate ad ore eccedenti per sostituzione colleghi assenti (nuovi finanziamenti e avanzi 2014-2015) vengono interamente utilizzate secondo le assegnazioni e necessità dei vari ordini di scuola La quota A.F.P.I. verrà utilizzata per alfabetizzazione secondo il relativo progetto.
2. La somma che verrà assegnata per le attività del Gruppo Sportivo di Istituto è interamente utilizzata secondo il relativo progetto. La somma assegnata per ore eccedenti sostituzione colleghi assenti viene interamente destinata a tale scopo secondo le necessità e disponibilità che si verranno ad evidenziare.
Art. 19 – Stanziamenti
1. Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 17, sulla base della delibera del Consiglio d’istituto, di cui all’art. 88 del CCNL e del Piano Annuale; per consentire il regolare inizio dell’a.s. e l’avvio di attività necessarie allo svolgimento dell’attività istituzionale,, il fondo d’istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate:
1. Area organizzativa gestionale: collaboratori DS – coordinatori/fiduciari di plesso - staff di direzione – sub consegnatari sussidi – responsabili laboratori/biblioteche – referenti servizi territoriali – verbalizzatori – commissione orario – commissione sicurezza - commissione mensa – formazione classi/sezioni – coordinatori di classe € 16.042,16 pari al 54,81%.
2. Area progettuale e Miglioramento dell’Offerta Formativa: commissioni – progetti – attività supporto alla didattica (rivista, pubblicazioni) – supporto disciplinare progettuale € 8.295,00 pari al 28,34%.
3. Area attività aggiuntiva di insegnamento: sviluppo/potenziamento/recupero degli apprendimenti – progettualità specifica € 1.995,00 pari al 6,82%.
4. Area documentazione, autoaggiornamento, formazione, approfondimento: gruppi di ricerca – supporto alla progettazione didattica – produzione materiali di studio (di cui Integrazione/avanza dalle Funzioni Strumentali € 109,18) € 2.935,82 pari al 10,03%.
2. Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate:
1 -COMPENSI PER SOSTITUZIONE ASSENTI € 1.540,00 |
2 -ATTIVITA' AGGIUNTIVA PER ATTUAZIONE E COLL. P.O.F. € 4.001,00 3- INCARICHI ORGANIZZATIVI € 2.211,00 |
Art. 20 - Conferimento degli incarichi
1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio.
2. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento.
3. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti.
Art. 21 - Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA
1. Le attività aggiuntive, svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi.
2. Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate anche con recuperi compensativi, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Art. 22 – Funzioni Strumentali e Incarichi specifici
1. 1.Per le Funzioni Strumentali Docenti, sentito il parere del collegio Docenti, viene impegnato l’importo di € 4.000,00 così utilizzato:
- Area Informatica 1,5 funzioni € 900,00
- Area Sostegno Studenti 2 funzioni € 1.200,00
- Area Didattica 2 funzioni € 1.000,00
- Area Piano Offerta Formativa 1 funzione € 600,00
- Area Sicurezza 0,5 funzioni € 300,00
2. Su proposta del DSGA vengono definiti i seguenti incarichi specifici di cui all’art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica per una spesa di € 2.211,00: A.A. sost. Dsga – agg. sito; C.S. Coll. Segreteria – Servizio su più plessi.
3. Il Dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità: 1 comprovata professionalità specifica 2 disponibilità degli interessati
Le parti concordano che verrà effettuata in seguito contrattazione relativa al finanziamento di cui alla legge 107 c. 127 volto alla valorizzazione del merito del personale docente.
TITOLO QUARTO – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art. 23 - Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze.
2. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto.
3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico.
4. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito.
5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda.
Art. 24 - Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Il RSPP è stato designato dal Dirigente sulla base delle offerte pervenute da esperti esterni non essendo presenti tra il personale docente figure che assicurino le necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione.
Art. 25 - Le figure sensibili
1. Per ogni plesso scolastico sono individuate le seguenti figure:
- addetto al primo soccorso
- addetto al primo intervento antincendio
- preposti alla sicurezza
- Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso
2. Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto il coordinamento del RSPP.
TITOLO QUINTO - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 26 – Clausola di salvaguardia finanziaria
1. Nel caso in cui avvenga un accertamento di incapienza del FIS quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria; sono esclusi dalla eventuale riduzione i compensi ai due collaboratori del Dirigente.
2. Il presente accordo potrà essere integrato, per la parte relativa ai compensi accessori, qualora il MIUR comunichi ulteriori somme a disposizione dell’istituzione Scolastica.
Art. 27 – Natura premiale della retribuzione accessoria
1. Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, i progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi e il loro raggiungimento in coerenza con il P.O.F..
2. La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.
Allegati
Ai fini dell’attuazione dell’informazione preventiva e successiva, è già stata consegnata alla R.S.U. la seguente documentazione:
Calcolo dotazione di Istituto F.I.S. 2015-2016. Utilizzo F.I.S. 2015-2016
Piano Attività A.T.A. 2015-2016 con criteri assegnazione ai plessi Atto di indirizzo del Consiglio di Istituto
Criteri, proposte e indicazioni relative alle aree di intervento per il miglioramento dell’offerta formativa da parte dei Collegi Docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado.
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CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO VERBALE DI STIPULA
Il giorno 29 dicembre 2015 alle ore 10,00 nell’Ufficio del Dirigente Scolastico VISTA l’Ipotesi di accordo sottoscritta in data 19 novembre 2015
CONSIDERATO che, avendo inviato in data 23 novembre 2015 ai Revisori dei Conti l’ipotesi di contratto, la relazione illustrativa e tecnica e l’atto di costituzione del Fondo di Istituto e che, essendo trascorsi oltre trenta giorni dall’invio, non sono stati fatti rilievi da parte dei revisori stessi
VIENE STIPULATO
il presente Contratto collettivo integrativo dell’Istituzione Scolastica I.C. DI NAVE(BS) a.s. 2015- 2016
PARTE PUBBLICA
Il Dirigente pro-tempore (D.ssa Xxxxx Xxxxxxxx)………….…………………………
PARTE SINDACALE
(Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx)……………………………………..
RSU
(Xxxxxxxxx Xxxxxxxx)……….…………………………………..
(Xxxxxxxx Xxxx Xxxxx)……………………………………………