LETTERE
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Un dirigente può essere incluso in un accordo di prepensionamento tramite il contratto di espan- sione? Ci sono altri strumenti di accompagna- mento alla pensione applicabili ai dirigenti?
C.R. - Milano
Il contratto di espansione può essere proposto anche ai di- rigenti. Tra l’altro, da quest’anno è maggiormente accessi- bile: possono infatti farvi ricorso le aziende che impiegano almeno 50 dipendenti nell’ambito di una riorganizzazione aziendale che comporti, in tutto o in parte, una strutturale modifica dei processi finalizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico dell’attività e la conseguente esigenza di modi- ficare le competenze professionali in organico mediante un loro più razionale impiego e, in ogni caso, con l’assunzione di nuove professionalità, ma senza vincoli di numero.
Per attivare questo tipo di contratto, le aziende e i sindaca- ti comparativamente più rappresentativi sul piano naziona- le devono sottoscrivere un accordo presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
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Tale accordo può prevedere un intervento straordinario d’integrazione salariale (Cigs), con riduzione dell’orario di lavoro previsto fino al 30%, al fine di favorire nuove assun- zioni per la generalità dei dipendenti, a esclusione dei diri- genti, e un accompagnamento alla pensione per tutti, compresi i dirigenti a cui mancano non più di 60 mesi al conseguimento dei requisiti per il trattamento pensionistico (di vecchiaia o anticipato per anzianità).
Con riferimento a questa seconda possibilità, la pensione anticipata in esodo, si procede nell’ambito di un accordo di non opposizione e previo esplicito consenso in forma scrit- ta dei lavoratori interessati.
L’indennità non è riconosciuta ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia o anticipata tramite il cumulo dei periodi assicurativi.
A fronte della risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro riconosce al dipendente, per tutto il periodo e fino al raggiungimento del diritto alla pensione, un’indennità mensile comprensiva dell’indennità Naspi, ove spettante, commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, così come determinato dall’Inps. Solo nel caso in cui
l’accompagnamento alla pensione si riferisca a quella anti- cipata per anzianità, il datore di lavoro esodante versa anche i contributi previdenziali utili al conseguimento del diritto. Altro strumento per favorire l’uscita dei lavoratori più an- ziani, a prescindere dall’ingresso di altri, è l’Isopensione, a cui si può accedere con un anticipo massimo di sette anni rispetto alla data del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento, per il tramite di accordi aziendali, ad ade- sione individuale, in cui l’azienda si impegna a corrisponde- re ai lavoratori, attraverso l’Inps, una prestazione di impor- to pari alla pensione che spetterebbe loro in base alle rego- le vigenti al momento della cessazione e, parallelamente, a versare all’Inps la contribuzione figurativa necessaria al raggiungimento del pensionamento effettivo, che può es- sere sia anticipato per anzianità che di vecchiaia, ma non Quota 102.
Infine, i dirigenti cessati che hanno compiuto 63 anni di età possono usufruire dell’Ape sociale, una prestazione assi- stenziale riconosciuta al sussistere di determinate condizio- ni e commisurata alla futura pensione, fino al limite di 1.500 euro mensili. Questa indennità viene erogata dallo Stato fino alla data di decorrenza della pensione vera e propria. A seconda della motivazione in base alla quale viene richie- sto l’accesso all’Ape sociale, è necessario essere in possesso anche di una specifica anzianità contributiva: ad esempio, 30 anni per i disoccupati di lunga data; 36 anni per chi assiste da almeno 6 mesi familiari disabili e per chi ha un’in- validità pari o superiore al 74%.
L’ufficio sindacale di Manageritalia è di supporto alle associazioni territoriali per quesiti relativi al contratto collettivo nazionale di lavoro per i diri- genti e i quadri associati e chiarimenti di natura fiscale e previdenziale in relazione al rapporto di lavoro dipendente. Per gli executive professional è previsto un servizio di consulenza di carattere informativo e orientativo su aspetti legati al con- tratto di lavoro libero-professionale.
64 DIRIGENTE - GIUGNO 2022