FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.
Società a socio unico soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Regione Siciliana
I R F I S
FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.
SEDE IN PALERMO CAPITALE SOCIALE € 65.034.099,00
CODICE FISCALE, PARTITA IVA E NUMERO DI ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE DI PALERMO: 00257940825
SOCIETÀ A SOCIO UNICO SOGGETTA AD ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA REGIONE SICILIANA
ISCRITTA NELL'ALBO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 106 T.U.B. AL N. 33685.9
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
PER L’APPROVAZIONE DEL
BILANCIO AL 31 / 12 / 2020
SESSANTOTTESIMO ESERCIZIO
29-30 Aprile 2021
Organi amministrativi e di controllo
Azionisti Regione Siciliana
Consiglio di Amministrazione
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx
Vice Presidente Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx
Consiglieri Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx (dal 27/3/2020)
Collegio Sindacale
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx
Sindaci Effettivi Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx
Sindaci Supplenti Xxxxxxxx Xxxxx Nunziatella Accetta
Direttore Generale Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Società di Revisione BDO Italia S.p.A.
Responsabili principali funzione
Internal audit Price Xxxxxxxxxx Coopers
Referente interno - Xxxx Xxxxxxxxx (dal 03/07/2020)
Xxxxxxxx Xxxxxxxx (sino al 02/07/2020)
Area Amministrazione Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Compliance Xxxxx Xxxxxxxx S.p.A.
Referente interno - Consigliere Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Antiriciclaggio Xxxxxxxx Xxxxxxx
Prevenzione della corruzione Xxxxxxxx Xxxxxxx (dal 26/10/2020)
Xxxxxxx Xxxxx (sino al 25/10/2020)
Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx
Risk Management Xxxxxx Xxxxxxxx (dal 01/12/2020)
Xxxxxxxx Xxxxxxx (sino al 30/11/2020)
Area Pianificazione finanza e controllo di gestione Xxxxxx Xxxxxxxxxx (dal 22/07/2020)
Xxxxxxxx Xxxxxxxx (sino al 21/07/2020)
Area Risorse Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Area Contenzioso Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Area Crediti Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx (dal 26/10/2020)
Xxxxxxxx Xxxxxx (sino al 25/10/2020)
Area Legale Xxxxxxx Xxxxx
Area Coordinamento territoriale Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
IRFIS – Finanziaria per lo sviluppo della Sicilia S.p.A. (in breve)
IRFIS – FINSICILIA S.p.A.
Sede Legale e Direzione Generale in Xxxxxxx, Xxx X. Xxxxxxx 00
INDICE | |
PAGINA | |
ORGANI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO | 2 |
RELAZIONE SULLA GESTIONE | 7 |
SCHEMI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2020 | 47 |
Stato Patrimoniale | 48 |
Conto Economico | 50 |
Prospetto della redditività complessiva | 51 |
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto | 52 |
Rendiconto Finanziario | 54 |
NOTA INTEGRATIVA | 55 |
Parte A - Politiche contabili | 57 |
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale | 93 |
Parte C - Informazioni sul conto economico | 127 |
Parte D - Altre informazioni | 145 |
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | 207 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A. | 215 |
DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI | 221 |
RELAZIONE E BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO UNICO EX ART. 61 L.R. 28/12/2004 N. 17 E SS.MM.II. AL 31/12/2020 | 223 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A.RELATIVA AL BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO UNICO | 247 |
BILANCIO
AL 31 / 12 / 2020
RELAZIONE SULLA GESTIONE
A) INFORMAZIONI SULLA GESTIONE
A) 1 Il quadro xxxxxxxx0
L’anno 2020 è stato caratterizzato da un andamento economico mondiale su cui ha fortemente influito la pandemia da Covid-19.
Tutti i paesi hanno dovuto adottare misure di contenimento basate sul distanziamento interpersonale, la chiusura di molte attività commerciali e restrizioni su viaggi e turismo; i paesi avanzati con l’apparato sanitario meno attrezzato ad affrontare l’emergenza sono stati costretti ad imporre blocchi più prolungati delle attività produttive. Anche laddove sono state adottate misure meno restrittive, l’attività economica ha subito forti ripercussioni, colpendo in particolare i settori del trasporto aereo, turismo e consumi aggregativi. Infatti, a differenza di altri shock all’economia globale, quello attuale sta condizionando più il settore terziario che l’industria, soprattutto nei servizi di ristorazione, intrattenimento e accoglienza.
Anche nell’area dell’euro l’attività economica si è indebolita ulteriormente nell’ultima parte del 2020, con il peggioramento dei contagi e l’inasprimento delle misure di contenimento. La BCE è intervenuta con una politica monetaria espansiva al fine di contrastare la crisi economica causata dalla pandemia, che si prefigura più estesa di quanto precedentemente ipotizzato. In tale linea si è mossa anche l’Unione Europea che ha lanciato diverse misure di sostegno finanziario: linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (PCS), il Fondo SURE per il rifinanziamento dei programmi di sostegno all’occupazione, il Fondo di garanzia per i crediti erogati dalla Banca Europea per gli Investimenti. È stata, inoltre, raggiunta un’intesa per il lancio di un nuovo piano per la ripresa (Next Generation EU), con l’obiettivo di finanziare riforme e progetti coerenti con le priorità di azione dell’UE mediante trasferimenti o crediti agevolati.
Le politiche economiche adottate dai vari paesi hanno reso possibile un contenimento degli effetti negativi sui mercati finanziari. Le quotazioni restano tuttavia vulnerabili agli sviluppi della pandemia.
Anche il Governo Italiano, in risposta al riacutizzarsi dell’emergenza sanitaria con risvolti economici, ha varato nel corso del 2020 ulteriori interventi a supporto di famiglie e imprese come il “Decreto Cura Italia”, il “Decreto Liquidità”, il “Decreto Rilancio”, il “Decreto Agosto” e quattro “Decreti Ristori”. La legge di bilancio ha previsto un aumento dell’indebitamento netto nell’anno in corso e nel seguente. È, inoltre, da evidenziare anche l’Accordo per il Credito sottoscritto a marzo 2020 tra ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese, concernente l’estensione della precedente “Moratoria ABI”.
In Italia, i recenti dati del 2020 hanno mostrato fasi economiche che hanno alternato una contrazione nel primo quadrimestre, una leggera ripresa nei mesi estivi e, nell’ultimo trimestre dell’anno, nuovamente una
1 Fonti: Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d'Italia e notizie stampa specializzata.
flessione dei parametri economici connessi alla recrudescenza della pandemia, ma comunque superiori alle attese. Queste condizioni evidenziano una capacità di ripresa dell’economia nazionale e quindi di crescita del PIL nel 2021.
Anche il mercato del lavoro subisce l’influenza della pandemia da Covid-19, infatti, si registra un incremento delle richieste di Cassa integrazione guadagni (CIG) e un rallentamento nella creazione di posti di lavoro.
Il mercato del credito ha evidenziato, da un lato, una crescita robusta attraverso la soddisfazione da parte delle banche italiane della richiesta di fondi da parte delle imprese, dall'altro, un lieve miglioramento della qualità creditizia.
Sul piano dei coefficienti, oggetto di costante monitoraggio da parte della BCE, il sistema bancario italiano ha mostrato da un lato una riduzione della redditività e dall’altro un miglioramento dei livelli medi degli indici di patrimonializzazione.
In ambito regionale l'andamento dell'economia siciliana ha risentito delle conseguenze della crisi pandemica e delle misure di contenimento del contagio, registrando una drastica contrazione nel periodo di lockdown ed un lieve recupero nei periodi estivi dell’anno. Il comparto che ha maggiormente risentito di tale crisi è il terziario privato non finanziario che ha registrato un andamento peggiore rispetto all’industria; il settore agricolo e quello chimico hanno beneficiato, specialmente, nel primo semestre di un incremento delle vendite all’estero, in controtendenza rispetto al complesso dell’export regionale.
Nel 2020 i dati sull'occupazione hanno registrato una riduzione della forza lavoro che ha interessato in particolare le donne, gli autonomi e i lavoratori a tempo determinato; il blocco dei licenziamenti e il ricorso alla Cassa integrazione guadagni hanno attenuato l’impatto sull’occupazione permanente.
Si è registrata una maggiore espansione dei prestiti all’economia regionale con maggiore focus al settore produttivo ed una contrazione dei prestiti alle famiglie consumatrici.
Sul piano qualitativo gli effetti della crisi non si sono al momento riflessi sulla qualità del credito erogato alla clientela siciliana, tuttavia l’indicatore rimane tra i più elevati nel confronto con le altre regioni italiane.
In tale contesto anche la Regione Siciliana ha effettuato importanti azioni a sostegno dell'imprenditoria. Nel corso dei mesi di marzo e aprile 2020 con diversi interventi della Regione Siciliana (Delibere di Giunta nn. 88, 108, 121 e 136; D.A. Economia nn. 9,12,13 e 17) da una parte è stata estesa la Moratoria ABI ai crediti su Fondi Regionali, dall'altra è stata introdotta la Misura Straordinaria di Liquidità,
consistente in contributi a fondo perduto a valere sul Fondo Sicilia di cui all'art.2 della L.R. 1/2019 e ss.mm.ii., concessi, per il tramite dell’Irfis, alle imprese con sede in Sicilia a fronte di finanziamenti bancari.
In atto Irfis è fortemente impegnata nell’attuazione delle misure attenuative degli effetti economici negativi della pandemia da Covid-19 a carattere nazionale e regionale, tra cui in particolare la L.R. n. 9/2020, che prevede interventi volti alla ripresa di determinate categorie di operatori economici e liberi professionisti del territorio siciliano.
Tale operatività ha proiettato IRFIS nel panorama nazionale attraverso un canale diretto con l’ABI e ha conseguito un apprezzamento ufficiale della stessa Associazione a livello nazionale.
Con deliberazione dell’ANAC del 30.9.2020 la Regione Siciliana è stata scritta nell’elenco ex art. 192 X.Xxx. 50/2016 (Codice dei Contratti pubblici) per l’affidamento ad Irfis di servizi in house.
A) 2 La struttura organizzativa e operativa Struttura organizzativa
Nel corso del 2020 sono stati realizzati interventi organizzativi volti a garantire il rafforzamento dei presidi organizzativi e di controllo previsti dall’Autorità di Vigilanza nonché, a seguito dell’iscrizione della società nell’elenco presso ANAC ex art. 192 D.Lgs. 50/2016 per l’affidamento dei servizi in house providing, a dare attuazione alle modifiche statutarie approvate dall’Assemblea straordinaria del 7 Agosto 2020, ferma restando la natura di intermediario finanziario iscritto all’Albo ex art. 106 TUB.
In particolare, in ordine al processo di evoluzione del business model si sintetizzano, di seguito, le principali fasi del processo di affiancamento delle attività in house providing a quelle di intermediario finanziario iscritto all’Albo ex art. 106 TUB di questa società:
• 23 luglio 2020: approvazione del Consiglio di Amministrazione del Piano Industriale 2020-2023;
• 29 luglio 2020: l'Assemblea del Socio unico prende atto del Piano Industriale 2020-2023 che prevede l'affiancamento delle attività in house e deposita lo schema di Statuto della società da sottoporre alla medesima Assemblea in seduta straordinaria;
• 7 agosto 2020: l'Assemblea straordinaria approva il nuovo Statuto dell'Irfis, integrato con le attività in
house;
• 25 agosto 2020: nota prot. n. 1092720/20 del 25.8.2020 con cui la Banca d'Italia comunica di prendere atto delle modifiche statutarie;
• 28 agosto 2020: la Regione Siciliana chiede all'ANAC l'iscrizione dell'Irfis nell'elenco ex articolo 192
D. Lgs 18.4.2016 n. 50;
• 16 settembre 2020: approvazione del Consiglio di Amministrazione del Modello Organizzativo Piano Industriale 2020-2023;
• 30 settembre 2020: delibera n. 759 del Consiglio di Amministrazione di ANAC riguardante la decisione con esito positivo in merito all'iscrizione di Xxxxx nell'elenco ex articolo 192 D. Lgs 18.4.2016 n. 50;
• 21 ottobre 2020: l'Assemblea del Socio unico apprezza il Modello Organizzativo Piano Industriale 2020-2023;
• 23 ottobre 2020: nota n. 156690 da parte del RASA con la quale viene notificata ufficialmente la suddetta delibera dell'ANAC.
Gli interventi posti in essere con l’obiettivo primario del costante presidio dei rischi aziendali hanno dato vita ad un nuovo assetto organizzativo.
In proposito, con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’8 ottobre 2020, è stata approvata una modifica all'organigramma che prevede la suddivisione tra attività ordinaria ex art. 106 TUB e quella di gestione dei Fondi di Terzi (es. Fondo Sicilia, Fondi Comunitari, ecc.) e la creazione di un nuovo Ufficio dedicato al controllo analogo ed ai rapporti con la Regione e l’ANAC.
Nello specifico:
• è stato modificato l’Ufficio Istruttoria Crediti ripartendone le attività nei nuovi Uffici “Istruttoria Crediti Fondi Propri” ed “Istruttoria Crediti Fondi Terzi”, in quest’ultimo sono confluite le attività già in testa all’Ufficio Istruttoria Crediti relative all’istruttoria e agli adempimenti preliminari all’erogazione di finanziamenti e alla concessione di agevolazioni creditizie e contributive a valere su fondi di terzi. Conseguentemente l’Ufficio Istruttoria Crediti Fondi Propri continua a svolgere esclusivamente l’attività di credito ordinario a valere su fondi propri
• all’interno dell’Area Legale è stato istituito l’Ufficio Controllo Analogo e rapporti con Amministrazione
Regionale e ANAC, al quale è affidato, tra gli altri, il compito di assicurare agli organi di controllo statutari ed alle funzioni di controllo interno il necessario supporto in sede di verifica ispettiva da parte delle istituzioni preposte al controllo delle società in house;
Infine, in relazione all’aumentato carico di lavoro delle strutture aziendali, si è fatto ricorso al servizio effettuato dalla SAS – SERVIZI AUSILIARI SICILIA Società Consortile per Azioni, società in house providing della Regione Siciliana, con cui è stata sottoscritta una convenzione per supportare le strutture nelle attività a valere sul Fondo Sicilia.
Organigramma aziendale: in essere al 31.12.2020
Interventi organizzativi
Nel corso del 2020 è continuato il processo di aggiornamento delle procedure e dei regolamenti interni di riferimento, al fine di garantire efficienza operativa e certezza dei comportamenti e di attribuire le responsabilità nel rispetto delle disposizioni vigenti. È proseguito, inoltre, il processo di adeguamento normativo dettato oltre che dalla costante evoluzione della normativa di riferimento, anche dalle esigenze derivanti dall’emergenza causate dalla pandemia Covid-19. Infine, sono proseguite le attività organizzative ed informatiche per dare esecuzione al progetto Pratica Elettronica di Fido in partnership con MCC; in particolare è stata avviata, con decorrenza 1° marzo 2021, la prima fase del cronoprogramma che prevede il processo di acquisizione di domande di finanziamento su fondi propri e fondi di terzi al fine di configurare e parametrare la Piattaforma alle esigenze della società ed avviare la fase di realizzazione del modulo relativo all’istruttoria di affidamento mediante apposito modello di valutazione personalizzato.
Per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori economici causata dalla crisi derivante dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 sono stati predisposti piani operativi e interventi organizzativi; tra i principali si segnalano le operatività legate:
• alla moratoria ABI e al Decreto Cura Italia D.L. 18/2020, con particolare riferimento a quanto previsto
dall'articolo 49 comma 1 lettera d) e dall’art. 56 del Decreto;
• alle nuove misure di finanziamento a valere sul "Fondo Sicilia" Fondo di rotazione ai sensi dell'art. 2 della legge regionale del 22 febbraio 2019 n. 1 e ss.mm.ii. (art.3 comma 2 della legge regionale n.17 del 16 ottobre 2019) e del Decreto dell’Assessore regionale per l’Economia n. 17 del 17.1.2019;
• alla concessione di un contributo a fondo perduto a valere sul Fondo Sicilia - Misura Straordinaria di Liquidità (MSL) con le deliberazioni della Giunta Regionale della Sicilia n.108 del 19 marzo 2020, n.
121 del 26 marzo 2020 e n. 136 del 07 aprile 2020 e i Decreti dell’Assessore regionale per l’Economia n.12 del 23.3.2020, n.13 del 01/04/2020 e n.17 del 15/04/2020;
• alla Raccomandazione di Banca d’Italia su tematiche afferenti alle misure di sostegno economico
predisposte dal Governo per l’emergenza Covid-19 in tema di rapporti con la clientela.
Inoltre, con riferimento alla citata iscrizione di Xxxxx nell’elenco ANAC delle società “in house providing”, sono stati previsti interventi normativi interni per la regolamentazione relativa alle procedure di affidamento di beni e servizi ai sensi del D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii..
È proseguito il costante aggiornamento della normativa interna di riferimento che ha riguardato i seguenti aspetti:
• procedura Risorse Umane, con riguardo alla fase di reclutamento del Personale secondo quanto
previsto dal D. Lgs. 175/2016;
• procedura Regolamento del Credito che recepisce:
o i criteri di rielaborazione del business plan per le imprese start-up e per i progetti di investimento di rilevante impegno;
o l’attivazione del sistema “mail alert” di segnalazione per tutti i soggetti in monitoraggio.
• Testo Unico Antiriciclaggio al nuovo contesto normativo del D.lgs. 90/2017 in recepimento della IV direttiva antiriciclaggio che ha aggiornato il D. Lgs.231/2007; al riguardo è stato aggiornato il Testo Unico Antiriciclaggio con le novità introdotte dal Decreto legislativo n. 125 del 4 ottobre 2019 (che recepisce la V direttiva antiriciclaggio) e la disposizione della Banca d'Italia del 25 marzo 2020 relativa alle "Disposizioni per la conservazione e la messa a disposizione dei documenti, dei dati e delle informazioni per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo".
• Policy in materia di conflitti d’interesse, Gestione delle operazioni in conflitto d’interesse e con parti
correlate e Regolamento del Credito al fine di ridurre il rischio di conflitto di interessi per la gestione del Fondo Unico (Legge Regionale n. 17 del 28.12.2004 e ss.mm.ii.) e del Fondo Sicilia (Legge Regionale
n. 17 del 16.10.2019) nonché di eventuali ulteriori fondi pubblici affidati in gestione;
• Organigramma e Regolamento interno aziendale secondo il piano Risorse Umane di cui alla delibera
n. 5 del 22 gennaio 2020 e successivo passaggio di Irfis da società in controllo pubblico a società in house;
• Piano di Prevenzione, Corruzione e Trasparenza;
• Manuale Operativo che regolamenta le attività inerenti la gestione del “Fondo Sicilia” con riguardo:
o alla nuova operatività "Misura Straordinaria di Liquidità" a valere sul medesimo Fondo di cui alle deliberazioni della Giunta Regionale della Sicilia n.108 del 19 marzo 2020, n.121 del 26 marzo 2020 e n.136 del 7 aprile 2020 e i Decreti dell’Assessore Regionale per l’Economia n.12 del 23.3.2020, n.13 del 1.4.2020 e n.17 del 15.4.2020 legata all'emergenza epidemiologica Covid-19;
o al “Regolamento di Contabilità - Processo organizzativo delle aree ed uffici aziendali e modalità operative” in attuazione del D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii di cui parte integrante.
Infine sono stati emanati i seguenti documenti:
• Manuale Tecnico operativo di utilizzo del sistema pubblico (SCIPAFI) adottato per la prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti, con specifico riferimento al furto di identità previsto dalla normativa Antiriciclaggio;
• Regolamento di Contabilità del Fondo Sicilia in attuazione del D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii – Processo organizzativo delle aree ed uffici aziendali e modalità operative”. Tale Regolamento disciplina l’organizzazione amministrativo-contabile del Fondo Sicilia ex art. 2 L. R. 22.2.2019 n.1 c/o Irfis, nel rispetto dei principi stabiliti sia dal Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e dei principi contabili ad esso applicati, sia dalla parte II del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” (TUEL); inoltre, disciplina il processo organizzativo e le modalità operative delle aree e uffici aziendali interessati, nel rispetto delle procedure interne aziendali, regolamenti organizzativi e poteri di deleghe di Irfis gestore del Fondo Sicilia;
• Manuale operativo riportante le modalità e le istruzioni alle quali le strutture organizzative dovranno
attenersi per la consultazione e la gestione delle registrazione degli Aiuti Individuali legati all’operatività del Fondo Sicilia nonché della Misura Straordinaria di Liquidità MSL, nella Piattaforma RNA anche per la verifica preliminare della concedibilità, ai sensi del Decreto 31 Maggio 2017 n.115 - “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato”.
Sistemi
L’anno 2020 è stato fortemente caratterizzato dall’evoluzione pandemica che ha reso necessaria l’attivazione di operatività riferibili all’emergenza finanziaria derivante dal Covid-19 e la predisposizione del lavoro agile per il personale dell’azienda.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati diversi interventi sul Sistema Informativo Aziendale volti all’adeguamento dello stesso alle novità normative, alla implementazione delle funzionalità, all'attivazione di nuove operatività, ai miglioramenti della sicurezza e delle modalità lavorative.
Tra le principali innovazioni si evidenziano:
Adeguamenti normativi
• recepimento delle novità in materia di antiriciclaggio;
• attivazione funzioni di monitoraggio del furto d’identità (SCIPAFI).
Attivazione nuove operatività
• misure previste dal Decreto Cura Italia;
• Misura Straordinaria di Liquidità;
• Fondo Sicilia: finanziamenti a seguito della crisi da coronavirus e finanziamenti ristorazione turistico/alberghiera;
• collaborazione con Artigiancassa per la gestione amministrativa delle operatività Imprese Startup e Imprese già avviate.
Sistema e sicurezza
• attività lavorative in smart working;
• monitoraggio sicurezza sistema tramite il SIEM Qradar dell’IBM.
Servizi offerti alla clientela
• attivazione della modalità di pagamento rate tramite addebito in conto (SEPA-SDD) anche per i fondi della Regione Siciliana.
A) 3 Il personale
Relazioni Sindacali
Nell’ambito di un confronto sereno e costante con le Organizzazioni sindacali caratterizzato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono state raggiunte intese in materia di:
• modalità di lavoro agile (smart working);
• estensione della moratoria di cui all’addendum all’”Accordo per il Credito 2019” ai dipendenti della Società colpiti dall’emergenza Covid-19;
• premio aziendale;
È stato altresì avviato nel corso degli ultimi mesi del 2020 un confronto per una rivisitazione complessiva del welfare aziendale per il personale a tempo indeterminato e determinato.
Gestione
È stata data esecuzione al "Piano Risorse Umane", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 gennaio 2020, con la selezione di n. 16 risorse di cui n. 4 risorse da inserire nella categoria dei quadri direttivi e n. 12 nelle Aree Professionali.
Il piano di assunzioni è stato eseguito compatibilmente alla situazione connessa alla emergenza
epidemiologica da Covid-19 e, in particolare, in conformità alle vigenti disposizioni nazionali in materia, dando luogo al reclutamento di 4 quadri direttivi.
Si è dato, altresì, corso allo scorrimento della graduatoria con il reclutamento di altri 2 quadri direttivi per coprire le ulteriori posizioni rimaste vacanti a causa delle cessazioni di personale dovute alle nuove norme previdenziali. Si è completata anche la fase di selezione di n. 2 figure da inserire nella categoria delle aree professionali e destinate allo sviluppo del sistema informativo aziendale. Resta da completare con la prova orale, già programmata nei primi mesi del 2021, il reclutamento di n. 10 risorse da inserire nei diversi ambiti della società. In esecuzione di quanto previsto dalla suddetta delibera del 22.1.2020 del Consiglio di Amministrazione, si è dato avvio alla procedura di valutazione e ricognizione del personale in servizio finalizzato anche alla rivisitazione degli assetti organizzativi aziendali.
Al 31.12.2020 il personale in servizio è pari a 54 unità a tempo indeterminato, oltre il Direttore Generale a tempo determinato, con un incremento di 7 unità rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente, a seguito di 1 cessazione per raggiungimento dei requisiti di pensionamento e n. 8 assunzioni.
L’anzianità media del personale in servizio è pari a 23,94, l’età media a 53,15.
COMPOSIZIONE PER CLASSI DI ETÁ | ||||
dati 31.12.2020 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
Oltre 50 anni | 11 | 24 | 35 | 63,64 |
da oltre 40 fino a 50 anni | 9 | 5 | 14 | 25,45 |
da oltre 30 fino a 40 anni | 1 | 4 | 5 | 9,09 |
Fino a 30 anni | 0 | 1 | 1 | 1,82 |
Totale | 21 | 34 | 55 | 100 |
COMPOSIZIONI PER CLASSI DI ANZIANITÁ IN SERVIZIO | ||||
dati 31.12.2020 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
oltre 30 anni | 7 | 13 | 20 | 36,36 |
da oltre 20 fino a 30 anni | 6 | 10 | 16 | 29,09 |
da oltre 10 fino a 20 anni | 5 | 3 | 8 | 14,55 |
fino a 10 anni | 3 | 8 | 11 | 20,00 |
Totale | 21 | 34 | 55 | 100 |
COMPOSIZIONE PER CATEGORIA | ||||
dati 31.12.2020 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
Dirigenti | 0 | 1 | 1 | 1,82 |
Quadri direttivi (3° e 4° livello) | 6 | 12 | 18 | 32,73 |
Quadri direttivi (1° e 2° livello) | 5 | 11 | 16 | 29,09 |
Aree professionali | 10 | 10 | 20 | 36,36 |
Totale | 21 | 34 | 55 | 100 |
Altre informazioni
Anche nel corso del 2020, è proseguita la consuetudine di ospitare tirocini curriculari ed extracurriculari nelle varie strutture aziendali.
Formazione
Nel corso dell'anno 2020 è proseguita l'attività formativa cosiddetta "obbligatoria" sono stati svolti i corsi di formazione riferiti ad Antiriciclaggio, Sicurezza e numerosi corsi di formazione individuale.
In particolare sono stati svolti due corsi specifici di formazione rivolti agli operatori del credito e ai responsabili di struttura rispettivamente sulle tematiche dell'antiriciclaggio con particolare riferimento alle segnalazioni di operazioni sospette e alle valutazioni per la determinazione del merito creditizio.
Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito di un più ampio sviluppo aziendale, ha deliberato il piano di formazione 2020-2021 e ha affidato ad una autorevole figura professionale l’incarico di curare la formazione della società incluse le nuove risorse che saranno via via integrate ad esito delle procedure di assunzione di cui al citato “Piano Risorse Umane”.
Tenuto conto della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, la formazione è stata e sarà garantita in modalità a distanza mediante webinar e/o aule virtuali; esaurita la fase emergenziale saranno organizzate le restanti giornate di formazione in aula.
A) 4 Le iniziative di marketing
A valere sui fondi appositamente accantonati (Fondo per piani di comunicazione istituzionale- Fondo per interventi di sostegno nella cultura dell'isola) sono state sostenute interessanti iniziative esterne organizzate sotto varie forme o di sponsorizzazione o di patrocinio (ad es. “Giornata nazionale della Bioeconomia”, "Dallo scavo, ai depositi, alla valorizzazione. I modi, le forme le esperienze e le norme”, Politiche per lo sviluppo in favore dello Start Up delle piccole Imprese e attività Professionali, Una Marina di libri, Blue Sea Land, ecc.).
Si è dato vita ad un road show informativo sulle possibilità di accesso al credito per le imprese siciliane, un importante momento di incontro con il tessuto imprenditoriale isolano per presentare le linee di finanziamento destinate alle micro, piccole e medie imprese siciliane e ai giovani imprenditori, quali i finanziamenti agevolati a valere sul Fondo Sicilia a copertura del rischio di credito.
A) 5 Mass Media, Stakeholders, Comunità Locali
Dal 2020 ci si avvale del servizio di Rassegna Stampa quotidiana fornito da primaria agenzia di comunicazione sulle principali notizie di natura politica, economica e finanziaria dalle testate regionali con l’obiettivo di avere informativa in tempo reale sugli eventi più significativi del nostro territorio.
Al fine di facilitare l’accesso al credito per le imprese siciliane, sono stati firmati accordi con le principali associazioni di categoria a livello regionale tra cui Confcommercio, Confesercenti, Assoimpresa, Confindustria Catania, Confindustria Siracusa, Sicindustria, gli ordini professionali tra cui la Consulta degli ingegneri, l’Ordine degli Avvocati, l’Ordine dei dottori commercialisti, l’Ordine dei Ragionieri e
Revisori Contabili e con Iccrea Banca. Tramite tali accordi ci si pone l’obiettivo di individuare anche le imprese in difficoltà in modo da poterle supportare e accompagnare finanziariamente nel loro processo di sviluppo e investimento.
B) COMMENTO AI RISULTATI DELLA GESTIONE
Al fine di fornire un quadro generale sull'evoluzione della gestione nel corso dell'esercizio si riepilogano di seguito i dati dei principali aggregati patrimoniali ed economici al 31.12.2020 posti a raffronto con i medesimi dati riferiti al precedente esercizio.
B) 1 Il conto economico riclassificato
I risultati reddituali della società al 31.12.2020 sono commentati sulla base del seguente prospetto riclassificato che aggrega le voci del conto economico secondo un criterio “gestionale”2.
Conto economico riclassificato della società (In migliaia di euro)
31/12/2020 | 31/12/2019 | Var .ass. | Var .% | |
Margine di interesse | 6.093,5 | 6.255,0 | (161,5) | (2,6%) |
Proventi da intermediazione | 6.840,6 | 6.595,5 | 245,1 | 3,7% |
Margine di intermediazione | 12.934,1 | 12.850,5 | 83,6 | 0,7% |
Spese per il personale | (4.518,2) | (4.091,1) | 427,1 | 10,4% |
Altre spese amministrative | (2.359,2) | (2.090,3) | 268,9 | 12,9% |
Recuperi di spesa | 238,9 | 114,9 | 124,0 | 107,9% |
Rettifiche su immobilizzazioni | (485,6) | (500,0) | (14,4) | (2,9%) |
Totale costi operativi | (7.124,1) | (6.566,5) | 557,6 | 8,5% |
Risultato di gestione | 5.810,0 | 6.284,0 | (474,0) | (7,5%) |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | 570,1 | (327,1) | (897,2) | - |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione su altre attività finanziarie | (22,5) | 13,2 | (35,7) | - |
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito | (5.296,0) | (5.647,8) | (351,8) | (6,2%) |
Risultato ante imposte operatività corrente | 1.061,6 | 322,3 | 739,3 | 229,4% |
Imposte sul reddito operatività corrente | (710,6) | (254,7) | (455,9) | 179,0% |
Risultato netto operatività corrente | 351,0 | 67,6 | 283,4 | 419,3% |
Risultato attività in via di dismissione al netto imposte | - | - | 0,0% | |
Risultato di periodo | 351,0 | 67,6 | 283,4 | 419,3% |
2 Legenda:
• il margine di interesse evidenzia il risultato delle attività di business dell'azienda;
• il margine d'intermediazione comprende oltre al margine d'interesse, i proventi da intermediazione, che includono, oltre che le commissioni nette (Fondi Propri e Fondi Regionali), la gestione finanziaria costituita dal risultato delle attività valutate al fair value (sia con impatto sul conto economico sia sulla redditività complessiva) ed i dividendi, nonché gli altri proventi e oneri al netto dei recuperi di spesa da clientela;
• il risultato di periodo deriva dai precedenti indicatori ed è comprensivo dei costi operativi, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri, delle rettifiche nette di valore e delle imposte.
Il margine di interesse, pari a 6.093,5 migliaia (6.255,0 migliaia al 31.12.2019) registra una sostanziale tenuta degli interessi attivi da clientela. Tale effetto è controbilanciato da un consolidamento degli interessi attivi registrati sul comparto finanza caratterizzato dall’esposizione ad un profilo di rischio basso, in linea con le policy aziendali, che ha permesso di ottenere un buon livello di remunerazione dalla liquidità, derivante dagli investimenti di tesoreria effettuati presso il settore bancario, ed un apprezzabile rendimento dalla gestione del portafoglio obbligazionario, composto esclusivamente da titoli di Stato.
La voce Proventi da intermediazione registra una variazione positiva (+3,7%) dovuta ai seguenti aspetti:
• incremento delle commissioni nette (+33,7%) generato dai ritorni commissionali per l'operatività a valere sul Fondo Sicilia di cui all’art. 2 della L.R. 22.2.2019 n. 1; in proposito, il Decreto dell’Assessore regionale per l’Economia n. 45 del 25/09/2020 art. 1 ha previsto un compenso pari all’1,50% annuo sulla consistenza del Fondo come risultante dalla rendicontazione all’1 gennaio di ogni anno, pari per il 2020 a 84.734,3 migliaia; tale intervento, in ragione della natura rotativa del fondo stesso, ha assicurato, in maniera strutturale, il ritorno commissionale per gli esercizi successivi;
• utili da cessione per +1.894,9 migliaia (+2.049,7 migliaia al 31.12.2019) derivanti da operazioni di compravendita di titoli di Stato operate nell'anno (acquisti 100,4 milioni e vendite 96,9 milioni in termini di valore nominale);
• minori plusvalenze nette da valutazione per 255,7 migliaia (372,8 migliaia al 31.12.2019) registrate sul comparto delle polizze di capitalizzazione per effetto di un'operazione scaduta ad agosto 2019;
• al 31.12.2019 risultavano, infine, contabilizzati utili da realizzo (588,2 migliaia) derivanti dall'integrale dismissione alla fine del primo trimestre dell'esercizio scorso delle quote di OICR in portafoglio.
In migliaia di euro
I costi operativi registrano un incremento dell’8,5%, determinato prevalentemente dall’aumento dei costi del personale (+10,4%) connesso all’effetto combinato delle nuove assunzioni intervenute nel periodo in esecuzione del Piano delle Risorse Umane, delle fuoriuscite per fine rapporto, degli incrementi legati agli istituti contrattuali in favore del personale, nonché al fatto che sul dato di raffronto aveva positivamente inciso il rimborso di contributi di formazione (117 migliaia). Anche le altre spese amministrative hanno registrato un incremento correlato alle iniziative volte all’aggiornamento ed adeguamento del modello di business e redditività dell’azienda ed al rafforzamento della struttura organizzativa e degli indispensabili presidi operativi e di controllo.
In migliaia di euro
Il cost income pari al 31.12.2020 al 55,1% (51,1% al 31.12.2019), risulta al di sotto dei risultati migliori in ordine a tale indice conseguiti dalle principali banche italiane (58%-59,5%)3.
In considerazione dell’andamento dei precedenti indicatori il risultato di gestione risulta pari a 5.810,0 migliaia (6.284,0 migliaia nel precedente esercizio).
Il risultato di esercizio ante imposte si attesta a +1.061,6 migliaia a seguito del trend dei precedenti margini e per effetto, in particolare:
• delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito complessivamente pari a -5.296,0
migliaia determinate dalle maggiori coperture operate a fronte del comparto crediti verso clientela per finanziamenti (-2.538,4 migliaia al 31.12.2020 contro -2.380,7 migliaia al 31.12.2019) e dagli accantonamenti valutativi sul titolo ABS Xxxx in portafoglio (-2.800,0 migliaia);
• dagli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri per +570,1 migliaia (-327,1 migliaia al
31.12.2019) di cui 555,2 migliaia riconducibili a storni di accantonamenti per impegni a fronte del rischio di credito per erogazioni e revoche operate nell’anno.
Al netto delle imposte, pari a -710,6 migliaia, il risultato di esercizio evidenzia un utile netto di +351,0 migliaia (utile dell’esercizio precedente pari a 67,6 migliaia).
B) 1.1 Confronto con i dati di budget
Si riporta di seguito i dati consuntivi al 31 dicembre 2020 confrontati con i corrispondenti dati di budget:
In migliaia di euro
Consuntivo 31/12/2020 | Budget (*) 31/12/2020 | Var .ass. | Var .% | |
Margine di interesse | 6.093,5 | 6.069,0 | 24,5 | 0,4% |
Proventi da intermediazione | 6.840,6 | 5.350,0 | 1.490,6 | 27,9% |
Margine di intermediazione | 12.934,1 | 11.419,0 | 1.515,1 | 13,3% |
Spese per il personale | (4.518,2) | (4.604,0) | (85,8) | (1,9%) |
Altre spese amministrative | (2.359,2) | (2.405,0) | (45,8) | (1,9%) |
Recuperi di spesa | 238,9 | 124,0 | 114,9 | 100,0% |
Rettifiche su immobilizzazioni | (485,6) | (500,0) | (14,4) | (2,9%) |
Totale costi operativi | (7.124,1) | (7.385,0) | (260,9) | (3,5%) |
Risultato di gestione | 5.810,0 | 4.034,0 | 1.776,0 | 44,0% |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | 570,1 | (121,0) | 449,1 | (571,2%) |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione attività finanziarie | (5.318,6) | (3.263,0) | 2.055,6 | 63,0% |
Risultato ante imposte | 1.061,6 | 650,0 | 411,6 | 63,3% |
Imposte sul reddito | (710,6) | (644,0) | 66,6 | 10,3% |
Risultato di periodo | 351,0 | 6,0 | 345,0 | 5750,4% |
(*) I dati di cui alla superiore tabella sono quelli autorizzati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 28.2.2020 e non tengono conto della variazione del budget delle spese per l'anno 2020 deliberata dal Direttore Generale con provvedimento n. 55 del 30.10.2020, attesa la congruità dell'ammontare autorizzato dal Consiglio di Amministrazione.
3 Fonte: cruscotto interattivo EBA a giugno 2020 (media europea pari al 66,6%).
Dal suddetto raffronto emerge che:
• il margine di interesse è pressoché in linea con le previsioni di budget (+0,4%);
• il margine di intermediazione è nel complesso superiore alle previsioni (+13,3%). Su tale parametro ha inciso positivamente la gestione finanziaria che ha determinato un risultato positivo superiore alle attese, ma anche il dato delle commissioni che sono risultate maggiori alle previsioni (+3%), in particolare per l' apporto delle commissioni di gestione sul Fondo Sicilia;
• i costi operativi si sono attestati ad un livello inferiore (-3,5%) rispetto al dato stimato. La diminuzione di tale aggregato deriva dalle minori spese per il personale (-1,9%) sostenute rispetto alle previsioni di budget, dalla riduzione delle altre spese amministrative (-1,9%) e da minori ammortamenti (-2,9%) rispetto a quelli preventivati;
• sulla voce accantonamenti hanno influito positivamente gli storni di fondi rischi e oneri a fronte del rischio di credito per erogazioni e revoche operate nell’anno;
• le rettifiche nette si sono attestate ad un livello superiore alle proiezioni di budget (+63,0%) per le maggiori coperture operate sul comparto delle attività finanziarie (crediti e titoli).
In ordine alle previsioni reddituali per i prossimi esercizi, premessa la sostanziale tenuta dei proventi commissionali relativi ai Fondi Propri, si evidenzia come il consolidamento della capacità reddituale della società è correlato:
• alle commissioni derivanti dalla Gestione Unica a stralcio del Fondo Unico ex art. 65 L.R. 3/2016;
• ai citati ritorni commissionali per la gestione del Fondo Sicilia di cui all’art. 2 della L.R. 22.2.2019 n. 1, relativamente a cui il menzionato D.A. n. 45/2020 dell’Assessore dell’Economia ha assicurato un costante componente reddituale per gli esercizi successivi;
• i compensi per le attività di gestione di cui alla legge di stabilità per l'esercizio finanziario 2020 L.R. Sicilia 12.5.2020 n. 9; al riguardo, è oramai imminente l’avvio della misura di cui al comma 3 della suddetta norma che prevede la gestione da parte di Irfis di una dotazione finanziaria di 80,5 milioni dedicata alle esigenze degli operatori economici e liberi professionisti penalizzati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19;
• la remunerazione per i servizi ancillari che Xxxxx potrà erogare nei confronti delle diverse strutture regionali, in termini di supporto amministrativo, organizzativo e di consulenza specialistica, prevista nella prossima legge finanziaria per l’esercizio 2021 della Regione Siciliana.
B) 2 I dati patrimoniali
B) 2.1 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
La voce al 31.12.2020 pari a 13.038,6 migliaia (12.782,8 migliaia al 31.12.2019) è interamente costituita da polizze di capitalizzazione.
La variazione è dovuta ai positivi effetti valutativi (+255,8 migliaia) contabilizzati a fine esercizio.
B) 2.2 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
La voce al 31.12.2020 pari a 44.394,0 migliaia (42.523,4 migliaia al 31.12.2019) è rappresentata dal titoli di Stato BTP (44.385,5 migliaia) e da titoli di capitale (8,5 migliaia).
La variazione nel corso del periodo in oggetto è essenzialmente dovuta alle citate operazioni di compravendite di titoli di Stato BTP operate nell’anno (acquisti 100,4 milioni e vendite 96,9 milioni in termini di valore nominale) che hanno prodotto utili da cessione per 1.894,9 migliaia nonché dalle plusvalenze registrate a fine esercizio a patrimonio netto (+41,3 migliaia) e derivanti dalle oscillazioni di mercato riguardanti le stime prospettiche economiche del sistema Italia.
B) 2.3 Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.3.1 Crediti verso banche
Il dato relativo ai crediti verso banche al 31.12.2020 pari a 144.243,1 migliaia (142.059,3 migliaia al 31.12.2019) è costituito da conti correnti per 84.568,8 migliaia (97.161,7 migliaia al 31.12.2019) e depositi vincolati per 59.674,3 migliaia (44.896,1 migliaia al 31.12.2019) accesi presso le aziende di credito affidate, ove vengono investite, alle migliori condizioni di rendimento e previa indagine di mercato, le disponibilità finanziarie.
In migliaia di euro
Var.
assol. Var. %
+2.183,8
+1,5%
144.243,1
142.059,3
+14.778,2
+32,9%
84.568,8
59.674,3
97.161,7
44.896,1
Depositi vincolati
-12.592,9
-13,0%
Conti correnti
31/12/20 31/12/19
B) 2.3.2 Crediti verso società finanziarie
Tale comparto è costituito da un titolo ABS in portafoglio per un valore di bilancio pari a 10.032,5 migliaia, da un rapporto di deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (44,9 migliaia) e dal credito (13,5 migliaia) verso la Società Effesud (ex Finance) per commissioni inerenti il servizio per attività amministrativa relativa a crediti in sofferenza ceduti.
B) 2.3.3 Crediti verso clientela
I crediti verso clientela pari al 31.12.2020 a 118.921,8 migliaia, sono rappresentati da finanziamenti a clientela imprese produttive e, in limitata parte, personale dipendente, da crediti di funzionamento derivanti dall’operatività agevolativa e di servizi vantati verso Enti Pubblici (Regione, Ministeri), nonché al rapporto di conto corrente postale.
In migliaia di euro
Tipologia debitori | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Var. % |
Governo | 1.904,1 | 1.902,9 | 0,1% |
Regione Siciliana | 2.955,3 | 3.110,9 | (5,0%) |
Clientela per finanziamenti | 106.208,4 | 108.203,0 | (1,8%) |
Altri soggetti | 7.853,9 | 14.995,0 | (47,6%) |
Totale | 118.921,8 | 128.211,8 | (7,2%) |
Si rappresentano di seguito i dati al 31.12.2020, raffrontati con i corrispondenti valori al 31.12.2019, dei
crediti per finanziamenti a clientela distinti per classi qualitative.
In migliaia di euro | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||
Tipologia | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. |
Bonis di cui Forborne Esposizioni scadute deteriorate di cui Forborne Inadempienze probabili di cui Forborne Sofferenze di cui Forborne | 101.753,4 16.274,4 632,8 175,3 4.365,6 2.491,8 10.539,6 41,5 | (3.142,2) (950,4) (242,9) (59,4) (1.786,6) (1.116,2) (5.911,3) (41,5) | 98.611,2 15.324,0 389,9 115,9 2.579,1 1.375,7 4.628,3 0,0 | 3,1% 5,8% 38,4% 33,9% 40,9% 44,8% 56,1% 100,0% | 103.963,0 12.721,9 2.005,8 - 2.950,8 886,5 7.582,5 - | (2.653,4) (657,1) (571,3) - (590,8) (388,4) (4.483,5) - | 101.309,6 12.064,8 1.434,5 - 2.360,0 498,0 3.099,0 - | 2,6% 5,2% 28,5% 0,0% 20,0% 43,8% 59,1% 0,0% |
Totale NPL di cui Forborne | 15.538,0 2.708,6 | (7.940,7) (1.217,1) | 7.597,3 1.491,5 | 51,1% 44,9% | 12.539,1 886,5 | (5.645,6) (388,4) | 6.893,5 498,0 | 45,0% 43,8% |
Totale finanziamenti a clientela di cui Forborne | 117.291,4 18.983,1 | (11.083,0) (2.167,5) | 106.208,4 16.815,6 | 9,4% 11,4% | 116.502,1 13.608,4 | (8.299,0) (1.045,5) | 108.203,1 12.562,9 | 7,1% 7,7% |
Dalla situazione emerge un sostanziale consolidamento del portafoglio impieghi verso clientela complessivo (117,3 mln contro 116,5 mln), all’interno del quale, però, sconta trend differenti il comparto “in bonis” in flessione (-2,13%) rispetto al “deteriorato” in crescita (+23,92%).
Appaiono, altresì, in crescita gli affidamenti con concessione di misure di forbearance (+39,5%).
103.963,0
101.753,4
Esposizione lorda dei crediti per
finanziamenti a clientela
2020
2019
16.274,4
12.721,9
632,8
2.005,8
175,3 -
4.365,6
2.950,8
10.539,6
7.582,5
2.491,8
886,5
41,5 -
Totale di cui Totale di cui Totale di cui Totale di cui
Forborne Forborne Forborne Forborne
Bonis
Esposizioni scadute
deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
In considerazione degli scenari di stress ipotizzati in funzione della pandemia in atto e degli strascichi sull’economia che sta lasciando e lascerà nei prossimi mesi, il management di Xxxxx ha innalzato trasversalmente i livelli di coverage sia sui finanziamenti performing che sui non performing.
In migliaia di euro | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||||
Tipologia | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | Coverage % | Incidenza su Tot.impieghi a clientela | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | Coverage % | Incidenza su Tot.impieghi a clientela |
Bonis | 101.753,4 | (3.142,2) | 98.611,2 | 3,1% | 86,8% | 103.963,0 | (2.653,4) | 101.309,6 | 2,6% | 89,2% |
di cui Stage 1 | 69.889,7 | (495,4) | 69.394,3 | 0,7% | 59,6% | 75.626,4 | (666,6) | 74.959,8 | 0,9% | 64,9% |
di cui Stage 2 | 31.863,6 | (2.646,8) | 29.216,8 | 8,3% | 27,2% | 28.336,6 | (1.986,8) | 26.349,8 | 7,0% | 24,3% |
Deteriorati (Stage 3) | 15.538,0 | (7.940,7) | 7.597,3 | 51,1% | 13,2% | 12.539,1 | (5.645,6) | 6.893,5 | 45,0% | 10,8% |
Esposizioni scadute deteriorate | 632,8 | (242,9) | 389,9 | 38,4% | 0,5% | 2.005,8 | (571,3) | 1.434,5 | 28,5% | 1,7% |
Inadempienze probabili | 4.365,6 | (1.786,6) | 2.579,1 | 40,9% | 3,7% | 2.950,8 | (590,8) | 2.360,0 | 20,0% | 2,5% |
Sofferenze | 10.539,6 | (5.911,3) | 4.628,3 | 56,1% | 9,0% | 7.582,5 | (4.483,5) | 3.099,0 | 59,1% | 6,5% |
Totale finanziamenti a clientela | 117.291,4 | (11.083,0) | 106.208,4 | 9,4% | 100,0% | 116.502,1 | (8.299,0) | 108.203,1 | 7,1% | 100,0% |
Di seguito si espongono gli impieghi a clientela negli esercizi 2020 e 2019 riepilogati per stadi di rischio (stage).
In particolare, rispetto alla suddetta esposizione risultano ulteriormente rafforzati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i presidi a fronte del rischio di credito sia per quanto riguarda i crediti deteriorati (coverage ratio 51,1% contro 45,0%), che per ciò che concerne i performing loans (coverage ratio 3,1% contro 2,6%); in particolare, nel corso dei 12 mesi oggetto di analisi, per i finanziamenti in bonis, si è osservato un incremento delle posizioni che sono passate da stage 1 a stage 2 (IFRS9 compliant). Nello specifico, l’incidenza dei bonis in stage 2 rispetto al totale dei bonis è passato dal 27,3% (dicembre 2019) al 31,3% (dicembre 2020) con un incremento, in valore assoluto, di circa 3,5 mln; la loro incidenza sul totale dei crediti (inclusi quelli deteriorati) è passata, al lordo delle rettifiche di valore, dal 24,3% (dicembre 2019) al 27,2% (dicembre 2020).
Sui suddetti dati hanno inoltre influito:
• l'accoglimento delle domande da parte della clientela relative al D.L. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) e moratoria ABI;
• i passaggi al comparto inadempienze probabili per 1,7 mln ed a quello delle sofferenze per 2,5 mln.
Gli effetti economici valutativi registrati sul comparto hanno generato rettifiche nette di valore pari a - 2.538,4 migliaia (+6,7%, -2.380,7 migliaia al 31.12.2019).
Si precisa, al riguardo, che in ossequio alla politica di impairment adottata da Irfis, i fondi rettificativi sono stati determinati:
• analiticamente per ciò che riguarda i crediti appostati a sofferenza o ad inadempienza probabile sulla
base delle valutazioni circa il livello di recuperabilità operate dalle competenti strutture aziendali, anche in ragione delle garanzie periodicamente aggiornate;
• attraverso una valutazione collettiva per le posizioni in bonis ed in past due (scaduti/sconfinati da oltre
90 giorni) sulla scorta della perdita attesa fornita dall'outsourcer CRIF e determinata attraverso un modello di calcolo “IFRS 9 compliant“ sulla base dei dati forniti in input (piani ammortamento, allocazione in stage, garanzie, impegni da erogare, dettaglio esposizioni scadute, classificazione bilancio) nonché di dati esogeni e informazioni pubbliche di sistema.
Confrontando i livelli di coverage applicati da Irfis rispetto ai dati di sistema emergono percentuali superiori alla media di settore4:
• per i performing loans (3,1% Irfis contro 0,5% di sistema) anche a seguito di scenari macro-
economici forward looking, sottostanti al modello di determinazione della perdita attesa, stressati dagli effetti generati dalla pandemia globale Covid-19;
• per i non performing loans (51,1% Irfis contro 40,8% di sistema) gli stessi tassi di copertura
risultano addirittura più assimilabili ai coverage applicati dalle primarie banche italiane dove in alcuni casi (vedi past due) addirittura li superano (38,3% Irfis contro 25,1% di sistema).
Si espongono, altresì, i medesimi dati rappresentati per relativo peso percentuale dell'esposizione netta sul totale dei finanziamenti a clientela:
In migliaia di euro | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
Tipologia | Esposizione netta | % comparto | Esposizione netta | % comparto |
Bonis | 98.611,2 | 92,8% | 101.309,6 | 93,6% |
Esposizioni scadute deteriorate | 389,9 | 0,4% | 1.434,5 | 1,3% |
Inadempienze probabili | 2.579,1 | 2,4% | 2.360,0 | 2,2% |
Sofferenze | 4.628,3 | 4,4% | 3.099,0 | 2,9% |
Totale finanziamenti a clientela | 106.208,4 | 100,0% | 108.203,1 | 100,0% |
4 Fonte: “Rapporto sulla stabilità finanziaria”, pubblicato da Banca d’Italia nel novembre 2020.
B) 2.4 Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.4.1 Debiti verso clientela
La voce pari a al 31.12.2020 a 87.857,9 migliaia (104.010,2 migliaia al 31.12.2019) è costituita da:
• passività onerose relative a rapporti istituzionali generalmente connesse alla gestione per conto di Enti pubblici di Fondi nascenti da leggi e convenzioni (87.749,4 migliaia). In particolare 16.975,7 migliaia sono riferibili alla disponibilità relative alla Gestione a stralcio del Fondo Unico ex art. 61
L.R. 17/2004 e 69.130,4 migliaia costituiti dal debito per il fondo di rotazione Fondo Sicilia ex art. 2 della legge regionale 22 febbraio 2019 n. 1 riconosciuto e confermato nella titolarità della Regione Siciliana, che è subentrata, ai sensi dell'art. 19, comma 12, del decreto legislativo 31 marzo 2018,
n. 112, nella convenzione in essere, stipulata il 3 novembre 1965 tra il Ministero del Tesoro e l'allora I.R.F.I.S. Istituto regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia, oggi IRFIS FinSicilia S.p.A.;
• debiti per locazione IFRS 16 per 108,5 migliaia.
Sul dato in argomento hanno sostanzialmente influito la diminuzione per 12.580,2 migliaia connessa alla patrimonializzazione dei flussi di cassa del 2020 della gestione a stralcio in attuazione di quanto disposto dall’art. 65 L.R. 3/2016 e l’effetto combinato delle erogazioni e dei rientri registratisi nel corso dell’esercizio a valere sul Fondo Sicilia ex art.2 LR n.1 del 22.2.2019.
B) 2.4.2 Debiti verso banche
La voce pari al 31.12.2020 a 21.023,8 migliaia (28.415,1 migliaia al 31.12.2019) è costituita da operazioni di pronti contro termine di provvista poste in essere a fine esercizio con primaria controparte bancaria.
B) 3 Il rendiconto finanziario
(dati in migliaia di euro) | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
A. ATTIVITA' OPERATIVA | |||
1. Gestione | 5.021,12 | 6.896,92 | |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 4.164,64 | (4.066,35) | |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (9.068,43) | (2.709,41) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | A (+/-) | 117,33 | 121,16 |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
1. Liquidità generata | - | - | |
2. Liquidità assorbita | (118,63) | (119,29) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | B (+/-) | (118,63) | (119,29) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | C (+/-) | - | 0,00 |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | D=A+/-B+/-C | (1,30) | 1,87 |
Dall’esame dei dati del rendiconto finanziario, di cui si espongono sinteticamente i singoli margini, emergono i seguenti principali aspetti:
Legenda: (+) generata (-) assorbita
Con riferimento ai flussi di cassa dell’”attività operativa”, si evidenzia nel complesso una liquidità netta generata pari a 117,33 migliaia.
• Al riguardo, nell’ambito della “gestione”, gli “aggiustamenti” positivi e negativi che sono stati apportati al risultato dell’esercizio si riferiscono: alle rettifiche di valore nette per rischio di credito (+5.258,8 migliaia), a costi di natura non monetaria relativi agli accantonamenti netti -263,5 migliaia) ai fondi rischi e oneri per impegni da erogare, per cause passive, per premio aziendale e al fondo trattamento di fine rapporto, nonché agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali (+485,6 migliaia), alle imposte (anticipate e differite) non liquidate nell’esercizio (+709,4 migliaia), alle variazioni dei ratei e risconti (-1.264,5 migliaia), quest'ultime legate prevalentemente all'effetto moratorie Covid-19, alle plusvalenze sulla attività finanziarie valutate al fair value (-255,7 migliaia);
• per ciò che concerne le variazioni, di cui si è detto in precedenza nel commento ai dati patrimoniali, relativamente alle “attività finanziarie”, oltre a quelle connesse alla suddetta attività di “gestione”, tra le principali movimentazioni, si segnalano, in particolare, quelle riguardanti le "attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (-1.895,7 migliaia), nonché le "attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (+5.132,5 migliaia); i flussi di cassa delle “passività finanziarie registrano complessivamente un assorbimento di liquidità (-9.068,4 migliaia).
L’”attività d’investimento” registra una liquidità assorbita pari a 118,63 migliaia per effetto degli incrementi netti delle attività materiali e immateriali.
C) DATI OPERATIVO GESTIONALI
C) 1 Gestione Fondi Propri
L’attività su Fondi Propri ha fatto registrare rispetto all’anno precedente un incremento in termini di numero di operazioni deliberate e stipulate ed un sostanziale mantenimento del numero delle domande presentate. In leggera diminuzione il numero delle operazioni erogate. Nell’ambito dei volumi si registra una diminuzione per effetto anche della policy interna sul contenimento del rischio di concentrazione dimensionale.
C) 2 Gestione unica a stralcio del Fondo Unico ex art 61 L.R. 28.12.2004 n. 17 e ss.mm.ii..
Nel corso dell’esercizio 2020, l’attività connessa alla c.d. “Gestione Unica a Stralcio” di cui all’art. 61 della L.R.17/2004 e ss.mm.ii., è proseguita, ormai in maniera residuale limitatamente all’attività di gestione dei crediti in essere.
Con il Decreto dell’Assessore per l’Economia D.A. n. 99 del 25.2.2020, è stato modificato il precedente
D.A. n. 635 del 3/4/2019 e nella parte relativa all’individuazione degli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011, non è più presente il Fondo unico a stralcio ex art. 61 della L.R. 28 dicembre 2004 n.17 e ss.mm.ii..
Per quanto attiene al suddetto Fondo unico, si ricorda che, in allegato al presente, è riportato l’apposito documento “Relazione e bilancio della gestione unica a stralcio del fondo unico ex art. 61 l.r. 28.12.2004
n. 17 e ss.mm.ii. al 31.12.2020”, cui si fa rinvio.
C) 3 Gestione separata Fondo Sicilia ex art. 2 X.X. 0/0000
X'xxxxxxxxxxx x xxxxxx xxx Xxxxx Xxxxxxx ha avuto avvio il 31 dicembre 2019. Con il suddetto D.A. n. 99 del 25.2.2020, il Fondo Sicilia è stato ricompreso tra gli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011.
Si riporta di seguito l'andamento dell'operatività relativa ai finanziamenti nei vari comparti (domande pervenute, finanziamenti deliberati, atti stipulati ed erogazioni effettuate nel corso del 2020), raffrontati con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
80.394
621
38.094
153
16.586
226
7.368
-
103
-
4.322
69
-
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
-
DOMANDE PERVENUT E
FINANZIAMENTI DELIBERATI
ATTI STIPULATI EROGAZIONI
2020
2019
Come già riferito nelle relazioni al precedente bilancio 2019, con le disposizione di attuazione del Fondo Sicilia (D.A. n.17 del 17.6.2019) sono state previste le forme di finanziamento agevolato a favore delle imprese siciliane.
Si precisa che nel corso dell’esercizio 2020 sono stati emanati numerose Delibere di Giunta della Regione Siciliana e numerosi Decreti Assessoriali, con i quali sono state introdotte e modificate le varie forme di intervento agevolate a valere sul Fondo Sicilia in favore delle imprese dell’Isola.
Di seguito, si riportano le principali forme di intervento di credito agevolato introdotte con le richiamate norma di attuazione:
• investimenti;
• credito di esercizio;
• consolidamento passività-ristrutturazione finanziaria;
• minibond.
In data 19.12.2019 è stata sottoscritta la convenzione con i Confidi per l’operatività sul Fondo Sicilia
relativa al rilascio delle garanzie consortili, aggiornata l’8.5.2020.
Il 21.4.2020 è stata sottoscritta la Convenzione con IRCAC e con CRIAS, per l’operatività rispettivamente a favore delle imprese cooperative e delle imprese artigiane.
Inoltre, a partire dal marzo 2020, a seguito dell’epidemia di Covid-19, si sono succeduti una serie di interventi normativi della Regione Siciliana a valere sul Fondo Sicilia finalizzati a contrastare i gravi effetti determinati dalle misure governative volte a contrastare appunto di diffondersi della suddetta epidemia. Si riportano a seguire i principali:
• credito di esercizio per i settori turistico-alberghiero e ristorazione;
• imprese giornalistiche-editoria;
• intervento per ASI (sino a 20 mila euro per ciascun ente, a fronte degli oneri per professionisti incaricati di redigere i bilanci delle liquidazioni);
• crediti di firma per gestioni alberghiere;
• Misura Straordinaria di Liquidità - MSL (Delibere di Giunta nn. 88,108,121 e 136; D.A. Economia nn. 9,12,13 e 17) consistente in contributi a fondo perduto a valere sul Fondo Sicilia di cui all'art.2 della
L.R. 1/2019 e ss.mm.ii., concessi alle imprese con sede in Sicilia che ottengano finanziamenti bancari di durata complessiva non inferiore a 15 mesi e di importo valido per la misura sino a 100 mila euro; tale contributo è pari al 5% (sino a un massimo di 5.000 euro) dei finanziamenti bancari in presenza di preammortamento di almeno 6 mesi ed è invece pari all'8% (massimo 8.000 euro) del finanziamento bancario in presenza di preammortamento non inferiore a 12 mesi.
In data 15.4.2020 è stata sottoscritta la Convenzione ABI – Irfis per la concessione dei finanziamenti agevolati in attuazione della suddetta Misura Straordinaria di Liquidità (MSL) e sono state complessivamente sottoscritte n. 30 convenzioni con altrettante banche operanti sul territorio.
Complessivamente, l’operatività posta in essere per l’attuazione delle misure a valere sul Fondo Sicilia ha registrato al 31.12.2020:
• finanziamenti agevolati n. 226 per oltre 16,5 milioni;
• contributi MSL e Voucher garanzie Confidi: nel corso del 2020 le richieste di contributo sono state oltre 3.200 a fronte di una massa di finanziamenti erogati dal sistema bancario di oltre 118 milioni di euro. A fronte di tale domanda, il numero di pratiche per impegni riferiti a contributi concessi al 31.12.2020 ammonta a n.2.120 (a fronte di finanziamenti per 76,2 milioni di euro concessi dalla banche e intermediari finanziari sul territorio).
C) 4 Attività di servizi alle imprese
Nel corso del 2020 sono state effettuati servizi di consulenza e assistenza finanziaria alle imprese (lettere di asseverazione e di referenze bancarie).
C) 5 Attività del comparto agevolazioni.
Anche nel corso del 2020 l’operatività sul comparto agevolativo ha avuto carattere residuale.
D) ALTRE INFORMAZIONI
D) 1 Le operazioni con parti correlate
Le operazioni con parti correlate rientrano nella normale operatività svolta dalla società nel corso dell’esercizio e sono state tutte definite a condizioni di mercato o sono regolate da leggi e convenzioni.
Le operazioni con parti correlate sono riferite ai rapporti con la Regione Siciliana, che esercita l’attività di direzione e coordinamento, riguardanti la gestione dei fondi regionali a gestione separata e di fondi in amministrazione ed in regime di concessione di altre misure agevolative (POR, Imprenditoria Femminile, ecc.).
Fra le parti correlate vanno annoverate anche la Società Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. in liquidazione e la partecipazione posseduta da Irfis nella Società Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia anch'essa partecipata dalla Regione Siciliana.
Si rimanda per maggiore dettaglio alla Sezione 6 - “Operazioni con parti correlate” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa, in particolare in ordine al rapporto con la Società Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. e al deterioramento dello stesso.
Si evidenzia infine che è in corso di perfezionamento la convenzione con l’Assemblea Regionale Siciliana per la concessione di mutui ipotecari al personale a tempo indeterminato della stessa Assemblea e agli Onorevoli Deputati la cui operatività è prevista a decorrere dal 1° maggio 2021.
D) 2 Le partecipazioni
Le partecipazioni pari a 8,5 migliaia, di seguito evidenziate, sono detenute con finalità partecipativa non strategica diversa da quella di collegamento e di controllo.
Importi in unità di euro
NOME PARTECIPATA | VALORE DI BILANCIO AL 31/12/2020 | QUOTA DI PARTECIPAZIONE |
Nuova Gela Sviluppo Scpa | 0 | 14,000% |
Caltanissetta Società Consortile a responsabilità limitata | 0 | 3,620% |
Parco Scientifico e tecnologico della Sicilia Scpa | 7.371 | 0,380% |
ESPI Ente Siciliano per la promozione industriale | 0 | 0,020% |
SMIA SPA | 1.127 | 0,047% |
TOTALE | 8.498 |
Già con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 era stata confermata la volontà di procedere alla dismissione delle partecipazioni in portafoglio.
D) 3 La gestione dei rischi e le metodologie di controllo
Il governo dei rischi è garantito dal Consiglio di Amministrazione che si occupa in particolare di attuare gli indirizzi strategici e le politiche di governo dei rischi definiti dall’organo con funzione di supervisione strategica; di definire e attuare il processo di gestione dei rischi; di definire i compiti e le responsabilità delle strutture e delle funzioni aziendali coinvolte al fine di prevenire potenziali conflitti di interesse; di verificare nel continuo la funzionalità, l’efficienza e l’efficacia complessiva del sistema dei controlli interni; di definire i flussi informativi volti ad assicurare agli organi aziendali e alle funzioni di controllo la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio. Alle strutture operative, permane la responsabilità dei presidi di primo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi individualmente assunti sia compatibile con le indicazioni strategiche, la dotazione patrimoniale, le regole di vigilanza prudenziale.
In particolare, l’attività della società è finalizzata:
• al contenimento e frazionamento del rischio di credito, obiettivi perseguiti attraverso la prudente selezione delle singole controparti e la definizione di limiti operativi;
• nella diversificazione del rischio di credito, entro i limiti di esposizione previsti dalle politiche del credito, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi di clienti connessi;
• nel controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con un’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano anomalie e/o irregolarità.
Annualmente la Funzione di Risk Management procede all’identificazione dei rischi aziendali e alla valutazione della loro significatività, nel contesto dell’assetto operativo ed organizzativo e tenuto conto delle linee strategiche dettate dal Consiglio di Amministrazione. I rischi identificati sono formalizzati nella “Mappa dei rischi”, documento propedeutico al processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale complessiva (ICAAP); la Mappa, quindi, risulta funzionale all’identificazione dei rischi verso i quali si devono porre in essere adeguati presidi di valutazione o misurazione, monitoraggio, controllo e mitigazione nonché alla definizione delle connesse priorità di intervento.
Risultano in capo alle funzioni Risk Management e Compliance le funzioni di controllo di secondo livello mentre la funzione d’Internal audit svolge attività di controllo di terzo livello.
Nello specifico, la Funzione Risk Management procede, con periodicità trimestrale, alla quantificazione dei rischi misurabili e fornisce al Consiglio di Amministrazione la reportistica relativa agli assorbimenti patrimoniali. Ulteriore supporto alla politica di gestione dei rischi ed alla quantificazione dell’adeguatezza patrimoniale è fornito, in applicazione del secondo pilastro previsto dalla normativa Basilea 3, dal Resoconto ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) inviato a Banca d'Italia come previsto dalla vigente normativa e dall’informativa al pubblico, terzo pilastro di Basilea 3, pubblicata annualmente sul sito istituzionale della società.
Per una più dettagliata analisi dei rischi della società si rimanda all’apposita Sezione 3 - “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
D) 4 Sistema organizzativo di controllo interno
Il modello organizzativo aziendale è costituito dai modelli gestionali e dai modelli di controllo. Coerentemente al suo costante sviluppo, alla normativa di vigilanza e all’attenzione riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, Irfis si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto dell’Organo Amministrativo e di gestione della società e della Direzione Generale.
In particolare, il Sistema dei Controlli Interni (nel seguito “SCI”) della società è disegnato in coerenza con le vigenti Disposizioni di Vigilanza che definiscono il SCI come l’insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
• verifica dell’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
• salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
• efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
• affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
• prevenzione del rischio di coinvolgimento, anche involontario, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l’usura e il finanziamento al terrorismo);
• conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.
La struttura del Sistema dei Controlli Interni della società è articolata su tre livelli di controllo:
• controlli di linea (c.d. “controlli di I livello");
• controlli sui rischi e sulla conformità (cd. “controlli di II livello");
• revisione interna (cd. “controlli di III livello”).
È, altresì, istituito il "Comitato per i controlli" cui è assegnato il compito di coordinare le attività di controllo relative alle azioni poste in essere dalle strutture della società in conseguenza degli accertamenti effettuati dalle diverse funzioni di controllo aziendali e l’armonizzazione dei sistemi di controllo, nonché le conseguenti azioni operative.
D) 5 Funzioni di controllo
Funzione di Internal Audit
La Funzione di Internal Audit è destinata ad assicurare i controlli di terzo livello, con il compito di verificare il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi nonché di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni.
La Funzione è stata affidata in outsourcing, per il triennio 2020-2022, alla società PriceWaterhouseCoopers, individuando all’interno del Consiglio di Amministrazione il referente interno (link auditor).
La Funzione, una volta definito il “Piano di Audit triennale” con le attività di audit pianificate mira a controllare, attraverso la revisione dei processi tipici dell’azienda (Credito, Finanza, ICAAP, IT, antiriciclaggio etc.) anche attraverso verifiche in loco, il regolare andamento dell'operatività e l’evoluzione dei rischi, e, dall'altro, a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al processo di gestione dei rischi, in primis quello di credito, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi.
Funzione di Compliance
La Funzione di Compliance è stata affidata in outsourcing, dal 2019 al 2022, alla società Xxxxx Xxxxxxx Consultants individuando all’interno del Consiglio di Amministrazione di Irfis il referente interno. La Funzione effettua le attività di controllo dei rischi legali e di reputazione, derivanti da non conformità alle norme di etero e auto-regolamentazione che impattano sul cliente e/o che comportino un elevato rischio sanzionatorio o reputazionale (in particolare in materia di tutela del consumatore, antiriciclaggio, lotta al terrorismo, trasparenza, privacy, usura, legge 231, antitrust, ecc.).
In ossequio a quanto indicato da Banca d’Italia, i principali compiti svolti dalla funzione sono:
• l’identificazione delle norme applicabili e la misurazione/valutazione del loro impatto su processi e procedure aziendali;
• la proposta di modifiche organizzative/procedurali finalizzate ad assicurare un adeguato presidio dei rischi di non conformità identificati;
• la predisposizione di flussi informativi concernenti la normativa presidiata diretti ai vari organi aziendali interessati;
• la verifica dell’efficacia degli adeguamenti organizzativi (relativi a strutture, processi, procedure) suggeriti per la prevenzione del rischio di conformità.
La funzione di conformità è regolamentata all’interno del regolamento interno.
D) 6 Rapporti con Organismi di Vigilanza
Nel periodo dal 20 maggio al 31 luglio 2019 la società è stata sottoposta a verifica ispettiva da parte della Banca d’Italia ai sensi dell’art. 108 comma 5 del D.Lgs 385 del 1993.
A seguito del rapporto ispettivo consegnato in data 10.10. 2019 e delle controdeduzioni fornite dalla società in data 7.11.2019, nonché dell'aggiornamento sullo stato di avanzamento degli interventi realizzati trasmesso dalla società in data 3.2.2020 all'Organo di Vigilanza, in data 13.3.2020 è pervenuta la relazione ufficiale conclusiva sulla situazione aziendale. A ciò sono seguite ulteriori note di aggiornamento da parte della società.
A termine del procedimento istruttorio, in data 19.8.2020 è pervenuta da parte dell’Organo di Vigilanza la proposta di’applicazione a carico della società di una sanzione pecuniaria nella misura minima di legge. Al riguardo, la società ha ritenuto di non formulare alcuna osservazione avverso la suddetta proposta notificata tenuto conto che nel procedimento relativo sono state prese in considerazione le azioni rimediali poste in essere già nel corso dell’accertamento ispettivo. Si evidenzia, come già citato, che a tal proposito la società sta portando a compimento il processo di reclutamento del personale volto al rafforzamento dei presidi organizzativi e di controllo.
* * *
Le periodiche segnalazioni di vigilanza e quelle relative alla Centrale dei Rischi vengono inviate all’Organo di Vigilanza nel rispetto della tempistica prevista dalla normativa vigente.
D) 7 Asset allocation
Le scelte di asset allocation poste in essere nel corso dell’anno 2020 sono state modulate in coerenza con le nuove policy rischi ed investimenti finanziari che vietano l’effettuazione di operazioni finanziarie aventi impatto valutativo diretto sul conto economico (al fair value), nonché la sottoscrizione di operazioni finanziarie collegate a prodotti derivati, strutturati o con sottostanti cartolarizzazioni.
In particolare, nel corso dell’anno, gli investimenti finanziari sono stati indirizzati su depositi bancari, a vista e vincolati, e sull’operatività in titoli di Stato italiani. Nel complesso è rimasta pressoché invariata la quota di investimenti in strumenti del mercato monetario ed in titoli governativi italiani, che si sono attestati, al 31.12.2020, rispettivamente al 68,7% ed al 25,3% del totale degli asset finanziari.
Le attività in ambito finanza e le scelte di asset allocation sono state svolte, anche nel corso del 2020, con il supporto specialistico fornito da Prometeia Advisor Sim.
Il comparto finanza, considerato nel suo complesso (strumenti del mercato monetario interbancario, titoli governativi italiani e ABS, polizze di capitalizzazione), esclusi i citati effetti valutativi riguardanti il titolo ABS Xxxx, ha registrato al 31.12.2020 un apporto positivo a conto economico di oltre 4,3 milioni.
Se si considerano i risultati reddituali, sia con impatto a conto economico che a patrimonio netto
(variazioni di fair value su titoli di stato), conseguiti negli ultimi sei anni, il dato complessivo positivo, come evidenziato nella tabella seguente, ammonta a +17,3 milioni; tale effetto ha riguardato per 22,2 milioni il conto economico e per -4,9 milioni le riserve di patrimonio netto (tale importo, in particolare, è dovuto alle variazioni di mercato dei titoli di Stato). Analizzando i medesimi dati avendo a riferimento solamente l'ultimo quadriennio si registra sempre un effetto positivo complessivo pari a +10,5 milioni, di cui +14,9 milioni a conto economico e -4,4 milioni a patrimonio netto
Asset | Totale Redditività prodotta Finanza | Totale | |||||
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | ||
Banche (cc, time depo, pct passivi) | 2.544.249 | 1.890.483 | 720.927 | 575.306 | 723.110 | 996.783 | 7.450.858 |
Polizze | 244.673 | 260.531 | 436.390 | 480.022 | 372.817 | 255.731 | 2.050.164 |
Titoli di Stato | 1.471.797 | 197.623 | 2.000.184 | (333.230) | 1.077.133 | 2.317.828 | 6.731.335 |
Altri titoli | 82.596 | 77.177 | - | - | - | - | 159.773 |
Titolo ABS | - | - | - | 238.425 | 823.368 | 826.700 | 1.888.493 |
OICR | - | - | 102.110 | (1.682.274) | 588.153 | - | (992.011) |
TOTALE | 4.343.314 | 2.425.814 | 3.259.611 | (721.750) | 3.584.581 | 4.397.042 | 17.288.611 |
Alla luce di quanto sopra argomentato la gestione dell‘area finanza e tesoreria ha prodotto effetti complessivamente positivi a patrimonio.
D) 8 Procedure di acquisizione di beni e servizi ed attribuzione degli incarichi professionali
Con deliberazione dell’ANAC del 30.9.2020 la società è stata scritta nell’elenco ex art. 192 X.Xxx. 50/2016 (Codice dei Contratti pubblici) per l’affidamento da parte della Regione Siciliana dei servizi in house providing a pieno regime dal 2021.
Conseguentemente per i lavori e per l'acquisizione di beni e servizi inclusi gli incarichi professionali trovano applicazione per la Società le disposizioni di cui al richiamato Codice dei contratti pubblici.
Al riguardo e con riferimento ai contratti rientranti nei limiti di cui all’art. 35 D.Lgs. 50/2016, il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione n. 5 del 13.1.2021, ha individuato un Responsabile degli acquisti “sotto soglia” al quale è affidata la fase organizzativa e l’attuazione delle procedure di affidamento per le forniture di beni e servizi di importo inferiore alle soglie comunitarie.
Inoltre, è stata prevista una specifica procedura per le spese economali o minute la cui gestione resta affidata alla singola Struttura aziendale interessata.
D) 9 Gestione degli immobili
Nel corso del 2020, l’attività di presidio amministrativo e gestionale degli immobili di proprietà è proseguita, nel rispetto della normativa di riferimento, nell’ottica del contenimento dei costi di struttura. In particolare è stato assicurato l’approvvigionamento e la distribuzione dei beni e dei servizi necessari per il funzionamento della società, curando le procedure d'acquisto e gli accordi contrattuali previsti dalla normativa interna in materia di gestione degli acquisti, nonché assicurando il controllo dell’efficienza degli impianti, inclusi quelli di sicurezza.
La società ha dotato i locali aziendali dei presidi sanitari necessari al contenimento del rischio di diffusione del virus Covid-19.
Inoltre, a seguito della risoluzione del contratto di locazione con Sviluppo Italia Sicilia Spa, si è proceduto ad avviare lavori di manutenzione ordinaria di tali locali al fine di adeguare gli stessi agli standard di sicurezza aziendali.
Nel corso dell'anno è stata svolta la periodica attività di sopralluogo, affidata ad una ditta specializzata il servizio di vigilanza, del terreno di proprietà sito nel comune di Palagonia al fine di accertare lo stato del terreno in oggetto.
D) 10 Fatti salienti intervenuti nell’esercizio
La pandemia da Covid-19 ha caratterizzato il 2020 non solo penalizzando l’andamento dell’economia a livello mondiale, ma anche modificando il modus vivendi della società. Fin dai primi giorni della drammatica emergenza sanitaria e sociale che ha investito il Paese, Irfis è stata totalmente impegnata a fronteggiare efficacemente il contesto, assicurando costantemente la continuità operativa dei propri processi e servizi.
Come già riferito, a seguito delle modifiche statutarie (approvate nell’Assemblea del socio unico del 7.8.2020) l’oggetto sociale dell’Irfis è stato integrato con la previsione dello svolgimento di servizi in favore del socio unico Regione Siciliana secondo il regime dell’in house providing. Con provvedimento del 30.9.2020, l’ANAC ha deliberato l’iscrizione nell’elenco ex articolo 192 D.Lgs 18.4.2016 n. 50 delle Amministrazioni aggiudicatrici che affidano a propri organismi in house providing.
In relazione all’operatività sul Fondo Sicilia ex art. 2 della legge regionale 22 febbraio 2019 n. 1 e ss.mm.ii., in applicazione di quanto previsto nella Convenzione – Contratto aggiornata in data 30.9.2020, nel corso dell’esercizio è stata avviata e regolarmente proseguita l’operatività su tale Fondo regionale agevolato, gestito dal Comitato per la Gestione del Fondo Sicilia (c.d. “Comitato Fondo Sicilia”).
Inoltre, la Legge di Stabilità regionale 2020-2022 (L.R. 12.5.2020 n.9) ha identificato Irfis quale gestore di
diversi interventi agevolativi, per i quali l’iter di affidamento è stato portato avanti nel secondo semestre 2020 ed è in avanzata fase di definizione; si fa riferimento:
• ai commi 3 e 4 dell’art 10: Interventi in favore degli “Operatori economici/professionisti”, “Imprese
editoriali”, “Agenzie di distribuzione e servizi di stampa ed Edicole” per i quali esistono già le disposizioni attuative approvate rispettivamente dalla Giunta regionale con Delibera n. 417 del 15.9.2020, n. 463 del 26.10.2020, n.511 del 12.11.2020 e dal Presidente della Regione con Decreti n. 620 del 25.11.2020, n. 611 del 12.11.2020);
• ai commi 11 e 12 dell’art. 5 della suddetta legge riguardante la riconversione industriale delle imprese
per la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale volti al contrasto della diffusione pandemica da Covid-19.
Per tali operatività sono state già poste in essere dall’Irfis le attività amministrative finalizzate all’attivazione dei suddetti interventi ed all’assegnazione delle risorse.
D) 11 Evoluzione prevedibile della gestione e prospettive di sviluppo
In linea con quanto riferito in occasione del precedente esercizio 2019, l’Irfis conferma anche nel 2020 la volontà, sia a livello di Organo di supervisione strategica – Consiglio di Amministrazione – sia soprattutto nelle azioni del Socio unico Regione Siciliana in occasione delle Assemblee sociali e con l’emissione di provvedimenti normativi e amministrativi, di mantenere e potenziare il proprio ruolo di punto di riferimento, certo ed affidabile, per il sistema imprenditoriale produttivo siciliano e per l’attrazione degli investimenti in Sicilia.
In relazione a tale prospettiva, rilievo strategico assumono certamente le determinazioni del Socio Regione - tra cui la modifica dell’oggetto sociale nell’Assemblea del 7.8.2020 - che hanno consentito all’ANAC di deliberare (provvedimento del 30.9.2020) l’iscrizione nell’elenco ex articolo 192 D.Lgs 18.4.2016 n. 50 delle Amministrazioni aggiudicatrici che affidano a propri organismi in house providing.
In tal senso sono pure da inquadrare le citate innovazioni normative introdotte con la L.R. 12.5.2020 n. 9, che impattano direttamente sul modello di business dell’Irfis, in quanto società in house della Regione, e che comporteranno, a cominciare soprattutto dall’esercizio 2021, un crescente impegno in termini organizzativi, di risorse (umane ed economiche) e di struttura per farvi fronte adeguatamente.
D) 12 Governo societario
A seguito dell'affiancamento all'attività creditizia dell'Irfis quella di società in house della Regione Siciliana (giusta provvedimento ANAC n. 759 del 30.9.2020), con D.A. Economia n. 1467 del 20.10.2020 sono state emanate specifiche disposizioni sulle modalità di esercizio del controllo analogo sulla Società, considerato, infatti, che non trova applicazione per Irfis la disciplina comune di cui al D.A. n.2731 del 26.10.2018 per le società partecipate ed in house. In particolare, con il suddetto provvedimento, l’Assessore regionale ha disposto che, in considerazione della peculiare natura di intermediario finanziario iscritto nell’albo ex art. 106 TUB, la Società è soggetta all’esclusiva vigilanza di Banca d’Italia, con esclusione di alcuna ingerenza della Regione, relativamente all’attività creditizia a valere sui fondi propri e la gestione dei fondi pubblici con riferimento al presidio sui rischi operativi, legali e reputazionali e sulla disciplina del conflitto di interessi. Il testo coordinato dei due richiamati decreti assessoriali è stato poi trasfuso nel D.A. n. 1 del 4.1.2021.
Inoltre, si evidenzia che con D.M. Economia n. 169 del 23.11.2020 (entrato in vigore il 30.12.2020) sono stati fissati i nuovi requisiti degli esponenti aziendali delle banche e degli intermediari finanziari in materia di onorabilità, correttezza, professionalità, competenza ed indipendenza.
D) 13 Il Capitale sociale ed il Patrimonio netto
Il capitale sociale al 31.12.2020 è pari ad euro 65.034.099,00 ed è rappresentato da n. 11.510.460 azioni del valore unitario di euro 5,65 interamente possedute dalla Regione Siciliana.
Il patrimonio netto, comprensivo del risultato d’esercizio di 351.025 euro, è pari a 222.379.676 euro, ed è così costituito:
PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
Capitale sociale | 65.034.099 | 65.034.099 |
Riserve di utili | ||
- riserva legale | 2.887.079 | 2.880.321 |
- riserva straordinaria | 7.880.708 | 7.819.884 |
- riserva utili-perdite a nuovo FTA IFRS 9 | (3.677.540) | (3.677.540) |
Riserve di capitale | ||
- riserva ex art. 65 L.R. n.3/2016 | 150.616.140 | 138.035.964 |
Riserve da valutazione | ||
- riserva attività finanziarie valutate al fair value con | 27.995 | (997.039) |
impatto sulla redditività complessiva | ||
- piani previdenziali a benefici definiti | (739.829) | (739.473) |
Utile di esercizio | 351.025 | 67.582 |
Totale | 222.379.677 | 208.423.798 |
Le variazioni del patrimonio netto che, dopo l’approvazione del bilancio 31.12.2019, era pari a 208.423.798 euro, oltre dal risultato di periodo, derivano:
• dalla seguente destinazione dell’utile dell’esercizio precedente, secondo quanto deliberato
dall’Assemblea degli azionisti del 10 giugno 2020:
A:
Riserva legale (10%) | € 6.758,17 |
Riserva straordinaria | € 60.823,57 |
€ 67.581,74 |
• con riferimento alle "riserve di capitale ex art. 65 L.R. 3/2016", dalla citata patrimonializzazione per
12.580.175 in attuazione dei quanto disposto dalla norma in argomento; tale somma, come avvenuto per i precedenti incrementi patrimoniali dovrà essere oggetto di specifica dichiarazione, da rilasciarsi, in occasione dell'approvazione del bilancio d'esercizio al 31.12.2020, da parte del Presidente della Regione attestante la rispondenza tra valore nominale e fiscale del credito oggetto di rinuncia. Al riguardo si segnala che il DDL n.962/2020 della Legge di stabilità regionale 2021/2023, approvato con Delibera di Giunta Regionale n.80 del 5/2/2021 attualmente all’esame da parte dell’Aula, prevede al comma 5 dell’art. 52 che “per il triennio 2021-2023 i rientri netti [..] confluiscono quanto all'80% nel Fondo di cui all'articolo 2 della legge regionale 22 febbraio 2019 n.1 (cfr. Fondo Sicilia), mentre, la rimanente parte pari al 20%, è destinata a far fronte all'avvio ed a tutti gli oneri per la piena implementazione del piano industriale della società in house providing Irfis FinSicilia”.
• dalla variazione positiva (x0.000.000 euro) della “riserva attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva” per effetto dell'andamento del mercato dei titoli di Stato in portafoglio, delle compravendite del periodo in esame e della connessa fiscalità;
• dallo scostamento negativo (-356 euro) comprensivo degli effetti fiscali della “riserva per piani
previdenziali a benefici definiti” derivante dalla valutazione attuariale al 31.12.2020 del TFR.
D) 14 Le azioni proprie e delle proprie controllanti
La società alla data del 31.12.2020 non detiene azioni proprie in portafoglio.
D) 15 Le attività di ricerca e sviluppo
La società non ha svolto nel corso dell’esercizio in esame attività di ricerca e sviluppo.
D) 16 Il nuovo scenario determinato dall’epidemia Covid-19
Covid-19: le iniziative intraprese da Xxxxx
L’emergenza sanitaria relativa alla diffusione del Covid-19 e la successione di misure restrittive decise dal Governo Nazionale e Regionale a tutela della salute pubblica, hanno avuto un impatto rilevante sulle modalità di gestione dell’Istituto, adottate per assicurare la continuità operativa aziendale e i servizi essenziali alla clientela, avendo al contempo massima cura e attenzione per la salute e la protezione di dipendenti e clienti.
Fin dalla comparsa dell’epidemia sono state rivolte al personale della società comunicazioni esplicative delle regole di comportamento per arginare il contagio.
Le principali soluzioni adottate per fronteggiare l’emergenza, mitigare il rischio ed assicurare la continuità del servizio hanno riguardato lo smart working, le sedi, la digitalizzazione dei processi e gli interventi sui processi sistemici. Lo smart working è considerato la soluzione più efficace per garantire la salvaguardia della salute del personale. La modalità di lavoro a distanza, realtà già applicata per alcuni dipendenti, a fronte dell’emergenza è stata estesa alla quasi totalità del personale. Sono state nel contempo implementate le misure per rendere più sicuro il lavoro da remoto tramite strumenti che aumentano il livello di protezione al fine di gestire al meglio la sicurezza dell’accesso alla rete aziendale.
Sono state sospese tutte le attività di formazione in aula incentivando la partecipazione alle iniziative on line. Sono stati annullati tutti i meeting in presenza che prevedevano il coinvolgimento di un numero elevato di partecipanti. Il servizio di ricevimento al pubblico è stato riorganizzato prediligendo, mediante prenotazione, gli incontri a distanza mediante video-call o conference-call.
Con riferimento all’igiene degli ambienti di lavoro, è stata aumentata la frequenza delle pulizie introducendo l’utilizzo di prodotti disinfettanti specifici e svolgendo la sanificazione settimanale delle sedi di Palermo e Catania. Ferme le regole sul distanziamento sociale, sono stati progressivamente forniti alle due sedi dotazioni di sicurezza, composti da maschere anti-contagio e liquido detergente.
La società promuove, inoltre, con cadenza mensile, lo screening collettivo dei lavoratori per la prevenzione del rischio di contagio da SARS-CoV-2, attraverso l’utilizzo di test antigenici rapidi, con la finalità di contenere l’epidemia tutt’ora in atto e di contribuire a garantire la prosecuzione delle attività lavorative.
Misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia da Covid-19
L’Irfis è impegnata attivamente nel sostenere, con misure straordinarie, le imprese siciliane nella drammatica emergenza sanitaria e sociale, legata alla pandemia da Covid-19. La società, in particolare, sulla scorta delle misure introdotte sia dal Governo Nazionale che dal Governo Regionale, ha messo in campo una serie di strumenti al fine di sostenere le proprie imprese affidate.
Le stesse sono riconducibili essenzialmente alle moratorie “Cura Italia”, volontarie collettive ABI e volontarie individuali, nonché alle misure regionali a sostegno delle PMI del territorio (c.d. Fondo Sicilia, per le quali si rimanda allo specifico paragrafo).
Nella tabella sotto riportata si espongono i crediti, a valere sui fondi propri, oggetto di moratoria ex lege
da Decreti Governativi, collettive derivanti da accordi di categoria ed individuali.
Tab. D.16.1 - Misure anti Covid-19 adottate al 31.12.2020: Moratorie ex lege , collettive ed individuali | ||
importi in €/000 | ||
Tipologia moratoria | Fondi Propri | |
Importo complessivo | Numero | |
Crediti oggetto di moratoria come previsto dal D.L. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) | 25.525 | 37 |
Crediti oggetto di moratorie collettive (Associazioni di categoria) cui la società aderisce su base volontaria (moratorie volontarie collettive) | 24.524 | 53 |
Crediti oggetto di misure diverse da quelle precedenti concesse su base volontaria (moratorie volontarie individuali) | 12.114 | 14 |
Totale finanziamenti oggetto di moratoria | 62.163 | 104 |
Esposizione lorda del totale finanziamenti a clientela al 31.12.2020 | 117.291 |
D) 17 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Successivamente alla data del 31 dicembre 2020 non sono intervenuti eventi che abbiano comportato significativi effetti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società o dei quali non si sia tenuto nella redazione dei prospetti contabili.
D) 18 Il progetto di destinazione del risultato d’esercizio
In ordine alla ripartizione dell’utile, tenendo conto dei vincoli normativi e statutari, nonché al fine di far fronte a tutti gli oneri di gestione per la piena attuazione del piano industriale della società, si ritiene di formulare la seguente proposta:
A: | ||
Riserva legale (10%) | € | 35.102,50 |
Fondo oneri gestione attuazione piano industriale della società | € | 315.922,54 |
€ | 351.025,04 |
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
SCHEMI DI BILANCIO
Voci dell'attivo | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.681 | 2.979 |
20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 13.038.566 | 12.782.835 |
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.038.566 | 12.782.835 | |
30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 44.394.036 | 42.523.431 |
40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 273.255.796 | 282.336.083 |
a) crediti verso banche | 144.243.070 | 142.059.276 | |
b) crediti verso società finanziarie | 10.090.956 | 12.065.012 | |
c) crediti verso clientela | 118.921.770 | 128.211.795 | |
80. | Attività materiali | 6.908.311 | 7.297.624 |
90. | Attività immateriali | 23.231 | 872 |
100. | Attività fiscali | 4.735.074 | 5.887.117 |
a) correnti | 71.268 | 92.012 | |
b) anticipate | 4.663.806 | 5.795.105 | |
120. | Altre attività | 1.697.140 | 2.113.102 |
TOTALE ATTIVO | 344.053.835 | 352.944.043 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 108.881.749 | 132.425.282 |
a) debiti | 108.881.749 | 132.425.282 | |
60. | Passività fiscali | 155.098 | 201.774 |
a) correnti | 49.960 | 110.446 | |
b) differite | 105.138 | 91.328 | |
80. | Altre passività | 7.727.909 | 6.097.849 |
90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 3.753.592 | 3.995.213 |
100. | Fondi per rischi e oneri | 1.155.810 | 1.800.126 |
a) impegni e garanzie rilasciate | 303.794 | 858.971 | |
c) altri fondi per rischi e oneri | 852.016 | 941.155 | |
110. | Capitale | 65.034.099 | 65.034.099 |
150. | Riserve | 157.706.387 | 145.058.630 |
160. | Riserve da valutazione | (711.834) | (1.736.512) |
170. | Utile (Perdita) d'esercizio | 351.025 | 67.582 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 344.053.835 | 352.944.043 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Voci | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
10. | Interessi attivi e proventi assimilati di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati | 6.099.402 | 6.264.703 |
242.391 | 219.189 | ||
20. | (5.853) | (9.683) | |
30 | MARGINE D'INTERESSE | 6.093.549 | 6.255.020 |
40. | Commissioni attive | 4.786.508 | 3.598.383 |
50. | Commissioni passive | (4.101) | (22.479) |
60. | COMMISSIONI NETTE | 4.782.407 | 3.575.904 |
70. | Dividendi e proventi simili Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva c) passività finanziarie Risultato netto delle altre attività e delle passività a) attività e passività finanziarie designate al fair value b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - |
100. | 1.894.910 | 2.049.668 | |
- | - | ||
1.894.910 | 2.049.668 | ||
- | - | ||
110. | 255.731 | 960.970 | |
- | - | ||
255.731 | 960.970 | ||
120. | MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 13.026.597 | 12.841.562 |
130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (5.318.553) | (5.634.532) |
(5.296.046) | (5.647.770) | ||
(22.507) | 13.238 | ||
150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 7.708.044 | 7.207.030 |
160. | Spese amministrative: | (6.877.452) | (6.181.449) |
a) spese per il personale | (4.518.226) | (4.091.138) | |
b) altre spese amministrative | (2.359.226) | (2.090.311) | |
170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | 570.103 | (327.131) |
a) impegni e garanzie rilasciate | 555.178 | (310.344) | |
b) altri accantonamenti netti | 14.925 | (16.787) | |
180. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (484.155) | (488.695) |
190. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (1.431) | (11.370) |
200. | Altri proventi ed oneri di gestione | 146.476 | 123.948 |
210. | COSTI OPERATIVI | (6.646.459) | (6.884.697) |
250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | - |
260. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 1.061.585 | 322.333 |
270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (710.560) | (254.751) |
280. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 351.025 | 67.582 |
300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 351.025 | 67.582 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Voci | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 351.025 | 67.582 |
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a | - - - - - - (356) - - - - - - 1.025.034 - - 1.024.678 | - - - - - - (76.077) - - - - - - 352.882 - - 276.805 | |
conto economico | |||
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reddititività | |||
20. | complessiva | ||
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto | |||
30. | economico (variazione del proprio merito creditizio) | ||
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla | |||
40. | redditività complessiva | ||
50. | Attività materiali | ||
60. | Attività immateriali | ||
70. | Piani a benefici definiti | ||
80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a | |||
90. | patrimonio netto | ||
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto | |||
economico | |||
100. | Coperture di investimenti esteri | ||
110. | Differenze di cambio | ||
120. | Copertura dei flussi finanziari | ||
130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | ||
140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | ||
140. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | ||
180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 1.375.703 | 344.387 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Esistenze al 31/12/2019 | M o difica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2020 | A llo cazio ne risultato esercizio precedente | Variazio ni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2020 | P atrimo nio netto al 31/ 12 / 2020 | |||||||
Variazio ni di riserve | Operazio ni sul patrimo nio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazio ni | Emissio ne nuo ve azio ni | Acquisto azio ni pro prie | Distribuzio ne strao rdinaria dividendi | Variazio ne strumenti di capitale | A ltre variazio ni | |||||||
Capitale | 65 .034 .099 | - | 65 .034 .000 - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 00 .034 .099 |
So vrapprezzo di emissio ne | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 145 .058 .629 7.022.665 000.000.000 | - - | - 000 .058 .629 7.022.665 138.035.964 | 67 .582 67.582 - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | 12 .580 .176 - 12.580.176 | - - - | 157 .706 .387 7.090.247 150.616.140 |
Riserve da valutazio ne | ( 1.736 .512 ) | - | - ( 1.736 .512 ) | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.024 .678 | ( 711.834 ) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azio ni pro prie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (P erdita) di esercizio | 67 .582 | - | 67 .582 | ( 67 .582 ) | - | - | - | - | - | - | - | 351.025 | 351.025 |
P atrimo nio netto | 208 .423 .798 | - | - 208 .423 .000 | - | - | - | - | - | - | - | 00 .000 .000 | 1.375 .703 | 222 .379 .677 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Esistenze al 31/12/2018 | M o difica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2019 | A llo cazio ne risultato esercizio precedente | Variazio ni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2019 | P atrimo nio netto al 31/ 12 / 2019 | |||||||
Variazio ni di riserve | Operazio ni sul patrimo nio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazio ni | Emissio ne nuo ve azio ni | Acquisto azio ni pro prie | Distribuzio ne strao rdinaria dividendi | Variazio ne strumenti di capitale | A ltre variazio ni | |||||||
Capitale | 17 .999 .996 | - | 17 .999 .996 - | - | - | 47 .034 .000 | - | - | - | - | - | - | 00 .034 .099 |
So vrapprezzo di emissio ne | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 163 .793 .517 7.013.223 000.000.000 | - - | - 000 .793 .517 7.013.223 156.780.294 | 9 .442 0.000 - | - - - | ( 00 .034 .103 ) - (47.034.103) | - - - | - - - | - - - | - - - | 28 .289 .773 - 28.289.773 | - - - | 145 .058 .629 7.022.665 138.035.964 |
Riserve da valutazio ne | ( 2 .013 .317 ) | - | - ( 2 .013 .317 ) | - | - | - | - | - | - | - | - | 276 .805 | ( 1.736 .512 ) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azio ni pro prie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (P erdita) di esercizio | 94 .421 | - | 94 .421 | ( 9 .442 ) | ( 84 .979 ) | - | - | - | - | - | - | 67 .582 | 67 .582 |
P atrimo nio netto | 179 .874 .617 | - | - 179 .874 .617 | ( 0 ) | ( 84 .979 ) | - | - | - | - | - | 28 .289 .773 | 344 .387 | 208 .423 .798 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA | Importo | |
31 dicembre 2020 | 31 dicembre 2019 | |
1. Gestione | 5.021.124 | 6.896.925 |
- Risultato d'esercizio (+/-) | 351.025 | 67.582 |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre | ||
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | (255.731) | (271.218) |
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 5.258.835 | 5.632.392 |
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 485.586 | 500.065 |
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | (263.482) | 658.500 |
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidate (+/-) | 709.369 | 254.751 |
- altri aggiustamenti (+/-) | (1.264.478) | 54.852 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 4.164.639 | (4.066.350) |
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | - | 31.016.123 |
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.895.710) | 19.645.164 |
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.132.015 | (55.696.424) |
- altre attività | 928.334 | 968.787 |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (9.068.429) | (2.709.414) |
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (10.962.817) | 427.371 |
- altre passività | 1.894.388 | (3.136.786) |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 117.334 | 121.160 |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
1. Liquidità generata da | - | - |
2. Liquidità assorbita da | (118.632) | (119.285) |
- acquisti di attività materiali | (94.842) | (119.285) |
- acquisti di attività immateriali | (23.790) | - |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (118.632) | (119.285) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | - | - |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (1.298) | 1.875 |
RICONCILIAZIONE
Importo | ||
31 dicembre 2020 | 31 dicembre 2019 | |
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio (E) | 2.979 | 1.104 |
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (D) | (1.298) | 1.875 |
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio (G=E+/-D+/-F) | 1.681 | 2.979 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - POLITICHE CONTABILI
Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Parte D – ALTRE INFORMAZIONI
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente bilancio è conforme agli International Financial Reporting Standards e gli International Accounting Standards (nel seguito “Ifrs”, “Ias”, o principi contabili internazionali) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) adottati dall’Unione Europea in base a quanto previsto dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002 - la cui piena applicazione è stata recepita dal legislatore nazionale con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 – e assoggettati a successive revisioni e/o integrazioni.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni delle poste di patrimonio netto, dalla nota integrativa e dalle relative informazioni comparative.
Il bilancio è corredato dalla relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della società.
La forma di rappresentazione del presente bilancio è resa sulla base delle disposizioni Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari emanate dalla Banca d’Italia in data 30 novembre 2018 integrata dalla Comunicazione del 27 gennaio 2021 aventi ad oggetto gli impatti del COVID -19 e delle misure a sostegno dell’economia ed emendamenti agli IAS/IFRS.
Lo stato patrimoniale ed il conto economico unitamente al rendiconto finanziario, al prospetto della redditività complessiva ed al prospetto delle variazioni del patrimonio netto, espongono valori espressi in unità di euro, senza cifre decimali, mentre le tabelle riportate nella nota integrativa sono redatte in migliaia di euro.
Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto.
Il presente bilancio è redatto applicando i seguenti principi generali dettati dallo IAS 1:
a. continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio” vengono effettuate nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale della società, pur avendo valutato i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico. In proposito, le ripercussioni connesse ad eventuali rischi di liquidità, di credito e di redditività non sono ritenuti tali da generare dubbi sulla continuità aziendale;
b. competenza economica: salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, secondo i principi di maturazione economica e di correlazione;
c. coerenza di presentazione: i criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio
vengono tenuti costanti da un esercizio all’altro, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un principio contabile internazionale o da una interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l’affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento. La presentazione e la classificazione delle voci è conforme alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia;
x. xxxxxxxxx e aggregazione: conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia le varie classi di elementi simili sono presentate, se rilevanti, in modo separato. Gli elementi differenti, se rilevanti, sono invece esposti distintamente fra loro;
e. divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito da un principio contabile internazionale o da un’interpretazione oppure dalle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano oggetto di compensazione.
Circa l’informativa comparativa si evidenzia che, in conformità a quanto previsto dal Principio contabile IAS 1, vengono riportati i corrispondenti dati dell’esercizio precedente relativamente a tutte le informazioni del bilancio, a meno che non sia diversamente stabilito o permesso da un Principio contabile Internazionale o da una Interpretazione.
Inoltre, laddove intervengano modifiche di rappresentazione o di classifica riguardanti il contenuto di singole voci del bilancio, le corrispondenti voci di comparazione vengono coerentemente modificate o riclassificate per rendere i dati omogenei.
Il bilancio d’esercizio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio; i conti di bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale che, a sua volta, rispecchia integralmente e fedelmente i fatti amministrativi intervenuti nell’esercizio.
I documenti, ove non diversamente indicato, sono redatti in migliaia di euro e vengono esposte unicamente le tavole che presentano importi per l’esercizio o per l’esercizio precedente.
Misure di sostegno all’economia a seguito della pandemia da COVID-19
La società ha adottato una serie di misure atte ad agevolare una pronta risposta alle esigenze della clientela, adoperandosi, nel carattere temporaneo delle misure previste dai decreti e moratorie ABI, a recepire e adeguarsi alle iniziative delle Autorità regionali, nazionali ed europee, continuando, altresì, a preservare i principi di sana e prudente gestione del credito.
Le misure varate dal Governo per sostenere famiglie e imprese a fronte dell’emergenza in atto (tra gli altri si richiamano le misure di cui al D.L. 18/2020 del 17.3.2020 e al D.L. 23/2020 del 8.4.2020) hanno determinato un incremento dei finanziamenti al settore privato assistiti da un sistema pubblico di garanzia. A tali misure inoltre si è affiancata l’attivazione di diverse moratorie su iniziativa privata, ossia la moratoria dell’ABI e quelle di singoli istituti di credito finalizzate a sospendere o allungare le scadenze dei finanziamenti concessi a micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica. L’European Banking Authority (EBA), nell’intervento del 25 marzo 2020 fornisce indicazioni relative alle tipologie di iniziative di moratoria in risposta alle conseguenze economiche da Covid-19 che, oltre ad essere concesse dal Governo, possono essere concesse unilateralmente dall’Intermediario finanziario o promosse da associazioni di categoria.
Il Comitato di Xxxxxxx e l’EBA hanno precisato inoltre che l’adesione di un debitore alle diverse moratorie avviate in risposta alla crisi non comporta necessariamente la riclassificazione del credito tra le esposizioni oggetto di concessione (c.d. Forbearance) o tra i crediti deteriorati e che, a livello contabile, non determina automaticamente un incremento del rischio di credito.
Tali misure trovano riscontro nei documenti di tipo interpretativo e di supporto all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS in relazione agli impatti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19, emanati dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter, tra cui:
- la già citata comunicazione dell’EBA del 25 marzo 2020 “Statement on the application of the Prudential framework regarding Default, Forbearance and IFRS 9 in light of COVID 19 measures”, che ha inquadrato le tematiche contabili e prudenziali relative alla potenziale riclassificazione dei crediti indotta dalle moratorie, pubbliche e individuali, e da altre forme di sostegno in risposta alla crisi pandemica;
- la comunicazione dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) del 25 marzo 2020 “Public Statement. Accounting implications of the COVID 19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9”;
- il documento dell’IFRS Foundation del 27 marzo 2020 “IFRS 9 and Covid-19 - Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the Covid-19 pandemic”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 aprile 2020 “Guidelines on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis”, che forniscono i criteri di dettaglio che devono essere rispettati per le moratorie pubbliche e private concesse entro la data del 30.9.2020 affinché le stesse non siano classificate come esposizioni oggetto di concessioni o ristrutturazioni onerose (c.d. Forbereance)5;
5 Termine prorogato rispetto all’originario 30 giugno 2020, come da decisione dell’EBA resa pubblica in data 18 giugno 2020
- la comunicazione dell’ESMA del 20 maggio 2020 “Implications of the COVID-19 outbreak on the half- yearly financial reports”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 giugno 2020 “Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID 19 crisis”;
- la comunicazione dell’ESMA del 28 ottobre 2020 “European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 dicembre 2020 “Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis”, con riferimento all’aggiornamento degli orientamenti che gli intermediari finanziari devono applicare alle moratorie (legislative e non legislative) relative al rimborso dei prestiti in essere (successivamente riflessi nelle proroghe operate dall’ABI delle iniziative di sospensione delle rate dei finanziamenti già disciplinate da specifici accordi con le Associazioni Imprenditoriali e di categoria).
Le linee guida sopra citate, in particolare, chiariscono una serie di condizioni che devono essere tutte soddisfatte affinché una misura di moratoria possa essere considerata di “portata generale”, e quindi non innescare la classificazione di Forbereance:
• la moratoria deve trovare la propria fonte nella legge nazionale o nell’iniziativa privata, fondata su
uno schema d’intervento largamente condiviso in seno al settore bancario ciò al fine di garantire omogeneità nelle moratorie concesse dai vari istituti di credito;
• la moratoria deve essere applicata in relazione ad un ampio spettro di debitori, determinato sulla
base di criteri generali, quali l’appartenenza ad un certo tipo di clientela;
• la misura si deve sostanziare esclusivamente in una modifica delle tempistiche di pagamento e, pertanto, consistere in una sospensione, rinvio o riduzione dei pagamenti (interessi, capitale o entrambi). La moratoria, quindi, non può comportare la modifica di altre clausole contrattuali (quali ad esempio il tasso d’interesse);
• nell'ambito della medesima moratoria devono essere offerte le stesse condizioni a tutte le controparti soggette alla moratoria;
• le moratorie non si applicano alle erogazioni concesse dopo il lancio/decorrenza delle stesse moratorie;
• la moratoria deve essere disposta al fine di far fronte all’emergenza generata dalla pandemia di Covid-19 e applicata prima del 30.9.2020.
Le moratorie concesse nel contesto della pandemia da Covid-19 producono impatti sulla rilevazione e segnalazione dello scaduto in quanto il conteggio del c.d. past due tiene conto delle modifiche accordate alle scadenze di pagamento; conseguentemente, le suddette concessioni dovrebbero
comportare, nel breve periodo, una riduzione dei passaggi a non performing delle esposizioni per effetto della sospensione dei termini ai fini del conteggio dello scaduto (past due).
Le linee guida dell’autorità bancaria europea (EBA) “Guidelines on the application of the definition of default under Article 178 of Regulation (EU) No 575/2013” del 18.1.2017, all’art.18 stabiliscono, in relazione alle moratorie ex lege, l’interruzione del calcolo dello scaduto nel periodo di vigenza della sospensione dei pagamenti, comportando una estensione del periodo di 90 giorni, quale trigger per il passaggio delle esposizioni tra i non performing loans.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Successivamente alla data del 31 dicembre 2020 non sono intervenuti eventi che abbiano comportato significativi effetti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società o dei quali non si sia tenuto nella redazione dei prospetti contabili.
Sezione 4 - Altri aspetti
Rischi e incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IAS/IFRS, la direzione aziendale formula valutazioni, stime e ipotesi a supporto dell’applicazione dei principi contabili per la determinazione degli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento descritti.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti, e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nelle poste relative ai crediti verso clientela, al trattamento di fine rapporto ed altri benefici dovuti ai dipendenti, ai fondi per rischi ed oneri, nonché alla determinazione del fair value, la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che
provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti.
Xxxxxx, incertezze e impatti dell’epidemia COVID-19
L’anno 2020, appena trascorso, è stato segnato dalla diffusione della pandemia Covid-19 che ha avuto un impatto profondo sulle comunità, sui dipendenti e sulle imprese clienti. Già nel primo trimestre dell’anno in esame, hanno cominciato a manifestarsi le prime conseguenze negative legate al diffondersi di tale virus sull’attività economica internazionale e domestica, che si sono protratte lungo tutto il 2020 e sono tuttora in essere nel 2021: questa situazione, per quanto ovvio, ha avuto riflessi su tutto il comparto bancario in generale.
L’attuale quadro, fortemente condizionato anche dalle conseguenze delle misure di restrizione, c ontinua ad essere caratterizzato da elementi di elevata incertezza, riferiti sia alla situazione generale, che, in particolare, all’evoluzione del portafoglio delle esposizioni deteriorate. In tale ambito esiste la reale possibilità che il rallentamento dell’economia possa tradursi in un deterioramento della qualità del portafoglio creditizio, con conseguente incremento dell’incidenza dei crediti non performing e la necessità di aumentare le rettifiche di valore che gravano sul conto economico attuale ed inevitabilmente appesantiranno quelli prospettici. Questa situazione, indotta dalla crisi di Covid-19, ha comportato per la società, nel corso del 2020, per i finanziamenti in bonis, un incremento delle posizioni che sono passate da stage 1 a stage 2. Ciò si è tradotto in rettifiche di valore su crediti performing per un ammontare di circa 0,5 mln di euro riferibili da un lato all’aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9 e, dall’altro, a peggioramenti degli stadi di rischio connessi al deteriorament o dei rating e delle probability of default (PD) della clientela. Per ciò che concerne i crediti non performing (stage 3), a fronte di un flusso in aumento di circa 3 mln di euro, sono stati appostati fondi rettificativi a presidio per circa 2,3 mln di euro con rettifiche medie di valore di circa il 77%: questo ha permesso di elevare il coverage medio su NPL al 51% (45% al 2019).
Con riferimento alle criticità connesse alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale che possono sorgere quali effetti della pandemia da Covid-19, in applicazione del Principio contabile IAS 1 (paragrafi 25-26), si fa presente che gli Amministratori hanno esaminato attentamente i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico ravvisando che essi non siano in grado di inficiare il presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nella sussistenza di tale presupposto. Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di liquidità, di credito e di redditività sono, come anche meglio specificate nei relativi paragrafi, infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla
continuità aziendale, anche in considerazione della più che adeguata tutela garantita dagli attuali assetti patrimoniali.
L’incertezza è definita come un evento possibile il cui potenziale impatto, riconducibile a una delle categorie di rischio identificate sopra, non è al momento determinabile e quindi quantificabile. La società, come gli altri intermediari bancari e finanziari, a seguito della pandemia da Covid-19, opera in uno scenario caratterizzato da un profondo deterioramento economico che si riscontra nelle evidenze macroeconomiche che stanno comprovando il quadro recessivo anche per il 2021. Le rapide e straordinarie misure espansive adottate a livello nazionale in campo fiscale e monetario volte ad attutire gli impatti della pandemia non hanno potuto evitare la riduzione del Pil nel 2020, sebbene, in uno scenario favorevole, che esclude quindi nuove fasi di lockdown, ci si potrebbe attendere un parziale recupero già dal secondo semestre 2021 anche nell’ottica della vaccinazione collettiva. Tali elementi di incertezza potrebbero avere impatti principalmente sui rischi di credito, pur senza intaccare la solidità patrimoniale della società. A tal proposito, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento descritti. Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nelle poste relative ai crediti verso clientela.
Per quanto concerne i contratti di locazione trattati contabilmente ai sensi de ll’IFRS 16, la flessione dell’attività economica e l’incertezza sulle evoluzioni future dell’economia a seguito della pandemia da Covid-19 potrebbero condurre, in taluni casi, alla concessione da parte dei locatori di incentivi a favore dei locatari, sospendendo o rinviando alcune rate del contratto. Tali effetti posso comportare impatti sui contratti di leasing IFRS 16 contabilizzati nel bilancio del locatario con particolare riferimento a:
• impairment diritti d’uso
• rideterminazioni della durata dei contratti
• modifiche dei contratti di leasing come conseguenza diretta del Covid-19.
Nel maggio 2020 lo IASB ha emanato l’amendment dello standard IFRS 16 Leases “Covid-19 - Related Rent Concessions” (recepito nel Regolamento (UE) n.1434/2020) per facilitare i locatori nella contabilizzazione degli incentivi relativi alle locazioni derivanti dalla pandemia da Covid-19.
Le misure restrittive tese al mantenimento del distanziamento interpersonale adottate, sia dal Governo nazionale che dal Governo regionale, per contenere la diffusione del Covid-19, unitamente all'incertezza nelle prospettive macroeconomiche, che ha innescato una contrazione dei mercati finanziari, aumentano significativamente la probabilità che si verifichi un trigger event in ottica IAS 36
nel 2020. In tal senso la società, nella valutazione delle attività non finanziarie, ha tenuto conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore ( impairment test).
Per ciò che riguarda i benefici ai dipendenti (ai sensi dello IAS 19) si fa presente che, ove applicabili, sono stati presi in considerazione gli eventuali effetti economici e macroeconomici dell’avvento del Covid-19 sull’Istituto inerenti:
• benefici a breve termine per i dipendenti. Non si sono rese necessarie, da parte della soc ietà,
modifiche nelle politiche di remunerazione ai dipendenti legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19 in quanto, a titolo esemplificativo, non si sono registrati incrementi delle assenze retribuite a fronte delle misure di sostegno economiche poste in essere dal Governo Italiano a tutela dei lavoratori (ref. artt. 19-22, Titolo II “Misure a sostegno del lavoro” CAPO I “Estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale” del Decreto “Cura Italia”);
• piani di ristrutturazione. La società non ha attuato alcun piano di ristrutturazione che possa
comportare accantonamenti ai sensi dello IAS 37;
• fondo TFR. Nel corso del 2020 non vi è stata alcuna variazione rispetto alle ipotesi attuariali nella determinazione del Fondo TFR, in termini di tassi di rotazione dei dipendenti, dei pensionamenti anticipati, tasso di attualizzazione; per ulteriori dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della Nota integrativa;
• pagamenti basati su azioni. La società non ha in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.
Modifiche contrattuali derivanti da COVID-19
1) Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS9)
Come anticipato, alla luce della gravità dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e delle inevitabili ricadute sociali e finanziarie, il Governo nazionale ha varato diverse misure di sostegno finanziario all’economia (in particolare in favore delle PMI, principale tessuto produttivo del paese). Anche le principali Autorità, Organismi e standard setter, nazionali e comunitari, hanno definito diverse misure di sostegno al sistema bancario europeo funzionali a sostenere l’economia colpita dall’emergenza.
Le linee guida dell’EBA del 2 aprile 2020 sopra richiamate, equiparano alle moratorie pubbliche le moratorie concesse su base privatistica in risposta al Covid-19; conseguentemente anche queste ultime beneficiano della interruzione del conteggio dello scaduto purché rispettino i requisiti richiamati nelle linee guida dell’EBA. L’European Banking Authority ribadisce che le concessioni effettuate nel contesto Covid-19, nei casi di sostanziale invarianza del valore attuale dei flussi di cassa successivi alla modifica contrattuale, non sono da considerare onerose, non comportano il passaggio allo stato di default e
rappresentano un temporaneo sollievo per coloro che non sono in grado di adempiere i propri obblighi contrattuali a causa della interruzione delle attività dovuta alla pandemia.
Nel richiamare a quanto già espresso nella Relazione sulla gestione, nel corso nel 2020, a seguito delle misure di sostegno legate alla pandemia da Covid-19, sono state concesse modifiche contrattuali su
n.104 finanziamenti. Di seguito, il dettaglio delle moratorie concesse:
Tipologia moratoria | Numero finanziamenti |
Moratorie legislative (EBA compliant) | 37 |
Moratorie collettive (EBA compliant) | 53 |
Moratorie individuali (non EBA compliant) | 14 |
Totale | 104 |
Le moratorie concesse su iniziativa della società, lanciate in risposta alla pandemia da Covid -19, possono essere ricondotte a tre distinte tipologie:
• Moratoria “Grandi Imprese” (n.3) che è stata avviata a partire da marzo 2020 ed ha previsto la
sospensione integrale delle rate dei finanziamenti fino al 30.06.2020, estendibile fino al 30.09.2020. Le società che potevano accedere a tale misura dovevano essere imprese di grandi dimensioni, dichiarare di essere state danneggiate dalla pandemia da Covid-19 e non dovevano presentare esposizioni debitorie deteriorate. La società ha ritenuto meritevole di estensione alle grandi imprese in considerazione del fatto che tali tipologie di aziende non rientravano nelle specifiche agevolazioni nazionali relative al Decreto “Cura Italia” e alla Moratoria ABI (successivamente anche l’ABI, con l’accordo “ABI - Associazioni di rappresentanza delle imprese” del 22 maggio 2020 ha esteso la moratoria anche alle grandi imprese, c.d. “Addendum Moratoria ABI”).
• Moratoria “non in bonis” (n.3) consistente nella sospensione dei pagamenti alle imprese danneggiate
dall’emergenza coronavirus che non rientravano nelle previsioni di cui all’Addendum alla moratoria ABI ed in quelli di cui al D.L. 18/2020 a condizione che sia stata già corrisposta almeno la metà della rata 31.12.2019 e pagato l’intero importo di tutte le altre rate precedenti.
• Moratoria “dipendenti” (n.8 finanziamenti) consistente nella sospensione, fino ad un massimo di 12
mesi, della quota capitale dei finanziamenti in bonis. Si tratta di misure concesse a fronte di specifiche richieste avanzate dai dipendenti previa autodichiarazione di aver subito un danno economico derivante dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
Le modalità operative di applicazione delle moratorie (sia legislative che non legislative), dettagliate nelle relative norme e negli accordi, non prevedono in nessun caso l’estinzione delle linee di credito, ma solo la sospensione (in tutto o in parte) dei pagamenti delle rate con contestuale allungamento del
piano di ammortamento. In particolare, tutte le moratorie concesse ed eseguite dalla società sono state lanciate in risposta alla pandemia da Covid-19, oltre che annunciate e applicate, in maniera estesa, nel 2020. L'applicazione delle moratorie non è automatica ma basata su una richiesta specifica del debitore che vuole sfruttare tale misura di sostegno prevedendo esclusivamente la modifica del piano dei pagamenti; l'obiettivo pertanto è quello di alleviare la carenza sistemica di liquidità a breve termine, sospendendo, rinviando o riducendo i pagamenti (interessi, capitale o entrambi) entro un periodo di tempo limitato.
Le moratorie/sospensioni sui mutui e finanziamenti, attivate in risposta alla diffusione del Covid-19 in favore di privati e imprese, sono state valutate attentamente anche con riferimento alle tematiche di modification e derecognition IFRS 9, in quanto la società ha verificato se le stesse siano modifiche sostanziali delle attività finanziarie, ossia se rappresentino modifiche dei flussi finanziari contrattuali comportanti derecognition.
Sul tema modification e derecognition IFRS 9 si è espressa l’ESMA, nell’intervento del 25 marzo 2020, specificando che laddove le misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia da Covid-19 e il valore economico netto del prestito non sia influenzato in modo significativo, è improbabile che la modifica sia considerata sostanziale.
Tuttavia, in ossequio al Principio contabile IFRS 9, la società ha effettuato una valutazione di sostanzialità includendo criteri sia qualitativi che quantitativi:
• l’assessment qualitativo: consiste nel considerare le nuove clausole contrattuali. In particolare se la
“modification” implica l’inserimento di una clausola che, non soddisfa il criterio SPPI, allora l’attività originaria dovrà essere oggetto di derecognition e dovrà essere rilevata la nuova attività finanziaria modificata;
• l’assessment quantitativo: se il criterio SPPI è soddisfatto, l’entità deve identificare se vi sia una
differenza sostanziale in termini di present value dei flussi di cassa contrattuali.
A tale proposito l’IFRS 9 (paragrafo B3.3.6 per le passività finanziarie che in analogia vale anche per le attività finanziarie) afferma che le modifiche di un’attività finanziaria sono “sostanziali”, e portano quindi alla derecognition della stessa, quando il valore attuale dei flussi di cassa ( inclusivi di eventuali commissioni pagate o incassate) dell’attività modificata, attualizzati all’EIR originario, differiscono per più del 10% rispetto ai flussi di cassa attualizzati dell’attività ante modifica. L’IFRS 9, inoltre, al paragrafo 5.4.3 sancisce che “quando i flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria sono rinegoziati o altrimenti modificati e la rinegoziazione o la modifica non determina l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria, l'entità deve ricalcolare il valore contabile lordo dell'attività finanziaria e rilevare nell'utile (perdita) d'esercizio un utile o una perdita derivante da modifica. Il valore contabile lordo
dell'attività finanziaria deve essere ricalcolato come il valore attuale dei flussi finanziari rinegoziati o modificati che sono attualizzati al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria (o al tasso di interesse effettivo corretto per il credito per le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate) o, laddove applicabile, al tasso di interesse effettivo rivisto calcolato conformemente all’IFRS 9 (paragrafo 6.5.10). Qualsiasi costo o commissione sostenuti rettificano il valore contabile dell'attività finanziaria modificata e sono ammortizzati lungo il corso del restante termine dell'attività finanziaria modificata”.
Le modifiche contrattuali in risposta alla pandemia da Covid-19 sono concesse, come ribadito nei citati statement dell’EBA e dell’ESMA, per offrire un sostegno diffuso a tutte le imprese ed ai privati in difficoltà temporanea a causa della pandemia, al fine di prevenire un rischio di natura sistemica. Si precisa, inoltre, che la modalità operativa con cui sono concesse le sospensioni Covid-19 prevede l’applicazione di interessi corrispettivi all’intero debito residuo.
Tale impostazione implica una sostanziale neutralità in termini di effetti attualizzativi sui flussi di cassa, come previsto peraltro nella relazione illustrativa del Governo al Decreto Cura Italia e dallo statement dell’EBA del 2 aprile 2020, non determinando quindi impatti contabili significativi.
Tali effetti si ritengono ancor di più irrilevanti se si considerano i ritorni reddituali negli esercizi futuri in applicazione del criterio del costo ammortizzato ai sensi del citato IFRS 9, in ragione della durata (mediamente decennale) dei piani di ammortamento delle posizioni. Alla luce di ciò, anche in ossequio ai postulati di rilevanza e aggregazione dello IAS 1 (paragrafi 29-31), tali effetti sono appostati nel margine di interesse.
Le modifiche contrattuali in questione non incidono sulle caratteristiche e sui flussi contrattuali originari, conseguentemente non comportano la derecognition contabile.
2) Emendamento del principio contabile IFRS 16
Con riferimento a quanto precedentemente esposto nel paragrafo “Rischi, incertezze e impatti dell’epidemia Covid-19”, si fa presente che la società ha scelto, data l’irrilevanza dell’eventuale effetto, di non esercitare l’opzione di proroga o risoluzione della durata dei contratti di leasing, e, pertanto, di non beneficiare di tale practial expedient previsto dal Regolamento (UE) 1434/2020.
Adozione dei nuovi principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB
Nella redazione del presente bilancio si è tenuto altresì conto delle eventuali refluenze derivanti dalle modifiche di principi contabili già in essere e dai nuovi principi entrati in vigore nel corso dell'esercizio 2020.
Principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2020 Nel corso del 2020 si è concluso il processo di endorsement da parte dell’EFRAG di alcuni emendamenti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS applicabili per la redazione dei bilanci IFRS dal 1° gennaio 2020, nonché dei miglioramenti ai principi IFRS emessi tra il 2019 ed il 2020.
Per completezza di informativa si fornisce di seguito un’elencazione dei principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2020 dei soggetti IFRS adopter:
• Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework negli IFRS – Reg. UE n.2019/2075 omologato il
29/11/2019 e pubblicato il 6/12/2019;
• Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8: definizione di rilevante – Reg. UE n.2019/2104 omologato il 29/11/2019 e pubblicato il 10/12/2019
• Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39 e all’IFRS 7: riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse – Reg. UE n.2020/34 omologato il 15/1/2020 e pubblicato il 16/1/2020;
• Modifiche all’IFRS 3: definizione di un’attività aziendale – Reg. UE n.2020/551 omologato il 21/4/2020 e pubblicato il 22/4/2020;
• Modifica all’IFRS 16: concessioni sui canoni connesse alla COVID-19 – Reg. UE n.2020/1434 omologato il 9/10/2020 e pubblicato il 12/10/2020.
Pur essendo di potenziale interesse per la società le suddette novità IAS/IFRS non impattano in maniera significativa sulla situazione patrimoniale ed economica della società nonché sull’informativa di bilancio.
Revisione legale
Il bilancio è sottoposto a revisione legale da parte della società BDO Italia S.p.A., giusta delibera dell'Assemblea dei Soci del 19 dicembre 2019. L'incarico affidato ha ad oggetto la revisione legale e la verifica della regolare tenuta della contabilità della società ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 con riferimento ai bilanci con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Informazioni sulla continuità aziendale
Il tavolo di coordinamento congiunto fra Banca d'Italia, Consob ed Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS, con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime”, ha richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito i paragrafi 23- 24 del principio contabile IAS 1 stabiliscono che, nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità
in funzionamento.
Il bilancio deve essere redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l’entità o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la direzione aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento, tali incertezze devono essere evidenziate.
Qualora il bilancio non sia redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività, tale fatto deve essere indicato, unitamente ai criteri in base ai quali esso è stato redatto e alla ragione per cui l’entità non è considerata in funzionamento.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e dell’economia reale e le previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico si ritiene che essi non siano in grado di inficiare il presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nella sussistenza di tale presupposto.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di liquidità, di credito e di redditività sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione della più che adeguata tutela garantita dagli attuali assetti patrimoniali.
Sulla base delle informazioni a disposizione e delle previsioni economiche formulate, è lecito attendersi che la redditività della società possa risentire del deterioramento del contesto economico di riferimento.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Criteri di classificazione
Un’attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questo portafoglio:
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né Hold to collect né
Hold to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (polizze di capitalizzazione), ovvero che non superano il test SPPI;
▪ gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
▪ quote di O.I.C.R..
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali:
• valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche,
• calcoli di flussi di cassa scontati,
• modelli di determinazione del prezzo di opzioni,
• valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.
Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze da valutazione del portafoglio di negoziazione, compresi i derivati connessi con le attività/passività finanziarie designate al fair value, sono iscritti nel conto economico nella voce “80. Risultato netto dell’attività di negoziazione”; i medesimi effetti economici relativi alle attività finanziarie designate al fair value e a quelle obbligatoriamente valutate al fair value sono iscritti nella voce “110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Criteri di iscrizione
Tali poste sono rilevate contabilmente solo se la società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento finanziario.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, che è normalmente pari al corrispettivo pagato o incassato, comprensivo degli oneri e proventi accessori attribuibili alla transazione.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia
mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model “Hold to Collect and Sell”), e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari
rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce:
• i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI;
• le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
• i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Hold to Collect and Sell.
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con
impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall’applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell’impairment e dell’eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l’attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l’utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanc he in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione “A.4 Informativa sul Fair Value” della Parte A della Nota integrativa del Bilancio 2018, non essendo intervenute modifiche significative al riguardo a seguito dell’introduzione dell’IFRS 9.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per c ontro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Come già detto, le variazioni di fair value concernenti la posta in esame vanno imputate a patrimonio netto. Di contro, confluiscono direttamente a conto economico le componenti reddituali riconducibili al meccanismo del costo ammortizzato.
Pertanto, in caso di vendita dello strumento finanziario, la corrispondente frazione di patrimonio verrà trasferita alla voce del conto economico "100.b) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" .
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte d ella controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito
mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Hold to Collect”),
e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
• gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio per distribuzione di prodotti finanziari ed attività di servicing).
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell’apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.
I criteri di valutazione, sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.
Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico all’atto:
• dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;
• della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;
• della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività;
• della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un incremento significativo
del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la “significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l’intera vita residua dello strumento (“ lifetime”) ad una a dodici mesi.
Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a
definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o “tranche” di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD).
Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valor e di realizzo delle eventuali garanzie.
Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.
In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità” della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti
modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell’attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la “sostanzialità” delle modifiche contrattuali apportate ad un’attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
• le finalità per cui le modifiche sono state effettuate ad esempio, rinegoziazioni per motivi
commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte. Le prime, volte a “trattenere” il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l’onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la società effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la società subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti. Le seconde, effettuate per “ragioni di rischio creditizio” (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della società di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio, è quella effettuata tramite il “ modification accounting” - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario;
• la presenza di specifici elementi oggettivi (“trigger”) che incidono sulle caratteristiche e/o sui
flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio, il cambiamento di divisa o la modifica della tipologia di rischio a cui si è esposti, ove la si correli a parametri di equity e commodity), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute,
queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi derivanti dall'applicazione del meccanismo del costo ammortizzato vengono imputati direttamente a conto economico alla voce "interessi attivi". In caso di vendita o di perdita durevole di valore dello strumento finanziario, i corrispondenti effetti economici verranno imputati alla voce "100. a) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Attività materiali
Criteri di iscrizione
Gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari sono iscritti come attività quando è possibile determinare ragionevolmente il costo del bene ed esiste la probabilità di futuri benefici economici per la società.
In sede di prima applicazione, è stato adottato il fair value degli immobili al 1° gennaio 2004 quale sostituto del costo (deemed cost).
A regime, per gli immobili sia ad uso investimento sia ad uso strumentale si è adottato il criterio del costo.
Criteri di classificazione
Tra le attività immobilizzate ad “uso funzionale” rientrano gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari detenuti dalla società per l’utilizzo nello svolgimento della propria attività, per scopi amministrativi ed in quanto destinati ad essere utilizzati per più esercizi.
Le immobilizzazioni a “scopo d’investimento”, costituite da terreni, sono rappresentate da attività materiali non detenute per i suddetti scopi.
Criteri di valutazione
Per le immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del cespite la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di
acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene. Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le quote di ammortamento, come sopra determinate, vengono rilevate al conto economico.
L’eventuale differenza negativa fra il valore contabile ed il valore recuperabile derivante dal test di impairment viene rilevato al conto economico.
Se i motivi che avevano comportato una rettifica di valore vengono meno, si registra a conto economico una ripresa di valore; a seguito delle riprese di valore il valore contabile non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite per riduzione di valore.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono contabilmente eliminate al momento della vendita o quando non più in uso in maniera permanente e si ritiene che non si otterranno benefici dalla vendita.
Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti.
Le attività immateriali sono rilevate solamente se è probabile che i relativi futuri benefici economici vadano a favore della società, il costo del bene può essere ragionevolmente determinato, e se tali attività siano identificabili.
Criteri di classificazione
Le immobilizzazioni immateriali della società, rappresentate da software, sono classificate tra le “altre attività valutate al costo”.
Criteri di valutazione
Analogamente alle immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del bene la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene.
Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I criteri di rilevazione delle componenti reddituali sono analoghi a quelli applicati per le attività materiali.
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali possono essere stornate contabilmente alla dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.
Fiscalità corrente e differita
Criteri di classificazione
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
- Attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Attività fiscali differite, ossia risparmi d’imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa);
- Passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dell’anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito d’impresa).
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile di periodo. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando:
- è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
- è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
- l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Tale voce accoglie anche gli accantonamenti effettuati ai sensi dell'IFRS 9 per il rischio di credito a fronte degli impegni ad erogare fondi cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio derivante dalle stime effettuate è rilevato al conto economico.
L’effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico tra gli accantonamenti netti del periodo.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
La rilevazione iniziale delle passività che rientrano in questa categoria è effettuata al corrispettivo incassato comprensivo di eventuali costi di transazione direttamente imputabili all’operazione.
Criteri di classificazione
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di passività onerose verso terzi.
Criteri di valutazione
Le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, calcolati secondo il metodo dell’interesse effettivo, nonché le variazioni di fair value, sono iscritti al conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie possono essere stornate contabilmente solamente all’estinzione.
Trattamento di fine rapporto del personale
Criteri di classificazione, iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Il TFR è iscritto in bilancio ai sensi dello Ias 19 e, pertanto, è oggetto di calcolo attuariale che tiene conto dei futuri sviluppi, oltre che del rapporto di lavoro (es. variazioni retributive, promozioni, licenziamenti, dimissioni, ecc.) anche delle dinamiche di mercato (es. tassi d’interesse, inflazione, ecc.) e di eventi aleatori (morte, invalidità, ecc.).
Tale determinazione è effettuata da un attuario esterno e riguarda, considerato l’effetto delle modifiche derivanti dai decreti attuativi della legge finanziaria 2007 in merito alla riforma della previdenza complementare inerente al TFR, solo la passività relativa al TFR destinato a rimanere in Azienda.
I flussi futuri di TFR sono attualizzati, alla data di riferimento in base al “Metodo della proiezione unitaria del credito”.
Sino al 31 dicembre 2012 gli utili e le perdite attuariali sono stati rilevati in base al “metodo del corridoio”, limitatamente alla parte di questi non rilevati al termine del precedente esercizio che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione e il 10% del valore corrente dei benefici generati dal piano.
A seguito delle modifiche introdotte allo IAS 19 “Benefici per i dipendenti” dal Xxx.XX 475/2012, la cui applicazione è divenuta obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio 2013, gli utili/perdite attuariali non contabilizzati in precedenza in virtù del suddetto “metodo del corridoio” vengono imputati tra le riserve del patrimonio al netto della relativa componente fiscale.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio è rilevato al conto economico.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine: premi di anzianità
I benefici per i dipendenti a lungo termine derivanti dai premi di anzianità erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti tra le “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un attuario esterno utilizzando il “Metodo della proiezione unitaria del credito” (si veda Trattamento di fine rapporto del personale). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Altre attività e altre passività
Tali voci comprendono le attività e le passività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. In particolare, tali poste di bilancio accolgono anche i ratei e risconti attivi e passivi diversi da quelli che vanno imputati direttamente sulle relative attività e passività finanziarie.
Impegni
Tali voci comprendono gli impegni ad erogare fondi che sono soggetti alle regole di valutazione ai sensi dell'IFRS9 cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Impairment
Per quanto riguarda l’impairment (determinazione perdite di valore), per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il principio contabile internazionale IFRS 9 ha introdotto un modello basato sul concetto di “expected loss” (perdita attesa), in luogo dell’attuale “incurred loss”, in modo da riconoscere con maggiore tempestività le perdite.
Alla data di rilevazione iniziale è necessaria la classificazione dell’asset in uno dei tre “Stage” previsti dal principio, di seguito riepilogati, che evidenziano differenti e progressive situazioni di deterioramento:
• Stage 1: performance in linea con le aspettative
• Stage 2: performance significativamente sotto le aspettative
• Stage 3: attività non performing o deteriorate
Successivamente, ad ogni chiusura di bilancio bisogna valutare se c’è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra Stage che può anche essere bidirezionale, in quanto il modello è simmetrico e le attività possono muoversi tra gli Stage.
La classificazione in Stage incide anche sulla diversa modalità di rilevazione delle rettifiche di valore.
L’Expected Credit Loss (“ECL”) è una stima delle potenziali perdite su un credito (ossia, il valore attuale di tutti i mancati incassi) ponderata in base alla probabilità di default lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Un mancato incasso (cash shortfall) è la differenza tra i flussi di cassa contrattuali ricevuti dalla controparte e i flussi che l'azienda si aspetta di ricevere.
La misura dell’ECL deve, quindi, riflettere:
• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;
• il valore temporale del denaro;
• informazioni ragionevoli e dimostrabili e disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.
L’orizzonte temporale massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo (comprese le opzioni di estensioni) durante il quale l’entità è esposta al rischio di credito e non un periodo più lungo.
In particolare, l’impairment secondo l’IFRS 9, alla luce della identificazione dello Stage dell’attività, comporta la determinazione delle provision (perdite attese) sulla base dei parametri di rischio (PD- probabilità di default, LGD-loss given default ed EAD-esposizione al default) rientranti nella formula dell'Expected Credit Loss (“ECL”) e misurate:
• come perdite attese su un orizzonte temporale di 12 mesi per le attività classificate in Stage 1;
• come perdite attese di tipo lifetime, ossia, lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, per le attività classificate nello Stage 2 e Stage 3.
Rinegoziazioni
In presenza di una rinegoziazione di un’attività finanziaria, ossia quando le condizioni contrattuali originarie sono modificate per volontà delle parti, occorre verificare se l’attività finanziaria debba continuare ad essere rilevata in bilancio o se, in caso contrario, si debba procedere a cancellare l’originaria attività finanziaria rilevando un nuovo strumento finanziario. A tal fine occorre valutare se le modifiche dei termini contrattuali della rinegoziazione siano sostanziali o meno.
In presenza di modifiche sostanziali, l’entità deve eliminare contabilmente lo strumento finanziario oggetto di modifica e procedere all’iscrizione di una nuova attività finanziaria sulla base delle nuove previsioni contrattuali, sia nel caso in cui la rinegoziazione venga formalizzata attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto sia nel caso in cui la rinegoziazione preveda una modifica di un contratto esistente. In
particolare, sono considerate sostanziali le rinegoziazioni che:
• introducono specifici elementi oggettivi che incidono sulle caratteristiche e/o sui flussi finanziari dello strumento finanziario (quali la modifica della valuta di denominazione, il cambiamento della controparte non appartenente al medesimo gruppo del debitore originario, l’introduzione di indicizzazioni a parametri azionari o di merci, l’introduzione della possibilità di convertire il credito in strumenti azionari/finanziari partecipativi/altre attività non finanziarie, la previsione di clausole di “pay if you can” che consentano al debitore la massima libertà di rimborsare il credito in termini di tempistica ed ammontare) in considerazione del significativo impatto atteso sui flussi finanziari originari; o
• sono effettuate nei confronti della clientela che non presenta difficoltà finanziarie, con l’obiettivo di
adeguare l’onerosità del contratto alle correnti condizioni di mercato. In quest’ultimo caso, si deve precisare che qualora la società non conceda una rinegoziazione delle condizioni contrattuali, il cliente avrebbe la possibilità di finanziarsi presso altro intermediario con conseguente perdita per l’Istituto dei flussi di ricavo previsti dal contratto rinegoziato; in altri termini, a fronte di una rinegoziazione di natura commerciale, si ritiene che per la società non vi sia alcuna perdita da rilevare a conto economico conseguente al riallineamento alle migliori correnti condizioni di mercato per la propria clientela.
In caso contrario, ossia in presenza di modifiche non sostanziali, le esposizioni rinegoziate non saranno oggetto di cancellazione contabile. Nella fattispecie di rinegoziazioni non sostanziali vi rientrano le modifiche concesse a controparti che presentano difficoltà finanziarie (concessioni di misure di forbearance), riconducibili al tentativo della società di massimizzare il recupero dell’esposizione originaria, i cui rischi e benefici continuano tuttavia ad essere trattenuti dalla società. Fanno eccezione le modifiche che introducono nel contratto elementi oggettivi sostanziali, in grado di per sé di comportare la cancellazione dell’attività finanziaria, come in precedenza illustrato.
Per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato classificate tra le inadempienze probabili, in presenza di rinegoziazioni considerate non sostanziali, si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, sulla base del tasso originario dell’esposizione esistente prima della rinegoziazione. La differenza tra tale valore lordo, come sopra determinato, ed il maggior valore contabile lordo antecedente la modifica è rilevata, in relazione al principio generale di rilevanza e aggregazione di cui allo IAS 1, come perdita nel conto economico (voce 140 “Utili (Perdite) da modifiche contrattuali senza cancellazioni” cosiddetto “modification accounting”). Eventuali misure di rinegoziazione rappresentate da stralci dell’esposizione lorda trovano rappresentazione nella voce di conto economico “130. Rettifiche / Riprese di valore nette per rischio di credito”.
A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nessuna attività è stata oggetto di trasferimento tra portafogli.
A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1: quotazione (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dall’IFRS 13 – per le attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale si ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, viene fatto ricorso a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici.
Il fair value può non essere considerato rappresentativo del valore degli strumenti finanziari nel caso di determinate situazioni di crisi di mercato.
Per i titoli di capitale, se il fair value ottenuto da valutazione tecniche non è attendibilmente determinabile, gli strumenti finanziari sono valutati al costo e rettificati in presenza di perdite durevoli per riduzione di valore.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
I processi di valutazione degli strumenti finanziari classificati al livello 3 si basano sulla natura della controparte, sullo stato (UE non UE) di residenza della stessa nonché sulle caratteristiche dei rapporti sottostanti (durata, tasso) e sulle variazioni connesse alla fluttuazione dei tassi di mercato.
In ragione di quanto sopra per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati a livello 3 della gerarchia viene generalmente assunto il valore di bilancio che, per la standardizzazione dei rapporti e delle controparti, tende a non differire nel tempo dal corrispondente valore di fair value.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value su base ricorrente è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
A.4.4 Altre informazioni
Non ricorrono fattispecie rientranti tra quelle per le quali è richiesta l’informativa prevista dall’IFRS 13 paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione b) attività finanziarie designate al fair value c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Derivati di copertura 4. Attività materiali 5. Attività immateriali | - | 13.039 | - | - | 12.783 | - |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | 13.039 | - | - | 12.783 | - | |
44.385 | - | 9 | 42.494 | - | 30 | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
Totale | 44.385 | 13.039 | 9 | 42.494 | 12.783 | 30 |
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - |
2. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
Totale | - | - | - | - | - | - |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | Attività finanziarie valutate al fair valuecon impatto sulla redditività complessiva | Derivati di copertura | Attività materiali | Attività immateriali | ||||
Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | di cui: b) attività finanziarie designate al fair value | di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriam ente valutate al fair value | |||||
1. Esistenze iniziali | - | - | - | - | 30 | - | - | - |
2. Aumenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.1 Acquisti | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2 Profitti imputati a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2.1 Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
- di cui plusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.4 Altre variazioni in xxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | - |
0. Diminuzioni | - | - | - | - | (21) | - | - | - |
3.1 Vendite | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.2 Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.3 Perdite imputate a: | - | - | - | - | (21) | - | - | - |
3.3.1. Conto economico | - | - | - | - | (21) | - | - | - |
- di cui minusvalenze | - | - | - | - | (21) | - | - | - |
3.3.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
4. Rimanenze finali | - | - | - | - | 9 | - | - | - |
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente | 31/12/2020 | 31.12.2019 | ||||||
VB | L1 | X0 | X0 | XX | X0 | X0 | X0 | |
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 273.256 | - | - | 283.348 | 282.336 | - | - | 292.790 |
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 000 - | - - | - - | 000 - | 529 - | - - | - - | 529 - |
Totale | 273.783 | - | - | 283.875 | 282.865 | - | - | 293.319 |
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2. Attività non correnti e gruppi di attività in xxx xx xxxxxxxxxxx | 000.000 | - | - | 108.882 | 132.425 | - | - | 000.000 |
- | - | - | - | - | - | |||
- | - | - | - | - | - | - | - | |
Totale | 108.882 | - | - | 108.882 | 132.425 | - | - | 132.425 |
Legenda:
VB | = | Valore di bilancio |
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Non ricorrono fattispecie rientranti tra quelle per le quali è richiesta l’informativa prevista dall’IFRS 7 paragrafo 28.
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Composizione della voce 10 “ Cassa e disponibilità liquide”
Il saldo al 31/12/2020, pari a 2 migliaia di euro (3 migliaia di euro al 31/12/2019), è costituito dalle consistenze di cassa esistenti presso la sede e la filiale di Catania.
Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20
2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica “
Voci/Valori | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | ||
2. Xxxxxx xx xxxxxxxx | - | - | - | - | - | - |
0. Quote di X.X.X.X. | - | - | - | - | - | - |
0. Finanziamenti | - | 13.039 | - | - | 12.783 | - |
4.1 Pronti xxxxxx xxxxxxx | - | - | - | - | - | - |
0.0 Altri | - | 13.039 | - | - | 12.783 | - |
Totale | - | 13.039 | - | - | 12.783 | - |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
Il dato relativo alla voce 4. Finanziamenti è riferito a polizze di capitalizzazione.
Lo scostamento rispetto al dato di raffronto è interamente ascrivibile alle variazioni positive di fair value (255,7 migliaia) relative alle polizze di capitalizzazione in essere a fine esercizio.
2.7 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti “
31/12/2020 | 31/12/2019 | |
1. Titoli di capitale | - | - |
di cui: banche | - | - |
di cui: altre società finanziarie | - | - |
di cui:società non finanziarie | - | - |
2. Titoli di debito | - | - |
a) Amministrazioni pubbliche | - | - |
b) Banche | - | - |
c) Altre società finanziarie | - | - |
di cui: imprese di assicurazioni | - | - |
d) Società non finanziarie | - | - |
3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
4. Finanziamenti | 13.039 | 12.783 |
a) Amministrazioni pubbliche | - | - |
b) Banche | - | - |
c) Altre società finanziarie | 13.039 | 12.783 |
di cui: imprese di assicurazioni | 13.039 | 12.783 |
d) Società non finanziarie | - | - |
e) Famiglie | - | - |
Totale | 13.039 | 12.783 |
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica
Voci/Valori | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
1. Titoli di debito | 44.385 | - | - | 42.494 | - | - |
1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
1.2 Altri titoli di debito | 44.385 | - | - | 42.494 | - | - |
2. Titoli di capitale | - | - | 9 | - | - | 30 |
3. Finanziamenti | - | - | - | - | ||
Totale | 44.385 | - | 9 | 42.494 | - | 30 |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
Il portafoglio al 31/12/2020 è rappresentato da titoli di Stato BTP (44.385,5 migliaia) e da titoli di capitale (8,5 migliaia).
L’incremento rispetto al 31/12/2019 è dovuta alle compravendite di titoli di Stato BTP operate nell’anno (acquisti 100,4 milioni e vendite 96,9 milioni in termini di valore nominale) che hanno generato utili da cessione per +1.894,9 migliaia nonché agli effetti valutativi al 31/12/2020 con impatto a patrimonio netto (+41,3 migliaia) derivanti dalle variazioni di mercato correlate all'andamento economico congiunturale italiano.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti
31/12/2020 | 31/12/2019 | |
1. Titoli di debito a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazioni d) Società non finanziarie 2. Titoli di capiale a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazioni d) Società non finanziarie 3. Finanziamenti a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazioni d) Società non finanziarie e) Famiglie | 44.385 44.385 - - - - 9 - - - - 0 - - - - - - - | 00.000 00.000 - - - - 00 - - - - 30 - - - - - - - |
Totale | 44.394 | 42.524 |
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off parziali complessivi | ||||||
Secondo stadio | Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||
Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito | |||||||
Titoli di debito | 44.414 | - | - | - | (29) | - | - | - |
Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
Totale 31-12-2020 | 44.414 | - | - | - | (29) | - | - | - |
Totale 31-12-2019 | 42.524 | - | - | - | (30) | - | - | - |
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche
Composizione | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||||||
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | |
1. Depositi e conti correnti | 144.243 | - | - | - | - | 144.243 | 000.000 | - | - | - | - | 000.000 |
2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.1 Pronti xxxxxx xxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
0.0 Leasing finanziario | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.3 Factoring | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
- pro-solvendo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
- pro-soluto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.4 Altri xxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
0. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.1 titoli xxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
0.0 altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
4. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Totale | 000.000 | - | - | - | - | 000.000 | 142.059 | - | - | - | - | 142.059 |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |