“SFCR”)
xxxx assicurazioni
Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia
Relazione unica sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria al 31.12.2023
(“Solvency and Financial Condition Report”
- “SFCR”)
Relazione Unica sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria al 31.12.2023
(“Solvency and Financial Condition Report” -
“SFCR”)
Relazione Unica del Gruppo Sara Assicurazioni
INDICE
PREMESSA 1
SINTESI 3
A - ATTIVITÀ E RISULTATI 8
A.1 Attività 8
A.1.1 Informazioni societarie 8
A.1.2 Struttura del Gruppo Sara e Area di Consolidamento 10
A.1.3 Le principali operazioni e transazioni all’interno del Gruppo Sara 10
A.1.4 Aree di attività del Gruppo Sara 10
A.1.5 Fatti significativi avvenuti nel corso dell’esercizio 2023 12
A.2 Risultati di sottoscrizione 12
A.2.1 Risultati di sottoscrizione dell’esercizio 2023 12
A.2.1.1 Risultati di sottoscrizione di Sara Assicurazioni 13
A.2.1.2 Risultati di sottoscrizione di Sara Vita 14
A.2.1.3 Risultati di sottoscrizione del Gruppo Sara 15
A.3 Risultati degli investimenti 16
A.3.1 Risultati dell’attività di investimento nell’esercizio 2023 16
A.3.1.1 Risultati degli investimenti di Sara Assicurazioni 16
A.3.1.2 Risultati degli investimenti di Sara Vita 18
A.3.1.3 Risultati degli investimenti del Gruppo Sara 20
A.3.2 Investimenti in cartolarizzazioni 21
A.4 Risultati di altre attività 22
A.4.1 Altri ricavi e costi di Sara Assicurazioni 22
A.4.2 Altri ricavi e costi di Sara Vita 22
A.4.3 Altri ricavi e costi del Gruppo Sara 23
A.4.4 Utilizzo di contratti di leasing 23
A.5 Altre informazioni 23
CAPITOLO B - SISTEMA DI GOVERNANCE 24
B.1 Informazioni generali sul sistema di governance 24
B.1.1 Sistema di corporate governance 24
B.1.2 Direzione e coordinamento della Capogruppo 24
B.1.3 Coerenza all’interno del Gruppo nei sistemi di controlli interni e gestione dei rischi 25
B.1.4 Ruolo e composizione dell’Organo Amministrativo 25
B.1.5 Comitati interni al Consiglio di Amministrazione 27
B.1.6 Funzioni fondamentali 27
B.1.7 Consolidamento del sistema di governance 28
B.1.8 Politica retributiva 28
B.1.9 Operazioni sostanziali effettuate durante il periodo di riferimento con gli azionisti, con le persone che esercitano una notevole influenza
sull’impresa e con i membri dell’organo amministrativo, direttivo o di vigilanza 30
B.2 Requisiti e criteri di idoneità alla carica 30
B.3 Sistema di gestione dei rischi, compresa la valutazione interna del rischio e della solvibilità 33
B.3.1 Identificazione dei rischi rilevanti 34
B.3.2 Valutazione dei rischi 34
B.3.3 Monitoraggio dei rischi 36
B.3.4 Escalation 37
B.3.5 Reporting in materia di rischio 38
B.4 Sistema di controllo interno 38
B.4.1 Funzione di verifica della conformità 39
B.5 Funzione di revisione interna 41
B.6 Funzione Attuariale 43
B.7 Esternalizzazione 45
B.8 Altre informazioni 46
B.8.1 Valutazione dell’adeguatezza del sistema di governance in rapporto alla natura, alla portata ed alla complessità dei rischi inerenti l’attività 46
CAPITOLO C - PROFILO DI XXXXXXX 00
X.0 Xxxxxxx di sottoscrizione 48
X.0 Xxxxxxx xx xxxxxxx 00
X.0 Xxxxxxx di credito 56
C.4 Rischio di liquidità 57
C.5 Rischio operativo e Rischio Cyber 58
C.6 Altri rischi sostanziali 59
C.6.1 Rischi non inclusi nel perimetro della Formula Standard 59
C.7 Altre informazioni 61
C.7.1 Stress Test 61
C.7.2 Concentrazione dei rischi 61
D - VALUTAZIONE AI FINI DI SOLVIBILITÀ 62
D.1 Attività 64
D.1.1 Criteri di valutazione delle Attività e differenze quantitative tra il Market Value Balance Sheet
e il Bilancio Statutory 65
D.1.1.1 Spese di acquisizione differite 66
D.1.1.2 Attività immateriali 66
D.1.1.3 Attività fiscali differite nette 67
D.1.1.4 Immobili, impianti e attrezzature posseduti per uso proprio 68
D.1.1.5 Investimenti, diversi da attività detenute per contratti index e unit linked 69
D.1.1.6 Attività detenute per contratti index e unit linked 72
D.1.1.7 Altre attività 73
D.1.2 Attività fuori bilancio 73
D.2 Riserve tecniche 74
D.2.1 Sintesi sui criteri di valutazione a confronto 74
D.2.2 Valore delle Riserve tecniche Danni 74
D.2.2.1 Perimetro 74
D.2.2.2 Riserve tecniche consolidate Non Life 75
D.2.2.3 Criteri di valutazione a confronto nel Business Non Life 75
D.2.2.4 Best Estimates Liabilities - Riserva Sinistri 78
D.2.2.5 Risk Margin 79
D.2.2.6 Importi recuperabili dai contratti di riassicurazione 80
D.2.3 Valore delle riserve tecniche Life 81
D.2.3.1 Perimetro 81
D.2.3.2 Riserve tecniche consolidate Life 81
D.2.3.3 Criteri di valutazione a confronto nel Business Life 82
D.2.5 Calcolo delle Riserve tecniche Solvency II Life - Metodologia e Modelli 82
D.2.5.1 Best Estimate Liabilities 82
D.2.5.1.1 Il modello di valutazione 82
D.2.5.2 Ipotesi adottate 84
D.2.5.3 Riassicurazione passiva 89
D.2.5.4 Informazioni sugli effetti dell’applicazione dell’aggiustamento per la volatilità 89
D.3 Altre passività 91
D.3.1 Criteri di valutazione delle Passività e differenze quantitative tra il Bilancio Solvency II e i Bilanci Statutory 92
D.3.1.1 Passività potenziali 92
D.3.1.2 Passività fiscali differite 93
D.3.1.3 Altre passività 93
D.3.2 Passività fuori bilancio 94
D.4 Metodi alternativi di valutazione 95
D.5 Altre informazioni 95
CAPITOLO E - GESTIONE DEL CAPITALE 97
E.1 Fondi propri 97
E.1.1 Premessa 97
E.1.2 Politica di gestione del capitale 98
E.1.3 Fondi propri a copertura del SCR e del MCR 101
E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo 105
E.3 Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo
del requisito patrimoniale di solvibili 109
E.4 Differenze tra la formula standard e il modello interno utilizzato 109
E.5 Inosservanza del requisito patrimoniale minimo e inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità 109
E.6 Altre informazioni 109
ALLEGATI ALLA SFCR 110
Premessa
La presente “Relazione sulla solvibilità e condizione finanziaria” (denominata dalla normativa Solvency II “Solvency and Financial Condition Report” nel seguito anche “SFCR” o “Relazione”) viene redatta dal Gruppo Sara (nel seguito anche “il Gruppo”) in forma unica. Il Gruppo ha fatto richiesta di autorizzazione per predisporre una relazione singola all’IVASS in data 30.01.2017, integrata con ulteriori informazioni fornite alla stessa Autorità di Xxxxxxxxx in data 17.02.2017. Nella presente Relazione saranno pertanto fornite sia le informazioni di Gruppo che quelle relative ad ogni singola compagnia (Sara Assicurazioni Capogruppo e Sara Vita controllata). Il Gruppo Sara, pertanto, è composto da due compagnie assicurative:
• Sara Assicurazioni, controllante, operante nei Rami Danni;
• Sara Vita, controllata al 100% da Sara Assicurazioni, operante nei Rami Vita.
La controllata Sara Vita opera in coerenza con le linee guida proposte dalla Capogruppo ed è gestita tramite full outsourcing da parte delle strutture di Sara Assicurazioni, fatta eccezione per la Direzione Tecnica Vita.
Nel periodo intercorso tra la presentazione dell’istanza e l’esercizio 2023 non vi sono state variazioni nella composizione del Gruppo e sono in essere le medesime condizioni che hanno portato alla scelta da parte dello stesso, e alla conseguente autorizzazione da parte di IVASS, di redigere la relazione unica.
Il presente documento è stato predisposto in applicazione a quanto richiesto:
• dal Regolamento Delegato n. 2015/35 (“Regolamento”), che integra la Direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvency II);
• dal Regolamento IVASS n.33 del 6 dicembre 2016, concernente l’informativa al pubblico dell’IVASS, che contiene disposizioni integrative in materia di contenuti della relazione sulla solvibilità e condizione finanziaria (di seguito SFCR) e della relazione periodica all’IVASS (di seguito RSR);
• dal Regolamento IVASS n.30 del 26 ottobre 2016, concernente disposizioni in materia di vigilanza sulle operazioni infragruppo e sulle concentrazioni di rischi;
• dal Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2452 del 2 dicembre 2015 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le procedure, i formati e i modelli per la relazione relativa alla solvibilità e alla condizione finanziaria conformemente alla Direttiva.
La presente Relazione viene redatta annualmente dal Gruppo con l’obiettivo di fornire chiare e puntuali informazioni al mercato in ossequio alla normativa Solvency II ed è suddivisa in cinque sezioni:
• Sezione A- Attività e Risultati, illustra le attività del Gruppo ed in particolare vengono fornite informazioni sui risultati di sottoscrizione, risultatati di investimento nonché le previsioni sull’andamento tecnico così come risultanti dal piano strategico triennale (2024-2026);
• Sezione B- Sistemi di Governance, riporta le informazioni relative al modello di Governance di cui il Gruppo si è dotato nonché illustra i principali ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione e controllo e delle Funzioni di controllo del Gruppo;
• Sezione C- Profilo di rischio, nella quale è illustrato il profilo di rischio del Gruppo ed i relativi metodi di valutazione e di mitigazione dei rischi a cui il Gruppo è esposto;
• Sezione D- Valutazione ai fini di solvibilità, nella quale sono, in modo analitico e dettagliato, spiegati i criteri di valutazione per la redazione del Bilancio di solvibilità, ed in dettaglio delle poste attive e passive (incluse BEL e Risk Margin), e le differenze di valutazione (nel seguito anche “Adjustment”) rispetto ai principi contabili utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato (IFRS) e dei Bilanci di esercizio delle singole Compagnie (Local Gaap);
• Sezione E- Gestione del capitale, ove si illustra la situazione relativa ai Fondi Propri e alla Solvibilità del Gruppo e delle Compagnie.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla sezione “Sintesi” della presente Relazione.
Alla presente Relazione sono inoltre allegati:
• tutti i modelli quantitativi (Quantitative Reporting Templates) previsti dall’articolo 4 del
Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2452;
• le relazioni della Società di revisione incaricata ai sensi del Regolamento IVASS n. 42/2018 recante disposizioni in materia di revisione esterna dell’Informativa al Pubblico, KPMG S.p.A, relative alle seguenti informazioni contenute nel presente documento riferite al Gruppo Sara, alla controllante Sara Assicurazioni SpA e alla controllata Sara Vita SpA:
o Stato patrimoniale a valori correnti, costituito dai modelli “S.02.01.02 Stato Patrimoniale” ad esclusione delle righe che ospitano i valori di Risk Margin, e della relativa informativa della sezione “D Valutazione ai fini della solvibilità”;
o Fondi Propri, costituito dai modelli “S.23.01.22” (ad esclusione del Requisito patrimoniale di solvibilità “SCR” e del Requisito patrimoniale minimo “MCR”) a livello di Gruppo e “S.23.01.01 – Fondi Propri” a livello individuale (ad esclusione del Requisito patrimoniale di solvibilità “SCR” e del Requisito patrimoniale minimo”MCR”) e relativa informativa contenuta nella sezione E paragrafo “E.1 Fondi Propri”.
Ai sensi degli articoli 4 comma 1 lettera c) e 5 comma 1 lettera c) del Regolamento IVASS n. 42/2018, le relazioni della Società di revisione contengono anche le verifiche effettuate sui Requisiti Patrimoniali di Solvibilità individuali e di Gruppo, mediante una revisione contabile limitata, e relative ai seguenti elementi:
• Requisito Patrimoniale di Solvibilità e Requisito (SCR) Patrimoniale Minimo (MCR), inclusi nei modelli “S.25.01.21 – Requisito patrimoniale di solvibilità per le imprese che utilizzano la formula standard” (SCR individuale), “S.25.01.22 – Requisito patrimoniale di solvibilità per i gruppi che utilizzano la formula standard” (SCR di Gruppo) e “S.28.02.01 – Requisito patrimoniale minimo nel caso di Compagnia Mista” (MCR) “S.28.01.01 – Requisito patrimoniale minimo” (MCR) e l’informativa contenuta nella sezione “E.2. – Requisito Patrimoniale di Solvibilità e Requisito Patrimoniale Minimo”.
Laddove non specificato diversamente, i dati sono espressi in migliaia di Euro.
Sintesi
Attività e risultati
Nel “Capitolo A - Attività e risultati” vengono fornite informazioni relative alla strategia del Gruppo e alla posizione della stessa nel mercato di riferimento; inoltre sono illustrati i risultati della stessa al 31.12.2023 con i dati prospettici in linea con il Piano Strategico.
Il Piano Strategico per il periodo 2024-2026, presentato al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 febbraio 2023 è stato sviluppato, in continuità con il triennio appena concluso.
Il Piano Strategico del Gruppo è stato elaborato con l’obiettivo di proseguire la gestione efficiente del capitale disponibile, anche attraverso opportune linee guida strategiche in materia di investimenti, e puntando a confermare il percorso di crescita del fatturato registrato nel corso dei precedenti esercizi. Come sempre, sarà riservata grande attenzione non solo al business, ma anche allo sviluppo del proprio capitale umano.
Per il triennio a venire, nonostante il contesto economico continua ad essere caratterizzato da uno scenario di profonda incertezza, con le tensioni geopolitiche che determinano uno stato di grande precarietà ed attese per un rallentamento del ciclo economico globale, la strategia di Xxxx, in continuità con quella attuata negli ultimi anni e per continuare il percorso di una crescita sostenibile, sarà rivolta al contenimento dei costi medi per i sinistri, al recupero del premio medio RC Auto (di seguito anche “RCA”) ed all’adeguamento delle tariffe e delle politiche assuntive per i prodotti potenzialmente impattati degli eventi naturali estremi, anche in considerazione dell’adeguamento normativo in fase di definizione. Come sempre, grande attenzione verrà riservata alla gestione efficiente del capitale umano e finanziario, oltre che alla Sostenibilità relativamente alle tematiche di Environment, Social e Governance (di seguito anche “ESG”).
Il piano strategico prevede che la raccolta, per il Business Danni, passi da 689 milioni di Euro del 2023 a 818 milioni di Euro del 2026.
Inoltre il Gruppo, pur prevedendo di mettere in atto azioni volte a proteggere la redditività del portafoglio a fronte di un aumento sostenibile del rischio intrapreso in logica Solvency II, punta ad ottenere un costante miglioramento del risultato dell’attività mobiliare, passando da 53 milioni di Euro del 2024 alle 58 milioni di Euro del 2026.
Alla luce dei risultati economici prospettati, pertanto, come evidenziato in dettaglio nel “Capitolo A - Attività e risultati”, nel complesso si prevede un risultato netto nel triennio positivo, capace di remunerare il capitale attraverso un ROE netto che si stima essere pari al 4,0% nel 2024, 5,5% nel 2025 e 6,3% nel 2026.
Inoltre il Gruppo, per il business vita, si punta ad ottenere un costante miglioramento del risultato
dell’attività mobiliare, passando da 45 milioni di Euro del 2023 ai 48 milioni di Euro del 2026.
Alla luce dei risultati economici prospettati, pertanto, come evidenziato in dettaglio nel “Capitolo A - Attività e risultati”, nel complesso Sara Vita prevede un risultato netto 2026 positivo, capace di remunerare il capitale attraverso un ROE netto che si stima essere pari al 5,7%.
Sistema di governance
Nel “Capitolo B - Sistema di governance” viene fornita una rappresentazione di sintesi del sistema di governance del Gruppo Sara; la governance societaria del Gruppo è assicurata attraverso il modello tradizionale costituito dal Consiglio di Amministrazione delle singole compagnie, responsabile degli atti necessari al raggiungimento degli scopi sociali, e dal Collegio Sindacale incaricato dei controlli di legge.
Presso l’Organo Amministrativo della Capogruppo sono istituiti appositi Comitati con funzioni propositive e consultive al fine di fornire un supporto specialistico nella formulazione delle strategie aziendali.
L’Alta Direzione delle Società del Gruppo è affidata ad un Direttore Generale i cui poteri e le conseguenti deleghe sono determinati, in via esclusiva, dall’Organo Amministrativo.
La struttura del Gruppo ed i rapporti tra le Società che lo compongono sono regolati dalla Politica in materia di sistema del governo societario, al fine di consentire il pieno esercizio, da parte della Capogruppo, delle attività di indirizzo, governo e controllo. In tal contesto è istituita la posizione del Direttore Generale di Gruppo al fine di fornire adeguato coordinamento e omogeneità tra la Capogruppo e le Controllate.
Le funzioni fondamentali sono poste a diretto a riporto dell’Organo Amministrativo delle singole società assicurative del Gruppo.,
Le Società del Gruppo sono dotate di apposita politica retributiva, definita dal Consiglio di Amministrazione e approvata dall’Assemblea degli Azionisti, coerente con gli interessi di lungo termine della stessa e con la sana e prudente gestione dei rischi. Nella stessa politica, sono dettati altresì i principi di remunerazione inerenti amministratori, collegio sindacale, organismo di vigilanza 231, funzioni di controllo, direttore generale e ulteriore personale rilevante.
Le situazioni di potenziale/effettivo conflitto di interesse sono gestite attraverso opportune linee guida in tema di informativa sulle operazioni con parti correlate e/o operazioni riservate a competenza deliberativa/autorizzativa dell’Organo Amministrativo. Sono altresì rappresentate le operazioni sostanziali effettuate con gli azionisti, con le persone che esercitano una notevole influenza e con i membri dell’Organo Amministrativo, direttivo o di vigilanza, con particolare riferimento ai dividendi distribuiti, agli interessi corrisposti in virtù di un prestito obbligazionario ed ai rapporti con l’Automobile Club d’Italia.
Il Gruppo ha inoltre definito i requisiti e i criteri di idoneità alla carica,, individuati nella relativa Politica di Fit and Proper, per gli esponenti aziendali, i Titolari e coloro che svolgono le Funzioni fondamentali, nonché l’ulteriore personale rilevante.
Le Società del Gruppo sono dotate di un sistema di gestione dei rischi composto da processi strutturati volti a massimizzare il rendimento da conseguire sulla base della propensione al rischio definito dal Consiglio di Amministrazione e le cui linee guida sono definite in specifiche politiche.
La Funzione Risk Management è posta a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione delle singole società assicurative del Gruppo ed ha svolto attività di identificazione, valutazione, monitoraggio, escalation e reporting dei rischi.
Il sistema dei controlli interni del Gruppo, proporzionato alla natura, portata e complessità dei rischi aziendali attuali e prospettici, è improntato a principi di integrità, cultura del controllo, chiara attribuzione di ruoli e responsabilità e adeguati livelli di indipendenza e di presidio autorizzativo. La gestione e valutazione dei rischi nel Gruppo si basa sia sulla gestione operativa delle funzioni responsabili dei processi che sulle attività delle funzioni di controllo. Il Gruppo è altresì dotato di un Codice Etico e di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, ed il sistema dei controlli interni poggia su un impianto normativo e documentale tale da consentire il corretto svolgimento delle attività nel rispetto degli indirizzi aziendali, delle indicazioni degli Organi di Vigilanza e delle disposizioni di legge.
La verifica della conformità è effettuata dalla Funzione Compliance e Antiriciclaggio che è posta a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione delle singole società assicurative del Gruppo, e svolge le proprie attività nel rispetto di quanto previsto dalla specifica politica approvata dal Consiglio di Amministrazione.
La Funzione di Revisione Interna è posta a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione delle singole società assicurative del Gruppo e svolge la propria attività nel rispetto della specifica politica approvata dal Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema di controllo interno.
La Funzione Attuariale è posta a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione delle singole Società assicurative del Gruppo e svolge la propria attività nel rispetto di quanto previsto dalla specifica politica approvata dal Consiglio di Amministrazione.
Il Gruppo ha inoltre definito una politica in materia di esternalizzazioni che consente il monitoraggio costante delle attività esternalizzate, la conformità alle disposizioni di legge nonché il rispetto dei limiti operativi e delle soglie di tolleranza al rischio definite. Con riferimento all’esternalizzazione di attività cruciali o importanti, infine, il Gruppo ha in essere contratti di outsourcing in area assicurativa, IT e customer center.
Con riferimento ad accordi di esternalizzazione infragruppo, la società Controllata ha esternalizzato presso la Capogruppo, alcuni servizi di supporto.
Profilo di Rischio
Il “Capitolo C - Profilo di Rischio” è stato redatto al fine di fornire le principali informazioni qualitative e quantitative relative al profilo di rischio del Gruppo e delle singole Compagnie, separatamente per tutte le seguenti categorie di rischio:
a) rischio di sottoscrizione;
b) rischio di mercato;
c) rischio di credito;
d) rischio di liquidità;
e) rischio operativo;
f) altri rischi sostanziali.
Come illustrato nel paragrafo relativo al Sistema di Gestione dei Rischi, per le valutazioni quantitative del profilo di rischio il Gruppo adotta la Formula Standard, in linea con le specifiche tecniche più recenti. Con particolare riferimento al modulo di rischio Non-Life, le valutazioni vengono effettuate tramite l’utilizzo dei Parametri Specifici di Impresa (“Undertaking Specific Parameters” - “USP”) di Sara Assicurazioni per le seguenti aree di attività:
● Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli (Rami ministeriali 10);
● Altre assicurazioni auto (Ramo ministeriale 3);
● Assicurazione contro l’incendio ed altri danni a beni (Rami ministeriali 8 e 9);
● Assicurazione sulla responsabilità civile generale (Ramo ministeriale 13).
Per tutte le valutazioni è stato utilizzato, inoltre, il Volatility Adjustment quale misura di aggiustamento della volatilità della curva dei tassi di interesse risk free.
Alla luce dell’applicazione delle metodologie illustrate, al 31.12.2023 il requisito patrimoniale di solvibilità (“Solvency Capital Requirement” - “SCR”) del Gruppo risulta pari a 278.991 migliaia di Euro a cui fanno ampiamente fronte i fondi propri (“Own Funds” - “OF”) per un ammontare pari a 1.035.290 migliaia di Euro determinando, di conseguenza, un rapporto di copertura (“Solvency Ratio”) del 371%. Anche le
valutazioni della solvibilità condotte con riferimento alle singole Compagnie, hanno evidenziato una buona solidità patrimoniale. Di seguito si riporta un prospetto riepilogativo dei principali risultati ottenuti per singolo modulo di rischio relativamente ai dati al 31.12.2023:
SCR (gross) al 31.12.2023 | Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx |
SCR Market risk | 225.798 | 199.961 | 72.718 |
SCR Counterparty Default risk | 29.096 | 24.017 | 5.483 |
SCR Life risk | 83.593 | - | 83.593 |
SCR Non Life risk | 189.842 | 189.842 | - |
SCR Health risk | 23.707 | 23.689 | 34 |
Diversification | -177.431 | -112.307 | -36.224 |
Basic SCR | 374.605 | 325.202 | 125.604 |
SCR Operational risk | 30.470 | 25.626 | 5.277 |
Adjustment per RFF | 4.011 | - | 311 |
Adjustment TP | -54.164 | - | -63.821 |
Adjustment DT | -75.778 | -73.120 | -16.169 |
SCR | 279.143 | 277.708 | 51.202 |
Valutazione a fini di solvibilità
Nella sezione “D - Valutazione a fini di solvibilità”, vengono fornite le informazioni relative ai criteri di valutazione del Bilancio Solvency II, analizzando poi le differenze con i Principi sottostanti alla redazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Sara (IAS/IFRS) e delle due Compagnie del Gruppo (Principi Contabili Italiani o Local).
Nel Capitolo vengono fornite anche informazioni di carattere quantitativo su tutte le voci più rilevanti del MVBS, opportunamente confrontate con le rispettive voci dei Bilanci del Gruppo Sara, Consolidato e Individuali, attraverso l’ausilio di apposite tabelle.
Nel dettaglio, le informazioni fornite hanno come oggetto le seguenti poste dell’attivo e del passivo:
• tra le Attività di cui al paragrafo D.1, si analizzano, tra le altre, le Attività fiscali differite nette e gli
Investimenti, con specifici focus sui valori mobiliari e immobiliari;
• le Riserve tecniche, trattate nel paragrafo D.2, declinate in Migliore stima delle passività (“Best Estimate Liabilities” - “BEL”) premi e sinistri e nel Margine di Rischio (“Risk Margin” - “RM”), opportunamente confrontate con le Riserve tecniche del Bilancio Consolidato e dei Bilanci
individuali di Sara Assicurazioni e Sara Vita. Nel sotto-paragrafo D.2.6 è presente anche l’analisi sugli effetti dell’applicazione del Volatility Adjustment;
• tra le Altre passività di cui al paragrafo D.3, si analizzano, tra le altre, le Passività potenziali e le
Passività relative agli accantonamenti ai sensi dello IAS 19.
Gestione del capitale
Nel “Capitolo E - Gestione del capitale”, dopo un opportuno richiamo all’attuale regolamentazione sul capitale di vigilanza e sulla politica di capital management vigente nel Gruppo, viene illustrata la situazione relativa ai fondi propri e alla solvibilità del Gruppo e delle Compagnie al 31 dicembre 2023.
Nelle seguenti tabelle si ha una sintetica rappresentazione dei valori:
Fondi propri | Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita |
Capitale sociale ordinario versato | 48.600 | 48.600 | 76.000 |
Riserva di riconciliazione | 980.615 | 978.740 | 127.633 |
Totale "Tier 1 unrestricted" | 1.029.215 | 1.027.340 | 203.633 |
Azioni privilegiate | 6.075 | 6.075 | - |
Totale "Tier 1 restricted" | 6.075 | 6.075 | - |
Totale fondi propri di base | 1.035.290 | 1.033.415 | 203.633 |
Totale fondi propri ammissibili | 1.035.290 | 1.033.415 | 203.633 |
Di cui Tier 1 | 1.035.290 | 1.033.415 | 203.633 |
Di cui Tier 1 restricted | 6.075 | 6.075 | - |
Solvibilità | Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita |
SCR | 278.991 | 277.708 | 51.202 |
Totale fondi propri ammissibili | 1.035.290 | 1.033.415 | 203.633 |
Solvency Ratio | 371% | 372% | 398% |
MCR | 138.043 | 124.969 | 13.075 |
Totale fondi propri ammissibili alla copertura del MCR | 1.035.290 | 1.033.415 | 203.633 |
Rapporto di copertura del MCR | 750% | 827% | 1557% |
I fondi propri del Gruppo e di Sara Assicurazioni sono al netto di 15.906 migliaia di Euro di dividendi da distribuire da Sara Assicurazioni.
Nel corso dell’esercizio non sono stati rilevati periodi nei quali il Gruppo non abbia coperto il proprio
requisito patrimoniale di solvibilità o il proprio requisito patrimoniale minimo.
A - Attività e risultati
A.1 Attività
A.1.1 Informazioni societarie
Il Gruppo Sara, iscritto all’albo dei gruppi assicurativi al n. 001, è composto da una Società capogruppo, Sara Assicurazioni, operante nel Business Danni, e da una Società controllata al 100%, Sara Vita, operante nel Business Vita e da Sara Services una New Co., costituita il 26 luglio 2023, che è entrata a far parte del Gruppo Assicurativo Xxxx quale società strumentale, avendo come scopo sociale lo svolgimento di servizi strumentali rispetto all’attività assicurativa di Sara, quali attività di tipo commerciale e di sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi e prodotti tecnologici relativi al settore della mobilità.
Entrambe le Compagnie, la cui forma giuridica è la “Società per azioni”, hanno la propria sede legale in Xxxx, Xxx Xx x. 00 come Sara Services che è invece una società a responsabilità limitata.
Il Gruppo è soggetto a vigilanza da parte di IVASS che ha sede legale in Roma, Via del Quirinale n. 21, responsabile della vigilanza finanziaria dello stesso.
Il Revisore esterno del Bilancio Consolidato e del Bilancio delle singole Compagnie del Gruppo è KPMG SpA., con sede legale e amministrativa in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxx x. 00.
Le partecipazioni rilevanti al capitale della Capogruppo, secondo le risultanze del libro soci alla data della presente SFCR, risultano essere le seguenti:
• Automobile Club d’Italia: 80,00%;
• Società Reale Mutua di Assicurazioni: 14,65%;
• Assicurazioni Generali SpA.: 5,00%;
• Automobile Club Provinciali 0,35%
Nella tabella che segue si riporta l’elenco di tutti i soggetti controparti di operazioni infragruppo ai sensi dell’art. 5 del Regolamento IVASS n. 30, con l’indicazione dei rispettivi assetti societari e del rapporto con la capogruppo Xxxx Assicurazioni SpA.
Si evidenzia che nell’elenco delle controparti non è stato inserito l’Automobile Club d’Italia, né le imprese da questo controllate o partecipate. Ciò in quanto l’Automobile Club d’Italia non rientra nella definizione di controparte di cui all’art. 5 del Regolamento.
Nella sua qualità di soggetto pubblico, infatti, l’ACI esula dalla definizione di “impresa” o di “persona fisica” controllante o partecipante cui il Codice delle Assicurazioni Private fa riferimento negli articoli n. 211 e n. 215.
Generali Italia S.p.A.
5,00%
STRUTTURA AZIONARIA
0,35%
% detenuta da alcuni
Automobile Club Provinciali
100,00%
100,00%
80,00%
14,65%
Automobile Club d’Italia- A.C.I.
Società Reale Mutua di Assicurazioni
Sono inoltre definite controparti, ai sensi del citato art. n.5, le Società o le persone fisiche che rientrano nella definizione di parti correlate.
Codice fiscale/ P.IVA | Denominazione | Assetto Proprietario | Rapporti con gli Azionisti |
00408780583 | Sara Assicurazioni S.p.A. | - 80% ACI - 14,65% Reale Mutua - 5% Generali Italia - 0,35% Automobile Club Provinciali | |
07103240581 | Xxxx Xxxx X.x.X. | 100% Sara Assicurazioni | Controllo |
17263371001 | Sara Services S.r.l | 100% Sara Assicurazioni | Controllo |
I titolari delle partecipazioni qualificate del Gruppo Sara sono:
• Automobile Club d’Italia, con sede in Xxxx, Xxx Xxxxxxx x. 0, con l’80%;
• Società Reale Mutua di Assicurazioni, con sede in Torino, Via Corte d’Appello n. 11, con una
partecipazione pari al 14,65%.
A.1.2 Struttura del Gruppo Sara e Area di Consolidamento
La struttura giuridica, organizzativa e gestionale del Gruppo Sara è lineare, in quanto la Capogruppo detiene il 100% del Capitale sociale di un’unica Società, Sara Vita SpA. Nell’Area di Consolidamento considerata per il Bilancio consolidato IAS/IFRS e per il Bilancio di Gruppo Solvency II, però, è presente anche il Fondo Helios, un Fondo Immobiliare di cui Sara Assicurazioni è quotista al 100%, gestito da InvestiRE SGR SpA., con sede in Roma, Via Po 16° e la NewCo Sara Services s.r.l., società che svolge servizi correlati al business della Capogruppo. In dettaglio, in data 19 gennaio 2023 il Gruppo Sara ha comunicato in via preventiva ad IVASS la volontà di acquisire una partecipazione di controllo totalitaria non consistente nella costituzione di una Newco, qualificata come “società strumentale”, che svolge attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi e prodotti tecnologici. L’iscrizione nel Registro delle Imprese dell’atto costitutivo della Newco, denominata “Sara Services s.r.l.”, è avvenuto in data 26 luglio 2023 ed è stato successivamente comunicato all’Autorità di vigilanza in data 7 agosto 2023.
A.1.3 Le principali operazioni e transazioni all’interno del Gruppo Sara
Di seguito sono riportate le principali partite infragruppo rilevate nel corso dell’esercizio 2023, a prescindere dalla loro significatività ai sensi del Regolamento IVASS n.30. Il perimetro di riferimento è l’Area di Consolidamento del Gruppo Sara ed i rapporti tra quest’ultimo e la “controllante” ACI:
• Sara Assicurazioni possiede il 100% del Capitale Sociale dell’impresa Sara Vita, Società operante nel Settore Assicurativo Vita; il valore di tale partecipazione nel Bilancio local della Capogruppo pari a 81.945 migliaia di Euro, per un controvalore di mercato pari a 203.634 migliaia di Euro;
• Sara Assicurazioni possiede il 100% delle quote del Fondo Immobiliare denominato Fondo Helios, che gestisce quasi totalmente il patrimonio immobiliare del Gruppo Sara, considerato accessorio all’attività di investimento delle Società assicurative del Gruppo. Il valore di tale quota nel Bilancio Local di Sara Assicurazioni è pari a 156.073 migliaia di Euro, con un controvalore di mercato pari a 164.653 migliaia di Euro;
• Sara Assicurazioni ha un’esposizione creditoria netta pari a 3.935 migliaia di Euro verso la controllata Sara Vita per ciò che concerne i rapporti derivanti da prestito del personale, prestazioni di servizi connessi all’attività informativa, amministrativa e finanziaria. Per tali operazioni, la Capogruppo ha registrato costi per conto di terzi, opportunamente recuperati in forza dei contratti in essere con la Controllata, pari a 1.499 migliaia di Euro; inoltre, ha registrato 919 migliaia di Euro tra i costi di gestione per il prestito di personale della Controllata;
• l’esposizione creditoria netta verso la controllante Automobile Club d’Italia è pari ad un debito di 2.105 migliaia di Euro. Sono stati imputati a Conto Economico 2.257 migliaia di Euro, riferiti prevalentemente a contributi per lo sviluppo dell’attività assicurativa. Con la Controllata sussistono inoltre rapporti riferiti alla commercializzazione delle tessere ACI, abbinate a prodotti assicurativi Sara e a locazioni di immobili;
• Il Gruppo non ha effettuato operazioni infragruppo con prodotti derivati nel periodo di riferimento.
A.1.4 Aree di attività del Gruppo Sara
Il Gruppo Sara opera nel mercato assicurativo in due segmenti di attività:
• Business Danni: l’attività viene esercitata attraverso la capogruppo Sara Assicurazioni che, sia direttamente, sia indirettamente tramite il Fondo Helios di cui è quotista al 100%, gestisce totalmente il patrimonio immobiliare del Gruppo, considerato accessorio all’attività di investimento;
• Business Vita: l’attività viene esercitata attraverso la controllata Sara Vita.
Il Gruppo Sara opera quasi esclusivamente in Italia, registrando soltanto una raccolta premi marginale in libera prestazione di servizi in Germania attraverso contratti conclusi nell’attività Perdite pecuniarie di vario genere con case automobilistiche operanti sul mercato europeo o Società che forniscono servizi di mobilità su scala paneuropea.
Il Gruppo opera nelle seguenti Aree di Attività (Line of Business o “LOB”), così come definite nell’Allegato
I del Regolamento Delegato 2015/35 della Commissione Europea:
Business Danni | ||
A | Obbligazioni di assicurazione non vita | |
1 | Assicurazione spese mediche | Obbligazioni di assicurazione spese mediche in cui l’attività sottostante non è praticata su una base tecnica simile a quella dell’assicurazione vita. |
2 | Assicurazione protezione del reddito | Obbligazioni di assicurazione protezione del reddito in cui l’attività sottostante non è praticata su una base tecnica simile a quella dell'assicurazione vita, diverse dalle obbligazioni comprese nell'area di attività 3. |
3 | Assicurazione di compensazione dei lavoratori | Obbligazioni di assicurazione malattia collegate a incidenti e infortuni sul lavoro e a malattie professionali in cui l’attività sottostante non è praticata su una base tecnica simile a quella dell'assicurazione vita. |
4 | Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli | Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni responsabilità risultante dall’uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore). |
5 | Altre assicurazioni auto | Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni danno subito da veicoli terrestri (inclusi i veicoli ferroviari). |
6 | Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni danno subito da veicoli marittimi, lacustri e fluviali e da veicoli aerei, nonché ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto. Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni responsabilità risultante dall’uso di veicoli aerei, marittimi, lacustri e fluviali (compresa la responsabilità del vettore). |
7 | Assicurazione incendio e altri danni ai beni | Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni danno subito dai beni diversi da quelli compresi nelle aree di attività 5 e 6 causato da incendio, esplosione, elementi naturali inclusi tempesta, grandine o gelo, energia nucleare, cedimento del terreno, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto. |
8 | R.C. generale | Obbligazioni di assicurazione che coprono ogni responsabilità diversa da quelle di cui alle aree di attività 4 e 6. |
9 | Assicurazione credito e cauzione | Obbligazioni di assicurazione che coprono insolvibilità, credito all’esportazione, vendita a rate, credito ipotecario, credito agricolo e cauzione diretta e indiretta. |
10 | Assicurazione tutela giudiziaria | Obbligazioni di assicurazione che coprono la tutela giudiziaria. |
11 | Assistenza | Obbligazioni di assicurazione che coprono l’assistenza alle persone in difficoltà nel corso di spostamenti o di assenza dal loro domicilio o dalla loro residenza abituale. |
12 | Perdite pecuniarie di vario genere | Obbligazioni di assicurazione che coprono i rischi di disoccupazione, insufficienza di entrate, intemperie, perdite di utili, persistenza di spese generali, spese commerciali impreviste, perdita di valore venale, perdita di fitti e di redditi, perdite commerciali indirette diverse da quelle succitate, altre perdite pecuniarie (non commerciali), nonché ogni altro rischio dell'assicurazione non vita non coperto dalle aree di attività da 1 a 11. |
B | Obbligazioni di riassicurazione proporzionale non vita |
Business Danni | ||
13- 24 | Obbligazioni di riassicurazione proporzionale riguardanti le obbligazioni comprese nelle aree di attività da 1 a 12 rispettivamente | |
C | Obbligazioni di riassicurazione non proporzionale non vita | |
25 | Riassicurazione non proporzionale malattia | Obbligazioni di riassicurazione non proporzionale riguardanti le obbligazioni di assicurazione comprese nelle aree di attività da 1 a 3. |
26 | Riassicurazione non proporzionale danni a beni RC | Obbligazioni di riassicurazione non proporzionale riguardanti le obbligazioni di assicurazione comprese nelle aree di attività 4 e 8. |
27 | Riassicurazione non proporzionale marittima, aeronautica e trasporti | Obbligazioni di riassicurazione non proporzionale riguardanti le obbligazioni di assicurazione comprese nell'area di attività 6. |
28 | Riassicurazione non proporzionale danni a beni non RC | Obbligazioni di riassicurazione non proporzionale riguardanti le obbligazioni di assicurazione comprese nelle aree di attività 5, 7 e da 9 a 12. |
Business Vita | ||
D | Obbligazioni di assicurazione vita | |
30 | Assicurazione con partecipazione agli utili | Obbligazioni di assicurazione con partecipazione agli utili. |
31 | Assicurazione collegata a indici e a quote | Obbligazioni di assicurazione con prestazioni collegate a indici e a quote. |
A.1.5 Fatti significativi avvenuti nel corso dell’esercizio 2023
Si segnala che nel corso dell’esercizio 2023 non vi sono stati eventi aziendali che hanno avuto impatto significativo sul Business svolto dal Gruppo Sara.
A.2 Risultati di sottoscrizione
A.2.1 Risultati di sottoscrizione dell’esercizio 2023
Di seguito si descrivono i ricavi e i costi di sottoscrizione della capogruppo Sara Assicurazioni e della controllata Sara Vita per le aree di attività sostanziali, tenendo presente che le due Compagnie operano quasi esclusivamente in Italia, registrando soltanto una raccolta premi marginale da parte della Capogruppo, in libera prestazione di servizi, attraverso contratti conclusi nell’attività Perdite pecuniarie di vario genere con case automobilistiche operanti sul mercato europeo o Società che forniscono servizi di mobilità su scala paneuropea. Il volume dei premi raccolti in LPS, imputati nel conto economico 2022, è di 3.615 migliaia di Euro, per l’attività effettuata in Germania.
Stesse informazioni, suddivise tra il Business Danni e il Business Vita, verranno fornite per il Gruppo Sara, indicando opportunamente le differenze che sussistono tra il Bilancio consolidato IAS/IFRS e i Bilanci individuali Local delle due Compagnie.
A.2.1.1 Risultati di sottoscrizione di Sara Assicurazioni
Il risultato dell’attività di sottoscrizione della Capogruppo suddiviso per area di attività (Line of business, “LOB”), pari al saldo tecnico lordo del lavoro diretto e indiretto del Bilancio civilistico a cui viene sommata la riserva di perequazione, è riportato nella seguente tabella, le cui informazioni sono in parte contenute nel QRT S.05.01.01.
Aree di attività - Business Xxxxx | Xxxxx di competenza | Sinistri verificatisi | Variazioni delle altre riserve tecniche | Spese sostenute | Altre partite tecniche | Risultato di sottoscrizi one del lavoro diretto e indiretto 2023 | Risultato di sottoscrizione del lavoro diretto e indiretto 2022 | |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | F=A- B+C-D+E | F=A-B+C- D+E | ||
Aree di attività per: obbligazioni di assicurazione e di riassicurazion e non vita (attività diretta e riassicurazion e proporzionale accettata) | Assicurazione spese mediche | 16.349 | 12.000 | -18 | 1.716 | -196 | 2.419 | -1.170 |
Assicurazione protezione del reddito | 60.915 | 11.470 | - | 25.754 | -503 | 23.188 | 20.788 | |
Assicurazione di compensazione dei lavoratori | - | - | - | - | - | - | - | |
Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli | 344.184 | 283.817 | - | 68.582 | -1.173 | -9.388 | 3.856 | |
Altre assicurazioni auto | 82.438 | 65.757 | -61 | 26.017 | -92 | -9.489 | 10.679 | |
Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | 2.279 | 84 | - | 100 | -2 | 2.093 | 147 | |
Assicurazione contro l'incendio e altri danni ai beni | 60.326 | 94.482 | -68 | 19.135 | -734 | -54.093 | -2.593 | |
R.C. Generale | 66.444 | 21.624 | - | 22.990 | -1.232 | 20.599 | 27.104 | |
Assicurazione di credito e cauzione | 1.147 | -107 | - | 539 | -39 | 676 | 881 | |
Assicurazione tutela giudiziaria | 11.221 | 3.274 | - | 3.777 | -54 | 4.116 | 4.534 | |
Assistenza | 14.349 | 8.850 | - | 4.185 | -108 | 1.206 | 288 | |
Perdite pecuniarie di vario genere | 7.453 | 4.961 | - | 1.640 | -120 | 733 | -1.123 | |
Totale | 667.105 | 506.212 | -147 | 174.435 | -4.254 | -17.943 | 63.391 |
Il risultato di sottoscrizione, pari a -17.943 migliaia di Euro, è relativo per -18.109 migliaia di Euro al lavoro diretto e per 166 migliaia di Euro al lavoro indiretto.
Il Gruppo non ha effettuato raccolta nelle aree relative alla Riassicurazione non proporzionale.
Di seguito una breve sintesi dei risultati delle principali aree di attività in relazione al risultato di sottoscrizione e/o alla raccolta premi:
• Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e Altre assicurazioni auto, il risultato di sottoscrizione complessivo delle LoB “Auto” registra un utile complessivo di -18.877 migliaia di Euro (14.535 migliaia di Euro nel 2022), di cui -9.388 migliaia di Euro (3.856 migliaia di Euro nel 2022) per la sola componente “Responsabilità civile”.
I premi del lavoro diretto, pari a 344.184 migliaia di Euro aumentano del 6,2% rispetto all’esercizio 2022. Il rapporto sinistri premi di competenza registra un incremento passando dal 69,5% del 2022 al 73,0% del 2023, mentre l’S/P di esercizio, pari al 83,3%, resta sostanzialmente invariato rispetto al 2022 (83,4%). Il combined ratio risulta in aumento (dal 98,9% al 102,7%);
• Assicurazione contro l’incendio e altri danni ai beni, il risultato di sottoscrizione, negativo per 54.093 migliaia di Euro, registra un peggioramento rispetto al 31 dicembre 2022 (negativo per
2.593 migliaia di Euro);
• Assicurazione protezione del reddito, il risultato di sottoscrizione è pari a 676 migliaia di Euro (20.788 migliaia di Euro nel 2022). I premi di competenza sono pari a 60.915 migliaia di Euro (61.458 migliaia di Euro nel 2022);
• Assistenza, il risultato di sottoscrizione in aumento per l’esercizio corrente, è pari a 1.206 migliaia di Euro (288 migliaia di Euro nel 2022). I premi di competenza sono pari a 14.349 migliaia di Euro (13.184 migliaia di Euro nel 2022).
A.2.1.2 Risultati di sottoscrizione di Sara Vita
La Controllata Vita opera esclusivamente in Italia ed effettua solo raccolta diretta; il risultato dell’attività di sottoscrizione suddiviso per area di attività (Line of business, “LOB”), pari al saldo tecnico lordo del bilancio civilistico, è riportato nella seguente tabella, le cui informazioni sono in parte contenute nel QRT S.05.01.01.
Aree di attività - Business Vita | Premi di compete nza | Sinistri verificati si | Variazio ni delle altre riserve tecniche | Spese sostenute | Altre partite tecniche | Risultato di sottoscrizi one 2023 | Risultato di sottoscrizione 2022 | ||
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | F=A-B+C- D+E | F=A-B+C- D+E | |||
Xxxx di attivi tà per: obbl igazi oni di assi cura zion e vita | Assicurazioni malattia | 115 | - | -394 | 147 | 40 | -386 | - | |
Assicurazione con partecipazione agli utili | 113.514 | 115.112 | -24.485 | 8.224 | 38.988 | 4.680 | -13.917 | ||
Assicurazione collegata a indici e a quote | 6.553 | 4.542 | -2.790 | 532 | 2.251 | 939 | 10.019 | ||
Altre assicurazioni vita | 14.671 | 2.782 | -5.978 | 3.755 | 50.39 | 7.194 | 3.207 | ||
Totale | 134.852 | 122.436 | -33.647 | 12.658 | 46.317 | 12.428 | -693 |
Nella voce “Altre partite tecniche” sono inclusi i Redditi degli investimenti al netto della quota trasferita al conto non tecnico (pari a 46.317 migliaia di Euro), come previsto nel bilancio individuale secondo i principi contabili italiani, e al netto delle spese di gestione degli investimenti contemplate nella voce “Spese sostenute” (pari a 472 migliaia di Euro).
Il Fondo Più ha realizzato un tasso di rendimento (riferito al periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre
2023) pari al 3,38% (3,02% nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).
Il Fondo Futuro&Previdenza (ex Orizzonti 2007 dal 30 luglio 2019) ha realizzato un rendimento del 3,01% riferito al periodo 1° ottobre 2022 – 30 settembre 2023 (rendimento del 2,66% al 30 settembre2022).
Si evidenzia che questo fondo è stato istituito al fine di investire la raccolta realizzata a fronte dei prodotti previdenziali Sara Multistrategy PIP e Libero Domani, in conformità con il D. Lgs. 252/2005.
Il rendimento delle singole gestioni continua a mantenersi su livelli soddisfacenti e competitivi.
A.2.1.3 Risultati di sottoscrizione del Gruppo Sara
Il risultato dell’attività di sottoscrizione del Gruppo suddiviso per area di attività (Line of business, “LOB”), pari al saldo tecnico lordo del lavoro diretto e indiretto del Bilancio Consolidato, calcolato secondo le logiche seguite nei Bilanci individuali delle Compagnie del Gruppo e opportunamente modificato in virtù delle specificità di un Bilancio di gruppo e dei principi contabili per esso utilizzati (IAS/IFRS), è riportato nelle seguenti tabelle, una per il Business Danni ed una per il Business Vita, le cui informazioni sono in parte contenute nel QRT S.05.01.02.
Aree di attività - Business Xxxxx | Xxxxx di competenza | Sinistri verificat isi | Variazioni delle altre riserve tecniche | Spese sostenute | Altre partite tecniche | Risultato di sottoscrizione del lavoro diretto e indiretto 2023 | Risultato di sottoscrizio ne del lavoro diretto e indiretto 2022 | |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | F=A-B+C- D+E | F=A-B+C- D+E | ||
Aree di attività per: obbligazioni di assicurazione e di riassicurazione non vita (attività diretta e riassicurazione proporzionale accettata) | Assicurazione spese mediche | 16.349 | 12.000 | -18 | 1.716 | -196 | 2.419 | -1.170 |
Assicurazione protezione del reddito | 60.915 | 11.470 | - | 25.754 | -503 | 23.188 | 20.788 | |
Assicurazione di compensazione dei lavoratori | - | - | - | - | - | - | - | |
Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli | 344.184 | 283.817 | - | 68.582 | -1.173 | -9.388 | 3.856 | |
Altre assicurazioni auto | 82.438 | 65.757 | -61 | 26.017 | -92 | -9.489 | 10.679 | |
Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | 2.279 | 84 | - | 100 | -2 | 2.093 | 147 | |
Assicurazione contro l'incendio e altri danni ai beni | 60.326 | 94.482 | -68 | 19.135 | -734 | -54.093 | -2.593 | |
R.C. Generale | 66.444 | 21.624 | - | 22.990 | -1.232 | 20.599 | 27.104 | |
Assicurazione di credito e cauzione | 1.147 | -107 | - | 539 | -39 | 676 | 881 | |
Assicurazione tutela giudiziaria | 11.221 | 3.274 | - | 3.777 | -54 | 4.116 | 4.534 | |
Assistenza | 14.349 | 8.850 | - | 4.185 | -108 | 1.206 | 288 | |
Perdite pecuniarie di vario genere | 7.453 | 4.961 | - | 1.640 | -120 | 733 | -1.123 | |
Totale | 667.105 | 506.212 | -147 | 174.435 | -4.254 | -17.943 | 63.391 |
Aree di attività - Business Vita | Premi di competenz a | Sinistri verificatisi | Variazioni delle altre riserve tecniche | Spese sostenute | Altre partite tecniche | Risultato di sottoscrizion e 2023 | Risultato di sottoscrizi one 2022 | |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | F=A-B+C- D+E | F=A-B+C- D+E | ||
Aree di attività per: obbligazioni di assicurazione vita | Assicurazioni malattia | 115 | - | -394 | 147 | 40 | -386 | - |
Assicurazione con partecipazion e agli utili | 113.514 | 115.112 | -24.485 | 8.224 | 38.988 | 4.680 | -13.917 | |
Assicurazione collegata a indici e a quote | 6.553 | 4.542 | -2.790 | 532 | 2.251 | 939 | 10.019 | |
Altre assicurazioni vita | 14.671 | 2.782 | -5.978 | 3.755 | 50.39 | 7.194 | 3.207 | |
Totale | 134.852 | 122.436 | -33.647 | 12.658 | 46.317 | 12.428 | -693 |
Di seguito, pertanto, il risultato di sottoscrizione complessivo per il Gruppo Sara:
Risultato di sottoscrizione del lavoro diretto e indiretto 2023 | Risultato di sottoscrizione del lavoro diretto e indiretto 2022 | |
Risultato dell’attività di sottoscrizione Danni | -17.943 | 63.391 |
Risultato dell’attività di sottoscrizione Vita | 12.428 | -693 |
Risultato dell’attività di sottoscrizione del Gruppo | -5.515 | 62.698 |
A.3 Risultati degli investimenti
A.3.1 Risultati dell’attività di investimento nell’esercizio 2023
Il dettaglio dei proventi ed oneri patrimoniali e finanziari correnti, degli utili e perdite da negoziazione e delle riprese e rettifiche di valore sugli investimenti del 2023, registrati in base ai Principi Contabili Italiani dalla capogruppo Sara Assicurazioni e dalla controllata Sara Vita, sono riportati nei paragrafi di seguito.
Stesse informazioni verranno fornite per il Gruppo Sara, indicando opportunamente le differenze che sussistono tra il Bilancio Consolidato IAS/IFRS e i Bilanci individuali Local delle due Compagnie.
A.3.1.1 Risultati degli investimenti di Sara Assicurazioni
Il dettaglio dei proventi ed oneri patrimoniali e finanziari correnti, degli utili e perdite da negoziazione e delle riprese e rettifiche di valore sugli investimenti del 2023, registrati in base ai Principi Contabili Italiani, è riportato nella seguente tabella.
PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Proventi 2023 | Proventi 2022 | Variazione |
Proventi derivanti da investimenti | |||
Xxxxxxx e fabbricati | 6.739 | 5.536 | 1.203 |
Azioni e quote | 1.389 | 1.857 | -468 |
Obbligazioni | 20.313 | 15.658 | 4.655 |
Quote di fondi comuni di investimento | 17.853 | 14.639 | 3.214 |
Depositi bancari e postali | 847 | 45 | 802 |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | 40 | 28 | 12 |
Totale (A) | 47.181 | 37.763 | 9.418 |
Profitti sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 9.637 | 7.218 | 2.418 |
Obbligazioni | 3.419 | 6.848 | -3.429 |
Quote di fondi comuni di investimento | 72 | 424 | -352 |
Totale (B) | 13.128 | 14.490 | -1.362 |
Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 350 | 104 | 246 |
Azioni e quote | 6 | 1 | 5 |
Obbligazioni | 10.094 | 39 | 10.056 |
Investimenti finanziari diversi | 750 | 2.876 | -2.127 |
Totale (C) | 11.200 | 3.019 | 8.180 |
TOTALE PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 71.509 | 55.272 | 16.236 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Oneri 2023 | Oneri 2022 | Variazione |
Oneri derivanti da investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 3.245 | 3.041 | 204 |
Azioni e quote | 39 | 75 | -36 |
Obbligazioni | 3.530 | 3.358 | 172 |
Quote di fondi comuni di investimento | 432 | 612 | -180 |
Depositi bancari e postali | - | - | - |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | - | - | - |
Totale (A) | 7.246 | 7.086 | 160 |
Perdite sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 255 | 1.550 | -1.295 |
Obbligazioni | 605 | 142 | 463 |
Quote di fondi comuni di investimento | 68 | 3.700 | -3.632 |
Totale (B) | 928 | 5.392 | -4.464 |
Rettifiche di valore sugli investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 711 | 776 | -65 |
Azioni e quote | 502 | 11.106 | -10.604 |
Obbligazioni | 180 | 19.374 | -19.194 |
Investimenti finanziari diversi | 339 | 2.875 | -2.536 |
Totale (C) | 1.732 | 34.131 | -32.399 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 9.906 | 46.609 | -36.703 |
Il risultato dell’attività di investimento nell’esercizio 2023 è caratterizzato da un saldo positivo tra i proventi e gli oneri pari a 61.603 migliaia di Euro (8.663 migliaia di Euro nel 2022).
Per quanto concerne i proventi, il risultato finale è determinato in gran parte dai proventi generati da obbligazioni e OICR, mentre tra gli oneri il dato che impatta maggiormente è quello relativo alle rettifiche di valore ed in particolare di quelle relative alle azioni e quote e alle obbligazioni che risentono degli andamenti sfavorevoli di mercato rispetto allo scorso esercizio.
Il rendimento registrato nel 2023 dal portafoglio mobiliare, escluse le partecipazioni, inteso come sommatoria di titoli e liquidità, calcolato sulla giacenza media impegnata e comprensivo degli effetti economici delle valutazioni di esercizio, è risultato pari al 4,74% contro il risultato dello 0,67% del 2022, mentre il rendimento finanziario è risultato positivo per il 7,87% contro il risultato negativo del 5,28% del 2022.
A.3.1.2 Risultati degli investimenti di Sara Vita
Il dettaglio dei proventi ed oneri patrimoniali e finanziari correnti, degli utili e perdite da negoziazione e delle riprese e rettifiche di valore sugli investimenti è riportato nelle seguenti tabelle:
PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Proventi 2023 | Proventi 2022 | Variazione |
Proventi derivanti da investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 1.288 | 1.165 | 123 |
Obbligazioni | 28.546 | 21.317 | 7.229 |
Quote di fondi comuni di investimento | 11.183 | 8.424 | 2.759 |
Depositi bancari e postali | 760 | 8 | 752 |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | 30 | 70 | -40 |
Totale (A) | 41.807 | 30.984 | 10.823 |
Profitti sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 5.653 | 3.534 | 2.119 |
Obbligazioni | 1.468 | 5.623 | -4.155 |
Quote di fondi comuni di investimento | 41 | 789 | -748 |
Totale (B) | 7.162 | 9.946 | -2.784 |
Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 977 | - | 977 |
Obbligazioni | - | 32 | -32 |
Investimenti finanziari diversi | 1.740 | 95 | 1.645 |
Totale (C) | 2.717 | 127 | 2.590 |
TOTALE PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 51.686 | 41.057 | 10.629 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Oneri 2023 | Oneri 2022 | Variazione |
Oneri derivanti da investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 25 | 45 | - 19 |
Obbligazioni | 811 | 1.048 | -237 |
Quote di fondi comuni di investimento | 261 | 732 | -471 |
Depositi bancari e postali | - | - | - |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | 2 | 5 | -3 |
Totale (A) | 1.099 | 1.830 | -731 |
Perdite sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 99 | 598 | -499 |
Obbligazioni | 3.294 | 562 | 2.732 |
Quote di fondi comuni di investimento | - | 942 | -942 |
Totale (B) | 3.393 | 2.102 | 1.291 |
Rettifiche di valore sugli investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 653 | 6.895 | -6.242 |
Obbligazioni | 46 | - | 46 |
Investimenti finanziari diversi | 346 | 5.821 | -5.475 |
Totale (C) | 1.045 | 12.716 | -11.671 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 5.537 | 16.648 | -11.111 |
Il risultato dell’attività di investimento nell’esercizio 2023 è stato positivo per 46.149 migliaia di Euro
(24.411 nel 2022).
Il rendimento del portafoglio mobiliare di classe C, inteso come sommatoria di titoli e liquidità, calcolato sulla giacenza media impegnata e comprensivo degli effetti economici delle valutazioni di esercizio, è risultato pari al 3,59% contro il risultato dell’1,99% del 2022.
Il rendimento finanziario è risultato positivo per il 9,51% a fronte del risultato negativo dell’11,91% del
2022.
Per quanto concerne il portafoglio mobiliare a copertura delle riserve il cui rischio è a carico degli assicurati, i proventi sono stati pari a 11.213 migliaia di Euro (2.213 migliaia di Euro nel 2022) mentre gli oneri sono stati pari a 3.614 migliaia di Euro (11.220 migliaia di Euro nel 2022), per un valore netto positivo di 7.599 migliaia di Euro, rispetto al valore netto negativo di 9.007 migliaia di Euro del 2022.
A.3.1.3 Risultati degli investimenti del Gruppo Sara
Il dettaglio dei proventi netti da investimenti del 2023, registrati nel Conto Economico del Bilancio consolidato in base ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS), è riportato nella prossima tabella.
Per un’analisi più completa, la tabella include anche partite che per i principi IAS/IFRS sono registrate nel Bilancio consolidato in voci diverse da quelle afferenti agli investimenti tra le quali:
• quelle relative agli immobili in dismissione registrati tra le Attività possedute per la vendita ai sensi
dell’IFRS 5;
• quelle relative agli immobili posseduti per uso proprio contabilizzati tra le Attività materiali;
• quelle relative alle spese di gestione inerenti immobili e strumenti finanziari incluse nelle Spese di gestione degli investimenti.
PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Proventi 2023 | Proventi 2022 | Variazione |
Proventi derivanti da investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 11.883 | 10.387 | 1.497 |
Azioni e quote | 2.856 | 3.274 | -418 |
Obbligazioni | 50.686 | 36.695 | 13.991 |
Quote di fondi comuni di investimento | 29.391 | 23.517 | 5.874 |
Depositi bancari e postali | 519 | 8 | 511 |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | 362 | 375 | -13 |
Totale (A) | 95.697 | 74.256 | 21.442 |
Profitti sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 7.860 | - | 7.860 |
Azioni e quote | 18.936 | 8.893 | 10.043 |
Obbligazioni | 3.457 | 12.590 | -9.133 |
Quote di fondi comuni di investimento | 2.783 | 807 | 1.977 |
Totale (B) | 33.036 | 22.290 | 10.747 |
Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 1.054 | - | 1.054 |
Azioni e quote | 2.075 | 1.059 | 1.016 |
Obbligazioni | 6.610 | 2 | 6.608 |
Investimenti finanziari diversi | 16.806 | 7.554 | 9.252 |
Totale (C) | 26.546 | 8.616 | 17.930 |
TOTALE PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 155.279 | 105.162 | 50.117 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI | Oneri 2023 | Oneri 2022 | Variazione |
Oneri derivanti da investimenti | |||
Terreni e fabbricati | 5.486 | 5.652 | -166 |
Azioni e quote | 232 | 304 | -72 |
Obbligazioni | 1 | 18 | -17 |
Quote di fondi comuni di investimento | 1.786 | 2.389 | -604 |
Depositi bancari e postali | - | - | - |
Investimenti finanziari diversi | - | - | - |
Saldo depositi di riassicurazione | - | - | - |
Interessi su finanziamenti | 381 | 369 | 11 |
Totale (A) | 7.885 | 8.733 | -848 |
Perdite sul realizzo di investimenti | |||
Terreni e fabbricati | - | - | - |
Azioni e quote | 1.909 | 6.337 | -4.427 |
Obbligazioni | 6.349 | 2.919 | 3.429 |
Quote di fondi comuni di investimento | 958 | 6.857 | -5.899 |
Altro | - | - | - |
Totale (B) | 9.216 | 16.113 | -6.897 |
Rettifiche di valore sugli investimenti | 0 | 0 | 0 |
Terreni e fabbricati | 1.222 | 3.013 | -1.791 |
Azioni e quote | 1.696 | 22.335 | -20.640 |
Obbligazioni | 2 | 22.201 | -22.199 |
Investimenti finanziari diversi | 3.974 | 17.017 | -13.043 |
Totale (C) | 6.895 | 64.566 | -57.672 |
ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI (A+B+C) | 23.995 | 89.412 | -65.416 |
A.3.2 Investimenti in cartolarizzazioni
Il Gruppo Sara non ha effettuato investimenti in cartolarizzazioni.
A.4 Risultati di altre attività
Si riportano di seguito il dettaglio degli altri proventi ed oneri sostenuti nel 2023 dalle Compagnie del Gruppo Sara; infine, viene fornito lo stesso dettaglio anche per il Bilancio consolidato del Gruppo,
specificando che nella voce “Imposte di competenza” sono incluse anche le partite contabilizzate nel
Conto Economico tra gli Utili (perdite) delle attività operative cessate, valutate ai sensi dell’IFRS 5.
A.4.1 Altri ricavi e costi di Sara Assicurazioni
2023 | % sul totale | 2022 | % sul totale | |
Altri proventi netti ordinari | ||||
Accantonamento Fondi rischi ed oneri | -1.956 | 11% | -1.327 | 10,53% |
Utilizzo Fondi Rischi | 1.964 | -11,05% | 1.449 | -11,50% |
Accantonamento Fondo Svalutazione Crediti | - | - | -69 | 0,55% |
Utilizzo Fondo Svalutazione Crediti | - | - | 150 | -1,19% |
Recupero spese al netto degli oneri c/terzi | - | - | - | 0,00% |
Ammortamenti su attivi immateriali | -5.461 | 30,73% | -5.730 | 45,47% |
Altri proventi (oneri) netti | 4.830 | -27,18% | 1.333 | -10,58% |
Totale (A) | -623 | 3,50% | -4.194 | 33,28% |
Altri proventi netti straordinari | ||||
Sopravvenienze attive nette | 2.511 | -14,13% | 10.030 | -79,59% |
Multe e sanzioni | -137 | 0,77% | -131 | 1,04% |
Altri proventi straordinari netti | -96 | 0,54% | 12 | -0,10% |
Totale (B) | 2.278 | -12,8% | 9.887 | -78,46% |
Imposte di competenza | ||||
Imposte correnti | - 14.252 | 80,19% | -19.846 | 157,48% |
Imposte differite | -5.175 | 29,12% | 1.551 | -12,31% |
Totale (C) | -19.427 | 109,3% | -18.295 | 145,18% |
TOTALE ALTRI RICAVI E COSTI (A+B+C) | -17.771 | 100% | -12.602 | 100% |
A.4.2 Altri ricavi e costi di Sara Vita
2023 | % sul totale | 2022 | % sul totale | |
Altri proventi netti ordinari | ||||
Ammortamenti su attivi immateriali | -779 | 19,40% | -830 | -36% |
Altri proventi netti | -245 | 6,10% | -76 | -3% |
Totale (A) | -1.024 | 25,51% | -905 | -39% |
Altri proventi netti straordinari | ||||
Sopravvenienze attive nette | 1.843 | -45,90% | 335 | 14% |
Totale (B) | 1.843 | -262,3% | 335 | 14% |
Imposte di competenza | ||||
Imposte correnti | - 3.969 | 98,85% | -1.762 | -75% |
Imposte anticipate | -865 | 21,54% | 4.669 | 200% |
Totale (C) | -4.834 | 120,40% | 2.907 | 124% |
TOTALE ALTRI RICAVI E COSTI (A+B+C) | -4.015 | 100% | 2.337 | 100% |
A.4.3 Altri ricavi e costi del Gruppo Sara
2023 | % sul totale | 2022 | % sul totale | |
Altri proventi netti ordinari | ||||
Fondi rischi ed oneri | 122 | -1,5% | -1.396 | 4,2 |
Valutazione crediti diversi | 81 | -1,0% | 279 | -0,8 |
Recupero spese al netto degli oneri c/terzi | - | - | - | - |
Ammortamenti su attivi immateriali | -6.560 | 78,5% | -6.443 | 19,5 |
Valutazioni IAS 19 | 1.200 | -14,4% | 465 | -1,4 |
Altri proventi netti | 4.985 | -59,7% | -2.795 | 8,5 |
Valutazioni IFRS 16 | 728 | -8,7% | 45 | -0,1 |
Totale (A) | 556 | -6,7% | -9.845 | 29,8 |
Altri proventi netti straordinari | ||||
Sopravvenienze attive nette | 9.695 | -116,1% | 8.757 | -26,5 |
Multe e sanzioni | -131 | 1,6% | -63 | 0,2 |
Altri proventi straordinari netti | 12 | -0,1% | -83 | 0,3 |
Totale (B) | 9.576 | -114,7% | 8.611 | -26,0 |
Imposte di competenza | ||||
Imposte correnti | -21.727 | 260,1% | -27.252 | 53,6 |
Imposte differite | 3.283 | -39,3% | -4.580 | 9,0 |
Totale (C) | -18.485 | 221,3% | -31.832 | 62,6 |
TOTALE ALTRI RICAVI E COSTI (A+B+C) | -8.352 | 100% | -33.282 | 100 % |
A.4.4 Utilizzo di contratti di leasing
Il Gruppo Sara non effettua operazioni significative di leasing finanziario e operativo. In dettaglio alla data del 31 dicembre 2023 il Gruppo non possiede, in qualità di locatore e/o locatario, contratti di leasing finanziario. I contratti di leasing operativo, contabilizzati in ossequio al disposto dell’IFRS 16, riguardano beni il cui diritto d’uso è trasferito al Gruppo ed alle sue controllate stipulati a normali condizioni di mercato.
A.5 Altre informazioni
Non si rilevano altre informazioni da dover fornire rispetto a quanto già espresso nei precedenti paragrafi.
Capitolo B - Sistema di governance
B.1 Informazioni generali sul sistema di governance
B.1.1 Sistema di corporate governance
La governance societaria del Gruppo Sara Assicurazioni è assicurata attraverso il modello tradizionale costituito, per le singole Società del Gruppo, dall’Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.
L’Assemblea dei Soci esprime la volontà degli azionisti.
Il Consiglio di Amministrazione è deputato alla gestione ordinaria e straordinaria della società ed al compimento degli atti necessari al raggiungimento degli obiettivi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge inderogabilmente riserva all’Assemblea dei Soci.
Presso l’Organo Amministrativo della Capogruppo sono istituiti, come diretta emanazione dello stesso, appositi Comitati con funzione di supporto specialistico nella formulazione e condivisione delle strategie aziendali.
Il Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea ordinaria. Le attribuzioni, i doveri e la durata dei Sindaci sono regolati dalla Legge e dai Regolamenti Ivass e da quanto previsto ai sensi del D. Lgs. n. 39/2010, come modificato dal D. Lgs. n. 135/2016, in materia di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati.
L’Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione che ne determina composizione e competenze, è dotato di poteri di iniziativa e controllo necessari per assicurare un’effettiva ed efficiente vigilanza sul funzionamento e sull’osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo secondo quanto stabilito dall’art. 6 del d.lgs. 231/2001.
L’Alta Direzione della società è affidata ad un Direttore Generale i cui poteri e le relative deleghe sono determinati, in via esclusiva, dal Consiglio di Amministrazione ed a cui è affidato lo svolgimento delle attività connesse al raggiungimento degli obiettivi aziendali in coerenza con le direttive impartite dallo stesso Organo Amministrativo.
B.1.2 Direzione e coordinamento della Capogruppo
Il Gruppo Sara è composto dalla controllante Sara Assicurazioni, dalla controllata Sara Vita, società gestita tramite full outsourcing da parte delle strutture della Capogruppo fatta eccezione della Direzione Tecnica Vita e dalle funzioni fondamentali, e dalla società strumentale Sara Services Srl il cui previsto assetto organizzativo si baserà ampiamente sul ricorso ai servizi erogati dalla Capogruppo.
La struttura del Gruppo ed i rapporti tra le società che lo costituiscono sono definiti dalla Politica in materia di governo societario approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e adottato dalle singole Società del Gruppo, al fine di consentire:
● a Sara Assicurazioni:
o di esercitare l’attività di indirizzo, governo e controllo;
o di promuovere la gestione efficiente e la valorizzazione delle singole Società e del Gruppo
nel suo complesso, nell’interesse anche dei soci;
o di adottare, nei confronti delle società componenti il Gruppo, i provvedimenti per
l’attuazione delle disposizioni impartite dall’Autorità di Vigilanza;
● alle Società del Gruppo:
o di operare, pur nella loro autonomia, in armonia con il modello di governo definito;
o di fornire alla Capogruppo le informazioni da questa richieste ai fini dell’esercizio della
vigilanza supplementare.
Nell’ambito della struttura di governance del Gruppo è inoltre istituita la figura del Direttore Generale di Gruppo, al quale è riservato un posto nel Consiglio di Amministrazione di ogni società del Gruppo al fine di fornire adeguato coordinamento e omogeneità tra la Capogruppo e le controllate e tra le singole controllate stesse.
Al Direttore Generale di Gruppo rispondono inoltre tutti gli Amministratori Delegati/Direttori Generali delle Società del Gruppo per quanto riguarda l’operatività di ogni singola società.
Il Direttore Generale ha inoltre l’incarico di riportare le linee guida del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nei Consigli di Amministrazione delle singole controllate e di riferire periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo su quanto intrapreso da tali società e sui risultati raggiunti.
E’ inoltre previsto che la governance del Gruppo, anche ai fini di quanto previsto dalla politica, venga
attuata attraverso:
● collegamenti funzionali diretti;
● direttive di gruppo;
● procedure di gruppo;
● autorizzazioni preventive.
Le funzioni fondamentali sono svolte, in forma autonoma in entrambe le società assicurative, Il coordinamento tra l’Organo Amministrativo della Capogruppo e le Funzioni fondamentali è garantito in prima istanza dai flussi informativi periodici (trimestrali, semestrali o per evento) previsti nelle delibere di istituzione delle funzioni stesse e altresì previsti nelle relative politiche redatte ai sensi del Regolamento IVASS n.38.
B.1.3 Coerenza all’interno del Gruppo nei sistemi di controlli interni e gestione dei
rischi
Oltre alla politica in materia di governo societario, la presenza delle politiche delle singole funzioni fondamentali, delle politiche inerenti specifiche attività di business previste dal Regolamento Ivass n.38, hanno disciplinato in maniera uniforme nel Gruppo:
● la struttura ed i principali ambiti del sistema dei controlli interni e gestione dei rischi;
● le attività delle funzioni fondamentali;;
● le politiche di assunzione dei rischi tecnico-finanziari.
In funzione del basso grado di complessità (attuale e prospettico) del Gruppo Sara, si inserisce l’ampio
utilizzo di servizi in outsourcing forniti dalla Capogruppo .
Tali assetti garantiscono la coerente attuazione nelle imprese del Gruppo dei sistemi dei controlli interni e di gestione dei rischi nonché delle procedure di reportistica interne ed esterne in ciò includendo anche le procedure relative all’area di vigilanza supplementare.
B.1.4 Ruolo e composizione dell’Organo Amministrativo
Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società ed ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge inderogabilmente riserva all’Assemblea dei Soci.
Le funzioni del Consiglio di Amministrazione sono determinate sulla base di quanto previsto dallo Statuto, dal Codice Civile e dalla normativa vigente.
Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità ultima dei sistemi dei controlli interni e della gestione dei rischi dei quali deve assicurare la costante completezza, funzionalità ed efficacia, anche con riferimento alle attività esternalizzate ed assicura che il sistema di gestione dei rischi consenta l'identificazione, la valutazione anche prospettica e il controllo dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme, garantendo l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio, anche in un’ottica di medio-lungo periodo.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo:
● determina il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega; può sempre impartire direttive agli organi delegati e avocare a sé operazioni rientranti nella delega;
● sulla base delle informazioni ricevute, valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo,
amministrativo e contabile della società;
● quando elaborati, esamina i piani strategici, industriali e finanziari della società;
● valuta, sulla base della relazione degli organi delegati, il generale andamento della gestione.
Alla data di chiusura dell’esercizio 2023, il Consiglio di Amministrazione di Sara Assicurazioni risulta
composto dai seguenti 10 membri:
Membri C.d.A. Sara Assicurazioni Triennio 2021-2023 | Carica |
XXXXXXX XXXXXXX Ing. Xxxxxx | Xxxxxxxxxx |
XXXXXX Xxx. Xxxxxxx | Vice Presidente |
XXXXXX Prof.ssa Xxxxxxxxxx | Amministratore |
CANDIAN Prof.ssa Avv. Xxxxxx | Amministratore |
XXXXX Avv. Xxxxxxxx | Amministratore |
DI XXXXXX Xxx. Donatella | Amministratore |
GAVAZZI Ing. Xxxxx | Amministratore |
LA RUSSA Avv. Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx | Amministratore |
XXXX X.ssa Xxxxxxxxxx | Amministratore |
XXXXX Dr. Xxxxxxx | Amministratore |
Alla data di chiusura dell’esercizio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Sara Vita risulta composto dai
seguenti 9 membri:
Membri C.d.A. Sara Vita Triennio 2021-2023 | Carica |
RE Prof. Piergiorgio | Presidente |
XXXXX Dr.ssa Giuseppina | Vice Presidente |
XXXXXX Xxx. Carlo | Amministratore |
XXXXXX Prof.ssa Xxxxxxxxxx | Amministratore |
COCCONCELLI Dr. Xxxxxxxxxx | Amministratore |
GELPI Avv. Xxxxxx | Amministratore |
ROSA Dr.ssa Xxxxxxxxxx | Amministratore |
XXXXXXX XXXXXXX Ing. Xxxxxx | Amministratore |
XXXXX Dr. Xxxxxxx | Amministratore |
B.1.5 Comitati interni al Consiglio di Amministrazione
Sono istituiti i seguenti comitati consultivi, per il quali si riporta la relativa “mission”:
● Comitato per il Controllo Interno e i Rischi di Gruppo che assiste l’Organo Amministrativo nello svolgimento delle proprie attività in materia di determinazione delle linee di indirizzo del sistema dei controlli interni e gestione dei rischi, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento, nell’identificazione e gestione dei principali rischi aziendali;
● Comitato per le Nomine. Per quanto riguarda la Capogruppo, nel caso in cui la nomina non coincida con il primo rinnovo del Consiglio, il Comitato è titolare di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di nomine dei membri del Comitato Esecutivo, dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale, del Vice Presidente, del Presidente qualora non sia nominato dall’Assemblea e dei componenti degli altri Comitati consultivi.
Per quanto concerne le Società controllate, il Comitato si esprime sulle nomine degli Amministratori, del Presidente, del Vice Presidente, dell'Amministratore Delegato, dei Sindaci, del Direttore Generale. Inoltre il Comitato è competente in materie di nomine nonché dei membri dell’Organismo di Vigilanza della Società Capogruppo e delle controllate qualora tale incarico non sia affidato al Collegio Sindacale.
● Comitato per le Remunerazioni. Competente in materia di remunerazioni, di ciascuno degli amministratori investiti di particolari cariche e del Direttore Generale, del Collegio sindacale e dei membri dell’Organismo di Vigilanza qualora tale incarico non sia affidato al Xxxxxxxx Xxxxxxxxx; nonché in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione dei Dirigenti della Capogruppo e delle controllate. I membri del Consiglio di Amministrazione che siano eventualmente incaricati della formulazione di proposte per la definizione delle politiche di remunerazione, nonché i membri del Comitato remunerazioni dispongono delle necessarie competenze ed agiscono con indipendenza di giudizio al fine di formulare valutazioni sulla adeguatezza delle politiche e sulle loro implicazioni sulla assunzione e gestione dei rischi ed hanno libero accesso alle informazioni e ai dati rilevanti per l’espletamento delle funzioni ad essi attribuite.
● Comitato Investimenti di Gruppo. Competente in materia di profilo di rischio e linee guida degli investimenti mobiliari ed immobiliari.
● Comitato per le operazioni con il Socio di Maggioranza. Con funzione consultiva e propositiva nei confronti dell’Organo Amministrativo per il perfezionamento di nuovi accordi fra uno o più società del Gruppo con il socio di maggioranza Automobile Club d’Italia, con le società da questi controllate o con gli enti federati che prevedano a carico di una delle società del Gruppo interessata esborsi superiori ad €. 100.000 annui per singola operazione. Per le operazioni prima indicate con esborsi superiori ad Euro 500.000 a carico di una delle società del Gruppo, il Comitato richiede il parere di un professionista indipendente esterno sulla congruità del prezzo pattuito, ovvero motiva le ragioni che non rendono necessaria tale perizia.
B.1.6 Funzioni fondamentali
Con riferimento all’anno 2023, Il Gruppo ha previsto le seguenti funzioni fondamentali:
Sara Assicurazioni
Funzione | Responsabilità |
Titolare funzione Risk Management | Dr. Xxxxxxxx Xxxxx |
Titolare funzione Revisione Interna | Dr. Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxxxxxxx |
Titolare funzione Compliance e Antiriciclaggio | Dr. Xxxxxxx Xxxxxx |
Titolare Funzione Attuariale | Dr. Xxxxxxx Xxxxxx |
Direttore Generale | Dr. Xxxxxxx Xxxxx |
Xxxx Xxxx
Funzione | Responsabilità |
Titolare funzione Compliance e Antiriciclaggio | Dr. Xxxxxxx Xxxxxx |
Titolare funzione Risk Management | Dr. Xxxxxxxx Xxxxx |
Titolare Funzione Attuariale | Dr. Xxxxxxx Xxxxxx |
Titolare della funzione Revisione Interna | Dr. Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxxxxxxx |
Direttore Generale | Dr. Xxxxxxx Xxxxx |
Alle funzioni fondamentali sono garantiti i necessari poteri, sia di rappresentanza che di autorizzazione, in coerenza con quanto avviene per tutto il management del Gruppo ed in funzione della tipologia e della complessità delle attività da svolgere.
Il Direttore Generale, cui è affidata la direzione generale della società, opera sulla base della delega conferita dal CdA, effettuando le attribuzioni di responsabilità e deleghe di poteri all’interno delle strutture organizzative direttamente dipendenti.
Le funzioni fondamentali, sono poste a dirette riporto dell’Organo Amministrativo delle singole società assicurative del Gruppo e sono dotate di apposite politiche approvate dall’Organo stesso, che ne definisce compiti e responsabilità, e dove sono inoltre individuate le linee guida per lo svolgimento delle attività di competenza, anche in materia di risorse, poteri e indipendenza.
B.1.7 Consolidamento del sistema di governance
Nel corso del 2023 il sistema di governance del Gruppo e la struttura organizzativa dello stesso si è adeguata al fine di rispondere all’evoluzione del business e della normativa di settore. I principali interventi organizzativi hanno riguardato le aree di business della Direzione Generale, le funzioni fondamentali e le deleghe di poteri. Sono inoltre state riviste e aggiornate le politiche aziendali inerenti le linee guida di funzionamento delle società del Gruppo.
B.1.8 Politica retributiva
La politica retributiva adottata dalle società del Gruppo è tesa a valorizzare le capacità ed i contributi individuali e riveste, pertanto, un ruolo importante al fine di consentire, in un contesto concorrenziale, di attrarre e mantenere professionalità adeguate al perseguimento dei propri obiettivi strategici e di stabilità reddituale e patrimoniale..
Tale politica è pertanto anche modulata al fine di soddisfare gli obiettivi di vigilanza prudenziale di cui al Regolamento ed assicurare, conseguentemente, l’adozione di sistemi di remunerazione coerenti con la sana e prudente gestione dei rischi, in linea con gli obiettivi strategici, la redditività e l’equilibrio del Gruppo nel lungo termine, evitando l’erogazione di incentivi – a maggior ragione se correlati in maniera esclusiva o prevalente su risultati di breve termine - che possano incoraggiare una eccessiva esposizione al rischio. o un'assunzione dei rischi che ecceda i limiti di tolleranza fissati dall'organo amministrativo..
L’allocazione delle risorse da destinare al sistema incentivante di tutto il personale aziendale deve essere definita di anno in anno tenuto conto del monte retributivo complessivo, della sostenibilità rispetto alla situazione finanziaria e reddituale del Gruppo e delle capacità di mantenere un livello di patrimonializzazione adeguato, dell'osservanza alle disposizioni di legge, regolamentari e statutarie, nonché di eventuali codici etici, dell'esperienza professionale e delle responsabilità organizzative assegnate, in linea con le determinazioni dell'Organo Amministrativo e con la natura, la portata e la complessità dei rischi inerenti l'attività del Gruppo. Quest'ultima fa sì che il personale sia portato a conoscenza delle conseguenze di eventuali violazioni delle disposizioni di legge, regolamentari e/o di codici etici eventualmente adottati. L’allocazione trova formalizzazione nel budget d’esercizio.
La Capogruppo dedica massima attenzione affinché i sistemi retributivi e incentivanti attuati nel Gruppo non siano in contrasto con gli obiettivi ed i valori aziendali evitando il prodursi di conflitti tra interessi di singoli soggetti ed interessi delle Società.
Tali sistemi risultano pertanto anche funzionali a promuovere la correttezza operativa ed il rispetto dell’integrità e dei valori etici da parte di tutto il personale, nonché per prevenire condotte che violino tra l’altro, disposizioni di legge e regolamentari e, tra queste, anche quelle che possano configurare la responsabilità di cui al Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, come successivamente modificato e integrato.
La concreta politica retributiva è allineata agli interessi di lungo termine del Gruppo, anche al fine di contribuire al rafforzamento della tutela degli interessi degli stakeholders, inclusi gli assicurati, e alla stabilità del mercato.
Nella fissazione dei risultati da raggiungere viene garantita la coerenza con i principi del Codice Etico, della Politica di sostenibilità e della Politica in materia di investimenti responsabili e promossi approcci da parte del Personale di sana e prudente gestione nonché di dovuta diligenza nei confronti degli stakeholder.
In particolare, ove appropriato, è necessario tener conto anche di criteri connessi agli impatti ambientali, sociali e di governance.
La politica è portata al preventivo vaglio tecnico e consultivo del Comitato Remunerazioni della Capogruppo e per ultimo, definita dal Consiglio di Amministrazione che la sottopone ad approvazione dall’Assemblea degli Azionisti.
La politica retributiva definisce componenti fisse e variabili della retribuzione, opportunamente perimetrate in funzione dei diversi ruoli aziendali quali amministratori, funzioni fondamentali, direttore generale e ulteriore personale rilevante.
La componente fissa della retribuzione è collegata alle qualifiche contrattuali, ai contenuti delle singole posizioni organizzative e alle responsabilità delegate, oltre che a caratteristiche peculiari dei titolari delle posizioni quali ad esempio età, anzianità o esperienza maturata.
La componente variabile è collegata ai risultati di performance declinati al fine di conferire al sistema retributivo i requisiti della flessibilità, della compatibilità economica, della coerenza con le strategie di sviluppo, oltre a contribuire al mantenimento della competitività e dell’equità interna in linea con le politiche di mercato.
Sono infine previsti strumenti finanziari partecipativi il cui meccanismo di funzionamento è definito in
apposito regolamento approvato dall’Assemblea dei Soci della Capogruppo.
B.1.9 Operazioni sostanziali effettuate durante il periodo di riferimento con gli azionisti, con le persone che esercitano una notevole influenza sull’impresa e con i membri dell’organo amministrativo, direttivo o di vigilanza
Il Consiglio di Amministrazione di Sara Assicurazioni gestisce le situazioni di potenziale/effettivo conflitto di interesse o di interesse ai sensi dell’art. 2391 Cod. Civ. che dispone, nella sua parte precettiva, che l’amministratore debba dare notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale di ogni interesse di cui egli sia portatore, per conto proprio o di terzi, in relazione a una determinata operazione della Società, precisando la natura di tale interesse, i termini, l’origine e la portata.
Il Consiglio, infatti, nell’adottare la deliberazione che eventualmente approva l’operazione, nonostante la presenza di interessi per conto di terzi, motiva adeguatamente le ragioni e la convenienza per la società dell'operazione stessa, in linea, dunque, con il disposto codicistico.
La politica in materia di governo societario disciplina le linee guida in tema di informativa sulle operazioni con Parti correlate e le operazioni riservate alla competenza deliberativa ovvero autorizzativa del Consiglio di Amministrazione.
Con riguardo all’informativa sulle operazioni sostanziali effettuate durante il periodo di riferimento con gli azionisti, con le persone che esercitano una notevole influenza sull’impresa e con i membri dell’organo amministrativo, direttivo o di vigilanza, nel periodo di riferimento del presente report esse includono:
a. gli interessi annui per 34 mila Euro relativi al prestito obbligazionario 2015-2025 di 15.000.000 di Euro a Tasso Fisso con ammortamento periodico, quotato sul MOT, a due società controllate dagli azionisti Società Reale Mutua di Assicurazioni e Assicurazioni Generali SpA;
b. rapporti con l’Automobile Club Italia, riferiti ad attività di sviluppo dell’attività assicurativa, attività di locazioni di immobili, prestazioni di servizi assicurativi, interessenze provvigionali su mandati di agenzia costituiti con gli Automobile Club Provinciali, rapporti di prestazioni di servizi con società del Gruppo ACI, eseguite a normali condizioni di mercato sulla base di specifici contratti.
Con riguardo all’utile netto dell’esercizio 2023 che ammonta a circa 50,9 milioni di Euro, il Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2023, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo complessivo di circa Euro 15,3 milioni, pari al 30% circa dell’utile netto. Infatti, sulla base dei dati di solvibilità relativi al quarto quarter 2022, la distribuzione del 30% dell’utile netto porterebbe comunque a risultati di solvibilità superiori a quelli previsti nel piano. Inoltre l’adeguatezza patrimoniale di Sara e del Gruppo in toto, è altresì confermata dal risultato consolidato ottenuto con l’adozione dei principi contabili internazionali, pari a circa 72,7 milioni di Euro.
Sara Vita è controllata al 100% da Sara Assicurazioni con la quale intercorrono rapporti di prestiti di personale, prestazioni di servizi connessi all’attività informatica, amministrativa e finanziaria e di fornitura di servizi assicurativi fatturati sulla base dei costi effettivamente sostenuti.
B.2 Requisiti e criteri di idoneità alla carica
Il Gruppo, al fine di assicurare che le persone che dirigono effettivamente l’impresa o rivestono un ruolo fondamentale soddisfino i requisiti e i criteri di idoneità alla carica, ha emanato la Policy di Fit and Proper, approvata dal Consiglio di Amministrazione, che prevede i requisiti specifici di seguito riportati:
Componenti del Consiglio di Amministrazione, Sindaci e Direttore Generale delle Società del Gruppo
1. possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza previsti dalla normativa per gli esponenti aziendali delle imprese di assicurazione, nonché gli eventuali altri requisiti previsti dallo Statuto societario e dalla normativa;
2. non ricorrenza delle altre cause impeditive, di sospensione dalla carica, di ineleggibilità o di decadenza previste dalla normativa.
I Consiglieri indipendenti devono inoltre possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla Politica e dallo Statuto.
Inoltre, all’atto di ogni rinnovo (ovvero in caso di cooptazione), il Consiglio deve verificare che l’Organo Amministrativo sia nel suo complesso in possesso di adeguate competenze tecniche almeno in materia di:
● Mercati assicurativi e finanziari;
● Strategie commerciali e modelli di impresa;
● Sistema di Governance, ivi compresi i sistemi di incentivazione del personale;
● Analisi finanziaria ed attuariale;
● Quadro regolamentare
o in ogni eventuale altra materia prevista dalla Normativa.
Sara Assicurazioni
Titolare della Funzione di Risk Management
1. laurea in discipline economico-finanziarie, attuariali, o ingegneristico/matematiche;
2. esperienza professionale minima in almeno una delle seguenti casistiche:
o 3 anni in qualità di responsabile della funzione di risk management di una impresa assicurativa;
o 5 anni nell'ambito di funzioni fondamentali di controllo di una impresa assicurativa ovvero in qualità di responsabile di funzioni fondamentali di controllo di impresa bancaria o finanziaria;
o 10 anni in ambito assicurativo quale responsabile di funzioni che attestino una adeguata conoscenza dei processi di business e di governance di una impresa assicurativa;
o 3 anni in qualità di Consigliere o Sindaco di una impresa assicurativa;
o 3 anni quale docente universitario di matematica attuariale e finanziaria.
Titolare della Funzione di Revisione Interna
1. laurea in discipline economico-finanziarie, attuariali, giuridiche o ingegneristiche/informatiche:
2. esperienza professionale minima in almeno una delle seguenti casistiche:
o 3 anni in qualità di responsabile della funzione di Revisione Interna di una impresa assicurativa;
o 5 anni nell'ambito di funzioni fondamentali di controllo di una impresa assicurativa ovvero in qualità di responsabile di funzioni fondamentali di controllo di impresa bancaria o finanziaria;
o 10 anni in ambito assicurativo quale responsabile di funzioni che attestino una adeguata conoscenza dei processi di business e di governance di una impresa assicurativa;
o 3 anni in qualità di Consigliere o Sindaco di una impresa assicurativa.
Titolare della Funzione di Compliance
1. laurea in discipline economico-finanziarie o giuridiche;
2. esperienza professionale minima in almeno una delle seguenti casistiche:
o 3 anni in qualità di responsabile della funzione di Compliance di una impresa assicurativa;
o 5 anni nell'ambito di funzioni fondamentali di controllo di una impresa assicurativa ovvero in qualità di responsabile di funzioni fondamentali di controllo di impresa bancaria o finanziaria;
o 10 anni in ambito assicurativo quale responsabile di funzioni che attestino una adeguata conoscenza dei processi di business e di governance di una impresa assicurativa;
o 3 anni in qualità di Consigliere o Sindaco di una impresa assicurativa.
Titolare della Funzione Attuariale
Iscrizione nell’albo professionale di cui alla legge 9 febbraio 1942, n. 194 ed esperienza professionale in
ambito attuariale di almeno 3 anni, ovvero possesso di:
1. laurea in scienze statistiche ed attuariali o altra analoga che assicuri conoscenze di matematica attuariale e finanziaria, adeguate alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi inerenti all’attività dell’impresa;
2. comprovata esperienza professionale nelle materie rilevanti ai fini dell’espletamento dell’incarico
in almeno una delle seguenti casistiche:
o 3 anni in qualità di responsabile di uffici attuariali, funzioni attuariali o di Risk Management di una impresa assicurativa;
o 5 anni in qualità di addetto di uffici attuariali, funzioni attuariali o di Risk Management o in attività di consulenza in ambito attuariale;
o 3 anni quale docente universitario di matematica attuariale e finanziaria.
Sara Vita
La controllata Sara Vita avendo reinternalizzato, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27.09.2023 (ed efficacia differita al 1 novembre 2023) le Funzioni fondamentali di Risk Management, Attuariale e Compliance a seguito del passaggio al sistema di governo “ordinario”, ha proceduto alla nomina dei nuovi Titolari delle stesse e al relativo accertamento del possesso dei requisiti di idoneità ai sensi della nuova normativa vigente di cui al D.M. n. 88/2022 (recante “Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali e di coloro che svolgono funzioni fondamentali ai sensi dell'articolo 76, del codice delle assicurazioni”), come declinati nella seconda sezione della Policy di Fit and Proper, aggiornata al 27 settembre 2023.
Come previsto dalla vigente Policy per le nomine successive al 1 novembre 2022, i Titolari delle Funzioni di Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio, Revisione Interna e Attuariale debbano possedere i requisiti di onorabilità e i criteri di correttezza e competenza previsti dalla normativa per gli esponenti aziendali delle imprese di assicurazione. Per gli stessi non debbono altresì ricorrere le cause di sospensione previste dalla stessa normativa per gli esponenti aziendali.
Il Consiglio all’atto della nomina accerta la sussistenza in capo ai medesimi dei requisiti previsti.
Al fine di permettere tale verifica ogni Interessato deve presentare al Consiglio, che l’acquisisce per il
tramite della Segreteria Societaria, la documentazione comprovante il possesso dei Requisiti.
A tal fine l’Interessato rilascia autocertificazione, redatta su specifico modello della Segreteria Societaria, con la quale attesti il possesso dei suddetti Requisiti e criteri e si impegna a comunicare alla Società ogni variazione di rilievo rispetto al possesso degli stessi.
L’Interessato dovrà inoltre consegnare un curriculum vitae, redatto su specifico modello della Segreteria
Societaria, debitamente firmato nonché ogni eventuale altro documento previsto dalla Normativa.
La valutazione della completezza probatoria della documentazione è comunque rimessa alla responsabilità del Consiglio che può richiedere in ogni momento integrazione di documenti, anche a sostegno di quanto dichiarato dal singolo Interessato, il quale nell’autocertificazione si impegna a produrli. La delibera da assumere deve essere di tipo analitico e pertanto deve dare atto dei presupposti presi a base delle valutazioni effettuate ed essere debitamente motivata.
B.3 Sistema di gestione dei rischi, compresa la valutazione interna del rischio e della solvibilità
Il Gruppo si è dotato di un sistema di gestione dei rischi che comprende le strategie, i processi, le procedure, anche di reportistica, necessarie per individuare, misurare, valutare, monitorare, gestire controllare e rappresentare su base continuativa i rischi attuali e prospettici cui l’impresa è o potrebbe essere esposta, con particolare attenzione ai rischi significativi e, ove possibile, le relative interdipendenze e le potenziali aggregazioni.
Le linee guida inerenti il sistema di gestione dei rischi insiti nelle attività di business del Gruppo sono declinate nella “Politica di Risk Management”, nella “Politica di gestione dei parametri specifici nel continuo (USP)”, nella “Politica di gestione del rischio operativo e del rischio cyber” e, relativamente al Processo ORSA, nella “Politica di Valutazione dei rischi e della solvibilità”. Tali Policy hanno valenza di Gruppo e, pertanto, sono recepite con delibera dell’Organo Amministrativo di Sara Vita e applicate coerentemente al suo profilo di rischio. .
Ai fini dell’articolo 259 degli Atti Delegati e dell’articolo 30-bis del Codice, la Capogruppo adotta un Sistema di Gestione dei Rischi che si identifica in un quadro di attività ben definite che sono :
- Identificazione dei rischi rilevanti;
- Valutazione dei rischi:
• Sviluppo dei modelli di valutazione;
• Valutazione dei rischi, compresa la valutazione interna dei rischi e della solvibilità;
• Determinazione del SCR e degli USP;
• Stress Test e analisi di scenario;
- Monitoraggio dei rischi:
• Monitoraggio dei rischi rilevanti;
• Verifica del rispetto dei limiti operativi al rischio.
• Monitoraggio degli EWI (Early Warning Indicators)
- Escalation;
- Reporting in materia di rischi.
La Politica di Risk Management definisce il framework di riferimento del sistema di gestione dei rischi che, tramite ulteriori Politiche (Politica in materia di sottoscrizione, politica in materia di riservazione, Politica in materia di Investimenti), viene declinato nei diversi processi di business che incidono sulle scelte strategiche e sul profilo di rischio del Gruppo. Tale Politica viene predisposta dalla funzione Risk Management che, nell’ambito di tale sistema, assume un ruolo fondamentale concorrendo alla definizione
e alla creazione del sistema di gestione di tutte le attività legate al rischio, attraverso lo sviluppo ed il mantenimento delle politiche, delle metodologie e degli strumenti di misurazione del rischio.
Di seguito vengono analizzati nel dettaglio gli obiettivi e le specificità di ciascuna delle fasi del processo di gestione dei rischi sopra esposte.
B.3.1 Identificazione dei rischi rilevanti
Il processo cardine del sistema di gestione dei rischi è costituito dal processo di identificazione dei rischi che consiste in un censimento dei rischi, interni ed esterni, attuali e prospettici, volto ad individuare quelli rilevanti per il Gruppo e per le singole Compagnie.
Nello specifico, vengono analizzati dettagliatamente tutti i rischi significativi, ovvero tali da minare la solvibilità del Gruppo o costituire un serio ostacolo alla realizzazione degli obiettivi economici e patrimoniali. A tal fine, la funzione Risk Management interagisce con le diverse funzioni aziendali per identificare i principali rischi, valutare la loro rilevanza e assicurare che vengano messi in atto degli adeguati presidi. Nell’ambito di tale processo sono presi in considerazione anche i rischi non quantificabili tramite Formula Standard. Il processo di identificazione dei rischi è svolto su base almeno annuale, è coordinato dalla funzione Risk Management, e gli esiti di tale attività sono funzionali ai processi di monitoraggio che sono svolti infrannualmente. I risultati ottenuti sono oggetto di validazione da parte del Comitato Rischi .
Con riferimento alle principali fonti di rischio individuate, il Gruppo Sara si è dotato di un piano di emergenza (c.d. contingency plan) coerente con quanto richiesto dal Regolamento IVASS n. 38. Tale piano, approvato dall’Organo Amministrativo, è reso accessibile al personale interessato dallo stesso, in modo tale da garantire la consapevolezza del proprio ruolo al ricorrere di situazioni di emergenza, e favorire la continuità e la regolarità dell’attività esercitata. Al fine di consentire un costante allineamento tra tali misure e il profilo di rischio del Gruppo (e delle singole Compagnie), il piano è rivisto e aggiornato periodicamente, con cadenza almeno annuale.
B.3.2 Valutazione dei rischi
Il processo di valutazione dei rischi, sia in ottica attuale che prospettica, è svolto sia a livello di singola Compagnia assicurativa che di gruppo.
La valutazione attuale dei rischi viene effettuata in coerenza con la Normativa in vigore e sulla base delle indicazioni Solvency II, mediante applicazione della Formula Standard e con adozione dei parametri USP per i rischi tecnici Danni relativi alle principali linee di business.
Sia per le valutazioni secondo Formula Standard, che per quelle che prevedono l’utilizzo dei parametri
specifici si utilizza il Volatility Adjustment, quale misura di aggiustamento della curva dei tassi risk free.
Al fine di soddisfare quanto richiesto dall’art. 30-bis, comma 6 del Codice delle Assicurazioni Private, la Capogruppo svolge regolarmente:
● analisi di sensitività alle ipotesi sottese al calcolo dell’aggiustamento per la volatilità, verificandone l’impatto sulle Best Estimate e sui fondi propri;
● valutazione della capacità di far fronte ai propri impegni senza ricorrere alla vendita forzata di attivi (anche in condizioni di stress).
Inoltre, si effettua la verifica dell’impatto della mancata applicazione del VA poiché l’eventuale mancato rispetto del requisito patrimoniale di solvibilità porrebbe la singola Compagnia nella situazione di dover ripristinare il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità o di dover ridurre il rischio. Per i dettagli relativi al processo di escalation in caso di inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità si rimanda a quanto riportato nel paragrafo B.3.4.
Al fine di testare la solidità e la resilienza della disponibilità patrimoniale del Gruppo e della singola Compagnia al verificarsi di singoli eventi o di combinazioni degli stessi (eccezionali ma plausibili), sono effettuati, inoltre, esercizi di stress test (c.d. stand alone) e/o analisi di scenario. Nello specifico, viene quantificato l’impatto che andamenti avversi di determinati fattori di rischio esogeni (risk factor di natura tecnica finanziaria o di business), hanno sulla situazione economica e patrimoniale delle Compagnia. Tali analisi, condotte dalla funzione Risk Management, con il supporto delle unità operative di competenza in relazione al fattore di rischio considerato, sono basati su modelli deterministici o stocastici, e disegnati e sviluppati in coerenza con la natura, la portata e la complessità dei rischi inerenti all’attività di impresa e ripetuti con la frequenza resa necessaria dalla tipologia di rischio e dalla sua evoluzione ed, in ogni caso, con cadenza almeno annuale. Nello specifico, in relazione all’ambito di utilizzo ed alla frequenza, le attività di analisi previste dal framework di Stress e Scenario Testing sono articolate nei tre livelli di seguito riportati:
● attività periodiche: svolte con frequenza almeno annuale e in coerenza con le tempistiche riportate di seguito:
- in sede di definizione del Piano Strategico ed in occasione delle attività di Valutazione interna attuale e prospettica del rischio e della solvibilità della Compagnia e/o del Gruppo (ORSA);
- in occasione delle valutazioni trimestrali Solvency II.
● attività eventuali (“ad hoc”): le attività di analisi periodiche possono essere integrate al fine di soddisfare esigenze specifiche del Gruppo e ogni volta che se ne ravvisi la necessità a fronte di cambiamenti rilevanti nel profilo di rischio e di scostamenti significativi rispetto agli obiettivi definiti dal piano strategico della Compagnia;
● attività svolte su specifica richiesta dell’Autorità di Vigilanza: ad integrazione delle analisi di cui ai punti precedenti, il Gruppo Xxxx svolge le tipologie di analisi previste su richiesta dell’Autorità di Vigilanza.
I risultati delle analisi di stress test, unitamente alle ipotesi sottostanti e alle metodologie utilizzate, sono portati all’attenzione dell’Organo Amministrativo, al fine di offrire un contributo alla revisione e al miglioramento delle politiche di gestione dei rischi, delle linee operative e dei limiti di esposizione fissati dall’Organo Amministrativo stesso.
La valutazione prospettica consente invece l’analisi del profilo di rischio del Gruppo in funzione della strategia, degli scenari di mercato e dell’evoluzione del business. Tale processo è disciplinato nella Politica di Valutazione dei rischi e della solvibilità, che intende perseguire i seguenti obiettivi:
● evidenziare il collegamento tra la strategia di business (incluso lo sviluppo e la progettazione dei prodotti), il processo di gestione del capitale ed il profilo di rischio assunto;
● disporre di una visione complessiva dei rischi ai quali è esposto il Gruppo, o potrebbe esserlo nel futuro, con particolare riferimento a quelli ritenuti significativi, e valutando la posizione di solvibilità sia in un’ottica attuale che prospettica; fornire all’Organo Amministrativo e all’Alta Direzione una valutazione sull’efficacia complessiva del sistema di Risk Management, evidenziando nel contempo eventuali carenze e suggerendo le azioni risolutive.
Tali obiettivi sono attuati tramite l’Own Risk and Solvency Assessment (ORSA). Ai sensi dell’art. 4 del Regolamento n. 32, il processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica è definito a livello di Gruppo. Secondo quanto previsto dalla Politica in materia di valutazione dei rischi e della solvibilità, il processo di valutazione prospettica dei rischi viene effettuato con cadenza almeno annuale, utilizzando i dati di chiusura dell’esercizio precedente e quelli del piano strategico, sviluppato su base triennale. Il Gruppo, inoltre, provvede ad effettuare una nuova valutazione in ottica ORSA in tutte le circostanze straordinarie che determinano una modifica significativa del profilo di rischio tra cui a titolo esemplificativo e non esaustivo in caso di:
● un’acquisizione o un disinvestimento che modifica sensibilmente il business, il profilo di rischio o di solvibilità;
● una variazione significativa dei mercati finanziari che determina un notevole impatto sul portafoglio attivi della Compagnia;
● una variazione significativa nelle passività della Compagnia;
● una riduzione dei livelli di solvibilità al di sotto di valori critici, definiti nel Risk Appetite Statement;
● un cambiamento significativo del quadro regolamentare.
L’Organo Amministrativo partecipa attivamente a tale processo approvando i criteri e le metodologie seguite per le valutazioni, con particolare riferimento ai rischi maggiormente significativi, e approva gli esiti del processo di valutazione comunicando all’Alta Direzione e alle strutture interessate le conclusioni cui è pervenuto.
L’ORSA è parte integrante del sistema di gestione dei rischi e del processo decisionale del Gruppo e delle singole Compagnie e presenta pertanto diversi punti di contatto con:
● il processo di pianificazione strategica e di definizione del piano di gestione del capitale nel medio periodo;
● il livello di propensione al rischio globale e le relative soglie di tolleranza al rischio definiti
dall’Organo Amministrativo nel Risk Appetite Statement;
● l’attività di monitoraggio dei rischi e la definizione delle relative azioni di mitigazione.
In particolare, la valutazione attuale viene effettuata con cadenza trimestrale e prevede il monitoraggio degli indicatori definiti nel Risk Appetite Statement dal Consiglio di Amministrazione.
La valutazione prospettica, effettuata su base almeno annuale, si sviluppa coerentemente con le tempistiche e gli elementi contenuti nel piano strategico e nel piano di gestione del capitale per ciascuna società del Gruppo, tenuto conto del profilo di rischio delle singole imprese e della volatilità del relativo fabbisogno di capitale. Gli esiti delle valutazioni effettuate in ottica ORSA, inoltre, sono tenuti in considerazione nella definizione delle strategie aziendali, nella pianificazione del capitale e nella predisposizione del piano strategico.
Il processo di pianificazione e gestione del capitale, sviluppato con il supporto del Risk Management, prevede per ciascun anno del piano strategico una proiezione dei fondi propri ed una stima, mediante standard formula con applicazione dei parametri specifici per i rischi tecnici Danni, degli assorbimenti di capitale legati al piano di business. Tale analisi deve essere coerente con il livello di propensione al rischio definito dal Consiglio di Amministrazione.
B.3.3 Monitoraggio dei rischi
L’attività di di monitoraggio dei rischi si declina nelle seguenti due fasi:
1. monitoraggio dei rischi rilevanti, in cui vengono svolti dei controlli periodici in funzione delle tipologie di rischio più significative e dei possibili impatti che questi possono avere sul raggiungimento degli obiettivi prefissati. I controlli, svolti trimestralmente, sono effettuati dalla funzione Risk Management con il supporto, ove necessario, degli altri attori coinvolti. Per ciascuna tipologia di rischio viene monitorato l’andamento tra periodi successivi, analizzando puntualmente gli eventuali scostamenti. Inoltre, viene verificato trimestralmente il rispetto della propensione al rischio; quest’ultima è definita annualmente dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, successivamente recepita dall’organo amministrativo della società controllata Sara Vita (Risk Appetite Framework);
Con particolare riferimento al rischio tecnico danni, la funzione Risk Management esegue inoltre il monitoraggio dei Parametri Specifici di Impresa (USP). Sono infine monitorate le concentrazioni di rischio, al fine di evitare che vi siano esposizioni significative che potrebbero mettere a repentaglio la solvibilità o la liquidità del Gruppo.
2. verifica del rispetto dei limiti operativi al rischio, in cui il Risk Management provvede ad effettuare, con cadenza mensile i limiti di investimento dei rischi finanziari e almeno semestrale per i rischi tecnici, una verifica di secondo livello sul rispetto dei limiti operativi al rischio definiti dal
Consiglio di Amministrazione, dandone evidenza al Comitato Rischi. Questi limiti definiscono i confini all’interno dei quali si possono muovere operativamente le funzioni aziendali per il perseguimento dei propri obiettivi, mantenendo la propensione al rischio entro i livelli prescelti. Qualora la funzione Risk Management dovesse rilevare il superamento dei limiti, provvede immediatamente ad avviare gli opportuni processi di escalation (descritti al paragrafo successivo).
3. monitoraggio degli EWI e degli indicatori di rischio (Solvency Ratio e Liquidity Coverage Ratio) effettuato rispettivamente con cadenza almeno trimestrale dal Risk Management al fine di intercettare un possibile ingresso nella Recovery Zone. Al verificarsi di un’eventuale violazione della soglia di allerta di un EWI, il Risk Management con il supporto delle altre Funzioni responsabili del monitoraggio di ciascuna tipologia di EWI, informa l’Alta Direzione. La funzione Risk Management provvede ad effettuare, inoltre, gli opportuni approfondimenti al fine di verificare se il superamento della soglia di allerta dell’indicatore ha condotto anche ad una violazione delle soglie degli indicatori di rischio (Solvency Ratio e Liquidity Coverage Ratio) e quindi all’attivazione dei relativi processi di escalation.
B.3.4 Escalation
Dal monitoraggio dei rischi, effettuato dalla funzione Risk Management, possono emergere le situazioni di seguito esposte:
● superamento delle soglie di Risk Appetite;
● cambiamenti rilevanti dei parametri specifici di impresa (USP);
● inosservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità;
● superamento dei limiti operativi;
● superamento degli indicatori di rischio definiti nel Contingency Plan
Con particolare riferimento al superamento delle soglie di Risk Appetite, è previsto un livello di tolleranza allo scostamento dal Capitale a Rischio Target. Qualora lo scostamento sia inferiore al livello di tolleranza, il Risk Management dovrà informare il Comitato Rischi e successivamente l’Organo Amministrativo alla prima riunione utile. Viceversa, qualora lo scostamento sia superiore al livello di tolleranza definito, il Risk Management informa il Comitato Xxxxxx che provvederà ad analizzare e valutare la situazione, definendo le eventuali azioni correttive da sottoporre all’Organo Amministrativo alla prima riunione utile.
Con particolare riferimento ai cambiamenti dei parametri specifici di impresa (USP), potrebbero verificarsi le seguenti situazioni descritte nella Politica di gestione dei parametri specifici nel continuo:
● cambiamenti che comportano l’ampliamento del perimetro di applicazione degli USP e/o
cambiamenti che comportano la modifica del metodo o della variante di calcolo degli USP;
● cambiamenti rilevanti individuati e descritti nella Politica dedicata;
● cambiamenti non rilevanti anch’essi descritti nella Politica dedicata.
Nel primo caso deve essere presentata all’Autorità di Vigilanza una nuova istanza di autorizzazione, come previsto dal Regolamento IVASS n.11/2015, previa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Nel caso di cambiamenti rilevanti, la funzione Risk Management coinvolge tempestivamente il Comitato Controllo Interno e i Rischi di Gruppo e, successivamente, l’organo amministrativo ai fini della discussione e approvazione delle calibrazioni effettuate in sede di approvazione delle chiusure annuali. Successivamente, è prevista tempestiva informativa all’Istituto di Vigilanza. Infine nel caso di modifiche non rilevanti, la funzione Risk Management procede con la comunicazione al Consiglio di Amministrazione delle attività di calibrazione e con la preventiva discussione in sede di Comitato Rischi e Comitato consiliare per il Controllo Interno e i Rischi di Gruppo.
Nel caso in cui il Risk Management rilevi l’inosservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità, o il rischio che non venga rispettato nei successivi tre mesi, informa con tempestività il Consiglio d’Amministrazione e, successivamente, l’Autorità di Xxxxxxxxx. Inoltre, coerentemente con le disposizioni normative, entro due mesi dalla rilevazione dell’inosservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità, il Gruppo (la Compagnia) presenta ad IVASS un piano di risanamento elaborato su basi realistiche. Infine, l’Organo Amministrativo definisce i provvedimenti da adottare per ristabilire entro sei mesi dalla rilevazione dell’inosservanza, il livello di fondi propri ammissibili in misura tale da coprire il Requisito Patrimoniale di Solvibilità o per ridurre il profilo di rischio al fine di garantire l’osservanza dello stesso.
Nel caso di superamento dei limiti operativi, bisogna distinguere tra limiti operativi sugli investimenti e limiti operativi ai rischi tecnici. Nel primo caso, il Risk Management informa l’Alta Direzione, il Comitato Investimenti di Gruppo e l’Organo Amministrativo; nel secondo caso, il Risk Management informa il Comitato Rischi e, in caso di superamento, l’Organo Amministrativo.
In ultimo, qualora le concentrazioni significative determinino variazioni rilevanti del profilo di rischio del Gruppo rispetto al Risk Appetite, saranno portate all’attenzione del Consiglio di Amministrazione, unitamente ad eventuali azioni di mitigazione.
Per quanto riguarda il processo di escalation in corrispondenza dell’ingresso nella Recovery Zone, il piano di emergenza previsto dal Gruppo prevede che il Direttore Generale di Sara Assicurazioni dichiari lo stato di Emergenza e l’ingresso nella Recovery Zone, convocando e presiedendo l’Unità di Crisi. Quest’ultima, sulla base delle analisi e delle valutazioni condotte dal Risk Management, supporta il Direttore Generale nell’identificazione delle azioni da attivare e dei relativi owner nonché sull’avvio tempestivo dell’implementazione delle stesse. L’Organo Amministrativo viene convocato tempestivamente qualora sia stata individuata una azione di ripristino che necessiti di una specifica delibera. Al contrario, nel caso in cui siano sufficienti i poteri di delega del Direttore Generale, la convocazione dell’Organo Amministrativo viene effettuata ai soli fini informativi.
In ultimo, si specifica che qualora si verifichino variazioni rilevanti del profilo di rischio rispetto al Risk Appetite derivanti da concentrazioni significative così come definite dal Reg. IVASS n.30, si fornirà opportuna evidenza al Consiglio di Amministrazione, unitamente ad eventuali azioni di mitigazione
B.3.5 Reporting in materia di rischio
Il sistema di reporting in materia di rischio attualmente in essere nel Gruppo Sara prevede la predisposizione di specifici report definiti sulla base delle esigenze informative dei diversi destinatari.
In particolare, la funzione Risk Management predispone la reportistica nei confronti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato per il Controllo Interno e i Rischi di Gruppo, del Comitato Investimenti di Gruppo, del Comitato Rischi, dell’Alta Direzione e dei Responsabili delle strutture operative circa l’evoluzione dei rischi e la violazione dei limiti operativi fissati.
B.4 Sistema di controllo interno
Il Gruppo si è dotato di un sistema di governo societario proporzionato alla natura, portata e complessità
dei rischi aziendali attuali e prospettici inerenti all’attività del Gruppo
L’Organo Amministrativo, è responsabile ultimo del sistema di governo societario e l’Alta Direzione, è responsabile dell’attuazione, mantenimento e monitoraggio dello stesso, ponendo in essere tutte le attività necessarie allo scopo.
Il sistema di controllo interno è’ costituito dall’insieme di regole, procedure e strutture organizzative volte ad assicurare il corretto funzionamento ed il buon andamento dell’impresa, ed è improntato ai seguenti principi:
● alto livello di integrità e cultura del controllo e dei rischi a tutti i livelli del personale;
● chiara attribuzione di ruoli, responsabilità e poteri delegati ad ogni unità aziendale;
● adeguato livello di indipendenza del personale incaricato del controllo rispetto a quello con compiti operativi;
● adeguati presidi autorizzativi, di verifica e di riscontro atti a garantire l’efficacia dei controlli
definiti.
● adozione di politiche commerciali e remunerative atte ad evitare ogni possibile incentivo ad attività illegali o devianti dagli standard etici ovvero indurre propensioni al rischio contrastanti con la sana e prudente gestione dell’impresa e comportamenti non coerenti con la tutela degli assicurati e degli aventi diritto alla prestazioni assicurative
Le attività di controllo sono formalizzate e/o ripercorribili, riviste su base periodica e coinvolgono tutto il personale. Sono articolabili su tre livelli:
● controlli di 1° livello, svolti nell’ambito dei processi operativi e messi in atto da chi effettua una determinata attività e da chi ne ha la responsabilità di supervisione. Tali attività comprendono anche meccanismi di doppie firme, autorizzazioni, verifiche e raffronti, liste di controllo e riconciliazione dei conti, nonché la limitazione dell’accesso alle operazioni ai soli soggetti incaricati e la registrazione e la verifica periodica delle operazioni effettuate. Parte significativa di tali controlli è anche incorporata nelle procedure informatiche (ad es. controlli di input, di elaborazione, di output, protezioni attraverso profili di accesso). Le strutture operative responsabili dei controlli di 1° livello collaborano inoltre nella valutazione dei rischi e nell’individuazione delle azioni necessarie per la relativa riduzione, eliminazione o gestione;
● controlli di 2° livello, ovvero andamentali e sulla gestione dei rischi - affidati a unità diverse da quelle operative e di linea (Risk Management, Funzione Attuariale, Compliance e Antiriciclaggio). Rientrano tra i controlli di 2° livello anche gli audit tecnici effettuati sulla rete liquidativa e distributiva, le attività di controllo svolte dalle unità responsabili in materia di controllo di gestione, salute e sicurezza sul lavoro, nonché quelle svolte dal Dirigente Preposto nominato dall’Organo Amministrativo in ottemperanza alla Legge 262/05 e all’art. 154 del T.U.F.;
● controlli di 3° livello, svolti dalla funzione di Revisione Interna e finalizzati alla valutazione e verifica periodica della completezza, della funzionalità e dell’adeguatezza del sistema dei controlli interni.
Nell’ambito del sistema di controllo interno inoltre, il Gruppo è dotato di sistemi informatici appropriati alla natura, portata e complessità dell’attività d’impresa.
A tal fine l’Organo Amministrativo approva un piano strategico sulla tecnologia della informazione e comunicazione (ICT), inclusa la cyber security aziendale.
Sono altresì adottate procedure che assicurino la continuità dei processi aziendali, attraverso sistemi di disaster recovery e piani di business continuity con le opportune misure organizzative, tecniche e di comunicazione.
Il Gruppo è dotato di un sistema di gestione dei rischi le cui caratteristiche sono state esplicitate nel paragrafo B3 cui si rimanda.
Il sistema di reporting in materia di rischio attualmente in essere prevede la predisposizione di specifici report definiti sulla base delle esigenze informative dei diversi destinatari.
In particolare, la funzione Risk Management predispone la reportistica nei confronti del Consiglio di Amministrazione e relativi Comitati, dell’Alta Direzione e dei Responsabili delle strutture operative circa l’evoluzione dei rischi e la violazione dei limiti operativi fissati.
L’Alta Direzione assicura l’adeguata diffusione tra il personale delle procedure che definiscono l’attribuzione di compiti, i processi operativi e canali di reportistica, anche attraverso il supporto dell’unità organizzativa preposta la quale realizza meccanismi formali di censimento della domanda, pianificazione e supporto operativo e metodologico ai singoli owners responsabili dei processi, curando l’aggiornamento del sistema normativo e delle procedure.
A tal fine, il Gruppo ha definito la struttura delle procedure aziendali, a livello di Gruppo, che costituisce parte integrante del sistema di governo societario.
B.4.1 Funzione di verifica della conformità
La Funzione di Compliance e Antiriciclaggio costituita in forma autonoma presso ciascuna delle società
assicurative del Gruppo, è posta a diretto riporto dell’Organo Amministrativo.
La funzione ha il compito di identificare e valutare il rischio di non conformità alle norme e di verificare che l’organizzazione e le procedure interne dell’impresa siano adeguate e conformi al raggiungimento degli obiettivi di conformità.
La Funzione Compliance e Antiriciclaggio è istituita attraverso una specifica delibera dell’organo amministrativo delle società assicurative del Gruppo, che ne definisce le responsabilità, i compiti, le modalità operative, la natura e la frequenza della reportistica agli organi sociali e alle altre funzioni interessate.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato e rivede con cadenza almeno annuale la “Politica della Funzione Compliance e Antiriciclaggio”, che definisce le linee guida per le attività della Funzione delineandone obiettivi, modalità di funzionamento, ruoli e responsabilità.
La Politica ha valenza di Gruppo ed è stata recepita dalle società controllate del Gruppo, nel rispetto delle proprie responsabilità e prerogative in tema di adeguata strutturazione del sistema dei controlli interni.
La politica prevede adeguati profili di indipendenza (organizzativi e finanziari) e di professionalità della funzione e il libero accesso a tutte le informazioni necessarie e rilevanti allo svolgimento dei compiti ad essa assegnati; in particolare è previsto che la funzione abbia un diretto reporting al CdA, non svolga compiti operativi e disponga di un budget direttamente approvato dal CdA.
I presidi previsti sono effettivi e regolarmente in essere.
Il Consiglio di Amministrazione assicura, anche attraverso l’approvazione del budget annuale e del piano delle risorse predisposto dal titolare della funzione, che la funzione di Compliance sia adeguata in termini di risorse umane e tecnologiche alla natura, alla portata e alla complessità delle singole società assicurative del Gruppo e ai relativi obiettivi.
Per assicurare la massima efficacia ed efficienza alle attività di presidio del rischio di non conformità alle norme la funzione di Compliance si avvale di:
● un presidio accentrato, costituito dalle risorse della funzione;
● un presidio decentrato, costituito da “Referenti operativi” di compliance individuati nell’ambito delle diverse direzioni aziendali e formalmente incaricati di svolgere attività a supporto della Funzione di Compliance e Antiriciclaggio con le modalità e la frequenza dalla stessa definite.
Il processo di verifica della conformità è articolato, in linea generale, in cinque fasi, costituite da Pianificazione dell’attività, Allineamento normativo, Monitoraggio & Valutazione, Formazione, Reporting, tutte descritte nella politica consiliare della funzione di Compliance e nel manuale operativo di cui la funzione si è dotata.
La Funzione di Compliance e Antiriciclaggio provvede a comunicare tempestivamente agli Organi Sociali, all’Alta Direzione e alle altre funzioni o Organi aziendali interessati, gli eventuali casi di rilevante esposizione al rischio di non conformità o di gravi infrazioni al sistema di conformità rilevati nel corso delle verifiche effettuate su base programmatica o per eccezione; essa collabora, inoltre, con ogni soggetto, organo o funzione, interni o esterni cui è attribuita una specifica funzione di controllo, scambiando ogni informazione utile per l’espletamento dei propri compiti.
Una volta all’anno il Titolare della Funzione Compliance e Antiriciclaggio presenta all’organo amministrativo il piano delle attività: in tale ambito il Titolare richiede l’approvazione del budget annuale e del piano delle risorse.
Il Titolare della funzione presenta anche all’organo amministrativo, almeno una volta all’anno o, anche con maggior frequenza, quando ritenuto necessario, una relazione sull’adeguatezza e sull’efficacia dei presidi adottati dall’impresa per la gestione del rischio di non conformità alle norme, sulle attività e verifiche svolte, sui risultati emersi e sulle eventuali carenze riscontrate e sulle raccomandazioni formulate, dando conto dello stato e dei tempi di implementazione dei relativi interventi migliorativi, nonché sull’attività di formazione.
B.5 Funzione di revisione interna
I Consigli di Amministrazione delle Società del Gruppo hanno approvato e rivedono con cadenza almeno annuale la “Politica in materia di Revisione Interna” con il fine di fissare le linee guida in materia di svolgimento delle attività di revisione interna presso Sara Assicurazioni e presso il relativo Gruppo. Il documento definisce altresì i compiti della funzione di Revisione Interna fissandone, al contempo, poteri, responsabilità e modalità di reportistica.
E’ costituita una funzione di Revisione Interna sia a riporto dell’organo amministrativo di Sara Vita che a riporto di quello di Sara Assicurazioni, essendo tale ultima funzione anche funzione di revisione dell’USCI. La Politica precisa che eventuali proposte di modifica negli assetti delle funzioni di audit del Gruppo sono sottoposte a parere vincolante del CdA della Capogruppo/USCI.
La funzione di Revisione Interna è una funzione indipendente incaricata di monitorare e valutare l’efficacia, l’efficienza e l’adeguatezza del sistema di controllo interno e delle ulteriori componenti del sistema di governo societario e le necessità di adeguamento anche attraverso attività di supporto e di consulenza alle altre funzioni aziendali fornite in via ordinaria nel contesto degli interventi di verifica pianificati. A tali fini la funzione di Revisione Interna provvede, tra l’altro, a verificare:
● La correttezza dei processi gestionali e l’efficacia e l’efficienza delle procedure organizzative;
● la regolarità e la funzionalità dei flussi informativi tra settori aziendali;
● l’adeguatezza dei sistemi informativi e la loro affidabilità affinché non sia inficiata la qualità delle informazioni sulle quali il vertice aziendale basa le proprie decisioni; a tali fini verifica, tra l’altro, l’adeguatezza delle procedure atte a garantire la sicurezza logica dei dati;
● la rispondenza dei processi amministrativo contabili a criteri di correttezza e di regolare tenuta della contabilità;
● l’efficienza dei controlli sulle attività esternalizzate.
La revisione interna si conclude con l’attività di follow up, consistente nella verifica a distanza di tempo dell’efficacia delle correzioni apportate al sistema di controllo interno finalizzate non solo alla rimozione di eventuali disfunzioni individuate ma anche al miglioramento dell’efficacia ed efficienza dei processi aziendali e del complessivo sistema di gestione dei rischi e di controllo interno.
Durante l’esecuzione delle attività e in sede di valutazione e segnalazione delle relative risultanze, la funzione di Revisione Interna svolge i compiti ad essa assegnati con autonomia ed obiettività di giudizio, in modo da preservare la propria indipendenza e imparzialità. L’obiettività è anche assicurata dalla segregazione, a livello funzionale, delle risorse della Revisione Interna dalle altre funzioni di Sara Assicurazioni e Sara Vita.
Il personale della Funzione non può assumere ruoli operativi né responsabilità in altre funzioni aziendali (operative o di controllo); allo stesso non devono essere affidati incarichi di verifica di attività per le quali abbia avuto in precedenza autorità o responsabilità se non sia trascorso un ragionevole periodo di tempo comunque non inferiore all’anno. In ogni caso il personale della Funzione non può condurre verifiche su eventi ed operazioni alla cui gestione ha contribuito anche solo con responsabilità meramente esecutive.
Per raggiungere il livello di indipendenza e autonomia necessario per esercitare con obiettività di giudizio le responsabilità delle attività di revisione interna, la Funzione è posta a diretto riporto dell’Organo Amministrativo che: a) nomina e revoca il Titolare, sentito il parere del Collegio Sindacale e del Comitato per il Controllo Interno e i Rischi di Sara Assicurazioni b) approva la politica di revisione interna; c) approva il documento di pianificazione; d) approva il budget (distinto per società) ed il piano delle risorse della funzione; e) definisce, per il tramite della politica, le modalità e la frequenza del reporting della Funzione.
L’Organo Amministrativo si accerta che il Titolare della funzione di Revisione Interna abbia i requisiti di
idoneità alla carica fissati dalla c.d. Politica di “Fit And Proper” tempo per tempo vigente.
La politica retributiva del Titolare alla Revisione Interna e del personale di livello più elevato della funzione è definita al fine di non esporre la funzione ad alcun conflitto d’interessi ed è formalizzata nella relativa Politica approvata dall’Assemblea dei Soci. La remunerazione del Titolare e del personale di livello più elevato della funzione viene fissata in misura adeguata rispetto al livello di responsabilità ed all’impegno connessi al ruolo.
Gli Organi Amministrativi del Gruppo assicurano, anche attraverso l’approvazione del budget annuale e del piano delle risorse predisposto dal Titolare della Funzione, che la funzione di Revisione Interna sia adeguata in termini di risorse umane e tecnologiche alla natura, alla portata e alla complessità delle Società del Gruppo ed ai relativi obiettivi di sviluppo. Il budget annuale ed il piano delle risorse presentati dal Titolare della Funzione debbono garantire la presenza di adeguate competenze specialistiche, se del caso da acquisire all’esterno per specifiche ed individuate esigenze, e l’aggiornamento professionale del personale della revisione interna.
Il Titolare della Revisione Interna è responsabile tecnico del raggiungimento degli obiettivi di cui alla politica di revisione interna; in caso di insorgenza di situazioni di non conformità alla politica che possano limitare o pregiudicare il raggiungimento della mission il Titolare deve tempestivamente interessare l’Organo Amministrativo e l’Organo di Controllo delle società interessate ed in ogni caso della Capogruppo.
In ogni caso il Titolare della Funzione deve confermare in via ordinaria al Consiglio di Amministrazione l’assenza di situazioni ostative al pieno esercizio del mandato ricevuto in occasione della presentazione del budget e del piano delle risorse. In tale occasione, il Titolare rendiconta anche circa l’utilizzo delle risorse stanziate per l’esercizio precedente.
Il Titolare della Revisione Interna ha accesso diretto e senza limitazioni all’Organo Amministrativo, anche tramite il Comitato per il Controllo Interno e i Rischi (per la Capogruppo) di cui è Segretario. Analogo accesso diretto e senza limitazioni è garantito per il Collegio Sindacale per il quale la funzione di Revisione Interna svolge attività di segreteria tecnica.
Il Titolare assiste, su richiesta del Presidente, a singole riunioni dell’organo amministrativo ovvero alla trattazione di specifici ambiti posti all’ordine del giorno. Il Titolare assiste, inoltre, in via stabile alle riunioni allorquando vengono esaminate le tematiche di propria diretta pertinenza. L'organo amministrativo può deliberare la partecipazione in via stabile, anche in relazione ad ulteriori materie rispetto a quelle di stretta pertinenza.
Agli incaricati della Funzione è consentita libertà di accesso a tutte le strutture aziendali ed a tutte le informazioni pertinenti con le attività da svolgere, incluse le informazioni utili per la verifica dell’adeguatezza dei controlli svolti sulle attività esternalizzate nonché dell’adeguata prestazione delle attività esternalizzate stesse.
Le funzioni aziendali interessate forniscono il necessario e tempestivo supporto per lo svolgimento delle attività della funzione ed uniformano il loro comportamento a criteri di correttezza, trasparenza e piena collaborazione.
La funzione deve instaurare collegamenti organici con tutti i centri titolari di funzioni di controllo interno, peraltro in coerenza con le indicazioni relative ai rapporti tra le funzioni di controllo contenute nella Politica in materia di sistema dei controlli interni.
La Funzione di Revisione Interna deve dotarsi di un manuale tecnico-metodologico al fine di definire in dettaglio le procedure operative per la conduzione delle attività di audit garantendo al contempo che siano uniformi nel Gruppo Assicurativo, coerenti con la politica e con gli standard professionali comunemente accettati a livello nazionale ed internazionale.
La Funzione di Revisione Interna istituisce, applica ed aggiorna, con cadenza annuale, un piano di audit di gruppo che stabilisce il lavoro di audit da svolgere nei cinque anni successivi basandosi su di un’analisi metodica dei rischi che tenga conto di tutte le attività e dell’intero sistema di governo societario di gruppo, nonché degli sviluppi attesi delle attività e delle innovazioni. Adotta, pertanto, un approccio basato sul rischio nel definire la priorità e la frequenza di verifica dei processi utilizzando a tali fini le evidenze e le misurazioni prodotte dalla funzione di risk management (allocazione dell’SCR di Gruppo sui vari processi che lo generano). Stante le caratteristiche ed i rischi dei processi legati all’Information Tecnology la pianificazione delle relative verifiche deve essere effettuata su di una mappa dei domini di audit, determinati anche in relazione allo standard Cobit (Control Objectives for Information and related Technology). La pianificazione tiene conto dei rischi, anche nuovi, emergenti a motivo della crescente applicazione delle tecnologie IT ai processi aziendali e della continua evoluzione delle predette tecnologie. Particolare attenzione deve essere posta: i) all’utilizzo di algoritmi di machine learning, in funzione della rilevanza delle fasi decisionali demandate all’intelligenza artificiale, da valutarsi in termini di potenziali effetti sull’utenza finale e sulla sana e prudente gestione; ii) all’adeguatezza dei correlati e proporzionali meccanismi di governo e controllo implementati. La pianificazione degli interventi di IT audit è integrata con la pianificazione degli ulteriori processi di gruppo e deve porsi l’obiettivo di riscontrare tutti i domini IT in un arco temporale quinquennale e con frequenze di intervento anche correlate alla relativa rischiosità lorda.
Il Piano rispetta, inoltre, tutte le istanze normative tempo per tempo vigenti (ad esempio le previste verifiche in tema di normativa antiterrorismo ed antiriciclaggio, di remunerazioni, etc).
I processi giudicati ad alto rischio/rilevanza devono essere verificati con frequenza ordinaria almeno biennale; quelli a rischio intermedio con frequenza almeno quadriennale; gli ulteriori processi ed aree potranno essere oggetto di riscontro con frequenza più elevata. La frequenza delle verifiche sui processi IT sarà di norma infra-annuale dovendo essere previste più verifiche per anno solare al fine di raggiungere l’obiettivo della turnazione pluriennale dei domini IT.
In caso di audit con esiti di sintesi attestanti la non adeguatezza del sistema dei controlli interni la Revisione Interna pianificherà ed effettuerà organici interventi di follow up a conclusione del piano delle sistemazioni definito e già nell’esercizio successivo per i casi di carenze maggiormente rilevanti. L’attività di revisione, con specifica evidenza degli interventi effettuati, è adeguatamente documentata, raccolta ed archiviata. All’esito delle singole attività di verifica la funzione di Revisione Interna emette singoli rapporti che debbono essere obiettivi, chiari, concisi e tempestivi e contenere suggerimenti per eliminare le carenze riscontrate, riportando raccomandazioni in ordine ai tempi per la loro rimozione. I rapporti devono essere conservati presso la sede della società o mediante modalità alternative di assolvimento dell’obbligo di conservazione documentale coerenti con quanto previsto da ulteriori disposizioni attuative emanate dall’IVASS, e devono essere redatti in modo tale da consentire di effettuare una valutazione in merito
all’efficacia dell’attività svolta dalla funzione stessa ed anche di riconsiderare le revisioni effettuate e le risultanze prodotte.
I singoli rapporti di audit sono trasmessi all’Alta Direzione, ai responsabili dei processi direttamente interessati dalle attività di verifica ed ai responsabili delle altre funzioni indirettamente interessate, incluse le pertinenti funzioni di controllo di secondo livello.
Gli esiti delle attività svolte sono inoltre ordinariamente riepilogati con cadenza trimestrale al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale ed all’Alta Direzione. La relazione prodotta riporta, in coerenza con i singoli rapporti di audit prodotti, i risultati emersi, i punti di debolezza o carenze rilevate, classificate per livello di severità, le raccomandazioni formulate per la loro rimozione ed i correlati impegni e tempistiche di sistemazione assunti dal management competente, di modo che possano essere valutati da parte degli amministratori.
B.6 Funzione Attuariale
La Funzione Attuariale costituita in forma autonoma presso ciascuna delle società assicurative del Gruppo, è posta a diretto riporto dell’Organo Amministrativo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, e rivede con cadenza almeno annuale, la “Politica della Funzione Attuariale” con l’obiettivo di definire le linee guida sulle attività della Funzione Attuariale, delineando gli obiettivi, le modalità di analisi e controllo, i ruoli e le responsabilità delle funzioni coinvolte presso le società del Gruppo. La Politica ha valenza di Gruppo ed è stata recepita dall’organo amministrativo della società controllata, nel rispetto delle proprie responsabilità e prerogative in tema di adeguata strutturazione del sistema dei controlli interni della società xxxxxxxxxxxx.Xx Funzione Attuariale di Sara Assicurazioni riveste duplice natura di funzione fondamentale della Capogruppo e di Gruppo e si uniforma a tali fini alle pertinenti prescrizioni previste nel Regolamento IVASS n. 38. L’Organo Amministrativo della controllata Sara Vita:
● assegna in outsourcing, tramite specifico contratto di esternalizzazione, la Funzione Attuariale alla Capogruppo, che accetta;
● designa al suo interno il “Titolare” della Funzione Attuariale esternalizzata, a cui è assegnata la
complessiva responsabilità della funzione esternalizzata.
L’obiettività di giudizio della funzione è assicurata dalla segregazione, a livello funzionale, delle risorse della Funzione Attuariale dalle funzioni operative di Sara Assicurazioni.
Per raggiungere il livello di indipendenza e autonomia necessario per esercitare con obiettività di giudizio
le proprie responsabilità, la Funzione riporta direttamente all’Organo Amministrativo che:
● nomina e revoca il Titolare;
● approva la politica della Funzione Attuariale;
● approva il documento di pianificazione della Funzione Attuariale;
● approva il budget e il piano delle risorse della Funzione;
● definisce, per il tramite della politica, le modalità e la frequenza del reporting della Funzione.
L’Organo Amministrativo si accerta che il Titolare della Funzione Attuariale abbia i requisiti di idoneità alla carica fissati dalla c.d. Politica di “Fit And Proper” tempo per tempo vigente. La richiamata politica definisce inoltre i requisiti di idoneità alla carica del Titolare della funzione esternalizzata nonché di coloro che presso il fornitore o subfornitore dei servizi svolgono la funzione fondamentale esternalizzata. La politica retributiva del Titolare della Funzione Attuariale e del personale di livello più elevato della funzione, nonché gli aspetti relativi alla fissazione degli obiettivi e alla valutazione del relativo grado di raggiungimento, sono definiti al fine di non esporre la funzione ad alcun conflitto d’interessi e sono formalizzati nella relativa Politica aziendale approvata dall’Assemblea dei Soci. La remunerazione del Titolare e del personale di livello più elevato della funzione viene fissata in misura adeguata rispetto al livello di responsabilità e all’impegno connessi al ruolo.
I corrispettivi previsti per i contratti di esternalizzazione della Funzione Attuariale sono coerenti con le finalità di cui all’articolo 57 del Regolamento IVASS n. 38 (coerenza con la sana e prudente gestione e in linea con gli obiettivi strategici, la redditività e l’equilibrio dell’impresa) potendo essere parametrati esclusivamente ai costi effettivamente sostenuti per l’erogazione del servizio (di norma le giornate uomo impiegate per lo svolgimento delle attività valorizzate con i costi, se del caso standard, del personale).Una volta all’anno, il Titolare della Funzione Attuariale presenta all’organo amministrativo il piano delle attività. In tale ambito, il Titolare richiede l’approvazione del budget annuale e del piano delle risorse che garantisca l’adeguatezza in termini di risorse umane e tecnologiche. Il budget annuale e il piano delle risorse presentati dal Titolare della funzione debbono garantire la presenza di adeguate competenze specialistiche, se del caso da acquisire all’esterno per specifiche e individuate esigenze, e l’aggiornamento professionale del personale della Funzione Attuariale.
L’Organo Amministrativo della Capogruppo assicura, anche attraverso l’approvazione del budget annuale e del piano delle risorse predisposto dal Titolare della Funzione, che la Funzione sia adeguata in termini di risorse umane e tecnologiche alla natura, alla portata e alla complessità delle singole società del Gruppo ed ai relativi obiettivi di sviluppo. L’Organo Amministrativo della controllata visiona il budget e il piano delle risorse per avere contezza in merito all’adeguatezza, nei termini sopra specificati, della Funzione Attuariale.Per lo svolgimento dei propri compiti, alla Funzione Attuariale è garantita la piena collaborazione da parte dei soggetti preposti alle varie unità ed il libero accesso, senza restrizioni, alla documentazione rilevante, ai sistemi informativi e ai dati contabili relativi alle aree sottoposte a valutazione e verifica.
In particolare, la funzione collabora con ogni soggetto, organo o funzione, interni o esterni cui è attribuita una specifica funzione di controllo, scambiandosi ogni informazione utile per l’espletamento dei propri compiti. A tali fini si attiene anche alle indicazioni relative ai rapporti tra le funzioni di controllo contenute nella Politica in materia di sistema dei controlli interni. Infine, il Titolare presenta, almeno una volta all’anno o comunque quando ritenuto necessario, una relazione all’organo amministrativo che riepiloghi, in coerenza con il piano delle attività, le verifiche e le valutazioni effettuate, i risultati emersi, le eventuali criticità e carenze rilevate e le raccomandazioni formulate per la loro rimozione. Nell’ambito di tale relazione, fornisce evidenza anche dello stato e dei tempi di implementazione degli interventi migliorativi precedentemente individuati, nonché della rendicontazione delle spese sostenute rispetto al budget assegnato. Il Titolare della Funzione Attuariale assiste, su richiesta del Presidente, alle riunioni dell’organo amministrativo e di controllo.
B.7 Esternalizzazione
Il Gruppo ha adottato una politica di esternalizzazione, che si applica a tutte le Società del Gruppo Sara, che definisce le linee guida e di indirizzo da seguire nel processo di esternalizzazione delle attività. Le linee guida e le direttive fissate nella citata politica rispondono ad un criterio di applicazione, dettagliato dai relativi adempimenti ad apposite procedure applicative, di tipo proporzionale all’effettivo impatto, rilevanza e rischiosità dell’attività esternalizzata sul business delle Compagnie facenti parte del Gruppo.
Nel rispetto di tali linee guida, sono adottati idonei presidi organizzativi e/o contrattuali che consentano il monitoraggio costante delle attività esternalizzate, la loro conformità a norme di legge, regolamenti, direttive e procedure aziendali, nonché il rispetto dei limiti operativi e delle soglie di tolleranza al rischio fissate dall’impresa, intervenendo tempestivamente ove il fornitore non rispetti gli impegni assunti o la qualità del servizio fornito risulti carente.
In tale contesto sono individuati uno o più responsabili delle attività di controllo sulle attività esternalizzate e ne sono formalizzati, con gli opportuni strumenti contrattuali e organizzativi, i relativi compiti e responsabilità. Il numero dei responsabili è proporzionato alla natura e alla quantità delle attività esternalizzate.
Il processo di esternalizzazione include, a cura del responsabile dell’attività da esternalizzare, e anche con
il supporto delle ulteriori funzioni competente qualora necessario, le seguenti fasi:
● analisi delle motivazioni atte ad identificare i razionali ed i connessi benefici dell’esternalizzazione
● qualificazione di eventuali attività essenziali o importanti o della funzione come fondamentale ed adempimento degli obblighi connessi;
● individuazione e formalizzazione di un soggetto responsabile del controllo dell’attività
esternalizzata (e/o titolare della funzione fondamentale esternalizzata);
● selezione dei potenziali fornitori ispirati ad elementi di professionalità, onorabilità, capacità finanziaria/solvibilità, qualità del servizio offerto e condizioni economiche;
● formalizzazione degli accordi di esternalizzazione nel rispetto della normativa specificamente applicabile;
● attività di monitoraggio, controllo e reporting sui servizi prestati;
● definizione delle strategie di uscita atte a garantire la continuità del servizio in caso di emergenza o risoluzione del contratto.
Con riferimento all’esternalizzazione di attività cruciali e importanti sono presenti le seguenti fattispecie:
● servizi di gestione sinistri relativamente a rami specifici
● servizi di recupero crediti
● servizi di cloud IT
● servizi applicativi CRM
● servizi di supporto in ambito assistenza clienti
Con riferimento ad accordi di esternalizzazione infragruppo:
● esternalizzazione da parte della controllata Sara Vita, presso la controllante Sara Assicurazioni, dei servizi inerenti le aree di amministrazione e finanza, acquisti e servizi generali, riservazione, personale ed organizzazione, servizi di IT, marketing e commerciale, legale e societario, corporate e segreteria direzionale
● esternalizzazione da parte della controllata Sara Services, presso la controllante Sara Assicurazioni dei principali servizi di supporto.
B.8 Altre informazioni
B.8.1 Valutazione dell’adeguatezza del sistema di governance in rapporto alla natura, alla portata ed alla complessità dei rischi inerenti l’attività
Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo Sara Assicurazioni è assistito dal Comitato per il Controllo Interno e i Rischi di Gruppo nello svolgimento delle proprie attività in materia di adeguata strutturazione della governance aziendale, del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi.
Coerentemente con quanto prescritto da Solvency II, l’Art. 30 del Codice delle Assicurazioni e l’art 4 del Regolamento Ivass n 38 richiedono alle imprese di dotarsi di un adeguato sistema di governo societario, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi, attuali e prospettici, inerenti all’attività svolta.
A tal proposito, Sara Assicurazioni, anche in qualità di ultima società controllante italiana (USCI), in base al principio di proporzionalità descritto dall’Ivass nella lettera al mercato del 5 luglio 2018, ha deliberato di adottare il sistema di governo societario “rafforzato”.
Tale scelta è legata a motivazioni attinenti alle dimensioni, alla complessità dell’impresa e ad ulteriori parametri che richiedono l’adozione di presidi organizzativi più articolati e stringenti.
Con riferimento alla controllata Sara Vita, in base al principio di proporzionalità descritto dall’Ivass nella lettera al mercato del 5 luglio 2018, l’organo amministrativo ha deliberato di adottare il sistema di governo societario “ordinario”.
Il processo di individuazione dell’assetto di governo societario viene infine sottoposto a rivalutazione periodica annuale da parte dell’organo amministrativo della Capogruppo.
Capitolo C - Profilo di rischio
La presente sezione è stata redatta al fine di fornire le principali informazioni relative al profilo di rischio del Gruppo e delle singole Compagnie, separatamente per tutte le seguenti categorie:
a) rischio di sottoscrizione;
b) rischio di mercato;
c) rischio di credito;
d) rischio di liquidità;
e) rischio operativo e cyber;
f) altri rischi sostanziali.
Come illustrato nel paragrafo relativo al Sistema di Gestione dei Rischi, le metriche fondamentali di misurazione dei rischi si suddividono in due macro-categorie:
● per i rischi c.d. quantificabili, la prima grandezza di riferimento è la misurazione del fabbisogno di capitale secondo la metrica di solvibilità. Con particolare riferimento al modulo di rischio Non- Life, le valutazioni vengono effettuate tramite l’utilizzo dei Parametri Specifici di Impresa (Undertaking-Specific Parameters - USP) di Sara Assicurazioni limitatamente alle aree di attività maggiormente rappresentative per la stessa ovvero:
a. Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli (Rami ministeriali 10);
b. Altre assicurazioni auto (Ramo ministeriale 3);
c. Assicurazione contro l’incendio ed altri danni a beni (Rami ministeriali 8 e 9);
d. Assicurazione sulla responsabilità civile generale (Xxxx ministeriale 13).
L’adozione degli USP consente di rappresentare in maniera più adeguata il profilo di rischio della Compagnia che risulta caratterizzata da un portafoglio tecnico concentrato sul comparto Auto e da una componente di business relativa ai Rami Elementari, fortemente legata ad esso.
Per tutte le valutazioni è utilizzato, inoltre, il Volatility Adjustment quale misura di aggiustamento della curva dei tassi di interesse risk free.
● I rischi diversi dalla categoria precedente assumono una valutazione basata su una scala qualitativa.
La tabella sotto riportata fornisce una rappresentazione del requisito patrimoniale di solvibilità del Gruppo e delle Compagnie per tipologia di rischio.
SCR (gross) al 31.12.2023 | Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx |
SCR Market risk | 225.798 | 199.961 | 72.718 |
SCR Counterparty Default risk | 29.096 | 24.017 | 5.483 |
SCR Life risk | 83.593 | - | 83.593 |
SCR Non Life risk | 189.842 | 189.842 | - |
SCR Health risk | 23.707 | 23.689 | 34 |
SCR (gross) al 31.12.2023 | Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx |
Diversification | -177.431 | -112.307 | -36.224 |
Basic SCR | 374.605 | 325.202 | 125.604 |
SCR Operational risk | 30.470 | 25.626 | 5.277 |
Adjustment per RFF | 4.011 | - | 311 |
Adjustment TP | -54.164 | - | -63.821 |
Adjustment DT | -75.778 | -73.120 | -16.169 |
SCR | 279.143 | 277.708 | 51.202 |
C.1 Rischio di sottoscrizione
Nella categoria dei rischi tecnici rientrano i rischi tipici dell’attività assicurativa e, con specifico riferimento al profilo di rischio del Gruppo vengono considerati i rischi tecnici Danni, Vita e Malattia. La composizione percentuale del rischio tecnico complessivo è rappresentata di seguito.
Figura 1: SCR tecnico di Gruppo – Contributo moduli di rischio
Rischi Tecnico Assicurativi Xxxxx
Per quanto riguarda i rischi tecnici Danni e Malattia vengono considerati le seguenti tipologie di rischio:
● Rischio di assunzione (Premium Risk): il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione, associato agli eventi coperti, alla selezione dei rischi, all’andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata;
● Rischio di riservazione (Reserve Risk): il rischio legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati e dei danneggiati;
● Xxxxxxx di riscatti (Lapse risk): il rischio connesso alla non corretta determinazione delle ipotesi in merito ai tassi di esercizio delle opzioni di riscatto incluse in un contratto di assicurazione Danni;
● Rischi Catastrofali (Catastrophe risk): ovvero il rischio di perdite o di variazioni sfavorevoli nel valore delle passività assicurative derivanti dall’elevata incertezza nelle ipotesi per la determinazione dei premi e per la costituzione di riserve tecniche a causa di eventi estremi ed eccezionali.
Come accennato in precedenza, il Gruppo per il modulo di rischio Non-Life, effettua le valutazioni tramite l’utilizzo dei Parametri Specifici di Impresa (USP) di Sara Assicurazioni, la cui autorizzazione da parte di IVASS è stata rilasciata in data 11 maggio 2016.
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle misure di volume per il rischio di tariffazione e riservazione danni al 31.12.2023:
LOB | Misura di Volume Rischio tariffazione | % sul totale | Misura di Volume Rischio riservazione | % sul totale |
Motor vehicle liability insurance | 376.220 | 52% | 419.425 | 67% |
Other motor insurance | 88.245 | 12% | 18.311 | 3% |
Fire and other damage to property insurance | 66.788 | 9% | 38.360 | 6% |
General liability insurance | 73.489 | 10% | 101.632 | 16% |
Totale LOB USP | 604.742 | 83% | 577.728 | 93% |
Medical expenses | 18.088 | 2% | 9.282 | 1% |
Income protection | 66.919 | 9% | 15.719 | 3% |
Marine, aviation and transport insurance | 2.361 | 0,3% | 4.569 | 1% |
Credit and suretyship insurance | 617 | 0,1% | 1.004 | 0,2% |
Legal expenses insurance | 11.505 | 2% | 5.165 | 1% |
Assistance | 15.345 | 2% | 2.952 | 0,5% |
Miscellaneous financial loss | 8.512 | 1% | 7.866 | 1% |
Totale | 728.088 | 100% | 624.284 | 100% |
I prospetti di seguito riportati illustrano gli esiti delle valutazioni del requisito di capitale per il modulo di rischi Non-life:
SCR Non-Life risk (con USP) 31.12.2023 | Gross SCR | Net SCR |
Premium&Reserve risk | 162.886 | 162.886 |
Lapse risk | 439 | 439 |
CAT risk | 64.948 | 64.948 |
Diversification | -38.432 | -38.432 |
Total SCR | 189.842 | 189.842 |
Dai risultati esposti, si evince che il Non-life risk è determinato in massima parte dal sottomodulo Non-life premium&reserve risk.
Figura 2: SCR Danni con utilizzo USP – Contributo sottomoduli di rischio
I rischi tecnici del Gruppo sono gestiti attraverso processi specifici che coinvolgono i responsabili di linea e le Funzioni di secondo livello. In particolare, si fa riferimento a:
- l’analisi dei rischi relativi ai prodotti, che integra le regole di sottoscrizione e le analisi della redditività di prodotto, nel rispetto della Propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione e delle Politiche di sottoscrizione e riservazione;
- l’ottimizzazione delle strategie di riassicurazione di elevare la capacità di sottoscrizione e far fronte agli impegni verso gli assicurati garantendo l’equilibrio tecnico dei singoli rami. L’effetto del beneficio derivante dalla mitigazione dovuta alla struttura riassicurativa in essere nel Gruppo è significativo per il rischio tecnico Non-Life (riduzione di circa il 21%), mentre risulta trascurabile sugli altri rischi tecnici.
- la revisione delle riserve tecniche, tra cui l’analisi della loro variazione tra diversi periodi.
Per quanto riguarda le analisi di stress test, si rimanda al paragrafo C.7.1.
Rischi Tecnico Assicurativi Vita
Per quanto concerne i rischi tecnici Vita si fa riferimento alla esposizione del Gruppo ai seguenti fattori:
● Rischio di mortalità (mortality risk): il rischio associato alle obbligazioni di assicurazione (come le assicurazioni caso morte o le polizze miste), nelle quali l’impresa di assicurazione garantisce una serie di pagamenti singoli o ricorrenti in caso di decesso dell’assicurato nel corso della durata della polizza;
● Xxxxxxx di longevità (longevity risk): il rischio associato alle obbligazioni di assicurazione (ad esempio, rendite) che prevedono che l’impresa di assicurazione garantisca una serie di pagamenti fino alla morte dell’assicurato, e per le quali una diminuzione dei tassi di mortalità dà luogo ad un aumento delle riserve tecniche, o ad obbligazioni di assicurazione (ad esempio le polizze miste) nelle quali l’impresa di assicurazione garantisce un unico pagamento, in caso di sopravvivenza dell’assicurato per tutta la durata della polizza;
● Rischio di estinzione anticipata (lapse risk): il rischio di subire perdite a causa di una variazione avversa dei tassi di esercizio delle opzioni di estinzione anticipata da parte degli assicurati;
● Rischio spese (expense risk): il rischio di variazioni sfavorevoli nelle spese incorse in relazione ai contratti di assicurazione;
● Rischi catastrofali (catastrophe risk): il rischio derivante da eventi estremi o irregolari, i cui effetti non sono sufficientemente catturati negli altri sotto-moduli del rischio di sottoscrizione delle assicurazioni sulla vita (es. evento pandemico o un’esplosione nucleare).
I prospetti di seguito riportati illustrano gli esiti delle valutazioni con riferimento al rischio di sottoscrizione Vita:
SCR Life risk 31.12.2023 | Gross SCR | Net SCR |
Mortality risk | 8.784 | 4.882 |
Longevity risk | 533 | 732 |
Lapse risk | 75.096 | 34.079 |
Expense risk | 11.895 | 11.893 |
Catastrophe risk | 3.194 | 3.804 |
Diversification | - 15.909 | - 11.942 |
Total SCR | 83.593 | 43.448 |
Dai dati illustrati in tabella e dal grafico di seguito riportato il rischio tecnico Life è costituito per il 62% circa dal rischio Lapse e per il 21% dall’ Expense risk. Il restante 17% è rappresentato dal Mortality risk e dal Catastrophe risk e, per una componente residuale, dal Longevity risk.
Come accennato in precedenza, anche Sara Vita utilizza la riassicurazione passiva quale tecnica di attenuazione del rischio. Il beneficio derivante dai trattati riassicurativi è risultato trascurabile per il 2023.
Figura 3: SCR Life – Contributo sottomoduli di rischio
Come già citato per il rischio tecnico Non-life, sono previsti specifici processi di gestione e monitoraggio da parte delle funzioni di linea e di secondo livello, in coerenza a quanto definito nella Propensione al rischio approvata dall’Organo Amministrativo e alla politica in materia di sottoscrizione e riservazione.
Il rischio di sottoscrizione dei rami Vita è inoltre presidiato già in fase di sottoscrizione, attraverso
l’utilizzo di metriche di valutazione della sostenibilità delle garanzie offerte, anche in ottica market consistent. Per quanto riguarda le analisi di stress test, si rimanda al paragrafo C.7.1.
Rischi Tecnico Assicurativi Malattia
Al fine di poter riflettere il diverso profilo di rischio dell’assicurazione malattia praticata su una base tecnica simile a quella dell’assicurazione vita (assicurazione malattia SLT) e di altre attività di assicurazione malattia (assicurazione malattia NSLT), l’esposizione a tale tipologia di rischio è distinta in diversi moduli di rischio secondo quanto previsto dalla Normativa. Di seguito si riportano gli esiti delle valutazioni al 31.12.2023.
SCR Health 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Health SLT | 34 | 34 |
HealthSLTmortality | 34 | 34 |
HealthSLTlapse | 1 | 1 |
HealthSLTexpense | 3 | 3 |
Diversificazione | -3 | -3 |
Health catastrophe risk | 1.363 | 1.363 |
Non-SLT Health risk | 23.312 | 23.312 |
Non-SLT Health premium and reserve risk | 23.266 | 23.266 |
HealthNonSLTlapse | 1.463 | 1.463 |
Diversificazione | -1.417 | - 1.417 |
Diversificazione | -1.002 | - 1.002 |
SCR Health | 23.707 | 23.707 |
Relativamente al requisito di capitale per il modulo di rischio Salute (Health SLT), esso è generato da due polizze presenti nel portafoglio della Compagnia di tipo LTC (Long Term Care) le cui riserve local ammontano complessivamente a circa 400.000 euro. Il requisito di capitale al 31.12.2023 è risultato pari a 34.451 euro e, pertanto, risulta essere poco significativo in termini di assorbimento di capitale rispetto ai volumi complessivi del Gruppo Sara.
Il grafico di seguito riportato illustra quanto sopraesposto.
Figura 4: SCR Health – Contributo sottomoduli di rischio
C.2 Rischio di mercato
Sulla base dei dati al 31.12.2023, delle condizioni di mercato previste e delle scelte fatte dal Gruppo in termini di asset allocation, è stata valutata l’esposizione al rischio di mercato del Gruppo tramite l’applicazione della Formula Standard, al fine di cogliere il potenziale impatto di movimenti avversi nel livello di variabili finanziarie, come ad esempio il prezzo di azioni, i tassi di interesse, i prezzi di beni immobili ed i tassi di cambio.
Le tabelle seguenti illustrano il dettaglio relativo alla composizione del portafoglio investimenti di classe C, distinto per asset class relativamente all’esercizio 2023 delle Compagnie e del Gruppo.
Composizione degli investimenti per tipologia di asset al 31.12.2023
Sara Assicurazioni | Totale investito | % su Totale investimenti |
Governativi | 480.759 | 25,11% |
Corporate | 234.405 | 12,24% |
Azioni: | 11.632 | 0,61% |
- tipo 1 | 11.573 | 0,60% |
- tipo 2 | 59 | 0,00% |
Partecipazioni | 203.992 | 10,65% |
Fondi: | 551.744 | 28,82% |
- governativi | - | 0,00% |
- corporate | 323.958 | 16,92% |
- azioni | 55.128 | 2,88% |
- fondi immobiliari a leva | 8.005 | 0,42% |
- fondi immobiliari non a leva | 164.654 | 8,60% |
Immobili | 161.485 | 8,43% |
Crediti d’imposta1 | 210.966 | 11,02% |
Liquidità | 59.786 | 3,12% |
Totale | 1.914.769 | 100,00% |
1 Si fa riferimento ai crediti d’imposta trattati dai decreti legge n. 18/2020 (c.d. “Cura Italia”), n. 34/2020 (c.d. “Rilancio”) n. 63/2013 e della legge n. 160/2019 (di seguito “crediti d’imposta”).
Sara Vita | Totale investito | % su Totale investimenti |
Governativi | 713.194 | 55,63% |
Corporate | 246.182 | 19,20% |
Azioni: | 12.351 | 0,96% |
- tipo 1 | 12.351 | 0,96% |
- tipo 2 | 0 | 0,00% |
Fondi: | 250.032 | 19,50% |
- governativi | 4.633 | 0,36% |
- corporate | 202.322 | 15,78% |
- azionari | 34.504 | 2,69% |
- fondi immobiliari a leva | 8.573 | 0,67% |
Liquidità | 60.280 | 4,70% |
Totale | 1.282.040 | 100,00% |
La tabella seguente illustra il dettaglio relativo alla composizione del portafoglio investimenti a livello di Gruppo al 31.12.2023:
Classe di attività | Totale investito | % su Totale investimenti |
Governativi | 1.193.953 | 39,89% |
Corporate | 480.587 | 16,06% |
Azioni: | 23.983 | 0,80% |
- tipo 1 | 23.925 | 0,80% |
- tipo 2 | 59 | 0,00% |
Fondi: | 801.776 | 26,79% |
- governativi | 4.633 | 0,15% |
- corporate | 526.280 | 17,58% |
- azioni | 89.632 | 2,99% |
- fondi immobiliari a leva | 16.577 | 0,55% |
- fondi immobiliari non a leva | 164.654 | 5,50% |
Immobili | 161.485 | 5,40% |
Crediti d’imposta | 210.966 | 7,05% |
Liquidità | 120.425 | 4,02% |
Totale | 2.993.175 | 100,00% |
La tabella seguente riporta l’ammontare degli investimenti di Gruppo al 31.12.2023, distinto per classe C
e D:
Investimenti | Importo | % su Totale investimenti |
Classe C | 2.993.175 | 98,07% |
Classe D | 58.866 | 1,93% |
Totale | 3.052.042 | 100,00% |
Alla luce della composizione del portafoglio investimenti, il Gruppo ha determinato il requisito di capitale relativo al rischio di mercato che, secondo quanto previsto dalla Direttiva, risulta essere il frutto dell’aggregazione dei SCR relativi ai seguenti sottomoduli di rischio:
● Rischio tasso di interesse (Interest rate risk), ovvero il rischio che sussiste per tutte le attività e passività che sono sensibili a variazioni nella struttura a termine dei tassi di interesse o alla volatilità dei tassi di interesse;
● Rischio azionario (Equity risk) che deriva dal livello o dalla volatilità dei prezzi di mercato relativi alle azioni;
● Rischio immobiliare (Property risk), ovvero il rischio di possibili perdite di valore delle attività immobiliari presenti in portafoglio;
● Rischio spread (Spread risk), ovvero il rischio connesso a variazioni sfavorevoli nel livello e nella volatilità degli spread creditizi rispetto alla struttura a termine dei tassi risk free;
● Rischio cambio (Currency risk) che rappresenta il rischio di possibili perdite sulle posizioni in valuta
presenti in portafoglio in conseguenza dell’andamento dei tassi di cambio;
● Rischio di concentrazione (Concentration risk) che riguarda le attività considerate nell’equity risk, nello spread risk e nel property risk, ed esclude le attività coperte dal modulo relativo al rischio di default della controparte. Per motivi di semplicità e coerenza, la definizione del rischio di concentrazione in materia di investimenti finanziari è limitata al rischio riguardante l’accumulo di esposizioni verso la medesima controparte e, pertanto, non include altri tipi di concentrazione (ad esempio area geografica, settore industriale, ecc).
Si riportano i risultati ottenuti per il Gruppo relativamente a ciascun sottomodulo di rischio di mercato:
SCR Market risk Gruppo Sara 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Interest risk | 9.723 | 22.127 |
Equity risk | 89.510 | 71.144 |
Property risk | 77.563 | 76.143 |
Spread risk | 85.820 | 61.832 |
Currency risk | 6.561 | 5.296 |
Concentration risk | - | - |
Diversification | - 43.377 | - 48.807 |
Total SCR Market risk | 225.798 | 187.735 |
Il SCR relativo al rischio di mercato per il Gruppo è generato principalmente dalle esposizioni legate al
Property risk, allo Spread risk e all’Equity risk. Di seguito si fornisce una rappresentazione grafica.
Figura 5: SCR Market risk di Gruppo – Contributo sottomoduli di rischio
Si riporta, inoltre, il dettaglio del SCR market relativamente alle Compagnie del Gruppo.
SCR Market risk Sara Assicurazioni 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Interest rate risk | 22.031 | 22.031 |
Equity risk | 101.035 | 101.035 |
Property risk | 73.994 | 73.994 |
Spread risk | 45.266 | 45.266 |
Currency risk | 2.771 | 2.771 |
Concentration risk | 0 | 0 |
Diversification | -45.136 | -45.136 |
Total SCR Market risk | 199.961 | 199.961 |
SCR Market risk Sara Vita 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Interest rate risk | - | 96 |
Equity risk | 33.389 | 15.054 |
Property risk | 3.569 | 2.149 |
Spread risk | 40.553 | 16.566 |
Currency risk | 3.790 | 2.525 |
Concentration risk | - | - |
Diversification | - 8.583 | -4.562 |
Total SCR | 72.718 | 31.828 |
I processi di monitoraggio e di gestione dei rischi di mercato sono tali da garantire un presidio sull’attività di investimento e sui rischi derivanti da fattori esogeni. Tali processi di controllo sono descritti nella Politica in materia di investimenti. È previsto inoltre un processo di analisi preventiva degli investimenti, con particolare riferimento ai c.d. attivi complessi e/o illiquidi, in applicazione delle previsioni del Regolamento IVASS n.24. La politica degli investimenti e i limiti operativi in essa contenuti declinano la Propensione al rischio approvata dall’Organo Amministrativo, definendo specifiche grandezze aggregate e di dettaglio su cui è direzionata l’attività di investimento. Il sistema dei limiti trova applicazione mediante
un presidio di primo livello in capo alle funzioni operative e un controllo indipendente di secondo livello in capo al Risk Management.
Per quanto riguarda le analisi di stress test, si rimanda al paragrafo C.7.1.
C.3 Rischio di credito
Il rischio di credito viene valutato dal Gruppo al fine di cogliere possibili perdite derivanti dall’inaspettato inadempimento di controparti. Sulla base delle esposizioni di ciascuna Compagnia, opportunamente rettificate per tener conto di eventuali elisioni infragruppo, tale rischio è riconducibile a due fattispecie:
o Type 1: il rischio di credito relativo alle esposizioni verso riassicuratori e verso istituti creditizi presso i quali è depositata la liquidità del Gruppo nonché alle esposizioni indirette legate a operazioni di mitigazione del rischio cambio;
o Type 2: relativo alle esposizioni verso intermediari, assicurati e altri soggetti terzi.
La tabella seguente mostra il dettaglio del requisito di capitale per il rischio di controparte:
Counterparty default risk Gruppo Sara 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Type 1 | 13.613 | 13.613 |
Type 2 | 17.458 | 17.458 |
Diversification | -1.975 | -1.975 |
Total SCR counterparty default risk | 29.096 | 29.096 |
Di seguito si riporta il dettaglio relativo al rischio di controparte per ciascuna Compagnia del Gruppo.
Counterparty default risk Sara Assicurazioni 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Type 1 | 10.949 | 10.949 |
Type 2 | 14.687 | 14.687 |
Diversification | -1.619 | -1.619 |
Total SCR counterparty default risk | 24.017 | 24.017 |
SCR Counterparty default risk Sara Vita 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Type 1 | 3.089 | 3.089 |
Type 2 | 2.771 | 2.771 |
Diversification | -377 | -377 |
Total SCR | 5.483 | 5.483 |
Il processo di gestione del rischio di controparte è in primis incentrato sull’adeguata selezione delle controparti. Sono inoltre definiti dei limiti di rischio, censiti e monitorati nell’ambito della Propensione al rischio.
Per quanto riguarda le analisi di stress test, si rimanda al paragrafo C.7.1.
C.4 Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter adempiere alle obbligazioni verso gli assicurati ed altri creditori a causa della difficoltà nel trasformare gli investimenti in liquidità senza al contempo subire perdite.
La gestione della liquidità è effettuata dal Gruppo a livello di singola Compagnia al fine di garantire che tutte le uscite monetarie possano essere eseguite, in relazione agli impegni assunti. L’asset allocation strategica delle singole Compagnie prevede, infatti, sia l’indicazione dei limiti all’esposizione in liquidità, intesa come risorse finanziarie giacenti sui conti correnti e strumenti monetari, che la definizione di un ammontare minimo di attivi liquidi da detenere, vale a dire di strumenti finanziari che possono essere agevolmente trasformati in risorse pecuniarie senza incorrere in perdite significative rispetto al valore degli asset realizzati. La definizione di tali limiti tiene in considerazione sia l’evoluzione del business (e di conseguenza l’eventuale impatto di nuovi affari sulla situazione attuale e prospettica della liquidità), che la propensione al rischio formalizzata nel Risk Appetite Statement.
Il soddisfacimento del fabbisogno totale di liquidità, inteso come fabbisogno sia a breve che medio termine, è quindi garantito da una gestione degli attivi che non prescinde da un’allocazione del capitale secondo gradi crescenti di liquidabilità del portafoglio, che tengono in considerazione anche i costi potenziali derivanti da una realizzazione forzosa. Il monitoraggio relativo alla gestione del rischio di liquidità viene effettuato dalle Compagnie attraverso i seguenti indicatori:
● Indice di disponibilità: rapporto tra asset liquidabili (liquidità, azioni quotate, fondi OICR armonizzati e titoli obbligazionari governativi e corporate con esclusione dei titoli strutturati. I titoli governativi comprendono anche i crediti fiscali. ed asset totali detenuti. Per asset liquidabili si intende quegli attivi che possono essere immediatamente venduti senza alterare sensibilmente il prezzo di mercato;
● Liquidity coverage ratio: rapporto tra valore di mercato degli strumenti finanziari liquidi e flussi di cassa in uscita (lordi e netti dai flussi di cassa in entrata) stimati per i trenta giorni successivi alla data di riferimento. È un indicatore che rappresenta la capacità della Compagnia di far fronte a uscite di cassa, considerando le fonti di liquidità disponibili alla data di valutazione. Per strumenti finanziari liquidi si intende la liquidità e quegli attivi, ad utilizzo non durevole, che hanno una durata residua non superiore ai 6 mesi.
● Liquidity liabilities ratio: rapporto tra asset liquidabili (da intendersi coerentemente alla descrizione del punto precedente “indice di disponibilità”) e riserve tecniche solvency II (lorde). Per Sara Vita si considerano esclusivamente le riserve tecniche (lorde) di classe C.
Relativamente all’indice di disponibilità è individuato un limite minimo pari rispettivamente per Sara Assicurazioni e Sara Vita al 40% e al 60% del valore di mercato del portafoglio, comprensivo dei titoli e della liquidità disponibile sui c/c della Compagnia, delle partecipazioni e degli immobili.
Per il liquidity coverage ratio, la somma delle disponibilità liquide e del valore di mercato dei titoli obbligazionari a utilizzo non durevole aventi scadenza inferiore a 6 mesi deve essere almeno pari al 110% dei flussi di cassa in uscita stimati per i successivi trenta giorni sulla base dei cash flow mensili corrispondenti al budget. Infine, con riferimento al liquidity liabilities ratio è previsto un limite minimo
pari al 36% delle riserve tecniche (lorde) di classe C per Sara Vita. Per Sara Assicurazioni tale limite è posto pari al 75%.
La Compagnie monitorano mensilmente gli indicatori sopra riportati, al fine di verificare la capacità di far fronte nel continuo agli impegni assunti.
Per quanto concerne la componente relativa agli utili attesi inclusi nei premi futuri (EPIFP), le Compagnie adottano un approccio coerente con quanto previsto dalla Direttiva. Nello specifico, essendo gli utili attesi legati ai premi futuri, tale componente è determinata come differenza tra il valore della BE calcolata sotto l’ipotesi che siano nulli tutti i cash flow imputabili ai premi esigibili in futuro e la BE comprensiva di tali valori, considerando tale grandezza nulla qualora tale differenza risulti essere negativa.
Nello specifico, al 31.12.2023, l’ammontare complessivo stimato risulta pari a 7.575 migliaia di euro per
Sara Assicurazioni e a 34.563 migliaia di euro per Sara Vita.
C.5 Rischio operativo e Rischio Cyber
Il Gruppo Sara si è dotato di una Politica di gestione del rischio operativo e del rischio cyber che disciplina i principi generali, gli obiettivi e gli strumenti di gestione di tali rischi.
Per rischio operativo si intende il rischio di perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure interne, risorse umane o sistemi, oppure da eventi esogeni. Tali rischi seguono le dinamiche dell’Impresa e possono mostrare una maggiore rilevanza in corrispondenza di cambiamenti organizzativi, procedurali e/o informatici.
Ai fini della loro gestione, il Gruppo Sara ha adottato un processo di gestione del rischio operativo articolato nelle seguenti fasi operative:
● Identificazione del rischio operativo: attività di censimento dei rischi a cui le Compagnie del Gruppo sono esposte;
● Valutazione del rischio operativo effettuata:
o ai fini regolamentari tramite Standard Formula per la determinazione del requisito patrimoniale;
o tramite un’analisi quantitativa degli eventi di rischio attuali e potenziali, mediante il processo di Risk Self Assessment;
o tramite un’analisi quali-quantitativa delle categorie di rischio considerate maggiormente
rilevanti, attraverso la cosiddetta “Analisi di Scenario”;
o in maniera quantitativa tramite il processo di Loss Data Collection (LDC);
● Monitoraggio dei rischi effettuato periodicamente sulla base delle esposizioni delle Compagnie del Gruppo a tale tipologia di rischi;
● Escalation: procedura attivata qualora dal monitoraggio dei rischi emergano situazioni di criticità, riconducibili alla rilevazione di un andamento avverso dei rischi operativi risultante dall’analisi di Risk Self Assessment, dall’analisi di Scenario e dalle attività di LDC.
Con riferimento alla valutazione effettuata secondo quanto previsto dalla Standard Formula, il Gruppo ha valutato l’operational risk al 31.12.2023 in funzione dei premi di competenza (relativi all’esercizio corrente e all’esercizio precedente), delle riserve, oltre che dall’ammontare di requisito patrimoniale di solvibilità di base.
La tabella seguente mostra i risultati ottenuti per il Gruppo e le singole Compagnie:
SCR operational risk 31.12.2023 | SCR Gross | SCR Net |
Gruppo | 30.470 | 30.470 |
Sara Assicurazioni | 25.626 | 25.626 |
Sara Vita | 5.277 | 5.277 |
Inoltre, gli esiti del Risk Self Assessessment congiuntamente con le risultanze della Loss Data Collection, non hanno evidenziato criticità.
Per quanto riguarda la gestione del rischio cyber, il Gruppo Sara ha definito, coerentemente con gli standard di settore, uno specifico processo di valutazione, al fine di definire in maniera opportuna le attività di identificazione e valutazione di tale rischio. In linea con le disposizioni della Politica, nel secondo semestre dell’anno, è stato condotto l’assessment dei rischi cyber su tutti i principali processi e software delle Compagnie del Gruppo volto a valutare l’impatto sul business di un’eventuale perdita di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati nel perimetro di ciascun processo aziendale. Dall’analisi dei risultati non sono emerse situazioni di criticità: la rischiosità residua complessiva si attesta principalmente su un livello “Basso”. A livello di singolo asset, non sono emersi superamenti del limite massimo (“Hard Limit”) definito nella Propensione al Rischio Cyber 2023.
C.6 Altri rischi sostanziali
C.6.1 Rischi non inclusi nel perimetro della Formula Standard
Sono inoltre considerati alcuni rischi non inclusi nella determinazione del SCR, quali il rischio reputazionale, il rischio strategico, il rischio di non conformità, il rischio di appartenenza al gruppo, i rischi di sostenibilità ed emergenti.
Rischio reputazionale
Il rischio reputazionale è il rischio legato al deterioramento dell’immagine aziendale e ad un aumento della
conflittualità con gli assicurati, anche a causa:
- della scarsa qualità dei servizi offerti;
- del collocamento di polizze non adeguate;
- del comportamento in fase di vendita o liquidazione.
Al fine di presidiare tale rischio, il Gruppo Sara monitora periodicamente l’andamento dei reclami a livello di singola Compagnia, analizzando con cadenza periodica fenomenologie di reclamo e situazioni prospettiche, allo scopo di individuare modifiche e/o interventi correttivi alle dinamiche procedurali. Inoltre, il Gruppo monitora periodicamente il grado di soddisfazione dei clienti. Alla luce dello sviluppo tecnologico e del mutato rapporto tra cliente e Compagnia, la percezione positiva dell’esperienza vissuta con la Compagnia (c.d. customer experience) viene sempre più spesso utilizzata come indicatore di buona relazione con la clientela.
Rischio Strategico
È il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale e di sostenibilità del modello di business, incluso il rischio di non riuscire a generare un adeguato ritorno sul capitale sulla base della propensione al rischio definita dall’impresa, derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, impropria gestione del rischio di appartenenza al gruppo, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Data la natura dei rischi strategici, non esiste una valutazione quantitativa di tale rischio, bensì un modello di gestione dei rischi strategici per valutare, anticipare e mitigare tali rischi. Al fine di presidiare tale rischio, il Gruppo intende mantenere un forte allineamento tra le strategie, i processi, le tecnologie, le competenze e il personale aziendale.
Rischio di Non conformità
Il rischio di non conformità alle norme è il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, subire perdite o danni reputazionali in conseguenza della mancata osservanza di leggi, regolamenti e norme europee direttamente applicabili o provvedimenti dell’Autorità di vigilanza ovvero di norme di
autoregolamentazione, quali statuti, codici di condotta o codici di autodisciplina. Tale rischio si manifesta anche a seguito di possibili modifiche sfavorevoli del quadro normativo e da mutamenti degli orientamenti giurisprudenziali che hanno un impatto sul business del Gruppo. Tale rischio è presidiato dalla Funzione Compliance e Antiriciclaggio che opera secondo quanto previsto dalle specifiche politiche in materia definite dall’organo amministrativo delle Compagnie del Gruppo.
Rischio di appartenenza al Gruppo
Il rischio di contagio è il rischio che, a seguito di rapporti intercorrenti tra l’impresa e le altre società del gruppo, situazioni di difficoltà che insorgono in una società del medesimo gruppo possano propagarsi con effetti negativi sulla solvibilità dell’impresa stessa.
La rilevanza di tale rischio è valutata in funzione dell’eventuale attesa di necessità prospettiche di interventi di capitale che la Capogruppo dovrebbe effettuare per ripristinare la soglia di tolleranza al rischio delle Compagnie Controllate, tenuto conto delle valutazioni ORSA.
Tale rischio può essere visto anche dal punto di vista del rischio di conflitto di interessi, che la Compagnia fronteggia attraverso politiche e procedure che disciplinano l’effettuazione delle operazioni con soggetti “collegati”, ai sensi delle normative in vigore emanate dalle Autorità di Vigilanza di settore.
Rischi di sostenibilità (ESG)
In tale categoria rientra un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, potrebbe provocare un impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento o sul valore della passività. Il Gruppo Xxxx intende operare per integrare sempre di più le tematiche ESG nella propria strategia, nei processi e nella ordinaria gestione aziendale. In tal senso è già stato avviato un progetto di rafforzamento dell’area di governo della sostenibilità, principalmente finalizzato ad approcciare appropriatamente i requisiti di trasparenza previsti nella nuova rendicontazione di sostenibilità. L’esposizione a tale tipologia di rischi viene valutata tramite un assessment annuale che si basa su una metodologia quali-quantitativa sviluppata sulla base dei contenuti della Direttiva. Gli esiti dell’assessment svolto nell’esercizio 2023 non hanno mostrato elementi di criticità.
Rischi Emergenti
I rischi emergenti sono quei rischi, di qualsivoglia tipologia, che appaiono come del tutto nuovi ed il cui contenuto di rischio non risulta ragionevolmente noto a priori. Con il termine “nuovi” si fa riferimento a:
- rischi mai esistiti antecedentemente e causati ad esempio da nuovi processi, nuove tecnologie, trasformazioni sociali e organizzative;
- problemi noti da lunga data ma da poco considerati rischi grazie alle nuove conoscenze scientifiche o ad un cambiamento della percezione sociale e/o pubblica.
Tali rischi sono presi in considerazione nel processo, almeno annuale, di identificazione dei rischi che coinvolge le principali strutture aziendali.
Da quanto sopra esposto emerge che tali tipologie di rischio sono adeguatamente gestite e periodicamente monitorate da parte delle Funzioni aziendali competenti e delle Funzioni di controllo delle singole Compagnie.
C.7 Altre informazioni
C.7.1 Stress Test
In linea con quanto previsto dalla Politica di Risk Management e dal Regolamento IVASS n.38/2018, al fine di valutare l’impatto che andamenti sfavorevoli di fattori di rischio potrebbero avere sulla situazione finanziaria d’impresa, la Funzione Risk Management effettua analisi di scenario, stress test e reverse stress. Tali valutazioni sono effettuate almeno annualmente.
Le analisi condotte nel 2023 nell’ambito del processo ORSA mostrano un solido livello di solvibilità in
tutti gli scenari di stress per il Gruppo e per le singole Compagnie.
Per il 2023, oltre alle analisi effettuate in sede di processo ORSA, sono state effettuate prove di stress sui dati al 30.06.2023 che hanno evidenziato un buon livello di solvibilità per tutti i fattori di rischio analizzati.
C.7.2 Concentrazione dei rischi
Il Gruppo pone attenzione alle eventuali concentrazioni di rischio al fine di evitare che vi siano esposizioni significative che potrebbero minare la solvibilità o la liquidità della stessa.
Per quanto riguarda gli investimenti, la strategia e le linee guida declinate nella specifica politica sono state delineate al fine di presidiare il rischio di liquidità e di concentrazione degli attivi e in funzione del profilo di rischio delle passività detenute per assicurare la gestione integrata di attivo e passivo, essendo il portafoglio attivi detenuto in via primaria nell’interesse degli assicurati. È da evidenziare che le singole Compagnie hanno definito uno strutturato processo di investimento che assicura che la strategia definita dall’Organo Amministrativo, su proposta del Comitato Investimenti di Gruppo, ed attuata dall’Alta Direzione, venga declinata operativamente dalle Funzioni di Business, in un’ottica di salvaguardia e conservazione del patrimonio aziendale che miri, comunque, alla profittabilità del portafoglio. Sono previste, inoltre, alcune specifiche attività di monitoraggio, finalizzate a verificare il rispetto nel tempo dei limiti definiti dall’Organo amministrativo nell’ambito delle politiche in materia di investimenti.
Dal punto di vista dei rischi tecnici, a livello di singola Compagnia, è stato definito uno strutturato processo di sottoscrizione dei contratti assicurativi al fine di garantire che l’assunzione dei rischi sia effettuata nel rispetto delle linee guida previste nella politica assuntiva. Il processo è tale da assicurare la profittabilità delle tariffe da proporre al mercato e cogliere le caratteristiche del business sottoscritto in coerenza con gli obiettivi strategici di redditività e di solvibilità (Risk Appetite Statement).
Il Gruppo si è dotato inoltre di specifici meccanismi di monitoraggio dei rischi, nell’ambito dei quali verifica il sussistere di eventuali concentrazioni. In particolare, come descritto nel Capitolo B (par. B.3.3) coerentemente con la natura del business delle Compagnie e del Gruppo, le concentrazioni oggetto di analisi sono distinte in significative, ovvero tali da generare esposizioni pari o superiori al 5% del SCR di Gruppo, e in concentrazioni da segnalare in ogni caso, cioè quelle i cui importi sono pari o superiori al 10% delle riserve tecniche di Gruppo. In particolare, le eventuali concentrazioni di rischio da monitorare sono quelle derivanti da:
● esposizioni verso gli Istituti Creditizi (depositari di liquidità) e verso i Riassicuratori, secondo il principio di appartenenza al gruppo. Inoltre, la concentrazione dei rischi viene valutata anche attraverso la diversificazione tra le probabilità di inadempimento di tali esposizioni, determinate sulla base dell’appartenenza alla classe di merito creditizio;
● esposizioni nei confronti di emittenti di titoli (diversi dalle amministrazioni centrali e dalle banche centrali degli Stati membri) ed esposizioni immobiliari;
● relativamente al rischio tecnico danni, si monitorano le concentrazioni di rischio catastrofale di tipo naturale a partire dalle esposizioni misurate in termini di somme assicurate, distinte per regione italiana.
D - Valutazione ai fini di solvibilità
Nel presente capitolo vengono illustrati i criteri, i metodi ed i modelli di valutazione utilizzati per la rilevazione e misurazione delle attività e delle passività ai fini della redazione del Market Value Balance Sheet (nel seguito anche “MVBS” o “Bilancio di solvibilità”).
Si riporta, nei successivi paragrafi, il confronto tra i valori delle attività e delle passività iscritte nel MVBS, redatto secondo i criteri della normativa Solvency II, ed i valori degli attivi e dei passivi valutati secondo i principi contabili italiani (nel seguito anche “Local”) iscritti nel Bilancio di esercizio individuale delle singole Società Sara Assicurazioni e Sara Vita. Sono inoltre spiegate le eventuali differenze di valutazione rispetto ai valori patrimoniali del Bilancio consolidato di Gruppo redatto in ossequio ai Principi Contabili Internazionali IFRS.
Ove non espressamente specificato, non sono state apportate modifiche ai criteri, ai metodi ed ai modelli
di valutazione utilizzati nell’esercizio in corso rispetto a quelli dell’esercizio precedente.
Ai fini della redazione del MVBS del Gruppo Sara Assicurazioni e di ogni singola Compagnia, le attività e le passività sono state valutate in conformità al disposto dell’articolo 75 della Direttiva 2009/138/CE ed ai criteri previsti dal Regolamento Delegato UE 2015/35 del 10 ottobre 2014 (c.d. “Atti delegati”).
L’articolo 75 della Direttiva Quadro 2009/138/UE definisce infatti le regole di valutazione delle attività e delle passività, prevedendo l’utilizzo di un approccio economico per la valutazione delle poste patrimoniali, definito market consistent.
Secondo tali articoli, le voci dello Stato Patrimoniale a valori di mercato, diverse dalle riserve tecniche, devono essere valutate come segue:
• le attività sono valutate all’importo al quale potrebbero essere scambiate tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta a normali condizioni di mercato;
• le passività sono valutate all’importo al quale potrebbero essere trasferite, o regolate, tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato. Nella valutazione delle passività, non è effettuato alcun aggiustamento per tenere conto del merito di credito proprio dell’impresa di assicurazione o di riassicurazione così come previsto dall’articolo 35 quarter del codice delle assicurazioni private.
La redazione del MVBS è stata operata dal Gruppo e dalle singole Compagnie attraverso:
- la riclassificazione delle singole voci attive e passive conformemente alle istruzioni contenute
nell’allegato II degli Atti delegati per la redazione del modello QRT S.02.01.02 (“Balance Sheet”);
- la valutazione delle singole attività e passività in ossequio ai criteri previsti dal Regolamento, in coerenza, ove non disposto diversamente nella normativa Solvency II, con le valutazioni operate ai fini della redazione del Bilancio consolidato di Gruppo osservando i dettami dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.
L’articolo 35 quater del Codice delle Assicurazioni Private, analogamente all’articolo 75 della Direttiva Solvency II, definisce le regole di valutazione delle attività e delle passività, prevedendo l’utilizzo di un approccio economico per la valutazione delle poste patrimoniali, definito market consistent.
Secondo tali articoli, le voci dello Stato Patrimoniale devono essere valutate come segue:
• le attività sono valutate all’importo al quale potrebbero essere scambiate tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta a normali condizioni di mercato (Fair Value);
• le passività sono valutate all’importo al quale potrebbero essere trasferite, o regolate, tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato (Exit Value o Settlement Value);
• per la valutazione delle passività, non deve essere effettuato alcun aggiustamento per tener conto del proprio merito di credito.
Il Regolamento Delegato UE 2015/35 (cd. “Atti Delegati”) fornisce indicazioni di dettaglio con riferimento alle metodologie di valutazione delle attività e passività. Queste sono valutate, ad esclusione delle Riserve tecniche e a meno che non sia disposto diversamente, in conformità al Regolamento CE/1606/2002 della Commissione Europea (di seguito “Principi IAS /IFRS”), allorché prevedano una valutazione al “Fair Value”, in quanto considerati una buona approssimazione dei principi valutativi previsti dalla Direttiva Solvency II. Nel caso in cui la valutazione prevista dai Principi IAS/IFRS non sia al Fair Value, devono essere applicati principi di valutazione coerenti con l’art. 75 della Direttiva.
Come definito dagli artt. 9 e 10 degli Atti Delegati, le valutazioni delle attività e passività devono essere effettuate come segue:
• in prima istanza secondo un approccio “mark to market”, ovvero sulla base di prezzi quotati su un “mercato attivo”; la definizione di mercato attivo da considerare è quella prevista dagli IAS/IFRS;
• successivamente, nel caso in cui non sia possibile ottenere i prezzi di mercato come definiti al punto precedente, è possibile utilizzare i prezzi registrati su mercati attivi per attività e passività simili. I valori così identificati dovranno essere rettificati per tenere in considerazione le eventuali differenze;
• nel caso in cui i criteri che identificano un mercato attivo non siano soddisfatti, è necessario utilizzare metodi di valutazione alternativi, purché coerenti con i principi sanciti dall’art. 75 della Direttiva. Le metodologie di valutazione alternative dovranno massimizzare l’utilizzo di dati di mercato e limitare il più possibile l’utilizzo di input specifici della singola compagnia o del Gruppo.
In particolare, ai sensi dell’art. 10, comma 7, degli Atti Delegati, nell’utilizzare metodi alternativi di
valutazione, le imprese si avvalgono di tecniche di valutazione coerenti con uno o più dei seguenti metodi:
a. metodo di mercato, che utilizza i prezzi e le altre informazioni pertinenti derivanti da operazioni di mercato riguardanti attività, passività o un gruppo di attività e passività identiche o simili. Le tecniche di valutazione coerenti con il metodo di mercato comprendono la determinazione di prezzi a matrice;
b. metodo reddituale, che converte importi futuri, come i flussi di cassa o i ricavi e i costi, in un unico importo corrente. Il valore equo riflette le attuali aspettative di mercato su tali importi futuri. Le tecniche di valutazione coerenti con il metodo reddituale comprendono le tecniche del valore attuale, i modelli di determinazione del prezzo delle opzioni e il metodo degli utili in eccesso per esercizi multipli;
c. metodo del costo o metodo del costo corrente di sostituzione, che riflette l’importo che sarebbe attualmente richiesto per sostituire la capacità di servizio di un’attività. Dalla prospettiva di un operatore di mercato venditore, il prezzo che egli percepirebbe per l’attività si basa sul costo che un operatore di mercato acquirente dovrebbe sostenere per acquisire o costruire un’attività sostitutiva di qualità comparabile, rettificato per tener conto del livello di obsolescenza.
Nella Relazione Unica del Gruppo Sara, redatta ai sensi dell’art. 365 e seguenti degli Atti Delegati, viene data informativa sulle differenze di valutazione tra lo Stato Patrimoniale Statutory e il MVBS Solvency II non solo del Gruppo stesso, ma anche delle singole Compagnie che lo compongono, ossia la capogruppo Sara Assicurazioni e la controllata Sara Vita, così come identificate nel paragrafo A.1.1 del “Capitolo A - Attività e risultati” della presente Relazione.
Di seguito i principi e le fonti normative con cui sono stati redatti i singoli Bilanci oggetto della presente Relazione Unica:
• il Bilancio Consolidato del Gruppo Sara è stato redatto in conformità agli International Financial
Reporting Standards emanati dallo IASB, omologati dall’Unione Europea secondo il
Regolamento Comunitario n. 1606/2002 ed in vigore a decorrere dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005. L’applicazione dei principi IAS/IFRS nella redazione del Bilancio Consolidato trova fonte normativa interna nell’art. 3 comma 1 del D. Lgs. 38/2005, in cui si stabilisce che le Società incluse nell’ambito di applicazione del Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 173 (imprese d’assicurazione) debbono redigere il Bilancio Consolidato in conformità ai principi contabili internazionali a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2005. Per International Financial Reporting Standards (“IFRS”) si intendono tutti i principi contabili internazionali emessi dall’International Accounting Standard Board (“IASB”) e denominati International Financial Reporting Standards o IFRS e International Accounting Standards o IAS, e le relative interpretazionai dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”) e del precedente Standing Interpretations Committee (“SIC”);
• il Bilancio d’esercizio (di seguito anche “Bilancio Local” o “Staturory”) delle singole Compagnie del Gruppo Sara è stato redatto in conformità alle disposizioni applicabili di cui al Codice delle Assicurazioni Private (CAP), al Decreto Legislativo n. 173/97 e al Regolamento ISVAP 22/2008 modificato ed integrato dal Provvedimento ISVAP del 29 gennaio 2010 n. 2771, dal Provvedimento ISVAP del 17 novembre 2010 n. 28452 e dal Provvedimento IVASS del 6 dicembre 2016 n. 53. Inoltre, tale Regolamento tiene conto di alcune novità introdotte dal D.Lgs 139/2015 (“Riforma Contabile”) nonché, considerata la specificità del settore, delle disposizioni introdotte dalla riforma del Diritto Societario (D.Lgs 17 gennaio 2003 n. 6 e successive modifiche ed integrazioni). Infine, il Bilancio d’esercizio tiene conto anche degli orientamenti e delle disposizioni dei principi contabili statuiti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), definiti nel proseguo di questa Relazione come Principi Contabili Italiani o Local.
Nei paragrafi successivi, viene fornito un raffronto tra la rappresentazione dello Stato Patrimoniale Statutory e del MVBS Solvency II, al fine di analizzare le principali differenze sia in termini valutativi che quantitativi.
D.1 Attività
Di seguito vengono esposte le tabelle riepilogative delle Attività del Gruppo Sara, di Sara Assicurazioni e Sara Vita, coerenti con la classificazione delle voci attive riportate nel modello S.02.01.01 del Regolamento di esecuzione n. 2450/2015 e coerenti con il modello S.02.01.02 (specifico per la SFCR) del Regolamento di esecuzione 2452/2015:
Attività del Gruppo Xxxx | Xxxxxxxx II 2023 | Bilancio Consolidato IAS/IFRS 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio IAS/IFRS 2022 |
Spese di acquisizione differite | - | - | - | 6.799 |
Attivi immateriali | - | 7.301 | - | 9.575 |
Attività fiscali differite | 14.488 | 44.428 | 21.300 | 83.824 |
Immobili, impianti e attrezzature posseduti per uso proprio | 76.474 | 51.443 | 75.628 | 50.283 |
Investimenti (diversi da attività detenute per contratti index e unit linked) | 2.559.027 | 2.467.683 | 2.397.334 | 2.288.832 |
Attività detenute per contratti index e unit linked | 58.866 | 58.866 | 56.546 | 57.185 |
Prestiti erogati | 12.065 | 12.065 | 13.087 | 13.087 |
Riserve a carico dei riassicuratori Non Life | 40.695 | 44.918 | 11.886 | 15.509 |
Riserve a carico dei riassicuratori Life | -1.350 | 1.653 | -1.106 | - |
Crediti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 415.396 | 410.129 | 398.537 | 399.200 |
Azioni proprie | 86 | - | 86 | - |
Contante ed equivalenti a contante | 153.957 | 153.890 | 111.120 | 110.707 |
Altre attività non indicate altrove | 13.434 | 13.954 | 15.811 | 35.135 |
Totale Attività | 3.343.138 | 3.266.330 | 3.100.230 | 3.070.136 |
Attività della Capogruppo | Solvency II 2023 | Bilancio Civilistico 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio Civilistico 2022 |
Attivi immateriali | - | 6.509 | - | 8.176 |
Attività fiscali differite | 13.229 | 13.229 | 19.066 | 19.066 |
Immobili uso impresa e altre attività materiali | 51.253 | 25.785 | 51.402 | 25.552 |
Investimenti | 1.617.154 | 1.444.022 | 1.492.002 | 1.409.314 |
Prestiti erogati | 11.131 | 11.131 | 12.100 | 12.100 |
Riserve a carico dei riassicuratori | 40.695 | 45.054 | 11.886 | 15.509 |
Crediti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 392.571 | 400.512 | 372.361 | 371.756 |
Azioni proprie | 86 | - | 86 | - |
Disponibilità liquide | 39.389 | 39.389 | 41.318 | 41.318 |
Altre attività | 8.182 | 15.642 | 10.215 | 15.611 |
Totale Attività | 2.173.690 | 2.001.273 | 2.010.436 | 1.918.402 |
Attività della controllata Xxxx Xxxx | Xxxxxxxx II 2023 | Bilancio Civilistico 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio Civilistico 2022 |
Costi d’acquisizione differiti | - | 7.659 | - | 6.799 |
Attivi immateriali | - | 792 | - | 1.399 |
Attività fiscali differite | 1.257 | 1.257 | 2.234 | 2.234 |
Altre attività materiali | 21 | - | 10 | - |
Investimenti, esclusi attivi detenuti a copertura dei contratti index e unit linked | 1.221.760 | 1.246.041 | 1.125.846 | 1.227.563 |
Investimenti detenuti a copertura dei contratti index e unit linked | 58.866 | 58.866 | 56.546 | 56.546 |
Prestiti erogati | 934 | 934 | 988 | 988 |
Riserve a carico dei riassicuratori | -1.350 | 200 | -1.106 | 110 |
Crediti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 35.387 | 35.387 | 33.215 | 33.215 |
Disponibilità liquide | 60.280 | 60.212 | 31.748 | 31.748 |
Altre attività | 5.136 | 14.539 | 5.571 | 13.761 |
Totale Attività | 1.382.292 | 1.425.887 | 1.255.052 | 1.374.365 |
D.1.1 Criteri di valutazione delle Attività e differenze quantitative tra il Market Value Balance Sheet e il Bilancio Statutory
Di seguito vengono illustrati i criteri di valutazione delle Attività del Bilancio Solvency II (di seguito anche “SII”) e le relative differenze rispetto alle valutazioni dello Stato Patrimoniale secondo i principi contabili utilizzati nel Bilancio Consolidato del Gruppo Sara (o IAS/IFRS) e nei singoli Bilanci d’esercizio (di seguito anche “Local”); a tale scopo, l’analisi viene effettuata attraverso apposite tabelle quantitative che riporteranno i valori iscritti nei singoli bilanci.
Le classi di Attività analizzate di seguito sono le seguenti:
• spese di acquisizione differite;
• attività immateriali;
• attività fiscali differite nette;
• immobili, impianti e attrezzature posseduti per uso proprio, tra i quali:
o immobili posseduti per uso proprio;
o beni mobili, arredi, impianti, attrezzature e beni mobili iscritti in pubblici registri;
• investimenti, diversi da attività detenute per contratti index e unit linked, tra i quali:
o immobili diversi da quelli per uso proprio;
o investimenti mobiliari diversi dalle partecipazioni;
o partecipazioni;
• attività detenute per contratti index e unit linked;
• altre attività.
Si sottolinea che il Gruppo Sara non effettua operazioni significative di leasing finanziario e operativo. Tuttavia, a partire dall’esercizio 2019, è entrato in vigore il principio contabile internazionale IFRS16 che ha per oggetto il trattamento contabile dei contratti di locazione. Ulteriori dettagli sono riportati nel paragrafo “D.1.1.7 Altre attività” a cui si rinvia.
D.1.1.1 Spese di acquisizione differite
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Spese di acquisizione differite | - | - | - | - | - | 7.659 |
Tale voce include le spese di acquisizione relative a contratti vigenti alla data di chiusura del Bilancio portate a nuovo da un periodo di riferimento ai successivi, relative ai periodi di rischio non ancora scaduti. Nel Bilancio Solvency II la voce non è valorizzabile, tanto da non essere prevista nel modello S.02.01.02, in quanto già inclusa nel calcolo della migliore stima delle Riserve tecniche ai sensi dell’art. 28 degli Atti Delegati.
D.1.1.2 Attività immateriali
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Attività immateriali | - | 7.301 | - | 6.509 | - | 792 |
Ai sensi dell’art. 12 degli Atti Delegati, le attività immateriali nei Bilanci Solvency II del Gruppo Sara, di gruppo e individuali, sono valutate a zero, in quanto non possono essere vendute separatamente.
Le attività immateriali nel Bilancio Consolidato IAS/IFRS e nei Bilanci Local, invece, sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate in quote costanti lungo la loro vita utile stimata.
La voce è composta per la quasi totalità da software. Nel corso del 2023 infatti, sono proseguite le attività di consolidamento, razionalizzazione e aggiornamento dei sistemi informatici per innalzare i livelli di sicurezza informatica e di ottimizzazione della rete di trasmissione dei dati al fine di perseguire l’obiettivo di stabilità, affidabilità e miglioramento delle performance dei servizi applicativi con focus su quelli di core business.
D.1.1.3 Attività fiscali differite nette
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Attività fiscali differite | 14.488 | 44.428 | 13.229 | 13.229 | 1.257 | 1.257 | |||
Passività fiscali differite | 92.885 | 57.975 | 69.818 | 7.789 | 24.941 | - | |||
Attività fiscali differite nette | -78.397 | -13.546 | -56.589 | 5.440 | -23.684 | 1.257 |
Il calcolo delle imposte differite rilevate nel Bilancio Solvency II, così come nel Bilancio Consolidato, è stato effettuato applicando i criteri identificati dallo IAS 12. Per i Bilanci d’esercizio delle compagnie Sara Assicurazioni e Sara Vita è stato applicato l’OIC 25.
Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività e il loro valore di carico ai fini fiscali.
Le differenze rispetto a quanto rilevato nel Bilancio Consolidato e nei Bilanci d’esercizio sono correlate all’effetto fiscale differito sulle differenze temporanee derivanti dalle rettifiche delle valutazioni di attività e passività commentate nei paragrafi di questo Capitolo.
Il Gruppo rileva attività fiscali per imposte differite nei limiti in cui ritiene probabile che le differenze temporanee deducibili o le perdite fiscali potranno determinare una corrispondente riduzione delle future passività per imposte correnti. L’analisi di recuperabilità si basa:
a) sulla presenza di eventuali previsioni normative che consentano il pieno recupero delle imposte differite attive a prescindere dalla capacità di generazione di imponibili futuri;
b) sull’esame della presenza negli esercizi futuri di presumibile riversamento delle differenze temporanee deducibili di corrispondenti differenze temporanee imponibili (per la medesima imposta e nei confronti della medesima autorità tributaria) per le quali siano state rilevate le corrispondenti passività per imposte differite;
c) per la parte non coperta dai punti a) e b), dalla capacità di generazione di imponibili correnti su base prospettica, determinata tenendo conto:
o dell’eventuale presenza di vincoli temporali che limitino la riportabilità di perdite fiscali
e/o differenze temporanee ai periodi futuri;
o della redditività attesa desumibile dalle risultanze dei piani approvati dai competenti organi aziendali corroborata dall’analisi della capacità di generazione di imponibili nel corso degli esercizi precedenti tali da riassorbire eventuali perdite fiscali passate. La presenza di imponibili fiscali rilevanti al termine del periodo di piano è ritenuta una misura ragionevole della redditività di lungo periodo della singola compagnia, sulla base della quale valutare la recuperabilità di eventuali differenze temporanee deducibili per le quali
si prevede che l’annullamento avvenga in periodi successivi a quello di pianificazione esplicita.
Alla data di riferimento non esistono perdite fiscali riportabili o crediti di imposta non utilizzati per i quali non siano state rilevate le corrispondenti attività fiscali differite.
D.1.1.4 Immobili, impianti e attrezzature posseduti per uso proprio
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Sara Vita | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Immobili, impianti e attrezzature posseduti per uso proprio | 76.474 | 51.443 | 51.253 | 25.785 | 21 | - | |||
- di cui Immobili per uso proprio | 72.460 | 44.726 | 47.260 | 22.629 | - | - |
La voce in esame comprende attività materiali possedute per uso proprio quali:
Immobili posseduti per uso proprio
Presenti solo nel bilancio della capogruppo Sara Assicurazioni e nell’entità consolidata non assicurativa Fondo Helios (i cui immobili hanno un valore pari a 25.200 migliaia di Euro), nel Bilancio Solvency II tali immobili vengono valutati al Fair Value, sulla base di una perizia di stima redatta da un valutatore esterno indipendente e datata Gennaio 2024.
La stima ha riguardato i terreni, i fabbricati, le opere accessorie esterne e gli impianti generici di pertinenza degli stessi (elettrico, idrico, termico, ecc.) ed ha escluso eventuali impianti specifici e macchinari, ed in generale i contenuti degli immobili; la valutazione ha considerato i beni nello stato occupazionale in cui essi si trovano. Sono stati considerati i canoni di locazione, le scadenze dei relativi contratti, eventuali clausole di revisione dei canoni ed ipotesi di revisione degli stessi. La stima degli stabili di intera proprietà e delle unità in condominio di rilievo è stata effettuata considerando il metodo di vendita più favorevole, tenendo conto della possibilità di frazionamento, a seconda della destinazione. Pertanto, nella stima del valore di mercato si è tenuto conto delle spese dirette di vendita pari al 2%. Infine, il valore di mercato è stato determinato al netto delle imposte di trasferimento della proprietà del bene e di ogni altra spesa.
Nel Bilancio Consolidato, invece, gli immobili sono iscritti al costo ai sensi dello IAS 16, integrato delle rivalutazioni operate per legge, che in sede di prima iscrizione comprende anche gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene; sono escluse le perdite iniziali ed i costi di impianto non direttamente collegati alla normale condizione operativa del bene. I valori degli immobili sono esposti in Bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore. Qualora in sede di valutazione periodica da parte di un valutatore esterno indipendente, almeno ogni 12 mesi, o a seguito di specifici eventi, emerga l’insorgere di una perdita durevole di valore, si procede alla corrispondente rettifica. Come nel Bilancio Consolidato, anche nel Bilancio Local della Capogruppo, gli immobili sono iscritti al costo, opportunamente ammortizzati e soggetti alla stessa valutazione periodica, ma il relativo valore iscritto in Bilancio d’esercizio, pari a 22.629 migliaia di Euro, risulta inferiore rispetto al valore Consolidato (escludendo da quest’ultimo il valore dell’immobile di proprietà del Fondo Helios pari a 19.352 migliaia di Euro), pari a 28.076. Tale minor valore è dipeso prevalentemente dalla presenza nella base di calcolo degli ammortamenti consolidati della sola componente del fabbricato, escludendo dalla stessa la parte individuata con apposita perizia afferente al terreno, e dalla riclassifica nel Consolidato dell’immobile di via Salaria in Roma nella categoria di Bilancio afferente gli immobili in corso di
dismissione; nel Bilancio Local, invece, l’ammortamento includeva l’intero valore determinando così una
quota di ammortamento di ammontare più elevato.
Beni mobili, arredi, impianti, attrezzature e beni mobili iscritti in pubblici registri
Vengono valutati ai sensi dello IAS 16 nel Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX (si veda a tal proposito il paragrafo D.4) e Consolidato, ossia al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore cumulate. L’ammortamento viene effettuato sulla base di aliquote considerate congrue in relazione alla valutazione tecnica ed economica della residua possibilità di utilizzo dei cespiti. Medesima valutazione viene effettuata nei Bilanci Local, e di conseguenza il valore Consolidato e Solvency II è pari alla somma dei valori iscritti nei Bilanci Local delle Consolidate.
Diritto d’uso connesso a beni in locazione
A partire dall’esercizio 2019 è entrato in vigore l’IFRS 16, e la principale innovazione introdotta attiene alla modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione passiva che non sono più distinti tra leasing finanziari (contratti mediante i quali il locatario assume sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà del bene oggetto di locazione) e operativi (contratti di locazione diversi dai leasing finanziari), ma sono invece soggetti, ad eccezione di specifiche tipologie contrattuali (es. contratti di “breve durata” e “di importo non significativo e/o trascurabile”) ad un unico modello di contabilizzazione. Tale modalità di rappresentazione (cd. “metodo finanziario”) ha comportato per le imprese locatarie/utilizzatrici, un incremento delle attività materiali registrate nel MVBS (i “diritti d’uso” connessi ai beni in locazione) e un incremento delle passività (il debito finanziario a fronte dei beni locati). Il valore del diritto d’uso iscritto nel MVBS di Gruppo, pari a 858 migliaia di Euro, è per 837 migliaia di Euro relativo ai beni in leasing di Sara Assicurazioni e per 21 migliaia di Euro relativo ai beni in leasing di Sara Vita.
D.1.1.5 Investimenti, diversi da attività detenute per contratti index e unit linked
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Investimenti, diversi da attività detenute per contratti index e unit linked | 2.559.027 | 2.452.403 | 1.617.154 | 1.444.022 | 1.221.760 | 1.246.041 | |||
- di cui Immobili diversi da quelli per uso proprio | 192.292 | 107.874 | 114.225 | 89.856 | 0,00 | 0,00 | |||
- di cui Investimenti mobiliari diversi dalle partecipazioni | 2.366.735 | 2.344.529 | 1.298.937 | 1.271.821 | 1.221.760 | 1.246.041 | |||
- di cui Partecipazioni | - | - | 203.992 | 82.345 | - | - |
La voce in esame comprende diverse classi di attività qualificate come investimenti diversi dalle attività detenute per contratti index e unit linked, quali:
Immobili diversi da quelli posseduti per uso proprio
Presenti solo nel bilancio della capogruppo Sara Assicurazioni e nell’entità consolidata non assicurativa Fondo Helios (i cui immobili hanno un valore complessivo pari a 78.066 migliaia di Euro), nel Bilancio Solvency II tali immobili vengono valutati al Fair Value, sulla base di una perizia di stima redatta da un valutatore esterno indipendente e datata Gennaio 2024. Per quanto concerne tale perizia di stima, si rinvia al paragrafo precedente relativamente a quanto si è detto sugli Immobili posseduti per uso proprio.
Nel Bilancio Consolidato, invece, gli immobili sono iscritti al costo ai sensi dello IAS 40, con gli stessi criteri previsti nello IAS 16 ed analizzati nel paragrafo precedente sugli Immobili posseduti per uso proprio. La differenza tra il valore Solvency II e il valore IAS/IFRS, pari a 107.874 migliaia di Euro, è dovuta al differente criterio di valutazione degli immobili di Sara Assicurazioni e del Fondo Helios, ma anche alla diversa classificazione di alcuni immobili in corso di dismissione delle due entità che nel Bilancio Consolidato, ai sensi dell’IFRS 5, vengono iscritti tra le Altre attività non indicate altrove.
Come nel Bilancio Consolidato, anche nel Bilancio Local della Capogruppo gli immobili sono iscritti al costo e opportunamente ammortizzati e soggetti alla stessa valutazione periodica, ma il relativo valore iscritto in Bilancio, pari a 114.225 migliaia di Euro, risulta superiore rispetto al valore Consolidato. La differenza è dovuta prevalentemente al fatto che la quasi totalità degli immobili qui analizzati sono stati oggetto di operazioni straordinarie infragruppo nel recente passato, operazioni, realizzate a valori di mercato, che hanno aumentato il valore del singolo immobile nel Bilancio Local, mentre nel Bilancio Consolidato non hanno avuto effetto in quanto oggetto di elisione. Di minore rilevanza da un punto di vista quantitativo, ma pur sempre indicativo del differente criterio di valutazione tra il Bilancio Local ed il Bilancio Consolidato IAS/IFRS, è la valutazione degli immobili diversi da quelli posseduti per uso proprio, che per i Principi Contabili Italiani non vengono ammortizzati, mentre gli IAS/IFRS prevedono l’ammortamento di tutte le categorie di immobili, salvo quelle contabilizzate ai sensi dell’IFRS 5, per le quali si rimanda al paragrafo sulle Altre attività non indicate altrove.
Investimenti mobiliari diversi dalle partecipazioni
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Strumenti di capitale | 23.983 | 23.983 | 11.632 | 11.320 | 12.351 | 12.233 | |||
Obbligazioni | 1.674.540 | 1.674.540 | 715.163 | 716.547 | 959.376 | 993.830 | |||
Organismi di investimento collettivo | 647.814 | 647.814 | 551.744 | 523.668 | 250.032 | 239.978 | |||
Depositi diversi da equivalenti a contante | 20.397 | 20.439 | 20.397 | 20.285 | 0 | 0 | |||
Totale | 2.366.735 | 2.366.777 | 1.298.937 | 1.271.821 | 1.221.760 | 1.246.041 |
La metodologia di valutazione degli Investimenti mobiliari diversi dalle partecipazioni ai fini Solvency II, si basa sui requisiti normativi descritti nel Codice delle Assicurazioni Private all’art. 35 quater. In base a tale principio, il Gruppo effettua:
• Valutazioni Mark to Market. In presenza di strumenti trattati in un “mercato liquido e attivo”, viene utilizzato il prezzo di mercato (c.d. “Mark to Market”). Le fonti di prezzo dei titoli in portafoglio sono differenziate in base all’asset class di appartenenza dei singoli titoli:
o Titoli obbligazionari governativi e corporate. Vengono prezzati attraverso:
▪ Prezzi di un mercato regolamentato;
▪ Prezzi indicati da provider finanziari;
▪ Prezzi acquisiti tramite altri information provider o forniti da controparti;
o Titoli azionari. Vengono prezzati utilizzando il “last price” del mercato regolamentato relativo alla chiusura del giorno di riferimento o, se non disponibile, dell’ultimo giorno di quotazione precedente;
o Quote di OICR. Vengono prezzate utilizzando il “last price”, altrimenti attraverso il NAV relativo alla chiusura del giorno di riferimento o, se non disponibile, dell’ultimo giorno di quotazione precedente;
• Valutazioni Mark to Model. Qualora non sia disponibile un mercato liquido e attivo, il Gruppo utilizza metodi di valutazione che rappresentano le best practice di mercato. L’obiettivo di tali tecniche di valutazione è quello di determinare un valore per lo strumento finanziario che sia aderente alle assunzioni che i partecipanti al mercato impiegherebbero nella formulazione di un prezzo, assunzioni che riguardano anche il rischio insito in una particolare tecnica di valutazione e/o negli input utilizzati.
Con riferimento ai titoli obbligazionari strutturati, le funzioni competenti provvedono a verificare i prezzi acquisiti con l’ausilio di specifiche procedure di calcolo.
La valutazione dei titoli azionari non quotati su mercati attivi viene effettuata tenendo conto in misura pro-quota delle diminuzioni patrimoniali risultanti dai bilanci delle Società in questione. Tale valutazione è realizzata in sede di bilancio annuale e semestrale e rimane fissa fino a nuova valorizzazione.
In occasione del bilancio annuale e della relazione semestrale il Gruppo utilizza i prezzi di riferimento di Borsa Italiana relativi ai mercati MOT, EuroMOT ed MTA, che rappresentano la fonte primaria di prezzo per i titoli presenti in portafoglio. Per gli altri titoli, anche per la definizione della fonte di prezzo da utilizzare per le chiusure di bilancio, si utilizzano i criteri di cui sopra.
A differenza del Bilancio Solvency II, i Principi Contabili Internazionali utilizzati nel Bilancio Consolidato prevedono una classificazione delle attività mobiliari in:
• Attività Finanziarie valutate al costo ammortizzato;
• Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico;
La prima categoria comprende tutte le attività finanziarie (titoli di debito, crediti, finanziamenti) allocate nel portafoglio valutato al costo ammortizzato ai sensi dell’IFRS 9 (paragrafi 4.1.1, 4.1.2 e 4.1.3) diverse da quelle classificate nelle voci “Altre attività finanziarie” e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”.
In dettaglio rientrano tra le attività valutate al costo ammortizzato:
• la componente finanziaria eventualmente presente nei contratti di assicurazione e di cessione in riassicurazione oggetto di scorporo dai contratti ospite (cfr. IAS 32, paragrafo 4, lettera d(ii), IFRS 9 paragrafo 2.1, lettera e(ii), IFRS 17, paragrafo 11, lettera b));
• le attività finanziarie di cui allo IAS 32, paragrafo 4 lettere d(iv), d(v), IFRS 17 paragrafi 7, lettera h), 8A);
• i crediti verso agenti subentranti per rivalsa indennizzi corrisposti ad agenti cessati;
• i crediti e finanziamenti (mutui, depositi non a vista, depositi cauzionali, ecc.) e i titoli di debito verso le banche e la clientela.
Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva comprendono tutte le attività finanziarie (titoli di capitale, titoli di debito, crediti, finanziamenti) allocate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva ai sensi dell’IFRS 9, paragrafi 4.1.1, 4.1.2A e 4.1.3, diverse quelle ricomprese nelle voci “Altre attività finanziarie” e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”.
Nelle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico voce vengono classificate tutte le attività finanziarie che ai sensi dell’IFRS 9 non sono classificate nel portafoglio attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o nel portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (ai sensi dell’IFRS 9, paragrafi 4.1.1, 4.1.4 e 4.1.5 e IFRS 7, paragrafo 8, lettera a). Sono escluse anche le attività finanziarie allocate nella voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”.
In dettaglio, le attività finanziarie designate al fair value rilevato a conto economico sono connesse con:
• i contratti di assicurazione o di investimento rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS 17 emessi dall’impresa di tipo index e unit linked;
• la gestione dei fondi pensione da parte dell’impresa.
Per quanto concerne il Bilancio Local, invece, la classificazione degli investimenti distingue gli investimenti ad utilizzo durevole da quelli ad utilizzo non durevole:
• gli investimenti ad utilizzo durevole sono rilevati in Bilancio secondo il criterio del costo, applicando il principio del riconoscimento per competenza della differenza tra il costo ed il prezzo di rimborso, conformemente a quanto disposto dall’art. 16, comma 16, del D.Lgs. 173/97. I titoli che, alla data della chiusura dell’esercizio, risultassero durevolmente di valore inferiore a quello anzidetto, sarebbero iscritti a tale minor valore. Detto minor valore sarebbe mantenuto anche negli esercizi successivi qualora non venissero meno i motivi della svalutazione effettuata;
• gli investimenti ad utilizzo non durevole, in quanto destinati a non essere mantenuti nel patrimonio dell’impresa a scopo di stabile investimento, sono iscritti al costo di acquisto o sottoscrizione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato rettificato degli eventuali scarti, ovvero, se minore, al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato; tale minor valore di realizzazione non viene mantenuto nei successivi esercizi se vengono meno i motivi della rettifica effettuata.
La classificazione tra investimenti ad utilizzo durevole ed investimenti ad utilizzo non durevole viene effettuata in conformità alle disposizioni emanate dall’IVASS con il Regolamento n. 24/2016 ed alla conseguente delibera quadro adottata dal CdA della singola Compagnia del Gruppo.
In virtù di quanto detto, le differenze tra i Bilanci Solvency II e i Bilanci individuali delle compagnie del gruppo nascono dal trattamento al Fair Value degli investimenti mobiliari nel Bilancio Solvency II, che invece nei Bilanci individuali, privilegiando il principio della prudenza, sono espressi ad un valore pari al minore tra il costo ed il Fair Value ad una determinata data di reporting, per gli investimenti ad utilizzo non durevole, ovvero al costo per gli investimenti ad utilizzo durevole. Si pone l’attenzione inoltre sul fatto che, nei Bilanci Solvency II, è prevista la valorizzaazione dei ratei da interessi direttamente sul titolo (c.d. “tel quel”)mentre nei Bilanci individuali questi sono classificati tra le Altre attività non indicate altrove.
In relazione alle differenze tra il Bilancio Solvency II di Gruppo e i Bilancio consolidato IAS/IFRS, le differenze sono esclusivamente riconducibili a:
- Valutazione al costo ammortizzato per una porzione di titoli gestiti con modello Held to Collect e
con esito SPPI test positivo all’interno del Bilancio Consolidato;
- Contabilizzazione dell’Expected Credit Loss sui titoli valutati al Costo ammortizzato nel Bilancio Consolidato IAS/IFRS.
Partecipazioni
Valorizzata solo nel Bilancio della Capogruppo, e relativa alle controllata Sara Vita e Sara Services s.r.l., la voce in esame esprime una differenza, pari a 121.647 migliaia di Euro, tra i valori Solvency II ed il Bilancio Statutory, scaturita dal fatto che nel Bilancio Solvency II la partecipazione è pari alla differenza tra le Attività e le Passività Solvency II delle Controllate (in sostanza è un valore prossimo al suo Fair Value), mentre nel Bilancio Statutory, è valutata secondo il metodo del costo di acquisto rettificato in caso di perdita duratura di valore; qualora vengano meno i motivi della svalutazione, si procede al ripristino del costo originario.
D.1.1.6 Attività detenute per contratti index e unit linked
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Attività detenute per contratti index e unit linked | 58.866 | 58.866 | 0,00 | 0,00 | 58.866 | 58.866 |
Rientrano in questa voce gli investimenti compresi nel patrimonio dei fondi assicurativi unit-linked; analogamente al Bilancio Consolidato IAS/IFRS e al Bilancio civilistico di Sara Vita, tali attività sono iscritte nel Bilancio Solvency II a valori correnti.
D.1.1.7 Altre attività
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Prestiti erogati | 12.065 | 12.065 | 11.131 | 11.131 | 934 | 934 | |||
Crediti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 415.396 | 410.709 | 392.571 | 400.512 | 35.387 | 35.387 | |||
Azioni proprie | 86 | - | 86 | - | - | 0 | |||
Contante ed equivalenti a contante | 153.957 | 153.890 | 39.389 | 39.389 | 60.280 | 60.212 | |||
Altre attività non indicate altrove | 13.434 | 13.954 | 8.182 | 15.641 | 5.136 | 14.539 | |||
Totale | 594.938 | 590.038 | 451.359 | 466.674 | 101.737 | 111.073 |
In questo sotto-paragrafo vengono incluse tutte quelle attività non analizzate singolarmente, in quanto non si rilevano sostanziali differenze tra i criteri di valutazione utilizzati nei vari bilanci: in particolare, le voci “Prestiti erogati” (composti da prestiti a dipendenti e prestiti su polizza), “Crediti commerciali, assicurativi e riassicurativi” e “Contante ed equivalenti a contante”, sono iscritte al loro valore nominale; i prestiti ed i crediti, ad ogni data di reporting, vengono valutati al loro presumibile valore di realizzo in virtù della tipologia di esposizione e della loro durata.
Per quanto concerne la voce Azioni proprie, che valorizza le 4.500 azioni privilegiate acquistate dalla capogruppo Sara Assicurazioni dall’Automobile Club di Agrigento in data 27.05.2013, corrispondenti allo 0,0247% del capitale della Compagnia, nei Bilanci Statutory non è valorizzata in quanto le azioni proprie vengono iscritte direttamente in una Riserva negativa di Patrimonio Netto.
Infine, si rileva invece una differenza rilevante nella voce Altre attività non indicate altrove, dovuta ad un effetto di classificazione piuttosto che di valutazione, così giustificato:
• Bilanci individuali: la differenza tra i Bilanci Solvency II ed i Bilanci Local dipende dalla classificazione dei ratei su titoli, che nel Bilancio Solvency II vengono inclusi nel valore del relativo titolo obbligazionario, e quindi contabilizzati direttamente tra gli “Investimenti”, mentre nel Bilanci Local vengono contabilizzati separatamente e, per l’appunto, tra le “Altre attività”.
D.1.2 Attività fuori bilancio
Alla data di riferimento non si segnalano attività fuori bilancio rilevanti che non siano state segnalate nel modello quantitativo di vigilanza S.03.01.
D.2 Riserve tecniche
D.2.1 Sintesi sui criteri di valutazione a confronto
In accordo con quanto definito dalla Direttiva, le Riserve tecniche (sia Vita che Danni) Solvency II sono determinate come somma di una migliore stima della passività (Best Estimate of Liabilities o BEL) e di un margine di rischio (Risk Margin).
La differenza principale rispetto alla normativa corrente applicabile per la redazione del Bilancio d’esercizio individuale (cfr. Regolamento ISVAP n. 22 del 4 Marzo 2008, modificato ed integrato dal Provvedimento IVASS 53/2016), che stabilisce che la valutazione debba essere effettuata secondo il principio della prudenzialità, è rappresentata dall’adozione di una “valutazione al mercato”. Il valore delle Riserve tecniche deve infatti corrispondere “all’importo che un’impresa di assicurazione o riassicurazione dovrebbe pagare se trasferisse immediatamente i suoi diritti e le sue obbligazioni contrattuali ad un’altra impresa”.
Nei prossimi paragrafi vengono analizzati in dettaglio i differenti criteri di valutazione delle Riserve tecniche utilizzati nel Bilancio Consolidato secondo i principi IFRS 17 e nel Bilancio Solvency II, suddividendo la disamina tra Business Xxxxx e Business Vita.
D.2.2 Valore delle Riserve tecniche Danni
D.2.2.1 Perimetro
Quanto si dirà di seguito, relativamente alle Riserve tecniche afferenti alle LoB Danni del Gruppo Sara, vale anche per la capogruppo Sara Assicurazioni, unica Compagnia operante nel Business Danni del Gruppo. I criteri di valutazione ed il conseguente valore delle Riserve tecniche della Capogruppo analizzate in questo paragrafo, sono gli stessi delle Riserve tecniche consolidate Danni registrate nel Bilancio Consolidato del Gruppo Sara; al contempo, le Riserve tecniche Danni Solvency II della Capogruppo sono le medesime delle Riserve tecniche Danni Solvency II del Gruppo Sara.
La determinazione delle Riserve tecniche Danni Solvency II (o TP Solvency II) è in linea con il Regolamento IVASS 18/2016. I prodotti sono tra di loro classificati e organizzati in Line of Business, dove per LoB si intende una classificazione del portafoglio polizze all’interno di una macro classe che può essere ricondotta, a volte ad un singolo Ramo civilistico, altre volte alla somma di più Rami di bilancio.
D.2.2.2 Riserve tecniche consolidate Non Life
Di seguito una tabella che confronta i valori delle TP danni per i comparti auto e non auto secondo le valutazioni Solvency e quelle utilizzate nel Bilancio Consolidato (IFRS17) al 31.12.2023.
Solvency II 2023 | IFRS17 2023 | Variazione | |
Contratti assicurativi emessi: | |||
Rami danni - auto | |||
Miglior stima / valore attuale flussi finanziari | 581.877 | 600.179 | -18.302 |
Margine di rischio / Risk adjustment | 19.023 | 7.090 | 11.933 |
Rami danni - non auto | 0 | 0 | 0 |
Miglior stima / valore attuale flussi finanziari | 272.325 | 327.388 | -55.063 |
Margine di rischio / Risk adjustment | 16.227 | 10.672 | 5.556 |
Cessioni in riassicurazione: | 0 | 0 | 0 |
Ramo danni | 0 | 0 | 0 |
Miglior stima / valore attuale flussi finanziari | 40.695 | 42.574 | -1.879 |
X | 2.344 | -2.344 | |
Margine di rischio / Risk adjustment | |||
Riserve tecniche nette totali | 848.759 | 900.411 | -51.652 |
D.2.2.3 Criteri di valutazione a confronto nel Business Non Life
Analizzando le tabelle precedenti al 31.12.2023, il passaggio dai principi di calcolo del Bilancio Statutory (IFRS 17) a quelli del Bilancio Solvency II comporta una riduzione delle Riserve tecniche pari al 5,7 %. Tutto ciò è determinato dai differenti approcci metodologici adottati:
1. Best estimate premi vs LRC IFRS17. La prima è valutata con l’approccio dei flussi di cassa attualizzati (cash out-cash in) mentre la seconda, utilizzando il modello semplificato previsto dal principio (PAA) è composta dalla riserva pro rata civilistica e dalla eventuale Loss component.
Le ipotesi rilevanti, e in particolare i combined ratio, utilizzati nelle due valutazioni sono le medesime tra le valutazioni IFRS 17 e le valutazioni Solvency II.
2. Best estimate sinistri vs LIC IFRS17. Grandezze valutate con la stessa metodologia, con la differenza imputabile all’assenza delle spese di gestione degli attivi a copertura che vengono considerate solo in Solvency II.
3. Risk margin vs Risk adjustment. Il risk margin, come descritto in dettaglio nel successivo paragrafo, è valutato con l’approccio del Costo del capitale. Il risk adjustment IFRS17 è, invece, valutato con l’approccio del percentile.
Quanto è stato anticipato in questo sotto-paragrafo in merito alle Riserve tecniche Solvency II, viene di seguito analizzato in dettaglio.
Calcolo delle Riserve tecniche Solvency II Danni – Metodologia e Modelli Strumenti di calcolo
Lo strumento utilizzato dalla Capogruppo per la valutazione delle riserve tecniche Solvency II è rappresentato dal sistema Insurance Data System (IDS) di ALEF.
La Compagnia, al fine di determinare il valore delle Technical Provisions, si avvale delle seguenti procedure:
• IDS-Non Life: la procedura consente di valutare le Best Estimate, sia premi che sinistri;
• G-Consol: la procedura consente di estrarre le informazioni calcolate dalle precedenti procedure e consolidarle al fine di determinare il valore del requisito di capitale Solvency II e il valore del Risk Margin. Attualmente la procedura è utilizzata dalla Compagnia anche per finalità di esportazione del valore delle BEL.
La Best Estimate della riserva premi è il valore, al tempo di valutazione t, del flusso netto delle prestazioni relative ai contratti in essere con periodo di copertura successivo a t. Con flusso netto si intende il flusso prestazioni, comprensivo di spese, e decurtato dei premi esigibili oltre t.
La Best Estimate della riserva premi è calcolata con il metodo dei cash flow, al fine di superare alcune delle semplificazioni precedentemente utilizzate.
Il metodo utilizzato è da considerarsi un’estensione della semplificazione prevista nella Direttiva Solvency II, e risulta diffuso ed utilizzato sul Mercato. La Compagnia ritiene che sia correttamente rappresentativo degli impegni futuri relativi alla Best Estimate Premium.
Il calcolo viene effettuato come valore attuale della somma algebrica dei 4 cash flow (di dimensione massima N):
P – cash in future premiums
Z – cash in other
Y – cash out benefits
S – cash out expenses + other
Indicando con ̅𝐵̅̅𝐸̅(𝑝) il cash flow della Best Estimate non scontata e con 𝑋𝜏 il 𝜏 − 𝑒𝑠𝑖𝑚𝑜 elemento del generico flusso 𝑿, si ha:
𝐵̅̅̅𝐸̅(𝑝) = 𝑌 + 𝑆 − 𝑃 − 𝑍,
e
𝑁
𝐵𝐸(𝑝) = ∑ 𝐵̅̅̅𝐸̅(𝑝) 𝜐
𝜏 𝜏
𝜏=1
con 𝜐𝜏 fattore di sconto tra 0 (data di valutazione) e 𝜏.
Grandezze di input della routine
La routine per il calcolo dei quattro cash flow fa uso dei seguenti input (di cui si riportano possibili definizioni):
R Riserva pro-rata;
I Rate a scadere;
FP Premi di competenza futuri per contratti poliennali in essere.
Per la stima dei premi futuri per le polizze poliennali, vengono individuate nel portafoglio Danni le polizze con durata superiore all'anno in essere al 31/12 dell’esercizio e vengono calcolati i relativi premi futuri annuali in relazione alla durata residua di ciascun contratto.
Si tiene conto inoltre nella stima di un'ipotesi relativa al tasso di recesso valutato in base al tasso osservato su tale tipologia di polizze nell'ultimo anno;
r Stima del tasso di recesso annuo dei contratti poliennali; K Commission rate;
LR Loss ratio (stima costo ultimo per il prossimo anno, comprensivo delle spese dirette e spese di liquidazione, su premi di competenza);
ER Expenses ratio (stima del rapporto tra spese di gestione dei contratti al netto dei costi di acquisizione e premi di competenza);
ACR Acquisition cost ratio (stima del rapporto tra spese di acquisizione e premi di competenza).
Le ultime 3 grandezze, che concorrono alla formazione del combined Ratio atteso, sono stimate separatamente per ogni Lob/Ramo Ministeriale sulla base dei trend storici osservati e tenendo conto delle prospettive definite per la Compagnia nell’ambito del processo di pianificazione.
qk Vettore delle quote di smontamento medio del costo ultimo di una generazione (ottenute dai
fattori Chain Ladder), con k = 1, 2,… N
x incidenza delle spese di gestione per gli attivi a copertura delle riserve tecniche.
Nella valutazione della Best Estimate della riserva premi la Compagnia, conformemente a quanto disposto dalla normativa, ha considerato, per il lavoro diretto e indiretto lordo, “le spese di gestione relative agli attivi a copertura delle riserve tecniche stesse”. La metodologia prevede l’applicazione di un “ratio inflazionato nel tempo” al vettore della riserva residua, ad ogni scadenza successiva all’anno di valutazione. Si ottiene così un cash flow delle spese che viene poi attualizzato secondo la stessa curva dei tassi utilizzata per l’attualizzazione della UBEL, con un’ipotesi di uniforme distribuzione. Tale “rapporto” è stato stimato partendo dai dati consuntivi al 31.12.2023, verosimilmente costante nel tempo e uguale per tutte le LoB.
I Cash-Flow vengono attualizzati secondo un’ipotesi di uniforme distribuzione nell’anno; la curva dei tassi di sconto è costruita a partire dai tassi Risk Free EIOPA con Volatility Adjustment (VA) al 31.12.2023 interpolati tra le scadenze adiacenti.
Sara Assicurazioni ha ritenuto di adottare tale metodologia per tutte le Line of Business Solvency II.
Il credit default adjustment (aggiustamento per il default della controparte), valutato nell’ambito del lavoro ceduto, per ogni LoB, viene determinato a partire dalla Best Estimate della riserva premi ceduta, dettagliata per livelli di rating e considerando, per ciascuna Lob, lo stesso smontamento della BE riserva premi del lavoro diretto lordo, per tutti i livelli di rating.
Si fa presente che nella valutazione dei cash flow out sono state considerate anche le spese di gestione relative agli attivi a copertura delle riserve tecniche.
D.2.2.4Best Estimate Liabilities - Riserva Sinistri
Al fine di determinare la Best Estimate della riserva sinistri per il lavoro diretto lordo si considerano, come dati di input, i triangoli dei sinistri pagati e le relative spese di liquidazione.
La costruzione dei triangoli presuppone, per ciascun valore considerato, l’individuazione dell’anno di accadimento e l’anno di pagamento.
Tali dati sono dedotti a partire dai moduli di vigilanza (Mod.29A1 + 29A2 + 29A4 -29A3 per la LoB MVL, Mod.29 per la LoB TPL, Mod.28 per tutte le altre LoB) e dalle banche dati aziendali nel caso in cui la profondità storica scelta non sia in linea con quella riportata nei moduli. Si precisa che sui dati non è stata fatta nessuna selezione “personalizzata” ex ante (x.xx. eliminazione degli outlayer, etc). Per gli anni di accadimento fuori dal perimetro si è presa in considerazione direttamente la riserva di bilancio.
I dati considerati nel calcolo sono quindi costituiti dai Rami di Bilancio, ove necessario aggregati per definire le singole LoB (ad eccezione dei Rami 1 e 2 per i quali la suddivisione nelle LoB è stata realizzata attraverso analisi di natura gestionale – cfr. Doc Cal). Si ritiene che tale aggregazione garantisca un corretto livello di omogeneità, anche alla luce delle analisi effettuate nell’ambito del processo di autorizzazione all’utilizzo dei parametri specifici d’impresa e tenendo conto del portafoglio della Compagnia, caratterizzato da una sostanziale stabilità in termini di business mix e distribuzione geografica.
Per quanto riguarda la LoB MVL, anche in considerazione del confronto metodologico con la Funzione Attuariale, si è valutato l’utilizzo di gruppi di rischio coerenti con le singole gestioni afferenti i Rami 10+12.
Per il lavoro indiretto lordo e per il ceduto in riassicurazione, sia diretto che indiretto, data la poca consistenza del volume, si è presa in considerazione direttamente la riserva sinistri civilistica proveniente dal modulo 17 considerando poi l’aggiustamento dovuto al rischio di default del riassicuratore (attualizzata poi con i fattori di smontamento derivanti dal triangolo corrispondente del lavoro diretto lordo). Tale valore proviene da una valutazione inventariale.
Per le Lob che rientrano nel perimetro dei parametri specifici d’impresa (MVL, OMI, GLI e FIRE) e comunque, dove i dati a disposizione siano statisticamente significativi ed evidenzino una stabilità e coerenza nel tempo delle politiche liquidative, la determinazione della Best estimate riserva sinistri, per il lavoro diretto lordo, è stata effettuata attraverso un metodo deterministico di tipo “development factor model” (DFM) basato sull’analisi dei fattori di sviluppo (metodologia Chain Ladder).
Considerando come punto di partenza il triangolo degli importi pagati (comprensivo delle spese di liquidazione), tale metodo fornisce la stima, alla data di valutazione, dei futuri pagamenti, quindi della riserva sinistri, attraverso la determinazione dei fattori di sviluppo (elementari o globali).
Il metodo individuato è uno dei più accreditati in letteratura, e diffusamente utilizzato sul mercato italiano.
Risulta essere inoltre coerente con il metodo utilizzato dalla compagnia nell’ambito delle valutazioni inerenti i Parametri Specifici (USP) per quanto riguarda la valutazione del rischio di riservazione: la Compagnia utilizza infatti il metodo standardizzato 2, che può essere inteso come un’estensione del Chain Ladder Paid. Sui dati utilizzati per il metodo in parola vengono verificate, attraverso opportuni test statistici, le assunzioni indicate negli Atti Delegati per le principali LoB; in particolare le assunzioni riguardanti l’indipendenza dell’ammontare dei pagamenti cumulati e dei pagamenti incrementali sono da ritenersi un’ulteriore conferma della correttezza metodologica dell’utilizzo del metodo Chain Ladder sui dati della Compagnia.
Considerando che i dati di input hanno una profondità storica non sempre adeguata ad interpretare fenomeni di sviluppo dei sinistri per LoB cosiddette Long Tail, è necessario considerare anche la stima di un fattore coda per valutare i pagamenti futuri superiori all’ultimo anno di sviluppo considerato. In particolare Xxxx assicurazioni ha ritenuto di utilizzare un modello di regressione per tale stima considerando la funzione che, sulla base del fattore R2, meglio si adatta al vettore dei coefficienti Chain
Ladder selezionati. Tra le curve di regressione considerate vengono prese in considerazione funzioni decrescenti che rappresentano meglio l’andamento di tali fattori. Tra queste, in letteratura, le più utilizzate sono la Weibull, la Inverse Power, la Power.
Per le LoB diverse dalla MVL, in cui i valori risultanti dai modelli DFM sono risultati inferiori alle rispettive riserve inventariali, prudenzialmente, è stato adottato il valore della riserva di bilancio come “best estimate” (ante attualizzazione), fatta eccezione per la LoB GLI (General Liability Insurance) per la quale si è adottata la riserva inventariale con l’aggiunta della riserva per sinistri “IBNR” e della riserva spese di liquidazione.
Per le altre LoB fuori dal perimetro USP, data l’esiguità dei valori oggetto di analisi, sono stati prudenzialmente adottati come “best estimate” (ante attualizzazione) i valori della riserva di bilancio civilistico.
Si fa presente che, a partire dal secondo semestre 2022 la Compagnia ha avviato un processo di analisi degli impatti del fenomeno inflattivo sul proprio business con particolare attenzione agli effetti sulla Riserva Sinistri del ramo RCA. Nell’ambito della verifica del costo ultimo della riserva di tale ramo, si è scelto di adottare un approccio misto, proiettando un’inflazione implicita più un add-on. Tale scelta è essenzialmente legata alla possibilità di lavorare sui medesimi triangoli run-off adottati nei precedenti esercizi (ad esclusione della nuova diagonale), mantenendo pertanto un approccio più stabile rispetto alle precedenti chiusure. Tale approccio metodologico è sembrato inoltre ben rappresentativa del fenomeno.
Inoltre, come per la valutazione della Best estimate Premi, anche per la Best estimate sinistri la Compagnia, conformemente a quanto disposto dalla normativa, ha considerato, per il lavoro diretto e indiretto lordo, “le spese di gestione relative agli attivi a copertura delle riserve tecniche stesse”. La metodologia prevede, come per la Best estimate premi, l’applicazione di un “ratio inflazionato” al vettore della riserva residua, ad ogni scadenza successiva all’anno di valutazione.
I Cash-Flow vengono attualizzati secondo un’ipotesi di uniforme distribuzione nell’anno; la curva dei tassi di sconto è costruita a partire dai tassi Risk Free EIOPA con Volatility Adjustment (VA) al 31.12.2023.
Per il lavoro ceduto in riassicurazione, sia diretto che indiretto, data la poca consistenza in termini di volume, la riserva sinistri non scontata coincide con la riserva di bilancio (derivante da una valutazione inventariale). Tale importo viene smontato (ai fini dell’attualizzazione) attraverso lo stesso pattern di smontamento stimato per il lavoro diretto lordo.
Il credit default adjustment per ogni Lob viene determinato a partire dalla Best Estimate riserva sinistri ceduta, dettagliata per livelli di rating, e considerando per ciascun LoB lo stesso smontamento della BE riserva sinistri da lavoro diretto lordo per tutti i livelli di rating.
Si fa presente che nella valutazione dei cash flow del lavoro diretto e indiretto sono state considerate anche le spese di gestione relative agli attivi a copertura delle riserve tecniche.
D.2.2.5 Risk Margin
Il Risk Margin, seconda componente delle Riserve Tecniche, rappresenta quel valore tale da garantire che il valore delle stesse sia equivalente all’importo di cui la Compagnia medesima dovrebbe disporre per assumere ed onorare gli impegni assicurativi e riassicurativi (art. 36-ter del D. lgs 74/2015).
Per le assicurazioni che operano nei rami Danni, il Risk Margin è unico, ossia viene valutato complessivamente per la Riserva Premi e la Riserva Sinistri.
Secondo quanto previsto dal “Regolamento delegato (UE) 2015/35 della Commissione” del 10 Ottobre 2014 (ad integrazione della Direttiva 2009/138/CE), il Risk Margin viene valutato mediante l’approccio del “Cost of Capital”; tale metodologia determina il Risk Margin applicando al SCR annuo l’extra rendimento rispetto al tasso risk free richiesto dagli azionisti per immobilizzare un importo pari al SCR annuo, fino a completa estinzione degli impegni.
Per l’intero portafoglio il Risk Margin si valuta applicando la formula riportata di seguito:
dove:
𝑆𝐶𝑅(𝑡)
𝑅𝑀 = 𝐶𝑜𝐶 ∑ (1 + 𝑟(𝑡 + 1))𝑡+1
𝑡≥0
• CoC è il tasso del Costo del Capitale posto pari a 6%;
• t è il numero di anni sino al Run-off del portafoglio in essere (senza considerare il nuovo
business);
• SCR(t) è il Requisito patrimoniale di solvibilità agli istanti futuri caratteristico del business dell’Impresa (SCR Non-Life, SCR Operational e SCR Default relativo ai contratti di riassicurazioni esistenti e alle esposizioni nei confronti di intermediari e assicurati);
• r(t+1) è il tasso di interesse privo di rischio a ciascuna scadenza.
Nel calcolare il Risk Margin, al fine di valutare il requisito di capitale agli istanti futuri, le imprese di assicurazione e riassicurazione (Art. 58) possono utilizzare metodi semplificati.
A tal proposito la Compagnia valuta il Risk Margin applicando il metodo semplificato basato sulla proporzionalità degli SCR futuri rispetto al valore delle Best Estimate nel corrispondente periodo:
𝑆𝐶𝑅(𝑡) = 𝐵𝐸(𝑡)
𝑆𝐶𝑅(0)
𝐵𝐸(0)
Secondo quanto definito nell’art. 37.3 del “Regolamento delegato (UE) 2015/35 della Commissione” le imprese di assicurazione e riassicurazione devono imputare il valore determinato per l’intero portafoglio alle aree di attività esercitate in modo tale da riflettere in modo adeguato i contributi delle aree al requisito patrimoniale di solvibilità.
A tal fine Xxxx provvede ad allocare il valore del Risk Margin sulle singole linea di business sulla
base dell’incidenza del rischio Premium e Reserve sulle singole LoB.
D.2.2.6 Importi recuperabili dai contratti di riassicurazione
Gli importi recuperabili dai contratti di riassicurazione, individuati nei “sinistri verificatesi” del QRT
S.05.01 ed inclusivi degli importi pagati e riservati, vengono esposti nella tabella seguente per LoB:
Importi recuperabili - Business Danni | Importi riservati |
Assicurazione spese mediche | -13 |
Assicurazione protezione del reddito | -83 |
Assicurazione di compensazione dei lavoratori | - |
Assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli | -2.619 |
Altre assicurazioni auto | 11402 |
Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | -101 |
Assicurazione contro l'incendio e altri danni a beni | 22.411 |
R.C. Generale | -3.206 |
Assicurazione di credito e cauzione | -1.058 |
Assicurazione tutela giudiziaria | - |
Assistenza | - |
Perdite pecuniarie di vario genere | 403 |
Totale | 27.136 |
D.2.3 Valore delle riserve tecniche Life
D.2.3.1 Perimetro
Le Riserve tecniche Vita Solvency II (di seguito anche “TP Solvency II”) della compagnia Sara Vita equivalgono, invece, alle Riserve tecniche Vita Solvency II del Gruppo Sara; la determinazione delle stesse è in linea con il Regolamento IVASS n.18/2016. I prodotti sono tra di loro classificati e organizzati in Line of Business, dove per LoB si intende una classificazione del portafoglio polizze all’interno di una macro classe che può essere ricondotta, a volte ad un singolo Ramo civilistico, altre volte ad una determinata garanzia assicurativa.
D.2.3.2 Riserve tecniche consolidate Life
Di seguito vengono confrontate le Riserve tecniche consolidate nette Vita (o TP consolidate nette Vita) al 31.12.2023, divise per LoB secondo i criteri di valutazione Solvency II e le analoghe componenti IFRS 17 somma di Present value of future cash flows, Risk-Adjustment e Totale Liability for Incurred. Claims Life:
Solvency II | IFRS-17 | Delta Solvency II – IFRS-17 | ||||||
BEL | Risk Margin | TP nette Solvency II | PVFCF | Risk Adj | Fulfillment cashflow - netto riassi | Contractual Service Margin | TP nette SII – Riserve IFRS 17 | |
Assicurazione con partecipazione agli utili | 1.046.423 | 25.664 | 1.072.087 | 1.031.053 | 30.320 | 1.061.373 | 10.714 | |
Assicurazione collegata a indici di mercato e quote | 55.544 | 1.984 | 57.528 | 55.307 | 2.053 | 57.359 | 169 | |
Assicurazioni senza partecipazioni agli utili | -846 | 7.509 | 6.663 | -6.288 | 5.507 | -781 | 7.444 | |
Assicurazioni sulla salute | -24 | 27 | 3 | - | - | - | 3 | |
Contractual Service Margin | 92.225 | 92.225 | ||||||
Totale | 1.101.098 | 35.184 | 1.136.281 | 1.080.072 | 37.880 | 1.117.951 | 92.225 | 110.555 |
Di cui ceduto | -1.350 | - | -1.350 | -1.106 | -547 | -1.653 | 303 |
La valutazione delle Best Estimate e del Risk Margin è effettutata distintamente, e mai as a whole, su tutto il portafoglio
In quasi tutti i contratti in portafoglio, ad eccezione di quelli collegati a indici di mercato e quote, si riscontra una garanzia finanziaria costituita dal Tasso Tecnico o dal Rendimento Minimo Garantito che, al momento, non risulta mai al di sotto dello 0%. Tuttavia per i contratti relativi alle tariffe 121A, 123A, 125A, 161G, 165G, 167G e 171G per la prestazione di riscatto la garanzia di minimo è prevista solo con ricorrenza quinquennale dalla decorrenza della polizza. Mentre per la 169G il minimo garantito non è previsto per la prestazione riscatto.
Tranne che per le Temporanee Caso Morte e le tariffe di rendita immediata o in godimento, tutti i contratti prevedono la possibilità del riscatto e tutti, tranne le rendite in corso di pagamento, prevedono, in via principale o in forma di capitale di Controassicurazione, la corresponsione di un capitale in caso di decesso dell’Assicurato. Una garanzia finanziaria elevata aumenta il costo/valore delle opzioni implicite e, quindi, delle BEL. Una elevata sopravvivenza degli assicurati incide negativamente (aumento delle BEL) nel caso delle Rendite.
La Compagnia utilizza, ai fini della determinazione della componente “Best Estimate Liabilities”, ipotesi di III ordine prendendo in considerazione, oltre alle basi demografiche di secondo ordine e alla curva dei tassi risk-free, anche la possibilità di riscatto e, per alcune tipologie di contratti, di interruzione pagamento premi (cd. policyholders’ behaviour).
D.2.3.3 Criteri di valutazione a confronto nel Business Life
I principi di bilancio IFRS 17 e quelli Solvency II condividono taluni concetti generali, come la valutazione delle passività attraverso lo sviluppo di flussi di cassa probabilizzati e attualizzati e l’applicazione di una correzione per l’incertezza associata alla stima, valutata esplicitamente. Sono comunque presenti alcune importanti differenze metodologiche, di seguito riportate, le quali producono sostanzialmente la differenza di circa 110,5 milioni di Euro evidenziata nella precedente tabella, di cui 18,3 milioni sostanzialmente a fronte delle differenze sulla componente di PVFCF e Risk Adjustment/Risk Margin, e 92,2 milioni di Euro a fronte dell’inclusione del CSM all’interno delle attività e passività assicurative in ambito IFRS 17:
1. nella produzione dei flussi probabilizzati il passo di valutazione utilizzato è sempre annualizzato in ambito Solvency II mentre è mensilizzato, nel il primo anno di proiezione, in ambito IFRS 17. Le ipotesi di sviluppo dei flussi sono invece le medesime nelle due valutazioni;
2. le curve di scontro utilizzate nella valutazione Solvency II sono comuni a tutto il perimetro elaborato e corrispondono alle strutture EIOPA con applicazione del volatility adjustments mentre in ambito IFRS 17 è prevista l’applicazione alle strutture EIOPA del valore dell’illiquidity premium distinto per fondo sottostante;
3. La metodologia di calcolo del Risk Adjustment ricalca l’approccio del costo del capitale previsto dalla normativa Solvency II per il Risk Margin. Le differenze derivano dall’utilizzo dei differenti cash flow attualizzati utilizzati ai fini del calcolo, e in particolare dall’uso di cash flow e curve IFRS 17 per il calcolo del Risk Adjustment, e curve Solvency II per il calcolo del Risk Margin;
4. Le attività e passività assicurative misurate secondo l’IFRS 17 includono la componente di marginalità futura attesa (CSM), la quale viene rilasciata a conto economico, e quindi nel patrimonio netto, secondo un principio di competenza economica (ovvero sulla base della prestazione dei servizi assicurativi da parte della compagnia). Nel bilancio Solvency II tale componente non costituisce una passività, ma contribuisce direttamente al patrimonio netto Solvency II al momento della rilevazione dei contratti.
D.2.5 Calcolo delle Riserve tecniche Solvency II Life - Metodologia e Modelli
D.2.5.1 Best Estimate Liabilities
D.2.5.1.1 Il modello di valutazione
Il modello di valutazione delle BEL prevede lo sviluppo dei flussi probabilizzati calcolati su ogni “nodo di consistenza”. L’algoritmo probabilizza le prestazioni, i premi, i caricamenti e le spese in base alle ipotesi di mortalità e di riscatto associate ad ogni singolo nodo. I flussi probabilizzati caratterizzanti il valore di un contratto vita sono i seguenti:
● 𝑌̃𝑘 = flusso di cassa probabilizzato delle prestazioni caso vita (comprensivo di eventuali cedole);
● 𝑅̃𝑘 = flusso di cassa probabilizzato delle prestazione caso riscatto;
● 𝑀̃𝑘 = flusso di cassa probabilizzato delle prestazione caso morte;
● 𝑆̃𝑘 = flusso di cassa delle spese contrattuali ossia tutte le spese identificate come provvigioni (acquisto, incasso) e management fee;
● 𝑉̃𝑘 = flusso di cassa delle spese attribuite ossia tutte le spese definite sia come fisse per ogni singola polizza che come percentuale della riserva.
● 𝑊̃𝑘 = flusso di cassa probabilizzato dei premi puri;
● 𝐶̃𝑘 = flusso di cassa probabilizzato dei caricamenti;
● 𝐹̃𝑘 = flusso delle Riserve per la determinazione delle commissioni a terzi;
𝑌(𝑗)
● 𝛷 , 𝛷𝑅(𝑗), 𝛷𝑀(𝑗), 𝛷𝑊(𝑗), 𝛷𝐶(𝑗), 𝛷𝐹(𝑗), 𝛷𝑆(𝑗) 𝑒 𝛷𝑉(𝑗) = fattori di valutazione associati a
𝑌, 𝑅, 𝑀, 𝑊, 𝐶, 𝐹, 𝑆 𝑒 𝑉;
● f0 = fattore di correzione;
● 𝑅𝑆𝑃0 = riserve per somme da pagare all’istante di valutazione;
● 𝑇 = orizzonte massimo di proiezione inteso come smontamento completo del portafoglio residuo.
I fattori di rivalutazione stocastici 𝛷(0, 𝐾) sono definiti in funzione delle caratteristiche di ogni “nodo di rivalutazione” e dipendono dal processo stocastico alla base della generazione del tasso di rendimento del portafoglio finanziario sottostante. Il fattore di valutazione per il periodo [0, 𝐾], calcolato rispetto alla sola incertezza finanziaria è dato da:
− ∫𝑘 𝑟(𝑢)𝑑𝑢
𝛷(0, 𝑘) = 𝐸 [𝛷(0, 𝑘) ∙ 𝑒 0 ]
con 𝑟 il processo del tasso locale di interesse (short rate) ed "𝐸" l’operatore di aspettativa rispetto alla
misura di probabilità risk neutral.
Il valore della BEL, relativa al j-esimo Model Point è dato da:
𝑇
𝐵𝐸𝐿𝑗 = ∑ 𝑌̃𝑦 ∙ 𝛷𝑌(𝑗)(0, 𝑘) ∙ 𝑓𝑗 + 𝑅̃𝑦 ∙ 𝛷𝑅(𝑗)(0, 𝑘) ∙ 𝑓𝑗 + 𝑀̃𝑦 ∙ 𝛷𝑀(𝑗)(0, 𝑘) ∙ 𝑓𝑗 + 𝑆̃𝑦 ∙ 𝛷𝑆(𝑗)(0, 𝑘) + 𝑉̃𝑦 ∙ 𝛷𝑉(𝑗)(0, 𝑘) − 𝑊̃𝑦
𝑘
𝑘=0
0 𝑘
0 𝑘
0 𝑘 𝑘 𝑘
∙ 𝛷𝑊(𝑗)(0, 𝑘) ∙ 𝑓𝑗 − 𝐶̃𝑦 ∙ 𝛷𝐶(𝑗)(0, 𝑘) ∙ 𝑓𝑗 + 𝐹̃𝑦 ∙ 𝛷𝐹(𝑗)(0, 𝑘) + 𝑅𝑆𝑃𝑗
0 𝑘 0 𝑘 0
dove 𝛷𝑌(𝑗), 𝛷𝑅(𝑗), 𝛷𝑀(𝑗), 𝛷𝑊(𝑗), 𝛷𝐶(𝑗), 𝛷𝐹(𝑗), 𝛷𝑆(𝑗) 𝑒 𝛷𝑉(𝑗) sono i fattori di valutazione associati ai nodi di rivalutazione 𝑌, 𝑅, 𝑀, 𝑆, 𝑇, 𝑊, 𝐹 e 𝐶.
L’aspettativa “E” è calcolata con metodo Monte Carlo, simulando 5000 traiettorie dei fattori di rischio finanziario (azionario, tasso di interesse, cambio) in ciascuna delle quali, e per ciascuna scadenza rilevante, è calcolato il vettore dei rendimenti che determina il fattore di rivalutazione.
Per le polizze di puro rischio che non hanno prestazioni rivalutabili ovvero non sono soggette
all’incertezza finanziaria, il fattore di rivalutazione stocastico 𝛷(0, 𝑘) è pari a 1.
Nel caso specifico delle polizze Unit Linked che non prevedono garanzia finanziaria (che rappresentano la totalità del portafoglio della Società di questa tipologia), essendo 0 l’istante di valutazione e 𝑘 un generico istante successivo a 0, il fattore di rivalutazione è definito come:
𝛷(0, 𝑘) = 𝑄𝑘,
𝑄0
avendo indicato con 𝑄𝑘 e 𝑄0 il NAV (al netto delle commissioni di gestione) del fondo assicurativo alla data 𝑘 e 0, rispettivamente. Il corrispondente fattore di valutazione è dato da:
∫
− 𝑘 𝑟(𝑢)𝑑𝑢
𝑡 𝑡
𝛷(0, 𝑘) = 𝐸 [𝛷(0, 𝑘) ∙ 𝑒
0 ] = (1 − 𝐶𝑓 ) (1 − 𝐶𝑎)
dove 𝐶𝑓 è la commissione degli eventuali OICR presenti nell’asset allocation del fondo assicurativo (staccata, nella configurazione attuale, mensilmente) ottenuta come media ponderata delle singole commissioni e 𝐶𝑎 è il tasso annuo di commissione staccata dal fondo assicurativo.
Riguardo le commissioni a terzi, definita con kcf la corrispondente percentuale di commissione relativa
all’epoca k, il corrispondente fattore di valutazione 𝛷
𝐹(𝑗)
(0, 𝑘) potrà porsi esattamente pari a kcf.
Per quanto sopra, quindi, la valutazione delle tariffe di puro rischio ed Unit Linked in portafoglio non è
di tipo “stocastico”.
La valutazione delle Unit Linked è stata fatta operando un completo unbundling dell’eventuale
componente in Gestione Separata.
Sono state incluse nella componente “Best Estimate Liabilities” le riserve per somme da pagare.
I record di consistenza passivi vengono importati con dettaglio singola polizza e testa assicurata. Vengono censite le tariffe elementari ed assegnate a ciascun record di consistenza.
Si procede, quindi, all’aggregazione dei record di consistenza per riserve, capitali e premi mantenendo
distinte le seguenti informazioni:
- tariffa elementare;
- codice del fondo sottostante;
- sesso della prima testa assicurata;
- sesso della seconda testa assicurata;
- età raggiunta dalla prima testa assicurata;
- età raggiunta dalla seconda testa assicurata;
- antidurata del contratto alla data di valutazione;
- durata residua del contratto alla data di valutazione
- durata residua pagamento premi alla data di valutazione;
- aliquota di retrocessione;
- frazionamento di premio;
- codice della tipologia di produzione;
- codice di riassicurazione;
- anno di decorrenza del contratto;
- mese di decorrenza del contratto.
D.2.5.2 Ipotesi adottate
(a) Ipotesi demografiche ed operative
Come portafoglio di riferimento per le elaborazioni analitiche è stato considerato quello estratto dai sistemi gestionali in data 31.12.2023. I prodotti commercializzati dalla Compagnia possono essere classificati nelle seguenti LoB:
- “Contratti con partecipazione agli utili” ossia prodotti rivalutabili collegati alle Gestioni Separate;
- “Contratti senza partecipazione agli utili” ossia prodotti di puro rischio (TCM);
- Contratti di tipo “Unit Linked e Index Linked”;
- “Contratti di assicurazione sulla salute, per cui sono adottate metodologie simili a quelle usate per
il Life”.
Le ipotesi di mortalità sono state determinate sulla base della serie storica della mortalità effettiva degli assicurati. Di seguito sono indicate le probabilità di decesso/sopravvivenza degli individui assicurati assunte in ipotesi:
IPOTESI DEMOGRAFICHE DEL SECONDO ORDINE | |
Tipologia Tariffaria | Tavola demografica |
Capitalizzazione | Non prevista |
Non capitalizzazione Non Rivalutabili | SIM/SIF 2020 abbattuta del 55% SIM/SIF 2020 abbattuta del 58% |
I tassi di frequenza di riscatto, applicati al portafoglio in funzione dell’antidurata contrattuale e per
tipologia tariffaria, sono indicati di seguito:
IPOTESI DI RISCATTO | ||||||
Antidurata | Tipologia Tariffaria | |||||
Casse | Investimento | Previdenz a | Risparmio | TFR-TFM | BAS | |
0 | 6% | 6% | 5% | 4% | 8% | 5% |
1 | 7% | 6% | 5% | 4% | 8% | 5% |
2 | 7% | 6% | 5% | 4% | 8% | 5% |
3 | 7% | 6% | 5% | 4% | 8% | 5% |
4 | 7% | 6% | 5% | 4% | 8% | 5% |
5 | 7% | 6% | 6% | 4% | 8% | 100% |
6 | 7% | 6% | 6% | 4% | 8% | 100% |
7 | 8% | 6% | 6% | 4% | 8% | 100% |
8 | 8% | 6% | 6% | 4% | 8% | 100% |
9 | 8% | 5% | 6% | 3% | 8% | 100% |
10 | 8% | 5% | 6% | 3% | 9% | 100% |
11 | 8% | 5% | 6% | 3% | 9% | 100% |
12 | 8% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
13 | 8% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
14 | 9% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
15 | 9% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
16 | 9% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
17 | 9% | 5% | 7% | 3% | 9% | 100% |
18 | 9% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
19 | 9% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
20 | 9% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
21 | 10% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
22 | 10% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
23 | 10% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
24 | 10% | 5% | 8% | 3% | 9% | 100% |
25 | 10% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
26 | 10% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
27 | 11% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
IPOTESI DI RISCATTO | ||||||
Antidurata | Tipologia Tariffaria | |||||
Casse | Investimento | Previdenz a | Risparmio | TFR-TFM | BAS | |
28 | 11% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
29 | 11% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
30 | 11% | 5% | 9% | 3% | 9% | 100% |
31 | 11% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
32 | 11% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
33 | 11% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
34 | 12% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
35 | 12% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
36 | 12% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
37 | 12% | 5% | 10% | 3% | 9% | 100% |
38 | 12% | 5% | 11% | 3% | 9% | 100% |
39 | 12% | 5% | 11% | 3% | 9% | 100% |
40 | 12% | 5% | 11% | 3% | 10% | 100% |
41 | 13% | 5% | 11% | 3% | 10% | 100% |
42 | 13% | 5% | 11% | 3% | 10% | 100% |
43 | 13% | 5% | 11% | 3% | 10% | 100% |
44 | 13% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
45 | 13% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
46 | 13% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
47 | 14% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
48 | 14% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
49 | 14% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
50 | 14% | 5% | 12% | 3% | 10% | 100% |
51 | 14% | 5% | 13% | 3% | 10% | 100% |
52 | 14% | 5% | 13% | 3% | 10% | 100% |
53 | 14% | 5% | 13% | 3% | 10% | 100% |
54 | 15% | 5% | 13% | 2% | 10% | 100% |
>55 | 15% | 5% | 13% | 2% | 10% | 100% |
L’elaborazione effettuata tiene anche conto dell’operazione straordinaria attuata da qualche anno ed inerente l’azzeramento dei minimi garantiti alle diverse date previste contrattualmente per ogni singola polizza sulla porzione di portafoglio relativa ai prodotti che lo prevedono. Nella tabella seguente, sono riportate le tariffe e la modalità con cui la Compagnia può variare il rendimento minimo garantito:
DETTAGLIO PRODOTTI CON AZZERAMENTO DEI MINIMI GARANTITI | ||
Tariffa | Minimo Garantito da contratto | Rivedibilità Garantito |
101A | 2,5% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
101B | 2,0% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103A | 2,5% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103B | 2,0% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103C | 1,5% | ogni 5 anni |
105A | 1,5% | ogni 5 anni |
105B | 1,0% | non rivedibile per i primi 10 anni e poi rivedibile ogni 5 anni |
101M | 2,5% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
101N | 2,0% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103M | 2,5% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103N | 2,0% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
103O | 1,5% | ogni 5 anni |
105M | 1,5% | ogni 5 anni |
DETTAGLIO PRODOTTI CON AZZERAMENTO DEI MINIMI GARANTITI | ||
Tariffa | Minimo Garantito da contratto | Rivedibilità Garantito |
105N | 1,0% | non rivedibile per i primi 10 anni e poi rivedibile ogni 5 anni |
107M | 1,5% | ogni 5 anni |
115M | 2,5% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
115N | 2,0% | dopo i primi 10 anni e poi ogni 5 anni |
131 | 2,0% | ogni 5 anni |
132 | 2,0% | ogni 5 anni |
133 | 1,7% | ogni 5 anni |
134 | 1,7% | ogni 5 anni |
(b) Ipotesi di pagamento dei premi e di Decadenza delle TCM
La tabella seguente contempla i criteri adottati per le ipotesi di pagamento dei premi:
IPOTESI PAGAMENTO PREMI | ||
Tipologia Tariffaria | Anno di polizza | Sospensione |
Previdenziali | >=0 | 18% |
Non Previdenziali, PUR Annue | >=0 >=0 | 6% 0% |
La tabella seguente indica le frequenze di decadenza delle Temporanee Caso Morte:
IPOTESI DI DECADENZA TCM | |||
Anno di polizza | Tipologia Tariffaria | ||
Saradoppiovalore | Saratutelapronta | Tutela ed altre TCM | |
1 | 3,82% | 10,50% | 5,43% |
2 | 7,27% | 27,14% | 13,34% |
3 | 6,05% | 26,96% | 12,53% |
4 | 4,97% | 20,94% | 9,18% |
5 | 3,38% | 16,23% | 7,52% |
6 | 2,92% | 12,90% | 6,11% |
7 | 2,49% | 9,14% | 5,58% |
8 | 1,70% | 8,71% | 3,81% |
9 | 1,31% | 6,25% | 3,19% |
10 | 0,66% | 6,42% | 2,44% |
11 | 0,38% | 6,42% | 2,98% |
12 | 1,00% | 5,00% | 3,00% |
13 | 0,00% | 4,00% | 2,00% |
14 | 0,00% | 3,00% | 2,00% |
15 | 0,00% | 2,00% | 1,00% |
16 | 0,00% | 1,00% | 1,00% |
17 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
18 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
19 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
20 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
IPOTESI DI DECADENZA TCM | |||
Anno di polizza | Tipologia Tariffaria | ||
Saradoppiovalore | Saratutelapronta | Tutela ed altre TCM | |
21 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
22 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
23 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
24 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
25 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
26 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
27 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
….. | …. | ... | …. |
Inoltre, nell’elaborazione si è tenuto conto dell’ipotesi di versamenti aggiuntivi. Tale ipotesi è stata effettuata tenendo conto delle polizze presenti in portafoglio.
(c) Ipotesi finanziarie
Per questa elaborazione si è fatto riferimento ad un portafoglio degli attivi delle Gestioni Separate Fondo Più e Futuro & Previdenza che, a decorrere dallo 01.01.2017, a seguito della fusione delle Gestioni Separate Fondo Soci e Orizzonti 2000 in Fondo Più, risultano essere le Gestioni Separate attive presso la Compagnia.
Il rendimento target per ogni Gestioni Separata è stato determinato secondo la seguente formula:
Ikm =Rendimento target min = rk
IkM = Rendimento target max = max (rk; alfa * rmerck)
dove:
• rk = è pari al trattenuto medio dell’esercizio k determinato polizza per polizza e ponderato per le
relative riserve matematiche;
• rmerck = tasso swap a 10 anni rilevato all’inizio dell’esercizio k (simulato);
• alfa = 1.
L’Asset allocation target per ogni Gestione Separata è stata posta per i primi tre anni in linea con il piano strategico 2024-2026 e successivamente costante rispetto a quella ipotizzata per il terzo anno di sviluppo.
Come fonte per l’indice di inflazione, applicato alle spese in cifra fissa, è stata utilizzata Banca d’Italia per il 2024 e il 2025 con tassi rispettivamente del 2,4% e 1,9%, quest’ultimo arrotondato al 2% a partire dal 2026.
(d) Costi amministrativi e di gestione
Nelle valutazioni effettuate (quella al 31/12/2023 non fa eccezione) i costi si distinguono in “Attribuiti” e “Contrattualizzati”.
I costi contrattualizzati si riferiscono a tutto quanto è legato alle condizioni di vendita del prodotto assicurativo e riguardano, sostanzialmente, la gestione “tecnica” del contratto, trattamento provvigionale (acquisto, incasso e commissioni di gestione) in primis, e non si modificano in funzione dell’inflazione. I costi attribuiti, invece, fanno riferimento al costo che la Compagnia sostiene per la gestione “amministrativa” del contratto. I costi attribuiti si suddividono in:
1. costo al pezzo, che varia in funzione dell’inflazione attesa e si applica annualmente al contratto;
2. costo in percentuale della riserva, che si applica alla riserva accantonata sul contratto e varia solo in funzione del suo ammontare.
La Compagnia, con il Modello delle Spese, esamina i costi sostenuti (o che prevede di sostenere) e produce, distinguendole per tipologia tariffaria, le due componenti di costi attribuiti in oggetto.
Le ipotesi adottate per la stima dei futuri costi di gestione, quindi, sono basate sulla reale esperienza della Compagnia, derivando le stesse direttamente dai dati comunicati dall’Ufficio Contabilità e relativi a tutte le spese sostenute e riportate nell’ultima chiusura di Bilancio disponibile (per tale valutazione sono stati utilizzati i dati dell’esercizio 2023).
In particolare, il processo di determinazione di tale modello prevede i seguenti step:
● contabilizzazione delle spese generali all’ultima chiusura d’esercizio disponibile;
● ribaltamento delle spese per LoB e Ramo Ministeriale in base a driver identificati dalla prassi di mercato;
● ribaltamento delle spese per ogni tipologia di polizza presente in portafoglio.
I dettagli sono disponibili nella tabella sottostante.
MODELLO DELLE SPESE GESTIONALI ATTRIBUITE | ||
Ramo - Tipologia Tariffaria | Spese in cifra fissa | Spese in % delle riserve |
I - TCM | 8,31 | 0,000% |
I - TCM complementari | 0,0 | 0,000% |
I - Individuali Rivalutabili | 103,44 | 0,012% |
I - Collettive Rivalutabili | 103,44 | 0,012% |
V - Collettive Rivalutabili | 80,11 | 0,012% |
Multi-ramo - Individuali Rivalutabili e Unit | 87,22 | 0,01% |
IV - LTC | 5,89 | 0,01% |
D.2.5.3 Riassicurazione passiva
La Società ha utilizzato la riassicurazione passiva quale tecnica sostanziale di attenuazione del rischio; in particolare, è in vigore un trattato di riassicurazione in eccedente di pieno a premio di rischio con SCOR Global Life e General Reinsurance.
La riassicurazione passiva è gestita fornendo al sistema IDS, tramite predefinito protocollo di trasmissione, il dettaglio delle percentuali di riassicurazione per singola polizza. La percentuale è definita calcolando per “centro di rischio”, ovvero il singolo assicurato, il rapporto fra l’eccedenza da riassicurare e il capitale assicurato della singola polizza.
I trattati di riassicurazione sono stati censiti, coerentemente, nel sistema IDS.
Il valore del premio ceduto è calcolato dal motore attuariale utilizzando la tavola di mortalità prevista dai trattari di riassicurazione; costruita prendendo rispettivamente l’82% e il 18% delle tavole di mortalità SIM 2002 maschi e SIF 2002 femmine scontate del 48%.
Il valore delle BEL al netto della riassicurazione è stato determinato come differenza tra il valore totale e quello della parte in riassicurazione.
D.2.5.4 Informazioni sugli effetti dell’applicazione dell’aggiustamento per la volatilità
Come previsto dalla Direttiva Solvency II, il Gruppo Sara ha effettuato le valutazioni della solvibilità facendo ricorso al Volatility adjustment o “VA”. La misura di aggiustamento della curva, che al 31 dicembre 2023 è pari a 20 bps (19 bps anche nel 2022), ha l’obiettivo di allineare i criteri di valutazione di attivi e passivi eliminando gli effetti distorsivi (volatilità artificiale) dei mercati finanziari sui prezzi degli asset. L’utilizzo della struttura dei tassi di interesse senza l’aggiustamento del Volatility adjustment (VA) genera valori di riserve tecniche (Technical Provisions) superiori rispetto alle stesse valutate con struttura dei tassi di interesse con VA.
Si riportano di seguito gli effetti derivanti da tale valutazione sul Bilancio Solvency II e, in particolare, sull’ammontare delle Techincal Provisions (al netto della riassicurazione), dei Fondi Propri, del SCR e del MCR. I valori sono espressi in migliaia di Euro.
Gruppo Sara | Con applicazione VA (1) | Senza applicazione del VA (2) | Differenza (2)-(1) |
Riserve tecniche | 1.985.040 | 1.997.617 | 12.577 |
SCR | 279.143 | 281.339 | 2.196 |
MCR | 138.043 | 139.226 | 1.182 |
Fondi propri ammissibili per la copertura SCR | 1.035.290 | 1.026.589 | - 8.701 |
Fondi propri ammissibili per la copertura MCR | 1.035.290 | 1.026.589 | - 8.701 |
Rapporto di copertura SCR | 371% | 365% | -6,0% |
Rapporto di copertura MCR | 750% | 737% | -12,6% |
Il mancato utilizzo del Volatility Adjustment (VA) determina un aumento delle Riserve tecniche e una conseguente riduzione dei Fondi Propri. Si registra, inoltre, un incremento del valore del requisito di solvibilità rispetto al medesimo valore calcolato tramite applicazione del VA.
Tali variazioni determinano una riduzione del Solvency Ratio.
Si riportano, inoltre, gli esiti di tali valutazioni relativamente alle singole Compagnie.
Sara Assicurazioni | Con applicazione VA (1) | Senza applicazione del VA (2) | Differenza (2)-(1) |
Riserve tecniche | 848.759 | 854.639 | 5.881 |
SCR | 277.708 | 277.999 | 291 |
MCR | 124.969 | 125.100 | 131 |
Fondi propri ammissibili per la copertura SCR | 1.033.415 | 1.029.347 | -4.068 |
Fondi propri ammissibili per la copertura MCR | 1.033.415 | 1.029.347 | -4.068 |
Rapporto di copertura SCR | 372,1% | 370,3% | -1,9% |
Rapporto di copertura MCR | 826,9% | 822,8% | -4,1% |
Sara vita | Con applicazione VA (1) | Senza applicazione del VA (2) | Differenza (2)-(1) |
Riserve tecniche | 1.136.281 | 1.144.096 | 7.814 |
SCR | 51.202 | 52.806 | 1.604 |
MCR | 13.075 | 14.126 | 1.051 |
Fondi propri ammissibili per la copertura SCR | 203.633 | 198.227 | -5.406 |
Fondi propri ammissibili per la copertura MCR | 203.633 | 198.227 | -5.406 |
Rapporto di copertura SCR | 398% | 375% | -22,3% |
Rapporto di copertura MCR | 1557% | 1403% | -154,2% |
Inoltre, al fine di ottemperare a quanto richiesto dall’art. 30-bis, comma 6 del Codice delle Assicurazioni Private, le Compagnie svolgono regolarmente:
• le analisi di sensitività alle ipotesi sottese al calcolo dell’aggiustamento per la volatilità, verificandone l’impatto sulle Best Estimate e sui fondi propri;
• la valutazione della capacità di far fronte ai propri impegni senza ricorrere alla vendita forzata di attivi (anche in condizioni di stress).
Le Compagnie, nel rispetto della normativa Solvency II, devono mantenere livelli adeguati di capitale e liquidità per operare in condizioni sia di normalità sia di emergenza.
Pertanto hanno definito adeguati meccanismi di governo societario, chiare linee di responsabilità a livello organizzativo e ben definiti ed efficaci sistemi di controllo interno.
L’eventuale mancato rispetto del requisito patrimoniale di solvibilità a fronte della mancata applicazione del VA, porrebbe le Compagnie nella situazione di dover ripristinare il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità o di ridurre il rischio. Per i dettagli relativi al processo di escalation in caso di inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità si rimanda a quanto riportato nel paragrafo B.3.
D.3 Altre passività
Di seguito vengono esposte delle tabelle riepilogative delle Passività del Gruppo Sara, di Sara Assicurazioni e Sara Vita, coerenti con le classi utilizzate nel modello quantitativo S.02.01.01 del Regolamento di esecuzione 2450/2015 e quindi coerenti con le classi utilizzate nel modello quantitativo
S.02.01.02 (specifico della SFCR) del Regolamento di esecuzione 2452/2015, rappresentando una sintesi del primo:
Passività del Gruppo Sara | Solvency II 2023 | Bilancio IAS/IFRS 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio IAS/IFRS 2022 |
Riserve tecniche Non Life | 889.453 | 929.863 | 823.045 | 988.848 |
Riserve tecniche Life, esclusi contratti index e unit linked | 1.077.404 | 1.208.733 | 1.005.913 | 1.099.395 |
Riserve tecniche Life relative a contratti index e unit linked | 57.528 | - | 54.347 | 56.858 |
Passività potenziali | 16.800 | 18.233 | 17.425 | 17.425 |
Depositi dai riassicuratori | - | - | - | - |
Passività fiscali differite | 92.885 | 57.975 | 74.379 | 29.819 |
Passività Finanziarie diverse dai debiti verso enti creditizi | 3.000 | 3.000 | 4.500 | 4.500 |
Debiti presso istituzioni di credito | 67 | - | - | - |
Debiti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 130.484 | 123.352 | 116.124 | 116.860 |
Altre passività non segnalate altrove | 24.235 | 19.358 | 19.568 | 19.844 |
Totale Passività | 2.291.856 | 2.360.513 | 2.115.300 | 2.333.549 |
Passività della capogruppo Sara Assicurazioni | Solvency II 2023 | Bilancio Civilistico Local 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio Civilistico Local 2022 | |
Riserve tecniche Non Life | 889.453 | 1.040.478 | 823.045 | 990.471 | |
Passività potenziali | 16.607 | 16.607 | 17.188 | 17.188 | |
Depositi dai riassicuratori | - | - | - | - | |
Passività fiscali differite | 69.818 | 7.789 | 61.530 | 8.317 | |
Passività Finanziarie diverse dai debiti verso enti creditizi | - | - | - | - | |
Debiti presso istituzioni di credito | 3.000 | 3.000 | 4.500 | 4.500 | |
Debiti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 122.700 | 116.171 | 102.676 | 95.309 | |
Altre passività non segnalate altrove | 22.705 | 22.705 | 17.854 | 17.854 | |
Totale Passività | 1.124.283 | 1.206.750 | 1.026.793 | 1.133.639 | |
Passività della controllata Sara Vita | Solvency II 2023 | Bilancio Civilistico 2023 | Solvency II 2022 | Bilancio Civilistico 2022 | |
Riserve tecniche Life, esclusi contratti index e unit linked | 1.077.404 | 1.200.935 | 1.005.913 | 1.169.195 | |
Riserve tecniche Life relative a contratti index e unit linked | 57.528 | 58.806 | 54.347 | 56.442 | |
Passività potenziali | 193 | 193 | 236 | 236 | |
Passività fiscali differite | 24.941 | - | 14.136 | - | |
Debiti presso istituzioni di credito | 67 | - | - | - | |
Debiti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 17.083 | 16.862 | 13.275 | 13.077 | |
Altre passività non segnalate altrove | 1.443 | 1.443 | 1.672 | 1.671 | |
Totale Passività | 1.178.659 | 1.278.239 | 1.089.579 | 1.240.621 |
D.3.1 Criteri di valutazione delle Passività e differenze quantitative tra il Bilancio
Solvency II e i Bilanci Statutory
Di seguito vengono illustrati i criteri di valutazione delle Passività del Bilancio Solvency II (o SII) e le relative differenze rispetto alle valutazioni dello Stato Patrimoniale secondo i principi contabili utilizzati nel Bilancio Consolidato del Gruppo Sara (o IAS/IFRS) e nei singoli Bilanci individuali (o Local); a tale scopo, l’analisi viene effettuata attraverso apposite tabelle quantitative che riporteranno i valori iscritti nei singoli bilanci.
Le classi di Passività analizzate di seguito sono le seguenti:
• passività potenziali;
• passività fiscali differite, per le quali si rimanda al paragrafo D.1.1.3;
• altre passività.
D.3.1.1 Passività potenziali
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Passività potenziali | 16.800 | 18.233 | 16.607 | 16.607 | 193 | 193 |
La voce comprende gli accantonamenti iscritti secondo quanto previsto dallo IAS 37, ossia qualora:
a) esista un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
b) sia probabile il ricorso all’impiego di risorse per adempiere l’obbligazione;
c) possa essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.
Tale definizione, valida per il Bilancio IAS/IFRS e per il Bilancio Solvency II, è assimilabile, fatte le dovute eccezioni, a quella concepita nei Principi Contabili Italiani, di conseguenza i valori espressi dalla voce in esame siano uguali per tutti i Bilanci del Gruppo Sara secondo qualunque criterio di valutazione.
D.3.1.2 Passività fiscali differite
Si rinvia al paragrafo D.1.1.3 per una disamina della voce in oggetto che include l’analisi della composizione delle passività fiscale differite e i tempi di azzeramento relativamente ai Bilanci del Gruppo Sara e delle singole Compagnie del Gruppo.
D.3.1.3 Altre passività
Gruppo Xxxx | Xxxx Assicurazioni | Xxxx Xxxx | |||||||
SII | IAS/IFRS | SII | Local | SII | Local | ||||
Depositi dai riassicuratori | - | - | - | - | - | - | |||
Passività Finanziarie diverse dai debiti verso enti creditizi | 3.000 | 3.000 | 3.000 | 3.000 | - | - | |||
Debiti commerciali, assicurativi e riassicurativi | 130.484 | 119.996 | 122.699 | 116.171 | 17.083 | 16.862 | |||
Altre passività non segnalate altrove | 24.235 | 30.268 | 22.705 | 22.705 | 1.443 | 1.443 | |||
Totale | 157.718 | 153.265 | 148.404 | 141.876 | 18.526 | 18.305 |
In questo sotto-paragrafo si includono tutte quelle passività non analizzate singolarmente, in quanto non si rilevano sostanziali differenze tra i criteri di valutazione utilizzati nei vari bilanci. Nello specifico, le voci incluse in questa macro-categoria sono iscritte per lo più al loro valore nominale.
Di particolare rilevanza, invece, sono alcune componenti di seguito analizzate:
• tra i Debiti commerciali, assicurativi e riassicurativi, la differenza presente nei vari Bilanci è così in prevalenza ascrivibile:
o nel Bilancio di Sara Assicurazioni, pari a 5.163 migliaia di Euro, all’accantonamento dei costi del personale in ottemperanza allo IAS 19, quali quelli volti a costituire le Passività relative ad altri benefici a lungo termine (pari a 5.547 migliaia di Euro), allo Strumento partecipativo Finanziario, sempre ai sensi dello IAS 19, per 137 migliaia di Euro, alle Passività derivanti da contratti di leasing, ai sensi dell’IFRS 16 per 844 migliaia di Euro;
o nel Bilancio di Sara Vita, pari a 199 migliaia di Euro, all’accantonamento dei costi del personale in ottemperanza allo IAS 19, quali quelli volti a costituire le Passività relative ad altri benefici a lungo termine (pari a 195 migliaia di Euro) e le Passività per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro (l’ulteriore accantonamento rispetto al Fondo per il trattamento di fine rapporto calcolato ai sensi dell’art. 2120 del C.C. è pari a 9 migliaia di Euro), alle Passività derivanti da contratti di leasing , ai sensi dell’IFRS 16 per 21 migliaia di Euro.