Atto costitutivo del “Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori
Atto costitutivo del “Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori
………………………..”
In data .....................in ..............................., via ...................................alle ore si sono riuniti i signori :
1
2
3
4
5
6
7
per costituire un’associazione senza fini di lucro denominata “CRAL ”. Essa assume la veste di associazione
non profit ed adegua il proprio statuto alla legge 106/2016 e al D.Lgs. 117/217, nelle more della applicazione delle suddette norme, lo statuto tiene anche conto di quanto previsto dal D. Lgs 460/1997 e dalla legge 383/2000 assumendo quindi la caratteristica di Associazione di Promozione Sociale (APS) ed ente del Terzo Settore; in virtù di questa caratteristica, con la iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo settore o ad un albo APS già esistente, l’acronimo APS sarà parte integrante del nome della associazione
I presenti chiamano a presiedere la riunione il sig il quale accettando l’incarico, nomina quale segretario
ed estensore del seguente verbale il sig Il presidente dell’assemblea illustra i motivi che hanno spinto i
presenti a farsi promotori dell’iniziativa volta a costituire un’associazione senza fini di lucro. . In particolare la associazione si propone di esercitare, in via principale attività di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Ulteriori motivi vanno ricercati nella necessità di garantire uno spazio di libero confronto, di partecipazione attiva alla vita sociale e culturale, aperto e democratico in cui gli associati che lo desiderino possano sviluppare le proprie aspirazioni, nelle ragioni di quello “stare insieme” posto alla base delle esigenze associative ed impegnarsi, in particolare, nell’attiva promozione e diffusione delle attività inerenti il tempo libero, della cultura e dello Sport .
Il presidente dell’assemblea dà lettura dello statuto che è parte integrante dell’atto costitutivo (che si riporta in calce al presente atto) che dopo ampia e proficua discussione viene posto in votazione ed approvato all’unanimità.
Lo statuto associativo stabilisce in particolare che l’adesione all’associazione è libera, che il funzionamento è basato sulla volontà democratica espresso dai soci, che le cariche sociali sono elettive e che è assolutamente escluso ogni scopo di lucro.
L’assemblea delibera inoltre che l’associazione venga denominata “CRAL……....... e che la sua sede legale venga fissata in Via.................................
Infine si passa all’elezione dei componenti il primo consiglio direttivo nelle persone dei signori 1
2
3
Infine si passa all’elezione dei componenti il primo collegio dei revisori nelle persone dei signori:
1.
2.
3.
Non essendovi null’altro da deliberare, il presidente scioglie l’assemblea alle ore..........
Il Segretario Il Presidente
Firme
CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI STATUTO
Art. 1
A norma dell’art. 18 della Costituzione Italiana degli art. 36/37/38 del Codice Civile e dell’art. 11 legge 300 Statuto dei lavoratori, si è liberamente costituito nell’ambito della Società ……………….
la Associazione denominata ………………………………. con Sede in …………………………….
Il presente statuto viene redatto tenendo conto di quanto previsto dalla legge n. 106 del 06/06/2016 e D. Lgs 117/2017 e nelle more della loro applicazione tiene conto anche di quanto previsto dal D.Lgs 460 del 18/11/1997 e dalla legge 383 del 07/12/ 2000. E di conseguenza assume la veste di Ente del Terzo Settore (ETS) e Associazione di Promozione Sociale (APS) in virtù di questa caratteristica, con la iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo settore o ad un albo APS già esistente, l’acronimo APS sarà parte integrante del nome della associazione.
Affiliata alla FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero)
Art. 2
Principi e Scopi Generali del Circolo L’associazione si pone come scopo statutario ed attività istituzionale :
a) Promuovere e realizzare iniziative di carattere ricreativo, culturali, artistiche di interesse sociale;
b) Promozione e organizzazione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
c) Organizzare e gestire attività sportive dilettantistiche;
d) Favorire e sollecitare iniziative atte ad armonizzare la vita associativa, allo scopo di accrescere le capacità morali, intellettuali, fisiche ed artistiche dei Soci, quelle innovative e quelle di alto contenuto culturale e sociale.
e) promuovere l’assistenza e la solidarietà fra i soci.
Per tali scopi ed attività il Circolo potrà attuare tutte le iniziative necessarie ed opportune con strutture proprie o avvalersi, se del caso, di strutture pubbliche o con queste convenzionate.
f) Il Circolo, inoltre, può partecipare ad iniziative dell’associazionismo culturale e democratico e promuovere direttamente con altri Circoli Aziendali e territoriali, lo sviluppo di tali rapporti presenti sul territorio.
g) Il Circolo ricerca momenti di confronto sociale nella valorizzazione dei diversi ruoli, con le istituzioni pubbliche, Enti locali ed Enti culturali, turistici e sportivi per contribuire alla realizzazione di progetti condivisi che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale delle attività del Tempo Libero. Il Circolo per il raggiungimento dei propri scopi si avvale in modo determinate e prevalente delle prestazioni volontarie dei propri aderenti che debbono essere assicurati.
Art. 3 Caratteristiche del Circolo
a) Il Circolo è un Istituto unitario ed autonomo, non ha finalità di lucro, persegue scopi civili e solidaristici, è amministrativamente indipendente, è diretto democraticamente attraverso il Comitato Direttivo eletto da tutti i Soci.
b) Il Circolo, in considerazione della pluralità dei suoi fini e delle sue attività può articolarsi in sezioni specializzate in gruppi di interesse e in sede distaccate sul territorio nazionale.
c) Il Circolo può svolgere le seguenti attività: di spaccio di prodotti dell’azienda esclusivamente ai soci, anche commerciali, complementari alle iniziative primarie della Associazione.
d) Le sezioni specializzate, le Associazioni, i gruppi di interesse e gli altri organismi in cui si articola il Circolo possono anche operare attraverso un ampio rapporto di collaborazione con l’associazionismo democratico presente sul territorio.
e) I compiti, le responsabilità, le norme di funzionamento degli altri organismi in cui si articola il Circolo sono stabiliti da appositi regolamenti o statuti tenendo conto delle normative vigenti.
Art. 4
Soci del Circolo
a) Possono essere Soci del Circolo tutti i lavoratori dipendenti della Azienda
………………………………………….. e tutti i cittadini che, condividendone gli scopi statutari, ne fanno richiesta.
I sopracitati soggetti acquisiscono il diritto ad ottenere il rilascio della tessera ed usufruire dei servizi del circolo con il pagamento della relativa quota sociale, resta facoltà del Consiglio Direttivo di confermare la loro qualità di soci entro trenta giorni dall’evento.
Sarà facoltà dei richiedenti, in caso di mancata conferma di iscrizione, ricorrere entro 60 giorni, contro l’avverso al collegio dei Probiviri o in assenza al Collegio dei revisori dei conti.
Tutti i soci confermati hanno uguali diritti e doveri nei confronti dell’associazione, escludendo espressamente ogni tipo di discriminazione derivante dalla temporaneità della partecipazione alla vita associativa.
Tutti i Soci, nel rispetto delle norme che disciplinano le singole attività, iniziative o manifestazioni hanno il diritto di:
a) Frequentare i locali e usare le attrezzature messe a disposizione dall’Associazione.
d) Partecipare alle manifestazioni promosse dall’Associazione e beneficiare dei servizi, provvidenze ed agevolazioni da esso assicurati.
e) Xxxxxxx altresì partecipare alle attività dell’Associazione i soci di associazioni e/o di federazioni di secondo grado a cui la stessa associazione aderisce e che abbiano stipulato accordi di collaborazione o di reciprocità con la stessa.
f) Esaminare i libri sociali.
Possono altresì partecipare alle attività del circolo i familiari conviventi dei soci ed i soci di associazioni e/o di federazioni di secondo grado che, aderenti anche loro alla FITeL, abbiano stipulato accordi di collaborazione o di reciprocità con il CRAL Aziendale.
Salvo per i soggetti di cui al comma precedente e per tutti quelli previsti dal comma 3 dell’articolo 111 del D.P.R. n°917/1986, tutti coloro che frequentano la sede sociale e che fruiscono dei servizi associativi devono essere regolarmente iscritti al Circolo, secondo le modalità previste nel presente statuto.
I soci sono tenuti:
- al pagamento della quota associativa periodicamente stabilita dall’assemblea dei soci;
- all'osservanza dello statuto, degli eventuali regolamenti interni e delle deliberazioni prese dagli organi sociali;
- a tenere un contegno decoroso all’interno delle strutture dell’associazione.
Xxxxx restando i diritti e doveri come precisati nei precedenti capoversi, Tutti gli associati che abbiano compiuto la maggiore età in regola con il pagamento delle quote associative e che siano iscritti da almeno tre mesi hanno diritto di voto in assemblea per l’approvazione e le modificazioni del presente statuto e dei regolamenti per la nomina degli organi direttivi dell’associazione, alle cui cariche possono altresì liberamente concorrere. I soci minori possono partecipare alle votazioni attraverso il voto espresso dagli esercenti la patria potestà.
Art. 5 Organi del Circolo
Gli organi del Circolo sono:
- L’Assemblea
- Il Comitato Direttivo
- Il Presidente
- Il Collegio Sindacale (se eletto)
- Il Collegio dei Probiviri. (se eletto)
Art. 6 L’Assemblea
a) L’Assemblea, è composta da tutti i Soci in regola con il pagamento delle quote sociali e ancora in forza.
L’Assemblea inoltre, può essere aperta ai familiari dei Soci, alle forze sociale ed agli operatori culturali che hanno facoltà di formulare proposte di attività e di iniziative; questi invitati non hanno diritto di voto. La assemblea ordinaria dei soci:
1. Nomina e revoca i componenti degli organi sociali;
2. Nomina e Revoca i revisori dei conti quando previsti;
3. Approva il bilancio consuntivo entro il 30/04 dell’anno successivo a quello di riferimento;
4. Approva il bilancio preventivo entro il 31/12 dell’anno precedente a quello di riferimento;
5. Delibera sulle responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azioni di responsabilità nei loro confronti;
6. Delibera sul numero dei componenti del Direttivo e della Presidenza
7. Approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari; L’assemblea Straordinaria
1) Delibera sulle modifiche statutarie e dell’atto costitutivo;
2) Delibera sullo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione:
L’Assemblea sia ordinaria che straordinaria è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei Soci.
In seconda convocazione, l’Assemblea ordinaria è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei presenti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei Soci presenti.
La seconda convocazione dell’Assemblea deve avere luogo almeno 24 ore dopo la prima.
L’Assemblea è convocata dal Comitato Direttivo, in xxx xxxxxxxxx xxxxxx una volta all’anno, in xxx xxxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxx xx xxxxxx un terzo della base sociale, in questo caso l’Assemblea dovrà essere convocata entro trenta giorni dalla data in cui è richiesta.
L’annuncio della convocazione dovrà essere comunicato ai Soci almeno dieci giorni prima mediante avviso affisso nella bacheca della sede sociale e unità staccate e sul sito dell’associazione , specificando la data, l’ora e la sede della riunione, nonché l’ordine del giorno in discussione.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria è presieduta da un Presidente nominato dall’Assemblea stessa.
Le delibere assembleari, ivi compreso il bilancio approvato, oltre ad essere debitamente trascritte nel libro verbale delle assemblee dei soci, saranno pubblicizzate tramite affissione nei locali del circolo per almeno dieci giorni successivi alla data dell’assemblea
Le votazioni, dirette e personali, possono avvenire per alzata di mano o scrutinio segreto, qualora ne faccia richiesta un terzo dei presenti.
Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto con modalità che favoriscono la partecipazione all’intero corpo sociale. Ciascun associato può farsi rappresentare da un altro associato tramite delega scritta anche in calce all’avviso di convocazione. Ciascun associato potrà rappresentare un massimo di tre associati. Si applicano i commi quarto e quinto dell’articolo 2372 del codice civile, in quanto compatibili.
Il Presidente del Comitato Elettorale comunica agli eletti i risultati delle elezioni convoca entro quindici giorni il Comitato di Presidenza per la distribuzione delle cariche.
La prima riunione del Comitato Direttivo è presieduta dal Consigliere che ha ricevuto il maggior numero di suffragi: in mancanza di questi dal secondo e così via.
Fino alla distribuzione delle cariche resta in carica il Comitato Direttivo uscente per l’ordinaria amministrazione.
Art. 7
Il Comitato Direttivo
a) Il Comitato Direttivo elegge al suo interno ogni 2 anni, il Presidente e il Vicepresidente ed il Tesoriere, questi formano il comitato di Presidenza.
b) Il Comitato Direttivo, inoltre, fissa la responsabilità dei Consiglieri in ordine alle attività svolte dal Circolo per il conseguimento dei propri fini.
c) Il Comitato Direttivo, per compiti operativi, può avvalersi della attività volontaria anche di Soci in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi.
d) Il Comitato Direttivo può avvalersi di commissioni di lavoro da esso nominate.
e) Il Comitato Direttivo dura in carica, di norma, 4 anni.
f) Il Consigliere che, salvo giustificate cause di forza maggiore, non interviene a tre riunioni consecutive del Comitato Direttivo si intende decaduto.
g) Xxxxxxx per dimissioni o altro vengano a mancare dei membri del Comitato Direttivo essi verranno via sostituiti dai primi non eletti. Nel caso non si raggiunga più il numero previsto il Comitato Direttivo si intende decaduto.
h) Il Comitato Xxxxxxxxx è convocato dal Presidente in via ordinaria una volta al mese ed in via straordinaria su richiesta di almeno due dei suoi membri o su richiesta del Collegio Sindacale.
i) Le sedute del Comitato Direttivo sono presiedute dal Presidente, il cui voto ha valore doppio in caso di parità. Il Comitato Direttivo:
- è responsabile della gestione amministrativa;
- Redige il bilancio consuntivo entro il 31 Marzo dell’anno seguente a quello di riferimento e il bilancio preventivo entro il 31 Gennaio dell’anno di riferimento.
- Attua le deliberazioni dell’Assemblea.
- Propone all’Assemblea il regolamento di applicazione dello Statuto:
- Definisce i regolamenti degli Organismi in cui si articola il Circolo secondo le indicazioni dell’Assemblea.
- Risponde in merito alle domande di coloro che intendono associarsi, in caso di non accoglienza della domanda la risposta dovrà pervenire all’interessato entro trenta giorni dalla data di ricevuta della domanda stessa.
- Propone all’Assemblea l’ammontare delle quote associative annuali..
- Decide sull’ammontare delle quote suppletive per particolari attività su proposta della Sezione interessata.
- Decide le forme e le modalità di partecipazione del Circolo alle attività organizzate nell’ambito territoriale e la partecipazione alle proprie attività delle forze sociali e dei singoli cittadini.
j) Il Comitato Direttivo è tenuto a verbalizzare tutte le proprie decisioni su apposito libro con pagine numerate.
Art. 8
Il Presidente
a) Il Presidente:
- rappresenta il Circolo nei rapporti esterni, personalmente o a mezzo dei suoi delegati.
- Convoca il Comitato Direttivo.
- Cura l’attuazione delle delibere del Comitato Direttivo.
- Stipula gli atti inerenti all’attività del Circolo.
b) Il Vicepresidente, in caso di impedimento o di prolungata assenza del Presidente lo sostituisce nei suoi compiti.
c) Il tesoriere
d) Il Presidente uscente è tenuto a dare regolari consegne organizzative, finanziarie a patrimoniali al nuovo Presidente, entro venti giorni dalle elezioni di questi.
e) Xxxx consegne devono risultare da apposito verbale che deve essere portato a conoscenza del Comitato Direttivo alla prima riunione.
Art. 9 Pagamenti
a) Sono autorizzati alla firma dei mandati di pagamento:
- Il Presidente;
- Il Tesoriere;
Art. 10
Il Tesoriere
a) Xxxxxxxxx tiene aggiornata le contabilità e i libri sociali, redige i verbali di riunione.
b) Tiene la gestione di Cassa del Circolo.
c) Cura la corretta applicazione delle leggi fiscali e tributarie.
d) Propone le iniziative relative alla gestione economica e finanziaria del Circolo.
e) Cura la stesura dei bilanci consuntivo/preventivo/sociale del Circolo.
Art. 11
Il Collegio Sindacale (se eletto)
a) Il Collegio Sindacale si compone di tre membri effettivi eletti nell’assemblea dei soci.
b) Il Collegio ha il compito di verificare periodicamente la contabilità, la cassa e l’inventario dei beni mobili, di esaminare e di controllare il conto consuntivo, di redigere una relazione di presentazione dei bilanci all’Assemblea, di controllare la corretta applicazione delle leggi e dei deliberati.
c) Il Collegio Sindacale nella sua prima riunione elegge un Presidente.
Art. 12
Il Collegio dei Probiviri (se eletto):
a) La risoluzione di tutte le controversie di qualsiasi natura insorte fra i soci, fra questi ultimi e il Circolo, viene demandata al Collegio dei Probiviri i cui componenti decidono senza formalità alcuna quali amichevoli compositori.
b) Tutti i soci hanno diritto di presentare reclami e di inviare segnalazioni al Collegio dei Probiviri in relazione all’attività del Circolo per quanto di competenza del Collegio stesso.
c) Le decisioni del Collegio dei Probiviri debbono essere prese con la presenza di almeno tre membri tra effettivi e supplenti e possono essere impugnate davanti all’Assemblea.
d) Le norme relative alle elezioni, alla composizione ed al funzionamento del Collegio dei Probiviri, sono analoghe a quelle previste per il Collegio dei Sindaci Revisori.
e) Il Collegio dei Probiviri è tenuto a verbalizzare le proprie decisioni.
Art. 13 Dimissioni
a) I Soci possono dare le dimissioni dal Xxxxxxx secondo le modalità previste dal regolamento.
b) Le dimissioni da Organismi, incarichi e funzioni debbono essere espresse per iscritto al Comitato Direttivo, il quale ha facoltà di discuterle e di chiedere eventuali chiarimenti prima di ratificarle.
c) In caso di dimissioni del Comitato Direttivo subito dopo la ratifica da parte dell’organo stesso spetta al Presidente del Circolo dare comunicazione al subentrante (o ai subentranti) delle variazioni avvenute.
d) Le dimissioni da membro del Collegio Sindacale e dei Probiviri debbono essere inviate al Collegio se nominato.
Art. 13 Gratuità degli Incarichi
a) Le funzioni dei membri del Comitato Direttivo, del Collegio Sindacale, del Collegio dei Probiviri, degli Organi delle sezioni, delle Associazioni, Società e gruppi o gli incarichi svolti dai cittadini che prestano attività volontaria, sono completamente gratuiti. Eventuali rimborsi spese, dovranno essere concordati e definiti specificatamente con il Comitato Direttivo ed iscritti nel bilancio del Circolo.
b) Tutte le prestazioni fornite dagli aderenti sono gratuite.
Art. 14 Patrimonio
a) Il patrimonio sociale del Circolo è costituito da:
- Quote associative.
- Contributi aziendali definiti contrattualmente tra le organizzazioni Sindacali dei lavoratori e quelle Aziendali.
- Eventuali contributi pubblici.
- Proventi delle manifestazioni e delle gestioni del Circolo.
- Beni mobili e immobili di proprietà del Circolo.
- Inoltre da tutti gli altri contributi anche di natura commerciale eventualmente conseguiti in via marginale dalla Associazione per il perseguimento o il supporto delle attività istituzionali.
- donazioni, lasciti, elargizioni speciali, sia di persone sia di enti pubblici o privati;
Le somme di cui al punto precedente, si intendono date senza vincolo di scopo e/o di risultato, essendo pertanto escluso che il Circolo si debba ritenere limitato o vincolato nei confronti del donante.
Tutte le quote associative periodicamente versate dai soci sono intrasmissibili e non rivalutabili.
In tutti i casi in cui il vincolo associativo dovesse sciogliersi, il socio non ha diritto alla restituzione della quota associativa versata, né alla divisione del patrimonio sociale.
E’ vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili od avanzi di gestione, di fondi o riserve durante la vita del Circolo a meno che la destinazione o distribuzione non siano imposte per legge.
Art. 15 Esercizi Sociali
a) Gli esercizi sociali si chiudono il 31 Dicembre di ogni anno.
b) Alla fine di ogni esercizio il Comitato Direttivo redige il bilancio che deve essere presentato alla approvazione dell’Assemblea entro il 30 Aprile successivo.
c) Eventuali avanzi di gestione dovranno essere reinvestiti a favore di attività istituzionali statutariamente previste.
Art. 16 Modifiche Statutarie
a) Il presente Statuto può essere modificato previa decisione dell’Assemblea.
b) Le eventuali modifiche al presente Statuto potranno essere deliberate in prima convocazione con voto favorevole di almeno due terzi dei Soci e in seconda convocazione, con voto favorevole della maggioranza dei Soci presenti.
Art. 17 Scioglimento del Circolo
Lo scioglimento del Circolo deve essere deciso dall’assemblea straordinaria dei soci appositamente convocata e deliberata in prima convocazione con il 75% degli associati.
In seconda convocazione, con la maggioranza dei presenti.
Il quorum deliberativo è sempre pari alla maggioranza dei soci presenti.
In caso di scioglimento per qualunque causa del Circolo, il patrimonio eventualmente residuato sarà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, mediante delibera dell’assemblea straordinaria, e previa audizione dell’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n°662,. Successivamente alla costituzione del Registro nazionale del terzo settore in caso di scioglimento l’assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori, anche non soci, determinandone gli eventuali compensi. Il patrimonio residuo che risulterà dalla liquidazione è devoluto ad altra associazione del terzo settore previo parere del “Registro Unico Nazionale del terzo settore” salvo altra destinazione imposta dalla legge.
Art. 18
DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non previsto espressamente dal presente Statuto si rimanda alle normative vigenti in materia.