COMUNE DI MARTINA FRANCA
COMUNE DI XXXXXXX XXXXXX
Provincia di Taranto
SERVIZI SCOLASTICI
CAPITOLATO D’APPALTO AFFIDAMENTO SERVIZIO REFEZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE E SEC. I GRADO A TEMPO PIENO AA. SS. 2014/2015 - 2015/2016
Art. 1 - Oggetto dell’appalto Art. 2 - Centro di cottura
Art. 3 - Sedi interessate dal Servizio Art. 4 - Aggiudicazione dell’appalto Art. 5 - Durata dell’appalto
Art. 6 - Numero complessivo pasti Art. 7 - Costo dell’appalto
Art. 8 - Criterio di aggiudicazione
Art. 9 - Modalità di svolgimento del servizio Art. 10 - Riordino e pulizia dei refettori
Art. 11 - Riordino e pulizia dei centro di cottura Art. 12 - Raccolta dei rifiuti
Art. 13 - Personale Art. 14 - Attrezzature
Art. 15 - Tabelle dietetiche -Pasti- Derrate Alimentari Art .16 - Regimi alimentari particolari
Art. 17 - Struttura del pasto
Art. 18 - Caratteristiche degli alimenti Art. 19 - Utilizzo di prodotti biologici
Art. 20 - Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione Art 21 - Prestazioni obbligatorie a carico della impresa affidataria
Art. 22 - Automezzi e contenitori per il trasporto dei pasti Art. 23 - Norme igienico-sanitarie
Art. 24 - Cauzione definitiva
Art .25 - Interruzione del servizio
Art. 26 - Divieto di cessione e subappalto Art. 27 - obblighi in materia di sicurezza Art. 28 - Obbligo di sopralluogo
Art. 29 - Obblighi in materia di tracciabilità finanziaria Art. 30 - Pagamenti
Art .31 - Responsabilità dell’Appaltatore Art. 32 - Controlli e inadempienze
Art. 33 - Risoluzione del contratto Art. 34 - Spese contrattuali
Art. 35- Foro competente Art. 36 - Privacy
Art. 37 - Rinvio.
COMUNE DI XXXXXXX XXXXXX
Provincia di Taranto
SERVIZI SCOLASTICI
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO SERVIZIO REFEZIONE SCUOLE
ANNI SCOLASTICI 2014/2015 e 2015/2016
Art. 1 Oggetto dell’appalto
Il presente Capitolato ha come oggetto l’affidamento del servizio di refezione nelle Scuole di cui all’art 3), a tempo pieno e/o prolungato del Comune di Xxxxxxx Xxxxxx per gli anni scolastici 2014/2015- 2015/2016.
L’utenza è costituita dagli alunni, nonché dal personale in servizio durante la refezione, con compiti di assistenza e vigilanza educativa sugli alunni, e dal personale ATA presente al momento del pasto.
La preparazione dei pasti avverrà in un locale messo a disposizione dall’Impresa aggiudicataria, adeguatamente, arredato, attrezzato, e munito di tutte le autorizzazioni necessarie, a norma di legge.
Nello specifico il servizio comprende:
- messa a disposizione di personale;
- l’approvvigionamento dei generi alimentari;
- la preparazione e la cottura dei pasti secondo la tabella dietetica approvata dalla AUSL/TA/1;
- la preparazione, il trasporto e consegna dei pasti dalla cucina centralizzata (messa a disposizione dall’appaltatore), ai terminali di consumo, mediante il sistema del legame fresco-caldo (cioè senza l’utilizzo di prodotti precotti) in multi porzione, nonché sporzionamento degli stessi presso i refettori;
- la preparazione di menù differenziati per comprovate situazioni patologiche, richieste e certificate;
- la somministrazione e la distribuzione dei pasti;
- la erogazione dei pasti con piatti, posate in acciaio inox, bicchieri in vetro ove possibile, altrimenti a perdere, in materiale idoneo, di struttura consistente e a norma di legge, tovagliette e tovaglioli monouso, tutto a carico dell’Impresa, tranne il materiale esistente;
- la veicolazione, con un numero adeguato di mezzi di trasporto, dei pasti, dal centro di cottura alle scuole servite in contenitori isotermici o in contenitori monoporzioni in caso di diete speciali;
- ritiro dei contenitori nella stessa giornata in cui i pasti sono stati consegnati;
- lavaggio e sanificazione delle stoviglie;
- la dotazione di attrezzature, arredi e suppellettili che non essendo fornite dall’Amministrazione Comunale, necessarie per il regolare svolgimento del servizio ;
- il riordino e la pulizia, la disinfezione quotidiana delle cucine, dei refettori e/o dei locali all’uopo adibiti e delle attrezzature utilizzate per l’erogazione del servizio (in tali attività è compresa anche la fornitura del materiale occorrente:detersivi, disincrostanti, disinfettanti ecc.);
- la raccolta differenziata dei rifiuti e smaltimento nei cassonetti esterni alle sedi delle refezioni;
- Il servizio prevede, altresì, qualsiasi ulteriore operazione necessaria a effettuare regolarmente l’erogazione dello stesso, nonché l’esecuzione di tutte le attività annesse e connesse all’oggetto dell’appalto, previste nel presente capitolato e nei suoi allegati.
Tutti i servizi summenzionati e gli altri necessari al buon andamento della refezione devono essere forniti a totale spesa e cura dell’impresa aggiudicataria, rientrando nel costo dell’appalto.
Art. 2 Centro di cottura
La preparazione dei pasti, caldi multi porzione, con produzione nella stessa giornata di consumo, dovrà essere effettuata presso locali di proprietà dell’impresa appaltatrice, o a disposizione della stessa, arredati e attrezzati a norma di legge, con canoni e utenze e ogni altro onere gestionale a suo carico.
Nel caso in cui i locali del centro di cottura non siano di sua proprietà, l’Impresa dovrà dimostrare in sede di partecipazione alla gara di avere la piena disponibilità alla data di presentazione dell’offerta e per la durata corrispondente all’intero periodo contrattuale.
Il centro di cottura dovrà possedere le autorizzazioni e/o abilitazioni sanitarie, amministrative, ecc. necessarie per l’esercizio dell’attività e il regolare funzionamento del servizio.
Art. 3
Sedi interessate dal Servizio Sedi servite interessate dal servizio:
Sedi servite interessate dal servizio: SCUOLE DELL’INFANZIA
CASAVOLA VIA CHIANCARO
MAMMA XXXXX VIA P. XXXXXXX X. 16
X. XXXXXXXXX XXX XXXXXX X. 0
XXXXXXX VIA DE AMICIS
RODARI VIA MONTEGRAPPA
LA SORTE VIA FIGHERA
DELEDDA/MONTESSORI VIALE STAZIONE
SAN PAOLO ZONA LANZO
UVA PIENA XXXX XXXXXXX
XXXXXXXX XXXXX XXXXXX XXX XXXXXXXXX
XXXXXX/XXXXXXX VIA XXXXXXXXXX XXXXXXXX
PLESSI - SCUOLE PRIMARIE
MARCONI PIAZZA MARCONI
CHIARELLI XXX XXXXXXXXX
XXXXXXXX XXXXX XXXXXX XXX XXXXXXXXX
XXXXXX VIALE STAZIONE
SCUOLE PRIMARIE UNA VOLTA A SETTIMANA
SAN PAOLO ZONA LANZO
GRASSI VIALE STAZIONE
CARPARI ZONA CARPARI
La stazione appaltante si riserva di dare attuazione parziale o totale al presente appalto, di togliere oppure di aggregarvi altre sedi non citate,nel caso in cui l’Amministrazione Comunale decida per queste,la soppressione o l’istituzione del servizio mensa.
Art. 4 Aggiudicazione del Servizio
Il Comune di Xxxxxxx Xxxxxx provvederà all’affidamento del servizio di refezione scolastica, previo esperimento di gara pubblica, mediante il sistema della procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art.83 del D. Lgs n.163/2006.
Il servizio in oggetto, dovrà essere effettuato con mezzi e personale a totale carico dell’Appaltatore.
Art. 5 Durata dell’appalto
L’appalto che forma oggetto del presente capitolato avrà la durata di anni scolastici 2 (due) 2014/2015 - 2015/2016 con decorrenza dal giorno in cui l’appaltatore avrà dato regolare inizio al servizio. Si intende per “anno”, nel caso specifico, il periodo che va presumibilmente dal 1° ottobre 2014 al 31 maggio dell’anno successivo. Si precisa che il numero totale dei pasti da erogare da parte della impresa appaltatrice può variare anche considerevolmente durante il periodo triennale di fornitura.
Sono escluse le festività, i periodi di vacanza e i giorni previsti dal calendario scolastico ed i giorni di chiusura delle scuole per consultazioni elettorali e per gravi ragioni di contingibilità e di urgenza. L’inizio e il termine del servizio potrà essere discrezionalmente differito o anticipato dall’Amministrazione Comunale in relazione alle sue esigenze organizzative e funzionali.
Qualora alla scadenza del contratto non dovessero risultare completate le formalità della nuova aggiudicazione l’Appaltatore dovrà garantire il regolare svolgimento di tutte le prestazioni previste fino alla data di subentro del nuovo assegnatario, alle condizioni del contratto in scadenza e previa proroga temporanea deliberata dal Comune per il tempo necessario all’espletamento delle procedure finalizzate al nuovo affidamento.
Eventuali sospensioni dovute a cause di forza maggiore,per le quali l’Amministrazione comunale o le Istituzioni scolastiche si adopereranno, ove possibile, a dare comunicazione,non costituiscono motivo di risarcimento, danno o mancato guadagno.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di prosecuzione del rapporto contrattuale, a norma dell’art. 29 del d.lgs. n. 163/06, di un ulteriore biennio scolastico (a.s. 2016/2017 e 2017/2018), mediante atto dirigenziale espresso e motivato da comunicare all’impresa entro la scadenza del biennio contrattuale. Pertanto, ai fini del presente capitolato l’impresa concorrente dovrà tenere conto della predetta facoltà dell’A.C. ai fini della propria partecipazione alla gara.
ART. 6
Numero complessivo pasti
Il numero complessivo annuale presunto dei pasti da fornire negli istituti scolastici indicati all’art.3 è previsto sulla media annua orientativa di 140.000 (bambini ed adulti).
Le variazioni in diminuzione, da qualunque motivo determinate e di qualunque entità esse siano,non daranno titolo al fornitore di richiedere il mutamento di alcuna delle condizioni negoziali,che resteranno quelle fissate nel contratto, incluso il prezzo unitario a pasto, da applicarsi al numero di effettivi fruitori, variabile in relazione alla presenza giornaliera degli utenti.
ART 7
Costo dell’appalto
L’importo unitario a pasto, posto a base di gara è di € 4,00 escluso IVA come per legge, di cui 3,99 escluso IVA assoggettabili a ribasso ed € 0.01 escluso Iva non assoggettabili a ribasso (oneri per l’eliminazione dei rischi interferenziali).
Il valore dell’appalto finale dell’appalto sarà calcolato sull’importo unitario a pasto, posto a base di gara moltiplicato il numero presunto complessivo di pasti, al netto dell’IVA come per legge non soggetto a ribasso d’asta.
Pasti complessivi presunti per anno scolastico: 140.000; Pasti complessivi presunti per l’intero periodo: 280.000.
La impresa concorrente, nella quantificazione del ribasso d’asta dovrà tenere conto di ogni costo ed onere, ivi compresi quelli per l’attuazione della sicurezza a norma delle vigenti disposizioni di legge.
I prezzi di aggiudicazione saranno validi per tutta la durata dell’appalto e saranno oggetto di revisione ISTAT solo dopo la scadenza del 1° anno di durata del contratto decorrente dalla data di stipulazione.
Art. 8
Criterio di aggiudicazione
La gara sarà espletata con procedura aperta e aggiudicazione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa,ai sensi dell’art.83 del D.Lgs.163/2006, calcolata su un punteggio massimo di 100 punti di cui 70 per l’offerta tecnica e 30 per l’offerta economica come di seguito riportato:
Offerta tecnica-punteggio massimo 70 punti così attribuiti:
N | CRITERIO | PUNTEGGI | SUB-CRITERI | SUB PUNTEGGI | |||
1 | Sistema organizzativo del servizio | MAX 25 | Piano di scelta,approvvigionamento e conservazione delle derrate alimentari | MAX | 8 | ||
Piano e modalità di preparazione e cottura dei pasti | MAX | 10 | |||||
Organizzazione e modalità di somministrazione dei pasti agli utenti | MAX | 4 | |||||
Piano di pulizia e sanificazione dei locali e smaltimento dei rifiuti | MAX | 2 | |||||
Gestione degli imprevisti ed emergenze in caso di guasti ad impianti e apparecchiature | MAX | 1 | |||||
2 | Sistema gestionale del servizio | MAX 27 | Impegno ad assumere come lavoratori dipendenti tutti gli addetti al servizio dipendenti della precedente impresa affidataria del servizio | MAX 25 Full-time 1p. Part- time 0,50 | |||
Piano di personale | formazione | del | MAX | 2 |
3 | Iniziative a favore dell’utenza | MAX 3 | Riscontro sul gradimento del servizio offerto attraverso un’ indagine annuale rivolta all’utenza | Max | 2 |
Iniziative di educazione alimentare | Max 1 | ||||
4 | Alimenti | MAX 3 | Presenza di prodotti provenienti da coltivazione biologica, presenza di prodotti della Murgia e tipici di produzione locale | Max | 3 |
5 | Piano trasporto dei pasti | MAX 4 | Descrizione dei contenitori da utilizzare per la veicolazione ( allegare schede tecniche) | MAX | 2 |
Numero e tipo di mezzi da impiegare per il trasporto (allegare schede tecniche) | MAX | 2 | |||
6 | Ubicazione centro cottura (la distanza va calcolata tra il Comune di ubicazione del centro cottura e il Comune di Xxxxxxx Xxxxxx utilizzando il sito internet xxxx://xxxxxxx .xxx.xx/xxxxxxxx- chilometriche- web/,tipologia itinerario:breve | MAX 8 | Ubicazione in Xxxxxxx Xxxxxx | MAX | 5 |
Ubicazione entro 15 Km | MAX | 2 | |||
Ubicazione oltre 15 Km e fino a 35 Km | MAX | 1 |
Si specifica che il soggetto concorrente è tenuto a presentare l’offerta tecnica di cui sopra mediante un elaborato progettuale redatto in x.xx A4 per un massimo di complessive 100 pagine (o max 50 se fronte–retro), digitate in f.tp corpo 12 e per un massimo di 30 righe per ogni pagina.
L’offerta tecnica farà parte integrante delle condizioni di contratto in caso di aggiudicazione in favore dell’impresa offerente.
Qualora un partecipante non raggiunga almeno il 60% del punteggio complessivamente riservato alla stessa offerta tecnica (qualità), (quindi complessivi punti 42), non si procederà all’apertura della busta contenente la relativa offerta economica e lo stesso concorrente verrà escluso dal procedimento di aggiudicazione.
2) Offerta economica-punteggio massimo 30 punti
L’offerta economica dovrà indicare il costo unitario per pasto, al netto di IVA.
All’Impresa che avrà offerto il prezzo più basso verranno attribuiti 30 punti, mentre alle altre ditte punteggi proporzionali utilizzando la seguente formula matematica:
P = Po x 30
Pi
Dove:
P = punteggio da attribuire alla impresa concorrente
Po = prezzo più basso offerto (miglior prezzo)
Pi = prezzo offerto da valutare
L’offerta economica dovrà essere corredata, a pena di inammissibilità, da dichiarazione dell’offerente attestante che nella sua formulazione ha tenuto conto del costo del lavoro, indicando specificatamente il contratto collettivo applicabile, e degli obblighi connessi alle disposizioni in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori,di condizioni di lavoro e di previdenza e assistenza in vigore dove deve essere eseguito il servizio. Il prezzo offerto dall’aggiudicatario dovrà essere comprensivo di tutte le spese che l’aggiudicatario medesimo dovrà sostenere per l’esecuzione del servizio,nessuna esclusa,ad eccezione dell’IVA.
L’Amministrazione procederà alla verifica delle offerte anormalmente basse, secondo quanto previsto dagli artt.86 e seg. del d.lgs. 163/2006.
L’appalto verrà aggiudicato alla impresa che avrà ottenuto il miglior punteggio (prezzo offerto+ qualità del servizio).
In caso di parità di punteggio complessivo l’aggiudicazione avverrà in favore dell’impresa che avrà offerto il prezzo più basso.
Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta purché valida.
Art. 9
Modalità di svolgimento del servizio
Il servizio di refezione scolastica dovrà essere effettuato tutti i giorni feriali della settimana (dal lunedì al venerdì) con esclusione del sabato, nei giorni di effettivo funzionamento della Scuola secondo il calendario scolastico, per gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e delle Scuole Primarie a tempo pieno e per il personale avente diritto.
Lo stesso servizio di refezione dovrà essere effettuato nei plessi scolastici dove sono operanti le classi a tempo prolungato della Scuola Secondaria di I grado, per 2 (due) giorni alla settimana.
I pasti dovranno essere approntati secondo l’ordine e le indicazioni contenute nell’apposita tabella dietetica approvata dalla AUSL TA/1 , allegata al presente capitolato.
Il numero dei pasti giornalieri sarà comunicato all’ufficio comunale preposto entro le ore 9,15 e sarà cura di quest’ultimo mettersi in contatto con l’Impresa secondo gli accordi che saranno presi prima del servizio.
Il numero dei pasti segnalato ha valore indicativo e non costituisce impegno per l’Amministrazione Comunale. Esso potrà subire variazioni sia in aumento che in diminuzione, in relazione al numero effettivo degli utenti che usufruiscono del servizio, all’effettiva data di inizio dell’anno scolastico, all’istituzione o alla soppressione di plessi scolastici, alla variazione di orario di funzionamento delle Scuole o per qualsiasi altra causa.
La preparazione e il trasporto dei pasti dovrà avvenire secondo un orario diversificato nell’arco di tempo dalle ore 11,40 alle ore 13,30 e potrà essere articolata in numero di due turni.
Il servizio di erogazione si intende per ogni singolo utente e comprende:
- acquisto e trasporto dei generi alimentari;
- preparazione dei pasti secondo quanto previsto dalla tabella dietetica e dalla caratteristica degli alimenti di cui all’art. 19 del presente capitolato;
- predisposizione dei tavoli nei locali adibiti alla consumazione dei pasti;
- distribuzione con scodella mento del pasto ai tavoli;
- fornitura di ml 330 di acqua oligominerale ad utente,per le scuole dell’infanzia e da ½ lt per scuole primarie, secondarie I grado e per ogni adulto;
- pulizia e riordino dell’ambiente adibito a refettorio con eventuale ripristino dei tavoli qualora il locale medesimo fosse necessario per il proseguo delle attività didattiche;
- lavaggio delle stoviglie e delle attrezzature per la distribuzione;
- pulizia del centro di cottura e smaltimento dei rifiuti secondo la normativa vigente.
Il percorso tra il centro di cottura dove vengono preparati i pasti e le sedi scolastiche interessate, dovrà essere effettuato con automezzi della impresa appaltatrice, in possesso di tutte le autorizzazioni sanitarie di rito e a norma di legge . Il numero degli auto- furgonati deve risultare sufficiente in rapporto al numero dei pasti da distribuire e dovrà essere effettuato in modo tale da consentire la somministrazione dei pasti entro e non oltre 20 minuti dall’ultimazione della cottura.
Tutti i cibi e le pietanze dovranno essere preparati e cotti nella medesima giornata destinata al loro consumo; è vietata ogni forma di riciclaggio dei cibi avanzati.
I primi piatti (pasta, riso, minestre ecc.) dovranno essere forniti separatamente dalle rispettive salse, nonché dal parmigiano reggiano; il loro abbinamento deve avvenire al momento del consumo del pasto.
Art. 10
Riordino e pulizia refettori
La pulizia dei refettori delle scuole deve essere effettuata prima e al termine delle operazioni di distribuzione dei pasti.
Le operazioni di pulizia dei locali adibiti a refettorio, dovrà avere inizio solo dopo l’uscita delle classi e consisteranno in: sparecchiatura, pulizia tavoli con prodotti detergenti disinfettanti, pulizia e disinfezione delle stoviglie e degli utensili utilizzati per la distribuzione, pulizia degli arredi (carrelli, armadi ecc.) capovolgimento delle sedie o panche sui tavoli, sanificazione locali refettorio compreso il lavaggio del pavimento.
Qualora il servizio si svolgesse in più turni, tra l’uno e l’altro turno, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a rigovernare e a sistemare i tavoli prima che gli utenti del secondo turno prendano posto a tavola.
Art. 11
Riordino e pulizia centro di cottura
Il personale incaricato dall’Impresa aggiudicataria deve provvedere giornalmente al riordino e alla pulizia dei locali del centro di cottura utilizzato dalla impresa , compreso il lavaggio delle stoviglie e delle attrezzature utilizzate per il servizio e il lavaggio e sanificazione del pavimento.
Art.12 Raccolta dei rifiuti
Tutti i rifiuti prodotti all’interno delle mense scolastiche dovranno essere gestiti (asportati e smaltiti) a cura e spese dell’Impresa aggiudicataria, nel rispetto della normativa vigente. I rifiuti, sia dei locali refettori che del centro di cottura, devono essere raccolti giornalmente in sacchi idonei forniti dalla impresa aggiudicataria.
Nessun rifiuto deve essere lasciato, neppure provvisoriamente, fuori dai locali adibiti a refettorio e dai locali del centro di cottura.
L’impresa ha,inoltre, l’obbligo di provvedere alla raccolta differenziata dei rifiuti
Art. 13 Personale
L’impresa aggiudicataria si obbliga ad espletare il servizio a mezzo di personale dipendente assunto a norma di legge, ivi incluso quello che si è impegnata ad assumere in relazione all’offerta tecnica presentata per la partecipazione alla gara. L’organizzazione del personale, in ogni fase, deve essere tale da permettere una esatta identificazione delle responsabilità, delle mansioni e delle funzioni di processo legate al servizio; inoltre, l’organizzazione del personale deve consentire un rapido svolgimento delle operazioni di produzione, confezionamento, trasporto, distribuzione e pulizia.
L’Impresa appaltatrice, all’inizio dell’attività, dovrà far pervenire al Servizio Pubblica istruzione del Comune, l’elenco nominativo di tutto il personale utilizzato con l’indicazione delle qualifiche e l’assegnazione del medesimo al centro di cottura e alle varie Scuole. Eventuali variazioni, rispetto all’avanti detta comunicazione, dovranno essere tempestivamente segnalate al predetto Servizio.
L’organico, per tutta la durata dell’appalto, deve essere per quantità, qualità professionale, mansioni, livello e monte ore, coerente con il progetto di organizzazione del lavoro presentato dall’impresa aggiudicataria in fase di offerta, salvo l’aumento di personale che dovesse rendersi necessario a seguito di incremento del numero di plessi serviti e di pasti somministrati; in tal caso, nessuna variazione del corrispettivo pattuito potrà essere richiesto dall’impresa aggiudicataria. Il personale in ferie, malattia, permesso o, comunque, non in grado di essere in servizio dovrà essere immediatamente sostituito, senza oneri aggiuntivi a carico della Civica Amministrazione, in modo da non creare carenze, inadempienze o danni all’efficacia del servizio.
L’impresa aggiudicataria dovrà, altresì, attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti l’osservanza delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla prevenzione e alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro ai sensi del D.Lgs.81/2008. L’affidatario solleva il Comune da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzione, contributi assicurativi e previdenziali ed in genere da tutti gli obblighi derivanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di assicurazioni sociali, assumendone a proprio carico tutti gli oneri relativi, per cui nessun rapporto diretto con il Comune potrà mai essere configurato.
Il personale in servizio, dovrà conservare un contegno corretto, educato ed improntato al massimo rispetto dei commensali e dell’ambiente.
Il personale in servizio nei refettori dovrà assistere gli alunni durante la fruizione dei pasti e collaborare con il personale scolastico.
La Impresa aggiudicataria risponde del comportamento dei dipendenti sia per l’ esecuzione del contratto che per i rapporti con l’utenza. L’affidatario risponde anche dei danni causati alle persone o alle cose dal proprio personale nell’espletamento del servizio, sollevando il Comune da qualsiasi controversia che al riguardo venisse mossa, la impresa aggiudicataria, inoltre, è l’unica esclusiva responsabile delle infrazioni e degli inadempimenti accertati dalle competenti Autorità. A copertura di tutti i rischi di responsabilità civile che dovessero derivare a persone o cose in relazione all’espletamento del servizio affidato, la impresa affidataria stipula una polizza di assicurazione contenente espressa rinuncia da parte della Compagnia Assicuratrice ad ogni rivalsa nei confronti del Comune per tutti i rischi, nessuno escluso, derivanti dall’attività di gestione del servizio. Copia della polizza dovrà essere esibita al Comune almeno cinque giorni prima della stipula del contratto, pena la decadenza dall’aggiudicazione. L’esistenza di polizze assicurative non libera l’appaltatore delle proprie responsabilità, avendo esse solo lo scopo di ulteriore garanzia.
Tutto il personale in servizio deve essere munito di apposito cartellino di identificazione riportante il nome e il timbro dell’Impresa e le generalità del dipendente.
In base a quanto previsto dall’art. 37 del D.P.R. 26 marzo 1980, tutto il personale destinato a venire in contatto diretto o indiretto con gli alimenti deve essere in possesso di libretto di idoneità sanitaria previsto dall’art. 14 n. 327 dello stesso D.P.R. Inoltre il comma I del Capitolo VIII del D.L. 26 Giugno 1997, n. 155 prevede che ogni persona che lavora in locali per il trattamento dei prodotti alimentari deve mantenere uno standard elevato di pulizia ed indossare indumenti adeguati, puliti e se del caso, protettivi (guanti monouso).
Pertanto in ottemperanza a quanto disposto dalla legge, il personale deve indossare abiti da lavoro sempre puliti ed in ordine, cuffie che raccolgono efficacemente i capelli e deve lavare frequentemente le mani con sapone germicida.
L’uso di anelli, bracciali, pendenti deve essere bandito in quanto causa di contaminazione sia di germi che di parti che staccandosi possono finire direttamente nei cibi. Negli ambienti di produzione pasti deve essere proibito mangiare, bere o fumare ed inoltre si deve evitare di tossire o starnutire direttamente sui cibi. Le ferite o le infiammazioni della pelle di mani, braccia, viso devono essere curate e protette coprendole con fasce impermeabili. L’uso dei guanti in questo caso è d’obbligo. Inoltre il personale affetto da malattie delle vie respiratorie ( Faringiti, riniti allergiche, malattie da raffreddamento), deve essere allontanato dagli ambienti dove si preparano gli alimenti. Le mani devono essere lavate e disinfettate ogni qualvolta si fa uso di servizi igienici, quando si tocca un alimento crudo (carne, pesce, uova, ortaggi, frutta), quando ci si tocca il naso, le orecchie, la bocca, il viso, quando si passa da un alimento ad un altro. La contaminazione può avvenire ad opera di mani infette o altre parti del corpo o del vestiario in scarse condizioni di igiene. Gli operatori possono infettarsi toccando le materie prime (ad esempio manipolando il pollame) per poi trasferire la contaminazione sui cibi oppure come nel caso di soggetti portatori di virus dell’epatite A, trasmettere i microrganismi direttamente sul cibo che manipolano.
D’altra parte il controllo sanitario dello stato di salute degli operatori, non può essere così frequente da prevenire il rischio di contaminazione ed è per questo motivo che vanno osservate delle opportune norme igieniche finalizzate a garantire la sicurezza delle lavorazioni.
Tali norme sono riferite in particolare:
1) alla ricezione degli alimenti alla verifica, pulizia, mondatura, tagli, assemblaggio e cottura degli stessi;
2) alla pulizia dei locali, delle cucine, delle stoviglie e di quant’altro occorre per la refezione;
3) al trasporto dei pasti dal centro di cottura ai refettori con mezzi idonei;
4) alla distribuzione dei pasti agli utenti del servizio.
L’Impresa appaltatrice di tale Servizio dovrà osservare tutte le norme previste dal D.lgs n. 155 del 26.5.97, dotandosi di apposito piano di autocontrollo HACCP , previsto dalla stessa norma di legge.
Il piano di autocontrollo deve essere depositato, prima dell’effettivo inizio del servizio,in copia presso l’Amministrazione Comunale e sostituito in caso di aggiornamenti.
L’Impresa appaltatrice provvederà a proprie spese all’acquisto di tutti i prodotti necessari alla pulizia dei locali, delle suppellettili, delle stoviglie ecc. quali previsti dal medesimo D.lgs. 155/97.
L’Impresa aggiudicataria, inoltre, nel corso dell’esecuzione del contratto deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione del personale.
ART. 14
Attrezzature
Le attrezzature esistenti di proprietà dell’Amministrazione Comunale, situate nelle varie scuole, saranno messe a disposizione della impresa appaltatrice che ne garantirà l’efficienza e la conformità delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza. E’ fatto, comunque, obbligo all’Appaltatore, di provvedere a dotarsi di tutte quelle attrezzature (elettrodomestici, stoviglie, pentolame, suppellettili, arredi ecc.) che non essendo fornite dall’Amministrazione, dovessero risultare necessarie per il regolare svolgimento del servizio in tutte le strutture ove esso debba svolgersi, senza che l’Impresa aggiudicataria possa pretendere indennità di alcun genere. Inoltre, l’impresa appaltatrice, dovrà curare diligentemente, per tutta la durata del contratto, la buona conservazione delle attrezzature
ad essa affidate e degli impianti fissi di cucina e ne curerà, a tal fine, la manutenzione ordinaria a proprie spese. L’Impresa si impegna, inoltre, a provvedere, a proprie spese, alla riparazione di quanto danneggiato e al reintegro di quanto mancante con altro dello stesso tipo e qualità.
Tutto il materiale messo a disposizione dall’Impresa aggiudicataria, ad eccezione degli elettrodomestici che dovranno comunque essere in ottime condizioni d’uso, dovrà essere di primo uso e resterà di proprietà esclusiva dell’impresa affidataria che provvederà al ritiro dello stesso al termine dell’appalto.
L’Impresa appaltatrice dovrà, a seguito della sostituzione e/o integrazione delle attrezzature offerte in sede di gara, produrre all’Ente apposita certificazione comprovante l’avvenuta installazione e collaudo ai sensi della normativa vigente in materia.
Le attrezzature da sostituire dovranno essere rimosse a cura e spese dell’affidatario e smaltite presso discariche regolarmente autorizzate;copia dei formulari di avvenuto smaltimento dovrà essere prodotta all’Ufficio competente entro e non oltre 30 giorni dalla rimozione delle stesse.
I locali e le attrezzature di cui sopra verranno presi in consegna dall’impresa appaltatrice all’inizio dell’appalto, previa redazione di apposito verbale e dovranno essere restituiti alla scadenza dello stesso in buono stato salvo il deterioramento d’uso.
Art. 15
Tabelle dietetiche – Pasti-Derrate Alimentari
Nella preparazione dei pasti l’Impresa dovrà attenersi scrupolosamente a quanto indicato nella tabella dietetica allegata al presente capitolato.
Per tutti gli alimenti richiesti nell’allegata tabella dietetica si richiede merce di prima qualità, in ottimo stato di conservazione, prodotta secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igieniche e sanitarie in vigore.
La tabella dietetica potrà subire modifiche in via eccezionale, sia per esigenze inderogabili dell’Ente, sia su espressa richiesta della AUSL.
Sono consentite variazioni del menù per motivi religiosi e/o culturali, su richiesta dell’Ufficio comunale competente, ovvero per motivi di salute (allergie/intolleranze, ecc.) su presentazione di certificato medico.
Le diete speciali dovranno essere confezionate in monoporzione termo sigillata, etichettata con l’indicazione dei dati del destinatario e scuola di appartenenza, nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy.
L’Amministrazione Comunale si riserva,senza alcuna maggiorazione del prezzo, la facoltà di introdurre, previa approvazione della AUSL competente, nuove preparazioni culinarie in relazione a progetti educativi specifici delle scuole nonché di richiedere prodotti sostitutivi al pasto in occasione di festività particolari, quali Natale, carnevale, Pasqua e chiusura dell’anno scolastico.
I pasti devono essere erogati con l’osservanza delle norme generali di igiene dei prodotti alimentari.
Le derrate alimentari, esclusivamente di provenienza nazionale, devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia. Gli alimenti devono essere racchiusi in confezioni trasparenti (cellophane) nelle giuste proporzioni ed avere obbligatoriamente l’etichettatura prevista dalle leggi vigenti in materia. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
Prima dell’avvio del servizio, l’impresa dovrà inviare all’Amministrazione Comunale l’elenco delle derrate alimentari utilizzate (comprensivo dei relativi marchi, nominativi delle aziende fornitrici, nomi commerciali dei prodotti utilizzati, schede tecniche ecc.) conformi alla specifica degli alimenti di cui all’art.19 del presente capitolato. Ogni modifica e/o aggiornamento dell’elenco, anche se relativo ad un solo componente, dovrà essere
tempestivamente comunicata e dovrà riportare la data e la firma del Responsabile del servizio dell’impresa appaltatrice.
Qualora la impresa sia obbligata in sede di gara ad offrire prodotti biologici, DOP e IGP l’utilizzo degli stessi dovrà essere dimostrato attraverso la presentazione di idonea documentazione, prevista dalla normativa vigente in materia, in mancanza della quale verranno applicate le penali di cui all’art. 33 del presente capitolato.
Gli ambienti, le celle ed i frigoriferi devono essere tenuti in perfetto stato igienico e in buon ordine.
Art. 16
Regimi alimentari particolari
L’impresa appaltatrice si impegna a preparare diete speciali per gli utenti affetti da patologie di tipo cronico o portatori di allergie alimentari secondo le certificazioni all’uopo prodotte e controfirmate dal medico curante.
In particolare:
□ nel caso di bambini affetti da patologie croniche tipo: diabete infantile; morbo celiaco; obesità; dislipidemie; dismetabolismi; ecc, dovrà essere presentato un certificato medico di recente rilascio con allegate tutte le repertazioni ospedaliere;
□ nel caso di bambini portatori di allergie alimentari dovrà essere obbligatoriamente presentato un certificato medico di recente rilascio con allegati i test allergologici, rilasciati da centri di allergologia oppure prescritti da centri di gastroenterologia infantile, con validità non superiore all’anno. Le diete speciali sono predisposte esclusivamente per i bambini e non per gli adulti che, eventualmente,consumano il pasto a scuola.
Le diete speciali dovranno essere confezionate in monoporzione termo sigillata,etichettata con l’indicazione dei dati del destinatario e scuola di appartenenza,nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy.
ART. 17
Struttura del pasto
Porzione di primo piatto: Porzione secondo Contorno
Pane
Porzione di frutta
Acqua oligominerale da 330 ml per la scuola dell’infanzia e da ½ litro per la scuola primaria, secondaria di I grado e per ogni adulto.
Art. 18 Caratteristiche degli alimenti
La qualità del pasto confezionato giornalmente, servito nell’ambito della refezione scolastica, dipende anche dalla qualità delle materie prime utilizzate che pertanto dovranno essere di qualità superiore. Per qualità s’intende: qualità igienica, nutrizionale, organolettica, merceologica. Le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti e le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate.
Per la preparazione dei pasti non potranno essere utilizzati generi precotti e liofilizzati. I generi alimentari non dovranno essere congelati o surgelati ad eccezione del pesce e di alcune verdure che dovranno essere preferibilmente fresche.
GENERI ALIMENTARI
PANE
Deve essere fresco, del tipo comune, ben lievitato e ben cotto, di pezzatura di 40 gr;
privo di grassi aggiunti; la farina da impiegarsi è quella del tipo ‘O rispondente ai requisiti di legge (umidità 14,5%, glutine 9%, cellulosa 0,20%, ceneri 0,65%); il lievito deve
essere naturale, la mollica soffice ed a porosità uniforme; deve essere consegnato in confezione chiusa.
PANE INTEGRALE
A lievitazione naturale, prodotto con farine integrali derivate da frumento coltivato con metodi naturali. La farina impiegata non deve risultare addizionata artificialmente di crusca. Il pane deve essere preparato giornalmente, non deve essere conservato con il freddo od altre tecniche e successivamente rigenerato.
Caratteristiche organolettiche:
-crosta dorata e croccante;
la mollica deve essere morbida;
-il gusto e aroma non devono presentare anomalie tipo gusto eccessivo di lievito di birra,odore rancido di farina cruda,di muffa o altro..Pezzatura richiesta gr.30.
PANE GRATTUGIATO
Deve essere ottenuto dalla macinazione di pane secco.
Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture o altro. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, muffe, larve, parassiti ecc.
PASTA (biologica)
Essa dovrà rispondere pienamente alle seguenti caratteristiche:
- stato di perfetta conservazione, odore e sapore gradevole che non denuncino rancidità o presenza di muffa, aspetto uniforme, resistenza alla pressione delle dita, per cui la pasta deve rompersi con un suono secco e con frattura vitrea, non farinosa, resistenza alla cottura senza spaccarsi e l’acqua di cottura non deve contenere brandelli di pasta ed eccessivo deposito di amido; la composizione bromatologica deve essere quella della pasta di semola di grano duro, di marca nota
RISO bianco
- il cereale, coltivato con metodi naturali, deve rispondere ai requisiti di legge. Non deve essere, quindi trattato con sostanze non consentite, possedere caratteristiche merceologiche definite per ogni gruppo di appartenenza e varietà.
- Il prodotto deve risultare indenne da parassiti ( insetti crittogami ) e non devono essere presenti corpi estranei ( frammenti di insetti ecc.) e alterazioni di tipo microbiologico.
- Non deve presentare difetti tipici di striatura e vaiolatura interne.
- Confezione da Kg. 1 sigillata riportante le indicazioni riguardanti il peso netto, la Impresa produttrice di marca nota (Xxxx Xxxxx,Xxxx Xxxxxx,Riso Flora o similari) termine minimo di conservazione e tutte le altre dichiarazioni previste dalla legge.
XXXXXX xxxxxx (lenticchie –ceci – fagioli)
Il prodotto deve provenire da coltivazioni naturali. I legumi devono essere:
- puliti;
- di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma:
- sani e non devono presentare attacchi di parassiti vegetali o animali.
- privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli etc.);
- uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%);
- per la conservazione non devono essere impiegate sostanze chimiche di sintesi (es. anticrittogamici e insetticidi).
Il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta e dovranno essere di marca nota (legumi Select o similari).
OLIO extravergine di oliva
olio extra vergine di oliva di gusto perfettamente irreprensibile la cui acidità espressa in acido oleico non deve superare l’1% in peso.
Si preferiscono olii con acidità non superiore allo 0.8%.
Saranno olii ottenuti dal frutto dell’ulivo soltanto mediante processi meccanici o altri processi fisici, in condizioni segnatamente termiche, che non causino alterazioni dell’olio e che non abbiano subito alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione, esclusi gli olii ottenuti mediante solvente o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura. L’olio in parola deve corrispondere a questi valori massimi:
- acidità (espressa come acido olico) 1%
- numero perossidi ( Meq. 02/Kg. ) 20
- rancidità (saggio di Xxxxx) negativa
- esame spettrofotometrico nell’UV, E 232 (K232) 2500, E270 (K270)
Caratteri organolettici: Il gusto deve essere perfettamente irreprensibile ed assolutamente esente da difetti. L’olio extra vergine verrà usato per tutte le cotture e i condimenti.
MOZZARELLA
Formaggio fresco a pasta filata ottenuto direttamente dal latte intero vaccino, proveniente da allevamenti murgesi, con forma globosa, struttura a foglie sottili sovrapposte che tendono a scomparire negli strati immediatamente sotto il primo.
Deve essere fornita di produzione di giornata in confezione sigillata, con data di scadenza e prodotta con latte di mucca, 44% di sostanza grassa; si escludono prodotti con conservanti.
La grammatura dovrà essere di 40 gr. per cui sarà possibile fornire più mozzarelle con grammatura inferiore fino a raggiungere i 40 gr. richiesti.-
UOVA
Dovranno essere nazionali, fresche e pertanto, dovranno presentare almeno le seguenti caratteristiche: guscio o cuticola normali, intatta camera d’aria; albume chiaro, limpido, esente da corpi estranei di qualsiasi natura; tuorlo: visibile all’apertura solamente come ombratura, senza contorno apparente, esente da corpi estranei di qualsiasi natura; ogni confezione dovrà essere marcata con la data di produzione e scadenza.
PROSCIUTTO COTTO
Di coscia magro dovrà essere prodotto senza polifosfati e gli eventuali altri additivi, dichiarati in etichetta dovranno essere presenti nelle quantità consentite dalla normativa vigente.
PROSCIUTTO CRUDO – PARMA o EQUIVALENTE
Prodotto conforme alle norme relative della denominazione d’origine del prosciutto; stagionatura almeno 10 mesi
FORMAGGIO ITALICO O SIMILARE
Dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- prodotto con latte vaccino intero
- pasta morbida, compatta senza occhiature, bianca di sapore dolce
- crosta sottile ed esente da muffe – contenuto in materia grassa riferita alla sostanza secca non inferiore al 50%.
STRACCHINO- CRESCENZA
Sarà prodotto da puro latte vaccino; il grasso contenuto sarà minimo il 50% sulla S.S.; la pasta dovrà essere compatta e non eccessivamente molle; non dovranno essere presenti difetti di sapore, odore aspetto o altro, dovuti a fermentazioni anormali o altre cause; dovranno essere consegnate in confezioni sigillate e dovranno presentare ottime caratteristiche macrobiotiche.
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO
Deve avere pasta di colore leggermente paglierino, aroma delicato, gusto saporito, non piccante, struttura della pasta granulosa, grasso sulla sostanza secca almeno del 32%
stagionatura minima 2 anni deve, inoltre, essere esente da difetti o alterazioni di qualsiasi natura;
sulla forma dovrà essere espresso il marchio del consorzio di provenienza e la data di produzione.
CARATTERISTICHE GENERALI PRODOTTI SURGELATI
Devono essere preparati e confezionati in conformità alle norme vigenti: D.M. 15 giugno 1971 e successive modifiche.
Gli alimenti surgelati devono rientrare nell’elenco riportato dal D.M. 15 giugno 1971.
La durata del congelamento deve rientrare nei limiti previsti dal D.M. 15 giugno 1971 e successive modifiche.
Il trasporto degli alimenti surgelati deve essere effettuato da automezzi idonei come da
D.M. 15 giugno 1971 e successive modifiche. Durante il trasporto deve essere mantenuto alla temperatura di 18 gradi, ( D.P.R. 327/80 art. 51 allegato C. secondo le leggi vigenti ). Le confezioni devono possedere i requisiti previsti dall’art. 13 del D.M. 15 giugno 1971 e successive modifiche.
In particolare, il suddetto articolo specifica che le confezioni devono:
- assicurare protezione delle caratteristiche organoelettiche e qualitative del prodotto;
- assicurare protezione da contaminazione batteriche;
- impedire il più possibile la disidratazione e la permeabilità ai gas;
- non cedere al prodotto sostanze ad esso estranee.
I materiali a contatto con i surgelati devono possedere i requisiti previsti dalla legge n. 283 del 30 aprile 1962 e successive modifiche.
Sulle confezioni deve essere riportata la data di confezionamento e di scadenza, D.P.R. n. 322 del 13 maggio 1982.
I prodotti non devono presentare segni comprovanti un avvenuto, parziale o totale scongelamento, quali formazione di cristalli di ghiaccio sulla parte più esterna della confezione.
Il prodotto, una volta scongelato, non può essere ricongelato e deve essere consumato entro 24 ore. Dal momento della surgelazione (che deve avvenire in meno di 4 ore come previsto dal D.M. 15 giugno 1971) al momento dello scongelamento la temperatura non deve mai essere superiore ai 18° in ogni punto dell’alimento.
I prodotti devono giungere nei locali del centro di cottura ancora in perfetto stato di surgelazione e devono essere riposti in freezer immediatamente.
E’ vietato:
lo scongelamento in acqua;
- congelare un prodotto fresco o già scongelato; Tali prodotti non devono presentare:
- alterazioni di colore, odore o sapore;
- bruciature da freddo;
- parziali decongelazioni;
- ammuffimenti;
- fenomeni di putrefazione profonda.
FILETTI O TRANCI DI MERLUZZO E FILETTI DI PLATESSA-BASTONCINI DI PESCE
Il pesce congelato deve essere in buono stato di conservazione, deve presentare caratteristiche organolettiche e di aspetto paragonabili a quelle presenti nella medesima specie allo stato di buona freschezza.
La temperatura del cuore del prodotto non deve essere superiore a –15°C.
La differenza di temperatura tra prodotto e mezzo di trasporto deve essere massimo di 1°C. La glassatura deve essere sempre presente e deve formare uno strato uniforme e continuo.
La pelle deve presentare le colorazioni tipiche della specie; deve essere tesa e ben aderente ai tessuti sottostanti; deve essere integra ed esente da lacerazioni.
La forma deve essere quella tipica della specie.
L’odore deve essere gradevole e divenire apprezzabile dopo aver portato il pesce ad una temperatura di 15/20° C. La consistenza della carne deve essere soda ed elastica e deve essere valutata quando la temperatura ha raggiunto quella ambiente.
I filetti e i tranci non devono presentare:
- grumi di sangue;
- pinne o resti di pinne;
- residui di membrane/parete addominale;
- colorazione anormale;
- attacchi parassitari.
Deve essere dichiarata la zona di provenienza (Italia o nord Europa etc. ) e la pezzatura deve essere omogenea e costante.
- assicurare protezione delle caratteristiche organoelettiche e qualitative del prodotto;
- assicurare protezione da contaminazione batteriche;
- impedire il più possibile la disidratazione e la permeabilità ai gas;
- non cedere al prodotto sostanze ad esso estranee.
I materiali a contatto con i surgelati devono possedere i requisiti previsti dalla legge n. 283 del 30 aprile 1962 e successive modifiche.
Sulle confezioni deve essere riportata la data di confezionamento e di scadenza, D.P.R. n. 322 del 13 maggio 1982.
I prodotti non devono presentare segni comprovanti un avvenuto, parziale o totale scongelamento, quali formazione di cristalli di ghiaccio sulla parte esterna della confezione. Il prodotto, una volta scongelato, non può essere ricongelato e deve essere consumato entro 24 ore. Dal momento della surgelazione (che deve avvenire in meno di 4 ore come previsto dal D.M. 15 giugno 1971) al momento dello scongelamento la temperatura non deve mai essere superiore ai 18° in ogni punto dell’alimento.
Dovranno essere surgelati Findus.
SPINACI SURGELATI
- devono risultare accuratamente puliti, mondati e tagliati;
- non devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito ), attacchi fungini, o attacchi da insetti né malformazioni;
- non vi devono essere corpi estranei di alcun genere né insetti o altri parassiti;
- devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio in superficie;
- l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine;
- la consistenza non deve essere legnosa né apparire spappolati;
- il calo di peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%.
PISELLI SURGELATI EXTRA FINI
Caratteristiche dei vegetali surgelati, vedi caratteristiche dei prodotti surgelati inoltre:
- devono risultare accuratamente puliti, mondati;
- non devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti né malformazioni;
- non vi devono essere corpi estranei di alcun genere né insetti o altri parassiti;
- devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie;
- l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine;
- la consistenza non deve essere legnosa né apparire spappolata;
- Il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%.
Inoltre:
- devono avere forma, sviluppo e colorazione tipici della varietà;
- diametro massimo: 8-8,5.
FARINA
Tipo “00 in confezione da Kg. 1, sigillata senza difetti né rotture od altro – Deve riportare chiaramente tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome e il luogo di produzione con indicazione della data di scadenza.
ZUCCHERO
Semolato in confezione da Kg. 1
BURRO
La colorazione più giallastra, non solo superficiale, ma dell’intero panetto è da considerarsi normale se il burro è stato prodotto nei mesi estivi e proveniente da animali alimentati con foraggi freschi.
Le modalità di produzione, la composizione e la qualità merceologica devono rispettare le norme della legge 1526 del 23 dicembre 1956 e successive modificazioni.
In particolare il burro non deve avere un contenuto in materia grassa inferiore all’82%. Esso deve risultare fresco e non sottoposto a congelamento, non deve essere in alcun modo alterato, non deve avere gusto rancido, né presentare alterazioni di colore sulla superficie.
Confezioni:
pani da 250 gr. sigillati aventi requisiti previsti dall’art. 4 della legge n. 1526.
Il prodotto dovrà essere accompagnato nel trasferimento da un documento riportante il nome della impresa speditrice, quello del vettore e della impresa destinataria, oltre alla denominazione del prodotto relativo anche a burro di affioramento o centrifuga, il peso netto e la data di scadenza; per ogni partita dovrà essere specificato il luogo di provenienza.
LATTE
Deve provenire da allevamenti murgesi; Deve essere specificata la provenienza;
Parzialmente scremato, in contenitori prescritti, con la relativa scadenza UHT a lunga conservazione
-confezioni da litro. (Parmalat, Fiore, Granarolo o similari)
ACQUA MINERALE
L’acqua sarà oligominerale secondo le norme vigenti.
Bottiglie da ml 330 e da ½ lt per ciascun bambino (a seconda che si tratti di bambini di scuola dell’infanzia o scuola primaria e secondaria di I grado. )
PASSATA DI POMODORO
Pomodori passati ad alta resa, senza semi e senza bucce con aggiunta di cloruro di sodio (sale): Dovrà rispettare le norme di legge vigenti.
POMODORI PELATI
I pelati dovranno risultare integri e resistenti alla pressione (non facilmente spappolabili). All’esterno la scatola non deve presentare rigonfiamenti sospetti, macchie scure, ed all’interno il metallo non dovrà avere macchie o annerimenti. Sulla etichetta dovrà essere impressa la data di scadenza.
Dovranno essere di I qualità e non risultare acidi per nessun motivo, non sono concesse correzioni di nessun tipo. (di marca nota: divella, Cirio, Valfrutta, Santarosa e similari).
Il sugo sarà mischiato con la passata di pomodoro secondo le tabelle delle grammature. Per i pomodori pelati si dovrà far riferimento al D.P.R. 11.4.75, n. 428 art.67 D.P.R. n. 327 del 26.3.1980.
Il peso sgocciolato non deve essere inferiore al 70% del peso netto e il residuo secco al netto di sale aggiunto non deve essere inferiore al 4,5%.
CARNI
- Vitello I° taglio; - Vitello II°;
- Petti di pollo e di tacchino;
- Xxxxxx xx xxxxxx;
- Le carni devono essere di macellazione fresca di ottima qualità;
- Devono presentarsi ben conservate;
- Devono essere di produzione nazionale ,regolarmente sottoposte a controlli veterinari e provenienti da stabilimenti di lavorazione riconosciuti dalla CEE;
- Devono essere trasportate in appositi mezzi e perfettamente protette da apposita pellicola per alimenti;
Le CARNI DI VITELLO devono presentare infine i seguenti requisiti qualitativi:
- copertura e distribuzione del grasso nei luoghi deposito, non superiore ad un centimetro;
- Grana fine e tessitura compatta;
- Colore rosso chiaro.
CARNI AVICUNICOLE
La pelle deve presentarsi di spessore fine, di colore giallo chiaro, omogenea, pulita, elastica, non disseccata, senza penne o spunzoni né piume.
Il grasso sottocutaneo deve risultare uniformemente distribuito e nei giusti limiti.
Non dovranno presentare fratture, edemi ed ematomi. Le cartilagini delle articolazioni devono risultare integre, di colore bianco azzurro caratteristico, senza grumi di sangue o ecchimosi. La carne dei petti dovrà presentarsi completamente dissanguata, di colore bianco rosato uniforme di consistenza soda.
CARNI SUINE
La carne dovrà essere compatta, non eccessivamente umida o rilassata.
L’Amministrazione Comunale si avvarrà del relativo servizio veterinario per l’accertamento della sanità e della qualità della carne da distribuire alla refezione scolastica.
FRUTTA E VERDURA
VERDURE E ORTAGGI FRESCHI
Caratteristiche minime generali:
I vegetali devono essere:
- interi
- sani, senza ammaccature, lesioni, alterazioni e senza attacchi parassitari (salvo restando le disposizioni particolari previste per categoria merceologica);
- freschi;
- puliti, cioè privi di tutte le parti imbrattate di terra, terriccio o altro;
- turgidi, cioè senza alcun segno di ammollimento;
- non prefioriti né pregermogliati;
- privi di umidità esterna anormale (l’umidità presente sugli ortaggi in uscita dagli ambienti refrigeranti non costituisce difetto);
- privi di odore e sapori estranei;
- non devono essere conservati con l’ausilio di sostanze chimiche di sintesi (es. anticrittogamici).
Inoltre il prodotto deve:
- presentare le precise caratteristiche della specie, cultivar e qualità richieste;
- essere maturo fisiologicamente e commercialmente;
- essere omogeneo per maturazione, freschezza e pezzatura; Le forniture devono riportare in bolla:
- la specie;
- la varietà;
- la categoria di appartenenza;
- la provenienza della merce;
- il peso netto;
- il peso lordo; FRUTTA FRESCA
Caratteristiche minime generali. I frutti devono essere:
- interi
- sani senza ammaccature, lesioni, alterazioni della forma;
- senza attacchi di origine parassitaria (salvo restando le disposizioni particolari previste per ciascuna categoria);
- privi di odore e/o sapori anormali;
- puliti, cioè privi di ogni impurità e corpi estranei;
- turgidi, cioè senza alcun segno di ammollimento;
- privi di umidità esterna anormale ( l’umidità presente sui frutti in uscita dagli ambienti refrigeranti non costituisce difetto);
- non devono essere conservati con l’ausilio di sostanze chimiche di sintesi (es. anticrittogamici, antiriscaldo, rinverdenti, etc.)
Inoltre il prodotto deve:
- presentare le precise caratteristiche della specie, cultivar e qualità richieste;
- essere maturo fisiologicamente e commercialmente;
- essere omogeneo per maturazione, freschezza e pezzatura e zona di provenienza. Le forniture devono essere riportate in bolla:
- la specie;
- la varietà;
- la categoria di appartenenza:
- la provenienza della merce;
- il peso netto;
- il peso lordo;
ORTAGGI A FUSTO – PATATE –
Le patate devono avere le seguenti caratteristiche: morfologia uniforme con peso minimo di 60 gr. per ogni tubero e un massimo di 270 gr. (il peso minimo potrà essere inferiore soltanto per le patate novelle);
- devono essere selezionate per qualità e grammatura e le singole partite devono risultare formate da masse di tuberi appartenenti ad una sola cultivar;
- non devono presentare tracce di inverdimento epicarpale (presenza di solanina), la germogliazione incipiente (germogli ombra) né germogli filanti;
- non devono presentare tracce di xxxxxxxx xxxxxxxxxx, maculosità brune nella polpa, cuore cavo, attacchi peronosporici, virosi, attacchi da insetti o altri animali, ferite di qualsiasi origine, aperte o suberificate, danni da trattamenti antiparassitari;
- devono risultare pulite, cioè senza incrostazioni terrose o sabbiose aderenti o sciolte in sacco, non devono avere odore o sapore particolari di qualunque origine, avvertibili prima o dopo la cottura; non devono essere sottoposte a trattamenti antigermogliativi (es. radiazioni).
Per le patate di produzione nazionale, continentale e insulare, sono ammessi gli imballaggi d’uso nel mercato locale (tele ed imballaggi lignei), mentre per il prodotto estero, le partite devono essere confezionate in tela di canapa o juta con imboccatura cucita, cartellinate e impiombate.
ART. 19
Utilizzo di prodotti biologici
L’Amministrazione Comunale, conformemente a quanto previsto dall’art.59 della legge finanziaria n.488 del 23.12.1999, richiede l’impiego di prodotti biologici, tipici e tradizionali
nonché di quelli a denominazione protetta certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento.
I prodotti biogogici obbligatoriamente richiesti sono:
pasta;
In sede di offerta, le imprese partecipanti potranno proporre nella proposta migliorativa al
n.5 del prospetto, l’utilizzo di prodotti biologici aggiuntivi rispetto a quelli obbligatoriamente richiesti la presente Capitolato tra i seguenti:
• riso;
• legumi.;
• olio extra vergine d’oliva.
ART. 20
Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale ed essere eseguite secondo il Manuale aziendale di Autocontrollo Igienico ai sensi della normativa vigente.
Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte:
□ tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere cucinati, devono essere sottoposti a scongelamento in celle frigorifere a temperatura compresa tra 0° e 4°C, ad eccezione dei prodotti che vengano cotti tal quali;
□ la porzionatura delle carni crude deve essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata;
□ tutte le vivande devono essere cotte in giornata;
□ il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata in alternativa può essere impiegato un
prodotto confezionato sottovuoto e recante il bollo DOP;
□ il lavaggio ed il taglio della verdura deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al consumo;
□ le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la cottura;
□ le fritture tradizionali per immersione in olio non devono essere effettuate;
□ ogni cottura analoga alla frittura, deve essere realizzata in forni a termo convezione (frittate, cotolette,polpette, ecc.);
□ la carne trita deve essere macinata nella giornata di consumazione;
□ i legumi secchi devono stare in ammollo per 24 ore con almeno 2 ricambi d’acqua;
□ per la cottura devono essere impiegati solo pentolame in acciaio inox e non possono essere utilizzate pentole in alluminio;
□ la preparazione dei piatti freddi deve avvenire con l’ausilio di mascherine e guanti monouso. La
conservazione dei piatti freddi precedentemente al trasporto deve avvenire ad una temperatura
compresa tra 1 ° e 10°C in conformità al D.P.R. n. 327/80;
□ devono essere tassativamente evitati ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già cotti.
Art. 21
Prestazioni obbligatorie a carico della impresa affidataria
Sono a carico dell’Impresa aggiudicataria:
1. la messa a disposizione del locale da adibire a centro di cottura munito di tutte le autorizzazioni necessarie a norma di legge, con a suo carico canoni, utenze e ogni altro onere gestionale e l’assunzione di ogni responsabilità in caso di gestione del servizio in assenza di tali autorizzazioni ;
2. l’acquisto e lo stoccaggio dei generi alimentari e di quanto necessario per l’assolvimento del servizio;
3. la rilevazione delle prenotazioni pasti;
4. la predisposizione giornaliera di apposita bolla di consegna indicante data, Scuola e n° dei pasti distribuiti, (pasti bambini, docenti, non docenti), distinti per tipologia di scuola, controfirmata dal personale scolastico;
5. la preparazione, cottura, confezionamento e porzionatura di pasti ed alimenti vari, nonché la distribuzione ai tavoli mediante appositi vassoi e carrelli portavivande;
6. il trasporto dei pasti dal centro cottura in possesso della stessa alle scuole in automezzi e contenitori, conformi alle norme vigenti in materia, assicurando che la
temperatura dei cibi caldi, al momento dell’arrivo in mensa, non scenda mai al di sotto dei 60°/65° C, così come disposto dal D.P.R. 327/80 (Titolo II, art. 31);
7. la fornitura del materiale e prodotti necessari per la somministrazione dei pasti. In particolare, ogni utente dovrà essere fornito di una tovaglietta di carta, di un bicchiere, piatti e posate regolarmente sterilizzati o, in alternativa, monouso conformi alla normativa vigente;
8. la sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati;
9. il lavaggio e stivaggio di vassoi, contenitori, stoviglie, posaterie, ecc. ;
00.xx raccolta differenziata dei rifiuti da conferire alla impresa concessionaria del servizio;
00.xx pulizia e la disinfezione giornaliera dei locali adibiti a refettorio nonché di quelli adiacenti utilizzati a qualsiasi titolo dall’aggiudicatario;
00.xx fornitura di tutto il materiale necessario per le pulizie e la sanificazione di cui ai punti precedenti compreso il sapone liquido, detergente, disinfettante, asciugamani a perdere e quant’altro necessario;
00.xx fornitura di attrezzature,arredi e suppellettili che dovessero risultare necessarie per il regolare svolgimento del servizio;
14.l’obbligo di esporre i Menù presso ciascuna Scuola in cui si svolgerà il servizio, affinché tutti gli interessati possano prenderne visione;
15.l’obbligo di nominare un Responsabile del servizio, di esperienza e professionalità adeguate, sempre reperibile, dotato di telefono cellulare, per mantenere i rapporti con gli uffici comunali.
L’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere, inoltre, prima dell’avvio del servizio mensa:
a) alla richiesta e all’ottenimento di tutte le autorizzazioni sanitarie ed amministrative necessarie per l’espletamento del servizio;
b) a garantire il rispetto degli obblighi assicurativi previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza, prevenzione incendi, previdenze antinfortunistiche e assicurazione sociale.
Art. 22
Automezzi e contenitori per il trasporto dei pasti
Le attrezzature utilizzate per la veicolazione, il trasporto e la conservazione dei pasti caldi e freddi devono essere conformi al D.P.R. n. 327/80 e garantire il mantenimento costante delle temperature prescritte.
Il pasto caldo dovrà arrivare nelle sedi di consumo in condizioni sensoriali ottimali.
In ogni caso, la temperatura dei cibi caldi, al momento dell’arrivo in mensa, non dovrà mai scendere al di sotto dei 60°/65° C, così come previsto dal D.P.R. 327/80 (Titolo II, art. 31).
E’ fatto obbligo alla impresa di immettere i cibi non appena cucinati negli appositi contenitori in acciaio inox con coperchio ermetico. Le confezioni così prodotte dovranno essere depositate ancora calde, in contenitori termici chiusi atti a mantenere la temperatura ottimale prevista dall’attuale normativa fino al momento della consumazione del pasto presso i singoli plessi secondo gli orari stabiliti dal calendario scolastico. Su ciascun contenitore termico dovrà essere apposta una etichetta riportante la data ed il luogo di produzione, il nome del plesso scolastico destinatario nonché la ragione sociale della impresa appaltatrice e la tipologia degli alimenti contenuti con riferimento al menù del giorno.
I contenitori termici devono essere in grado di mantenere il pasto caldo ad una temperatura non inferiore a 60°/65° C ed il pasto freddo ad una temperatura inferiore o uguale a 10°C.
Dovrà essere sempre a disposizione nel Centro cottura e presso i punti di distribuzione un termometro a infusione per il controllo della temperatura degli alimenti.
Preparazioni e derrate di tipo diverso saranno confezionate ciascuna in contenitori diversi per evitare possibili contaminazioni, dividendo nettamente gli alimenti che devono mantenere temperature elevate da quelli che devono essere consumati crudi o comunque freddi.
Analogamente si provvederà al confezionamento in contenitori differenti, con caratteristiche analoghe a quelle sopra citate,ma in mono porzione per le diete speciali.
Ai fini dell’espletamento del servizio, sia il centro cottura, sia i mezzi e sia i contenitori adibiti al trasporto dovranno essere in possesso delle autorizzazioni in materia di igiene di cui al Regolamento CE n. 852/2004.
E’fatto obbligo di provvedere giornalmente alla pulizia e settimanalmente alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati, in modo tale che dai medesimi non derivi insudiciamento o contaminazione crociata da sostanze estranee agli alimenti trasportati. Eventuali carenze riscontrate saranno sanzionate ai sensi dell’art. 32 del presente Capitolato.
Art. 23
Norme igienico – sanitarie
Il servizio dovrà essere attuato con la più scrupolosa osservanza delle norme igieniche e profilattiche atte ad evitare che si possano avere inconvenienti di sorta e ciò in relazione a: qualità, conservazione, confezione e somministrazione di cibi ed ingredienti; pulizia dei locali di refettorio e di deposito, dei mezzi di trasporto, delle stoviglie e suppellettili da tavola e da cucina; ai requisiti del personale da utilizzare.
In sede di offerta la impresa dovrà relazionare su come intende garantire il contenimento del rischio microbiologico, nonché la pulizia e l’igiene degli ambienti utilizzati per il servizio di refezione.
L’Impresa si impegna al rispetto di tutte le disposizioni in materia igienico-sanitaria dettate dal competente servizio dell’AUSL.
Art. 24 Cauzione definitiva
A garanzia del mancato o inesatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, la impresa affidataria è tenuta a prestare, prima della stipulazione del contratto, una garanzia fideiussoria pari al 10% dell’importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d’asta superiore al 10% verrà applicata la disciplina di cui all’art. 113 del D.Lgs. 163/2006. La fideiussione può essere bancaria o assicurativa o rilasciata, ai sensi del D.Lgs.
31.7.2007 n. 113, dagli intermediari finanziari di cui all’art. 75, Co. 3, del suddetto decreto. Lo svincolo della cauzione avverrà a fine rapporto contrattuale, una volta adempiute le prestazioni contrattuali.
La impresa aggiudicataria dovrà, inoltre, stipulare polizza assicurativa R.C.T. con massimali adeguati al numero dei fruitori del servizio mensa per danni a persone e/o cose che dovessero verificarsi per inadempienze o negligenze della impresa medesima durante l’espletamento del servizio mensa.
Art. 25 Interruzione del servizio
L’interruzione del servizio per cause di forza maggiore, non darà luogo a responsabilità alcuna da entrambe le parti, se comunicata tempestivamente alla controparte. Lo sciopero del personale della impresa non costituisce causa di forza maggiore. L’abbandono del servizio non giustificato da cause di forza maggiore costituisce causa di risoluzione del contratto e di applicazione delle penali previste in tal caso.
Art. 26
Divieto di cessione e subappalto
Il soggetto affidatario è tenuto ad eseguire in proprio la prestazione prevista nel contratto. Il contratto non può essere ceduto o subappaltato, in tutto o in parte, a terzi a pena di nullità.
I concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo devono eseguire le prestazioni nella percentuale corrispondente alla quota di partecipazione al raggruppamento.
Art. 27
Obblighi in materia di sicurezza
L’Appaltatore si fa carico di adottare opportuni accorgimenti tecnici, pratici ed organizzativi volti a garantire la sicurezza sul lavoro dei propri addetti e di coloro che dovessero collaborare, a qualsiasi titolo, con gli stessi .In particolare assicura la piena osservanza delle norme sancite dal D.Lgs.n.81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
Prima della stipulazione del contratto, l’Appaltatore dovrà presentare la propria valutazione dei rischi con relativo piano di sicurezza ai sensi del D.lgs.n.81/2008 e s. m .i. nonché a provvedere agli ulteriori adempimenti ivi previsti.
L’Impresa dovrà attenersi, inoltre, alle prescrizioni contenute nel documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI) redatto in ottemperanza a quanto previsto dall’art.26 del D.Lgs 81/2008.
Il documento è predisposto dall’Amministrazione con la finalità di evidenziare le varie attività interferenti e le misure da adottare per eliminare o ridurre i relativi rischi.
I costi di interferenza per l’espletamento di tale servizio sono pari ad euro 0.01= a pasto in relazione alle modalità operative del servizio. Viene attribuita espressa facoltà all’appaltatore di effettuare apposita verifica su possibili evidenziazioni di ulteriori rischi da interferenze che saranno così valutati in sede di stipula del contratto.
ART. 28
Obbligo di sopralluogo
Dovrà essere effettuato, a pena di esclusione, un sopralluogo obbligatorio nei locali adibiti a refettorio in cui sarà svolto il servizio di refezione. A tale scopo le ditte concorrenti dovranno contattare l’Amministrazione comunale e in particolare l’Ufficio Pubblica Istruzione, (080 4836270 080 4836271) per concordare le visite che dovranno aver luogo entro i 10 giorni antecedenti alla data di scadenza della presentazione dell’offerta. Il sopralluogo dovrà essere effettuato dal Legale rappresentante o Direttore Tecnico dell’Impresa o da un loro incaricato dipendente dell’Impresa e munito di formale delega scritta. In caso di RTI o Consorzi Ordinari di concorrenti costituiti o costituendi, il sopralluogo dovrà essere eseguito dall’Impresa designata o designando capogruppo.
La dichiarazione di avvenuto sopralluogo, sottoscritta dalla impresa concorrente e da un incaricato della stazione appaltante, dovrà essere inserita nel plico dell’offerta, precisamente nella busta dei documenti .
Art. 29
Obblighi in materia di tracciabilità finanziaria
L’Impresa in caso di aggiudicazione si impegna ad assolvere tutti gli obblighi in materia di tracciabilità dei movimenti finanziari di cui all’art. 3 della Legge 136/2010 e s.m.i..
Il mancato rispetto degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari, oltre alle sanzioni specifiche, comporta la nullità assoluta del contratto, nonché determina la risoluzione di diritto del contratto nel caso di mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni.
In particolare, l’Impresa dovrà:
□ utilizzare per tutte le transazioni relative al presente appalto, comprese le transazioni verso i propri subcontraenti, il/i conto/i corrente/i dedicato/i alle commesse pubbliche;
□ inserire nei contratti sottoscritti con i subcontraenti, a pena nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra richiamata;
□ dare immediata comunicazione alla Stazione Appaltante e alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo della Provincia ove ha sede la Stazione Appaltante, qualora avesse notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’art. 3 legge 136/2010;
□ qualora nel corso dell’appalto si dovessero registrare modifiche rispetto ai dati comunicati in sede di stipulazione contrattuale, darne comunicazione alla Stazione appaltante entro 7 giorni;
□ riportare il codice CIG assegnato in tutte le comunicazioni e operazioni relative alla gestione contrattuale e, in particolare, nelle fatture che verranno emesse.
Art. 30 Pagamenti
Il corrispettivo giornaliero è dato dal prodotto del prezzo unitario di aggiudicazione per il numero dei pasti effettivamente erogati.
La fatturazione avverrà mensilmente, alla fine di ogni mese di servizio, con iva a carico dell’Amministrazione Comunale come per legge.
La fattura presentata dalla impresa aggiudicataria dovrà indicare:
□ il numero dei pasti erogati mensilmente cosi distinti: numero totale pasti erogati agli alunni;
numero totale pasti erogati al personale scolastico; il prezzo unitario di aggiudicazione;
l’iva nella percentuale dovuta per legge;
l’importo totale da liquidare.
Inoltre, l’impresa aggiudicataria dovrà inviare tramite e-mail. xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx un elenco riepilogativo in formato excel indicando:
□ il numero dei pasti erogati agli alunni in ogni singola scuola;
□ il numero dei pasti erogati al personale scolastico in ciascun plesso;
□ i giorni di effettivo servizio effettuati nel mese di riferimento;
La liquidazione del corrispettivo avverrà entro 60 giorni dalla presentazione della fattura, salva verifica di regolarità contributiva a mezzo DURC.
Art. 31 Responsabilità dell’Appaltatore
L’impresa appaltatrice risponderà direttamente dei danni alle persone o alle cose comunque provocati nell’esecuzione del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza titolo di rivalsa o di compensi da parte del Comune. L’Appaltatore è responsabile di qualsiasi danno ed inconveniente causati direttamente all’Amministrazione od a terzi dal personale addetto al servizio e di ogni altro danno ed inconveniente dipendente dalla gestione del servizio stesso.
Art. 32 Controlli e inadempienze
L’Amministrazione (dirigente o suo delegato) comunale, per mezzo dei suoi incaricati, siano essi dipendenti comunali, rappresentanti dei genitori comunicati dalle direzioni scolastiche, amministratori, sia tramite l’AUSL, o altri incaricati, ha diritto ad effettuare in qualsiasi momento dei controlli sull’andamento del servizio. Tutti i controlli potranno essere sia visivi sia analitici e potranno riguardare tutte le fasi dei processi lavorativi, di approvvigionamento, di distribuzione, di cottura, di confezionamento, di trasporto, distribuzione e consumazione.
Nel caso di violazione degli obblighi previsti dal contratto e dal presente capitolato l’A.C., previa
contestazione delle inadempienze relative ad esecuzione di procedure o di erogazione di servizi, applicherà a suo insindacabile giudizio penali di € 1.000,00, € 2.000,00 o € 4.000.000, relativamente alla prima, seconda e terza contestazione. Dette somme saranno detratte dalla fattura del mese successivo alla contestazione medesima. Qualora una inadempienza grave si ripeta per almeno tre volte il Comune avrà la facoltà di risolvere il contratto ai sensi delle norme vigenti in materia.
Art. 33 Risoluzione del contratto
L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di chiedere, ai sensi dell’art. 1456 del c.c., la risoluzione del contratto, con apposita dichiarazione di volontà in tal senso, nei seguenti casi:
□ mancata attivazione del servizio alla data stabilita;
□ sospensione, anche parziale, del servizio, esclusi i casi di forza maggiore (debitamente comprovati);
□ ripetute inosservanze delle norme di cui al presente capitolato;
□ cessione totale o parziale del contratto;
□ xxxxxxx, durante la durata del contratto, del possesso dei requisiti prescritti dalla vigente normativa;
□ inosservanza del CCNL di riferimento e mancato pagamento delle spettanze economiche al personale dipendente;
□ mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni ai sensi della legge n. 136/2010.
In caso di risoluzione il servizio verrà affidato al concorrente che segue nella graduatoria e si procederà all’incameramento della cauzione definitiva prestata, salvo il risarcimento di eventuali maggiori danni.
Art. 34 Spese contrattuali
Oltre a tutte le spese obbligatorie e prescritte dalla vigente normativa ed a quelle specificate dal capitolato, sono a carico dell’impresa appaltatrice tutte le spese di bollo, scritturazione, copie di eventuali registrazioni e ogni altro onere necessario alla stipulazione del contratto.
Art. 35 Foro competente
Qualsiasi controversia che dovesse eventualmente insorgere nell’esecuzione del contratto è attribuita in via esclusiva alla giurisdizione del Foro di Taranto.
Art. 36 Privacy
Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. 196/2003, nella procedura di gara saranno rispettati i principi di riservatezza delle informazioni fornite in conformità a quanto disposto dal D.Lgs. 196/2003 e successive modificazioni, compatibilmente con le funzioni istituzionali, le disposizioni di legge e regolamenti concernenti i pubblici appalti e le disposizioni riguardanti il diritto di accesso ai documenti ed alle informazioni.
Art. 37 Rinvio
Per quanto non espressamente previsto dal presente Capitolato, si fa riferimento al bando di gara nonchè alle disposizioni normative vigenti che regolano la materia (D.Lgs. 163/2006 e s.m. – DPR 207/2010 e s.m.).