VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL "BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA" CON SEDE IN VERONA
Repertorio n. 55252 Raccolta n. 19940
VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL "BANCO POPOLARE
- SOCIETÀ COOPERATIVA" CON SEDE IN VERONA
Repubblica Italiana L'anno 2010 (duemiladieci) il giorno 13 (tredici)
del mese di dicembre alle ore quattordici e minuti trenta
In Verona, Piazza Nogara n. 2, nella sede del Banco Popolare, io dott. Xxxxx Xxx- xxxxx Xxxxxxx, Notaio in Verona, iscritto nel ruolo del Collegio Notarile di Verona, procedo a redigere il presente atto relativo al verbale dell’Assemblea Straordinaria del:
BANCO POPOLARE - Società cooperativa, con sede in Verona, Xxxxxx Xxxxxx x. 0, codice fiscale, partita I.V.A. e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Vero- na 03700430238, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, iscritto al- l'Albo delle Banche, Capogruppo del Gruppo Bancario Banco Popolare, iscritto nel- l'apposito Albo al n. 5668,
convocata il giorno 11 (undici) dicembre 2010 (duemiladieci) in Verona, presso il Quartiere Fieristico (Padiglione 7b) dell'Ente Autonomo Fiere di Verona, Viale del- l'Industria-Ingresso "E", alle ore 9.00, per dare pubblica fede di quanto in appresso. Si costituisce in atto il signor:
- Fratta Pasini avv. Xxxxx, nato a Verona il 30 luglio 1956, domiciliato a Lazise (VR), xxxxxxxx Xxxxxx x. 0/X, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Banco Popolare Società Cooperativa, sopra meglio identificato,
della cui identità personale e veste io Notaio sono certo. Sono presenti altresì i signori:
- Xxxxx Xxxxxx, nato a Verona il 20 agosto 1942, domiciliato in Xxxxxx, Xxx Xxxxx x.
0;
- Xxxxxxx Xxxxxxx, nato a Verona il 31 agosto 1970, domiciliato in Verona, Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxx x. 0,
quali scrutatori nominati dall’Assemblea e autorizzati a sottoscrivere il verbale, della cui identità personale io Notaio sono certo.
Su richiesta del costituito avv. Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx redigo il verbale che segue conte- nente il resoconto dello svolgimento dell’Assemblea.
VERBALE
dell’Assemblea straordinaria in seconda convocazione, per le ore 9.00, tenutasi in Verona, presso il Quartiere Fieristico (Padiglione 7b) dell'Ente Autonomo Fiere di Ve- rona, Viale dell'Industria-Ingresso "E", il giorno 11 (undici) dicembre 2010 (duemila- dieci),
del BANCO POPOLARE - Società cooperativa, con sede in Verona, Xxxxxx Xxxxxx
x. 0, codice fiscale, partita I.V.A. e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Verona 03700430238, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, iscritto all'Albo delle Banche, Capogruppo del Gruppo Bancario Banco Popolare, iscritto nel- l'apposito Albo al n. 5668.
Io xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, Notaio in Verona, iscritto al ruolo del Collegio Nota- rile di Verona, sono qui intervenuto per raccogliere il verbale dell'Assemblea della Società indetta in seconda convocazione in questo luogo, per questo giorno ed ora, per deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Proposta di eliminazione dell’indicazione del valore nominale espresso delle azio- ni della Società. Modifiche degli artt. 6 e 53 dello Statuto sociale e ulteriori delibe- razioni inerenti e conseguenti.
2) Proposta di attribuzione al Consiglio di Gestione della delega, ex art. 2443 cod. civ., di aumentare, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, a pa- gamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale entro il periodo di 24 mesi dalla data della deliberazione assembleare, per un importo massimo complessivo di Euro 2 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie da offrire in opzione agli aventi diritto, con ogni più ampia facoltà di stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati, mo- dalità, termini e condizioni dell’operazione, ivi compresi il prezzo di emissione, comprensivo di eventuale sovrapprezzo delle azioni stesse, ed il godimento. Mo- difiche dell’art. 6 dello Statuto sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti.
3) Proposta di modifica degli articoli 4 bis, 20, 22, 23, 24, 38.1.3, 41.1 e 43 dello Sta- tuto sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Aderendo alla fattami richiesta io Notaio dò pertanto atto di quanto in appresso:
Alle ore 9 e minuti 2 assume la presidenza dell'Assemblea a norma dell'art. 26 dello Statuto sociale il Presidente del Consiglio di Sorveglianza avv. XXXXX XXXXXX XXXXXX, nato a Verona il 30 luglio 1956, sopra meglio generalizzato.
Quindi il Presidente informa che sono state ottemperate le formalità di convocazione dell'Assemblea e che:
- la presente Assemblea è stata regolarmente convocata, a' sensi dell'art. 22 dello Statuto sociale, in prima convocazione per venerdì 10 (dieci) dicembre 2010 (duemiladieci) e in seconda convocazione per sabato 11 (undici) dicembre 2010 (duemiladieci) alle ore 9,00, mediante avviso pubblicato in data 30 ottobre 2010 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Parte II n. 129, su un quotidiano a diffusione nazionale, oltre che su altri quotidiani a diffusione locale e sul sito In- ternet del Banco, a norma dell’art. 84 del Regolamento Emittenti e dell’art. 22 dello
Statuto sociale; il predetto avviso è stato altresì portato a conoscenza dei soci a- venti diritto con lettera del 26 ottobre 2010;
- la sala assembleare è costituita da due sale attigue e comunicanti tra loro, con ca- pienza sufficiente per ospitare i soci partecipanti con frequenza alternata, soddi- sfacendo le esigenze di sicurezza richieste; come in precedenti circostanze, oltre al servizio bar, è stata allestita un'apposita area dove sarà in funzione un servizio di ristoro; tali aree sono parti integranti della sala assembleare. Tutti gli spazi sono dotati di adeguati impianti audio e video e di postazioni per la registrazione dei so- ci contrari ed astenuti;
- in corso di assemblea si effettuano riprese e registrazioni dei lavori assembleari sia per verificare il regolare svolgimento degli stessi sia per la verbalizzazione.
Il Presidente informa altresì che l'Assemblea di prima convocazione del giorno 10 (dieci) dicembre 2010 (duemiladieci) non ha avuto luogo in mancanza del numero legale previsto a norma di Statuto e pertanto l'Assemblea stessa si riunisce oggi in seconda convocazione e dichiara che alle ore 9 e minuti 4 sono presenti o regolar- mente rappresentati - per deleghe che rimangono acquisite agli atti sociali – numero
1.518 (millecinquecentodiciotto) soci su numero 216.327
(duecentosedicimilatrecentoventisette) iscritti a libro soci da almeno 90 (novanta) giorni, e che pertanto l'Assemblea straordinaria è validamente costituita in seconda convocazione, essendo il quorum costitutivo, a norma dell'art. 24 dello Statuto socia- le, pari ad 1/200 (un duecentesimo) dei soci aventi diritto di voto, e quindi ad oggi pa- ri al numero minimo di 1.082 (milleottantadue) soci.
L’elenco dei soci presenti alle ore 9 e minuti 4 si allega al presente verbale sotto la lettera “A”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio.
Sono presenti i Consiglieri di Sorveglianza signori:
Castellotti xxxx. Xxxxx Xxxxxx, Vice Presidente Vicario, Comoli prof. Xxxxxxxx, Vice Presidente; Coccoli xxxx. Xxxxxxxxxx, Erba xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, Filippa p.chim. Xxxxxx, Xxxxxx xxxx. Xxxx Xxxxx, Xxxxx p.ind. Xxxxxx, Manzonetto prof. Xxxxxx, Xxxxxx not. Xxxxxxxx, Xxxxxxx dott. Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx x.xx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx dott. Xxxxx, Sonato xxxx. Xxxxxxx, Squintani not. Xxxxxx, Veronesi dott. Xxxxxx e Xxxxxx dott. Xxxxxxx, oltre al Presidente. I Consiglieri di sorveglianza Buffelli xxxx. Xxxxxxxx e Buzzi dott. Xxxxxx sono entrati nella sala assembleare rispettivamente alle ore 9,07 e 9,26.
Sono presenti i Consiglieri di Gestione signori:
Coda prof. Xxxxxxxx, Presidente, Saviotti dott. Xxxx Xxxxxxxxx, Consigliere Delegato e Vice Presidente, Xxxxxxxx dott. Xxxxxxx, Xxxxxxxx rag. Xxxx, Xxxxx dott. Xxxxx, De Ange- lis dott. Xxxxxxxx, Di Maio dott. Xxxxxxxx, Faroni dott. Xxxxxxxx, Xxxxxxxx rag. Xxxxxx- xx, Pezzoni rag. Xxxxx e Romanin Jacur dott. Xxxxxxx.
Non risultano presenti il Consigliere di sorveglianza rag. Xxxx Xxxx Xxxx ed il Con- sigliere di gestione xxxx. Xxxxxx Xxxxxx.
Da' atto che per i soci ammessi all'Assemblea è stata effettuata, su loro richiesta, la “comunicazione”, valida come biglietto di ammissione, ai sensi dell'art. 23 dello Sta- tuto.
L'elenco nominativo dei partecipanti, in proprio o per delega, ivi compresi i rappre- sentanti di persone giuridiche e di minori, via via sopravvenuti all’Assemblea, con in- dicazione del numero delle azioni depositate ai fini dell'intervento, viene allegato al presente verbale sotto la lettera "B”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me No- taio; si allega sotto la lettera “C”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio, l’indicazione del numero dei dipendenti soci con il possesso azionario complessivo.
Il Presidente propone:
- di nominare segretario il Notaio Xxxxx Xxxxxxxx Cilione, con sede in Verona, per redigere il verbale dell'Assemblea straordinaria;
- di designare a scrutatori i soci signori Xxxxx Xxxxxx, nato a Verona il 20 agosto 1942, domiciliato a Verona, Via Tosca n. 5, e Xxxxxxx Xxxxxxx, nato a Verona il 31 agosto 1970, domiciliato in Verona, Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxx x. 0, i quali sotto- scriveranno il verbale dell'Assemblea con il Presidente ed il Notaio;
- di designare a scrutatori altresì i signori Xxxxxxxx Xxxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, incaricati di coordinare le operazioni di voto palese nelle due sale assembleari;
- di designare ad assistenti per le operazioni di voto palese n. 61 (sessantuno) soci, dei quali:
- n. 41 (quarantuno) incaricati di presidiare le postazioni allestite nelle sale per la registrazione dei soci contrari ed astenuti;
- n. 20 (venti) incaricati di seguire le votazioni palesi per alzata di mano e di indi- rizzare i soci contrari ed astenuti alle postazioni più vicine per la registrazione; l'elenco completo dei nominativi degli scrutatori e degli assistenti, previa sottoscri- zione dei comparenti e di me Notaio, viene allegato al presente verbale sotto la let-
tera “D”;
- di consentire la presenza in Assemblea di ospiti autorizzati (i revisori, i rappresen- tanti degli organi di informazione, esponenti del settore bancario, economico e fi- nanziario, espressamente invitati, nonché tecnici e personale dipendente del Ban- co Popolare e delle controllate, investiti di compiti di servizio); tutti gli ospiti saran- no registrati e muniti di apposita tessera di identificazione diversa da quella dei so- ci aventi diritto a voto e non avranno diritto di partecipare alle votazioni, né di par- tecipare alla discussione; per essi è stata allestita una zona riservata.
Il Presidente sottopone a votazione le proposte ed invita i Soci favorevoli ad espri-
mersi per alzata di mano; invita poi i contrari ad esprimersi per alzata di mano e a recarsi alle postazioni per la registrazione; invita infine gli astenuti ad esprimersi per alzata di mano registrandosi presso le apposite postazioni.
Terminate le operazioni di voto, il Presidente, alle ore 9 e minuti 9 dichiara che han- no votato numero 1.625 (milleseicentoventicinque) soci, di cui favorevoli numero 1.623 (milleseicentoventitre), nessun contrario, astenuti numero 2 (due) e pertanto dichiara le proposte approvate a maggioranza.
L’elenco nominativo dei soci votanti, favorevoli, contrari ed astenuti viene allegato al presente verbale sotto la lettera “E”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me No- taio.
Il segretario, gli scrutatori e gli assistenti accettano.
Il Presidente richiama all'attenzione degli intervenuti il disposto dell'art. 23 dello Sta- tuto sociale circa l'esercizio del diritto di voto, precisando che:
- per l'intervento in assemblea e per l'esercizio del voto è necessario che la qualità di socio sia posseduta da almeno novanta giorni decorrenti dall'iscrizione a libro soci;
- il socio ha un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute;
- il socio può farsi rappresentare solo da altro socio avente diritto di intervenire in as- semblea mediante delega scritta;
- ogni socio può rappresentare solo un altro socio, salvo i casi di rappresentanza le- gale;
- non possono ricevere delega i Consiglieri di Sorveglianza, i Consiglieri di Gestione e i dipendenti del Banco Popolare come pure gli amministratori, sindaci, dipendenti di società direttamente o indirettamente controllate, compresa la società incaricata della revisione legale, il responsabile della revisione e coloro che rientrino in una delle altre condizioni di incompatibilità previste dalla legge;
- la delega non può essere rilasciata in bianco e quindi nella stessa deve risultare il nome del rappresentante;
- la firma del delegante deve essere autenticata da un pubblico ufficiale o da un di- pendente del Banco o di società del Gruppo.
Fa presente poi che, a norma di legge, il diritto di voto non può essere esercitato da coloro:
- che partecipino al capitale di una Banca: (i) con azioni o quote acquisite in misura superiore al 10% (dieci per cento) senza autorizzazione (articoli 19 e 24 del D.Lgs. 385/93 come modificato dal D.Lgs. 21/2010); (ii) che abbiano omesso le comuni- cazioni alla Banca d'Italia ed al Banco in relazione ad operazioni di acquisto o ces- sione di azioni (articoli 20, comma 1 e 24 del T.U.B.); (iii) che non risultino posse- dere i requisiti di onorabilità prescritti per i partecipanti al capitale delle Banche (D.M. n. 144/1998);
- che detengano azioni quotate in misura superiore al 2% (due per cento) omettendo le prescritte comunicazioni (articolo 120 T.U.F.);
- che, partecipando ad accordi o xxxxx xxxxxxxxxxx, abbiano omesso le comunicazioni previste (articolo 20, comma 2 e 24 T.U.B. e articolo 122 T.U.F.).
A tale proposito, il Presidente, sulla base di quanto risulta dal libro soci e dalle se- gnalazioni inviate a CONSOB, dichiara:
- che non risultano esservi soci che si trovino nelle situazioni impeditive sopra indica- te e che non sono pervenute segnalazioni al riguardo;
- di non essere a conoscenza dell'esistenza di situazioni, accordi o patti per l'eserci- zio concertato del diritto di voto (articolo 85 del Regolamento Emittenti e articolo 20 del D.Lgs. 385/93);
- che risultano possedere azioni in misura superiore al 2% (due per cento) del capita-
le sociale, i seguenti azionisti:
- Blackrock Investment Management (UK) Ltd con il 3,53% del capitale sociale pari a numero 22.631.788 azioni (comunicazione del 6 dicembre 2009 ex articolo 000 X.X.X.);
- Xxxxxx Xxxx (Xxx Xxxxxxx Xxxx xx Xxxxxx) con il 2,08% del capitale sociale pari a numero 13.339.287 azioni (comunicazione del 20 settembre 2010 ex articolo 120 T.U.F.);
- UBS A.G. con il 2,44% del capitale sociale pari a numero 15.649.472 azioni (co- municazione del 30 novembre 2010 ex articolo 120 T.U.F.);
- che, in relazione all'articolo 30 del D.Lgs. 385/93, risultano esservi numero due a- zionisti ed un socio che possiedono azioni in misura superiore allo 0,50% (zero virgola cinquanta per cento) del capitale sociale per complessive numero 13.449.775 azioni; nel corso dell'esercizio a tutti gli interessati è stata formalmente comunicata la loro posizione che è suscettibile, nei casi previsti, di essere regola- rizzata nei termini di legge.
Il Presidente invita i Soci presenti a segnalare eventuali situazioni comportanti l'esclu- sione dal diritto di voto. Invita pertanto il socio che si ritenesse in situazione di esclu- sione dal voto a restituire al Notaio il cartellino colorato da utilizzare per le votazioni palesi.
Dichiara che, in questo momento, non risultando casi di esclusione, tutti i soci pre- senti, in proprio o per delega, sono ammessi al voto.
Il Presidente, anche avvalendosi di immagini proiettate sugli schermi, sottopone all’Assemblea la seguente proposta organizzativa omnicomprensiva, così articolata:
- modalità delle votazioni palesi: esse si effettueranno per alzata di mano, con invito ai soci ad esibire l'apposito cartoncino ricevuto all'atto dell'ammissione all'Assem-
blea, di colore giallo per esprimere un voto, di colore azzurro per esprimere due vo- ti, secondo il seguente ordine: prima i soci favorevoli, poi i soci contrari e da ultimi i soci astenuti; i contrari e gli astenuti dovranno essere, nell’ordine, registrati presso le apposite postazioni avvalendosi di procedura elettronica che consenta di rilevare i loro nominativi, il tutto per ottemperare alle vigenti disposizioni legislative e rego- lamentari che prevedono l’identificazione, oltre che per documentare la loro legitti- mazione all'eventuale impugnativa;
- modalità di intervento alla discussione finalizzate ad un ordinato svolgimento dei lavori:
- i soci intenzionati a prendere la parola dovranno registrarsi al tavolo presso il No- taio a partire dall’inizio della trattazione di ciascun punto all’ordine del giorno e non oltre lo scadere dei primi venti minuti dall’apertura di ogni discussione, esclu- sivamente per la trattazione dell’argomento in quel momento in esame, salva comunque la facoltà del Presidente di procedere, per l’assenza di richieste di in- tervento, alla chiusura della discussione sul punto all’ordine del giorno;
- i soci che hanno presentato richiesta di intervento sono pregati, al momento del- l'apertura di ogni discussione, di accomodarsi per tempo nelle prime file della sala in posti appositamente riservati, per consentire di ridurre i tempi di attesa tra un intervento e l’altro;
- al fine di garantire la possibilità di prendere la parola a tutti coloro che lo richie- dano, la durata di ciascun intervento, per tutti i soci, ivi compresi i portatori di de- lega, è fissata in tre minuti;
- i rappresentanti delle istituzioni delle città di storico riferimento delle banche fon- datrici presenti in Assemblea potranno essere chiamati per primi, in quanto soci, a prendere la parola all'apertura della discussione, e, ove non presenti, a prende-
re la parola con priorità rispetto agli altri interventi;
- gli ospiti non hanno diritto né di intervento né di voto;
- il Presidente ha facoltà e responsabilità di interrompere il collegamento audio allo scadere del tempo stabilito per ciascun intervento, con accensione dell'apposita luce rossa;
- il socio potrà avere la parola solo dopo l’apertura della discussione e su chiamata del Presidente: l’intervento dovrà riguardare esclusivamente argomenti attinenti il punto dell'ordine del giorno in discussione;
- il Presidente si riserva, in relazione ai singoli interventi, di richiedere al Notaio, qualora opportuno, di riportare integralmente nel verbale quanto dichiarato.
- dare per lette le relazioni illustrative del Consiglio di Gestione sugli oggetti indicati
ai punti 1, 2 e 3 dell'ordine del giorno contenenti i prospetti sinottici delle modifiche statutarie che riportano il raffronto tra il testo vigente ed il testo proposto, al fine di dare ampio spazio alle discussioni, riservandosi di effettuarne una sintesi che ri- chiami i punti più significativi delle rispettive proposte; le Relazioni sono contenute nel fascicolo a stampa distribuito ai soci intervenuti, e precisamente la Relazione sulla proposta di aumento di capitale con delega al Consiglio di Gestione, previa eliminazione dell'indicazione del valore nominale espresso dalle azioni della Socie- tà, di cui agli oggetti 1 e 2 dell'ordine del giorno, è riportata da pagina 10 a pagina 21 e la Relazione sulle ulteriori modifiche statutarie, di cui all'oggetto 3 all'ordine del giorno, è riportata da pagina 24 a pagina 30;
- trattare congiuntamente, considerata la stretta connessione degli argomenti, gli og- getti 1 e 2 all'ordine del giorno sottoponendoli comunque, al termine della discus- sione, a votazioni separate;
- trattare ed approvare in blocco le proposte di ulteriori modifiche statutarie di cui al-
l'oggetto 3 dell'ordine del giorno, così come complessivamente approvate dalla Banca d'Italia.
Quindi il Presidente sottopone all'approvazione dell'Assemblea le modalità di vota- zione e di intervento testé illustrate; l'omissione della lettura delle Relazioni illustrati- ve sulle proposte all'ordine del giorno ivi compresi i prospetti sinottici sulle modifiche statuarie, salvo una sintetica illustrazione di ciascuna; la trattazione congiunta degli Oggetti 1 e 2 all'ordine del giorno; nonché la trattazione ed approvazione in blocco delle proposte di modifiche statutarie di cui all'Oggetto 3 dell'ordine del giorno.
Dichiara che tutti i soci presenti, in proprio o per delega, sono ammessi al voto non essendo fino ad ora pervenute segnalazioni di situazioni comportanti l’esclusione al diritto di voto a norma di legge.
Egli ricorda che i soci contrari ed astenuti devono registrare il proprio nominativo presso le apposite postazioni distribuite nelle sale in ottemperanza alle vigenti dispo- sizioni legislative e regolamentari, oltre che per documentare la loro legittimazione all'eventuale impugnativa.
Il Presidente sottopone a votazione le proposte ed invita nell’ordine i soci favorevoli ad esprimersi esibendo il cartoncino, poi i soci contrari, ad esibire il cartoncino e a registrarsi alle postazioni, invita infine gli astenuti ad esibire il cartoncino effettuando analoga registrazione.
Terminate le operazioni di voto, il Presidente, alle ore 9 e minuti 19 dichiara che han- no votato numero 1.970 (millenovecentosettanta) soci, di cui favorevoli numero 1.968 (millenovecentosessantotto), nessun contrario, ed astenuti numero 2 (due) e pertanto dichiara le proposte approvate a maggioranza.
L’elenco nominativo dei soci votanti viene allegato al presente verbale sotto la lettera “F”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio.
Prima di iniziare i lavori assembleari il Presidente rivolge un saluto ed un ringrazia- mento a tutti i soci intervenuti e in modo particolare alle Autorità presenti.
Il Presidente constata che alle ore 9 e minuti 21 i soci presenti, in proprio o per dele- ga, aventi diritto al voto, il cui elenco nominativo si allega al presente atto sotto la let- tera “G”, sottoscritto dai comparenti e da me Notaio, sono numero 2.097 (duemilano- vantasette), superiore al quorum costitutivo di numero 1.082 (milleottantadue) soci, e pertanto dichiara che è possibile iniziare i lavori.
Ricorda che in sede di costituzione dell'Assemblea è stato approvato di trattare con- giuntamente, per logica connessione di argomenti, gli Oggetti 1 e 2 all'ordine del giorno, sottoponendoli a votazioni separate.
Il Presidente passa pertanto a trattare i seguenti argomenti dell’ordine del giorno, dandone lettura:
"1) Proposta di eliminazione dell’indicazione del valore nominale espresso delle a-
zioni della Società. Modifiche degli artt. 6 e 53 dello Statuto sociale e ulteriori delibe-
razioni inerenti e conseguenti.
2) Proposta di attribuzione al Consiglio di Gestione della delega, ex art. 2443 cod.
civ., di aumentare, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, a paga-
mento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale entro il periodo di 24
mesi dalla data della deliberazione assembleare, per un importo massimo comples-
sivo di Euro 2 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione
di azioni ordinarie da offrire in opzione agli aventi diritto, con ogni più ampia facoltà di
stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati, modalità, termini e con-
dizioni dell’operazione, ivi compresi il prezzo di emissione, comprensivo di eventuale
sovrapprezzo delle azioni stesse, ed il godimento. Modifiche dell’art. 6 dello Statuto
sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti.".
Il Presidente ricorda che, come precedentemente approvato, da questo momento e non oltre lo scadere dei venti minuti dopo l'apertura della discussione, i soci possono iscriversi al tavolo presso il Notaio per poter intervenire sugli argomenti di cui agli Oggetti 1 e 2 all'ordine del giorno, attenendosi alle modalità di intervento già appro- vate; egli inoltre ricorda che i soci i quali hanno presentato richiesta di intervento so- no pregati, al momento dell'apertura della discussione, di prendere posto nelle prime file loro riservate; che al fine di garantire la possibilità di intervenire a tutti coloro che lo richiederanno, la durata di ciascun intervento, per ciascun socio, compresi i porta- tori di delega, è fissata in tre minuti; che gli ospiti non hanno diritto di intervenire né di votare; che il Presidente ha facoltà e responsabilità di interrompere la comunica- zione audio allo scadere del tempo stabilito per ciascun intervento e che il Socio po- trà avere la parola solo dopo l’apertura della discussione e su chiamata del Presi- dente e dovrà trattare esclusivamente argomenti attinenti i punti all'ordine del giorno in discussione.
Il Presidente quindi informa che le proposte attualmente in esame sono state appro-
vate dal Consiglio di Gestione nella seduta del 24 ottobre 2010 ed autorizzate in pari data dal Consiglio di Sorveglianza; dichiara che la Banca d'Italia con Provvedimento
n. 921280 del 6 dicembre 2010 ha rilasciato il nulla osta su tutte le proposte all'ordi- ne del giorno ed il prescritto accertamento sotto il profilo di Xxxxxxxxx in ordine alle modifiche degli articoli 6 e 53 dello Statuto sociale.
Il Presidente ricorda inoltre che come risulta dalla Relazione illustrativa la proposta di aumento di capitale contribuirà a porre il Gruppo nelle condizioni di far fronte al fab- bisogno derivante dal futuro rimborso degli strumenti finanziari ex art. 12 D.L. 185/08 (c.d. Tremonti Bond) e al riguardo informa che Banca d'Italia con Provvedimento n. 921390 del 6 dicembre 2010 ha autorizzato il Banco Popolare ai sensi dell’art. 12
comma 2 del citato Decreto al riscatto anticipato dei menzionati strumenti finanziari. Ricorda che la Relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sugli Oggetti 1 e 2 al- l'ordine del giorno è stata trasmessa a Consob nei termini di legge; depositata pres- so la sede sociale e presso Borsa Italiana nei quindici giorni che hanno preceduto l'Assemblea; resa disponibile sul sito internet del Banco in conformità alle vigenti di- sposizioni; fornita in copia ai soci che ne hanno fatto richiesta nel predetto periodo; distribuita in copia a stampa a tutti i soci intervenuti.
Il Presidente ricorda che in sede di costituzione l'Assemblea ha approvato, tra l'altro, di dare per lette le Relazioni illustrative, e che gli aspetti più salienti degli argomenti in esame verranno illustrati mediante sintesi esposte dal Presidente del Consiglio di Gestione e dal Consigliere Delegato mentre il Presidente dell’Assemblea si riserva di illustrare gli aspetti strategici, di esporre alcune considerazioni conclusive e di legge- re i testi di deliberazione.
Il Presidente invita il Presidente del Consiglio di Gestione ad esporre le proprie con- siderazioni.
Il prof. Xxxx, nel prendere la parola, saluta i Soci intervenuti porgendo loro il benve- nuto e ringraziandoli per la presenza a questa Assemblea Straordinaria chiamata a deliberare su una proposta di aumento del capitale sociale.
Nel precisare che sarà il Consigliere Delegato a chiarire i motivi alla base di questa operazione e a spiegare perché viene sottoposta proprio adesso (e non prima né dopo) e perché è di questo importo, prosegue ripercorrendo brevemente il cammino compiuto negli ultimi due anni e accennando a quello che resta da compiere per mantenere l’impegno che il xxxx. Xxxxxxxx ha preso sin dall’inizio del suo mandato, di fare della banca una “grande banca”, rispondente alle attese dei suoi territori, dei suoi clienti, dei suoi soci, dei suoi azionisti e dei suoi collaboratori. Al riguardo ri-
chiama la chiara direzione di marcia che il Gruppo sta seguendo e prosegue xxxxxx- ando alcuni tratti della “grande banca” che il management è impegnato a costruire, una banca di cui tutti andare orgogliosi.
Il Gruppo Banco Popolare è e vuole essere un gruppo di banche locali che hanno radici sane nei rispettivi territori e traggono ispirazione dai valori e dalla tradizione del credito popolare. Ciò significa assumere come centrali le relazioni con i soci e i biso- gni che essi esprimono: bisogni di supporto alle loro aziende, di protezione dei loro patrimoni, di servizi efficienti, di sostegno a iniziative mutualistiche e sociali locali, di canalizzazione della raccolta diretta verso impieghi produttivi preferibilmente nei loro territori. Ciò significa, ancora, guardare alle famiglie ed alle piccole imprese come ai due grandi bacini di utenza da coltivare con particolare impegno.
Nell’esercizio dell’attività creditizia – il core business del Gruppo – l’aspirazione è di fare bene banca, puntando ai livelli di eccellenza delle migliori banche commerciali del recente passato e indirizzando la finanza e l’innovazione finanziaria al servizio dell’economia reale.
Per fare bene banca e vivere i valori del credito popolare, cruciale è il ruolo della Fi- liale e, in particolare, del Direttore di Filiale. La Filiale è come una piccola banca che ha la missione di presidiare e sviluppare una determinata “piazza”, facendosi amare dai propri clienti e conquistandone di nuovi, instaurando relazioni di clientela basate su professionalità e affidabilità e perseguendo obiettivi di redditività e di sviluppo so- stenibili. Il Direttore di Filiale, analogamente a un buon capo azienda, opera adegua- tamente supportato e alleggerito sul piano delle incombenze amministrative, vive la Filiale affidatagli come creatura sua e vi permane per un tempo indefinito e comun- que sufficiente per apprezzarne i reali progressi in termini di soddisfazione della clientela, valorizzazione dei collaboratori, quote di mercato e margini di intermedia-
zione.
Ancora, per fare bene banca in un gruppo formato da banche locali, cruciale è il ruo- lo della Capogruppo. Questa, con le sue strutture centrali, esercita il ruolo di indirizzo e coordinamento a supporto delle banche locali e di Banca Aletti, con lo scopo non soltanto di assicurarne l’operatività, ma di dare loro servizi migliori e a un costo infe- riore rispetto a quelli di cui potrebbero fruire se operassero come banche a sé stanti, senza fare parte di un grande gruppo bancario. Così si realizza l’idea all’origine della fusione tra i due gruppi bancari avvenuta nel 2007: quella di costituire una banca in grado di coniugare localismo e grande dimensione, posizionandosi, rispetto alle ban- che nazionali, con un vantaggio di radicamento nei territori e, rispetto alle banche lo- cali, con un vantaggio di efficienza operativa e di capacità di innovazione.
Da ultimo, nella visione che guida l’azione manageriale della banca, l’efficienza e il
taglio dei costi sono perseguiti com’è doveroso in presenza di un quadro macroeco- nomico come quello attuale, certo non favorevole all’industria bancaria; ma sono perseguiti con misure non traumatiche come si conviene a una banca popolare e a- vendo cura di liberare risorse da destinare per servire meglio la clientela e per lo svi- luppo di nuovi clienti. Non l’efficienza dunque perseguita ad ogni costo né lo sviluppo per il gusto di crescere contrassegna il cammino di trasformazione della banca: ben- sì il binomio “efficienza + sviluppo” all’interno di un “fare bene banca popolare” nei territori di elezione.
Per muovere nella direzione in precedenza indicata, l’azione manageriale nel corso degli ultimi due anni si è dispiegata lungo diverse direttrici. Al riguardo il prof. Xxxx accenna ad alcune fra le più significative:
- scioglimento dei nodi ereditati dalle passate gestioni, con particolare riferimento al problema Italease, che può ormai ritenersi sotto controllo, e ai crediti problematici
ex BPI, che a seguito di laboriose trattative sono stati messi essi pure sotto con- trollo;
- rafforzamento della struttura manageriale e formazione di una squadra coesa con valorizzazione dei collaboratori e limitati inserimenti dall’esterno. Si segnalano in particolare, a livello di strutture centrali, gli interventi sulle Direzioni Crediti, Retail, Corporate, Organizzazione, Audit e, nelle Banche del Territorio, i cambi al vertice della BPL e, più recentemente, della BPV-SGSP;
- miglioramento dei processi di gestione del credito, con il duplice obiettivo di abbat- tere il costo del credito e di dare un migliore servizio al cliente;
- rivitalizzazione della BPI e delle sue reti;
- rafforzamento del sistema dei controlli interni e focalizzazione sui processi di rimo- zione sistematica delle criticità evidenziate;
- rivalutazione del ruolo centrale delle Filiali. A questo riguardo si segnalano: l’impegno di formazione in materia di credito dei direttori di filiale e dei gestori; il progetto “rete al centro” lanciato con l’obiettivo di supportare e agevolare al mas- simo grado il lavoro delle Filiali; il progetto di razionalizzazione delle reti finalizzato ad allocare con chiarezza la responsabilità di presidio del territorio nelle singole “piazze”;
- crescita della produttività, con interventi strutturali volti a ridurre i costi delle attività produttive a parità di valore da esse generato per il cliente e/o a dare più valore al cliente interno o esterno a parità di costi;
- allargamento della base di clientela grazie a interventi organizzativi su reti, canali e modelli di servizio;
- rafforzamento patrimoniale. Si ricordano: la sottoscrizione dei cosiddetti Tremonti Bond per 1.450 milioni di euro, l’emissione del POC di un miliardo di euro; il fatico-
so lavoro volto a cedere “asset non core” a prezzi congrui, che ha avuto esiti limi- tati a motivo di un contesto di mercato fortemente penalizzante per il venditore.
Tutte queste direttrici sono cantieri tuttora aperti. Tuttavia alcune di esse sono in uno stadio avanzato o molto avanzato: è questo il caso delle direttrici che si riferiscono allo scioglimento dei nodi ereditati dalle passate gestioni, al rafforzamento della strut- tura manageriale, al miglioramento dei processi di gestione del credito, alla rivitaliz- zazione della BPI ed al rafforzamento del sistema dei controlli interni. Per altre inve- ce il cammino da percorrere è ancora lungo: è questo il caso dei processi di trasfor- mazione delle banche del territorio in banche “filiale centriche”, dei processi di cresci- ta della produttività e dei processi di sviluppo.
Quanto al rafforzamento del patrimonio, nel concludere il proprio intervento e prima di lasciare la parola al Consigliere Delegato, espone alcune brevi considerazioni: in primo luogo, l’aumento di capitale all’ordine del giorno di questa assemblea si inscri- ve nel percorso di trasformazione del Banco Popolare che è stato illustrato e che il management è impegnato a proseguire con grande slancio continuando a tenere la barra del timone diritta nella direzione di fare di questo gruppo una grande banca; in secondo luogo, il quadro normativo disegnato da Basilea 3 e il contesto macroeco- nomico di perdurante instabilità inducono a ritenere che sia giunto il momento di af- francarsi dai Tremonti Bond e di allinearsi da subito ai requisiti di Basilea 3; in terzo luogo, l’aumento di capitale farà del gran bene alla banca anche perché crea una condizione di tranquillità che consentirà al management di concentrarsi sui processi gestionali chiave e di dare impulso ad un percorso che, generando competitività e forza coesiva, non mancherà di dare i suoi frutti sul terreno di una robusta redditività e della capacità di remunerare soci e azionisti.
Nel sottolineare infine la propria personale convinzione che il percorso intrapreso e
perseguito con competenza e determinazione dal management della Banca non mancherà di portare soddisfazioni ai soci e agli azionisti in presenza di qualsiasi con- testo ambientale ed economico, il prof. Coda ringrazia e saluta i soci.
Il Presidente invita quindi il Consigliere Delegato, ad esporre la propria sintesi della proposta in esame.
Il xxxx. Xxxxxxxx rivolge un caloroso benvenuto ai presenti, ringraziando per la nume- rosa partecipazione, e precede il proprio intervento con la presentazione di alcune tabelle, visualizzate sugli schermi presenti in sala, che danno indicazioni relative all’aumento di capitale proposto. Commentando la prima tabella espone le fasi prin- cipali in cui si dispiegherà l’operazione in parola: il 14 dicembre prossimo, delibera da parte del Consiglio di Gestione del Banco, salva l’approvazione assembleare, dell’entità dell’aumento di capitale e, nei giorni immediatamente successivi, inoltro alla Consob della richiesta di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto relativo all’offerta in opzione delle azioni. Ottenuto il nulla osta, ragionevolmente entro la me- tà del mese di gennaio 2011, il documento verrà depositato consentendo di dare e- secuzione all’operazione. Passa quindi ad illustrare la seconda tabella contenente alcune informazioni sull’eliminazione del valore nominale delle azioni. Al riguardo fa presente che, in seguito alla riforma del Diritto Societario del 2003, è possibile emet- tere azioni prive dell’indicazione del valore nominale, passando da un valore nomina- le espresso ad un valore nominale implicito (o di parità contabile), risultante dal rap- porto tra l’ammontare complessivo del capitale sociale e il numero delle azioni in cir- colazione. Chiarisce che la proposta formulata all’assemblea prevede l‘eliminazione dallo Statuto sociale di ogni menzione relativa all’indicazione del valore nominale dell’azione, fermo restando che in nessun caso la c.d. parità contabile implicita, post aumento di capitale, può essere inferiore al valore minimo di 2 Euro.
Il Consigliere Delegato prosegue il proprio intervento sottolineando l’eccezionalità della situazione attuale, testimoniata anche dal fatto che la presente è la terza riu- nione assembleare dell’anno, e sottolinea come la richiesta di una delega per au- mentare il capitale sociale meriti un’approfondita illustrazione per essere compresa ed auspicabilmente condivisa. Egli condivide, infatti, le domande che i soci si pongo- no, alle quali le notizie di stampa non possono dare risposte esaustive: “perché un aumento di capitale, perché proprio adesso e perché del valore di 2 miliardi di euro”. Egli ricorda che al suo arrivo al Banco i problemi da affrontare erano numerosi e, tra questi, quello della patrimonializzazione era particolarmente sentito, ancor più se messo in relazione alla vicenda “Banca Italease”; già allora analisti ed investitori isti- tuzionali ipotizzavano la necessità di un intervento sul capitale.
Spiega che la strada prescelta è stata quella di valutare preventivamente la situazio- ne complessiva del Banco e di attendere l’evoluzione delle vicenda Italease indiriz- zando, nel contempo, la propria attività alla gestione delle emergenze e cercando contestualmente di migliorare i ratios patrimoniali con alcune dismissioni non strate- giche, quali la Banca Popolare di Mantova, Ducato, Delta e Istituto Centrale Banche Popolari.
Rileva che l’opportunità della sottoscrizione dei Tremonti Bond per un importo di 1,45 miliardi di euro aveva temporaneamente rasserenato gli analisti e le agenzie di rating, ma il loro costo elevato, pari a 123 milioni di euro all’anno, aveva imposto fin da subito il problema della trasformazione in equity in senso stretto. Aggiunge che anche le valutazioni sugli impatti derivanti dall’introduzione delle normative di Basilea 3 imponevano un’accelerazione nell’individuazione di una soluzione definitiva. A tal fine era stata sottoposta all’approvazione dell’assemblea dello scorso 30 gennaio l’emissione di un prestito convertibile “soft mandatory” di un miliardo di euro. Ram-
menta che tale iniziativa costituiva, comunque, soltanto il primo passo di un pro- gramma di rafforzamento patrimoniale che prevedeva, inoltre, alcune dismissioni di partecipazioni, anche bancarie, sulle quali erano pervenute manifestazioni di interes- se da parte di alcuni potenziali acquirenti. Purtroppo la sopravvenuta crisi greca ha riportato incertezze sui mercati con pesante coinvolgimento anche dell’industria ban- caria; in tale contesto Il Banco ha comunque perfezionato la cessione di Factorit e di Cassa di Risparmio di Pescara, ma si sono interrotti altri contatti relativi all’acquisizione di partecipazioni più importanti per le quali il corrispettivo offerto non è stato ritenuto congruo.
Il xxxx. Xxxxxxxx ritiene che tali considerazioni diano spiegazione anche del mutato o- rientamento rispetto allo scenario ipotizzato nell’assemblea dello scorso aprile che ancora escludeva un ricorso ad un aumento di capitale.
Se la situazione descritta già indirizzava verso un’operazione sul capitale, la spinta definitiva è arrivata dalla società di rating Moody’s che, dopo aver confermato nel lu- glio di quest’anno il rating A- con prospettive negative assegnato nell’anno 2009, nel settembre scorso ha ridotto il rating sulla “forza finanziaria”, esponendo il Banco al rischio di una riduzione del rating complessivo in caso di mancata adozione di ade- guate iniziative di rafforzamento entro il mese di aprile 2011. Fa presente che tale eventualità andava scongiurata per gli inevitabili impatti negativi sul costo del funding e, conseguentemente, sul conto economico del Gruppo.
Il xxxx. Xxxxxxxx esprime inoltre la propria convinzione che a breve, per l’approssimarsi delle più stringenti regole sul capitale previste da Basilea3, anche altri istituti di credi- to faranno ricorso al mercato.
Chiarite le motivazioni sottostanti all’aumento di capitale e alla sua tempistica, il Consigliere Delegato evidenzia quindi che l’importo previsto di due miliardi è deter-
minato dagli obiettivi precedentemente menzionati di procedere al rimborso anticipa- to dei Tremonti Bond e di rispetto dei parametri di Basilea 3. Egli conferma che è sta- to già costituito un Consorzio di banche a garanzia dell’aumento stesso che vede la partecipazione di 5 istituti di credito, 2 global coordinators - Xxxxxx Xxxxx e Medio- banca - e tre joint bookrunners - Credit Suisse, Goldman Sachs e Deutsche Bank - ai quali si sono aggiunti, in questi giorni, altri 9 istituti bancari, di cui uno italiano.
Il xxxx. Xxxxxxxx continua precisando che è da escludere ogni collegamento dell’aumento di capitale proposto a necessità di copertura di perdite di Italease. Le perdite del secondo trimestre della controllata sono infatti già state imputate al conto economico del Banco ed oggi Banca Italease presenta un patrimonio di 1,6 miliardi di euro, un Core Tier 1 ratio del 14% e un Total Capital ratio di circa il 16%.
Con riferimento alla richiesta disponibilità alla sottoscrizione del proposto aumento di capitale da parte dei soci, il xxxx. Xxxxxxxx individua come fattore decisivo la fiducia nello stesso Consigliere Delegato, nel management e nel fatto che le azioni intrapre- se possano veramente chiudere l’epoca del risanamento e guidare il Banco verso il definitivo rilancio. Egli riconosce, altresì, che tale fiducia va richiesta ai soci sulla ba- se dei risultati concreti ottenuti dal Banco e a tale riguardo ricorda che il conto eco- nomico al 30 settembre si è chiuso con un utile netto di 467 milioni di euro. Il dato è stato positivamente influenzato da poste straordinarie - tra cui la fair value option, in- trodotta dagli standard contabili internazionali - ma anche depurato da tali voci rima- ne, con un importo pari a 260 milioni di euro, un risultato apprezzabile che testimonia la vitalità del Banco, la sua capacità di servire il territorio supportando famiglie ed imprese in armonia e coerenza con i valori del credito popolare.
Prima di concludere il proprio intervento, il Consigliere Delegato informa i soci che si
sono iniziate a definire le linee guida di un piano industriale che sarà destinato a mi-
gliorare ulteriormente il profilo di redditività attraverso una serie di iniziative volte al rilancio commerciale, all’acquisizione di quote di mercato e all’aumento della base di clientela. In particolare il piano prevederà interventi sulla rete commerciale per mi- gliorarne l’efficienza, eliminando le sovrapposizioni ed intervenendo sulle filiali la cui performance presenta margini di incremento. Verrà valorizzato il ruolo del direttore di filiale, si interverrà sui modelli di servizio di offerta alla clientela, sia privata che im- prese. Proseguirà, inoltre, l’azione volta al contenimento dei costi, per compensare la riduzione strutturale dei ricavi e l’inasprimento del contesto competitivo. Al riguardo egli informa che proprio in data odierna è stato siglato un importante accordo sinda- cale che consentirà al Gruppo una riduzione degli organici di 500 risorse nel 2011, oltre alle 300 già in uscita nel 2010, che sarà realizzata prevalentemente con esiti volontari di chi ha già maturato il diritto alla pensione. Verranno infine prese in atten- ta considerazione ipotesi di modifica dell’articolazione societaria, al fine di migliorare l’efficienza operativa del Gruppo attraverso la fusione di alcune controllate bancarie minori.
A conclusione del proprio intervento il xxxx. Xxxxxxxx ribadisce che il Banco è in grado
di gestire i problemi che ancora coinvolgono l’Istituto, ed auspica che Banca Italease, gestionalmente già sotto controllo, riesca in tempi ragionevoli a definire le pendenze fiscali e legali che ancora ne appesantiscono il profilo.
Il 2011 sarà ancora un anno non facile che richiederà il massimo impegno per con- seguire risultati apprezzabili, ma ribadisce che il Gruppo è sano ed intenzionato a crescere per soddisfare al meglio i bisogni delle famiglie e delle imprese operanti sul territorio che costituiscono da sempre il suo punto di riferimento.
Il proposto aumento di capitale consentirà al Banco di lavorare con la tranquillità ne- cessaria al raggiungimento di livelli di reddito che permettano di ricambiare la fiducia
dimostrata dai soci con una remunerazione adeguata.
Il Consigliere Delegato termina, quindi, il proprio intervento ringraziando i soci a no- me di tutti i consiglieri e di tutta la dirigenza per il consenso dimostrato al Banco fino- ra e per il supporto che vorranno fornire anche in questa occasione.
Al termine dell’esposizione del Consigliere Delegato, prende la parola il Presidente per dichiarare l’intenzione di svolgere principalmente due considerazioni. La prima riguarda il tema del patrimonio che un tempo per le banche non costituiva oggetto di attenzione particolare, in quanto i requisiti patrimoniali erano poco stringenti in termi- ni quantitativi e non eccessivamente limitativi sotto il profilo qualitativo; la seconda riguarda la redditività che in passato era elevata e forniva gli incrementi patrimoniali necessari alla crescita degli attivi.
Egli ricorda che diversi investitori istituzionali, intervenendo in passate Assemblee, invitavano a distribuire dividendi cospicui riducendo il patrimonio “in eccesso”; in due momenti la Banca ha scelto consapevolmente un profilo patrimoniale molto basso, in occasione delle fusioni con la Banca Popolare di Novara e con la Banca Popolare Italiana, in quanto queste operazioni potevano presentare aspetti finanziariamente tollerabili soltanto in un contesto di profilo patrimoniale basso.
Il cambiamento repentino avvenuto con la crisi ha focalizzato l’attenzione sul tema del patrimonio e i rimedi preventivi introdotti con Basilea 3 per evitare il verificarsi di una nuova crisi hanno accentuato l’enfasi sui requisiti patrimoniali sia in termini quantitativi che in termini qualitativi. Con riferimento alla qualità del capitale, l’impatto più rilevante delle regole di Basilea 3 per le banche italiane deriva dalle prescrizioni relative alla fiscalità differita in ragione delle peculiarità del nostro sistema fiscale.
Come ha ricordato il xxxx. Xxxxxxxx, la strategia posta in atto dal Banco per contrastare la crisi ha comportato la realizzazione di alcune operazioni immediate di dismissione,
oltre al ricorso ai Tremonti Bond e all’emissione del Soft Mandatory, seguite dalla de- finizione di un programma di medio periodo di dismissioni di entità più rilevanti, ma non essenziali per la struttura distributiva del Banco che, consentendo di rimborsare i Tremonti Bond, avrebbero costituito lo strumento principale per la soluzione del pro- blema patrimoniale.
La crisi greca non ha però consentito di attuare ad un prezzo equo e senza intaccare le partecipazioni “core” le dismissioni previste ed il Banco è giunto pertanto alla de- terminazione di presentare la proposta all’Assemblea di aumento di capitale. La de- cisione è stata molto sofferta anche a livello personale da parte di tutti i componenti del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione; infatti gli esponenti e i manager hanno investito quote rilevanti del loro patrimonio personale e familiare in azioni del Banco. I manager, diversamente da quanto accaduto in altri gruppi bancari quotati e non, hanno sempre reinvestito per la totalità le azioni ad essi attribuite, ne hanno mantenuto la proprietà ed incrementato, con risorse proprie, la consistenza.
Il Presidente ritiene che la decisione assunta sia inevitabile e opportuna per la banca e, che senza percorrere questa strada, non sarebbe possibile affrontare con succes- so il cammino futuro del Banco.
Le ragioni addotte dal Consigliere Delegato sono state condivise con convinzione e determinazione dal Consiglio di Sorveglianza il quale ritiene che l’aumento di capita- le sia il presupposto per un piano industriale efficace, in qualche misura anzi lo po- stula, anche perché sarà necessario remunerare le nuove azioni andando a cogliere tutte le prospettive di redditività possibili in un contesto dove la marginalità per le banche sarà sicuramente molto inferiore rispetto al passato.
È lecito quindi aspettarsi un piano industriale di discontinuità, come precedentemen- te delineato in via di sintesi dal xxxx. Xxxxxxxx, definito con lo stesso coraggio con il
quale questa proposta di aumento di capitale è stata presentata all’Assemblea.
Il Presidente, concludendo, si dice sicuro che, superato questo momento, si potrà costruire in modo stabile una grande e moderna banca popolare in grado di affer- marsi sui mercati di riferimento.
In relazione all'esposizione appena conclusa, il Presidente presenta in sintesi le mo- difiche statutarie proposte di cui agli Oggetti 1 e 2:
eliminare il valore nominale dell'azione, modificando a tale fine l'art. 6 comma 1 e l'art. 53 comma 1 lett. b);
lasciare invariati i commi 2, 3, 4, 5, 6, 7 dell'art. 6, trattandosi di previsioni indipen- denti dall'eliminazione del valore nominale dell'azione;
abrogare l'attuale comma 8 dell'art. 6, per eliminare la clausola che si riferisce ad un aumento di capitale a servizio di un prestito obbligazionario convertibile scadu- to il 1° giugno 2010;
modificare l'attuale comma 9 per adeguare all'eliminazione del valore nominale dell'azione la clausola relativa ad un aumento di capitale a servizio di warrant e- messi dall'ex Banca Popolare Italiana;
abrogare l'attuale comma 10 dell'art. 6, per eliminare la previsione riguardante un aumento di capitale a servizio di un piano di stock option scaduto il 31 maggio 2010 senza che alcun diritto sia stato esercitato;
modificare gli attuali commi 11 e 12, relativi all'emissione di obbligazioni convertibi- li in azioni del Banco Popolare, per adeguare dette previsioni all'eliminazione del valore nominale dell'azione, con particolare riferimento alla disciplina del rapporto di conversione;
rinumerare i commi successivi al settimo in conseguenza dell'abrogazione dei commi 8 e 10.
Il Presidente informa infine i titolari di obbligazioni convertibili a seguito dell'emissio- ne effettuata nel febbraio di quest'anno che le modifiche agli ultimi commi dell'artico- lo 6 dello Statuto sono meramente consequenziali al rispetto di quanto previsto dagli elementi sostanziali e dal Regolamento del prestito obbligazionario “soft mandatory”. Il Presidente a questo punto, considerando l'espressa dispensa deliberata dall'As- semblea dalla lettura integrale della Relazione illustrativa del Consiglio di Gestione, dà lettura del seguente testo di deliberazione sulla proposta di eliminazione dell'in-
dicazione del valore nominale espresso delle azioni del Banco (Oggetto 1 all'ordine
del giorno), che riporta il testo definitivo dei commi degli artt. 6 e 53 dello Statuto so-
ciale soggetti a modifica:
“L’Assemblea Straordinaria dei Soci del Banco Popolare – Società Cooperativa:
- preso atto della relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sulle proposte di mo- difiche statutarie e delle proposte ivi formulate, approvate dal Consiglio di Sorve- glianza;
- preso atto del Provvedimento rilasciato da Banca d’Italia n. 921280 del 6 dicembre 2010;
delibera
- di eliminare l’indicazione del valore nominale espresso dalle azioni;
- di modificare, conseguentemente, gli articoli 6 e 53 dello Statuto sociale, secondo il testo sotto riportato:
Art. 6 Capitale Sociale
1. Il capitale sociale è variabile ed è rappresentato da azioni ordinarie prive di valore nominale, che possono essere emesse illimitatamente. In nessun caso, la “parità contabile implicita” delle azioni può essere inferiore al valore minimo di Euro 2,00. Le azioni sono nominative.
2. Comma invariato
3. Comma invariato
4. Comma invariato
5. Comma invariato
6. Comma invariato
7. Comma invariato
8. È già stato deliberato di dare attuazione ad un aumento del capitale sociale per un importo massimo di Euro 178.052.173,20, mediante emissione di massimo n. 49.458.937 azioni ordinarie prive di valore nominale, da eseguirsi non prima del 1° luglio 2008 e non oltre il 31 dicembre 2010, al servizio esclusivo della conversione dei “Warrant azioni ordinarie Banco Popolare 2005/2010 - ISIN IT0003872279” (i “Warrant”). Sono stati esercitati n. 1.667 Warrant a fronte dei quali sono state sotto- scritte ed emesse n. 876 azioni ordinarie per nominali Euro 3.153,60.
9. In data 30 gennaio 2010 l’Assemblea straordinaria ha deliberato di attribuire, ai sensi dell’art. 2420-ter cod. civ., al Consiglio di Gestione la facoltà di emettere in una o più volte, entro e non oltre il termine massimo di due anni dalla data della delibera- zione, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, obbligazioni convertibi- li in azioni ordinarie della Società per un importo massimo di Euro 1 miliardo, con conseguente aumento di capitale a servizio della conversione per un controvalore complessivo massimo di Euro 1 miliardo, comprensivo del sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie della Società prive di valore nominale, godimento rego- lare, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione, da porre al servizio esclusivo della conversione delle obbligazioni convertibili, da of- frire in opzione a tutti gli aventi diritto, con facoltà per il Consiglio di Gestione di stabi- lire il valore nominale, il prezzo di sottoscrizione e il rapporto di opzione delle obbli-
gazioni convertibili, l’importo della cedola da attribuire agli strumenti, il rapporto di conversione in azioni della Società, gli eventi e le modalità di aggiustamento del rap- porto di conversione, il regolamento delle obbligazioni convertibili, le modalità di con- versione e di rimborso nonché la durata, l’importo dell’aumento di capitale sociale a servizio della conversione, che complessivamente non potrà comunque eccedere il controvalore massimo di Euro 1 miliardo, il numero di azioni da emettere, nonché ogni altra modalità, termine e condizione dell’emissione e offerta delle obbligazioni convertibili e del conseguente aumento di capitale.
10. In attuazione della delega conferita giusta delibera dell’Assemblea straordinaria dei soci del 30 gennaio 2010, verbalizzata a rogito Notaio Xxxxx Xxxxxxxx Cilione di Verona in data 31 gennaio 2010, repertorio n. 54089, raccolta n. 19038, il Consiglio di Gestione, in data 2 febbraio 2010 e 25 febbraio 2010, ha deliberato di emettere numero 162.014.061 obbligazioni convertibili, del valore nominale di euro 6,15 cia- scuna, per l’importo nominale complessivo pari ad euro 996.386.475,15 da offrire in opzione a coloro che, alla data di inizio del periodo di sottoscrizione, risulteranno es- sere azionisti della Società e/o portatori delle obbligazioni convertibili del prestito de- nominato “Banco Popolare Prestito Obbligazionario Convertibile subordinato (“TDF”) 4,75% 2000/2010 – ISIN IT 0001444360”, secondo, rispettivamente, il rapporto di numero una obbligazione convertibile per ogni numero quattro azioni della Società possedute, e secondo il rapporto di numero quarantatre obbligazioni convertibili per ogni numero quattrocento obbligazioni convertibili denominate “Banco Popolare Pre- stito Obbligazionario Convertibile subordinato (“TDF”) 4,75% 2000/2010 – ISIN IT 0001444360” possedute. Conseguentemente, sempre in esecuzione della suddetta delega, il Consiglio di Gestione ha deliberato di aumentare il capitale sociale a servi- zio della conversione delle obbligazioni per l’importo massimo di Euro
996.386.475,15, da liberarsi anche in più riprese mediante l’emissione di massime numero 276.774.021 azioni ordinarie della Società, prive di valore nominale, godi- mento regolare, aventi le stesse caratteristiche delle azioni della Società in circola- zione alla data di emissione e da porre al servizio esclusivo della conversione delle obbligazioni convertibili.
Tutto quanto sopra precisandosi che, a seguito della eliminazione del valore nomina- le espresso deliberata dall’assemblea del giorno 11 dicembre 2010, il rapporto di conversione delle obbligazioni di cui al presente comma si intende stabilito in una a- zione ordinaria emessa a fronte di un incremento di capitale pari ad Euro 3,60, per ogni obbligazione convertibile di valore nominale pari ad Euro 6,15 presentata alla conversione.
Art. 53 Riserva statutaria
1. La riserva statutaria si forma:
a) con il prelevamento annuo degli utili di cui all’articolo 52;
b) con la differenza tra il valore nominale delle azioni (quale “parità contabile implici- ta” risultante dal rapporto tra l’ammontare complessivo del capitale sociale e il nume- ro delle azioni in circolazione) e il prezzo di emissione stabilito annualmente ai sensi dell’articolo 6 e altresì con i proventi relativi alla tassa di ammissione a socio;
c) con i dividendi scaduti non esatti entro il quinquennio;
d) con altri proventi eventuali;
- di conferire al Consiglio di Gestione e per esso al Presidente ed al Consigliere De- legato, anche disgiuntamente tra loro, nei limiti di legge, ogni e più ampio potere per provvedere a quanto necessario per l’attuazione delle deliberazioni nonché per a- dempiere alle formalità necessarie affinché tutte le deliberazioni adottate in data o- dierna ottengano le approvazioni di legge e in genere tutto quanto occorra per la
completa esecuzione delle deliberazioni stesse, con ogni e qualsiasi potere a tal fine necessario e opportuno, nessuno escluso ed eccettuato, compreso quello di appor- tare alle intervenute deliberazioni quelle modificazioni, rettifiche o aggiunte di carat- tere non sostanziale necessarie per l’iscrizione nel Registro delle Imprese, anche in relazione alle eventuali indicazioni dell’Autorità di Xxxxxxxxx.".
Quindi il Presidente dà lettura del seguente testo di deliberazione sulla proposta di
conferire delega al Consiglio di Gestione di aumentare il capitale sociale (oggetto 2
all'ordine del giorno):
“L’Assemblea straordinaria dei Soci del Banco Popolare – Società Cooperativa:
- esaminata la relazione del Consiglio di Gestione e le proposte ivi formulate, appro- vate dal Consiglio di Sorveglianza;
- preso atto del Provvedimento rilasciato da Banca d’Italia n. 921280 del 6 dicembre 2010;
delibera
1. di attribuire, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, la facoltà al Consiglio di Ge- stione di aumentare, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, a pa- gamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale, entro il periodo di 24 mesi dalla data della presente deliberazione, per un importo massimo complessivo di Euro 2 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di a- zioni ordinarie da offrire a pagamento in opzione agli azionisti ed ai portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%”, con ogni più ampia facoltà per il Consiglio di Gestione di stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati, modalità, termini e condizioni dell’operazione, ivi incluso il prezzo di emissione delle nuove azioni (compreso l’eventuale sovrapprezzo) e il godimento; il prezzo di emissione, ove ne ricorrano le
condizioni, potrà essere pari al prezzo teorico ex diritto (theoretical ex right price – TERP) delle azioni ordinarie di Banco Popolare, calcolato secondo le metodologie correnti e sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati in un periodo di almeno 3 giorni di borsa aperta antecedenti alla determinazione del prezzo di emis- sione e scontato nella misura che sarà stabilita dal Consiglio di Gestione sulla base delle condizioni di mercato prevalenti al momento del lancio effettivo dell’operazione, dei corsi di borsa dell’azione ordinaria Banco Popolare nonché delle prassi di merca- to per operazioni similari, fermo, in ogni caso, il rispetto della parità contabile implici- ta minima post esecuzione dell’aumento di capitale di Euro 2,00;
2. di modificare l’art. 6 dello Statuto sociale, in conseguenza della deliberazione che precede, mediante l’inserimento di un nuovo undicesimo comma, nel testo riportato come segue:
“In data 11 dicembre 2010 l’Assemblea straordinaria ha deliberato di attribuire, ai sensi dell’art. 2443 del codice civile, la facoltà al Consiglio di Gestione di aumentare, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, a pagamento e in via scindi- bile, in una o più volte, il capitale sociale, entro il periodo di 24 mesi dalla data della deliberazione, per un importo massimo complessivo di Euro 2 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie da offrire a paga- mento in opzione agli azionisti ed ai portatori delle obbligazioni del prestito obbliga- zionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%”, con ogni più ampia facoltà per il Consiglio di Gestione di stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra in- dicati, modalità, termini e condizioni dell’aumento di capitale, tra i quali il prezzo di emissione delle azioni stesse (compreso l’eventuale sovrapprezzo) e il godimento; il prezzo di emissione, ove ne ricorrano le condizioni, potrà essere pari al prezzo teori- co ex diritto (theoretical ex right price – TERP) delle azioni ordinarie di Banco Popo-
lare, calcolato secondo le metodologie correnti e sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati in un periodo di almeno 3 giorni di borsa aperta antecedenti alla determinazione del prezzo di emissione e scontato nella misura che sarà stabili- ta dal Consiglio di Gestione sulla base delle condizioni di mercato prevalenti al mo- mento del lancio effettivo dell’operazione, dei corsi di borsa dell’azione ordinaria Banco Popolare nonché delle prassi di mercato per operazioni similari, fermo, in ogni caso, il rispetto della parità contabile implicita minima post esecuzione dell’aumento di capitale di Euro 2,00”;
3. di conferire al Consiglio di Gestione e per esso al Presidente ed al Consigliere De- legato, anche disgiuntamente tra loro, nei limiti di legge, ogni e più ampio potere per provvedere a quanto necessario per l’attuazione delle deliberazioni nonché per a- dempiere alle formalità necessarie affinché tutte le deliberazioni adottate in data o- dierna ottengano le approvazioni di legge e in genere tutto quanto occorra per la completa esecuzione delle deliberazioni stesse, con ogni e qualsiasi potere a tal fine necessario e opportuno, nessuno escluso ed eccettuato, compreso quello di appor- tare alle intervenute deliberazioni quelle modificazioni, rettifiche o aggiunte di carat- tere non sostanziale necessarie per l’iscrizione nel Registro delle Imprese, anche in relazione alle eventuali indicazioni dell’Autorità di Vigilanza, compreso l’incarico di depositare presso il competente Registro delle Imprese lo Statuto sociale aggiornato in relazione all’esecuzione dell’aumento di capitale”.
Terminata la lettura, il Presidente dichiara aperta la discussione congiunta sui punti 1
e 2 all'ordine del giorno, informando che il Consigliere Delegato e, se del caso, il Chief Financial Officer, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx, nonché lo stesso Presidente risponde- ranno ai soci che hanno preso la parola al termine di tutti gli interventi.
Il Presidente ricorda che come precedentemente approvato in sede di costituzione
dell'Assemblea, i soci intenzionati a prendere la parola dovranno registrarsi al tavolo presso il Notaio non oltre lo scadere dei primi venti minuti dall'apertura della presente discussione e cioè entro le ore 10 e minuti 45 con facoltà e responsabilità del Presi- dente di interrompere l'audio allo scadere del tempo stabilito; gli interventi dovranno essere attinenti gli argomenti 1 e 2 all'ordine del giorno e dovranno avere una durata non superiore a tre minuti per tutti i soci, compresi i portatori di delega, ed il socio po- trà avere la parola dopo la chiamata del Presidente.
Come preannunciato all’apertura dei lavori egli chiama ad intervenire i sindaci di No- vara e Lodi in attesa dell’arrivo anche del Sindaco di Verona.
Prendono nell’ordine la parola i Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Sindaco di Novara, Xxxxxxx Xxxxxxx, Sindaco di Lodi, Xxxxxxxx Xx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, il Sindaco di Vero- na, Xxxxxx Xxxx, che rappresenta il socio Comune di Verona, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxx- xxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xx Xxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xx- xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xx- xxxxx Xxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx- xx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx.
Interviene Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Sindaco di Novara, che esprime la sua emozione nel partecipare ad un’assemblea costituita dai rappresentanti dei territori e delle rispetti- ve banche che in questi anni hanno trovato la convergenza nel Banco Popolare.
Il socio ricorda il dibattito e le perplessità suscitate nella città di Novara quando si
profilò l’ipotesi della fusione tra la Banca Popolare di Novara e quella di Verona e la propria ferma convinzione - unitamente a quella dell’allora sindaco Xxxxxxx Xxxxxx- no - della validità del progetto.
Sottolinea, quindi, come il tempo abbia smentito gli iniziali dubbi e come - grazie al top management locale - la banca si sia rafforzata sul territorio.
Il sindaco riferisce che la città di Novara, come tutte le città italiane, attraversa un momento difficile a causa della crisi economica che ha investito il Paese e ritiene che per far fronte ad essa sia necessario un sistema bancario attento alle evoluzioni del sistema lavorativo, del sistema economico e di un nuovo sistema sociale. Ricordan- do che a Novara si è creato un binomio molto forte tra amministrazione comunale e banca del territorio, auspica che si possa avviare un percorso che porti alla città un nuovo benessere ed un nuovo sviluppo, anche attraverso l’ulteriore rafforzamento della Fondazione del territorio che distribuisce alla città risorse necessarie per finan- ziare progetti meritevoli e pregevoli.
Con riferimento alla relazione del xxxx. Xxxxxxxx, il socio esprime il proprio apprezza- mento per la trasparenza e l’onestà intellettuale con le quali il Consigliere Delegato ha manifestato le difficoltà, le necessità e le motivazioni che rendono necessario l’aumento di capitale, condividendone il progetto, in considerazione del bisogno di un sistema bancario che abbia la capacità operativa di sostenere le famiglie e le impre- se.
In conclusione il socio ribadisce il proprio impegno, in qualità di sindaco, affinché questo progetto di aumento del capitale venga ben recepito dal territorio novarese.
Prende la parola Xxxxxxx Xxxxxxx, Sindaco di Lodi, che reputa l’aumento di capitale uno snodo fondamentale per il futuro della Banca e riconosce che si è arrivati con grande responsabilità a questo aumento dopo avere affrontato un percorso impegna-
tivo inserito in un contesto di grande crisi economica.
Esalta l’importanza dei territori che hanno dato origine alle tre Banche fondatrici. Evidenzia come la Banca stia dimostrando capacità di miglioramento, di redditività, di raccolta, di impieghi, tenuto conto delle realtà territoriali, delle imprese e dei ri- sparmiatori.
Offre un ringraziamento ai dipendenti della Banca Popolare di Lodi per il grande im- pegno, al Consiglio di Amministrazione, all’Amministratore Delegato ed a tutto il management.
Manifesta approvazione per l’aumento del capitale e per le finalità ad esso connes- se, in quanto crede che serva a mantenere la natura popolare del Gruppo.
Si congeda quindi augurando un buon lavoro che prosegua in linea con le scelte che oggi si discutono.
Interviene il socio Xxxxxxxx Xx Xxxxxxxx il quale afferma che due anni fa circa, raccogliendo le preoccupazioni di alcuni soci, ha fondato, con il dottor Xxxxx ed il dott. Cervato, Unibanco, l’unione investitori Banco Popolare, che nel giro di pochis- simo tempo ha raccolto centinaia di adesioni; questo ha permesso di essere più at- tenti e più vicini alle attività dell’Istituto, apprezzando così lo sforzo notevole di tutto il management nella risoluzione dei problemi. Dichiara peraltro che i risultati non sono stati adeguati agli sforzi profusi. Per quanto riguarda l’aumento di capitale su cui oggi si è chiamati a deliberare, afferma che tutti i soci dell’Unibanco sono fermamente convinti che questa operazione sia importante, necessaria e vitale per la nostra So- cietà. Volgendo lo sguardo al nostro Istituto ed alle strategie avviate, desidera rivol- xxxx un ringraziamento particolare al Presidente ed al xxxx. Xxxxxxxx per il grande im- pegno e le decisioni, anche coraggiose, assunte. Prosegue dichiarando che il Banco ha bisogno di professionalità, di equilibrio, di esperienza. Si rivolge ai signori consi-
xxxxxx chiedendo di allontanare le paure e di concretizzare le speranze, ricostituendo così quella realtà bancaria positiva, in cui ci si identificava non solo per interesse, ma anche per affetto. Ricordando, infine, che un tempo la Banca Popolare di Verona, la banca del Presidente Xxxxxxx e del Direttore Xxxxxxxxxx si associava sempre alla pa- rola “sicurezza”, si rivolge al signor Presidente chiedendo se questa associazione potrà essere ancora valida in futuro.
Prende la parola la socia Xxxxxxx Xxxxxxx la quale chiede al xxxx. Xxxxxxxx quali siano le conseguenze per gli azionisti dell’abolizione del valore nominale delle azioni.
Prosegue chiedendo il motivo per cui il Banco attui questa politica e che vantaggi ne possa ottenere.
Dichiarando che il valore delle azioni rappresenta una frazione del capitale sociale, afferma di sentirsi in un certo senso garantita da questo stesso valore nominale. E- sprime, quindi, timore che l’eliminazione del valore nominale possa portare ad una ulteriore discesa del corso dell’azione.
Xxxxxxxx, quindi, avere spiegazioni in merito.
Scusandosi per il ritardo interviene il Sindaco di Verona, Xxxxxx Xxxx, il quale esordi- sce comparando la nostra Banca ad una grande famiglia, sia dal punto di vista dei meccanismi del voto capitario caratteristico delle banche cooperative, sia perché le- gata al territorio delle varie Banche del Gruppo.
Propone quindi ai soci di sostenere con fiducia il Gruppo in questo difficile momento. Riferendosi poi alla preoccupazione sul valore di mercato dell’azione del Banco ma- nifestata dalla socia nell’intervento precedente, fa presente che il deprezzamento è conseguenza della critica situazione internazionale e della speculazione.
Pertanto ritiene che la decisione di attuare un aumento di capitale sociale così mas- siccio sia una scelta coraggiosa e lungimirante, nella convinzione che nel futuro an-
che altre banche seguiranno la medesima strategia .
Conclude dunque sollecitando l’unità tra soci, azionisti e relative città di riferimento in questo momento di difficoltà.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxxx che richiede spiegazioni in merito all’affermazione del xxxx. Xxxxxxxx, pubblicata sui giornali, relativamente alla normalizzazione del Ban- co che porterebbe una redditività annuale di 8/900 milioni di euro. Il socio auspica la preminenza della difesa del valore dell’azione rispetto al desiderio di espansione del- la Banca, proponendo la vendita di una delle Banche e il non pagamento del divi- dendo sulle azioni stesse fino al 2013, senza ricorrere così all’aumento del capitale, al fine di incrementare il tier one e restituire i Tremonti Bond.
Quanto sopra consentirebbe, secondo il socio, di raggiungere l’obiettivo di valorizza- zione dell’azione senza diluirla in un enorme aumento di capitale con un azzeramen- to del valore nominale.
Il Vice Presidente della Fondazione Cariverona, Xxxxxxxx Xxxx, esprime il sostegno della Fondazione alla scelta, non facile ma giusta, oggi sottoposta all’approvazione dei soci.
Fondazione e Banco Popolare sono due realtà diverse; la Fondazione è un patrimo- nio collettivo, i cui frutti devono essere destinati all’utilità sociale. Il Banco è una grande banca operativa che tende giustamente a restare tale.
Sono realtà quindi diverse, prosegue il prof. Xxxx, che hanno qualche ragione di vici- nanza, se non altro perché sono due grandi realtà veronesi che si proiettano su terri- tori diversi: ad ovest la banca, ad est la Fondazione, ma con forti, comuni radici ve- ronesi che devono rimanere ed essere valorizzate; trattasi di mondi diversi, ma legati dall’idea di comuni modalità di organizzazione come società locali - i Sindaci lo han- no ricordato - che perseguono finalità collettive.
La vicinanza è nelle cose e nella realtà istituzionale ma non è per questo motivo che la Fondazione Cariverona sostiene questa decisione del Banco, bensì per scopo di conservazione nel tempo del proprio patrimonio e della partecipazione detenuta nel Banco. Nonostante le prospettive di investimento ancora incerte e le preoccupazioni che coinvolgono sia gli investitori istituzionali che le imprese e le famiglie, si ritiene che la scelta di patrimonializzazione del Banco sia giusta per garantire valore e red- ditività nel tempo e per assicurare il conseguimento dell’obiettivo di rafforzamento patrimoniale.
Il socio Xxxxxxx Xxxxxxx dichiara di essere azionista da 30 anni con un valore di carico del titolo a 13 euro e manifesta disappunto per il valore corrente di 3 euro.
Egli rimarca nuovamente di essere socio risparmiatore e correntista da 30 anni, e di aver creduto e apprezzato come molti ciò che rappresentava, nel tessuto sociale di Verona, la Banca, della quale peraltro non condivide l’operato degli ultimi anni.
Osserva che alla luce dei fatti contingenti, gli amministratori non sono cambiati ma chiedono nuovamente il sostegno dei soci al fine di “riparare i danni che hanno fatto”; lamenta altresì i lauti compensi di coloro che hanno lasciato la Banca, non giustifi- cando comunque il comportamento di coloro che sono rimasti.
Ritiene che la Banca abbia avuto delle perdite che ora non sa come ripianare, e te- me che ve ne siano ulteriori nonostante le rassicurazioni del dr. Saviotti.
Il socio lamenta le ripetute richieste di capitali ai soci, la mancata produzione di utili ed il pagamento di stipendi tramite proventi straordinari.
Conclude l’intervento considerando “indecorosa” la richiesta ai soci di approvare l’operazione proposta perché i risparmiatori come lui non hanno più fiducia nella ca- pacità di gestione del risparmio da parte dell’Istituto ed invita l’assemblea a non forni- re il proprio assenso.
Prende la parola il socio Xxxxxx Xxxxxx, Presidente dell’Associazione Azione Banco Popolare, ringraziando innanzitutto il Sindaco di Lodi il quale nel suo intervento non ha mancato di encomiare i dipendenti del Banco.
Condivide con il xxxx. Xxxxxxxx che l’operazione proposta rappresenta un’importante occasione di rilancio in considerazione dei positivi risultati conseguiti dall’Istituto al 30 settembre.
Si chiede perché quest’operazione non sia stata fatta prima della sottoscrizione dei Tremonti Xxxx con sicuro risparmio di risorse che si sarebbero potute trasformare in dividendi.
Nella relazione di accompagnamento alla situazione al 30 settembre, egli ricorda, si precisa che, considerato l’impatto positivo della cessione di Banca Caripe, dell’aumento di capitale proposto e al netto del rimborso dei Tremonti Bond, il tier one ratio si attesterebbe al 7%, in aumento all’8,1% con la conversione del prestito obbligazionario.
La relazione quindi attesta un livello di tutta tranquillità che l’Associazione da lui rap- presentata condivide. Conclude chiedendo chiarimenti e rassicurazioni circa quanto riportato dalla stampa sulla possibile vendita di banche del Gruppo.
Il socio Xxxxxxx Xxxxxx ipotizza alcuni calcoli in merito all’aumento di capitale, che suppone venga sottoscritto per 1 miliardo da investitori istituzionali e per 1 miliardo dai circa 220.000 soci, a ciascuno dei quali sarebbero mediamente richiesti circa
5.000 euro.
Ritiene che l’attuale situazione di difficoltà coinvolga, oltre al Banco Popolare, tutto il sistema bancario e quello delle famiglie.
Pertanto, a nome dell’Associazione Banca Viva da lui rappresentata, dichiara di con- cedere fiducia, chiedendo tuttavia al Consigliere Delegato, xxxx. Xxxxxxxx, di fare alcu-
ne scelte importanti rivedendo l’attuale sistema di governance duale, riorganizzando il gruppo, tagliando i costi e soprattutto predisponendo un piano industriale importan- te.
Conclude quindi esprimendo il proprio apprezzamento per il coraggio di aver propo- sto, in anticipo rispetto ad altri istituti bancari, l’aumento di capitale ma sottolineando la necessità di rispettare la fiducia accordata dai soci.
Interviene il socio Xxxxxxxx Xxxxxxxx che invita ad unire le forze al fine di sostenere la banca che, anche nei momenti di difficoltà vissuti negli anni passati, è sempre sta- ta vicina ai soci ed al territorio. Al riguardo, sottolinea il fatto che figli e nipoti potreb- bero in futuro rimproverare di non aver fatto tutto il possibile per aiutare la banca in questo momento di necessità.
Ribadisce pertanto l’invito ad unire con fiducia le forze a sostegno della banca, nell’interesse di Verona e del Paese e conclude affermando che anche la propria famiglia ed azienda sono vicine alla banca in questo momento.
Interviene il socio Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx il quale precisa che il suo intervento non riguarda tanto l’aumento di capitale quanto l’alluvione verificatasi in Veneto. Fa pre- sente che egli proviene da Xxxxxxxxxx d’Alpone e ricorda che la Banca Popolare di Verona ha attuato interventi per sostenere chi, come lui, ha subito danni a causa dell’alluvione: un plafond di 100.000.000 di euro per le famiglie e le piccole imprese colpite; la decisione di sospendere le rate dei mutui fino a 12 mesi sempre a benefi- cio delle famiglie e delle imprese; la somma di 100.000 euro donati ai comuni più colpiti; infine un ulteriore plafond di 10.000.000 di euro riservato alle famiglie sotto forma di prestiti personali per l’acquisto di beni di prima necessità. Il socio osserva che queste iniziative devono far riflettere sull’importanza di avere una grande banca legata al territorio: una circostanza da non sottovalutare perché significa lavoro, ri-
sorse per le imprese, sostegno alle attività del territorio, solidarietà. Conclude ringra- ziando la banca per quanto ha fatto e augurandosi che possa guardare con ottimi- smo al futuro.
Il socio Xxxxxx Xxxxxxxx ricorda che, detraendo dal patrimonio netto del Banco, pa- ri a 11 miliardi, cinque miliardi a titolo di avviamento e un miliardo di ulteriore svalu- tazione dei crediti, l’effettivo patrimonio si riduce a circa 5 miliardi.
Prosegue affermando che il precedente aumento di sei mesi fa è avvenuto con un concambio di 6,15 euro ad azione e con una valutazione del patrimonio di 4 miliardi. Il socio ritiene che l’aumento di capitale di 2 miliardi di euro in sostanza valorizzi questo patrimonio a 2 miliardi e ipotizza che Mediobanca possa, in pochi mesi, rad- doppiare l’investimento effettuato a sostegno dell’operazione.
Il signor Xxxxxxxx si chiede per quale motivo la Banca si sia rivolta a investitori istitu- zionali, i quali, a suo parere, potrebbero condizionare il corso azionario.
Egli richiama quanto scritto dalla stampa specializzata in merito all’offerta che sareb- be stata avanzata da primaria banca francese, per un importo di 3,5 miliardi, per l’acquisto del Credito Bergamasco, delle Casse di Risparmio del Tirreno e delle pic- xxxx Banche di Crema e di Cremona; tale offerta, riguardante circa un terzo del pa- trimonio del Banco, a parere del Socio, valorizza più adeguatamente il Gruppo ri- spetto alla valutazione di 2 miliardi fornita da Mediobanca.
Continua ribadendo che l’operazione non favorisce i soci, i quali subiscono un’ulteriore diluizione dell’investimento già decurtato di perdite pari a quasi il novanta per cento.
Infine il socio chiede al xxxx. Xxxxxxxx le motivazioni per cui è stata scartata l’ipotesi francese, che avrebbe lasciato al Banco circa 1.500 sportelli, una banca comunque consistente. Preannuncia infine il proprio voto negativo.
Presa la parola, il socio Xxxxxxx Xxxxxxxxx sottolinea, innanzi tutto, la evidente convenienza economica dell’operazione proposta che si riflette sia sul conto econo- mico sia sul valore delle azioni. Tale convenienza si rende evidente considerando il costo (8,5% di interesse) e l’indeducibilità fiscale dei Tremonti Bond e, pertanto, ri- tiene che l’ipotesi dell’aumento avrebbe potuto essere presa in considerazione pre- cedentemente.
Rappresenta, poi, che un altro argomento non eludibile è rappresentato dai requisiti richiesti da Xxxxxxx 3 ed evidenzia che il Banco è il primo istituto che affronta il pro- blema del rafforzamento patrimoniale; mirando ad essere più forte nel rapporto con i soci e più credibile sul mercato.
Ritiene, pertanto, che sia necessario sostenere la Banca nei momenti di difficoltà. Esprime, poi, la propria perplessità con riferimento all’intervento precedente che ha ipotizzato una svendita del Banco a Mediobanca per 2 milioni di euro, ribadendo di essere convinto della convenienza dell’aumento di capitale sia sotto il profilo del con- to economico che dello stato patrimoniale.
Interviene il socio Xxxxxxxxx Xxxxxx di Volta Mantovana che si dichiara non esperto di finanza, pensionato e cliente della banca da circa 25 anni.
Il socio, nel ritenere di rappresentare molte altre persone con le stesse sue caratteri- stiche, paragona alla categoria dei dentisti quelle di politici, dirigenti pubblici, dirigenti sanitari e dirigenti bancari, in quanto “i dentisti sono quelle persone che vivono con i denti degli altri”, a differenza di quanti vivono della propria pensione e dei risparmi guadagnati o meglio di quello che ne è rimasto a seguito della svalutazione del titolo. Il socio evidenzia di aver riposto fiducia nella banca, che gli amministratori hanno sempre dichiarato sana, con promessa di remunerazione a mezzo di pur esigui divi- dendi, senza pretesa di accrescere il proprio capitale in modo evidente, a differenza
di molti dirigenti che ricevono ingenti liquidazioni anche se non meritate. Ritiene in- vece che chi amministra bene è giusto che venga remunerato in proporzione al meri- to. Aggiunge che l’amministratore oltre ad avere una grossa responsabilità economi- ca deve avere anche una grande responsabilità morale nei confronti di tutti.
Il socio ribadisce il concetto già espresso in occasione di precedenti Assemblee in cui paragonava la banca ad una “botte vuota” in considerazione della citata svaluta- zione del titolo.
A suo avviso la banca propone oggi di votare e sottoscrivere un aumento di capitale per riuscire a “tappare i buchi ancora aperti” e al riguardo dichiara comunque di vota- re a favore dell’aumento di capitale evidenziando le difficoltà che incontrerà nella sua sottoscrizione.
Il socio dichiara di riporre ancora fiducia nel management nella speranza che la ban- ca possa tornare ad essere competitiva e riportare la serenità ai propri soci e ai pro- pri dipendenti che tutti i giorni si devono confrontare con i clienti e i soci stessi.
Aggiunge peraltro che “sbagliare è umano ma sarebbe giusto pagare gli sbagli an- che di tasca propria non sempre con quella degli altri”. Al riguardo propone di “au- mentare il compenso di amministrazione dell’80% ma in meno, diluito in 4 anni, il tempo che hanno impiegato i soci a perdere il proprio capitale per poi farlo ritornare a salire in base al prezzo dell’azione e del comportamento della banca”.
Prende la parola il socio Xxxxxxxx Xxxxx, Presidente del Confidi Fidialtaitalia, socio del Banco Popolare e cliente del Credito Bergamasco, banca che, a suo parere, si è caratterizzata per l’estrema vicinanza alla clientela e per l’elevato livello di efficienza operativa della struttura e del personale.
Ricorda, soprattutto per il suo ruolo di Presidente di un Confidi operante su tutto il territorio nazionale, l’azione del Credito Bergamasco e di conseguenza del Banco
Popolare a sostegno delle piccole e medie imprese.
Ribadisce che i Xxxxxxx, in questi ultimi anni, hanno fatto da ammortizzatore fra ban- ca e impresa favorendo l’accesso al credito a tassi convenzionati.
Il Credito Bergamasco ha avuto la grande capacità di capire l’importanza strategica del Confidi con un rapporto fatto di trasparenza, scambio reciproco di informazioni, velocità decisionale, armi vincenti che hanno permesso alla banca e alle agenzie ter- ritoriali di intervenire proficuamente in un momento di grave crisi finanziaria a favore di un tessuto economico produttivo sano e con ancora la voglia di investire. Ricorda che l’imprenditoria italiana è piena di imprese e imprenditori capaci, che con le loro forze e con la loro flessibilità sono stati in grado di creare ricchezza e posti di lavoro. Esprime la più completa approvazione al piano di aumento di capitale che oggi viene presentato, ribadendo che l’aumento di mezzi propri e l’emissione di risorse fresche consentiranno al Banco Popolare e alle banche del territorio di allinearsi con adegua- to anticipo ai più stringenti requisiti patrimoniali introdotti da Basilea 3.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxxx, rappresentante dell’associazione nazionale dei piccoli azionisti del Banco Popolare. Ricorda come in questi ultimi anni siano state sottoscritte operazioni di aumento di capitale a sostegno di grandi progetti, giustifica- te dall’entusiasmo di veder crescere il proprio gruppo bancario. Mette poi a confronto il capitale sociale del Banco Popolare e della Banca Popolare di Milano con la loro capitalizzazione di mercato, interrogandosi sulle cause che ne determinano un valo- re così basso. Ipotizza che ciò sia dovuto alle indicazioni fuorvianti delle grosse ban- che d’affari, in corsa poi per prime a sostegno di operazioni strategiche di rafforza- mento del capitale delle banche per accaparrarsi le commissioni di collocamento.
Rivolgendosi poi al xxxx. Xxxxxxxx e al prof. Coda prosegue avallando l’aumento di ca- pitale per il necessario rafforzamento patrimoniale del Banco; egli, sentendo solo
parlare di riduzioni di sportelli e vendita di asset strategici per diventare più forti, si chiede se ciò porterà ad una crescita.
Suggerisce poi di ridurre il numero dei Consiglieri al fine di ottimizzare la governan- ce.
Conclude rassegnato per dover metter mano al portafoglio, ma reclama il ritorno dell’entusiasmo a tutti i livelli.
Il socio Xxxxx Xxxxxxx, dottore commercialista operante prevalentemente nelle provin- ce di Modena e di Reggio Xxxxxx, dichiara di essere cliente e fornitore del Banco. Formula espressioni di stima nei confronti del Consigliere Delegato, che ha avuto modo di conoscere recentemente, manifestando altresì di condividerne l’operato, da alcune parti discusso e criticato, come succede inevitabilmente a chi ricopre posizio- ni che richiedono decisioni.
Ricordando come lo stesso Consigliere Delegato abbia definito il proprio mandato finalizzato alla ristrutturazione ed al successivo rilancio del Gruppo, ne ritiene l’operato morigerato, prudente e dettato dal buon senso, talvolta acuto come in oc- casione della ristrutturazione dell’ex gruppo Banca Italease e della recente nomina a Condirettore Generale della BPV-SGSP del signor Xxxxxxxx Xxxxxxxx, con snellimento della struttura aziendale.
Passando a trattare l’aumento di capitale, ricorda la buona accoglienza del mercato all’operazione con l’adesione di diversi istituti al Consorzio di garanzia.
Auspica una grande risposta dei soci come chiaro segnale di volontà di rilancio. Ai soci, infatti, va prestata la massima attenzione e cura da parte della Banca poiché tra di essi si annoverano imprenditori e importantissime istituzioni che negli anni e nei rispettivi territori di appartenenza hanno determinato il successo e la crescita del Banco.
Quindi, sulla base della lettura del resoconto intermedio al 30 settembre 2010, chie- de se quella di oggi possa essere l’ultima operazione straordinaria sul capitale e ri- chiede delucidazioni in merito agli accantonamenti per deterioramento dei crediti e, quindi, al complessivo costo del credito.
Nell’esprimere timore per il possibile insorgere di nuove problematiche che potrebbe- ro comportare altri pesanti accantonamenti, richiede al Consigliere Delegato rassicu- razione che nel prossimo piano industriale di rilancio definitivo venga prestata mas- sima attenzione e centralità alla politica di rafforzamento sul territorio, con previsione di concrete autonomie decisionali delle direzioni territoriali.
Prende la parola il socio Xxxxxx Xxxxxx in qualità di Presidente dell’Associazione “Una banca popolare per te”, costituita per tutelare gli interessi dei soci con riferimento al territorio della controllata Banca Popolare di Novara.
Ritiene la relazione illustrativa del Consiglio di Gestione “carente di informazioni e quindi assai deludente” poiché le motivazioni addotte relative alla necessità di raffor- zare la dotazione patrimoniale, di rimborsare il Tremonti Bond, di anticipare l’allineamento dei coefficienti patrimoniali in vista delle norme di Basilea 3 e in defini- tiva di incrementare la capacità competitiva del Banco, erano a suo avviso già note e dettate dalla necessità.
Egli ricorda le perplessità a suo tempo manifestate sulla opportunità di sottoscrivere il Tremonti Bond, soluzione poco utilizzata da altri istituti concorrenti, che avrebbe avuto una pesante ricaduta sul conto economico, in presenza di una debole ripresa. Rileva che la relazione presentata si riferisce ai risultati del Gruppo al 30 giugno 2010 senza utilizzare quelli già disponibili al 30 settembre 2010.
Egli nota che nessun elemento di valutazione viene fornito in ordine all’andamento delle Banche commerciali del Gruppo, e pur conoscendo quanto sia complesso redi-
xxxx bilanci infrannuali, non comprende come non sia possibile fornire indicazioni sulla raccolta, sugli impieghi, sul margine di interesse e sul rapporto sofferen- ze/impieghi.
Si chiede inoltre per quale motivo sul sito web della Banca di Novara siano disponibi- li i bilanci fino al 2009, mentre sui siti delle Popolari di Verona e Lodi non ve ne sia alcuna traccia.
Continua sottolineando la mancanza di dati sulla relazione, in particolare in questo momento di chiusura annuale, e richiede, non essendovene traccia, informazioni sul- le posizioni ex Italease e sulle probabili ulteriori ricadute negative, nonché sul con- tenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate e sulle decisioni assunte o da assume- re in relazione ai possibili patteggiamenti.
Premesso quanto sopra lamenta con forza l’assoluta mancanza di trasparenza che determina una grave carenza di informazioni alla compagine sociale, chiedendo inol- tre notizie in merito al piano industriale.
Il socio richiede, come già nella scorsa Assemblea, a nome dell’Associazione, la presenza del Presidente e del Consigliere Delegato a Novara, per un incontro con i soci del territorio.
Ringrazia il prof. Comoli e il dott. De Angelis per la loro disponibilità e auspica una maggiore attenzione da parte del vertice di Piazza Nogara.
Conclude ritenendo importante, a sostegno dell’attività del Banco e delle banche controllate, un frequente flusso informativo tra i vertici operativi e i soci stessi.
Prende la parola il socio Xxxxx Xxxxxxxx per raffrontare l’iniziativa provocatoria pubblicata nei giorni scorsi sulla rete internet che suggeriva di ritirare contemporane- amente tutti i depositi per mettere in crisi il sistema bancario, con le dichiarazioni del Governatore di Banca d’Italia il quale auspica invece un rafforzamento del patrimonio
degli istituti di credito.
Fortunatamente, prosegue, la prima sconsiderata provocazione non ha trovato se- guito, mentre merita attenzione l’appello del Governatore Draghi effettuato in previ- sione della ripresa economica e proprio per contribuire alla stessa.
Nel suo ruolo di commercialista può confermare come, nonostante la penalizzazione del corso del titolo, il Banco abbia continuato a sostenere le imprese del territorio, accordando fiducia anche in situazioni delicate.
Condivide e apprezza l’azione del management sotto la guida del Consigliere Dele- gato, anche nell’affrontare questioni scottanti come la riorganizzazione di Banca Ita- lease, la trattazione di importanti controversie e le cessioni di asset.
Conclude confermando fiducia nel Banco e invitando ad aderire all’aumento di capi- tale, per rafforzarne il patrimonio e quindi sostenere la ripresa economica delle a- ziende.
Interviene il socio Xxxxx Xxxxxxxx il quale manifesta la sua approvazione all’aumento di capitale anche se nutre seri dubbi sull’opportunità di affidare tale operazione agli stessi organi sociali, ai quali attribuisce la responsabilità dell’attuale insoddisfacente corso del titolo, e dei quali chiede le dimissioni.
Inoltre, sollecita un tempestivo e rigoroso processo di accorciamento della catena decisionale, che a suo avviso produrrebbe maggiore efficienza e vicinanza alla realtà economica del territorio.
Infine auspica che la remunerazione dei componenti degli organi di governo e di con- trollo, consista, salvo poche motivate eccezioni, esclusivamente di gettoni di presen- za.
Il socio Xxxxxxxx Xxxxx, presa la parola, dichiara di voler rispondere innanzitutto ad una precedente provocazione: in considerazione di quanto è successo negli ultimi tre
anni nel mondo economico e finanziario, con forti impatti nel settore bancario, appa- re eccessivo chiedere le dimissioni di amministratori e direttori generali delle banche. Al riguardo, fa presente che il Banco ha, da due anni, un Consigliere Delegato che sta facendo il suo lavoro con impegno e con risultati più che buoni.
Il socio passa poi a trattare un aspetto tecnico e afferma, dopo aver verificato il bi- lancio, che il rapporto tra il patrimonio e il valore di borsa induce a ritenere questo aumento di capitale assolutamente conveniente per il socio.
Conclude invitando i soci e soprattutto i piccoli soci a partecipare con coraggio a questo aumento di capitale, per evitare che gli investitori istituzionali prendano sem- pre più piede nell’azionariato della banca.
Prende la parola il socio Xxxxxxxx Xxxxxxxxx il quale manifesta contrarietà e dissen- so sulla gestione del Banco nel periodo precedente l’incarico affidato al xxxx. Xxxxxxxx. Premettendo di essere socio dagli anni 70, quando essere azionista era considerato motivo di prestigio, informa che, analizzando l’andamento del titolo negli ultimi anni nel contesto del mercato nazionale ed internazionale, ha rilevato che solo le azioni della Banca Popolare di Milano hanno registrato performances peggiori.
Ricorda come in occasione della fusione con la Banca di Lodi si sia salutata la nasci- ta del quarto Gruppo bancario italiano, ma si chiede che cosa sia accaduto da allora. A suo parere le piccole banche hanno aumentato la loro quota di mercato, a scapito dei grandi gruppi. Pertanto condivide quanto espresso dal xxxx. Xxxxxxxx circa la ne- cessità di tornare ad essere una banca che risponda alle esigenze del territorio di ri- ferimento.
Conclude aderendo alla proposta di aumento del capitale sociale, rinnovando la pro- pria fiducia al xxxx. Xxxxxxxx dal quale attende un efficace piano industriale.
Interviene il socio Xxxxxxx Xx Xxxx dell’Associazione “Banca Popolare per Te”, so-
stenendo di essere stato convocato per approvare un’operazione di aumento di capi- tale di cui non conosce le condizioni.
In particolare, ritiene che si tratti di sottoscrivere una delega “in bianco” che, in quan- to tale, presuppone i requisiti della chiarezza e della fiducia. Quanto alla chiarezza il socio dichiara di non comprendere le ragioni dell’eliminazione dell’indicazione del va- lore nominale delle azioni, né tantomeno il nuovo testo dell’art. 6 dello Statuto Socia- le.
Il Socio esprime, poi, il venir meno del rapporto di fiducia nei confronti dei vertici a- ziendali in considerazione degli errori commessi durante gli anni passati, ritenendo che essi si siano limitati ad allontanare alcuni ”capri espiatori”.
Il Socio si interroga, poi, sulle motivazioni per cui sul sito della Banca Popolare di Ve- rona non siano pubblicati i bilanci della stessa Banca, mentre sul sito della Banca Popolare di Novara si trovino tutti i bilanci dal 2002 al 2009, e lamenta la mancanza di informazione da parte della Direzione sull’andamento del Banco e delle banche del territorio.
Concludendo, si rivolge ai soci affinché chiedano il rinnovo dei vertici aziendali, al fi- ne di ripristinare il rapporto di fiducia, indispensabile per concludere operazioni come quella all’ordine del giorno.
Interviene il socio Xxxxx Xxxxxxx che si dichiara favorevole all’operazione su cui og- gi si è chiamati a deliberare per due motivazioni: il sogno di riprendere la propria sto- ria e la difesa dell’autonomia in quanto Banca Popolare.
Afferma che un tempo diventare soci di questa banca rappresentava un investimento sicuro, stabile. Si rivolge quindi al xxxx. Xxxxxxxx riponendo in lui fiducia affinché con il suo operare restituisca ai soci la tranquillità e la sicurezza oggi perdute.
Affronta poi il tema della autonomia della banca, dichiarandosi preoccupato in quan-
to, a fronte della garanzia di sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale da parte del pool di 14 banche, emerge il rischio di perdere la propria indipendenza. Afferma l’importanza per il socio di essere supportato da una banca non condizionata da po- xxxx xxxxx, come sempre sostenuto dal padre Xxxxxxx Xxxxxxx.
Ribadisce quindi l’importanza che i soci non solo autorizzino questo aumento di capi- tale, ma soprattutto lo sottoscrivano a tutela dell’identità popolare del Gruppo.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxxxxxxx ricordando che, già in occasione dell’assemblea straordinaria per l’emissione del prestito obbligazionario convertibile, aveva espresso la propria disapprovazione per la conduzione strategica del Banco e richiesto un rapido rinnovo dei vertici aziendali.
Nel constatare che nessun cambiamento è ad oggi intervenuto, ritiene che l’unica strada percorribile resti quella di intentare un’azione legale.
Ritiene inoltre che l’aumento di capitale sia indispensabile al fine della restituzione dei Tremonti Bond e per definire i contenziosi fiscali ed eventuali altre pendenze.
Sostiene, altresì, che il ricorso agli investitori istituzionali nell’ambito dell’operazione comporti il risanamento dello stato patrimoniale, ma non del conto economico e che l’attuale metodo di gestione del business sia costantemente volto ad ottenere risultati a breve termine, a scapito del rapporto di fiducia tra la banca ed il cliente socio.
Si interroga, poi, sulla effettiva possibilità che nel 2012 si torni a creare profitti, e- sprimendo il convincimento che se ciò non dovesse accadere il Banco si troverà nel- la necessità di effettuare importanti dismissioni.
Xxxxxxx, pertanto l’invito già rivolto in occasione dell’assemblea del 30 gennaio di tornare a “fare banca” in modo tradizionale, raccogliendo capitale e prestandolo ocu- latamente.
Sollecitato dal Presidente a concludere l’intervento protrattosi oltre il tempo consenti-
to, il socio ricorda di aver investito sull’allora Banco San Geminiano e San Prospero e chiedendo di poter ottenere segnali concreti per tornare a credere ad una ripresa effettiva.
Prende la parola Xxxxxx Xxxxxxx, socio da molti anni del Banco Popolare, il quale sottolinea con rammarico la perdita di valore del proprio investimento rispetto al capi- tale originario, pur mantenendo la fiducia nella banca e quindi continuando in un’attività di acquisizione convinto che il titolo non fosse e non sia attualmente ap- prezzato correttamente.
Ciò premesso, nel ribadire che i risparmi devono essere tutelati, sostiene che gli amministratori abbiano il dovere di reagire di fronte ad una situazione di difficoltà, con ogni azione ritenuta più idonea.
Esprime il proprio apprezzamento nei confronti dell’intervento del xxxx. Xxxxxxxx che ha spiegato le ragioni dell’aumento del capitale sociale, ovverosia sostituire gli oneri finanziari dei Tremonti Bond con altri oneri che restituiscano sicura redditività, come già evidenziato nel bilancio al 30 settembre 2010.
Il socio, nel domandarsi perché l’operazione non sia stata attuata in precedenza, giustifica tale scelta con l’opportunità di vagliare soluzioni alternative prima di chiede- re l’intervento finanziario dei soci.
Conclude con una osservazione di natura tecnica: secondo il socio l’aumento di capi- tale sociale permetterà alla Banca di mantenere il rating attuale con beneficio sui co- sti di approvvigionamento.
Auspica infine che l’aumento di capitale sociale possa tradursi in un incremento dell’attività di banca territoriale.
Interviene il socio Xxxxxx Xxxxxxxx il quale fa riferimento alla sua situazione per- sonale ed, in particolare, al fatto di aver subito il licenziamento e di essere in attesa
di sentenza della Suprema Corte.
Invita poi gli amministratori della banca a lasciare l’incarico in quanto - a suo parere - non sarebbero in grado di gestire, o almeno chiede che venga dimezzato il loro compenso, in segno di partecipazione ai sacrifici richiesti.
Prende la parola il socio Xxxxxx Xxxxxxxx, dirigente della Xxxxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxx x xxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxx, associazione che rappresenta 12.000 imprese e 18.000 associati tra soci, familiari e pensionati, e successore di Xxxxxx Xxxxxxxxx, già am- ministratore della Banca, prematuramente scomparso.
Ricorda come in questi mesi la Banca sia stata vicina all’associazione che rappre- senta, attraverso la ricerca di soluzioni specifiche nelle quali le Associazioni, la Con- fartigianato e la Banca hanno speso le proprie migliori energie e risorse umane.
Manifesta apprezzamento verso la dirigenza della Banca Popolare di Novara presen- te sul territorio per accompagnare ed ascoltare le attese delle imprese.
Il socio sottolinea l’importanza della consapevolezza rispetto al mutamento dei tem- pi, in particolare per quanto concerne il vincolo di patrimonializzazione, esigenza strutturale per garantire consistenza e durata all’azione.
Per questo motivo, il socio voterà a favore degli argomenti all’ordine del giorno, certo che in questo modo potrà avere, a fianco delle imprese, una Banca e un Gruppo più forti, capaci di accompagnare le piccole imprese verso i migliori traguardi.
Concludendo, il socio manifesta la sua intenzione nel prodigarsi con il suo gruppo dirigente, e nel rispetto delle regole, affinché sia chiara agli associati l’importanza di questo momento.
Interviene il socio Xxxxxxxx Xxxxxxx affermando la necessità di “ripartire” dall’aumento di capitale proposto.
In particolare, invita i soci veronesi a sottoscrivere le quote di spettanza nonostante
la comprensibile evidente delusione legata al corso del titolo.
Pertanto, il socio afferma di voler sostenere l’aumento di capitale, sottolineando però la necessità che la banca disponga di un nuovo piano industriale coraggioso che me- riti rispetto da parte delle istituzioni e sia portatore di una nuova cultura di impresa.
Esprime inoltre la propria convinzione sulla necessità di difendere le peculiarità di una banca popolare legata al territorio.
Il Presidente, dopo aver ricordato che gli interventi devono riguardare gli argomenti all’ordine del giorno e che non vengono poste in votazione mozioni non attinenti agli argomenti trattati, dà la parola al socio Xxxxxxx Xxx, il quale sottolinea come la pro- posta di aumento di capitale imponga una riflessione sulle ragioni che devono indur- re ad accoglierla con fiducia e speranza.
Riferisce di aver aumentato negli anni l’investimento nelle azioni del Banco, nella convinzione della bontà di un sistema cooperativo in grado di sostenere lo sviluppo e la crescita economica della città di Verona e della sua provincia. Ritiene che la Ban- ca Popolare di Verona sia sempre stata presente ed attenta alle esigenze della so- cietà civile.
Il socio afferma, poi, di aver trovato nella banca un partner efficiente e propositivo, grazie anche al lavoro delle risorse umane di cui essa si avvale.
Ritiene che l’importanza della banca nella vita economica della città si concretizzi non solo nei confronti delle persone fisiche, delle famiglie e delle imprese ma anche nei confronti delle istituzioni e degli enti come ad esempio la Fiera, l’Aeroporto, il Mercato e le Autostrade.
Il socio, sottolineando come la presenza a Verona della sede del quarto gruppo ban- cario italiano comporti ricadute positive in termini di occupazione e di indotto, con- clude esprimendo il convincimento che l’aumento di capitale possa dare nuovo im-
pulso allo sviluppo del Banco ed al valore delle sue azioni.
Interviene il socio Xxxxxxxx Xxxxxx il quale auspica che il xxxx. Xxxxxxxx risponda ai quesiti già posti dagli altri soci.
Accenna alla vicenda Xxxxxxxx e annuncia la determinazione di non votare a favore dell’aumento del capitale, ritenendo che i soci non debbano subire le conseguenze negative dovute all’operato di altri.
Il socio, che ribadisce la propria contrarietà all’aumento del capitale ed all’”azzeramento” del valore nominale dell’azione, confida nell’operato del dott. Sa- viotti, auspicando la perseguibilità di altre vie.
Prende la parola il socio Xxxxxxxxx Xxxxxxx, imprenditore nel settore agroalimenta- re e cliente del Credito Bergamasco, il quale si complimenta con il Gruppo Banco Popolare per aver posto in essere per primo, seguito poi dagli istituti concorrenti, molteplici lodevoli iniziative che cita singolarmente e che hanno aiutato e aiutano tutt’ora imprese e famiglie a fronteggiare la crisi economica.
Ora che è il Banco Popolare a chiedere fiducia e sostegno tramite la sottoscrizione dell’aumento di capitale, dichiara di voler aderire pienamente non solo in virtù del le- game che lo unisce al Credito Bergamasco, ma anche perché convinto che l’aumento dei mezzi patrimoniali offrirà al Banco la possibilità di operare ancor più saldamente sul mercato, soprattutto a fianco degli imprenditori.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxx. Esprime il proprio disaccordo sull’aumento del capi- tale per due motivi; il primo motivo consiste nel fatto che non siano cambiati i vertici del Banco dopo la vicenda Italease ed il secondo risiede nella mancata presentazio- ne in questa sede del piano industriale. Lamenta una mancanza di comunicazione sulle vicende societarie, apprese solamente per il tramite dei mass media.
Auspica che l’approvazione dell’aumento di capitale venga differita al momento in cui
il Banco darà prova di reale cambiamento.
Prende la parola il socio Xxxxxxxx Xxxxxx, Presidente di Confidi Veneto e consocio di garanzia del sistema Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Verona. Esordisce evidenziando come oggi il rapporto fra il sistema delle imprese e il mondo bancario rivesta un ruolo di particolare rilievo, soprattutto nell’attuale fase di crisi e- conomico finanziaria.
Ricorda come nel recente incontro avuto con i vertici del Banco sia stato posto l’accento sull’importanza di mantenere più a lungo nella stessa filiale il Direttore, quale persona di fiducia e di riferimento per l’imprenditore.
Auspica poi che il sistema dei consorzi fidi sia sempre più in stretta collaborazione con quello bancario al fine di sviluppare l’indispensabile cultura imprenditoriale, ele- mento fondamentale in un mercato sempre più competitivo.
Conclude esprimendosi a favore dell’aumento di capitale.
Interviene la socia Xxxxxxxxxx Xxxxxx la quale sostiene che il perdurare della crisi economica ed il continuo emergere di criticità, impongano al gruppo dirigente un at- tento monitoraggio della situazione per salvaguardare l’investimento dei soci, che in alcuni casi é rappresentato anche dal posto di lavoro.
Ritiene inoltre che l’aumento di capitale oggi proposto sia inevitabile e che lo stesso, insieme alla possibile conversione del prestito obbligazionario di un miliardo, possa mantenere il gruppo nell’area della solidità patrimoniale, favorendone la ripresa ope- rativa ed economica senza dover ricorrere alla dismissione di assets.
Ritiene tuttavia importante, a distanza di tre anni dalla nascita del gruppo bancario, fare un bilancio alla luce degli avvenimenti e dei fatti occorsi.
Evidenzia quindi la necessità di adottare altre misure, a partire da una consistente revisione organizzativa e da un miglioramento delle procedure, il tutto finalizzato ad
affrontare l’auspicabile ripresa economica e quindi operativa. Al riguardo sostiene l’importanza di non tagliare i costi per investimenti né ridurre il personale, soprattutto di rete, già oggi molto impegnato. Dichiara quindi che, in momenti di crisi, è naturale prestare grande attenzione ai costi ma è altrettanto necessario fare scelte mirate e quindi prediligere gli interventi sui centri di costo piuttosto che sui centri di ricavo, pur condividendo l’opportunità di procedere ad una razionalizzazione sulle piccole piazze plurisportello. È evidente infatti, continua, che i bilanci delle banche in generale e del nostro gruppo in particolare sono stati rovinati non dai costi del personale ma dalle perdite sui crediti o su operazioni finanziarie e immobiliari rivelatesi poi spesso az- zardate.
Dichiara inoltre la necessità di aumentare il livello di integrazione fra le varie banche al fine di garantire la coerenza con i criteri generali definiti dalla capogruppo e rende- re meno problematici i trasferimenti di assets e di risorse da un’azienda all’altra.
Ritiene quindi che il gruppo bancario debba mantenere una propria potenzialità sulla quale vale la pena investire prestando particolare attenzione al fondamentale ruolo del fattore lavoro e quindi dei dipendenti. Al riguardo esprime il proprio disaccordo per l’anacronistica tendenza ad escludere l’ingresso nella compagine sociale dei di- pendenti, perché ciò anzi li renderebbe maggiormente partecipi del destino della pro- pria azienda.
Interviene il socio Xxxxxxxx Xxxxxx che ricorda la sua lunga appartenenza in qualità di socio della Banca Popolare di Novara, Istituto che in passato ha subito un tracollo superato dopo la fusione nel Banco. Invita l’Assemblea a sottoscrivere l’aumento di capitale, motivando tale scelta con l’inadeguatezza del valore del titolo rispetto alla patrimonializzazione e con la serietà del personale, in particolare quello di rete.
Richiama l’importanza del ruolo della Banca nella tutela del risparmio, citando l’art.
47 della Costituzione, e lamenta l’elevata tassazione dei dividendi.
Prende la parola il socio Xxxxx Xxxxxx che si presenta come uno dei circa 40 mila soci veronesi e premette di aderire pienamente alla manovra finanziaria proposta dal xxxx. Xxxxxxxx, in virtù della fiducia che ripone in lui.
Evidenzia però che gli stessi soci veronesi che qualche anno fa hanno accolto il nuovo Consigliere Delegato con molta speranza, ora manifestano forti preoccupa- zioni per la debolezza del Banco Popolare. Sostiene che il compito che attende il xxxx. Xxxxxxxx è innanzitutto di far riacquistare fiducia agli azionisti, che non sono spe- culatori ma semplicemente risparmiatori che desiderano garantire a sé e alla propria famiglia un futuro sereno.
La crisi economica globale, in cui il Banco è coinvolto in misura pesante, è stata, per mancanza di informazione, prospettata come una crisi passeggera, mentre ora mani- festa i suoi effetti, e costringe a proporre un aumento di capitale.
Esprime preoccupazione per l’operazione paventando riflessi negativi per i piccoli azionisti e chiede al xxxx. Xxxxxxxx quali provvedimenti pensa di poter prendere per ristabilire la gestione del Banco.
Conclude esprimendo il suo biasimo per la dirigenza precedente che a suo avviso dovrebbe rispondere degli errori commessi e non trovare invece occupazione ester- na in ruoli analoghi.
Interviene il socio Xxxxxxxxx Xxxxxxx affermando che la condizione attuale del Ban- co, quella dei mercati e l’introduzione, a quanto pare ravvicinata, di nuovi e più strin- genti standard per il patrimonio delle banche, non lasciano alternative altrettanto cer- te ed efficaci come quella del ricorso ad un aumento di capitale.
Il socio prosegue ritenendo che l’operazione sia tesa a consolidare stabilmente la struttura patrimoniale del Banco ed abbia lo scopo di conseguire una pluralità di ri-
sultati, come l’auspicato recupero del corso azionario e la remunerazione del titolo, ed inoltre altri obiettivi non meno importanti, quali la possibilità di concentrare ener- gie e risorse nell’attività più congeniale: quella a favore delle famiglie e imprese che vivono e operano nel territorio. Tale traguardo porterebbe benefici ai soci-investitori, dal momento che gli utili delle banche del Gruppo dipendono in larga parte dall’attività bancaria tradizionale, e non speculativa, oltre che ai clienti perché il con- tinuo miglioramento del presidio commerciale porterà vantaggi in termini di prezzo, rapidità, varietà ed efficacia delle risposte alle necessità professionali, personali ed aziendali della clientela.
Sostiene quindi che l’operazione in argomento sarà senz’altro utile a rinvigorire il cir- colo virtuoso su cui si basa la crescita e la prosperità delle banche popolari.
Ritiene che rimangano prioritarie le seguenti strategie: una migliore articolazione del- la rete territoriale, il contenimento dei costi, la priorità dello sviluppo commerciale sui territori e la vicinanza della banca ai soci/clienti.
Conclude esortando i vertici aziendali ad operare con coraggio, per alimentare la fi- ducia dei soci.
Interviene il socio Xxxxxx Xxxxxxxx, cliente e manager di aziende che collaborano con il Banco da più di 30 anni. Esordisce evidenziando che la scelta alla quale ven- gono chiamati oggi i soci è un atto molto impegnativo, ma che è doveroso fare, al di là degli aspetti tecnici, considerazioni sui valori lavorativi ed etici su cui si fonda il Banco: a tale riguardo ricorda l’attrazione territoriale, la prudenza, la prospettiva temporale non di breve periodo, il rapporto con i portatori di interesse della crescita dell’economia del territorio sin dai tempi dell’indimenticabile Xxxxxxx Xxxxxxx.
Fa presente poi che un grande business non si gestisce senza la presenza di forti valori guida che consentano uno sviluppo equilibrato: un’impresa come il Banco Po-
polare ha nelle sue fondamenta le capacità che occorrono per navigare in acque agi- tate, così come bene ha fatto nel passato a ricercare strade di sviluppo anche con attenzione all’evoluzione degli strumenti finanziari.
Se qualche iniziativa non ha riscontrato un’aderenza completa a quegli elementi di valore appena richiamati è perché in alcuni momenti non è stato facile interagire con il mondo della finanza.
Sottolinea quindi che, in presenza di grandi difficoltà, l’Istituto è riuscito a superare situazioni pesanti in coincidenza, fra l’altro, di un importante progetto d’integrazione. Ciò è stato possibile solo grazie ai citati valori trasmessi all’organizzazione, nonché alla determinazione dei vertici aziendali con particolar riferimento al Consigliere De- legato, xxxx. Xxxxxxxx.
Constata poi, per diretta esperienza, che l’attuale dirigenza sta recuperando i valori che hanno fatto grande il Banco Popolare, dimostrando una decisa trasparenza nei rapporti basati sulla semplicità, sulla prudenza e anche sulla ricerca di maggiore ra- pidità.
In considerazione di quanto esposto conclude il proprio intervento proponendo di vo- tare favorevolmente all’aumento di capitale.
Interviene il socio Xxxxxx Xxxxxxxxx, il quale ricorda l’attività istituzionale della Banca nella tutela dei risparmi dei cittadini e nel promuovere la circolazione di denaro, pre- supposto dello sviluppo economico.
Si mostra favorevole all’aumento del capitale finalizzato a sostegno delle imprese, con particolare riferimento a quelle del Piemonte, della Lombardia, della Toscana, dell’Xxxxxx Xxxxxxx e del Veneto.
Richiama l’impegno dei dipendenti della Banca, che manifestano un approccio di di- sponibilità verso i clienti in difficoltà.
Prende la parola il socio Xxxxx Xxxxxxxxxx per esprimere l’intenzione di aderire all’operazione proposta poiché la ritiene utile e, nel breve periodo, sicuramente van- taggiosa.
Ripercorre la storia della Banca Popolare, nata 150 anni fa in un momento di partico- lare difficoltà del territorio, per volontà dell’allora giunta camerale.
Egli fa presente che la situazione in cui versa la comunità economica ed imprendito- riale è attualmente molto complicata e le aziende ormai internazionalizzate devono affrontare problemi, a volte anche drammatici, molto diversi da quelli del passato.
Sostiene l’assoluta necessità di una banca forte e dimensionata come è oggi attual- mente il Banco, vicino alle imprese, non solo come supporto economico, ma anche come supporto di consulenza.
Richiamandosi alla sua attuale esperienza presso l’Aeroporto di Verona, rammenta che l’aiuto del Banco, non è stato solo di sostegno finanziario, ma anche di supporto con attività di consulenza nella stesura del business plan.
Il socio Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, ex dirigente della Banca Popolare di Verona - Banco San Geminiano e San Prospero, a proprio nome ma anche di numerosi soci mode- nesi, esprime parere favorevole all’aumento di capitale, nel convincimento che rap- presenti il necessario presupposto per superare le attuali difficoltà.
Auspica che il Banco prosegua il processo, già avviato, di un profondo e continuo rinnovamento strutturale ed operativo, al fine di creare strutture centrali più snelle; ritiene necessaria una semplificazione finalizzata al ritorno al modello tradizionale di governo societario.
Il socio Xxxxx Xxxxxxxx, Presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione industriale di Novara e Vicepresidente di Piccola Industria in seno alla Confindustria Piemonte, porge il ringraziamento dei propri associati per il fatto che, nonostante il
contingente momento di grande difficoltà, la Banca Popolare di Novara e il Banco riescano a rispondere in modo efficace ed immediato all’esigenza degli associati.
L’adesione della Banca Popolare di Novara alla locale Associazione Industriali ha dato vita ad una collaborazione fattiva ed importante e pertanto gli associati, in spiri- to di solidarietà, sono oggi tutti al fianco della Banca.
Interviene il socio Xxxxxxxxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx, di professione commercialista, il quale manifesta il proprio favore sull’operazione di aumento di capitale interpretando anche il pensiero di alcuni autorevoli imprenditori della zona di Trento presenti in As- semblea. Ritiene che l’operazione sia stata preventivamente ben vagliata e rivolge espressioni di fiducia verso l’amministrazione e la dirigenza.
Sottolinea le finalità dell’operazione come strumento di rafforzamento del patrimonio che, ritiene, migliorerà senz’altro la redditività e l’appoggio della banca alle famiglie e alle imprese, sia industriali che dei servizi, come quelle turistiche che nella zona del Trentino sono molto importanti.
Al riguardo cita esempi di azioni di supporto alla valorizzazione delle zone turistiche trentine, dove si sta sviluppando un progetto di rafforzamento delle infrastrutture e delle strutture ricettive, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, che potrebbe essere anche sostenuto dal Banco con le nuove risorse finanziarie.
Il socio Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, presa la parola, sostiene la bontà della proposta di aumento di capitale in quanto finalizzata sia al mantenimento dell’autonomia del Gruppo, sia a mettere in condizioni tutte le banche del territorio di continuare il lavoro di sostegno delle economie locali.
Sia come privato che come imprenditore dichiara di aver sperimentato come la Ban- ca Popolare di Crema abbia favorito l’economia del territorio, accrescendo anno do- po anno i volumi degli impieghi erogati.
Richiamando i vincoli imposti da Basilea 3, ricorda che gli stessi impongono un’adeguata patrimonializzazione, funzionale sia all’erogazione del credito che alla raccolta del risparmio.
Dichiara altresì che il valore attuale dell’azione non è confrontabile con il passato per le diverse prospettive economiche, basate su logiche di profitto che, forse, erano di- stanti dalla natura di banca popolare.
Ritiene che il prezzo dell’azione, proposto per aderire all’aumento di capitale, non dovrebbe discostarsi molto dai valori attuali, costituendo quindi una grande opportu- nità anche finanziaria per i sottoscrittori, in conseguenza di una auspicata crescita organica, che potrà condurre anche alla distribuzione in futuro di un dividendo, oltre che all’apprezzamento del titolo.
Ricorda il recente giudizio positivo di alcune case di investimento che hanno sottoli- neato come il valore dell’azione debba avvicinarsi ai valori di patrimonio netto.
Come cliente della Banca Popolare di Crema e socio del Banco Popolare dichiara che esprimerà il suo consenso pieno alla proposta.
Interviene la socia Xxxxx Xxxxxxx, direttore dell’Associazione delle piccole e medie industrie delle province di Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e della Val Sesia, rappresentante di 570 imprese per oltre 13 mila addetti sui territori di competenza.
Precisa di presentarsi in duplice veste: come socia e come legale rappresentante della predetta Associazione, che è a sua volta socia del Banco.
Dichiara di essere favorevole all’aumento di capitale per molteplici ragioni, tra le qua- li la sospensione per dodici mesi delle rate di mutuo a favore dei cittadini che hanno perso il posto di lavoro ed il patto di stabilità concordato tra la Banca Popolare di No- vara e le provincie del territorio di riferimento, finalizzato ad anticipare i crediti che le aziende vantano nei confronti della pubblica amministrazione.
Sottolinea poi l’importanza delle numerose iniziative che l’Associazione da lei rap- presentata mette in atto continuamente con la Banca Popolare di Novara, citando in particolare il plafond di 100 milioni di euro, messo a disposizione delle piccole e me- die industrie con rapide procedure di soli 10 giorni lavorativi.
Ribadisce, al riguardo, come la Banca Popolare di Novara sia una realtà bancaria attenta alle esigenze dei singoli cittadini, delle loro famiglie e delle loro aziende.
Ringrazia quindi l’Amministratore Delegato, la direzione generale e la direzione area affari per la competenza e la professionalità con cui supportano ed accompagnano le imprese del territorio.
Sottolineando l’importanza di avere una banca coesa a servizio del territorio, invita i soci a votare a favore dell’aumento di capitale, in quanto è necessario, in questo momento delicato, essere vicini al Banco ed in particolare alla Banca Popolare di Novara che ha sempre aiutato le piccole-medie realtà imprenditoriali.
Al termine degli interventi il Presidente dichiara chiusa la discussione sugli oggetti 1 e 2 all'ordine del giorno ed invita il Chief Financial Officer, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx e il Consigliere Delegato, xxxx. Xxxxxxxx, a rispondere agli intervenuti.
Prende la parola il Chief Financial Officer, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx, per rispondere ai quesiti tecnici formulati da alcuni soci.
Risponde innanzitutto ai soci Xxxxxxx e Xxxxxx che hanno posto il problema dell’abolizione del valore nominale espresso del titolo, richiedendo in particolare qua- li siano le conseguenze che l’abolizione comporta in termini operativi e quali siano le prospettive che si possono determinare relativamente al valore di mercato.
Il xxxx. Xxxxxx sottolinea innanzitutto che l’eliminazione del valore nominale espresso non implica l’abolizione di un valore nominale dell’azione ma costituisce, come espli- citato anche nella delibera, una diversa modalità di calcolo. Il valore sarà calcolato
attraverso il concetto di parità contabile implicita, ovverosia il capitale sociale diviso per il numero delle azioni in circolazione; tale valore non potrà scendere al di sotto dei 2 euro.
Aggiunge anche che, non a caso, in altri sistemi giuridici, il valore nominale espresso non è presente, proprio perché in caso di titolo quotato è evidentemente più rilevante il valore espresso dal mercato che viene influenzato da altri parametri quali, ad e- sempio, la redditività attesa o il rapporto fra il patrimonio netto tangibile e il valore di capitalizzazione che per il nostro Gruppo è particolarmente penalizzante. Al riguardo auspica che l’abolizione in parola possa essere apprezzata in futuro anche in termini di andamento del titolo.
Prosegue il xxxx. Xxxxxx per rispondere sul tema del ruolo del Consorzio di Xxxxxxxx e al riguardo ricorda come tale Xxxxxxxxx abbia il ruolo di eliminare le incertezze di cui ha sofferto il mercato finanziario negli scorsi anni in fase di esecuzione di aumen- ti di capitale; al riguardo sottolinea che non v’è nessuna accondiscendenza verso le
14 banche aderenti al Consorzio, né questo può influire in alcun modo sull’allocazione dell’aumento di capitale fra i soci.
Auspica che l’aumento di capitale, offerto in opzione a tutti i soci, possa trovare un’ampia adesione da parte degli stessi, in particolare dei soci privati e retail, consi- derato che se la loro adesione sarà totalitaria, con pieno esercizio dei diritti, il Con- sorzio, com’è preferibile per il Banco, non interverrà.
Per rispondere al quesito posto relativamente alla metodologia di allocazione dell’aumento di capitale sui soci istituzionali/privati, evidenzia che l’aumento è offerto in opzione a tutti i soci/azionisti e dal momento che gli azionisti privati sono prevalen- ti rispetto a quelli istituzionali, nel caso in cui i primi aderissero all’operazione di au- mento di capitale per la quota di loro spettanza, ci si troverebbe di fronte ad una si-
tuazione in cui i privati sottoscriverebbero la quota prevalente; sottolinea quindi che la stima di 1 miliardo e 300 milioni di Euro, quale adesione da parte degli istituzionali, e di 700 milioni di Euro, quale adesione da parte dei privati, riportata da alcuni me- dia, è una stima giornalistica che potrà trovare riscontro solo al termine dell’operazione.
Con riferimento al tema del Prestito Obbligazionario “Soft Mandatory” esposto dal socio Xx Xxxx, precisa che i detentori delle obbligazioni convertibili sono titolari, se- condo lo specifico Regolamento, anche di un diritto di opzione (un diritto di opzione per ogni obbligazione detenuta) che potrà essere esercitato in sede di aumento di capitale. Prosegue quindi affermando che il riferimento al valore di Euro 3,60 come valore a titolo di capitale sociale e il valore restante a titolo di sovrapprezzo si deter- mina nella misura in cui ci sarà una conversione delle obbligazioni a livelli superiori a 3,60 Euro, ferme restando tutte le altre previsioni che, per il detentore delle obbliga- zioni convertibili, consentivano di vedere esercitata la conversione d’iniziativa dell’emittente solo alle condizioni di prezzo di mercato pro tempore vigenti.
Conclude l’intervento il xxxx. Xxxxxx rispondendo ai soci Xxxxxx, Xxxxxxxx, Contolini che riferivano sull’andamento poco soddisfacente del titolo. Al riguardo ritiene di precisa- re che dall’inizio dell’anno ad oggi la performance del titolo Banco Popolare, rispetto ai principali titoli bancari italiani, è sostanzialmente allineata a quella di Intesa e di UBI, nonché migliore di quella della Banca Popolare di Milano. Aggiunge inoltre che anche se si prendesse come riferimento l’andamento dai massimi storici, gli anda- menti di tutta l’industria sono purtroppo molto negativi; da ciò emerge come tale si- tuazione accomuni tutta l’industria italiana ed europea.
Concluse le repliche del xxxx. Xxxxxx, su invito del Presidente, prende la parola il Consigliere Delegato per dare risposta agli ulteriori quesiti proposti dai soci.
Con riferimento alla domanda posta dal socio Xx Xxxxxxxx, coincidente sostanzial- mente con le osservazioni dei soci Xxxxxxx e Xxxxxxxx, egli ribadisce quanto affermato nel corso del proprio intervento, ovverosia che i problemi del Banco sono stati indivi- duati e sono sotto controllo. Il Banco produce reddito e, per effetto di tutte le iniziati- ve già intraprese e da intraprendere, sicuramente la situazione non potrà che miglio- rare.
In risposta al socio Xxxxx chiarisce di aver sempre sostenuto che, allorquando il ciclo economico si riprenderà, il Gruppo possiede tutte le caratteristiche ed i mezzi per ri- tornare a livelli di redditività importanti, a suo avviso quantificabili tra i seicento e i settecento milioni di euro. In riferimento alla richiesta dello stesso socio relativa alla mancata cessione di assets di rilievo, egli richiama quanto già espresso nel corso del proprio intervento, e cioè che per effetto della crisi greca sono state ritirate le offerte presentate e che l’unica controparte rimasta aveva offerto un corrispettivo non ade- guato.
Al socio Vignola, ricorda che il Banco ha chiuso il 2009 con un utile di 267 milioni di euro e che la relazione trimestrale al 30 settembre 2010 ha evidenziato un utile di 467 milioni, risultato che al netto componenti straordinarie, è pari a 260 milioni di eu- ro, e che va considerato pertanto apprezzabile. Il Banco sta quindi guadagnando e anche l’esercizio in corso si chiuderà con un risultato positivo.
Prendendo spunto dall’intervento del socio Xxxxxxx Xxxxxx, che per primo ha intro- dotto il tema del piano industriale, ribadisce che sono già in via di predisposizione le relative linee guida le quali prevedono interventi sia sul piano dei costi che dei ricavi. Sul lato dei costi, quelli amministrativi sono già in calo, mentre per quelli del persona- le richiama l’accordo appena siglato e precedentemente illustrato; sul lato dei ricavi è in via di attuazione una rivisitazione complessiva dei modelli di servizio e di offerta
alla clientela. Richiama altresì le valutazioni in corso relative ad un possibile snelli- mento dell’articolazione societaria del Gruppo nonché gli interventi finalizzati all’efficientamento della rete commerciale. Il xxxx. Xxxxxxxx precisa infine che il piano sarà presentato prima della metà del 2011 anche all’estero e che, comunque, l’attuazione ed i risultati delle attività pianificate non potranno non essere influenzati dal contesto economico in generale e dall’andamento dei tassi di interesse in partico- lare.
In risposta al socio Xxxxxxxx sottolinea che l’importo massimo dell’aumento di capi- tale oggi proposto ai soci non va confuso con la valutazione attuale o futura del Ban- co e ribadisce ancora una volta le ragioni che stanno alla base delle mancate di- smissioni di assets di rilievo.
Facendo riferimento alla rappresentazione proposta dal socio Xxxxxx che ha immagi- nato il Banco come “una botte piena di buchi”, riconosce che “la botte” non può esse- re ancora considerata completamente piena, ma assicura che è assolutamente inte- gra e priva di buchi.
Risponde quindi al socio Volpe, osservando che nel Gruppo non manca l’entusiasmo in modo particolare proprio nella Banca Popolare di Lodi i cui risultati positivi stanno invertendo totalmente il trend dei 5 anni precedenti.
In relazione all’intervento del socio Xxxxxxx, riferito al costo del credito, il xxxx. Xxxxxxxx tiene a precisare che quest’ultimo si è indubbiamente incrementato per il deteriora- mento del contesto economico generale, ma il Banco presenta, da questo punto di vista, uno dei risultati migliori all’interno dell’industria bancaria italiana.
Con riferimento al delicato tema degli accertamenti fiscali di Banca Italease, pur e- sprimendo le proprie preoccupazioni, condivide l’importanza di addivenire in tempi ragionevoli alla migliore soluzione possibile per ridurre al massimo anche i potenziali
effetti negativi sulle valutazioni degli analisti e delle società di rating e garantisce che le competenti strutture del Gruppo si stanno adoperando in tal senso.
Il xxxx. Xxxxxxxx prosegue riscontrando i diversi interventi riferiti alla territorialità del Banco, ed assicura che l’attenzione alle esigenze delle famiglie e delle imprese del territorio costituisce il core business e l’attività di base della banca e che tale obietti- vo è perseguito con la massima determinazione da parte di tutti gli Amministratori Delegati delle banche del Gruppo.
In riferimento alle perplessità sollevate dal socio Xxxxxx in relazione alla sottoscrizio- ne nel giugno del 2009 dei Tremonti Bond, precisa che gli stessi hanno permesso di evitare il ricorso all’aumento di capitale prima di aver acquisito piena consapevolezza della situazione interna del Banco e prima della piena definizione del profilo di rischio di Banca Italease. Inoltre, nel completo rispetto degli impegni assunti nei confronti del Ministero delle Finanze in relazione alla sottoscrizione dei predetti strumenti fi- nanziari, gli impieghi verso le famiglie e le imprese sono cresciuti nel 2009 di oltre 6% e lo stesso livello di crescita è sostanzialmente atteso anche per il 2010. Per i temi attinenti al costo del credito e Banca Italease rinvia a quanto espresso in prece- denza, ma ribadisce ancora una volta che la situazione è sotto controllo e che, at- tualmente, non ci sono perdite da coprire. Specifica, in aggiunta, che gli oltre 5 mi- liardi di euro di incagli e sofferenze che caratterizzavano il portafoglio crediti di Rele- ase si sono ridotti a poco più di 2 miliardi di euro; a fronte di questi, pur garantiti all’80% circa da beni immobili, sono stati inoltre prudenzialmente effettuati accanto- namenti per oltre 700 milioni di euro. Accenna infine a due operazioni di recupero, ancora in via di definizione, che potrebbero consentire un’ulteriore riduzione dell’esposizione. Sempre al socio Xxxxxx, manifesta la piena disponibilità a partecipa- re a momenti d’incontro con i soci che venissero organizzati nel territorio novarese
tramite le strutture della rete.
Alla domanda posta dal socio Xxxxx risponde che l’aumento di capitale non è in al- cun modo riservato agli investitori Istituzionali, ma che Goldman Sachs, Credit Suis- se, Deutsche Bank, Mediobanca, Xxxxxx Xxxxx, e le altre 9 banche che si sono recen- temente aggregate al consorzio, offrono – a fronte del riconoscimento di una com- missione - la garanzia della sottoscrizione del quantitativo emesso non direttamente sottoscritto dagli aventi diritto.
Per quanto riguarda le osservazioni del socio Contolini sull’andamento del titolo e sul piano industriale, il Consigliere Delegato rinvia all’esposizione del CFO, xxxx. Xxxxx- zio Xxxxxx, mentre in tema di quote di mercato precisa che sugli impieghi i risultati sono positivi, a differenza della raccolta che presenta risultati inferiori alle attese.
Il xxxx. Xxxxxxxx prosegue le repliche agli interventi ribadendo il forte impegno e la di- sponibilità da parte propria e di tutta la Banca a dialogare costantemente con il socio Peschiera ed esprime il proprio personale e profondo disappunto anche per le criti- che mosse alla Banca dal figlio del socio, pur dipendente della Banca stessa.
Con riguardo alle osservazioni su Banca Italease avanzate dal socio Xxxxxx, il xxxx. Xxxxxxxx ribadisce che le perdite esistenti al momento della sua acquisizione sono già state imputate a conto economico. Precisa inoltre che Banca Italease fa ora parte del consolidato fiscale del Banco e ciò consente il recupero delle imposte differite e la chiusura in attivo del bilancio della controllata.
Riprendendo le considerazioni sull’erogazione del credito del socio Xxxxxx, il Consi- gliere Delegato, nel sottolineare l’attenzione che viene posta a tale attività, ricorda ancora che la crescita degli impieghi testimonia la propensione delle banche del ter- ritorio ad essere vicini alle famiglie e alle imprese.
Risponde quindi alle richieste rivolte dal socio Xxxxxx in relazione alla necessità di
proporre interventi che sappiano dare vero slancio alla Banca per arrivare al suo completo risanamento. Al riguardo, il xxxx. Xxxxxxxx ribadisce che la Banca sta lavo- rando con impegno totale per il derisking del Gruppo, curando nel contempo alcune cessioni non strategiche. L’aumento di capitale proposto consentirà un ulteriore raf- forzamento della Banca anche agli occhi delle Società di rating. Con questo obiettivo il management del Banco e gli Amministratori Delegati delle banche del Gruppo stanno profondendo il massimo impegno con forte coesione e spirito di corpo. Ricor- da, tuttavia, che i risultati della Banca sono condizionati dall’attuale contesto econo- mico che, come noto, è particolarmente difficile.
Con riferimento al suggerimento del socio Xxxxxxxxx che propone di destinare l’aumento di capitale sociale a sostegno, in particolare, delle imprese, il xxxx. Xxxxxxxx precisa nuovamente che negli ultimi due anni il Banco si é dedicato costantemente al territorio, alle famiglie e alle imprese e che l’operazione consentirà al Banco di raffor- zarne ulteriormente il sostegno.
Esprime, infine, comprensione per i soci che voteranno contro la proposta e ringrazia coloro che esprimeranno totale adesione all’aumento di capitale che rappresenta un punto fermo e un presupposto per il definitivo risanamento e il rilancio del Banco.
Il Presidente sottopone a votazione il primo punto all'ordine del giorno riguardante la proposta di eliminare l'indicazione del valore nominale espresso delle azioni del Banco, con conseguente modifica degli articoli 6 e 53 dello Statuto sociale.
Dichiara che tutti i soci presenti, in proprio o per delega, sono ammessi al voto non essendo fino ad ora pervenute segnalazioni di situazioni comportanti l’esclusione al diritto di voto a norma di legge.
Egli ricorda che i soci contrari ed astenuti devono registrare il proprio nominativo presso le apposite postazioni distribuite nelle sale in ottemperanza alle vigenti dispo-
sizioni legislative e regolamentari, oltre che per documentare la loro legittimazione all'eventuale impugnativa.
Il Presidente sottopone a votazione la proposta ed invita nell’ordine i soci favorevoli ad esprimersi esibendo il cartoncino, poi i soci contrari, ad esibire il cartoncino e a registrarsi alle postazioni, invita infine gli astenuti ad esibire il cartoncino effettuando analoga registrazione.
Terminate le operazioni di voto, il Presidente, alle ore quattordici, dichiara che hanno votato numero 5.752 (cinquemilasettecentocinquantadue) soci di cui favorevoli nu- mero 5.671 (cinquemilaseicentosettantuno), contrari numero 57 (cinquantasette) ed astenuti numero 24 (ventiquattro) e pertanto dichiara la proposta approvata a mag- gioranza.
L’elenco nominativo dei soci favorevoli, contrari ed astenuti viene allegato al presen- te verbale sotto la lettera “H”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio.
Esaurita la trattazione dell’Oggetto 1, il Presidente mette in votazione il secondo pun- to all’ordine del giorno riguardante la proposta di delega al Consiglio di Gestione di aumentare il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 2 miliardi. Dichiara che tutti i soci presenti, in proprio o per delega, sono ammessi al voto non essendo fino ad ora pervenute segnalazioni di situazioni comportanti l’esclusione al diritto di voto a norma di legge.
Egli ricorda che i soci contrari ed astenuti devono registrare il proprio nominativo presso le apposite postazioni distribuite nelle sale in ottemperanza alle vigenti dispo- sizioni legislative e regolamentari, oltre che per documentare la loro legittimazione all'eventuale impugnativa.
Il Presidente sottopone a votazione la proposta ed invita nell’ordine i soci favorevoli ad esprimersi esibendo il cartoncino, poi i soci contrari, ad esibire il cartoncino e a
registrarsi alle postazioni, invita infine gli astenuti ad esibire il cartoncino effettuando analoga registrazione.
Terminate le operazioni di voto, il Presidente, alle ore 14 e minuti 8, dichiara che hanno votato numero 5.739 (cinquemilasettecentotrentanove) soci di cui favorevoli numero 5.687 (cinquemilaseicentoottantasette), contrari numero 42 (quarantadue) ed astenuti numero 10 (dieci) e pertanto dichiara la proposta approvata a maggio- ranza.
L’elenco nominativo dei soci favorevoli, contrari ed astenuti viene allegato al presen- te verbale sotto la lettera “I”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio.
A questo punto il Presidente informa che i soci presenti, in proprio o per delega, so- no numero 5.678 (cinquemilaseicentosettantotto), superiore al quorum costitutivo necessario pari a numero 1.082 (milleottantadue) soci, e quindi l'Assemblea può va- lidamente deliberare, a' sensi dell'art. 25 dello Statuto sociale, sul terzo punto all'or- dine del giorno, del quale dà lettura:
"3) Proposta di modifica degli articoli 4 bis, 20, 22, 23, 24, 38.1.3, 41.1 e 43 dello
Statuto sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti.".
Il Presidente ricorda che, come precedentemente approvato, da questo momento e non oltre lo scadere dei venti minuti dopo l'apertura della discussione, i soci possono iscriversi al tavolo presso il Notaio per poter intervenire sull'argomento di cui all'Og- getto 3 dell'ordine del giorno, attenendosi alle modalità di intervento già approvate; egli inoltre ricorda che i soci i quali hanno presentato richiesta di intervento, sono pregati, al momento dell'apertura della discussione, di prendere posto nelle prime file loro riservate; che al fine di garantire la possibilità di intervenire a tutti coloro che lo richiederanno, la durata di ciascun intervento per ciascun socio, compresi i portatori di delega, è fissata in tre minuti; che gli ospiti non hanno diritto di intervenire né di
votare e che il socio potrà avere la parola solo dopo l’apertura della discussione e su chiamata del Presidente e dovrà trattare esclusivamente argomenti attinenti il punto all'ordine del giorno in discussione.
Il Presidente quindi informa che le modifiche statutarie attualmente in discussione sono state predisposte dal Consiglio di Gestione nella seduta del 26 ottobre 2010 ed approvate in pari data dal Consiglio di Sorveglianza; che la Banca d'Italia con Prov- vedimento n. 921280 del 6 dicembre 2010 ha rilasciato il prescritto accertamento sotto il profilo di Xxxxxxxxx in ordine alle proposte di ulteriori modifiche statutarie di cui all’Oggetto 3.
Ricorda che la Relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sulle proposte di modi- fiche statutarie è stata trasmessa a Consob nei termini previsti; depositata presso la sede sociale e presso Borsa Italiana nei quindici giorni che hanno preceduto l'As- semblea; resa disponibile sul sito internet del Banco in conformità alle vigenti dispo- sizioni; fornita in copia ai soci che ne hanno fatto richiesta nel predetto periodo; di- stribuita in copia a stampa a tutti i soci intervenuti ed è contenuta da pagina 24 a pa- gina 30 del fascicolo.
Il Presidente ricorda che in sede di costituzione l'Assemblea ha approvato, tra l'altro, di dare per letta la Relazione illustrativa, nonché il quadro sinottico delle proposte di modifiche statutarie relative all'oggetto 3 all'ordine del giorno, il cui testo è in posses- so dei soci intervenuti, salva la facoltà di darne una sintetica illustrazione, di trattare ed approvare in blocco e quindi nel loro complesso le modifiche statutarie, secondo il testo approvato dalla Banca d'Italia.
Il Presidente illustra sinteticamente le modifiche statutarie che prevedono di: modificare l’art. 4-bis dello Statuto sociale per rivedere i criteri di ripartizione della quota di utile consolidato da destinare a sostegno di iniziative di carattere civile,
sociale e religioso, tenendo conto dell’evoluzione del Gruppo dalla costituzione del Banco ad oggi, e segnatamente dell’apporto della componente “novarese”; modificare l’art. 20 comma 3 n. 5 per recepire la terminologia adottata nella recen- te normativa sulla revisione legale dei conti (D.Lgs. 39/2010);
modificare l’art. 22 comma 4 per rendere lo Statuto coerente con le previsioni del nuovo art. 135-quinquies TUF, relativo alla possibilità di integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 27/2010, relativo a taluni diritti degli azionisti e comunque in larga parte non riguardante le società co- operative;
introdurre il nuovo comma 3 dell’art. 23, per rispondere all’esigenza di recepire il nuovo articolo 83-sexies TUF commi 1, 3 e 4, introdotto dal già citato X.Xxx. 27/2010;
modificare il nuovo comma 5 dell’art. 23, per adeguare la disciplina della rappre- sentanza in assemblea alla recente normativa sulla revisione legale dei conti (art. 17 D.Lgs. 39/2010);
introdurre il nuovo comma 8 dell’art. 23, per consentire ai soci di assistere a di- stanza, mediante collegamento elettronico, ai lavori assembleari e di esprimere il proprio voto, qualora non intendano prendere la parola;
modificare il secondo comma dell’art. 24, esclusivamente per dare attuazione a quanto previsto dal menzionato D.lgs. 27/2010 in riferimento alle possibilità di ri- convocazione dell’assemblea;
modificare gli articoli 38.1.3, 41.1. comma 2 e 43, per adeguare il testo dello Statu- to alle nuove previsioni in tema di revisione legale dei conti (X.Xxx. 39/2010).
Il Presidente a questo punto, considerata l'espressa dispensa conferitagli dall'As- semblea sull'integrale lettura della Relazione illustrativa contenente il Prospetto si-
nottico, dà lettura del seguente testo di deliberazione sulle proposte di ulteriori mo- difiche statutarie, che riporta il testo definitivo dei commi degli articoli soggetti a mo- difica:
“L’Assemblea Straordinaria dei soci di Banco Popolare – Società Cooperativa:
- udito quanto rappresentato dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza e preso at- to della relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sulle proposte di modifiche statutarie e delle proposte ivi formulate, approvate dal Consiglio di Sorveglianza
- preso atto del rilascio da parte di Banca d’Italia del Provvedimento di accertamento
n. 921280 in data 6 dicembre 2010;
- preso atto che il testo degli attuali articoli, con a fianco la nuova formulazione dei medesimi, è stato distribuito a stampa ai Soci intervenuti per facilitarne l’esame e il raffronto,
delibera:
- di modificare gli artt. 4 bis, 20, 22, 23, 24, 38.1.3, 41.1 e 43 dello Statuto, approvando tali modifiche come qui di seguito riportate:
Art. 4 bis Mutualità
1. Comma invariato
2. Comma invariato
3. Detto ammontare complessivo sarà ripartito tra iniziative di sostegno dei territori di maggior presenza sulla base delle quote di seguito indicate:
- 8/26 ad iniziative di sostegno al tessuto civile e sociale del territorio lodigiano e di quello di riferimento della Banca Popolare di Lodi S.p.A.;
- 8/26 ad iniziative di sostegno al tessuto civile e sociale del territorio novarese e di quello di riferimento della Banca Popolare di Novara S.p.A.;
-1/26 ad iniziative di sostegno della Fondazione di Culto Banco X.Xxxxxxxxx e
X.Xxxxxxxx;
- 9/26 ad iniziative di sostegno al tessuto civile e sociale del territorio veronese e di quello di riferimento della Banca Popolare di Verona - X.Xxxxxxxxx e X.Xxxxxxxx S.p.A..
4. Comma invariato
5. Comma invariato
6. Comma invariato
Art. 20 Assemblea
1. Comma invariato
2. Comma invariato
3. L’Assemblea ordinaria:
1) invariato;
2) invariato;
3) invariato;
4) invariato;
5) nomina e revoca la società incaricata della revisione legale dei conti;
6) invariato;
7) invariato;
8) invariato.
4. Comma invariato
Art. 22 Convocazione
1. Comma invariato
2. Comma invariato
3. Comma invariato
4. Fermo quanto ulteriormente previsto dalla vigente normativa di legge e regola-
mentare, con le modalità, nei termini e nei limiti stabiliti dalla legge, un numero di so- ci non inferiore a 1/40 del totale dei soci aventi diritto di voto può, con domanda scrit- ta, chiedere l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare in Assemblea, risultan- ti dall’avviso di convocazione della stessa. Le sottoscrizioni dei soci debbono essere autenticate da notaio o da dipendenti della Società a ciò autorizzati. La legittimazio- ne all’esercizio del diritto è comprovata dal deposito di copia della certificazione rila- sciata dall’intermediario ai sensi della normativa legale e regolamentare vigente.
5. Comma invariato
6. Comma invariato
7. Comma invariato
Art. 23 Interventi in Assemblea e rappresentanza
1. Comma invariato
2. Comma invariato
3. La legittimazione all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto è at- testata, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e/o regolamentari, da una comuni- cazione alla Società, effettuata dall’intermediario, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto.
4. Comma invariato
5. Il socio ha facoltà di farsi rappresentare mediante delega scritta rilasciata ad altro socio avente diritto di intervenire in Assemblea, che non sia consigliere di sorve- glianza o di gestione o dipendente della Società o membro degli organi amministrati- vi o di controllo o dipendente delle società, direttamente o indirettamente, controllate dalla Società, o società di revisione alla quale sia stato conferito il relativo incarico o responsabile della revisione legale dei conti della Società e che non rientri in una delle altre condizioni di incompatibilità previste dalla legge.
6. Comma invariato
7. Comma invariato
8. Il Consiglio di Gestione, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, può peraltro predisporre l’attivazione di uno o più collegamenti a distanza con il luo- go in cui si tiene l’assemblea, che consentano ai Soci, che non intendano recarsi presso tale luogo per partecipare alla discussione, di seguire comunque i lavori as- sembleari ed esprimere al momento della votazione il proprio voto, a condizione che risulti garantita l’identificazione dei Soci stessi e che sia data comunicazione di tale facoltà nell’avviso di convocazione dell’Assemblea.
9. Comma invariato
Art. 24 Costituzione dell'Assemblea
1. Comma invariato
2. In seconda e terza convocazione l’Assemblea ordinaria è validamente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti; quella straordinaria quando sia presen- te, in proprio o per rappresentanza e delega, almeno 1/200 dei soci aventi diritto di voto. In particolare, l’Assemblea straordinaria, se i soci intervenuti in seconda convo- cazione non rappresentano il numero di voti richiesto per la costituzione, può essere nuovamente convocata entro 30 giorni.
Art. 38.1.3
1. Tutti i componenti devono possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e in- dipendenza previsti dalla disciplina legale e regolamentare. Inoltre, almeno tre Con- siglieri devono essere iscritti nell’apposito registro dei revisori legali istituito presso il Ministero della Giustizia ed aver esercitato l’attività di revisione legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni ed almeno otto dei Consiglieri devono possedere i requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.
2. I requisiti di iscrizione nel registro dei revisori legali e i requisiti di indipendenza secondo il Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana S.p.A. possono cu- mularsi nella stessa persona.
Art. 41.1. Funzioni di vigilanza e di controllo e relativi poteri
1. Comma invariato
2. Inoltre, il Consiglio di Sorveglianza valuta il grado di efficienza ed adeguatezza del sistema dei controlli interni, con particolare riguardo al controllo dei rischi, al funzio- namento dell’internal audit ed al sistema informativo contabile, e vigila, per gli aspetti di sua competenza, su di esso e sulla sua rispondenza ai requisiti stabiliti dalla nor- mativa; verifica altresì il corretto esercizio dell’attività di controllo strategico e gestio- nale svolto dalla Società sulle società del Gruppo.
3. Comma invariato
4. Comma invariato
5. Comma invariato
6. Comma invariato
Art. 43. Revisione legale dei conti
1. La revisione legale dei conti della Società è affidata, a norma di legge, ad una so- cietà di revisione su incarico conferito dall’Assemblea.
- di conferire al Consiglio di Sorveglianza, e per esso al Presidente del Consiglio di Sorveglianza, ed al Consiglio di Gestione, e per esso al Consigliere Delegato, anche disgiuntamente fra loro, i più ampi poteri per provvedere a quanto necessario per l’attuazione della presente deliberazione nonché per adempiere alle formalità neces- sarie affinché la presente deliberazione adottata in data odierna ottenga le approva- zioni di legge e in genere tutto quanto occorra per la completa esecuzione, con ogni e qualsiasi potere a tal fine necessario e opportuno, nessuno escluso ed eccettuato,
compreso quello di introdurre nella presente deliberazione le eventuali modificazioni, variazioni, soppressioni o aggiunte di carattere non sostanziale che risultassero ne- cessarie o comunque richieste per l’iscrizione nel Registro delle Imprese, anche in relazione alle eventuali indicazioni delle autorità competenti, ivi comprese le even- tuali indicazioni dell’Autorità di Xxxxxxxxx, dichiarando sin d’ora per rato e valido l’operato”.
Il Presidente apre la discussione sull'Oggetto 3 all'ordine del giorno ed informa che risponderà ai soci intervenuti alla fine di tutti gli interventi.
Prendono la parola nell’ordine i soci Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xx Xxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxx. Xxxxxxx Xxxxx e nuovamente Xxxxxxx Xx Xxxx.
Prende la parola il socio Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxxxx, della “Sezione dei piccoli azio- nisti”, il quale rimarca l’importanza assoluta dell’articolo 23 dello Statuto laddove vie- ne introdotta la possibilità di partecipare alle assemblee ed esercitare il voto a di- stanza, ed in proposito esprime la sua più totale soddisfazione per questo obiettivo importante che è stato, sin dalla costituzione della Sezione, un cavallo di battaglia.
Ricorda inoltre che, nel suo primo intervento nell’Assemblea della Banca Popolare Italiana, avanzò, all’allora Consigliere Delegato, Xxxx Xxxxxxx, analoga richiesta, for- nendo sia uno studio di fattibilità di contenuto giuridico, che di stabilità informatica.
Egli riconosce al Presidente, avvocato Xxxxxx Xxxxxx, l’interesse dimostrato sull’argomento nella sua duplice veste di rappresentante del Banco e dell’Associazione Nazionale delle Banche Popolari.
Sostiene inoltre, per il conseguimento di una maggiore partecipazione dei soci, ar- gomento caro anche a Banca d’Italia, che in questa direzione potrebbero andare le iniziative che prevedano l’eliminazione del possesso azionario cosiddetto “di ingres-
so” per quantitativo minimo.
Infine egli considera l’esistenza di una base sociale così ampia un’unicità nel pano- rama italiano ed in merito all’aumento di capitale considera la sua approvazione indi- spensabile per un buon andamento futuro della Banca.
Il socio Xxxxxxx Xx Xxxx apprezza la modifica proposta all’art. 4 bis che consentirà alla Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio il riconoscimento della stessa quota di utili della fondazione lodigiana.
Ritiene infatti che sino ad ora la fondazione novarese fosse penalizzata e, al riguar- do, ricorda di far parte dell’associazione “Una Banca Popolare per te” costituitasi a Novara il 12 aprile 2010 che aveva chiesto e richiede oggi, e lo richiederà anche in occasione delle future Assemblee, che al territorio novarese sia riconosciuta pari di- gnità delle altre due componenti, quella veronese e quella lodigiana, con le quali do- vrebbe realizzarsi il progetto di gruppo federativo delle banche associate a sostegno delle economie dei rispettivi territori di riferimento.
Tutto ciò va inteso nell’interesse di tutto il gruppo Banco Popolare, nella convinzione che solo se tutte le componenti convergono su di un piano di pari dignità verso lo stesso obiettivo si potranno determinare risultati positivi e un futuro di successo. Di- versamente, se ciascun componente tirerà la camicia dalla sua parte, pretendendo privilegi che agli altri non vengono riconosciuti, la camicia prima o poi si strapperà.
In tale ottica è quindi necessario rivedere alcune disposizioni statutarie - in primo luogo l’art. 3 terzo comma che cita: “Le funzioni centrali e amministrative sono riparti- te tra Verona e Lodi in modo equilibrato” senza menzionare la componente costituita da Novara e dal suo territorio.
Quindi dichiara che l’ubicazione delle funzioni centrali deve rispondere a criteri di e- conomicità e sinergia all’interno del Gruppo. A suo avviso la politica di questa Dire-
xxxxx ha portato a decisioni sbagliate, quali:
- non utilizzare il sistema informatico della Banca Popolare di Novara che all’epoca era più avanzato di quello della Verona;
- svendere un edificio di grande pregio quale quello della sede di Milano della Banca Popolare di Novara di via Santa Margherita, al Cordusio, che avrebbe potuto costitui- re la sede più degna per il nuovo Banco Popolare;
Sofferma poi l’attenzione sulle altre norme statutarie da rivedere: l’art. 21 dove si parla della sede delle riunioni delle Assemblee, che a suo avviso con la dicitura: “an- che a Novara”, è un’espressione quanto meno infelice oltre ad essere discriminato- ria; l’art. 32 che disciplina la sede di riunione del Consiglio di Gestione: di regola a Verona, secondo convenienza, a Lodi. Una volta all’anno a Novara; l’art. 38 che sta- tuisce la composizione del Consiglio di Sorveglianza nel rapporto di 5 membri per Verona e Lodi e 3 per Novara e, di conseguenza, l’art. 39 che regola l’elezione del Consiglio di Sorveglianza tramite la presentazione di liste di candidati; infine l’art.
39.5 che regola l’elezione del Presidente e dei Vice Presidenti prevedendo per Nova- ra solo la nomina del secondo Vice Presidente - non vicario.
Si rivolge quindi al Presidente chiedendo a quali opportunità risponda la nomina del Consigliere Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx a Vice Presidente Vicario del Banco Popolare in particolare per quanto attiene ai requisiti di professionalità, onorabilità e indipenden- za di cui all’art. 38.1.3 dello Statuto sociale, nonostante 35 sanzioni comminate dalla Banca d’Italia.
Ribadisce infine l’esigenza di porre al centro il Banco stabilendo regole che diano poi dignità alle componenti territoriali del Gruppo.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxxx il quale manifesta apprezzamento per la modifica statutaria che consente il voto a distanza, permettendo così anche ai soci di Novara,
di Verona e di Lodi di partecipare in massa alle prossime Assemblee. Il socio chiede che, nella politica dei piccoli passi, si possa arrivare, nella prossima revisione dello Statuto, alla possibilità di modificare le norme relative alla presentazione delle liste dei candidati del Consiglio di Sorveglianza in modo che il primo candidato di lista non debba necessariamente essere indicato tra soci espressione dell’ex Area Storica ve- ronese per assicurare in futuro maggiore equilibrio.
Interviene il socio Xxxxxx Xxxxxx per concordare sulle considerazioni esposte dal so- cio De Rosa e per condividere le modifiche statutarie proposte, con particolare rife- rimento all’articolo 4 bis sulla mutualità, che prevede una più equa ripartizione delle quote di utili da riservare alle banche controllate, stabilendo un trattamento paritario tra la Banca Popolare di Lodi e la Banca Popolare di Novara.
Con riferimento alla nuova formulazione dell’art. 20 “Assemblea”, nel quale vengono recepite le norme introdotte dal D.Lgs. 27/2010 in attuazione della Direttiva 2007/36 CEE, sottolinea che le modifiche ivi previste avrebbero potuto essere introdotte già da tempo.
Esprime, poi, soddisfazione per la previsione del collegamento a distanza per l’intervento in assemblea, previsto dal novellato articolo 23, rilevando peraltro che sarebbe stato opportuno prevedere anche l’aumento delle deleghe.
Richiamandosi poi alle precisazioni del socio Xx Xxxx, richiede un chiarimento con riferimento alla possibilità che un Consigliere del Banco, cui sono state erogate san- zioni dalla Consob e dalla Banca d’Italia per complessivi Euro 500.000, conservi co- munque il proprio incarico, richiamando in proposito l’art. 38.1.3 dello Statuto sociale relativo ai requisiti di professionalità ed indipendenza previsti dalla disciplina legale e regolamentare.
Concludendo, in relazione a notizie diffuse, esprime la propria disapprovazione
all’eventuale trasformazione della forma cooperativa in S.p.A., sottolineando che l’attuale modello di governance debba essere mantenuto, ma alleggerito al fine di contenere i relativi costi.
Prende la parola il socio Xxxxxxxx Xxxxx per evidenziare la necessità che il valore del titolo ritorni almeno intorno ai 9 o 10 euro, esortando contemporaneamente il management ad adoperarsi in tal senso, anche al fine di ridistribuire un dividendo nella misura pari a quella relativa all’esercizio 2009 o pari ad almeno 0,28 euro per azione.
Tutto ciò, conclude, perché, se una società è sana, dovrebbe incrementare il valore dell’azione.
Interviene il socio Xxxxxxxxxx Xxxxxxx che, quale uomo appartenente al territorio, quale persona che sta nelle istituzioni, quale Assessore alle politiche giovanili della provincia di Novara, afferma di non riconoscersi nelle affermazioni del socio novare- se De Rosa, precedentemente intervenuto.
Il socio evidenzia il rapporto ottimale instauratosi fra l’Istituzione che rappresenta e la Banca Popolare di Novara ma anche la forte unione esistente tra le Banche di Vero- na, Novara e Lodi, elemento di forza che darà sicuramente buoni risultati.
Il socio ritiene opportune e democratiche le modifiche statutarie proposte, che vanno nella direzione di un giusto riconoscimento alla territorialità della banca e ringrazia il Presidente Xxxxxx Xxxxxx per la democraticità dimostrata nel proporle.
Richiamandosi all’aumento di capitale deciso dall’Assemblea odierna, reputa l’operazione tempisticamente opportuna.
Il socio rivolge infine un particolare ringraziamento alla Banca Popolare di Lodi e ri- badisce di non condividere le affermazioni del socio Xx Xxxx.
Interviene il socio Xxxxxxx Xxxxx per affermare che non è stata sottolineata a suffi-
cienza la modifica della norma statutaria che prevede la possibilità della votazione a distanza; si tratta infatti di una novità assoluta, molto spesso recepita negli statuti di società di piccola dimensione, e che in società come il Banco Popolare, alle cui As- semblee intervengono numerosissimi soci, costituisce un momento importante della vita sociale e una manifestazione di democraticità così come si è avuto modo di veri- ficare oggi.
Sostiene che il territorio in cui è diffusa e radicata la banca è oggi molto vasto, e ri- tiene che debba essere consentito di partecipare ai lavori assembleari a tutti, anche a coloro che non possono sopportare pesanti spostamenti. Conclude ribadendo che la modifica proposta è, a suo avviso, assolutamente opportuna e che, come ha avuto modo di sentire in precedenti interventi, era stata richiesta da associazioni di soci.
Quindi, con il consenso del Presidente, interviene nuovamente il socio Xxxxxxx Xx Xxxx il quale, nell’invocare il diritto di replica, essendo stato chiamato in causa due volte, precisa che la sua dichiarazione di voto è favorevole alle modifiche statutarie, ma che le stesse non sono sufficienti. Desidera quindi che i soci prendano coscienza del fatto che esistono nello statuto sociale delle forti discriminazioni ai danni della componente novarese del Banco Popolare: trattasi di una discriminazione di territorio e di soci.
Alle ore 14 e minuti 39, il Presidente dichiara chiusa la discussione sull’oggetto 3 all’ordine del giorno e replica ai Soci intervenuti.
Al socio Xxxxxxxxxxxxxx, che condivide la decisione sul voto a distanza ed invita a proseguire abolendo il requisito minimo di titolarità di azioni e la tassa di ammissione a socio, risponde di ritenere, al contrario, che in prospettiva sarà opportuno procede- re nella direzione opposta. Altre banche popolari stanno orientandosi verso la perdita della qualità di socio per coloro i quali si trovino a possedere meno della quantità mi-
nima di azioni prevista ed egli, condividendo questo indirizzo, ritiene che essere soci di una banca popolare comporti diritti di cui non si possa far abuso. Nel corso dell’odierna Assemblea si è verificato il caso di un socio, detentore di una sola azio- ne, che è solito presentarsi con regolarità in Assemblea solo per fare interventi pe- santemente negativi e sovente offensivi; ciò che egli ritiene sia non rispettoso neppu- re nei confronti dei soci che hanno investito i loro risparmi in questa banca ed inter- vengono in Assemblea per contribuire alle decisioni in merito al futuro della banca e dei loro investimenti.
Rispondendo al socio Xx Xxxx, il Presidente afferma che un’equa ripartizione della spesa per il sostegno dei territori o delle altre condizioni riservate alle banche fonda- trici, in una società cooperativa, è frutto non di considerazioni astratte ma di atten- zione al principio della mutualità in base al quale è giusto riconoscere ai territori un ritorno proporzionale al contributo che essi forniscono al Gruppo in termini, ad e- sempio, di capitale, di volumi intermediati o di numero di clienti.
Pertanto eventuali disparità, se sono presenti, in parte derivano dalla storia passata e come tali vanno nel tempo gradualmente superate, ma in parte sono anche frutto di una corretta applicazione del principio di mutualità che precedentemente ha ri- chiamato.
Sono stati fatti inoltre alcuni ripetuti riferimenti negativi nei confronti di un Consigliere di Sorveglianza. A chi li ha formulati il Presidente risponde che le disposizioni in te- ma di requisiti di onorabilità escludono espressamente le sanzioni amministrative ri- chiamate dai soci ed assicura che comunque la valutazione di tali requisiti viene fatta in modo estremamente rigoroso dal Consiglio di Sorveglianza, che, essendo anche di organo di controllo, è approfonditamente edotto in materia, e del tutto consapevole delle proprie responsabilità.
Il Presidente richiama infine l’intervento di un socio sul tema dei dividendi, in partico- lare relativi all’esercizio 2009, al quale non ritiene opportuno replicare in quanto l’argomento è fuori tema e peraltro riferito ad un esercizio ormai consegnato alla sto- ria.
Aggiunge infine una precisazione sul voto a distanza consentito dalla modifica statu- taria proposta. Non si intende, con tale modifica, introdurre la possibilità di costituire l’Assemblea in più sedi collegate; l’Assemblea resterà unica ed i soci che vi vorranno intervenire con partecipazione piena dovranno trasferirsi fisicamente nel luogo dove l’Assemblea è convocata. La modifica statutaria interviene esclusivamente sulle mo- dalità con le quali è possibile esprimere il voto, che sarà quindi possibile anche a di- stanza, contestualmente al momento della votazione nella sala assembleare. Una scelta diversa avrebbe comportato soluzioni organizzative difficili da adottare in un’Assemblea complessa e numerosa come quella del Banco. Ritiene che la solu- zione proposta, nella sua originalità, sia adeguata alle esigenze del Banco e alle ri- chieste espresse dai soci.
Il Presidente sottopone a votazione la proposta di ulteriori modifiche statutarie di cui al presente oggetto 3.
Dichiara che tutti i soci presenti, in proprio o per delega, sono ammessi al voto non essendo fino ad ora pervenute segnalazioni di situazioni comportanti l’esclusione al diritto di voto a norma di legge.
Egli ricorda che i soci contrari ed astenuti devono registrare il proprio nominativo presso le apposite postazioni distribuite nelle sale in ottemperanza alle vigenti dispo- sizioni legislative e regolamentari, oltre che per documentare la loro legittimazione all'eventuale impugnativa.
Il Presidente sottopone a votazione la proposta ed invita nell’ordine i soci favorevoli
ad esprimersi esibendo il cartoncino, poi i soci contrari, ad esibire il cartoncino e a registrarsi alle postazioni, invita infine gli astenuti ad esibire il cartoncino effettuando analoga registrazione.
Terminate le operazioni di voto, il Presidente, alle ore 14 e minuti 47, dichiara che hanno votato numero 4.165 (quattromilacentosessantacinque) soci, tutti favorevoli, nessun contrario né xxxxxxxx, e pertanto dichiara la proposta approvata all’unanimità.
L’elenco nominativo dei soci favorevoli, contrari ed astenuti viene allegato al presen- te verbale sotto la lettera “L”, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio.
Esauriti i lavori il Presidente, alle ore 14 e minuti 48, dichiara sciolta l'adunanza.
Il Presidente mi consegna ed al presente verbale vengono allegati, sotto le lettere per ciascuno indicate, i seguenti documenti, previa sottoscrizione dei comparenti e di me Notaio:
- lettera “M” copia del Provvedimento della Banca d’Italia n. 921280 del 6 dicembre 2010;
- lettera “N” Relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sul primo e secondo pun- to all'ordine del giorno;
- lettera “O” Relazione illustrativa del Consiglio di Gestione sul terzo punto all'ordine del giorno;
- lettera “P”: Statuto sociale aggiornato.
Il Presidente mi dichiara che le deliberazioni sopra assunte e le modificazioni appor- tate allo Statuto sociale, testé approvate dall'Assemblea straordinaria, sono conformi a quelle autorizzate dalla Banca d'Italia con il Provvedimento sopra allegato sub “M” e che il testo aggiornato dello Statuto, sopra allegato sub “P”, rispecchia fedelmente quanto sopra.
Alle ore quindici e minuti trenta del giorno tredici dicembre 2010 (duemiladieci) il pre- sente atto viene sottoscritto dai comparenti, i quali dichiarano che il verbale sopra redatto riporta fedelmente quanto intervenuto nell’Assemblea, e concordemente di- spensano me Notaio dal dare lettura degli allegati.
Di questo atto, scritto da persona di mia fiducia con mezzi meccanici a' sensi di Leg- ge e da me completato a mano su ventitre fogli per novantuno facciate intere e parte della presente, io Notaio ho dato lettura al Presidente dell'Assemblea ed ai due scru- tatori che lo approvano e con me lo sottoscrivono.
X.xx Xxxxx Xxxxxx Pasini X.xx Xxxxx Xxxxxx
X.xx Xxxxxxx Xxxxxxx
X.xx Xxxxx Xxxxxxxx Cilione Notaio (L.S.)
Elenco dei 1.518 soci presenti alle ore 9.04
di cui:
direttamente n. 885:
XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 300), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 250), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXXX XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1314), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 300), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 250), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 566), XXXXXXXXX XXXXX XXXXXXX (n. azioni 36), XXXXXXX XXXX XXXXX (n. azioni 3050), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 3464), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 2797), XXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 10), XXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 750), XXXXXXXXXXX XXXX (n. azioni 29), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 97), XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1007), ARCHETTINI XXXXXX (n. azioni 18000), XXXXXXX XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), ARDOSSI XXXXXXXXX (n. azioni 161), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 800), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 224), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 40000), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 3000), XXXX XXXXX (n. azioni 470), XXXXXXXX XXXX XXXXX (n. azioni 23462), XXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1400), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 2), XXXXXX XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 4492), XXXXXXXXX XXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 449), XXXXXXXXX XXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXX (n. azioni 1), XXXXX XXXXXX (n. azioni 54000), XXXXXX XXXXX (n. azioni 750), XXXXXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXX XXXXX XXXXX (n. azioni 1164), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 159), XXXXXXXXXXX XXXX (n. azioni 250), XXXXXX XXXXX (n. azioni 2350), XXXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 3600), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 345), XXXXXXXXX XXXX (n. azioni 101), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 54), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 11000), XXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 250), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 201), BARCA XXXXX XXXXXX (n. azioni 250), XXXX XXXXXX (n. azioni 150), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 3000), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1025), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), XXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 20), XXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 250), XXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 150), BASSO XXXXX XXXXXXX (n. azioni 200), XXXXXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 2), XXXXXXXXXX XXX (n. azioni 150), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 3964), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 4000), XXX XXXXXXX (n. azioni 4053), XXXXXX XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1170), XXXXXXX XXXXXXXXXXXX (n. azioni 101), XXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 3150), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1750), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 24), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1517), XXXXXXX XXXX (n. azioni 6500), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 211), XXXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 4), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 300), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 87406), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 98571), XXXXX XXXXX (n. azioni 7800), XXXXX XXXXX (n. azioni 114), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXXXXXXX (n. azioni 516), BIANCHI OTTAVO (n. azioni 250), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 516), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1500), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 33602), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 6147), XXXXX XXXXX (n. azioni 5), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 116), XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1900), BIONDA XXXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 300), XXXXX XXXXX (n. azioni 2), XXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXX XXXXXXX (n. azioni 22799), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 14), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 10829), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 250), XXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1700), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 4080), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 73), XXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 2), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1485), XXXXXX XXXXX XXXXXX (n. azioni 3500), XXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 8000), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2578), BORSA XXXXX (n. azioni 4572), XXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1500), BOSCHETTI VITTORIA (n. azioni 1), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 3000), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXXX XXXXXX (n. azioni 1600), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 420), XXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1067), XXXXXXX XXXXXXXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 656), XXXXX XXXXXX (n. azioni 7700), XXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXXXX XXXX (n. azioni 21500), XXXXXX XXXX XXXXX (n. azioni 350), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 814), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 21), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 500), XXXXX XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 467), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 2), XXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXX (n. azioni 465), XXXXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1760), XXXXXXXXXXX XXXXXX` (n. azioni 1551), XXXXX XXXX XXXXXXXX (n. azioni 60), XXXXX XXXX (n. azioni 7450), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 40629), XXXX XXXXXXX (n. azioni 614), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1420), XXXXXX XXX (n. azioni 4500), XXXXX XXXXX (n. azioni 3947), XXXXXXXXX XXXX (n. azioni 467), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1101), XXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 537), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 2586), XXXXX XXXXXXXXXXXX (n. azioni 6), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 3), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2000), XXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 10250), CAMPO XXXXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 225), XXXXXXX XXXXXXXXXXXX (n. azioni 371), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 12000), XXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXXXX XXXXXXX XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 74), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 250), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 2600), XXXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 481), XXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 700), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 250), CARCERERI DE XXXXX
XXXXXX (n. azioni 6626), XXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 43), XXXXXX XXXXX (n. azioni 1556), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 10), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXXXXXXX XXX (n. azioni 312), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 600), XXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 2000), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 485), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 465), XXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXX (n. azioni 299), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 50), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1224), XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 2), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 151), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 476), XXXXXXXXXX XXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 10000), XXXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 8), XXXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 7), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 400), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 857), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXX XXXXXX (n. azioni 2464), XXXXX XXXXXX (n. azioni 200), XXXXX XXXXX (n. azioni 1786), XXXXXXX XXXXXXX XXXXX XXXXXX (n. azioni 52), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1000), XXXXXX XXXXXX (n. azioni 30), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 159), XXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 113), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 120), XXXXX XXXXX (n. azioni 344), XXXXXXXX XXXX (n. azioni 6000), XXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 262), XXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1560), XXXX XXXXXXXX (n. azioni 13330), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), COLI XXXX XXXX (n. azioni 586), XXXXXX XXXX (n. azioni 7520), XXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 343), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 3214), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 86), XXXX XXXX (n. azioni 21500), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 46606), COMPAGNI XXXXXX (n. azioni 500), XXXXXX XXXXX (n. azioni 689), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 465), XXXXXXXXX XXXX (n. azioni 500), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXXX XXXX XXXXX (n. azioni 2), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 5000), XXXXXX XXXX (n. azioni 5000), CONVERTITI CARLO (n. azioni 1606), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 6000), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 52000), XXXXX XXXXX (n. azioni 2120), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 150), XXXXX XXXX (n. azioni 2970), XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 466), XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 543), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 21), XXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 500), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2472), XXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 150), DAL BON XXXXXXXX (n. azioni 1), DAL BON XXXXX XXXXX (n. azioni 500), DAL XXXXXX XXXXX (n. azioni 150), DAL CORSO XXXXXXX (n. azioni 300), DAL XXXXX XXXXXXX (n. azioni 1001), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2464), DALLE VEDOVE SALVATORE (n. azioni 250), DALL`AGLIO GIANLUCA (n. azioni 1), DALL`AGLIO LINO (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXX XXXXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 225), XXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 4000), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 0000), XX XXXXXXX XXXXXXXX (x. azioni 105915), DE XXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 300), DE XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 3), DE CICCO
XXXXXX (n. azioni 3), DE XXXXX XXXX (n. azioni 3), DE XXXXX XXXXXXX (n. azioni 2), DE XXXX XXXXX (n. azioni 4), DE
XXXXX XXXXX (n. azioni 3), DE XXXXX XXXXX (n. azioni 250), DE XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), DE ROS CATIA (n. azioni 104), XXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 1), DEL XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 500), DEL GRANDE XXXXXXXX (n. azioni 150), DEL RE XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 125), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 113), DELLO SBARBA BRUNO (n. azioni 280), DELL`XXXXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 4), XXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 107), XXXXX XXXXXX (n. azioni 165), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 12), DI XXXXXXXXXXX XXXX (n. azioni 1), DI XXXXX XXXXXXX (n. azioni 465), DI XXXXXXX XXXXX (n. azioni 256), XXXX XXXXX (n. azioni 14), XXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 620), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 10), XXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 2000), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 250), XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 3200), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 221), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 79), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 415), D` XXXXXX XXXXX (n. azioni 1), D`AMICO XXXXX (n. azioni 116), XXXX XXXXXXX (n. azioni 6000), ERBA XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 107), ETRARI XXXXX (n. azioni 351), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 25), XXXXXX XXXXX (n. azioni 10), XXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 2500), XXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 107), XXXXXX XXXXX (n. azioni 1500), XXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 501), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 2100), XXXXXX XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 250), XXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 3964), XXXXXXXX XXXXXXX XXXX (n. azioni 31801), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 500), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), FERMANTI XXXXX (n. azioni 933), XXXXXX XXXXX (n. azioni 1688), XXXXXXXX XXXXX XXXXXXX (n. azioni 5464), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 215), XXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 113), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1000), XXXXXXX XXXX (n. azioni 150), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 3530), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 150), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXX (n. azioni 500), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2), XXXXX XXXXXXX (n. azioni 58), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 655), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 205), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 9552), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 550), XXXXXXXXXX XXXXXX (n. azioni 5020), XXXXXXXXX XXXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1750), XXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXX XXXXXX (n. azioni 66), XXXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 28750), XXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 1650), XXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 150), XXXX XXXXXXX (n. azioni 4000), XXXXXXX XXXXXXXXXX (n. azioni 2795), XXXXXXXXXX XXXXXXXX (n. azioni 664), FORCIGNANO` ROSARIO (n. azioni 1650), XXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 2650), XXXXX XXXX XXXXXXXXXXXX (n. azioni 2090), XXXXXXXXXXX XXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXXXXX XXXXXXX (n. azioni 1), XXXXXXXXXXX XXXXX (n. azioni 3), XXXXXXXX XXXXX (n. azioni 150), FRATTA PASINI CARLO (n. azioni 175119), FREROTTI REMO (n. azioni 1600), FRIZZERA ENRICO (n. azioni 150), FULGONI MASSIMO (n. azioni 791), FUMO GABRIELLA (n. azioni 274), FURLANI STEFANO (n. azioni 1), FUSE`
STELLIO FAUSTO (n. azioni 150), FUSI MASSIMILIANO (n. azioni 472), GAETA GEPPINO (n. azioni 150), GAGLIARDI ANTONELLA (n. azioni 2), GALBUSERA MAURO (n. azioni 2485), GALLERI ANGELO (n. azioni 150), GALLI LUCIANO (n. azioni 300), GALLI WALTER (n. azioni 4), GALLINARI PAOLO (n. azioni 225), GALLUCCIO NICOLA (n. azioni 261), GALLUZZI AGOSTINO (n. azioni 2), GANDELLI LAURO (n. azioni 18150), GANDOSSI SEVERINO (n. azioni 1), GARBASSI GIULIO (n. azioni 123), GATTI GIAMPIETRO (n. azioni 150), GAUDENZI SABRINA (n. azioni 124), GEATTI DANTE (n. azioni 150), GELLI FRANCESCO (n. azioni 1), GENOVESE FABIO (n. azioni 150), GENTILI ANNA (n. azioni 150), GEREVINI UMBERTO (n. azioni 1481), GHELLI SANTULIANA ANTONIO (n. azioni 15000), GHINELLI EMILIO (n. azioni 1406), GHISOLFI LORIS MARIO (n. azioni
31), GIACHINO SERGIO (n. azioni 10800), GIACOBONE ALESSANDRO (n. azioni 1), GIANNINI VIVIANA (n. azioni 5), GIARDA DINO PIERO (n. azioni 5500), GIARDINI STEFANO (n. azioni 2700), GILARDI VITTORIO (n. azioni 2000), GIOVANARDI ALBERTO (n. azioni 10), GIOVANI DOMENICO (n. azioni 250), GIRI ROLANDO (n. azioni 350), GIROTTI CARLO (n. azioni 4500), GIUDICE DOMENICO (n. azioni 1), GIULIANA GIOVANNA ANTONELLA (n. azioni 1), GIULIANO NICOLA (n. azioni 1), GIUSTI ANGELO (n. azioni 2500), GIUSTI GIUSEPPE (n. azioni 2500), GOLINI JOSIANE (n. azioni 400), GONZAGA NEBBIANTE
ANDREA (n. azioni 1018), GORGA FRANCESCO (n. azioni 2), GORI CLEMENTE (n. azioni 1000), GORZA PAOLO (n. azioni 1044), GRACEFFO ANTONELLA (n. azioni 163), GRANATA LUIGI (n. azioni 1), GRASSO ERNESTO (n. azioni 113), GRIGNOLA MICHELA (n. azioni 121), GRITTI ELENA (n. azioni 1), GUANZIROLI STEFANO (n. azioni 6), GUARATO MADDALENA (n. azioni 1), GUARISE LUCIANO (n. azioni 980), GUERRESCHI MARCO (n. azioni 1), GUERRI MARCELLO (n. azioni 685), GUERRINI MARIO (n. azioni 250), GUGLIELMI MASSIMO (n. azioni 2), GUIDI ANDREA (n. azioni 1293), IBBA CARLO (n. azioni 350), IMPALONI AMLETO (n. azioni 5001), IMPERADORI FRANCESCO (n. azioni 4300), INFANTE GIUSEPPE (n. azioni 614), JOVON MARINO (n. azioni 250), LA BROCCA MASSIMO (n. azioni 465), LA COGNATA MARGHERITA (n. azioni 4), LADAVAS PAOLO (n. azioni 428), LANDI PAOLO (n. azioni 2976), LAPIA SERGIO (n. azioni 50), LATTANZI GIUSEPPINA (n. azioni 284), LAUDANI VINCENZO (n. azioni 1), LAVAGNOLI SANDRO (n. azioni 1), LAVEZZI ANDREA (n. azioni 1), LAZZARINI ALBERTO (n. azioni 77), LAZZERINI ENRICO DINO (n. azioni 7000), LEFEVRE EMANUELA (n. azioni 25), LEIGHEB MAURIZIO (n. azioni 250), LEVONI TIZIANO (n. azioni 1), LIA GIUSEPPE (n. azioni 1), LILLO MARIA GRAZIA (n. azioni 250), LIMONTINI CLAUDIO (n. azioni 250), LISTA LUDOVICO (n. azioni 12), LIVRAGHI EUGENIO (n. azioni 1000), LOCATELLI GENNYFER ANITA (n. azioni 2), LONARDI GINA (n. azioni 1), LONARDI LUIGI (n. azioni 1), LONARDONI SANTO (n. azioni 5000), LORENZINI DARIO (n. azioni 4242), LOSEGO MARIO (n. azioni 12), LOVATO PATRIZIA (n. azioni 150), LUCCHESE MAURIZIO (n. azioni 500), LUCCHI PAOLO (n. azioni 150), LUCCHINI RINA (n. azioni 900), LUNARDI ARNALDO (n. azioni 138), LUONGO ANNA (n. azioni 150), LUZZANI GLORIA (n. azioni 5), MACARIO GIOANAS SILVANO (n. azioni 204), MACCALLI MOSE` (n. azioni 1), MACHIRELLI AUGUSTO (n. azioni 104), MACOLINO VINCENZO (n. azioni 1), MADE` DONATO (n. azioni 474), MAGGI ANGELO RAFFAELE (n. azioni 10), MAGGI DAVIDE (n. azioni 120), MAGRI WALTER (n. azioni 1025), MAGRINELLI SERGIO (n. azioni 14846), MAIETTA FELICE (n. azioni 1), MAINETTI GIULIO (n. azioni 406), MAINOLI ANGELA (n. azioni 1), MAISTRI MARTA (n. azioni 550), MALUCCHI MASSIMO (n. azioni 400), MALVEZZI SIMONE (n. azioni 1), MANCASTROPPA ALBERTO (n. azioni 210), MANCINI CLAUDIO (n. azioni 150), MANCINI MARIO (n. azioni 328), MANTI ANDREA GIOVANNI (n. azioni 1), MANZONETTO PIETRO (n. azioni 52), MANZONI RENATA (n. azioni 409), MARAZZINI CATIA MARIA (n. azioni 9), MARCHESI PIETRO (n. azioni 2), MARCHETTI ANGELA (n. azioni 504), MARCHETTI FABRIZIO (n. azioni 4), MARCHETTI MARCO (n. azioni 2464), MARCHINI ROBERTO (n. azioni 113), MARCOLIN ANTONIETTA (n. azioni 2000), MARCOMINI UMBERTO (n. azioni 3250), MARCONI MATTEO (n. azioni 1064), MARCONI SERGIO (n. azioni 800), MARIANI GIULIO CESARE (n. azioni 1), MARINI EUGENIO (n. azioni 250), MARINI FRANCO (n. azioni 5000), MARINI NICOLA (n. azioni 250), MARINO MAURIZIO (n. azioni 6177), MAROGNOLI EMILIANA (n. azioni 3001), MARONE MARIA (n. azioni 250), MARONI ROBERTO (n. azioni 279), MARTINELLI DANTE (n. azioni 50585), MARTINI FABRIZIO (n. azioni 250), MARZI PIERPAOLO (n. azioni 348), MARZO FERNANDO (n. azioni 615), MASCHERPA FABRIZIO (n. azioni 544), MASINI GABRIELLA (n. azioni 250), MASTROIANNI DANILO (n. azioni 7), MASTRORILLI CATALDO (n. azioni 2), MATTIOLI DIEGO (n. azioni 301), MAZZOLA MARIO (n. azioni 400), MEDICI LUCIANA (n. azioni 150), MEGHI ANGELO (n. azioni 3600), MEINI LUCA (n. azioni 4), MEMMO ALFREDO (n. azioni 155), MENDINI PIERLUIGI (n. azioni 400), MENEGOLO ALESSANDRO (n. azioni 250), MENINI FRANCO (n. azioni 5684), MENINI GIAN CARLO (n. azioni 200), MERCALLI CARLOTTA (n. azioni 500), MERCANTI FRANCESCO (n. azioni 4669), MERCANTI UGO (n. azioni 500), MERLINI PAOLA (n. azioni 4), MERLO GIANNI SILVANO (n. azioni 2150), MERLO GIORGIO (n. azioni 1), MESSORI MAURO (n. azioni 270), MEZZANI MICAELA (n. azioni 600), MEZZARI GILBERTO (n. azioni 250), MICHELAZZI RICCARDO (n. azioni 229), MICHELI GIORGIO (n. azioni 4050), MIGLIORINI DOMENICO (n. azioni 352), MILELLA DONATO (n. azioni 2), MINOJA MARIO (n. azioni 1033), MINUTO PAOLA (n. azioni 1), MISANI ENRICO (n. azioni 225), MISTELLI RODOLFO (n. azioni 10), MODENA GUIDO (n. azioni 3550), MODOLO RENZO (n. azioni 1), MODONESI GIACOMO (n. azioni 5415), MOIRAGHI VITTORIO (n. azioni 638), MOJA STEFANO (n. azioni 1), MOLINAROLI MARIA LUISA (n. azioni 12475), MOMBELLI GIOVANNI BATTISTA (n. azioni 552), MONARI GIORGIO (n. azioni 3114), MONTAGNA ALDO (n. azioni 1350), MONTAGNANA LUIGI (n. azioni 1), MONTALDI ALESSANDRA (n. azioni 4), MONTANARI GIAN CARLO (n. azioni 700), MONTECCHI DONATELLA (n. azioni 4), MONTELEONE PIERGIUSEPPE (n. azioni 43), MONTI PAOLO (n. azioni 702), MONTICELLI FABIOLA (n. azioni 1), MONTINI ALESSANDRO (n. azioni 1), MORELATO RICCARDO GIUSEPPE (n. azioni 833), MORELLI ANNA MARIA (n. azioni 6), MORETTI CARLO ALBERTO (n. azioni 67950),
MORETTI SERGIO MARIO (n. azioni 10), MORINI DANIELA (n. azioni 1), MOSCA MAURO (n. azioni 504), MOSCHETTA PAOLO (n. azioni 1), MOSNA DIEGO (n. azioni 25250), MOSTERTS DE BANFIELD MARCO ANTONIO (n. azioni 1103), MOTTA MARCO (n. azioni 3026), MUCCI NATALINO (n. azioni 150), MUGNANI GIAN ALDO (n. azioni 255), MULOTTO ADELCHI (n. azioni 350), MUNNO ARMANDO (n. azioni 1), MURARI GIOVANNI (n. azioni 150), MURARO GIUSEPPE (n. azioni 1), MUSSARI LUCIANO (n. azioni 1700), MUSSINI UMBERTO (n. azioni 150), MUSSO ENRICO (n. azioni 501), MUTTI MARIA (n. azioni 250), MUZI ERMITO (n. azioni 1), NADALIN ROBERTO (n. azioni 1), NALDI FEDERICA (n. azioni 191), NANNIPIERI RAFFAELE (n. azioni 2124), NAPOLITANO UBALDO UMBERTO (n. azioni 1), NEGRI LUIGI (n. azioni 42), NENCINI GABRIELE (n. azioni 150), NERI ALBERTO (n. azioni 4), NICOLO` GIUSEPPE (n. azioni 38500), NOBIS ATTILIO (n. azioni 1), OLIVA SILVIA (n. azioni 4), OMBONI FABRIZIO (n. azioni 450), OMINI CARLO (n. azioni 1), OMINI DAVIDE (n. azioni 1), ONNIBONI ROBERTO (n. azioni 43), ORLANDI MATTEO (n. azioni 254), ORSINI FRANCO (n. azioni 2222), ORSOLINI GALDINO (n. azioni 500), ORTOLAN BRUNO (n. azioni 1878), OTTAGONO CATERINA (n. azioni 300), OTTOBONI FRANCESCO (n. azioni 25909), OVI MARCO (n. azioni 1400), PACCHIONI ALBERTO (n. azioni 67), PADOVANI MARIA ROSA (n. azioni 1), PAIUSCO CLAUDIO (n. azioni 590), PALADINO MARIO (n. azioni 1500), PALESA ANGELO (n. azioni 1850), PALLANZA MAURO (n. azioni 2), PALLARO GIULIANO (n. azioni 27200), PALLAVICINI PAOLA (n. azioni 178), PALMIERI SANTE (n. azioni 18), PALUMBO VINCENZA (n. azioni 800), PANDELLI FAUSTO (n. azioni 150), PANIGONI FELICE ANGELO (n. azioni 620), PAOLANTONIO DOMENICO (n. azioni 1), PAOLINI RENZO (n. azioni 357), PAPA GIORGIO (n. azioni 150), PAPINI LUCA (n. azioni 1), PARIDI ANGELO (n. azioni 1), PARINI IVANA ELENA (n. azioni 1), PASINI RENATO (n. azioni 3000), PASINI TULLIO (n. azioni 1), PASQUA DI BISCEGLIE UMBERTO (n. azioni 1), PASQUALETTO GRAZIANO (n. azioni 150), PASSARINI CLAUDIO (n. azioni 3000), PASSARINI FEDERICA ANTONIETTA (n. azioni 300), PASSARINI FEDERICO (n. azioni 850), PATERA COSIMO MARIO (n. azioni 24), PAVESI CARLO (n. azioni 595), PAVONI MARIA LUISA (n. azioni 150), PAZZAGLIA SERGIO (n. azioni 67), PEDICINO ANTONIO (n. azioni 427), PEDRAZZOLI EROS (n. azioni 400), PEDRI GIANFRANCO (n. azioni 150), PELLEGRINI GIULIANO (n. azioni 172), PELLEGRINI LICINIO LUIGI (n. azioni 560), PELLEGRINI MASSIMO (n. azioni 341), PELLEGRINI PIERGIORGIO (n. azioni
1), PELLICONI ORIO (n. azioni 832), PELUCCHI ERMENEGILDA (n. azioni 150), PERACCHI VALERIANO (n. azioni 301), PERAZZINI ELIO (n. azioni 3000), PERAZZOLO MARCO (n. azioni 150), PERESWIET STANISLAW (n. azioni 4542), PEROTTI ENRICO (n. azioni 1305), PERRONE GIUSEPPE (n. azioni 1), PESENATO BENITO ANTONIO (n. azioni 25167), PETERNAZZI GIUSEPPE (n. azioni 215), PETERSEN TIMOTHY MICHAEL (n. azioni 1), PETRINI GIOVANNI (n. azioni 1016), PETRUCCI ADOLFO (n. azioni 10), PICCININI PARIDE (n. azioni 613), PICCO ALBERTO (n. azioni 104), PICECCO GIOVANNI BATTISTA (n. azioni 400), PIERAZZI GIORGIA (n. azioni 150), PIERI FRANCESCA (n. azioni 150), PIERI PIERO (n. azioni 685), PIEROPAN LUIGI (n. azioni 500), PIETROBELLI GIOVANNI (n. azioni 6984), PIGHI MICHELA (n. azioni 26), PIGNATARI TOMMASO (n. azioni 453), PIROVINE ALBERTO (n. azioni 9), PISACANE GIACOMO (n. azioni 200), PISANI LORENZO (n. azioni 1), PISAPIA MARIA (n. azioni 21), POLI DONATELLA (n. azioni 10), POLI GIOVANNI (n. azioni 150), POLONI FRANCESCO (n. azioni 78500), POMELLA FRANCO (n. azioni 12), PORTA GIORGIO (n. azioni 4000), PORTINARI BRUNO (n. azioni 1), POVOLERI ANTONIO (n. azioni 1), POZZA MARCELLO (n. azioni 150), POZZANI VINCENZO (n. azioni 9100), POZZINI EROS (n. azioni 200), PRAMPOLINI VALERIA (n. azioni 150), PRANDI GIORGIO (n. azioni 750), PRANDINI RENZO (n. azioni 337), PRANZINI PAOLO (n. azioni 7033), PRAVETTONI MARCELLO (n. azioni 398), PRESA CLEMENTINA CLARA (n. azioni 250), PRESSI CONCETTA (n. azioni 151), PRETE GIUSEPPE (n. azioni 1), PRIMAVORI MARCO (n. azioni 2), PUCCINI LORELLA (n. azioni 1), PULIATTI GIANSTEFANO (n. azioni 465), QUARESMINI DANIELE ANGELO (n. azioni 18000), QUINTARELLI ERNESTO (n. azioni 1), RACCONI PAOLO (n. azioni 43), RAFFALDI LUIGINO (n. azioni 467), RAITERI GIOVANNI (n. azioni 512), RAMARRO RENATO (n. azioni 6000), RAMELLINI DANIELA MARIA (n. azioni 24), RANA EZIO (n. azioni 191), RANGONI MACHIAVELLI CLAUDIO (n. azioni 240000), RANIERI DANIELA (n. azioni 10), RAVANELLI FABIO (n. azioni 27000), RAZZINI ANGELO (n. azioni 18), RAZZINI LUIGI (n. azioni 20), RECCHIA DORIANO (n. azioni 550), REGAGIOLI GIUSEPPE (n. azioni 465), REGGIANI GIANCARLO (n. azioni 2500), RENON SIMONETTA (n. azioni 1), RHO ROBERTO (n. azioni 942), RICCELLI SERAFINA (n. azioni 11), RICCI GIOVANNI (n. azioni 4), RICCIARDI PIERLUIGI (n. azioni 113), RIGODANZA OTTAVIO (n. azioni 68334), RIMINI CARLO (n. azioni 367), RIVA CINZIA (n. azioni 113), RIZZARDELLI MARCO ANTONELLO (n. azioni 550), ROCCHI FRANCESCO (n. azioni 2), ROCO ROBERTO (n. azioni 1), RODELLA ARNALDO (n. azioni 1), ROGGERINI SANTO MARTINO (n. azioni 2010), ROMANIN JACUR ROBERTO (n. azioni 26000), ROMUSSI MARIO (n. azioni 1279), ROSA MATTEO NICOLA (n. azioni 252), ROSELLINI ROBERTO (n. azioni 48), ROSSA GIOVANNI (n. azioni 3), ROSSATO LIDIA (n. azioni 250), ROSSI FRANCESCO (n. azioni 200), ROSSI GIAN LUCA (n. azioni 1), ROSSI LINO (n. azioni 4), ROSSI LUCIANO (n. azioni 214), RUGOLOTTO RAFFAELLO (n. azioni 1), SACCHI FILIPPO (n. azioni 810), SACCOMANNI CLAUDIO (n. azioni 736), SAINO MARCO (n. azioni 100), SALOMONI WERNER (n. azioni 600), SALVAJ CLAUDIO (n. azioni 734), SALVESTRONI MARIO (n. azioni 400), SALVI ALESSANDRO (n. azioni 1), SALVI MASSIMO (n. azioni 120), SALVI PAOLA (n. azioni 1084), SANDRI MARIO (n. azioni 500), SANTI CARLO (n. azioni 1214), SANTINI TIBERIO (n. azioni 150), SANTORO LUIGI (n. azioni 830), SARA PAOLO (n. azioni 1), SAVOIA SIRIA (n. azioni 5470), SAVOLDI LUANA (n. azioni 850), SAVY ERNESTO (n. azioni 13), SCANABISSI RENATA (n. azioni 150), SCANDELLA GIOVANNI (n. azioni 2250), SCANDOLA GABRIELE (n. azioni 1), SCANDOLA GIANCARLO (n. azioni 1), SCANZI ANDREA (n. azioni 3665), SCARANI MARIA (n. azioni 1984), SCHERINI NICOLA (n. azioni 1057), SCHIRALDI MARIA LUIGIA (n.
azioni 24), SCHOLTEN MARCO (n. azioni 1), SCOTTI GIANLUCA (n. azioni 8000), SCOTTO ENRICO (n. azioni 1488), SCURI EGIDIO (n. azioni 7333), SECCHI ROMANO (n. azioni 7000), SEGATTINI ELENA (n. azioni 800), SEMOLINI FRANCO (n. azioni 650), SEPE FRANCESCO (n. azioni 620), SEREGNI RICCARDO (n. azioni 291), SERRA IOLE (n. azioni 4814), SERRIPIERRO ALBERTO (n. azioni 1100), SFONDRINI AMBROGIO (n. azioni 286), SFONDRINI GAETANO (n. azioni 234), SGUAZZI PATRIZIO (n. azioni 336), SIGNORINI FEDERICO (n. azioni 1), SIGNORONI MASSIMILIANO (n. azioni 150), SIMEONI CESARE (n. azioni 5000), SIMEONI GIORDANO (n. azioni 43721), SIMONAZZI MAURO (n. azioni 474), SINICO EMANUELA (n. azioni 135), SINICO MARIA ANGELA (n. azioni 1935), SOBACCHI MARIO (n. azioni 1), SONATO ALFONSO (n. azioni 13601), SONNESSA MARIO (n. azioni 276), SORAVIA PIETRO (n. azioni 240), SORDATO FRANCO (n. azioni 1250), SORIO ALFONSO (n. azioni 1505), SPAGNA ANGIOLINO (n. azioni 1), SPAGNA SERGIO (n. azioni 1), SPREAFICO CRISTINA (n. azioni 18), SQUINTANI ANGELO (n. azioni 988), STAZZI NICOLA (n. azioni 4), STELLA ROBERTO (n. azioni 150), STEVANELLA SAVERIO (n. azioni 1), STRADA ROBERTO (n. azioni 4), STRAGAPEDE ROCCO (n. azioni 180), STRAGIOTTI FABRIZIO (n. azioni 869), STRAZZACAPA MARIO (n. azioni 6700), SUPPA GIOVANNA (n. azioni 5), TALAMINI GIOVANNI (n. azioni 4959), TALLO MAURO LUCA (n. azioni 2), TAMBANI ALBERTO (n. azioni 10), TAMMA FULVIO (n. azioni 1), TARALLO CALOGERO UGO (n. azioni 262), TARONI ELENA (n. azioni 129), TEBALDI NEREO (n. azioni 2100), TEDESCHI GIACOMO (n. azioni 465), TEDESCO UMBERTO (n. azioni 12), TERAZZI FABIO (n. azioni 3964), TERZAGHI GIANMARIO (n. azioni 1), TESTOLINA ADRIANO (n. azioni 1), TEZZA RENATO (n. azioni 100), TIBALDI EMANUELE (n. azioni 879), TIMONE DAVIDE (n. azioni 704), TIPALDI CARMINE (n. azioni 150), TODESCHINI DEMIS (n. azioni 750), TOFFOLI MOIRA (n. azioni 150), TOGNOTTI LAURA (n. azioni 150), TOMASELLI NICOLETTA (n. azioni 501), TOMASIN GIANCARLO (n. azioni 28000), TOMASINI ANGIOLINA MARIA (n. azioni 150), TOMBINI ELISABETTA (n. azioni 800), TOMMASI DARIO (n. azioni 2), TOMMASI MICHELE (n. azioni 10350), TONELLI FABRIZIO (n. azioni 150), TONIN NARCISO (n. azioni 1), TONINI GIOVANNI (n. azioni 1), TORCHIO CARMEN (n. azioni 902), TORIANI ROBERTO (n. azioni 2485), TORNIERI MARIO (n. azioni 500), TORRENTI MARIA GRAZIA (n. azioni 150), TOSETTI DIEGO (n. azioni 121), TOSI MAURO (n. azioni 2), TOSO ERMANNO (n. azioni 16), TOSO ISABELLA (n. azioni 1000), TRETOLA MARIA STEFANIA (n. azioni 151), TREVISIO SILVANA (n. azioni 40), TUBINI PAOLO (n. azioni 2364), TURRINA MICHELE (n. azioni 2), TURRO FEDERICA (n. azioni 4), UBALDI MARIA (n. azioni 84), UGGERI CESARINA (n. azioni 48), UGGE` GIAN MICHELE (n. azioni 25204), URSO DOMENICO (n. azioni 1500), VACCARI MAURIZIO (n. azioni 1), VACCARO CESARE (n. azioni 2100), VALENTINI STEFANO (n. azioni 1), VALERI LORENZO (n. azioni 1000), VALLETTA MARIO (n. azioni 1500), VANNUCCHI ALDO (n. azioni 44), VARACALLI DAVIDE (n. azioni 620), VARETTI ALBERTO (n. azioni 150), VECCHI FRANCO (n. azioni 572), VECCHI RENATO (n. azioni 1127), VECCHI STEFANO (n. azioni 993), VEDOVATI MAURO (n. azioni 450), VENTURA FILIPPO (n. azioni 48), VENTURINI ALESSANDRO (n. azioni 1), VENTURINI BRUNO (n. azioni 1500), VERCELLONI ALBERTO (n. azioni 2384), VERDI MARINA (n. azioni 1), VERONESE ELIDE (n. azioni 250), VERONESI SANDRO (n. azioni 21600), VETERE LUIGI (n. azioni 1), VEZZALINI GIAN CARLO (n. azioni 11500), VICENTINI ALESSANDRO (n. azioni 250), VIDA MARCO (n. azioni 150), VIDIRI LUIGI (n. azioni 12), VIGHI MARCO (n. azioni 1), VIGNATI DANIELE GIOVANNI (n. azioni 5), VIGORELLI SILVIA (n. azioni 507), VILLA ROSANNA (n. azioni 1), VILLARDI EMANUELA (n. azioni 1), VIMERCATI CARLO (n. azioni 150), VINANTE ARMANDO (n. azioni 754), VINCENTI PIERO PAOLO (n. azioni 12), VOLPE MODESTO (n. azioni 30), ZAGATO ATTILIO (n. azioni 1), ZAGATO MORENO (n. azioni 1), ZAMBELLI ALDO (n. azioni 1), ZAMBELLI SANDRO (n. azioni 150), ZAMBLERA MASSIMILIANO (n. azioni 300), ZAMBONI DI SALERANO GIUSEPPE (n. azioni 10450), ZAMBOTTI AGOSTINO (n. azioni 96), ZAMPAGLIONE FORTUNATO (n. azioni 165), ZANARI PATRIZIA (n. azioni 349), ZANETTA FRANCO (n. azioni 9339), ZANETTI ANGELO (n. azioni 4176), ZANICHELLI NADIA (n. azioni 2155), ZANINI TOMMASO (n. azioni 25000), ZANIVAN ALBERTO (n. azioni 340), ZANOLLI ALESSANDRA (n. azioni 1), ZANOTTO ALESSANDRO (n. azioni 2802), ZANOTTO MICHELE (n. azioni 13604), ZANOVELLO PAOLO (n. azioni 500), ZARA DARIO (n. azioni 780), ZAZZERA MICHELE (n. azioni 2), ZEGGIOTTI LUIGI (n. azioni 1), ZELADA VANNI (n. azioni 25000), ZEN DANIELE (n. azioni 2000), ZINI ANTONIO (n. azioni 6500), ZIVELONGHI RENATO (n. azioni 1), ZOCCHI PAOLA (n. azioni 1487), ZOLET MARIA (n. azioni 1), ZONATO DINO (n. azioni 1), ZUCCOTTI PAOLO AUGUSTO (n.
azioni 553), ZUNINO CRISTINA (n. azioni 1500).
per delega n. 320:
ADAMI DANIELA (n. azioni 450) - delega a TURRINA MICHELE, AGOSTINI GIANCARLO (n. azioni 2) - delega a BONAZZA ROLANDO, ALFIERI ANTONIO (n. azioni 800) - delega a BIZZOCO SABRINA, ALLEGRI LUCA (n. azioni 1) - delega a STEVANELLA SAVERIO, ANCILLOTTI MARINA PAOLA MARISA (n. azioni 250) - delega a FUSE` STELLIO FAUSTO,
ANCILLOTTI MAURIZIO (n. azioni 107) - delega a PIERI FRANCESCA, ARESI GIORGIO PIERO (n. azioni 2500) - delega a CARADONNA GIOVANNI FRANCESCO PAOLO, ARIENTI ORESTE (n. azioni 450) - delega a ZAMBELLI SANDRO, ARMELLIN
DORIANA (n. azioni 1220) - delega a CAPUTO NATALE, ARMICI MARINO (n. azioni 550) - delega a SAVOLDI LUANA, ARRIGONI LUISA (n. azioni 150) - delega a MAZZOLA MARIO, ASTRONIO ANGELO (n. azioni 450) - delega a SEGATTINI ELENA, BALLAROTTO EMMA (n. azioni 600) - delega a MAGRINELLI SERGIO, BARACHINI ENRICO (n. azioni 770) - delega a ROSSI FRANCESCO, BARATTO GRAZIELLA (n. azioni 1) - delega a ZANOVELLO PAOLO, BARAZZONI ANNA MARIA (n. azioni 32000) - delega a BARAZZONI ALBERTO, BARBIERI NATALINA (n. azioni 932) - delega a GAGLIARDI ANTONELLA, BARBIERO
MARIO (n. azioni 13200) - delega a CONTIN REMO, BARDELLA PAOLO (n. azioni 150) - delega a OMBONI FABRIZIO,
BARTOLACELLI GIOVANNI (n. azioni 1) - delega a PARIDI ANGELO, BARZOI GIUSEPPINO (n. azioni 1) - delega a SCHOLTEN
MARCO, BECCAGLIA STEFANO (n. azioni 15) - delega a COZZI PATRIZIA, BELLE` EMILIANA (n. azioni 500) - delega a GIROTTI CARLO, BELLINI ILES (n. azioni 1633) - delega a DAMOLI ROBERTO, BELLONI CATERINA (n. azioni 1) - delega a GIACOBONE ALESSANDRO, BELLORIO ANDREA (n. azioni 1000) - delega a FASANI BRUNETTA, BELLUCCI EDDA (n. azioni 2800) - delega a CARBONE FABRIZIO, BELTRAME MARIA (n. azioni 5222) - delega a GUARISE LUCIANO, BERTAGNIN ALESSANDRO (n. azioni 250) - delega a BIASIN GIOVANNA, BERTANI FEDERICA (n. azioni 680) - delega a BERTANI SERGIO, BERTELLI DANTE (n. azioni 1152) - delega a PIERAZZI GIORGIA, BERTI GIORGIO (n. azioni 1) - delega a BERTI DAVID, BIAGI
GIUSEPPINA (n. azioni 1350) - delega a MARCOMINI UMBERTO, BIANCHI ALFREDO (n. azioni 3500) - delega a DONELLI BORIS, BIANCHI GIORGIO (n. azioni 150) - delega a BIANCHI OTTAVO, BIASON LOREDANA (n. azioni 250) - delega a TOFFOLI MOIRA, BIGINI FLAVIA (n. azioni 250) - delega a MENEGOLO ALESSANDRO, BIONDINI GIAN LUCA (n. azioni 150) - delega a DONADELLI GIUSEPPE, BISIGHIN LORIS (n. azioni 10) - delega a BIASIN ELIGIO, BOBBA FRANCO (n. azioni 1) - delega a
BOBBA PAOLO, BOLLA GIUSEPPE (n. azioni 8000) - delega a COMI VERA, BOLLO MARIANNA (n. azioni 220) - delega a RODELLA ARNALDO, BONAZZA NADIA (n. azioni 4807) - delega a BERTANI LUCIANO, BONAZZI FILIPPO (n. azioni 1000) - delega a BONAZZI PAOLO ALESSANDRO, BONETTI FABIO (n. azioni 150) - delega a CANTONI STEFANO, BONFANTI EMILIA
(n. azioni 368) - delega a BONFANTI ALESSANDRO, BONOMI LUIGI (n. azioni 1) - delega a BESCHIN ROSALIA, BONOMINI MARIA (n. azioni 250) - delega a MARCOLIN ANTONIETTA, BORDIN RAFFAELLA (n. azioni 3051) - delega a CERIN BRUNO, BORIN MARINO (n. azioni 1) - delega a FRACCAROLLO REMO, BOVECCHI MARIA PAOLA (n. azioni 2800) - delega a NICOLO` GIUSEPPE, BOZZOLA CESARE (n. azioni 15) - delega a BIONDA GIULIANA, BRAGLIA ANDREINA (n. azioni 2010) - delega a BARAZZONI FRANCO, BRAMBILLA GIOVANNI FRANCO (n. azioni 500) - delega a LIVRAGHI EUGENIO, BRUNELLI NERINA
DONATELLA (n. azioni 3240) - delega a CONSOLINI MARIO, CAIRATI ELISA (n. azioni 150) - delega a FASANO ROSSANA CLAUDIA, CALDERINI MARCO (n. azioni 241) - delega a LEIGHEB MAURIZIO, CAMPOSTRINI FRANCA (n. azioni 150) - delega a PRESSI CONCETTA, CANNAVO GRAZIA (n. azioni 96) - delega a ANTONIONE ABELE, CAPONE DONATO (n. azioni 150) - delega a PARINI IVANA ELENA, CAPORASO CATERINA (n. azioni 2400) - delega a DE CICCO LUCA, CAPORASO ROBERTA
(n. azioni 500) - delega a DE CICCO ANDREA, CAPRARA FRANCESCO (n. azioni 150) - delega a CAPRARA GIUSEPPE, CARABELLI CESARE GIOVANNI BATTISTA (n. azioni 9137) - delega a TIPALDI CARMINE, CARATOZZOLO EMANUELE (n. azioni 150) - delega a PETERNAZZI GIUSEPPE, CARCERERI DE PRATI ALESSANDRA (n. azioni 251) - delega a CARCERERI DE PRATI FLAVIO, CARMINATI VITTORIO (n. azioni 200) - delega a VEDOVATI MAURO, CASARO ORNELLA (n. azioni 1) - delega a DAL CHIELE FABIO, CASAROTTO CATERINA (n. azioni 500) - delega a BALLAN BRUNO, CASTIGLIONI
ALESSANDRO (n. azioni 1) - delega a CAMORANI SILVANO, CAVALERI LUCIA (n. azioni 2259) - delega a MERCANTI UGO, CAVALIERE FABIO (n. azioni 250) - delega a CASTAGNA FRANCO, CELADON PAOLA (n. azioni 1) - delega a CELADON GIOVANNI, CERRUTI SOLA MARIA (n. azioni 201) - delega a MUSSARI LUCIANO, CHIAVENATO RAMONA KATIA (n. azioni 660) - delega a PERAZZOLO MARCO, CHIODA GIANPAOLO (n. azioni 1) - delega a GIULIANA GIOVANNA ANTONELLA, CIBIN EDOARDO (n. azioni 10) - delega a TOSO ISABELLA, CICOGNA FRANCA (n. azioni 3846) - delega a PALESA ANGELO, CIECHI
DORA (n. azioni 200) - delega a CENCI FRANCO, COMENCINI LUISA (n. azioni 4195) - delega a FERONE LUCIO, COMPAGNINO GUERRINA (n. azioni 1) - delega a TONIN NARCISO, COMPRI RENATO (n. azioni 1) - delega a SORIO ALFONSO, CONTI EUGENIO (n. azioni 2) - delega a DE ANGELIS FERDINANDO, CONTI LUCA (n. azioni 500) - delega a TOMBINI ELISABETTA, CONTRI DONATA (n. azioni 10501) - delega a BOCCHIN PIER GIORGIO, CORNI STEFANO (n. azioni
150) - delega a GIUSTI ANGELO, CRESPI JOLE (n. azioni 85) - delega a LAZZARINI ALBERTO, CROCE ROSALBA (n. azioni 1000) - delega a LIMONTINI CLAUDIO, DA PARE` DONATONI FABIO (n. azioni 1) - delega a ZANOLLI ALESSANDRA, DAL MONTE ROBERTO (n. azioni 1) - delega a SCANDOLA GABRIELE, DALLE MOLLE MARGHERITA (n. azioni 2) - delega a PASQUA DI BISCEGLIE UMBERTO, DALL`OCA GIANCARLO (n. azioni 5200) - delega a SIMEONI CESARE, DALL`ORA ANITA (n. azioni 6413) - delega a TALAMINI GIOVANNI, DALL`ORA LAURA (n. azioni 1750) - delega a SECCHI ROMANO, DALL`ORA MILVIA (n. azioni 600) - delega a CALTRONI LUIGI, DANESE GIUSEPPE (n. azioni 1000) - delega a PISACANE GIACOMO, DARIOL GIANNI (n. azioni 250) - delega a VALERI LORENZO, DE GRANDI PIERGIORGIO (n. azioni 9100) - delega a MIGLIORINI DOMENICO, DEGLI ANTONI CRISTOFORO (n. azioni 250) - delega a GHINELLI EMILIO, DEL BOCA FRANCESCO (n. azioni 750) - delega a IMPALONI AMLETO, DELLALIO GRAZIELLA (n. azioni 5800) - delega a ADAMI ROBERTO, DI BISCEGLIE FRANCESCO (n. azioni 150) - delega a VIGNATI DANIELE GIOVANNI, DI CESARE CARLO (n. azioni 150) - delega a CAGLIONI ANTONIO, DOARDO LILIANA (n. azioni 1) - delega a LONARDI LUIGI, DOZIO RAFFAELE (n. azioni 150) - delega a VILLA ROSANNA, DURANTI DURANTE (n. azioni 320) - delega a DAMI EDOARDO, FABBRI GIO IVANO (n. azioni 1290) - delega a ANASTASIO GAETANO, FANTONI ELISABETTA (n. azioni 1) - delega a FANTONI RENZO, FARINA FRANCESCO (n. azioni 150) - delega a ZAMBLERA MASSIMILIANO, FASOLI SPERANZA (n. azioni 1) - delega a LAVAGNOLI SANDRO, FERRARI EZIO (n. azioni 14) - delega a MESSORI MAURO, FERRARI GUSTAVO (n. azioni 1) - delega a PELLEGRINI PIERGIORGIO, FERRON GABRIELE (n. azioni 14750) - delega a MASINI GABRIELLA, FILIPPOZZI KATIA (n. azioni 500) - delega a FILIPPOZZI ERMANO, FINI CARLA (n. azioni 150) - delega a GIUSTI GIUSEPPE, FLISI CRISTIANO (n. azioni 1) - delega a MALVEZZI SIMONE, FONGI
S.R.L. (n. azioni 150) - delega a PASQUALETTO GRAZIANO, FONTANA CLEMENTE (n. azioni 4500) - delega a VERONESE
ELIDE, FONTANESI GIAN PAOLO (n. azioni 150) - delega a OVI MARCO, FONTANESI PIER LUIGI (n. azioni 150) - delega a BUSETTO ELISA, FORNONI ENRICO PAOLO (n. azioni 150) - delega a DONADONI PAOLO, FRACCHETTI MARCO (n. azioni 1505) - delega a LUCCHINI RINA, FRANCESCONI STELLA (n. azioni 2001) - delega a CECCACCI ALESSANDRO, FRANCHINI
ERCOLE (n. azioni 250) - delega a DAVIDDI LUIGI, FRANCHINI UMBERTO (n. azioni 1) - delega a MONTICELLI FABIOLA, FREDDI ANGELO (n. azioni 3000) - delega a VIDA MARCO, FRIGERI IVA (n. azioni 1350) - delega a MODONESI GIACOMO, FUMAGALLI FABRIZIO (n. azioni 7010) - delega a TIBALDI EMANUELE, FUMAGALLI LUIGI (n. azioni 2720) - delega a BARCA
MARIA ANGELA, FUMAGALLI MATTEO (n. azioni 6765) - delega a ROSSI LINO, FURLAN STELVIO (n. azioni 250) - delega a PETRUCCI ADOLFO, GAGGIA FRANCO (n. azioni 1) - delega a BALLARDIN FRANCESCO, GAIBOTTI ARMANDO (n. azioni 150)
- delega a SIGNORONI MASSIMILIANO, GAMBIN PIETRO (n. azioni 1) - delega a BOSCHETTI VITTORIA, GANDELLI ROBERTA (n. azioni 217) - delega a GANDELLI LAURO, GASTALDI DOLORES (n. azioni 100) - delega a GIACHINO SERGIO, GENELLINA
ELDA (n. azioni 290) - delega a MORELLI ANNA MARIA, GENGHINI ROMOLO (n. azioni 64) - delega a VICENTINI ALESSANDRO, GHIROTTI RENATO (n. azioni 700) - delega a DALL`AGLIO LINO, GIACOBAZZI LUISA (n. azioni 1) - delega a BIAGIONI ROSANNA, GILI TIZIANA (n. azioni 303) - delega a BONETTI STEFANO, GIOMARO ANTONIO (n. azioni 1) - delega a MARINI NICOLA, GIOVANARDI ELENA (n. azioni 250) - delega a GIOVANARDI ALBERTO, GIOVANARDI EMANUELA (n. azioni 10) - delega a POLI DONATELLA, GIOVANNINI LUCA (n. azioni 750) - delega a BELLENTANI VINCENZO, GIULIANI GIULIANA
(n. azioni 808) - delega a MARONE MARIA, GOBBI SILVANA (n. azioni 11340) - delega a BRENA GIULIO, GOBBO FRANCA (n. azioni 150) - delega a BOTTAZZI VALERIO, GORI GIULIA (n. azioni 1000) - delega a BIANCHINI UMBERTA, GORI STEFANO (n. azioni 1000) - delega a GORI CLEMENTE, GOTTARDI GIUSEPPINA (n. azioni 1) - delega a PISANI LORENZO, GOZZI GIORGIO
(n. azioni 500) - delega a MONTANARI GIAN CARLO, GUIDETTI PIETRO (n. azioni 200) - delega a CRIVELLONE BIAGIO, GUSSONI MARIA (n. azioni 1) - delega a ZAGATO ATTILIO, IENGO GENNARO (n. azioni 500) - delega a NENCINI GABRIELE, IEVOLELLA CONCETTA (n. azioni 250) - delega a DE NISCO MARIA, INVERNIZZI ANGELO (n. azioni 1) - delega a PADOVANI MARIA ROSA, ISTITUTO DIOCESANO SOSTENTAMENTO CLERO (n. azioni 48674) - delega a FERRARI PAOLO, JOVINO
PAOLO (n. azioni 26000) - delega a TOMASIN GIANCARLO, KRSTIC ZVEZDAN (n. azioni 600) - delega a POZZA MARCELLO, LECCHI ROBERTO (n. azioni 803) - delega a ZAGATO MORENO, LEPORATI MARISTELLA (n. azioni 150) - delega a PAVONI MARIA LUISA, LOMMI MIRELLA (n. azioni 26) - delega a PIGHI MICHELA, LONGO ANDREA (n. azioni 1400) - delega a STELLA
ROBERTO, LORENZI RICCARDO (n. azioni 45) - delega a LOVATO PATRIZIA, LORENZINI LAURA (n. azioni 48) - delega a OTTAGONO CATERINA, LORENZINI RAFFAELLA (n. azioni 48) - delega a BERTOLI MAGDA, LUCCATO ROBERTA (n. azioni 150) - delega a MOSCHETTA PAOLO, LUZIETTI SILVO (n. azioni 720) - delega a DEL CHICCA GIOVANNI, MACAIONE GABRIELLA (n. azioni 250) - delega a GILARDI VITTORIO, MACCAGNAN MARIO (n. azioni 1) - delega a ORSOLINI GALDINO, MACCHINI CLAUDIO (n. azioni 2880) - delega a VACCARI MAURIZIO, MAGRI CARMEN (n. azioni 1000) - delega a FIGAROLI CLAUDIO, MALPELI DAVIDE (n. azioni 1) - delega a PERACCHI VALERIANO, MANCIN ANGELINA (n. azioni 1) - delega a FOLI
VILLIAM, MANGHI GIUSEPPINA (n. azioni 250) - delega a ZANICHELLI NADIA, MANNI GIUSEPPE (n. azioni 1) - delega a FRIZZERA ENRICO, MANZONI SILVIO (n. azioni 832) - delega a PELLICONI ORIO, MARCATO FRANCESCO (n. azioni 1) -
delega a DANESE TERESINA, MARCHESCHI PIERO (n. azioni 150) - delega a GOLINI JOSIANE, MARCHESI LINO (n. azioni 1159) - delega a FASSIONE LUIGINO ENZO, MARCHETTI GIUSEPPE (n. azioni 250) - delega a QUARESMINI DANIELE ANGELO, MARCOLONGO LEOPOLDO (n. azioni 2000) - delega a PALLARO GIULIANO, MARCONCINI LUCIA (n. azioni 1) - delega a SALVI PAOLA, MARCONI MAURO (n. azioni 50) - delega a ARDUINI REMIGIO, MARINI FIORENZO (n. azioni 5290) - delega a UGGE` GIAN MICHELE, MAROCCHI ANNA (n. azioni 129) - delega a GIULIANO NICOLA, MARTINELLI ALBERTO (n. azioni 2000) - delega a MOLINAROLI MARIA LUISA, MARTINELLI LUCA (n. azioni 1000) - delega a MARTINELLI DANTE,
MARTINI ORNELLA (n. azioni 1250) - delega a BONETTI SERGIO, MATARAZZO SALVATORE (n. azioni 168) - delega a ZARA DARIO, MAZZEGA ESPERIA (n. azioni 3350) - delega a JOVON MARINO, MEDICI MAURIZIO (n. azioni 700) - delega a CARBOGNANI CRISTINA, MENOLLI IGINO (n. azioni 12300) - delega a DALLE VEDOVE SALVATORE, MESSORA VITTORIO (n. azioni 10460) - delega a ARTONI GABRIELE, MILANESI ERCOLINA (n. azioni 350) - delega a BASSO RICCI LORENZA, MILIANI
MARIA CARLA (n. azioni 150) - delega a BONINI MARIA ANGELA, MISTRALI ELENA (n. azioni 150) - delega a PRAMPOLINI VALERIA, MOJA FRANCESCO (n. azioni 1) - delega a BAROZZI ELENA, MOLINI MARCO (n. azioni 1) - delega a DAL BON EMANUELE, MOLTENI RAMONA (n. azioni 150) - delega a PANDELLI FAUSTO, MONTAGNANA LUISA (n. azioni 1) - delega a MONTAGNANA LUIGI, MONTIPO GIANFRANCO (n. azioni 123400) - delega a SANTORO LUIGI, MONTIPO GIOVANNI (n. azioni
20000) - delega a BROCCA ANNA MARIA, MORATI ESTERINA (n. azioni 1) - delega a BAGNOLI LISA, MORI FABIO (n. azioni 2750) - delega a BUSSEI LEO, MOTTA LAURA (n. azioni 826) - delega a MOTTA MARCO, MUCCI FABIO (n. azioni 150) - delega a MUCCI NATALINO, MUCCI LUCA (n. azioni 150) - delega a MEDICI LUCIANA, NEGRI MICHELE (n. azioni 1092) - delega a RAZZINI ANGELO, NEGRISOLI LAURA DINA (n. azioni 250) - delega a POLONI FRANCESCO, NESTI GIULIA (n. azioni 450) -
delega a FERLINI ROBERTA, OLIVIERI ALMA (n. azioni 350) - delega a BUONI ALDO, PAGANELLI ANNA (n. azioni 250) - delega a GIOVANI DOMENICO, PAGANI PIER GIUSEPPE (n. azioni 150) - delega a FERRERO LUIGI, PAJOLA CARLA (n. azioni 5400) -
delega a MEZZARI GILBERTO, PALLA CISA (n. azioni 150) - delega a BACCELLI DAVID, PAPA LAURA (n. azioni 150) - delega a VIMERCATI CARLO, PARISE ADRIANO (n. azioni 1) - delega a CABAZZI MARIO, PASI DAVIDE (n. azioni 1) - delega a