VENETO LAVORO
VENETO LAVORO
Osservatorio & Ricerca
I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO DAL 2008 AL 2013
Consistenza, dinamica, durata, rilevanza delle proroghe e delle successioni di contratti,
tassi di trasformazione
MISURE/51
Aprile 2014
La particolare attenzione prestata in questo periodo ai contratti a tempo determinato giustifica una puntuale ricognizione della loro dinamica recente nonché delle loro più salienti modalità di funzionamento.
1. Consistenza e dinamica. Circa 400.000 contratti all’anno, per il 60% in settori ad elevata stagionalità (agricoltura, turismo e istruzione). Nell’ultimo quinquennio si è registrato un modesto, e solo parzialmente recuperato, ridimensionamento
In Veneto i contratti a termine stipulati nel 2008 risultavano 406.100. (tab. 1).
Con l’avvio della grande recessione nel 2009 sono diminuiti del 10%; successivamente sono risaliti senza comunque ritornare a superare la soglia dei 400.000. La previsione dell’ “acausalità” per il primo contratto di lavoro - come definita dalla l. 92/2012 - non ha modificato in maniera statistica- mente rilevante la dinamica dei contratti a termine né la loro composizione per durata prevista; più significativi sono stati gli effetti, in termini di crescita, derivanti dai disincentivi introdotti dalla medesima legge per le tipologie contrattuali concorrenti (lavoro a chiamata, collaborazioni a pro- getto, associazioni in partecipazione), disincentivi che hanno indotto diverse imprese a riposizionarsi sui contratti a tempo determinato.1
Tab. 1 – Veneto. Contratti a tempo determinato. Consistenza, dinamica
Totale Settori ad elevata stagionalità Altri settori
Agri- coltura | Servizi turistici | Istru- zione | Totale | Manifat- turiero | Costru- zioni | Serv. alle persone | Ingrosso/ logistica | Altri servizi | Totale | |
2008 | 406.101 46.747 | 105.268 | 71.493 | 223.508 | 56.293 | 18.731 | 30.176 | 29.217 | 48.175 | 182.592 |
2009 | 364.794 47.604 | 94.030 | 65.768 | 207.402 | 41.407 | 17.525 | 28.910 | 25.076 | 44.474 | 157.392 |
2010 | 378.992 48.319 | 90.846 | 62.889 | 202.054 | 52.050 | 18.927 | 28.030 | 28.168 | 49.763 | 176.938 |
2011 | 395.174 48.223 | 94.309 | 72.053 | 214.585 | 54.090 | 19.561 | 26.585 | 28.662 | 51.691 | 180.589 |
2012 | 384.711 50.290 | 96.401 | 78.404 | 225.095 | 43.419 | 16.937 | 24.271 | 26.602 | 48.387 | 159.616 |
2013 | 389.535 51.459 | 97.648 | 82.935 | 232.042 | 44.441 | 16.552 | 24.171 | 25.918 | 46.411 | 157.493 |
di cui:
A. quota riguardante donne
2008 | 55% | 42% | 53% | 84% | 60% | 40% | 5% | 75% | 35% | 66% | 49% |
2013 | 54% | 37% | 53% | 84% | 60% | 36% | 5% | 73% | 29% | 59% | 44% |
B. quota riguardante giovani under 30 | |||||||||||
2008 | 34% | 34% | 40% | 25% | 34% | 33% | 33% | 31% | 39% | 40% | 35% |
2013 | 29% | 34% | 37% | 12% | 28% | 27% | 21% | 31% | 34% | 38% | 31% |
C. quota riguardante lavoratori stranieri | |||||||||||
2008 | 24% | 56% | 26% | 1% | 24% | 29% | 45% | 11% | 26% | 18% | 24% |
2013 | 25% | 63% | 30% | 1% | 27% | 23% | 40% | 12% | 27% | 18% | 22% |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv
1. Cfr. il Rapporto 2013 (pp. 184-199) di Veneto Lavoro (Xxx xxxxxx insidioso. Stillicidio dei posti di lavoro e stress delle politiche di contrasto, Xxxxxx Xxxxxx, 2013) per l’esame degli effetti sui contratti a termine dovuti alle innovazioni introdotte dalla l. 92/2012. Rispetto alla dinamica complessiva si è riconosciuta una sostanziale elisione tra norme maggiormente vincolanti e norme direttamente o indirettamente incentivanti, elisione accompagnata da modesti effetti redistributivi delle occasioni di lavoro indotti dai maggiori vincoli introdotti sugli intervalli per i rinnovi (almeno fino al ripristino della norma- tiva precedente con la l. 99/2013).
Oltre la metà dei contratti a termine riguarda personale femminile; un terzo coinvolge i giovani (under 30); un quarto è destinato a lavoratori stranieri.
E’ utile distinguere le imprese utilizzatrici dei contratti a termine in due grandi gruppi. Da un lato aggreghiamo le imprese operanti nei settori caratterizzati da elevata componente stagionale (metereologica o amministrativa): agricoltura, servizi turistici, istruzione (che denomineremo, per semplicità, “settori stagionali”). Si tratta di settori con dinamiche e regolazioni specifiche. Dall’altro lato aggreghiamo i rimanenti settori caratterizzati, oltre che anch’essi da componenti di natura stagio- nale, pure da altre ragioni di utilizzo dei lavoratori a termine (sostituzione di lavoratori, reinserimento di lavoratori in mobilità etc.): per semplicità denomineremo tali settori come “settori non stagionali” o “altri settori”.
I settori stagionali nel 2013 hanno evidenziato l’attivazione di un volume di rapporti di lavoro supe- riore a quello del 2008 (232.000 contro 223.500): per questo la loro quota complessiva sul totale dei contratti a termine è ancora cresciuta, passando dal 55% del 2008 al 60% del 2013.
La presenza femminile è particolarmente rilevante nei settori dell’istruzione (84%) e nei servizi alle persone (oltre il 70%); la presenza giovanile incide particolarmente nei servizi turistici (attorno al 40%); quella degli stranieri è fortemente differenziata, oscillando tra una quota nettamente maggioritaria in agricoltura (oltre il 60%), valori modesti nei servizi alle persone (poco più del 10%) e valori inesistenti, come prevedibile, nel campo dell’istruzione (1%).
2. La durata prevista dei contratti a termine è, in media, pari a quattro mesi. Il 30% dei contratti dura al massimo un mese
Per quasi tutti i contratti a termine, con riferimento sia ai settori stagionali che a quelli non stagio- nali, la durata prevista è inferiore all’anno (99% dei casi) (tab. 2). Tradotta in giorni la durata media prevista è attorno alle 120 giornate (quattro mesi).
Tab. 2 – Veneto. Contratti a tempo determinato. Distribuzione per durata
Totale | Durata prev Meno di un mese | ista (dati cumulati) Meno di Meno di tre mesi un anno | Durata effettiva (dati cumu Meno di Meno di un mese tre mesi | lati) Meno di un anno | |||
Totale | |||||||
2008 | 406.101 | 27% | 52% | 98% | 31% | 51% | 91% |
2009 | 364.794 | 28% | 53% | 98% | 30% | 51% | 91% |
2010 | 378.992 | 26% | 51% | 98% | 28% | 49% | 90% |
2011 | 395.174 | 29% | 54% | 98% | 31% | 51% | 89% |
2012 | 384.711 | 32% | 55% | 98% | 32% | 53% | 89% |
2013 | 389.535 | 31% | 55% | 99% | 32% | 51% | 75% |
di cui: settori ad elevata stagionalità | |||||||
2008 | 223.508 | 40% | 60% | 99% | 42% | 61% | 98% |
2009 | 207.402 | 39% | 59% | 99% | 41% | 59% | 98% |
2010 | 202.054 | 38% | 59% | 99% | 39% | 58% | 98% |
2011 | 214.585 | 42% | 63% | 99% | 43% | 62% | 98% |
2012 | 225.095 | 45% | 65% | 99% | 44% | 63% | 97% |
2013 | 232.042 | 44% | 64% | 99% | 44% | 61% | 84% |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv
Analizzando la distribuzione per durata, si osserva la notevole incidenza dei contratti con durata inferiore ad un mese: si tratta di circa il 30% dei contratti a termine; tale incidenza sale a circa il 45% nei settori stagionali.
Le durate effettive sono diverse da quelle previste: vi incidono le dimissioni da un lato (che accorciano la durata effettiva rispetto a quella prevista) e le proroghe e le trasformazioni dall’altro (che allungano le durate). I contratti a termine che superano, a causa di proroghe o trasformazioni, la durata di un anno rappresentano, con modeste variazioni congiunturali, il 10% dei contratti stipulati.2
3. Il 10% dei contratti a termine viene trasformato in contratto a tempo indeterminato. Il tasso di trasformazione aumenta per i settori non stagionali (attorno al 20%) e nel caso di proroga (22% in generale; circa il 30% per i settori non stagionali)
Il tasso di trasformazione dei contratti a termine per i contratti iniziati tra il 2008 e il 2011 si è aggirato attorno al 10-11% (tab. 3); per i contratti iniziati nel 2012 si registra finora una debole flessione (9%) ma il dato definitivo potrebbe riportare tale valore al livello consueto.3
In media la distanza tra assunzione e trasformazione è di 350 giorni. Il tasso di trasformazione è decisamente più elevato per l’insieme dei settori non stagionali, pari infatti al 20-21%.
Tab. 3 – Veneto. Contratti a tempo determinato. Proroghe e tassi di trasformazione secondo l'anno di inizio del rapporto
Rapporti di lavoro iniziati di cui: rapporti di lavoro trasformati Tasso di trasformazione
Totale | Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | Totale | Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | Totale | Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | |
Totale | |||||||||
2008 | 401.629 | 221.227 | 180.402 | 41.651 | 5.269 | 36.382 | 10% | 2% | 20% |
2009 | 359.591 | 204.190 | 155.401 | 36.146 | 4.645 | 31.501 | 10% | 2% | 20% |
2010 | 373.713 | 198.586 | 175.127 | 42.125 | 4.737 | 37.388 | 11% | 2% | 21% |
2011 | 389.741 | 210.971 | 178.770 | 40.160 | 4.431 | 35.729 | 10% | 2% | 20% |
2012 | 378.721 | 220.824 | 157.897 | 32.482 | 4.522 | 27.960 | 9% | 2% | 18% |
2013 | 380.840 | 225.696 | 155.144 | 10.662 | 1.652 | 9.010 | 3% | 1% | 6% |
di cui: con rapporti prorogati | |||||||||
2008 | 93.482 | 37.135 | 56.347 | 20.199 | 2.535 | 17.664 | 22% | 7% | 31% |
2009 | 89.092 | 36.984 | 52.108 | 18.763 | 2.373 | 16.390 | 21% | 6% | 31% |
2010 | 98.300 | 37.405 | 60.895 | 21.802 | 2.306 | 19.496 | 22% | 6% | 32% |
2011 | 102.522 | 39.896 | 62.626 | 21.247 | 2.190 | 19.057 | 21% | 5% | 30% |
2012 | 97.536 | 43.028 | 54.508 | 15.145 | 1.877 | 13.268 | 16% | 4% | 24% |
2013 | 75.148 | 35.170 | 39.978 | 3.891 | 501 | 3.390 | 5% | 1% | 8% |
Quota rapporti prorogati | |||||||||
2008 | 23% | 17% | 31% | 48% | 48% | 49% | |||
2013 | 20% | 16% | 26% | 36% | 30% | 38% |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv
2. Con riferimento al 2013 tali misure sono ovviamente premature e quindi i valori indicati nelle tabelle sono del tutto parziali e provvisori.
3. Occorre ricordare che il 2013 è stato un anno di significativa e confusa transizione in materia di incentivi sia alle assunzioni che alle trasformazioni. Ciò può aver avuto qualche ripercussione sui fenomeni che stiamo documentando.
Circa un contratto a termine su quattro viene prorogato; nel caso dei settori non stagionali tale proporzione è ancora più elevata: i contratti prorogati sono uno su tre. Il tasso di trasformazione in contratti a tempo indeterminato per i contratti prorogati risulta pari al 21-22%; con riferimento ai settori non stagionali tale tasso supera il 30%.
Negli anni della crisi (dal 2009 in poi) circa il 20% delle trasformazioni da contratto a termine in contratto a tempo indeterminato è ascrivibile ai contratti riguardanti lavoratori in lista di mobilità (sia in base alla l. 223/1991 sui licenziamenti collettivi che in base alla l. 236/1993 sui licenziamenti individuali), per i quali è risultato particolarmente vantaggioso (per le aziende) il percorso di reinserimento attuato attraverso un contratto a termine con successiva trasformazione.
4. Catene di contratti a termine e tassi di trasformazione: i livelli più elevati dei tassi di trasformazione si registrano per le catene corte, costituite da un unico e prorogato rapporto di lavoro
Finora abbiamo considerato i contratti a termine distintamente, come eventi ciascuno indipendente dall’altro. In realtà il rapporto a termine tra un lavoratore e un’impresa viene non di rado riproposto, a distanza più o meno ravvicinata. E’ opportuno dunque osservare anche i tassi di trasformazione fa- cendo riferimento all’intera catena di rapporti a termine tra un dato lavoratore e una data impresa.
In tab. 4 abbiamo considerato i rapporti di lavoro a termine stipulati in Veneto a partire dal 2007 aggregandoli in base al primo contratto stipulato tra un lavoratore e un’impresa, vale a dire in base al contratto che può aver originato successivamente una catena di contratti.4
Dal 2009 in poi le nuove catene attivate sono risultate circa 190.000 all’anno; nell’ultimo biennio si è registrata una diminuzione del numero di nuove catene.
Mentre per i contratti distinti abbiamo registrato l’incidenza maggiore dei contratti stagionali, a proposito delle catene di rapporti a termine si registra l’inverso: ciò significa che incidono di più, tra i settori stagionali, le catene lunghe (vale a dire i rinnovi di contratti).
Il tasso di trasformazione, considerando le catene, è più elevato di quello registrato per i contratti distinti: è pari infatti al 18-20% in generale ed è di poco inferiore al 30% per i contratti a termine nei settori non stagionali.
Rispetto alle quattro combinazioni possibili con cui si formano le catene di rapporti a termine (1 unico rapporto senza proroga; 1 rapporto con proroga; 2 o più rapporti senza proroghe; 2 o più rap- porti con una o più proroghe) si registra che il massimo tasso di trasformazione si ha in presenza di un unico rapporto prorogato: tra il 35 e il 40% in generale; fino al 46% per i settori non stagionali.
Nel caso di successione di rapporti senza proroghe, come avviene spesso nei settori stagionali, si osserva una debole probabilità di trasformazione, mentre per i rapporti ripetuti in presenza di proroghe la probabilità è ben più elevata (attorno al 15% in generale, poco sotto il 30% per i set- tori non stagionali).
4. In tal modo le catene osservate sono state circa 1,5 ml.; sono state escluse 55.000 catene che includevano anche rapporti di somministrazione.
Tab. 4 – Veneto. Contratti a tempo determinato. Catene di contratti a termine e tassi di trasformazione secondo l'anno di inizio della catena. Periodo di osservazione: 2007-2013
Catene di rapporti a termine avviate Trasformati Tasso di trasformazione
Totale Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | Totale | Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | Totale | Settori ad elevata stagionalità | Altri settori | ||
Totale | |||||||||
2007 | 311.026 | 146.310 | 164.716 | 51.766 | 7.472 | 44.294 | 17% | 5% | 27% |
2008 | 239.309 | 107.459 | 131.850 | 40.412 | 5.374 | 35.038 | 17% | 5% | 27% |
2009 | 187.844 | 85.273 | 102.571 | 33.671 | 4.487 | 29.184 | 18% | 5% | 28% |
2010 | 192.433 | 75.756 | 116.677 | 38.151 | 4.265 | 33.886 | 20% | 6% | 29% |
2011 | 190.407 | 75.368 | 115.039 | 34.397 | 3.772 | 30.625 | 18% | 5% | 27% |
2012 | 183.131 | 80.557 | 102.574 | 26.724 | 3.821 | 22.903 | 15% | 5% | 22% |
2013 | 178.111 | 78.331 | 99.780 | 8.574 | 1.330 | 7.244 | 5% | 2% | 7% |
di cui:
A. un solo rapporto, senza proroghe né successione di rapporti
2007 | 167.735 | 69.247 | 98.488 | 28.133 | 3.611 | 24.522 | 17% | 5% | 25% |
2008 | 130.367 | 54.147 | 76.220 | 17.764 | 2.044 | 15.720 | 14% | 4% | 21% |
2009 | 98.175 | 42.775 | 55.400 | 13.761 | 1.691 | 12.070 | 14% | 4% | 22% |
2010 | 100.489 | 38.873 | 61.616 | 15.449 | 1.632 | 13.817 | 15% | 4% | 22% |
2011 | 98.368 | 37.527 | 60.841 | 14.057 | 1.511 | 12.546 | 14% | 4% | 21% |
2012 | 98.382 | 41.153 | 57.229 | 13.432 | 2.056 | 11.376 | 14% | 5% | 20% |
2013 | 122.412 | 53.998 | 68.414 | 5.246 | 875 | 4.371 | 4% | 2% | 6% |
B. un solo rapporto, con proroga | |||||||||
2007 | 45.244 | 11.814 | 33.430 | 15.799 | 1.929 | 13.870 | 35% | 16% | 41% |
2008 | 46.285 | 12.373 | 33.912 | 16.744 | 2.060 | 14.684 | 36% | 17% | 43% |
2009 | 38.837 | 10.507 | 28.330 | 14.896 | 1.838 | 13.058 | 38% | 17% | 46% |
2010 | 43.495 | 10.021 | 33.474 | 17.282 | 1.786 | 15.496 | 40% | 18% | 46% |
2011 | 45.304 | 10.702 | 34.602 | 16.635 | 1.697 | 14.938 | 37% | 16% | 43% |
2012 | 42.874 | 12.166 | 30.708 | 11.847 | 1.497 | 10.350 | 28% | 12% | 34% |
2013 | 36.507 | 12.450 | 24.057 | 3.118 | 415 | 2.703 | 9% | 3% | 11% |
C. con una o più successioni di rapporti, senza proroghe | |||||||||
2007 | 53.239 | 38.408 | 14.831 | 2.478 | 757 | 1.721 | 5% | 2% | 12% |
2008 | 31.909 | 23.254 | 8.655 | 1.446 | 416 | 1.030 | 5% | 2% | 12% |
2009 | 25.007 | 17.809 | 7.198 | 1.218 | 284 | 934 | 5% | 2% | 13% |
2010 | 22.898 | 14.583 | 8.315 | 1.271 | 247 | 1.024 | 6% | 2% | 12% |
2011 | 23.377 | 15.405 | 7.972 | 1.023 | 197 | 826 | 4% | 1% | 10% |
2012 | 23.285 | 16.352 | 6.933 | 521 | 123 | 398 | 2% | 1% | 6% |
2013 | 12.722 | 8.497 | 4.225 | 112 | 23 | 89 | 1% | 0% | 2% |
D. con una o più successioni di rapporti, una o più proroghe | |||||||||
2007 | 44.808 | 26.841 | 17.967 | 5.356 | 1.175 | 4.181 | 12% | 4% | 23% |
2008 | 30.748 | 17.685 | 13.063 | 4.458 | 854 | 3.604 | 14% | 5% | 28% |
2009 | 25.825 | 14.182 | 11.643 | 3.796 | 674 | 3.122 | 15% | 5% | 27% |
2010 | 25.551 | 12.279 | 13.272 | 4.149 | 600 | 3.549 | 16% | 5% | 27% |
2011 | 23.358 | 11.734 | 11.624 | 2.682 | 367 | 2.315 | 11% | 3% | 20% |
2012 | 18.590 | 10.886 | 7.704 | 924 | 145 | 779 | 5% | 1% | 10% |
2013 | 6.470 | 3.386 | 3.084 | 98 | 17 | 81 | 2% | 1% | 3% |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv
Si può argomentare pertanto che la successione di rapporti a termine connota molto nettamente le pratiche di recruitment dei settori stagionali ed evidenzia una bassa possibilità di trasforma- zione. La proroga, viceversa, costituisce spesso l’anticamera della trasformazione: ciò è particolar- mente rilevante per le catene corte, formate da un unico rapporto, ma si riscontra anche per le ca- tene più lunghe.