RELAZIONE SULLA GESTIONE
RELAZIONE SULLA GESTIONE
P R O F I L O S O C I E TA R I O
Zoomlion Capital (Italy) S.p.A.
con Socio Unico
Assoggettata ad attività di direzione e coordinamento da parte di Zoomlion Capital (H.K.) Co. Ltd
Società iscritta al n. 33618 dell’Albo degli Intermediari Finanziari ex Art. 106 TUB Sede in Senago (MI) - Via Stati Uniti d’America, 26
Capitale Sociale Euro 14.000.000,00 i.v.
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano Rea n. MI -1908850
Codice Fiscale 06698230965
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2020
Sommario
Consiglio di Amministrazione 1
Fig.1 – Dinamica del PIL nei principali paesi UE (var. % trimestrale rispetto al periodo precedente) 4
FIG. 2 – DINAMICA DEL PIL IN ITALIA E DELLE PRINCIPALI COMPONENTI DELLA DOMANDA (NUMERI INDICE) 5
FIG. 3 - DINAMICA TRIMESTRALE DI PRIMARIE VOCI DI INVESTIMENTO 7
(VAR.% RISPETTO AL PERIODO CORRISPONDENTE DELL’ANNO PRECEDENTE) 7
La dinamica del credito alle imprese 7
FIGURA 4 – LA CRESCITA DEI PRESTITI BANCARI AL SETTORE PRIVATO 7
(DATI MENSILI; VARIAZIONI % SUI 12 MESI) 7
FIGURA 5 – LA CRESCITA DELL’INDEBITAMENTO DELLE IMPRESE 8
Dinamica della produzione industriale e ordinativi 8
FIGURA 6 – RISALITA DEGLI INDICI DI FIDUCIA DELLE IMPRESE (NUMERI INDICE, BASE 2010=100) 9
Il mercato del Leasing in Italia 10
Figura 7 – serie storica dello stipulato leasing (valori in milioni di euro) 10
Figura 8 – Composizione dello stipulato leasing per comparti (valore contratti) 10
Figura 9 – Dinamica mensile dello stipulato 2019 e 2020 11
Figura 10 – Dinamica mensile tendenziale per comparto del lease nel 2020 12
Figura 11 – Dinamica del leasing finanziario 2020 12
ANDAMENTO DEI MERCATI IN CUI OPERA LA SOCIETA’ 13
Quadro economico nazionale nel settore delle costruzioni 14
Il credito nel settore delle costruzioni 14
FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCiZIO 16
Attività di ricerca e sviluppo 21
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 21
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 23
Destinazione del risultato di esercizio 25
Situazione al 31 dicembre 2020 26
Nota integrativa al bilancio 31 dicembre 2020 32
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 33
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali 33
Sezione 2 – Principi generali di redazione 35
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 36
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 37
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 47
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE 47
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “Day One Profit/loss” 49
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 50
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 50
Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 50
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 50
Sezione 5 – Derivati di copertura - Voce 50 55
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 55 Sezione 7 – Partecipazioni – Voce 70 55
Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 55
Sezione 9 – Attività immateriali - Voce 90 57
Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell’attivo e Voce 60 del passivo 58
Sezione 11 – Attività non correnti, gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce
110 dell’attivo e Voce 70 del passivo 60
Sezione 12 – Altre attività – Voce 120 60
Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10 61
Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 62
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value -Voce 30 62
Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40 62
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 50
Sezione 6 – Passività fiscali - Voce 60 62
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 70 62
Sezione 8 – Altre passività - Voce 80 63
Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 63
Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100 64
Sezione 11 - Patrimonio - Voci 110, 120, 130, 140, 150, 160 e 170 65
Parte C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 69
Sezione 1 - Interessi - Voci 10 e 20 69
Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50 70
Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70 71
Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80 71
Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 71
Sezione 6 – Utile (perdita) da cessione o riacquisto – Voce 100 71
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110 71
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130 72
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni - Voce 140 73
Sezione 10 – Spese amministrative - Voce 160 74
Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 170 75
Sezione 12 – Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali - Voce 180 76
Sezione 13 – Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 190 76
Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 200 77
Sezione 15 – Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 220 77
Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 230 77
Sezione 17 – Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 240 77
Sezione 18 – Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 250 78
Sezione 19 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 270 78
Sezione 20 - Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290 79
Sezione 21 – Conto economico: altre informazioni 80
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI 81
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta 81
B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI 83
D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI 84
E. SERVIZI DI PAGAMENTO ED EMISSIONE DI MONETA ELETTRONICA 86
F. OPERATIVITÀ CON FONDI DI TERZI 86
G. OPERAZIONI DI PRESTITO SU PEGNO 86
H. OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE (“COVERED BOND”) 86
Sezione 2 – OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE, INFORMATIVA SULLE ENTITA’ STRUTTURATE NON CONSOLIDATE CONTABILMENTE (DIVERSE DALLE SOCIETA’ VEICOLO PER LA CARTOLARIZZAZIONE) E OPERAZIONI DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’ 87
A – Operazioni di cartolarizzazione 87
B – Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) 87
Sezione 3 – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 88
3.2 RISCHI DI MERCATO 104
3.2.1 Rischio di tasso di interesse 104
3.2.2 Rischio di prezzo 105
3.2.3 Rischio di cambio 106
3.3 RISCHI OPERATIVI 106
3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’ 107
3.5 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA 108
Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio 109
4.1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA 109
4.2 I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 110
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva 112
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 113
Sezione 7 – Leasing (locatario) 114
Sezione 8 – Altri dettagli informativi 115
Destinazione del risultato d’esercizio 116
Presidente Xxxxxx XXXX
Amministratore Delegato e
Direttore Generale Xxxxxxxxxx XXXXXX
Consiglieri Yigang DU
Xxxxx XXXXXXX
Xxxxxxx Xxxxx XXXXXXXXXXX
Presidente Xxxxxxx XXXXXXXXXXXX
Sindaci effettivi Xxxxxxx XXXXXXXX Xxxxx XXXXX
Sindaci supplenti Xxxxxx XXXXXXXX Xxxxxx XXXXXXX
KPMG S.p.A.
Pag. 1
Signor Azionista,
il bilancio della Società relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, soggetto a revisione contabile da parte di KPMG S.p.A., che viene sottoposto al Vostro esame ed alla Vostra approvazione, riporta un risultato positivo, dopo le imposte, pari ad Euro 31.995.
Vi ricordiamo che l’obiettivo principale della Società è quello di proporre contratti di locazione finanziaria esclusivamente ai clienti del gruppo CIFA/Zoomlion cui la Vostra Società appartiene, in modo da risultare un elemento di supporto alle attività commerciali ed industriali del gruppo.
La Società ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi dell’art. 106 del D.lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (TUB), ottenendo l’autorizzazione all’iscrizione all’Albo di cui al suddetto articolo con provvedimento della Banca d’Italia del 18 gennaio 2017. In considerazione della sopra citata autorizzazione, la Società ha redatto il presente bilancio in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, seguendo gli schemi della Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari” previsti dal Provvedimento del 30 novembre 2018, così come integrato dalla comunicazione del 27 gennaio 2021 - Integrazioni alle disposizioni del Provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS.
PREMESSA
Il COVID-19 ha colpito l’economia mondiale in una fase storica critica e l’Italia non ne è stata esente.
Nei primi tre trimestri del 2020 oltre il 60% delle imprese italiane ha registrato un calo di fatturato superiore al 4%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto a quanto osservato nel 2009, all’indomani della Grande Recessione, la quota di imprese che ha registrato una contrazione del fatturato nel settore dei servizi risulta molto più elevata (quasi tripla), mentre per la manifattura tale quota è superiore di 8 punti percentuali.
I settori dei servizi, strutturalmente meno integrati nelle catene del valore, sono stati relativamente più colpiti rispetto ai settori manifatturieri, la cui attività è solitamente più influenza da shock di domanda tradizionali.
Per quanto riguarda il segmento di mercato in cui opera la Vostra Società e, cioè, quello delle costruzioni l’indice Istat della produzione nelle costruzioni, corretto per gli effetti di calendario, evidenzia nei primi undici mesi dello scorso anno una diminuzione del -8,9%. Tale andamento risente dei forti cali registrati nei mesi del lockdown (-35,5% di marzo e -68,9% di aprile), recuperati gradualmente con l’allentamento delle misure adottate per contenere la pandemia che ha indotto un rimbalzo della produzione a partire dai mesi estivi, non ancora sufficiente, tuttavia, a riportare in campo positivo i livelli settoriali.
La Vostra Società ha subito un analogo rallentamento nei mesi di marzo ed aprile 2020, ma successivamente si è potuto constatare una progressiva e continua crescita della domanda sostenuta non solo dalla ripartenza dei cantieri nei quali operano i clienti della Società, ma anche dalle varie misure correttive messe in atto dal governo che hanno incentivato in maniera significativa gli investimenti in nuovi macchinari, tanto da consentire una chiusura dell’anno in linea con gli obiettivi definiti ad inizio 2020, prima, cioè, dell’inizio della pandemia.
Diverso discorso, invece, l’impatto conseguente alle varie moratorie sui pagamenti per le PMI definite dal DL n. 18 del 17 marzo 2020 “Cura-Italia” e successive modifiche che hanno drenato liquidità in maniera significativa alla Vostra Società. Per fare fronte a questa difficoltà temporanea in attesa che il normale flusso di incassi sia ripristinato appieno non appena scadranno i termini della moratoria, il Socio Unico ha prontamente provveduto a fornire la Società dei mezzi necessari ad una regolare continuazione delle attività operative.
FIG.1 – DINAMICA DEL PIL NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % TRIMESTRALE RISPETTO AL PERIODO PRECEDENTE)
Il 2020 è stato un anno caratterizzato da un andamento altalenante dell’economia in corrispondenza delle varie fasi della pandemia (fig. 1), che ha colpito con modalità e tempiste diverse tutti i Paesi, portando ad un bilancio economico e sociale paragonabile a quello di una crisi post-bellica. L’anno si è chiuso con un’importante contrazione del PIL, pure se con differenti effetti nei vari comparti produttivi; le dinamiche future sono incerte e comunque strettamente correlate ai miglioramenti che si attendono sul fronte della lotta alla pandemia.
La recrudescenza dei contagi a partire dall'autunno 2020 ha indotto un rallentamento dell'attività globale alla fine dell’anno, soprattutto nei paesi avanzati. L'avvio delle campagne di vaccinazione si riflette favorevolmente sulle prospettive per il medio termine, ma i tempi e l'intensità del recupero restano incerti. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha ampliato e prolungato lo stimolo monetario, per assicurare condizioni di finanziamento favorevoli a tutti i settori per tutto il tempo che sarà richiesto a garantire il pieno sostegno all'economia e all'inflazione.
In Italia la crescita superiore alle attese nel terzo trimestre ha evidenziato una forte capacità di ripresa dell'economia (fig. 2). La seconda ondata pandemica, come negli altri paesi dell'area, ha tuttavia determinato una nuova contrazione del prodotto nel quarto trimestre. Il calo dell'attività è stato pronunciato nei servizi e marginale nella manifattura. Il calo della produzione industriale a fine 2020 ha
pertanto contribuito solo in misura marginale alla diminuzione del PIL nel quarto trimestre ( -2,0%, secondo la stima preliminare dell’ISTAT), nonostante il peggioramento della crisi sanitaria durante i mesi autunnali. Si va assistendo a una graduale divaricazione dell’andamento tra industria e servizi, con questi ultimi fortemente penalizzati dalle misure introdotte per contenere la diffusione del contagio da COVID- 19.
Nelle indagini congiunturali Banca d’Italia le valutazioni delle imprese sono divenute meno favorevoli, ma restano lontane dal pessimismo raggiunto nella prima metà dello scorso anno; le aziende intendono espandere i propri piani di investimento per il 2021. Secondo le famiglie intervistate dalla Banca d'Italia, sono i timori di contagio, più che le misure restrittive, a frenare ancora i consumi di servizi.
Nel trimestre estivo, con la riapertura delle attività sospese in primavera, sono fortemente aumentate le ore lavorate e si è ridotto il ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Anche il numero di posizioni di lavoro alle dipendenze è tornato a crescere. In novembre il recupero del numero di nuove posizioni lavorative si è sostanzialmente interrotto, evidenziando un divario rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in particolare per i giovani e le donne.
Nel terzo trimestre del 2020, il recupero delle esportazioni italiane di beni e servizi è stato molto significativo, ben superiore a quello registrato dal commercio mondiale; in autunno è proseguito, ma con meno vigore. Negli ultimi mesi dello scorso anno sono ripresi gli afflussi di capitali e gli acquisti di titoli pubblici italiani da parte di non residenti. Grazie al protratto surplus di conto corrente, la posizione netta sull'estero è divenuta lievemente positiva dopo trent'anni di saldi negativi.
FIG. 2 – DINAMICA DEL PIL IN ITALIA E DELLE PRINCIPALI COMPONENTI DELLA DOMANDA
(NUMERI INDICE)
Fonte: Banca d’Italia
Sulla base dei dati trimestrali del PIL, la produzione reale è scesa dell'8,9% nel 2020. A causa del riporto negativo del quarto trimestre del 2020 della partenza debole di quest’anno, il PIL reale potrebbe espandersi del 3,5% nel 2021. Dovrebbe poi proseguire allo stesso passo nel 2022, sulla base dello
xxxxxxx xxxxxxxxxx nella seconda metà dell'anno e della continua ripresa del settore servizi. Difficilmente nelle condizioni attuali il PIL potrà tornare ai livelli del 2019 entro il 2022. Le stime qui riportate tuttavia non includono ancora le misure del Next Generation EU che avrà un considerevole effetto di rialzo, nella misura in cui potrà incidere non tanto e non solo sulle componenti stesse della domanda, ma sul contesto infrastrutturale e sull’incremento della produttività e competitività del nostro tessuto imprenditoriale.
Guardando alla dinamica delle principali componenti degli investimenti non residenziali, si osserva come gli investimenti in mezzi di trasporto abbiano avuto nel corso dell’anno le oscillazioni maggiori con una ripresa che, a partire dall’avvio degli incentivi alla rottamazione, si è via via rafforzata anche nei mesi finali dell’anno (fig. 3). La ripresa degli investimenti strumentali ha visto un’accelerazione negli ultimi mesi dell’anno per effetto soprattutto dell’incremento del ricorso agli investimenti di cui alla Nuova Xxxxxxxx, ordinaria e, soprattutto Tecno Xxxxxxxx (beni 4.0). In ripresa anche gli investimenti in fabbricati non residenziali.
Complessivamente gli investimenti delle imprese, dopo aver registrato un forte calo nel 2020, sono destinati a guadagnare terreno quest'anno grazie ai flussi di cassa in ripresa e alle prospettive positive sulla domanda. I crediti d'imposta sugli investimenti (Transizione 4.0) potranno essere un ulteriore sostegno alla spesa in conto capitale. Il rimbalzo dei principali partner commerciali dell'Italia nella seconda metà del 2020 dovrebbe rafforzarsi quest'anno, il che implica un notevole contributo alla crescita del commercio netto.
L'inflazione di cui all’indice armonizzato dei prezzi al consumo europeo ha registrato una contrazione a causa del forte calo dei prezzi del petrolio. Nel 2021, si prevede che l'inflazione rimarrà al di sotto dell'1%, poiché gli effetti di base positivi legati al previsto aumento dei prezzi dell'energia sono in parte compensati dall'attuale rallentamento dell'economia, che limita il margine di crescita dei salari.
Le previsioni economiche dell'inverno 2021 prevedono che l'economia della zona euro crescerà del 3, 8% sia nel 2021 che nel 2022, mentre l'economia dell'UE crescerà del 3,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022. Dopo una forte crescita nel terzo trimestre del 2020, l'attività economica si è nuovamente contratta nel quarto trimestre, in quanto la seconda ondata della pandemia ha innescato nuove misure di contenimento. Con queste misure ancora in vigore, le economie dell'UE e dell'area dell'euro dovrebbero contrarsi nel primo trimestre del 2021. La crescita economica dovrebbe riprendere in primavera e prendere slancio in estate con il progredire dei programmi di vaccinazione e il graduale allentamento delle misure di contenimento.
I rischi degli scostamenti rispetto alle previsioni della Commissione Europea sono più equilibrati rispetto all’autunno, anche se rimangono alti. I rischi positivi sono legati alla possibilità che il processo di vaccinazione porti a un allentamento più rapido del previsto delle misure di contenimento e quindi a una ripresa più rapida e forte. Inoltre, Next Generation EU potrebbe alimentare una crescita più forte del previsto. In termini di rischi negativi, la pandemia potrebbe rivelarsi più persistente o grave nel breve termine di quanto ipotizzato nelle recenti previsioni, o potrebbero esserci ritardi nell'introduzione dei programmi di vaccinazione. Questo potrebbe ritardare l'allentamento delle misure di contenimento, che a sua volta influenzerebbe i tempi e la forza della ripresa prevista.
FIG. 3 - DINAMICA TRIMESTRALE DI PRIMARIE VOCI DI INVESTIMENTO
(VAR.% RISPETTO AL PERIODO CORRISPONDENTE DELL’ANNO PRECEDENTE)
Fonte: Istat
La dinamica del credito alle imprese
FIGURA 4 – LA CRESCITA DEI PRESTITI BANCARI AL SETTORE PRIVATO
(DATI MENSILI; VARIAZIONI % SUI 12 MESI)
Fonte: Banca d’Italia
I prestiti alle imprese sono cresciuti nel corso del 2020, beneficiando degli interventi internazionali e nazionali che hanno favorito la liquidità e l’accesso al credito. Hanno toccato un picco, con un incremento al +8,5% annuo a dicembre (fig. 4), senza però che il maggior debito si potesse ancora
tradurre in investimenti, data l’erosione del cash flow in molti settori. Le aziende prefigurano un
aumento della spesa degli investimenti nel 2021, rispetto ai minimi del 2020.
È cresciuto l’indebitamento medio delle imprese. Come visibile in fig. 5, grazie agli sforzi delle imprese italiane, i bilanci si erano molto rafforzati prima della crisi da Covid. Nel 2018 era stata raggiunta una quota di capitale pari al 45,6% nel manifatturiero. Il ricorso massiccio a prestiti bancari di emergenza e un’erosione della dotazione di capitale (a causa delle perdite di bilancio), farà di nuovo salire la quota del debito bancario sul passivo (+2,4 punti) sui bilanci delle imprese, erodendo viceversa la quota dei mezzi propri (-1,7 punti).
FIGURA 5 – LA CRESCITA DELL’INDEBITAMENTO DELLE IMPRESE
Fonte: Banca d’Italia
Guardando alla durata ed alla destinazione dei finanziamenti alle imprese, a fronte di una crescita dei finanziamenti a società finanziarie e famiglie produttrici, nei primi tre trimestri 2020 si è osservata una contrazione dei crediti oltre il breve termine destinati agli investimenti in beni strumentali. Solo una ripresa della componente a medio-lungo termine potrà consentire di effettuare gli investimenti necessari all’incremento di produttività del nostro sistema produttivo.
Dinamica della produzione industriale e ordinativi
Le informazioni disponibili sono concordi nel mostrare una flessione del prodotto nel quarto trimestre 2020, la cui entità si colloca tuttavia all’interno di un intervallo di stima molto ampio. Il calo dell’attività riflette sviluppi eterogenei tra i settori. Gli effetti della seconda ondata di contagi e dei conseguenti provvedimenti per contrastarne la diffusione hanno pesato in misura maggiore sui servizi, mentre la manifattura ne avrebbe risentito di meno.
Nel quarto trimestre la produzione industriale, tenendo conto dei valori osservati fino a novembre, si è lievemente indebolita dopo il forte rialzo dei mesi estivi. Gli indici di fiducia delle imprese industriali hanno risentito dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria tra ottobre e novembre, ma sono tornati a migliorare in dicembre con le notizie positive sulla disponibilità di vaccini, con un forte rialzo in particolare dell’indice di fiducia delle imprese che producono beni di investimento (fig. 6); gli indici dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero (Purchasing Managers’ Index, PMI) sono rimasti poco sopra la soglia di espansione.
FIGURA 6 – RISALITA DEGLI INDICI DI FIDUCIA DELLE IMPRESE (NUMERI INDICE, BASE 2010=100)
Fonte: Banca d?Italia
Nel settore dei servizi, maggiormente interessato dalle misure di contenimento, il valore aggiunto avrebbe registrato un calo nel quarto trimestre, seppure più contenuto rispetto a quanto osservato in primavera. Nello stesso periodo l’indice PMI del settore, dopo il parziale recupero dei mesi estivi, è diminuito.
Alla fine dell’anno, l’indicatore Ita-coin (indicatore congiunturale “coincidente” e predittivo della dinamica del PIL) è risalito, sostenuto dal miglioramento della fiducia delle imprese manifatturiere. Il dato riferito a gennaio 2021 confermerebbe questo trend.
Anche l’indagine ISTAT sulla fiducia delle imprese manifatturiere ha mostrato un miglioramento delle valutazioni degli imprenditori sulla situazione attuale. Giudizi più favorevoli sui livelli di produzione in gennaio sono spiegati sia da un aumento degli ordini, che è stato più forte per la componente interna, che da un robusto incremento delle scorte. A fronte di un miglioramento delle valutazioni sulla situazione attuale nell’industria, gli imprenditori esprimono però forti perplessità sulle prospettive dei prossimi mesi. Le attese su ordini e produzione sono in netto peggioramento rispetto a dicembre e ciò non lascia presagire, per il breve periodo, il consolidamento di una fase espansiva.
Il mercato del Leasing in Italia
Il mercato del leasing e del noleggio a lungo termine ha chiuso il 2020 con circa 537 mila nuovi contratti dal valore di 22,9 miliardi di euro. A seguito della forte frenata della domanda di investimenti da parte delle imprese e del perdurante clima di incertezza economico dovuto dalla pandemia da COVID-19, il lease ha registrato nel 2020 una forte flessione, con segno negativo sia nel numero delle stipule ( -23,2%) sia nei valori finanziati (-18,0%), ma comunque lievemente al di sopra delle attese e del picco negativo registrato nell’ultima crisi del debito sovrano. In fig. 7 si osserva come il nuovo business - dopo cinque anni ininterrotti di crescita – avesse subito un rallentamento già nel 2019, anche se, grazie agli incentivi auto e alla crescita del nuovo “lease” (senza opzione d’acquisto), quell’anno si era comunque chiuso con 27,8 miliardi di euro di nuovo stipulato, solo in lieve flessione rispetto all’anno precedente ( -3,3%).
FIGURA 7 – SERIE STORICA DELLO STIPULATO LEASING (VALORI IN MILIONI DI EURO)
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Centro Studi UNRAE
FIGURA 8 – COMPOSIZIONE DELLO STIPULATO LEASING PER COMPARTI (VALORE CONTRATTI)
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Centro Studi UNRAE
Guardando alla composizione dello stipulato lease del 2020 si conferma, come per l’anno precedente,
una quota preponderante – e in crescita - sul totale dell’erogato per il settore dell’automotive. In tale
comparto si concentra oltre la metà del valore dei contratti stipulati. Segue, subito dopo, lo strumentale che rappresenta oltre 1/3 dello stipulato complessivo. Diminuisce l’incidenza per il comparto immobiliare che si attesta all’11,9%, a fronte di un sensibile aumento del peso del comparto aeronavale e ferroviario (+0,7 p.p.); mentre l’energy resta stabile con un contributo pari allo 0,1% (cfr. fig. 8).
Dalla dinamica mensile riportata in fig. 9, si osserva quanto l’emergenza Coronavirus abbia influenzato lo stipulato: i mesi di marzo ed aprile riportano un’importante flessione, mentre già a partire dal mese di maggio, con la progressiva riapertura delle attività, il numero e il valore dei contratti mostrano una ripresa. In particolare, è il mese di dicembre a mostrare una brillante performance. Complessivamente, in termini percentuali, lo stipulato di questo ultimo mese cresce del +31,8% rispetto al mese di novembre, anche a livello tendenziale rallenta la frenata sui valori posizionandosi su una flessione del - 1,8%.
FIGURA 9 – DINAMICA MENSILE DELLO STIPULATO 2019 E 2020
Fonte: Assilea e elaborazioni su dati Centro Studi e Statistiche UNRAE
Sul risultato complessivo dell’ultimo anno hanno pesato soprattutto i mesi di lockdown, ma dinamiche con il segno meno si sono registrate anche in seguito. Differenti sono stati i momenti di ripresa dei principali comparti nell’arco dei diversi trimestri. Analizzando più nel dettaglio i trend delle serie di stipulato mensili dei maggiori comparti, in fig. 10 si osserva come, nel terzo trimestre 2020, il lease auto (con l’avvio degli incentivi) abbia visto una crescita importante, del +15,2%, rispetto al corrispondente trimestre 2019.
Il comparto strumentale ha invece avuto una dinamica migliore sul finire dell’anno, attingendo per circa metà dei finanziamenti dagli investimenti di cui alla nuova Xxxxxxxx, ed in particolare alla Tecno-Xxxxxxxx. È così che a dicembre lo stipulato lease strumentale ha segnato una crescita del +7,1% rispetto allo stesso mese del 2019.
FIGURA 10 – DINAMICA MENSILE TENDENZIALE PER COMPARTO DEL LEASE NEL 2020
Fonte: Assilea e elaborazioni su dati Centro Studi e Statistiche UNRAE
A livello di settori, si osserva, a fronte di un calo in quelli più importanti in termini di volumi di stipulato, quali il settore del manifatturiero, del commercio, delle costruzioni immobiliari.
In fig. 11 si osserva come la dinamica relativa allo strumento del leasing finanziario abbia chiuso con una forte crescita nel mese di dicembre 2020, soprattutto grazie alla spinta della misura agevolativa Nuova Xxxxxxxx. L’andamento delle curve del leasing finanziario e del leasing operativo/ noleggio a lungo termine, seguono - sia in numero sia in valore – la dinamica mensile del leasing complessivo che, come già osservato in precedenza, ha visto un brusco rallentamento nei mesi di marzo ed aprile ed una lenta ripresa nei mesi successivi. Inoltre, si osserva quanto il numero dei contratti di leasing operativo/noleggio a lungo termine sia più elevato a fronte di valori più bassi, per quanto negli ultimi mesi dell’anno si sia osservato un incremento del numero dei contratti anche nel leasing finanziario, a fronte però di un incremento di importi ancora più consistente.
FIGURA 11 – DINAMICA DEL LEASING FINANZIARIO 2020
Fonte: Assilea, elaborazioni Assilea su dati Centro Studi UNRAE
Sulla base dei dati preliminari del PIL del quarto trimestre 2020, stimiamo che il peso del leasing sugli investimenti sia sceso di circa un punto percentuale nel corso dell’anno, flessione concentrata soprattutto nel secondo trimestre. Anche se le previsioni macroeconomiche spostano sempre più in avanti la ripresa del PIL, nella politica di rilancio dell’economia verrà dato un ruolo importante agli investimenti strutturali. In questo contesto, sarà importante individuare il leasing come strumento di rinnovamento e di transizione verso gli obiettivi del PNRR, soprattutto in termini di strumento per la transizione verso un’economia sempre più digitale e sostenibile.
Gli investimenti per la Xxxxxxxx, con 3,8 miliardi di Euro di prenotazioni leasing su un totale di oltre 5,5 miliardi di Euro, hanno inciso per circa il 70% sugli importi stanziati nel 2020; ulteriori 370 milioni di Euro è la cifra che è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2021.
Il 2021 è anche l’anno in cui entrano in vigore per il sistema finanziario nuove norme di rendicontazione in termini di sostenibilità. Il completamento del quadro normativo di riferimento, unitamente al quadro di incentivi previsti, ci portano a vedere nella transizione verso un’economia sostenibile la sfida per la crescita nell’immediato futuro.
ANDAMENTO DEI MERCATI IN CUI OPERA LA SOCIETA’
Per il settore delle costruzioni già gravemente colpito da una crisi che dal 2008 non è mai realmente scomparsa, la pandemia è stata una vera e propria doccia fredda. Dal 2019, infatti, si cominciavano a vedere primi segnali di una inversione di tendenza per il settore. L’Ance, a tal riguardo, stimava un aumento del +2,3% su base annua, stima confermata, a 9 mesi di distanza, dalla stessa Istat (+2,2% di investimenti in costruzioni rispetto al 2018).
Anche il 2020 si era aperto positivamente per il settore: nei primi due mesi dell’anno, l’indice Istat della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario1, segnava un +4,5% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Nella stessa direzione anche i risultati dell’occupazione di settore: i dati delle Casse Edili, nel primo bimestre 2020, indicavano incrementi del +3,6% del numero di ore lavorate (+0,1% dei lavoratori iscritti) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
A partire dal mese di marzo, la situazione, ovviamente, ha subito una drastica inversione di rotta, con crolli senza precedenti: l’indice di produzione a marzo e soprattutto nel mese di aprile, subisce una contrazione, rispettivamente del -35,5% e -68,9% nel confronto con gli stessi mesi dell’anno precedente, collegata alla progressiva chiusura di quasi tutti i cantieri da parte delle imprese di costruzioni.
La fine del lockdown, a inizio maggio, ha avviato un graduale allentamento dell’intensità della caduta ed una conseguente ripresa dei livelli produttivi.
LE PREVISIONI PER IL 2021
Date queste premesse, il 2021 sarà presumibilmente caratterizzato da un rimbalzo positivo rispetto al 2020; tuttavia, sull’intensità di tale aumento, grava una elevata incertezza. L’FMI, a questo proposito, stima una crescita del PIL italiano per il 2021 del 3%, dopo una consistente caduta del 9,2% registrata lo scorso anno.
Con riferimento al settore delle costruzioni, il 2021 potrebbe segnare un cambio di rotta molto importante, qualora si riuscissero a concretizzare e a cogliere pienamente alcune importanti opportunità presenti sul mercato.
Per l’anno in corso, l’Ance prevede un rimbalzo dell’8,6% degli investimenti in costruzioni, trainato principalmente dal comparto del recupero abitativo e da una graduale ripresa dell’attività sia nel comparto non residenziale privato sia in quello pubblico.
Quadro economico nazionale nel settore delle costruzioni
Con riferimento al settore delle costruzioni, il 2021 potrebbe segnare un cambio di rotta molto importante, qualora si riuscissero a concretizzare e a cogliere pienamente alcune importanti opportunità presenti sul mercato.
Prima fra tutte, il Superbonus 110%, che in questi ultimi mesi ha diffuso grande entusiasmo, sia sulle famiglie proprietarie di immobili, sia sulle imprese, che si stanno attrezzando per far fronte ad una domanda potenziale molto promettente.
L’effetto diretto sulla produzione per il 2021 si annuncia importante, anche in virtù dell’estensione del beneficio fiscale, come riportato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fino al 31 dicembre 2022 per i condomini e fino al 30 giugno 2023 per gli IACP.
Un’altra importante opportunità per il futuro del settore delle costruzioni, che potrà produrre i primi effetti sui livelli produttivi nell’ultima parte dell’anno in corso, è legata alle ingenti risorse europee di Next Generation EU, e in particolare del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RFF), da destinare ad investimenti e riforme in grado di accrescere il potenziale produttivo del Paese.
L’impatto di tale programma dipenderà, però, dalla capacità di mettere in atto misure realmente in grado di accelerare la spesa delle risorse disponibili. Si tratta di 209 miliardi di euro, che raggiungono 224 miliardi di euro in considerazione dell’anticipazione di 21,2 miliardi di euro di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, da utilizzare entro il 2026. Il 51% riguarda interventi di diretto interesse per il settore delle costruzioni (messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato, rischio idrogeologico, infrastrutture per la mobilità, infrastrutture sociali, città, ecc…).
La crescita del settore delle costruzioni (+8,6%), grazie agli effetti moltiplicativi degli investimenti realizzati, genererebbe un effetto totale sull’economia di circa 36 miliardi di euro, ovvero circa 2 punti percentuali di PIL. A ciò si aggiungano anche gli importanti effetti sull’occupazione, con un incremento di circa 110mila posti di lavoro nelle costruzioni. Considerando anche i settori collegati ad esso, l’aumento raggiungerebbe quasi le 166mila unità.
Il credito nel settore delle costruzioni
Gli effetti della crisi pandemica che ha travolto l’economia mondiale hanno inevitabilmente impattato
anche i rapporti tra imprese e banche.
Questo va ad aggiungersi alla doppia recessione che ha colpito l’economia italiana nell’ultimo decennio
che ha causato per le imprese, soprattutto quelle delle costruzioni, forti difficoltà di accesso al credito,
tradotte nell’impossibilità di avvio di nuovi progetti di sviluppo. Tra il 2007 e il 2017 i finanziamenti erogati per nuovi investimenti in costruzioni sono diminuiti di circa il 70%, in maniera più accentuata nel comparto residenziale.
Analizzando la serie storica, emerge che la timida ripresa di erogazioni al comparto delle costruzioni registrata nel 2018, non è stata accompagnata negli anni successivi da una stabilizzazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito. Xxxx, il 2019 si è chiuso ancora con variazioni negative.
I dati del primo trimestre del 2020, quando il virus aveva già iniziato a circolare nel nostro Paese, mostrano ancora erogazioni in diminuzione, sia nel comparto residenziale che non residenziale. Interessante è l’analisi di cosa è accaduto nel secondo e terzo trimestre del 2020, periodo nel quale sono entrati a regime il DL “Cura Italia” e il DL “Liquidità” i cui contenuti miravano a trasferire liquidità necessaria alle imprese per superare le difficoltà connesse alla pandemia.
Nel secondo trimestre, i dati della Banca d’Italia indicano erogazioni di finanziamenti in aumento del 41,7% per il settore delle costruzioni, variazione interamente riconducibile al comparto non residenziale. Tale rilevazione risente, come riportato Bollettino Economico della stessa Banca d’Italia, dell’ondata di finanziamenti erogati grazie alle misure introdotte dal Temporary Framework che hanno permesso al Fondo di garanzia per le PMI di operare con maggiore flessibilità. Dopo le prime difficoltà di gestione da parte degli istituti di credito della grande mole di richieste provenienti dalle imprese, il meccanismo è riuscito a rispondere in maniera efficiente alla domanda soprattutto dei finanziamenti di importo fino a
30.000 euro, sull’intero territorio nazionale. Infatti, i dati relativi al terzo trimestre 2020, indicano
erogazioni in aumento tendenziale sia nel comparto residenziale (+6,3%), che in quello non residenziale (+18,5%).
Nel complesso i finanziamenti alle imprese di costruzioni nei primi 9 mesi dell’anno sono aumentati del
17,1%.
FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
Il 2020 è stato il decimo anno di piena operatività della Vostra Società e sono continuati gli innumerevoli e significativi adattamenti iniziati in seguito al rilascio da parte di Banca d’Italia, in data 18 gennaio 2017, dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi degli artt. 106 e seguenti del Testo unico bancario.
Evidentemente tutte le attività sono state condizionate dalla pandemia COVID-19 iniziata verso la fine del 2020 e tuttora in corso. In ogni caso la Vostra Società ha avviato tempestivamente un programma di smart working per consentire il normale svolgimento dell’attività lavorativa in sicurezza, mantenendo un elevato livello di servizio per i propri clienti e un altrettanto elevata efficacia operativa con l’obiettivo di garantire sostenibilità alle dinamiche aziendali.
Inoltre, per prevenire e contenere eventuali criticità legate al rallentamento delle attività ed alla implementazione di quanto previsto dal DL n. 18 del 17 marzo 2020 e, in particolare la c.d. moratoria, la Vostra Società si è mossa tempestivamente ed ha messo in essere una serie di iniziative volte alla neutralizzazione degli aspetti potenzialmente negativi di tale situazione e, fra le altre:
• una pronta e dettagliata analisi dei possibili scenari attraverso una serie di proiezioni legate ai flussi di cassa futuri;
• una articolata interlocuzione con il socio che ha portato ad una iniezione di liquidità di Euro
14.100.000 complessivi sotto forma di intercompany loans, prontamente rilasciati;
• una definizione di alcune linee di credito con istituti bancari di primaria importanza per fare fronte ad eventuali ulteriori carenze di liquidità;
• l’adesione al Fondo di Garanzia per le PMI, ai sensi della Legge 662/96, art. 2, co. 100, lett. A), ai fine di accedere alle coperture di quanto previsto dall’art. 56 del DL n. 18/2020.
Preme sottolineare, inoltre, che alla data di chiusura del bilancio il numero di contratti sotto moratoria è calato a circa il 23% del totale dei contratti complessivamente attivi (24% in ammontare, pari a euro 14.836.916), da circa il 45% di inizio periodo, percentuale significativamente più bassa di quanto ipotizzato in sede di proiezioni. Tale percentuale, allo stato attuale, si è ulteriormente ridotta al 16% (in numero e in ammontare).
Allo stato attuale la rischiosità del portafoglio è rimasta invariata non essendosi evidenziate partite anomale o deteriorate in aggiunta a quelle già esistenti.
Si ritiene, comunque, che, allo stato attuale e considerate le azioni attuate f inora e le previsioni di periodo, non vi siano elementi che possano pregiudicare, almeno, ma non limitatamente a 12 mesi, la continuità operativa della Società.
Nell’arco del 2020 sono continuati una serie di adattamenti della Vostra Società abbastanza significativi in diversi ambiti e, più nello specifico, sono stati rivisti e/o modificati:
• i requisiti generali di organizzazione (flussi informativi interni, procedure amministrative e contabili, misure di salvaguardia della continuità operativa);
• le regole di governo societario, che delineano i compiti e le responsabilità minimali degli organi aziendali;
• il sistema dei controlli interni;
• l’esternalizzazione di funzioni aziendali;
• le caratteristiche del sistema informativo-contabile;
• i requisiti organizzativi per far fronte ai rischi derivanti da specifiche attività.
Nel corso del 2020 si è provveduto ad assumere e ad introdurre in organico una persona di elevata esperienza specifica nella funzione di Senior Financial Controller, il cui apporto si è rivelato cruciale nel definire e migliorare tutti i processi in ambito contabile, finanziario e di sorveglianza.
Costante è l’analisi e la verifica dei processi aziendali al fine di renderli efficienti, controllabili e conformi alla gestione dei rischi aziendali, tramite la rivisitazione ed il monitoraggio, di concerto con le funzioni di controllo, delle varie procedure aziendali per renderle adeguate allo status quo della Vostra Società.
Continua lo sviluppo ed il miglioramento della piattaforma software il cui contributo al buon funzionamento dei vari processi aziendali ed alla buona esecuzione dei contratti di leasing è un fatto innegabile.
A riguardo, la Vostra Società continua a porre una particolare attenzione al livello di sostenibilità economica del business grazie, anche, ad una costante e graduale revisione delle politiche di pricing da applicare ai nuovi contratti tramite un incremento selettivo dei tassi applicati in modo da continuare a mantenere una elevata competitività sul mercato senza pregiudicare il risultato di esercizio e la propria mission di Società captive del gruppo Zoomlion.
Con specifico riferimento alle esposizioni deteriorate, la Società intende continuare ad affinare algoritmi di calcolo di cui si è detto sopra che tengano conto, da un lato, della storicità dei tassi di recupero registrati e, dall’altro, dei beni iscritti a bilancio che, di fatto, rappresentano una garanzia a valere sull’esposizioni.
Per altro, si sottolinea come i beni finanziati dalla Vostra Società siano caratterizzati da una elevata fungibilità sul mercato (mantenendosi sempre elevati i valori dell’usato) cosa che negli anni ha permesso alla Società, in caso di insolvenza, di rientrare quasi totalmente delle perdite relative alle controparti inadempienti.
Infine, nell’ambito del processo di revisione delle policy di svalutazione in atto, preme sottolineare come la Vostra Società intenda mantenere comunque un approccio prudenziale e coerente con i tassi di copertura relativi al settore di riferimento.
Al momento la Società soddisfa le necessità di funding principalmente attraverso finanziamenti concessi dalla Capogruppo.
Il 2020 risulta essere il decimo anno di piena attività della Società chiusosi con un utile d’esercizio, dopo le
imposte, di Euro 31.995.
Si fornisce di seguito una sintesi dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico al 31 dicembre 2020 e 2019.
Attivo
VOCI DELL' ATTIVO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10 | Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività | 4.738 | 2.535 |
00 | 00.000.000 | 00.000.000 | |
0.000.000 | 0.000.000 | ||
0 | 227.896 | ||
68.171.760 | 55.923.934 | ||
80 | 122.455 | 86.516 | |
90 | 8.112 | 41.462 | |
0 | 0 | ||
100 | 249.782 | 284.102 | |
63.443 | 67.949 | ||
186.339 | 216.153 | ||
120 | 3.162.181 | 3.377.217 | |
TOTALE ATTIVO | 79.444.147 | 62.700.653 |
In particolare, la voce “Crediti verso la clientela”, che passa da Euro 55.923.934 del 31 dicembre 2019 a Euro 68.171.760 del 31 dicembre 2020, ha subito una variazione positiva significativa in conseguenza del buon andamento delle attività commerciali e di conclusione di nuovi contratti avvenuta nel corso del 20 20, nonché all’effetto delle moratorie COVID-19 che hanno congelato i debiti residui dei clienti.
Passivo e Patrimonio netto
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate b) quiescenza e obblighi simili Capitale Riserve Utile (Perdita) d'esercizio | 53.437.819 | 33.650.594 |
53.437.819 | 33.650.594 | ||
60 | 378.230 | 475.590 | |
2.439 | 0 | ||
375.791 | 475.590 | ||
80 | 9.412.773 | 12.383.028 | |
90 | 0 | 1.111 | |
100 | 6.484 | 13.484 | |
6.484 | 13.484 | ||
0 | 0 | ||
110 | 14.000.000 | 14.000.000 | |
150 | 2.176.846 | 2.188.724 | |
170 | 31.995 | (11.878) | |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 79.444.147 | 62.700.653 |
La variazione rispetto all’esercizio precedente è da ricondurre principalmente all’incremento della voce debiti, dovuta principalmente all’incremento dei debiti per finanziamenti passivi verso società del gruppo e per l’incremento dello scoperto di conto corrente.
La voce “10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato” comprende:
• debiti verso enti finanziari per finanziamenti per Euro 35.845.895 (Euro 33.339.126 al 31 dicembre 2019). Tale ammontare si riferisce per Euro 27.664.095 al debito verso il socio unico per il finanziamento a tasso zero ricevuto. Tale finanziamento, coerentemente con il previgente IAS 39 (ora sostituito dall’IFRS9) è stato attualizzato in applicazione del criterio del costo ammortizzato. La rimanente parte si riferisce a finanziamenti a tasso di mercato verso il socio unico.
• Debiti verso enti non finanziari per finanziamento per Euro 14.160.206 (non presente al 31 dicembre 2019). Tale ammontare si riferisce ai finanziamenti a tasso di mercato, ricevuti da Zoomlion Holding H.K., holding industriale del gruppo Zoomlion.
• altri debiti verso la clientela per Euro 361.726 (Euro 311.468 al 31 dicembre 2019). Tale ammontare si riferisce agli acconti su contratti stipulati ricevuti dai clienti per Euro 271.693 (Euro 311.468 al 31 dicembre 2019) e ai debiti per diritto d’uso in applicazione del principio contabile IFRS16 per Euro
90.033 (non presente al 31 dicembre 2019).
• debiti verso banche per scoperti di contro corrente pari a Euro 3.069.992 (non presente al 31 dicembre 2019).
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare i fondi di quiescenza e obblighi simili pari a 25.108 (Euro
10.080 al 31 dicembre 2019) dalla voce P.100 b) alla voce P.80. Ai fini della comparabilità dei saldi di bilancio dell’anno precedente, si è provveduto a adeguare la consistenza delle medesime voci al 31 dicembre 2019.
Conto economico Intermediari Finanziari
VOCI DI CONTO ECONOMICO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.787.954 | 1.363.484 |
20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (509.162) | (340.925) |
30. | Margine di Interesse | 1.278.792 | 1.022.559 |
40. | Commissioni attive | 0 | 0 |
50. | Commissioni passive | (39.701) | (8.353) |
60. | Commissioni Nette | (39.701) | (8.353) |
120. | Margine di Intermediazione | 1.239.091 | 1.014.206 |
130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (201.110) | (126.428) |
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (201.110) | (126.428) | |
150. | Risultato Netto della Gestione Finanziaria | 1.037.981 | 887.778 |
160. | Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri proventi e oneri di gestione | (1.237.534) | (1.229.330) |
(727.229) | (677.252) | ||
(510.305) | (552.078) | ||
170. | 7.000 | (30) | |
7.000 | (30) | ||
180. | (40.823) | (13.263) | |
190. | (33.962) | (47.853) | |
200. | 236.106 | 340.363 | |
210. | Costi Operativi | (1.069.213) | (950.113) |
250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 0 | 0 |
260. | Utile (Perdita) dell'Attività Corrente al Lordo delle Imposte | (31.232) | (62.335) |
270. | Imposte sul reddito dell' esercizio dell 'operatività corrente | 63.227 | 50.457 |
280. | Utile (Perdita) dell'Attività Corrente al Netto delle Imposte | 31.995 | (11.878) |
300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 31.995 | (11.878) |
Si nota un miglioramento della voce “120. Margine di intermediazione” dovuto all’aumento degli interessi attivi generato da una più puntuale politica di pricing e alla crescita del portafoglio.
Inoltre, la voce “210. Costi operativi” subisce un aumento a seguito della riduzione, rispetto all’anno precedente, dei proventi addebitati alla clientela. Il 2019 conteneva, tra gli altri, importi di natura non ricorrente, per circa Euro 45.000, relativi a penali per risoluzioni anticipate.
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare:
• gli adeguamenti passivi delle indicizzazioni dei contratti di leasing, pari a Euro 4.061 (Euro 6.577 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.20 alla voce CE.10
• I costi per la ricerca del personale pari a Euro 10.620 (Euro 12.615 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.160 a) alla voce CE160 b)
• alcuni oneri di gestione correlati ai proventi di gestione, precedentemente classificati come spese amministrative pari a Euro 109.873 (Euro 186.102 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE160 b) alla voce CE200
• le minusvalenze e plusvalenze rivenienti dalla vendita o rilocazione dei beni leasing pari a Euro 60.978 (Euro 123.755 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.250 alla voce CE.200
Ai fini della comparabilità dei saldi di bilancio dell’anno precedente, si è provveduto ad adeguare la consistenza delle medesime voci al 31 dicembre 2019.
La gestione del rischio di credito avviene già nella fase del contatto commerciale attraverso l’acquisizione d’informazioni aggiuntive tramite la rete commerciale della CIFA S.p.A. dislocata sul territorio.
La funzione di Risk Management svolge le attività volte ad ottimizzare l’allocazione del capitale in termini di rischio/rendimento, ad individuare, misurare e gestire i rischi di credito, di mercato ed operativi ed a valutare il profilo di rischio raggiunto, nell’ottica di una impostazione finalizzata alla misurazione e creazione del valore. La gestione e la misurazione del rischio di credito sono indirizzate ad una valutazione prospettica della condizione di solvibilità del cliente e si basano su un’indagine della solidità economica, patrimoniale finanziaria e reputazionale dello stesso. Il tutto aggiunto ad una politica di monitoring e collection puntuale e tempestiva con il fine di minimizzare eventuali insoluti e, eventualmente, ad un pronto recupero degli stessi.
L’attività di collection è seguita con particolare attenzione anche tramite l’aiuto di società esterne specializzate nel recupero crediti e il totale degli scaduti si mantiene sempre al di sotto del 1% del totale del portafoglio, con più della metà di tale importo concentrata nella fascia 0-60GG di ritardo.
Da sottolineare che la fase pandemica in atto non sembra aver pregiudicato la qualità del credito dei clienti della Vostra Società. In una fase iniziale circa il 45% dei contratti era stato messo sotto moratoria per quanto previsto dall’art. 56 del DL n. 18 del 17 marzo 2020 e successive modifiche, ma con il passare dei mesi molti di questi clienti hanno poi deciso di uscire dalla sospensione di pagamento dei canoni, riducendo la percentuale a circa il 16% del totale dei contratti attualmente attivi in portafoglio.
Il portafoglio risulta abbastanza ben bilanciato, ma si è deciso che, al fine di minimizzare il rischio di credito sull’intero portafoglio, sia necessario monitorare con particolare attenzione la clientela a maggior rischio (rating “D”) adottando politiche più prudenziali nella fase di approvazione di tali clienti. Attualmente i clienti in fascia “D” rappresentano circa il 10% del totale, anche in conseguenza di attività di monitoraggio della clientela che hanno portato al downgrade di alcuni nominativi a seguito del deteriorarsi della loro situazione finanziaria. L’obiettivo in tal senso è di mantenere questo valore sempre al di sotto del 15%.
Con riferimento al rischio finanziario si precisa che la Società si finanzia quasi interamente mediante la Capogruppo e che non sono stati acquistati strumenti finanziari derivati.
ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
Considerata la natura delle attività svolte da parte della Società, nel corso del 2020 non è stata eseguita attività di ricerca e sviluppo.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Gli Amministratori al fine di effettuare una valutazione sugli “eventi successivi” hanno anche considerato i fattori di instabilità derivanti dall'emergenza del COVID-19. Si precisa che alla data di redazione del presente bilancio la Società continua a monitorare con estrema attenzione l'evoluzione dei fattori di instabilità manifestatisi con l'emergenza del COVID-19 che da diversi mesi oramai ha impattato le attività economiche in gran parte del globo e le cui conseguenze non sono ancora esattamente quantificabili.
Peraltro, alla data del presente documento lo scenario è ancora in continua evoluzione, anche se con l’arrivo dei vaccini atti a contrastare il diffondersi ulteriore della pandemia si può immaginare che la situazione volga verso un graduale seppur lento miglioramento.
In ogni caso la Vostra Società continua ad utilizzare modalità di lavoro flessibili introdotte durante il 2020 per consentire il normale svolgimento dell’attività lavorativa in sicurezza, mantenendo un elevato livello di servizio per i propri clienti e un altrettanto elevata efficacia operativa con l’obiettivo di garantire sostenibilità alle dinamiche aziendali.
Preme sottolineare, inoltre, che i clienti della Società continuano, gradualmente, a rinunciare alla moratoria prevista dall’art. 56 del DL n. 18 del 17 marzo 2020 “Cura-Italia” e come, allo stato attuale, rimangano in regime di sospensione dei canoni solo il 16% circa del numero di contratti complessivamente a portafoglio, percentuale significativamente più bassa di quanto ipotizzato in sede di proiezioni.
Allo stato attuale la rischiosità del portafoglio è rimasta invariata non essendosi evidenziate partite anomale o deteriorate in aggiunta a quelle già esistenti.
Dal punto di vista commerciale, nel corso del primo trimestre del 2021 sono stati siglati 25 nuovi contratti di leasing per un valore finanziato complessivo di Euro 5.617.350, in calo con quanto fatto durante lo stesso periodo dell’anno precedente. È importante sottolineare, però, che nonostante la situazione di grossa incertezza dovuta alla pandemia in corso, esiste una pipeline di contratti di circa Euro 13.000.000 in fase finale di definizione e le previsioni per il 2021 indicano che i risultati saranno in crescita rispetto ai volumi sviluppati nel 2020 di circa il 18%.
Si ritiene, comunque, che, allo stato attuale e considerate le azioni attuate finora e le previsioni di periodo, non vi siano elementi che possano pregiudicare, almeno, ma non limitatamente a 12 mesi, la continuità operativa della Società.
L’attività è generalmente concentrata su finanziamenti di importo medio elevato e, cioè, circa Euro 191.000 medi a contratto, in linea con quanto avvenuto negli anni precedenti e congrua rispetto al valore dei beni prodotti e venduti dalla CIFA S.p.A..
La Vostra Società nel 2020 ha concluso 165 nuovi contratti per complessivi Euro 31.537.905, superando del 7% gli obiettivi prefissati ad inizio 2020 e risultando di fatto il terzo anno di sempre in termini di nuovi volumi finanziati seppure in presenza di uno scenario di grossa incertezza economica data dalla pandemia Covid, e questo anche in conseguenza di:
- l’introduzione di nuovi modelli di macchine e nuove linee di prodotto da parte della CIFA S.p.A. che hanno incontrato il favore della clientela;
- l’efficacia di alcune agevolazioni fiscali quali la “Nuova Xxxxxxxx 4.0” ed il “Piano di transizione 4.0” che hanno indotto diversi clienti ad investire in nuovi macchinari.
Per quanto riguarda l’attività commerciale della Società si può affermare che la focalizzazione in area commerciale e il costante e puntuale affiancamento del responsabile commerciale alla struttura di vendita della CIFA S.p.A. si continuano a rivelare un elemento di sicuro successo.
La capogruppo industriale Zoomlion Heavy Industries, tramite la CIFA S.p.A. continua a diversificare il proprio profilo di business per essere sempre più efficace sul mercato e durante l’anno appena concluso è iniziata la commercializzazione di gru, sia autocarrate che a torre, e carrelli elevatori, che, vanno ad ampliare il ventaglio dei prodotti che la Vostra Società potrà finanziare.
Come ricordato in precedenza, la Vostra Società opera quale finanziaria captive del gruppo industriale CIFA/Zoomlion, società leader nel campo della produzione e commercializzazione di macchine per la movimentazione del calcestruzzo, e, pertanto, è indicativo evidenziare il livello di penetrazione del leasing rispetto al fatturato del gruppo. A fine 2020 il livello di penetrazione rispetto al fatturato della CIFA S.p.A. è stato intorno al 55%, molto al di là di quanto fanno normalmente Società similari alla Vostra, ma in calo rispetto agli anni precedenti in conseguenza di due fattori principali: la rinnovata competitività delle società di leasing di estrazione bancaria e la più attenta valutazione da parte della Vostra Società del merito creditizio dei clienti, soprattutto in una fase critica del mercato.
È evidente che le performance commerciali della Vostra Società sono strettamente correlate ai risultati di vendita di CIFA S.p.A. in Italia e quindi la crescita dei volumi finanziati durante il 2019 rispetto all’anno precedente sono da intendersi in relazione ad una equivalente crescita del fatturato Italia della CIFA S.p.A.. Allo stato attuale abbiamo finanziato beni in ogni segmento nel quale la CIFA S.p.A. opera.
CIFA S.p.A. si avvale, allo stato attuale, di una strategia di vendita indiretta che si articola sul territorio tramite una rete di concessionari.
Da rilevare che dato il numero ridotto di transazioni che la Società si trova a gestire e considerato l’elevato valore medio dei contratti è stato possibile implementare una flessibilità nella definizione dei piani di pagamento che viene molto apprezzata dalla clientela, potendo adattare il singolo contratto di leasing alle reali necessità dell’utilizzatore.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Si precisa che alla data di redazione del presente bilancio la Società continua a monitorare con estrema attenzione l'evoluzione dei fattori di instabilità manifestatisi con l'emergenza del COVID-19 che da diversi mesi oramai ha impattato le attività economiche in gran parte del globo e le cui conseguenze non sono ancora esattamente quantificabili.
Come già riportato in altre sezioni della presente relazione le conseguenze negative di tale precarietà sono risultate, fortunatamente, inferiori alle attese. In ogni caso la Vostra Società, in maniera prudenziale, sta adottando delle politiche di approccio al mercato e di valutazione del rischio sui singoli clienti oltre che sul portafoglio complessivo di grande prudenza. Il margine di intermediazione previsto per il prosieguo del 2021 non dovrebbe subire variazioni significative, anzi, grazie anche ad una politica del pricing più attenta e puntuale, potrebbe subire delle variazioni positive con conseguenti impatti favorevoli dal punto di vista economico. Il settore delle costruzioni sta subendo le conseguenze del blocco delle attività produttive avvenuto durante il primo periodo del 2020, ma vista la peculiarità dello stesso, non sta subendo le stesse conseguenze recessive come il settore manifatturiero o quello del turismo. Inoltre, nel medio periodo si può già intravvedere il beneficio da un’accelerazione del programma di investimenti pubblici affiancato ai benefici conseguenti i vari programmi di incentivazione agli investimenti recentemente varati dal governo in un’ottica espansiva.
Le previsioni per il 2021 che la Vostra Società ha puntualmente effettuato di concerto con la controparte CIFA S.p.A. ci fanno immaginare di poter raggiungere volumi di nuovo finanziato superiori a quanto fatto nel 2020 di circa il 18%.
I. AZIONARIATO
Alla data del 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Zoomlion Capital (Italy) S.p.A. Iscritto al Registro Imprese ammonta a Euro 14.000.000,00 ed è rappresentato da n. 1.400.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 10,00 ciascuna detenute dal Socio Unico Zoomlion Capital (H.K.) Co. Ltd..
II. INFORMAZIONI SUL PERSONALE
Con riferimento ai rischi relativi ai rapporti di lavoro (salute, igiene, sicurezza sul lavoro e clima sociale) non si ritiene sussistano rischi tali da richiedere la messa in atto di particolari azioni oltre a quelle normalmente adottate dalla Società in ottemperanza alle normative vigenti. Ai fini della prevenzione e del contenimento dei rischi di contagio da COVID-19 la Vostra Società ha fatto proprio il protocollo sanitario all’uopo predisposto dalla CIFA S.p.A., considerato che gli uffici sono condivisi e che molte attività quali la reception, i servizi generali, il servizio mensa ed altre sono fornite in outsourcing dalla CIFA S.p.A..
La Società dispone di una struttura organizzativa snella rivolta allo sviluppo del business, a supporto della rete commerciale dislocata sul territorio della CIFA S.p.A., mentre si avvale, sulla base di appositi accordi di servicing, della struttura organizzativa della CIFA S.p.A. per l’espletamento di alcune attività quali, per esempio, i servizi generali, parte dei servizi IT ed i servizi legati alla gestione del personale, ottenendo in tal modo apprezzabili livelli di efficienza. Tali rapporti sono regolati a normali condizioni di mercato.
Altri servizi, per esempio la contabilità aziendale e la gestione delle segnalazioni di vigilanza, sono invece date in outsourcing a società specializzate esterne.
Alla data del 31 dicembre 2020 i dipendenti iscritti a Libro matricola risultavano pari a 5 unità, composte da 1 Dirigente e 4 addetti alle aree professionali.
III. AZIONI PROPRIE E AZIONI / QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLANTI
La Società dichiara di non possedere azioni proprie o di società controllanti, né direttamente, né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona; la Società, inoltre, nel corso dell'esercizio 2020 non ha acquistato o alienato azioni proprie o di società controllanti, né direttamente, né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.
IV. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Non sono state rilasciate garanzie nei confronti di società od altre parti correlate.
Tutti gli acquisti dei beni da fornire in leasing ai clienti finali, al pari delle altre transazioni con controparti correlate, sono stati effettuati a normali condizioni di mercato.
Come richiesto dalla legge di seguito viene fornito il dettaglio dei rapporti più significativi con controparti correlate:
SOCIETA' Zoomlion Capital (H.K.) Co. Ltd | CREDITI 0 | DEBITI 35.845.895 | COSTI 399.389 | RICAVI 60.999 |
Zoomlion Holding H.K. Co. Ltd | 0 | 14.160.206 | 60.206 | 0 |
CIFA S.p.A. | 0 | 4.282.631 | 0 | 0 |
Zoomlion Cifa Deutschland Gmbh | 566.241 | 0 | 0 | 40.061 |
Zoomlion Cifa France Sarl | 223.881 | 0 | 0 | 39.450 |
Zoomlion Cifa Europe Srl | 10.752 | 357.338 | 0 | 10.426 |
La società acquista i beni da concedere in leasing prevalentemente da Cifa S.p.A. o dalla sua rete di concessionari autorizzati.
Il debito nei confronti della Zoomlion Capital (H.K) Co. Ltd è relativo a finanziamenti ricevuti dal Socio Unico della Vostra Società, di cui Euro 27.664.095 che non è fruttifero di interessi ed Euro 8.181.800 a titolo oneroso.
Il debito nei confronti della Zoomlion Holding H.K. Co. Ltd è relativo a finanziamenti ricevuti a titolo oneroso ed ammonta ad Euro 14.160.206.
Relativamente al debito nei confronti della CIFA S.p.A. o dei crediti nei confronti delle altre imprese del gruppo si tratta di normale operatività nei confronti di queste società, con i relativi contratti di locazione finanziaria in via di definizione o in attesa di consegna dei beni oggetto dei contratti stessi.
V. TUTELA DELLA PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’allegato B, punto 26, del D.Lgs. n. 196/2003 recante Codice in materia di protezione dei dati personali, gli Amministratori danno atto che la Società si è adoperata per l’adeguamento delle misure in materia di protezione dei dati personali, alla luce delle disposizioni introdotte dal D. Lgs. N. 196/2003 secondo i termini e le modalità ivi indicate.
VI. SEDI SECONDARIE
Si precisa che la Società non ha sedi secondarie
DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO
Vi invitiamo ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 che presenta un utile d’esercizio, dopo le imposte, pari ad Euro 31.995 e si propone che tale utile venga:
• Per Euro 1.600 destinato a riserva legale
• Per Euro 30.395 riportato a nuovo.
Senago (MI), lì 28 aprile 2021
L’Amministratore delegato
------ -
Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Zoomlion Capital (Italy) SpA
Assoggettata ad attività di direzione e coordinamento da parte di Xxxxxxxx Xxxxxxx (XX) Xx. Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx xx x. 00000 dell’Albo degli Intermediari Finanziari ex Art. 106 TUB
Sede in Senago (MI) – Via Stati Uniti d’America, 26
Capitale Sociale Euro 14.000.000,00 i.v. Iscritta al Registro delle Imprese di Milano Rea n. MI-1908850
Codice Fiscale 06698230965
SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2020
Stato Patrimoniale Intermediari Finanziari – Attivo
VOCI DELL' ATTIVO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10 | Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività | 4.738 | 2.535 |
00 | 00.000.000 | 00.000.000 | |
0.000.000 | 0.000.000 | ||
0 | 227.896 | ||
68.171.760 | 55.923.934 | ||
80 | 122.455 | 86.516 | |
90 | 8.112 | 41.462 | |
0 | 0 | ||
100 | 249.782 | 284.102 | |
63.443 | 67.949 | ||
186.339 | 216.153 | ||
120 | 3.162.181 | 3.377.217 | |
TOTALE ATTIVO | 79.444.147 | 62.700.653 |
Stato Patrimoniale Intermediari Finanziari – Passivo e Patrimonio Netto
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate b) quiescenza e obblighi simili Capitale Riserve Utile (Perdita) d'esercizio | 53.437.819 | 33.650.594 |
53.437.819 | 33.650.594 | ||
60 | 378.230 | 475.590 | |
2.439 | 0 | ||
375.791 | 475.590 | ||
80 | 9.412.773 | 12.383.028 | |
90 | 0 | 1.111 | |
100 | 6.484 | 13.484 | |
6.484 | 13.484 | ||
0 | 0 | ||
110 | 14.000.000 | 14.000.000 | |
150 | 2.176.846 | 2.188.724 | |
170 | 31.995 | (11.878) | |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 79.444.147 | 62.700.653 |
Conto Economico Intermediari Finanziari
VOCI DI CONTO ECONOMICO (Importi in unità di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.787.954 | 1.363.484 |
20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (509.162) | (340.925) |
30. | Margine di Interesse | 1.278.792 | 1.022.559 |
40. | Commissioni attive | 0 | 0 |
50. | Commissioni passive | (39.701) | (8.353) |
60. | Commissioni Nette | (39.701) | (8.353) |
120. | Margine di Intermediazione | 1.239.091 | 1.014.206 |
130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (201.110) | (126.428) |
(201.110) | (126.428) | ||
150. | Risultato Netto della Gestione Finanziaria | 1.037.981 | 887.778 |
160. | Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri proventi e oneri di gestione | (1.237.534) | (1.229.330) |
(727.229) | (677.252) | ||
(510.305) | (552.078) | ||
170. | 7.000 | (30) | |
7.000 | (30) | ||
180. | (40.823) | (13.263) | |
190. | (33.962) | (47.853) | |
200. | 236.106 | 340.363 | |
210. | Costi Operativi | (1.069.213) | (950.113) |
250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 0 | 0 |
260. | Utile (Perdita) dell'Attività Corrente al Lordo delle Imposte | (31.232) | (62.335) |
270. | Imposte sul reddito dell' esercizio dell 'operatività corrente | 63.227 | 50.457 |
280. | Utile (Perdita) dell'Attività Corrente al Netto delle Imposte | 31.995 | (11.878) |
300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 31.995 | (11.878) |
Prospetto della Reddittività Complessiva Intermediari Finanziari
VOCI (Importi in unità di Euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
10. 170. | Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 31.995 0 | (11.878) 0 |
180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 31.995 | (11.878) |
Esistenze al 31.12.2019
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2020
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Intermediari Finanziari
(Importi in Unità di Euro) | Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell' esercizio | Redditività complessiva esercizio 31.12.2020 | Patrimonio netto al 31.12.2020 | |||||||||
Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||
Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazioni strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||||
Capitale | 14.000.000 | 14.000.000 | 14.000.000 | ||||||||||
Sovrapprezzo emissioni | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Riserve: | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
a) di utili | 114.870 | 114.870 | (11.878) | 102.992 | |||||||||
b) altre | 2.073.854 | 2.073.854 | 2.073.854 | ||||||||||
Riserve da valutazione | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Strumenti di capitale | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Azioni proprie | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Utile (Perdita) di esercizio | (11.878) | (11.878) | 11.878 | 31.995 | 31.995 | ||||||||
Patrimonio netto | 16.176.846 | 0 | 16.176.846 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 31.995 | 16.208.841 |
Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell' esercizio | Redditività complessiva esercizio 2019 | Patrimonio netto al 31.12.19 | ||||||||||
Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||
Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazioni strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||||
Capitale | 10.000.000 | 10.000.000 | 4.000.000 | 14.000.000 | |||||||||
Sovrapprezzo emissioni | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Riserve: | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
a) di utili | 133.183 | 133.183 | (18.313) | 114.870 | |||||||||
b) altre | 1.818.723 | 1.818.723 | 4.000.000 | (4.000.000) | 255.131 | 2.073.854 | |||||||
Riserve da valutazione | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Strumenti di capitale | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Azioni proprie | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
Utile (Perdita) di esercizio | (18.313) | (18.313) | 18.313 | (11.878) | (11.878) | ||||||||
Patrimonio netto | 11.933.593 | 0 | 11.933.593 | 0 | 0 | 4.000.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 255.131 | (11.878) | 16.176.846 |
Esistenze al 31.12.18
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2019
Rendiconto Finanziario Intermediari Finanziari
METODO INDIRETTO | Importo | |
(Importi in unità di Euro) | ||
31.12.2020 | 31.12.2019 | |
A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
1. Gestione | 481.563 | 609.667 |
- risultato d’esercizio (+/-) | 31.995 | (11.878) |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | - | - |
- plusvalenze/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | - | - |
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 201.110 | 126.428 |
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 74.785 | 61.116 |
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | (7.000) | 30 |
- imposte, tasse e crediti d'imposta non l iquidati (+/-) | (52.574) | (107.338) |
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell’effetto fiscale (+/-) | - | - |
- altri aggiustamenti (+/-) | 233.247 | 541.309 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (16.957.223) | (8.320.890) |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - |
- attività finanziarie designate al fair value | - | - |
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - |
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (17.189.168) | (6.233.561) |
- altre attività | 231.945 | (2.087.329) |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 16.486.701 | 3.737.284 |
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 19.485.445 | (1.895.876) |
- passività finanziarie di negoziazione | - | - |
- passività finanziarie designate al fair value | ||
- altre passività | (2.998.743) | 5.633.160 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 11.042 | (3.973.939) |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
1. Liquidità generata da: | ||
- vendite di partecipazioni | - | - |
- dividendi incassati su partecipazioni | - | - |
- vendite di attività materiali | - | - |
- vendite di attività immateriali | - | - |
- vendite di rami d’azienda | - | - |
2. Liquidità assorbita da | ||
- acquisti di partecipazioni | - | - |
- acquisti di attività materiali | (8.227) | (4.396) |
- acquisti di attività immateriali | (612) | (23.113) |
- acquisti di rami d'azienda | - | - |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (8.838) | (27.509) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
- emissioni/acquisti di azioni proprie | - | - |
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | 4.000.000 |
- distribuzione dividendi e altre finalità | - | - |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | 0 | 4.000.000 |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 2.203 | (1.448) |
Riconciliazione
RICONCILIAZIONE (Importi in unità di Euro) | Importo | |
31.12.2020 | 31.12.2019 | |
Cassa e disponibilità l iquide all'inizio dell'esercizio | 2.535 | 3.983 |
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 2.203 | (1.448) |
Cassa e disponibilità l iquide: effetto della variazione dei cambi | ||
Cassa e disponibilità l iquide alla chiusura dell'esercizio | 4.738 | 2.535 |
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO 31 DICEMBRE 20 20
PREMESSA
Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, predisposto per l’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti,
costituito da:
1. Stato Patrimoniale,
2. Conto Economico;
3. Prospetto della redditività complessiva;
4. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
5. Rendiconto finanziario;
6. Nota Integrativa,
chiude con un utile d’esercizio pari ad Euro 31.995 dopo aver iscritto imposte per Euro -63.227.
Il bilancio è altresì corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione, redatta ai sensi dell’art.
2428 del Codice Civile, che ne costituisce parte integrante.
La Società svolge l’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (TUB) ed è stata autorizzata con provvedimento della Banca d’Italia del 18 gennaio 2017.
La presente Nota Integrativa è articolata nelle seguenti quattro parti:
Parte A - Politiche Contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Altre informazioni
Ciascuna parte della Nota Integrativa è articolata in sezioni che illustrano ogni singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa.
Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola, da voci e da tabelle.
Le tabelle sono state redatte rispettando gli schemi previsti dalle disposizioni vigenti, anche quando sono state avvalorate solo alcune delle voci in esse contenute.
La nota integrativa è stata redatta in unità di Euro, al fine di assicurare maggiore significatività e chiarezza alle informazioni contenute.
Nella redazione del presente bilancio si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore.
SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il presente Xxxxxxxx è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, ed omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, fino al 31 dicembre 2018.
Il bilancio è stato redatto secondo le disposizioni di Banca d’Italia, contenute nel provvedimento “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari” del 30 novembre 2018 e nella comunicazione del 27 gennaio 2021, e secondo gli specifici principi contabili omologati dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota Integrativa.
Per l’interpretazione e l’applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto riferimento anche ai
seguenti documenti:
− Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (“Framework”);
− Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB
dall’IFRIC a completamento dei principi contabili emanati;
− i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo
Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI);
− i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano
l’applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli omologati ed in vigore al 31 dicembre 2020 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).
Nella redazione del presente bilancio si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore.
I nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai
bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020 sono riportati nella seguente tabella:
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione |
Modifiche ai riferimenti al quadro concettuale negli IFRS | Marzo 2018 | 1° gennaio 2020 | 29 novembre 2019 | (UE) 2019/2075 6 dicembre 2019 |
Definizione di rilevante (Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8) | Ottobre 2018 | 1° gennaio 2020 | 29 novembre 2019 | (UE) 2019/2104 10 dicembre 2019 |
Modifica degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39 e all’IFRS 7) | Settembre 2019 | 1° gennaio 2020 | 15 gennaio 2020 | (UE) 2020/34 16 gennaio 2020 |
Definizione di un’attività aziendale (Modifiche all’IFRS 3) | Ottobre 2018 | 1° gennaio 2020 | 21 aprile 2020 | (UE) 2020/551 22 aprile 2020 |
Si precisa che tali modifiche non rivestono carattere di particolare significatività per il bilancio di Zoomlion Capital (Italy) S.p.A. e non hanno comportato alcun effetto.
Si segnala infine che, alla data di redazione del presente bilancio, vi sono principi contabili e interpretazioni di nuova emissione che saranno applicabili dopo il 1° gennaio 2021 oppure che non hanno ancora ultimato il processo di omologazione da parte della Commissione Europea e che sono riportati nelle seguenti tabelle:
IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 ° gennaio 2021
omologati dall’UE
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 (Modifica all’IFRS16) | maggio 2020 | 1° giugno 2020 | 9 ottobre 2020 | (UE) 2020/1434 12 ottobre 2020 | È consentita l’applicazione anticipata |
Proroga dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS9 - Modifiche all’IFRS4 Contratti assicurativi | giugno 2020 | 1° gennaio 2021 | 15 dicembre 2019 | (UE) 2020/2097 16 dicembre 2020 | Non è prevista l’applicazione anticipata |
Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse – fase 2 – Modifiche all’IFRS9, allo IAS39, all’IFRS7, all’IFRS4 e all’IFRS16 | agosto 2020 | 1° gennaio 2021 | 13 gennaio 2021 | (UE) 2021/25 14 gennaio 2021 | È consentita l’applicazione anticipata |
IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 ° gennaio 2021 NON
ancora omologati dall’UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell’UE |
Standards | |||
IFRS17 Insurance Contracts, including subsequent amendment issued in june 2020 | maggio 2017 giugno 2020 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Amendments | |||
Reference to the Conceptual Framework (Amendments to IFRS3) | maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | TBD |
Property, plant and equipment proceeds before intended use (Amendments to IAS16) | maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | TBD |
Onerous contracts – Cost of fulfilling a contract (Amendments to IAS37) | maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | TBD |
Annual improvements to IFRS Standards (Cycle 2018-2020) | maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | TBD |
Classification of Liabilities as Current or Non-current (Amendment to IAS1) including subsequent amendment issued in July 2020 | gennaio 2020 luglio 2020 | 1° gennaio 2023 | TBD |
L’applicazione di tali principi da parte della Società è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte
dell’Unione Europea.
In ogni caso data l’operatività della Società non si prevedono impatti sostanziali derivanti dalle modifiche sopra riportate. In accordo con le disposizioni di cui allo IAS 10, la Società ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio nei termini previsti dalla vigente normativa.
IFRS 16 - Leasing
Il principio contabile IFRS 16, omologato nel corso del 2017 con il Regolamento comunitario n. 1986 e applicabile dal 1° gennaio 2019, introduce significative modifiche alla contabilizzazione delle operazioni di leasing nel bilancio del locatario/utilizzatore. In particolare, la principale modifica consiste nell’aboliz ione della distinzione, prevista dal vigente IAS 17 (che sarà, per l’appunto, sostituito dall’IFRS 16), tra leasing “operativo” e “finanziario”: tutti i contratti di leasing devono essere contabilizzati iscrivendo una passività finanziaria (“lease liability”) e un’attività che rappresenta il diritto di utilizzare il bene oggetto del lease (“right of use”). Ciò tendenzialmente comporta per le imprese locatarie/utilizzatrici – a parità di redditività e di cash flow finali – un incremento delle attività registrate in bilancio (gli asset in locazione) e delle passività (il debito a fronte degli asset locati), a livello patrimoniale, e la presenza degli ammortamenti del diritto all’uso del bene (tendenzialmente pari ai precedenti canoni di locazione) e un incremento dei costi finanziari (per il rimborso e la remunerazione del debito iscritto).
L’applicazione dell’IFRS 16 non ha avuto impatti sulla modalità di contabilizzazione dei contratti di leasing in cui la Società riveste il ruolo di soggetto locatore.
Essendo inoltre la Società locataria di taluni contratti (i.e. immobile presso cui hanno sede gli uffici e auto aziendali) è stato avviato una recognition di tutti i contratti al fine di identificare quali fossero impattati dal nuovo principio contabile e l’impatto sia patrimoniale che economico.
Dall’analisi dei contratti sono emersi impatti relativamente sia con riferimento al contratto d’affitto
dell’immobile sia con riferimento alle auto aziendali.
Nella redazione del presente bilancio, la Società non ha operato deroghe ai principi contabili internazionali.
SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il presente Xxxxxxxx è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il “metodo indiretto”), dalla Nota Integrativa e dagli Allegati ed è corre dato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione.
Gli schemi di stato patrimoniale, di conto economico, nonché i prospetti della redditività complessiva e delle variazioni del patrimonio netto della situazione contabile sono stati predisposti sulla base delle indicazioni previste dal provvedimento di Banca d’Italia del 20 novembre 2018 “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari”, così come integrato dalla comunicazione del 27 gennaio 2021 - Integrazioni alle disposizioni del Provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS..
Gli schemi di bilancio, salvo quando diversamente indicato, sono redatti in unità di Euro così come quelli in nota integrativa.
Si precisa che non sono state indicate le voci e le tabelle di Nota integrativa che non presentano importi.
Il bilancio di esercizio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto, e si fonda sull’applicazione dei
seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
1 Continuità aziendale: il bilancio è stato redatto sull’assunto che la Società è un complesso dinamico e funzionante e che continuerà la propria attività in un futuro prevedibile. Dando seguito anche a quanto previsto dal Documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 in tema di informativa sulla continuità aziendale e in ottemperanza a quanto richiesto per lo stesso tema dallo IAS 1 revised, si evidenzia che l’organo amministrativo non ha ravvisato incertezza che possano generare
dubbi sulla capacità della Società di continuare a continuare in un prevedibile futuro ed hanno conseguentemente preparato il bilancio nel presupposto della continuità aziendale. Tale circostanza risulta peraltro confermata dai principali indicatori patrimoniali e finanziari alla chiusura dell’esercizio.
2 Competenza economica: costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3 Coerenza di presentazione: presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate.
4 Aggregazione e rilevanza: tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.
5 Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente alla loro forma legale.
6 Divieto di compensazione: attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’elenco speciale.
7 Informativa comparativa: le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili. I dati relativi all’esercizio precedente sono opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nelle note illustrative.
8 Stime: per la redazione del bilancio si utilizzano stime contabili e assunzioni basate su giudizi complessi e/ o oggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa sulle attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Con la Legge di bilancio 2021 del 30 dicembre 2020 è stata nuovamente prorogata la scadenza delle moratorie previste dal Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020. Allo stato attuale, la nuova data di scadenza delle sospensioni di pagamento è stata prorogata dal 31 gennaio al 30 giugno 2021.
Dei contratti che risultavano in moratoria a fine 2020, circa il 33% (sia per importo che numero contratti) ha rinunciato alla proroga e i contratti che invece hanno aderito alla proroga al 30 Giugno 2021 rappresentano circa il 16% del nostro portafoglio, inferiore alla media del settore.
Tali fattori sono stati pertanto considerati degli eventi che non comportano delle rettifiche sui saldi di bilancio, in quanto segnali positivi di ripresa del nostro settore di riferimento.
Si rimanda inoltre a quanto descritto nel paragrafo “FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO” della Relazione degli Amministratori.
Secondo quanto previsto dallo IAS 10, la società ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio nei termini previsti dalla vigente normativa.
Il presente Xxxxxxxx è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione KPMG S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 6 marzo 2018, il cui incarico scade alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Xxxxxx, incertezze e impatti dell’epidemia COVID-19
Nonostante l’epidemia COVID-19, preme sottolineare che il segmento delle costruzioni in cui opera la Società ha subito in maniera meno significativa di altri settori gli effetti negativi di tale situazione. A tal riguardo preme sottolineare che i clienti della Società che inizialmente avevano aderito alla moratoria prevista dall’art. 56 del DL n. 18 del 17 Marzo 2020 “Cura-Italia” in una misura comunque inferiore al 50% dei contratti in portafoglio hanno gradualmente rinunciato a tale agevolazione e, pertanto, nonostante le incertezze legate alla pandemia, si stima che la rischiosità del portafoglio rimanga sostanzialmente in linea con il 2020, non essendosi evidenziate nel frattempo partite anomale o deteriorate in aggiunta a quelle già esistenti e i segnali di ripresa dei primi mesi del 2021 avvalorano le nostre attese.
1) Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)
Nel corso del 2020 la Società ha concesso ai clienti che ne hanno fatto richiesta, in ottemperanza al Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020, la sospensione dei pagamenti dei contratti di leasing (le cosiddette “moratorie COVID-19”).
Dette misure di moratoria hanno previsto la possibilità, a richiesta del cliente che rientrava in determinate casistiche, di rinviare il pagamento delle rate fino al 30 settembre 2020, con il conseguente allungamento della durata del finanziamento e la maturazione di interessi, al tasso contrattuale, sulla quota capitale oggetto di rinvio. A seguito del perdurare dell’emergenza sanitaria queste misure sono state rinnovate nel corso del secondo semestre del 2020 con la possibilità di rinviare ulteriormente il pagamento al 31 gennaio 2021 e successivamente, a seguito di una ulteriore proroga, fino al 30 giugno 2021.
Non sono state concesse sospensioni dei pagamenti diverse da quelle previste dal Governo per l’epidemia COVID-19, di conseguenza tutte i finanziamenti oggetti di concessione presenti al 31 dicembre 2020 sono conformi alle linee guida EBA (BA/GL/2020/02) e non hanno dato luogo ad alcuna perdita da modifiche contrattuali.
2) Emendamento del principio contabile IFRS 16
Lo IASB ha pubblicato, in data 28 maggio 2020, il documento “Modifica all’IFRS16 Leasing Concessioni sui canoni connesse al COVID-19”. Dette modifiche forniscono al locatario un’esenzione (permessa e non obbligatoria) nel valutare se una concessione COVID-19 relativa ai canoni di locazione sia una modifica del contratto di leasing.
A tal riguardo si precisa che non trova applicazione tale “practical expedient”, in quanto la Società non ha richiesto alcuna sospensione dei pagamenti in qualità di locatario.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Cassa e disponibilità Liquide
Criteri di classificazione
La voce include le valute aventi corso legale comprese le banconote, gli assegni bancari circolari ed altri.
Criteri di iscrizione e cancellazione
La cassa viene rilevata quando è ricevuta.
Criteri di valutazione
La cassa e le disponibilità coincidono con il loro valore nominale.
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione
In tale voce rientrano gli impieghi con clientela e con banche ed enti finanziari, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.
In particolare, questa voce include i crediti derivanti dalle operazioni di leasing finanziario (che, conformemente all’IFRS 16, vengono rilevate secondo il cosiddetto “metodo finanziario”) in quanto sono gestiti dalla società secondo un business model “Held to collect” e superano il test SPPI. Secondo quanto disposto dall’IFRS 16 deve intendersi come leasing finanziario il contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto all’utilizzo di un bene per un periodo di tempo prestabilito. Fattore discriminante nella classificazione del leasing finanziario è infatti l’attribuzione al locatario dei rischi e dei benefici derivanti dal bene locato (da intendersi come perdite derivanti da capacità inutilizzata, da obsolescenza tecnologica e da variazioni nel rendimento, nonché dal redditizio utilizzo atteso durante la vita economica del bene e da utili connessi alla rivalutazione o al realizzo del valore residuo).
Criteri di iscrizione
L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, normalmente pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi incrementali direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di valutazione e rilevazione delle componentireddituali
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella voce “10. Interessi attivi e proventi assimilati”.
Il costo ammortizzato è pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche o riprese di valore e dell’ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi o proventi imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi o proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi o proventi lungo la vita residua attesa del credito.
Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. I criteri di valutazione sono strettamente connessi allo stage cui il credito viene assegnato:
- Stage 1 accoglie i crediti in bonis;
- Stage 2 accoglie i crediti under-performing, ossia i crediti ove vi è stato un aumento significativo
del rischio di credito (“significativo deterioramento”) rispetto all’iscrizione iniziale dello strumento;
- Stage 3 accoglie i crediti non performing, ovvero i crediti che presentano evidenza oggettiva di perdita di valore.
Le rettifiche di valore che sono rilevate a conto economico, per i crediti in bonis classificati in stage 1, sono calcolate prendendo in considerazione una perdita attesa a un anno, mentre i crediti in bonis in stage 2 prendendo in considerazione le perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività (Perdita attesa Lifetime).
Le attività finanziarie che risultano in bonis, sono sottoposte ad una valutazione in funzione dei parametri di probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati da serie storiche interne.
Per le attività deteriorate, l’importo della perdita, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione, e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a Conto economico nella voce “130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse. Il costo ammortizzato corrisponde al valore nominale.
Nel Conto economico, alla voce “10. Interessi attivi e proventi assimilati” è rilevato l’importo rappresentato dal progressivo rilascio dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore.
L’IFRS 9 prevede altresì un "modello semplificato", applicabile ai crediti commerciali senza una componente finanziaria significativa, in cui è richiesto il calcolo di una ECL Lifetime e l'utilizzo di espedienti pratici (ad esempio "matrici di accantonamento" sulla base dei tassi storici di perdita) per la valutazione dei suddetti crediti.
Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio quando sono considerati definitivamente irrecuperabili o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti o quando vengono ceduti con sostanziale trasferimento di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Il risultato della cancellazione di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rilevato a Conto economico alla voce “100. a) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” in caso di cessione. Diversamente, in tutti gli altri casi, è rilevato alla voce “130.
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito”.
Attività materiali
Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo, autoveicoli, ecc. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.
Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Le migliorie su beni di terzi eventualmente incluse in queste voci sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece incluse nella voce 140. “Altre attività”.
Criteri di valutazione
Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le attività strumentali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il calcolo in base ai giorni intercorrenti tra il giorno di inizio e fine utilizzo (vita utile). Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.
Criteri di cancellazione
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è
permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componentireddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:
a) gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono allocate
nella voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”;
b) i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce 180
“Utili/perdite da cessione di investimenti”.
Attività immateriali
Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica. Una attività immateriale è rilevata come tale se e solo se:
- è probabile che affluiranno alla Società benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;
- il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
Le attività immateriali includono il software applicativo ad utilizzazione pluriennale.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Criteri di valutazione
Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base ai giorni intercorrenti tra il giorno di inizio e fine utilizzo a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni mediante stima del valore di recupero. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività.
L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Criteri di cancellazione
Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componentireddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:
− gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore e le riprese di valore vengono allocate
nella voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”;
− i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce 180
“Utili/perdite da cessione di investimenti”.
Leasing
Criteri di classificazione
Il principio contabile IFRS 16 Leasing disciplina il trattamento contabile dei contratti di leasing per i soggetti che adottano i principi contabili internazionali.
Un contratto è un leasing, o contiene un leasing, se trasferisce la titolarità del diritto di controllare l’utilizzo di uno specifico asset, per un periodo di tempo, stabilito all’origine, in cambio di un corrispettivo pattuito, definendone le condizioni d’uso dello stesso e anche se non esplicitato, il mantenimento della sua efficienza nel tempo.
Il locatario non ha il “right of use” se il locatore ha il diritto sostanziale di sostituirlo con un altro bene lungo
la durata del contratto, facendo divenire lo stesso un contratto di servizio piuttosto che contratto di leasing.
Quindi per stabilire che il bene in oggetto sia in leasing vengono presi in considerazioni due elementi
sostanziali: il controllo e l’identificabilità del bene.
Criteri di iscrizione e valutazione e cancellazione
In caso si identifichi un contratto della fattispecie sopra descritta la Società procede alla rilevazione:
- di un’attività nell’attivo dello stato patrimoniale (sulla base della determinazione degli asset in
locazione);
- di una passività (determinata dal debito iscritto a fronte degli asset locati);
- della riduzione degli ammortamenti (ovvero riduzione dei costi operativi) a cui corrisponde l’iscrizione di un incremento degli oneri finanziari (iscrizione del costo per il rimborso e la remunerazione del debito iscritto).
La Società, nell’identificazione e rilevazione, dei contratti di leasing adotta alcuni degli espedienti pratici
previsti dal principio (paragrafo C10 e seguenti); in particolare:
- sono esclusi i contratti con durata (lease term) rimanente inferiore o uguale ai 12 mesi (“short term”). Non trova applicazione il presente principio in caso di contratti di leasing con durata complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi ed i contratti con valore del bene sottostante, quando nuovo, inferiore o uguale a 5.000 euro (“low value”). In questi casi, i canoni relativi a tali leasing sono rilevati come costo con il criterio a quote costanti per la durata del leasing.
La Società ha scelto di utilizzare l’approccio modified retrospective per la first time adoption (FTA), che consente di rilevare l’effetto cumulativo dell’applicazione del Principio alla data di prima applicazione e di non riesporre i dati comparativi del bilancio di prima applicazione dell’IFRS 16. Pertanto, i dati relativi all’esercizio 2019 non sono comparabili con riferimento alla valorizzazione dei diritti d’uso e del corrispondente debito per leasing.
Con riferimento alla durata del leasing, la Società ha deciso di considerare alla data di prima applicazione il periodo di scadenza del contratto, considerando solo i rinnovi ragionevolmente certi.
In merito al tasso di attualizzazione, la Società ha deciso di adottare il costo medio della raccolta.
Stante la scelta progettuale della Società di utilizzare, alla data di applicazione iniziale del Principio, l’approccio “retrospettivo modificato”, rilevando attività consistenti nel diritto di utilizzo dei beni in locazione per un importo pari al valore delle passività per il leasing, l’impatto della FTA sul patrimonio netto contabile non risulta rilevante.
Il bene oggetto di contratto di leasing è cancellato dallo stato patrimoniale al momento del termine della vita utile di tale bene (termine previsto contrattualmente) o in caso di estinzione anticipata del contratto di leasing.
Attività fiscali e passività fiscali
Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione
Le voci includono rispettivamente le attività fiscali correnti ed anticipate e le passività fiscali correnti e differite relative alle imposte IRES ed IRAP. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nell’anno in cui tali attività si realizzano o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra i valori contabili ed i valori fiscali delle singole attività o passività. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio se esiste la probabilità del loro recupero in base a quanto previsto dallo IAS. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute sia nelle norme sia nelle aliquote.
In particolare, in tali voci trovano classificazione anche le imposte differite passive e le imposte differite attive determinatesi sugli aggiustamenti derivanti dall’applicazione dei Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) in sede di prima applicazione.
Criteri di rilevazione delle componentireddituali
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Altre attività
Criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione
Tra le altre attività, oltre a partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, sono ricompresi gli immobili e gli altri beni derivanti dall’attività di leasing in seguito alla risoluzione del contratto o al mancato esercizio dell’opzione di riscatto da parte del cliente. Tali beni, ai sensi dello IAS 2, sono valutati al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, fermo restando che si procede comunque al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero ove esista qualche indicazione che dimostri che il bene possa aver subito una perdita di valore. Le eventuali rettifiche vengono rilevate in conto economico.
Le altre attività comprendono anche le attività in attesa di locazione le quali vengono iscritte temporaneamente in questa voce e successivamente trasferite tra i crediti per locazione finanziaria al momento in cui i contratti vengono messi a reddito alla data di decorrenza della locazione finanziaria.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione
La voce accoglie principalmente il debito finanziario concesso dalle Società Capogruppo Zoomlion Capital (H.K.) Co. Limited e dalla consociata Zoomlion Holding (H.K.) Co. Limited.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato rettificato degli eventuali costi o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che pertanto rimangono iscritte al valore nominale.
Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri della passività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti alla passività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad una passività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.
Criteri di cancellazione
I debiti sono eliminati dallo stato patrimoniale quando risultano scaduti o estinti.
Altre passività
Criteri di iscrizione e classificazione
Vi sono iscritte le “Altre passività” non riconducibili alle altre voci dello Stato Patrimoniale.
Comprendono quote di costi e proventi comuni a più periodi e sono determinati nel rispetto del principio della competenza temporale.
Trattamento di fine rapporto del personale
Criteri di classificazione
La voce comprende il debito che verrà riconosciuto ai dipendenti in forza alla data di bilancio al momento in cui questi termineranno il rapporto di lavoro.
Criteri di iscrizione e di cancellazione
Il trattamento di fine rapporto è considerato quale programma a benefici definiti e richiede, come tale, la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
Criteri di valutazione
Poiché l’importo di riferimento è non significativo, non si è ritenuto necessario effettuare il ricalcolo della passività utilizzando quanto disposto dallo IAS 19; bensì la passività per TFR è misurata utilizzando le normali disposizioni del Codice Civile.
Capitale
Nella presente voce figura l'importo delle azioni o delle quote emesse, al netto dell’importo del capitale sottoscritto e non ancora versato alla data di riferimento del bilancio. Sono incluse anche le azioni o le quote che attribuiscono ai loro possessori una maggiorazione del dividendo rispetto ai soci ordinari.
Riserve
Nella presente voce figurano le riserve di utili (“legale”, “statutaria”, “per acquisto azioni proprie”, “utili e perdite portati a nuovo”, ecc.). In tale voce sono ricomprese anche le differenze determinatesi dall’applicazione dei Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) che sono state imputate al patrimonio netto nella voce “Riserva FTA (First Time Adoption)”.
Fondi per rischi ed oneri
Ai sensi dello IAS 37, un accantonamento deve essere rilevato quando:
- l’impresa ha una obbligazione attuale quale risultato di un evento passato;
- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione;
- può essere fatta una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Nel caso in cui invece non sia probabile che esista un'obbligazione attuale, viene fornita informativa della passività potenziale, di una stima dei suoi effetti finanziari, di un’indicazione delle incertezze relative all'ammontare o al momento di sopravvenienza di ciascun esborso e della probabilità di ciascun indennizzo, a meno che la probabilità di dover impiegare risorse sia remota.
Gli altri fondi rischi ed oneri rappresentano accantonamenti a fronte di perdite, oneri o debiti di natura determinata, di esistenza probabile o certa, dei quali tuttavia alla data di riferimento sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. L'importo rilevato rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di chiusura dell'esercizio.
Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede, se necessario, alla rettifica dei fondi per riflettere la miglior stima corrente. In particolare, quando diventa improbabile che sia necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento viene rilasciato a conto economico.
Criteri di cancellazione
Il fondo viene cancellato al momento dell’adempimento dell’obbligazione ovvero qualora la stessa venga
meno o la necessità di dover impiegare risorse non sia più valutata probabile.
Riconoscimento dei ricavi
Secondo l’IFRS 15 i ricavi si rilevano nel momento in cui le performance obligations nei confronti dei clienti sono soddisfatte, ossia quando il cliente ottiene il controllo dei beni e/o servizi. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante.
In particolare:
− gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse effettivo;
− gli interessi di xxxx, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati al momento
dell’incasso;
− le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel
periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati.
Riconoscimento dei costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti, nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi.
I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente in conto economico.
Interessi attivi e proventi assimilati - Interessi passivi e oneri assimilati
Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi, rispettivamente, ad attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attività finanziarie valutate al fair value e a debiti, titoli in circolazione, passività finanziarie di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value nonché eventuali altri interessi maturati nell’esercizio.
Relativamente alle attività e passività finanziarie, sono altresì inclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse.
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito
Nella presente voce figurano i saldi, positivi o negativi, tra le rettifiche di valore e le riprese di valore connesse con il deterioramento di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza e altre operazioni finanziarie.
Spese amministrative
Nella sottovoce a) oltre alle “Spese per il personale” sono principalmente comprese:
− i compensi degli Amministratori e dei Sindaci; ivi inclusi gli oneri sostenuti dall’intermediario per la stipula di polizze per responsabilità civile di tali esponenti aziendali;
− gli accantonamenti effettuati, in contropartita della voce “Altre passività”, a fronte dei premi di produttività riferiti all’esercizio, ma da corrispondere nell’esercizio successivo, nonché quelli effettuati in contropartita della voce “Fondi per rischi e oneri” a fronte di premi di produttività per i quali non vi è certezza in merito alla scadenza ovvero all’importo da corrispondere;
− i costi forfetari per rimborsi di vitto e alloggio sostenuti da dipendenti in trasferta,
− le indennità di trasferta nonché le indennità forfetarie a fronte di una “vacanza premio”;
− i costi forfetari per rimborsi chilometrici, il cui valore prescinde dalla quantificazione del
percorso e dall’utilizzo di tariffari validi.
Nella sottovoce b) “Altre spese amministrative” figurano, fra l’altro, gli oneri di competenza dell’esercizio
relativi a:
− spese per servizi professionali (spese legali, spese per recupero crediti, spese notarili ecc.),
− spese per l’acquisto di beni e di servizi non professionali (energia elettrica, cancelleria, trasporti
ecc.),
− fitti;
− canoni passivi,
− premi di assicurazione,
− imposte indirette e tasse (liquidate e non liquidate).
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Nella presente voce va indicato il saldo, positivo o negativo, fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute ad uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attività acquisite in leasing finanziario. Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni, effettuate ai sensi dell'IFRS 5, delle attività materiali classificate come "singole attività".
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività immateriali incluse quelle relative ad attività acquisite in leasing finanziario e ad attività concesse in leasing operativo. Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni, effettuate ai sensi dell'IFRS 5, delle attività immateriali classificate come "singole attività".
Altri proventi e oneri di gestione
Nella presente voce confluiscono le componenti di costo e di ricavo, prevalentemente riferiti all’attività di leasing, non imputabili ad altre voci del conto economico, che concorrono alla determinazione dell’“Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte”.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come sconto in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito d’esercizio.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”.
Non sono state riportate le tabelle:
− A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio e interessi attivi;
− A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento
poiché la Società non presenta tale casistica. Inoltre non è stato inserito il paragrafo
− A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
in quanto non applicabile alla Società.
Zoomlion Capital (Italy) S.p.A. non ha effettuato riclassificazione di portafogli né nel corso dell’esercizio
2019 né negli esercizi precedenti.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS13, paragrafi 91 e
92.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un’attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
La normativa prevede che le valutazioni al fair value, utilizzate per la redazione di bilancio, siano classificate sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottata.
Gli input del fair value di livello 2 sono i seguenti:
1. prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
2. prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire mercati in cui:
3. ci sono poche transazioni;
4. i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo e tra i diversi market maker o poca informazione è resa pubblica;
5. input di mercato osservabili (ad es.: tassi di interesse o curve di rendimento osservabili, volatilità, curve di credito, etc.);
6. input che derivano principalmente da dati di mercato osservabili la cui relazione è avvalorata da parametri tra cui la correlazione.
Gli input del fair value di livello 3 non sono basati su dati di mercato osservabili. La società non detiene attività e passività classificate come fair value di livello 1.
Di seguito vengono descritti i criteri di valutazione dei portafogli non misurati in bilancio al fair value, ma
per i quali gli schemi di Banca d’Italia richiedono ai fini di disclosure di bilancio l’indicazione del fair value.
Crediti verso le banche: il valore contabile di iscrizione è considerato valore attendibile anche come fair value in quanto si tratta di saldi di conto corrente o di passività con scadenza entro un anno. Questo genere di fair value è classificato in corrispondenza del Livello 2.
Crediti verso la clientela: fanno riferimento ai crediti derivanti da contratti di leasing. Per quanto riguarda quelli rivenienti dal portafoglio classificato in bonis, essi sono stati valutati al fair value attualizzando i flussi di cassa previsti sulla base della curva dell’Euribor al 31 dicembre 2020. Con riferimento invece al portafoglio non performing il valore contabile di iscrizione è considerato attendibile come fair value in quanto i valori esposti per singolo contratto sono rettificati da approfondite svalutazioni specifiche. Questo genere di fair value è classificato in corrispondenza del Livello 3.
Debiti verso enti finanziari: fanno riferimento al debito verso socio unico per il finanziamento ricevuto. Il finanziamento è stato calcolato tramite il metodo del costo ammortizzato applicando un tasso di interesse desumibile dal mercato. Tale valore è considerato attendibile anche come fair value. Questo genere di fair value è classificato in corrispondenza del Livello 2.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
La fattispecie non è presente.
A.4.3 Gerarchia del fair value
La società non si è avvalsa della facoltà di trasferimento tra portafogli di attività finanziarie previsto dalle norme.
A.4.4 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da riportare. Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
Non sono state riportate le tabelle:
• A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value;
• A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3);
• A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3);
• A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
poiché la Società non presenta tale casistica.
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “ Day One Profit/loss”
Nel corso dell’esercizio 2020 non sono state effettuate transazioni che abbiano comportato tale fattispecie.
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10
1.1 “Cassa e disponibilità liquide”
Composizione
Cassa
Totale Totale
31/12/2020 31/12/2019
4.738 2.535
Totale 4.738 2.535
SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA – VOCE 30
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40
La voce 40 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, di complessivi Euro 75.896.879, è così composta:
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche | 7.725.119 | 2.756.991 |
4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società finanziarie | 0 | 227.896 |
4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso cl ientela | 68.171.760 | 55.923.934 |
Totale | 75.896.879 | 58.908.821 |
Seguono tabelle di dettaglio.
4.1 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso
banche”
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||||||||
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | |
1.Depositi e conti correnti 2. Finanziamenti 2.1 Pronti contro termine 2.2 Finanziamenti per leasing 2.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto. 2.4 Altri finanziamenti 3. Titoli di debito 3.1 titoli strutturati 3.2 altri titoli di debito 4. Altre attività | 7.725.119 | - | - | 7.725.119 | 2.756.991 | - | - | 2.756.991 | ||||
- | - | - | - | - | - | - | - | |||||
- | - | - | - | - | - | - | - | |||||
- | - | - | - | - | - | - | - | |||||
- | - | - | - | - | - | - | - | |||||
Totale | 7.725.119 | 0 | 0 | 0 | 7.725.119 | 0 | 2.756.991 | 0 | 0 | 0 | 2.756.991 | 0 |
L1= livello 1; L2= livello 2; L3= livello 3
Si tratta, prevalentemente, di conti correnti nei quali sono confluite le risorse disponibili e indisponibili della Società.
4.2 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società
finanziarie”
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||||||||
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | |
1. Finanziamenti 1.1 Pronti contro termine 1.2 Finanziamenti per leasing 1.3 Factoring - pro-solvendo - pro- soluto 1.4 Altri finanziamenti 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
- | - | - | - | - | - | - | - | |||||
- | - | - | - | 227.896 | - | - | 227.896 | |||||
Totale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 227.896 | 0 | 0 | 0 | 227.896 | 0 |
La voce accoglieva il credito verso la società Capogruppo derivante dalla cessione crediti, che nel corso del 2020 è stato estinto.
4.3 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela”
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||||||||
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate | X0 | X0 | X0 | |
1. Finanziamenti 1.1 Finanziamenti per leasing di cui: senza opzione finale di acquisto 1.2 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.3 Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Prestiti su pegno 1.6 finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati 1.7 Altri finanziamenti di cui: da escussione di garanzie e impegni 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività | 63.301.554 | 143.422 | - | 63.444.976 | 52.157.461 | 745.937 | 52.903.398 | |||||
4.709.901 | - | - | 4.709.901 | 2.959.261 | - | 2.959.261 | ||||||
16.883 | 16.883 | 61.275 | - | 61.275 | ||||||||
Totale valore di bilancio | 68.028.338 | 143.422 | 0 | 0 | 0 | 68.171.760 | 55.177.997 | 745.937 | 0 | 0 | 0 | 55.923.934 |
4.4 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori / emittenti dei crediti
verso clientela”
Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate | |
1. Titoli di debito a) Amministrazioni pubbliche b) Società non finanziarie | - | - | - | |||
2. Finanziamenti verso: a) Amministrazioni pubbliche b) Società non finanziarie c) Famiglie | - 63.928.614 4.082.841 | - 000.000 - | - - - | - 00.000.000 4.149.830 | - 677.188 68.749 | - - |
3. Altre attività | 16.883 | 0 | 0 | 61.275 | 0 | 0 |
Totale | 68.028.338 | 143.422 | 0 | 55.177.997 | 745.937 | 0 |
4.5 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive”
Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off parziali complessivi | ||||||
Secondo stadio | Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||
Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito | |||||||
Titoli di debito | ||||||||
Finanziamenti | 76.079.700 | 0 | 174.387 | (343.128) | 0 | (30.965) | 158.454 | |
Altre attività | 16.883 | |||||||
Totale 31/12/2020 | 76.096.583 | 0 | 174.387 | (343.128) | 0 | (30.965) | 158.454 | |
Totale 31/12/2019 | 57.989.470 | 532.237 | 975.314 | (350.777) | (8.049) | (229.378) | 0 | |
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
4.5a “Finanziamentivalutatial costo ammortizzato oggetto dimisure di sostegno COVID-19:
valore lordo e rettifiche di valore complessive”
Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off parziali complessivi* | ||||||
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
di cui: Strumenti con basso rischio di credito | ||||||||
1. Finanziamenti oggetto di concessione conforme con le GL | 14.836.916 | - | - | - | 73.971 | - | - | - |
2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - |
3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
Totale 2020 | 14.836.916 | - | - | - | 73.971 | - | - | - |
* Valore da esporre a fini informativi
4.6 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: attività garantite”
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||||||||||
Crediti verso banche | Crediti verso società finanziarie | Crediti verso cl ientela | Crediti verso banche | Crediti verso società finanziarie | Crediti verso cl ientela | |||||||
VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | |
1. Attività in bonis garantite da: | ||||||||||||
- Beni in leasing finanziario | 63.301.553 | 63.301.553 | 52.157.461 | 52.157.461 | ||||||||
- Crediti per factoring | ||||||||||||
- Ipoteche | ||||||||||||
- Pegni | ||||||||||||
- Garanzie personali | 2.238.834 | 2.238.834 | 1.264.257 | 1.264.257 | ||||||||
- Derivati su crediti | ||||||||||||
2. Attività deteriorate garantite da: | ||||||||||||
- Beni in leasing finanziario | 143.422 | 143.422 | 745.937 | 745.937 | ||||||||
- Crediti per factoring | ||||||||||||
- Ipoteche | ||||||||||||
- Pegni | ||||||||||||
- Garanzie personali | - | 0 | 0 | |||||||||
- Derivati su crediti | ||||||||||||
Totale | 0 | 0 | 0 | 0 | 65.683.809 | 65.683.809 | 0 | 0 | 0 | 0 | 54.167.655 | 54.167.655 |
SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 50
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80
8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo.
Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Attvità di proprietà | ||
a. terreni | 0 | 0 |
b. fabbricati | 0 | 0 |
c. mobili | 0 | 0 |
d. impianti elettronici | 0 | 0 |
e. altre | 33.118 | 86.516 |
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
a. terreni | 0 | 0 |
b. fabbricati | 41.595 | 0 |
c. mobili | 47.742 | 0 |
d. impianti elettronici | 0 | 0 |
e. altre | 0 | 0 |
Totale | 122.455 | 86.516 |
di cui: ottenute tramite l 'escussione delle garanzie ricevute |
Nella voce “Diritti d’uso acquisiti con il leasing” è valorizzato, ai sensi del Principio contabile IFRS 16, il diritto d’uso riferito agli affitti della sede di Senago, nonché il diritto d’uso riferito ai canoni di noleggio a lungo termine delle autovetture aziendali.
8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti eletrronici | Altre | Totale | |
X. Xxxxxxxxx iniziali lorde | - | - | - | - | 86.516 | 86.516 |
A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | - | - | - | - |
A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | - | - | 86.516 | 86.516 |
B. Aumenti: | ||||||
B.1 Acquisti | - | - | 8.227 | 8.227 | ||
B.2 Spese per migliorie capitalizzate | ||||||
B.3 Riprese di valore | ||||||
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | ||||||
a) patrimonio netto | ||||||
b) conto economico | ||||||
B.5 Differenze positive di cambio | ||||||
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di | ||||||
investimento | ||||||
B.7 Altre variazioni | 49.914 | 66.762 | 116.675 | |||
C. Diminuzioni: | ||||||
C.1 Vendite | - | |||||
C.2 Ammortamenti | 8.319 | 32.504 | 40.823 | |||
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate | ||||||
a | ||||||
a) patrimonio netto | ||||||
b) conto economico | ||||||
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | ||||||
a) patrimonio netto | ||||||
b) conto economico | ||||||
C.5 Differenze negative di cambio | ||||||
C.6 Trasferimenti a: | ||||||
a) attività materiali detenute a scopo di | ||||||
investimento | ||||||
b) attività in via di dismissione | ||||||
C.7 Altre variazioni | 48.141 | 48.141 | ||||
D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde | 0 | 41.595 41.595 | 0 0 | 0 0 | 80.860 80.860 | 122.455 122.455 |
E. Valutazione al costo | 41.595 | 0 | 0 | 80.860 | 122.455 |
8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue
La sottovoce non presenta alcun saldo.
8.9 Impegniper acquisto di attività materiali
La sottovoce non presenta alcun saldo.
SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 90
9.1 Attività immateriali: composizione
Voci/Valutazione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||
Attività valutate al costo | Attività valutate al fair value | Attività valutate al costo | Attività valutate al fair value | |
1. Avvviamento | ||||
2. Altre attività immateriali: 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 diritti d'uso acquisiti con i l leasing | 8.112 | - | 41.462 | - |
Totale 2 | 8.112 | 0 | 41.462 | 0 |
3. Attività riferibili al leasing finanziario: 3.1 beni inoptati 3.2 beni ri tirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni | ||||
Totale 3 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale (1+2+3) | 8.112 | 0 | 41.462 | 0 |
Le attività immateriali accolgono i costi per software e costi di sviluppo del sito internet. Le attività immateriali sono a vita utile residua definita.
9.2 Attività immateriali: variazioni annue
Totale | |
X. Xxxxxxxxx iniziali | 41.462 |
B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.4 Altre variazioni | 612 |
C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.5 Altre variazioni | 33.962 - |
D. Rimanenze finali | 8.112 |
9.3 Attività immateriali: altre informazioni
Non ci sono informazioni da riportare.
SEZIONE 10 – ATTIVITÀ FISCALI E PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL’ATTIVO E VOCE 60 DEL
PASSIVO
Le aliquote medie utilizzate per la determinazione della fiscalità anticipata e differita sono: 27,5% per IRES (istituita in seguito all’approvazione della legge 24 dicembre 2007, n. 244) e 5,57% per IRAP (istituita in seguito all’approvazione della legge 06 luglio 2006, n. 98, convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111).
A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio 2017, la legge di stabilità per l’anno 2016 ha introdotto una riduzione dell’aliquota IRES dall’attuale 27,5% al 24%. La stessa legge di stabilità ha tuttavia previsto un’addizionale all’IRES del 3,5% per gli enti creditizi e finanziari, così annullando l’effetto della riduzione dell’aliquota IRES.
10.1 “Attività fiscali: correnti e anticipate”: composizione
Le attività fiscali correnti sono pari a Euro 63.443. La società ha iscritto:
− un credito verso l’erario per acconti IRES versati per un importo pari a Euro 49.434;
− un credito verso l’erario per acconti addizionale IRES versati per un importo pari a Euro 7.242;
− un credito verso l’erario per IRES relativa all’anno 2019 per un importo pari a Euro 6.710;
− un credito verso l’erario per IRAP relativa all’anno 2019 per un importo pari a Euro 1.119;
− crediti verso erario per ritenute d’acconto subite su interessi di conti correnti bancari per un
importo pari a Euro 57;
− un debito verso l’erario per IRAP corrente per un importo pari a Euro 6.758.
Ricorrendo i presupposti previsti dal principio contabile IAS 12, la società ha proceduto alla compensazione di tali importi rilevando tra le attività fiscali correnti:
A. credito verso erario per IRES per un importo pari a Euro 56.201;
B. credito verso erario per addizionale IRES per un importo pari a Euro 7.242.
Le attività per imposte anticipate, pari a Euro 186.339 sono relative alle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela iscritte in bilancio ai sensi dell’art. 106 comma 3 del TUIR così come modificato dal DL 83/2015.
10.2 “Passività fiscali: correnti e differite”: composizione
Ricorrendo i presupposti previsti dal principio contabile IAS 12, la società ha proceduto alla compensazione degli importi sopra indicando rilevando tra le passività fiscali correnti:
C. debiti verso erario per IRAP per un importo pari a Euro 2.439;
Le passività per imposte differite, pari a Euro 375.791 sono relative principalmente alla contabilizzazione dell’effetto imposte conseguente all’applicazione del costo ammortizzato per i finanziamenti infruttiferi infragruppo (IFRS 9).
10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
1. Esistenze iniziali | 216.153 | 216.153 |
2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate ri levate nell'esercizio a. relative a precedenti esercizi b. dovute al mutamento di criteri contabili c. riprese di valore d. altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti | - - | - - |
3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a. rigiri b. svalutazioni per sopravvenuta i rrecuperabilità c. dovute al mutamento di criteri contabili d. altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni: a. trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge n.214/2011 b. altre | 29.814 - | - - |
4. Importo finale | 186.339 | 216.153 |
10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
1. Importo iniziale | 216.153 | 216.153 |
2. Aumenti | ||
3. Diminuzioni | 29.814 | 0 |
3.1 Rigiri | 29.814 | 0 |
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | |
a) derivante da perdite d'esercizio | - | |
b) derivante da perdite fiscali | - | |
3.3 Altre diminuzioni | - | - |
4. Importo finale | 186.339 | 216.153 |
Le imposte anticipate sono interamente riferibili alla “svalutazione crediti eccedente quota deducibile anni 2013-2014-2015 di cui all’art. 106 comma 3 TUIR”. Conseguentemente rientrano tra quelle di cui all’art. 2 comma 55 e seguenti del DL 225/2010 come modificato dalla Legge “Salva Italia” n. 214/2011 e sono, quindi, “attività fiscali differite che non dipendono dalla redditività futura”.
10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
1. Esistenze iniziali | 475.590 | 516.971 |
2. Aumenti 2.1 Imposte differite ri levate nell'esercizio a. relative a precedenti esercizi b. dovute al mutamento di criteri contabili c. altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti | - | 126.060 |
3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a. rigiri b. dovute al mutamento di criteri contabili c. altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni | 99.799 - | 110.560 56.881 |
4. Importo finale | 375.791 | 475.590 |
Si specifica quanto segue:
7. la voce “rigiri”, pari a Euro 99.799, si riferisce all’effetto imposte rigirato a conto economico correlato agli interessi passivi iscritti in conseguenza all’applicazione del costo ammortizzato per i finanziamenti infruttiferi infragruppo (IFRS 9). Tale importo corrisponde alla voce “variazione delle imposte differite” riportata nella Parte C, Sezione 19 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, tabella 19.1.
10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita delpatrimonio netto)
Non ci sono dati da esporre nel presente paragrafo.
10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita delpatrimonio netto)
Non ci sono dati da esporre nel presente paragrafo.
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120
12.1 Altre attività: composizione
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Crediti verso l 'erario | 2.845.049 | 2.195.681 |
2. Crediti per anticipi a fornitori | 156 | 1.058.209 |
3. Ratei e ri sconti attivi | 256.309 | 56.433 |
4. Note credito da ricevere | 3.225 | 1.714 |
5. XXX xxxxxx xxxxxxx a rimborso | 0 | 57.514 |
6. Altre | 57.442 | 7.665 |
Totale valore di bilancio | 3.162.181 | 3.377.216 |
L’importo dei crediti verso l’erario, pari a Euro 2.847.852, è relativo al credito IVA.
SEZIONE 1 – PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO - VOCE 10
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica deidebiti
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||||
Voci | verso banche | verso enti finanziari | verso clientela | verso banche | verso enti finanziari | verso clientela |
1. Finanziamenti | ||||||
1.1 pronti contro termine | ||||||
1.2 altri finanziamenti | - | 35.845.895 | 14.160.206 | - | 33.339.126 | - |
2. Altri debiti | 3.069.992 | - | 361.726 | - | - | 311.468 |
Totale | 3.069.992 | 35.845.895 | 14.521.932 | 0 | 33.339.126 | 311.468 |
Fair value - livello 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Fair value - livello 2 | 0 | 35.845.895 | 0 | 0 | 33.339.126 | 0 |
Fair value - livello 3 | 3.069.992 | 0 | 14.521.932 | 0 | 0 | 311.468 |
Totale Fair value | 3.069.992 | 35.845.895 | 14.521.932 | 0 | 33.339.126 | 311.468 |
Il debito verso banche per Euro 3.069.992 si riferisce al fido di cassa concesso per il tramite di scoperti di conto corrente da parte di Unicredit e BPM.
Il debito verso enti finanziari per Euro 35.845.895 è relativo:
A. per Euro 27.664.095 al debito verso il Socio Unico per il finanziamento ricevuto. In particolare la società presentava un debito iniziale di Euro 43.176.012 verso il Socio Unico per il finanziamento ricevuto in più tranche infruttifero di interessi. In applicazione del previgente IAS 39 (ora sostituito dall’IFRS 9), sia con riferimento alle tranche ancora in essere che alle tranche rinnovate, in applicazione del criterio del costo ammortizzato, il finanziamento è stato attualizzato applicando un tasso di interesse rispettivamente pari all’1,3% e all’1,1% che rappresenta un tasso coerente ed in linea con il tasso di mercato che sarebbe stato applicato a CIFA (società del gruppo) in caso di riscorso a indebitamento. Si precisa altresì che nel corso dell’esercizio 2017 il debito ha subito un decremento riconducibile alla rinuncia di parte dello stesso per: i) l’aumento di capitale sociale e ii) la compensazione del credito verso la capogruppo che si è generato a seguito di un contratto di cessione crediti. Si precisa infine che il debito è ulteriormente diminuito nel corso dell’esercizio 2019 in conseguenza alla rinuncia di parte dello stesso per l’aumento di capitale sociale;
B. per Euro 8.181.800 al debito verso il Socio Unico (comprensivo di quota capitale pari a Euro
8.077.586 e di quota interessi pari a Euro 104.214) per il finanziamento fruttifero riveniente dall’operazione di conversione effettuate nel corso del 2019 e 2020. In particolare, la citata operazione si è concretizzata nella conversione in finanziamento fruttifero di una parte del debito verso lo stesso socio unico relativo agli incassi dei crediti ceduti in conseguenza alle passate operazioni di cessione crediti. Tale finanziamento ha una durata di 3 anni con una eventuale estensione automatica di ulteriori 3 anni, il rimborso del capitale è previsto in una unica soluzione alla scadenza e matura un interesse nominale annuo pari all’1,5% con pagamenti annuali alla fine di ciascun anno. Il tasso di interesse applicato rappresenta un tasso coerente ed in linea con il tasso di mercato che sarebbe stato applicato alla società in caso di ricorso a indebitamento.
Il debito verso la clientela, pari ad Euro 14.521.932, si riferisce a:
− per Euro 14.160.206 al debito verso la consociata Zoomlion Holding (H.K.) Limited (comprensivo di quota capitale pari a Euro 14.100.000 e di quota interessi pari a Euro 60.206) per 2 finanziamenti ricevuti nel corso del 2020. Trattasi di finanziamenti della durata di 12 e 18 mesi al tasso del 1%.
− Per Euro 90.033 al debito per diritto d’uso in applicazione dell’IFRS16 sui contratti di noleggio e affitto
− Per Euro 271.693 ai debiti verso la clientela leasing per acconti ricevuti.
1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
La sottovoce non presenta alcun saldo.
1.3 Debiti e titoli subordinati
La sottovoce non presenta alcun saldo.
1.4 Debiti strutturati
La sottovoce non presenta alcun saldo.
1.5 Debiti per leasing
La sottovoce ammonta ad Euro 90.033, relativa all’iscrizione del diritto d’uso sul contratto di affitto della
sede legale e delle autovetture aziendali. Trattasi di contratti della durata superiore ai 12 mesi.
SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE -VOCE 30
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 60
Si veda la Sezione 10 dell’attivo.
SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 80
8.1 Altre passività: composizione
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Debiti verso fornitori | 9.062.044 | 12.035.009 |
2. Fatture da ricevere | 97.220 | 116.535 |
3. Debiti verso il personale | 43.339 | 25.401 |
4. Debiti verso Erario | 15.951 | 19.552 |
5. Debiti verso Enti Previdenziali | 27.676 | 23.845 |
6. Ratei e risconti passivi | 75.037 | 135.936 |
7. Debiti vs. compagnia assicurazione leasing | 59.218 | 0 |
9. Debiti vs. fondi pensione esterni | 25.108 | 12.005 |
9. Altre | 7.180 | 14.745 |
Totale valore di bilancio | 9.412.773 | 12.383.028 |
SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 90
9.1 Trattamento di fine rapporto delpersonale: variazioni annue
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
X. Xxxxxxxxx iniziali | 1.111 | 1.785 |
B. Aumenti | 493 | 28 |
B.1 Accantonamento dell'esercizio | 493 | 28 |
B.2 Altre variazioni in aumento | 0 | 0 |
X.Xxxxxxxxxxx | 1.603 | 702 |
C.1 Liquidazioni effettuate | 1.603 | 702 |
C.2 Altre variazioni in diminuzione | 0 | 0 |
D. Rimanenze finali | 0 | 1.111 |
9.2 Altre informazioni
Non ci sono informazioni da riportare.
SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100
10.1 Fondiper rischi e oneri: composizione
Composizione | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 6.484 | 13.484 |
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
4. Altri fondi per rischi ed oneri | ||
4.1 controversie legali e fiscali | - | - |
4.2 oneri per il personale | - | - |
4.3 altri | - | - |
Totale valore di bilancio | 6.484 | 13.484 |
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare i debiti verso fondi pensione, pari a 25.108 (Euro 10.080 al 31 dicembre 2019), dalla voce P.100 b) (Fondi di quiescenza e obblighi simili) alla voce P.80 (Altre passività). Ai fini della comparabilità dei saldi di bilancio dell’anno precedente, si è provveduto ad adeguare la consistenza delle medesime voci al 31 dicembre 2019.
10.2 Fondiper rischi e oneri: variazioni annue
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri | Totale | |
X. Xxxxxxxxx iniziali | 13.484 | 0 | 0 | 13.484 |
B. Aumenti | ||||
B.1 Accantonamento dell'esercizio | (7.000) | (7.000) | ||
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | ||||
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | ||||
B.4 Altre variazioni | - | |||
C.Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni | - | - | ||
D. Rimanenze finali | 6.484 | 0 | 0 | 6.484 |
La variazione dei fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate è dovuta alla valutazione secondo il principio contabile IFRS9 sugli impegni ad erogare fondi alla clientela.
10.3 Fondiper rischio di credito relativo a impegnie garanzie finanziarie rilasciate
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | |
1. Impegni a erogare fondi 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 6.484 | 0 | 0 | 6.484 - |
Totale | 6.484 | 0 | 0 | 6.484 |
Il fondo rischi oneri rappresenta le rettifiche di valore effettuate dalla Società a fronte degli impegni ad erogare fondi.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte D della presente Nota Integrativa.
10.4 Fondisu altri impegni e altre garanzie rilasciate
Non ci sono informazioni da riportare.
10.5 Fondidi quiescenza aziendali a benefici definiti
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare nelle Altre Passività i debiti verso gli istituti di previdenza complementare quali Metasalute, BNP Paribas, Genera Futuro e Previndai, che in precedenza erano classificati nei fondi di quiescenza.
10.6 Fondiper rischi ed oneri – altri fondi Non ci sono informazionida riportare.
SEZIONE 11 - PATRIMONIO - VOCI 110, 120, 130, 140, 150, 160 E 170
11.1 Capitale: composizione
Tipologie | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Capitale | 14.000.000 | 14.000.000 |
1.1 Azioni ordinarie | 14.000.000 | 14.000.000 |
1.2 Altre azioni |
Il capitale sociale di Zoomlion Capital Italy S.p.A., è pari a Euro 14.000.000 interamente sottoscritto e versato, suddiviso in n. 1.400.000 azioni di valore nominale pari a Euro 10.
11.2 Azioni proprie: composizione
La voce non presenta alcun saldo.
11.3 Strumentidi capitale: composizione
La voce non presenta alcun saldo.
11.4 Sovrapprezzidiemissione: composizione
La voce non presenta alcun saldo.
11.5 Altre informazioni
11.5.1 Composizione e variazioni della voce 150 “Riserve”
Legale | Utili (perdite) portati a nuovo | Riserva FTA | Versamento soci in c/capitale | Riserva Straordinaria | Altre riserve | Totale | |
X. Xxxxxxxxx iniziali | 26.420 | (651.456) | 409.326 | 160.802 | 330.579 | 1.913.053 | 2.188.724 |
B. Aumenti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
B.1 Attribuzioni di utili | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
B.2 Altre variazioni | 0 | 0 | |||||
C. Diminuzioni | 0 | (11.878) | 0 | 0 | 0 | 0 | (11.878) |
C.1 Utilizzi | 0 | ||||||
- copertura perdite | (11.878) | (11.878) | |||||
- distribuzione | 0 | ||||||
- trasferimento a capitale | 0 | ||||||
C.2 Altre variazioni | 0 | ||||||
D. Rimanenze finali | 26.420 | (663.334) | 409.326 | 160.802 | 330.579 | 1.913.053 | 2.176.846 |
La voce “Altre riserve” si è generata a seguito della differenza tra il valore nominale del finanziamento ricevuto dalla Capogruppo ed il fair value calcolato dello stesso. Tenuto conto che il finanziamento è stato erogato da Zoomlion Capital (HK) Co Ltd - socio unico di Zoomlion Capital (Italy) SpA e considerato che, nella sostanza, la differenza di cui sopra può essere considerata una contribuzione della controllante, la stessa è stata contabilizzata ad incremento del patrimonio netto di Zoomlion Capital (Italy) Sp A al netto del correlato effetto imposte.
11.5.2 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve da valutazione”
La voce non presenta alcun saldo.
11.5.3 Prospetto riepilogativo della composizione delpatrimonio netto
Con riferimento alle informazioni richieste dall’art. 2427 comma 7-bis del Codice Civile, si fornisce di seguito
la composizione del patrimonio netto, con l’indicazione del grado di disponibilità delle riserve.
Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione (1) | Quota disponibile | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
Capitale | 14.000.000 | |||
Riserve di capitale Versamento soci per futuro aumento di Capitale | 160.802 | A B | ||
Riserve di utili | ||||
- riserva legale | 26.420 | B | ||
- riserva straordinaria | 330.579 | A B C | 330.579 | - |
- riserva utili (perdite a nuovo) | (663.334) | |||
- riserva FTA | 409.326 | B | ||
Altre riserve | 1.913.053 | B | ||
Utile (perdita) d'esercizio | 31.995 | |||
Totale31/12/2020 | 16.208.842 | 330.579 | 0 | |
Quota non distribuibile | 15.846.267 | |||
Residuo quota distribuibile | 362.574 |
1. Legenda: A: per aumento di capitale; B: Per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci
1. Impegnie garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designatia fair value)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziate rilasciate | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||
Primo stadio | Secondo Stadio | Terzo Stadio | |||
1. Impegni a erogare fondi a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie d) Società non finanziarie e) Famiglie | 2.534.886 - | - - | - - | 2.534.886 - | 4.264.986 117.695 |
2. Garanzie finanziarie rilasciate a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie d) Società non finanziarie e) Famiglie |
2. Altri impegnie garanzie rilasciate
La voce non presenta alcun saldo.
3. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari.
Non si è proceduto a compensazioni della specie.
4. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari.
Non si è proceduto a compensazioni della specie.
5. Operazione di prestito titoli.
Nell’esercizio non sono state poste in essere operazioni della specie.
6. Informativa sulle attività a controllo congiunto.
Nell’esercizio non vi sono attività della specie.
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
SEZIONE 1 - INTERESSI - VOCI 10 E 20
1.1 Interessi attivi e proventiassimilati: composizione
Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.2 Attività finanziarie designate al fair value 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | |||||
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||||
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 3.1 Crediti verso banche 3.2 Crediti verso enti finanziari 3.3 Crediti verso clientela | 221 0 1.785.432 | 221 0 1.785.432 | 871 0 1.362.612 | ||
4. Derivati di copertura | 0 | 0 | 0 | ||
5. Altre attività | 0 | 2.301 | 2.301 | 0 | |
6. Passività finanziarie | 0 | 0 | 0 | ||
Totale | 0 | 1.785.653 | 2.301 | 1.787.954 | 1.363.484 |
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | 0 | 1.474 | 0 | 1.474 | 7.395 |
di cui: interessi attivi su leasing | 0 | 1.785.432 | 0 | 1.785.432 | 1.362.612 |
La voce “crediti verso banche” è relativa agli interessi attivi maturati sui saldi creditori attivi presso le Banche con cui la Società intrattiene rapporti.
La voce “crediti verso la clientela” è relativa all’attività di locazione finanziaria propria della Società.
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare gli adeguamenti passivi delle indicizzazioni dei contratti di leasing, pari a Euro 4.061 (Euro 6.577 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.20 alla voce CE.10 a diretta rettifica degli interessi attivi cui si riferiscono.
1.2 Interessi attivi e proventiassimilati: altre informazioni
Non vi sono ulteriori informazioni da fornire.
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
La fattispecie non è presente.
1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche | Finanziamenti | Xxxxxx | Xxxxx | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Passività finanziarie valutate al | |||||
costo ammortizzato | |||||
1.1 Debiti verso banche | 48.247 | 48.247 | - | ||
1.2 Debiti verso enti finanziari | 399.389 | 399.389 | 340.925 | ||
1.3 Debiti verso cl ientela | 60.206 | 1.257 | 61.463 | - | |
1.4 Titoli in circolazione | - | - | |||
2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | |||
3. Passività finanziarie al fair value | - | - | |||
4. Altre passività | 63 | 63 | - | ||
5. Derivati di copertura | - | - | |||
6. Attività finanziarie | - | - | |||
Totale | 459.595 | 0 | 49.567 | 509.162 | 340.925 |
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | 1.257 | 1.257 | 0 |
Gli interessi passivi relativi a debiti verso banche pari a Euro 48.247 si riferiscono agli interessi passivi addebitati dalle banche a seguito dei fidi concessi sugli scoperti di conto corrente.
Gli interessi passivi relativi a debiti verso enti finanziari di Euro 399.389 sono relativi principalmente alla contabilizzazione degli interessi passivi sul finanziamento ricevuto dal Socio Unico calcolati in ossequio all’IFRS 9.
Gli interessi passivi relativi ai debiti verso la clientela si riferiscono principalmente, per Euro 60.206, agli interessi passivi sui finanziamenti ricevuti dalla consociata Zoomlion Holding (H.K.).
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare gli adeguamenti passivi delle indicizzazioni dei contratti di leasing, pari a Euro 4.061 (Euro 6.577 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.20 alla voce CE.10 a diretta rettifica degli interessi attivi cui si riferiscono.
1.4 Interessi passivi e oneriassimilati: altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da riportare.
1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
La fattispecie non è presente.
SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50
2.1 Commissioniattive: composizione
La fattispecie non è presente.
2.2 Commissionipassive: composizione
Dettaglio/Settori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
a) garanzie ricevute b) distribuzione di servizi da terzi c) servizi di incasso e pagamento d) altre commissioni | - - - 39.701 | 192 - - 8.161 |
Totale | 39.701 | 8.353 |
La voce “altre commissioni” è relativa alle commissioni sulla disponibilità creditizia.
SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 5 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 6 – UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO – VOCE 100
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO - VOCE 130
8.1 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
Opera zioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | Primo e secondo stadio | Terzo stadio | ||||
Write-off | Altre | ||||||
1. Crediti verso banche Crediti impaired acquisiti o originati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - altri crediti 2. Crediti verso società finanziarie Crediti impaired acquisiti o originati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - altri crediti 3. Crediti verso clientela Crediti impaired acquisiti o originati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - per credito al consumo - prestiti su pegno - altri crediti | 129.568 | 225.313 | 7.360 | -145.142 | -15.989 | 201.110 | 126.428 |
Totale | 129.568 | 225.313 | 7.360 | -145.142 | -15.989 | 201.110 | 126.428 |
8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno COVID-19: composizione
Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore nette | Totale 31.12.2020 | ||
Primo e secondo stadio | Terzo stadio | |||
Altre | ||||
1. Finanziamenti oggetto di concessione conforme con le GL | 73.971 | - | - | 73.971 |
2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - |
3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - |
Totale 2020 | 73.971 | - | - | 73.971 |
Totale 2019 |
8.2 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
La sottovoce non presenta alcun saldo.
SEZIONE 9 – UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI - VOCE 140
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 160
10.1 Spese per il personale: composizione
Voci/Settori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
1. Personale dipendente x. xxxxxx e s tipendi b. oneri sociali c. indennità di fine rapporto d. spese previdenziali e. accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f. accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi s imili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g. versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h. altri benefici a favore dei dipenden 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e Sindaci 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società | 621.269 | 600.696 |
436.801 | 412.549 | |
134.784 | 128.140 | |
31.134 | 31.276 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
18.550 | 28.731 | |
- | - | |
105.960 | 00.000 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
Xxxxxx | 000.000 | 000.000 |
10.2 Numero medio dei dipendentiripartiti per categoria
Tipologia | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
- Personale dipendente a) dirigenti b) quadri direttivi c) restante personale dipendente - Altro personale | 1,0 1,3 2,4 0,4 | 1,0 1,0 3,0 0,0 |
Totale | 5,0 | 5,0 |
10.3 Altre spese amministrative: composizione
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
Società di revisone | 44.379 | 43.600 |
Consulenze e prestazioni professionali | 221.132 | 247.884 |
Funzioni di controllo | 43.763 | 37.655 |
Informazioni commerciali | 38.030 | 26.866 |
Imposte indirette e tasse | 760 | 1.147 |
Affitti | 155 | 8.835 |
Soese auto aziendali | 25.351 | 48.486 |
Spese di funzionamento ufficio | 8.759 | 14.160 |
Spese bancarie | 15.270 | 10.889 |
Spese viaggio e soggiorno | 6.794 | 28.045 |
Spese telefoniche | 5.731 | 4.934 |
Spese IT | 66.108 | 40.623 |
Spese varie | 34.073 | 38.954 |
Totale | 510.305 | 552.078 |
L’importo di bilancio si riferisce prevalentemente a costi amministrativi addebitati alla Società sulla base di
contratti di “service agreement” sottoscritti:
− in relazione ai costi legati ai servizi di natura amministrativa e contabile;
− in relazione ad altri costi di natura amministrativa, sostenuti per l’assistenza fornita alla
Società.
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare:
• I costi per la ricerca del personale pari a Euro 10.620 (Euro 12.615 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.160 a) “Spese per il personale” alla voce CE160 b) “Altre spese amministrative”.
• alcuni costi correlati ai proventi di gestione, precedentemente classificati come spese amministrative, pari a Euro 109.873 (Euro 186.102 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE160 b) “Altre spese amministrative” alla voce CE200 “Altri proventi e oneri di gestione”.
SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 170
11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativo a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione
Il fondo per rischi e oneri accoglie gli accantonamenti destinati a coprire eventuali perdite derivanti da posizioni classificate alla data di fine esercizio come “impegni ad erogare fondi”. In particolare, al 31 dicembre 2020 è presente in bilancio un fondo rischi ed oneri pari a Euro 6.484 per effetto degli accantonamenti netti effettuati nel corso dell’esercizio su un ammontare lordo di impegni pari a Euro 2.534.886.
Accantonamenti netti | ||||
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | |
1. Impegni a erogare fondi 2. Garanzie finanziarie ri lasciate | (7.000) - | - - | - - | (7.000) - |
Totale | (7.000) | - | - | (7.000) |
11.2 Accantonamentinettirelativi ad altri impegnie altre garanzie rilasciate: composizione
Non vi sono accantonamenti ad altri impegni e altre garanzie.
11.3 Accantonamentinettiagli altri fondiper rischi ed oneri: composizione
Non vi sono accantonamenti ad altri fondi per rischi ed oneri.
SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 180
12.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale | Ammorta- mento (a) | Rettifiche di valore per deteriora- mento (b) | Riprese di valore ('c) | Risultato netto (a+b-c) |
A. Attività materiali A.1 Ad uso funzionale - Di proprietà - Diritti d'uso acquisiti con i l leasing A.2 Detenute a scopo di investimento - Di proprietà - Diritti d'uso acquisiti con i l leasing A.3 Rimanenze | 13.485 27.338 X | 13.485 27.338 | ||
Totale | 40.823 | - | - | 40.823 |
SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190
13.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/Componente reddituale | Ammorta- mento (a) | Rettifiche di valore per deteriora- mento (b) | Riprese di valore ('c) | Risultato netto (a+b-c) |
1. Attività immateriali diverse dall'avviamento 1.1 di proprietà 1.2 acquisite in leasing finanziario 2. Attività riferibili al leasing finanziario 3. Attività concesse in leasing operativo | 33.962 | 33.962 - | ||
Totale | 33.962 | 0 | 0 | 33.962 |
SEZIONE 14 – ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - VOCE 200
14.1 Altri oneri di gestione: composizione
31/12/2020 | 31/12/2019 | |
Imposta di bollo e registro | 1.811 | 1.694 |
Tasse di proprietà da riaddebitare | 111.691 | 138.171 |
Premi assicurativi da riaddebitare | 6.065 | 0 |
Costi legge Xxxxxxxx da riaddebitare | 33.680 | 30.090 |
Costi antifurto da riaddebitare | 10.711 | 17.166 |
Altri oneri di gestione | 19.177 | 26.448 |
Minusvalenze beni leasing | 0 | 0 |
Sopravvenienze passive e altri oneri straordinari | 64.622 | 33.280 |
Totale | 247.757 | 246.849 |
14.2 Altri proventidi gestione: composizione
31/12/2020 | 31/12/2019 | |
Spese istruttoria su contratti di leasing | 38.850 | 42.200 |
Penale risoluzione anticipata | 0 | 44.619 |
Antifurto | 13.987 | 18.824 |
Riaddebito costi legge Xxxxxxxx | 28.750 | 36.250 |
Riaddebito tasse di proprietà | 99.949 | 128.500 |
Riaddebito premi assicurativi | 11.049 | 0 |
Gestione credito ceduto | 60.999 | 60.999 |
Proventi diversi | 50.317 | 62.421 |
Riaddebiti spese amministrative | 6.366 | 11.164 |
Plusvalenza beni in leasing | 172.969 | 180.193 |
Sopravvenienze attive e altri proventi straordinari | 424 | 2.042 |
Riaddebito spese legali | 203 | 0 |
Totale | 483.863 | 587.212 |
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare alcuni oneri di gestione correlati ai proventi di gestione, precedentemente classificati come spese amministrative pari a Euro 109.873 (Euro 186.102 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE160 b) “Altre spese amministrative” alla voce CE200 “Altri proventi e oneri di gestione”.
SEZIONE 15 – UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 220
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - VOCE 240
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 18 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - VOCE 250
18.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
Nel corso del 2020 si è provveduto a riclassificare le minusvalenze e plusvalenze realizzate dalla vendita o rilocazione di beni concessi in leasing pari a Euro 60.978 (Euro 123.755 al 31 dicembre 2019) dalla voce CE.250 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, alla voce CE.200 “Altri oneri e proventi di gestione”.
SEZIONE 19 – IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270
19.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
1. Imposte correnti | 6.758 | 60.103 |
2. Variazioni delle imposte correnti dei | ||
precedenti esercizi | - | - |
3. Riduzione delle imposte correnti | ||
dell'esercizio | - | - |
3. Riduzione delle imposte correnti | ||
dell'esercizio | ||
3 bis. Riduzione delle imposte correnti | ||
dell'esercizio per crediti d'imposta di | ||
cui alla legge n. 214/2011 | ||
4. Variazione delle imposte anticipate | 29.814 | - |
5. Variazione delle imposte differite | (99.799) | (110.560) |
6. Imposte di competenza dell'esercizio | (63.227) | (50.457) |
Le imposte sul reddito indicate a bilancio per Euro -63.227 sono relative a:
− non si rilevano imposte correnti IRES;
− imposte correnti IRAP pari ad Euro 6.758;
− rilascio delle imposte anticipate pari a Euro 29.814 legate ai rigiri delle svalutazione sui crediti non dedotte negli esercizi precedenti;
− rilascio delle imposte differite pari ad Euro 99.799 legate alla contabilizzazione IAS del loan.
19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Riconciliazione tra onere fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES)
Descrizione | Valore | Imposte | ||
Risultato prima delle imposte Onere fiscale teorico Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti Differenze permanenti che non s i riverseranno negli esercizi successivi | (31.232) | |||
27,50% - 90.155 264.501 | ||||
IMPONIBILE FISCALE IRES | 143.115 | |||
Utilizzo perdita fiscale | - | |||
Deduzione quota ACE | (143.115) | |||
IMPONIBILE FISCALE IRES | - | 0 | ||
IRES (24%) corrente per l'esercizio | - | 0 | ||
Addizionale IRES (3,5%) per l'esercizio | - | 0 |
Determinazione dell’imponibile IRAP
Descrizione | Valore | Imposte |
Margine di interesse Commissioni nette | 1.278.792 | |
(39.701) | ||
Margine di intermediazione | 1.239.091 | |
Costi deducibili IRAP | 526.581 | |
Variazioni in aumento | 60.978 | |
Risultato prima delle imposte | 773.488 | |
Onere fisclale teorico | 5,57% | |
Differenze temporanee deducibili in esercizi | - (291.265) 238.212 | |
successivi | ||
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi | ||
precedenti | ||
Differenze permanenti che non s i riverseranno negli | ||
esercizi successivi | ||
Deduzione per cuneo fiscale | (591.110) | |
Ulteriore deduzione | (8.000) | |
Base imponibile fiscale IRAP | 121.325 | |
IRAP (5,57%) corrente per l'esercizio | 6.758 |
SEZIONE 20 - UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE AL NETTO DELLE IMPOSTE –
VOCE 290
La Società non riporta alcun saldo né al 31 dicembre 2020 né al 31 dicembre 2019.
SEZIONE 21 – CONTO ECONOMICO: ALTRE INFORMAZIONI
21.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioniattive
Voci/Controparte | Interessi attivi | Commissioni attive | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||
Banche | Società finanziarie | Clientela | Banche | Società finanziarie | Clientela | |||
1. Leasing finanziario - beni immobili - beni mobili - beni strumentali - beni immateriali 2. Factoring - su crediti correnti - su crediti futuri - su crediti acquistati a ti tolo definitivo - su crediti acquistati al di sotto del valore originario - per altri finanziamenti 3. Credito al consumo - prestiti personali - prestiti finalizzati - cessione del quinto 4. Prestiti su pegno 5. Garanzie e impegni - di natura commerciale - di natura finanziaria | 1.785.432 | 0 | 1.785.432 | 1.362.612 | ||||
Totale | 0 | 0 | 1.785.432 | 0 | 0 | 0 | 1.785.432 | 1.362.612 |
21.2 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da riportare.
La Società nel corso dell’esercizio 2016 ha presentato domanda di autorizzazione all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi dell’art. 106 del D.lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (TUB), ottenendo l’autorizzazione all’iscrizione all’Albo di cui al suddetto articolo con provvedimento della Banca d’Italia del 18 gennaio 2017.
In considerazione della sopra citata autorizzazione, la Società ha redatto il presente bilancio in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo le disposizioni della Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari” emanate con provvedimento del 20 novembre 2018, così come integrato dalla comunicazione del 27 gennaio 2021 - Integrazioni alle disposizioni del Provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS.
SEZIONE 1 – RIFERIMENTI SPECIFICI SULL’OPERATIVITÀ SVOLTA
- LEASING (LOCATORE)
I contratti di leasing perfezionati dalla Società prevedono il trasferimento del rischio del bene concesso in locazione sul locatario e conseguentemente si procede alla gestione del rischio di credito. Per ulteriori informazioni su tale aspetto si rimanda all’apposta sezione del presente bilancio (Parte D – Altre Informazioni – Sezione 3.1 Rischio di Credito).
A.1 Informazionidi stato patrimoniale e di conto economico
Per quanto riguarda i finanziamenti concessi in leasing dalla Società si rimanda a quanto dettagliato nella parte B (Informazioni sullo Stato Patrimoniale – Sezione 4 – Attività finanziarie valutato al Costo Ammortizzato) ed alla Parte C (Informazioni sul Conto Economico – Sezione 1 – Interessi – Voce 10) del presente bilancio
A.2 Leasing finanziario.
A.2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e delle esposizioni deteriorate. Riconciliazione dei pagamentida ricevere con i finanziamentiper leasing iscritti nell’attivo
Fasce temporali | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||
Pagamenti da ricevere per il leasing | Totale pagamenti da ricevere per il leasing | Pagamenti da ricevere per il leasing | Totale pagamenti da ricevere per il leasing | |||
Espozioni deteriorate | Espozioni non deteriorate | Espozioni deteriorate | Espozioni non deteriorate | |||
Fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 2 anni Da oltre 2 annI fino a 3 anni Da oltre 3 annI fino a 4 anni Da oltre 4 annI fino a 5 anni Da oltre 5 anni | 143.422 | 20.400.609 17.485.054 13.748.372 9.673.404 4.883.311 513.654 | 20.544.031 17.485.054 13.748.372 9.673.404 4.883.311 513.654 | 745.937 | 17.605.079 14.530.621 11.289.148 7.517.698 3.664.610 380.156 | 18.351.016 14.530.621 11.289.148 7.517.698 3.664.610 380.156 |
Totale pagamenti da ricevere per il leasing | 143.422 | 66.704.404 | 66.847.827 | 745.937 | 54.987.312 | 55.733.249 |
RICONCILIAZIONE Utili finanizari non maturati (-) Valore residuo non garantito (-) | 0 | -3.745.978 | -3.745.978 | 0 | -3.188.677 | -3.188.677 |
Finanziamenti per leasing | 143.422 | 62.958.426 | 63.101.848 | 745.937 | 51.798.635 | 52.544.572 |
I valori esposti sono al netto delle rettifiche di valore.
I dati non includono i saldi relativi ai beni in corso di allestimento e in attesa di locazione.
A.2.2 Classificazione finanziamentidi leasing finanziario per qualità e per tipologia di bene locato
Finanziamenti per leasing | ||||
Esposizioni non deteriorate | Esposizioni deteriorate | |||
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
X. Xxxx immobili - Terreni - Fabbricati B. Beni strumentali C. Beni mobili: - Autoveicoli - Aeronavale e ferroviario - Altri D. Beni Immateriali - Marchi - Software - Altri | 7.731.460 53.908.568 | 6.008.219 46.003.378 | 30.746 143.114 | 147.916 780.764 |
Totale | 61.640.028 | 52.011.597 | 173.860 | 928.680 |
A.2.3 Classificazione dei beni riferibili al leasing finanziario
Beni Inoptati | Beni ritirati a seguito di risoluzione | Altri beni | ||||
Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
A. Beni immobili - Terreni - Fabbricati B. Beni strumentali C. Beni mobili: - Autoveicoli - Aeronavale e ferroviario - Altri D. Beni Immateriali - Marchi - Software - Altri | - | - | - | 48.141 | - | - |
Totale | - | - | - | 48.141 | - | - |
A.2.4 Altre informazioni
Natura dell’attività di leasing
L’operatività della società si estrinseca quasi esclusivamente attraverso contratti di locazione finanziaria,
secondo schemi in linea con la prassi del mercato del leasing finanziario.
Nel conto economico non sono presenti significativi canoni potenziali ( conguagli per indicizzazioni). Si evidenzia che la Società utilizza piani di ammortamento “a ricalcolo” di indicizzazione che consentono l’adeguamento del piano all’indice di riferimento.
A.3 leasing operativi
La fattispecie non è presente.
B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI
D.1 – Valore delle garanzie (reali e personali) rilasciate e degli impegni
Si riportano di seguito i valori degli impegni ad erogare fondi registrati da Zoomlion in data 31.12.2020. I suddetti importi si riferiscono ai contratti di leasing stipulati ma non decorsi con riferimento alla data di analisi.
Operazioni | Importo 31/12/2020 | Importo 31/12/2019 |
1) Xxxxxxxx ri lasciate di natura finanziaria a prima richiesta a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela | 4.382.681 | |
2) Altre Garanzie ri lasciate di natura finanziaria | ||
a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 3) Garanzie ri lasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 4) Impegni i rrevocabili a erogare fondi a) Banche i ) a utilizzo certo i i ) a utilizzo incerto b) Enti finanziari i ) a utilizzo certo i i ) a utilizzo incerto c) Clientela i ) a utilizzo certo i i ) a utilizzo incerto 5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 7) Altri impegni i rrevocabili a) a ri lasciare garanzie b) altri | 2.534.886 | |
Totale | 2.534.886 | 4.382.681 |
I dati esposti si intendono al lordo delle svalutazioni iscritte a bilancio.
D.2 – Finanziamentiiscritti in bilancio per intervenuta escussione
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.3 – Garanzie (reali e personali) rilasciate: rango di rischio assunto e qualità
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.4 – Garanzie (reali o personali) rilasciate: importo delle controgaranzie
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.5 – Numero delle garanzie (reali o personali) rilasciate: rango di rischio assunto
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.6 Garanzie (reali o personali) rilasciate con assunzione di rischio sulle prime perdite e di tipo mezzanine: importo delle attività sottostanti
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.7 Xxxxxxxx (reali o personali) rilasciate in corso di escussione: datidi stock
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.8 – Garanzie(reali o personali) rilasciate in corso di escussione: datidi flusso
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.9 – Variazioni delle garanzie (reali o personali) rilasciate deteriorate: in sofferenza
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.10 – Variazionidelle garanzie (reali o personali) rilasciate deteriorate: altre
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.11 – Variazioni delle garanzie (reali o personali) rilasciate non deteriorate
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.12 Dinamica delle rettifiche di valore/accantonamenticomplessivi
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.13 Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.14 Commissioni attive e passive a fronte di garanzie (reali o personali) rilasciate nell’esercizio: valore
complessivo
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.15 Distribuzione delle garanzie (reali o personali) rilasciate per settore di attività economica dei debitori garantiti (importo garantito e attività sottostanti)
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.16 Distribuzione territoriale delle garanzie (reali o personali) rilasciate per regione di residenza dei debitori garantiti (importo garantito e attività sottostanti)
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.17 Distribuzione delle garanzie (reali o personali) rilasciate per settore di attività economica dei debitori garantiti (numero dei soggetti garantiti)
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.18 Distribuzione territoriale delle garanzie (reali o personali) rilasciate per regione di residenza dei debitori garantiti (numero dei soggetti garantiti)
La sottovoce non presenta alcun saldo.
D.19 Stock e dinamica del numero di associati
La sottovoce non presenta alcun saldo.
E. SERVIZI DI PAGAMENTO ED EMISSIONE DI MONETA ELETTRONICA
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
F. OPERATIVITÀ CON FONDI DI TERZI
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
G. OPERAZIONI DI PRESTITO SU PEGNO
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
H. OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE (“COVERED BOND”)
La Società non ha posto in essere tale attività né nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 né in quello chiuso al 31 dicembre 2019.
Non vi sono informazioni da segnalare.
CARTOLARIZZAZIONE) E OPERAZIONI DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’
A – OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
Non ci sono dati da segnalare
Non ci sono dati da segnalare
C.1. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Non ci sono dati da esporre in questo paragrafo.
C.2. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento (continuing involvement).
Non ci sono dati da esporre in questo paragrafo.
SEZIONE 3 – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
PREMESSA
La Società dal 18 gennaio 2017 è iscritta all’Albo Unico degli Intermediari finanziari ex art. 106 T.U.B. e
sottoposta alla vigilanza della Banca d’Italia.
Di seguito vengono fornite dettagliate informazioni di natura quali-quantitativa circa il processo di individuazione, valutazione e gestione dei rischi della Società, in ossequio alle disposizioni della Banca d’Italia contenute nel documento “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari”.
Zoomlion Capital, in quanto intermediario autorizzato alla concessione di finanziamento nella forma del leasing finanziario, risulta particolarmente esposta al rischio di insolvenza da parte dei propri clienti. A tal proposito, la Funzione di Risk Management monitora periodicamente il profilo di rischio complessivo del portafoglio crediti della Società, proponendo l’implementazione di specifiche misure correttive all’occorrenza.
La presente sezione è redatta in unità di Euro, garantendo la significatività e chiarezza delle informazioni in essa contenute.
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Al 31 dicembre 2020, Zoomlion ha registrato un decremento dell’incidenza dei non-performing loans rispetto all’anno precedente, come risultato sia delle politiche di gestione del credito che di recupero dello stesso.
Importo 31/12/2020 | Importo 31/12/2019 | |
TOTALI CREDITI VERSO LA CLIENTELA | 68.171.759 | 55.924.850 |
Crediti in bonis | 68.028.337 | 55.178.913 |
Crediti deteriorati | 143.422 | 745.937 |
di cui: | ||
Scaduti deteriorati | 22.444 | 136.856 |
Inadempienze probabili | 110.978 | 468.984 |
Sofferenze | 10.000 | 140.096 |
Incidenza deteriorato | 0,21% | 1,33% |
1.2 Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19
Lo scoppio della pandemia da COVID-19 ha comportato per l’intero sistema finanziario la necessità di valutare la revisione dei processi interni di gestione del credito e l'attuazione di misure volte al contenimento degli impatti negativi derivanti dal perdurare della pandemia.
Zoomlion ha registrato un calo di operatività nel corso del bimestre marzo-aprile 2020, seguito da una crescita progressiva e continua già a partire dal secondo trimestre dell’anno, sia grazie alla riapertura dei cantieri che alle misure governative che hanno incentivato l’investimento in macchinari nuovi; difatti, il settore delle costruzioni, in cui opera la Società, ha subito meno – rispetto ad altri segmenti – gli impatti derivanti dalla situazione epidemiologica ancora in corso.
Nel corso dell’anno, la Società ha concesso, ai clienti che ne hanno avanzato richiesta, la sospensione dei
pagamenti dei contratti di leasing (c.d. moratorie COVID-19).
Non essendo state concesse sospensioni diverse da quelle previste dal Governo, tutti i finanziamenti oggetto di moratoria al 31.12.2020 - pari a circa il 24% dei contratti in essere – sono conformi alle linee guida EBA (BA/GL/2020/02), non dando luogo, tra l’altro, ad alcuna perdita da modifiche contrattuali.
L’incidenza dei crediti deteriorati non ha subito alcun impatto in tal senso, attestandosi intorno a valori
inferiori all’1%.
D’altro canto, la concessione delle moratorie ha drenato liquidità alla Società, spingendo il Socio Unico a fornire i mezzi necessari per la prosecuzione aziendale.
In considerazione di ciò, non è stato ritenuto necessario apportare rilevanti modifiche alle strategie di gestione e ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi; ciononostante, al fine di neutralizzare aspetti potenzialmente negativi legati alla situazione pandemica, la Società ha intrapreso una serie di iniziative quali:
- l'adozione di politiche più prudenziali in fase di approvazione dei clienti maggiormente rischiosi (rating D);
- il rafforzamento dell’attività di monitoring e collection, soprattutto con riferimento alle esposizioni oggetto di moratoria, così da identificare tempestivamente l'emersione di indicatori di inadempienza e intervenire prontamente;
- l'adesione al Fondo Centrale di Garanzie per le PMI, al fine di accedere alla copertura di cui all’art.
56 del D.L. n. 18/2020;
- l’analisi dettagliata dei possibili scenari attraverso una serie di proiezioni legate all’andamento dei futuri flussi di cassa.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità di incorrere in perdite a motivo dell’inadempienza, insolvenza, o variazione del merito di credito delle controparti, nei confronti delle quali esiste un’esposizione che genera una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria.
La Società assicura la gestione del suddetto rischio attraverso un complesso di norme interne, strutture e processi in via di consolidamento e che rispettano le linee strategiche indicate dal Consiglio di Amministrazione e dall’AD.
Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio adottate e le strutture organizzative preposte
I sistemi di gestione, misurazione e controllo vengono attivati all’interno della Società già nella fase di istruttoria della pratica di finanziamento, attraverso una puntuale analisi del merito creditizio del cliente tramite diversi strumenti di indagine, quali, ad esempio, bilanci, informazioni commerciali, banche dati.
Sulla base dell’istruttoria svolta, al cliente viene attribuito un rating, da A a D, dove per rating A si considera
un merito creditizio elevato e D un merito creditizio basso.
A fronte di tale tipologia di rischio, la Società ha, inoltre, strutturato a livello organizzativo un processo di gestione e monitoraggio basato su:
1. controlli di primo livello, effettuati da parte degli owner delle diverse unità organizzative e
disciplinati all’interno di un corpo normativo, che si compone di regolamenti e manuali operativi;
2. controlli di secondo livello, effettuati dal Risk Manager attraverso l’utilizzo della metodologia standardizzata, prevista per gli intermediari di classe 3, in base alla quale viene associata a ogni posizione esposta al rischio una specifica ponderazione, determinata in funzione della tipologia
della controparte e/o del rating attribuito da un’agenzia specializzata (ECAI) e riconosciuta dalla Banca d’Italia; in particolare, la Società ha identificato, quale ECAI riconosciuta, la Società Moody’s.
L’attività di monitoraggio sull’intero portafoglio crediti viene svolta tempo per tempo dal Credit Manager e consiste, principalmente, nell’aggiornamento delle informazioni provenienti da fonti interne ed esterne in relazione al merito creditizio della controparte.
Con specifico riferimento alle posizioni “anomale”, il controllo e il monitoraggio delle singole posizioni vengono svolte analiticamente e con sistematicità al fine di contenere il deterioramento del portafoglio e dei passaggi a perdita.
In particolare, la Società si è dotata di Regolamento del processo del credito che ingloba le definizioni di credito deteriorato adottate dalla Banca d’Italia per gli intermediari vigilati (Cfr. Circolare della Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 s.m.i.), e che, al contempo, ne definisce le diverse modalità di trattamento.
La classificazione di una posizione in una delle classi di credito deteriorato definite dalla Banca d’Italia comporta l’avvio di una fase di intervento, finalizzata a regolarizzare la posizione nel più breve tempo possibile. Le suddette azioni vedono il coinvolgimento dell’Area Crediti, dell’AD e dell’Area Legale e il controllo da parte delle Funzionidi controllo di secondo e terzo livello.
I metodi di misurazione delle perdite attese
Il principio contabile IFRS 9 impone agli intermediari finanziari di calcolare l’importo degli accantonamenti a partire non più dalla cosiddetta perdita sostenuta (Incurred Credit Loss) bensì dalla perdita attesa (Expected Credit Loss, di seguito ECL), rendendo necessaria la stima di alcuni parametri di perdita che attribuiscano consistenza e veridicità alla stima della ECL: Probability of Default (di seguito, PD) e Loss Given Default (di seguito, LGD). La ECL è misurata entro un orizzonte temporale di un anno per i crediti classificati in stage 1, mentre occorre provvedere ad una stima lifetime (che tiene conto della durata dell’esposizione) per le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale (stage 2 e stage 3). Inoltre, l’IFRS 9 richiede che, indipendentemente dalla rischiosità dell’esposizione, i parametri necessari per il calcolo della ECL siano in grado di incorporare una componente forward looking che tenga conto delle previsioni circa gli andamenti futuri dell’economia.
Il calcolo della PD
Il calcolo di una PD compliant all’IFRS 9 viene effettuato a partire dai tassi di decadimento relativi agli ultimi quattro esercizi; tale parametro è corretto al fine di comprendere nel modello una componente forward looking; quest’ultima (comprensiva dei fattori macroeconomici) è incorporata nel modello grazie al supporto di una simulazione dello scenario macroeconomico elaborata sulla base dei dati ISTAT. In particolare, è calcolato un fattore di aggiustamento della PD a partire dalle regressioni statistiche eseguite sulle variabili PIL, tasso di disoccupazione e investimenti fissi lordi.
Infine, con riferimento al calcolo della PD, mentre per lo stage 1 è sufficiente prendere a riferimento il tasso di decadimento (di ingresso a default) a 12 mesi corretto con la componente forward looking, per lo stage 2 si è proceduto a calcolare una PD lifetime in grado di considerare la totale durata dell’esposizione e il significativo aumento del rischio in capo alla controparte. Tale calcolo è avvenuto, da un lato, per mezzo
della tecnica statistiche della catena di Markov (1), dall’altro, aggiungendo all’ammontare delle rettifiche di valore calcolate per la singola esposizione l’importo di 3 rate ipotizzate scadute.
Il calcolo della LGD
Per l’individuazione di una LGD IFRS 9 compliant da utilizzare ai fini del modello di impairment, sono utilizzate le LGD parametrizzate sulla base dei dati Assilea e differenziate per tipologia di prodotto (leasing) e cluster di provenienza. In particolare, nel modello adottato dalla Società vengono utilizzate due differenti LGD a loro volta diversificate per tipologia di prodotto: la prima calcolata sulla base dei dati Assilea con riferimento alla totalità delle esposizioni diversificate per specifica tipologia di leasing (per lo stage 1 e lo stage 2), la seconda calcolata sulla base dei dati Assilea con riferimento alle sole esposizioni a sofferenza anch’esse diversificate per specifica tipologia di leasing (per lo stage 3).
Esposizioni deteriorate
Con riferimento allo stage 3, ai fini della valorizzazione del bene oggetto di concessione, nell’ambito del contenimento delle rettifiche di valore sulle esposizioni deteriorate, la Società ha implementato una metodologia che include la stima, da un lato, relativa al deprezzamento del valore attuale del bene rispetto a quello iniziale di acquisto e, dall’altro, ai costi di recupero che la Società si troverebbe a sostenere in caso di default della controparte.
Di conseguenza, la valorizzazione del bene alla data di riferimento avviene decurtando dal valore di acquisto la stima della percentuale di deprezzamento e i suddetti costi di recupero. Il valore così ottenuto viene portato a deduzione dell’esposizione lorda; sul valore risultante dalla suddetta deduzione si applica la percentuale di svalutazione identificata in maniera prudenziale sulla base dello storico della Società e, comunque, coerente con i tassi di copertura relativi al settore di riferimento.
Tuttavia, qualora il valore del bene portato in deduzione risultasse superiore all’esposizione lorda (c.d. bene capiente), il modello adottato prevede l’applicazione - sull’esposizione lorda - di una percentuale di svalutazione forfettaria, tale da garantire comunque una quota di accantonamento prudenziale sull’esposizione deteriorata in linea con quella del settore del leasing. Tale percentuale è da considerarsi come percentuale “minima” di svalutazione per il cluster di rischio di riferimento.
Le tecniche di mitigazione del rischio di credito
La particolare natura dell’attività di leasing pone, quale principale forma di garanzia e di mitigazione del rischio di credito, il bene oggetto del finanziamento; altre forme di mitigazione sono legate all’acquisizione di garanzie di diversa natura.
Inoltre, per alcune controparti, la Società acquisisce la garanzia rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia quale forma di garanzia eligible prevista dalla normativa di vigilanza prudenziale e idonea ad abbattere l’assorbimento patrimoniale a fronte del suddetto rischio.
(1) Una catena di Markov è un processo stocastico che descrive il passaggio da uno stato a un altro in uno spazio definito di stati. Tale processo è caratterizzato da “assenza di memoria”, nel senso che la distribuzione di probabilità dello stato successivo dipende solo dallo stato corrente e non dalla sequenza degli eventi che l’hanno preceduto. La dipendenza seriale è quindi esclusivamente tra periodi adiacenti (AIFIRM, ll principio contabile IFRS 9 in banca: la prospettiva del Risk Manager, dicembre 2016).
3. Esposizioni creditizie deteriorate
Con riferimento alle esposizioni creditizie deteriorate, le procedure tecnico -organizzative adottate dalla Società comprendono:
a) un controllo mensile del Credit Manager sull’interno portafoglio, al fine di verificare il pagamento puntuale delle singole rate, producendo un report che viene presentato all’AD; in particolare, a questa valutazione può seguire la revisione del merito di credito del cliente e, quindi, del rating assegnato in fase di istruttoria. Ipotesi di anomalia che possono generare una riclassificazione del merito creditizio possono essere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, causate dai seguenti motivi:
− 3 rate di ritardo in caso di periodicità mensile, anche non consecutive;
− 1 rata di ritardo in caso di periodicità trimestrale;
− 1 rata di ritardo in caso di periodicità semestrale;
− informazioni ricevute da fonti interne o esterne (banche dati) che rilevano tensioni.
Relativamente alla classificazione delle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 invita gli
intermediari a classificare le esposizioni in tre differenti categorie di rischio definite “stage”: 1, 2 e
3. Gli stage 1 e 2 rappresentano le posizioni “in bonis”. Nello specifico:
1. in stage 1 sono presenti le esposizioni in regolare ammortamento che non presentano fattori di rischio (interni o esterni) che facciano presumere un significativo aumento dello stesso;
2. in stage 2 sono invece presenti le esposizioni che, pur non rappresentando ancora una tipologia di deteriorato, non risultano in regolare ammortamento o sono da considerarsi maggiormente rischiose a causa di alcuni fattori di natura esterna/interna che giustificano tale maggiore rischiosità (c.d. crediti underperforming).
Lo sviluppo del modello di classificazione ha comportato l’individuazione di criteri con i quali identificare detta tipologia di esposizioni con riferimento sia alle nuove pratiche sottoscritte, s ia alle pratiche già nel portafoglio dell’intermediario. In particolare, le fattispecie identificate dalla Società sono le seguenti:
− scaduto oltre 30 giorni + 10 giorni = 40 giorni;
− esposizione sotto osservazione (c.d whatchlist).
I criteri individuati permettono alla Società di avvalersi sia di informazioni “interne” che “esterne” provenienti dalle banche dati (Centrale Rischi, Base Dati Centrale Rischi – BDCR Assilea, CRIF), interrogate dal Credit Manager per le esposizioni che presentino una maggiore rischiosità (c.d. whatchlist) con cadenza almeno semestrale. Sulla base delle risultanze ottenute, il Credit Manager effettua una valutazione circa il significativo aumento del rischio dell’esposizione in analisi e classifica quest’ultima in stage 1 piuttosto che in stage 2.
Lo stage 3 comprende le c.d. esposizioni deteriorate (scaduti deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze); per determinare se lo scaduto è da classificare come deteriorato la Società ha optato per l’approccio per “debitore”.
Relativamente al portafoglio già classificato “scaduto deteriorato” o “inadempienza probabile”, il Credit Manager analizza mensilmente l’elenco delle posizioni al fine di verificare le eventuali azioni poste in essere, per la regolarizzazione delle posizioni o, quantomeno, per evitare l’aggravarsi dello stato di anomalia. Ogni decisione in merito alle posizioni classificate in “scaduto deteriorato” viene assunta dal Credit Manager e gli eventuali rientri in bonis sono portati all’attenzione dell’AD; con riferimento alle posizioni classificate in “inadempienza probabile”, il Credit Manager ne propone il passaggio all’AD, il quale ne dispone il passaggio e gli eventuali rientri in bonis sono approvati da quest’ultimo.
Relativamente alle esposizioni dei clienti per i quali, dopo un attento esame di merito del Credit Manager (che le monitora mensilmente), siano state rilevate circostanze di dubbia solvibilità, anche se non ancora formalizzate in specifici provvedimenti, la loro classificazione a “sofferenza” è proposta dal Credit Manager all’AD che le porta, poi, all’attenzione del CDA al fine di deliberarne in merito. Gli eventuali rientri in bonis sono portati dall’AD all’attenzione del CDA che ne delibera il rientro.
b) le cessioni di credito, considerate come una delle possibili strategie da utilizzare per una gestione attiva del recupero, rivelandosi funzionale per quelle posizioni di cassa per cui:
1. siano già state esperiti in maniera non fruttuosa i tentativi di recupero;
2. non si ritenga conveniente la prosecuzione di procedure giudiziali o stragiudiziali;
3. non si ritenga di avere le specializzazioni necessarie per la gestione di specifiche situazioni.
In questi casi, la Società si rivolge al mercato di potenziali investitori, per individuare soluzioni volte alla collocazione di tali posizioni.
4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni
Si tratta di esposizioni a cui vengono applicate operazioni di ristrutturazione; la classificazione di esposizione oggetto di concessione rappresenta una “qualificazione” del credito e non un portafoglio a sé stante.
Le esposizioni oggetto di concessione si distinguono in:
1. esposizioni oggetto di concessioni deteriorate (non performing exposures with forbearance measures) che rappresentano un dettaglio, a seconda dei casi, delle sofferenze, delle inadempienze probabili, delle esposizioni scadute deteriorate;
2. altre esposizioni oggetto di concessioni (forborne performing exposures), che rappresentano un dettaglio delle esposizioni in bonis e scadute non deteriorate.
La valutazione circa la necessità di una concessione al cliente spetta al Credit Manager, il quale la porta a conoscenza dell’AD; la relativa delibera spetta, invece, nei limiti previsti dal regolamento del credito, all’AD o al CDA.