RELAZIONE RELATIVA ALLA SOLVIBILITÀ E ALLA CONDIZIONE FINANZIARIA
RELAZIONE RELATIVA ALLA SOLVIBILITÀ E ALLA CONDIZIONE FINANZIARIA
Esercizio 2022 SFCR
IMA ITALIA ASSISTANCE S.p.A.
SFCR – marzo 2023 1/56
23 marzo 2023
REDAZIONE E CONTROLLO | |||
E. XXXXXXX | Direttore Generale | X. XXXXXXXXX | Resp.Servizio Legale e Titolare interno della Funzione di Internal Audit |
X. XXXXXX | Chief Financial Officer | X. LENTISCO | Risk Manager |
X. XXXXXXX | Resp. Contabilità Generale e Xxxxxxxx | X. XXXXX | Funzione Attuariale |
R.M. DI XXXXXXX | Resp. Compliance e Titolare interno della Funzione Risk Management e Attuariale | ||
APPROVAZIONE | |||
Consiglio d’Amministrazione | |||
DESTINATARIO | |||
IVASS |
Indice
A. ATTIVITÀ’ E RISULTATI 4
A.1 ATTIVITÀ 4
A) DENOMINAZIONE E SEDE SOCIALE 4
B) COMPAGINE AZIONARIA 4
C) ORGANIGRAMMA SOCIETARIO 4
D) GRUPPO IMA ITALIA ASSISTANCE 5
E) SOCIETÀ CONTROLLATA 5
F) RAMI AUTORIZZATI 6
G) REVISORE ESTERNO 6
A.2 RISULTATI DI SOTTOSCRIZIONE 7
A.3 RISULTATI DI INVESTIMENTO 9
A.4 RISULTATI DI ALTRE ATTIVITÀ 10
A.5 ALTRE INFORMAZIONI 10
B. SISTEMA DI GOVERNANCE 12
B.1 INFORMAZIONI GENERALI SUL SISTEMA DI GOVERNANCE 12
A) STRUTTURA, RUOLO E RESPONSABILITÀ DELL’ORGANO AMMINISTRATIVO, COLLEGIO SINDACALE E ALTA DIREZIONE 12
B) POLITICA E PRATICHE RETRIBUTIVE 13
B.2 REQUISITI DI COMPETENZA E ONORABILITÀ 14
A) PREMESSE 14
B.3 SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI, COMPRESA LA VALUTAZIONE INTERNA DEL RISCHIO E DELLA SOLVIBILITÀ 14
A) STRATEGIE, PROCESSI E PROCEDURE DI IDENTIFICAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI 14
B) MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI 16
C) VALUTAZIONE PROSPETTICA DEI RISCHI 18
B.4 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 21
A) PREMESSE 21
B) L’AMBIENTE DI CONTROLLO 21
C) LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E DI MONITORAGGIO 22
D) L’INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE 23
B.5 FUNZIONE DI AUDIT INTERNO 23
A) PREMESSE 23
B) CARATTERISTICHE DELLA FUNZIONE 24
C) MODALITÀ, PIANO E REPORTING 25
B.6 FUNZIONE ATTUARIALE 28
A) PREMESSE 28
B) REQUISITI E COMPITI DELLA FUNZIONE ATTUARIALE 28
B.7 ESTERNALIZZAZIONE 29
A) PREMESSE 29
B) CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITÀ DA ESTERNALIZZARE 30
C) CRITERI PER LA QUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ COME ESSENZIALI O IMPORTANTI 31
D) CRITERI DI SELEZIONE DEGLI OUTSOURCER, SOTTO IL PROFILO DELLA PROFESSIONALITÀ, DELL’ONORABILITÀ E DELLA CAPACITÀ FINANZIARIA 31
E) ADOZIONE DI METODI PER LA VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLE PRESTAZIONI DELL’OUTSOURCER (SERVICE LEVEL AGREEMENT) E LA FREQUENZA DELLE STESSE 32
F) PIANI DI EMERGENZA DELL’IMPRESA E LE RELATIVE PROCEDURE, IVI INCLUSE LE STRATEGIE DI USCITA NEI CASI DI ESTERNALIZZAZIONI DI FUNZIONI E ATTIVITÀ ESSENZIALI O IMPORTANTI 33
G) CONTENUTO MINIMO DEGLI ACCORDI DI ESTERNALIZZAZIONE 34
H) RUOLI E COMPITI DEGLI ORGANI E DELLE FUNZIONI AZIENDALI IN MATERIA DI ESTERNALIZZAZIONI 34
B.8 ALTRE INFORMAZIONI 36
X. XXXXXXX XX XXXXXXX 00
X.0 XXXXXXX DI SOTTOSCRIZIONE 37
X.0 XXXXXXX XX XXXXXXX 00
X.0 XXXXXXX DI CREDITO 37
X.0 XXXXXXX XX XXXXXXXXX 00
X.0 XXXXXXX OPERATIVO 39
C.6 ALTRI RISCHI SOSTANZIALI 40
C.7 ALTRE INFORMAZIONI 40
D. VALUTAZIONE A FINI DI SOLVIBILITÀ 43
D.1 ATTIVITÀ 43
D.2 RISERVE TECNICHE 46
D.3 ALTRE PASSIVITÀ 49
D.4 METODI ALTERNATIVI DI VALUTAZIONE 51
D.5 ALTRE INFORMAZIONI 17.1.2015 L 12/290 GAZZETTA UFFICIALE DELL'UNIONE EUROPEA IT 51
E. GESTIONE DEL CAPITALE 52
E.1 FONDI PROPRI 52
E.2 REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITÀ E REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO 53
E.3 UTILIZZO DEL SOTTOMODULO DEL RISCHIO AZIONARIO BASATO SULLA DURATA NEL CALCOLO DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITÀ 56
E.4 DIFFERENZE TRA LA FORMULA STANDARD E IL MODELLO INTERNO UTILIZZATO 56
E.5 INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO E INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITÀ 56
E.6 ALTRE INFORMAZIONI 17.1.2015 L 12/291 GAZZETTA UFFICIALE DELL'UNIONE EUROPEA IT 56
A. Attivita’ e risultati
A.1 Attività
a) Denominazione e sede sociale
IMA Italia Assistance S.p.A. - Compagnia di assicurazione e riassicurazione - (“IMA Italia” o la “Capogruppo” o la “Società” o la “Compagnia”) ha la propria sede legale ed operativa in Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx 00, 00000 Xxxxx Xxx Xxxxxxxx (Xxxxxx). La stessa, soggetta all’attività di vigilanza dell’Ivass, è iscritta all’albo delle imprese d’assicurazione e riassicurazione n. 1.00114 ed è società capogruppo del Gruppo Assicurativo IMA Italia Assistance iscritto nell’Albo Gruppi n. 025.
Quest’ultimo, oltre alla Capogruppo, è composto da IMA Servizi S.c.a.r.l. che si configura come impresa strumentale dedicata alla gestione sinistri “ramo assistenza” ai sensi del Regolamento IVASS n.12/2008 e da IMACare S.r.l.- Società Benefit, impresa Strumentale entrata a far parte del Gruppo in data 29 aprile 2021.
b) Compagine Azionaria
Al 31 dicembre 2022, il Capitale sociale di IMA Italia è pari a € 3.856.985,00 interamente versato e così posseduto:
- Inter Mutuelles Assistance S.A. con sede legale a Niort (Francia), 000 xxxxxx xx Xxxxx: Azioni 33.534, capitale 3.856.410,00;
- Inter Mutuelles Assistance Services S.A.S. con sede legale a Niort (Francia), 000 xxxxxx xx Xxxxx: Azioni 5, capitale 575,00.
c) Organigramma societario
La struttura di governo societario di IMA Italia si basa sull’Assemblea dei Soci e sul sistema tradizionale di amministrazione e controllo (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale).
Di seguito viene esposto l’organigramma funzionale della Compagnia al 31 dicembre 2022:
d) Gruppo IMA Italia Assistance
IMA Italia è Capogruppo del Gruppo IMA Italia Assistance - iscritto all’Albo Gruppi IVASS al n. 025 in data 01.09.2008. Il Gruppo assicurativo include la società IMA Servizi S.c.a.r.l. (di seguito anche “IMA Servizi”, o la “controllata”, o “impresa strumentale”), e IMACare S.r.l. – Società Benefit (di seguito anche “IMACare”, o la “controllata”, o “impresa strumentale”). IMA Italia, al 31 dicembre 2022, controlla al 91% la società IMA SERVIZI
S.c.a r.l..
La Capogruppo IMA Italia assoggetta a direzione e coordinamento (artt. 2497 – 2497 - septies cod. civ.) la controllata IMACare di cui controlla il 60%.
e) Società Controllata
IMA Servizi S.c.a.r.l, svolge attività strumentale per la Capogruppo quale “Struttura Organizzativa” (ex Regolamento IVASS n. 12/2008). IMA Servizi S.c.a.r.l, mette anche a disposizione della Capogruppo alcuni uffici, strutture e strumenti informatici; tali attività sono regolate da appositi accordi stipulati tra le parti a normali condizioni di mercato.
Nell’ambito del processo di assistenza alla clientela IMA Italia ha conferito a IMA Servizi mandato a gestire e liquidare i sinistri evidenziati dalla clientela alla stessa Centrale Operativa, secondo quanto stabilito da Convenzione Regolamentare tra IMA Servizi S.c.a.r.l, ed i suoi Soci.
Si segnala altresì che, dal 14 settembre 2020, IMA Italia detiene una partecipazione del 60% nella società neocostituita IMACare s.r.l. – Società Benefit. La stessa, svolti e conclusi gli adempimenti richieste dalla regolamentazione Ivass, in data 29 aprile 2021 è entrata a far parte del Gruppo IMA Italia Assistance quale impresa strumentale.
f) Rami Autorizzati
La Società IMA Italia è attualmente autorizzata ad esercitare l’attività assicurativa limitatamente ai seguenti rami danni:
• Ramo 1 – Infortuni, limitatamente ad infortuni di volo e superficie in occasione di viaggi;
• Ramo 2 – Malattia, limitatamente al rimborso spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche occorse in viaggio;
• Ramo 7 - Merci Trasportate, limitatamente ai bagagli;
• Ramo 9 - Altri Danni ai Beni, limitatamente al furto bagaglio;
• Ramo 16 - Perdite Pecuniarie di Altro Genere (limitatamente al rischio di perdite pecuniarie dovute all’utilizzo di servizi di assistenza al veicolo ed alla copertura di garanzie per parti accessorie del veicolo);
• Ramo 17 – Tutela Legale;
• Ramo 18 - Assistenza.
Per quanto concerne invece l’attività riassicurativa, la stessa è inoltre autorizzata ai seguenti rami danni:
• Ramo 1 – Infortuni, limitatamente ad infortuni di volo e superficie in occasione di viaggi;
• Ramo 2 – Malattia, limitatamente al rimborso spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche;
• Ramo 3 – Corpi di veicoli terrestri, esclusi quelli ferroviari e limitatamente a guasti subiti da veicolo in genere;
• Ramo 7 - Merci Trasportate, limitatamente ai bagagli;
• Ramo 9 - Altri Danni ai Beni, limitatamente al furto di un bagaglio;
• Ramo 16 - Perdite Pecuniarie di Altro Genere;
• Ramo 18 - Assistenza.
g) Revisore Esterno
A partire dall’esercizio 2017 IMA Italia ha conferito il nuovo incarico per il periodo 2017-2025 (approvazione bilancio al 31 dicembre 2025) alla società di revisione Mazars Italia S.p.A., con sede legale in Xxx Xxxxxxx 0/0, 00000 – Xxxxxx.
A.2 Risultati di sottoscrizione
I risultati di sottoscrizione sono illustrati dettagliatamente nei templates S.05.01 (Premiums, claims and expenses by line of business) e S.05.02 (Premiums, claims and expenses by country) che forniscono rispettivamente una visione degli stessi per linea di business (LOB) e per Paese.
IMA Italia per l’esercizio oggetto della presente relazione ha suddiviso le informazioni in funzione della segmentazione per Line of Business adottata dalla Compagnia così come riportato nel template S.05.01 le cui informazioni sono state aggregate nel template S.05.02 nel Country Italia.
La sintesi dei risultati è la seguente:
Line of Business for: non-life insurance and reinsurance obligations (direct business and accepted proportional reinsurance) | ||||||||
Medical expense insurance | Income protection insurance | Marine, aviation and transport insurance | Legal expenses insurance | Assistance | Miscellaneous financial loss | Total | ||
C0010 | C0020 | C0060 | C0100 | C0110 | C0120 | C0200 | ||
Premiums written | ||||||||
Gross - Direct Business | R0110 | 2.983.904 | 152.523 | 1.238.388 | 17.420 | 8.274.462 | 5.001.635 | 17.668.333 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 209.109 | 93.071 | 18.508 | 0 | 37.057.529 | 58.721 | 37.436.938 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | |||||||
Reinsurers' share | R0140 | 238.738 | 12.452 | 0 | 1.809 | 0 | 0 | 252.999 |
Net | R0200 | 2.954.275 | 233.142 | 1.256.897 | 15.611 | 45.331.991 | 5.060.356 | 54.852.273 |
Premiums earned | ||||||||
Gross - Direct Business | R0210 | 2.913.930 | 154.393 | 1.211.097 | 13.629 | 8.467.356 | 4.480.965 | 17.241.370 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 164.455 | 89.125 | 13.587 | 0 | 35.857.096 | 55.021 | 36.179.283 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | |||||||
Reinsurers' share | R0240 | 238.738 | 12.452 | 0 | 1.809 | 0 | 0 | 252.999 |
Net | R0300 | 2.839.646 | 231.065 | 1.224.684 | 11.820 | 44.324.452 | 4.535.986 | 53.167.653 |
Claims incurred | ||||||||
Gross - Direct Business | R0310 | 1.485.885 | 0 | 126.928 | 0 | 2.426.090 | 5.171.110 | 9.210.012 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 8.038 | 0 | 1.410 | 0 | 20.804.877 | -1.602 | 20.812.723 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | |||||||
Reinsurers' share | R0340 | 77.848 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 77.848 |
Net | R0400 | 1.416.076 | 0 | 128.337 | 0 | 23.230.967 | 5.169.507 | 29.944.888 |
Changes in other technical provisions | ||||||||
Gross - Direct Business | R0410 | |||||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | |||||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0430 | |||||||
Reinsurers' share | R0440 | |||||||
Net | R0500 | |||||||
Expenses incurred | R0550 | 1.662.870 | 67.771 | 584.636 | 10.341 | 11.860.660 | 2.879.489 | 17.065.768 |
Administrative expenses | ||||||||
Gross - Direct Business | R0610 | 81.265 | 4.154 | 33.727 | 474 | 225.351 | 136.217 | 481.189 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0620 | 5.695 | 2.535 | 504 | 0 | 1.009.245 | 1.599 | 1.019.578 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0630 | |||||||
Reinsurers' share | R0640 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Net | R0700 | 86.960 | 6.689 | 34.231 | 474 | 1.234.597 | 137.817 | 1.500.767 |
Investment management expenses | ||||||||
Gross - Direct Business | R0710 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0720 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0730 | |||||||
Reinsurers' share | R0740 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Net | R0800 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Claims management expenses | ||||||||
Gross - Direct Business | R0810 | 262.862 | 0 | 3.663 | 0 | 473.150 | 655.049 | 1.394.724 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0820 | 10.164 | 0 | 2.236 | 0 | 5.761.735 | 355 | 5.774.490 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0830 | |||||||
Reinsurers' share | R0840 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Net | R0900 | 273.026 | 0 | 5.899 | 0 | 6.234.885 | 655.405 | 7.169.214 |
Acquisition expenses | ||||||||
Gross - Direct Business | R0910 | 1.296.963 | 58.447 | 543.982 | 9.866 | 3.341.786 | 2.084.605 | 7.335.649 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0920 | 5.922 | 2.636 | 524 | 0 | 1.049.393 | 1.663 | 1.060.137 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0930 | |||||||
Reinsurers' share | R0940 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Net | R1000 | 1.302.885 | 61.083 | 544.506 | 9.866 | 4.391.179 | 2.086.268 | 8.395.786 |
Overhead expenses | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Gross - Direct Business | R1010 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R1020 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R1030 | |||||||
Reinsurers' share | R1040 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Net | R1100 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Other expenses | R1200 | 3.072.234 | ||||||
Total expenses | R1300 | 20.138.002 |
Di seguito, vengono messi a confronto i risultati della sottoscrizione dell’esercizio di cui alla presente relazione con i risultati dell’esercizio precedente.
Premiums written | |||
Gross - Direct Business | R0110 | 17.668.333 | 13.180.917 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 37.436.938 | 33.988.215 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0140 | 252.999 | 38.065 |
Net | R0200 | 54.852.273 | 47.131.068 |
Premiums earned | |||
Gross - Direct Business | R0210 | 17.241.370 | 12.224.552 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 36.179.283 | 33.127.470 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0240 | 252.999 | 38.065 |
Net | R0300 | 53.167.653 | 45.313.957 |
Claims incurred | |||
Gross - Direct Business | R0310 | 9.210.012 | 3.531.519 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 20.812.723 | 16.271.219 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0340 | 77.848 | 53.317 |
Net | R0400 | 29.944.888 | 19.749.420 |
Changes in other technical provisions | |||
Gross - Direct Business | R0410 | 0 | 0 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | 0 | 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0430 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0440 | 0 | 0 |
Net | R0500 | 0 | 0 |
Expenses incurred | R0550 | 17.065.768 | 16.246.339 |
Administrative expenses | |||
Gross - Direct Business | R0610 | 481.189 | 688.019 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0620 | 1.019.578 | 725.132 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0630 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0640 | 0 | 0 |
Net | R0700 | 1.500.767 | 1.413.151 |
Investment management expenses | |||
Gross - Direct Business | R0710 | 0 | 0 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0720 | 0 | 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0730 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0740 | 0 | 0 |
Net | R0800 | 0 | 0 |
Claims management expenses | |||
Gross - Direct Business | R0810 | 1.394.724 | 815.882 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0820 | 5.774.490 | 5.566.813 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0830 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0840 | 0 | 0 |
Net | R0900 | 7.169.214 | 6.382.695 |
Acquisition expenses | |||
Gross - Direct Business | R0910 | 7.335.649 | 7.746.799 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0920 | 1.060.137 | 703.694 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0930 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R0940 | 0 | 0 |
Net | R1000 | 8.395.786 | 8.450.493 |
Overhead expenses | |||
Gross - Direct Business | R1010 | 0 | 0 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R1020 | 0 | 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R1030 | 0 | 0 |
Reinsurers' share | R1040 | 0 | 0 |
Net | R1100 | 0 | 0 |
Other expenses | R1200 | 3.072.234 | 6.465.491 |
Total expenses | R1300 | 20.138.002 | 22.711.830 |
Esercizio 2022 Esercizio 2021
A.3 Risultati di investimento
I risultati di investimento sono illustrati dettagliatamente nel template S.09.01 (Income/gains and losses in the period, Allegato C) che fornisce una sintesi dei risultati finanziari per suddivisi per classe di attività.
La sintesi dei risultati è la seguente:
Asset category | Portfolio | Asset held in unit-linked and index-linked contracts | Dividends | Interest | Rent | Net gains and losses | Unrealised gains and losses |
C0040 | C0050 | C0060 | C0070 | C0080 | C0090 | C0100 | C0110 |
3 - Equity | 2 - Non-life | 2 - Neither unit-linked nor index-linked | 801 | 0 | 328 | ||
1 - Government bonds | 2 - Non-life | 2 - Neither unit-linked nor index-linked | 894.649 | -1.058.537 | -5.600.946 | ||
2 - Corporate bonds | 2 - Non-life | 2 - Neither unit-linked nor index-linked | 19.687 | 0 | -28.971 | ||
7 - Cash and deposits | 2 - Non-life | 2 - Neither unit-linked nor index-linked | 0 | 0 | 0 |
Di seguito, vengono messi a confronto i risultati della sottoscrizione dell’esercizio di cui alla presente relazione con i risultati dell’esercizio precedente.
Esercizio 2022 Esercizio 2021 | |
Asset category Dividends | |
3 - Equity | 801 240 |
1 - Government bonds | 0 0 |
2 - Corporate bonds | 0 0 |
7 - Cash and deposits | 0 0 |
Esercizio 2022 Esercizio 2021 | |
Asset category Interest | |
3 - Equity | 0 0 |
1 - Government bonds | 894.649 383.404 |
2 - Corporate bonds | 19.687 20.438 |
7 - Cash and deposits | 0 0 |
Esercizio 2022 Esercizio 2021 | |
Asset category Net gains and losses | |
3 - Equity | 0 0 |
1 - Government bonds | -1.058.537 0 |
2 - Corporate bonds | 0 0 |
7 - Cash and deposits | 0 0 |
Esercizio 2022 Esercizio 2021 | |
Asset category Unrealised gains and losses | |
3 - Equity | 328 5.996 |
1 - Government bonds | -5.600.946 -1.496.318 |
2 - Corporate bonds | -28.971 -10.680 |
7 - Cash and deposits | 0 0 |
A.4 Risultati di altre attività
Si precisa che nell’esercizio di cui alla presente relazione IMA Italia non ha ricavi e costi sostanziali diversi dai ricavi e dai costi di sottoscrizione o di investimento.
La compagnia non ha stipulato alcun contratto di leasing.
A.5 Altre informazioni
Con evidenza il 2022 è stato caratterizzato dalla guerra Russia- Ucraina con particolare riferimento alla conseguente crisi energetica, alle sanzioni imposte alla Federazione Russa da parte dell’Unione Europea.
Va inoltre segnalato che nel 2022 le carenze nelle filiere di componenti automotive, determinate inizialmente dalla crisi pandemica covid 19 si sono confermate causando difficoltà per le flotte veicoli quali quelle delle società autonoleggio e per i tempi di approvvigionamento dei ricambi, a fronte di una crescente ripresa degli spostamenti con autoveicoli con il seguito di aumento della sinistralità.
Più in generale la ripresa dei viaggi ha fatto crescere la raccolta premi sui prodotti Travel
Inoltre, si evidenzia che dall’esercizio 2020 l’Istituto di Vigilanza ha richiesto al mercato assicurativo specifiche e sistematiche informazioni sul livello di solvibilità. Anche con la recente comunicazione dell’Ivass del 2 febbraio 2022, si è ricordato che il Decreto Legge 24 dicembre 2021, n. 221 ha prorogato sino al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Lo stesso Istituto di Vigilanza ha riferito che la proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 suggeriscono di mantenere alti i livelli di attenzione e di continuare, in tale ottica, l’acquisizione dei flussi informativi relativi alla situazione di solvibilità delle imprese e dei gruppi, secondo le specifiche attualmente in uso ed almeno sino al termine del suddetto stato di emergenza.
Si è pertanto continuato a fornire, facendo anche ricorso a semplificazioni e processi di stima, un aggiornamento periodico dei dati di solvibilità. Il monitoraggio mensile fornito ha portato ad evidenziare una solida posizione di capitale della Compagnia al di sopra delle soglie di tolleranza normative e di gruppo.
Si è continuato altresì, come richiesto dall’Istituto di Vigilanza a fornire un monitoraggio periodico, in questo caso trimestrale, sull’evoluzione della liquidità. Dall’invio periodico non sono emerse situazioni problematiche.
Si precisa infine che nel primo semestre 2022, in data 21 marzo 2022, si è compiuto il processo di uscita di Società Cattolica di Assicurazione S.p.A. dal Gruppo IMA ITALIA ASSISTANCE, comportando i seguenti mutamenti della compagine sociale:
- della Società IMA Italia Assistance S.p.A.,il trasferimento al socio Inter Mutuelles Assistance S.A. di tutte le azioni detenute da Cattolica nella Società (35%); e
- di IMA Servizi S.c.a.r.l.,il trasferimento alla Società IMA Italia Assistance S.p.A. delle quote detenute da Cattolica, Cattolica Services S.c.p.A, BCC Assicurazioni S.p.A., Vera Assicurazioni S.p.A. e Tua Assicurazioni S.p.A. (società del Gruppo Cattolica) e rappresentative del 10% del capitale sociale a IMA Italia Assistance S.p.A..
A tal riguardo, relativamente agli impatti sul business della Compagnia si evidenzia che nell’ambito delle proiezioni dati si è considerato altresì il momento in cui terminerà il prosieguo dell’attività come previsto nel framework agreement sottoscritto dalle parti e alla base della Partnership strategica.
B. SISTEMA DI GOVERNANCE
B.1 Informazioni generali sul sistema di governance
La Società in ottemperanza al Regolamento Ivass n.38/2018 si è dotata di tutte le Politiche Aziendali e dei relativi aggiornamenti ivi previsti. Inoltre, la stessa ha svolto l’autovalutazione richiesta dall’IVASS nella Lettera al Mercato del 5 luglio 2018: “Orientamenti IVASS sull’applicazione del principio di proporzionalità nel sistema di governo societario delle imprese di assicurazione e riassicurazione e dei gruppi”. Al riguardo l’Organo Amministrativo ha ritenuto che la Società rientri nell’ambito dei requisiti del regime semplificato ed ha provveduto a nominare un Consigliere privo di deleghe, che ha monitorato l’adeguatezza ed il corretto funzionamento del sistema di gestione dei rischi e riferendone le risultanze all’Organo Amministrativo con la sua relazione annuale. Tale autovalutazione, riguardo la quale l’Ivass non ha formulato osservazioni, è stata altresì confermata in sede di Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2021.
a) Struttura, ruolo e responsabilità dell’Organo Amministrativo, Collegio Sindacale e Alta Direzione
Il Consiglio di Amministrazione in carica è composto dal Presidente, dall’Amministratore Delegato e da due Amministratori.
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall’Assemblea del 28.04.2022, successivamente poi, a fronte delle dimissioni per pensionamento di due amministratori, il Consiglio, in data 20 dicembre 2022, ha nominato un amministratore per cooptazione. Inoltre si ricorda che, seppur il Regolamento n. 38 preveda la costituzione del “Comitato per il controllo interno e i rischi” (art. 6, comma 1), del Comitato remunerazioni (art.43), l’Organo Amministrativo della Società, considerate le dimensioni, la portata e la complessità dell’attività dell’impresa e dei relativi rischi inerenti, non ha ravvisato la necessità di istituire appositi Comitati.
La Società ha inviato all’IVASS le autodichiarazioni sul possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza in capo a ciascuno degli amministratori e l’assenza di cariche incompatibili con il c.d. divieto di “interlocking”.
I membri del Consiglio di Amministrazione valutano la propria competenza professionale in relazione all’orientamento del business e alla complessità dei rischi aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che “la composizione dell’organo amministrativo, diversificata in virtù delle varie professionalità degli amministratori, e il funzionamento dell’organo amministrativo risultano adeguati rispetto alle esigenze gestionali e organizzative della Società e, conseguentemente, stante anche le dimensioni aziendali, non sono attualmente richieste ulteriori specifiche azioni da porre in essere”.
Il Consiglio di Amministrazione è investito a livello collegiale dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società senza limitazione alcuna, esclusi soltanto quelli che la legge inderogabilmente riserva all’Assemblea dei soci.
Il Consiglio può altresì nominare procuratori speciali per il compimento di atti o di determinate categorie di atti, o per la stipulazione di particolari negozi giuridici, determinando i poteri dei medesimi procuratori.
Secondo le previsioni statutarie non è stato definito un numero minimo di riunioni consiliari annue, ma il Consiglio si riunisce quando il Presidente lo ritiene opportuno, salva la previsione di riceverne richiesta da almeno due Amministratori.
In linea con quanto previsto dallo Statuto, le riunioni consiliari si possono tenere in Italia od in altre Nazioni Europee.
Il Collegio Sindacale è composto dal Presidente, da due Sindaci effettivi e da due Sindaci supplenti.
L’Alta Direzione è composta dal Presidente, dall’Amministratore Delegato e dal Direttore Generale della Società.
b) Politica e pratiche retributive
Al 31.12.2022 risulta vigente la Politica di remunerazione definita dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022 e approvata dall’Assemblea il 28 aprile 2022 alla quale si rimanda. In sintesi, riportando i principali aspetti:
• gli Amministratori delle società del Gruppo IMA Italia percepiscono un compenso simbolico forfettario a titolo di emolumento e rimborso spese per lo svolgimento delle proprie funzioni. L’entità simbolica di tale compenso, si giustifica in virtù delle posizioni ricoperte e adeguatamente remunerate dai singoli Amministratori all’interno delle singole società di appartenenza. Ai componenti del Collegio Sindacale non sono riconosciuti compensi variabili collegati a risultati o a strumenti finanziari. Il compenso annuo spettante al singolo è calcolato di norma sulla base delle tariffe professionali vigenti. L’assemblea può in sede di nomina prevedere dei compensi diversi che comunque non prevedano componenti variabili. E’ previsto il riconoscimento occasionale e solo per talune funzioni di una componente variabile di breve periodo della remunerazione sulla base dei risultati conseguiti dalla funzione stessa e dall’unità produttiva di appartenenza. Tale componente, che non ha comunque impatto apprezzabile sul profilo di rischio dell’impresa, non può superare di norma il 20% della remunerazione annuale lorda della funzione. Il Consiglio d’Amministrazione può derogare a tale percentuale fino a un tetto massimo del 30%. Tali percentuali garantiscono un corretto bilanciamento tra la parte di remunerazione fissa e quella variabile. In ogni caso la componente fissa è sufficiente a remunerare la prestazione nel caso in cui la componente variabile della remunerazione non venga erogata a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.
• gli obiettivi secondo i quali tali percentuali sono riconosciute sono oggettivi e misurabili oltre che formalizzati di anno in anno. Tali obiettivi sono legati sia alla performance individuale che a quella globale del servizio di appartenenza e sono obiettivi quantitativi (economici, in termini di raggiungimento del target di indicatori o di completamento di progetti) e qualitativi (valutazione della performance da parte del superiore diretto).
• Le remunerazioni non sono mai basate su strumenti finanziari. Quale personale rilevante la Compagnia individua le seguenti figure:
o Direttore Generale;
o Titolari delle funzioni fondamentali;
o Personale con qualifica dirigenziale facente parte dell’Alta Direzione.
Con riferimento al personale rilevante, qualora sia prevista una componente variabile della retribuzione, la stessa è composta da una componente variabile di breve periodo e da una componente variabile significativa di lungo periodo, correlata alla realizzazione del Piano Industriale, la cui quantificazione è
rimessa al Consiglio d’Amministrazione fino a un massimo del 40% della remunerazione annuale lorda per ciascun anno di durata del piano.
• i Titolari delle funzioni fondamentali di norma non ricevono remunerazioni con componente variabile. Il Consiglio di Amministrazione può attribuire una componente variabile con le limitazioni quantitative sopra descritte, definendone gli obiettivi e la successiva valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, nel rispetto della normativa vigente.
B.2 Requisiti di competenza e onorabilità
a) Premesse
La Compagnia ha adottato una Politica in materia di requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza che si rivolge ai soggetti preposti alle Funzioni di Amministrazione, di Direzione e di Controllo nonché ai Responsabili delle Funzioni di Risk Management, Compliance, Revisione Interna e Attuariale o, in caso di esternalizzazione di queste ultime all’interno o all’esterno del Gruppo, rispettivamente, ai referenti interni o ai soggetti responsabili delle attività di controllo delle attività esternalizzate di cui all’art.33, comma 3 del Regolamento Ivass n.38/2018. In particolare, la stessa si applica ai:
• membri del Consiglio di Amministrazione;
• membri del Collegio Sindacale;
• membri dell’ Alta Direzione;
• responsabili delle Funzioni di controllo;
• membri dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;
• responsabili incaricati del controllo delle Funzioni esternalizzate.
B.3 Sistema di gestione dei rischi, compresa la valutazione interna del rischio e della solvibilità
a) Strategie, processi e procedure di identificazione e gestione dei rischi
IMA Italia, in conformità alla normativa vigente, si è dotata di un sistema di gestione dei rischi che include le strategie, i processi e le procedure necessarie per individuare, misurare, valutare, monitorare, gestire e segnalare su base continuativa i rischi attuali e prospettici, a livello individuale e aggregato, cui la Società è o potrebbe essere esposta.
In base al principio di proporzionalità, richiamato dalla normativa vigente, un adeguato sistema di gestione dei rischi deve essere proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dell’attività esercitata, che consenta l’identificazione, la valutazione anche prospettica ed il controllo dei rischi, con particolare attenzione a quelli maggiormente significativi. Nel caso, devono essere intesi quali significativi i rischi le cui conseguenze possono minacciare la solvibilità della Società o costituire un serio ostacolo alla realizzazione degli obiettivi aziendali.
A riguardo, nello specifico, la Compagnia si è dotata di specifica Politica di Gestione dei Rischi che è stata sottoposta all’approvazione del Consiglio di Amministrazione ed è soggetta a riesame almeno una volta all’anno, al fine di assicurarne l’adeguatezza rispetto ad eventuali variazioni significative nell’attività della Società.
La Politica individua le strategie e gli obiettivi, i ruoli e le responsabilità delle Funzioni Aziendali coinvolte, le modalità di analisi, di controllo e di misurazione.
Con riguardo alla Funzione di Gestione del Rischio, IMA Italia ha identificato all’interno del documento sui Principi generali del Sistema di Control Governance delle Funzioni di Controllo Interno gli aspetti riguardanti la nomina, il ruolo, le attività e l’informativa verso i vertici aziendali.
La gestione dei rischi in IMA Italia coinvolge, con diversi ruoli, il Collegio Sindacale, le Funzioni di Controllo, il personale della Società, la Direzione Generale ed il Consiglio di Amministrazione; a questo ultimo è attribuita la responsabilità ultima della definizione del processo di gestione dei rischi mediante la predisposizione di idonee regole di governo societario e di adeguati meccanismi di gestione e controllo.
Conformemente poi a quanto previsto dalla normativa IVASS, la Società si è dotata di un’idonea organizzazione amministrativa e contabile e di un adeguato sistema dei controlli interni, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi aziendali, attuali e prospettici, inerenti all’attività dell’impresa. I presidi relativi al sistema di gestione dei rischi devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale, anche secondo una visione prospettica ed in considerazione della salvaguardia del patrimonio.
Il sistema di gestione dei rischi di IMA Italia ha l’obiettivo di consentire un’efficace identificazione, valutazione e gestione delle diverse tipologie di rischio cui l’impresa è esposta nell’esercizio della propria attività. Il processo, governato dall’Organo Amministrativo e dal Management, coinvolge tutto il personale dell’azienda, per una virtuosa gestione del rischio finalizzata ad individuare gli eventi potenziali che possono influenzare l’operatività dell’azienda, a mantenere il rischio entro limiti tollerati dall’impresa, nonché a fornire ragionevole assicurazione riguardo al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il sistema di gestione dei rischi della Società risponde ai seguenti principi:
- definizione delle strategie, delle politiche, dei limiti operativi, dei criteri e delle metodologie da parte del Consiglio di Amministrazione;
- responsabilizzazione e delega verso le funzioni aziendali coinvolte;
- indipendenza della Funzione di Risk Management dalle unità operative e dalle altre funzioni preposte al controllo;
- trasparenza e coerenza nell’approccio metodologico;
- completezza delle tipologie di rischi gestititi e valutati, tenendo comunque conto dei criteri di proporzionalità;
- tempestività e continuità nelle fasi di identificazione, misurazione, mitigazione e controllo del rischio;
- tracciabilità e documentabilità delle attività realizzate;
- proporzionalità del sistema alla natura, dimensione e complessità aziendale.
IMA Italia, tenendo conto dei suddetti principi, persegue i seguenti obiettivi di carattere generale:
- supportare il processo di definizione delle scelte strategiche;
- migliorare il processo di gestione del rischio;
- introdurre un processo efficiente di analisi e misurazione dei rischi;
- ottimizzare le politiche di mitigazione e di trasferimento del rischio e le scelte di allocazione del capitale;
- incrementare il livello di conoscenza e consapevolezza sulle diverse tipologie di rischio;
- diffondere la cultura di gestione del rischio all’interno della Compagnia;
- assicurare la conformità alle leggi, ai regolamenti e alle politiche interne e del Gruppo internazionale di appartenenza.
In conformità a quanto previsto dalla Regolamentazione, l’analisi delle diverse tipologie di rischi è attuata mediante una “valutazione qualitativa” e, per alcuni specifici rischi, condotta anche sotto il profilo quantitativo, utilizzando metodologie di misurazione dell’esposizione al rischio.
In particolare, per i seguenti rischi è previsto un approccio di tipo quantitativo:
- rischio di assunzione;
- rischio di riservazione;
- rischio di mercato;
- rischio di credito;
- rischio di liquidità.
Per il rischio operativo è previsto un approccio di tipo quali-quantitativo, mentre per i restanti rischi è prevista una valutazione di tipo qualitativo:
- rischio legato all’appartenenza al gruppo;
- rischio di non conformità alle norme;
- rischio reputazionale.
b) Modalità di attuazione del sistema di gestione dei rischi
La gestione dei rischi si svolge attraverso le seguenti fasi:
- identificazione dei rischi significativi, intesi come eventi seriamente incidenti sulla solvibilità della Società e sul perseguimento della strategia, ovvero sul conseguimento degli obiettivi;
- misurazione, che avviene attraverso l’utilizzo congiunto di più metodologie e si sostanzia nella misurazione dell’incidenza di un evento, attuale o potenziale, sul conseguimento degli obiettivi;
- mitigazione, intesa come risposta al rischio, tramite la valutazione e lo sviluppo delle risposte ai rischi stessi da parte del Management;
- monitoraggio, dal quale deriva la proposta di azioni correttive e l’attività di reporting, reporting
direzionale e reporting gestionale indirizzato alle competenti funzioni aziendali.
L’identificazione e l’analisi dei rischi prevede l’adozione della mappatura secondo la metodologia Top Down per identificare e qualificare i rischi principali sotto un profilo attuale e prospettico.
La mappatura viene svolta anche secondo la metodologia Bottom Up per identificare e qualificare i rischi a partire dai processi/attività dell’impresa e si basa sulle seguenti metodologie:
- gestione degli eventi di perdita attraverso un processo di raccolta organizzata dei dati degli incidenti operativi (perlopiù IT), l’analisi delle loro cause e l’adozione di misure correttive;
- il risk self assessment che rappresenta un processo autodiagnostico per l’identificazione e la misurazione dell’esposizione al rischio in chiave prospettica, con una stima della severity.
Nell’ambito degli strumenti interni di gestione del rischio, gli stress test sono tecniche quantitative con le quali la Società valuta il grado di vulnerabilità su eventi plausibili.
Al riguardo, la Funzione di Risk Management effettua, in collaborazione con il Servizio Contabilità Generale e Xxxxxxxx, delle analisi prospettiche, qualitative e quantitative, anche attraverso prove di stress test, in relazione alla natura dei rischi ritenuti più rilevanti per l’operatività della Società. Al termine delle prove di stress, il Risk Management predispone opportuni flussi informativi verso l’Alta Direzione e il Consiglio di Amministrazione.
I ruoli e le responsabilità nel processo di attuazione del sistema di gestione dei rischi sono attribuiti come di seguito descritto:
Consiglio di Amministrazione
- è responsabile dell’approvazione della Politica di Gestione dei Rischi, all’interno della quale sono definite le linee guida e le politiche di identificazione, misurazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi maggiormente significativi, in coerenza con il livello di tolleranza al rischio dell’impresa;
- è inoltre responsabile della definizione della propensione al rischio (Risk Appetite), che rivede almeno una volta l’anno;
- approva i piani di emergenza (c.d. Contingency Plan) al fine di garantire la regolarità e continuità aziendale.
L’Alta Direzione
- è responsabile dell’attuazione della Politica di Gestione dei Rischi e delle politiche di valutazione, anche prospettica, fissate dal Consiglio di Amministrazione;
- con il contributo della Funzione di Risk Management, assicura la definizione di limiti operativi e la tempestiva verifica dei limiti medesimi, nonché il monitoraggio delle esposizioni ai rischi e il rispetto dei livelli di tolleranza;
- cura il mantenimento della funzionalità e dell’adeguatezza complessiva dell’assetto organizzativo del Sistema di Risk Management;
- attua, tenuto conto degli obiettivi strategici ed in coerenza con la Politica di Gestione dei Rischi, le politiche di sottoscrizione, di riservazione, di riassicurazione e di altre tecniche di mitigazione del rischio nonché di gestione del rischio operativo.
La Funzione di Risk Management
Fa parte del Sistema di Control Governance definito dalla Società e si colloca nell’ambito dei controlli di Secondo Livello, con l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione e valutazione dei rischi, di individuare idonee procedure per la prevenzione dei rischi rilevanti e proporne l’adozione.
Il Responsabile della Funzione deve presentare all’Organo Amministrativo, una volta all’anno, un piano di attività che ha lo scopo di definire un quadro operativo di riferimento per l’analisi e la gestione dei rischi che si intende svolgere nel corso dell’anno.
Il Responsabile della Funzione predispone, almeno una volta all’anno, valutazioni effettuate, sui risultati emersi e sulle criticità riscontrate, e dando conto in una relazione al Consiglio di Amministrazione sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di gestione dei rischi, delle metodologie e dei modelli utilizzati per il presidio dei rischi stessi, sull’attività svolta, sullo stato di implementazione dei relativi interventi migliorativi, qualora effettuati.
I Risk Owners
- sono i soggetti identificati quali responsabili del governo di ciascun rischio significativo;
- collaborano con la Funzione di Risk Management nelle attività di identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi di propria competenza;
- segnalano eventuali incidenti ed eventi di perdita, anche potenziale; garantiscono l’attuazione dei piani di mitigazione.
L’Internal Audit
Verifica periodicamente il sistema di gestione dei rischi della Compagnia, al fine di verificarne l’efficacia e la conformità con i requisiti normativi.
c) Valutazione prospettica dei rischi
In conformità ai principi ORSA, l’impresa ha adeguato il calcolo del SCR alle proprie caratteristiche tenendo conto dei rischi ritenuti significativi.
Per effettuare ciò, la Società ha mappato i propri rischi e verificato che ciascuna tipologia di rischio individuata sia stata presa in considerazione secondo quanto previsto nel pilastro 1. La valutazione attuale e prospettica dei rischi è effettuata secondo i principi che regolano il processo ORSA.
Il sistema Solvency 2 richiede un approccio forward-looking mediante il ricorso a valutazioni sui rischi e sul capitale anche di tipo prospettico, in considerazione dei possibili sviluppi dell’attività della Società, e tenuto conto del principio di proporzionalità:
- identificazione dei principali rischi cui la Società è esposta, da assoggettare ad analisi complementari, tra cui stress test;
- valutazione del fabbisogno complessivo di solvibilità in una prospettiva di medio-lungo termine;
- collegamento tra profilo di rischio e fabbisogno complessivo di solvibilità;
- relazione sulla valutazione prospettica del profilo di rischio.
Le tipologie di rischi aziendali sono state oggetto di valutazione quantitativa per il calcolo dell’SCR come previsto dalla Direttiva Solvency 2.
Nel 2022 la Compagnia ha approvato il Documento di “Definizione del Risk Appetite, della Soglia di Tolleranza e dei Limiti Operativi” che stabilisce gli obiettivi di rischio/rendimento che la Compagnia intende raggiungere ed i conseguenti limiti operativi, nell’ambito del Risk Appetite Framework definito dal Gruppo IMA.
L’aggiornamento della mappatura dei rischi viene comunque effettuato almeno con cadenza annuale e ogni qualvolta sopravvengano modifiche ai profili di rischio.
Il processo ORSA applicato si configura come un processo interattivo di continua integrazione tra la gestione del rischio, il patrimonio e l’ambito decisionale strategico così come illustrato nello schema di processo Top Down di gestione strategica dei rischi applicati a IMA Italia:
I soggetti coinvolti nel processo ORSA sono:
Soggetto Ruolo e responsabilità
Consiglio di Amministrazione | - Approvazione della politica e definizione del Risk Appetite; - Delibera relativa al rapporto ORSA; |
Direttore Generale e Vice- Direttore Generale | - Coordinamento delle funzioni coinvolte; - Predisposizione e presentazione del rapporto ORSA al Consiglio di Amministrazione con il supporto delle Funzioni Aziendali coinvolte; |
Soggetto Ruolo e responsabilità
CFO e Responsabile amministrativo Risk Management Funzione attuariale Funzione Compliance | - Predisposizione dei prospetti contabili propedeutici alla valutazione attuale e prospettica dei rischi e del fabbisogno complessivo di capitale; - Supporto alla Funzione di Risk Management per la stima dei componenti attuali e prospettici dell’SCR; - Supporto alla Funzione di Risk Management per la stima dei componenti attuali e prospettici dell’SCR in scenari di stress. |
- Valutazione attuale e prospettica dei rischi; - Esecuzione degli stress test; - Supporto nella predisposizione del rapporto ORSA. | |
- Supporto nella predisposizione del rapporto ORSA. | |
- Supporto nella predisposizione del rapporto ORSA. |
B.4 Sistema di controllo interno
a) Premesse
Nel Luglio 2018 è stato emanato il Regolamento Ivass n.38 attinente le disposizioni sul Sistema di Governo Societario delle Compagnie di Assiscurazione, che ha abrogato il precedente Regolamento n.20/2008 e che ha trovato ormai piena attuazione.
Il sistema di controllo interno è l’insieme delle regole, procedure e strutture organizzative volte ad assicurare, con un ragionevole margine di sicurezza, il corretto funzionamento ed il buon andamento dell’impresa ed a garantire il conseguimento dei seguenti obiettivi:
✓ efficienza della gestione societaria ed imprenditoriale;
✓ efficienza ed efficacia dei processi aziendali;
✓ adeguato controllo dei rischi;
✓ attendibilità ed integrità delle informazioni contabili e gestionali;
✓ salvaguardia dell’integrità aziendale, anche al fine di prevenire frodi a danno della Società;
✓ conformità dell’attività dell’impresa alla normativa vigente, alle direttive e alle procedure aziendali.
Il sistema di controllo interno costituisce un elemento essenziale della Corporate Governance aziendale di IMA Italia in quanto ha l’obiettivo di fornire adeguata tutela a tutti i soggetti che interagiscono a vario titolo con la Compagnia.
Per tale ragione, il Consiglio di Amministrazione di IMA Italia ha ritenuto conforme implementare un modello di Governo e controllo societario basato su principi e regole che consentano alla Società di recepire quanto previsto nel Regolamento Ivass n.38/2018 aggiornando e/o predisponendo tra l’altro i seguenti documenti:
• Data Governance e Cyber Security (Che include il Data Quality);
• Principi generali del Sistema di Control Governance delle Funzioni di Controllo Interno;
• Politica di esternalizzazione;
• Politica per l’informativa al pubblico;
• Politica degli investimenti;
• Politica in materia di requisiti di onorabilità e professionalità e indipendenza;
• Linee guida in materia di riassicurazione passiva;
• Politica valutazione delle attività e passività diverse dalle riserve tecniche;
• Politica di gestione dei rischi;
• Politica di gestione del capitale;
• Politiche di remunerazioni.
b) L’ambiente di controllo
Il sistema di controllo interno è basato su un ambiente di controllo che ha, come termini di riferimento aziendale, la documentazione continuamente prodotta ed aggiornata dall’azienda stessa per definire le regole di comportamento e di lavoro, la ripartizione dei compiti e delle responsabilità, gli obiettivi e le metodologie di valutazione delle attività.
Costituiscono, quindi, termini di riferimento per il sistema di controllo interno della Società:
✓ l’integrità ed il corretto comportamento;
✓ l’adozione del Codice etico e di comportamento aziendale;
✓ le disposizioni organizzative e le procedure aziendali esistenti;
✓ l’attento controllo sul sistema delle deleghe;
✓ il continuo coinvolgimento dell’Alta Direzione nei fatti aziendali anche operativi;
✓ il sistema amministrativo, contabile, finanziario e di reporting della Società;
✓ il continuo scambio di informazioni tra i diversi Soggetti: Alta Direzione, Internal Auditing, Compliance, Risk Management, Funzione Attuariale, Collegio Sindacale, Società di Revisione ed il Consiglio di Amministrazione (periodicamente informato da parte della Direzione Aziendale).
In particolare, la struttura aziendale, conformemente alla normativa vigente, prevede l’identificazione dei seguenti ruoli e funzioni all’interno degli organi sociali:
Consiglio di Amministrazione
Ai sensi della normativa vigente, il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità ultima del sistema dei controlli interni, assicura che siano adottati e formalizzati adeguati processi decisionali e che sia rispettata, nel limite delle caratteristiche e dimensioni aziendali, la separazione di funzioni, definisce le direttive in materia di Controllo Interno e richiede di essere periodicamente informato sull’adeguatezza ed efficacia.
Il Consiglio di Amministrazione approva altresì l’assetto organizzativo della Società proposto dalla Direzione Generale di concerto con l’Amministratore Delegato, nonché l’attribuzione dei compiti alle unità operative e il sistema delle deleghe di poteri e responsabilità curandone l’adeguatezza nel tempo.
Alta Direzione
L’Alta Direzione, intesa come Direzione Generale ed Amministratore Delegato, è responsabile dell’attuazione, del mantenimento, del monitoraggio e della periodica valutazione della funzionalità ed adeguatezza del Sistema di Controllo Interno.
Collegio Sindacale
Nello svolgimento delle attività di controllo, il Collegio Sindacale mantiene adeguati collegamenti con la Funzione di Revisione Interna, di Compliance e di gestione del rischio, curando lo scambio di informazioni e dati con le stesse funzioni e segnala al Consiglio eventuali anomalie e debolezze della struttura, suggerendo interventi correttivi.
c) Le attività di controllo e di monitoraggio
Le attività di controllo consistono nel verificare che le regole e le procedure costituenti l’ambiente ed i termini di riferimento del sistema di controllo interno vengano effettivamente applicate e che i soggetti operino in conformità agli scopi e alle finalità aziendali. Le attività di monitoraggio e controllo possono essere così sintetizzate:
✓ controlli di linea (o preventivi), vale a dire demandati ai singoli responsabili delle funzioni aziendali nell’ambito delle responsabilità assegnate;
✓ controlli di gestione del rischio, in carico alla Funzione di Risk Management;
✓ controlli di conformità, in carico alla Funzione di Compliance;
✓ controlli di secondo livello, sviluppati dalla Funzione Attuariale;
✓ controlli di terzo livello, sviluppati dalla Funzione Internal Auditing e rivolti alla valutazione dell’efficacia ed efficienza dei processi aziendali.
d) L’informazione e la comunicazione
Ogni soggetto dell’organizzazione che assume un ruolo ai fini del corretto funzionamento del sistema di controllo interno viene messo in condizione di poter ricevere le informazioni che gli consentono di adempiere i compiti conseguenti al proprio ruolo e di assolvere le proprie responsabilità.
In IMA Italia, la circolazione delle informazioni è improntata sul contatto quotidiano tra i soggetti preposti ad attività di coordinamento ed i soggetti sottoposti. In particolare:
✓ il Consiglio di Amministrazione si riunisce con cadenza regolare e viene direttamente informato dalla Direzione Generale attraverso relazioni verbali e presentazione di specifici documenti in funzione della natura delle materie oggetto di esame;
✓ sono attivi continui scambi tra vari soggetti preposti ad attività di controllo e vigilanza ed i risultati di tali incontri sono portati a conoscenza della Direzione Generale e del Consiglio di Amministrazione;
✓ la Funzione di Internal Auditing invia le proprie Relazioni al Consiglio di Amministrazione, inoltre, gli esiti delle verifiche vengono portati a conoscenza della Direzione Generale, della funzione auditata e del Collegio Sindacale;
✓ la Funzione di Internal Auditing, considerate anche le ridotte dimensioni aziendali, e l’interfunzionalità di alcuni ruoli, mantiene regolari scambi anche con la Direzione Generale della società controllata, IMA Servizi S.c.a.r.l. Gli incontri sono finalizzati alla comune valutazione degli esiti delle verifiche e alla ricerca delle soluzioni per implementare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni.
✓ le altre funzioni di controllo e la Funzione attuariale mantengono periodici e continui scambi con il Consiglio d’amministrazione e l’Alta Direzione nonché tra loro e le funzioni speculari di Casa Madre.
B.5 Funzione di audit interno
a) Premesse
L’Organo Amministrativo, nell’ambito del sistema di governo societario, ha istituito con specifica delibera le funzioni fondamentali in modo proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi inerenti all’attività dell’impresa. Sono state istituite le Funzioni di Compliance, Risk Management, Attuariale e Revisione Interna. Sono stati altresì nominati i Titolari delle Funzioni nel rispetto dei requisiti previsti.
I compiti attribuiti al Titolare della Funzione sono chiaramente definiti ed approvati, sentito il Collegio Sindacale, con delibera del Consiglio di Amministrazione che fissa anche poteri, responsabilità e modalità di reportistica all’Organo Amministrativo stesso da parte del Titolare della Funzione.
L’attività di supporto al Titolare della Funzione è esternalizzata e le attività sono regolate da apposita convenzione tra le parti. Tale esternalizzazione non pregiudica in ogni caso il sistema di governance
dell’impresa e non incrementa il rischio operativo. Infatti, sono definiti adeguati meccanismi e presidi di controllo che assicurano la qualità e la continuità del servizio fornito, nonché la possibilità di continue verifiche sullo stesso.
Al riguardo il Consiglio di Amministrazione ha individuato all’interno della Società il Titolare della Funzione cui è stata assegnata la responsabilità correlata alla funzione nel pieno rispetto dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza.
L’Alta Direzione può avvalersi dell’apporto della Funzione di Revisione Interna (richiesta di pareri, consulenza, compiti speciali, attività non previste da piano) attraverso apposita richiesta, formalizzata dall’Amministratore Delegato o dal Direttore Generale.
Il Titolare della Funzione con il supporto esterno applica con scrupolo la normativa interna aziendale, e le comunicazioni di periodo censite della Politica di reporting all’Autorità di Vigilanza. Principi generali del Sistema di Control Governance delle Funzioni di Controllo Interno.
Nel caso di potenziali altre ipotesi di comunicazione all’IVASS, la Funzione informa il Collegio Sindacale e il Consiglio di Amministrazione.
b) Caratteristiche della Funzione
La Funzione di Revisione Interna presenta le seguenti caratteristiche:
✓ La Funzione risponde direttamente al Consiglio di Amministrazione della Società.
✓ Titolare della Funzione si avvale del supporto esterno e svolge le proprie attività in modo autonomo ed indipendente, avendo garantito accesso a tutte le strutture aziendali, alla documentazione e alle informazioni di cui ha bisogno. agli incaricati della Funzione è consentita libertà di accesso a tutte le strutture aziendali e alla documentazione relativa all’area aziendale oggetto di verifica, incluse le informazioni utili per la verifica dell’adeguatezza dei controlli svolti sulle funzioni aziendali esternalizzate;
✓ la Funzione ha collegamenti organici con tutti i centri titolari di funzioni di controllo interno;
✓ la struttura dedicata è adeguata in termini di risorse umane e tecnologiche alla natura, alla portata e alla complessità dell’attività dell’impresa ed agli obiettivi di sviluppo che la stessa intende perseguire. Gli addetti alla struttura possiedono competenze specialistiche e deve esserne curato l’aggiornamento professionale.
Il Titolare della Funzione, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 29 del Regolamento, deve presentare il Piano di attività che deve individuare almeno:
a. le attività di verifica del sistema di controllo interno e delle ulteriori componenti del “sistema di governo societario” ed in particolare del “flusso informativo” e del “sistema informatico”;
b. le “attività a rischio”, le operazioni e i sistemi da verificare, descrivendo i criteri sulla base dei quali sono stati selezionati e specificando le risorse necessarie all’esecuzione del piano. Analogo procedimento è seguito in caso di variazioni significative ai piani approvati, che
comunque sono definiti in modo da fronteggiare le esigenze impreviste.
Il titolare della Funzione di revisione interna procede, secondo le modalità e la periodicità fissata dall’organo amministrativo, a comunicare all’organo amministrativo, all’alta direzione ed all‘organo di controllo, la valutazione delle risultanze e le eventuali disfunzioni e criticità; resta fermo l’obbligo di segnalare con urgenza all’organo amministrativo e a quello di controllo le situazioni di particolare gravità.
c) Modalità, piano e reporting
Modalità
La Funzione di Revisione Interna realizza le attività di verifica sulla base del Piano di Audit definito ed approvato dall’Organo con funzione di supervisione strategica (Consiglio di Amministrazione).
La Funzione di Revisione Interna sviluppa le seguenti attività (c.d. “controlli di terzo livello”) e verifica:
a. la correttezza dei processi gestionali e l’efficacia e l’efficienza delle procedure organizzative (incluso i controlli sulle funzioni c.d. di secondo livello: Compliance, Risk Management e Attività attuariale);
b. la regolarità e la funzionalità dei flussi informativi tra settori aziendali;
c. l’adeguatezza dei sistemi informativi e la loro affidabilità affinché non sia inficiata la qualità delle informazioni sulle quali il vertice aziendale basa le proprie decisioni;
d. la rispondenza dei processi amministrativo contabili a criteri di correttezza e di regolare tenuta della contabilità;
e. l’efficacia dei controlli svolti sulle attività esternalizzate.
Durante l’esecuzione dell’attività di revisione e in sede di valutazione e segnalazione delle relative risultanze, la Funzione di revisione interna:
a. svolge i compiti ad essa assegnati con autonomia ed obiettività di giudizio, in modo da preservare la propria indipendenza e imparzialità, in coerenza con le direttive a tal fine definite dall’organo amministrativo;
b. instaura collegamenti organici con tutti i centri titolari di funzioni di controllo interno.
La Revisione interna si conclude con l’attività di follow-up, consistente nella verifica a distanza di tempo dell’efficacia delle correzioni apportate al sistema.
La Revisione interna verifica, inoltre, i seguenti profili:
• Interagisce direttamente con i Referenti delle Funzioni aziendali e mantiene anche un regolare scambio di flussi informativi con le altre Funzioni di Controllo, Organismo di Vigilanza e Collegio Sindacale al fine di favorire la circolazione delle informazioni ed il pieno rispetto delle disposizioni di settore e aziendali.
• A seguito dell’analisi sull’attività oggetto di controllo, il Titolare della Funzione di revisione interna procede, secondo le modalità e la periodicità fissata dall’organo amministrativo, a
comunicare all’organo amministrativo, all’alta direzione ed all‘organo di controllo, la valutazione delle risultanze e le eventuali disfunzioni e criticità; resta fermo l’obbligo di segnalare con urgenza all’organo amministrativo e a quello di controllo le situazioni di particolare gravità.
La Funzione di Revisione Interna uniforma la propria attività agli standard professionali comunemente accettati a livello nazionale ed internazionale per effettuare le seguenti attività:
▪ Verificare i processi gestionali e le procedure organizzative;
▪ Verificare la regolarità e la funzionalità dei flussi informativi tra settori aziendali e l’adeguatezza delle informazioni sulle quali il vertice aziendale basa le proprie decisioni;
▪ Verificare l’efficienza dei controlli svolti sulle attività cedute in outsourcing;
▪ Monitorare l’adeguatezza dei sistemi informativi e la loro affidabilità affinché non sia inficiata la qualità delle informazioni sulle quali il vertice aziendale basa le proprie decisioni;
▪ Controllare il rispetto delle procedure interne e delle direttive impartite dal vertice della Compagnia;
▪ Verificare gli adempimenti ed il rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti;
▪ Svolgere attività di supporto consultivo ai settori dell’organizzazione aziendale con riferimento alle implementazioni organizzative, alle prestazioni dei servizi ed ai conflitti di interesse.
La Revisione Interna si conclude con l’attività di follow-up, consistente nella verifica a distanza di tempo dell’efficacia delle correzioni apportate al sistema.
Oltre alle attività dirette di verifica, follow-up e monitoraggio del sistema di controllo interno, la stessa analizza anche le caratteristiche di governo e controllo societario (corporate governance) adottato dalla Società che coinvolge, con diversi ruoli, l’Organo Amministrativo, l’Organo di Controllo, la Principi generali del Sistema di Control Governance delle Funzioni di Controllo Interno Funzione di Gestione dei rischi, la Funzione di Compliance, la Funzione attuariale e la stessa Funzione di Revisione Interna.
Inoltre, la stessa assicura un congruente e strutturato svolgimento del processo di controllo, sviluppando i controlli di terzo livello con la finalità di identificare e ridurre, per quanto ragionevole, i rischi aziendali, operando coerentemente con i rapporti gerarchici individuati ed espressi dall’organigramma aziendale.
Durante l’esecuzione dell’attività di audit e in sede di valutazione e segnalazione delle relative risultanze, la Funzione di Revisione Interna svolge i compiti ad essa assegnati con autonomia ed obiettività di giudizio, in modo da preservare la propria indipendenza e imparzialità, in coerenza con le direttive a tal fine definite dall’Organo Amministrativo.
Le modalità di esecuzione sono conformi alle metodologie di auditing e alla best practice del settore, anche se i modelli di riferimento rispetto ai quali si svolgono le attività e le procedure di controllo non possono essere direttamente confrontate.
Le metodologie applicate possono variare e continuano ad evolvere ed affinarsi, e le prassi c.d. “best practices” sono soggettive ed applicate in funzione dei singoli contesti aziendali in cui si trova ad operare il Cliente, inclusa la scelta fra diversi approcci, limiti alla disponibilità di informazioni, preferenze del management e capacità dei sistemi aziendale.
Il processo di Verifica si sviluppa essenzialmente lungo le seguenti fasi:
• La definizione dei processi e/o funzioni da sottoporre ad Verifica;
• La valutazione delle minacce ed il livello dei rischi;
• La predisposizione del piano delle Attività;
• L’approvazione del piano.
Ciascuna delle attività programmate è caratterizzata dalle seguenti fasi:
• Ricognizione preliminare con l’area/funzione interessata;
• Pianificazione;
• Obiettivi e modalità di svolgimento;
• L’esecuzione della verifica;
• La riunione di chiusura dell’audit;
• Predisposizione Report di Verifica (bozza comunicato al Responsabile dell’area oggetto di verifica);
• Predisposizione Report di Verifica Finale;
• Il monitoraggio delle azioni correttive (follow-up).
I Report di Verifica e la documentazione formata dalle Carte di lavoro (verbali di riunioni e interviste, documenti esaminati, elaborati, disposizioni aziendali e procedure), costituita in massima parte su formato digitale, è conservata presso la sede della società.
Piano Attività
La Funzione di Revisione Interna, in coerenza con il Regolamento n. 38, per la predisposizione del Piano delle Attività (Piano Audit) ha preso in esame i seguenti elementi:
• Definizione dei principali processi aziendali;
• esiti dell’attività di Self Assessment riportata sopra con l’individuazione del “ grado di rischio” per ciascun processo (che tiene conto di tutte le attività e dell’intero sistema di governo societario, nonché degli sviluppi attesi delle attività e delle innovazioni);
• attività svolte negli anni precedenti;
• assetto organizzativo;
• attività svolte dalle altre Funzioni di controllo (Compliance, Risk e Attuariale);
• attività obbligatorie assegnate alla Funzione;
• criteri di rotazione (l’obiettivo di sottoporre a controllo tutti i processi/funzioni aziendali nell’arco temporale di almeno tre anni);
• obiettivi aziendali;
• risorse e competenze necessarie.
La Funzione di Revisione Interna pianifica annualmente l’attività in modo da identificare le aree da sottoporre prioritariamente ad audit. Il piano include anche attività di verifica delle componenti del sistema dei controlli interni ed in particolare del flusso informativo e del sistema informatico.
Il piano di audit è approvato dall’Organo Amministrativo ed individua, almeno, le attività a rischio, le operazioni e i sistemi da verificare, descrivendo i criteri sulla base dei quali sono stati selezionati e specificando le risorse
necessarie all’esecuzione del piano. Analogo procedimento è seguito in caso di variazioni significative ai piani approvati, che comunque sono definiti in modo da fronteggiare le esigenze impreviste.
I risultati delle attività di controllo e verifica sono esaminati con i Responsabili delle aree oggetto di verifica e gli esiti sono formalizzati e portati all’attenzione dell’Alta Direzione, dell’Organo Amministrativo e del Collegio Sindacale. A tal riguardo, sono prodotti specifici Report di Verifica.
La Funzione di Revisione Interna mantiene regolari contatti anche con il Collegio Sindacale e con la Società di Revisione.
Il Titolare della Funzione di Revisione Interna presenta, almeno annualmente, una relazione all’Organo Amministrativo sull’attività svolta che riepiloga tutte le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza o carenze rilevate e le raccomandazioni formulate per la loro rimozione.
Nella relazione riepilogativa sono inclusi anche gli interventi di follow-up con indicazione degli esiti delle verifiche, dei soggetti e/o funzioni designati per la rimozione, del tipo, dell’efficacia e della tempistica dell’intervento da essi effettuato per rimuovere le criticità inizialmente rilevate.
La Funzione di Revisione Interna partecipa alle riunioni interfunzionali con gli altri organi e funzioni di controllo: Risk Management, Compliance, Attuariale.
B.6 Funzione attuariale
a) Premesse
Il Consiglio di Amministrazione di IMA, d’intesa con il Collegio Sindacale, con specifica delibera ha istituito una Funzione Attuariale, proporzionata alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi inerenti all’attività dell’impresa stessa.
Essendo la Funzione esternalizzata, le attività sono regolate da apposita convenzione sottoscritta tra le Parti. L’esternalizzazione della Funzione non pregiudica il sistema di governance dell’impresa e non incrementa il rischio operativo. Infatti, sono definiti adeguati meccanismi e presidi di controllo che assicurino la qualità e la continuità del servizio fornito, nonché la possibilità di continue verifiche sullo stesso.
Al riguardo il Consiglio di Amministrazione ha individuato al proprio interno la figura cui è stata assegnata la responsabilità correlata alla funzione nel pieno rispetto dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza.
b) Requisiti e compiti della Funzione Attuariale
La Funzione Attuariale possiede adeguati requisiti di indipendenza, ha libero accesso a tutte le attività dell’impresa e a tutte le informazioni pertinenti e dispone delle risorse quantitativamente e professionalmente adeguate per lo svolgimento delle attività.
La separatezza della Funzione Attuariale dalle funzioni operative e dalle altre funzioni di controllo è garantita attraverso la definizione espressa dei rispettivi ruoli e competenze.
La Funzione Attuariale si configura come controllo di secondo livello, ed è sottoposta a verifica periodica da parte della Funzione di Revisione Interna. La stessa, in particolare, assolve ai seguenti compiti:
✓ assicura che le metodologie e le ipotesi utilizzate nel calcolo delle riserve tecniche siano appropriate in relazione alle specificità delle varie linee di business. A tale fine dovrà essere prestata particolare attenzione alla disponibilità e affidabilità dei dati, identificando fonti o cause di potenziali limitazioni. Le raccomandazioni e proposte di soluzioni migliorative che la funzione può fornire per migliorare il processo di data quality sono strumentali all’obiettivo di affidabilità delle riserve tecniche;
✓ assicura che la verifica della qualità dei dati e le relative conclusioni siano strettamente collegate con la selezione delle metodologie di calcolo delle riserve tecniche;
✓ valida le riserve tecniche;
✓ definisce, con adeguato livello di granularità, un processo valutativo capace di tracciare gli steps
essenziali della verifica dell’accuratezza e completezza dei dati;
✓ coopera – per gli aspetti di specifica competenza – con le altre funzioni nello svolgimento dei rispettivi ruoli;
✓ verifica la coerenza tra gli importi calcolati sulla base dei criteri di valutazione applicabili al bilancio civilistico e i calcoli risultanti dall’applicazione dei criteri Solvency II, nonché sulla conseguente rappresentazione e motivazione delle differenze emerse. Tale verifica di coerenza è richiesta anche tra le base-dati e il processo di data quality adottati, rispettivamente, per le finalità prudenziali e civilistiche.
Tutte le valutazioni operate dalla Funzione Attuariale vengono riferite direttamente all’Organo Amministrativo, ivi incluse quelle inerenti la verifica dell’accuratezza e completezza dei dati che incidono sulla valutazione più generale di attendibilità e adeguatezza delle riserve tecniche.
Il Responsabile della Funzione Attuariale presenta, una volta all’anno, al Consiglio di Amministrazione, un programma di attività che intende effettuare. La programmazione tiene conto anche delle carenze eventualmente riscontrate nei controlli precedenti e di eventuali nuovi rischi.
Inoltre predispone, sempre almeno una volta all’anno, una relazione all’Organo Amministrativo sull’adeguatezza del processo di validazione delle riserve, sulle metodologie e modelli utilizzati per il presidio dei rischi, sull’attività svolta, sulle valutazioni effettuate, sui risultati emersi e sulle criticità riscontrate, e dando conto dello stato di implementazione dei relativi interventi migliorativi, qualora effettuati.
La Funzione di Attuariale partecipa alle riunioni interfunzionali con gli altri organi e Funzioni di Controllo ed in particolare Internal Audit, Compliance e Risk Management e sviluppa una azione di fattiva collaborazione attiva con la Funzione Risk Management.
B.7 Esternalizzazione
a) Premesse
La Compagnia ha adottato una “Politica di esternalizzazione” che, approvata dal Consiglio di Amministrazione, si rivolge agli organi e ai soggetti coinvolti nel processo di esternalizzazione (decisione, attuazione e monitoraggio) delle attività e dunque: Consiglio di Amministrazione, Alta Direzione, Collegio Sindacale, Responsabili incaricati del controllo delle funzioni esternalizzate, Funzioni di controllo.
La stessa definisce:
• i criteri di individuazione delle attività da esternalizzare;
• i criteri per la qualificazione delle attività come essenziali o importanti;
• i criteri di selezione degli outsourcer, sotto il profilo della professionalità, dell’onorabilità e della capacità finanziaria;
• l’adozione di metodi per la valutazione del livello delle prestazioni dell’outsourcer (service level agreement) e la frequenza delle stesse;
• i piani di emergenza dell’impresa e le relative procedure, ivi incluse le strategie di uscita nei casi di esternalizzazioni di funzioni e attività essenziali o importanti;
• i presidi organizzativi e contrattuali oltre alle regole, criteri e direttive per l’affidamento in outsourcing di attività, finalizzati in particolare a:
- monitorare le attività esternalizzate e la loro conformità a norme di legge, regolamenti, direttive;
- monitorare il rispetto dei limiti operativi e delle soglie di tolleranza al rischio fissate dall’impresa;
- intervenire nel caso in cui l’outsourcer non rispetti gli impegni assunti o la qualità del servizio fornito sia carente;
- assicurare la continuità delle attività esternalizzate;
- consentire all’IVASS di effettuare tutte le opportune verifiche e, se del caso, i necessari interventi;
- adempiere in modo puntuale a tutti gli obblighi di comunicazione nei confronti dell’IVASS relativamente alle attività esternalizzate.
b) Criteri di individuazione delle attività da esternalizzare
La Compagnia che nell’individuazione delle attività da esternalizzare preserva innanzitutto il principio secondo il quale l’attività di esternalizzazione non deve mettere a rischio la sicurezza, la riservatezza delle informazioni ed il know-how dell’azienda, persegue in ogni caso il raggiungimento di vantaggi qualitativi, quali quelli di:
• sfruttare sinergie di Gruppo per la prestazione di servizi uniformabili e standardizzabili;
• svolgere attività richiedenti risorse qualificate, di difficile reperimento o comunque internamente non disponibili o non giustificabili nell’organico;
• ridurre i costi di gestione per le attività, anche quando parzialmente gestibili all’interno;
• equilibrare le risorse interne di personale per le attività non essenziali e importanti;
• rispondere tempestivamente all’innovazione tecnologica richiesta dalla normativa di settore o dal mercato.
La stessa in ogni caso ritiene potenzialmente esternalizzabili quelle attività non precluse dalla normativa vigente, con l’esclusione dell’attività di assunzione dei rischi e identifica quali ulteriori criteri di individuazione delle attività da esternalizzare:
• il volume di lavoro esternalizzabile per l’attività specifica che deve essere: misurabile e sottoposto a regolare verifica qualitativa e quantitativa; apprezzabile in termini percentuali del totale di persone esterne impegnate nell’attività rispetto al numero totale di persone interne della società (capacità di controllo e buffer di lavoro).
• le competenze, professionalità e costo per le esternalizzazioni per le quali è necessario valutare la sussistenza di: competenze adeguate; analisi dei vantaggi e degli svantaggi tra costo interno ed esterno per attività equivalente.
Con specifico riguardo, poi, alle funzioni di controllo Internal Auditing, Compliance, Risk Management e Attuariale la Società valuta, inoltre, ove del caso, le proprie decisioni nel rispetto delle condizioni di cui al Regolamento IVASS n. 38/2018.
L’identificazione delle attività da esternalizzare prende avvio dall’attività condotta dall’Alta Direzione in relazione all’analisi dei bisogni e valutazione dei costi, rischi e benefici conseguibili con l’esternalizzazione.
L’Alta Direzione sottopone poi alla valutazione del Consiglio di Amministrazione gli esiti dell’analisi di individuazione dell’attività da esternalizzare.
c) Criteri per la qualificazione delle attività come essenziali o importanti
La Compagnia, in ottemperanza al Regolamento IVASS n° 38/2018, qualifica le attività essenziali o importanti in base al fatto che le stesse possano:
• compromettere gravemente la capacità dell’impresa di continuare a conformarsi alle condizioni richieste per la conservazione dell’autorizzazione all’esercizio;
• compromettere gravemente i risultati finanziari;
• compromettere gravemente la stabilità dell’impresa;
• compromettere gravemente la continuità e qualità dei servizi verso gli assicurati;
• generare un innalzamento del livello di rischio operativo dell’impresa.
Sulla base dei criteri sopra descritti, la Compagnia valuta se funzioni o attività parzialmente esternalizzate ricadano tra le attività essenziali o importanti.
Quando la Compagnia affida ad un terzo l’esecuzione di attività esternalizzate, garantisce comunque un sistema di controllo interno per monitorare e presidiare gli aspetti sopra descritti individuando altresì per ciascuna attività esternalizzata uno o più responsabili delle attività di controllo sulle attività esternalizzate formalizzandone compiti e responsabilità.
d) Criteri di selezione degli outsourcer, sotto il profilo della professionalità, dell’onorabilità e della capacità finanziaria
La scelta dei potenziali outsourcer viene operata con attenzione a fattori sinergici così che l’esternalizzazione consenta di aumentare l’efficienza produttiva e nello stesso tempo permetta alle risorse interne di dedicarsi alle attività “core” aumentando la flessibilità operativa e strategica dell’impresa.
Laddove possibile, viene preferita prioritariamente la scelta di una società del Gruppo e/o di rapporti professionali già attivati con reciproca soddisfazione, evitando tuttavia una concentrazione di attività in conflitto di interessi tenendo altresì conto anche della capacità di garantire una continuità operativa attraverso piani specifici per i casi di interruzione o grave deterioramento della qualità del servizio.
Fatta salva una preventiva valutazione comparativa dei potenziali outsourcer, in particolare di quelli non facenti parte del Gruppo che si basa sul loro numero, sul loro nome (reputazione o valutazione) e su altri dati la cui
conoscenza è opportuna ai fini di un esame preliminare, la selezione dell’outsourcer avviene in considerazione dei profili di professionalità, onorabilità e capacità finanziaria dello stesso, che sono da valutare secondo i seguenti parametri:
⮚ Professionalità dell’azienda esterna: esperienza e competenza maturata dall’outsourcer nel settore di riferimento della Compagnia.
Ponendo attenzione anche ai seguenti elementi:
✓ qualificazione dell’impresa, come risultante dall’iscrizione al Registro delle Imprese;
✓ adeguatezza organizzativa dell’outsourcer, con particolare riferimento alla quantità del personale qualificato da dedicare alla Società, in rapporto a quanto necessario relativamente all’attività da esternalizzare;
✓ adeguatezza delle misure (logiche, organizzative e fisiche) a salvaguardia del patrimonio informativo aziendale e a tutela della riservatezza delle informazioni relative all’attività delegata;
✓ modalità di erogazione dei servizi (strumenti tecnologici e risorse impiegate);
✓ adeguatezza e affidabilità dei sistemi informativi eventualmente utilizzati;
✓ disponibilità a sottoscrivere, senza limitazione alcuna, accordi che contengano tutte le condizioni di conformità previste dalla vigente normativa;
✓ capacità professionale: contribuzione alla definizione delle modalità esecutive delle attività da esternalizzare;
✓ assistenza tecnica e supporto consulenziale;
✓ il livello di soddisfazione espresso da altri operatori del settore.
⮚ Xxxxxxxxxxx: gli esponenti dell’outsourcer (se persona giuridica) o la persona fisica devono godere di una buona reputazione, integrità ed affidabilità etica e morale.
Ponendo attenzione anche ai seguenti elementi:
✓ dati di anamnesi storica diretta e/o di gruppo;
✓ assenza di procedimenti definitivi riconducibili a responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 e/o D.Lgs. 81/2008 e/o violazione di altre normative primarie.
⮚ Capacità finanziaria: giudizio positivo assegnabile all’outsourcer inteso come assenza di pregressi stati di insolvenza/fallimento; compatibilità agli obiettivi da perseguire; sinergia.
e) Adozione di metodi per la valutazione del livello delle prestazioni dell’outsourcer (service level agreement) e la frequenza delle stesse
L’esternalizzazione trova formalizzazione mediante l’accordo stipulato tra le parti, le quali convengono sul definire i livelli di servizio (service level agreement).
La Compagnia individua per ogni outsourcer un Responsabile incaricato del controllo delle funzioni esternalizzate.
Gli indicatori e i parametri utilizzati per la valutazione delle prestazioni dell’outsourcer sono riferiti a:
✓ indice economico basato sull’analisi della capacità dell’outsourcer di rispettare i tempi ed i costi inizialmente previsti;
✓ garanzie di assistenza a seguito dell’erogazione del servizio;
✓ regolarità nell’erogazione servizio (rispetto dei tempi e delle scadenze);
✓ disponibilità del soggetto referente;
✓ professionalità dell’outsourcer;
✓ analisi qualità/prezzo;
✓ rispetto del Codice Etico aziendale;
✓ elementi di rischio di tipo operativo, legale e reputazionale;
✓ salvaguardia di obblighi di riservatezza.
Il Responsabile incaricato del controllo delle funzioni esternalizzate può anche avvalersi di altri indicatori che reputa significativi per la valutazione delle prestazioni dell’outsoucer e presenta relazione al Consiglio di Amministrazione con cadenza annuale circa il livello delle prestazioni fornite dall’outsourcer ed esprime un giudizio sul grado di rispetto degli accordi tra le parti.
In caso di elementi di criticità, l’Alta Direzione in coordinamento con il Responsabile incaricato del controllo sottopone la valutazione al Consiglio di Amministrazione, affinché quest’ultimo possa assumere la decisione di:
✓ conservare comunque le scelte effettuate in relazione sia alla tipologia di servizi esternalizzati e/o agli
outsourcer selezionati, ovvero dare inizio ad una nuova procedura di selezione;
✓ modificare le condizioni di affidamento del servizio, in relazione alle evidenze emerse nel corso del rapporto contrattuale;
✓ internalizzare l’attività.
f) Piani di emergenza dell’impresa e le relative procedure, ivi incluse le strategie di uscita nei casi di esternalizzazioni di funzioni e attività essenziali o importanti
Il Consiglio di Amministrazione nei casi di valutazioni negative nei riguardi dell’operato dell’outsourcer o grave deterioramento della qualità del servizio, con il supporto dell’Alta Direzione, predispone un piano di azione che prevede le modalità di intervento per dare continuità alla prestazione o fornitura del servizio.
Tale piano viene graduato in relazione al livello di rischio e può comportare le seguenti azioni:
✓ contestazione scritta all’outsourcer con intimazione di ripristinare il livello di servizio;
✓ valutazione della possibile disdetta del servizio e presentazione di un piano di sostituzione dell’outsourcer;
✓ internalizzazione dell’attività.
Qualora si rendesse necessario provvedere in via di urgenza, in caso di impossibilità o di incapacità dell’outsourcer ad assicurare la continuità dell’attività o la qualità richiesta, è necessario prevedere altresì le seguenti misure di back-up: reinternalizzazione (ove possibile in ragione delle competenze interne); subcontratto ad altro outsourcer; continuità con lo stesso outsourcer fino ad ultimazione dell’attività, nelle ipotesi
in cui sia possibile supportarne l’attività o comunque in ogni caso in cui il servizio possa continuare ad essere reso con la dovuta qualità.
g) Contenuto minimo degli accordi di esternalizzazione
Gli accordi di esternalizzazione sono formalizzati in forma scritta e risultano conformi a quanto previsto dal Regolamento Ivass n. 38/2018.
h) Ruoli e compiti degli organi e delle funzioni aziendali in materia di esternalizzazioni
Si riportano i principali compiti e responsabilità degli Organi sociali, delle funzioni e aree coinvolte nella gestione interna delle attività esternalizzate della Compagnia.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità di:
✓ approvare la politica aziendale in materia di esternalizzazione ai sensi dell’art. 31 del Regolamento;
✓ nominare i responsabili di controllo su ciascuna delle attività/funzioni esternalizzate approvando compiti e responsabilità;
✓ approvare l’esternalizzazione delle attività ritenute essenziali e importanti;
✓ approvare gli accordi di esternalizzazione delle funzioni di controllo, i nominativi dei rispettivi Responsabili del controllo della funzione di controllo esternalizzata;
✓ valutare con cadenza almeno annuale la sussistenza dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza in capo ai soggetti che svolgono le funzioni di controllo esternalizzate di Risk Management, Compliance, Revisione Interna e Attuariale dei rispettivi responsabili interni al controllo delle funzioni di controllo esternalizzate;
✓ verificare, con cadenza regolare, le valutazioni effettuate dai responsabili al controllo delle attività/funzioni esternalizzate;
✓ validare i piani di azione sulle attività esternalizzate per assicurare la continuità dell’attività in caso di interruzione o grave deterioramento della qualità del servizio reso dall’outsourcer.
Alta Direzione
L’Alta Direzione ha la responsabilità di:
✓ proporre modifiche alla politica aziendale in materia di esternalizzazione, in base anche a variazioni della struttura operativa e organizzativa della Compagnia;
✓ censire le attività che si intende esternalizzare e i relativi outsourcer;
✓ individuare le attività definibili come essenziali e importanti, ai sensi Regolamento IVASS n° 38/2018;
✓ individuare il Responsabile/i del controllo delle attività esternalizzate e definirne chiaramente compiti e responsabilità;
✓ validare l’iter di selezione dell’outsourcer, il modello di controllo e il contratto;
✓ monitorare la valutazione periodica del Responsabile del controllo delle attività esternalizzate;
✓ presentare il Piano d’azione per la sua validazione ed implementazione.
Responsabile incaricato del controllo delle funzioni esternalizzate
Il Responsabile del controllo della funzione esternalizzata, secondo delibera del Consiglio di Amministrazione, ha la responsabilità di:
✓ verificare periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia organizzativa della funzione per assicurare il presidio alle norme da parte della Compagnia;
✓ relazionare al Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno annuale, e riferire tempestivamente eventuali inadeguatezze organizzative, situazioni di conflitto e carenze di qualità di servizio della funzione esternalizzata;
✓ sviluppare l’analisi costi/benefici preliminare alla scelta di esternalizzazione;
✓ supportare la scelta dell’outsourcer e la stesura del contratto e, ove necessario, anche la parte dei
Service Level Agreement;
✓ monitorare i livelli di servizio dell’attività esternalizzata;
✓ segnalare all’Alta Direzione la necessità di interventi correttivi e, se in corso di contratto, sono intervenuti cambiamenti rilevanti su contratti già esistenti;
✓ segnalare all’Alta Direzione le scadenze dei contratti di esternalizzazione, eventuali proposte per la reinternalizzazione dell’attività o indicazioni sull’eventuale affidamento ad altro outsourcer.
Funzione di Risk Management
La Funzione di Risk Management ha la responsabilità di analizzare le criticità che gli vengono sottoposte dall’Alta Direzione.
Funzione di Revisione Interna
La Funzione di Revisione Interna ha la responsabilità di:
✓ verificare la corretta applicazione della politica aziendale in materia di esternalizzazione;
✓ verificare l’efficienza dei controlli svolti sulle attività esternalizzate.
Funzione di Compliance
La Funzione di Compliance ha la responsabilità di:
✓ verificare la conformità normativa degli accordi di esternalizzazione;
✓ verificare la conformità delle attività esternalizzate agli aggiornamenti normativi, informandone degli esiti i Responsabili di controllo delle attività esternalizzate.
Servizio Legale
Il Responsabile del Servizio Legale ha la responsabilità di:
✓ esaminare la bozza di accordo predisposta dall’outsourcer;
✓ inviare la bozza di accordo alla Funzione Compliance, affinché quest’ultima possa verificare la conformità normativa dell’accordo di esternalizzazione;
✓ verificare la sottoscrizione, da parte dell’outsourcer, della c.d. “clausola 231/2001”;
✓ inviare la comunicazione in IVASS secondo le modalità e le tempistiche richieste dagli artt. 35-36 del Regolamento IVASS n° 38/2018 entro i termini previsti dalla norma.
Servizio Amministrazione, Finanza e Controllo
Il CFO ed altresì il Responsabile Contabilità Generale e Xxxxxxxx hanno la responsabilità di:
✓ inviare all’IVASS la comunicazione dei contratti stipulati per le attività diverse da quelle essenziali o importanti, in occasione dell’invio del bilancio di esercizio, utilizzando il modello predisposto ai sensi dell’art. 37 del Regolamento IVASS n. 38/2018;
✓ monitorare la scadenza dei contratti di esternalizzazione e i taciti rinnovi;
✓ comunicare all’Alta Direzione la scadenza dei contratti di esternalizzazione e i taciti rinnovi almeno 30 giorni prima dell’applicazione.
B.8 Altre informazioni
Il sistema attuale di governance adottato dall’impresa risulta attualmente adeguato e proporzionato alla tipologia e natura dell’attività svolta dalla Compagnia.
C. Profilo di rischio
C.1 Rischio di sottoscrizione
Il rischio di sottoscrizione è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione, associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e selezione dei rischi, all’andamento sfavorevole della sinistralità effettiva rispetto a quella stimata.
Con riferimento al rischio di sottoscrizione la Compagnia si è dotata di adeguati presidi: diversi livelli di approvazione, strumenti di profilazione della sinistrosità del cliente, esclusioni contrattuali riferite a grandi cumuli e ad eventi catastrofali, sperimentato know-how nella quantificazione dei tempi di gestione delle prestazioni.
Le attività svolte per l’identificazione di un Cliente potenziale fino all’acquisizione e al mantenimento dello stesso sono identificate all’interno di un’apposita procedura interna della Compagnia; tale documento descrive inoltre le attività che devono essere svolte nel caso di scioglimento/scadenza del contratto.
La procedura sopracitata si articola nelle seguenti fasi:
• Analisi delle esigenze del Prospect/Cliente;
• Analisi economica e offerta al Cliente;
• Stesura e firma del contratto;
• Input all’implementazione dei nuovi prodotti.
C.2 Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio di perdite in dipendenza di variazioni dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei tassi di cambio e dei prezzi degli immobili.
Come detto in precedenza, IMA Italia ha definito una politica degli investimenti conformemente al principio della persona prudente. La Compagnia intende detenere partecipazioni azionarie ordinarie di importo limitato oltre che partecipazioni azionarie nelle controllate IMA Servizi e IMA Care.
La Compagnia, attualmente, non detiene immobili e investimenti in valuta estera; pertanto, nella valutazione del rischio di mercato, non è valutato il rischio di cambio e il rischio immobiliare.
Con riferimento al rischio di concentrazione, il peso percentuale delle partecipazioni in IMA Servizi e IMACare sul totale del portafoglio investimenti (31.583 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) risulta rispettivamente pari al 1,78% e allo 0,49%. Con riferimento alle obbligazioni emesse dalla Banca Popolare di Sondrio, la loro esposizione percentuale ammonta a circa il 3,6%.
C.3 Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio legato all’inadempimento contrattuale degli emittenti degli strumenti finanziari, dei riassicuratori, degli intermediari e di altre controparti.
IMA Italia ha definito una politica di gestione delle attività e passività relativa ai crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta (crediti verso gli assicurati e crediti verso compagnie di assicurazione) e ai crediti e debiti
derivanti da operazioni di riassicurazione. La Compagnia esegue mensilmente per tali voci un monitoraggio dell’esigibilità del credito/debito ed eventualmente dell’anzianità di quelli già scaduti. In particolare, il processo di monitoraggio prevede che, sempre mensilmente:
• per crediti esigibili e scaduti fino ad un massimo di due mesi è generato un alert al Servizio Commerciale. Contestualmente viene altresì svolta dal Servizio Contabilità un’azione di sollecito del pagamento del credito;
• per crediti esigibili e scaduti da oltre 2 mesi è coinvolto attivamente anche il Servizio Commerciale che effettua anch’esso un sollecito anche tramite i propri referenti;
• per crediti esigibili e scaduti da oltre 4 mesi, e comunque entro 8 mesi, viene necessariamente coinvolto il Servizio Legale per valutare le migliori azioni da intraprendere nei confronti del cliente sulla base delle informazioni rese disponibili. Tra tali azioni può esser prevista la formalizzazione dell’intimazione al pagamento mediante PEC ed eventualmente l’adozione delle azioni ritenute più opportune anche a livello contrattuale, tenuto conto anche dei tempi di prescrizione previsti dalla legge. Potrà altresì esser previsto il passaggio di gestione della posizione creditoria ad apposito legale incaricato. Nel caso si valuti l’opportunità di concordare un piano di rientro della posizione scaduta o di qualsivoglia azione transattiva, questa dovrà essere formalizzato e approvato da chi ha potere di firma;
• per crediti esigibili e scaduti da più di un anno viene comunque effettuata una analisi dell’esigibilità del credito stesso che può portare ad uno stanziamento prudenziale di fondo svalutazione in cui si può prevedere una parte del credito o, se ritenuto opportuno in base alle informazioni disponibili, l’intero ammontare del credito esigibile al fine di attenuare il rischio del mancato incasso. In ogni caso un credito verrà svalutato, parzialmente o totalmente, nell’esercizio in cui si ritiene probabile che il credito abbia perso valore.
C.4 Rischio di liquidità
La Compagnia compie periodicamente una valutazione sulla congruità dei propri fondi liquidi e delle disponibilità finanziarie per assolvere gli obblighi nei confronti degli assicurati.
La liquidità necessaria alla struttura dipende sostanzialmente dal numero dei sinistri che sono aperti ogni mese e dalle previsioni di incasso relative al business della Società, risultanti dalle previsioni di budget. Sulla base di tali informazioni la Società garantisce un livello di liquidità minimo al fine di coprire tale fabbisogno.
Quotidianamente, inoltre, l’area amministrativa monitora le spese e gli incassi. In tal modo si analizzano costantemente i bisogni di liquidità o eventuali necessità di integrazione della stessa. In caso di bisogno, verranno individuati eventuali strumenti di finanziamento più idonei, tra i quali l’alienazione degli investimenti già individuati come “disponibili alla vendita”, valutandone i relativi costi/benefici.
IMA Italia, in conformità a quanto deliberato annualmente in materia di politica degli investimenti opera, tra l’altro, solo ed esclusivamente investendo in titoli/obbligazioni di pronta liquidità.
C.5 Rischio operativo
Il rischio operativo è il rischio di perdite derivanti da inefficienze di persone, processi e sistemi, inclusi quelli utilizzati per la vendita a distanza, o da eventi esterni, quali la frode o l’attività dei fornitori di servizi.
La mappatura dei rischi operativi è effettuata tenendo conto dei seguenti processi aziendali:
• Processo Amministrativo Contabile: attuazione delle decisioni di investimento, tesoreria, contabilità e bilancio, adempimenti fiscali e contributivi, determinazione delle riserve, adempimenti di vigilanza, archiviazione;
• Ciclo Attivo: fase assuntiva, fase di tariffazione, emissione dei contratti, trattati di riassicurazione;
• Ciclo Passivo: gestione sinistri, liquidazione sinistri, adempimenti contrattuali IMA Servizi;
• Processi direzionali: piano strategico, budget annuale, definizione nuovi prodotti, gestione dei progetti, esternalizzazione, sistema delle deleghe, sistema di governance, flussi informativi;
• Gestione del personale: selezione e valutazione del personale, formazione, amministrazione del personale, definizione ruoli e responsabilità;
• Processo ICT: piano strategico ICT, budget ICT, sicurezza dei sistemi, procedure di acquisizione hardware e software, sistemi di backup; Business Continuity Plan e Disaster Recovery, manutenzione, progettazione e sviluppo software;
• Sistema dei controlli interni: implementazione del sistema dei controlli, istituzione delle funzioni e collegamento tra le stesse, controllo sulle attività esternalizzate.
IMA Italia si appoggia, per erogare le prestazioni di assistenza, alla Struttura Organizzativa della controllata IMA Servizi, impresa strumentale del Gruppo IMA Italia Assistance, vista l’attività svolta di gestione ed erogazione di prestazioni di assistenza a ciclo continuo 365 giorni l’anno. Il governo dei processi operativi e la disponibilità del sistema informatico sono dunque fondamentali per assicurare in maniera ottimale la presa in carico delle richieste degli assicurati oltre a essere requisito indispensabile ai sensi del Regolamento IVASS n. 12/2008. L’elaborazione del piano strategico di Gruppo ha invece tenuto conto di una mappatura dei rischi effettuata che ha prodotto l’identificazione del rischio rilevante di indisponibilità dei sistemi informatici e telefonici: lo stesso può avere un forte impatto o un arresto dell’attività di erogazione dell’assistenza. La disponibilità e la sicurezza dei locali aziendali e del sistema informatico sono dei prerequisiti indispensabili per condurre correttamente questa attività. Per queste ragioni IMA Italia ha elaborato un piano di continuità delle attività (Business Continuity) e un’idonea procedura di Disaster Recovery in conformità ai regolamenti IVASS vigenti e al corpo normativo del Sistema di Gestione della Qualità certificato ISO 9001:2015. Il piano di continuità dell’attività copre principalmente quattro aree ritenute critiche nella realizzazione delle prestazioni di assistenza:
• indisponibilità dei locali;
• problema di risorse umane;
• problema sulla telefonia;
• problema sui sistemi informativi.
Ad esito delle attività di mappatura e di autovalutazione dei rischi operativi, ulteriori rischi sono risultati, in coerenza con le caratteristiche del business della Compagnia, i seguenti:
• eventuali errori nella pianificazione, selezione e formazione del personale rispetto ai bisogni aziendali;
• eventuale mancata/inadeguata formazione del personale in relazione al profilo ed al ruolo;
• eventuali carenze o mancanze nella gestione dei sinistri;
• eventuali errori nella valutazione della tariffa da applicare e nella definizione dei nuovi prodotti.
C.6 Altri rischi sostanziali
Si segnala che nel xxxxx xxx 0000 xx xxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxx ha accentuato alcuni problemi di approvvigionamenti nella filiera Automotive già evidenziati con la Pandemia Covid 19 con un effetto significativo sulle attività di assistenza ai veicoli.
D’altra parte, l’aumento della tensione internazionale ha visto un aumento agli attacchi informatici ponendo il tema della Cyber Security al centro delle preoccupazioni generali e dei Regolatori.
La Società ha continuato comunque a presidiare tali rischi ed a porre in essere tutte le azioni ritenute più opportune a garantire la continuità operativa nel rispetto della qualità attesa.
C.7 Altre informazioni
Il sistema attuale di Governance adottato dall’impresa risulta attualmente adeguato e proporzionato alla tipologia e natura dell’attività svolta dalla Compagnia.
La Funzione di Risk Management, con il supporto del Responsabile Contabilità e Xxxxxxxx e supervisione del Chief Financial Officer, effettua, a partire dai risultati attuali al 31 dicembre 2022, analisi di stress e di sensitivity relativamente al rischio azionario e di sottoscrizione.
Equity shock aggiuntivo
Il calcolo del SCR relativo al rischio di mercato (componente “azioni”) prevede un’ipotesi di equity shock percentuale, con percentuali specifiche per categorizzazioni di strumento finanziario, così come definito dalla normativa Solvency II. Nel caso in esame, le percentuali di equity shock rilevanti sono 22% per la partecipazione strategica in IMA Servizi e IMA Care e 35,98%1 per le azioni Banca Popolare di Sondrio.
Lo stress test è stato effettuato ipotizzando un incremento moltiplicativo dell’equity shock del 10, 20, 30, 40 e 50 per cento al fine di verificare il progressivo incremento della componente “azioni” del rischio in esame.
1 Pari a 39% più il Symmetric adjustment, pari a - 3,02%
La tabella seguente riepiloga i risultati ottenuti (lo scenario “0%” rappresenta la situazione iniziale al 31 dicembre 2022):
importi in k € | ||||||
Equity Shock aggiuntivo | 0% | 10% | 20% | 30% | 40% | 50% |
Esposizione prima dello shock | 731 | 731 | 731 | 731 | 731 | 731 |
Partecipazioni strategiche | 000 | 000 | 000 | 716 | 716 | 716 |
Azioni | 15 | 15 | 15 | 15 | 15 | 15 |
Esposizione dopo shock Solvency II | 569 | 569 | 569 | 569 | 569 | 569 |
Equity Shock aggiuntivo | 0% | 10% | 20% | 30% | 40% | 50% |
Esposizione dopo shock aggiuntivo | 569 | 553 | 537 | 521 | 505 | 488 |
Rischio (azioni) | 000 | 000 | 000 | 210 | 226 | 242 |
importi in k € | |||||
Equity Shock aggiuntivo 0% | 10% | 20% | 30% | 40% | 50% |
Altre componenti del rischio di 2.194 | 2.194 | 2.194 | 2.194 | 2.194 | 2.194 |
Rischi (azioni) 162 | 178 | 213 | 277 | 388 | 582 |
Diversificazione -365 | -379 | -394 | -408 | -422 | -437 |
Rischio di mercato (SCR) 1.991 | 1.993 | 1.994 | 1.996 | 1.998 | 2.000 |
La componente “azioni” è stata quindi integrata con le restanti componenti del rischio di mercato, individuando l’effetto della matrice di aggregazione. Il risultante SCR relativo al rischio di mercato è indicato nella seguente tabella:
mercato
Infine, il rischio di mercato così stabilito è stato integrato nel calcolo dell’SCR totale, definendo l’effetto della diversificazione tra rischi secondo la matrice di correlazione definita dalla normativa Solvency II. Il confronto tra l’SCR così ottenuto e il patrimonio disponibile della Compagnia ha permesso di individuare la componente patrimoniale eccedente il requisito di solvibilità, come riassunto nella seguente tabella:
importi in k €
Equity Shock aggiuntivo | 0% | 10% | 20% | 30% | 40% | 50% |
Rischio operativo | 1.612 | 1.612 | 1.612 | 1.612 | 1.612 | 1.612 |
Rischio di mercato | 1.991 | 1.993 | 1.994 | 1.996 | 1.998 | 2.000 |
Rischio di controparte | 2.716 | 2.716 | 2.716 | 2.716 | 2.716 | 2.716 |
Rischio di sottoscrizione NonLife | 13.266 | 13.266 | 13.266 | 13.266 | 13.266 | 13.266 |
Rischio di sottoscrizione Health | 593 | 593 | 593 | 593 | 593 | 593 |
Effetto della diversificazione | -3.042 | -3.043 | -3.045 | -3.046 | -3.048 | -3.049 |
Adj for LAC | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
SCR | 17.137 | 17.137 | 17.137 | 17.138 | 17.138 | 17.138 |
Patrimonio | 24.317 | 24.317 | 24.317 | 24.317 | 24.317 | 24.317 |
Eccedenza patrimoniale | 7.200 | 7.200 | 7.200 | 7.199 | 7.199 | 7.199 |
Solvency Ratio | 142,0% | 142,0% | 142,0% | 142,0% | 142,0% | 142,0% |
Come si evince dai risultati rappresentati in tabella, considerato il ridotto peso percentuale della componente equity sul portafoglio investimenti, gli impatti della sensitivity sul SCR, e quindi sulla solvibilità, risultano essere non significativi.
Non life underwriting risk sensitivity
Di seguito viene riportato un‘ulteriore analisi di sensitività standalone relativa al rischio di sottoscrizione non life e health ottenuta ipotizzando differenti volumi di premi relativi alla produzione ipotizzata nel 2023. In particolare, i volumi di budget sono stati incrementati/diminuiti delle seguenti percentuali; -25%, -15%, +15% e +25%.
Il confronto tra l’SCR così ottenuto e il patrimonio disponibile della Compagnia ha permesso di individuare la componente patrimoniale eccedente il requisito di solvibilità, come riassunto nella seguente tabella:
importi in k €
Sensitivities | -25% | -15% | 0 | 15% | 25% | |
Rischio di sottoscrizione Non life | 13.266 | 13.266 | 13.266 | 14.009 | 14.890 | |
Rischio di sottoscrizione Health | 593 | 593 | 593 | 657 | 701 | |
Rischio di Controparte | 2.716 | 2.716 | 2.716 | 2.716 | 2.716 | |
Rischio di Mercato | 1.991 | 1.991 | 1.991 | 1.991 | 1.991 | |
Rischio Operativo | 1.612 | 1.612 | 1.612 | 1.612 | 1.612 | |
Effetto della diversificazione | -3.042 | -3.042 | -3.042 | -3.117 | -3.176 | |
BSCR | 15.525 | 15.525 | 15.525 | 16.256 | 17.123 | |
Adj for LAC | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
SCR | 17.137 | 17.137 | 17.137 | 17.868 | 18.734 | |
Patrimonio | 24.337 | 24.337 | 24.337 | 24.337 | 24.337 | |
Eccedenza patrimoniale | 7.200 | 7.200 | 7.200 | 6.469 | 5.603 | |
Solvency Ratio | 142,0% | 142,0% | 142,0% | 136,2% | 129,9% |
Come si può osservare dai risultati in tabella, l’ipotesi di incremento dei premi previsti per i 12 mesi successivi alla data di valutazione determina un aumento delle misure di volume da considerare nel calcolo del requisito di capitale per rischio di sottoscrizione, e quindi un peggioramento della solvibilità complessiva. L’ipotesi di riduzione dei premi previsti per i 12 mesi successivi alla data di valutazione non comporta alcuna variazione del requisito di capitale del Rischio di sottoscrizione. Ciò è imputabile alla struttura della Standard Formula, che considera come misure di volume nel calcolo del SCR sottoscrizione Non-Life e Health il massimo tra i premi di competenza degli ultimi 12 mesi (Plast) e i premi di competenza dei successivi 12 mesi (Ps). Essendo quest’ultimi di importo inferiore alla data del 31 dicembre 2022, l’ipotesi di riduzione dei premi previsti per i 12 mesi successivi non comporta alcuna variazione del requisito di capitale del Rischio di sottoscrizione.
D. Valutazione a fini di solvibilità
D.1 Attività
Di seguito si intende dare una nota esplicativa dei contenuti delle voci che compongono gli “Assets” di IMA Italia Assistance, limitatamente alle poste valorizzate, secondo i due differenti principi di valutazione (Solvency I e Solvency.
C0010
Solvency II value
C0020
Statutory accounts value
Assets
Goodwill | R0010 | |
Deferred acquisition costs | R0020 | |
Intangible assets | R0030 | |
Deferred tax assets | R0040 | 901.431 |
Pension benefit surplus | R0050 | |
Property, plant & equipment held for own use | R0060 | |
Investments (other than assets held for index-linked and unit-linked contracts) | R0070 | 31.582.998 |
Property (other than for own use) | R0080 | |
Holdings in related undertakings, including participations | R0090 | 715.549 |
Equities | R0100 | 15.131 |
Equities - listed | R0110 | 15.131 |
Equities - unlisted | R0120 | |
no split between listed and unlisted (Statutory column) | ||
Bonds | R0130 | 30.852.317 |
Government Bonds | R0140 | 29.720.580 |
Corporate Bonds | R0150 | 1.131.738 |
Structured notes | R0160 | |
Collateralised securities | R0170 | |
no split between bonds (Statutory column) | ||
Collective Investments Undertakings | R0180 | |
Derivatives | R0190 | |
Deposits other than cash equivalents | R0200 | |
Other investments | R0210 | |
Assets held for index-linked and unit-linked contracts | R0220 | |
Loans and mortgages | R0230 | |
Loans on policies | R0240 | |
Loans and mortgages to individuals | R0250 | |
Other loans and mortgages | R0260 | |
no split between loans & mortgages (Statutory column) | ||
Reinsurance recoverables from: | R0270 | 0 |
Non-life and health similar to non-life | R0280 | 0 |
Non-life excluding health | R0290 | 0 |
Health similar to non-life | R0300 | 0 |
no split between non-life excluding health and health similar to non-life (Statutory column) | ||
Life and health similar to life, excluding health and index-linked and unit-linked | R0310 | |
Health similar to life | R0320 | |
Life excluding health and index-linked and unit-linked | R0330 | |
no split between life excluding health and index-linked and unit-linked and health similar to life (Statutory column) | ||
Life index-linked and unit-linked | R0340 | |
Deposits to cedants | R0350 | |
Insurance and intermediaries receivables | R0360 | 11.210.369 |
Reinsurance receivables | R0370 | 3.794.774 |
Receivables (trade, not insurance) | R0380 | 0 |
Own shares (held directly) | R0390 | |
Amounts due in respect of own fund items or initial fund called up but not yet paid in | R0400 | |
Cash and cash equivalents | R0410 | 7.731.180 |
Any other assets, not elsewhere shown | R0420 | 5.932.824 |
Total assets | R0500 | 61.153.576 |
233.804 |
901.431 |
37.273.253 |
2.139.246 |
11.583 |
11.583 |
35.122.424 |
33.994.334 |
1.128.090 |
0 |
0 |
0 |
0 |
11.210.369 |
3.794.774 |
0 |
7.731.180 |
5.932.824 |
67.077.635 |
II).Intangible assets
Tale elemento è riconducibile alla voce B.5. (Altri costi pluriennali) dell’attivo dell’allegato I.
Tali costi, che sono valorizzati nel bilancio Solvency I per un importo pari a Euro 233.804, risultano essere pari a zero nel bilancio Solvency II. Questa differenza è dovuta al fatto che, con riferimento a Solvency II, le imprese di assicurazione e di riassicurazione valutano a zero le attività immateriali (articolo 12 Atti Delegati), salvo se l'attività immateriale può essere venduta separatamente e le imprese di assicurazione e di riassicurazione possono dimostrare l'esistenza di un valore per attività identiche o simili.
Deferred tax assets
Tale voce è stata prudenzialmente posta pari al valore di bilancio civilistico ed è pari a Euro 901.431. Come riportato alla sezione relativa al calcolo delle Deferred tax liabilities, in funzione dei risultati ottenuti, non si è ritenuto opportuno modificare tale valore nel bilancio redatto secondo i principi Solvency II.
Investments (other than assets held for index-linked and unit-linked funds)
Tale grandezza racchiude gli attivi derivanti dagli investimenti, trascurando le attività legate al ramo III delle assicurazioni vita, che comunque non sono presenti per il business specifico dell’Impresa. La differenza tra i due valori di Xxxxxxxx è dovuta alla differenza nei principi contabili. Infatti, ai fini del Bilancio Solvency I, gli attivi sono valutati al minore tra il costo ed il valore di mercato. Nel Bilancio Solvency II essi sono valutati per la totalità a fair value.
Alla data di valutazione il valore di tale voce è di Euro 37.273.253 secondo i principi di calcolo Solvency I e di Euro 31.582.998 secondo i principi Solvency II. Si segnala che, alla data del 31 dicembre 2022, la Compagnia ha esercitato la facoltà di cui al Regolamento IVASS 52. Tale facoltà consente alle imprese di assicurazione che abbiano registrato minusvalenze sui titoli del portafoglio non durevole, di valutarli al valore risultante dall’ultimo bilancio annuale regolarmente approvato ovvero, per i titoli non presenti nel portafoglio al 31 dicembre 2021, al costo di acquisizione. Tale facoltà non riguarda le perdite di valore di carattere durevole.
Di seguito vengono quindi esplicitate le singole componenti della voce in oggetto.
• Partecipations
Tale importo è riconducibile alla voce C.II.1.b (Partecipazioni controllate destinate a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa) dell’attivo dell’allegato I.
L’investimento in imprese controllate è rappresentato dalla partecipazione nella società IMA Servizi S.c.a.r.l. controllata al 91%, e in IMACare S.r.l. – Società Benefit di cui si detiene il 60%.
Ai fini del bilancio Solvency I, le suddette partecipazioni sono così valutate:
• IMA Servizi S.c.a.r.l. è valutata in accordo con il criterio del patrimonio netto (valore Local Euro 1.509.080);
• IMACare S.r.l è valutata sulla base del costo di acquisto considerando eventuali perdite durevoli di valore (valore Local Euro 630.166);
Secondo i principi Solvency II, in accordo con la normativa di riferimento relativa alla valutazione di avviamento e attività immateriali, il valore di tali partecipazioni è così definito:
• IMA Servizi S.c.a.r.l: il valore Solvency II della partecipazione corrisponde al suo valore di bilancio, a cui viene nettato il relativo importo degli attivi immateriali;
• IMACare S.r.l: il valore Solvency II della partecipazione è definito sulla base del criterio del patrimonio netto, a cui viene decurtata la relativa componente di attivo immateriale.
Il valore Solvency II della partecipazione in IMA Servizi risulta quindi pari a Euro 561.950. Il valore Solvency II della partecipazione in IMACare ammonta invece a Euro 153.600.
• Equities – listed
L’ammontare compreso in tale voce è riconducibile alla voce C.III.1.a (Azioni quotate) dell’attivo dell’allegato I.
Le azioni quotate presenti in questa voce sono disponibili alla vendita (classificate nel comparto non durevole) e pertanto con i principi Solvency I sono valutate al minore tra il valore di costo ed il valore di mercato.
La metodologia Solvency II prevede, invece, una valutazione secondo il fair value (valore di mercato).
Alla data di valutazione il valore di tale voce è di Euro 11.583 secondo i principi Solvency I e di Euro 15.131 secondo i principi Xxxxxxxx XX.
• Bonds - listed
L’ammontare compreso in tale voce è riconducibile alla voce C.III.3.a (Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso quotati) ed alla voce G.1 (Ratei per interessi attivi) dell’attivo dell’allegato I.
Tale voce Bonds è a sua volta composta da due sotto-voci:
- Government Bonds
- Corporate Bonds
La prima accoglie i titoli obbligazionari emessi da uno Stato sovrano, mentre la seconda accoglie i titoli obbligazionari emessi da imprese di diversa natura.
I titoli obbligazionari presenti in questa voce, essendo disponibili alla vendita (classificati nel comparto non durevole) sono stati valutati secondo i principi Solvency I al minore tra il valore di costo ed il valore di mercato.
La metodologia Solvency II prevede, invece, una valutazione secondo il fair value (valore di mercato).
Alla data di valutazione il valore dei Government Bonds è di Euro 33.994.334 secondo i principi Solvency I e di Euro 29.720.580 secondo i principi Solvency II.
Alla data di valutazione il valore dei Corporate Bonds è di Euro 1.128.090 secondo i principi Solvency I e di Euro 1.131.738 secondo i principi Solvency II.
• Deposits other than cash equivalents
In tale voce si riportano, laddove presenti, eventuali depositi vincolati presenti nella voce C.III.6 (Depositi presso enti creditizi) dell’attivo dell’allegato I.
Reinsurance recoverables
Tale importo si riferisce alla voce D.bis.I.2 (Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, rami danni, riserva sinistri) dell’attivo dell’allegato I. Alla data di valutazione, tale importo è pari zero sia per i principi Solvency I che quelli Solvency II.
Insurance & intermediaries receivables
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce alla voce E.I (Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta) dell’attivo dell’allegato I incrementati dei crediti per fatture da emettere presenti nella voce E.III.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale (rettificato, eventualmente, da un apposito fondo svalutazione crediti), è pari a Euro 11.210.369 alla data di valutazione.
Reinsurance receivables
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce alla voce E.II (Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione) dell’attivo dell’allegato I.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale (rettificato, eventualmente, da un apposito fondo svalutazione crediti), è pari a Euro 3.794.774 alla data di valutazione.
Cash and cash equivalents
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce agli attivi di bilancio conti correnti e valori di cassa.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale, è pari a Euro
7.731.180 alla data di valutazione.
Any other assets, not elsewhere shown
L’ammontare di tale voce si riferisce alle residuali voci dell’attivo dell’allegato I.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale, è pari a Euro 5.932.824 alla data di valutazione.
D.2 Riserve tecniche
Di seguito si intende dare una nota esplicativa dei contenuti delle voci che compongono le “Technical provisions
– non-life (excluding health)” di IMA Italia secondo i due differenti metodi di valutazione (Solvency I e Solvency II).
L’ammontare della voce in oggetto si riferisce alle voci C.I.1 (Riserva premi) e C.I.2 (Riserva sinistri) del passivo dell’allegato I.
Secondo i principi Solvency I tali voci sono valutate come segue.
La riserva premi, di cui al paragrafo 2 dell’Allegato n° 15 al Regolamento ISVAP n° 22/2008, comprende l’ammontare complessivo delle somme necessarie per far fronte al costo futuro dei sinistri relativi ai rischi del lavoro diretto non estinti alla data di valutazione. In particolare, è composta da:
- la riserva per frazioni di premio: calcolata con il metodo del “pro-rata temporis”, deducendo dai premi lordi contabilizzati le provvigioni di acquisizione, nonché le altre spese di acquisizione direttamente imputabili;
- la riserva per rischi in corso: costituita dall’eventuale maggiore importo, calcolato per singolo ramo, della sinistralità incombente dopo la chiusura dell’esercizio, relativamente ai contratti di assicurazione stipulati entro la fine dell’esercizio.
La riserva premi del lavoro indiretto è stanziata in bilancio sulla base degli estratti conto ricevuti dalle compagnie cedenti e calcolata sulla base delle condizioni previste dai trattati di riassicurazione in essere.
Si precisa inoltre che, tenuto conto del fatto che il business della Compagnia è incentrato sul travel e sull’assistenza, non ricorrono i presupposti per la costituzione di integrazioni della riserva per frazioni di premi. In via generale la riserva sinistri è stata valutata dalla Compagnia in base al principio del “costo ultimo” tenendo conto di tutti i futuri oneri prevedibili e considerando tutti gli elementi che obiettivamente concorrono alla determinazione del fabbisogno di copertura del sinistro.
La riserva sinistri relativa al business del travel è calcolata a partire da una valutazione analitica separata del costo di ciascun sinistro denunciato non interamente pagato con il metodo dell’inventario. A tale importo viene aggiunta una riserva per sinistri avvenuti ma non ancora denunciati tenendo in considerazione la frequenza ed il costo medio dei sinistri.
La riserva sinistri del lavoro diretto è calcolata attraverso un approccio che tiene in considerazione del costo ultimo determinato per singolo cliente e per anno di generazione di avvenimento del sinistro. In particolare, la metodologia è basata sul costo medio dei sinistri pagati degli ultimi anni ricalibrato sulla base dei presumibili sinistri senza costo. La riserva sinistri è pertanto pari l prodotto tra il costo medio e il numero dei sinistri incurred al netto del contabilizzato a cui si aggiunge l’effetto dei sinistri tardivi.
La riserva sinistri del lavoro indiretto è stata determinata utilizzando la stessa metodologia di calcolo della riserva sinistri del lavoro diretto, in virtù del fatto che la Società, essendo detentrice di tutte le informazioni inerenti i sinistri assunti in riassicurazione a fronte del mandato a liquidare (parte integrante del trattato di riassicurazione attiva), ha effettuato una stima autonoma puntuale della riserva sinistri del lavoro indiretto.
Secondo i principi Solvency II, tali grandezze (riserva premi e riserva sinistri) sono calcolate tramite una valutazione Best Estimate che, avvalendosi di modelli matematici e di serie storiche fornisce la miglior stima delle riserve tecniche di portafoglio. In particolare, le riserve tecniche sono calcolate con un approccio basato su due componenti:
- la migliore stima (Best Estimate sinistri e premi),
- il margine di rischio (risk margin) per i rischi non-hedgeable.
Il calcolo della Best Estimate avviene sulla base della stima dei flussi di cassa futuri attesi connessi a tutti gli impegni e le obbligazioni generate dai contratti in essere, di cui la BEL costituisce il valore attuale medio.
Per quanto riguarda la Best Estimate Xxxxx, IMA Italia Assistance ha adottato la semplificazione di cui all’Allegato 6 del Regolamento IVASS n. 18/2016:
dove:
𝐵𝐸 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑑𝑎 = 𝐶𝑅 ∗ 𝑉𝑀 + (𝐶𝑅 − 1) ∗ 𝑃𝑉𝐹𝑃 + 𝐴𝐸𝑅 ∗ 𝑃𝑉𝐹𝑃
CR = stima del Combined ratio (CR) per LoB;
VM = misura di volume per premi non acquisiti, relativi all’attività già avviata alla data di valutazione; PVFP = valore attuale dei futuri premi per le obbligazioni sottostanti;
AER = stima dell’acquisition expenses ratio per LoB.
Nello specifico, vengono determinati, per ciascuna LoB, i Loss Ratio (LR), Expense Ratio (ER) e successivamente Combined Ratio (CR=LR+ER). I suddetti ratio (LR, ER e CR) vengono individuati a partire dai valori di riferimento relativi ai 12 mesi successivi alla data di valutazione desunti dal piano industriale L’applicazione dei ratio sopra descritti alla riserva per frazioni di premi (VM) e ai premi futuri (PVFP) consente di individuare l’onere dei sinistri futuri e delle relative spese, ai quai vengono successivamente applicati i relativi payment pattern al fine di identificare i cashflows futuri. Tali cashflows così individuati vengono poi attualizzati utilizzando la struttura dei tassi di interesse senza Volatility Adjustment fornita da EIOPA al fine di ottenere la Best Estimate Premi scontata.
La Best Estimate Xxxxxxxx è ottenuta, invece, attualizzando la riserva sinistri di bilancio Local GAAP al 31.12.2022 mediante la curva risk-free fornita dall’EIOPA senza Volatility Adjustment alla data di valutazione. Nello specifico, per la determinazione della BE della riserva sinistri, i cash flow attualizzati sono stati ricavati a partire dalla velocità di liquidazione individuata per ciascuna tipologia di business (Travel diretto e indiretto, Tradizionale diretto e Tradizionale indiretto) sulla base dei dati storici.
Alla Best Estimate sinistri e premi si aggiunge quindi la componente di Risk Margin.
Il Risk Margin rappresenta il costo necessario a detenere un importo di fondi propri ammissibili pari all’SCR necessario per supportare le obbligazioni di assicurazione e riassicurazione assunte durante tutta la loro vita contrattuale. Sulla base di questa definizione e in conformità con quanto prescritto dagli articoli 60, 61 e 62 del Regolamento IVASS n. 18 del 15 marzo 2016, il Risk Margin è determinato secondo la formula:
𝑅𝑀 = 𝐶𝑜𝐶
𝑅𝑢𝑛−0𝑓𝑓 𝑆𝐶𝑅𝑅𝑈(𝑡)
)
∑
𝑡=0
(1 + 𝑟(𝑡 + 1) 𝑡+1
dove:
• 𝐶𝑜𝐶 è il tasso del costo del capitale, pari al 6% come previsto dall’art. 39 degli Atti Delegati;
• 𝑆𝐶𝑅_𝑅𝑈(𝑡) è il requisito patrimoniale di solvibilità dell’impresa di riferimento (“Reference Undertaking”) di cui all’articolo 38, paragrafo 2 degli Atti Delegati, dopo t anni;
• 𝑟(𝑡 + 1) rappresenta il tasso di interesse risk free per la scadenza a t+1 anni.
Per la determinazione dell’ 𝑆𝐶𝑅_𝑅𝑈(𝑡) è adottato il metodo 2 (approccio proporzionale) previsto nell’Allegato 4 del Regolamento IVASS n. 18 del 15 marzo 2016, secondo il quale la stima del Requisito Patrimoniale di Solvibilità 𝑆𝐶𝑅_𝑅𝑈(𝑡) negli istanti temporali futuri, si determina mediante la seguente formula:
𝑆𝐶𝑅_𝑅𝑈(𝑡) = (𝑆𝐶𝑅_𝑅𝑈(𝑡k)) 𝐵𝐸𝐿_𝑛𝑒𝑡(𝑡)
𝐵𝐸𝐿_𝑛𝑒𝑡(𝑡k)
dove:
𝐵𝐸𝐿_𝑛𝑒𝑡(𝑡) è il valore delle Best Estimate (Sinistri e Premi) al netto delle Riserve cedute in riassicurazione relative al portafoglio in vigore al tempo 𝑡k e valutata dopo t anni.
Alla data di valutazione il valore delle riserve tecniche di portafoglio è pari a Euro 26.627.251 secondo la metodologia Solvency I, mentre è pari a Euro 23.768.195 secondo i principi Solvency II.
D.3 Altre passività
Di seguito si intende dare una nota esplicativa dei contenuti delle voci che compongono le “Liabilites” di IMA Italia Assistance, ad eccezione delle “Technical provisions – non-life (excluding health)” già illustrate nel precedente paragrafo, limitatamente alle poste valorizzate, secondo i due differenti metodi di valutazione (Solvency I e Solvency II).
Solvency II value C0010
Statutory accounts value
C0020
40.492
236.552
1.180.348
9.193.345
2.414.784
Other technical provisions | R0730 | |
Contingent liabilities | R0740 | 40.492 |
Provisions other than technical provisions | R0750 | |
Pension benefit obligations | R0760 | 219.342 |
Deposits from reinsurers | R0770 | |
Deferred tax liabilities | R0780 | 0 |
Derivatives | R0790 | |
Debts owed to credit institutions | R0800 | |
Debts owed to credit institutions resident domestically | ER0801 | |
Debts owed to credit institutions resident in the euro area other than domestic | ER0802 | |
Debts owed to credit institutions resident in rest of the world | ER0803 | |
Financial liabilities other than debts owed to credit institutions | R0810 | |
debts owed to non-credit institutions | ER0811 | |
debts owed to non-credit institutions resident domestically | ER0812 | |
debts owed to non-credit institutions resident in the euro area other than domestic | ER0813 | |
debts owed to non-credit institutions resident in rest of the world | ER0814 | |
other financial liabilit ies (debt securities issued) | ER0815 | |
Insurance & intermediaries payables | R0820 | |
Reinsurance payables | R0830 | 1.180.348 |
Payables (trade, not insurance) | R0840 | 9.193.345 |
Subordinated liabilities | R0850 | |
Subordinated liabilities not in BOF | R0860 | |
Subordinated liabilities in BOF | R0870 | |
Subordinated liabilities - no split between not in BOF and in BOF (Statutory column) | ||
Any other liabilities, not elsewhere shown | R0880 | 2.414.784 |
Contingent liabilities
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce alla voce E.3 (Fondi per rischi e oneri, Altri accantonamenti) del passivo dell’allegato I. Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II, tramite la determinazione dell’ammontare di tale fondo per la passività potenziale, è pari a Euro 40.492 alla data di valutazione.
Pension benefit obligations
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce alla voce G.VII (Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato) del passivo dell’allegato I.
Alla data di valutazione, tale voce ammonta a Euro 236.552 secondo la metodologia Solvency I. Nel bilancio Solvency II, in accordo con i principi di calcolo dello IAS 19, risulta pari a Euro 219.342.
Deferred tax liabilities
L’importo di tale voce è previsto solamente per la metodologia di valutazione Solvency II ed è la risultante del seguente calcolo:
+ Net Asset Value SI (Attivi – Passivi determinati secondo i principi Solvency I)
- Net Asset Value SII (Attivi – Passivi determinati secondo i principi Xxxxxxxx XX)
= Delta Net Asset Value (Delta Principi)
* 30,82% (IRES 24,00% + IRAP 6,82%)
= Deferred tax Liabilities
Alla data di valutazione del 31 dicembre 2022 le Deferred tax liabilities sono pari a Euro zero in quanto il Net Asset Value SI è maggiore del Net Asset Value SII.
Reinsurance payables
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce alla voce G.II.1 (Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione) dell’attivo dell’allegato I.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale (rettificato, eventualmente, da un apposito fondo svalutazione crediti), è pari a Euro 1.180.348 alla data di valutazione.
Payables (trade, not insurance)
L’ammontare compreso in tale voce si riferisce ai debiti nei confronti di fornitori presenti nella voce G.VIII.4 (Debiti diversi) del passivo dell’allegato I.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale, è pari a Euro
9.193.345 alla data di valutazione.
Any other liabilities, not else where shown
L’ammontare di tale voce si riferisce alle residuali voci del passivo dell’allegato I.
Tale voce, valutata da entrambe le metodologie Solvency I e Solvency II al valore nominale, è pari a Euro 2.414.784 alla data di valutazione.
D.4 Metodi alternativi di valutazione
Si precisa che i dati inerenti gli attivi e le passività (ivi incluse le riserve tecniche) sono stati sopraesposti secondo i principi Solvency I ovvero principi bilancistici italiani e secondo i principi Solvency II, tenuto conto di alcune semplificazioni come dettagliato in ogni singola voce.
D.5 Altre informazioni 17.1.2015 L 12/290 Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea IT
Non vi sono altre informazioni.
E. Gestione del capitale
E.1 Fondi propri
L’identificazione e la classificazione degli Eligible Own Funds (OF) è stata effettuata secondo l’approccio individuato dagli Atti Delegati.
Pertanto, si è proceduto ad individuare gli Elementi Patrimoniali rientranti negli Eligible, classificando ciascun elemento in funzione delle limitazioni previste.
Nella destinazione dei vari Elementi Patrimoniali ai vari Tier della classificazione Solvency II, occorre tenere presente delle limitazioni, in termini quantitativi, che a questi sono imposte.
In particolare, per la copertura del Solvency Capital Requirement si osservano i seguenti limiti di composizione:
• Eligible di Tier 1 ≥ 50% dell’SCR;
• Eligible Tier 3 ≤ 15% dell’SCR;
• Eligible Tier 2 + Tier 3 ≤ 50% dell’SCR.
Per la copertura del Minimum Capital Requirement si osservano, invece, i seguenti limiti di composizione:
• Eligible di Tier 1 ≥ 80% dell’MCR;
• Eligible Tier 3 = 0.
Di seguito viene presentato il valore degli Own Funds di IMA Assistance.
Total | Tier 1 - unrestricted | Tier 1 - restricted | Tier 2 | Tier 3 |
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 |
Basic own funds before deduction for participations in other financial sector as foreseen in article 68 of Delegated Regulation (EU) 2015/35 | ||||||
Ordinary share capital (gross of own shares) | R0010 | 3.856.985 | 3.856.985 | |||
Share premium account related to ordinary share capital | R0030 | 7.234.182 | 7.234.182 | |||
Initial funds, members' contributions or the equivalent basic own - fund item for mutual and mutual-type undertakings | R0040 | |||||
Subordinated mutual member accounts | R0050 | |||||
Surplus funds | R0070 | |||||
Preference shares | R0090 | |||||
Share premium account related to preference shares | R0110 | |||||
Reconciliation reserve | R0130 | 12.344.471 | 12.344.471 | |||
Subordinated liabilities | R0140 | |||||
An amount equal to the value of net deferred tax assets | R0160 | 901.431 |
| 901.431 | ||
Other own fund items approved by the supervisory authority as basic own funds not specified above | R0180 | |||||
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds | ||||||
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds | R0220 | |||||
Deductions | ||||||
Deductions for participations in financial and credit institutions | R0230 | |||||
Total basic own funds after deductions | R0290 | 24.337.069 |
Available and eligible own funds | ||||||
Total available own funds to meet the SCR | R0500 | 24.337.069 | ||||
Total available own funds to meet the XXX | X0000 | 23.435.638 | ||||
Total eligible own funds to meet the SCR | R0540 | 24.337.069 | ||||
Total eligible own funds to meet the XXX | X0000 | 23.435.638 | ||||
SCR | R0580 | 17.136.638 | ||||
XXX | X0000 | 7.711.487 | ||||
Ratio of Eligible own funds to SCR | R0620 | 142,0% | ||||
Ratio of Eligible own funds to XXX | X0000 | 303,9% |
Di seguito si riporta il dettaglio degli elementi che costituiscono la Riserva di Riconciliazione al 31 dicembre 2022:
importi in k €
Riserva di Riconciliazione | 12.344 |
Riserva Legale | 707 |
Riserva Rivalutazione Partecipata | 3.540 |
Utili a Nuovo | 10.294 |
Utili d'esercizio | 1.753 |
Differenze di Valutazione Local - Solvency II | -3.949 |
E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo
Viene illustrata nella seguente tabella la composizione dell’SCR (Solvency Capital Requirement) per ogni modulo e sotto-modulo di rischio valutati secondo le metodologie della “Standard formula” descritte negli Atti Delegati.
importi in €
Risk | SCR | SCRi/Elig |
Interest Rate Risk | 1.973.379 | 8,1% |
Equity Risk | 161.545 | 0,7% |
Property Risk | 0 | 0% |
Spread Risk | 28.293 | 0% |
Currency Risk | 0 | 0% |
Concentration Risk | 192.813 | 0,8% |
Diversification Effect Market | -364.760 | -1,5% |
Market Risk | 1.991.270 | 8,2% |
Counterparty Risk: Type 1 | 964.491 | 4,0% |
Counterparty Risk: Type 2 | 1.916.835 | 7,9% |
Diversification Effect Counterparty | -165.142 | -0,7% |
Counterparty Risk | 2.716.184 | 11,2% |
Premium and Reserve Risk | 510.941 | 2,1% |
Laspe Risk | 0 | 0% |
CAT Risk | 200.000 | 1% |
Diversification Effect Health Und | -117.515 | -0,5% |
Health Underwriting Risk | 593.426 | 2,4% |
Premium and Reserve Risk | 13.231.329 | 54,4% |
Laspe Risk | 957.306 | 4% |
Non- Life CAT Risk | 0 | 0% |
Diversification Effect Non-Life Und | -922.720 | -4% |
Non-Life Underwriting Risk | 13.265.915 | 54,5% |
Diversification Effect Basic SCR | -3.041.936 | -12,5% |
BSCR | 15.524.859 | 63,8% |
SCR Operational Risk | 1.611.779 | 6,6% |
Adj for Deferred Taxes | 0 | 0,0% |
SCR | 17.136.638 | 70,41% |
Eligible Own Funds | 24.337.069 | |
Solvency Ratio | 142,0% |
Di seguito viene illustrata in un grafico la scomposizione del SCR.
importi in k €
Scomposizione SCR (k€)
20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
-
8.000
6.000
4.000
2.000
-
15.525
1.991
Rischio di Mercato Rischio di
Controparte
Rischio di Diversificazione
Sottoscrizione Non Vita
BSCR
Rischio operativo Aggiustamento
imposte
SCR
2.716
17.137
1.612
3.042
13.266
Dalle tabelle e dal grafico sopra riportati si evidenzia come il rischio principale risulta essere quello di sottoscrizione non vita, seguito dal rischio di mercato. Di seguito si riportano alcune informazioni aggiuntive:
importi in K€
2022 | ||
SCR | 17.137 | Incidenza su SCR |
Rischio Operativo | 1.612 | 9,4% |
Deferred taxes adjustment | 0 | 0,0% |
BSCR | 15.525 | 90,6% |
Effetto diversificazione | -3.042 | -17,8% |
Somma dei moduli di rischio | 18.567 | 108,0% |
Rischio di Mercato | 1.991 | 11,6% |
Rischio di Controparte | 2.716 | 15,9% |
Rischio di Sottoscrizione Vita | 0 | 0,0% |
Rischio di Sottoscrizione Salute | 593 | 3,5% |
Rischio di Sottoscrizione Non Vita | 13.266 | 77,4% |
Alla data di valutazione del 31 dicembre 2022 il Basic Solvency Capital Requirement (BSCR) risulta essere pari a 15.525 migliaia di Euro. Aggiungendo ad esso il rischio operativo (1.612 migliaia di Euro) e considerando l’impatto dell’aggiustamento delle imposte differite (0 alla data di valutazione), si ottiene il Solvency Capital Requirement (SCR) pari a 17.137 migliaia di Euro.
Di conseguenza è possibile calcolare la percentuale di copertura del Solvency Capital Requirement (Solvency Ratio), come rapporto tra i Fondi Propri e l’SCR, che alla data di valutazione risulta essere pari a 142,0%.
importi in k €
2022 | 2021 | |
Ordinary Share Capital | 11.091 | 11.091 |
Other Reserve | 0 | 0 |
Surplus Funds | 0 | 0 |
Reconciliation Reserve | 12.344 | 17.618 |
Foreseeable Dividend | 0 | 0 |
Net Deferred Taxes | 901 | 0 |
Available Own Funds | 24.337 | 28.709 |
Eligible per SCR: Tier 1 | 23.436 | 28.709 |
Eligible per SCR: Tier 2 | 0 | 0 |
Eligible per SCR: Tier 3 | 901 | 0 |
Totale Eligible per SCR | 24.337 | 28.709 |
SCR | 17.137 | 13.725 |
Solvency Ratio del SCR | 142,0% | 209,2% |
Eligible per MCR: Tier 1 | 23.436 | 28.709 |
Eligible per MCR: Tier 2 | 0 | 0 |
Totale Eligible per MCR | 23.436 | 28.709 |
MCR | 7.711 | 6.176 |
Solvency Ratio del MCR | 303,9% | 464,8% |
Il Requisito Minimo di Capitale è stato calcolato in conformità all’articolo 248 degli Atti Delegati e risulta essere pari a 7.711 migliaia di Euro. Di conseguenza il rapporto Fondi Propri/MCR risulta essere pari a 303,9%.
Il grado di copertura del Capitale al 31 dicembre 2022 risulta rispettare i livelli di propensione al rischio definiti all’interno del Risk Appetite Framework (Solvency Ratio Target pari a 130% e limite superiore pari a 150%).
Rispetto alla valutazione al 31 dicembre 2021, il grado di copertura del requisito di capitale ha subito una riduzione, principalmente per effetto dell’elevata volatilità dei mercati registrata nel corso del 2022.
Di seguito viene illustrata in un grafico una comparazione tra MCR, SCR e Fondi Propri
importi in k €
Analisi SCR/MCR/FP
30.000
25.000
24.337
20.000
17.137
15.000
10.000
7.711
5.000
0
MCR
SCR
Fondi Propri
E.3 Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità
In merito al rischio azionario, si fa presente che tale rischio non è calcolato utilizzando il metodo basato sulla durata.
E.4 Differenze tra la formula standard e il modello interno utilizzato
Si precisa che IMA Italia non utilizza nessun modello interno.
E.5 Inosservanza del requisito patrimoniale minimo e inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità
SCR e MCR rispettano il requisito patrimoniale di solvibilità.
E.6 Altre informazioni 17.1.2015 L 12/291 Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea IT
Non vi sono altre informazioni.
Firmato digitalmente da: XXXXXX XXXXXXXX
Data: 06/04/2023 13:12:22
S.02.01.02
Balance sheet
Solvency II value | ||
C0010 | ||
Assets | ||
Goodwill | R0010 | |
Deferred acquisition costs | R0020 | |
Intangible assets | R0030 | |
Deferred tax assets | R0040 | 901.431,00 |
Pension benefit surplus | R0050 | |
Property, plant & equipment held for own use | R0060 | |
Investments (other than assets held for index-linked and unit-linked contracts) | R0070 | 31.582.997,60 |
Property (other than for own use) | R0080 | |
Holdings in related undertakings, including participations | R0090 | 715.549,14 |
Equities | R0100 | 15.131,34 |
Equities - listed | R0110 | 15.131,34 |
Equities - unlisted | R0120 | |
Bonds | R0130 | 30.852.317,13 |
Government Bonds | R0140 | 29.720.579,55 |
Corporate Bonds | R0150 | 1.131.737,58 |
Structured notes | R0160 | |
Collateralised securities | R0170 | |
Collective Investments Undertakings | R0180 | |
Derivatives | R0190 | |
Deposits other than cash equivalents | R0200 | |
Other investments | R0210 | |
Assets held for index-linked and unit-linked contracts | R0220 | |
Loans and mortgages | R0230 | |
Loans on policies | R0240 | |
Loans and mortgages to individuals | R0250 | |
Other loans and mortgages | R0260 | |
Reinsurance recoverables from: | R0270 | |
Non-life and health similar to non-life | R0280 | |
Non-life excluding health | R0290 | |
Health similar to non-life | R0300 | |
Life and health similar to life, excluding health and index-linked and unit-linked | R0310 | |
Health similar to life | R0320 | |
Life excluding health and index-linked and unit-linked | R0330 | |
Life index-linked and unit-linked | R0340 | |
Deposits to cedants | R0350 | |
Insurance and intermediaries receivables | R0360 | 11.210.369,32 |
Reinsurance receivables | R0370 | 3.794.774,19 |
Receivables (trade, not insurance) | R0380 | |
Own shares (held directly) | R0390 | |
Amounts due in respect of own fund items or initial fund called up but not yet paid in | R0400 | |
Cash and cash equivalents | R0410 | 7.731.179,96 |
Any other assets, not elsewhere shown | R0420 | 5.932.823,76 |
Total assets | R0500 | 61.153.575,83 |
Liabilities | ||
Technical provisions – non-life | R0510 | 23.768.195,30 |
Technical provisions – non-life (excluding health) | R0520 | |
Technical provisions calculated as a whole | R0530 | |
Best Estimate | R0540 | 21.694.245,79 |
Risk margin | R0550 | 1.432.329,06 |
Technical provisions - health (similar to non-life | R0560 | |
Technical provisions calculated as a whole | R0570 | |
Best Estimate | R0580 | 601.882,12 |
Risk margin | R0590 | 39.738,34 |
Technical provisions - life (excluding index-linked and unit-linked | R0600 | |
Technical provisions - health (similar to life) | R0610 | |
Technical provisions calculated as a whole | R0620 | |
Best Estimate | R0630 | |
Risk margin | R0640 | |
Technical provisions – life (excluding health and index-linked and unit-linked | R0650 | |
Technical provisions calculated as a whole | R0660 | |
Best Estimate | R0670 | |
Risk margin | R0680 | |
Technical provisions – index-linked and unit-linked | R0690 | |
Technical provisions calculated as a whole | R0700 | |
Best Estimate | R0710 | |
Risk margin | R0720 | |
Other technical provisions | R0730 | |
Contingent liabilities | R0740 | 40.492,46 |
Provisions other than technical provisions | R0750 | |
Pension benefit obligations | R0760 | 219.341,59 |
Deposits from reinsurers | R0770 | |
Deferred tax liabilities | R0780 | |
Derivatives | R0790 | |
Debts owed to credit institutions | R0800 | |
Financial liabilities other than debts owed to credit institutions | R0810 | |
Insurance & intermediaries payables | R0820 | |
Reinsurance payables | R0830 | 1.180.348,09 |
Payables (trade, not insurance) | R0840 | 9.193.344,96 |
Subordinated liabilities | R0850 | |
Subordinated liabilities not in Basic Own Funds | R0860 | |
Subordinated liabilities in Basic Own Funds | R0870 | |
Any other liabilities, not elsewhere shown | R0880 | 2.414.784,02 |
Total liabilities | R0900 | 36.816.506,42 |
Excess of assets over liabilities | R1000 | 24.337.069,41 |
S.05.01.02
Premiums, claims and expenses by line of business
Non-Life (direct business/accepted proportional reinsurance and accepted non-proportional reinsurance)
Line of Business for: non-life insurance and reinsurance obligations (direct business and accepted proportional reinsurance) | |||||||||||||
Medical expense insurance | Income protection insurance | Workers' compensation insurance | Motor vehicle liability insurance | Other motor insurance | Marine, aviation and transport insurance | Fire and other damage to property insurance | General liability insurance | Credit and suretyship insurance | Legal expenses insurance | Assistance | Miscellaneous financial loss | ||
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 | C0060 | C0070 | C0080 | C0090 | C0100 | C0110 | C0120 | ||
Premiums written | |||||||||||||
Gross - Direct Business | R0110 | 2.983.904 | 152.523 | 1.238.388 | 17.420 | 8.274.462 | 5.001.635 | ||||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 209.109 | 93.071 | 18.508 | 0 | 37.057.529 | 58.721 | ||||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0140 | 238.738 | 12.452 | 0 | 1.809 | 0 | 0 | ||||||
Net | R0200 | 2.954.275 | 233.142 | 1.256.897 | 15.611 | 45.331.991 | 5.060.356 | ||||||
Premiums earned | |||||||||||||
Gross - Direct Business | R0210 | 2.913.930 | 154.393 | 1.211.097 | 13.629 | 8.467.356 | 4.480.965 | ||||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 164.455 | 89.125 | 13.587 | 0 | 35.857.096 | 55.021 | ||||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0240 | 238.738 | 12.452 | 0 | 1.809 | 0 | 0 | ||||||
Net | R0300 | 2.839.646 | 231.065 | 1.224.684 | 11.820 | 44.324.452 | 4.535.986 | ||||||
Claims incurred | |||||||||||||
Gross - Direct Business | R0310 | 1.485.885 | 0 | 126.928 | 0 | 2.426.090 | 5.171.110 | ||||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 8.038 | 0 | 1.410 | 0 | 20.804.877 | -1.602 | ||||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0340 | 77.848 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||||
Net | R0400 | 1.416.076 | 0 | 128.337 | 0 | 23.230.967 | 5.169.507 | ||||||
Changes in other technical provisions | |||||||||||||
Gross - Direct Business | R0410 | ||||||||||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | ||||||||||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0430 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0440 | ||||||||||||
Net | R0500 | ||||||||||||
Expenses incurred | R0550 | 1.662.870 | 67.771 | 584.636 | 10.341 | 11.860.660 | 2.879.489 | ||||||
Other expenses | R1200 | ||||||||||||
Total expenses | R1300 |
Line of Business for: accepted non-proportional reinsurance | Total | |||||
Health | Casualty | Marine, aviation, transport | Property | |||
C0130 | C0140 | C0150 | C0160 | C0200 | ||
Premiums written | ||||||
Gross - Direct Business | R0110 | 17.668.333 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 37.436.938 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | 0 | ||||
Reinsurers' share | R0140 | 252.999 | ||||
Net | R0200 | 54.852.273 | ||||
Premiums earned | ||||||
Gross - Direct Business | R0210 | 17.241.370 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 36.179.283 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | 0 | ||||
Reinsurers' share | R0240 | 252.999 | ||||
Net | R0300 | 53.167.653 | ||||
Claims incurred | ||||||
Gross - Direct Business | R0310 | 9.210.012 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 20.812.723 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | 0 | ||||
Reinsurers' share | R0340 | 77.848 | ||||
Net | R0400 | 29.944.888 | ||||
Changes in other technical provisions | ||||||
Gross - Direct Business | R0410 | 0 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | 0 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0430 | 0 | ||||
Reinsurers' share | R0440 | 0 | ||||
Net | R0500 | 0 | ||||
Expenses incurred | R0550 | 17.065.768 | ||||
Other expenses | R1200 | 3.072.234 | ||||
Total expenses | R1300 | 20.138.002 |
S.05.02.01
Premiums, claims and expenses by country
Home country | ||
C0080 | ||
Premiums written | ||
Gross - Direct Business | R0110 | 17.668.333 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 37.436.938 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | 0 |
Reinsurers' share | R0140 | 252.999 |
Net | R0200 | 54.852.273 |
Premiums earned | ||
Gross - Direct Business | R0210 | 17.241.370 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 36.179.283 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | 0 |
Reinsurers' share | R0240 | 252.999 |
Net | R0300 | 53.167.653 |
Claims incurred | ||
Gross - Direct Business | R0310 | 9.210.012 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 20.812.723 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | 0 |
Reinsurers' share | R0340 | 77.848 |
Net | R0400 | 29.944.888 |
Changes in other technical provisions | ||
Gross - Direct Business | R0410 | 0 |
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | 0 |
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0430 | 0 |
Reinsurers' share | R0440 | 0 |
Net | R0500 | 0 |
Expenses incurred | R0550 | 17.065.768 |
Other expenses | R1200 | |
Total expenses | R1300 |
Country (by amount of gross premiums written) - non-life obligations |
C0090 |
Total Top 5 and home country |
C0140 |
17.668.333 |
37.436.938 |
0 |
252.999 |
54.852.273 |
17.241.370 |
36.179.283 |
0 |
252.999 |
53.167.653 |
9.210.012 |
20.812.723 |
0 |
77.848 |
29.944.888 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
17.065.768 |
3.072.234 |
20.138.002 |
S.17.01.02
Non-Life Technical Provisions
Direct business and accepted proportional reinsurance | |||||
Medical expense insurance | Income protection insurance | Workers' compensation insurance | Motor vehicle liability insurance | ||
C0020 | C0030 | C0040 | C0050 | ||
Technical provisions calculated as a whole | R0010 | ||||
Total Recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to | R0050 | ||||
Technical provisions calculated as a sum of BE and RM | |||||
Best estimate | |||||
Premium provisions | |||||
Gross | R0060 | 165.498,45 | -80.904,93 | ||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0140 | 0,00 | 0,00 | ||
Net Best Estimate of Premium Provisions | R0150 | 165.498,45 | -80.904,93 | ||
Claims provisions | |||||
Gross | R0160 | 517.288,60 | 0,00 | ||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0240 | 0,00 | 0,00 | ||
Net Best Estimate of Claims Provisions | R0250 | 517.288,60 | 0,00 | ||
Total Best estimate - gross | R0260 | 682.787,05 | -80.904,93 | ||
Total Best estimate - net | R0270 | 682.787,05 | -80.904,93 | ||
Risk margin | R0280 | 39.737,34 | 1,00 | ||
Amount of the transitional on Technical Provisions | |||||
Technical Provisions calculated as a whole | R0290 | ||||
Best estimate | R0300 | ||||
Risk margin | R0310 | ||||
Technical provisions - total | |||||
Technical provisions - total | R0320 | 722.524,39 | -80.903,93 | ||
Recoverable from reinsurance contract/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0330 | 0,00 | 0,00 | ||
Technical provisions minus recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re - total | R0340 | 722.524,39 | -80.903,93 |
Direct business and accepted proportional reinsurance | |||||
Other motor insurance | Marine, aviation and transport insurance | Fire and other damage to property insurance | General liability insurance | ||
C0060 | C0070 | C0080 | C0090 | ||
Technical provisions calculated as a whole | R0010 | ||||
Total Recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to | R0050 | ||||
Technical provisions calculated as a sum of BE and RM | |||||
Best estimate | |||||
Premium provisions | |||||
Gross | R0060 | -106.208,11 | |||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0140 | 0,00 | |||
Net Best Estimate of Premium Provisions | R0150 | -106.208,11 | |||
Claims provisions | |||||
Gross | R0160 | 134.603,43 | |||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0240 | 0,00 | |||
Net Best Estimate of Claims Provisions | R0250 | 134.603,43 | |||
Total Best estimate - gross | R0260 | 28.395,32 | |||
Total Best estimate - net | R0270 | 28.395,32 | |||
Risk margin | R0280 | 1.874,76 | |||
Amount of the transitional on Technical Provisions | |||||
Technical Provisions calculated as a whole | R0290 | ||||
Best estimate | R0300 | ||||
Risk margin | R0310 | ||||
Technical provisions - total | |||||
Technical provisions - total | R0320 | 30.270,08 | |||
Recoverable from reinsurance contract/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0330 | 0,00 | |||
Technical provisions minus recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re - total | R0340 | 30.270,08 |
Direct business and accepted proportional reinsurance | |||||
Credit and suretyship insurance | Legal expenses insurance | Assistance | Miscellaneous financial loss | ||
C0100 | C0110 | C0120 | C0130 | ||
Technical provisions calculated as a whole | R0010 | ||||
Total Recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to | R0050 | ||||
Technical provisions calculated as a sum of BE and RM | |||||
Best estimate | |||||
Premium provisions | |||||
Gross | R0060 | 13.493,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,39 | |
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0140 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | |
Net Best Estimate of Premium Provisions | R0150 | 2.698,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,39 | |
Claims provisions | |||||
Gross | R0160 | 0,00 | 5.640.541,02 | 3.408.564,78 | |
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0240 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | |
Net Best Estimate of Claims Provisions | R0250 | 0,00 | 5.640.541,02 | 3.408.564,78 | |
Total Best estimate - gross | R0260 | 13.493,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,17 | |
Total Best estimate - net | R0270 | 2.698,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,17 | |
Risk margin | R0280 | 890,89 | 1.100.585,70 | 328.977,72 | |
Amount of the transitional on Technical Provisions | |||||
Technical Provisions calculated as a whole | R0290 | ||||
Best estimate | R0300 | ||||
Risk margin | R0310 | ||||
Technical provisions - total | |||||
Technical provisions - total | R0320 | 14.384,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,89 | |
Recoverable from reinsurance contract/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0330 | 10.794,80 | 0,00 | 0,00 | |
Technical provisions minus recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re - total | R0340 | 3.589,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,89 |
Non-proportional health reinsurance | Total Non-Life obligation | |||||
Non-proportional health reinsurance | Non-proportional casualty reinsurance | Non-proportional marine, aviation and transport reinsurance | Non-proportional property reinsurance | |||
C0140 | C0150 | C0160 | C0170 | C0180 | ||
Technical provisions calculated as a whole | R0010 | |||||
Total Recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to | R0050 | |||||
Technical provisions calculated as a sum of BE and RM | ||||||
Best estimate | ||||||
Premium provisions | ||||||
Gross | R0060 | 12.595.130,08 | ||||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0140 | 0,00 | ||||
Net Best Estimate of Premium Provisions | R0150 | 12.584.335,28 | ||||
Claims provisions | ||||||
Gross | R0160 | 9.700.997,83 | ||||
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0240 | 0,00 | ||||
Net Best Estimate of Claims Provisions | R0250 | 9.700.997,83 | ||||
Total Best estimate - gross | R0260 | 22.296.127,90 | ||||
Total Best estimate - net | R0270 | 22.285.333,11 | ||||
Risk margin | R0280 | 1.472.067,40 | ||||
Amount of the transitional on Technical Provisions | ||||||
Technical Provisions calculated as a whole | R0290 | |||||
Best estimate | R0300 | |||||
Risk margin | R0310 | |||||
Technical provisions - total | ||||||
Technical provisions - total | R0320 | 23.768.195,30 | ||||
Recoverable from reinsurance contract/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses du | R0330 | |||||
Technical provisions minus recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re - total | R0340 | 23.757.400,51 |
S.19.01.21
Non-life insurance claims
Gross Claims Paid (non-cumulative) - Development year (absolute amount). Total Non-Life Business
0
1
2 3
4
5
6
7
8
9 10 & +
C0200
C0210
C0220 C0230 C0240 C0250 C0260 C0270 C0280 C0290 C0300
0
1
2 3
4
5
6
7
8
9 10 & +
C0010
C0020
C0030 C0040 C0050 C0060 C0070 C0080 C0090 C0100 C0110
In Current year | Sum of years (cumulative) | ||
C0170 | X0000 | ||
Xxxxx | X0000 | ||
N-9 | R0160 | ||
N-8 | R0170 | ||
N-7 | R0180 | ||
N-6 | R0190 | ||
N-5 | R0200 | ||
N-4 | R0210 | ||
N-3 | R0220 | 3.449,00 | 00.000.000,03 |
N-2 | R0230 | 46.894,00 | 00.000.000,55 |
N-1 | R0240 | 3.273.000,00 | 00.000.000,15 |
N | R0250 | 24.269.900,00 | 00.000.000,41 |
Total | R0260 | 27.593.244,00 | 00.000.000,15 |
Prior | R0100 | ||||
N-9 | R0160 | ||||
N-8 | R0170 | ||||
N-7 | R0180 | ||||
N-6 | R0190 | ||||
N-5 | R0200 | ||||
N-4 | R0210 | ||||
N-3 | R0220 | 13.773.725,77 | 4.978.076,66 | 135.272,25 | 3.449,35 |
N-2 | R0230 | 12.891.835,54 | 2.967.527,79 | 46.894,22 | |
N-1 | R0240 | 18.127.647,10 | 3.273.000,05 | ||
X | X0000 | 24.269.900,41 |
Prior | R0100 | ||||
N-9 | R0160 | ||||
N-8 | R0170 | ||||
N-7 | R0180 | ||||
N-6 | R0190 | ||||
N-5 | R0200 | ||||
N-4 | R0210 | ||||
N-3 | R0220 | 4.690.295,92 | 187.809,08 | 142.725,68 | 1.322,39 |
N-2 | R0230 | 4.121.698,89 | 1.444.583,46 | 328.522,54 | |
N-1 | R0240 | 4.011.688,20 | 509.131,58 | ||
X | X0000 | 9.170.125,01 |
Gross Claims Paid (non-cumulative) - Current year, sum of years (cumulative). Total Non- Life Business
Year end (discounted data) | ||
X0000 | ||
Xxxxx | X0000 | |
N-9 | R0160 | |
N-8 | R0170 | |
N-7 | R0180 | |
N-6 | R0190 | |
N-5 | R0200 | |
N-4 | R0210 | |
N-3 | R0220 | 1.281,68 |
N-2 | R0230 | 318.409,85 |
N-1 | R0240 | 493.459,31 |
N | R0250 | 8.887.846,99 |
Total | R0260 | 9.700.997,83 |
Gross undiscounted Best Estimate Claims Provisions - Development year (absolute amount). Total Non-Life Business
Gross discounted Best Estimate Claims Provisions - Current year, sum of years (cumulative). Total Non-Life
S.23.01.01
Own funds
Total | Tier 1 - unrestricted | Tier 1 - restricted | Tier 2 | Tier 3 | ||
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 | ||
Basic own funds before deduction for participations in other financial sector as foreseen in article 68 of Delegated Regulation 2015/35 | ||||||
Ordinary share capital (gross of own shares) | R0010 | 3.856.985,00 | 3.856.985,00 | |||
Share premium account related to ordinary share capital | R0030 | 7.234.182,00 | 7.234.182,00 | |||
Initial funds, members' contributions or the equivalent basic own - fund item for mutual and mutual-type undertakings | R0040 | |||||
Subordinated mutual member accounts | R0050 | |||||
Surplus funds | R0070 | |||||
Preference shares | R0090 | |||||
Share premium account related to preference shares | R0110 | |||||
Reconciliation reserve | R0130 | 12.344.471,00 | 00.000.000,41 | |||
Subordinated liabilities | R0140 | |||||
An amount equal to the value of net deferred tax assets | R0160 | |||||
Other own fund items approved by the supervisory authority as basic own funds not specified above | R0180 | |||||
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds | ||||||
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds | R0220 | |||||
Deductions | ||||||
Deductions for participations in financial and credit institutions | R0230 | |||||
Total basic own funds after deductions | R0290 | 24.337.069,41 | ||||
Ancillary own funds | ||||||
Unpaid and uncalled ordinary share capital callable on demand | R0300 | |||||
Unpaid and uncalled initial funds, members' contributions or the equivalent basic own fund item for mutual and mutual - type undertakings, callable on demand | R0310 | |||||
Unpaid and uncalled preference shares callable on demand | R0320 | |||||
A legally binding commitment to subscribe and pay for subordinated liabilities on demand | R0330 | |||||
Letters of credit and guarantees under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC | R0340 | |||||
Letters of credit and guarantees other than under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC | R0350 | |||||
Supplementary members calls under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC | R0360 | |||||
Supplementary members calls - other than under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC | R0370 | |||||
Other ancillary own funds | R0390 | |||||
Total ancillary own funds | R0400 | |||||
Available and eligible own funds | ||||||
Total available own funds to meet the SCR | R0500 | 24.337.069,00 | 00.000.000,41 | |||
Total available own funds to meet the XXX | X0000 | 23.435.638,00 | 00.000.000,41 | |||
Total eligible own funds to meet the SCR | R0540 | 24.337.069,00 | 00.000.000,41 | |||
Total eligible own funds to meet the XXX | X0000 | 23.435.638,00 | 00.000.000,41 | |||
SCR | R0580 | 17.136.638,19 | ||||
XXX | X0000 | 7.711.487,18 | ||||
Ratio of Eligible own funds to SCR | R0620 | 142% | ||||
Ratio of Eligible own funds to XXX | X0000 | 304% |
Reconciliation reserve
C0060 | ||
Reconciliation reserve | ||
Excess of assets over liabilities | R0700 | 24.337.069,41 |
Own shares (held directly and indirectly) | R0710 | |
Foreseeable dividends, distributions and charges | R0720 | |
Other basic own fund items | R0730 | 11.992.598,00 |
Adjustment for restricted own fund items in respect of matching adjustment portfolios and ring fenced funds | R0740 | |
Reconciliation reserve | R0760 | 12.344.471,41 |
Expected profits | ||
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Life business | R0770 | |
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Non-life business | R0780 | |
Total Expected profits included in future premiums (EPIFP) | R0790 |
S.25.01.21
Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula
Basic Solvency Capital Requirement | Gross solvency capital requirement | Simplifications | |
C0110 | C0120 | ||
Market risk | R0010 | 1.991.270,01 | |
Counterparty default risk | R0020 | 2.716.183,82 | |
Life underwriting risk | R0030 | 0,00 | |
Health underwriting risk | R0040 | 593.426,10 | |
Non-life underwriting risk | R0050 | 13.265.915,31 | |
Diversification | R0060 | -3.041.936,49 | |
Intangible asset risk | R0070 | 0,00 | |
Basic Solvency Capital Requirement | R0100 | 15.524.858,75 |
Calculation of Solvency Capital Requirement | Value | |
C0100 | ||
Operational risk | R0130 | 1.611.779,43 |
Loss-absorbing capacity of technical provisions | R0140 | |
Loss-absorbing capacity of deferred taxes | R0150 | 0,00 |
Capital requirement for business operated in accordance with Art. 4 of Directive 2003/41/EC | R0160 | |
Solvency Capital Requirement excluding capital add-on | R0200 | 17.136.638,19 |
Capital add-on already set | R0210 | |
Solvency capital requirement | R0220 | 17.136.638,19 |
Other information on SCR | ||
Capital requirement for duration-based equity risk sub-module | R0400 | |
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for remaining part | R0410 | |
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for ring fenced funds | R0420 | |
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for matching adjustment portfolios | R0430 | |
Diversification effects due to RFF nSCR aggregation for article 304 | R0440 |
Approach to tax rate | Yes/No | |
C0109 | ||
Approach based on average tax rate | R0590 | 1 - Yes |
Calculation of loss absorbing capacity of deferred taxes | XXX XX | |
X0000 | ||
XXX XX | X0000 | 0,00 |
LAC DT justified by reversion of deferred tax liabilities | R0650 | |
LAC DT justified by reference to probable future taxable economic profit | R0660 | |
LAC DT justified by carry back, current year | R0670 | 0,00 |
LAC DT justified by carry back, future years | R0680 | |
Maximum XXX XX | X0000 |
S.28.01.01
Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity
7.810.990,69
R0010
MCRNL Result
C0010
Background information | |||
Net (of reinsurance/SPV) best estimate and TP calculated as a whole | Net (of reinsurance) written premiums in the last 12 months | ||
C0020 | C0030 | ||
Medical expense insurance and proportional reinsurance | R0020 | 682.787,05 | 2.851.157,85 |
Income protection insurance and proportional reinsurance | R0030 | -80.904,93 | 231.065,36 |
Workers' compensation insurance and proportional reinsurance | R0040 | 0,00 | 0,00 |
Motor vehicle liability insurance and proportional reinsurance | R0050 | 0,00 | 0,00 |
Other motor insurance and proportional reinsurance | R0060 | 0,00 | 0,00 |
Marine, aviation and transport insurance and proportional reinsurance | R0070 | 28.395,32 | 1.224.683,59 |
Fire and other damage to property insurance and proportional reinsurance | R0080 | 0,00 | 0,00 |
General liability insurance and proportional reinsurance | R0090 | 0,00 | 0,00 |
Credit and suretyship insurance and proportional reinsurance | R0100 | 0,00 | 0,00 |
Legal expenses insurance and proportional reinsurance | R0110 | 13.493,50 | 11.819,94 |
Assistance and proportional reinsurance | R0120 | 16.669.616,00 | 00.000.000,26 |
Miscellaneous financial loss insurance and proportional reinsurance | R0130 | 4.982.740,17 | 4.833.503,30 |
Non-proportional health reinsurance | R0140 | 0,00 | - |
Non-proportional casualty reinsurance | R0150 | 0,00 | - |
Non-proportional marine, aviation and transport reinsurance | R0160 | 0,00 | - |
Non-proportional property reinsurance | R0170 | 0,00 | - |
Overall MCR calculation
X0000 | ||
Xxxxxx XXX | X0000 | 8.747.025,51 |
SCR | R0310 | 17.136.638,19 |
MCR cap | R0320 | 7.711.487,18 |
XXX xxxxx | X0000 | 4.284.159,55 |
Combined XXX | X0000 | 7.711.487,18 |
Absolute floor of the XXX | X0000 | 2.500.000,00 |
Minimum Capital Requirement | R0400 | 7.711.487,18 |
IMA Italia Assistance S.p.A.
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 47 – septies, comma 7 del D. Lgs.
7.9.2005, n. 209 e dell’art. 4, comma 1, lettere a) e b), del Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022
GBNC/FZPP/vbrb - R2023/00400
Xxx Xxxxxxx, 0
00000 Xxxxxx
Tel: x00 00 00 00 00 00
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 47 – septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e dell’art. 4, comma 1, lettere
a) e b), del Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018
Al Consiglio di Amministrazione di IMA Italia Assistance S.p.A.
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile dei seguenti elementi della Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria (la “SFCR”) di IMA Italia Assistance S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, predisposta ai sensi dell’articolo 47-septies del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209:
- modelli “S.02.01.02 Stato Patrimoniale” e “S.23.01.01 Fondi propri” (i “modelli”);
- sezioni “D. Valutazione a fini di solvibilità” e “E.1. Fondi propri” (l’“informativa”). Le nostre attività non hanno riguardato:
- le componenti delle riserve tecniche relative al margine di rischio (voci R0550, R0590, R0640, R0680 e R0720) del modello “S.02.01.02 Stato Patrimoniale”;
- il Requisito patrimoniale di solvibilità (voce R0580) e il Requisito patrimoniale minimo (voce R0600) del modello “S.23.01.01 Fondi propri”,
che pertanto sono esclusi dal nostro giudizio.
I modelli e l’informativa, con le esclusioni sopra riportate, costituiscono nel loro insieme “i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa”.
A nostro giudizio, i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa inclusi nella SFCR di IMA Italia Assistance S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, sono stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants (IESBA Code) emesso dall’International Ethics Standards Board for Accountants applicabili alla revisione contabile dei modelli e della relativa informativa.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Mazars Italia S.p.A.
Capitale sociale deliberato, sottoscritto e versato € 120.000 - Sede legale: Xxx Xxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx Rea MI-2076227 - Cod. Fisc. e P. Iva 11176691001
Iscrizione al Registro dei Revisori Legali n. 163788 con D.M. del 14/07/2011 G.U. n. 57 del 19/07/2011
Richiamo di informativa - Criteri di redazione, finalità e limitazione all’utilizzo
Richiamiamo l’attenzione alla sezione “D. Valutazione a fini di solvibilità” che descrive i criteri di redazione. I modelli di MVBS e OF e la relativa informativa sono stati redatti, per le finalità di vigilanza sulla solvibilità, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che costituisce un quadro normativo con scopi specifici. Di conseguenza possono non essere adatti per altri scopi. Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tale aspetto.
Altri aspetti
La Società ha redatto il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione, che è stato da noi assoggettato a revisione contabile a seguito della quale abbiamo emesso la nostra relazione di revisione datata 7 aprile 2023.
La Società ha redatto i modelli “S.25.01.21 Requisito patrimoniale di solvibilità per le imprese che utilizzano la formula standard” e “S.28.01.01 Requisito patrimoniale minimo - Solo attività di assicurazione o di riassicurazione vita o solo attività di assicurazione o riassicurazione non vita” e la relativa informativa presentata nella sezione “E.2. Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito
patrimoniale minimo” dell’allegata SFCR in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili, alla normativa nazionale di settore, che sono stati da noi assoggettati a revisione contabile limitata, secondo quanto previsto dall’art. 4 comma 1 lett. c) del Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018, a seguito della quale abbiamo emesso in data odierna una relazione di revisione limitata allegata alla SFCR.
Altre informazioni contenute nella SFCR
Gli amministratori sono responsabili per la redazione delle altre informazioni contenute nella SFCR in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione.
Le altre informazioni della SFCR sono costituite da:
- i modelli “S.05.01.02 Premi, sinistri e spese per area di attività”, “S.05.02.01 Premi, sinistri e spese per paese”, “S.17.01.02 Riserve tecniche per l’assicurazione non vita”, “S.19.01.21 Sinistri nell’assicurazione non vita”,“S.25.01.21 Requisito patrimoniale di solvibilità per le imprese che utilizzano la formula standard” e “S.28.01.01 Requisito patrimoniale minimo - Solo attività di assicurazione o di riassicurazione vita o solo attività di assicurazione o riassicurazione non vita”;
- le sezioni “A. Attività e risultati”, “B. Sistema di governance”, “C. Profilo di rischio”, “E.2. Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo”, “E.3. Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità”, “E.4. Differenze tra la formula standard e il modello interno utilizzato”, “E.5. Inosservanza del Requisito patrimoniale minimo e inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità” e “E.6. Altre informazioni”.
Il nostro giudizio sui modelli di MVBS e OF e sulla relativa informativa non si estende a tali altre informazioni.
Con riferimento alla revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa, la nostra responsabilità è svolgere una lettura critica delle altre informazioni e, nel fare ciò, considerare se le medesime siano significativamente incoerenti con i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa o con le nostre conoscenze acquisite durante la revisione o comunque possano essere significativamente errate. Laddove identifichiamo possibili incoerenze o errori significativi, siamo tenuti a determinare se vi sia un errore significativo nei modelli di MVBS e OF e nella relativa informativa o nelle altre informazioni. Se, in base al lavoro svolto, concludiamo che esista un errore significativo, siamo tenuti a segnalare tale circostanza. A questo riguardo, non abbiamo nulla da riportare.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa
Gli amministratori sono responsabili per la redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione dei modelli di MVBS e OF e la relativa informativa che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa, nel loro complesso, non contengano errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nei modelli di MVBS e OF e nella relativa informativa, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
• abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;
• abbiamo valutato l’appropriatezza dei criteri di redazione utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
• siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell’utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in funzionamento.
Xxxxxxx comunicato ai responsabili delle attività di governance, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Milano, 7 aprile 2023 Mazars Italia S.p.A.
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxx – Revisore legale
IMA Italia Assistance S.p.A.
Relazione di revisione contabile limitata della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e dell’art. 4, comma 1, lettera c), del Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022
GBNC/FZPP/vbrb - R2023/00401
Xxx Xxxxxxx, 0
00000 Xxxxxx
Tel: x00 00 00 00 00 00
Relazione di revisione contabile limitata della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e dell’art. 4, comma 1, lettera c), del Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018
Al Consiglio di Amministrazione di IMA Italia Assistance S.p.A.
Introduzione
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata degli allegati modelli “S.25.01.21 Requisito patrimoniale di solvibilità per le imprese che utilizzano la formula standard” e “S.28.01.01 Requisito patrimoniale minimo - Solo attività di assicurazione o di riassicurazione vita o solo attività di assicurazione o riassicurazione non vita” (i “modelli di SCR e MCR”) e dell’informativa presentata nella sezione “E.2. Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo” (l’“informativa” o la “relativa informativa”) dell’allegata Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria (“SFCR”) di IMA Italia Assistance S.p.A. (nel seguito anche la “Società”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, predisposta ai sensi dell’articolo 47-septies del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209.
I modelli di SCR e MCR e la relativa informativa sono stati redatti dagli amministratori sulla base delle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e della normativa nazionale di settore.
Responsabilità degli amministratori
Gli amministratori sono responsabili per la redazione dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa che non contengano errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Responsabilità del revisore
È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sui modelli di SCR e MCR e sulla relativa informativa. Abbiamo svolto la revisione contabile limitata in conformità al principio internazionale sugli incarichi di revisione limitata (ISRE) n. 2400 (Revised), Incarichi per la revisione contabile limitata dell’informativa finanziaria storica. Il principio ISRE 2400 (Revised) ci richiede di giungere a una conclusione sul fatto se siano pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere
che i modelli di SCR e MCR e la relativa informativa non siano redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore. Tale principio ci richiede altresì di conformarci ai principi etici applicabili.
La revisione contabile limitata dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa conforme al principio ISRE 2400 (Revised) è un incarico di assurance limitata. Il revisore svolge procedure che consistono principalmente nell’effettuare indagini presso la direzione e altri soggetti nell’ambito dell’impresa, come appropriato, e procedure di analisi comparativa, e valuta le evidenze acquisite.
Mazars Italia S.p.A.
Capitale sociale deliberato, sottoscritto e versato € 120.000 - Sede legale: Xxx Xxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx Rea MI-2076227 - Cod. Fisc. e P. Iva 11176691001
Iscrizione al Registro dei Revisori Legali n. 163788 con D.M. del 14/07/2011 G.U. n. 57 del 19/07/2011
Le procedure svolte in una revisione contabile limitata sono sostanzialmente minori rispetto a quelle svolte in una revisione contabile completa conforme ai principi di revisione internazionali (ISA).
Pertanto non esprimiamo un giudizio di revisione sui modelli di SCR e MCR e sulla relativa informativa.
Conclusione
Sulla base della revisione contabile limitata, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che gli allegati modelli di SCR e MCR e la relativa informativa inclusi nella SFCR di IMA Italia Assistance S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, non siano stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore.
Criteri di redazione, finalità e limitazione all’utilizzo
Senza esprimere la nostra conclusione con modifica, richiamiamo l’attenzione alla sezione “E2. Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo” della SFCR che descrive i criteri di redazione dei modelli di SCR e MCR. I modelli di SCR e MCR e la relativa informativa sono stati redatti, per le finalità di vigilanza sulla solvibilità, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che costituiscono un quadro normativo con scopi specifici. Di conseguenza possono non essere adatti per altri scopi.
Milano, 7 aprile 2023
Mazars Italia S.p.A.
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxx – Revisore legale
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