Società a socio unico soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Regione Siciliana
Società a socio unico soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Regione Siciliana
I R F I S
FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.
SEDE IN PALERMO CAPITALE SOCIALE € 65.034.099,00
CODICE FISCALE, PARTITA IVA E NUMERO DI ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE DI PALERMO: 00257940825
SOCIETÀ A SOCIO UNICO SOGGETTA AD ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA REGIONE SICILIANA ISCRITTA NELL'ALBO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 106 T.U.B. AL N. 33685.9
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
PER L’APPROVAZIONE DEL
BILANCIO AL 31 / 12 / 2019
SESSANTASEIESIMO ESERCIZIO
10 Giugno 2020
Organi amministrativi e di controllo
Azionisti Regione Siciliana
Consiglio di Amministrazione
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx
Vice Presidente Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx
Consiglieri Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx (dal 27/3/2020)
Collegio Sindacale
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx
Sindaci Effettivi Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx
Sindaci Supplenti Xxxxxxxx Xxxxx Nunziatella Accetta
Direttore Generale Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Società di Revisione BDO Italia S.p.A.
Responsabili principali funzione
Internal audit Marsh R.C.S. S.r.l. (sino al 31/12/2019) Price Xxxxxxxxxx Coopers (dal 1/1/2020) Referente interno - Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Area Bilancio e Segnalazioni di Vigilanza Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Compliance Ria Xxxxx Xxxxxxxx S.p.A.
Referente interno - Consigliere Xxxxxxxxxx Xxxxxx (dal
1/6/2019)
Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 31/5/2019)
Antiriciclaggio Xxxxxxxx Xxxxxxx (dal 1/7/2019)
Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 31/5/2019)
Prevenzione della corruzione Xxxxxxx Xxxxx (dal 1/7/2019)
Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 31/5/2019)
Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx
Risk Management Xxxxxxxx Xxxxxxx (dal 1/7/2019)
Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 31/5/2019)
Area Programmazione Xxxxxxxx Xxxxxxxx (dal 15/10/2019)
Xxxxxx Xxxxxxxxxx (sino al 14/10/2019)
Area Organizzazione Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Servizio Commerciale Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Servizio Crediti Xxxxxxxx Xxxxxx
IRFIS – Finanziaria per lo sviluppo della Sicilia S.p.A. (in breve)
IRFIS – FINSICILIA S.p.A.
Sede Legale e Direzione Generale in Xxxxxxx, Xxx X. Xxxxxxx 00
INDICE | |
Pag. | |
ORGANI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO | 2 |
RELAZIONE SULLA GESTIONE | 7 |
SCHEMI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2019 | 55 |
Stato Patrimoniale | 56 |
Conto Economico | 58 |
Prospetto della redditività complessiva | 59 |
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto | 60 |
Rendiconto Finanziario | 62 |
NOTA INTEGRATIVA | 63 |
Parte A - Politiche contabili | 65 |
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale | 97 |
Parte C - Informazioni sul conto economico | 131 |
Parte D - Altre informazioni | 149 |
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | 201 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A. | 209 |
DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI | 215 |
RELAZIONE E BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO UNICO EX ART. 61 L.R. 28/12/2004 N. 17 E SS.MM.II. AL 31/12/2019 | 217 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A.RELATIVA AL BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO UNICO | 243 |
BILANCIO
AL 31 / 12 / 2019
RELAZIONE SULLA GESTIONE
A) INFORMAZIONI SULLA GESTIONE
A) 1 Il quadro generale 1
L'andamento dell'economia mondiale ha evidenziato per il 2019 ancora incertezza sulle prospettive di crescita, anche se vi sono stati segnali di distensione nei rapporti tra Stati Uniti e Cina. Ciò ha determinato importanti ripercussioni sui mercati finanziari internazionali.
Nell'area euro è proseguita la frenata delle produzioni industriali, in particolare, nel settore manufatturiero. Tale trend ha inciso su quello dell'inflazione, che è sostenuta dal continuo intervento monetario della BCE. In ambito economico eu1ropeo influiranno gli effetti congiunturali complessivi derivanti dalla Brexit.
In Italia i recenti dati sul 2019 hanno mostrato una lieve crescita dell'economia, che ha risentito, come in Europa, del trend negativo nel comparto produttivo.
Sul piano occupazionale si sono evidenziati lievi miglioramenti, che hanno interessato, in particolare, il settore terziario.
Il mercato del credito ha evidenziato, da un lato, una riduzione del costi per le famiglie e una contrazione delle domande di finanziamento da parte delle imprese, dall'altro, un miglioramento della qualità creditizia grazie ad una diminuzione delle posizioni deteriorate.
Sul piano dei coefficienti oggetto di costante monitoraggio da parte della BCE il sistema bancario italiano ha mostrato un miglioramento dei livelli medi degli indici di patrimonializzazione.
In ambito regionale l'andamento dell'economia siciliana ha evidenziato segnali di debolezza soprattutto nel settore dei servizi, in particolare, di quello turistico, ed in quello dell'edilizia.
Nel 2019 i dati dell'occupazione nell'isola mostrano una flessione rispetto al 2018, in controtendenza ai dati nazionali.
Si è registrata una contrazione del credito al settore produttivo ed una crescita dei prestiti alle famiglie consumatrici.
Sul piano qualitativo l'andamento dei nuovi crediti deteriorati è rimasto contenuto.
L’economia globale, ed, in particolare la nostra nazione stanno già subendo in maniera significativa gli impatti causati dalla nota vicenda legata alla pandemia del corona virus.
Importanti agenzie di rating, sebbene ancora non prevedano un downgrade, stimano per il 2020 una
1 Fonti: Banca d'Italia e notizie stampa specializzata..
contrazione del PIL dell'8-10%. Al riguardo, d’importanza fondamentale per contenere tali effetti negativi su tutti i settori economici, compreso quello del credito, costituiscono gli interventi adottati dalla Commissione Europea, dai Governi dei vari Paesi e dalla BCE. Tra questi interventi di fondamentale importanza è la sospensione del Patto di stabilità da parte della Commissione Europea, che concederà, all'Italia ed agli altri paesi europei, la massima flessibilità di bilancio potendo così aiutare le imprese e il mercato del lavoro, e investire nel settore della sanità.
In relazione ai noti effetti prodotti sull’economia, sul versante del mercato creditizio è da evidenziare anche l’Accordo per il Credito 2019, sottoscritto a marzo 2020 tra ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese, concernente l’estensione della precedente “Moratoria ABI”, cui ha aderito anche l'Irfis.
In tale contesto, come più avanti in dettaglio descritto (si veda paragrafo "Misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia di COVID-19"), anche la Regione Siciliana ha effettuato importanti interventi a sostegno dell'imprenditoria.
Il 15.4.2020 è stata, altresì, sottoscritta la Convenzione ABI – IRFIS FinSicilia per la concessione dei finanziamenti agevolati in attuazione delle Misura Straordinaria di Liquidità (MSL) descritta in dettaglio di seguito. Tale operatività ha proiettato IRFIS nel panorama nazionale attraverso un canale diretto con l’ABI e ha conseguito un apprezzamento ufficiale della stessa Associazione a livello nazionale.
A) 2 La struttura organizzativa e operativa Struttura organizzativa
Nel corso del 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il “Piano Risorse” che prevede, oltre alla integrazione di nuove risorse, un nuovo assetto organizzativo per Aree omogenee e specializzate in grado di garantire i necessari presidi ai diversi livelli di controllo previsti.
Nei primi mesi del 2020 è stata già attuata una prima parte della riorganizzazione aziendale con l’istituzione del Servizio Contenzioso cui, a regime, sono stati assegnati i compiti di gestione del comparto NPL.
Un’altra significativa modifica operativa ha riguardato il processo del credito con l’attribuzione della fase di perfezionamento dei contratti all’Unità Organizzativa Legale.
I suddetti interventi sono finalizzati al rafforzamento dei presidi organizzativi e di controllo sul processo creditizio aziendale.
Il completamento definitivo dell’organigramma aziendale deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 gennaio 2020 prevede, non appena completato l'iter assunzionale, i seguenti aspetti da realizzare:
• la suddivisione dell’Ufficio Risk Management e Antiriciclaggio in due Uffici: l’Ufficio Risk Management e l’Ufficio Antiriciclaggio;
• l’assegnazione dell’Ufficio Monitoraggio e Recupero Crediti dall’Area Crediti all’Area Contenzioso, a cui è stato già assegnato nel mese di Marzo 2020 anche l’Ufficio Contenzioso dall’Area Legale,
• l'assegnazione dell’Ufficio Finanza all’Area Pianificazione Finanza e Controllo di Gestione;
• l’istituzione dell’Ufficio Servizio Sviluppo e Consulenza Finanziaria alle imprese in staff al Direttore Generale con il compito di dare impulso all’attività con lo studio di nuovi prodotti e mercati;
• la trasformazione della Filiale di Catania in filiale operativa e punto di riferimento per le aziende del territorio della Sicilia Orientale;
• nell'ambito dell’Area Amministrazione la suddivisione dell’attuale Ufficio Contabilità Bilancio e Segnalazioni in due Uffici l’Ufficio Contabilità e Fiscale ed Xxxxxxx Xxxxxxxx e Segnalazioni di Vigilanza;
• la collocazione della Segreteria Affari Generali all’Area Legale.
E' stata, altresì, deliberata dal Consiglio di Amministrazione la nuova disciplina del Comitato per i Controlli nell’ambito del complesso sistema dei controlli interni aziendali.
Organigramma aziendale: in essere al 31.12.2019
COLLEGIO SINDACALE
Organigramma aziendale: post realizzazione Piano Risorse
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
INTERNAL AUDIT
(esternalizzata)
COMPLIANCE
(esternalizzata)
ANTIRICICLAGGIO
RISK MANAGEMENT
AREA PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE
DIRETTORE GENERALE
SERVIZI SVILUPPO E CONSULENZA FINANZIARIA ALLE IMPRESE
PINIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
FINANZA
AREA LEGALE E AREA RISORSE E
AFFARI SOCIETARI SISTEMI
AREA AMMINISTRAZIONE
AREA CREDITI
AREA CONTENZIOSO
AREA
COOR ENTO
DINAM
TER LE
RITORIA
LEGALE CONTRATTI E CONVENZIONI
CONTABILITA’ E FISCALE
MONITORAGGIO E RECUPERO CREDITI
FILIALE PALERMO
SEGRETERIA AFFARI GENERALI
ORGANIZZAZIONE
BILANCIO E SEGNALAZIONI DI VIGILANZA
AMMINISTRAZIONE CREDITI
GESTIONE SOFFERENZE
FILIALE CATANIA
SISTEMI INFORMATIVI
SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI
Responsabile della protezione dei dati (DPO)
COMITATO PER I CONTROLLI
COMITATO DI DIREZIONE
COMITATO RISCHI, FINANZA & ALM
ISTRUTTORIA CREDITI
RISORSE UMANE
Servizio Sicurezza e Prevenzione
ODV
Ex D.Lgs.231/01
Interventi organizzativi
Nel corso del 2019 è continuato il processo di aggiornamento delle procedure e dei regolamenti interni di riferimento, al fine di garantire efficienza operativa e certezza dei comportamenti e di attribuire le responsabilità nel rispetto delle disposizioni vigenti. E’ proseguito, inoltre, il processo di adeguamento normativo in base alle ultime novità legislative e alle risultanze della verifica ispettiva condotta dall'Organo di Vigilanza.
A tal fine, tra i principali interventi organizzativi, si segnalano le modifiche ed integrazioni alle seguenti Policy interne: “Politiche del Credito”, “Regolamento del Credito” e “Policy rischi e investimenti in ambito finanza e tesoreria”; in particolare sono stati adeguati i limiti operativi al fine di contenere i rischi di credito e di mercato.
Sono state aggiornate le modalità di concessione dei periodi di utilizzo e di preammortamento in relazione alla finalità degli interventi finanziari e per le iniziative promosse da imprese start up e progetti di investimento di rilevante impegno, sono stati adeguati i criteri di valutazione del business plan e dei requisiti minimi per il raggiungimento degli obiettivi e del pieno equilibrio del piano finanziario.
Infine, sono state avviate le attività organizzative ed informatiche per dare esecuzione al progetto pratica
elettronica di fido in partnership con MCC-lnvitalia.
E' proseguito il costante aggiornamento della normativa interna di riferimento avuto riguardo:
• al Piano di Prevenzione e Corruzione e Trasparenza;
• all'emanazione della procedura relativa alle “Istruzioni per le persone autorizzate e incaricate del trattamento dei dati”, ai sensi del Regolamento U.E. 2016/679 e del d.lgs. 196/2003 così come modificato dal d.lgs. 101/2018;
• all’emanazione del nuovo Testo Unico Antiriciclaggio adeguato al nuovo contesto normativo;
• nonché la predisposizione di un piano attività finalizzato a rafforzare i presidi ai rischi anche attraverso la gestione dei flussi informativi tra le diverse funzioni operative, di controllo e gli organi sociali.
A seguito dell’adesione alle misure previste dall’Accordo per il credito 2019 “Imprese in Ripresa 2.0” sono state emanate le istruzioni operative per l’ammissione della richiesta alla “nuova misura”.
Infine sono stati emanati i seguenti documenti :
- Regolamento per l'attuazione dell'operatività inerente i nuovi prodotti finanziari denominati "Chiro Fast" e "Chiro PMI" nell’ambito del progetto CREDinSICILIA polo siciliano per lo sviluppo delle imprese, attuato a seguito dei protocolli d'intesa tra I'lrfis FinSicilia S.p.A, MCC-lnvitalia, SACE- SIMEST e con le Autorità di Gestione del PSR Sicilia 2014 – 2020 e del PO FESR Sicilia 2014 – 2020.
- Manuale Operativo che regolamenta le attività inerenti la gestione del “Fondo Sicilia” ai sensi dell'art.2 della legge regionale del 22 febbraio 2019 n. 1, e s.m.i. (art.3 comma 2 della legge regionale
n.17 del 16 ottobre 2019) e del Decreto dell’Assessore regionale per l’Economia n. 17 del 17 Gennaio 2019, (Fondo di rotazione che ha come finalità oltre a quelle già previste nella Convenzione Originaria anche il sostegno e l’agevolazione del credito). E’ stata altresì adeguata la procedura “Conflitti d’interesse” volta a presidiare e ridurre il rischio di conflitto d’interessi per la gestione dei suddetto fondo pubblico.
Sistemi
Nel corso del 2019 sono stati effettuati diversi interventi sul Sistema Informativo Aziendale volti all’adeguamento dello stesso alle novità normative, alla implementazione delle funzionalità, all'attivazione di nuove operatività, ai miglioramenti della sicurezza e ai servizi offerti alla clientela.
Tra le principali innovazioni si evidenziano:
Adeguamenti normativi
• Predisposizione del sistema contabile per le fatture elettroniche ricevute.
Implementazione funzionalità
• Nuovo gestionale di valutazione periodica garanzie immobiliari, esigenza segnalata dalla Banca d'Italia;
• Monitoraggio, per la clientela appartenente ad un gruppo societario, anche delle anomalie dei componenti;
• Monitoraggio presenza anagrafica in liste esterne (ADE, Organi giudiziari...);
• Attivazione del rapporto di collaborazione con MCC finalizzato alla costruzione della piattaforma web per le attività di presentazione domanda di finanziamento e conseguente istruttoria.
Nuove operatività
• Attivazione accordo per il credito "Imprese in ripresa 2.0" sottoscritto tra ABI e le associazioni imprenditoriali;
• Attivazione del rapporto di collaborazione con MCC;
• Attivazione del "Fondo Sicilia".
Sicurezza
• Messa in esercizio del nuovo server AS/400 contenente il software di gestione ERP con maggiorazione delle caratteristiche di sicurezza;
• Miglioramento della sicurezza fisica tramite accesso controllato da badge sia per i locali del centro elettronico sia per la sala, interna al centro elettronico, contenente i server;
• Miglioramento delle difese antimalware con l’aggiunta al pre-esistente antivirus di nuova protezione proattiva degli endpoint e dei server.
Servizi offerti alla clientela
• Attivazione nuova modalità di pagamento rate tramite addebito in conto (SEPA-SDD);
• Anticipazione tramite mail dell'avviso scadenza rata inviato tramite corrispondenza ordinaria.
A) 3 Il personale
Relazioni Sindacali
Nell’ambito di un confronto sereno e costante con le Organizzazioni sindacali sono state raggiunte intese in materia di:
- estensione del welfare aziendale, istituito con accordo sindacale del 26 gennaio 2017 ai sensi dell’art. 51 TUIR comma 2 lettere f, f bis e f ter, al personale a tempo determinato e la proroga di tre anni del termine di utilizzo del conto welfare;
- utilizzo di impianti audiovisivi e di apparecchiature di controllo;
- premio aziendale;
- avanzamenti di carriera e istituti economici in favore del personale.
Gestione
È stato emanato il Regolamento in materia di mutui ipotecari e prestiti fiduciari al personale comprensivo dell’Appendice riguardante l’estensione della disciplina a direttore generale ed amministratori. Il Regolamento è stato trasmesso al Collegio Sindacale ed alla Banca d’Italia.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 gennaio 2020 ha approvato il "Piano Risorse Umane", sottoposto anche all’attenzione del Socio Regione Siciliana, che ha l'obiettivo di rafforzare i presidi organizzativi e di controllo previsti dall’Autorità di Xxxxxxxxx, eliminare i conflitti d’interesse e le sovrapposizioni di responsabilità oltre ad assicurare il ricambio generazionale e professionale al fine di mantenere l’adeguatezza organizzativa.
Al riguardo, l'Assemblea in data 19.12.2019 ha deliberato di prendere atto del Piano delle Risorse Umane della Società, così come deliberato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 27 novembre 2019. Il Piano prevede assunzioni dall'esterno ed una fase di avanzamenti di carriera e riconoscimenti al Personale che permetterà, tra l'altro, di eliminare sovrapposizioni di responsabilità e coprire parte delle posizioni vacanti della struttura organizzativa.
Al riguardo, sono state effettuate le necessarie modifiche alla normativa interna di riferimento, anche avuto riguardo a quanto previsto dall'art.19 del D.lgs 19 agosto 2016 n° 175 (decreto Madia).
In esecuzione di quanto previsto dalla suddetta delibera del 22/1/2020 del Consiglio di Amministrazione, si è dato avvio alla procedura di reclutamento di 16 risorse esterne con l’invito rivolto a società specializzate nella ricerca e selezione di personale a cui sarà affidato il compito di supportare l'IRFIS nel processo di selezione del personale, con modalità appropriate alla specificità della natura di Società partecipata interamente dal Socio pubblico. Di ciò ne è stata data informativa all''Assemblea in data 28/2/2020.
A tal riguardo il termine di presentazione delle offerte è scaduto il 20 marzo 2020 ed in data 25 marzo 2020 il servizio in argomento è stato affidato alla primaria società di recruiting Manpower.
Il piano di assunzioni sarà eseguito compatibilmente alla situazione connessa alla attuale emergenza epidemiologica da Covid 19 ed, in particolare, in conformità alle vigenti disposizioni nazionali in materia che prevedono la limitazione o la sospensione delle procedure concorsuali e selettive finalizzate all'assunzione di personale presso datori di lavoro pubblici e privati.
Conseguentemente, come stabilito dalle disposizioni suddette, in questo momento si può dare luogo al reclutamento di 4 quadri direttivi per i quali la valutazione sarà effettuata esclusivamente su basi curriculari o con modalità a distanza, come stabilito dal decreto suddetto, prevedendo che gli stessi prendano servizio nel momento in cui sarà cessata l’emergenza.
Quindi è stato individuato il seguente cronoprogramma, concordato con la suddetta società di recruiting, da svolgere compatibilmente alle citate disposizioni di emergenza sanitaria da COVID-19:
- 20.4.2020: pubblicazione, già effettuata, degli avvisi di reclutamento di n. 4 quadri direttivi;
- 30.4.2020: pubblicazione, già effettuata, degli avvisi di reclutamento di n. 12 risorse; al riguardo, tale fase e quella successiva delle relative assunzioni previste dal Piano approvato il 22 gennaio 2020 dipendono dalle evoluzioni delle disposizioni nazionali e regionali in materia di emergenza sanitaria covid 19.
- 1.7.2020: assunzione di n. 4 quadri direttivi.
COMPOSIZIONE PER CLASSI DI ETA' dati 31.12.2019 DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % | |
Oltre 50 anni | 9 | 24 | 33 | 68,75 |
da oltre 40 fino a 50 anni | 9 | 3 | 12 | 25,00 |
da oltre 30 fino a 40 anni | 1 | 2 | 3 | 6,25 |
Fino a 30 anni | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale | 19 | 29 | 48 | 100 |
COMPOSIZIONI PER CLASSI DI ANZIANITA' IN SERVIZIO dati 31.12.2019 DONNE UOMINI TOTALE INCIDENZA % | ||||
oltre 30 anni | 7 | 13 | 20 | 41,67 |
da oltre 20 fino a 30 anni | 6 | 11 | 17 | 35,42 |
da oltre 10 fino a 20 anni | 5 | 3 | 8 | 16,67 |
fino a 10 anni | 1 | 2 | 3 | 6,25 |
Totale | 19 | 29 | 48 | 100 |
COMPOSIZIONE PER CATEGORIA dati 31.12.2019 DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % | |
Dirigenti | 0 | 1 | 1 | 2,08 |
Quadri direttivi (3° e 4° livello) | 4 | 8 | 12 | 25,00 |
Quadri direttivi (1° e 2° livello) | 4 | 11 | 15 | 31,25 |
Aree professionali | 11 | 9 | 20 | 41,67 |
Totale | 19 | 29 | 48 | 100 |
Altre informazioni
Anche nel corso del 2019, è proseguita la consuetudine di ospitare tirocini curriculari ed extracurriculari nelle varie strutture dell’Azienda.
In proposito è stato emanato dal Direttore Generale apposito Testo Unico che è stato sottoposto all’attenzione del Consiglio di Amministrazione.
Formazione
Nel corso dell'anno 2019 è proseguita l'attività formativa cosiddetta "obbligatoria" sono stati svolti i corsi di formazione riferiti ad Antiriciclaggio, Sicurezza e numeroso corsi di formazione individuale.
Nei primi mesi del 2020 sono stati programmati due corsi specifici di formazione rivolti agli operatori del credito e ai responsabili di struttura rispettivamente sulle tematiche dell'antiriciclaggio con particolare riferimento alle segnalazioni di operazioni sospette e alle valutazioni per la determinazione del merito creditizio. Sono altresì previsti corsi specifici per le tematiche inerenti la Privacy, Antimafia, Anticorruzione e Trasparenza Amministrativa.
Tenuto conto della situazione di emergenza epidemiologica da Covid 19, la formazione sarà garantita in modalità a distanza mediante webinar e/o aule virtuali; esaurita la fase emergenziale saranno organizzate le restanti giornate di formazione in aula.
A) 4 Le iniziative di marketing
La Società si è dotata di un piano di comunicazione integrata supportata dalla campagna pubblicitaria sulle nuove operatività avviate nell'ambito del progetto CREDinSICILIA avviata sulle testate giornalistiche on line e cartacee e sui social media.
In evidenza la campagna pubblicitaria in cartellonistica " LA SICILIA CHE INGRANA" esposta negli aeroporti di Palermo e Catania per sottolineare il ruolo e la funzione dell'Irfis FinSicilia nel sostegno dello sviluppo economico e imprenditoriale della Sicilia.
Inoltre, a valere sui fondi appositamente accantonati (Fondo per piani di comunicazione istituzionale- Fondo per interventi di sostegno nella cultura dell'isola) sono state sostenute interessanti iniziative esterne organizzate sotto varie forme o di sponsorizzazione o di patrocinio.
A) 5 Mass Media, Stakeholders, Comunità Locali
Nel corso del 2019 si è data piena operatività all'attività di comunicazione istituzionale allo scopo di promuovere le diverse attività dell'Istituto tramite l'organizzazione di workshop, convegni e seminari .
Si riportano di seguito alcuni tra i più importanti eventi sponsorizzati dall'Istituto:
- Investimenti nel Mezzogiorno d'Italia - Villa Xxxxxxxxx;
- XII edizione delle giornate dell'Economia del Mezzogiorno;
- Motore sud: Finanza straordinaria per la crescita e l'innovazione delle eccellenze italiane - Università KORE Enna;
- Seminario Le opportunità di investimento in Marocco organizzato da Banca Sant'Angelo e dal Consolato del Regno del Marocco.
Tra le principali campagne di comunicazione sostenute nel corso del 2019:
- nel mese di marzo "La Sicilia che ingrana" e "CREDinSICILIA" mediante le principali testate giornalistiche locali, che ha interessato anche un restyling del portale IRFIS, al fine di pubblicizzare i nuovi prodotti nati dalla collaborazione tra Irfis, MCC e Invitalia;
- nel mese di Settembre "Fondo Sicilia - per le imprese e Start-Up che operano o vogliono investire in Sicilia".
Inoltre, in occasione del 40° anno del Quotidiano di Sicilia edizione speciale, è stata pubblicata l'intervista del Presidente dell'Irfis Xxxx .Xxxxxxx Xxxxxxx in merito alle operatività previste dal Fondo Sicilia quale strumento di sostegno al sistema imprenditoriale dell'Isola.
B) COMMENTO AI RISULTATI DELLA GESTIONE
Al fine di fornire un quadro generale sull'evoluzione della gestione nel corso dell'esercizio si riepilogano di seguito i dati dei principali aggregati patrimoniali ed economici al 31/12/2019 posti a raffronto con i medesimi dati riferiti al precedente esercizio.
B) 1 Il conto economico riclassificato
I risultati reddituali della Società al 31/12/2019 sono commentati sulla base del seguente prospetto riclassificato che aggrega le voci del conto economico secondo un criterio “gestionale” (*).
Conto economico riclassificato della Società (In migliaia di euro)
31/12/2019 | 31/12/2018 | Var .ass. | Var .% | |
Margine di interesse | 6.255,0 | 4.597,5 | 1.657,5 | 36,1% |
Proventi da intermediazione | 6.595,5 | 3.494,3 | 3.101,2 | 88,8% |
Margine di intermediazione | 12.850,5 | 8.091,8 | 4.758,7 | 58,8% |
Spese per il personale | -4.091,1 | -4.336,2 | -245,1 | -5,7% |
Altre spese amministrative | -2.090,3 | -2.061,7 | 28,6 | 1,4% |
Recuperi di spesa | 114,9 | 126,2 | -11,3 | -9,0% |
Rettifiche su immobilizzazioni | -500,0 | -468,6 | 31,4 | 6,7% |
Totale costi operativi | -6.566,5 | -6.740,3 | -173,8 | -2,6% |
Risultato di gestione | 6.284,0 | 1.351,5 | 4.932,5 | 365,0% |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | -327,1 | 514,5 | 841,6 | - |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione su altre attività finanziarie | 13,2 | -8,2 | 21,4 | - |
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito | -5.647,8 | -1.454,0 | 4.193,8 | 288,4% |
Risultato ante imposte operatività corrente | 322,3 | 403,8 | -81,5 | -20,2% |
Imposte sul reddito operatività corrente | -254,7 | -309,4 | 54,7 | -17,7% |
Risultato netto operatività corrente | 67,6 | 94,4 | -26,8 | -28,4% |
Risultato attività in via di dismissione al netto imposte | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0% |
Risultato di periodo | 67,6 | 94,4 | -26,8 | -28,4% |
(*): Legenda:
• il margine di interesse evidenzia il risultato delle attività di business dell'azienda;
• il margine d'intermediazione comprende oltre al margine d'interesse, i proventi da intermediazione, che includono, oltre che le commissioni nette (Fondi Propri e Fondi Regionali), la gestione finanziaria costituita dal risultato delle attività valutate al fair value (sia con impatto sul conto economico sia sulla redditività complessiva) ed i dividendi, nonché gli altri proventi e oneri al netto dei recuperi di spesa da clientela;
• il risultato di periodo deriva dai precedenti indicatori ed è comprensivo dei costi operativi, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri, delle rettifiche nette di valore e delle imposte.
Il margine di interesse, pari a 6.255,0 migliaia (contro 4.597,5 migliaia al 31/12/2018) registra un significativo incremento (+36,1%) su cui ha influito l'apporto positivo degli interessi da clientela derivante dall'intensificarsi dell‘attività erogativa accompagnato da un rialzo dei margini netti sugli investimenti di tesoreria effettuati presso il settore bancario coerente al livellamento dei tassi di remunerazione offerti dal mercato.
Margine di Interesse
(in migliaia di euro)
3.000
2.500
1.778
2.000
1.510
1.532
1.562
1.500
1.191
1.383
1.040
1.000
856
500
0
I Q 2018 II Q 2018 III Q 2018 IV Q 2018 I Q 2019 II Q 2019 III Q 2019 IV Q 2019
Sui Proventi da intermediazione hanno inciso i seguenti aspetti:
• da un lato, il dato relativo alle commissioni nette, registra solo una lieve flessione (-7,0%) grazie all’aumento delle commissioni su finanziamenti aventi natura di gestione caratteristica che ha neutralizzato la riduzione dei compensi relativi alla Gestione Unica a stralcio del Fondo Unico ex art. 65 L.R. 3/2016 in relazione alla fisiologica graduale diminuzione dell’aggregato di riferimento per effetto dei rientri. Su tale aggregato hanno positivamente influito (165,7 migliaia) le commissioni attive registrate a fine esercizio legate all'avvio del Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. 1/2019. A ciò si aggiunge il sempre più ridotto apporto delle commissioni attive derivanti dal comparto agevolativo oramai di natura residuale.
• dall‘altro, gli effetti connessi alle operazioni di asset allocation effettuate nel corso dell’esercizio,
cui si rimanda al successivo paragrafo, che si sono tradotti:
o con riferimento alle "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" in:
- utili da realizzo derivanti dall'integrale dismissione alla fine del primo trimestre del periodo in
esame delle quote di OICR in portafoglio (588,1 migliaia) e dal rimborso per naturale scadenza di una polizza di capitalizzazione (101,6 migliaia);
- plusvalenze nette da valutazione (271,2 migliaia) contabilizzate per le altre polizze di capitalizzazione in essere a fine esercizio;
o per il portafoglio "Attività finanziarie valutale al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in:
- utili da cessione per +2.049,7 migliaia derivanti da operazioni di compravendita di titoli di Stato operate nel secondo semestre dell'anno (acquisti 54,5 milioni e vendite 78,5 milioni in termini di valore nominale).
In migliaia di euro
12.850,5
8.091,8
Var. assol.
Var. %
+4.758,7
+58,8%
Margine d’interesse
6.255,0
+1.657,5
+36,1%
4.597,5
6.595,5
Proventi da intermediazione
+3.101,2
3.494,3
+88,8%
31/12/19
31/12/18
I costi operativi registrano un decremento (-2,6%) determinato principalmente dal calo dei costi del personale (-5,7%), essenzialmente connesso alle fuoriuscite intervenute nel periodo in esame; sostanzialmente invariate le altre spese amministrative grazie ad una razionalizzazione delle spese ed al rimborso di contributi di formazione (117 migliaia di euro) nonostante i maggiori costi operativi legati all’incremento dell’attività creditizia (es. imposta sostitutiva) ed costi per attività amministrativa.
Pur in presenza di un’attenta opera di contenimento già avviata negli ultimi anni (spese amministrative nel triennio 2017-2019: -9,2%), le spese amministrative nel loro complesso, già a decorrere dall'esercizio 2020, potranno tuttavia evidenziare incrementi in relazione alle iniziative volte all’aggiornamento ed adeguamento del modello di business e redditività dell’azienda ed al rafforzamento della struttura organizzativa e degli indispensabili presidi operativi e di controllo.
In migliaia di euro
Var. assol.
Var. %
6.566,5
6.740,3
-173,8 -2,6%
Costi del personale
-245,1 -5,7%
4.091,1
4.336,2
Altre spese xxx.xx
+28,6
+1,4%
2.090,3 2.061,7
Rettifiche su immob.
500,0
-114,9
468,6
-126,2
+31,4
+6,7%
+11,3
+9,0%
31/12/2019
31/12/2018
Il cost income risulta pari al 51,1% contro il dato pari all'83,3% del 31/12/2018.
In considerazione dell’andamento dei precedenti indicatori il risultato di gestione risulta pari a 6.284,0 migliaia (1.351,5 migliaia nel precedente esercizio).
Il risultato di esercizio ante imposte si attesta a +322,3 migliaia a seguito del trend dei precedenti margini e per effetto, in particolare:
- delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito complessivamente pari a -5.647,8 migliaia determinate da quelle operate a fronte del comparto crediti verso clientela per finanziamenti (-2.380,7 migliaia) e dagli effetti valutativi sul titolo ABS Xxxx in portafoglio (-3.189,7 migliaia di euro) cui si rimanda, per maggiore dettaglio, al paragrafo D7) Asset allocation, ed alla Sezione 2 - “Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
- di accantonamenti netti a fondi rischi e oneri per 327,1 migliaia di cui 310,3 migliaia per impegni a fronte del rischio di credito.
Al netto delle imposte, pari a -254,7 migliaia, il risultato di esercizio evidenzia un utile netto di +67,6 migliaia.
B) 1.1 Confronto con i dati di budget
In migliaia di euro
31/12/2019 | Budget 31/12/2019 | Var .ass. | Var .% | |
Margine di interesse | 6.255,0 | 6.036,0 | 219,0 | 3,6% |
Proventi da intermediazione | 6.595,5 | 4.949,0 | 1.646,5 | 33,3% |
Margine di intermediazione | 12.850,5 | 10.985,0 | 1.865,5 | 17,0% |
Spese per il personale | -4.091,1 | -4.389,0 | -297,9 | -6,8% |
Altre spese amministrative | -2.090,3 | -2.250,0 | -159,7 | -7,1% |
Recuperi di spesa | 114,9 | 145,0 | -30,1 | 100,0% |
Rettifiche su immobilizzazioni | -500,0 | -460,0 | 40,0 | 8,7% |
Totale costi operativi | -6.566,5 | -6.954,0 | -387,5 | -5,6% |
Risultato di gestione | 6.284,0 | 4.031,0 | 2.253,0 | 55,9% |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | -327,1 | -135,0 | 192,1 | 142,3% |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione attività finanziarie | -5.634,6 | -2.348,0 | 3.286,6 | 140,0% |
Risultato ante imposte | 322,3 | 1.548,0 | -1.225,7 | -79,2% |
Imposte sul reddito | -254,7 | -644,0 | -389,3 | -60,5% |
Risultato di periodo | 67,6 | 904,0 | -836,4 | -92,5% |
Dal raffronto tra i dati del consuntivo al 31 dicembre 2019 ed i corrispondenti dati di budget emerge che:
• il margine di interesse è superiore alle previsioni di budget (+3,6%);
• il margine di intermediazione è nel complesso superiore alle previsioni (+17,0%). Su tale risultato ha inciso positivamente la gestione finanziaria che ha determinato un risultato positivo superiore alle attese; leggermente inferiore alle previsioni l'apporto commissionale, in particolare relativo alle nuove operatività;
• i costi operativi si sono attestati ad un livello inferiore (-5,6%) rispetto al dato stimato. La diminuzione di tale aggregato deriva dalle minori spese per il personale (-6,8%), dalla riduzione delle altre spese amministrative (-7,1%) e da leggero incremento degli ammortamenti (+8,7%) rispetto a quelli stimati;
• le rettifiche nette sono superiori al budget (+140,0%), riferite, in particolare, ai comparti crediti verso la clientela e titoli.
B) 2 I dati patrimoniali
B) 2.1 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Il dato pari al 31/12/2019 a 12.782,8 migliaia è interamente costituito da polizze di capitalizzazione.
La variazione è dovuta alla dismissione integrale a fine primo trimestre 2019 delle quote di OICR in essere al 31/12/2018 (22.048,3 migliaia) che ha generato utili da cessione per 588,1 migliaia, al rimborso per naturale scadenza nel corso del terzo trimestre dell'esercizio di una polizza di capitalizzazione (8.967,8 migliaia) che ha prodotto un utile da realizzo di 101,6 migliaia, nonché ai positivi effetti valutativi (271,2 migliaia) contabilizzati per le restanti polizze di capitalizzazione a fine esercizio.
In migliaia di euro
var. ass. dic.19-dic.18 | ||||
importo | % | |||
12.782,8 | 43.527,7 | -30.744,9 | -70,6% | |
22.048,3 | ||||
Quote O.I.C.R. | -22.048,3 | -100,0% | ||
- | 21.479,4 | |||
12.782,8 | ||||
Polizze di | -8.696,6 | -40,5% | ||
capitalizzazione | ||||
31/12/19 | 31/12/18 |
B) 2.2 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Il dato pari al 31/12/2019 a 42.523,4 migliaia è integralmente rappresentato dal titoli di Stato BTP.
La variazione nel corso del periodo in oggetto è essenzialmente dovuta alle citate operazioni di compravendite di titoli di Stato BTP operate nel secondo semestre dell'anno (acquisti 54,5 milioni e vendite 78,5 milioni in termini di valore nominale) che hanno prodotto utili da cessione per +2.049,7 migliaia nonché dalle minusvalenze registrate a fine esercizio a patrimonio netto (-1.469,5 migliaia) derivanti dalle oscillazioni di mercato negative riguardanti le stime prospettiche economiche del sistema Italia.
In migliaia di euro
var. ass. dic.19-dic.18 | ||
importo | % | |
63.583,6 42.523,4 -21.060,2 -33,1% 31/12/19 31/12/18 |
B) 2.3 Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.3.1 Crediti verso banche
Il dato relativo ai crediti verso banche al 31/12/2019 pari a 142.057,8 migliaia è costituito da conti correnti (97.161,7 migliaia) e depositi vincolati (44.896,1 migliaia) accesi presso le aziende di credito affidate, ove vengono investite, alle migliori condizioni di rendimento e previa indagine di mercato, le disponibilità finanziarie.
In migliaia di euro
var. ass. dic.19-dic.18 | |||||
importo | % | ||||
142.057,8 | 114.121,2 | ||||
+27.396,6 | +24,5% | ||||
44.896,1 | |||||
Depositi vincolati | -22.134,7 | -33,0% | |||
67.030,8 | |||||
97.161,7 | |||||
Conti correnti | 47.090,4 | ||||
+50.071,3 | +106,3% | ||||
31/12/19 | 31/12/18 |
B) 2.3.2 Crediti verso società finanziarie
Tale comparto è costituito da un titolo ABS in portafoglio per un valore di bilancio pari a 12.005,8 migliaia, da un rapporto di deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (44,9 migliaia) e dal credito (14,2 migliaia) verso la società Effesud (ex Finance) per commissioni inerenti il servizio per attività amministrativa relativa a crediti in sofferenza ceduti.
B) 2.3.3 Crediti verso clientela
I crediti verso clientela pari al 31/12/2019 a 128.211,8 migliaia, sono rappresentati da finanziamenti a clientela imprese produttive e, in limitata parte, personale dipendente, da crediti di funzionamento derivanti dall’operatività agevolativa e di servizi vantati verso Enti Pubblici (Regione, Ministeri), nonché al rapporto di conto corrente postale.
In migliaia di euro
Tipologia debitori | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
Governo | 1.902,9 | 1.846,6 |
Regione Siciliana | 3.110,9 | 3.336,3 |
Clientela per finanziamenti | 108.203,0 | 97.743,2 |
Altri soggetti | 14.995,0 | 0,9 |
Totale | 128.211,8 | 102.927,0 |
Si rappresentano di seguito i dati al 31/12/2019, raffrontati con i corrispondenti valori al 31/12/2018, dei
crediti per finanziamenti a clientela distinti per classi qualitative.
Si precisa, al riguardo, che i fondi svalutazione sono stati determinati:
• per ciò che concerne i crediti appostati a sofferenza o ad inadempienza probabile sulla base delle valutazioni di recupero operate dalle competenti strutture aziendali;
• per le posizioni in bonis ed i Past Due (scaduti/sconfinati da oltre 90 giorni) sulla scorta delle perdite attese fornite dall'outsorcer CRIF.
In particolare, le valutazioni effettuate in bilancio, hanno recepito i suggerimenti emersi nel corso dell'accertamento ispettivo da parte della Banca d'Italia e riflessi nei dati della relazione semestrale al 30/6/2019 di seguito evidenziati.
In migliaia di euro | 31/12/2019 | 30/06/2019 post determinazioni Bankit | 31/12/2018 | |||||||||
Tipologia | Esposizione lorda | Fondi svalutazion | Esposizione netta | % sval. | Esposizione lorda | Fondi svalutazion | Esposizione netta | % sval. | Esposizione lorda | Fondi svalutazion | Esposizione netta | % sval. |
Bonis | 103.963,0 | (2.653,4) | 101.309,6 | 2,6% | 110.312,5 | (2.673,2) | 107.639,3 | 2,4% | 94.478,2 | (2.531,2) | 91.947,0 | 2,7% |
Esposizioni scadute deteriorate | 2.005,8 | (571,3) | 1.434,5 | 28,5% | 995,6 | (420,2) | 575,4 | 42,2% | 81,9 | (28,1) | 53,8 | 34,3% |
Inadempienze probabili Sofferenze | 2.950,8 7.582,5 | (590,8) (4.483,5) | 2.360,0 3.099,0 | 20,0% 59,1% | 2.161,3 8.112,1 | (590,5) (4.338,8) | 1.570,8 3.773,3 | 27,3% 53,5% | 4.424,5 4.525,0 | (1.047,5) (2.159,6) | 3.377,0 2.365,4 | 23,7% 47,7% |
Totale | 116.502,1 | (8.299,0) | 108.203,1 | 7,1% | 121.581,5 | (8.022,7) | 113.558,8 | 6,6% | 103.509,6 | (5.766,4) | 97.743,2 | 5,6% |
Le posizioni in bonis al 31/12/2019 sono per 75.626,4 migliaia classificate in stage 1 e per 28.336,6 migliaia in stage 2 .
Si espongono, altresì, i medesimi dati rappresentati per relativo peso percentuale dell'esposizione netta sul totale:
In migliaia di euro | 31/12/2019 | 30/06/2019 post determinazioni Bankit | 31/12/2018 | |||
Tipologia | Esposizione netta | % comparto | Esposizione netta | % compart | Esposizione netta | % comparto |
Bonis | 101.309,6 | 93,6% | 107.639,3 | 94,8% | 91.947,0 | 94,1% |
Esposizioni scadute deteriorate | 1.434,5 | 1,3% | 575,4 | 0,5% | 53,8 | 0,1% |
Inadempienze probabili | 2.360,0 | 2,2% | 1.570,8 | 1,4% | 3.377,0 | 3,5% |
Sofferenze | 3.099,0 | 2,9% | 3.773,3 | 3,3% | - | 0,0% |
Totale | 108.203,1 | 100,0% | 113.558,8 | 100,0% | 97.743,2 | 100,0% |
I dati su esposti evidenziano un incremento dell'attività erogativa e riflettono il maggior grado di copertura del rischio credito derivante dalla nuova modalità nel processo di determinazione delle rettifiche di valore che secondo il nuovo principio contabile IFRS 9 si basa sul concetto di perdita attesa (expeted loss), anziché su quello precedente applicato ai sensi dello Ias 39 fino al 31 dicembre 2017 delle perdite sostenute (incurred loss), e sulla base di una diversificazione del portafoglio crediti per stadi di rischio (stage).
B) 2.4 Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.4.1 Debiti verso clientela
Il dato pari a 104.010,2 migliaia di euro è costituito da:
• passività onerose relative a rapporti istituzionali generalmente connesse alla gestione per conto di Enti pubblici di Fondi nascenti da leggi e convenzioni (103.885,2 migliaia); in particolare per 17.444,2 migliaia sono riferibili alla disponibilità relative alla Gestione a stralcio del Fondo Unico ex art. 61 L.R. 17/2004 e per 84.734,3 migliaia di euro costituiti dal debito per il fondo di rotazione Fondo Sicilia ex art. 2 della legge regionale 22 febbraio 2019 n. 1. (ex Fondo di rotazione L.1/2/65 n° 60) riconosciuto e confermato nella titolarità della Regione Siciliana, che è subentrata, ai sensi dell'art. 19, comma 12, del decreto legislativo 31 marzo 2018, n. 112, nella convenzione in essere, stipulata il 3 novembre 1965 tra il Ministero del Tesoro e l'allora I.R.F.I.S. Istituto regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia, oggi Irfis FinSicilia S.p.A.;
• debiti per locazione IFRS 16 per 125 migliaia di euro.
Sul dato in argomento hanno influito:
• la diminuzione per 28.289,7 migliaia connessa alla patrimonializzazione dei flussi di cassa del 2019 della gestione a stralcio in attuazione di quanto disposto dall'art. 65 L.R. 3/2016;
• l’effetto combinato delle erogazioni ed ai rientri registratisi nel corso dell’esercizio a valere sulla Gestione Unica a stralcio del Fondo Unico ex art. 65 L.R. 3/2016.
In migliaia di euro
var. ass. dic.19-dic.18 | ||
importo | % | |
104.010,2 107.326,7 -3.316,5 -3,1% 31/12/2019 31/12/2018 |
B) 2.4.2 Debiti verso banche
Il dato pari al 31/12/2019 a 28.415,1 migliaia è costituito da operazioni di pronti contro termine di provvista poste in essere a fine esercizio con primaria controparte bancaria.
B) 3 Il rendiconto finanziario
Dall’esame dei dati del rendiconto finanziario, di cui si espongono sinteticamente i singoli margini, emergono i seguenti principali aspetti:
(dati in migliaia di euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
A. ATTIVITA' OPERATIVA | |||
1. Gestione | 6.896,92 | 2.663,45 | |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività f inanziarie | (4.066,35) | (37.618,46) | |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività f inanziarie | (2.709,41) | 34.988,83 | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | A (+/-) | 121,16 | 33,82 |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
1. Liquidità generata | - | - | |
2. Liquidità assorbita | (119,29) | (34,32) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | B (+/-) | (119,29) | (34,32) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | C (+/-) | 0,00 | - |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | D=A+/-B+/-C | 1,87 | (0,50) |
Legenda: (+) generata (-) assorbita
Con riferimento ai flussi di cassa dell’”attività operativa”, si evidenzia nel complesso una liquidità netta generata pari a 121,16 migliaia.
• Al riguardo, nell’ambito della “gestione”, gli “aggiustamenti” positivi e negativi che sono stati apportati al risultato dell’esercizio si riferiscono: alle rettifiche di valore nette per rischio di credito (+5.632,4 migliaia), a costi di natura non monetaria relativi agli accantonamenti netti (+658,5 migliaia) ai fondi rischi e oneri per impegni da erogare, per cause passive, per premio aziendale e al fondo trattamento di fine rapporto, nonché agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali (+500,1 migliaia), alle imposte (anticipate e differite) non liquidate nell’esercizio (+254,7 migliaia), alle variazioni dei ratei e risconti (+54,8 migliaia), alle plusvalenze sulla attività finanziarie valutate al fair value (-271,2 migliaia);
• Per ciò che concerne le variazioni, di cui si è detto in precedenza nel commento ai dati patrimoniali, relativamente alle “attività finanziarie”, oltre a quelle connesse alla suddetta attività di “gestione”, tra le principali movimentazioni, si segnalano, in particolare, quelle riguardanti le "attività finanziarie valutate obbligatoriamente al fair value" (+31.016,1 migliaia), le "attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (+19.645,2 migliaia),
nonché le "attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (-55.696,4 migliaia); i flussi di cassa delle “passività finanziarie registrano complessivamente un assorbimento di liquidità (-2.709,4 migliaia).
L’”attività d’investimento” registra una liquidità assorbita pari a 119,3 migliaia per effetto degli incrementi netti delle attività materiali e immateriali.
C) DATI OPERATIVO GESTIONALI | ||||||
C) 1 Gestione Fondi Propri | ||||||
Flussi dall'1/1 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | DIFF. % | |||
N. | Importo | N. | Importo | N. | Importo | |
Domande pervenute | 57 | 54,9 | 76 | 87,8 | -25,0 | -37,4 |
Finanziamenti deliberati | 21 | 26,3 | 58 | 66,2 | -63,8 | -60,3 |
Finanziamenti stipulati | 20 | 20,0 | 49 | 52,4 | -59,2 | -61,9 |
Erogazioni effettuate | 67 | 31,4 | 92 | 45,0 | -27,2 | -30,2 |
Consistenze | 31/12/2019 | 31/12/2018 | DIFF. % | |||
N. | Importo | N. | Importo | N. | Importo | |
Domande in esame | 46 | 41,4 | 45 | 46,5 | 2,2 | -10,9 |
Deliberati da stipulare | 21 | 23,3 | 25 | 24,3 | -16,0 | -4,0 |
Stipulati da erogare | 26 | 16,9 | 39 | 32,0 | -33,3 | -47,2 |
Si evidenzia, in particolare, che l'attività di ChiroFast e ChiroPMI ha fatto registrare un flusso di 33 domande pervenute per un importo di 7,5 milioni di euro.
Flussi trimestrali delibere, stipule ed erogazioni su Fondi propri
Si riporta di seguito l’andamento dei flussi trimestrali nel corso del 2019 rispettivamente delle delibere, delle stipule e delle erogazioni, raffrontati con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
finanziamenti deliberati
(dati trimestrali in milioni di euro)
2018 2019
25,0
2,1
18,8
14,7
21
11,9
7,6
8,8
3,6
19
9
8 4
2
10
6
IQ
IIQ
IIIQ
IVQ
finanziamenti stipulati
(dati trimestrali in milioni di euro)
2018
2019
20,6
14,0
13,5
12,5
5,8
1,0
0,3
8
4,7
12
16
13
8
3
1
8
IQ
IIQ
IIIQ
IVQ
erogazioni effettuate
(dati trimestrali in milioni di euro)
2018 2019
17,5
12,6
12,1
12,9
7,3
7,3
5,0
22
23 19
1,6
21
26
26
11
11
IQ
IIQ
IIIQ
IVQ
C) 2 Gestione unica a stralcio del Fondo Unico ex art 61 L.R. 28/12/2004 n. 17 e ss.mm.ii..
Nel corso dell’esercizio 2019, l’attività connessa alla c.d. “Gestione Unica a Stralcio” di cui all’art. 61 della L.R.17/2004 e ss.mm.ii., è proseguita, ormai in maniera residuale limitatamente al completamento delle erogazioni dei finanziamenti a suo tempo concessi, nonché all’attività di gestione dei crediti in essere. In particolare sono state effettuate n.7 erogazioni degli stati di avanzamento delle operazioni in essere per 504 migliaia.
Le consistenze pari a 211 migliaia ancora in essere al 31/12/2019 riguardano un residuo di un'operazione a suo tempo stipulata ancora da erogare.
Con il Decreto dell’Assessore per l’Economia D.A. n. 99 del 25/2/2020, è stato modificato il precedente
D.A. n. 635 del 3/4/2019 e nella parte relativa all’individuazione degli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011, non è più presente il Fondo unico a stralcio ex art. 61 della L.R. 28 dicembre 2004 n.17 e ss.mm.ii..
C) 3 Gestione separata Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. 1/2019
L'avvio dell'operatività a valere sul Fondo Sicilia al 31 dicembre 2019 ha registrato n. 153 domande pervenute per complessivi 38,1 milioni di euro.
Con il suddetto D.A. n. 99 del 25/2/2020, il Fondo Sicilia è stato ricompreso tra gli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011.
In ordine all'evoluzione normativa relativa al Fondo Sicilia si rimanda al successivo paragrafo D) 11 Altre notizie societarie.
C) 4 Attività di servizi alle imprese
Nel corso del 2019 sono state effettuati servizi di consulenza e assistenza finanziaria alle imprese (lettere di asseverazione e di referenze bancarie).
C) 5 Attività del comparto agevolazioni.
Anche nel corso del 2019 l’operatività sul comparto agevolativo ha avuto carattere residuale.
D) ALTRE INFORMAZIONI
D) 1 Le operazioni con parti correlate
Le operazioni con parti correlate rientrano nella normale operatività svolta dalla Società nel corso dell’esercizio e sono state tutte definite a condizioni di mercato o sono regolate da leggi e convenzioni.
Le operazioni con parti correlate sono riferite ai rapporti con la Regione Siciliana, che esercita l’attività di direzione e coordinamento, riguardanti la gestione dei fondi regionali a gestione separata e di fondi in amministrazione ed in regime di concessione di altre misure agevolative (POR, Imprenditoria Femminile, ecc.).
Fra le parti correlate vanno annoverate anche la società Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. in liquidazione e la partecipazione posseduta da IRFIS nella società Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia anch'essa partecipata dalla Regione Siciliana.
Si rimanda per maggiore dettaglio alla Sezione 6 - “Operazioni con parti correlate” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa, in particolare in ordine al rapporto con la società Sviluppo Italia Sicilia
S.p.A. e al deterioramento dello stesso.
D) 2 Le partecipazioni
Le partecipazioni pari a 29,5 migliaia, di seguito evidenziate, sono detenute con finalità partecipativa non strategica diversa da quella di collegamento e di controllo.
NOME PARTECIPATA | QUOTA DI PARTECIPAZIONE | VALORE DI BILANCIO AL 31/12/2019 |
Nuova Gela Sviluppo Scpa | 14% | 0,01 |
Caltanissetta Società Consortile a responsabilità limitata | 3,62% | 3.929,53 |
Parco Scientifico e tecnologico della Sicilia Scpa… | 0,38% | 7.371,00 |
ESPI Ente Siciliano per la promozione industriale | 0,02% | 0,01 |
SMIA SPA | 0,05% | 18.205,17 |
TOTALE | 29.505,72 |
Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 è stata confermata la volontà di procedere alla dismissione delle partecipazioni in portafoglio.
D) 3 La gestione dei rischi e le metodologie di controllo
Nell’ambito dell’alta direzione è accentrata la responsabilità di sviluppare e definire le metodologie di misurazione dei rischi (credito, mercato, cambio, liquidità, operativo), dell’attività di controllo dei rischi assunti e della gestione strategica dei rischi stessi. Alle strutture, permane la responsabilità dei presidi di primo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi individualmente assunti sia compatibile con le indicazioni strategiche, la dotazione patrimoniale, le regole di vigilanza prudenziale.
Al fine di garantire una gestione efficiente dei rischi assunti, il regolamento vigente di risk management è stato strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate e con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza in materia di sistema di controlli interni.
Tale regolamento prevede l'adozione di un sistema di reportistica strutturato a presidio di tutte le tipologie di rischio riferibili all'attività svolta dalla Società.
Sulla base delle analisi sviluppate tramite ALM vengono effettuati gli interventi necessari a riequilibrare i profili di rischio della Società al fine di rendere più efficiente l’utilizzo del capitale economico, coerentemente con la "Policy Rischi ed Investimenti in ambito finanza e tesoreria" approvata dal Consiglio di Amministrazione nel corso del 2017 ed aggiornata con delibere del 13/6/2019 e 31/10/2019 del Consiglio di Amministrazione (si veda successivo paragrafo D) 7 Asset allocation) a seguito degli aspetti emersi nel corso del recente accertamento ispettivo da parte della Banca d’Italia (si veda successivo paragrafo D) 6 Rapporti con Organismi di Vigilanza).
Tale Policy, a seguito di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 22.1.2020 in ordine alla procedura di selezione di una primaria società di consulenza per l'incarico di assistenza tecnica per il triennio 2020-2022, riguardante, in particolare la redazione del nuovo Piano industriale della Società e l'avvio del progetto di ristrutturazione ed efficientamento dei processi aziendali, sarà oggetto di specifica revisione ed adeguamento.
Ulteriore supporto alla politica di gestione dei rischi ed alla quantificazione dell’adeguatezza patrimoniale è stato fornito, in applicazione del secondo pilastro previsto dalla normativa Basilea 3, dal Resoconto ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) relativo all’esercizio 2019, inviato alla Banca d'Italia come previsto dalla vigente normativa; sul sito istituzionale della Società viene, inoltre, annualmente pubblicata, in applicazione del terzo pilastro della suddetta normativa prudenziale Basilea 3, l'“Informativa al pubblico”.
Per una più dettagliata analisi dei rischi della Società si rimanda all’apposita Sezione 3 - “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
D) 4 Sistema organizzativo di controllo interno
Il modello organizzativo aziendale è costituito dai modelli gestionali e dai modelli di controllo.
Il Sistema dei Controlli Interni (nel seguito “SCI”) della Società è disegnato in coerenza con le vigenti Disposizioni di Xxxxxxxxx che definiscono il SCI come l’insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
• verifica dell’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
• salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
• efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
• affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
• prevenzione del rischio di coinvolgimento, anche involontario, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l’usura e il finanziamento al terrorismo);
• conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.
La struttura del Sistema dei Controlli Interni della Società è articolata su tre livelli di controllo,:
• controlli di linea (c.d. “controlli di I livello");
• controlli sui rischi e sulla conformità (cd. “controlli di II livello");
• revisione interna (cd. “controlli di III livello”).
E', altresì, istituito il "Comitato per i controlli" cui è assegnato il compito di coordinare le attività di controllo relative alle azioni poste in essere dalle strutture della Società in conseguenza degli accertamenti effettuati dalle diverse funzioni di controllo aziendali e definire le linee guida strategiche in merito ai sistemi di controllo e le conseguenti azioni operative.
In ordine all’assetto dei presidi di corporate governance (tra cui Comitato Rischi, Comitato di direzione e Comitato per i controlli) posto in essere dalla Società, con delibera del 22/1/2020, il Consiglio di Amministrazione ha ridefinito, in particolare, le competenze del Presidente del Comitato per i controlli, individuato nel Link Auditor, attribuendo il compito di svolgere le attività di verifica e monitoraggio in collaborazione con il personale delle altre funzioni aziendali di controllo.
D) 5 Funzioni di controllo
Funzione di Internal Audit
La Funzione di Internal Audit è destinata ad assicurare i controlli di terzo livello, con il compito di verificare il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi nonché di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del
sistema dei controlli interni.
Sulla base della delibera del Consiglio di Amministrazione la Funzione di Internal Audit è stata esternalizzata; ad esito di specifica procedura di affidamento la funzione in argomento è stata affidata per il triennio 2020-2022 alla società Price Xxxxxxxxxx Coopers.
Funzione di Compliance
Le disposizione di vigilanza per gli Intermediari Finanziari emanate dalla Banca d’Italia con la circolare
n.288 del 3 aprile 2015 prevedono l’istituzione di una specifica Funzione di controllo di Conformità (Compliance) preposta al controllo e la gestione del rischio di non conformità, ovvero del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di leggi o di regolamenti) e/o di autoregolamentazione ( es. statuti, codici di condotta /codici di autodisciplina).
La Funzione di Compliance deve essere indipendente, dotata di risorse economiche e professionali adeguate e con accesso a tutte le attività svolte dalla Società.
La responsabilità della funzione di Compliance riguarda principalmente norme, regolamenti che impattano sul cliente e/o che comportino un elevato rischio sanzionatorio o reputazionale (in particolare in materia di tutela del consumatore, antiriciclaggio, lotta al terrorismo, trasparenza, privacy, usura, legge 231, antitrust, ecc.).
La funzione di conformità s’inserisce nel sistema dei controlli interni, con l’obiettivo di concorrere alla individuazione dei rischi di conformità, dei relativi presidi di mitigazione e della definizione delle metodologie di misurazione/valutazione del rischio di conformità.
A seguito di apposita delibera del Consiglio di Amministrazione, la suddetta Funzione è stata esternalizzata ed affidata triennio giugno 2019 - maggio 2022 alla società Xxxxx Xxxxxxx Consultants.
La funzione di conformità è regolamentata dalle politiche per la gestione del rischio di conformità e dal relativo manuale operativo e metodologico.
D) 6 Rapporti con Organismi di Vigilanza
A partire dal 20 maggio 2019 la società è stata sottoposta a verifica ispettiva da parte della Banca d’Italia ai sensi dell’art. 108 comma 5 del D.Lgs 385 del 1993.
Al riguardo, dalle strutture aziendali è stata prestata la massima collaborazione, fornita tutta la documentazione richiesta dal gruppo ispettivo e sono stati recepiti i suggerimenti emersi.
La visita ispettiva si è conclusa il 31 luglio 2019.
In data 10 ottobre 2019 è stato consegnato il fascicolo ispettivo relativo agli accertamenti ispettivi condotti presso la Società nonché la nota contestativa ai sensi dell’art. 145 del D. Lgs. 385/1993.
Il 7/11/2019 la società ha trasmesso all'Organo di Vigilanza le proprie controdeduzioni ed in data 3/2/2020 ha fornito un ulteriore aggiornamento in ordine alle attività programmate ed a quelle già effettuate.
Con nota prot. n. 378585 del 13/3/2020 la Banca d’Italia ha trasmesso la relazione conclusiva sulla situazione aziendale.
In proposito, periodicamente e puntualmente la società riferirà all'Organo di Vigilanza in ordine agli aggiornamenti sullo stato di avanzamento degli interventi via via realizzati.
* * *
Le periodiche segnalazioni di vigilanza e quelle relative alla Centrale dei Rischi vengono inviate all’Organo di Vigilanza nel rispetto della tempistica prevista dalla normativa vigente.
D) 7 Asset allocation
Le strategie di asset allocation poste in essere dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell’anno 2019 hanno tenuto conto di differenti variabili ed esigenze.
Si fa riferimento, in particolare, da un lato, alla prevista prospettica riduzione delle disponibilità liquide a seguito dell’avvio dell’attività core di erogazione del credito, dall’altro, all’esigenza di garantire la stabilità e prevedibilità dei risultati aziendali riducendo le poste con impatto diretto sul conto economico ed, inoltre, alla volontà di rafforzare ulteriormente i presidi di controllo e monitoraggio dei rischi connessi agli investimenti in ambito finanza.
Il Consiglio, quindi, ha deliberato l’aggiornamento della policy rischi ed investimenti finanziari stabilendo che non possono essere effettuate operazioni finanziarie aventi impatto valutativo diretto sul conto economico (al fair value), sottoscrizione di operazioni finanziarie collegate a prodotti derivati, strutturati o con sottostanti cartolarizzazioni. Tali regole e limitazioni non si applicano, comunque, ai depositi a vista e vincolati presso banche aventi sede in Italia ed alle obbligazioni governative. E' stata, inoltre, stabilita l’ulteriore esclusione di operazioni in investimenti finanziari che esprimono volatilità e complessità dei relativi strumenti. Più precisamente “non sono, altresì, possibili investimenti finanziari che comunque siano collegati a prodotti derivati, strutturati e con sottostanti cartolarizzazioni”.
In conformità alla nuova policy, nel corso del secondo semestre dell’anno, gli investimenti finanziari sono stati indirizzati su depositi bancari e sull’operatività in titoli di Stato italiani, specificamente Buoni del Tesoro Poliennali. Nel complesso si è aumentata la quota di investimenti in strumenti del mercato monetario che si è attestata, al 31/12/2019, quasi al 70% del totale degli asset finanziari.
Le attività in ambito finanza e le scelte di asset allocation, per esigenze di carattere organizzativo, sono state svolte, anche nel corso del 2019, con il supporto di primaria consulenza specialistica Prometeia Advisor Sim, di cui l’Irfis si avvale dal mese di dicembre 2016 e si avvarrà, per il presidio dei rischi sia sotto il profilo operativo che di monitoraggio legato agli investimenti finanziari, anche per tutto l’anno 2020.
Il comparto finanza, considerato nel suo complesso (strumenti del mercato monetario interbancario, titoli governativi italiani e ABS, polizze di capitalizzazione, OICR, questi ultimi integralmente dismessi nel primo trimestre del 2019), esclusi i citati effetti valutativi riguardanti il titolo ABS Xxxx, ha registrato al 31/12/2019 un apporto positivo a conto economico di oltre 5 milioni di euro.
Se si considerano i risultati reddituali, sia con impatto a conto economico che a patrimonio netto (variazioni fair value titoli di stato), conseguiti nell’ultimo quinquennio, il dato complessivo positivo, come evidenziato nella tabella seguente, ammonta a +12,9 milioni; tale effetto ha riguardato per 17,8 milioni il conto economico e per -4,9 milioni le riserve di patrimonio netto (tale importo, in particolare, è dovuto alle variazioni di mercato dei titoli di Stato). Analizzando i medesimi dati avendo a riferimento solamente l'ultimo triennio si registra sempre un effetto positivo complessivo pari a +6,1 milioni, di cui +10,5 milioni a conto economico e -4,4 milioni a patrimonio netto.
Asset | Totale Redditività prodotta Finanza | Totale | ||||||
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | ||||
Banche (cc, time depo, pct passivi) | 2.544.249 | 1.890.483 | 720.927 | 575.306 | 723.110 | 6.454.075 | ||
Polizze | 244.673 | 260.531 | 436.390 | 480.022 | 372.817 | 1.794.433 | ||
Titoli di Stato | 1.471.797 | 197.623 | 2.000.184 | - | 333.230 | 1.077.133 | 4.413.507 | |
Altri titoli | 82.596 | 77.177 | - | - | - | 159.773 | ||
Titolo ABS | - | - | - | 238.425 | 823.368 | 1.061.793 | ||
OICR | - | - | 102.110 | - | 1.682.274 | 588.153 | - | 992.011 |
TOTALE | 4.343.314 | 2.425.814 | 3.259.611 | - | 721.750 | 3.584.581 | 12.891.570 |
Alla luce di quanto sopra argomentato la gestione della area finanza e tesoreria ha prodotto effetti complessivamente positivi a patrimonio.
D) 8 Procedure di acquisizione di beni e servizi ed attribuzione degli incarichi professionali
Per l'acquisizione di beni e servizi e per l'attribuzione degli incarichi professionali viene seguita l'apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione, la quale si ispira di massima ai medesimi principi del Codice dei contratti pubblici, nonostante che la Società, in considerazione della natura di intermediario finanziario operante nel mercato, può rientrare nella definizione di "impresa pubblica" di cui al richiamato Codice e pertanto (non svolgendo attività nei cc.dd. "settori speciali"), non è soggetta alle procedure ivi previste per la scelta dei fornitori.
Si precisa al riguardo che, sulla base di espressa pronuncia dell'ANAC resa ad esito di un'apposita procedura sull'Irfis, non rientrano comunque tra le attività assoggettabili al richiamato Codice degli Appalti le operazioni effettuate dalla società in ambito finanza e tesoreria.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 29 del 4.3.2020, che prevede specifici criteri di assegnazione degli incarichi, è stato istituito il nuovo Albo Avvocati che entrerà in vigore a decorrere dal 1.12.2020 in sostituzione di quello attuale.
Sul sito internet aziendale vengono pubblicati e periodicamente aggiornati i dati relativi agli incarichi professionali.
D) 9 Gestione degli immobili
Nel corso del 2019 è stato portato a termine il progetto di dismissione dei locali in affitto posti al primo piano cantinato e di realizzazione del nuovo archivio ed è stato risolto, con significativo risparmio di costi (oltre 200 migliaia di euro in cinque anni) il contratto di locazione, a suo tempo stipulato.
Si è altresì proceduto alla pubblicazione sul sito internet aziendale dell'invito a manifestare interesse all'acquisto del terreno di proprietà sito nel comune di Palagonia. Nel corso dell'anno è stata svolta la periodica attività di sopralluogo al fine di accertare lo stato del terreno in oggetto ed è affidato ad una ditta specializzata il servizio di vigilanza.
Con riferimento al cespite in questione è stato, altresì, conferito ad un consulente tecnico altamente specializzato l'incarico avente ad oggetto la verifica della sussistenza di possibile pericolosità e di rischio idraulico, idrogeologico ed ambientale; dalla perizia rilasciata alla società non sono emerse criticità èd emersa una rischiosità pressoché nulla.
D) 10 Fatti salienti intervenuti nell’esercizio
• Come già riferito in sede di approvazione dell’esercizio al 31.12.2018, in data 11.4.2019 l’Assemblea straordinaria ha deliberato l’aumento gratuito di capitale sociale, mediante trasferimento della somma di Euro 47.034.103,00 dalle riserve di capitale ex art. 65 L.R. 3/2016. Tale deliberazione ha comportato l’incremento del capitale sociale che, di conseguenza, ammonta come è noto ad Euro 65.034.099,00.
• L'art. 2 della legge regionale 22 febbraio 2019 n. 1 ha riconosciuto e confermato, nella titolarità della Regione Siciliana, le somme, ridenominate "Fondo Sicilia", di cui alla Legge 1 febbraio 1965
n. 60, che è subentrata, ai sensi dell'art. 19, comma 12, del decreto legislativo 31 marzo 2018, n. 112, nella convenzione in essere, stipulata il 3 novembre 1965 tra il Ministero del Tesoro e l'allora
I.R.F.I.S. Istituto regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia, oggi Irfis FinSicilia S.p.A.; al riguardo, si evidenzia, che il Decreto Assessoriale n. 17 del 17 giugno 2019 dell’Assessore regionale dell’Economia ha stabilito le disposizioni di attuazione della citata norma (art. 2 L.R. 22 febbraio 2019 n. 1); successivamente, in data 18 settembre 2019 è stata sottoscritta la Convenzione Contratto tra la Regione Siciliana e l’IRIFS FinSicilia per la gestione del Fondo Sicilia, che è stata poi aggiornata tra i medesimi firmatari il 2 dicembre 2019 unitamente alla sottoscrizione di un “Addendum”.
• In applicazione di quanto previsto nella suddetta Convenzione – Contratto del 18/9/209 aggiornata il 2/12/2019, in data 18 settembre 2019 si è insediato il Comitato per la Gestione del Fondo Sicilia (c.d. “Comitato Fondo Sicilia”) ed ha preso concreto avvio l’operatività su tale Fondo regionale agevolato.
In ordine agli ulteriori aspetti relativi al Fondo Sicilia, si fa rinvio a quanto riferito nel successivo paragrafo
D) 11 Altre notizie societarie.
D) 11 Altre notizie societarie
In sede di approvazione del bilancio al 31.12.2018 si sono riferiti i principali eventi registrati nei primi mesi del 2019 e, in particolare gli sviluppi e le nuove norme riguardanti la previsione, ai sensi dell’art. 8, della
L.R. 9 maggio 2017, della riduzione della posta patrimoniale (c.d. Fondo Unico) ex art. 61 L.R. 17/2004 e
s.m.i. dell’importo di euro 53 milioni, con la specificazione (art. 8, al comma 2) che, per l’incremento del patrimonio di IRFIS FinSicilia in misura pari a 53 milioni di euro, veniva autorizzata la spesa di euro 10 milioni nel 2018, di euro 20 milioni nel 2019 e di euro 23 milioni nel 2020.
Infatti, tali norme erano state poco dopo nuovamente modificate, poiché:
- l’art. 27, comma 11, della L.R. 8 maggio 2018 n. 8 ha novellato il suddetto art.8 della L.R. 9/2017, rideterminando gli importi nel triennio e precisamente: 10 milioni di euro nel 2019, 20 milioni di euro
nel 2020 e 23 milioni di euro nel 2021;
- il comma 3 dell’art. 33, della stessa L.R. n.8/2018, ha introdotto il comma 2 bis dopo il comma 2 del suddetto art. 8 della L.R. 9/2017; con detto comma 2 bis si statuisce che “La somma risultante dal combinato disposto dei commi 1 e 2 ha natura di finanziamento, nelle forme previste dalla normativa civilistica e di settore, con applicazione, in ragione dell’effettivo utilizzo, di un tasso di interesse annuo pari al tasso legale tempo per tempo vigente, maggiorato di uno spread su base negoziale comunque non superiore allo 0,10 per cento”.
Più recentemente, in ordine a tale argomento:
- con deliberazione n.6 del 13.12.2019, la Corte dei Conti - Sezioni riunite per la Regione Siciliana ha dichiarato la regolarità del conto del bilancio della Regione Siciliana per l'esercizio finanziario 2019 con esclusione, tra le altre, della partita tra i Residui attivi - Assessorato regionale dell'Economia - capitolo 7497 - accertamento n. 34494 di Euro 53.000.000,00. Il suddetto capitolo si riferisce alla nota previsione contenuta nell'art. 8 della L.R. 9.5.2017 n.8 e ss.mm.ii., recante "Disposizioni relative al patrimonio di IRFIS FinSicitia S.p A. e regolazioni contabili”; con tale decisione pertanto è stata già sancita l'inefficacia della pretesa creditoria della Regione Siciliana nei confronti dell'IRFIS FinSicilia di cui al citato art. 8 della L.R. 8/2017 e ss.mm.ii.;
- l'art. 9 della legge regionale 28.12.2019 n 30 ha abrogato i commi 1, 2 e 2 bis del suddetto articolo 8 L.R. 9.5.2017 n. 8; con tale disposizione di legge viene pertanto definitivamente soppressa la suddetta previsione normativa sul patrimonio della scrivente società.
Appare dunque evidente che con tale ultima previsione normativa la Regione Siciliana abbia adottato le definitive determinazioni per rafforzare ulteriormente la stabilità del patrimonio della partecipata IRFIS FinSicilia.
Sull’argomento, si fa rinvio a quanto più avanti descritto in ordine ai profili di pertinenza dei Fondi Propri della Società.
* * *
Si ricorda che con riferimento all’art. 61 della legge regionale 28/12/2004 n. 17, il comma 5 della L.R. 8.5.2018 n. 8 da una parte ha sostituito integralmente il comma 1 di tale articolo 61 della L.R. 17/2004 e ss.mm.ii. e, dall’altra, ha aggiunto i commi 2 bis e 2 ter al medesimo.
In particolare, il nuovo testo del primo comma dell’art. 61 della L.R. 17/2004 (come appunto sostituito dal comma 5 dell’art. 4 della L.R. 8/2018), definisce le finalità istituzionali dell’IRFIS FinSicilia S.p.A, poiché statuisce che “Al fine di favorire lo sviluppo economico del territorio della Sicilia, il patrimonio netto dell’IRFIS FinSicilia S.p.A., valido ai fini del patrimonio di vigilanza, è finalizzato nell’ambito delle riserve statutarie della società, anche alla concessione di credito e garanzie, con rischio a carico dell’IRFIS
FinSicilia, per il sostegno alle imprese operanti in Sicilia nonché per la realizzazione di investimenti e di infrastrutture nell’Isola. Nell’ambito della propria autonomia gestionale di intermediario finanziario iscritto agli elenchi di cui al Testo Unico Bancario, l’IRFIS determina le linee di intervento, i prodotti e le modalità di concessione dei finanziamenti. Nel suddetto patrimonio netto confluiscono tutte le disponibilità …… relative ai fondi a gestione separata ”.
Con l’introduzione dei commi 2 bis e 2 ter nello stesso art. 61 della L.R. 17/2004 e ss.mm.ii., il legislatore regionale aveva precisato che
- “2 bis. Le risorse di cui alla legge 1 febbraio 1965, n. 60, giacenti presso l’IRFIS FinSicilia S.p.A., sono confermate nella titolarità della Regione per le finalità di sostegno al credito ed allo sviluppo delle imprese operanti in Sicilia.
- 2 ter. Le risorse di cui al comma 2 bis sono attribuite agli enti abilitati per la gestione dei fondi del credito agevolato allo scopo di favorire il sostegno al credito per le imprese singole ed associate che operano nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare, del commercio, dell’artigianato, del terziario e del turismo, con priorità alle imprese giovanili e dell’innovazione ed alle startup.”
Tali commi 2 bis e 2 ter dell’art. 61 L.R. 17/2004 si riferiscono alle disponibilità presso l’IRFIS di cui alla legge n. 60/1965, con la quale come è noto fu costituito - parallelamente a quanto accadde, ai sensi della stessa legge, a ISVEIMER per la Campania e CIS per la Sardegna - un Fondo di rotazione destinato al credito in favore di p.m.i. per la realizzazione di impianti industriali, nel quadro delle misure agevolative per l’intervento straordinario per il Mezzogiorno.
La consistenza del Fondo ex L.60/1965 ammonta a 84.734,3 migliaia di euro.
Con riguardo alle medesime disponibilità di cui al Fondo ex L. 60/1965 in seno alla legge regionale 22 febbraio 2019 n.1, il legislatore regionale ha emanato (art. 2), la nuova disciplina delle risorse in argomento, prevedendo espressamente che:
“1. Le risorse di cui alla legge i febbraio 1965, n. 60 sono confermate nella titolarità della Regione Siciliana che subentra, ai sensi dell’art. 19, comma 12, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, nella convenzione in essere stipulata con l’IRFIS FinSicilia per l’utilizzo delle suddette risorse. l’Assessore regionale dell’economia stipula atti integrativi della suddetta convenzione per i necessari adeguamenti, al fine di destinare le suddette risorse esclusivamente alle finalità di sostegno e agevolazione del credito, mediante forme di convenzione e compartecipazione con i Confidi ed altri enti pubblici regionali del settore del credito, alle imprese operanti in Sicilia in tutti i settori economici.
2. Le disposizioni per l’attuazione del presente articolo sono stabilite con decreto dell’Assessore regionale per l’economia, previo parere della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana. Con il medesimo decreto è individuato il plafond da destinare a interventi per il sostegno alle imprese giovanili, alle start up, all’imprenditoria femminile e alle imprese d’innovazione, tra cui quelle che utilizzano la
tecnologia blockchain, e per lo sviluppo dei processi di industria 4.0 nonché alle imprese vittime di usura o di estorsione e al microcredito.
3. All’art. 4, comma 5 della legge regionale 8 maggio 2018 n. 8, la lettera b) è abrogata.”
Tale nuova disposizione tende a focalizzare meglio l’utilizzo e la destinazione della risorse ex L.60/1965, confermandone la gestione in capo all’IRFIS Xxxxxxxxxx e demandando all’emanazione di un successivo decreto dell’Assessore per l’economia, previo parere della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, l’emanazione della relativa normativa di attuazione e l’individuazione dei plafond da destinare alle finalità come sopra individuate.
Successivamente:
- con D. A. n. 17 del 17.6.2019 l’Assessore regionale per l’Economia ha emanato le disposizioni di attuazione del suddetto art. 2 della L. R. 1/2019, col quale è stata dettata la disciplina per la gestione del Fondo Sicilia;
- come prima detto il 19 settembre 2019, è stata sottoscritta la Convenzione – Contratto tra la Regione Siciliana per la gestione del Fondo Sicilia e, in applicazione di quanto ivi previsto, il 18 settembre 2019 si è insediato il c.d. “Comitato Fondo Sicilia;
- con l’art. 3 della L.R. 16.10.2019 n. 17 sono state apportate modifiche ed integrazioni al richiamato art. 2 della L.R. 22.1.2019 n. 1 e precisamente:
⮚ al comma 1, dopo le parole “in tutti i settori economici” sono aggiunte le parole “agli enti pubblici regionali che svolgono attività in favore delle imprese operanti nel territorio regionale. L’amministrazione regionale è autorizzata alla conferma ovvero alla stipula dei contratti e delle convenzioni previsti dall’art. 47 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n . 385. I relativi oneri, inclusi quelli degli organi preposti rimangono compresi nei compensi previsti dalla convenzione in essere di cui al presente comma”.
⮚ dopo il comma 2 dell’art. 2 della legge regionale 1/2019, è aggiunto il seguente “2 bis. Al plafond di cui al comma 2 possono accedere anche le imprese che si siano distinte per il sostegno alla famiglia attraverso misure dedicate alla genitoriali, quali titoli di spesa concessi alle aziende e finalizzati ad acquisire servizi educativi di cura e custodia di figli fino a 14 anni o
18 anni, se disabili, contributi e misure per promuovere iniziative che favoriscano la permanenza nell’occupazione dei genitori lavoratori dopo il periodo di congedo di maternità o parentale, asili nido aziendali e aree attrezzate per il doposcuola, iniziative aziendali finalizzate all’intrattenimento dei figli dei dipendenti nonché borse di studio per i figli dei propri dipendenti, alle quali la Regione rilascia un certificato di “Family plus”. Con decreto dell’Assessore regionale per l’economia, di concerto con l’Assessore regionale per la famiglia, le politiche
sociali ed il lavoro e con l’Assessore regionale per le attività produttive, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità e i criteri per il rilascio del certificato “Family plus”, nel rispetto della normativa vigente in materia”.
- Come prima riferito il 2 dicembre 2019 unitamente alla sottoscrizione di un “Addendum”, è stata sottoscritta la versione aggiornata della Convenzione Contratto del 19 settembre 2019.
- Conseguentemente ha preso concreto avvio l’operatività del Fondo Sicilia e, come già detto, sono pervenute alla data del 31.12.2019 n. 153 domande di finanziamento agevolato, per il complessivo importo di 38,1 milioni.
- In data 19.12.2019 è stata sottoscritta la convenzione con i Confidi per l’operatività sul Fondo Sicilia relativa al rilascio delle garanzie consortili.
- Il 21.4.2020 è stata sottoscritta la Convenzione con Ircac e CRIAS.
- Come già riferito, il Decreto dell’Assessore per l’Economia D.A. n. 99 del 25/2/2020 (Articolo 1) ha modificato il precedente D.A. n. 635 del 3/4/2019 nella parte relativa all’individuazione degli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011, che ricomprende - tra gli altri - espressamente il “Fondo di rotazione per il sostegno e le agevolazioni del credito ex art. 2 l.r. 1/2019 c/o IRFIS FinSicilia (Fondo Sicilia) – ascritto al controllo del Dipartimento regionale Bilancio e Tesoro”; non è più presente, invece, tra gli Organismi strumentali della Regione il Fondo unico a stralcio ex art. 61 della L.R. 28 dicembre 2004 n.17 e ss.mm.ii..
- Diversi sono stati gli interventi adottati dalla Regione Siciliana a sostegno delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia di COVID-19: delibere della Giunta regionale della Sicilia n. 88/2020, n. 108/2020, n. 121/2020 e n. 136/2020, e Decreti dell’Assessore regionale per l’Economia n. 12 del 23.3.2020 e n. 13 dell'1.4.2020, nonché, in ultimo, la legge di stabilità per l'esercizio finanziario 2020 di cui è detto più avanti.
- In data 15.4.2020 è stata sottoscritta la Convenzione ABI – IRFIS FinSicilia per la concessione dei finanziamenti agevolati in attuazione delle Misura Straordinaria di Liquidità (MSL) di cui alle Delibere di Giunta del Governo regionale n.108 del 19.3.2020 e 121 del 26.3.2020.
D) 12 Evoluzione prevedibile della gestione e prospettive di sviluppo
Sul piano generale, IRFIS FinSicilia S.p.A. si propone, anche in prospettiva, di confermare il ruolo di punto di riferimento certo ed affidabile per il sistema imprenditoriale produttivo siciliano e per l’attrazione degli investimenti in Sicilia.
In tale ottica, come già esposto in precedenza, la Società nel corso dell’esercizio 2019 ha continuato a rafforzare la propria presenza all’interno del sistema economico siciliano, sia con l’intento di fornire
risposta alla domanda di credito per investimenti, sia con la necessità di cooperare con altre istituzioni e offrire prodotti finanziari innovativi. Sono state quindi sviluppate le attività di collaborazione con le Istituzioni con le quali erano state sottoscritte convenzioni, o protocolli di intesa, come Invitalia, MCC- Banca del Mezzogiorno, SACE Autorità di Gestione del PO FESR e del PSR.
Infatti, nell’ambito del Progetto CredinSicilia, come già riferito, sono stati realizzati road show nei in diversi capoluoghi di provincia della regione, con la partecipazione di esponenti delle suddette istituzioni, che hanno riscontrato un considerevole interesse da parte degli imprenditori, dimostrato dal notevole afflusso in tutte le iniziative.
E’ stata data attuazione alla collaborazione con MCC Banca del Mezzogiorno con la concessione in club deal di finanziamenti.
Il Consiglio di Amministrazione, anche in relazione all’esito dell’azione di controllo della Banca d’Italia, con riferimento al “Modello di business e redditività dalla Società”, ha già approvato il documento “Linee strategiche - Nota di aggiornamento 2019-2021”, nel cui ambito, oltre al ruolo tradizionale di sostegno del sistema produttivo volto a contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio, sono stati individuati anche appositi strumenti finanziari rivolti a soggetti privati, riconducibili a categorie economico-sociali rilevanti ai fini dello sviluppo delle politiche economiche regionali, dei quali il credito costituisce una componente fondamentale.
Avuto riguardo alle specifiche indicazioni della Banca d’Italia formulate in occasione della recente visita ispettiva, è emersa la necessità di aggiornare il modello di business della Società e consolidare la redditività della stessa. In tal senso è stata esitata dal Consiglio di Amministrazione la possibilità di ampliare i servizi alle imprese, attivare strumenti finanziari che integrino e rafforzino le misure nazionali e comunitarie, nonché avviare l‘operatività verso i privati riconducibili a categorie economico-sociali (come ad es. mutui e prestiti ai dipendenti regionali, operatività di cessione del quinto dello stipendio e TFS); inoltre è allo studio la possibilità per IRFIS di svolgere anche attività strumentali in favore della Regione Siciliana secondo il modello dell’in house providing.
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di redigere il nuovo Piano industriale della Società e di avviare il progetto di ristrutturazione ed efficientamento della struttura e dei processi, anche in considerazione delle nuove attività che potrebbero essere svolte in aggiunta a quelle già poste in essere, ha quindi deliberato (seduta del 22.1.2020) di avviare una selezione di una primaria società di consulenza che fornisca l’assistenza tecnica per il triennio 2020-2022 per specifiche attività, tra cui le principali: modello di business e redditività, sistema obiettivi di rischio, pianificazione economico finanziaria, adeguamento sistema di controllo interno i e monitoraggio dei rischi, adeguamento del processo del credito e finanza.
A tal riguardo, il termine di presentazione delle offerte è scaduto il 9 marzo 2020 ed a completamento
della valutazione delle proposte pervenute, con delibera del Direttore Generale del 7/4/2020 è stato affidato alla società Xxxxx Xxxxx Advisory l'incarico per lo svolgimento delle attività riguardanti: modello di business, piano industriale, RAF e pianificazione triennale. Al riguardo sono già state avviate le attività.
Inoltre, al fine di sopperire alla carenza di personale, anche con specifico riguardo all’operatività del Fondo Sicilia, nelle more dell’attuazione del Piano delle Risorse Umane (si veda apposito paragrafo), si è proceduto a sottoscrivere una convenzione con la società Servizi Ausiliari Sicilia Scpa (SAS) per l’assegnazione, con durata ipotizzata di 6 mesi, di circa 10 unità lavorative part-time.
Tutte le suddette attività sono state sottoposte al Socio unico Regione nelle sedute di Assemblea del 19.12.2019 e del 28.2.2019 (in prosecuzione 4.3.2020).
Parallelamente, la Società prosegue con l’operatività del Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. 22/2/2019 n. 1 e s.m.i., strumento della Regione Siciliana per la concessione di credito agevolato alle imprese del territorio (si veda par. D) 11, “Altre notizie societarie”).
In data 19/12/2019 è stato, altresì, sottoscritto l'Accordo di collaborazione commerciale con Artigiancassa SpA appartenente al Gruppo Bancario BNL Paribas che svolgerà, per conto di IRFIS, l'attività di diffusione e gestione del rapporto con le micro e piccole imprese artigiane per la concessione di due tipologie di prodotti finanziari, in particolare:
- imprese start-up: microcredito destinato a imprese costituite da non oltre 36 mesi, importo massimo pari ad euro 25.000,00 durata massima 84 mesi;
- imprese avviate: finanziamenti alle imprese costituite da più di 36 mesi, importo massimo pari ad euro 50.000,00, durata massima 60 mesi.
D) 13 Governo societario
In ordine alle disposizioni di cui all’art. 2 L.R. 10.7.2018 n. 10 in materia di controllo sulle società partecipate dalla Regione Siciliana, si specifica che l’Irfis, società in controllo pubblico della Regione Siciliana (priva della natura di società in house providing), è soggetta, in quanto intermediario finanziario esercente l'attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, iscritto nell’albo di cui all’art. 106 del D.Lgs. 1.9.1993 n. 385 (Testo Unico Bancario), alla specifica vigilanza della Banca d’Italia.
In particolare, in ossequio alle disposizioni di Vigilanza bancaria, la società è dotata, come prima esposto, di un apposito sistema di controlli, secondo quanto prescritto dalla Circolare di Banca d’Italia n. 288 del 3.4.2015, articolato su tre livelli (di linea; di conformità; e di revisione interna).
In aggiunta ai suddetti livelli di controllo prescritti dalla normativa bancaria, dal 2017 la scrivente Società ha istituito un apposito Comitato dei Controlli, come prima riferito, con il compito specifico di coordinamento delle funzioni di controllo.
A tale Comitato dei Controlli, in particolare, sono assegnate le ulteriori seguenti attività in armonia con le disposizioni previste all’art. 2 c.1 lett. c) del D.A. 2731 del 26.10.2018:
- collaborazione con l’organo di controllo statutario, trasmettendo periodicamente a detto Organo relazioni sulla regolarità ed efficienza della gestione;
- collaborazione con le strutture dell’Assessorato regionale dell’economia, riscontrando le richieste provenienti dallo stesso;
- raccordo con le altre funzioni di controllo della Società mediante incontri periodici programmati.
Sul sito istituzionale della Società si provvede a pubblicare il riepilogo degli strumenti di governo societario adottati dall’Irfis.
D) 14 Il Capitale sociale ed il patrimonio netto
Come prima detto, l’Assemblea straordinaria, nella seduta dell'11.4.2019, a seguito delle considerazioni della Banca d'Italia avanzate con nota n. 393515/19 del 25.3.2019 in ordine alle disposizioni contenute nell’art. 65 L.R. n.3/2016 (rectius art.61 della L.R.n.17/2004 e s.m.i.) ed al riconoscimento, tra gli elementi costituenti il CET1 (Fondi propri ex Patrimonio di Vigilanza), delle riserve rivenienti dalle suddette disposizioni e dai successivi aggiornamenti, ha deliberato l’aumento gratuito di capitale sociale, mediante trasferimento della somma di Euro 47.034.103,00 dalle riserve di capitale ex art. 65 L.R. 3/2016.
Tale deliberazione - che ha comportato un incremento del capitale sociale mediante l'emissione di n. 8.324.620 nuove azioni - è divenuta efficace essendo decorso il termine previsto dalla normativa di vigilanza.
Il capitale sociale al 31/12/2019 è pertanto pari ad euro 65.034.099,00 è rappresentato da n. 11.510.460 azioni del valore unitario di euro 5,65 interamente possedute dalla Regione Siciliana.
Il patrimonio netto, comprensivo del risultato d’esercizio di 67.582 euro, è pari a 208.423.798 euro, ed è così costituito:
importi arrotondati
31/12/2019 | 31/12/2018 | |||
Capitale sociale | 65.034.099 | 17.999.996 | ||
Riserve di utili | ||||
- riserva legale | 2.880.321 | 2.870.879 | ||
- riserva straordinaria | 7.819.884 | 7.819.884 | ||
- riserva utili-perdite a nuovo FTA IFRS 9 | - | 3.677.540 | - | 3.677.540 |
Riserve di capitale | ||||
- riserva ex art. 65 L.R. n.3/2016 | 138.035.964 | 156.780.294 | ||
Riserve da valutazione | ||||
- riserva attività finanziarie valutate al fair value con | ||||
impatto sulla redditività complessiva | - | 997.039 | - | 1.349.921 |
- piani previdenziali a benefici definiti | - | 739.473 | - | 663.396 |
Utile di esercizio | 67.582 | 94.421 | ||
Totale | 208.423.798 | 179.874.617 |
Le variazioni del patrimonio netto che, dopo l’approvazione del bilancio 31/12/2018, era pari a 179.874.617 euro, oltre dal risultato di periodo, derivano:
▪ dalla seguente destinazione dell’utile dell’esercizio precedente, secondo quanto deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2019:
A:
Riserva legale (10%) € 9.442,14
Fondo studi e ricerche € 50.000,00 Fondo piani di comunicazione istituzionale € 34.979,27
94.421,41
▪ con riferimento alle "riserve di capitale ex art. 65 L.R. 3/2016" all'effetto netto tra il citato trasferimento a capitale sociale pari a 47.034.103,00 euro e l'incremento patrimoniale operato complessivamente al 31/12/2019 per 28.289.773,45 euro in attuazione dei quanto disposto dalla norma in argomento; tale somma, come avvenuto per i precedenti incrementi patrimoniali dovrà essere oggetto di specifica dichiarazione, da rilasciarsi, in occasione dell'approvazione del bilancio d'esercizio al 31/12/2019, da parte del Presidente della Regione attestante la rispondenza tra valore nominale e fiscale del credito oggetto di rinuncia;
▪ dalla variazione positiva (+352.882 euro) della “riserva attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” per effetto dell'andamento del mercato dei titoli di Stato in portafoglio, delle compravendite del periodo in esame e della connessa fiscalità;
▪ dallo scostamento negativo (-76.077 euro) comprensivo degli effetti fiscali della “riserva per piani previdenziali a benefici definiti” derivante dalla valutazione attuariale al 31/12/2019 del TFR.
Con riferimento alla consistenza del patrimonio della Società valido ai fini di vigilanza, si specifica che, con deliberazione n. 6 del 13/12/2019, la Corte dei Conti - Sezioni riunite per la Regione Siciliana ha dichiarato la regolarità del conto del bilancio della Regione Siciliana per l'esercizio finanziario 2018 con esclusione, tra le altre, della partita di euro 53 milioni riferita all'art. 8 L.R. 8/2017. Con tale decisione è stata pertanto sancita l'inefficacia della pretesa creditoria della Regione Siciliana. A ciò si aggiunge che con l'emanazione dell'art. 9 della L.R. n. 30 del 28/12/2019 con la quale sono stati abrogati i commi 1, 2 e 2 bis dell'art. 8 della L.R. 8/2017 è stata definitivamente soppressa la previsione normativa in oggetto sul patrimonio della società.
D) 15 Le azioni proprie e delle proprie controllanti
La Società alla data del 31/12/2019 non detiene azioni proprie in portafoglio.
D) 16 Le attività di ricerca e sviluppo
La Società non ha svolto nel corso dell’esercizio in esame attività di ricerca e sviluppo.
D) 17 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Titolo ABS Xxxx
In ordine agli eventi successivi alla data del 31 dicembre 2019, ai fini della redazione del presente bilancio, preliminarmente si segnala che, anche a seguito degli aspetti emersi nel corso dell'accertamento ispettivo della Banca d'Italia, per la valutazione del titolo ABS Xxxx, si è tenuto conto in maniera analitica delle esposizioni creditizie sottostanti, applicando i medesimi criteri e metodologia utilizzati per la valutazione delle esposizioni riferite a rapporti di finanziamento a clientela.
In merito alla recuperabilità dell'investimento è stato considerato quale elemento concreto di novità intervenuto una recente positiva sentenza del mese di aprile 2020 del TAR che ha riguardato una posizione sottostante che ha determinato, rispetto alla valutazione effettuata in sede di semestrale al 30 giugno 2019, una riduzione del relativo livello di rischiosità di recupero in quanto ha accolto il ricorso presentato dalla struttura ospedaliera privata in ordine all'integrale remunerazione delle prestazioni rese; sono stati, altresì, presi in considerazione lo stato ad oggi invariato dei giudizi in atto pendenti sugli altri crediti sottostanti, i mancati flussi di cassa previsionali del veicolo (2,6 milioni al 30.9.2019 e 3,6 milioni al 31.3.2020) e la cedola non riscossa al 30.3.2020. In proposito si osserva che dal Report di monitoraggio di Consolving (Advisor incaricato dall'Arranger Sunzi Capital per lo svolgimento delle attività di controllo e misurazione del rischio previste dall’articolo 405 e seguenti del Regolamento UE 575/2013-CRR) riferito al 31.12.2019 trasmesso in data 7.5.2020 che tiene conto delle informazioni fino ad aprile 2020, i flussi di cassa dell'originario business plan del veicolo sono stati ripianificati.
In considerazione di possibili mancati incassi dei cash flows previsionali, già al 30.6.2019 era già stato previsto prudenzialmente un recupero bullet a scadenza dei flussi di cassa stimati ed i relativi impatti negativi erano già stati riflessi sul conto economico in sede di semestrale al 30.6.2019. Pur tuttavia, sulla di quanto sopra, si è ritenuto, di prevedere al 31.12.2019 un ulteriore aggravamento di tali impatti negativi mediante una extension mediamente stimata di due anni.
Pertanto, alla luce di quanto argomentato, ne deriva che la valutazione del titolo in argomento al 31.12.2019 è conseguenza dell'effetto combinato derivante:
• da un lato, dall'effetto positivo riguardante il citato miglioramento valutativo di una suddetta posizione sottostante (credito pari a 7,1 milioni);
• e, dall'altro, di quello negativo connesso al rafforzamento valutativo determinato dall'allungamento dei tempi di recupero dei flussi di cassa stimati.
Per i maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 2 - “Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
Misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia di COVID-19.
In relazione ai noti effetti prodotti sull’economia anche della Regione Sicilia dall’epidemia COVD-19, la Società ha aderito all’addendum all’Accordo per il Credito 2019, sottoscritto venerdì 6 marzo 2020 tra ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese, concernente l’estensione della precedente “Moratoria ABI”.
Con nota del 12 marzo 2020 (Prot. 5065), l’Assessorato regionale dell’Economia - richiamando anche le considerazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio nella relazione al Parlamento del 10 marzo 2020 - ha comunicato di avere raggiunto, al fine di offrire il massimo sostegno alle imprese siciliane, l’intesa per il recepimento dell’accordo stipulato da ABI Sicilia e dall’Associazione imprenditoriali delle Imprese che consente, tra l’altro, la moratoria dei mutui contratti con il Sistema bancario prima del 31 gennaio 2020.
Come è noto, l’accordo consente sia la sospensione sino ad un anno del pagamento delle quote capitale delle rate di rimborso dei finanziamenti, sia – alternativamente – la possibilità dell’allungamento sino al 100% della durata residua dell’ammortamento del capitale a scadere.
Le superiori determinazioni comportano quindi l’applicazione della moratoria a favore delle imprese finanziate su Fondi propri dell’IRFIS XxxXxxxxxx che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei requisiti previsti dalla specifica disciplina ABI.
Con i citati provvedimenti del marzo e aprile 2020 della Regione Siciliana (Delibere di Giunta nn. 88,108,121 e 136; D.A. Economia nn. 9,12,13 e 17) da una parte è stata estesa, come prima riferito, la Moratoria ABI ai crediti su Fondi Regionali, dall'altra è stata introdotta la Misura Straordinaria di Liquiditá, consistente in contributi a fondo perduto a valere sul Fondo Sicilia di cui all'art.2 della L.R. 1/2019 e s.m.i.,
concessi alle imprese con sede in Sicilia che ottengano finanziamenti bancari di durata complessiva non inferiore a 15 mesi e di importo valido per la misura sino ad euro 100 mila; tale contributo è pari al 5% (sino a un massimo di 5.000 euro) dei finanziamenti bancari in presenza di preammortamento di almeno 6 mesi ed è invece pari all'8% (max 8.000 euro) del finanziamento bancario in presenza di preammortamento non inferiore a 12 mesi.
Questi primi mesi del 2020 vedono la società fortemente impegnata nel portare avanti i vari suddetti interventi posti in essere sia a livello nazionale (D.L. 1 n. 7 marzo 2020 n.18, moratoria ABI) che regionale (delibere della Giunta regionale della Sicilia n. 88/2020, n. 108/2020, n. 121/2020 e n. 136/2020, e Decreti dell’Assessore regionale per l’Economia n. 12 del 23.3.2020 e n. 13 dell'1.4.2020) a sostegno delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia di COVID-19.
Al riguardo, in data 15.4.2020 è stata, sottoscritta la Convenzione ABI – IRFIS FinSicilia per la concessione dei finanziamenti agevolati in attuazione della suddetta Misura Straordinaria di Liquidità (MSL).
Grazie anche alla credibilità acquisita da Irfis a livello nazionale all'interno del sistema bancario, il legislatore regionale, per contrastare la crisi economica derivante dalla diffusione del Covid 19, con l'approvazione della legge di stabilità per l'esercizio finanziario 2020 ha, in ultimo, istituito ulteriori tre sezioni speciali all'interno del Fondo Sicilia per le sotto elencate finalità e relative dotazioni finanziarie:
• Sezione speciale per la riconversione industriale per la produzione dei dispositivi di protezione individuale (40 milioni di euro);
• Sezione speciale per il sostegno finanziario alle famiglie (100 milioni di euro);
• Sezione speciale per fare fronte alle esigenze degli operatori economici e liberi professionisti (150 milioni di euro).
Tempistica approvazione bilancio di esercizio al 31/12/2019
Il decreto sull’emergenza COVID-19 c.d decreto Cura Italia del 16/3/2020 è intervenuto sul fronte dei termini di approvazione dei bilanci 2019 e sulle modalità di svolgimento delle assemblee societarie. L’intervento normativo è finalizzato a consentire alle società di convocare l’assemblea ordinaria entro un termine più ampio rispetto a quello ordinario, nonché a facilitare lo svolgimento delle assemblee nel rispetto delle disposizioni volte a ridurre il rischio di contagio.
In particolare, tutte le società di capitali, in deroga a quanto previsto dall’art. 2364, comma 2, c.c. e dall’art. 2478-bis, potranno convocare l’assemblea ordinaria entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, a prescindere dalle relative disposizioni statutarie.
Dato il particolare momento che vede la società impegnata nell'esecuzione delle citate misure agevolative nazionali e regionali per le imprese connesse all’emergenza coronavirus, la società si è avvalsa della suddetta proroga.
D) 18 Il progetto di destinazione del risultato d’esercizio
In ordine alla ripartizione dell’utile, tenendo conto dei vincoli normativi e statutari, si ritiene di formulare la seguente proposta:
A:
Riserva legale (10%) € 6.758,17 Riserva straordinaria € 60.823,57
€ 67.581,74
SCHEMI DI BILANCIO
Voci dell'attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
10. | Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività | 2.979 | 1.104 |
20. | 12.782.835 | 43.527.740 | |
12.782.835 | 43.527.740 | ||
30. | 42.523.431 | 63.583.585 | |
40. | 282.336.083 | 232.349.833 | |
142.059.276 | 114.121.254 | ||
12.065.012 | 15.301.496 | ||
128.211.795 | 102.927.083 | ||
80. | 7.297.624 | 7.499.908 | |
90. | 872 | 12.242 | |
100. | 5.887.117 | 6.362.568 | |
92.012 | 262.013 | ||
5.795.105 | 6.100.555 | ||
120. | 2.113.102 | 2.303.799 | |
TOTALE ATTIVO | 352.944.043 | 355.640.779 |
Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 132.425.282 | 160.035.579 |
a) debiti | 132.425.282 | 160.035.579 | |
60. | Passività fiscali | 201.774 | 91.328 |
a) correnti | 000.000 | - | |
x) differite | 91.328 | 91.328 | |
80. | Altre passività | 6.097.849 | 9.701.089 |
90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 3.995.213 | 4.422.074 |
100. | Fondi per rischi e oneri | 1.800.126 | 1.516.092 |
a) impegni e garanzie rilasciate | 858.971 | 548.627 | |
c) altri fondi per rischi e oneri | 941.155 | 967.465 | |
110. | Capitale | 65.034.099 | 17.999.996 |
150. | Riserve | 145.058.630 | 163.793.517 |
160. | Riserve da valutazione | (1.736.512) | (2.013.317) |
170. | Utile (Perdita) d'esercizio | 67.582 | 94.421 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 352.944.043 | 355.640.779 |
Voci | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
10. | Interessi attivi e proventi assimilati di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati | 6.264.703 | 4.605.278 |
219.189 | 204.549 | ||
20. | (9.683) | (7.825) | |
30 | MARGINE D'INTERESSE | 6.255.020 | 4.597.453 |
40. | Commissioni attive | 3.598.383 | 3.935.828 |
50. | Commissioni passive | (22.479) | (91.786) |
60. | COMMISSIONI NETTE | 3.575.904 | 3.844.042 |
70. | Dividendi e proventi simili Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva c) passività finanziarie Risultato netto delle altre attività e delle passività a) attività e passività finanziarie designate al fair value b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | 456.000 |
100. | 2.049.668 | 832.916 | |
- | - | ||
2.049.668 | 832.916 | ||
- | - | ||
110. | 960.970 | (1.657.313) | |
- | - | ||
960.970 | (1.657.313) | ||
120. | MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 12.841.562 | 8.073.098 |
130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (5.634.532) | (1.462.298) |
(5.647.770) | (1.454.043) | ||
13.238 | (8.255) | ||
150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 7.207.030 | 6.610.800 |
160. | Spese amministrative: | (6.181.449) | (6.397.900) |
a) spese per il personale | (4.091.138) | (4.336.236) | |
b) altre spese amministrative | (2.090.311) | (2.061.664) | |
170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | (327.131) | 514.515 |
a) impegni e garanzie rilasciate | (310.344) | 122.997 | |
b) altri accantonamenti netti | (16.787) | 391.518 | |
180. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (488.695) | (448.050) |
190. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (11.370) | (20.590) |
200. | Altri proventi ed oneri di gestione | 123.948 | 144.893 |
210. | COSTI OPERATIVI | (6.884.697) | (6.207.132) |
250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 117 |
260. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 322.333 | 403.785 |
270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (254.751) | (309.364) |
280. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 67.582 | 94.421 |
300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 67.582 | 94.421 |
Voci | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 67.582 | 94.421 |
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a | - - - - - - (76.077) - - - - - - 352.882 - - 276.805 | - - - - - - 95.973 - - - - - - (1.494.346) - - (1.398.373) | |
conto economico | |||
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reddititività | |||
20. | complessiva | ||
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto | |||
30. | economico (variazione del proprio merito creditizio) | ||
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla | |||
40. | redditività complessiva | ||
50. | Attività materiali | ||
60. | Attività immateriali | ||
70. | Piani a benefici definiti | ||
80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a | |||
90. | patrimonio netto | ||
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto | |||
economico | |||
100. | Coperture di investimenti esteri | ||
110. | Differenze di cambio | ||
120. | Copertura dei flussi finanziari | ||
130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | ||
140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | ||
140. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | ||
180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 344.387 | (1.303.952) |
P R OS P ET T O D ELLE VA R IA Z ION I D EL P A T R IM ON IO N ET T O: esercizio 2019
Esistenze al 31/12/2018 | M odifica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2019 | Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2019 | P atrimo nio netto al 31/ 12/ 2019 | |||||||
Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazioni | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||
Capitale | 17 .999 .996 | - | 17 .999 .996 - | - | - | 47 .034 .000 | - | - | - | - | - | - | 00 .034 .099 |
Sovrapprezzo di emissione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 163 .793 .517 7.013.223 000.000.000 | - - | - 000 .793.517 7.013.223 156.780.294 | 9 .442 0.000 - | - - - | ( 00 .034 .103 ) - (47.034.103) | - - - | - - - | - - - | - - - | 28 .289 .773 - 28.289.773 | - - - | 145 .058 .629 7.022.665 138.035.964 |
Riserve da valutazione | ( 2 .013 .317 ) | - | - ( 2 .013 .317 ) | - | - | - | - | - | - | - | - | 276 .805 | ( 1.736 .512 ) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (Perdita) di esercizio | 94 .421 | - | 94 .421 | ( 9 .442 ) | ( 84 .979 ) | - | - | - | - | - | - | 67 .582 | 67 .582 |
Patrimonio netto | 179 .874 .617 | - | - 179 .874.617 | ( 0 ) | ( 84 .979 ) | - | - | - | - | - | 28 .289 .773 | 344 .387 | 208 .423 .798 |
P R OSP ET T O D ELLE VA R IA Z ION I D EL P A T R IM ON IO N ET T O: esercizio 2018
Esistenze al 31/12/2017 | M odifica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2018 | Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2018 | P atrimo nio netto al 31/ 12 / 2018 | |||||||
Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazioni | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||
Capitale | 17 .999 .996 | - | 17 .999 .000 - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 00 .999 .996 |
Sovrapprezzo di emissione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 129 .446 .955 9.048.735 120.398.220 | ( 2 .339 .955 ) (2.339.955) | - 127 .107 .000 6.708.780 120.398.220 | 304 .443 304.443 - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | 36 .382 .074 - 36.382.074 | - - - | 163 .793 .517 7.013.223 156.780.294 |
Riserve da valutazione | ( 595 .610 ) | ( 19 .334 ) | - ( 614 .944 ) | - | - | - | - | - | - | - | - | ( 1.398 .373 ) | ( 2 .013 .317 ) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (Perdita) di esercizio | 524 .443 | - | 524 .443 | ( 304 .443 ) | ( 220 .000 ) | - | - | - | - | - | - | 94 .421 | 94 .421 |
Patrimonio netto | 147 .375 .784 | ( 2 .359 .289 ) | - 145 .016 .495 | - | ( 220 .000 ) | - | - | - | - | - | 36 .382 .074 | ( 1.303 .952 ) | 179 .874 .617 |
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA | Importo | |
31 dicembre 2019 | 31 dicembre 2018 | |
1. Gestione | 6.896.925 | 2.663.452 |
- Risultato d'esercizio (+/-) | 67.582 | 94.421 |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre | ||
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | (271.218) | 538.636 |
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 5.632.392 | 1.435.535 |
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 500.065 | 468.640 |
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 658.500 | 228.741 |
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidate (+/-) | 254.751 | 309.364 |
- altri aggiustamenti (+/-) | 54.852 | (411.885) |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (4.066.350) | (37.618.463) |
- attività finanziarie valutate al fair value | - | - |
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 31.016.123 | 32.126.803 |
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 19.645.164 | 19.775.895 |
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (55.696.424) | (90.353.111) |
- altre attività | 968.787 | 831.950 |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (2.709.414) | 34.988.830 |
- passività f inanziarie valutate al costo ammortizzato | 427.371 | 34.331.838 |
- altre passività | (3.136.786) | 656.992 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 121.160 | 33.819 |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
1. Liquidità generata da | - | - |
2. Liquidità assorbita da | (119.285) | (34.318) |
- acquisti di attività materiali | (119.285) | (34.318) |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (119.285) | (34.318) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | - | - |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 1.875 | (499) |
RICONCILIAZIONE
Importo | ||
31 dicembre 2019 | 31 dicembre 2018 | |
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio (E) | 1.104 | 1.603 |
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (D) | 1.875 | (499) |
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio (G=E+/-D+/-F) | 2.979 | 1.104 |
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - POLITICHE CONTABILI
Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Parte D – ALTRE INFORMAZIONI
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente bilancio è conforme agli International Financial Reporting Standards e gli International Accounting Standards (nel seguito “Ifrs”, “Ias”, o principi contabili internazionali) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) adottati dall’Unione Europea in base a quanto previsto dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002 - la cui piena applicazione è stata recepita dal legislatore nazionale con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 – e assoggettati a successive revisioni e/o integrazioni.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni delle poste di patrimonio netto, dalla nota integrativa e dalle relative informazioni comparative.
Il bilancio è corredato dalla relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Società.
La forma di rappresentazione del presente bilancio è resa sulla base delle disposizioni Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari emanate dalla Banca d’Italia in data 30 novembre 2018.
Lo stato patrimoniale ed il conto economico unitamente al rendiconto finanziario, al prospetto della redditività complessiva ed al prospetto delle variazioni del patrimonio netto, espongono valori espressi in unità di euro, senza cifre decimali, mentre le tabelle riportate nella nota integrativa sono redatte in migliaia di euro.
Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto.
Il presente bilancio è redatto applicando i seguenti principi generali dettati dallo IAS 1:
a. continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio” vengono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale della Società;
b. competenza economica: salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione;
c. coerenza di presentazione: i criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio vengono tenuti costanti da un periodo all’altro, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un principio contabile internazionale o da una interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l’affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento. La presentazione e la
classificazione delle voci è conforme alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia;
x. xxxxxxxxx e aggregazione: conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia le varie classi di elementi simili sono presentate, se significative, in modo separato. Gli elementi differenti, se rilevanti, sono invece esposti distintamente fra loro;
e. divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito da un principio contabile internazionale o da un’interpretazione oppure dalle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano oggetto di compensazione.
Circa l’informativa comparativa si evidenzia che, in conformità a quanto previsto dal Principio contabile IAS 1, vengono riportati i corrispondenti dati dell’esercizio precedente relativamente a tutte le informazioni del bilancio, a meno che non sia diversamente stabilito o permesso da un Principio contabile Internazionale o da una Interpretazione.
Inoltre, laddove intervengano modifiche di rappresentazione o di classifica riguardanti il contenuto di singole voci del bilancio, le corrispondenti voci di comparazione vengono coerentemente modificate o riclassificate per rendere i dati omogenei.
La lettura degli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico deve essere effettuata tenendo in considerazione le modifiche apportate dal nuovo principio contabile IFRS 9 a partire dal 1 ° gennaio 2018. In conseguenza di tale adozione è stato modificato rispetto al passato il principio contabile che presiede alla classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, sono stati adottati nuovi schemi di bilancio e i contenuti di alcune voci di questi ultimi risultano differenti.
Ai fini della comparazione dei saldi 2017 occorre segnalare che le voci impattate dall'applicazione dell'IFRS 9 sono esposte secondo gli schemi previsti dalla nuova Circolare della Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari”, applicando i nuovi requisiti di classificazione introdotti dal principio, ma a saldi invariati ed escludendo gli effetti di rimisurazione.
Il bilancio d’esercizio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio; i conti di bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale che, a sua volta, rispecchia integralmente e fedelmente i fatti amministrativi intervenuti nell’esercizio.
I documenti, ove non diversamente indicato, sono redatti in migliaia di euro e vengono esposte unicamente le tavole che presentano importi per l’esercizio o per l’esercizio precedente.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In ordine agli eventi successivi alla data del 31 dicembre 2019, ai fini della redazione del presente bilancio, preliminarmente si segnala che, anche a seguito degli aspetti emersi nel corso dell'accertamento ispettivo della Banca d'Italia, per la valutazione del titolo ABS Xxxx, si è tenuto conto in maniera analitica delle esposizioni creditizie sottostanti, applicando i medesimi criteri e metodologia utilizzati per la valutazione delle esposizioni riferite a rapporti di finanziamento a clientela.
In merito alla recuperabilità dell'investimento è stato considerato quale elemento concreto di novità intervenuto una recente positiva sentenza del mese di aprile 2020 del TAR che ha riguardato una posizione sottostante che ha determinato, rispetto alla valutazione effettuata in sede di semestrale al 30 giugno 2019, una riduzione del relativo livello di rischiosità di recupero in quanto ha accolto il ricorso presentato dalla struttura ospedaliera privata in ordine all'integrale remunerazione delle prestazioni rese; sono stati, altresì, presi in considerazione lo stato ad oggi invariato dei giudizi in atto pendenti sugli altri crediti sottostanti, i mancati flussi di cassa previsionali del veicolo (2,6 milioni al 30.9.2019 e 3,6 milioni al 31.3.2020) e la cedola non riscossa al 30.3.2020. In proposito si osserva che dal Report di monitoraggio di Consolving (Advisor incaricato dall'Arranger Sunzi Capital per lo svolgimento delle attività di controllo e misurazione del rischio previste dall’articolo 405 e seguenti del Regolamento UE 575/2013-CRR) riferito al 31.12.2019 trasmesso in data 7.5.2020 che tiene conto delle informazioni fino ad aprile 2020, i flussi di cassa dell'originario business plan del veicolo sono stati ripianificati.
In considerazione di possibili mancati incassi dei cash flows previsionali, già al 30.6.2019 era già stato previsto prudenzialmente un recupero bullet a scadenza dei flussi di cassa stimati ed i relativi impatti negativi erano già stati riflessi sul conto economico in sede di semestrale al 30.6.2019. Pur tuttavia, sulla base di quanto sopra, si è ritenuto, di prevedere al 31.12.2019 un ulteriore aggravamento di tali impatti negativi mediante una extension mediamente stimata di due anni.
Pertanto, alla luce di quanto argomentato, ne deriva che la valutazione del titolo in argomento al 31.12.2019 è conseguenza dell'effetto combinato derivante:
• da un lato, dall'effetto positivo riguardante il citato miglioramento valutativo di una suddetta posizione sottostante (credito pari a 7,1 milioni);
• e, dall'altro, di quello negativo connesso al rafforzamento valutativo determinato dall'allungamento dei tempi di recupero dei flussi di cassa stimati.
Per i maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 2 - “Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
Sezione 4 - Altri aspetti
Tempistica approvazione bilancio di esercizio al 31/12/2019
Il decreto sull’emergenza COVID-19 c.d decreto Cura Italia del 16/3/2020 è intervenuto sul fronte dei termini di approvazione dei bilanci 2019 e sulle modalità di svolgimento delle assemblee societarie. L’intervento normativo è finalizzato a consentire alle società di convocare l’assemblea ordinaria entro un termine più ampio rispetto a quello ordinario, nonché a facilitare lo svolgimento delle assemblee nel rispetto delle disposizioni volte a ridurre il rischio di contagio.
In particolare, tutte le società di capitali, in deroga a quanto previsto dall’art. 2364, comma 2, c.c. e dall’art. 2478-bis, potranno convocare l’assemblea ordinaria entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, a prescindere dalle relative disposizioni statutarie.
Dato il particolare momento che ha vede la società impegnata nell'esecuzione delle citate misure agevolative nazionali e regionali per le imprese connesse all’emergenza coronavirus, la società si è avvalsa della suddetta proroga.
Adozione dei nuovi principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB
Nella redazione del presente bilancio si è tenuto altresì conto delle eventuali refluenze derivanti dalle modifiche di principi contabili già in essere e dai nuovi principi entrati in vigore nel corso dell'esercizio 2019.
Revisione legale
Il bilancio è sottoposto a revisione legale da parte della società BDO Italia S.p.A., giusta delibera dell'Assemblea dei Soci del 19 dicembre 2019. L'incarico affidato ha ad oggetto la revisione legale e la verifica della regolare tenuta della contabilità della Società ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 con riferimento ai bilanci con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Informazioni sulla continuità aziendale
Il tavolo di coordinamento congiunto fra Banca d'Italia, Consob ed Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS, con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime”, ha richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito i paragrafi 23-
24 del principio contabile IAS 1 stabiliscono che, nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento.
Il bilancio deve essere redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l’entità o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la direzione aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento, tali incertezze devono essere evidenziate.
Qualora il bilancio non sia redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività, tale fatto deve essere indicato, unitamente ai criteri in base ai quali esso è stato redatto e alla ragione per cui l’entità non è considerata in funzionamento.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e dell’economia reale e le previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico si ritiene che essi non siano in grado di inficiare il presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nella sussistenza di tale presupposto.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di liquidità, di credito e di redditività sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione della più che adeguata tutela garantita dagli attuali assetti patrimoniali.
Sulla base delle informazioni a disposizione e delle previsioni economiche formulate, è lecito attendersi che la redditività della Società possa risentire del deterioramento del contesto economico di riferimento.
Rischi e incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IAS/IFRS, la direzione aziendale formula valutazioni, stime e ipotesi a supporto dell’applicazione dei principi contabili per la determinazione degli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento descritti.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti, e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nelle poste relative ai crediti verso clientela, al trattamento di fine rapporto ed altri benefici dovuti ai dipendenti, ai fondi per rischi ed oneri, nonché alla determinazione del fair value, la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Criteri di classificazione
Un’attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questo portafoglio:
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né Hold to collect né
Hold to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (polizze di capitalizzazione), ovvero che non superano il test SPPI;
▪ gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
▪ quote di O.I.C.R..
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali:
• valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche,
• calcoli di flussi di cassa scontati,
• modelli di determinazione del prezzo di opzioni,
• valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.
Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze da valutazione del portafoglio di negoziazione, compresi i derivati connessi con le attività/passività finanziarie designate al fair value, sono iscritti nel conto economico nella voce “80. Risultato netto dell’attività di negoziazione”; i medesimi effetti economici relativi alle attività finanziarie designate al fair value e a quelle obbligatoriamente valutate al fair value sono iscritti nella voce “110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Criteri di iscrizione
Tali poste sono rilevate contabilmente solo se la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento finanziario.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, che è normalmente pari al corrispettivo pagato o incassato, comprensivo degli oneri e proventi accessori attribuibili alla transazione.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model “Hold to Collect and Sell”), e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce:
• i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI;
• le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
• i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Hold to Collect and Sell.
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con
impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall’applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell’impairment e dell’eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l’attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l’utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione “A.4 Informativa sul Fair Value” della Parte A della Nota integrativa del Bilancio 2018, non essendo intervenute modifiche significative al riguardo a seguito dell’introduzione dell’IFRS 9.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Come già detto, le variazioni di fair value concernenti la posta in esame vanno imputate a patrimonio netto. Di contro, confluiscono direttamente a conto economico le componenti reddituali riconducibili al meccanismo del costo ammortizzato.
Pertanto, in caso di vendita dello strumento finanziario, la corrispondente frazione di patrimonio verrà trasferita alla voce del conto economico "100.b) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Hold to Collect”),
e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
• gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio per distribuzione di prodotti finanziari ed attività di servicing).
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell’apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.
I criteri di valutazione, sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.
Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:
• all’atto dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;
• all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;
• all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività;
• all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un incremento significativo del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la “significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l’intera vita residua dello strumento (“lifetime”) ad una a dodici mesi.
Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o “tranche” di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD).
Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.
In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità” della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni
casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell’attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la “sostanzialità” delle modifiche contrattuali apportate ad un’attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
• le finalità per cui le modifiche sono state effettuate ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte. Le prime, volte a “trattenere” il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l’onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti. Le seconde, effettuate per “ragioni di rischio creditizio” (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio, è quella effettuata tramite il “modification accounting” - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario;
• la presenza di specifici elementi oggettivi (“trigger”) che incidono sulle caratteristiche e/o sui flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio, il cambiamento di divisa o la modifica della tipologia di rischio a cui si è esposti, ove la si correli a parametri di equity e commodity), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia
stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi derivanti dall'applicazione del meccanismo del costo ammortizzato vengono imputati direttamente a conto economico alla voce "interessi attivi". In caso di vendita o di perdita durevole di valore dello strumento finanziario, i corrispondenti effetti economici verranno imputati alla voce "100. a) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Attività materiali
Criteri di iscrizione
Gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari sono iscritti come attività quando è possibile determinare ragionevolmente il costo del bene ed esiste la probabilità di futuri benefici economici per la Società.
In sede di prima applicazione, è stato adottato il fair value degli immobili al 1° gennaio 2004 quale sostituto del costo (deemed cost).
A regime, per gli immobili sia ad uso investimento sia ad uso strumentale si è adottato il criterio del costo.
Criteri di classificazione
Tra le attività immobilizzate ad “uso funzionale” rientrano gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari detenuti dalla Società per l’utilizzo nello svolgimento della propria attività, per scopi amministrativi ed in quanto destinati ad essere utilizzati per più esercizi.
Le immobilizzazioni a “scopo d’investimento”, costituite da terreni, sono rappresentate da attività materiali non detenute per i suddetti scopi.
Criteri di valutazione
Per le immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del cespite la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene. Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le quote di ammortamento, come sopra determinate, vengono rilevate al conto economico.
L’eventuale differenza negativa fra il valore contabile ed il valore recuperabile derivante dal test di impairment viene rilevato al conto economico.
Se i motivi che avevano comportato una rettifica di valore vengono meno, si registra a conto economico una ripresa di valore; a seguito delle riprese di valore il valore contabile non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite per riduzione di valore.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono contabilmente eliminate al momento della vendita o quando non più in uso in maniera permanente e si ritiene che non si otterranno benefici dalla vendita.
Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti.
Le attività immateriali sono rilevate solamente se è probabile che i relativi futuri benefici economici vadano a favore della Società, il costo del bene può essere ragionevolmente determinato, e se tali attività siano identificabili.
Criteri di classificazione
Le immobilizzazioni immateriali della Società, rappresentate da software, sono classificate tra le “altre attività valutate al costo”.
Criteri di valutazione
Analogamente alle immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del bene la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene.
Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I criteri di rilevazione delle componenti reddituali sono analoghi a quelli applicati per le attività materiali.
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali possono essere stornate contabilmente alla dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.
Fiscalità corrente e differita
Criteri di classificazione
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
- Attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Attività fiscali differite, ossia risparmi d’imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa);
- Passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dell’anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito d’impresa).
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile di periodo. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando:
- è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
- è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
- l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Tale voce accoglie anche gli accantonamenti effettuati ai sensi dell'IFRS 9 per il rischio di credito a fronte degli impegni ad erogare fondi cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio derivante dalle stime effettuate è rilevato al conto economico.
L’effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico tra gli accantonamenti netti del periodo.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
La rilevazione iniziale delle passività che rientrano in questa categoria è effettuata al corrispettivo incassato comprensivo di eventuali costi di transazione direttamente imputabili all’operazione.
Criteri di classificazione
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di passività onerose verso terzi.
Criteri di valutazione
Le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, calcolati secondo il metodo dell’interesse effettivo, nonché le variazioni di fair value, sono iscritti al conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie possono essere stornate contabilmente solamente all’estinzione.
Trattamento di fine rapporto del personale
Criteri di classificazione, iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Il TFR è iscritto in bilancio ai sensi dello Ias 19 e, pertanto, è oggetto di calcolo attuariale che tiene conto dei futuri sviluppi, oltre che del rapporto di lavoro (es. variazioni retributive, promozioni, licenziamenti, dimissioni, ecc.) anche delle dinamiche di mercato (es. tassi d’interesse, inflazione, ecc.) e di eventi aleatori (morte, invalidità, ecc.).
Tale determinazione è effettuata da un attuario esterno e riguarda, considerato l’effetto delle modifiche derivanti dai decreti attuativi della legge finanziaria 2007 in merito alla riforma della previdenza complementare inerente al TFR, solo la passività relativa al TFR destinato a rimanere in Azienda.
I flussi futuri di TFR sono attualizzati, alla data di riferimento in base al “Metodo della proiezione unitaria del credito”.
Sino al 31 dicembre 2012 gli utili e le perdite attuariali sono stati rilevati in base al “metodo del corridoio”, limitatamente alla parte di questi non rilevati al termine del precedente esercizio che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione e il 10% del valore corrente dei benefici generati dal piano.
A seguito delle modifiche introdotte allo IAS 19 “Benefici per i dipendenti” dal Xxx.XX 475/2012, la cui applicazione è divenuta obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio 2013, gli utili/perdite attuariali non contabilizzati in precedenza in virtù del suddetto “metodo del corridoio” vengono imputati tra le riserve del patrimonio al netto della relativa componente fiscale.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio è rilevato al conto economico.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine: premi di anzianità
I benefici per i dipendenti a lungo termine derivanti dai premi di anzianità erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti tra le “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un attuario esterno utilizzando il “Metodo della proiezione unitaria del credito” (si veda Trattamento di fine rapporto del personale). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Altre attività e altre passività
Tali voci comprendono le attività e le passività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. In particolare, tali poste di bilancio accolgono anche i ratei e risconti attivi e passivi diversi da quelli che vanno imputati direttamente sulle relative attività e passività finanziarie.
Impegni
Tali voci comprendono gli impegni ad erogare fondi che sono soggetti alle regole di valutazione ai sensi dell'IFRS9 cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Impairment
Per quanto riguarda l’impairment (determinazione perdite di valore), per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il principio contabile internazionale IFRS 9 ha introdotto un modello basato sul concetto di “expected loss” (perdita attesa), in luogo dell’attuale “incurred loss”, in modo da riconoscere con maggiore tempestività le perdite.
Alla data di rilevazione iniziale è necessaria la classificazione dell’asset in uno dei tre “Stage” previsti dal principio, di seguito riepilogati, che evidenziano differenti e progressive situazioni di deterioramento:
• Stage 1: performance in linea con le aspettative
• Stage 2: performance significativamente sotto le aspettative
• Stage 3: attività non performing o deteriorate
Successivamente, ad ogni chiusura di bilancio bisogna valutare se c’è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra Stage che può anche essere bidirezionale, in quanto il modello è simmetrico e le attività possono muoversi tra gli Stage.
La classificazione in Stage incide anche sulla diversa modalità di rilevazione delle rettifiche di valore. L’Expected Credit Loss (“ECL”) è una stima delle potenziali perdite su un credito (ossia, il valore attuale di tutti i mancati incassi) ponderata in base alla probabilità di default lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Un mancato incasso (cash shortfall) è la differenza tra i flussi di cassa contrattuali ricevuti dalla controparte e i flussi che l'azienda si aspetta di ricevere.
La misura dell’ECL deve, quindi, riflettere:
• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;
• il valore temporale del denaro;
• informazioni ragionevoli e dimostrabili e disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.
L’orizzonte temporale massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo (comprese le opzioni di estensioni) durante il quale l’entità è esposta al rischio di credito e non un periodo più lungo.
In particolare, l’impairment secondo l’IFRS 9, alla luce della identificazione dello Stage dell’attività, comporta la determinazione delle provision (perdite attese) sulla base dei parametri di rischio (PD- probabilità di default, LGD-loss given default ed EAD-esposizione al default) rientranti nella formula dell'Expected Credit Loss (“ECL”) e misurate:
• come perdite attese su un orizzonte temporale di 12 mesi per le attività classificate in Stage 1;
• come perdite attese di tipo lifetime, ossia, lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, per le attività classificate nello Stage 2 e Stage 3.
Principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2019. Nel corso del 2019 si è concluso il processo di endorsement da parte dell’EFRAG di alcuni emendamenti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS applicabili per la redazione dei bilanci IFRS dal 1° gennaio 2019, nonché dei miglioramenti ai principi IFRS emessi tra il 2015 ed il 2017.
Per completezza di informativa si fornisce di seguito un’elencazione dei principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2019 dei soggetti IFRS adopter.
• IFRS 16 - Leases, emesso dallo IASB il 13 gennaio 2016;
• Modifiche all’IFRS 9 - Prepayment features with negative compensation, emesso dallo IASB il 12 ottobre 2017;
• IFRIC 23 - Uncertainty over Income tax treatment, emesso dallo IASB il 7 giugno 2017;
• Modifiche allo IAS 28 - Long term interests in Associates and Joint ventures, emesso dallo IASB il 12 ottobre 2017;
• Modifiche allo IAS 19 - Plan amendment curtailment or settlement, emesso dallo IASB il 7 febbraio 2018;
• Miglioramenti annuali agli IFRS 2015-2017 - Cycle, emessi dallo IASB il 12 dicembre 2016.
Pur essendo di potenziale interesse per la società, ad eccezione dell'IRFS 16, di cui di seguito si descrivono le principali peculiarità nonché i relativi effetti sul bilancio della società, le suddette novità IAS/IFRS non impattano sulla situazione patrimoniale ed economica della società nonché sull’informativa di bilancio.
IFRS 16: Il nuovo principio contabile sul Leasing
Il nuovo principio contabile IFRS16, emanato dallo IASB a gennaio 2016 e omologato dalla Commissione Europea con Regolamento n. 1986/2017, ha sostituito, a partire dal 1° gennaio 2019, lo IAS 17 “Leasing”, l’IFRIC 4 “Determinare se un accordo contiene un leasing”, il SIC 15 “Leasing operativo – Incentivi” e il SIC 27 “Valutare la sostanza delle operazioni che coinvolgono la forma legale di un leasing”, ed ha disciplinato i requisiti per la contabilizzazione dei contratti di leasing. Il nuovo principio richiede di identificare se un contratto è o contiene un leasing, basandosi sul concetto di controllo dell’utilizzo di un bene identificato per un determinato periodo di tempo.
Ne consegue che anche i contratti di affitto, noleggio, locazione o comodato, in precedenza non assimilati al leasing, possono rientrare nel perimetro di applicazione del nuovo principio.
L’IFRS16 introduce significative modifiche alla modalità di contabilizzazione delle operazioni di leasing nel
bilancio del locatario/utilizzatore prevedendo un unico modello di rilevazione contabile dei contratti da parte del locatario. Il nuovo modello di contabilizzazione prevede la rilevazione nell’attivo di stato patrimoniale del diritto d’uso dell’attività oggetto di leasing, mentre nel passivo di stato patrimoniale vengono rappresentati i debiti per canoni di leasing ancora da corrispondere al locatore. Viene modificata anche la modalità di rilevazione delle componenti di conto economico: mentre per lo IAS17 i canoni di leasing trovano rappresentazione tra le spese amministrative, il nuovo principio IFRS16 prevede che gli oneri siano rilevati tra gli ammortamenti del "diritto d'uso" e tra gli interessi passivi sul debito.
A livello di informativa nel bilancio del locatario si dovrà indicare:
• la suddivisione dei beni in leasing tra le diverse “classi”;
• l’analisi per scadenze delle passività correlate ai contratti di leasing;
• altre informazioni utili per comprendere meglio l’attività dell’impresa con riferimento ai contratti di leasing (ad esempio le opzioni di rimborso anticipato o di estensione).
Non vi sono sostanziali cambiamenti, invece, al di fuori di alcune maggiori richieste di informativa, nella contabilità dei leasing da parte dei locatori. In base ai requisiti del principio IFRS16 e ai chiarimenti dell’IFRIC i software sono esclusi dall’ambito di applicazione dell’IFRS16 e verranno pertanto contabilizzati seguendo il principio IAS38 ed i relativi requisiti.
L’applicazione dell’IFRS16 a decorrere dal 1° gennaio 2019 produce per il locatario – a parità di redditività e di cash flow finali – un aumento delle attività registrate in bilancio (gli asset in locazione), un aumento delle passività (il debito a fronte degli asset locati), una riduzione delle spese amministrative (i canoni di locazione) e un contestuale incremento dei costi finanziari (la remunerazione del debito iscritto) e degli ammortamenti (relativi al diritto d’uso rilevato nell’attivo). Con riferimento al conto economico, considerando l’intera durata dei contratti, l’impatto economico non cambierà nell’orizzonte temporale del leasing ma si manifesterà con una diversa ripartizione temporale rispetto a quanto avvenuto con l’applicazione del previgente IAS17.
Prima applicazione 1/1/2019 IFRS 16
Al fine di determinare gli effetti dell’adozione dell’IFRS16 all'1/1/2019 è stato effettuato un esame volto ad approfondire le aree di influenza del principio e a definirne gli impatti qualitativi e quantitativi.
Già nel corso del 2018 Irfis ha effettuato l'analisi dei contratti rientranti nell’ambito di applicazione del nuovo principio e che ha riguardato, in particolare, quelli relativi all’hardware, alle macchine elettroniche d'ufficio ed alle autovetture; dalle verifiche condotte è emerso un numero limitato di contratti da assoggettare al nuovo trattamento contabile. Inoltre, si segnala che il contratto di locazione dei locali originariamente adibiti ad archivio è stato disdetto a gennaio 2019 con effetti dall'1/8/2019; pertanto, essendo la durata residua
inferiore ad un anno, tale contratto, come previsto, non è stato considerato ai fini della rilevazione degli effetti della prima applicazione del principio in argomento.
Per il trattamento contabile previsto dall'IFRS 16 la società ha adottato il metodo semplificato (c.d. metodo retrospettivo parziale) che comportato la rilevazione all'attivo patrimoniale degli asset corrispondenti al diritto d'uso dei bei oggetto di locazione ed, al passivo patrimoniale, delle correlate passività finanziarie.
In particolare la passività finanziaria viene determinata in base al valore attuale dei canoni da pagare sulla base del tasso marginale del debito ad inizio contratto (ovvero dall'1/1/2019 per i contratti in essere a tale data); il valore del diritto d'uso è iscritto ad un valore corrispondente a quello della passività.
Si espongono di seguito gli effetti patrimoniali all'1/1/2019 derivanti dalla prima applicazione dell’IFRS16:
RIEPILOGO EFFETTI PRIMA APPLICAZIONE IFRS 16 ALL'1/1/2019
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
Voce 80. Attività materiali
Tipologia | 31/12/2018 | FTA 1/1/2019 IFRS 16 | 01/01/2019 |
Attività ad uso funzionale Attività di proprietà Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altri Diritti d'uso acquisiti in leasing Altre *hardware *macchine elettroniche d'ufficio Attività detenute a scopo di investimento Attività di proprietà a) terreni | 6.968.919 | 167.126 | 7.136.044 |
6.968.919 | - | 6.968.919 | |
6.704.789 | - | 6.704.789 | |
7.688 | - | 7.688 | |
157.131 | - | 157.131 | |
99.310 | - | 99.310 | |
- | 167.126 | 167.126 | |
- | 167.126 | 167.126 | |
- | 127.618 | 127.618 | |
- | 39.508 | 39.508 | |
530.989 | - | 530.989 | |
530.989 | - | 530.989 | |
530.989 | - | 530.989 | |
Totale | 7.499.908 | 167.126 | 7.667.033 |
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Voce 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Tipologia | 31/12/2018 | FTA 1/1/2019 IFRS 16 | 01/01/2019 |
Finanziamenti - PcT v/banche Debiti per leasing Altri debiti v/clientela | 52.708.855 107.326.723 | - | 52.708.855 167.126 107.326.723 |
167.126 | |||
- | |||
Totale | 160.035.579 | 167.126 | 160.202.704 |
A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nessuna attività è stata oggetto di trasferimento tra portafogli.
A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1: quotazione (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dall’IFRS 13 – per le attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale si ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, viene fatto ricorso a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici.
Il fair value può non essere considerato rappresentativo del valore degli strumenti finanziari nel caso di determinate situazioni di crisi di mercato.
Per i titoli di capitale, se il fair value ottenuto da valutazione tecniche non è attendibilmente determinabile, gli strumenti finanziari sono valutati al costo e rettificati in presenza di perdite durevoli per riduzione di valore.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
I processi di valutazione degli strumenti finanziari classificati al livello 3 si basano sulla natura della controparte, sullo stato (UE non UE) di residenza della stessa nonché sulle caratteristiche dei rapporti sottostanti (durata, tasso) e sulle variazioni connesse alla fluttuazione dei tassi di mercato.
In ragione di quanto sopra per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati a livello 3 della gerarchia viene generalmente assunto il valore di bilancio che, per la standardizzazione dei rapporti e delle controparti, tende a non differire nel tempo dal corrispondente valore di fair value.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value su base ricorrente è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
A.4.4 Altre informazioni
Non ricorrono fattispecie rientranti tra quelle per le quali è richiesta l’informativa prevista dall’IFRS 13 paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione b) attività finanziarie designate al fair value c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Derivati di copertura 4. Attività materiali 5. Attività immateriali | - | 12.783 | - | 22.048 | 21.480 | - |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | 12.783 | - | 22.048 | 21.480 | - | |
42.494 | - | 30 | 63.554 | - | 30 | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
Totale | 42.494 | 12.783 | 30 | 85.602 | 21.480 | 30 |
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - |
2. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
Totale | - | - | - | - | - | - |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | Attività f inanziarie valutate al fair valuecon impatto sulla redditività complessiva | Derivati di copertura | Attività materiali | Attività immateriali | ||||
Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | di cui: b) attività finanziarie designate al fair value | di cui: c) altre attività f inanziarie obbligatoriam ente valutate al fair value | |||||
1. Esistenze iniziali | - | - | - | - | 30 | - | - | - |
2. Aumenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.1 Acquisti | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2 Profitti imputati a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2.1 Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
- di cui plusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.4 Altre variazioni in xxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | - |
0. Diminuzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.1 Vendite | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.2 Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.3 Perdite imputate a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.3.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
- di cui minusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.3.2. Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
4. Rimanenze finali | - | - | - | - | 30 | - | - | - |
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente | 31/12/2019 | 31.12.2018 | ||||||
VB | L1 | X0 | X0 | XX | X0 | X0 | X0 | |
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 282.336 | - | - | 292.790 | 232.350 | - | - | 241.252 |
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 000 - | - - | - - | 000 - | 531 - | - - | - - | 531 - |
Totale | 282.865 | - | - | 293.319 | 232.881 | - | - | 241.783 |
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2. Attività non correnti e gruppi di attività in xxx xx xxxxxxxxxxx | 000.000 | - | - | 132.425 | 160.036 | - | - | 000.000 |
- | - | - | - | - | - | |||
- | - | - | - | - | - | - | - | |
Totale | 132.425 | - | - | 132.425 | 160.036 | - | - | 160.036 |
Legenda:
VB | = | Valore di bilancio |
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Non ricorrono fattispecie rientranti tra quelle per le quali è richiesta l’informativa prevista dall’IFRS 7 paragrafo 28.
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Composizione della voce 10 “ Cassa e disponibilità liquide”
Il saldo al 31/12/2019, pari a 3 migliaia di euro (1 migliaia di euro al 31/12/2018), è costituito dalle consistenze di cassa esistenti presso la sede e la filiale di Catania.
Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20
2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica “
Voci/Valori | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | |
1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | |
2. Xxxxxx xx xxxxxxxx | - | - | - | - | - | - |
0. Quote di X.X.X.X. | - | - | - | 00.000 | - | - |
0. Finanziamenti | - | 12.783 | - | - | 21.480 | - |
4.1 Pronti xxxxxx xxxxxxx | - | - | - | - | - | - |
0.0 Altri | - | 12.783 | - | - | 21.480 | - |
Totale | - | 12.783 | - | 22.048 | 21.480 | - |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |
Il dato relativo alla voce 4. Finanziamenti è riferito a polizze di capitalizzazione.
Lo scostamento rispetto al dato di raffronto è interamente ascrivibile alla vendita delle quote di OICR in essere al 31/12/2018 (22.048,2 migliaia) che ha comportato utili da realizzo per 588,1 migliaia, al rimborso di una polizza di capitalizzazione (8.967,8 migliaia) che ha generato un utile da realizzo di 101,6 migliaia, e alle variazioni positive di fair value (271,2 migliaia) relative alle polizze di capitalizzazione in essere a fine esercizio.
2.7 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti “
31/12/2019 | 31/12/2018 | |
1. Titoli di capitale | - | - |
di cui: banche | - | - |
di cui: altre società finanziarie | - | - |
di cui:società non finanziarie | - | - |
2. Titoli di debito | - | - |
a) Amministrazioni pubbliche | - | - |
b) Banche | - | - |
c) Altre società finanziarie | - | - |
di cui: imprese di assicurazioni | - | - |
d) Società non finanziarie | - | - |
3. Quote di O.I.C.R. | - | 22.048 |
4. Finanziamenti | 12.783 | 21.480 |
a) Amministrazioni pubbliche | - | - |
b) Banche | - | - |
c) Altre società finanziarie | 12.783 | 21.480 |
di cui: imprese di assicurazioni | 12.783 | 21.480 |
d) Società non finanziarie | - | - |
e) Famiglie | - | - |
Totale | 12.783 | 43.528 |