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<.. image(Document Cover Page. Document Number: 10110/21. Subject Codes: ECOFIN 630 CADREFIN 322 UEM 168 FIN 505. Heading: NOTA DI TRASMISSIONE. Originator: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Xxxxxxx XXXXXX, direttrice. Recipient: Xxxxx XXXXXXXX-XXXXXXXXX, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea. Subject: Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Commission Document Number: COM(2021) 344 final. Preceeding Document Number: Not Set. Location: Bruxelles. Date: 23 giugno 2021. Interinstitutional Files: 2021/0168(NLE). Institutional Framework: Consiglio dell'Unione europea. Language: IT. Distribution Code: PUBLIC. GUID: 4819848529844512751_0) removed ..>
Consiglio dell'Unione europea
Fascicolo interistituzionale: 2021/0168(NLE)
Bruxelles, 23 giugno 2021 (OR. en)
10110/21
ECOFIN 630
CADREFIN 322
UEM 168
FIN 505
NOTA DI TRASMISSIONE
Origine: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Xxxxxxx XXXXXX, direttrice
Data: 23 giugno 2021
Destinatario: Xxxxx XXXXXXXX-XXXXXXXXX, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea
n. doc. Comm.: COM(2021) 344 final
Oggetto: Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia
Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento COM(2021) 344 final.
All.: COM(2021) 344 final
10110/21 md
ECOMP 1A IT
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 22.6.2021
COM(2021) 344 final 2021/0168 (NLE)
Proposta di
DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO
relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia
{SWD(2021) 165 final}
2021/0168 (NLE)
Proposta di
DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO
relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza1, in particolare l'articolo 20,
vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue:
(1) La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto dirompente sull'economia dell'Italia. A fronte di un prodotto interno lordo pro capite a prezzi correnti (PIL pro capite) pari al 95,0 % della media UE nel 2019, il PIL reale dell'Italia è diminuito, secondo le previsioni di primavera 2021 della Commissione, dell'8,9 % nel 2020 e complessivamente del 5,0 % nel periodo 2020-2021. Tra gli aspetti che da più tempo incidono sui risultati economici a medio termine figurano, in particolare, l'elevata disoccupazione giovanile e la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la bassa crescita della produttività nonché le inefficienze della pubblica amministrazione e un livello molto elevato di debito pubblico.
(2) Il 9 luglio 2019 e il 20 luglio 2020, nel contesto delle raccomandazioni rivolte all'Italia nell'ambito del semestre europeo, il Consiglio ha raccomandato in particolare di spostare la pressione fiscale dal lavoro, intensificare la lotta all'evasione fiscale e attuare pienamente le passate riforme pensionistiche. Il Consiglio ha inoltre raccomandato di rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, potenziando nel contempo il coordinamento tra le autorità nazionali e regionali. Il Consiglio ha altresì raccomandato di intensificare gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso, garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano in particolare i giovani e i gruppi
1 GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17.
vulnerabili e che la partecipazione delle donne al mercato del lavoro sia sostenuta da una strategia onnicomprensiva, anche attraverso l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e a lungo termine di qualità. Per affrontare la crisi COVID-19 è stato raccomandato all'Italia di fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati e di attenuare l'impatto della crisi sull'occupazione, anche mediante modalità di lavoro flessibili e sostegno attivo all'occupazione. All'Italia è stato inoltre raccomandato di migliorare i risultati scolastici, rafforzare l'apprendimento a distanza e promuovere il miglioramento delle competenze, comprese le competenze digitali. Secondo le raccomandazioni la politica economica connessa agli investimenti dovrebbe tenere conto delle disparità regionali ed essere incentrata sulle transizioni verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali. Per sostenere l'economia durante la crisi COVID-19, all'Italia è stato inoltre raccomandato di attuare efficacemente le misure volte a fornire liquidità all'economia reale, di anticipare i progetti di investimento pubblico maturi e di promuovere gli investimenti privati. Il Consiglio ha altresì raccomandato di migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione e l'efficienza del sistema giudiziario, di rafforzare il quadro in materia di insolvenza e di intensificare la lotta alla corruzione. Il Consiglio ha inoltre esortato a eliminare le restrizioni alla concorrenza e a migliorare le normative settoriali. È stato anche raccomandato all'Italia di favorire la ristrutturazione dei bilanci delle banche, continuando la riduzione dei crediti deteriorati, e di migliorare il finanziamento non bancario per le imprese più piccole e innovative. Dopo aver valutato i progressi compiuti nell'attuazione delle suddette raccomandazioni specifiche per paese al momento della presentazione del piano per la ripresa e la resilienza, la Commissione ritiene che siano stati compiuti progressi significativi per quanto riguarda le raccomandazioni relative all'adozione di tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia, sostenere l'economia e la successiva ripresa, garantire l'efficace attuazione delle misure volte a fornire liquidità all'economia reale, in particolare alle piccole e medie imprese, alle imprese innovative e ai lavoratori autonomi, ed evitare ritardi nei pagamenti. Sono stati registrati progressi significativi anche nella lotta all'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione.
(3) Il 2 giugno 2021 la Commissione ha pubblicato un esame approfondito per l'Italia a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio2. L'analisi ha portato la Commissione a concludere che l'Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi, soprattutto per quanto riguarda l'elevato debito pubblico e la prolungata debole dinamica della produttività, che hanno rilevanza transfrontaliera in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e del settore bancario.
(4) [Nella sua raccomandazione sulla politica economica della zona euro, il Consiglio ha raccomandato agli Stati membri della zona euro di adottare, anche attraverso i rispettivi piani per la ripresa e la resilienza, provvedimenti finalizzati a garantire un orientamento politico a sostegno della ripresa e a migliorare ulteriormente la
2 Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).
convergenza, la resilienza e la crescita sostenibile e inclusiva. Nella suddetta raccomandazione il Consiglio ha raccomandato inoltre di rafforzare i quadri istituzionali nazionali, garantire la stabilità macrofinanziaria, completare l'UEM e rafforzare il ruolo internazionale dell'euro.] [Se la raccomandazione del Consiglio non è stata adottata al momento dell'adozione della decisione di esecuzione, si prega di eliminare il considerando].
(5) Il 30 aprile 2021 l'Italia ha presentato alla Commissione il suo piano nazionale per la ripresa e la resilienza a norma dell'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. Tale presentazione ha fatto seguito a un processo di consultazione, condotto conformemente al quadro giuridico nazionale, delle autorità locali e regionali, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile, delle organizzazioni giovanili e di altri portatori di interessi. Il fatto che i piani per la ripresa e la resilienza emanino dagli Stati membri è alla base della loro attuazione efficace, del loro impatto duraturo a livello nazionale e della loro credibilità a livello europeo. A norma dell'articolo 19 del regolamento, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del piano, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del regolamento.
(6) I piani per la ripresa e la resilienza dovrebbero perseguire gli obiettivi generali del dispositivo per la ripresa e la resilienza istituito dal regolamento (UE) 2021/241 e dello strumento dell'UE per la ripresa istituito dal regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio al fine di sostenere la ripresa dopo la crisi COVID-19. Detti piani dovrebbero promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione contribuendo ai sei pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento (UE) 2021/241.
(7) L'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri costituirà uno sforzo coordinato di investimenti e riforme in tutta l'Unione. Tramite l'attuazione coordinata e simultanea delle riforme e degli investimenti in questione e la realizzazione di progetti transfrontalieri, tali riforme e investimenti si rafforzeranno reciprocamente e genereranno ricadute positive in tutta l'Unione. Di conseguenza, circa un terzo dell'impatto del dispositivo sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro degli Stati membri deriverà dalle ricadute provenienti da altri Stati membri.
Risposta equilibrata che contribuisce ai sei pilastri
(8) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera a), e all'allegato V, sezione 2.1, del regolamento (UE) 2021/241, il piano rappresenta in ampia misura (rating A) una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale, in quanto contribuisce in modo adeguato a tutti e sei i pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento (EU) 2021/241, tenendo conto delle sfide specifiche e della dotazione finanziaria dello Stato membro interessato.
(9) Il piano contiene un'ampia gamma di investimenti e riforme per contribuire al superamento delle sfide della transizione verde quali l'aumento dell'efficienza energetica degli edifici, la decarbonizzazione dell'attività economica, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ai medesimi, un uso più efficiente delle risorse idriche, il rafforzamento dell'economia circolare e la conservazione e il miglioramento della biodiversità. Il piano mira inoltre ad affrontare le sfide digitali mediante la digitalizzazione di importanti servizi pubblici quali la giustizia, i servizi
pubblici per l'impiego, l'istruzione o la sanità e l'adozione di tecnologie digitali da parte dei cittadini e delle imprese, con una combinazione di investimenti diretti e regimi di incentivi, ad esempio Transizione 4.0. Il piano affronta il tema delle competenze digitali attraverso una serie diversificata di misure rivolte alla popolazione in generale, alla pubblica amministrazione, al sistema di istruzione e al mercato del lavoro.
(10) In tutte le sue missioni e componenti, il piano promuove una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva sia mediante investimenti volti a rafforzare il capitale fisico e umano, sia tramite riforme che dovrebbero incidere sulla produttività e sulla competitività nel medio e lungo termine. Ad esempio, le prime due componenti della missione 1 del piano propongono importanti riforme in materia di giustizia, concorrenza, appalti pubblici, pubblica amministrazione, fiscalità e spesa pubblica, che dovrebbero rimuovere gravi strozzature nel funzionamento dell'economia italiana, e ingenti investimenti incentrati sulla digitalizzazione dei vari settori economici, che dovrebbero avere un effetto positivo sulla produttività. In linea con le priorità del Green Deal europeo, le componenti delle missioni 2 e 3 mirano a promuovere la crescita sostenibile, l'efficienza energetica, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ai medesimi tramite una serie di riforme e investimenti ambiziosi in vari settori quali l'acqua, la pianificazione territoriale, l'efficienza energetica degli edifici, la mobilità sostenibile nelle città e in tutto il paese, lo sviluppo delle energie rinnovabili, la biodiversità e il rafforzamento dell'economia circolare. Le componenti della missione 4 mirano ad affrontare le sfide connesse all'istruzione e alla ricerca e innovazione, combinando in modo equilibrato investimenti e riforme.
(11) Ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza rafforzi la coesione sociale e territoriale attraverso l'attuazione di investimenti e riforme mirati volti a migliorare la situazione dei gruppi più vulnerabili della società e delle regioni meno sviluppate del paese. Nelle regioni meridionali sono previsti ingenti investimenti in capitale fisico. Tali investimenti riguardano principalmente i trasporti, il digitale e la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche. Sono fortemente incentrate sul Mezzogiorno anche le azioni nel settore dell'istruzione e delle competenze e quelle a favore dei gruppi più vulnerabili previste in particolare nelle componenti delle missioni 4 e 5, per le quali sono attesi effetti positivi significativi sulla coesione sociale. Le componenti della missione 6 mirano ad affrontare le sfide nel settore sanitario compiendo notevoli sforzi nella digitalizzazione del settore, nel rafforzamento dell'assistenza sanitaria di base e nel miglioramento della capacità di quest'ultima di rispondere alle crescenti esigenze connesse alla demografia e alla preparazione alle crisi.
Affrontare tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese
(12) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), e all'allegato V, sezione 2.2, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza contribuisca ad affrontare in modo efficace tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide (rating A) individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese, compresi i relativi aspetti di bilancio, e nelle raccomandazioni a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 rivolte allo Stato membro interessato, o le sfide individuate in altri documenti pertinenti adottati ufficialmente dalla Commissione nell'ambito del semestre europeo.
(13) Il piano comprende una vasta serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda e che contribuiscono ad affrontare efficacemente tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia dal Consiglio in occasione del Semestre europeo nel 2019 e nel 2020. Segnatamente, ci si attende che le riforme e gli investimenti inclusi nel piano contribuiscano alla sostenibilità delle finanze pubbliche, accrescano la resilienza del settore sanitario, aumentino l'efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro e delle politiche sociali e migliorino i risultati scolastici e le competenze. Ci si aspetta inoltre che il piano stimoli gli investimenti a sostegno della duplice transizione, in particolare nelle industrie di rete, nei servizi di pubblica utilità e nella ricerca e innovazione al fine di ridurre le disparità regionali, aumentare l'efficacia della pubblica amministrazione e l'efficienza del sistema giudiziario, migliorare il contesto imprenditoriale e rimuovere gli ostacoli alla concorrenza.
(14) Per quanto riguarda le politiche di bilancio e strutturali, il piano comprende misure volte a migliorare la riscossione delle imposte e intensificare la lotta all'evasione fiscale, nonché misure tese a migliorare l'efficienza della spesa pubblica attraverso un quadro rafforzato di revisione della spesa e il completamento della riforma delle relazioni in materia di bilancio tra i diversi livelli amministrativi. Ci si attende che le misure strutturali volte a migliorare il quadro per gli appalti pubblici contribuiscano anch'esse alla qualità delle finanze pubbliche. Le raccomandazioni relative alla risposta immediata della politica di bilancio alla pandemia possono essere considerate al di fuori dell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia, sebbene l'Italia abbia in generale risposto in modo adeguato e sufficiente alla necessità immediata di sostenere l'economia con strumenti di bilancio nel 2020 e nel 2021, in linea con le disposizioni della clausola di salvaguardia generale. Inoltre la raccomandazione all'Italia di compiere progressi sufficienti verso l'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2020 non è più pertinente, a causa sia della scadenza del corrispondente periodo di bilancio sia dell'attivazione, nel marzo 2020, della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita nel contesto della crisi legata alla pandemia.
(15) Il piano comprende una riforma e alcuni investimenti miranti a ridurre il lavoro sommerso e interventi volti a migliorare i risultati scolastici e a ridurre l'abbandono scolastico, superiore alla media dell'Unione. Nel piano sono inoltre incluse misure volte ad aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro mediante una combinazione di riforme e investimenti, compreso il potenziamento dell'offerta di strutture di assistenza all'infanzia. Il piano include altresì misure volte a rafforzare le competenze, anche digitali, e a migliorare le opportunità dei giovani e dei gruppi più vulnerabili della società.
(16) Rientrano nel piano anche importanti riforme e investimenti finalizzati ad aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare per migliorare la gestione del pubblico impiego e rafforzare la capacità amministrativa. Le misure relative al pubblico impiego sono incentrate sulla riforma della selezione e dell'assunzione dei dipendenti pubblici. Il nuovo sistema dovrebbe essere messo subito alla prova con la selezione del personale necessario alla governance del piano. La riforma è accompagnata da investimenti finalizzati alla creazione di una piattaforma unica per le assunzioni, al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione professionale, nonché da una riforma delle carriere della pubblica amministrazione. Sono previste una semplificazione amministrativa mediante interventi legislativi ad hoc ("fast track")
per le procedure amministrative, oltre all'eliminazione delle autorizzazioni non giustificate dall'interesse pubblico. Tali misure sono integrate e rafforzate da importanti investimenti e riforme volti a promuovere la digitalizzazione delle varie amministrazioni pubbliche. Per garantire la rapida attuazione delle riforme e la diffusione degli investimenti nelle TIC, sarà istituito un apposito Ufficio per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.
(17) Una serie di riforme e investimenti nel settore sanitario è finalizzata a garantire le condizioni che permetteranno di assicurare una maggiore resilienza del servizio sanitario, in particolare per quanto riguarda la sanità locale, la telemedicina e gli investimenti per la digitalizzazione del sistema. Investimenti significativi abbinati a riforme settoriali mirano a sostenere la duplice transizione e la ricerca e innovazione, tenendo conto delle disparità regionali. Ciò riguarda in particolare le misure volte a costruire e migliorare le infrastrutture digitali, a sviluppare l'economia circolare e a migliorare la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, a rendere gli edifici più efficienti sotto il profilo energetico, a stimolare la produzione di energie rinnovabili, a sviluppare i trasporti sostenibili e a ridurre la frammentazione dei servizi idrici. È prevista una serie di investimenti e riforme per stimolare la ricerca e l'innovazione, in particolare per quanto riguarda i giovani ricercatori e il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e private.
(18) Il piano prevede inoltre riforme sostanziali per migliorare il contesto imprenditoriale generale e ridurre gli ostacoli alla concorrenza. Ci si aspetta che l'adozione di una nuova legge annuale sulla concorrenza 2021 riduca i tempi per l'avvio di un'attività in Italia e aumenti i processi competitivi per l'aggiudicazione dei contratti di servizi pubblici locali, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, i trasporti (porti, ferrovie regionali e trasporto pubblico locale) e le concessioni (autostrade, stazioni di ricarica per la mobilità elettrica ed energia idroelettrica). La legislazione settoriale nel campo dell'energia elimina gradualmente i prezzi regolamentati dell'energia elettrica e contempla misure di accompagnamento volte a sostenere l'aumento della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia e la diffusione di contatori intelligenti di seconda generazione. La revisione della legislazione in materia di appalti pubblici comprende regolamenti volti a ridurre il tempo che intercorre tra la pubblicazione dei contratti e la loro aggiudicazione, il coordinamento della politica in materia di appalti pubblici, la diffusione degli appalti elettronici, la professionalizzazione degli acquirenti pubblici e la razionalizzazione delle amministrazioni aggiudicatrici. Ci si aspetta che questi dispositivi, una volta attuati, garantiscano un adeguato equilibrio tra i benefici della semplificazione e i controlli anticorruzione e antifrode. Il piano prevede il consolidamento delle autorità di vigilanza del mercato, la digitalizzazione delle ispezioni dei prodotti e l'istituzione di nuovi laboratori accreditati. Ci si attende che questi miglioramenti del contesto in cui operano le imprese agevolino l'imprenditorialità e migliori condizioni concorrenziali e favoriscano un'allocazione più efficiente delle risorse con i relativi potenziali incrementi di produttività.
(19) Il piano contiene inoltre misure ambiziose per riformare e modernizzare il sistema giudiziario civile, penale e amministrativo. Gli investimenti previsti nel piano sono finalizzati alla digitalizzazione dei tribunali, alla formazione dei giudici e del personale e al miglioramento dell'efficienza complessiva dei tribunali, agendo a breve termine sui fattori organizzativi per consentire alle riforme in corso di elaborazione di
produrre risultati più rapidamente. L'istituzione e il potenziamento dell'Ufficio del processo dovrebbe sostenere i magistrati, come parte integrante della riforma della giustizia, al fine di abbattere l'arretrato delle cause pendenti e la durata complessiva dei procedimenti nell'ambito della strategia di ripresa, contribuendo ad assicurare la rapida attuazione delle riforme e degli investimenti, con effetti positivi anche sulla lotta alla corruzione e sul contesto imprenditoriale generale. Ci si aspetta che tali misure migliorino inoltre la qualità della giustizia grazie al supporto fornito ai magistrati nelle normali attività di studio, nella ricerca giuridica, nella preparazione di bozze di provvedimenti e nell'organizzazione dei fascicoli, consentendo in tal modo ai giudici di concentrarsi sui compiti più complessi.
(20) Affrontando le sfide summenzionate il piano per la ripresa e la resilienza contribuirà, secondo le aspettative, anche a correggere gli squilibri3 che l'Italia presenta, in particolare per quanto riguarda l'elevato debito pubblico e la prolungata debole dinamica della produttività in un contesto caratterizzato da un'elevata disoccupazione e un livello di crediti deteriorati ancora alto, seppure con una tendenza a diminuire.
Contributo al potenziale di crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla resilienza economica, sociale e istituzionale
(21) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera c), e all'allegato V, sezione 2.3, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza eserciti un elevato impatto (rating A) sul rafforzamento del potenziale di crescita, della creazione di posti di lavoro e della resilienza economica, sociale e istituzionale dell'Italia, contribuendo all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, anche tramite la promozione di politiche per l'infanzia e la gioventù, e attenui l'impatto economico e sociale della crisi COVID-19, migliorando in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza all'interno dell'Unione.
(22) Dalle simulazioni dei servizi della Commissione si evince che il piano è potenzialmente in grado di aumentare del 2,5 % il PIL dell'Italia entro il 20264. Mentre nel breve periodo predominano gli effetti della domanda attraverso l'aumento degli investimenti pubblici, secondo le proiezioni lo stock di capitale pubblico sarà incentivato da maggiori investimenti, con effetti positivi sul PIL potenziale ed effettivo a medio termine. Ci si attende che il piano contribuisca a sostenere la coesione territoriale. Il piano assegna non meno del 40 % degli investimenti con una destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno. Secondo le aspettative, affronterà il divario infrastrutturale e aumenterà la produttività e la competitività delle regioni meno sviluppate mediante investimenti nella banda larga, nelle ferrovie ad alta velocità e nelle linee regionali, nella gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, nei porti e nei collegamenti dell'ultimo miglio nelle zone economiche speciali. Particolare attenzione è rivolta al Sud e alle aree interne anche negli interventi miranti a rivitalizzare le aree urbane e a migliorare le condizioni dei gruppi più vulnerabili della
3 Tali squilibri macroeconomici si riferiscono alle raccomandazioni formulate a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 nel 2019 e 2020.
4 Tali simulazioni rispecchiano l'effetto generale di Next Generation EU (NGEU), che comprende anche finanziamenti per ReactEU e un aumento dei finanziamenti per Orizzonte, InvestEU, il Fondo per una transizione giusta (JTF), lo sviluppo rurale e RescEU. Le simulazioni non includono il possibile effetto positivo delle riforme strutturali, che possono essere sostanziali.
popolazione. Ci si attende che le riforme previste nel piano, in particolare la riforma della pubblica amministrazione, e le misure volte a sostenere la capacità amministrativa a livello locale contribuiscano a migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione in tali regioni.
(23) Il piano prevede un'ampia serie di investimenti significativi atti a ridurre le disuguaglianze e le vulnerabilità sociali in varie componenti, nelle quali si presta una particolare attenzione anche al Sud del paese. Sono affrontate diverse importanti dimensioni, quali l'aumento dell'offerta di abitazioni di edilizia sociale, il miglioramento dell'accesso ai servizi sociali, in particolare per le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti, l'estensione dei servizi di assistenza a domicilio o il sostegno alle comunità svantaggiate attraverso piani di risanamento urbano. Tali interventi sono accompagnati da riforme che dovrebbero semplificare l'accesso ad alcuni servizi sociali, come la legge quadro per le persone con disabilità o la riforma relativa all'ampliamento della telemedicina e della rete di prossimità. Queste misure, insieme alle misure previste in altre componenti, ad esempio quelle relative all'occupazione, all'istruzione o alla sanità, affrontano una serie di principi istituiti dal pilastro europeo dei diritti sociali.
(24) Il piano si concentra altresì sulle politiche per i giovani e l'infanzia attraverso una serie di misure quali il miglioramento della qualità e l'aumento dell'offerta di asili nido e di servizi di assistenza all'infanzia, per i quali l'Italia è in ritardo rispetto alla media dell'UE. Il piano mira inoltre a promuovere l'iscrizione a corsi di istruzione terziaria, soprattutto nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), e istituisce una rete di istituti di istruzione superiore che offrono corsi post-laurea di breve durata. Il piano comprende una serie di misure volte a rafforzare la capacità di ricerca italiana, e più specificamente una riforma volta ad agevolare la mobilità dei ricercatori e dei dirigenti di alto profilo, la semplificazione della gestione dei fondi e la riforma del percorso di carriera dei ricercatori. Ci si aspetta che il piano sostenga anche l'integrazione delle tecnologie digitali nel sistema di istruzione primaria e secondaria con l'uso di risorse digitali in classe, la digitalizzazione dei contenuti didattici e la creazione di laboratori con tecnologie didattiche quali robot programmabili. Sono previste inoltre misure volte a rafforzare l'occupabilità dei giovani e a sostenere la creazione di posti di lavoro nel contesto della transizione verde e digitale. Ci si attende infine che le riforme del sistema di istruzione e delle politiche attive del mercato del lavoro migliorino le condizioni quadro e contribuiscano a garantire rendimenti dagli investimenti effettuati.
(25) Il piano comprende investimenti e riforme per stimolare il capitale umano e promuovere le pari opportunità di istruzione in tutto il paese, il che, secondo le aspettative, contribuirà a ridurre le disuguaglianze e le disparità regionali in termini di infrastrutture e risultati scolastici. Ci si aspetta che le regioni del Mezzogiorno beneficino in misura rilevante degli investimenti previsti in strutture sportive, asili nido e alloggi per studenti e dell'aumento del numero di borse di studio universitarie, nonché di progetti mirati per la riduzione dell'abbandono scolastico precoce e il miglioramento dei risultati scolastici degli alunni vulnerabili. Le misure incluse nel piano mirano anche a rafforzare le competenze e abilità nell'istruzione secondaria e terziaria, a potenziare i servizi sociali nelle aree interne nonché a promuovere la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e a rafforzare l'assistenza sanitaria territoriale.
Non arrecare danni significativi
(26) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera d), e all'allegato V, sezione 2.4, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia assicuri che nessuna misura (rating A) per l'attuazione delle riforme e dei progetti di investimento in esso inclusa arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio5 (principio "non arrecare un danno significativo"), segnatamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento ai cambiamenti climatici, all'uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, all'economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell'inquinamento e alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Nella sua valutazione del rispetto di tale principio, l'Italia ha seguito gli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" della Commissione europea (2021/C58/01) e, ove necessario, si impegna ad attuare azioni specifiche sancite nei pertinenti traguardi e obiettivi al fine di evitare danni significativi.
(27) Alcune misure del piano hanno richiesto un'attenzione particolare in considerazione della loro natura per garantire che non siano arrecati danni significativi. Dovrebbero essere introdotti traguardi per gli investimenti nella ristrutturazione, nel biometano, nell'idrogeno, nell'irrigazione e nei collegamenti dell'ultimo miglio. I rifiuti risultanti dalle ristrutturazioni dovrebbero essere trattati conformemente ai principi dell'economia circolare. Le misure relative al trattamento dei rifiuti non contengono investimenti per l'incenerimento o il trattamento meccanico biologico nel rispetto del principio "non arrecare un danno significativo". Nelle misure volte a sostituire il parco veicoli e macchinari, è stato garantito che solo i veicoli puliti dovrebbero essere ammissibili ai finanziamenti. Il biometano utilizzato per i veicoli è conforme alla direttiva (UE) 2018/2001 (rifusione) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Sono state anche introdotte garanzie particolari per quanto riguarda la protezione della biodiversità.
Contributo alla transizione verde, compresa la biodiversità
(28) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera e), e all'allegato V, sezione 2.5, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza prevede misure che contribuiscono in ampia misura (rating A) alla transizione verde, compresa la biodiversità, o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi climatici rappresentano un importo pari al 37,5 % della dotazione totale del piano, calcolata secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241. A norma dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza è coerente con le informazioni contenute nel piano nazionale per l'energia e il clima 2030.
(29) Il piano per la ripresa e la resilienza contiene un'ampia gamma di investimenti e riforme volti ad affrontare le sfide della transizione verde e, nel complesso, è adeguatamente allineato alle priorità del Green Deal europeo e del piano per l'obiettivo
5 Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, relativo all'istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088 (GU L 198 del 22.6.2020, pag. 13).
climatico 2030, nonché all'obiettivo di rendere l'Europa una società resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050. Il piano comprende una serie di misure relative alla ristrutturazione degli edifici a fini di efficienza energetica, in particolare attraverso la detrazione fiscale delle spese per la casa (superbonus), ma prevede anche investimenti diretti per migliorare l'efficienza energetica di comuni, scuole, edifici giudiziari, alberghi, musei, cinema e teatri. Altri obiettivi del piano: aumentare la concorrenza nei mercati dell'energia elettrica e del gas e promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Questi interventi comprendono investimenti volti a sostenere le energie rinnovabili per le comunità energetiche e gli auto-consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente, nonché a sviluppare la produzione offshore di energia elettrica e le reti intelligenti.
(30) Il piano comprende riforme volte a facilitare l'autorizzazione della produzione di energia da fonti rinnovabili e l'aggiudicazione delle concessioni idroelettriche. Si concentra sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dai trasporti e prevede importanti investimenti nella mobilità urbana sostenibile, compresa la mobilità elettrica, nonché nel potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria per sostenere il trasferimento modale e ridurre le emissioni di gas a effetto serra nel trasporto aereo e marittimo e nell'agricoltura. Il piano sostiene altresì gli sforzi compiuti dall'Italia per adattarsi ai cambiamenti climatici e per migliorare la resilienza sismica e la qualità delle infrastrutture. Ci si aspetta che il piano contribuisca ad affrontare le sfide esistenti in materia di gestione dei rifiuti, a promuovere l'economia circolare, a migliorare la gestione delle risorse idriche e delle acque reflue e a rafforzare la protezione della biodiversità. A tal fine il piano prevede misure quali l'adozione di una nuova strategia per l'economia circolare, la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l'ammodernamento di impianti esistenti, il potenziamento delle infrastrutture idriche per migliorare l'approvvigionamento e ridurre le perdite e una serie di misure per la riforestazione e il recupero delle aree naturali e degli habitat dei fondali marini.
Contributo alla transizione digitale
(31) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera f), e all'allegato V, sezione 2.6, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza prevede misure che contribuiscono efficacemente e in ampia misura (rating A) alla transizione digitale o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi digitali rappresentano un importo pari al 25,1 % della dotazione totale del piano, calcolata secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241.
(32) Nel complesso dodici componenti contengono misure che contribuiscono alla transizione digitale basandosi su un approccio ampio e trasversale. Sono previsti investimenti significativi nei settori della digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione agli incentivi fiscali a favore di sistemi manifatturieri più intelligenti (Transizione 4.0). Il piano prevede inoltre il sostegno alle reti per la collaborazione nel campo della R&I e i trasferimenti di tecnologia tra università, istituti di ricerca e imprese. Ci si attende che gli investimenti per il completamento delle reti a banda larga ultraveloce e la connettività 5G contribuiscano al conseguimento degli obiettivi digitali europei per il 2030, la cui rapida attuazione comporterebbe benefici significativi per l'economia e la società nel loro insieme.
(33) Altri investimenti significativi riguardano la digitalizzazione della pubblica amministrazione, con interventi programmati per la pubblica amministrazione in generale, il settore sanitario e quello dell'istruzione. L'efficace attuazione di tali misure contribuirebbe a costruire un'infrastruttura digitale adeguata alle esigenze future, a rafforzare la cybersicurezza e a rendere la pubblica amministrazione più efficiente, resiliente e vicina ai cittadini. Il piano prevede inoltre misure volte a integrare gli investimenti nazionali per la digitalizzazione della giustizia.
(34) La transizione digitale comporta sfide importanti per l'Italia, in quanto il paese deve far fronte a notevoli carenze nelle competenze digitali di base e avanzate, che si riflettono anche in una scarsa digitalizzazione del sistema produttivo. Uno degli obiettivi del piano è contribuire ad affrontare tali sfide con investimenti mirati alle esigenze in termini di competenze della popolazione in generale e delle persone maggiormente a rischio di esclusione digitale, degli insegnanti, dei dipendenti pubblici e della forza lavoro. Lo sviluppo delle competenze digitali avanzate viene trattato nell'ambito di misure più ampie che contribuiscono ad aumentare la disponibilità di competenze digitali tecniche e specialistiche.
Impatto duraturo
(35) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera g), e all'allegato V, sezione 2.7, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza abbia in ampia misura un impatto duraturo sull'Italia (rating A).
(36) Il piano comprende riforme fondamentali, che potrebbero migliorare strutturalmente la competitività dell'economia italiana, volte a sostenere la risposta alle annose sfide dell'Italia. Nello specifico, la proposta riforma della pubblica amministrazione dovrebbe integrare e completare la riforma generale adottata nel 2014. L'attuazione completa, rapida e corretta della nuova serie di misure dovrebbe aumentare l'efficacia delle amministrazioni pubbliche. Ci si aspetta che questo, unitamente alla prevista riforma della giustizia, volta ad abbattere drasticamente l'arretrato di procedimenti civili e penali e a ridurre la mole di procedimenti amministrativi pendenti, migliori significativamente il funzionamento dell'economia. Il piano comprende inoltre una serie di riforme ambiziose per rimuovere gli ostacoli al contesto imprenditoriale e rendere alcuni settori dell'economia più trasparenti e aperti alla concorrenza. Anche le riforme settoriali che, come quelle previste nei settori dell'energia e dell'acqua, affrontano importanti carenze eliminando le principali barriere alla concorrenza, secondo le aspettative avranno un impatto positivo e duraturo sulla crescita e sulla produttività. Ci si aspetta che tali riforme aumentino i rendimenti dell'insieme di investimenti pianificati nei vari settori dell'economia italiana e che questi investimenti, a loro volta, migliorino le infrastrutture fisiche in tutto il paese, rafforzino il capitale umano e accelerino le transizioni verde e digitale. L'impatto duraturo del piano può essere rafforzato anche mediante sinergie tra il piano e altri programmi, compresi quelli finanziati dai fondi della politica di coesione, in particolare affrontando in modo concreto le sfide territoriali profondamente radicate e promuovendo uno sviluppo equilibrato.
Monitoraggio e attuazione
(37) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera h), e all'allegato V, sezione 2.8, del regolamento (UE) 2021/241, le modalità proposte nel piano per la ripresa e la resilienza al fine di garantirne un monitoraggio e un'attuazione efficaci, inclusi il calendario previsto, i traguardi e gli obiettivi e i relativi indicatori, sono adeguate (rating A).
(38) È prevista una governance multilivello per l'attuazione e il monitoraggio del piano per la ripresa e la resilienza. Sono compresi in particolare: a livello politico, una Cabina di regia istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri; a livello di dialogo sociale, un organo consultivo che coinvolga i portatori di interessi; a livello tecnico, una segreteria istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri per sostenere i lavori della Cabina di regia e dell'organo consultivo, una struttura di coordinamento centrale e monitoraggio istituita presso il ministero dell'Economia e delle finanze e strutture di coordinamento tecnico individuate al livello delle amministrazioni centrali responsabili delle singole misure. Il modello prevede inoltre l'istituzione di un organismo di audit indipendente, incaricato dell'attuazione dei sistemi di controllo interno. Le amministrazioni centrali e locali mantengono la responsabilità dell'attuazione operativa delle misure del piano sulla base delle rispettive competenze. Il modello di governance prevede l'attribuzione di responsabilità chiare per l'attuazione del piano, il monitoraggio dei progressi compiuti e la rendicontazione. In particolare, le responsabilità e i mandati sono sanciti dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che contribuisce al conferimento di poteri agli organi competenti. Obiettivo di questo modello è creare sinergie e assicurare il coordinamento tra lo strumento e gli altri programmi dell'Unione, con il potenziale effetto di migliorare l'esecuzione dei fondi dell'Unione in Italia. Al fine di garantire un'attuazione tempestiva ed efficace delle misure del piano, il rafforzamento della capacità amministrativa, anche attraverso risorse umane aggiuntive e la fornitura di assistenza tecnica alle amministrazioni, e la semplificazione delle procedure amministrative sono previsti e sanciti da atti giuridici (decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, e decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77). Infine il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, prevede e sancisce meccanismi ad hoc per affrontare le questioni relative all'attuazione. I traguardi e gli obiettivi del piano dell'Italia sono chiari e realistici e rispecchiano adeguatamente gli investimenti e le riforme in esso previsti. Gli indicatori proposti sono pertinenti, accettabili e sufficientemente solidi.
(39) Gli Stati membri dovrebbero garantire che il sostegno finanziario nell'ambito del dispositivo sia comunicato e riconosciuto conformemente all'articolo 34 del regolamento (UE) 2021/241. Nell'ambito dello strumento di sostegno tecnico, gli Stati membri possono chiedere assistenza tecnica per l'attuazione dei rispettivi piani.
Costi
(40) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera i), e all'allegato V, sezione 2.9, del regolamento (UE) 2021/241, la giustificazione fornita nel piano in merito all'importo dei costi totali stimati dello stesso è in misura moderata (rating B) ragionevole e plausibile, è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi ed è commisurata all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale.
(41) L'Italia ha fornito stime dei costi per tutte le misure del piano per la ripresa e la resilienza che comportano costi. Nel complesso, la metodologia e le ipotesi formulate per ottenere i costi stimati sono chiare e plausibili per la maggior parte delle misure del piano e si basano spesso su precedenti progetti di natura simile o su pertinenti studi di supporto. Tuttavia, per alcune misure i dettagli specifici sulla metodologia e sulla base utilizzata per calcolare i costi stimati sono mancanti o incompleti, il che non consente una valutazione pienamente positiva di questi ultimi. La giustificazione fornita in merito all'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è pertanto ragionevole e plausibile in misura moderata. Infine, l'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi ed è commisurato all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale.
Tutela degli interessi finanziari
(42) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera j), e all'allegato V, sezione 2.10, del regolamento (UE) 2021/241, le modalità proposte nel piano per la ripresa e la resilienza e le misure aggiuntive previste dalla presente decisione sono adeguate (rating A) al fine di prevenire, individuare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interessi nell'utilizzo dei fondi provenienti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, comprese le modalità volte a evitare la duplicazione dei finanziamenti da parte del dispositivo e di altri programmi dell'Unione. Ciò non pregiudica l'applicazione di altri strumenti atti a promuovere e garantire il rispetto del diritto dell'UE, anche al fine di prevenire, individuare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interessi e per tutelare le finanze dell'Unione in linea con il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio.
(43) Il sistema di controllo interno e le modalità proposti nel piano per la ripresa e la resilienza sono considerati sufficientemente solidi nella loro configurazione, e le relative strutture sono descritte con chiarezza. Il piano individua gli attori (organismi/entità) e ne descrive i ruoli e le responsabilità per lo svolgimento dei compiti di controllo interno. Il ministero dell'Economia e delle finanze è stato incaricato del coordinamento generale e in seno al ministero è stato istituito un organismo di audit indipendente, i cui mandati sono sanciti dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77. Sono previste assunzioni ad hoc per rafforzare la capacità amministrativa.
(44) I sistemi di controllo e le altre disposizioni pertinenti, anche per la raccolta e la messa a disposizione dei dati sui destinatari finali, sono predisposti: a partire dalla metà del 2022, mediante l'applicazione di un sistema informatico unitario (ReGiS) e, fino a quel momento, tramite disposizioni transitorie in materia di tecnologie dell'informazione, basate sugli strumenti di elaborazione dati esistenti, i quali dovrebbero essere adattati allo scopo. La raccolta dei dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241 attinge alle informazioni provenienti dalle banche dati della pubblica amministrazione tra cui, ad esempio, le banche dati basate sul codice identificativo gara (CIG). L'organismo di audit dovrebbe effettuare una verifica della raccolta e garantire l'accesso ai dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241 in relazione alle disposizioni transitorie per le tecnologie dell'informazione. Questo impegno e la relativa rendicontazione a cura dell'organismo di audit sono annoverati fra i traguardi di cui all'allegato della presente decisione.
Queste disposizioni sono considerate adeguate per quanto riguarda la prevenzione, l'individuazione e la correzione della corruzione, delle frodi e dei conflitti di interessi nell'utilizzo dei fondi provenienti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e per evitare la duplicazione dei finanziamenti da parte di detto dispositivo e di altri programmi dell'Unione.
(45) Il corretto funzionamento dei controlli interni e delle modalità di acquisizione dei dati e le strutture di rendicontazione, nonché la transizione al sistema unitario (ReGiS) sono cruciali per riferire sul conseguimento dei traguardi e degli obiettivi e per stabilire le richieste di pagamento. Le disposizioni transitorie in materia di tecnologie dell'informazione, i progressi nello sviluppo di un nuovo ambiente informatico (ReGiS) e la transizione fattuale a tale sistema di archiviazione meritano un lavoro di audit informatico specifico da parte dell'organismo di audit per quanto riguarda la capacità di ReGiS di svolgere le funzionalità descritte nel piano e, in particolare, di salvaguardare l'integrità dei dati e la traccia di audit. Per il sistema transitorio l'organismo di audit fornisce, insieme alla prima richiesta di pagamento, una relazione di audit a conferma delle funzionalità del sistema di archiviazione.
(46) Per la prevenzione, l'individuazione e la correzione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi, la fase attuativa del piano prevede il rafforzamento delle disposizioni esistenti. Oltre al ruolo della Guardia di Finanza, dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e della Corte dei conti italiana, si fa riferimento all'utilizzo di un codice unico di progetto e di ARACHNE, sempre al fine di evitare i rischi di doppio finanziamento.
Coerenza del piano
(47) Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera k), e all'allegato V, sezione 2.11, del regolamento (UE) 2021/241, il piano prevede misure di attuazione delle riforme e dei progetti di investimento pubblico che rappresentano in ampia misura (rating A) azioni coerenti.
(48) Il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia presenta, nella sua integralità, una visione strategica e coerente, assicurando una generale omogeneità tra le componenti e le singole misure. Le riforme e gli investimenti in ciascuna componente sono coerenti e si rafforzano a vicenda, e vi è anche una significativa complementarità tra le varie componenti. Ad esempio diverse componenti del piano prevedono, oltre alle misure specificamente dedicate alla transizione verde, misure volte a promuovere l'efficienza energetica o a garantire l'assenza di qualsiasi impatto negativo sul consumo energetico. Un altro esempio è dato dal fatto che tutte le componenti, indipendentemente dal loro ambito di applicazione specifico, includono tra le priorità i giovani, il genere e la coesione territoriale. Nessuna misura proposta nell'ambito di una componente ne contraddice o ne compromette un'altra e non sono stati individuati contrasti tra le diverse componenti.
Uguaglianza
(49) Il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia prevede misure che, secondo le aspettative, contribuiranno ad affrontare le sfide del paese in materia di uguaglianza di genere e pari opportunità per tutti. In particolare sono contemplate misure atte ad
affrontare le sfide relative all'uguaglianza di genere, come il sostegno all'imprenditoria femminile o l'istituzione di un sistema nazionale di certificazione dell'uguaglianza di genere. Sono inoltre previste misure specifiche a sostegno delle pari opportunità per i giovani, comprese misure volte ad aumentare le iscrizioni a corsi di studio in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico e nel campo delle competenze digitali e innovative, con particolare attenzione all'uguaglianza di genere e alle pari opportunità per tutti. Le misure volte a migliorare i servizi sociali e sanitari di prossimità e a domicilio, quali soluzioni abitative e attrezzature innovative, mirano a promuovere l'autonomia di vita delle persone con disabilità e degli anziani. Il piano illustra le modalità con cui ci si aspetta che le varie componenti contribuiscano, direttamente o indirettamente, ad affrontare le disuguaglianze e a promuovere le pari opportunità, in particolare per le donne e i più giovani. Rimane tuttavia oscuro, nel piano, quale sia il contributo atteso per i gruppi specifici, come le persone appartenenti a minoranze etniche o razziali. Soprattutto nei casi in cui il contributo previsto è solo indiretto, un attento monitoraggio dell'attuazione concreta del piano dovrebbe essere essenziale per garantire che quest'ultimo produca i risultati attesi e si inserisca in una strategia onnicomprensiva, in sinergia con le politiche nazionali in materia di uguaglianza come la strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026.
Autovalutazione della sicurezza
(50) Conformemente all'articolo 18, paragrafo 4, lettera g), del regolamento (UE) 2021/241, il piano prevede un'autovalutazione della sicurezza per gli investimenti connessi ai servizi e alle infrastrutture cloud per la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda le misure di connettività, in particolare ai fini della diffusione del 5G, l'Italia ha confermato che effettuerà tale valutazione in una fase successiva, tenendo conto degli scenari di connettività che risulteranno dalle attività di mappatura e di consultazione pubblica. A questo proposito, l'Italia ha affermato che analizzerà gli scenari di rischio e attuerà misure volte a evitare o attenuare i potenziali rischi per la sicurezza.
Progetti transfrontalieri e plurinazionali
(51) Il piano prevede investimenti nei corridoi transeuropei di trasporto (TEN-T) e nel collegamento ferroviario transfrontaliero tra Italia e Austria grazie al completamento della circonvallazione di Bolzano sulla linea Verona-Brennero, che rappresenta un'importante piattaforma per il traffico passeggeri e merci tra l'Italia e l'Europa settentrionale e orientale. La realizzazione di almeno 3 400 km del Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario dovrebbe inoltre consentire l'interoperabilità con i sistemi ferroviari di altri Stati membri. Il piano comprende misure a sostegno della diffusione di tecnologie basate sulla fibra ottica e sul 5G lungo i corridoi europei 5G. Il piano prevede altresì di finanziare la partecipazione delle imprese italiane a importanti progetti di comune interesse europeo approvati e potenziali e ai partenariati di ricerca e sviluppo e di rafforzare la rete dei poli europei dell'innovazione digitale per condividere conoscenze ed esperienze con altri paesi europei.
Processo di consultazione
(52) Il piano è stato sottoposto a un processo di consultazione e all'interazione con vari portatori di interessi, tra cui autorità regionali e locali, organizzazioni della società
civile, parti sociali, esponenti del mondo accademico ed esperti di policy. A seguito del parere del Parlamento italiano sugli orientamenti strategici proposti dal governo per l'elaborazione del piano, una prima versione è stata approvata dal Consiglio dei ministri il 12 gennaio 2021. Dopo il cambio di governo del febbraio 2021, l'esame della bozza di piano e le consultazioni con i portatori di interessi sono proseguiti. La Camera dei deputati e il Senato hanno tenuto una serie di audizioni cui hanno partecipato diversi portatori di interessi quali le autorità regionali e locali, le parti sociali, le organizzazioni della società civile e gli organi istituzionali, e hanno approvato relazioni ad hoc al riguardo, unitamente a risoluzioni che sono servite da base su cui orientare il completamento del piano. Il Governo stesso ha poi intrattenuto un dialogo con le autorità regionali e locali nel quadro della Conferenza Stato-Regioni. In esito a tale processo, il piano riveduto è stato presentato al Parlamento, che ne ha approvato la trasmissione alla Commissione.
(53) Per quanto riguarda il processo di consultazione durante la fase di attuazione, il piano per la ripresa e la resilienza italiano prevede la prosecuzione di dialoghi periodici con le diverse amministrazioni coinvolte nell'attuazione del piano e con i portatori di interessi. A tal fine, il modello di governance contempla la creazione di un organo consultivo con la partecipazione delle parti economiche e sociali. Per garantire la responsabilizzazione dei soggetti interessati, è fondamentale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, tra cui le parti sociali, durante l'intera esecuzione degli investimenti e delle riforme inclusi nel piano.
Valutazione positiva
(54) A seguito della valutazione positiva della Commissione riguardo al piano per la ripresa e la resilienza italiano, nella quale si è concluso che il piano soddisfa i criteri di valutazione di cui al regolamento (UE) 2021/241, a norma dell'articolo 20, paragrafo 2, di tale regolamento la presente decisione dovrebbe stabilire le riforme e i progetti di investimento necessari per l'attuazione del piano, i pertinenti traguardi, obiettivi e indicatori, e l'importo messo a disposizione dall'Unione per l'attuazione del piano sotto forma di sostegno finanziario non rimborsabile e prestito.
Contributo finanziario
(55) Il costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia è pari a 191 499 177 889 EUR. Poiché il piano risponde in misura soddisfacente ai criteri di valutazione di cui al regolamento (UE) 2021/241 e, inoltre, poiché l'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è superiore al contributo finanziario massimo disponibile per l'Italia, il contributo finanziario assegnato al piano dell'Italia dovrebbe essere pari all'importo totale del contributo finanziario a disposizione dell'Italia.
(56) Conformemente all'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il calcolo del contributo finanziario massimo per l'Italia sia aggiornato entro il 30 giugno 2022. Pertanto, a norma dell'articolo 23, paragrafo 1, di detto regolamento, per l'Italia dovrebbe essere messo a disposizione ora un importo da impegnare giuridicamente entro il 31 dicembre 2022. Se necessario in seguito all'aggiornamento del contributo finanziario massimo, il Consiglio, su proposta della
Commissione, dovrebbe modificare la presente decisione per includervi senza ritardo il contributo finanziario xxxxxxx xxxxxxxxxx.
(57) Inoltre, per sostenere ulteriori riforme e investimenti, l'Italia ha chiesto un sostegno sotto forma di prestito. L'importo massimo del prestito richiesto dall'Italia è pari al 6,8 % del suo reddito nazionale lordo per il 2019 a prezzi correnti. L'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è superiore all'importo complessivo del contributo finanziario disponibile per l'Italia e del sostegno richiesto sotto forma di prestito.
(58) Il sostegno necessario è finanziato mediante l'assunzione di prestiti da parte della Commissione a nome dell'Unione sulla base dell'articolo 5 della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio6. Il sostegno dovrebbe essere erogato a rate successivamente al conseguimento soddisfacente, da parte dell'Italia, dei pertinenti traguardi e obiettivi individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza.
(59) L'Italia ha chiesto un prefinanziamento pari al 13 % del contributo finanziario e al 13 % del prestito. Tale importo dovrebbe essere messo a disposizione dell'Italia subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241 e dell'accordo di prestito di cui all'articolo 15, paragrafo 2, di detto regolamento.
(60) La presente decisione dovrebbe lasciare impregiudicato l'esito delle procedure relative all'assegnazione di fondi dell'Unione nell'ambito di altri programmi dell'Unione diversi dal regolamento (UE) 2021/241 o l'esito delle procedure esperibili in relazione alle distorsioni del funzionamento del mercato interno, in particolare a norma degli articoli 107 e 108 del trattato. Essa non dispensa gli Stati membri dall'obbligo di comunicare alla Commissione i casi di potenziali aiuti di Stato a norma dell'articolo 108 del trattato,
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza
È approvata la valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia sulla base dei criteri di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241. Nell'allegato della presente decisione figurano le riforme e i progetti di investimento previsti dal piano per la ripresa e la resilienza, le modalità e il calendario per il monitoraggio e l'attuazione del piano, compresi i pertinenti traguardi e obiettivi e i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi all'erogazione del prestito, gli indicatori rilevanti relativi al loro conseguimento e le modalità per dare alla Commissione pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti.
6 GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1.
Articolo 2 Contributo finanziario
1. L'Unione mette a disposizione dell'Italia un contributo finanziario sotto forma di sostegno non rimborsabile pari a 68 880 513 747 EUR7. È disponibile un importo di 47 925 096 762 EUR per essere impegnato giuridicamente entro il 31 dicembre 2022. A condizione che l'aggiornamento di cui all'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241 determini per l'Italia un importo a quello pari o superiore, è disponibile un ulteriore importo di 20 955 416 985 EUR per essere impegnato giuridicamente dal 1º gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023.
2. La Commissione mette a disposizione dell'Italia il contributo finanziario dell'Unione in rate conformemente all'allegato della presente decisione. È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento un importo di 8 954 466 787 EUR, pari al 13 % del contributo finanziario. Il prefinanziamento e le rate possono essere versati dalla Commissione in una o più tranche. L'entità delle tranche è subordinata alla disponibilità dei finanziamenti.
3. Il prefinanziamento è messo a disposizione subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. Esso è detratto dal pagamento delle rate.
4. La messa a disposizione delle rate in conformità dell'accordo di finanziamento è subordinata alla disponibilità di finanziamenti e a una decisione della Commissione, adottata a norma dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/241, secondo la quale l'Italia ha conseguito in modo soddisfacente i traguardi e gli obiettivi pertinenti individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Subordinatamente all'entrata in vigore degli impegni giuridici di cui al paragrafo 1, per essere ammissibili al pagamento, i traguardi e gli obiettivi devono essere conseguiti entro il 31 agosto 2026.
Articolo 3
Sostegno sotto forma di prestito
1. L'Unione mette a disposizione dell'Italia un prestito dell'importo massimo di 122 601 810 400 EUR.
2. La Commissione mette a disposizione dell'Italia il sostegno sotto forma di prestito in rate conformemente all'allegato della presente decisione. È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento un importo di 15 938 235 352 EUR, pari al 13 % del prestito. Il prefinanziamento e le rate possono essere versati dalla Commissione in una o più tranche. L'entità delle tranche è subordinata alla disponibilità dei finanziamenti.
7 Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
3. Il prefinanziamento è messo a disposizione subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di prestito di cui all'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241. Esso è detratto dal pagamento delle rate.
4. La messa a disposizione delle rate in conformità dell'accordo di prestito è subordinata alla disponibilità di finanziamenti e a una decisione della Commissione, adottata a norma dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/241, secondo la quale l'Italia ha conseguito in modo soddisfacente i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi al prestito e individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Per essere ammissibili al pagamento, i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi al prestito devono essere conseguiti entro il 31 agosto 2026.
Articolo 4 Destinatario
La Repubblica italiana è destinataria della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il
Per il Consiglio Il presidente
<.. image(Document Cover Page. Document Number: 10110/21 ADD 1. Subject Codes: ECOFIN 630 CADREFIN 322 UEM 168 FIN 505. Heading: NOTA DI TRASMISSIONE. Originator: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Martine DEPREZ, direttrice. Recipient: Jeppe TRANHOLM-MIKKELSEN, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea. Subject: ALLEGATO della Proposta di Decisione di Esecuzione del Consiglio relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Commission Document Number: COM(2021) 344 final - ANNEX. Preceeding Document Number: Not Set. Location: Bruxelles. Date: 23 giugno 2021. Interinstitutional Files: 2021/0168(NLE). Institutional Framework: Consiglio dell'Unione europea. Language: IT. Distribution Code: PUBLIC. GUID: 5350583955865578761_0) removed ..>
Consiglio dell'Unione europea
Fascicolo interistituzionale: 2021/0168(NLE)
Bruxelles, 23 giugno 2021 (OR. en)
10110/21
ADD 1
ECOFIN 630
CADREFIN 322
UEM 168
FIN 505
NOTA DI TRASMISSIONE
Origine: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Martine DEPREZ, direttrice
Data: 23 giugno 2021
Destinatario: Jeppe TRANHOLM-MIKKELSEN, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea
n. doc. Comm.: COM(2021) 344 final - ANNEX
Oggetto: ALLEGATO della Proposta di Decisione di Esecuzione del Consiglio relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia
Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento COM(2021) 344 final - ANNEX.
All.: COM(2021) 344 final - ANNEX
10110/21 ADD 1 md
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 22.6.2021
COM(2021) 344 final ANNEX
ALLEGATO
della
proposta di decisione di esecuzione del Consiglio
relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia
{SWD(2021) 165 final}
ALLEGATO
SEZIONE 1: RIFORME E INVESTIMENTI PREVISTI DAL PIANO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA
1. DESCRIZIONE DELLE RIFORME E DEGLI INVESTIMENTI
A. MISSIONE 1 COMPONENTE 1 -
Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L'asse 1 della componente M1C1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) contempla misure volte a migliorare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) e si articola in sette investimenti e tre riforme. Gli investimenti sono diretti in particolare a: i) razionalizzare e consolidare le infrastrutture digitali esistenti della PA; ii) promuovere la diffusione del cloud computing, iii) con particolare attenzione all'armonizzazione e all'interoperabilità delle piattaforme e dei servizi di dati, la realizzazione del principio once only e l'accessibilità dei dati tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (cosiddette API – Application Programming Interfaces); iv) migliorare la disponibilità, l'efficienza e l'accessibilità di tutti i servizi pubblici digitali con l'obiettivo di incrementarne il livello di adozione e soddisfazione degli utenti, v) rafforzando le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica e vi) rafforzando la trasformazione digitale delle grandi amministrazioni centrali;
vii) colmare il divario digitale potenziando le competenze digitali dei cittadini. Le riforme comprese in questo asse sono volte a i) semplificare e velocizzare le procedure di acquisto di servizi ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) per la PA; ii) sostenere la trasformazione digitale della PA e iii) rimuovere gli ostacoli che frenano l'adozione del cloud nelle amministrazioni pubbliche e semplificare le procedure per lo scambio di dati tra le amministrazioni.
Gli investimenti e le riforme previste sotto questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese 2019 e 2020 rivolte all'Italia in ordine alla necessità di "migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3) e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su […] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).
Asse 2 - Giustizia. Il sistema della giustizia italiana funziona molto a rilento rispetto ad altri Stati membri in termini di tempi processuali, come evidenzia l'ultima relazione della Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ). L'asse 2 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a rendere il sistema giudiziario più efficiente riducendo la durata dei procedimenti e avvicinando l'Italia alla media dell'UE. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di ridurre la durata dei processi civili e migliorare l'efficacia della lotta contro la corruzione (raccomandazioni specifiche per paese 2019, punto 4, e 2020, punto 4). La digitalizzazione del sistema giudiziario è poi un fattore importante anche per la transizione digitale.
Asse 3 – Pubblica Amministrazione. L'asse 3 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare la pubblica amministrazione e a sviluppare la capacità
amministrativa. L'Italia si posiziona sotto la media UE-27 quanto a efficacia amministrativa e fiducia nel governo. La riforma della pubblica amministrazione ha risentito di un grave vuoto attuativo delle riforme promosse dall'alto e di uno scarso riconoscimento e limitata diffusione di preziose innovazioni promosse dal basso. La capacità amministrativa è molto debole. Devono proseguire gli sforzi per rafforzare la capacità di pianificazione strategica, i meccanismi di monitoraggio e valutazione e un processo decisionale basato su dati probanti. Obiettivo principale di questa componente è sviluppare la capacità amministrativa della PA a livello centrale e locale, tanto in termini di capitale umano (selezione, competenze, carriere) che di semplificazione delle procedure amministrative. Questa sezione presenta la strategia strutturale generale delle risorse umane, dai processi di selezione ai percorsi di carriera. La riforma comprende anche azioni di semplificazione delle procedure. La componente 1 della missione 1 contempla investimenti in nuovi strumenti digitali e azioni rafforzate nel campo dell'apprendimento permanente. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, e raccomandazione specifica per paese 2020, punto 4).
Asse 4 – Contratti pubblici e tempi di pagamento della PA. L'asse 4 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare certi aspetti chiave delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni e a ridurre i tempi di pagamento delle PA a livello centrale, regionale e locale, e dei sistemi sanitari regionali. Obiettivo principale della riforma è snellire la disciplina dei contratti pubblici, accrescere la certezza del diritto per le imprese e velocizzare l'iter di affidamento mantenendo le garanzie procedurali di trasparenza e parità di trattamento. Queste riforme sostengono pertanto la realizzazione nei tempi delle infrastrutture e dei progetti finanziati dal piano.
Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica). L'asse 5 della componente M1C1 del PNRR contempla una serie di riforme dirette ad assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 1). Sul versante delle entrate le riforme sono volte a migliorare la struttura di prelievo, incentivare la tax compliance e contrastare l'evasione fiscale al fine di ridurre i costi per l'adempimento a carico del contribuente e aumentare il gettito del bilancio pubblico, contribuendo a migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Sul versante della spesa le riforme sono volte a migliorare l'efficienza della spesa pubblica sia a livello centrale rafforzando l'attuale quadro di revisione annuale della spesa, sia a livello subnazionale portando a compimento la riforma delle relazioni in materia di bilancio tra i vari livelli di governo.
A.1. Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile
Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
Investimento 1.1: Infrastrutture digitali
Obiettivo di questo investimento è garantire che i sistemi, i dataset e le applicazioni della PA siano ospitati in data center altamente affidabili, con elevati standard di qualità per quanto riguarda la sicurezza, la capacità elaborativa, la scalabilità, l'interoperabilità europea e l'efficienza energetica. A tal fine l'investimento prevede la creazione di una infrastruttura cloud nazionale all'avanguardia, pienamente ridondante e ibrida (cosiddetto "Polo Strategico Nazionale", PSN), la certificazione di alternative di cloud pubblico, sicure e scalabili, e la migrazione dei dati e degli applicativi informatici delle singole amministrazioni verso un ambiente cloud.
Ci si aspetta che la nuova infrastruttura PSN sia gestita da un fornitore di tecnologie selezionato con gara d'appalto europea e progettata nel rispetto degli standard di interoperabilità definiti a livello europeo a immagine dell'iniziativa Gaia-X, per permettere il libero scambio di dati non personali tra i vari Stati membri interconnettendone i modelli nazionali di cloud. Ci si aspetta che requisiti analoghi siano applicati anche per la preselezione di fornitori di cloud pubblico.
Ci si aspetta che la migrazione dei dati e delle applicazioni delle PA verso il PSN o sul cloud pubblico di operatori di mercato certificati sia in funzione dei requisiti di performance e scalabilità e della sensibilità dei dati definiti dalle singole amministrazioni e che ciascuna di esse mantenga la propria autonomia nello sviluppo delle applicazioni e nella gestione dei dati.
Investimento 1.3 - Dati e interoperabilità
Obiettivo di questo investimento è garantire la piena interoperabilità dei dataset principali e dei servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e l'armonizzazione con gli altri Stati membri dell'UE delle procedure/servizi di particolare rilevanza sulla base della direttiva europea sullo "sportello digitale unico".
La misura prevede lo sviluppo di una "Piattaforma Nazionale Dati" digitale che dovrà garantire l'interoperabilità dei dataset tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (le cosiddette API – Application Programming Interface) consultabili da tutte le amministrazioni centrali e locali (investimento 1.3.1). Una volta implementata, la piattaforma garantirà l'interoperabilità dei dataset grazie al catalogo API condiviso. La piattaforma dovrà essere del tutto conforme al diritto UE.
Inoltre la misura prevede lo sviluppo di un Single Digital Gateway, in conformità al regolamento (UE) 2018/1724, che aiuterà le amministrazioni centrali e pubbliche a ristrutturare procedure/servizi di particolare rilevanza e consentirà la realizzazione del principio once-only (investimento 1.3.2).
Investimento 1.5 - Cybersecurity
Obiettivo di questo investimento è rafforzare le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica, a partire dall'attuazione di un "Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica" PSNC), in linea con i requisiti di sicurezza della direttiva (UE) 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e tramite il rafforzamento delle capacità tecniche nazionali di difesa cyber in materia di valutazione e audit continuo del rischio.
La misura prevede lo sviluppo di un sistema integrato all'avanguardia fra le diverse entità del paese e lo collega a livello internazionale con partner e fornitori di tecnologia affidabili. Gli investimenti sono organizzati su quattro aree di intervento principali: i) sono rafforzati i presidi di front-line per la gestione degli alert e degli eventi a rischio intercettati verso la PA e le imprese di interesse nazionale; ii) sono costruite o rese più solide le capacità di valutazione e audit della sicurezza degli apparati elettronici e delle applicazioni utilizzate per l'erogazione di servizi critici da parte di soggetti che esercitano una funzione essenziale; iii) si investe nell'immissione di nuovo personale nelle aree di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria dedicate alla prevenzione e investigazione del crimine informatico; iv) sono irrobustiti gli asset e le unità cyber incaricate della protezione della sicurezza nazionale e della risposta alle minacce cyber.
Investimento 1.7 - Competenze digitali di base
Obiettivo di questo investimento è ridurre la quota di popolazione attualmente a rischio di esclusione digitale varando l'iniziativa "Servizio Civile Digitale", una rete di giovani volontari
provenienti da contesti diversi di tutta Italia che aiuteranno gli utenti a rischio di esclusione digitale ad acquisire e migliorare le competenze digitali (investimento 1.7.1) e rafforzando il network esistente di "centri di facilitazione digitale" (investimento 1.7.2).
I centri di facilitazione digitale sono punti di accesso fisico, solitamente presso biblioteche, scuole e centri sociali, che offrono formazioni in presenza e online per l'acquisizione di competenze digitali, in modo da sostenere efficacemente l'inclusione digitale. L'iniziativa fa leva su esperienze regionali di successo e mira a diffondere capillarmente questi centri sul territorio nazionale. Pur essendone attivi già 600, la loro presenza dovrà essere potenziata con attività di formazione dedicate e nuove attrezzature per raggiungere l'obiettivo generale di 2 400 nuovi punti di accesso in tutta Italia e formare oltre 2 000 000 di utenti a rischio di esclusione digitale. Dei futuri 3 000 centri, circa 1 200 dovranno concentrarsi nel Mezzogiorno.
L'iniziativa "Servizio Civile Digitale" si dispiega su tre anni per raggiungere in modo incrementale gli obiettivi seguenti: i) pubblicazione di tre avvisi annuali per il Servizio civile digitale (SCD) rivolto agli enti non profit accreditati presso l'Albo del Servizio civile universale; ii) sviluppo di capacità degli enti che partecipano all'avviso annuale SCD e varo di progetti di facilitazione digitale e di educazione digitale, per un totale di 900 progetti sui tre avvisi annuali; iii) formazione ed esperienza sul territorio in progetti di SCD per circa 9 700 volontari; assistenza e formazione a 1 000 000 di utenti cui sono destinate le attività di facilitazione digitale e di educazione digitale sviluppate da 900 progetti che impiegano 9 700 volontari.
Riforma 1.1 – Processo di acquisto ICT
Obiettivo di questa riforma è fare in modo che la PA possa acquistare soluzioni ICT più rapidamente e efficacemente, semplificando e velocizzando il processo di acquisto di servizi e prodotti ICT.
La riforma si concreta in tre azioni. Primo, sarà creato un database unico contenente una white list di operatori economici accreditati a fornire beni e servizi alle pubbliche amministrazioni e sarà introdotta un'infrastruttura tecnologica dedicata per la certificazione dei fornitori. Secondo, sarà adottato un approccio semplificato (fast track) per gli acquisti in ambito PNRR. Terzo, sarà creato un servizio digitale di approvvigionamento pubblico che i) includa soltanto la lista dei fornitori certificati (gli operatori economici possono in qualsiasi momento fare domanda di certificazione ai sensi dell'articolo 64 della direttiva 2014/24/UE);
ii) consenta una selezione veloce dei fornitori che soddisfano una determinata esigenza (es. mediante configuratore); iii) consenta un'esperienza utente intuitiva per le amministrazioni (es. chiara descrizione dei servizi offerti, valutazione comparativa dei fornitori). L'intera struttura si avvarrà delle competenze di Consip, società pubblica italiana per gli acquisti della PA.
Riforma 1.2 – Supporto alla trasformazione
Obiettivo di questa riforma è sostenere la trasformazione digitale di tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, mediante l'istituzione di un ufficio ad hoc per la trasformazione digitale della PA. Tale ufficio sarà costituito da un pool temporaneo di risorse per le competenze tecnologiche che orchestrerà e sosterrà la migrazione e la negoziazione centralizzata di "pacchetti" di supporto esterno certificato. Inoltre la misura prevede l'istituzione di una nuova società dedicata a Software development & operations management per sostenere l'aggiornamento digitale delle amministrazioni centrali. L'ufficio per la trasformazione supporterà in particolare le amministrazioni nella realizzazione degli investimenti da 1.1 a 1.7 ricompresi in questa componente e anche degli investimenti e delle riforme per la digitalizzazione del servizio sanitario comprese nella missione 6.
Riforma 1.3 – Cloud first e interoperabilità
Obiettivo di questa riforma è eliminare gli ostacoli all'adozione del cloud e razionalizzare gli adempimenti burocratici che rallentano le procedure di scambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni, introducendo una serie di obblighi e incentivi intesi a facilitare la migrazione al cloud e a rimuovere i vincoli procedurali a un'adozione diffusa dei servizi digitali.
La riforma comporterà tre linee di azione. Primo, considerando che la migrazione al cloud ridurrà i costi ICT delle amministrazioni, dopo un "periodo di grazia" predefinito (es. tre anni dopo l'avvio della trasformazione) saranno previsti disincentivi per le amministrazioni che non avranno effettuato la migrazione.
Secondo, nell'intento di incentivare la migrazione saranno anche riviste le attuali regole di contabilità applicabili ai costi dei servizi cloud. Poiché la migrazione al cloud comporta al momento trasferimenti da capex (spese in conto capitale) a opex (spese operative), occorrerà rivedere le regole di contabilità applicabili ai costi di servizi cloud che attualmente disincentivano la migrazione.
Terzo, saranno riviste le norme relative all'interoperabilità dei dati, conformemente alle disposizioni sugli open data e sul trattamento dei dati personali, e saranno snellite le attuali procedure di scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni per semplificarne gli aspetti procedurali e velocizzare l'interoperabilità delle banche dati. Inoltre sarà rivisto e integrato con l'Anagrafe della Popolazione residente (ANPR) il domicilio digitale individuale per permettere corrispondenze digitali certe e sicure tra cittadini e PA.
Asse 2 - Giustizia
Riforma 1.4 – Giustizia civile
La riforma si incentra principalmente sulla riduzione del tempo del giudizio civile, individuando un ampio ventaglio di interventi volti a ridurre il numero di casi presso gli uffici giudiziari semplificando le procedure esistenti, abbattendo l'arretrato e incrementando la produttività degli uffici medesimi. Per contenere l'esplosione del contenzioso presso gli uffici giudiziari è accentuato il ricorso agli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie, in primis l'arbitrato e la mediazione, ed è in revisione l'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese giudiziarie. La semplificazione è perseguita, con riferimento al procedimento di appello, potenziando il filtro di ammissibilità, aumentando i casi in cui è competente a pronunciarsi un solo giudice, garantendo l'effettiva attuazione di tempi procedurali vincolanti. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari. La riforma prevede anche l'abbattimento dell'arretrato negli uffici giudiziari, obiettivo raggiungibile grazie alle assunzioni temporanee previste, incluse nella componente investimento.
Riforma 1.5 – Giustizia penale
La riforma è principalmente volta alla riduzione del tempo del giudizio penale, individuando un ampio ventaglio di interventi, semplificando le procedure esistenti e incrementando la produttività degli uffici giudiziari. La semplificazione è perseguita ampliando la possibilità di ricorso a procedure semplificate, diffondendo l'uso della tecnologia digitale, assicurando scansioni temporali stringenti dell'udienza preliminare, riesaminando il sistema delle notificazioni per renderlo più efficace. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari.
Riforma 1.6 – Insolvenza
La riforma è intesa a digitalizzare e potenziare il processo esecutivo con meccanismi di allerta precoce pre-insolvenza e la specializzazione di organi giudiziari e pre-giudiziari per una gestione più efficiente di tutte le fasi del processo esecutivo, anche tramite la formazione e la specializzazione del personale giudiziario e amministrativo.
Riforma 1.7 – Giustizia tributaria
Obiettivo di questa riforma è rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.
Riforma 1.8 – Digitalizzazione del sistema giudiziario
La riforma prevede l'obbligatorietà del fascicolo telematico obbligatorio e il completamento del processo civile telematico. Punta anche alla digitalizzazione del processo penale di primo grado, esclusa l'udienza preliminare. Da ultimo intende introdurre una banca dati delle decisioni civili gratuita, pienamente accessibile e consultabile conformemente alla legislazione.
Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi
Obiettivo di questo investimento è agire a breve termine sui fattori organizzativi di modo che le riforme in fase di sviluppo producano risultati più rapidamente, massimizzando le sinergie e realizzando un cambiamento epocale grazie alle risorse straordinarie previste dal piano. Lo strumento organizzativo, il cosiddetto "Ufficio del processo", consiste nell'istituire (o rafforzare se già esistenti) risorse a supporto dei giudici (reclutate a tempo determinato), al fine di ridurre l'arretrato e i tempi di esaurimento dei procedimenti in Italia. Questa misura migliorerebbe inoltre la qualità dell'azione giudiziaria sostenendo i giudici nelle normali attività di studio, ricerca, preparazione delle bozze di provvedimenti, organizzazione dei fascicoli, e consentendo loro di concentrarsi sui compiti più complessi. L'investimento comprende anche la formazione a supporto della transizione digitale del sistema giudiziario.
Asse 3 – Pubblica Amministrazione
Riforma 1.9 – Riforma del pubblico impiego e semplificazione
Le riforme del pubblico impiego seguono un approccio a due livelli. A breve termine saranno prese misure urgenti per utilizzare al meglio i finanziamenti dell'RRF con riguardo alla governance del PNRR e all'assistenza immediata alle pubbliche amministrazioni carenti in capacità amministrativa. Questa strategia si accompagna a riforme organizzative e a una strategia delle risorse umane volta a promuovere un cambiamento epocale di tutta la PA. Nella pianificazione strategica delle risorse umane è ricompresa una serie completa di misure intese a: aggiornare i profili professionali (anche in vista della duplice transizione); riformare i meccanismi di reclutamento per renderli più mirati ed efficaci; riformare le posizioni dirigenziali di alto livello per uniformare le procedure di nomina in tutta la PA; rafforzare il legame tra apprendimento permanente e meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici; definire o aggiornare i principi etici delle pubbliche amministrazioni; rafforzare l'impegno a favore dell'equilibrio di genere; riformare la mobilità orizzontale e verticale del personale. Nella strategia delle risorse umane rientrano anche misure urgenti volte a semplificare le procedure amministrative a vantaggio di imprese e cittadini, pur nella corretta attuazione dell'RRP.
La riforma della semplificazione prevede l'eliminazione delle autorizzazioni non giustificate da motivi imperativi di interesse generale e l'eliminazione degli adempimenti non necessari o
che non utilizzano le nuove tecnologie. Inoltre attua il meccanismo del silenzio assenso e adotta un approccio di semplificazione della comunicazione e regimi uniformi condivisi con le Regioni e i Comuni.
La riforma della semplificazione comprende gli elementi seguenti: interoperabilità delle procedure relative alle attività produttive e all'edilizia (SUAP e SUE); attuazione di indicatori comuni di performance orientati ai risultati: definizione di una serie di indicatori chiave di performance per orientare i cambiamenti organizzativi delle amministrazioni.
Dovrà poi essere istituito e operativo al momento della presentazione della prima domanda di pagamento un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF.
Investimento 1.9 - Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR
L'investimento consiste nell'assunzione temporanea di un pool di esperti per fornire assistenza tecnica alle amministrazioni e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello locale, per l'attuazione di progetti specifici dell'RRP in funzione delle necessità. Sono ricompresi programma di formazione di dipendenti pubblici per il rafforzamento delle capacità.
Asse 4 – Contratti pubblici e tempi di pagamento della PA
Riforma 1.10 – Riforma delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni
La prima fase consiste nell'adozione di una prima serie di misure di semplificazione urgenti con un decreto-legge entro maggio 2021 al fine di: snellire e digitalizzare le procedure dei centri di committenza; registrare i contratti nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); istituire uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane; ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dell'infrastruttura; incentivare meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione del contratto. Entro la fine del 2021 la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica dovrà disporre di un organico adeguato e adottare una strategia professionalizzante con sessioni di formazione a diversi livelli; saranno resi disponibili sistemi dinamici di acquisto, in linea con le direttive sugli appalti pubblici; e l'ANAC completerà l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti.
La seconda fase consiste in una serie di modifiche del codice dei contratti pubblici da attuarsi nel secondo trimestre 2023, con azioni intese a: ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti; realizzare una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity; conferire all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti. Obiettivo della riforma sarà anche semplificare e digitalizzare le procedure dei centri di committenza e definire criteri di interoperabilità e interconnettività. La riforma dovrà comportare inoltre una revisione della disciplina del subappalto riducendo le restrizioni contemplate dal vigente codice dei contratti pubblici.
La riforma è diretta poi a rendere operativa la Piattaforma di e-Procurement entro fine 2023.
Riforma 1.11 – Riduzione dei tempi di pagamento della PA e del sistema sanitario
La riforma provvede a che, entro la fine del 2023, i) le pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale paghino entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni. Perché la soluzione al problema dei ritardi di pagamento sia strutturale, la riforma è intesa altresì a garantire che nel 2024 i) le pubbliche
amministrazioni a livello centrale, regionale e locale continuino a pagare entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni.
Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica).
Riforma 1.12 – Riforma dell'amministrazione fiscale
Saranno prese diverse misure per incoraggiare l'adempimento degli obblighi fiscali e migliorare l'efficacia degli audit e dei controlli mirati, tra cui: i) la creazione della banca dati e dell'infrastruttura informatica dedicata per il rilascio della dichiarazione precompilata IVA; ii) il miglioramento della qualità della banca dati per le comunicazioni per l'adempimento spontaneo (cosiddette "lettere di compliance"), anche al fine di ridurre l'incidenza di falsi positivi, aumentando gradualmente il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti; iii) la riforma dell'attuale legislazione per garantire sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti privati che rifiutino il pagamento elettronico; iv) il completamento del processo di pseudonimizzazione e analisi dei big data nell'intento di rendere più efficaci l'analisi del rischio inerente alle selezioni dei contribuenti da sottoporre a controllo. Per attuare queste riforme e aumentare la capacità operativa dell'Agenzia delle Entrate, ne sarà potenziato l'organico con 4 113 unità di personale, in linea con il suo "Piano della performance 2021-2023". Il governo avvierà inoltre un riesame delle possibili azioni per ridurre l'evasione fiscale nella forma dell'omessa fatturazione nei settori più esposti, ad esempio con incentivi mirati per i consumatori, e prenderà provvedimenti efficaci sulla base dei suoi esiti, con l'impegno ambizioso di ridurre la propensione all'evasione.
Riforma 1.13 – Riforma del quadro di revisione della spesa
Il piano contempla una riforma del quadro di revisione della spesa diretto a migliorarne l'efficacia, anche rafforzando il ruolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze e il processo di valutazione ex-post dei risultati e ottimizzando la pratica del bilancio di genere e il green budgeting. Il piano contempla anche l'impegno a intraprendere, sulla base del quadro giuridico esistente, una revisione annuale della spesa nel periodo 2023-2025, che consenta risparmi di bilancio diretti a sostenere le finanze pubbliche e/o a finanziare una riforma fiscale o riforme della spesa pubblica favorevoli alla crescita.
Riforma 1.14 – Riforma del quadro fiscale subnazionale
La riforma consiste nel completamento del federalismo fiscale previsto dalla legge 42 del 2009, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza delle relazioni fiscali tra i diversi livelli di governo, assegnare le risorse alle amministrazioni subnazionali sulla base di criteri oggettivi e incentivare un uso efficiente delle risorse medesime. La riforma dovrà definire in particolare i parametri applicabili e attuare il federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario, le province e le città metropolitane.
Riforma 1.15 – Riforma del sistema di contabilità pubblica
La riforma mira a colmare il divario con gli standard contabili europei tramite l'attuazione di un sistema di contabilità basato sul principio accrual unico per il settore pubblico. L'obiettivo è portare a compimento il quadro concettuale di riferimento per un sistema unico di contabilità accrual secondo i criteri qualitativi definiti da Eurostat, gli standard di contabilità accrual e il piano dei conti multidimensionale. Dovrà integrare la riforma il primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo assetto contabile accrual per i rappresentanti di 18 000 enti pubblici.
A.2. Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-1 | Riforma 1.1: Processo di acquisto ICT | Traguardo | Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.1 "Processo di acquisto ICT" | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto- legge per la riforma del processo di acquisto ICT | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Gli atti giuridici necessari devono comprendere gli interventi legislativi di cui al "Decreto-Legge Semplificazioni", che stipulano quanto segue: i) la possibilità di ricorrere alla procedura di cui all'articolo 48, comma 3, del codice dei contratti pubblici, anche per contratti superiori alle soglie di cui all'articolo 35 dello stesso codice, per acquisti relativi a beni e servizi informatici, in particolare quelli basati sulla tecnologia cloud, come pure servizi per la connettività, finanziati in tutto o in parte con le risorse erogate per l'attuazione dei progetti del PNRR; ii) l'interoperabilità tra le diverse banche dati gestite dagli organismi di certificazione che intervengono nel processo di |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
verifica dei requisiti di cui all'articolo 80 del codice dei contratti pubblici; iii) l'istituzione di un fascicolo virtuale dell'operatore economico in cui figurano i dati per la verifica dell'assenza di motivi di esclusione di cui all'articolo 80 e che consente la stesura di una "white list" di operatori per i quali la verifica è già stata effettuata. | ||||||||||
M1C1-2 | Riforma 1.3: Cloud first e interoperabilità | Traguardo | Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.3 "Cloud first e interoperabilità" | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto- legge per la riforma cloud first e interoperabilità | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Gli atti giuridici necessari devono comprendere: gli atti normativi di esecuzione riguardanti in particolare i) il regolamento AgID (Agenzia per l'Italia digitale) relativo al Polo Strategico Nazionale (di cui all'articolo 33-septies del decreto-legge n. 179/212) e ii) le linee guida AgID sull'interoperabilità (di cui agli articoli 50 e 50-ter del Codice dell'Amministrazione |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
Digitale (CAD)). Modifiche dell'articolo 50 del CAD: i) abolizione dell'obbligo di concludere accordi quadro per le amministrazioni che accedono alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati; ii) chiarimenti relativi agli aspetti della privacy; il trasferimento dei dati da un sistema informativo a un altro non modifica la titolarità dei dati e il loro trattamento, fatte salve le responsabilità delle pubbliche amministrazioni che ricevono e trattano i dati in qualità di responsabili autonomi del trattamento. Modifiche del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 445/2000 in materia di accesso ai dati: i) abrogazione |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dell'autorizzazione necessaria per l'accesso diretto ai dati; ii) soppressione del riferimento agli accordi quadro nell'articolo 72. Modifiche dell'articolo 33-septies del decreto-legge 179/2012: i) introducono la possibilità per l'AgID di disciplinare mediante i regolamenti relativi a Centri Elaborazione Dati (CED) e cloud i termini e i metodi con cui le pubbliche amministrazioni devono effettuare le migrazioni dei CED; ii) introducono sanzioni da comminare in caso di mancato rispetto dell'obbligo di migrare verso il cloud. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-3 | Investimento 1.1: Infrastrutture digitali | Traguardo | Completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN) | Relazione sulla diffusione del cloud da parte del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | La piena realizzazione dell'intero progetto si ritiene completata quando tutte le amministrazioni pubbliche interessate avranno portato a termine il trasferimento dei rack individuati verso il Polo Strategico Nazionale (PSN) e sarà stata effettuata con successo la verifica di quattro centri dati, consentendo l'avvio del processo di migrazione delle serie di dati e delle applicazioni di specifiche amministrazioni pubbliche verso il PSN. |
M1C1-4 | Investimento 1.3.1: Piattaforma Digitale Nazionale Dati | Traguardo | Piattaforma Digitale Nazionale Dati operativa | Relazione del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) che dimostri il lancio della Piattaforma Digitale Nazionale Dati | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | La piattaforma deve consentire alle agenzie di: - pubblicare le rispettive interfacce per programmi applicativi (API) sul catalogo API della piattaforma; - redigere e firmare accordi sull'interoperabilità digitale attraverso la piattaforma; |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
- autenticare e autorizzare l'accesso alle API utilizzando le funzionalità della piattaforma; - convalidare e valutare la conformità al quadro nazionale in materia di interoperabilità. | ||||||||||
M1C1-5 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Istituzione della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale | Atto amministrativo di istituzione | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Il traguardo deve essere conseguito mediante 1) la conversione in legge del decreto-legge che istituisce l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, attualmente in fase avanzata di elaborazione; 2) la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) contenente il regolamento interno dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-6 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersecurity | Relazione che illustra l'architettura completa dei servizi nazionali di cybersecurity | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Il traguardo deve essere conseguito con la definizione dell'architettura dettagliata dell'intero ecosistema della cybersecurity nazionale (ovvero un centro nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC), una rete di squadre di pronto intervento informatico (CERT), un HyperSOC nazionale, il calcolo ad alte prestazioni integrato dagli strumenti di intelligenza artificiale/apprendimento automatico (AI/ML) per analizzare gli incidenti di cybersecurity di portata nazionale). |
M1C1-7 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersecurity | Documentazione fornita a dimostrazione dei processi e delle procedure individuati da condividere tra i laboratori | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Il traguardo deve essere conseguito mediante: i) l'individuazione, da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dei luoghi in cui sorgeranno i laboratori e i centri di |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
e relazione fornita a dimostrazione dell'attivazione di almeno un laboratorio. | screening e certificazione, i profili degli esperti da assumere, la piena definizione dei processi e delle procedure da condividere tra laboratori; ii) l'attivazione di un laboratorio. Le attività create per l'istituzione e l'attivazione dei laboratori di esame devono essere oggetto di supervisione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in collaborazione con il Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN) della cybersecurity, integrati con il centro di valutazione (CV) dai Ministeri dell'Interno e della Difesa. | |||||||||
M1C1-8 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Attivazione di un'unità centrale di audit per le misure di | Relazioni fornite a dimostrazione dell'avvio dell'unità centrale | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | In seno all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale deve essere istituita un'unità interna con il mandato di svolgere le |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
sicurezza PSNC e NIS | di audit | attività di unità centrale di audit per quanto riguarda le misure di sicurezza PSNC e NIS. I processi, la logistica e le modalità operative devono essere formalizzati in una documentazione adeguata, con particolare attenzione ai processi operativi, ossia le regole di ingaggio e le procedure di audit e di rendicontazione. I dati di audit, raccolti, gestiti e analizzati mediante strumenti informatici, devono essere elaborati e utilizzati dall'unità di audit. Deve essere fornita la documentazione attestante che lo sviluppo degli strumenti è stato completato. | ||||||||
M1C1-9 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Obiettivo | Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1 | N/A | Numero | 0 | 5 | T4 | 2022 | Almeno cinque interventi per migliorare le strutture di sicurezza completati nei settori del Perimetro di |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS). Tra i tipi di intervento figurano l'aggiornamento dei centri operativi per la sicurezza (SOC), il miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo. Gli interventi devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile). | ||||||||||
M1C1-10 | Riforma 1.2: Supporto alla trasformazione | Traguardo | Entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo | Indicazione nel testo di legge della data di entrata in vigore dell'atto giuridico di istituzione dell'Ufficio per la trasformazione e dell'atto giuridico | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Gli atti giuridici necessari all'istituzione dell'Ufficio per la trasformazione devono comprendere: - la pubblicazione del decreto-legge "reclutamento" (già approvato dal Consiglio |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
di istituzione della NewCo | dei Ministri n. 22 del 4 giugno 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 10 giugno 2021); - la pubblicazione di un invito a manifestare interesse; - la selezione degli esperti e il conferimento degli incarichi (su base temporanea per la durata dell'RRF). Per la NewCo, le fasi principali necessarie devono comprendere: - l'autorizzazione di legge; - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che autorizza la costituzione della società, che ne fissa gli obiettivi, il capitale sociale e la durata e ne nomina gli amministratori; - l'istituzione della società |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
con atto notarile; - gli atti necessari per rendere operativa la società - statuto e regolamenti vari. | ||||||||||
M1C1-11 | Investimento 1.6.6 - Digitalizzazion e della Guardia di Finanza | Obiettivo | Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T1 | N/A | Numero | 0 | 5 | T1 | 2023 | Acquisto di servizi professionali per la scienza dei dati mediante contratto con un fornitore di servizi di consulenza che coinvolge in totale cinque risorse umane responsabili sia della progettazione dell'architettura dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica). | ||||||||||
M1C1-12 | Investimento 1.3.2: Sportello digitale unico | Obiettivo | Sportello digitale unico | N/A | Numero | 0 | 21 | T4 | 2023 | L'obiettivo è conseguito quando in Italia le 21 procedure amministrative prioritarie di cui al regolamento (UE) 2018/1724 sono pienamente conformi ai requisiti di cui all'articolo 6 dello stesso regolamento. Più nello specifico: a) l'identificazione degli utenti, la messa a disposizione di informazioni e prove, la firma e la presentazione finale devono essere effettuate per via elettronica a distanza, attraverso un canale di servizio che permette agli utenti di soddisfare tutti i requisiti relativi alla |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
procedura in modo facilmente fruibile e strutturato; b) agli utenti deve essere inviato un avviso automatico di ricevimento, a meno che il risultato della procedura sia consegnato immediatamente; c) il risultato della procedura deve essere consegnato per via elettronica o fisicamente se necessario per conformarsi al diritto dell'Unione o al diritto nazionale applicabile; d) gli utenti devono ricevere una notifica elettronica del completamento della procedura. | ||||||||||
M1C1-13 | Investimento 1.4.6: Mobilità come servizio per l'Italia | Traguardo | Soluzioni di mobilità come servizio M1 | Relazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), in collaborazione con le università, che | N/A | N/A | N/A | T4 | 2023 | Sono stati attuati tre progetti pilota finalizzati a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio in città metropolitane tecnologicamente avanzate. Ogni soluzione è stata utilizzata da almeno 1 000 |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
descrive l'attuazione e valuta i risultati di tre progetti pilota. | utenti durante la fase pilota. Ogni progetto pilota deve essere aperto a un minimo di 1 000 utenti, che potranno accedervi su base volontaria e a proprie spese e fornire una valutazione individuale, con la possibilità di scegliere e acquistare servizi di mobilità tra quelli disponibili sulla piattaforma. Attraverso un'unica piattaforma tecnologica il servizio MaaS deve suggerire ai cittadini-utenti la migliore soluzione di viaggio sulla base delle loro esigenze, avvalendosi dell'integrazione tra le differenti opzioni di mobilità disponibili (trasporto pubblico locale, sharing, taxi, noleggio auto) per ottimizzare l'esperienza di viaggio sia in termini di pianificazione (navigatore intermodale e informazioni in tempo reale su orari e distanze) che di |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
utilizzo (prenotazione e pagamento dei servizi). | ||||||||||
M1C1-14 | Investimento 1.6.5 - Digitalizzazion e del Consiglio di Stato | Obiettivo | Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T1 | N/A | Numero | 0 | 800 000 | T4 | 2023 | Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse. |
M1C1-15 | Investimento 1.6.6 - Digitalizzazion e della Guardia di Finanza | Obiettivo | Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T2 | N/A | Numero | 5 | 10 | T1 | 2024 | Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale, stipulando un contratto con un prestatore di servizi di consulenza che coinvolge cinque ulteriori risorse umane (dieci in totale) responsabili sia della progettazione dell'architettura |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica). | ||||||||||
M1C1-16 | Investimento 1.6.5 - Digitalizzazion e del Consiglio di Stato | Obiettivo | Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T2 | N/A | Numero | 800 000 | 2 500 00 0 | T2 | 2024 | Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-17 | Investimento 1.1: Infrastrutture digitali | Obiettivo | Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T1 | N/A | Numero | 0 | 100 | T3 | 2024 | Almeno 100 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali sono migrate completamente verso l'infrastruttura (Polo Strategico Nazionale). La migrazione completa può comportare per ciascuna istituzione una combinazione di: migrazione "not-cloud- ready in pure hosting", migrazione del tipo "lift-and- shift", aggiornamento verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) e Software-as-a- Service (SaaS). La migrazione verso il Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica amministrazione migrante. Queste strategie possono variare dal semplice hosting alle migrazioni "lift-and-shift" |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
per il software "not-cloud- ready" alla migrazione di tipo IaaS, PaaS e SaaS per i software pronti per il cloud. Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione al Polo Strategico Nazionale". Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende: • amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) (quali l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia); • amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud"; • Aziende Sanitarie Locali ubicate in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati. | ||||||||||
M1C1-18 | Investimento 1.3.1: Piattaforma Digitale Nazionale Dati | Obiettivo | Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T1 | N/A | Numero | 0 | 400 | T4 | 2024 | L'obiettivo consiste nel raggiungimento di almeno 400 interfacce per programmi applicativi (API) attuate dalle agenzie, pubblicate nel catalogo API e integrate con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Le API comprese nell'ambito di applicazione sono già state mappate. Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori: i) al 31 dicembre 2023: servizi prioritari di sicurezza sociale e conformità fiscale, compresi i principali registri |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
nazionali (come il registro anagrafico e il registro della pubblica amministrazione); ii) al 31 dicembre 2024: i servizi rimanenti di sicurezza sociale e conformità fiscale. Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra fornisce le funzionalità necessarie per valutare tale conformità. | ||||||||||
M1C1-19 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Obiettivo | Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T2 | N/A | Numero | 5 | 50 | T4 | 2024 | Almeno 50 interventi di potenziamento effettuati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS). I tipi di intervento riguardano, ad esempio, i centri operativi per la sicurezza (SOC), il |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo nel rispetto dei requisiti NIS e PSNC. Gli interventi devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile). | ||||||||||
M1C1-20 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersecurity | Relazione che illustra la completa attivazione dei servizi nazionali di cybersecurity | N/A | N/A | N/A | T4 | 2024 | Il traguardo è completato con l'attivazione delle squadre di pronto intervento informatico (CERT), la loro interconnessione con il team italiano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT) e con il centro nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC) e l'integrazione di almeno 5 centri operativi di sicurezza (SOC) con l'HyperSOC nazionale, la piena operatività |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dei servizi di gestione dei rischi di cybersecurity, compresi quelli per l'analisi della catena di approvvigionamento e i servizi di assicurazione contro i rischi informatici. | ||||||||||
M1C1-21 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Completamento della rete dei laboratori e dei centri di valutazione per la valutazione e certificazione della cybersecurity | Relazioni fornite che dimostrino la piena attivazione di almeno 10 laboratori, dei due centri di valutazione (CV) e l'attivazione del laboratorio di certificazione UE | N/A | N/A | N/A | T4 | 2024 | Attivazione di almeno 10 laboratori di screening e certificazione, dei due centri di valutazione (CV) e attivazione del laboratorio di certificazione UE |
M1C1-22 | Investimento 1.5: Cybersecurity | Traguardo | Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS con il completamento di almeno 30 ispezioni | Relazioni fornite, relazioni di ispezione | N/A | N/A | N/A | T4 | 2024 | Piena operatività dell'unità centrale di audit con almeno 30 ispezioni completate. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-23 | Investimento 1.4.6: Mobilità come servizio per l'Italia | Traguardo | Soluzioni di mobilità come servizio M2 | Risultati pilota valutati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) in collaborazione con università | N/A | N/A | N/A | T1 | 2025 | Il traguardo fa riferimento all'attuazione della seconda tornata di sette progetti pilota volti a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio nelle aree "follower". Ci si aspetta che i comuni valorizzino l'esperienza acquisita nelle città metropolitane "pronte al digitale" selezionate nell'ambito della prima tornata. Il 40 % dei progetti pilota deve essere svolto nel Mezzogiorno del paese. |
M1C1-24 | Investimento 1.7.1: Servizio civile digitale | Obiettivo | Cittadini partecipanti a iniziative di formazione promosse da enti certificati senza fini di lucro e volontari | N/A | Numero | 0 | 1 000 00 0 | T2 | 2025 | Almeno un milione di cittadini partecipanti a iniziative di formazione promosse da enti certificati senza fini di lucro e volontari. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-25 | Investimento 1.6.6: Digitalizzazion e della Guardia di Finanza | Traguardo | Sviluppare i sistemi informativi operativi utilizzati per combattere la criminalità economica | Miglioramento dei sistemi informatici in termini di nuove funzionalità, prestazioni ed esperienza degli utenti | N/A | N/A | N/A | T2 | 2025 | Progressiva diffusione (su base annuale) delle nuove funzionalità dei sistemi informativi operativi al fine di garantirne l'attualità in linea con scenari giuridici in rapida evoluzione, anche in relazione alla situazione pandemica. |
M1C1-26 | Investimento 1.1: Infrastrutture digitali | Obiettivo | Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T2 | N/A | Numero | 100 | 280 | T2 | 2026 | Almeno 280 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali sono migrate al Polo Strategico Nazionale (combinazione di: migrazione "not-cloud-ready in pure hosting", migrazione del tipo "lift-and-shift", aggiornamento verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) e Software-as-a- Service (SaaS). La migrazione verso il Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
amministrazione migrante. Queste strategie possono variare dal semplice hosting alle migrazioni "lift-and-shift" per il software "not-cloud- ready" alla migrazione di tipo IaaS, PaaS e SaaS per i software pronti per il cloud. Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione al Polo Strategico Nazionale". Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende: • amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) (quali l'Istituto Nazionale della |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia); • amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud"; • Aziende Sanitarie Locali ubicate in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati. | ||||||||||
M1C1-27 | Investimento 1.3.1: Piattaforma Digitale Nazionale Dati | Obiettivo | Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T2 | N/A | Numero | 400 | 1 000 | T2 | 2026 | L'obiettivo consiste nel raggiungere almeno ulteriori 600 interfacce per programmi applicativi (API) pubblicate nel catalogo (per un totale di 1 000). Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori: i) entro il 31 dicembre 2025: procedure pubbliche quali assunzione, pensionamento, |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
iscrizione a scuole e università (ad es., l'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati e il Pubblico registro automobilistico); ii) entro il 30 giugno 2026: welfare, gestione dei servizi di appalto, sistema informativo nazionale per i dati medici e le emergenze sanitarie – ad es., i registri dei pazienti e dei medici. Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra deve fornire le funzionalità necessarie per valutare tale conformità. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-28 | Investimento 1.7.2: Rete dei servizi di facilitazione digitale | Obiettivo | Numero di cittadini partecipanti alle nuove iniziative di formazione erogate dai centri per la facilitazione digitale | N/A | Numero | 0 | 2 000 00 0 | T2 | 2026 | Almeno due milioni di cittadini partecipanti alle iniziative di formazione erogate dai centri per la facilitazione digitale. Le attività di formazione prese in considerazione per conseguire l'obiettivo sono le seguenti: a) la formazione personalizzata individuale impartita mediante metodi di facilitazione digitale, generalmente svolta sulla base di una prenotazione del servizio e registrata nel sistema di monitoraggio; b) la formazione in presenza e online per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, svolta in modo sincrono dai centri di facilitazione digitale e registrata nel sistema di monitoraggio; c) la formazione online per sviluppare le competenze |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
digitali dei cittadini, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, ma necessariamente con registrazione nel sistema di monitoraggio effettuata nell'ambito del catalogo di formazione preparato dalla rete di servizi di facilitazione digitale e accessibile dal sistema di gestione delle conoscenze utilizzato. | ||||||||||
M1C1-29 | Riforma 1.4: Riforma del processo civile | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo civile | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) introduzione di una procedura semplificata a livello di primo grado/processo e miglioramento dell'applicazione delle "procedure di filtraggio" in fase di appello, compreso l'uso diffuso delle procedure semplificate e la tipologia di cause in cui il giudice decide in composizione monocratica; |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
ii) garanzia dell'effettiva fissazione di scadenze vincolanti per i procedimenti e un calendario per la raccolta delle prove e la presentazione elettronica di tutti gli atti e documenti pertinenti; iii) riforma del ricorso alla mediazione e alla risoluzione alternativa delle controversie, unitamente alla mediazione assistita, all'arbitrato e a qualsiasi altra alternativa possibile per rendere tali istituti più efficaci nel ridurre la pressione sul sistema giudiziario civile, anche mediante incentivi; iv) riforma della procedura di esecuzione forzata per ridurre i tempi medi attuali, anche rendendo più rapida e meno costosa l'esecuzione forzata per gli importi dichiarati come dovuti; riforma dell'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
legali per ridurre le controversie futili; v) introduzione di un sistema di monitoraggio a livello dei tribunali e aumento della produttività dei tribunali civili attraverso incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e prestazioni uniformi in tutti i tribunali. | ||||||||||
M1C1-30 | Riforma 1.5: Riforma del processo penale | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo penale | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) la revisione del sistema di notifica, ii) un uso più diffuso di procedure semplificate, iii) un uso più diffuso del deposito elettronico dei documenti, iv) norme semplificate in materia di prove, v) la fissazione di termini per la durata dell'indagine preliminare e misure per evitare la stagnazione nella fase investigativa, vi) l'estensione della possibilità di estinguere |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
il reato in caso di risarcimento del danno, vii) l'introduzione di un sistema di monitoraggio a livello di tribunale e l'aumento della produttività dei tribunali penali mediante incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e l'uniformità delle prestazioni in tutti i tribunali. | ||||||||||
M1C1-31 | Riforma 1.6: Riforma del quadro in materia di insolvenza | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del quadro in materia di insolvenza | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | La riforma del quadro in materia di insolvenza deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) il riesame delle modalità di risoluzione extragiudiziale per individuare i settori in cui possono essere necessari ulteriori miglioramenti al fine di incentivare le parti interessate ad avvalersi maggiormente di tali procedimenti; ii) l'attuazione di meccanismi di allerta precoce e di accesso alle informazioni prima della fase |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
di insolvenza; iii) il passaggio alla specializzazione degli organi giudiziari (sezioni specializzate in diritto commerciale/procedure di insolvenza), come pure istituzioni per la fase pregiurisdizionale, al fine di gestire i procedimenti di insolvenza; iv) la certezza che i creditori garantiti siano pagati in primo luogo (ossia prima dei crediti fiscali e dei crediti da lavoro); v) la possibilità per le imprese di accordare diritti di garanzia non possessori. Come complemento della riforma in materia di insolvenza occorre garantire la formazione e la specializzazione del personale delle autorità giudiziarie e amministrative che si occupa della ristrutturazione come pure la digitalizzazione generalizzata delle procedure di ristrutturazione e di insolvenza e la creazione di |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
una piattaforma online per la risoluzione extragiudiziale delle controversie, in particolare nella fase di pre- insolvenza, il cui uso deve essere incentivato per ridurre il carico del sistema giudiziario (richieste di ristrutturazione pre- insolvenza, promozione delle ristrutturazioni multilaterali, possibilità di procedure e di risoluzioni automatizzate pre- approvate per i casi relativi a importi di bassa entità). Una tale piattaforma online deve garantire inoltre l'interoperabilità con i sistemi informatici delle banche, così come con altre autorità pubbliche e banche dati, in modo da garantire uno scambio rapido, per via elettronica, di documentazione e di dati fra debitori e creditori. A tal fine il richiedente (il debitore) dovrebbe dare il proprio |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
consenso allo scambio dei dati personali in osservanza del GDPR e tale disposizione dovrebbe essere inclusa nella legge. La riforma deve istituire un registro delle garanzie reali. | ||||||||||
M1C1-32 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Approvare la legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con autorizzazione a pubblicare bandi e ad assumere. |
M1C1-33 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | N/A | Numero | 0 | 168 | T2 | 2022 | Avviare le procedure per l'assunzione di almeno 168 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
del personale in servizio al 31 dicembre 2021. | ||||||||||
M1C1-34 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali | Obiettivo | Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali | N/A | Numero | 0 | 8 764 | T4 | 2022 | Avviare le procedure di assunzione di almeno 8 764 dipendenti per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021. |
M1C1-35 | Riforma 1.7: Riforma delle commissioni tributarie | Traguardo | Riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del quadro giuridico riveduto. | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | La riforma del quadro giuridico deve avere l'obiettivo di rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione. |
M1C1-36 | Riforme 1.4, 1.5 e 1.6: Riforma del processo civile e penale e riforma del quadro in | Traguardo | Entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in | Indicazione negli atti delegati della data di entrata in vigore degli stessi | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Entrata in vigore di tutti gli atti delegati il cui contenuto è indicato nella legislazione attuativa per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
materia di insolvenza | materia di insolvenza | |||||||||
M1C1-37 | Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale | Traguardo | Entrata in vigore della riforma del processo civile e penale | Indicazione nel testo degli atti di diritto derivato della data di entrata in vigore degli stessi | N/A | N/A | N/A | T2 | 2023 | Completare l'adozione di tutti i regolamenti e delle fonti di diritto derivato necessari per l'effettiva applicazione delle leggi attuative per le riforme della giustizia. |
M1C1-38 | Riforma 1.8: Digitalizzazion e della giustizia | Traguardo | Digitalizzazione del sistema giudiziario | Indicazione nel testo degli atti di diritto primario e derivato della rispettiva data di entrata in vigore | N/A | N/A | N/A | T4 | 2023 | Deve essere istituita la gestione elettronica obbligatoria di tutti i documenti e il processo interamente telematico nei procedimenti civili. Viene introdotta la digitalizzazione dei procedimenti penali di primo grado (ad esclusione dell'udienza preliminare). Creazione di una banca dati gratuita, pienamente accessibile e consultabile delle decisioni civili, conformemente alla legislazione. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-39 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali | Obiettivo | Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali | N/A | Numero | 0 | 19 719 | T2 | 2024 | Completare le procedure di assunzione di almeno 19 719 dipendenti per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021. |
M1C1-40 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | N/A | Numero | 168 | 326 | T2 | 2024 | Completare le procedure di assunzione di almeno 326 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale nel secondo trimestre del 2022. |
M1C1-41 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali | N/A | Percentuale | 100 | 75 | T2 | 2024 | Ridurre del 25 % il numero di cause pendenti nel 2019 (109 029) dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado) |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-42 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato | N/A | Percentuale | 100 | 65 | T2 | 2024 | Ridurre del 35 % il numero di cause pendenti nel 2019 (24 010) presso il Consiglio di Stato (secondo grado). |
M1C1-43 | Riforma 1.4: Riforma del processo civile | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado) | N/A | Percentuale | 100 | 35 | T4 | 2024 | Ridurre del 65 % il numero di cause pendenti nel 2019 (337 740) presso i tribunali ordinari civili (primo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di tre anni dinanzi ai tribunali ordinari civili nel 2019. |
M1C1-44 | Riforma 1.4: Riforma del processo civile | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado) | N/A | Percentuale | 100 | 45 | T4 | 2024 | Ridurre del 55 % il numero di cause pendenti nel 2019 (98 371) presso le corti d'appello civili (secondo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di due anni dinanzi alle corti d'appello civili (nel 2019). |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-45 | Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale | Obiettivo | Riduzione della durata dei procedimenti civili | N/A | Percentuale | 100 | 60 | T2 | 2026 | Ridurre del 40 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti dei contenziosi civili e commerciali rispetto al 2019. |
M1C1-46 | Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale | Obiettivo | Riduzione della durata dei procedimenti penali | N/A | Percentuale | 100 | 75 | T2 | 2026 | Ridurre del 25 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti penali rispetto al 2019. |
M1C1-47 | Riforma 1.4: Riforma del processo civile | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado) | N/A | Percentuale | 100 | 10 | T2 | 2026 | Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti nel 2019 (337 740) presso i tribunali ordinari civili (primo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di tre anni dinanzi ai tribunali ordinari civili nel 2019. |
M1C1-48 | Riforma 1.4: Riforma del processo civile | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado) | N/A | Percentuale | 100 | 10 | T2 | 2026 | Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti nel 2019 presso le corti d'appello civili (secondo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di due anni dinanzi alle |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
corti d'appello civili (98 371 cause nel 2019). | ||||||||||
M1C1-49 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali (primo grado). | N/A | Percentuale | 100 | 30 | T2 | 2026 | Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (109 029) nel 2019 dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado) |
M1C1-50 | Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi | Obiettivo | Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato | N/A | Percentuale | 100 | 30 | T2 | 2026 | Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (24 010) nel 2019 presso il Consiglio di Stato (secondo grado). |
M1C1-51 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione primaria sulla governance del PNRR | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione | N/A | N/A | N/A | T2 | 2021 | La legislazione primaria deve riguardare quantomeno: 1) il coordinamento e il monitoraggio a livello centrale dei progetti del PNRR; 2) la definizione e la separazione delle competenze e l'approvazione dei pertinenti mandati dei diversi organi e delle diverse amministrazioni che partecipano |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR; 3) la definizione di un sistema per l'individuazione precoce delle questioni relative all'attuazione; 4) la definizione ex ante di un meccanismo di esecuzione per risolvere le questioni relative all'attuazione ed evitare ritardi, in particolare nei confronti dei diversi livelli dell'amministrazione; 5) le caratteristiche del personale (numero e competenze) assegnato al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR nelle amministrazioni coinvolte; 6) la definizione dell'assistenza tecnica fornita alle amministrazioni coinvolte nell'attuazione del PNRR, in particolare a livello locale, per |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
garantire lo sviluppo di capacità amministrative nell'ambito della pubblica amministrazione; 7) la definizione di procedure accelerate per l'attuazione del PNRR e l'assorbimento tempestivo dei fondi; 8) l'organizzazione e le procedure di audit e controllo per il PNRR. | ||||||||||
M1C1-52 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione primaria sulla semplificazione delle procedure amministrative per l'attuazione del PNRR. | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione | N/A | N/A | N/A | T2 | 2021 | Dette misure devono comprendere: 1) l'eliminazione delle strozzature critiche riguardanti, in particolare, la valutazione d'impatto ambientale a livello statale e regionale, l'autorizzazione dei nuovi impianti per il riciclaggio dei rifiuti, le procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili e quelle necessarie per assicurare l'efficientamento energetico degli edifici (il |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
cosiddetto superbonus) e la rigenerazione urbana. Azioni specifiche devono essere dedicate alla semplificazione delle procedure nell'ambito della Conferenza di servizi (accordo formale tra due o più amministrazioni pubbliche). | ||||||||||
M1C1-53 | Investimento 1.9: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione | N/A | N/A | N/A | T2 | 2021 | Le misure devono comprendere disposizioni per consentire l'assunzione temporanea di: i) 2 800 tecnici per rafforzare le amministrazioni pubbliche del Sud a carico del bilancio nazionale; ii) un gruppo di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-54 | Investimento 1.9: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR | Obiettivo | Completamento dell'assunzione degli esperti per l'attuazione del PNRR | N/A | Numero | 0 | 1 000 | T4 | 2021 | Completare le procedure di assunzione di un pool di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica. |
M1C1-55 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Per aumentare l'assorbimento degli investimenti, estendere al bilancio nazionale la metodologia adottata per il PNRR | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore dell'estensione della metodologia. | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Istituire un sistema semplificato di traguardi e obiettivi simile a quello dell'RRF per la pianificazione, l'esecuzione e il finanziamento di progetti nell'ambito del Fondo per gli investimenti complementari (30,5 mld EUR). |
M1C1-56 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione | N/A | N/A | N/A | T2 | 2022 | La legislazione attuativa deve comprendere le seguenti misure: - la definizione dei profili professionali specifici per il settore pubblico al fine di attrarre le competenze e le capacità necessarie; |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
- la creazione di una piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione pubblica per tutte le amministrazioni pubbliche centrali, con l'impegno a estendere l'utilizzo della piattaforma anche alle amministrazioni locali - la riforma del processo di assunzione al fine di: i) passare da un sistema basato esclusivamente sulla conoscenza a un sistema basato principalmente sulle competenze e sulle attitudini adeguate; ii) valutare le competenze che un funzionario pubblico efficiente deve possedere; iii) differenziare le procedure di assunzione tra il livello di inizio carriera, che deve basarsi puramente sulle competenze, e l'assunzione di profili specializzati, che |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dovrebbero combinare le competenze con un'esperienza lavorativa pertinente e accederebbero alla carriera a un livello superiore. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione deve garantire l'attuazione coerente della nuova procedura in tutte le amministrazioni; - la riforma dell'alta funzione pubblica per uniformare le procedure di nomina in tutta la pubblica amministrazione, definendo i profili professionali e la valutazione delle rispettive prestazioni; - il rafforzamento del legame tra apprendimento permanente e opportunità di formazione per i dipendenti e incentivi alla partecipazione, ad esempio prevedendo meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici, con particolare attenzione alla |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
duplice transizione; - la definizione o l'aggiornamento dei principi etici delle pubbliche amministrazioni attraverso norme chiare, codici di condotta e moduli di formazione sull'argomento; - il rafforzamento dell'impegno a favore dell'equilibrio di genere; - la revisione del quadro normativo sulla mobilità verticale, riformando i percorsi di carriera per creare e accedere a posizioni dirigenziali di livello intermedio ("quadri") e accedere a posizioni dirigenziali di livello superiore ("dirigenti di prima e seconda fascia") dall'interno dell'amministrazione. Ciò comprende la riforma del sistema di valutazione delle prestazioni e il rafforzamento |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
del legame tra avanzamento di carriera e valutazione delle prestazioni; - revisione del quadro normativo sulla mobilità orizzontale per conseguire un mercato del lavoro efficiente nelle pubbliche amministrazioni, che comprenda a) la creazione di un sistema di pubblicità unico trasparente per tutti i posti vacanti nelle amministrazioni centrali e locali, b) la possibilità di presentare domanda per qualsiasi posto disponibile ovunque, c) l'abolizione dell'autorizzazione alla mobilità da parte dell'amministrazione di origine e d) l'introduzione di restrizioni significative all'uso di mezzi alternativi di mobilità che non comportano trasferimenti (ossia "comandi" e "distacchi"), per renderli |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
eccezionali e rigorosamente limitati nel tempo. | ||||||||||
M1C1-57 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all'attuazione dell'RRF | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme di diritto derivato | N/A | N/A | N/A | T4 | 2022 | Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della semplificazione, inclusi gli accordi con le regioni in caso di competenza regionale esclusiva e concorrente. |
M1C1-58 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego | Indicazione della data di entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego | N/A | N/A | N/A | T2 | 2023 | Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della riforma. |
M1C1-59 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Entrata in vigore della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione | Indicazione della data di entrata in vigore della normativa per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane | N/A | N/A | N/A | T4 | 2023 | La legislazione e gli atti delegati per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione devono comprendere: la definizione di piani strategici in materia di risorse umane, per |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
nella pubblica amministrazione Relazione semestrale sugli indicatori chiave di prestazione | l'assunzione, l'evoluzione della carriera e la formazione per tutte le amministrazioni centrali e regionali, con il supporto di una banca dati integrata con competenze e profili; la creazione di un'unità operativa centrale per il coordinamento e il sostegno del sistema di pianificazione delle risorse umane. In una seconda fase i piani strategici in materia di risorse umane devono essere estesi ai grandi comuni, mentre i comuni di piccole e medie dimensioni sono oggetto di investimenti specifici per lo sviluppo di capacità. | |||||||||
M1C1-60 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Attuazione completa (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione | Entrata in vigore degli atti di diritto derivato | N/A | N/A | N/A | T4 | 2024 | I settori prioritari individuati per la semplificazione sono: 1. le autorizzazioni ambientali, le energie rinnovabili e l'economia verde 2. le licenze edilizie e la riqualificazione urbana |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
di una serie di 200 procedure critiche che interessano direttamente cittadini e imprese | 3. le infrastrutture digitali 4. gli appalti pubblici Altri settori critici sono: 1. il diritto del lavoro 2. il turismo 3. l'agroalimentare Le procedure statali e regionali selezionate possono essere raggruppate nei seguenti settori principali: 1. Autorizzazioni ambientali ed energetiche: - procedura nazionale di valutazione dell'impatto ambientale - procedura regionale di valutazione dell'impatto ambientale - autorizzazioni per la bonifica ambientale - valutazione ambientale strategica - prevenzione e riduzione integrate |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dell'inquinamento (IPPC) - procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili - procedure per il ripotenziamento e l'ammodernamento dei parchi eolici e la sostituzione delle pale delle turbine - procedure di autorizzazione per le infrastrutture energetiche - autorizzazioni relative ai rifiuti 2. Edilizia e riqualificazione urbana: - applicazione del superbonus per l'efficientamento energetico (procedure di conformità, ecc.) - conferenze di servizi 3. Infrastrutture digitali - autorizzazioni per le infrastrutture di comunicazione - |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
4. gli appalti pubblici - procedure di appalto per ICT 5. Altre procedure: - certificazione del silenzio assenso - potere sostitutivo - procedure per la prevenzione degli incendi - autorizzazioni per zone economiche speciali - procedure nel settore del commercio al dettaglio - autorizzazioni di accesso agli artigiani e al settore delle piccole imprese - autorizzazioni di pubblica sicurezza - autorizzazioni paesaggistiche - autorizzazioni farmaceutiche e sanitarie - procedure/autorizzazi oni sismiche e idrogeologiche |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-61 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Completare l'attuazione (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione di un'ulteriore serie di 50 procedure critiche che interessano direttamente cittadini | Entrata in vigore degli atti di diritto derivato | N/A | N/A | N/A | T2 | 2025 | Le procedure semplificate devono riguardare i seguenti settori: - certificazioni digitali dell'anagrafe - certificati di stato civile online - notifiche digitali e identità digitale - certificazione liste di leva - domicilio digitale dei cittadini - deleghe per l'accesso ai servizi online |
M1C1-62 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Migliorare l'assorbimento degli investimenti | Pubblicazione di una relazione di attuazione da parte del Ministero delle Finanze | N/A | N/A | N/A | T2 | 2025 | Pubblicare una relazione di attuazione per misurare l'impatto delle azioni volte a fornire assistenza tecnica e sviluppo di capacità, migliorare la capacità di pianificare, gestire ed eseguire le spese in conto capitale finanziate attraverso il bilancio nazionale e conseguire un significativo assorbimento delle risorse del |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
Fondo complementare assegnate fino al 2024. | ||||||||||
M1C1-63 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Completare la semplificazione e creare un repertorio di tutte le procedure e dei relativi regimi amministrativi con piena validità giuridica su tutto il territorio nazionale | Pubblicazione del repertorio sul sito web del ministero competente | N/A | N/A | N/A | T2 | 2026 | Lo screening dei regimi procedurali deve essere completato per tutte le procedure esistenti, unitamente alla loro ulteriore semplificazione e alla reingegnerizzazione delle procedure amministrative. Vanno garantiti anche la verifica e il monitoraggio dell'effettiva attuazione delle nuove procedure, con particolare riferimento ai moduli standardizzati e alla corrispondente gestione digitalizzata. La semplificazione deve applicarsi a un totale di 600 procedure critiche. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-64 | Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Obiettivo | Istruzione e formazione | N/A | Numero | 0 | 350 000 | T2 | 2026 | Almeno 350 000 iscrizioni a iniziative di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione da parte del personale delle pubbliche amministrazioni centrali. |
M1C1-65 | Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Obiettivo | Istruzione e formazione | N/A | Numero | 0 | 400 000 | T2 | 2026 | Almeno 400 000 iscrizioni a iniziative di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione da parte del personale di altre pubbliche amministrazioni. |
M1C1-66 | Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Obiettivo | Istruzione e formazione | N/A | Numero | 0 | 245 000 | T2 | 2026 | Almeno 245 000 (70 %) attività di formazione completate con successo (certificazione formale o valutazione d'impatto) per le amministrazioni pubbliche centrali. |
M1C1-67 | Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Obiettivo | Istruzione e formazione | N/A | Numero | 0 | 280 000 | T2 | 2026 | Almeno 280 000 (70 %) attività di formazione completate con successo (certificazione formale o valutazione d'impatto) per altre amministrazioni pubbliche. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-68 | Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione | Traguardo | Sistema di archiviazione per audit e controlli: informazioni per il monitoraggio dell'attuazione dell'RRF | Relazione di audit che conferma le funzionalità del sistema di archiviazione | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Deve essere istituito e reso operativo un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF. Il sistema deve comprendere quantomeno funzionalità che consentono di: a) raccogliere dati e monitorare il conseguimento di traguardi e obiettivi; b) raccogliere e archiviare i dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), punti da i) a iii), del regolamento RRF e garantirvi l'accesso. |
M1C1-69 | Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni | Traguardo | Entrata in vigore del decreto sulla semplificazione del sistema degli appalti pubblici | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto- legge per semplificare il sistema degli appalti pubblici | N/A | N/A | N/A | T2 | 2021 | Il decreto-legge deve semplificare il sistema degli appalti pubblici grazie all'adozione almeno delle seguenti misure urgenti: i. fissa obiettivi per ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione dell'appalto; |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
ii. fissa obiettivi e istituisce un sistema di monitoraggio per ridurre i tempi tra aggiudicazione e realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva"); iii. richiede che i dati di tutti i contratti siano registrati nella banca dati anticorruzione dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); iv. attua e incentiva meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione dei contratti pubblici; v. istituisce uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane. Ulteriori specifiche: - semplificazione e digitalizzazione delle |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
procedure delle centrali di committenza - attuazione degli articoli 41 e 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici - definizione delle modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e dei requisiti di interoperabilità e interconnettività - attuazione dell'articolo 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici | ||||||||||
M1C1-70 | Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni | Traguardo | Entrata in vigore del codice riveduto dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016). | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge delega che riforma il codice del sistema dei contratti pubblici attualmente in vigore (D.Lgs. n. 50/2016) | N/A | N/A | N/A | T2 | 2022 | La legge delega deve stabilire principi e criteri precisi per una riforma sistemica del codice dei contratti pubblici. La legge delega deve dettare quantomeno i principi e criteri direttivi seguenti volti a: i. ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti 1) stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione, |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
2) imponendo la realizzazione di una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity, 3) conferendo all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity (tipi e volumi di acquisti), 4) stabilendo incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti; ii. semplificare e digitalizzare le procedure delle centrali di committenza; iii. definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività; iv. ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-71 | Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni | Traguardo | Entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato) per il sistema degli appalti pubblici | Entrata in vigore di tutti i necessari atti legislativi, regolamentari e attuativi | N/A | N/A | N/A | T4 | 2021 | Tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato se necessario) devono conseguire i risultati seguenti: i. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica deve disporre di un organico (da specificare negli accordi operativi) e di risorse finanziarie adeguati per essere del tutto operativa, anche con il sostegno di una struttura dedicata dell'ANAC; ii. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica adotta la Strategia professionalizzante (cfr. riforma 2.1.6 proposta nel PNRR dell'Italia) con sessioni di formazione a diversi livelli, un tutoraggio specializzato e la produzione di guide operative, con il supporto dell'ANAC e della Scuola |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
Nazionale dell'Amministrazione; iii. i sistemi dinamici di acquisizione sono resi disponibili da Consip e sono in linea con le direttive sugli appalti pubblici; iv. l'ANAC completa l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity facendo seguito all'attuazione dell'art. 38 del codice dei contratti pubblici; v. è operativo il sistema di monitoraggio dei tempi tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dei lavori infrastrutturali; vi. i dati di tutti i contratti sono registrati nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
vii. sono istituiti tutti gli uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane. | ||||||||||
M1C1-72 | Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie | Traguardo | Sono approvate le misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici | N/A | N/A | N/A | T1 | 2023 | Entrata in vigore delle nuove norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici Le misure in parola devono includere quantomeno gli elementi fondamentali seguenti: i. deve essere istituito il Sistema InIT presso le amministrazioni centrali a supporto dei processi di contabilità pubblica e di esecuzione della spesa pubblica; ii. ritardi di pagamento: gli indicatori, desunti dalla banca dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) gestito dal Ministero |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
dell'Economia e delle Finanze, devono essere costituiti dalla media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle pubbliche autorità agli operatori economici per ciascuno dei seguenti livelli della pubblica amministrazione: - autorità centrali (amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti), - autorità regionali (regioni e province autonome), - enti locali, - enti del Servizio sanitario nazionale. |
Numero sequenziale | Misura correlata (riforma o investimento) | Traguardo / obiettivo | Denominazione | Indicatori qualitativi (per i traguardi) | Indicatori quantitativi (per gli obiettivi) | Calendario indicativo per il conseguimento | Descrizione di ogni traguardo e obiettivo | |||
Unità di misura | Riferimento | Valore- obiettivo | Trimestre | Anno | ||||||
M1C1-73 | Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni | Traguardo | Entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici. | Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici. | N/A | N/A | N/A | T1 | 2023 | Entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici. |
M1C1-74 | Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni | Traguardo | Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma relativa alla semplificazione del codice dei contratti pubblici | Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato | N/A | N/A | N/A | T2 | 2023 | Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma/semplificazione del sistema degli appalti pubblici (anche per effetto della revisione del codice dei contratti pubblici) |