Oggetto: Proroga dei contratti a termine ai sensi dell'art. 5, comma 4-bis, del decreto legge n. 368/2001 – Richiesta sottoscrizione contratto collettivo aziendale.
Al Magnifico Rettore Al Direttore Generale
e p.c. Alle Segreterie Nazionali XX.XX. LORO SEDI
Oggetto: Proroga dei contratti a termine ai sensi dell'art. 5, comma 4-bis, del decreto legge n. 368/2001 – Richiesta sottoscrizione contratto collettivo aziendale.
LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI VISTI
⬧ l'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato del 18 marzo 1999;
⬧ la Direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999 relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato;
⬧ il decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368 e successive modifiche ed integrazioni, con particolare riferimento all'articolo 5, comma 4-bis, il quale prevede che il vincolo di durata massima, pari a 36 mesi, di un contratto di lavoro a termine possa essere derogato anche attraverso la stipula di contratti collettivi a livello aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
⬧ il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nello specifico l'art. 36, comma 2, che estende anche al settore pubblico le disposizioni previste per il settore privato dal d.lgs. 368/2001;
⬧ il CCNL del comparto Università 2006-2009, sottoscritto in data 16/10/2008, e in particolare l'art. 22, comma 1, il quale prevede che le Amministrazioni possono assumere personale a tempo determinato, nel rispetto delle previsioni dell’art. 36 del d.lgs. n.165/2001 e di quelle del d.lgs. n.368/2001, in quanto compatibili;
⬧ il parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, prot. DFP 0054723 P-1, 2, 3, 4 del 21/12/2009, in merito alla possibilità di derogare alla durata dei contratti a termine attraverso la stipula di un contratto collettivo aziendale con le organizzazioni sindacali comparative più rappresentative sul piano nazionale, come previsto dall'art. 5, comma 4-bis del d.lgs. 368/2001;
⬧ la sentenza della Corte di Giustizia europea del 26 gennaio 2012;
⬧ il parere - anno 2012 – della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - XXXXX.XX - “Personale con contratti di lavoro a tempo determinato”, in merito alla possibilità di stipulare accordi decentrati in deroga al vincolo di 36 mesi fissato dal decreto legislativo 368/2001;
⬧ il protocollo di intesa sul lavoro pubblico siglato tra Governo e Organizzazioni sindacali l'11 maggio 2012 in cui si avvia un percorso finalizzato a trovare soluzioni al problema del precariato e si rinvia esplicitamente a intese e accordi aziendali per la proroga e il rinnovo dei contratti nel quadro della legislazione vigente e nell'ambito delle risorse disponibili;
PREMESSO
⬧ che a seguito dell'entrata in vigore della legge finanziaria 24 dicembre 2007, n.
244 l'Università del Salento ha assunto un numero consistente di unità di personale con contratti a tempo determinato;
⬧ che da tali contratti si sarebbe dovuto poi procedere ad una progressiva stabilizzazione del personale in considerazione del contesto normativo di allora il quale prevedeva che, in deroga alle norme generali sul pubblico impiego, ai sensi dell'art. 22, c. 5, del CCNL 16/10/2008, i rapporti di lavoro a tempo determinato di durata triennale (nei casi di assunzioni avvenute con le medesime procedure previste dalla legge per i concorsi a tempo indeterminato ) potevano essere trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato;
TENUTO CONTO
⬧ che dopo l'espletamento dei concorsi relativi ai suddetti contratti a tempo determinato, con l'entrata in vigore della legge n. 15 del 2009 (art.1), è venuto a mutare il contesto normativo a causa della rimozione del meccanismo contenuto dall’art. 2, c. 2, del d.lgs. n. 165 del 2001 che permetteva di derogare contrattualmente alle norme di legge in materia di rapporto di lavoro, salvo che la legge non disponesse espressamente in senso contrario. Dall'anno 2009 quindi l'art. 22, c. 5, del CCNL 16/10/2008 non è più applicabile;
⬧ che a livello nazionale è stato avviato un percorso finalizzato alla risoluzione del problema del precariato e che tale percorso necessita di tempi più o meno lunghi per poter giungere alla definizione di una intesa tra il Governo e le Parti sociali;
CONSIDERATO
⬧ che l'Università del Salento non ha potuto completare il percorso di
reclutamento avviato a causa delle predette modifiche normative;
⬧ che le esigenze operative dell'Ateneo richiedono il potenziamento degli organici anche attraverso il mantenimento in servizio del personale di cui trattasi;
⬧ che tale personale risulta inserito in tutte le attività istituzionali dopo essere stato adeguatamente formato rendendone necessario il mantenimento in servizio oltre i tempi di scadenza dei contratti in essere;
⬧ che in ogni caso si renderebbe necessario assumere ulteriori unità di personale per poter continuare a garantire quei servizi la cui gestione è oggi assegnata interamente o quasi al personale con contratto a tempo determinato;
⬧ che è ancora in via di definizione il programma triennale del fabbisogno di personale dell'Università del Salento;
CHIEDONO
⬧ che si proceda con ogni urgenza alla definizione del programma triennale del fabbisogno di personale dell'Università del Salento e delle dotazioni organiche di tutte le strutture;
⬧ che ai sensi dell'art. 5, comma 4-bis, del decreto legge n. 368/2001 venga stipulato un contratto collettivo a livello aziendale con le XX.XX. maggiormente rappresentative sul piano nazionale per consentire all'ateneo, in deroga ai vincoli di durata dei contratti a termine, di prorogare tutti i contratti rientranti nel succitato percorso di reclutamento, già scaduti o che scadranno nei prossimi mesi.
Lecce, 03/09/2012