FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA NORME DI COMPORTAMENTO
FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA NORME DI COMPORTAMENTO
1. Disciplina generale.
Il presente Regolamento stabilisce le norme comportamentali a cui i lavoratori della Fondazione devono attenersi per garantire la corretta esecuzione della prestazione di lavoro. Il Regolamento si applica a tutti i dipendenti e collaboratori della Fondazione.
1. Potere organizzativo, direttivo e disciplinare.
Il Direttore Generale è titolare del potere di organizzazione e di disciplina dell’esecuzione del lavoro, ha il potere di stabilire l’attività dei lavoratori della Fondazione e ha facoltà di chiedere ai lavoratori di eseguire lavoro straordinario, nel rispetto delle previsioni di legge e dei CCNL.
Ciascun lavoratore della Fondazione Sistema Toscana dipende gerarchicamente dal Direttore Generale, secondo il disegno delle competenze e responsabilità stabilito con l’approvazione dell’Organigramma aziendale. Il Direttore Generale esercita il potere direttivo mediante la definizione delle regole di comportamento necessarie a garantire uno svolgimento ordinato ed efficiente dell’attività lavorativa. Ad esso compete il potere disciplinare, ovvero la potestà di adottare sanzioni disciplinari a seguito della violazione, da parte dei lavoratori, degli obblighi derivanti dal presente regolamento, dal contratto di lavoro individuale, dal CCNL, dalla legge. La Fondazione, per il tramite del Direttore Generale, predispone tutte le misure in grado di garantire l’integrità fisica e la personalità morale del lavoratore.
2. Doveri dei lavoratori.
Nello svolgimento della prestazione, il lavoratore deve osservare correttamente le disposizioni per l’esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dal Direttore Generale nonché dal Responsabile di Area da cui gerarchicamente dipende.
Nell’espletamento delle mansioni affidate, il lavoratore deve osservare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione e dall’interesse della Fondazione, salvaguardando l’immagine e la buona riuscita delle attività della Fondazione stessa. La prestazione lavorativa deve essere eseguita secondo i doveri stabiliti dagli artt. 2104 e 2105 del Regolamento Civile:
I. Dovere di diligenza. Il lavoratore deve realizzare la prestazione agendo con accuratezza, impegno, attenzione e precisione, consentendo al datore di lavoro il coordinamento con il lavoro dei colleghi. Uno degli aspetti di questo dovere è la collaborazione, per cui, per adempiere i doveri derivanti dal contratto di lavoro non è sufficiente mettere formalmente a disposizione le proprie energie lavorative, ma è necessario ed indispensabile che il proprio comportamento sia tale da consentire alla Fondazione di utilizzarle proficuamente. Il lavoratore ha l’obbligo di eseguire la propria prestazione agendo con correttezza, secondo le norme della buona fede e con atteggiamento proattivo.
Ferma restando l’esigenza di evitare e/o limitare al massimo il ricorso agli straordinari, Il lavoratore è tenuto ad accettare ed eseguire il lavoro straordinario, nella misura in cui sia possibile e lo si possa ragionevolmente pretendere, quando le circostanze lo esigono.
II. Dovere di obbedienza. Il lavoratore ha l’obbligo di osservare ed esplicare nel miglior modo possibile le disposizioni che la Fondazione, per il tramite del Direttore Generale e dei responsabili di Area, impartisce per la corretta esecuzione del lavoro. Il dovere di obbedienza impone al lavoratore di rispettare le procedure e i regolamenti interni.
III. Dovere di fedeltà. Il rapporto di lavoro dipendente è un rapporto di tipo fiduciario in base al quale il lavoratore si deve adoperare per tutelare gli interessi del datore di lavoro. Il dovere di fedeltà comporta in via generale l’obbligo del lavoratore di tenere un comportamento leale, improntato alla buona fede e alla correttezza, indirizzato a salvaguardare il datore di lavoro da comportamenti lesivi che possano derivare dall’uso improprio di informazioni e notizie acquisite dal lavoratore in occasione della propria attività. Tale obbligo comporta il divieto di concorrenza.
Specificazione dei doveri dei lavoratori.
Dai doveri sopra indicati discende l’obbligo del lavoratore di uniformarsi ai comportamenti di seguito elencati, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
1. Eseguire con la massima diligenza il compito assegnatogli, assumendone la responsabilità ed attenendosi alle direttive della Fondazione impartite in qualunque forma dal Direttore Generale o dal proprio responsabile di Area;
2. Uniformarsi all’ordinamento gerarchico stabilito dalla Fondazione;
3. Osservare l’orario di lavoro, adempiere alle formalità prescritte per il controllo delle presenze, non ritardare l’inizio delle attività e/o non cessare anzitempo il lavoro;
4. Compilare correttamente il cartellino delle presenze, riportando fedelmente le effettive presenze, assenze, straordinari e tutte le altre variazioni al normale orario di lavoro, senza omissioni o aggiunte arbitrarie; il cartellino deve essere compilato e validato entro la data comunicata dalle Risorse Umane;
5. Accettare la prestazione lavorativa oltre il normale orario di lavoro giornaliero e settimanale qualora la stessa venga richiesta e autorizzata dalla Direzione e dai Responsabili di Area, fatte salve esigenze inderogabili (di salute, familiari ecc.)
6. Non lasciare il luogo di lavoro durante l’orario di lavoro in assenza di criteri prestabiliti o regole autorizzatorie;
7. Rispettare le pause per il recupero psico-fisico;
8. Riguardo alle norme preposte alla sicurezza sul luogo di lavoro:
- osservare le misure disposte ai fini della sicurezza individuale, collettiva e dell’igiene;
- usare con cura i dispositivi di sicurezza, quelli tecnici sanitari e gli altri mezzi di protezione predisposti e forniti;
- segnalare immediatamente ai preposti le deficienze dei dispositivi o dei mezzi di sicurezza e di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle competenze e possibilità, per eliminare o ridurre dette deficienze e pericoli,
- non rimuovere o modificare i dispositivi o gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne ottenuto l’autorizzazione;
- non compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che esulino dall’ambito delle rispettive competenze e che possano compromettere la sicurezza del lavoratore o di altre persone, e la salvaguardia degli impianti;
9. Avere massima cura degli strumenti di lavoro, delle dotazioni, dei locali e dei macchinari utilizzati per lo svolgimento della prestazione lavorativa;
10. Comunicare immediatamente alla Fondazione il furto o lo smarrimento delle attrezzature, dei dispositivi aziendali o delle chiavi dei locali affidatigli e presentare tempestivamente denuncia alle autorità di Polizia;
11. Tenere al decoro della propria postazione di lavoro e rispettare la postazione altrui;
12. Utilizzare il veicolo affidatogli dalla Fondazione con la massima diligenza, cura e prudenza, rispettando il vigente regolamento che disciplina l’uso dell’auto;
13. Nella comunicazione tra colleghi e verso l’esterno, verbale, per email o in qualunque altra forma, tenere un contegno rispettoso dell’altro che non trascenda in atti polemici, offensivi o intimidatori;
14. Non adottare condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell’onore e della dignità personale altrui; astenersi da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti della Fondazione, dei suoi componenti, esponenti o referenti istituzionali;
15. Comunicare alla Fondazione la propria residenza e ogni successivo cambiamento;
16. Astenersi dal tenere comportamenti che offendano il decoro o che turbino in qualunque modo la serenità dell’ambiente di lavoro;
17. Per le lavoratrici, comunicare alle Risorse Umane lo stato di gravidanza prima dell’inizio di astensione obbligatoria (art. 21 Decreto Legislativo n. 151 del 26/03/2001, comma 1);
18. Per le lavoratrici, comunicare alle Risorse Umane il certificato di nascita del figlio o la dichiarazione sostitutiva entro 30 giorni dalla nascita (art. 21 Decreto Legislativo n. 151 del 26/03/2001, comma 2);
19. Non ritardare né adottare comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza;
20. Comportarsi in modo corretto ed educato nei confronti dei superiori, colleghi, dipendenti e pubblico;
21. Comunicare tempestivamente le assenze per malattia i giorni di ferie o i permessi concordati, sia al proprio responsabile che alle Risorse Umane;
22. Comunicare tempestivamente gli infortuni sul lavoro o in itinere, fornendo la documentazione necessaria a consentire la denuncia INAIL entro i termini stabiliti dalla legge;
23. Astenersi dal lavorare in caso di malattia o infortunio;
24. Astenersi dal tenere comportamenti che possano esporre la Fondazione a responsabilità amministrativa (D.Lgs .231/01);
25. Per i responsabili di Area: astenersi dal richiedere ai lavoratori di effettuare la prestazione senza il rispetto dei riposi, della malattia, dei congedi obbligatori e vigilare affinché i lavoratori rispettino le norme sul riposo compensativo;
26. Per i responsabili di Area: astenersi dal richiedere o autorizzare lavoro straordinario ai lavoratori in violazione dei limiti stabiliti dalla legge o dai CCNL. In ogni caso richiedere prestazioni lavoro straordinario solo in casi eccezionali e non utilizzarlo come metodo ordinario della programmazione del lavoro
3. Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del Regolamento.
La violazione degli obblighi previsti dal Regolamento, dalla legge e dai Contratti Collettivi, comporta l’applicazione di sanzioni disciplinari, secondo la gravità della infrazione, nella forma e nella misura descritta dai relativi CCNL applicati da FST, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità.
La Fondazione Sistema Toscana applica attualmente i seguenti CCNL:
CCNL Commercio
CCNL Regioni e Autonomie Locali CCNL Giornalisti
CCNL Esercizi Cinematografici
Ai fini della determinazione del tipo e dell’entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, si farà riferimento al CCNL di appartenenza del dipendente responsabile della violazione.
La violazione è valutata dalla Direzione Generale in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all’entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio della Fondazione o delle funzioni esercitate dai dipendenti. Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive. I Contratti Collettivi possono prevedere ulteriori criteri di individuazione delle sanzioni applicabili in relazione a tipologie di violazione non previste nel Regolamento.
4. Pubblicità.
Il Regolamento è pubblicato sul sito internet della Fondazione e sulla intranet aziendale; è trasmesso, tramite e-mail, a tutti i dipendenti e affisso nei locali della Fondazione ai sensi dell’art. 7 l. 300/1970.
Al momento della costituzione di nuovi rapporti viene contestualmente consegnata una copia del Regolamento.
APPENDICE
PRINCIPI ISPIRATORI DELLA CONDOTTA PROFESSIONALE
Codice Etico
Le risorse umane sono il più importante patrimonio della Fondazione, ne costituiscono la forza, l’efficacia, l’intelligenza, la reputazione e la prospettiva. Solo con il pieno coinvolgimento ad ogni livello nel lavoro di squadra, nella condivisione degli obiettivi nonché nella loro tutela e promozione FST può assolvere alla sua missione.
Tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto ad un ambiente di lavoro sereno, stimolante e rispettoso di ruoli e funzioni. Per questo motivo la Fondazione Sistema Toscana, oltre al Regolamento Disciplinare, che statuisce gli obblighi giuridici del lavoratore, adotta alcuni principi essenziali ai fini dell’etica professionale, della convivenza e delle relazioni interne; principi che corrispondono ad un Codice Etico da considerarsi parte integrante del Regolamento Disciplinare e al quale i dipendenti sono tenuti ad uniformarsi anche a tutela del prestigio e del ruolo istituzionale della Fondazione.
Lo scopo è quello di migliorare le relazioni interne ed esterne, l’organizzazione e il funzionamento della Fondazione. Il Codice Etico si applica a tutti i dipendenti e dirigenti della FST i quali si assumono l’impegno di agire in modo giusto ed onorevole, rispondendo agli standard di comportamento richiesti dalla Fondazione per l’esercizio delle funzioni loro assegnate.
I valori del Codice circoscrivono i principi etici e morali minimi dei rapporti professionali, stabiliscono le aspettative che FST ha verso dipendenti e dirigenti, garantiscono che il funzionamento della Fondazione si basi sul leale spirito di fiducia e collaborazione reciproca tra i dipendenti e tra i dirigenti e i dipendenti, muovendo dal presupposto che la credibilità e la reputazione della Fondazione siano definite dalla condotta individuale e collettiva dei singoli.
Valori
La Fondazione assicura il rispetto della persona e della sua dignità, contrasta ogni discriminazione, esalta e promuove l'onesta intellettuale e morale, il decoro, la correttezza e la lealtà nei rapporti personali e professionali di tutti i dipendenti e collaboratori a qualunque livello.
I principi e i valori espressi nel Codice hanno lo scopo di fornire ai dirigenti e dipendenti della Fondazione dei modelli comportamentali diretti ad ispirare condotte conformi ai principi di trasparenza, correttezza, imparzialità, efficienza, lealtà e decoro, nei rapporti interni ed esterni. La loro osservanza informa l'azione della Fondazione verso l'esterno e dei singoli dipendenti nei rapporti interni, contribuendo a creare e mantenere un ambiente di lavoro ordinato, positivo e sereno, che valorizzi il benessere di chi lavora, nel rispetto della dignità di ciascuno e contro ogni forma di discriminazione.
Il Codice, pubblicato sul sito internet istituzionale e sulla rete intranet, viene consegnato, anche per via telematica, a tutti i dipendenti e ai collaboratori esterni.
Le violazioni del Codice producono effetti disciplinari, costituendo una violazione dei doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà specificati nel Regolamento Disciplinare, in coerenza con le disposizioni delle norme e dei contratti vigenti in materia.
I valori a cui FST attribuisce maggiore importanza sono: responsabilità, rispetto, equità e onestà. Responsabilità. La responsabilità è il dovere di riconoscere come nostre le decisioni che prendiamo o non prendiamo, le azioni che compiamo od omettiamo di compiere e le conseguenze che ne derivano.
Prendiamo decisioni e agiamo sulla base dei migliori interessi per la Fondazione, la sicurezza pubblica e l’ambiente. Accettiamo solo incarichi coerenti con la nostra formazione, esperienza, capacità, skill e qualifiche professionali.
Rispetto. Il rispetto è il dovere di dimostrare considerazione per noi stessi, gli altri e le risorse che ci vengono affidate. Le risorse a noi affidate possono includere persone, denaro, reputazione, sicurezza degli altri e le risorse naturali o ambientali. Un ambiente di rispetto crea fiducia, sicurezza di sé ed eccellenza nelle prestazioni sostenendo la cooperazione reciproca: un ambiente in cui la diversità di opinioni e punti di vista è incoraggiata e valorizzata. Agire con rispetto significa ascoltare il punto di vista degli altri, cercando di capirli; rivolgersi direttamente alle persone con cui abbiamo un conflitto o siamo in disaccordo; mantenere una condotta professionale anche quando non è contraccambiata; evitare di essere coinvolti in pettegolezzi e commenti negativi che possano ledere la reputazione di un’altra persona. In base al presente codice tutti i dipendenti e dirigenti della Fondazione hanno inoltre il dovere di affrontare apertamente coloro che mettono in atto questo tipo di comportamenti.
Equità. L’equità è il dovere di prendere decisioni e agire in modo imparziale e obiettivo. La nostra condotta deve essere libera da interessi personali, pregiudizi e favoritismi. Agire con equità significa dimostrare trasparenza nei nostri processi decisionali; riesaminare costantemente la nostra imparzialità e obiettività, prendendo misure correttive, se necessario; fornire pari accesso alle informazioni a tutti coloro che sono autorizzati ad averle.
Onestà. L’onestà è il nostro dovere di capire la verità e agire in modo veritiero sia nelle nostre comunicazioni che nella nostra condotta. Agire con onestà significa cercare in buona fede di conoscere la verità; di essere sinceri nelle nostre comunicazioni e nella nostra condotta; di fornire informazioni accurate, attendibili e tempestive; di prendere impegni e fare promesse, impliciti o espliciti, in buona fede; impegnarsi a creare un contesto in cui gli altri sentano di poter dire la verità in sicurezza; impegnarsi a considerare sempre la buona fede altrui. Il credito di relazione è un fattore essenziale per il “benessere ambientale” di FST e uno dei valori fondanti del rapporto tra i dipendenti e tra questi e il management.
FST – Codice Disciplinare - luglio 2017