CONSIGLIO
II
(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità)
CONSIGLIO
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 3 giugno 2002
relativa al sesto programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, volto anche a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002-2006)
(2002/668/Euratom)
IL CONSIGLIO DELLIUNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea dellIenergia atomica, in particolare lIarticolo 7,
vista la proposta della Commissione (1), visto il parere del Parlamento europeo (2),
visto il parere del Comitato economico e sociale (3), considerando quanto segue:
(1) Ai sensi dellIarticolo 7 del trattato può essere adottato un programma quadro che comprende lIinsieme delle attività di ricerca, comprese le attività di dimostrazione e formazione nel campo dellIenergia nucleare, da realiz- zare mediante programmi di ricerca e di formazione.
(2) Nel corso del 2000 la Commissione ha presentato due comunicazioni, la prima sulle prospettive e gli obiettivi della creazione di uno Spazio europeo della ricerca, e la seconda sulla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e sugli orientamenti per le azioni dellIUnione europea in materia di ricerca nel periodo 2002-2006. Nel 2000 la Commissione ha altresì presentato la comu- nicazione «LIinnovazione in unIeconomia fondata sulla conoscenza».
(3) I Consigli europei di Lisbona del marzo 2000, di Santa Xxxxx da Feira del giugno 2000 e di Stoccolma del marzo 2001, nelle loro conclusioni, hanno sollecitato la rapida istituzione dello Spazio europeo della ricerca e dellIinnovazione, nella prospettiva di una crescita econo- mica sostenibile, di una maggiore occupazione e coe- sione sociale. Il Consiglio europeo di Göteborg del giu-
(1) GU C 180 E del 26.6.2001, pag. 177.
(2) GU C 140 E del 13.6.2002, pag. 371.
(3) GU C 260 del 17.9.2001, pag. 3.
gno 2001 ha concordato una strategia per lo sviluppo sostenibile aggiungendo una terza dimensione, la dimen- sione ambientale alla strategia di Lisbona.
(4) Il Parlamento europeo (4) (5), il Consiglio (6) (7), il Comi- tato economico e sociale (8) e il Comitato delle regio- ni (9) si sono anchIessi espressi a favore della realizza- zione dello Spazio europeo della ricerca.
(5) Il 19 ottobre 2000 la Commissione ha presentato le conclusioni, corredate delle sue osservazioni, della valu- tazione esterna della realizzazione e dei risultati delle azioni comunitarie condotte nei cinque anni precedenti la valutazione stessa.
(6) È pertanto importante adottare un nuovo programma quadro, per il periodo 2000-2006, volto anche a contri- buire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e ad incentivare lIinnovazione.
(7) Il sesto programma quadro fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità delle azioni previste e indica le grandi linee di queste azioni che saranno attuate nel rispetto dellIobiettivo di tutelare gli interessi finanziari della Comunità. È importante garantire la buona gestione finanziaria del sesto programma quadro.
(4) Risoluzione del 18 maggio 2000 (GU C 59 del 23.2.2001, pag. 250).
(5) Risoluzione del 15 febbraio 2001 (GU C 276 del 1.10.2001, pag. 271).
(6) Xxxxxxxxxxx xxx 00 xxxxxx 0000 (XX C 205 del 19.7.2000, pag. 1).
(7) Xxxxxxxxxxx xxx 00 xxxxxxxx 0000 (XX C 374 del 28.12.2000, pag. 1).
(8) Xxxxxx xxx 00 xxxxxx 0000 (XX C 204 del 18.7.2000, pag. 70).
(9) Xxxxxx xxx 00 xxxxxx 0000 (XX C 226 dellI8.8.2000, pag. 18).
(8) Fatte salve le competenze dellIautorità di bilancio defi- nite dal trattato, nella presente decisione è inserito per tutta la durata del programma quadro un importo di riferimento finanziario ai sensi del punto 34 dellIaccordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e sul miglioramento della procedura di bilan- cio (1).
(9) Il Centro comune di ricerca dovrebbe contribuire allIat- tuazione del programma quadro, laddove può fornire un supporto indipendente e orientato al cliente per la for- mulazione e lIattuazione delle politiche comunitarie, compreso il monitoraggio dellIattuazione di tali politi- che, nei settori di sua specifica competenza.
(10) Le attività di ricerca svolte nellIambito del sesto pro- gramma quadro dovrebbero rispettare i principi etici fondamentali, compresi quelli che figurano nellIarticolo 6 del trattato sullIUnione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dellIUnione europea, nonché tenere conto dellIaccettabilità delle loro attività da parte del pubblico.
(11) In seguito alla comunicazione della Commissione
«Donne e scienza» e alle risoluzioni del Consiglio del 20 maggio 1999 (2) e del 26 giugno 2001 (3) e alla risolu-
zione Parlamento europeo del 3 febbraio 2000 (4) sullo stesso tema, è stato avviato un piano dIazione destinato a consolidare e incrementare lo spazio e il ruolo delle donne nel campo della scienza e della ricerca in Europa, che dovrebbe assicurare il rispetto delle pari opportuni- tà, senza distinzioni di genere.
(12) Il Libro verde della Commissione «Verso una strategia europea di sicurezza dellIapprovvigionamento energeti- co» rappresenta un elemento nel dibattito sui mezzi per contrastare i cambiamenti climatici e per ridurre la dipendenza dellIEuropa dallIenergia importata.
(13) La Commissione dovrebbe presentare regolarmente al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sullIat- tuazione del sesto programma quadro e provvedere a fare eseguire una valutazione indipendente della realiz- zazione delle azioni intraprese in tempo utile e comun- que prima della presentazione della proposta relativa al programma quadro successivo, in uno spirito di aper- tura nei confronti di tutti gli operatori interessati.
(14) La dimensione internazionale e globale delle attività di ricerca europee è importante in unIottica di vantaggio reciproco. Il sesto programma quadro è aperto alla par-
(1) GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1.
(2) GU C 201 del 16.7.1999, pag. 1.
(3) GU C 199 del 14.7.2001, pag. 1.
(4) GU C 309 del 27.10.2000, pag. 57.
tecipazione dei paesi che hanno concluso i necessari accordi a tale effetto, nonché, a livello di progetto e sulla base del vantaggio reciproco, alla partecipazione di sog- getti dei paesi terzi e di organizzazioni internazionali di cooperazione scientifica.
(15) Il sesto programma quadro dovrebbe contribuire allIal- largamento fornendo ai paesi candidati un sostegno scientifico e tecnologico per lIattuazione dellIacquis comunitario e per la loro integrazione nello Spazio europeo della ricerca. Dovrebbero essere fornite ai potenziali partecipanti, in tempo utile e in maniera com- pleta, informazioni sulle opportunità di partecipazione al programma.
(16) Il comitato scientifico e tecnico è stato consultato dalla Commissione e ha espresso il suo parere,
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo l
1. Per il periodo 2002-2006 è adottato un programma qua- dro pluriennale di azioni di ricerca e di formazione nel settore nucleare, in seguito denominato il «sesto programma quadro».
2. Il sesto programma quadro comprende lIinsieme delle attività comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico, coopera- zione internazionale, diffusione e valorizzazione, nonché di formazione nei settori seguenti:
— fusione termonucleare controllata,
— gestione dei residui radioattivi,
— radioprotezione,
— altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleari,
— attività nucleare del Centro comune di ricerca.
3. LIallegato I fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità e indica le grandi linee delle azioni previste.
Articolo 2
1. LIimporto di riferimento finanziario per lIesecuzione del sesto programma quadro per il periodo 2002-2006 è pari a 1 230 milioni di EUR. Le quote assegnate a ciascuna azione sono precisate nellIallegato II.
2. Le modalità della partecipazione finanziaria della Comu- nità sono stabilite dal regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, integrate dallIallegato III e, se del caso, da uno o più programmi di ricerca e forma- zione che il Consiglio adotterà nellIattuazione della presente decisione.
2. Lo stato di avanzamento del sesto programma quadro e, in particolare, dei suoi obiettivi e delle sue priorità, inclusi gli aspetti finanziari, è illustrato in maniera dettagliata nella rela- zione che la Commissione presenterà ogni anno ai sensi dellIar- ticolo 7 del trattato.
Articolo 6
Articolo 3
Tutte le attività di ricerca svolte nellIambito del sesto pro- gramma quadro devono essere realizzate nel rispetto dei prin- cipi etici fondamentali.
Articolo 4
Il sesto programma quadro è attuato mediante programmi di ricerca e di formazione. Tali programmi definiscono gli obiet- tivi precisi e le norme dettagliate per lIattuazione.
Articolo J
1. La Commissione controlla costantemente e sistematica- mente, con lIaiuto di esperti qualificati indipendenti, lIattua- zione del sesto programma quadro e dei programmi di ricerca e di formazione.
Prima di presentare la sua proposta relativa al programma qua- dro successivo, la Commissione affida a esperti indipendenti altamente qualificati la valutazione esterna dellIattuazione e dei risultati delle azioni comunitarie nel corso del quinquennio precedente la valutazione stessa.
La Commissione comunica le conclusioni della valutazione, corredate delle sue osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.
Fatto a Lussemburgo, addì 3 giugno 2002.
Per il Consiglio Il Presidente
J. C. XXXXXXXX XXXX\
A77EGATO I
OBIETTIVI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI GRANDI LINEE DELLE A2IONI E PRIORITÀ
Per conseguire gli obiettivi concernenti la ricerca nucleare e le attività di formazione, come previsto dal trattato Eura- tom, e per contribuire alla creazione dello Spazio europeo della ricerca, il sesto programma quadro (Euratom), in seguito denominato: «il presente programma», è strutturato come indicato in appresso.
La partecipazione al presente programma nel suo complesso è aperta a tutti i paesi che hanno concluso accordi di asso- ciazione con la Comunità a tal fine. Altri paesi terzi possono partecipare al presente programma attraverso accordi di cooperazione bilaterali. I ricercatori e le organizzazioni dei paesi terzi possono parimenti partecipare ai progetti caso per caso.
1. AEREE TEMATICHE PRIORITARIE DI RICERCA
1.1. Fusione termonucleare controllata
La fusione termonucleare controllata potrebbe contribuire allIapprovvigionamento energetico a lungo termine e quindi ai requisiti dello sviluppo sostenibile per quanto riguarda unIaffidabile fornitura centralizzata di elettricità di base.
Per motivi legati alla complessità delle conoscenze fisiche fondamentali e ai problemi tecnologici non ancora risol- ti, gli sviluppi da realizzare ai fini dellIapplicazione della fusione alla produzione di energia avverranno in più tap- pe, ognuna delle quali condizionerà la seguente. In un futuro più immediato, la ricerca nel campo delle tecnologie della fusione potrebbe tuttavia trovare sbocchi tecnologici utili.
Le attività svolte nellIambito del programma di ricerca europeo integrato sulla fusione termonucleare controllata hanno consentito allIEuropa di occupare una posizione di primo piano nel campo della ricerca sulla fusione per confinamento magnetico.
Lo stato di avanzamento delle ricerche e i risultati ottenuti, in particolare sul tokamak europeo JET, consentono attualmente di prevedere il passaggio al «Next Step», che realizzerebbe una macchina in grado di generare reazioni di fusione in condizioni paragonabili a quelle di un reattore di produzione di energia.
NellIambito del progetto di cooperazione internazionale ITER, il completamento dei lavori di preparazione di un progetto dettagliato di «Next Step» consentirà di prendere una decisione sullIavvio di questo progetto e la costru- zione della macchina.
Con questa macchina si intende dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della produzione di energia da fusione, tenendo presenti gli aspetti socieconomici. Le modalità precise di realizzazione del progetto dipenderanno dallIesito delle negoziazioni attualmente in corso nel quadro della cooperazione internazionale e dai suoi futuri sviluppi, in particolare dalle decisioni adottate in merito al contributo dellIEuropa al progetto ITER e alla localizza- zione della macchina. Si dovrà elaborare una disciplina giuridica adeguata.
La partecipazione allIiniziativa ITER richiede lIattuazione di un programma di accompagnamento contenente gli elementi seguenti:
— utilizzazione della macchina JET in modo da beneficiare dei miglioramenti in corso. Possibile partecipazione alle attività di ricerca necessarie per la disattivazione degli impianti di fusione,
— proseguimento delle ricerche sulla fisica e la tecnologia di fusione che comprendono: lo studio e la valuta- zione di formule di confinamento magnetico, con in particolare il proseguimento della costruzione dello «stel- larator» Wendelstein 7-X e lIutilizzo degli impianti esistenti nelle Associazioni Euratom; attività coordinate in materia di ricerca tecnologica, in particolare ricerche sui materiali da fusione.
1.2. Gestione dei residui radioattivi
LIenergia nucleare di fissione fornisce oggi il 35 % dellIelettricità nelle Comunità e rappresenta un elemento del dibattito sui mezzi per la lotta contro il cambiamento climatico e la riduzione della dipendenza energetica euro- pea. Alcune delle centrali della generazione attuale continueranno ad essere sfruttate almeno per altri venti anni.
Pertanto, per lo sfruttamento dellIenergia nucleare da fissione ai fini della produzione di energia occorre compiere progressi sulla questione dei residui e, in particolare, riguardo allIattuazione su scala industriale di soluzioni tecni- che per la gestione dei rifiuti a vita lunga.
Le attività di ricerca pubbliche e private europee in materia di tecnologie di trattamento e stoccaggio dei residui nucleari sono significative. Grazie al suo impatto in termini di coordinamento, lIazione della Comunità in questo ambito consente di riunire queste attività in una massa critica e di garantire la coerenza degli orientamenti adottati dagli organismi di gestione dei residui e le industrie interessate.
Le azioni riguarderanno sia il problema della gestione dei residui sia la questione della riduzione del loro impatto. In questa prospettiva riguarderanno gli aspetti seguenti:
— ricerche sui processi di stoccaggio a lungo termine in strati geologici profondi, con il collegamento in rete delle attività svolte in vari siti nei tre grandi tipi di formazione geologica previsti,
— ricerche destinate a ridurre lIimpatto dei residui, in particolare grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che consentono di ridurre i rischi legati ai residui grazie a tecniche di suddivisione e trasmutazione, nonché a vagliare il potenziale di nuovi concetti per avere meno residui nella produzione di energia nucleare.
1.3. Radioprotezione
Resta necessario vigilare per assicurare che la Comunità continui nei suoi risultati eccellenti in termini di sicurez- za. Inoltre, lIallargamento dellIUnione apre nuove sfide. Il miglioramento della radioprotezione resta unIarea priori- taria. NellIambito del presente programma queste attività rientrano principalmente nelle aree seguenti:
— quantificazione dei rischi associati ai livelli ridotti di esposizione,
— esposizione medica ed esposizione a sorgenti naturali,
— radioecologia,
— gestione dei rischi e delle emergenze,
— protezione del luogo di lavoro e dellIambiente.
2. ALTRE ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLE TECNOLOGIE E DELLA SICURE\\A NUCLEARI
Le attività svolte in questIambito mirano a:
— rispondere alle esigenze scientifiche e tecniche delle politiche della Comunità nei settori sanitario, energetico e ambientale,
— far sì che le capacità europee si mantengano a un livello elevato nei pertinenti settori non coperti dalle aree tematiche prioritarie,
— contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca.
Queste attività rientrano principalmente nelle aree seguenti:
— concetti innovativi: valutazione del potenziale di concetti innovativi che presentano vantaggi, in termini di sicurezza, impatto ambientale, sfruttamento delle risorse, resistenza alla proliferazione; sviluppo di processi più efficaci e sicuri nel settore dellIenergia nucleare,
— istruzione e formazione in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione, al fine di integrare e consolidare le attività nazionali per realizzare economie di scala, incluse anche aree come la mobilità e le risorse umane, lIaccesso transnazionale alle infrastrutture e le attività di coordinamento,
— misure per garantire la sicurezza degli impianti nucleari attuali.
3. ATTIVITÀ NUCLEARI DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA (CCR)
Le attività del CCR mirano a sostenere le politiche della Comunità collegate e gli obblighi specifici sanciti dal trat- tato. Incentrando le attività sulle aree in cui è appropriato lIintervento della Comunità, il CCR opera nei casi in cui la sua dimensione europea rappresenta un valore aggiunto e in cui gli aspetti transnazionali della sicurezza nucleare oppure lIinteresse generale giustificano la sua azione. LIobiettivo principale è intensificare la collabora- zione mediante il collegamento in rete, per arrivare ad un ampio consenso, a livello europeo e mondiale, su una serie di questioni a questo riguardo. Si riserva unIattenzione particolare alla cooperazione con i paesi candidati. Il CCR mette lIaccento anche sulle attività formative, affinché in futuro la Comunità possa contare su una genera- zione di scienziati in possesso delle necessarie competenze e conoscenze. Le principali aree dellIattività di ricerca sono quindi le seguenti (1):
3.1. Sicurezza nucleare
Ricerche in materia di trattamento e stoccaggio dei residui (in particolare tecniche di suddivisione e trasmutazione degli attinidi a lunga durata di vita) e radioprotezione; sicurezza dei vari tipi di reattori nucleari con priorità ai reattori dei paesi candidati e sviluppo dei metodi di controllo delle materie fissili e sostegno tecnico alla non proli- ferazione nucleare. Sarà fornito il personale per il controllo delle attività di disattivazione degli impianti nucleari obsoleti.
3.2. Misure e materiali di riferimento
Metrologia dei radionuclidi, in particolare nel caso di attività ridotte e di prove interlaboratorio nellIambito di reti di laboratori di eccellenza; interazione dei neutroni e della materia per la generazione di dati di base per gli studi sulla trasmutazione dei residui e lo sviluppo di nuovi sistemi. Finalità principale di questIattività è fornire un soste- gno orizzontale alle azioni di cui al precedente punto 3.1.
(1) Il CCR è inoltre autorizzato a partecipare a tutte le attività di ricerca sulla stessa base degli organismi di ricerca nazionali.
A77EGATO II
IMPORTO GLOBALE MASSIMO, QUOTE RISPETTIVE E RIPARTI2IONE INDICATIVA
(Milioni di EUR)
1. Aree tematiche di ricerca prioritarie | 890 | |
1.1. Fusione termonucleare controllata | 750 | |
1.2. Gestione dei residui radioattivi | 90 | |
1.3. Radioprotezione | 50 | |
2. Altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleari | 50 | |
3. Attività nucleari del Centro comune di ricerca (CCR) | 290 | |
Totale | 1 230 |
A77EGATO III
STRUMENTI
Introduzione
I destinatari dellIintervento di bilancio della Comunità in azioni indirette (vale a dire quelle non realizzate dal CCR) sono i centri di ricerca, le università, le imprese e gli organismi nazionali o internazionali situati negli Stati membri e negli Stati europei associati che svolgono attività di ricerca. Questi ultimi possono anche fungere da intermediari dellIinter- vento di bilancio della Comunità. Qualora ciò fosse necessario per il conseguimento degli obiettivi del programma, le organizzazioni internazionali e gli organismi dei nuovi Stati indipendenti (NSI) possono, in via eccezionale, beneficiare di finanziamenti comunitari.
1. STRUMENTI PER LIENERGIA DA FUSIONE
Nel campo della ricerca sullIenergia da fusione, di cui allIallegato I, punto 1.1, la specificità delle attività in questo settore richiede lIadozione di modalità particolari di attuazione. I progetti avviati sono realizzati secondo le proce- dure definite:
— nei contratti di associazione,
— nellIaccordo «European Fusion Development agreement» (EFDA),
— in altri accordi multilaterali conclusi tra la Comunità e le organizzazioni associate e/o i soggetti giuridici che possono essere istituiti, previo parere del comitato consultivo competente,
— in altri contratti di durata limitata, in particolare con organismi degli Stati membri o degli Stati associati al pro- gramma quadro Euratom,
— negli accordi internazionali che riguardano progetti realizzati nellIambito di una cooperazione con paesi terzi, come ITER.
Le attività di coordinamento e di sostegno della ricerca sullIenergia da fusione potranno riguardare studi di sostegno a queste attività, il sostegno agli scambi di informazioni, il ricorso a competenze esterne, compresa la valutazione indipendente di attività, borse, azioni di formazione, pubblicazioni e altre azioni che favoriscano i trasferimenti tec- nologici.
2. STRUMENTI IN ALTRI SETTORI
Nel campo della gestione dei residui radioattivi e della radioprotezione, corrispondenti alle aree tematiche prioritarie di ricerca di cui allIallegato I, punti 1.2 e 1.3, nonché ad altre attività di ricerca di cui al punto 2, la Comunità, fatti salvi programmi e norme di partecipazione specifici, contribuisce:
— a reti di eccellenza destinate a rafforzare e a sviluppare lIeccellenza scientifica e tecnologica della Comunità mediante lIintegrazione, a livello europeo, delle capacità di ricerca attualmente esistenti o emergenti sia a livello nazionale che regionale,
— a progetti integrati, destinati ad imprimere un maggior slancio alla competitività della Comunità o ad affrontare le principali esigenze della società mobilitando una massa critica di risorse e competenze di sviluppo delle atti- vità di ricerca e tecnologiche,
— a progetti specifici mirati, destinati allIacquisizione di nuove conoscenze, per migliorare in modo considerevole o mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per rispondere ad altre esigenze della società e delle poli- tiche comunitarie o destinati a provare la validità delle nuove tecnologie che offrono un vantaggio economico potenziale ma che non possono essere commercializzate come tali,
— ad azioni volte a favorire le risorse umane e la mobilità,
— ad azioni di coordinamento, che mirano a stimolare e sostenere iniziative coordinate di vari soggetti della ricerca e dellIinnovazione in vista di una maggiore integrazione,
— ad azioni di sostegno specifiche, ad esempio azioni destinate alla valorizzazione dei risultati della ricerca e al trasferimento delle conoscenze e azioni a sostegno delle infrastrutture di ricerca connesse ad esempio con lIac- cesso transnazionale o i lavori tecnici di preparazione (inclusi studi di fattibilità),
— a iniziative integrate di infrastruttura, che combinino in una sola azione varie attività essenziali al rafforza- mento e allo sviluppo di infrastrutture di ricerca per la prestazione di servizi su scala europea.
3. A\IONI DIRETTE — CENTRO COMUNE DI RICERCA Le azioni dirette verranno realizzate dal CCR.