ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA AREA EDILIZIA E SOSTENIBILITA’
Allegato A) Capitolato Tecnico
ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA AREA EDILIZIA E SOSTENIBILITA’
PROCEDURA NEGOZIATA SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA EX ARTICOLO 36, COMMI 2, LETTERA B) E 6 DEL D. LGS. 50/2016 DA ESPLETARSI MEDIANTE RICHIESTA DI OFFERTA (RDO) NELL’AMBITO DEL MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (MEPA) AVENTE AD OGGETTO L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI FACCHINAGGIO E TRASLOCO, CON LO STRUMENTO DELL’ACCORDO QUADRO DI CUI ALL’ARTICOLO 54 DEL D. LGS. 50/2016, PER LE ESIGENZE DELL’AREA EDILIZIA E SOSTENIBILITA’ DELL’ALMA MATER STUDIORUM-UNIVERSITA’ DI BOLOGNA.
CPV 98392000-7 “Servizi di trasloco” CIG [7464241687]
CAPITOLATO TECNICO
PREMESSA
ARTICOLO 1 – OGGETTO E SEDI DI ESPLETAMENTO ARTICOLO 2 – DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
2.1 Facchinaggio interno
2.2 Facchinaggio esterno (trasloco)
2.3 – Prestazioni accessorie
ARTICOLO 3 – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
3.1 – Processo operativo
3.1.1 – Facchinaggio interno
3.1.2 – Facchinaggio esterno (trasloco)
3.2 – Orari di servizio
3.3 – Mezzi e dotazioni minime di esecuzione
3.4 – Imballaggi e pallet
3.5 – Segnalazione danni preesistenti
3.6 – Operazioni di inscatolamento
3.7 – Sede operativa e referente dell’Impresa
ARTICOLO 4 – CONDIZIONI DI ALCUNE PRESTAZIONI SPECIFICHE
4.1 – Trasloco di biblioteche ed archivi
Allegato A) Capitolato Tecnico
4.2 – Conferimento di rifiuti speciali in centri di raccolta
4.3 – Servizio di deposito e custodia di beni mobili presso magazzini
ARTICOLO 5 – PRESCRIZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI
5.1 – Messa in sicurezza dell’area di intervento
5.2 – Metodologia di carico e scarico
5.3 – Smontaggio, rimontaggio e posizionamento dei beni
5.4 – Permessi per accesso a zone a traffico limitato (ZTL)
5.5 – Scheda di trasporto (SDT)
5.6 – Smaltimento dei contenitori e materiali utilizzati per gli imballaggi
Allegato A) Capitolato Tecnico
PREMESSA
Il presente capitolato definisce i requisiti minimi per lo svolgimento del servizio di facchinaggio e trasloco per le esigenze dell’Area Edilizia e Sostenibilità dell’Università di Bologna e le modalità con le quali tale servizio dovrà essere eseguito dall’operatore economico aggiudicatario.
ARTICOLO 1 – OGGETTO E SEDI DI ESPLETAMENTO
L’appalto ha per oggetto lo svolgimento del servizio di facchinaggio e trasloco da svolgersi in momenti antecedenti e/o successivi ai lavori eseguiti dall’Area Edilizia e Sostenibilità dell’Università di Bologna.
Le prestazioni di facchinaggio e trasloco potranno essere richieste presso tutte le sedi didattiche e di servizio afferenti all’Università di Bologna ubicate nel territorio dei seguenti Comuni:
− Comune di Bologna;
− Comune di Ozzano dell’Emilia;
− Comune di Imola;
− Comune di Cesena;
− Comune di Cesenatico;
− Comune di Forlì;
− Comune di Rimini;
− Comune di Ravenna;
− Comune di Faenza.
Le prestazioni potranno essere altresì richieste, nel territorio dei suindicati Comuni, anche all’interno di cantieri dell’Università di Bologna in fase di ultimazione.
Tale servizio si articola in due diverse tipologie:
− facchinaggio interno, che comprende tutte le attività relative a movimentazioni da effettuarsi all’interno degli immobili di proprietà o in uso all’Università di Bologna;
− facchinaggio esterno (trasloco), che comprende le attività di movimentazione da effettuarsi da una sede all’altra dell’Università di Bologna, mediante l’ausilio di mezzi dell’Impresa aggiudicataria.
L’appaltatore si impegna ad effettuare il servizio suindicato con propria organizzazione di mezzi e personale e con gestione a proprio rischio secondo i termini e le condizioni previste dal presente capitolato, che sarà parte integrante e sostanziale del contratto che verrà stipulato con l’operatore economico aggiudicatario.
ARTICOLO 2 – DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
2.1 – Facchinaggio interno
Il servizio di facchinaggio interno comprende le attività relative a movimentazioni da effettuarsi all’interno degli immobili di proprietà e/o in uso all’Università di Bologna.
Tali attività consistono, a titolo meramente indicativo e non esaustivo, in:
− movimentazione di arredi, compreso lo smontaggio e rimontaggio di quegli arredi che, per dimensioni ed ingombro, non sia possibile spostare montati;
Allegato A) Capitolato Tecnico
− movimentazione di attrezzature da ufficio (ad esempio macchine fotocopiatrici, stampanti, computer, eccetera ...);
− smontaggio di pareti divisorie e loro relativo montaggio nei locali indicati;
− smontaggio, imballaggio, trasporto e riassemblaggio di postazioni di lavoro;
− movimentazione di documentazione;
− ogni altra operazione eventualmente necessaria alla buona riuscita degli interventi.
2.2 – Facchinaggio esterno (trasloco)
Il servizio di facchinaggio esterno comprende le attività relative a movimentazioni da effettuarsi da una sede all’altra dell’Università di Bologna (sia nell’ambito del territorio di uno stesso Comune sia tra comuni diversi, secondo l’articolazione territoriale della committente descritta al precedente articolo 1).
Tali attività consistono, a titolo meramente indicativo e non esaustivo, in:
− esecuzione di sopralluoghi conoscitivi presso gli immobili e siti di partenza e di arrivo dei beni da trasferire;
− movimentazione di arredi, compreso, ove necessario, il loro smontaggio e rimontaggio;
− movimentazione, smontaggio e rimontaggio di pareti divisorie di arredo;
− smontaggio, imballaggio, trasporto e riassemblaggio di postazioni di lavoro;
− trasporto di eventuali attrezzature scientifiche, anche con mezzi straordinari;
− posizionamento ordinato nella nuova collocazione, secondo le indicazioni impartite dal direttore dell’esecuzione o suo delegato;
− ogni altra operazione eventualmente necessaria alla buona riuscita degli interventi.
2.3 – Prestazioni accessorie
Nell’ambito delle suindicate attività di facchinaggio interno e/o esterno possono inoltre essere richieste dall’Università di Bologna le seguenti prestazioni accessorie:
− eventuali interventi per la selezione di materiali di scarto e conferimento di rifiuti in centri di raccolta, provvedendo, per quanto di competenza, alle operazioni di tracciabilità dei rifiuti, secondo quanto previsto dal DM 17 dicembre 2009 e fornendo altresì assistenza alla compilazione del formulario di identificazione rifiuto (FIR) previsto dalle vigenti normative;
− deposito e custodia di beni mobili di proprietà dell’Università di Bologna presso magazzini del fornitore;
− piccoli lavori accessori di falegnameria;
− esecuzione delle operazioni di imballaggio ed inscatolamento di minuteria, documentazione e materiale cartaceo, libri, riviste, materiale di cancelleria ed oggetti contenibili in ceste, se necessario sotto la supervisione del personale universitario;
− movimentazione di archivi e biblioteche.
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ARTICOLO 3 – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
3.1 – Processo operativo
Tutte le attività di trasloco e movimentazione di cui al presente capitolato tecnico diventano esecutive a seguito di specifica richiesta da parte dell’Università, secondo il processo autorizzativo di seguito descritto ed attraverso l’emissione di uno specifico “Ordine di intervento” redatto sulla base del modello allegato al presente capitolato tecnico sub A1) ed inviato dal direttore dell’esecuzione del contratto al referente dell’impresa, a mezzo posta elettronica certificata (PEC).
In tale “Ordine di intervento” è sempre indicato il nominativo e recapito di un referente preposto/delegato del direttore dell’esecuzione del contratto, con il compito, in relazione a quello specifico intervento, di:
− coordinarsi con l’Impresa al fine dell’esecuzione del servizio, programmandone tempi e modi di esecuzione in relazione alle peculiari esigenze connesse all’intervento;
− garantire il rispetto degli adempimenti previsti dall’articolo 26 del D. Lgs. 81/2008, ed in particolare provvedere a fornire dettagliate informazioni sui rischi specifici presenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare gli addetti dell’Impresa appaltatrice e sulle misure di prevenzione e di emergenza ivi adottate, redigendo altresì il verbale di cooperazione e coordinamento previsto dal citato articolo 26 del D. Lgs. 81/2008;
− vigilare sull’osservanza da parte dell’Impresa delle indicazioni ad essa impartite e sulla corretta esecuzione dell’intervento;
− nel caso in cui l’intervento includa il conferimento di materiali in discarica, verificare che il Formulario di Identificazione Rifiuto (FIR) contenga le informazioni corrette soprattutto rispetto a CER e quantità di rifiuti che vengono ritirati, vigilando affinché non vengano in alcun modo smaltiti rifiuti classificati come pericolosi, essendo in tal caso previsti dalla vigente normativa (D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e vigenti Decreti Ministeriali) ulteriori specifici adempimenti, quali l’obbligo di compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti vidimati dalla Camera di Commercio;
− qualora l’intervento includa il conferimento di materiali in discarica, accertarsi che l’appaltatore restituisca la quarta copia del FIR tempestivamente ed in ogni caso entro tre mesi dal trasporto e, in caso di sua mancata restituzione, avvisare il direttore dell’esecuzione del contratto, essendo onere del produttore del rifiuto fare denuncia alla Provincia di competenza nel caso di smarrimento della quarta copia del FIR;
− attestare, nel caso degli interventi remunerati a consuntivo, le risorse effettivamente impiegate dall’Impresa nell’esecuzione dello specifico intervento.
In relazione all’esecuzione di ogni singolo intervento, i soggetti di riferimento dell’Università saranno pertanto, oltre al direttore dell’esecuzione del contratto, i referenti preposti/delegati del direttore dell’esecuzione del contratto indicati all’interno degli specifici ordini di intervento.
Allegato A) Capitolato Tecnico
3.1.1 – Interventi di facchinaggio interno
Nel caso di necessità di interventi di facchinaggio interno, il direttore dell’esecuzione del contratto invia al referente dell’impresa, in forma scritta, a mezzo posta elettronica certificata (PEC), lo specifico “Ordine di intervento”, redatto sul modulo allegato sub A1) al presente capitolato tecnico, affinché provveda tempestivamente a calendarizzare l’intervento richiesto.
Tale ordine di intervento contiene tutte le informazioni utili alla programmazione del servizio ed, entro il giorno successivo all’invio dell’ordine, il referente dell’impresa è tenuto a comunicare al delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) la data della sua esecuzione, che dovrà avere luogo massimo entro 3 (tre) giorni lavorativi dall’invio dell’ordine di intervento (non viene conteggiato il giorno dell’invio dell’ordine), salvo diverso specifico accordo con il delegato del direttore dell’esecuzione nel caso di tempi più lunghi.
In caso di necessità di interventi di facchinaggio interno ritenuti, ad insindacabile giudizio del direttore dell’esecuzione, urgenti, l’intervento deve invece avere luogo il giorno successivo l’invio dell’ordine di intervento, purché si preveda una durata non superiore a due giornate lavorative e l’impiego contemporaneo di massimo 2 (due) addetti.
In relazione a particolari esigenze, l’Università si riserva inoltre la possibilità di chiedere all’Impresa, preliminarmente all’emissione dell’ordine di intervento, l’esecuzione di un sopralluogo preliminare congiunto tra il referente dell’appaltatore ed un referente dell’Università. In tal caso, il sopralluogo deve essere eseguito entro il giorno successivo alla richiesta.
Gli interventi di facchinaggio interno sono remunerati a consuntivo sulla base delle risorse effettivamente impiegate nella loro esecuzione e dei costi unitari espressi nel “Tariffario prezzi unitari” allegato sub A2) al presente capitolato tecnico, ai quali verrà applicato il ribasso offerto dall’aggiudicatario.
Pertanto, entro 10 (dieci) giorni dalla conclusione dell’intervento, il fornitore deve compilare in contradditorio con il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) la sezione II “Dichiarazione di regolare completamento dell’intervento e consuntivo dell’intervento” che si trova in calce all’ordine, indicando:
− il riferimento al numero progressivo assegnato all’ordine di intervento;
− la/le data/e di esecuzione dell’intervento;
− il numero di operatori impiegati;
− le ore di attività; e recante:
− la sottoscrizione del referente dell’Impresa;
− la dichiarazione di regolare completamento dell’intervento da parte del delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Tale modulo deve essere inviato dal referente dell’appaltatore al direttore dell’esecuzione del contratto al termine del mese in cui l’intervento si è svolto ed in assenza di esso non sarà possibile procedere alla liquidazione dei corrispettivi dovuti all’Impresa per il servizio erogato.
Allegato A) Capitolato Tecnico
Al fine della determinazione dei compensi dovuti all’Impresa affidataria, l’inizio e termine dei servizi decorrono dall’ora in cui il personale dell’appaltatore si presenta presso la struttura ove deve avere luogo l’intervento, fino al momento di effettiva conclusione delle prestazioni. Al fine del computo delle ore impiegate, non saranno pertanto presi in considerazione i tempi di percorrenza dalla sede dell’Impresa affidataria al luogo di esecuzione dell’intervento e del ritorno dalla sede di esecuzione dell’intervento a quella dell’Impresa, nonché, se effettuate, le eventuali pause pranzo.
3.1.3 – Interventi di facchinaggio esterno (trasloco)
Gli interventi di facchinaggio esterno (trasloco) possono essere svolti, ad insindacabile giudizio del direttore dell’esecuzione, valutata la natura, peculiarità e complessità di ogni specifico intervento, sia previa formulazione di apposito preventivo da parte dell’Impresa sia a consuntivo, sulla base delle risorse effettivamente impiegate.
A titolo meramente indicativo, verranno gestiti a consuntivo quegli interventi di natura non complessa e per i quali si preveda una durata non superiore a 5 (cinque) giorni e l’impiego contemporaneo di massimo 4 (quattro) addetti.
In tal caso, l’intervento deve essere eseguito entro 3 (tre) giorni lavorativi dall’invio dell’ordine di intervento (non viene conteggiato il giorno dell’invio dell’ordine), salvo diverso specifico accordo con delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Entro 10 (dieci) giorni dalla conclusione dell’intervento, il fornitore deve compilare in contradditorio con il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) la sezione II “Dichiarazione di regolare completamento dell’intervento e consuntivo dell’intervento” che si trova in calce all’ordine, indicando:
− il riferimento al numero progressivo assegnato all’ordine di intervento;
− la/le data/e di esecuzione dell’intervento;
− il numero di operatori impiegati;
− le ore di attività;
− il tipo e tempo di utilizzo di tutti i mezzi ed attrezzature impiegate; e recante:
− la sottoscrizione del referente dell’Impresa;
− la dichiarazione di regolare completamento dell’intervento da parte del delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Tale modulo deve essere inviato dal referente dell’appaltatore al direttore dell’esecuzione del contratto al termine del mese in cui l’intervento si è svolto ed in assenza di esso non sarà possibile procedere alla liquidazione dei corrispettivi dovuti all’Impresa per il servizio erogato.
Al fine della determinazione dei compensi dovuti all’Impresa affidataria, l’inizio e termine dei servizi decorrono dall’ora in cui il personale dell’appaltatore si presenta presso la struttura ove deve avere luogo l’intervento, fino al momento di effettiva conclusione delle prestazioni. Al fine del computo delle ore
Allegato A) Capitolato Tecnico
impiegate, non saranno pertanto presi in considerazione i tempi di percorrenza dalla sede dell’Impresa affidataria al luogo di esecuzione dell’intervento e del ritorno dalla sede di esecuzione dell’intervento a quella dell’Impresa, nonché, se effettuate, le eventuali pause pranzo.
Per gli automezzi, viene invece considerato il tempo di utilizzo, comprensivo delle eventuali ore di fermo in attesa del carico/scarico.
Qualora invece l’intervento si configuri particolarmente complesso e tale da richiedere adeguata programmazione, il direttore dell’esecuzione del contratto (o suo delegato) invia al referente dell’impresa una richiesta di sopralluogo affinché l’Impresa possa prendere visione dell’intervento e possa predisporre un apposito programma di intervento/preventivo.
Entro il giorno successivo dalla richiesta, il referente dell’Impresa deve prendere contatto con il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) per concordare la data del sopralluogo, che deve essere svolto entro i successivi 2 (due) giorni lavorativi, salvo diverso specifico accordo con il delegato/referente dell’intervento.
Entro 4 (quattro) giorni lavorativi dall’effettuazione del sopralluogo, l’Impresa deve procedere all’elaborazione ed invio al direttore dell’esecuzione di uno specifico piano di intervento/preventivo, contenente l’indicazione delle risorse (uomini e mezzi) che si prevede di impiegare e recante il preventivo di spesa, quantificato a corpo.
L’Impresa potrà svolgere l’intervento esclusivamente previo invio, da parte del direttore dell’esecuzione, dello specifico ordine di intervento contenente l’approvazione del programma di intervento/preventivo redatto dall’Impresa e tale programma di intervento/preventivo dell’Impresa costituirà parte integrante e sostanziale dell’ordine di intervento medesimo.
L’intervento deve essere avviato entro 5 (cinque) giorni lavorativi dall’invio dell’ordine di intervento (non viene conteggiato il giorno dell’invio dell’ordine), salvo diverso specifico accordo con il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Nel caso di interventi di questa tipologia di particolare entità, il direttore dell’esecuzione potrà chiedere all’operatore economico aggiudicatario, senza oneri aggiuntivi, di redigere una scheda di movimentazione beni, in cui annotare i materiali oggetto di movimentazione, il luogo di prelievo e quello di consegna, al fine di evitare il rischio di dispersioni e di verificare, al termine dell’intervento, la corrispondenza delle quantità iniziali a quelle finali.
Posto che gli interventi di questa tipologia sono remunerati a corpo, sulla base piano di intervento/preventivo predisposto dall’Impresa aggiudicataria, entro 10 (dieci) giorni dalla conclusione dell’intervento, il fornitore deve compilare in contradditorio con il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) la sezione III “Dichiarazione di regolare completamento dell’intervento” che si trova in calce all’ordine di intervento, indicando:
− il riferimento al numero progressivo assegnato all’ordine di intervento;
− la/le data/e di esecuzione dell’intervento; e recante:
− la sottoscrizione del referente dell’Impresa;
Allegato A) Capitolato Tecnico
− la dichiarazione di regolare completamento dell’intervento da parte del delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Tale modulo deve essere inviato dal referente dell’appaltatore al direttore dell’esecuzione del contratto al termine del mese in cui l’intervento si è svolto ed in assenza di esso non sarà possibile procedere alla liquidazione dei corrispettivi dovuti all’Impresa per il servizio erogato.
3.2 – Orari di servizio
Gli interventi devono essere di norma eseguiti dal lunedì al venerdì dalle ore 7:00 alle ore 18:00.
Tuttavia, alcuni interventi che possono comportare particolare disagio per il personale universitario e per l’attività didattica o che possono compromettere in modo significativo la disponibilità degli immobili interessati, dovranno essere eseguiti, su richiesta del direttore dell’esecuzione, al di fuori degli orari di fruizione degli immobili ed, in casi particolari, di sabato o nei giorni festivi, senza che con ciò l’appaltatore possa pretendere la corresponsione di indennizzi o particolari compensi, fatti salvi gli aumenti delle tariffe orarie di aggiudicazione sulla base delle maggiorazioni previste dai contratti collettivi o dalle norme di riferimento.
Si precisa che per le eventuali prestazioni che dovranno essere svolte nella giornata di sabato non è invece prevista alcuna maggiorazione tariffaria.
3.3 – Mezzi e dotazioni minime di esecuzione
L’Impresa aggiudicataria deve garantire, per tutta la durata del contratto, una dotazione minima di mezzi tale da consentire, anche nel caso di contemporaneità di richieste di intervento, la puntuale e corretta esecuzione delle attività dedotte in contratto.
A tal fine, l’Impresa aggiudicataria deve assicurare la seguente disponibilità minima di attrezzature messe a disposizione dell’Università:
− autocarri con portata fino a 35 quintali appartenenti almeno alla categoria Euro 3;
− autocarri con portata superiore a 35 quintali (fino a 50 quintali, 75 quintali e 115 quintali) forniti di sponda idraulica appartenenti almeno alla categoria Euro 3;
− autoscale a piani mobili inclinati di altezza fino a 34 metri con montacarichi di portata utile per almeno 150 Kg.;
− carrelli elevatori fino a 18 quintali con elevazione fino a 5 metri;
− piattaforma aerea fino a 28 metri;
− rulli, funi, scale, pallet e transpallet;
− carrelli a due ruote;
− materiale di consumo ed imballaggio (scatoloni, casse e quanto necessario a garantire l’esecuzione delle operazioni di carico, scarico e trasporto salvaguardando l’integrità dei beni trasportati), come meglio specificato al successivo articolo 3.4;
− mezzi autorizzati per il servizio di trasporto di rifiuti.
Allegato A) Capitolato Tecnico
Per “disponibilità” si intende un idoneo titolo giuridico (ad esempio proprietà, comodato d’uso, leasing, eccetera ...) atto a provare l’effettivo possesso dei mezzi da parte dell’Impresa aggiudicataria ed entro 10 (dieci) giorni dall’aggiudicazione deve essere dimostrato l’effettivo possesso dei suindicati mezzi attraverso l’esibizione di idonea documentazione.
Tutti i mezzi, macchine ed attrezzature impiegate nel servizio devono essere adeguate per numero alle esigenze del servizio, rispondenti alle norme di buona tecnica ed in regola con le vigenti norme in materia di prevenzione infortuni, adeguate alle caratteristiche dei materiali da trasportare, tecnicamente efficienti e mantenute in stato ottimale, nonché dotate di tutti quegli accorgimenti ed accessori idonei a proteggere e salvaguardare l’operatore ed i terzi da eventuali infortuni, ed, in particolare, tutti gli automezzi e mezzi di sollevamento devono rispettare le direttive 96/20CE, 96/69CE, 95/54CE.
Tutti i mezzi, macchine ed attrezzature impiegate nel servizio devono essere sottoposte a manutenzione programmata e verifiche periodiche ed essere sostituite in caso di obsolescenza e malfunzionamento; l’Università si riserva il diritto di verificarne, in qualsiasi momento, l’idoneità e rispondenza a quanto prescritto dalle vigenti normative e dal presente capitolato ed in particolare, per quanto concerne i mezzi a ridotto impatto ambientale, potrà essere richiesta copia dei libretti di circolazione dei mezzi utilizzati.
3.4 – Imballaggi e pallet
L’Impresa affidataria deve utilizzare imballaggi di quantità e qualità adeguata a garantire l’integrità dei beni e materiali movimentati, tenuto conto delle loro caratteristiche e dei mezzi utilizzati per il trasporto.
A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, deve essere garantito l’impiego, ove necessario, dei seguenti materiali di protezione:
− scatole di cartone, di diverse dimensioni. In particolare, l’Impresa affidataria deve stoccare presso la propria sede operativa un numero idoneo di scatoloni a disposizione delle esigenze dell’Università;
− nastro adesivo;
− pluriball di diverso spessore e diversa dimensione delle bolle, necessario per la protezione dagli urti di oggetti fragili o per riempire eventuali spazi vuoti per stabilizzare il contenuto durante le fasi di movimentazione;
− etichette colorate adesive e rimovibili per codificare e numerare i beni movimentati;
− carta antiurto per la protezione interna dei contenitori in plastica e carrelli containers;
− film estensibile trasparente ideale per avvolgere e bloccare i roll-containers durante le fasi di movimentazione;
− cuffie per roll in PVC a protezione del contenuto dei roll-containers da polveri e agenti atmosferici.
Gli imballaggi devono essere riutilizzati più volte, fino a loro esaurimento e gli imballaggi non più utilizzabili devono essere ritirati dall’Impresa affidataria e destinati, ove possibile, ad attività di recupero oppure a smaltimento.
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Tutti gli imballaggi e materiali devono essere ritirati al termine di ciascun intervento e per alcun motivo possono essere depositati, anche temporaneamente, presso i locali dell’Università.
Il costo degli imballaggi e materiali di consumo utilizzati nell’esecuzione degli interventi deve in ogni caso intendersi incluso nei costi unitari espressi nel “Tariffario prezzi unitari” allegato sub A2) al presente capitolato tecnico, ai quali verrà applicato il ribasso di gara offerto dall’aggiudicatario.
3.5 – Segnalazione danni preesistenti e responsabilità per la perdita e avaria dei beni trasportati L’Impresa aggiudicataria, preliminarmente all’esecuzione di ogni intervento, ha il diritto di rilevare la presenza di danni o difetti ai beni oggetto di movimentazione, redigendo apposito verbale, sottoscritto dal referente dell’Impresa e dal delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento).
Tale verbale solleverà l’Impresa da responsabilità e contestazione per quei danni o difetti ai beni oggetto di movimentazione rilevati prima dell’esecuzione dell’intervento.
L’Impresa aggiudicataria è invece responsabile, ai sensi dell’articolo 1693 del Codice Civile, per la perdita o l’avaria dei materiali trasportati, ed è tenuta al risarcimento integrale dei danni cagionati al patrimonio dell’Università
3.6 – Operazioni di inscatolamento
Salvo diverso accordo tra il delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) ed il referente dell’Impresa, le operazioni di inscatolamento di minuteria, documentazione e materiale cartaceo, libri e riviste, suppellettili, materiale di cancelleria e oggetti contenibili in ceste, è a carico del personale dell’Università.
Rimane tuttavia a carico dell’Impresa affidataria la fornitura di tutti i materiali di imballaggio necessari alla corretta esecuzione delle operazioni.
3.7 – Sede operativa e referente dell’Impresa
Per la regolare esecuzione dell’appalto, l’appaltatore, preliminarmente alla stipula del contratto, deve garantire e dimostrare la disponibilità di una adeguata sede operativa stabilmente funzionante nel territorio del Comune di Bologna o nei comuni distanti non più di 30 chilometri dal confine comunale di Bologna, in cui ricoverare e depositare sia i mezzi operativi e le attrezzature che i materiali utilizzati per il corretto svolgimento dei servizi richiesti.
L’appaltatore deve inoltre nominare un referente, dotato dei requisiti di idoneità tecnico-professionale e morale, rintracciabile attraverso la rete di telefonia fissa, mobile e a mezzo e-mail tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 18:00, incaricato di dirigere, coordinare e controllare le attività connesse all’esecuzione del servizio.
Il referente dell’appaltatore:
− deve provvedere all’organizzazione del servizio coordinando le attività del personale addetto allo stesso;
Allegato A) Capitolato Tecnico
− deve adottare tutte le opere ed accorgimenti, previsti da leggi e regolamenti, o suggeriti dalla pratica, atti ad evitare danni e sinistri ai lavoratori impiegati ed ai terzi, nonché ai beni pubblici e privati;
− deve verificare che il servizio reso sia conforme alle specifiche contrattuali;
− deve essere in possesso di adeguate competenze professionali e di un idoneo livello di responsabilità e potere decisionale, per la gestione di tutti gli aspetti connessi all’esecuzione del servizio.
Il responsabile del procedimento, il direttore dell’esecuzione ed i referenti/delegati del direttore dell’esecuzione si rivolgeranno direttamente al referente designato dall’appaltatore per ogni problema che dovesse sorgere durante l’esecuzione del servizio.
Il responsabile del procedimento, il direttore dell’esecuzione ed i referenti/delegati del direttore dell’esecuzione potranno disporre le proprie indicazioni mediante ordini verbali o scritti; tutte le comunicazioni formali trasmesse al referente dell’appaltatore si intenderanno così validamente effettuate ai sensi e per gli effetti di legge all’appaltatore.
In caso di impedimento del referente, l’appaltatore dovrà comunicare all’Università il nominativo di un sostituto cui verranno conferiti i poteri per tutti gli adempimenti inerenti l’esecuzione del servizio.
Qualora ricorrano gravi e giustificati motivi ed in caso di inadeguatezza alle esigenze dell’appalto, il direttore dell’esecuzione, previa motivata comunicazione all’appaltatore, ha diritto ad esigere la sostituzione del referente, senza che per ciò spetti alcun indennizzo all’appaltatore o al referente.
L’appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall’imperizia o negligenza del referente e risponde nei confronti della stazione appaltante per la malafede o la frode del medesimo nell’esecuzione del servizio.
ARTICOLO 4 – CONDIZIONI DI ALCUNE PRESTAZIONI SPECIFICHE
4.1 – Trasloco di biblioteche ed archivi
Qualora le operazioni di trasloco riguardino biblioteche ed archivi, l’Impresa affidataria deve garantire, oltre a quanto prescritto a livello generale dal presente capitolato:
− Prelievo ordinato dei materiali e loro posizionamento nelle casse e contenitori per il trasporto I libri, riviste, opuscoli, faldoni devono essere prelevati e posizionati in casse o contenitori in grado di contenere i materiali in posizioni serrate, ma senza determinare sforzi sui piatti e sui dorsi dei volumi. Ogni contenitore deve essere numerato all’esterno in punti ben visibili con un numero progressivo in cifre arabe. Un foglietto da applicare all’interno deve riportare il numero del contenitore seguito dalla prima e dall’ultima collocazione dei volumi inseriti.
Il personale dell’Impresa esecutrice deve in ogni caso attenersi a tutte le indicazioni impartite dal personale bibliotecario presente in occasione delle operazioni ed in nessun caso deve discostarsi dalle istruzioni fornite.
− Operazioni di carico e scarico
Le operazioni di carico e scarico devono svolgersi sempre in uno spazio coperto, soprattutto in caso di pioggia, per cui devono essere allestiti, nei punti in cui devono svolgersi tali operazioni, delle
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strutture rimovibili (gazebo) che possano garantire una adeguata copertura e riparo dalla pioggia oltreché dalla irradiazione solare diretta.
− Collocazione ordinata negli spazi di destinazione (scaffalature, armadi, palchetti, eccetera ...) Prima di procedere alla collocazione definitiva dei materiali nelle scaffalature, armadi, palchetti, l’Impresa esecutrice deve effettuare una verifica dell’ordine delle serie di collocazione, con la collaborazione e secondo le indicazione impartite dal personale universitario.
− Spolveratura dei materiali librari e di archivio
Preliminarmente al riposizionamento dei libri e materiali d’archivio potrà esserne richiesta la spolveratura. In tal caso, l’intervento deve essere eseguito, ove possibile, mediante attrezzature che assicurino una completa rimozione della polvere senza provocare danni dovuti a sfregamento od aspirazione eccessiva. Ogni operazione di spolveratura deve in ogni caso svolgersi con tutti gli accorgimenti possibili che evitino situazioni e posizionamenti traumatici e rischiosi per i libri e materiali d’archivio, in relazione al loro formato e stato di conservazione.
4.2 – Conferimento di rifiuti speciali in centri di raccolta
L’Università, nell’ambito delle operazioni di facchinaggio e/o trasloco di cui al presente capitolato, potrà richiedere operazioni di selezione, raccolta, separazione di materiali di scarto e rifiuti, nonché il loro trasporto, recupero, riciclo ed eventuale smaltimento/conferimento in discarica.
Al fine dei servizi inclusi nel presente capitolato, l’Impresa esecutrice deve conferire in discarica esclusivamente i soli rifiuti e/o materiali classificati come non pericolosi, mentre deve accantonare e lasciare in loco eventuali rifiuti classificati come pericolosi.
Al fine di una corretta gestione degli interventi di conferimento dei rifiuti presso centri di raccolta, l’Impresa esecutrice è tenuta a comunicare tempestivamente, ed in ogni caso preliminarmente all’avvio del trasporto, al referente/delegato del direttore dell’esecuzione (in relazione allo specifico intervento) i seguenti dati:
− Indicazione della targa del/i mezzo/i adibiti al trasporto dei rifiuti, al fine della verifica del possesso dell’autorizzazione per il/i mezzo/i di trasporto (riconosciuto/i tramite la targa) al ritiro dei rifiuti oggetto di conferimento (classificati tramite il codice CER);
− Indicazione dell’impianto di destinazione del rifiuto (Ragione Sociale, P. IVA, codice fiscale ed indirizzo completo), al fine della verifica del possesso di autorizzazione dell’Impianto di destinazione a ricevere il rifiuto/CER oggetto di conferimento.
L’Impresa esecutrice è inoltre tenuta a dare assistenza all’Università nella redazione del Formulario di Identificazione Rifiuto (FIR), contenente le informazioni corrette soprattutto rispetto a CER e quantità di rifiuti che vengono ritirati. La prima copia deve essere consegnata al delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) al momento dell’avvio del trasporto, mentre la quarta deve essere restituita con la firma per accettazione dell’impianto a cui è destinato il rifiuto, al fine dei necessari adempimenti (conservazione per 5 anni).
Allegato A) Capitolato Tecnico
Nel caso di mancato ritorno della quarta copia del FIR entro 3 (tre) mesi dal ritiro dei materiali da conferire in discarica, l’Università di Bologna, quale produttore del rifiuto, provvederà a fare denuncia alla Provincia di competenza, a norma della vigente normativa.
Le eventuali operazioni di recupero, riutilizzo, riciclo devono risultare da relativa attestazione di avvenuto recupero dei materiali, con riferimento alle quantità e qualità degli stessi (ferro, legno, vetro, eccetera ..) ed alle modalità di recupero.
I costi derivanti dal servizio di cui al presente paragrafo (facchinaggio, trasporto, separazione dei materiali, costi connessi al recupero e/o smaltimento) sono a carico dell’Università, mentre eventuali ricavi derivanti dal recupero di materiali sono destinati all’Università.
Si richiama in ogni caso l’Impresa esecutrice all’osservanza integrale della normativa vigente in materia di trattamento trasporto e smaltimento rifiuti (in particolare, D. Lgs. 152/2006 e D. Lgs. 205/2010).
4.3 – Servizio di deposito e custodia di beni mobili presso magazzini del fornitore
Qualora si renda necessario il deposito e custodia di beni mobili dell’Università, l’impresa affidataria deve garantire la disponibilità di idonei locali e magazzini.
Tali magazzini devono essere opportunamente attrezzati con apposite scaffalature (differenziate in relazione alla tipologia di materiale da stoccare) ed essere conformi alle vigenti norme antinfortunistiche, antincendio ed ai requisiti disciplinati dal D. Lgs. 81/2008, nonché ad ogni altra previsione di legge in materia di agibilità e prevenzione incendi.
L’impresa affidataria, in qualità di custode, assume tutte le responsabilità di cui agli articoli 1766 e seguenti del Codice Civile.
Deve in ogni caso essere garantito all’Università l’accesso ai locali-magazzino, per verificare la presenza e lo stato di conservazione dei beni immagazzinati.
ARTICOLO 5 – PRESCRIZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI
5.1 – Messa in sicurezza dell’area di intervento
Tutte le operazioni devono essere svolte nel rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza di cui al D. Lgs. 81/2008 ed il personale impiegato deve essere dotato di idonei dispositivi di protezione individuale (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: guanti per la protezione dai rischi di natura meccanica, calzature di sicurezza con caratteristiche antiscivolamento, resistenza a schiacciamento, indumenti protettivi e gilet ad alta visibilità).
Preliminarmente all’avvio degli interventi, l’Impresa esecutrice deve effettuare una verifica preliminare delle aree interne, accertando l’eventuale presenza di elementi strutturali o ingombri che possano rappresentare un pericolo per il transito ed i dislivelli eventualmente presenti nel percorso devono essere messi in sicurezza con apposite rampe dotate di cartelli segnaletici.
Le vie di transito devono essere opportunamente delimitate ed in nessun caso, neanche temporaneamente, devono essere ingombrate le uscite di emergenza.
Allegato A) Capitolato Tecnico
L’utilizzo degli ascensori presenti nei luoghi di esecuzione degli interventi deve essere preventivamente autorizzato dal delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) e, nel caso di autorizzazione all’utilizzo, devono essere tassativamente osservati i limiti di carico e deve essere evitato ogni danno e/o avaria agli impianti cagionati da un improprio utilizzo degli stessi.
Nel caso di interventi su pavimenti galleggianti o con portate limitate ed in tutti quei casi di facchinaggi riguardanti beni particolarmente pesanti l’Impresa è tenuta all’utilizzo di tavole di ripartizione dei carichi (tavole da ponte).
5.2 – Metodologia di carico e scarico
Le aree di movimentazione, carico, scarico e sosta dei mezzi adibiti alle operazioni devono essere opportunamente delimitate con idonea segnalazione.
Sui mezzi utilizzati per il trasporto, i beni oggetto di movimentazione devono essere opportunamente ancorati mediante cinghie di fissaggio così da assicurarne la stabilità ed evitarne il ribaltamento e danneggiamento durante il trasporto.
Durante le operazioni di carico e scarico l’Impresa affidataria deve garantire la presenza di un proprio addetto onde evitare sottrazioni dei materiali da parte di terzi.
5.3 – Smontaggio, rimontaggio e posizionamento dei beni
L’attività di smontaggio deve essere prestata a regola d’arte ed in modo tale da preservare i beni oggetto di smontaggio da danni ai materiali (abrasioni, rotture, eccetera ...) e smarrimenti di parti che li compongono.
Ove necessario ai fini dell’imballaggio, facchinaggio e trasporto, le operazioni di smontaggio dovranno includere lo smontaggio di viti, ganci, bulloni, maniglie, serrature, cablaggi, eccetera ..., che dovranno essere conservati in involucri appositi da accludere agli imballi relativi agli oggetti cui appartengono.
Il rimontaggio dovrà essere effettuato impiegando correttamente tutti i componenti degli arredi e materiali in precedenza smontati.
Il posizionamento degli arredi e materiali trasportati/traslocati dovrà essere conforme a quanto indicato dal delegato del direttore dell’esecuzione (individuato in relazione allo specifico intervento) e deve comunque essere assicurato che gli arredi e materiali posizionati non costituiscano un pericolo per l’incolumità del personale presente negli ambienti.
5.4 – Permessi per accesso a zone a traffico limitato (ZTL) e occupazione suolo pubblico
L’Impresa esecutrice deve acquisire a proprie spese ed in tempo utile all’esecuzione degli interventi i permessi ed autorizzazioni per l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL), previste dai regolamenti comunali, tenendo indenne l’Università di Bologna da qualsivoglia addebito e/o contestazione da parte delle Autorità competenti.
Sono inoltre a carico dell’Impresa esecutrice gli eventuali oneri per l’occupazione del suolo pubblico.
5.5 – Scheda di trasporto (SDT)
Allegato A) Capitolato Tecnico
Nel caso di interventi di facchinaggio esterno (trasferimento di materiali tra due o più sedi mediante utilizzo di mezzo su strada) è obbligatoria la redazione da parte dell’Università di apposita Scheda di Trasporto (SDT), da conservarsi a cura del vettore a bordo del veicolo adibito al trasporto, ai sensi dell’articolo 7-bis del D. Lgs. 286/2005. Tale scheda di trasporto (SDT) sarà inviata all’Impresa esecutrice in allegato all’”Ordine di intervento”, del quale costituirà parte integrante e sostanziale.
Preliminarmente all’avvio del trasporto, l’Impresa esecutrice è pertanto tenuta ad accertarsi della presenza a bordo del mezzo dell’apposita scheda di trasporto e, qualora la stessa non sia stata ricevuta in allegato all’ordine di intervento, deve segnalarlo al direttore dell’esecuzione del contratto affinché provveda.
L’Università non potrà pertanto essere ritenuta responsabile per eventuali addebiti e/o contestazioni da parte delle Autorità competenti qualora il trasporto venga eseguito senza la necessaria scheda di trasporto.
5.6 – Smaltimento dei contenitori e materiali utilizzati per gli imballaggi
Per quanto concerne il ritiro e lo smaltimento dei contenitori e materiali utilizzati per gli imballaggi, si specifica che tale attività deve considerarsi parte integrante del ciclo produttivo dell’Impresa affidataria, la quale dovrà pertanto provvedere a proprio carico allo smaltimento degli stessi, in base alla loro classificazione, in ottemperanza alle norme vigenti in materia.
Rimangono pertanto in capo all’Impresa affidataria gli oneri e la responsabilità relativa alla classificazione del rifiuto ed al trasporto e smaltimento in base alla classificazione medesima, nel rispetto della normativa vigente e garantendone comunque la tracciabilità.
Si specifica che, per nessuna ragione, il materiale da smaltire potrà essere depositato, anche temporaneamente, presso i locali dell’Università, ma l’Impresa dovrà provvedere al loro trasporto presso la propria sede operativa (o il proprio domicilio) che, in base all’articolo 266, comma 4 del D. Lgs. 152/2006, è il luogo di produzione del rifiuto.
IL DIRIGENTE DELL’AREA EDILIZIA E SOSTENIBILITA’ DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
[Firmato digitalmente, Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx]
PER ACCETTAZIONE
IL LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’IMPRESA
[Firmato digitalmente]