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VADEMECUM PER IL CONSUMATORE
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Conoscere il problema per affrontarlo meglio
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Progetto IO SONO ORIGINALE
PROGETTO
IO SONO ORIGINALE
REALIZZATO DALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DEL CNCU
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finanziato da
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Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la lotta alla contraffazione Ufficio Italiano Brevetti e Xxxxxx
FINANZIATO DAL
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIREZIONE GENERALE PER LA
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE – UIBM UFFICIO ITALIANO MARCHI E BREVETTI
vademecum a cura di ACU - Associazione Consumatori Utenti in collaborazione con
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realizzato dalle Associazioni dei Consumatori del CNCU
con la collaborazione di Xxxxxxxxxx
vademecum a cura di ACU - Associazione Consumatori Utenti
INDICE
COSA È LA CONTRAFFAZIONE 04
COME DIFENDERSI 04
LE BUONE REGOLE 05
LA CONTRAFFAZIONE DI PRODOTTI DI ARREDAMENTO, APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE, FINITURE DI LEGNO
(FINESTRE, PAVIMENTI, PORTE, SCALE) e DESIGN 07
IL DESIGN E L’ARREDAMENTO 07
LA DIMENSIONE DEL MERCATO 07
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO 09
LA TUTELA DEL DESIGN NELLA LEGGE ITALIANA 09
I DANNI PROVOCATI
DALLA CONTRAFFAZIONE 12
VADEMECUM 13
COME EVITARE LA CONTRAFFAZIONE 13
COSA FARE DI FRONTE AL CONTRAFFATTO 14
A CHI RIVOLGERSI PER TUTELARSI 14
SCHEDE DI PRODOTTI DI ARREDAMENTO E DESIGN 17
COSA È LA CONTRAFFAZIONE
Con il termine “contraffare” si intende riprodurre un bene in maniera tale che venga scambiato per l'originale ovvero produrre, importare, vendere o impiegare illecitamente prodotti o marchi coperti da diritti di proprietà intellettuale. La contraffazione è un fenomeno antichissimo che riguarda molti settori merceologici. La commercializzazione di prodotti contraffatti incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori ma anche sull'economia del Paese, poiché l'imitazione fraudolente di un prodotto può provocare deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale (producendo gravissimo danno allo sviluppo della ricerca e alla capacità di innovazione).
COME DIFENDERSI
La vendita di prodotti contraffatti avviene attraverso differenti canali di distribuzione, nei quali la contraffazione non è sempre evidente. Sempre più spesso può compiersi tramite internet, o addirittura all'interno di negozi appartenenti alla distribuzione regolare. Questo vademecum intende fornire consigli pratici, per difendersi dal pericolo di acquistare inconsapevolmente merce contraffatta
LE BUONE REGOLE
LA CONTRAFFAZIONE NON È SEMPRE EVIDENTE
PER EVITARE DI ACQUISTARE INCONSAPEVOLMENTE MERCE CONTRAFFATTA È IMPORTANTE SEGUIRE ALCUNE SEMPLICI REGOLE DI BASE:
⚫ evitare di comprare prodotti troppo economici; un prezzo troppo basso può essere invitante, ma anche indice di scarsa qualità e scarsa o inesistente sicurezza per la salute dell'utilizzatore.
⚫ Per gli acquisti rivolgersi sempre a venditori autorizzati, che offrono evidenti garanzie sull'origine della merce; diffidare di prodotti commercializzati da venditori irregolari; usare la massima cautela e diffidare di prezzi troppo bassi per gli acquisti tramite siti internet. E' fondamentale che ad ogni acquisto corrisponda uno scontrino fiscale, o una fattura in caso di acquisti professionali, che dovranno essere conservati ai fini della restituzione del prodotto o della sua sostituzione/riparazione in garanzia.
⚫ Avvalersi, prima di eseguire acquisti di rilevante valore, della consulenza di persone che abbiano maggiore conoscenza del prodotto e in ogni caso procedere nella scelta finale con la dovuta prudenza, verificando le diverse opportunità offerte sempre nella legalità.
⚫ Controllare sempre la documentazione di accompagnamento dei prodotti acquistati, che deve comprendere le schede tecniche e di installazione, ove pertinenti, le informazioni sulla pulizia, la manutenzione, le precauzioni d'uso e le modalità di smaltimento in conformità a quanto previsto dal D.lgs.206/2005 (Codice del Consumo).
⚫ Diffidare dei prodotti non recanti la marcatura CE laddove prevista, o recanti marcatura CE non conforme, con diciture poco chiare, poco leggibili o poco visibili.
⚫ Acquistare solo prodotti in confezioni e imballaggi integri, con il nome del fabbricante,
assicurandosi della loro provenienza e della presenza di eventuali marchi di qualità o di certificazione dichiarati dal fabbricante stesso.
⚫ Porre attenzione all'acquisto di prodotti proposti su internet o da programmi televisivi, soprattutto nei casi in cui non sia prevista la possibilità di prendere visione della merce prima dell'acquisto e restituirla una volta ricevuta.
È BENE INOLTRE SAPERE CHE:
nel caso di apparecchi elettrici (es. lampade), si dovrà conservare l'imballaggio per almeno due anni; le istruzioni per l'uso dovranno essere conservate per tutto il periodo di utilizzo del prodotto, al fine di un corretto uso e mantenimento dello stesso. Per i prodotti che rientrano nel campo di applicazione della direttiva relativa al corretto smaltimento a fine vita, è inoltre opportuno tenere conto di quanto indicato dallo specifico simbolo; nel corso degli ultimi anni è cresciuta enormemente la sensibilità dell'opinione pubblica mondiale verso i temi della salvaguardia ambientale e nel contempo sono aumentati l'interesse e la domanda dei Paesi più sviluppati per l'acquisto di prodotti di origine forestale rispondenti a criteri di qualità ambientale e di etica.
Un consumatore che desideri cercare prodotti a base di legno realizzati a partire da materie prime con precise caratteristiche di sostenibilità può optare per quelli contraddistinti da specifici marchi attestanti la certificazione forestale.
In linea di massima tutti gli schemi di certificazione applicabili alla gestione delle foreste e ai prodotti a base di legno richiedono alle aziende:
⚫ di rispettare sempre le norme e le leggi vigenti (la certificazione non si sostituisce alla legislazione ma è uno strumento volontario, con il quale l'azienda si impegna a fare più di quanto richieda la normativa, al pari della certificazione dei sistemi di gestione);
⚫ di impegnarsi pubblicamente di fronte alla collettività a operare per la tutela dell'ambiente;
⚫ di operare secondo un piano di gestione e programmazione di lungo periodo;
⚫ di investire nelle risorse umane.
Il Parlamento Europeo, in una risoluzione approvata il 16 febbraio 2006, ha formalizzato la dichiarazione che i sistemi di certificazione PEFC e FSC sono considerati equivalenti "a fornire garanzia al consumatore che i prodotti certificati a base di legno derivino da una gestione forestale sostenibile che tenga conto del ruolo multifunzionale delle foreste".
LA CONTRAFFAZIONE DI PRODOTTI DI ARREDAMENTO, APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE, FINITURE DI LEGNO (FINESTRE, PAVIMENTI, PORTE, SCALE) e DESIGN
IL DESIGN E L'ARREDAMENTO
Il termine «design», diffuso in Italia dalla metà del XX secolo, rappresenta la ricerca di una perfetta simbiosi tra forma e funzione, un'integrazione il più possibile efficace ed armonica tra aspetti tecnologico-funzionali e qualità estetico-formali. Arredamento non è necessariamente sinonimo di design. Non sono oggetti di design tutti quei prodotti in cui viene privilegiato l'aspetto estetico, di ricerca formale e volumetrica, senza tenere conto della funzionalità o di nuove soluzioni tecniche.
LA DIMENSIONE DEL MERCATO
La contraffazione colpisce anche il settore dell'arredo, dell'illuminazione, delle finiture di legno e del design, ponendo gli operatori italiani di fronte a veri e propri fenomeni di concorrenza sleale.
Stime della Banca Mondiale (World Development Report) ritengono che il volume d'affari della contraffazione nel mondo si aggiri intorno a 350 miliardi di euro.
Da una ricerca sull'impatto della contraffazione sul sistema- Paese, realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con il Censis e pubblicata a settembre 2014, emerge che il mercato del falso in Italia genera un “fatturato” di 6 miliardi e 535 milioni di euro. L'impatto della contraffazione sull'economia nazionale è pesantissimo. Se i prodotti contraffatti fossero realizzati e commercializzati sul mercato legale si avrebbero 17,7 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, con conseguenti 6,4 miliardi di valore aggiunto. La produzione aggiuntiva genererebbe acquisti di materie prime, semilavorati e servizi dall'estero per un valore delle importazioni pari a 5,6 miliardi di euro. E la produzione legale delle merci assorbirebbe 105mila lavoratori regolari occupati a tempo pieno. La contraffazione comporta anche pesanti perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancati introiti fiscali. Riportare sul mercato legale la produzione delle merci contraffatte significherebbe garantire un gettito fiscale aggiuntivo per le casse dello stato, tra imposte dirette e indirette, di 5 miliardi e 280 milioni di euro, considerando tutte le fasi della catena di produzione.
Ogni anno al Salone Internazionale del Mobile di Milano le aziende presentano prodotti innovativi. Sempre più frequentemente però, pochi giorni dopo il termine della manifestazione fieristica, soprattutto sui mercati esteri ritenuti fondamentali per il settore e per l'Italia, accade che vengano immesse copie di tali prodotti, sferrando un duro colpo all'economia nazionale, alle imprese che vedono l'internazionalizzazione come arma per combattere la crisi e al Made in Italy. L'entità del valore economico della contraffazione è difficilmente quantificabile. Nel 2013 le fonti di Federlegnoarredo disponibili hanno stimato un volume d'affari dei contraffattori/copiatori di design/arredamento pari a 5 miliardi, di cui 1,4 miliardi in Italia e 3,6 miliardi all'estero.
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
LA TUTELA DEL DESIGN NELLA LEGGE ITALIANA
La disciplina del design industriale in Italia è complessa e può avere fondamentalmente due tipologie di protezione:
⚫ la registrazione di modelli e disegni (su base nazionale che dura 5 anni, rinnovabili fino ad un massimo di 5 volte, ma è possibile registrare anche su base comunitaria, con la stessa durata massima, e a livello internazionale in base all'Accordo dell'Aja, tenendo presente che si tratta di un fascio di registrazioni e non di una registrazione unica che vale per ogni Paese che aderisce alla Convenzione);
⚫ la protezione attraverso il diritto d'autore (della durata pari a tutta la vita dell'autore e sino a 70 anni dalla sua morte).
La protezione di Disegni e Modelli registrati
La registrazione avviene a seguito di presentazione della domanda presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, anche per il tramite delle Camere di Commercio. Il Codice della Proprietà Industriale stabilisce che la registrazione può avvenire se il disegno o il modello presentano:
⚫ carattere di novità, ovvero se nessun disegno o modello identico sia già stato divulgato;
⚫ carattere individuale, ovvero qualora susciti nel suo insieme un'impressione nell'utilizzatore informato che il prodotto sia diverso da qualsiasi altro design precedentemente divulgato.
Il Brevetto per invenzione o per Modello di Utilità
Il brevetto per invenzione è un diritto che consiste nel fatto di poter produrre, importare/esportare, commercializzare in esclusiva e nell'ambito di un territorio specifico (ad esempio un singolo Stato) un certo bene o attuato in esclusiva un certo procedimento produttivo. L'istituto della protezione brevettuale prevede la concessione per un periodo limitato di tempo (al massimo 20 anni) del
diritto consistente nel vantaggio competitivo di poter sfruttare un'innovazione in regime di monopolio e, al tempo stesso, richiede di corredare la domanda di brevetto con una descrizione tecnica che, venendo resa pubblica dopo 18 mesi dal deposito della domanda di esclusiva, mette in grado i terzi di conoscere l'innovazione in ogni dettaglio. Possono costituire oggetto di brevetto per modello di utilità i nuovi modelli atti a conferire particolare efficacia o comodità di applicazione o di impiego di macchine o parti di esse, strumenti, utensili ovvero oggetti di uso in genere, quali i nuovi modelli consistenti in particolari conformazioni, disposizioni, configurazioni o combinazioni di parti. Per essere protetto come modello di utilità, la cui durata massima è 10 anni, è necessario che il prodotto industriale sia nuovo e originale e che abbia particolare efficacia o comodità di applicazione o di impiego.
Il Diritto d'Autore
Il Diritto d'Autore protegge le opere dell'ingegno di carattere creativo e, tra le categorie protette, vi sono anche le opere figurative, tra le quali rientra il design industriale. Questa protezione si attua in modo automatico quando viene immesso sul mercato l'oggetto, senza formalità e senza spese, ma si garantisce tutela solo se al design ne viene riconosciuto il carattere creativo e il valore artistico dell'opera. La protezione vale per tutta la vita dell'autore e mantenuta sino al settantesimo anno solare dopo la sua morte.
L'ordinamento italiano ha introdotto la tutela del design industriale, attraverso il diritto d'autore, nel 2001. Oggi quindi, la tutela dei prodotti di design (che presentano una valenza “artistica”) risulta robusta; accanto ai tradizionali brevetti infatti, sussistono i meccanismi previsti dal Codice della Proprietà Industriale e dalla legge sul diritto di autore, a prescindere dalla presenza o meno sui prodotti di un marchio. La vendita o la messa in circolazione di prodotti di design non originali costituisce reato ai sensi dell'art. 517c.p..
Il Marchio di Forma
Tra le entità suscettibili di registrazione come marchio vi è la forma stessa del prodotto, a patto che essa non sia banale, standardizzata o generalizzata, ovverosia non distintiva. In altri termini, si possono registrare solo quelle forme che si differenziano in maniera significativa dalla forma
normale ed usuale con cui il prodotto o la sua confezione si presentano nel settore di appartenenza, tale da rendere il prodotto facilmente distinguibile dai suoi succedanei (es. la bottiglia della Coca Cola è un marchio registrato). Non è possibile tuttavia registrare tutte quelle forme in sé già proteggibili ai sensi di altra disciplina, quale ad esempio quella sui brevetti per invenzione industriale o per modello di utilità e quella in tema di design: infatti, non è registrabile il marchio con forma
«esclusivamente imposta dalla natura stessa del prodotto» o quella «che dà un valore sostanziale al prodotto».
Quali prodotti vengono contraffatti?
Nonostante le tutele, la contraffazione colpisce duramente anche gli oggetti di design, gli arredi, gli apparecchi di illuminazione e le finiture di legno (finestre, pavimenti, porte, scale), ponendo gli operatori italiani di fronte ad una situazione di concorrenza sleale, che provoca cali di fatturato, gravi ricadute occupazionali, minore propensione ad investire in ricerca e innovazione.
La contraffazione più diffusa nel settore arredo, apparecchi di illuminazione, finiture di legno e design è relativa a:
⚫ imitazione identica del prodotto;
⚫ imitazione con varianti minime che non genera un'impressione complessiva del prodotto diversa dall'oggetto di design registrato e che può indurre facilmente in errore il consumatore
Oltre a ciò, vi è la contraffazione del marchio o brand. Quest'ultimo fenomeno, per il momento marginale in Italia, è molto diffuso all'estero, soprattutto nei Paesi dove i marchi rinomati del “Made in Italy” hanno una forte attrattiva sui potenziali acquirenti, che rende vantaggiosa la falsificazione. Molto più rara nell'arredamento la contraffazione di brevetto per modello di utilità. Poiché il design definisce l'idea progettuale e la forma dell'oggetto, a volte bastano piccole ed apparenti insignificanti alterazioni/modifiche, per ritrovarsi con un prodotto contraffatto e comunque non d'autore.
Il consumatore dovrà prestare molta attenzione al momento dell'acquisto e, se possibile, far ricorso alla comparazione e all'ausilio di esperti.
I DANNI PROVOCATI DALLA CONTRAFFAZIONE
La contraffazione di prodotti di arredamento, apparecchi di illuminazione, finiture di legno (finestre, pavimenti, porte, scale) e design molto spesso può essere fonte di problemi per la salute e la sicurezza del consumatore. I prodotti fabbricati e commercializzati legalmente nei paesi europei sono soggetti a precise norme e a verifiche che tutelano il consumatore e minimizzano i rischi. I prodotti immessi legalmente sul mercato europeo devono per legge essere sicuri ed il produttore, che deve essere chiaramente individuato, ne è responsabile. Ciò non può essere garantito nel caso di prodotti contraffatti. A solo titolo di esempio, mobili contraffatti possono essere fabbricati usando sostanze che in Italia e nella UE sono considerate pericolose, e che sono quindi soggette a restrizioni, ma che invece sono consentite in altri Paesi.
Gli oggetti di arredamento e di design con parti elettriche (es. lampade) contraffatti sono particolarmente a rischio e mettono in grave pericolo la sicurezza del consumatore.
La marcatura CE (apposta sul prodotto con i criteri definiti nelle Direttive e nei Regolamenti europei che la richiamano) è rivolta al consumatore ed attesta la conformità del prodotto alle Normative Europee applicabili allo specifico prodotto, e deve essere apposta dal fabbricante - inteso come soggetto che immette il prodotto sul mercato - a seguito dell'esecuzione con esito positivo di tutte le verifiche e i controlli necessari ad attestare la conformità ai requisiti di base specificati in tali Direttive/Regolamenti.
Nell'ambito dei prodotti oggetto di questo vademecum, la marcatura CE è prevista ed è obbligatoria per gli apparecchi elettrici (per es. le lampade) e per la maggior parte dei prodotti da costruzione (per es. le finestre, i pavimenti, ecc.). Non è possibile richiederla nel caso dei mobili (tavoli, sedie, divani, armadi, contenitori, ecc.), soltanto perché le direttive applicabili non la prevedono.
Parecchi prodotti provenienti dalla Cina, recano ben in vista una marcatura CE che molto spesso viene inserita per trarre in inganno i consumatori europei, però vuol dire “China Export” e non
“Conformità Europea” . Il simbolo corretto è quello di seguito riportato che dovrà essere inserito con le giuste proporzioni, senza griglia sottostante..
Conformità Europea
China Export
Come si comporta il consumatore?
In Italia manca una radicata cultura tecnica. Vi è una bassissima percezione del binomio contraffazione/reato. Mentre sulla contraffazione alimentare e di beni di prima necessità l'attenzione del consumatore italiano è ormai massima, non altrettanto succede quando parliamo di contraffazione di prodotti di arredo, apparecchi di illuminazione, finiture di legno, design, anche perché molto spesso chi acquista prodotti contraffatti lo fa consapevolmente al solo scopo di risparmiare denaro.
VADEMECUM
Come evitare la contraffazione
I falsi generalmente vengono posti sul mercato a prezzi nettamente inferiori al prezzo dell'originale e solo questo basterebbe a far capire all'acquirente che non si tratta di un articolo autentico.
Il consumatore quindi, accettando di comprare una imitazione, dovrebbe essere altrettanto consapevole della potenziale pericolosità e della minore qualità dell'oggetto, anche se vi sono molti casi di acquirenti poco esperti che possono confondere il falso con l'originale.
Evitare di acquistare prodotti di arredamento, apparecchi di illuminazione, finiture di legno e design contraffatti non è solo un contributo importante all'economia italiana, ma anche una garanzia di salute e sicurezza per il consumatore, perché la qualità, la garanzia dei materiali e la tecnologia di produzione dei prodotti originali non sono comparabili con quelle di un oggetto contraffatto.
COSA FARE DI FRONTE AL CONTRAFFATTO
Se dopo l'acquisto ci si accorge di aver comprato un prodotto di arredamento, un apparecchio di illuminazione, finiture in legno o design contraffatti e si è in grado di dimostrare la propria buona fede, si consiglia di procedere con una segnalazione alla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico. A tale scopo è utile lo scontrino, la ricevuta fiscale o la fattura, per consentire alle Autorità di risalire agli autori dell'illecito.
A CHI RIVOLGERSI PER TUTELARSI
Nel caso in cui l'acquirente abbia il ragionevole dubbio di aver inconsapevolmente acquistato un prodotto falso, potrà segnalare il fatto a:
Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione Ministero dello Sviluppo Economico-UIBM
> CALL CENTER
x00 00 0000 0000 x00 00 0000 0000
Dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 17,00
> LINEA DIRETTA ANTICONTRAFFAZIONE
x00 00 0000 0000 x00 00 0000 0000
Dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 17,00
xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxx.xx
> SALA PUBBLICO
Dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 13,30
Per appuntamenti pomeridiani contattare il Call Center
> Per maggiori informazioni consultare il WEB ai seguenti indirizzi:
xxx.xxxx.xxx.xx xxx.xxxx.xxx.xx
Agenzie delle Dogane
> PROGETTO F.A.L.S.T.A.F.F.
Elaborato ed avviato a partire dal 2004, il progetto FALSTAFF mira a promuovere la circolazione di merci originali, conformi per qualità e per sicurezza, al fine di assicurare la libera concorrenza del mercato. Il team del progetto FALSTAFF può essere contattato al seguente indirizzo:
xxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxx.xx
Guardia di Finanza
> PROGETTO S.I.A.C.
Il Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.) è una progettualità co-finanziata dalla
Commissione Europea ed affidata dal Ministero dell'Interno alla Guardia di Finanza, a conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico comparto operativo.
L'iniziativa ha preso le mosse dalla maturata consapevolezza che per fronteggiare un fenomeno illecito multidimensionale e trasversale come quello della contraffazione è necessario “fare sistema” fra tutte le componenti istituzionali e gli attori impegnati nella lotta all' “industria del falso”. Partendo da questo presupposto, il progetto è stato realizzato come una piattaforma telematica
plurifunzionale composta da diversi applicativi che assolvono le funzioni di: -
⚫ informazione per i consumatori;
⚫ cooperazione tra gli attori istituzionali e, in particolare, tra le Forze di polizia e tra queste e le Polizie Municipali;
⚫ collaborazione tra le componenti istituzionali e le aziende.
Il sito web del Sistema Informativo Anti Contraffazione è curato dal personale del Nucleo Speciale Tutela Mercati, alle dipendenze del Comando Reparti Speciali della Guardia di Finanza.
È possibile contattare la redazione del S.I.A.C.
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oppure al seguente indirizzo:
SCHEDE DI PRODOTTI
DI ARREDAMENTO E DESIGN
In considerazione della moltitudine di prodotti che si possono configurare nei segmenti merceologici considerati, riteniamo utile presentare alcune semplici schede relative a prodotti di arredamento e design.
ARMADI - GUARDAROBA | |
Denominazioni commerciali più frequenti | Armadio, guardaroba, mobile contenitore, armadio ad ante. |
Principali normative del settore | ⚫ D.Lgs 6 /09/ 05, n. 206 “Codice del Consumo”; ⚫ D.Lgs. 21/05/04, n. 172 sulla sicurezza generale dei prodotti, recepimento della Direttiva 2001/95/CEE; ⚫ decisione della Commissione delle Comunità Europee del 6 marzo 2006 che determina le classi di reazione al fuoco di alcuni prodotti da costruzioni 2006/213/CEE. |
Principali norme volontarie di settore | Numerose norme tecniche con requisiti di sicurezza e idoneità all'uso dei prodotti (per es. prove di carico, di resistenza, di durata, di resistenza delle finiture delle superfici, ecc.), reperibili presso l'UNI xxx.xxx.xxx. Nel caso di tutti i mobili contenitori per uso domestico, la principale norma di riferimento è la UNI EN 14749 “Mobili contenitori e piani di lavoro per uso domestico e per cucina - Requisiti di sicurezza e metodi di prova”. |
Metodi di lavorazione del prodotto che contribuiscono a determinare il valore e il prezzo al consumatore | Fondamentale è il tipo di materiale utilizzato, il taglio e i trattamenti adottati nella preparazione (es. stagionatura del legno), i trattamenti di conservazione (es. spalmatura e verniciatura con resine sintetiche, olio di lino, materiali ignifughi, strati vetrosi di borace o silicati), l'utilizzo di colle termoindurenti, organiche di origine animale e vegetale, colle in solvente e colle viniliche. Normalmente quando si acquistano questi manufatti la descrizione utilizzata dai rivenditori è spesso sommaria (es. laminato in noce, mentre l'indicazione dovrebbe essere: armadio impiallacciato in noce nazionale). |
ARMADI - GUARDAROBA | |
Metodi di lavorazione del prodotto che contribuiscono a determinare il valore e il prezzo al consumatore | Al momento dell'acquisto inoltre, sarebbe auspicabile ricevere ulteriori informazioni su provenienza, consistenza e trattamenti del legno e dei diversi materiali che compongono il mobile. Considerato l'uso di sostanze chimiche nocive che possono essere utilizzate nella fabbricazione dei mobili, è auspicabile che la scheda prodotto sia completa ed esauriente. |
Manutenzione del prodotto e conservazione | Periodicamente è opportuno controllare viti e cerniere di fissaggio di mobili e apparecchi di illuminazione. Nell'eventualità di attacco da parte di tarli è necessario un trattamento con stucco di cera solido, di un colore simile al colore del mobile o della finitura, avendo cura di chiudere bene i fori. Qualora fosse necessario un trattamento più radicale, andrà utilizzato un presidio medico chirurgico rispettando accuratamente le prescrizioni d'uso. Se il manufatto viene tenuto in ambiente asciutto potrà avere una durabilità di decenni e in tal caso è importante tenere nota degli interventi di manutenzione intercorsi nel tempo (es. verniciature, trattamenti anti -tarlo, ecc.). |
Sicurezza del prodotto | L'armadio, come ogni prodotto destinato al consumatore messo sul mercato dei Paesi membri della UE, deve essere sicuro. Alcuni criteri di sicurezza dell'armadio sono: ⚫ resistenza meccanica e stabilità; ⚫ potere ignifugo; ⚫ non rilasciare nell'ambiente sostanze volatili e pericolose (es. formaldeide). La legge prevede che i pannelli di legno contenenti formaldeide utilizzati per interni siano etichettati con la sigla E1 – Emissione di formaldeide minore di 0,1 ppm (parti per milione), che emettano cioè formaldeide in concentrazioni limitate, inferiori ai limiti di sicurezza raccomandati delle più autorevoli organizzazionimondialiche operano nel campo della sanità. La formaldeide è considerata una sostanza cancerogena e sprigionandosi in un ambiente chiuso provoca: irritazione agli occhi, mal di gola, mal di testa, dermatiti, irritazioni alle vie respiratorie. Nel caso di prodotti contraffatti è probabile che non vengano rispettate le norme di legge previste sulla sicurezza del prodotto arrecando gravi danni alla salute, oltre che alla sicurezza dell'utilizzatore. |
ARMADI - GUARDAROBA | |
Consigli per il consumatore | Verificare che il mobile sia accompagnato dalla “scheda prodotto” o che, comunque, siano disponibili e consultabili le informazioni relative a: ⚫ denominazione legale o merceologica del prodotto; ⚫ nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore; ⚫ eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose o all'ambiente; ⚫ materiali impiegati ed ai metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto; ⚫ istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d'uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto. Al momento dell'acquisto del prodotto accertarsi che lo stesso corrisponda alle proprie esigenze (es. dimensioni, materiali, colore, ecc.) E' opportuno richiedere diversi preventivi in più punti vendita per scegliere il prodotto più sicuro e conveniente sempre nel rispetto delle norme di legge. Al momento dell'acquisto è opportuno chiedere esplicitamente al venditore le condizioni e i materiali da utilizzare per una efficace manutenzione. Assicurarsi che il montaggio avvenga a regola d'arte, secondo i criteri stabiliti dal venditore e/o dal fabbricante. Se alla consegna e/o ad avvenuto montaggio il mobile manifesta difetti nei materiali, instabilità, chiusure imperfette, piani di posa instabili, ecc., richiedere l'applicazione del D. Lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 e successivi aggiornamenti del Codice del Consumo. Conservare fattura o scontrino fiscale di acquisto, al fine di esibirli al venditore e/o al centro di assistenza in caso di riparazioni in garanzia. |
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE | |
Principali normative del settore | Dal 1996 è in vigore la direttiva Europea che prevede l'obbligo di etichettare i prodotti con la marcatura CE secondo le Direttive applicabili, di redigere la relativa dichiarazione di conformità e di approntare la documentazione tecnica a supporto dell'apposizione della marcatura CE. La marcatura CE attesta la conformità del prodotto alle Direttive applicabili (Direttiva di Bassa Tensione, Direttiva di Compatibilità elettromagnetica, Direttiva RoHS ed Ecodesign). |
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE | |
Principali norme volontarie di settore | Ci sono diverse norme volontarie applicabili agli apparecchi di illuminazione sia da parte di Uni, sia delle CEI reperibili sui siti: xxx.xxx.xxx - xxx.xxxxxx.xx. Per quanto concerne l'apposizione della marcatura CE, le norme europee EN forniscono la cosiddetta “presunzione” di conformità ai requisiti minimi stabiliti nelle direttive europee per gli specifici aspetti coperti (le normative EN relative alla sicurezza elettrica ed alla compatibilità ellettromagnetica degli apparecchi di illuminazione sono pubblicate in Italia dal CEI) |
Materiali impiegati nella fabbricazione che ne determinano la qualità e la sicurezza | Le lampade (fonti luminose) si possono classificare in base alle modalità con le quali viene generata la luce. Nell'uso commerciale comune le lampade vengono classificate come lampade: ⚫ ad incandescenza che, a seguito dei requisiti minimi di efficienza definiti a livello comunitario, possono ora essere realizzate solo con tecnologia ad alogeni; ⚫ fluorescenti tubolari lineari, anche con alimentazione ad alta frequenza; ⚫ fluorescenti compatte, anche con alimentatore incorporato, anche ad alta frequenza; ⚫ al sodio; ⚫ ad alogenuri metallici. In relazione a questa complessa configurazione, i materiali che compongono lampada e portalampada sono molto diversi tra loro. Vengono utilizzati materiali metallici (come rame, tungsteno, ecc.), plastici, ceramici, vetro, gas (come bromo ed altri alogeni) e mercurio. |
Metodi di lavorazione del prodotto che contribuiscono a determinare il valore e il prezzo al consumatore finale | A seguito della pubblicazione del Regolamento 874/2012, le fonti luminose destinate all'utilizzatore finale devono essere provviste di un'etichetta energetica che ne indica: ⚫ le caratteristiche di efficienza (classe di appartenenza, dalla migliore A++ alla peggiore E); ⚫ il consumo annuo (KWh/1000 h); ⚫ il flusso luminoso emesso (lm); ⚫ la potenza elettrica (W); E' obbligatorio che in etichetta e/o sull'imballaggio vengano riportati diversi requisiti e standard che permettano di |
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE | |
Metodi di lavorazione del prodotto che contribuiscono a determinare il valore e il prezzo al consumatore finale | classificare il prodotto, tra i quali, segnaliamo le seguenti indicazioni: ⚫ classe di efficienza energetica (scala da: A = massima, B-C-D-E = minima). La lettera deve essere evidenziata per ciascun prodotto; ⚫ flusso luminoso espresso in lumen; ⚫ potenza assorbita (watt); ⚫ durata nominale espressa in ore (da indicare sull'imballaggio); ⚫ consumo di energia. |
Manutenzione del prodotto | Gli apparecchi di illuminazione devono essere sottoposti a pulizia ed in generale a manutenzione, in linea con quanto indicato nelle istruzioni fornite dal costruttore ed in ogni caso scollegando l'alimentatore di rete. |
Sicurezza del prodotto: trattandosi di manufatti con parti elettriche è fondamentale che il prodotto sia fabbricato a norma di legge | Al fine di assicurare l'utilizzo sicuro degli apparecchi di illuminazione è necessario rispettare le seguenti indicazioni: ⚫ l'impianto elettrico nel quale è collegato l'apparecchio di illuminazione dell'abitazione deve essere conforme ai requisiti legislativi; ⚫ le prese devono essere conformi ai requisiti legislativi e alle norme tecniche; ⚫ i cavi elettrici devono essere adeguati alla potenza dell'apparecchio di illuminazione ed eventualmente sostituiti quando risultassero, anche solo marginalmente, usurati o sfilacciati, tramite un centro di assistenza autorizzato; ⚫ la potenza e le caratteristiche della fonte luminosa (lampadina) devono essere conformi a quanto riportato sulla scheda dell'apparecchio di illuminazione in cui è destinata ad essere utilizzata. |
Consigli per il consumatore | Poiché si ritiene che circa la metà dell'energia elettrica consumata in casa venga sprecata, per distrazione e/o per una scelta non oculata dell'illuminazione, prestare attenzione ai consumi energetici diventa sempre più un'esigenza prioritaria, anche ai fini di un risparmio dei costi. E' consigliabile “progettare” l'illuminazione dei diversi locali assicurando la flessibilità necessaria (ad esempio tramite l'utilizzo di regolatori di luminosità o parzializzando l'accensione delle diverse fonti luminose) e valutando le ore di funzionamento previste, in modo da scegliere la fonte luminosa più adeguata. Negli ambienti in cui l'utilizzo dell'illuminazione è maggiore, valutare l'utilizzo di fonti luminose con maggiore efficienza (e quindi minor consumo a pari emissione luminosa). Ogni locale va illuminato in relazione alla dimensione e all'uso, |
Consigli per il consumatore
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
prevedendo un'illuminazione ad hoc nelle zone in cui si svolge una specifica attività (cucina, sala da pranzo, zona lettura, ecc.).
La durata delle fonti luminose è variabile in funzione della tecnologia utilizzata; dalle 2000 ore per le lampade ad alogeni, a diverse migliaia di ore per quelle a fluorescenza, sino alle diverse decine di migliaia di ore per le fonti a Led. Il costo delle diverse tipologie di lampade varia moltissimo, anche in considerazione del design, tuttavia il consiglio è quello di scegliere le lampade a basso consumo energetico quando le loro caratteristiche soddisfano le esigenze di utilizzo.
È opportuno pulire periodicamente le fonti luminose, per eliminare il deposito di polvere che riduce la luminosità e ne inficia il corretto funzionamento.
Al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda e le indicazioni riportate sulle istruzioni per l'uso; conservare lo scontrino fiscale e l'eventuale garanzia per almeno 2 anni, al fine di esibirli al venditore e/o al centro di assistenza in caso di riparazioni in garanzia; se il prodotto manifesta difetti (ad es. funzionamento non corretto, alterazione delle sue caratteristiche, ecc.) procedere con una lettera di reclamo rivolgendosi al venditore ed esibendo lo scontrino fiscale; terminato il loro ciclo di vita, gli apparecchi di illuminazione e le lampade a scarica devono seguire un iter di smaltimento differenziato, stabilito nella direttiva RAEE, allo scopo di ridurre il relativo impatto ambientale e consentire, dove possibile, il riciclo dei materiali che li costituiscono e il loro eventuale riutilizzo.
Denominazioni commerciali più frequenti | Finestre e portefinestre, porte esterne pedonali, serramenti, infissi. |
Principali normative del settore | Dal 1989 tali prodotti ricadono sotto la direttiva Europea 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” che ha introdotto l'obbligo di marcatura CE secondo le Norme armonizzate di riferimento. Dal 1° luglio 2013 tale Direttiva è stata abrogata e sostituita dal Regolamento Europeo n. 305/2011 che ha rafforzato il concetto di marcatura CE e introdotto obblighi aggiuntivi. La marcatura CE, obbligatoria da febbraio 2010 secondo norma UNI EN 14351-1, deve essere riportata sul prodotto, su un'etichetta saldamente fissata al prodotto, sull'imballaggio oppure sui documenti tecnico- commerciali di accompagnamento e deve essere corredata dalla |
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO | |
Principali normative del settore | dichiarazione di prestazione (DoP) e dalle istruzioni su movimentazione, conservazione, montaggio, ecc. In aggiunta a quanto previsto dalla marcatura CE, il prodotto deve essere accompagnato anche dalle informazioni previste dal D. lgs. n. 206 del 6/9/05 - Codice del Consumo (denominate “scheda prodotto”) che comprendono: ⚫ i dati identificativi del prodotto in relazione alla denominazione commerciale e alla tipologia di prodotto; ⚫ i materiali impiegati e le tecniche di fabbricazione; ⚫ le modalità di pulizia e manutenzione del prodotto; ⚫ le precauzioni d'uso; ⚫ le modalità di smaltimento. |
Principali norme volontarie di settore | Esistono diverse norme volontarie che si riferiscono a test specifici relativi alla durabilità, al comportamento tra climi differenti, alla resistenza dei cicli di apertura e chiusura, ecc. Tali norme sono reperibili sui siti: xxx.xxx.xxx - xxx.xxx.xx |
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | Nella fabbricazione di serramenti esterni di legno può essere utilizzato legno lamellare oppure legno massiccio di varie specie legnose tra cui pino, abete, hemlock, xxxxxxx, meranti, mogano e rovere. Per la finitura si applicano cicli di verniciatura che prevedono l'impiego di prodotti quali: primer, impregnanti, intermedi, fondi e finiture, atti a garantire la resistenza del serramento agli agenti atmosferici e la durata nel tempo. Ai fini delle prestazioni del serramento, componente determinante è la vetrazione: per rispettare le disposizioni di legge in termini di isolamento termico, isolamento acustico e sicurezza nell'uso, vengono generalmente impiegate vetrate doppie o multiple, stratificate e/o temprate, con camere riempite con gas isolanti. |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | Il prezzo del prodotto varia in funzione della tipologia di apertura (battente, anta ribalta, scorrevole, ecc.), delle prestazioni richieste in termini di permeabilità all'aria, tenuta all'acqua, resistenza al carico di vento, isolamento termico, isolamento acustico. Tale prezzo è inoltre correlato a: ⚫ materiali e specie legnose impiegate e relative finiture; ⚫ tipologia vetrazioni (vetrata isolante doppia o tripla, basso emissiva, a controllo solare, resistente all'effrazione, ecc.); ⚫ tipologie e numero guarnizioni; ⚫ dimensioni e spessori; ⚫ tipologia accessori e ferramenta (cerniere, maniglieria, gocciolatoi, ecc.) |
Manutenzione del prodotto
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO
I serramenti esterni devono essere sottoposti a pulizia periodica e a manutenzione, secondo quanto indicato nelle istruzioni fornite dal fabbricante.
Sicurezza del prodotto
Alcuni criteri di sicurezza riguardano:
⚫ tipologia delle vetrazioni che, in funzione dell'altezza della finestra rispetto al piano di calpestio o dell'impiego nelle porte, devono presentare specifiche caratteristiche di sicurezza anche in relazione alla resistenza all'urto;
⚫ dispositivi di sicurezza (per esempio arresti e dispositivi di inversione, limitatori e dispositivi di fissaggio per le procedure di pulizia, ecc.) che devono presentare idonea capacità portante.
Consigli per il consumatore
La sostituzione di serramenti esistenti beneficia di agevolazioni fiscali per il risparmio energetico purchè il nuovo serramento rispetti i valori di trasmittanza termica definiti con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dell'11 marzo 2008 e s.m.e.i.
Per il dettaglio delle agevolazioni previste consultare il sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx alla voce Guide Fiscali.
Al momento dell'acquisto chiedere al fornitore la marcatura CE del
prodotto e la relativa documentazione di accompagnamento anche in relazione al Codice del Consumo (Dichiarazione di prestazione- DoP, istruzioni per la movimentazione, il montaggio, la manutenzione, lo smaltimento, ecc.). Scegliere un prodotto di legno significa utilizzare una materia prima rinnovabile, resistente, elastica, traspirante, isolante, priva di cariche elettrostatiche e radioattività; è opportuno richiedere diversi preventivi per scegliere il prodotto più conveniente nel rispetto delle norme di legge; per l'installazione del serramento affidarsi a squadre di posa in grado di garantire il montaggio a regola d'arte, secondo le istruzioni fornite dal venditore e/o dal fabbricante; conservare la documentazione necessaria ai fini della garanzia di legge; al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda prodotto e le relative istruzioni per l'uso; in caso di difetti e/o anomalie procedere con la segnalazione al venditore e/o fabbricante.
Denominazioni commerciali più frequenti
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO O ALTRO MATERIALE
Chiusure oscuranti, schermi, scuri, veneziane, imposte, frangisole, persiane, avvolgibili, tapparelle.
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO O ALTRO MATERIALE | |
Principali normative del settore | Dal 1989 tali prodotti ricadono sotto la direttiva Europea 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” che ha introdotto l'obbligo di marcatura CE secondo le Norme armonizzate di riferimento. Dal 1° luglio 2013 tale Direttiva è stata abrogata e sostituita dal Regolamento Europeo n. 305/2011 che ha rafforzato il concetto di marcatura CE e introdotto obblighi aggiuntivi. La marcatura CE, obbligatoria da aprile 2006 secondo la norma UNI EN 13659 deve essere riportata sul prodotto, su un'etichetta saldamente fissata al prodotto, sull'imballaggio oppure sui documenti tecnico- commerciali di accompagnamento e deve essere corredata dalla dichiarazione di prestazione (DoP) e dalle istruzioni su movimentazione, conservazione, montaggio, ecc. In aggiunta a quanto previsto dalla marcatura CE, il prodotto deve essere accompagnato anche dalle informazioni previste dal D. lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 - Codice del consumo (denominata scheda prodotto) che comprendono: ⚫ i dati identificativi del prodotto in relazione alla denominazione commerciale e alla tipologia di prodotto ⚫ i materiali impiegati e le tecniche di fabbricazione; ⚫ le modalità di pulizia e manutenzione del prodotto; ⚫ le precauzioni d'uso; ⚫ le modalità di smaltimento. |
Principali norme volontarie di settore | Ci sono diverse norme volontarie che si riferiscono a test specifici relativi alla durabilità, alla resistenza dei meccanismi di chiusura (se presenti), alla resistenza all'urto ecc. Tali norme sono reperibili sui siti: |
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | Nella fabbricazione di chiusure oscuranti di legno può essere utilizzato legno lamellare oppure legno massiccio di varie specie legnose tra cui pino, abete, hemlock, xxxxxxx, ecc. Per la finitura si applicano cicli di verniciatura che prevedono l'impiego di prodotti quali: primer, impregnanti, intermedi, fondi e finiture, atti a garantire la resistenza del serramento agli agenti atmosferici e la durata nel tempo. |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | Il prezzo del prodotto varia in funzione delle prestazioni richieste che sono correlate a: ⚫ materiali e specie legnose impiegate e relative finiture; ⚫ dimensioni e spessori; ⚫ tipologia accessori e ferramenta. |
SERRAMENTI ESTERNI DI LEGNO O ALTRO MATERIALE
Manutenzione del prodotto
Sicurezza del prodotto
Consigli per il consumatore
Le chiusure oscuranti devono essere sottoposte a pulizia periodica e a manutenzione, secondo quanto indicato nelle istruzioni fornite dal fabbricante.
Alcuni criteri di sicurezza riguardano principalmente i sistemi di bloccaggio.
La sostituzione di chiusure oscuranti beneficia di agevolazioni fiscali per il risparmio energetico solo nel caso in cui la sostituzione avvenga simultaneamente a quella di finestre/portefinestre.
Per il dettaglio delle agevolazioni previste consultare il sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx alla voce Guide Fiscali.
Al momento dell'acquisto chiedere al fornitore la marcatura CE del prodotto e la relativa documentazione di accompagnamento anche in relazione al Codice del Consumo (Dichiarazione di prestazione- DoP, istruzioni per la movimentazione, il montaggio, la manutenzione, lo smaltimento, ecc.).
Scegliere un prodotto di legno significa utilizzare una materia prima rinnovabile, resistente, elastica, traspirante, isolante, priva di cariche elettrostatiche e radioattività.
E' opportuno richiedere diversi preventivi per scegliere il prodotto più conveniente nel rispetto delle norme di legge
Per l'installazione affidarsi a squadre di posa in grado di garantire il montaggio a regola d'arte, secondo le istruzioni fornite dal venditore e/o dal fabbricante.
Conservare la documentazione necessaria ai fini della detrazione fiscale ove applicata. Conservare fattura o scontrino fiscale di acquisto ai fini della garanzia di legge.
Al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda prodotto e le relative istruzioni per l'uso.
In caso di difetti e/o anomalie procedere con la segnalazione al venditore e/o fabbricante.
SERRAMENTI RESISTENTI ALL’EFFRAZIONE | |
Denominazioni commerciali più frequenti | Porte di ingresso blindate, porte di ingresso resistenti all'effrazione, porte di ingresso antintrusione. |
SERRAMENTI RESISTENTI ALL’EFFRAZIONE
Dal 1989 tali prodotti ricadono sotto la direttiva Europea 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” che ha introdotto l'obbligo di marcatura CE secondo le Norme armonizzate di riferimento. Dal 1° luglio 2013 tale Direttiva è stata abrogata e sostituita dal Regolamento Europeo n. 305/2011 che ha rafforzato il concetto di marcatura CE e introdotto obblighi aggiuntivi.
La marcatura CE per porte esterne, obbligatoria da febbraio 2010 secondo norma UNI EN 14351-1, deve essere riportata sul prodotto, su un'etichetta saldamente fissata al prodotto, sull'imballaggio oppure sui documenti tecnico - commerciali di accompagnamento e deve essere corredata dalla dichiarazione di prestazione (DoP) e dalle istruzioni su movimentazione, conservazione, montaggio, ecc.
Le porte interne resistenti all'effrazione, da intendersi per esempio come porte di ingresso in alloggi condominiali, non sono al momento regolamentate da marcatura CE.
La resistenza alle effrazioni rappresenta la caratteristica prioritaria, in quanto la porta d'ingresso viene ideata, progettata e realizzata per
Principali normative del settore
proteggere innanzitutto le persone, gli ambienti e le cose da pericolose intrusioni esterne. La resistenza all'effrazione, in termini di requisiti, classificazione e metodologie di prove, è regolamentata dalle norme europee UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 e UNI EN 1630, che
definiscono i test da effettuare sui campioni (test di resistenza sotto carico statico, sotto carico dinamico e prove reali di scasso da attacco manuale) e sei specifiche classi di appartenenza, che vanno dalla 1 alla 6 in senso migliorativo. Normalmente nell'edilizia residenziale vengono impiegate porte di ingresso resistenti alle effrazioni di classe 3 o 4.
In aggiunta a quanto sopra indicato, il prodotto deve essere accompagnato anche dalle informazioni previste dal D. lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 - Codice del consumo (denominata scheda prodotto) che comprendono:
⚫ i dati identificativi del prodotto in relazione alla denominazione commerciale e alla tipologia di prodotto;
⚫ i materiali impiegati e le tecniche di fabbricazione;
⚫ le modalità di pulizia e manutenzione del prodotto
⚫ le precauzioni d'uso;
⚫ le modalità di smaltimento.
SERRAMENTI RESISTENTI ALL’EFFRAZIONE | |
Principali norme volontarie di settore | Ci sono diverse norme volontarie che si riferiscono a test specifici relativi alla resistenza meccanica, alle forze di azionamento, resistenza ai cicli apertura e chiusura, al comportamento tra climi differenti, alla resistenza alle effrazioni ecc. Tali norme sono reperibili sui siti: xxx.xxx.xxx - xxx.xxx.xx |
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | Le porte blindate sono porte di ingresso concepite per garantire una elevata sicurezza ai tentativi di effrazione e realizzate con materiali e accorgimenti costruttivi diversi asecondadelgradodiprotezione. Sono caratterizzate generalmente da una struttura con anta in lamiera di acciaio opportunamente rinforzata, la quale consente l'inserimento di isolanti con prestazioni acustiche e/o termiche. Detta struttura è progettata e realizzata per conferire le caratteristiche antieffrazione al prodotto e in genere comprende tutta la ferramenta e i sistemi di chiusura, al fine di offrire il massimo livello di resistenza all'eventuale tentativo di scasso o effrazione. La struttura dell'anta così concepita viene rivestita mediante materiali di diversa natura quali per esempio il legno, che nella maggioranza dei casi, possono presentare caratteristiche estetiche diverse tra il lato esterno e quello interno. Alcune tipologie di porte possono prevedere anche l'impiego di vetrate resistenti alle effrazioni. |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | Il prezzo del prodotto varia in funzione del sistema di apertura, della classe di effrazione richiesta, delle ulteriori prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, nonché delle finiture. Il prezzo è inoltre correlato a: ⚫ struttura e irrigidimenti dell'anta; ⚫ tipologie e numero guarnizioni; ⚫ dimensioni e spessori; ⚫ tipologia accessori e ferramenta (cerniere, maniglieria, ecc.); ⚫ tipologia vetrazioni (vetrata isolante doppia o tripla, basso emissiva, a controllo solare, resistente all'effrazione, ecc.). |
Manutenzione del prodotto | Le porte devono essere sottoposte a pulizia periodica e a manutenzione, secondo quanto indicato nelle istruzioni fornite dal fabbricante. |
Sicurezza del prodotto | Alcuni criteri di sicurezza riguardano i dispositivi di sicurezza (per esempio arresti, limitatori ecc.). |
Consigli per il consumatore | La sostituzione delle porte d'ingresso beneficia di agevolazioni fiscali per il risparmio energetico a condizione che si tratti di serramenti che delimitano l'ambiente riscaldato da ambienti non riscaldati o dall'esterno purchè il nuovo serramento rispetti i valori di trasmittanza termica |
SERRAMENTI RESISTENTI ALL’EFFRAZIONE | |
Consigli per il consumatore | definiti con il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell'11 marzo 2008 e s.m.e.i. Per il dettaglio delle agevolazioni previste consultare il sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx alla voce Guide Fiscali. Al momento dell'acquisto chiedere al fornitore la marcatura CE del prodotto e la relativa documentazione di accompagnamento anche in relazione al Codice del Consumo (Dichiarazione di prestazione- DoP, istruzioni per la movimentazione, il montaggio, la manutenzione, lo smaltimento, ecc.). E' opportuno richiedere diversi preventivi per scegliere il prodotto più conveniente nel rispetto delle norme di legge. Per l'installazione affidarsi a squadre di posa in grado di garantire il montaggio a regola d'arte, secondo le istruzioni fornite dal venditore e/o dal fabbricante. Conservare la documentazione necessaria ai fini della detrazione fiscale ove applicata. Conservare fattura o scontrino fiscale di acquisto ai fini della garanzia di legge; al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda prodotto e le relative istruzioni per l'uso; in caso di difetti e/o anomalie procedere con la segnalazione al venditore e/o fabbricante. |
SERRAMENTI INTERNI | |
Denominazioni commerciali più frequenti | Porte interne pedonali, porte interne di comunicazione. |
Principali normative del settore | Le porte interne, pur non essendo soggette a marcatura CE al momento della pubblicazione del presente fascicolo, devono comunque presentare caratteristiche tecniche, dimensionali e prestazionali, in termini di sicurezza nell'uso, qualità dei materiali impiegati e delle finiture superficiali. Il prodotto deve essere accompagnato dalle informazioni previste dal D. lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 - Codice del Consumo (denominata scheda prodotto) che comprendono: ⚫ i dati identificativi del prodotto in relazione alla denominazione commerciale e alla tipologia di prodotto; ⚫ i materiali impiegati e le tecniche di fabbricazione; ⚫ le modalità di pulizia e manutenzione del prodotto; ⚫ le precauzioni d'uso; ⚫ le modalità di smaltimento. |
SERRAMENTI INTERNI | |
Principali norme volontarie di settore | Ci sono diverse norme volontarie che si riferiscono a test specifici relativi alla durabilità, alle caratteristiche dimensionali, alla planarità, alla resistenza meccanica, ecc. Tali norme sono reperibili sui siti: Inoltre per quanto attiene la valutazione della qualità ottico-visiva delle porte è possibile fare riferimento alle “Linee guida per la valutazione della qualità visiva delle porte interne pedonali” (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxx-xxx- categoria-di-prodotto/edilizia-finiture- edilegnoarredo/edilegnoarredo-porte-interne/porte-interne- pedonali-e-documenti-associativi). |
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | In funzione dei materiali impiegati, le porte interne si possono distinguere in: ⚫ porte di legno; ⚫ porte di vetro; ⚫ porte di alluminio/ metalliche; ⚫ porte miste. Inoltre in relazione al sistema di apertura si possono classificare in: ⚫ a battente; ⚫ scorrevole a scomparsa o esterno muro; ⚫ a bilico verticale; ⚫ a ventola; ⚫ pieghevole a libro; ⚫ rototraslante. Al di là delle peculiarità costruttive di uno specifico prodotto, le porte interne sono caratterizzate generalmente dal telaio fisso, dall'anta mobile, il coprigiunto e gli accessori (cerniere, guide che permettono la rotazione e lo scorrimento, la maniglieria, le serrature per il bloccaggio e le guarnizioni di tenuta). |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | Il prezzo del prodotto varia in funzione del sistema di apertura, delle prestazioni richieste anche in termini di isolamento acustico, nonché delle finiture. Il prezzo è inoltre correlato a: ⚫ materiali di tamponamento e rivestimento dell'anta ⚫ specie legnose nel caso di porte di legno; |
SERRAMENTI INTERNI | |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | ⚫ tipologia vetrazioni (monolitico temperato, stratificato e stratificato temperato, stratificato temperato verniciato o argentato, senza decori o con decori artistici); ⚫ tipologie e numero guarnizioni; ⚫ dimensioni e spessori; ⚫ tipologia accessori e ferramenta (cerniere, maniglieria, ecc. |
Manutenzione del prodotto | Le porte interne devono essere sottoposte a pulizia periodica e a manutenzione, in linea con quanto indicato nelle istruzioni fornite dal fabbricante. |
Sicurezza del prodotto | Alcuni criteri di sicurezza riguardano i dispositivi di sicurezza (per esempio arresti, limitatori ecc.) nonché le vetrazioni impiegate. |
Consigli per il consumatore |
Al momento dell'acquisto chiedere al fornitore la documentazione relativa al D. lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 - Codice del Consumo (denominata scheda prodotto).
E' opportuno richiedere diversi preventivi per scegliere il prodotto più con- veniente nel rispetto delle norme di legge.
Per l'installazione affidarsi a squadre di posa in grado di garantire il mon- taggio a regola d'arte, secondo le istruzioni fornite dal venditore e/o dal fabbricante. Conservare fattura o scontrino fiscale di acquisto ai fini della garanzia di legge. Al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda prodotto e le relative istruzioni per l'uso. In caso di difetti e/o ano- malie procedere con la segnalazione al venditore e/o fabbricante.
Denominazioni commerciali più frequenti | Pavimenti di legno, Parquet, Elementi di legno, Tavole, tavolette, Listoni, Plance. |
Principali normative del settore | Dal 1989 tali prodotti ricadono sotto la direttiva Europea 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” che ha introdotto l'obbligo di marcatura CE secondo le Norme armonizzate di riferimento. Dal 1° luglio 2013 tale Direttiva è stata abrogata e sostituita dal Regolamento Europeo n. 305/2011 che ha rafforzato il concetto di marcatura CE e introdotto obblighi aggiuntivi. |
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
Principali normative del settore | La marcatura CE, obbligatoria da febbraio 2010 secondo norma UNI EN 14342, deve essere riportata sul prodotto, su un'etichetta saldamente fissata al prodotto, sull'imballaggio oppure sui documenti tecnico - commerciali di accompagnamento e deve essere corredata dalla dichiarazione di prestazione (DoP) e dalle istruzioni su movimentazione, conservazione, montaggio, ecc. In aggiunta a quanto previsto dalla marcatura CE, il prodotto deve essere accompagnato anche dalle informazioni previste dal D. lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 - Codice del consumo (scheda prodotto) che comprendono: ⚫ i dati identificativi del prodotto in relazione alla denominazione commerciale e alla tipologia di prodotto; ⚫ i materiali impiegati e le tecniche di fabbricazione; ⚫ le modalità di pulizia e manutenzione del prodotto; ⚫ le precauzioni d'uso; ⚫ le modalità di smaltimento. |
Principali norme volontarie del settore | Sono disponibili norme volontarie che riguardano test specifici relativi a stabilità dimensionale, durabilità biologica del legno, umidità, durezza, ecc. nonché norme relative ai criteri e metodi di valutazione della pavimentazione posta in opera e alle caratteristiche prestazionali dei massetti sui quali la pavimentazione viene posata. Tali norme sono reperibili sui siti: xxx.xxx.xxx - xxx.xxx.xx |
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | Nella fabbricazione di pavimentazioni di legno può essere impiegato legname proveniente da varie aree geografiche, ricavato da foreste gestite in maniera sostenibile e rinnovabile, nel rispetto dei principi di legalità. Le specie legnose possono provenire da Europa, Africa, America e Asia e presentano caratteristiche differenti in relazione alla specie stessa e all'area di taglio. Le principali specie legnose impiegate per le pavimentazioni di legno sono: dall'Europa: dall'Africa: ⚫ acero montano ⚫ afrormosia ⚫ ciliegio ⚫ doussiè ⚫ faggio ⚫ iroko ⚫ frassino ⚫ mutenye ⚫ larice ⚫ padouk africano ⚫ noce ⚫ panga panga ⚫ rovere ⚫ wenge |
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
Materiali impiegati nella fabbricazione che determinano la qualità, la sicurezza e il valore del prodotto | dall'Asia: dall'America del Nord: ⚫ merbau ⚫ acero americano ⚫ teck ⚫ ciliegio americano dall'America del Sud: dall'America centrale e del ⚫ guatambù Sud: ⚫ ipè ⚫ courbaril ⚫ sucupira ⚫ balsamo ⚫ jequitibà rosa Sul mercato sono disponibili elementi per pavimentazioni di legno massiccio o costituiti da più strati (due o tre strati). I primi sono normalmente venduti grezzi e successivamente levigati e finiti in opera, mentre gli elementi multistrato (comunemente definiti prefiniti) presentano una finitura superficiale (verniciatura o oleatura) e non necessitano di operazioni di levigatura e finitura in opera. Il mercato dispone anche di elementi massicci prefiniti. |
Metodi di lavorazione del prodotto che determinano in modo significativo il prezzo al consumatore | Le caratteristiche funzionali, estetiche, di durabilità nonché il prezzo di una pavimentazione di legno dipendono principalmente da: ⚫ tipologia di elementi; ⚫ specie legnosa; ⚫ metodologia di posa; ⚫ geometrie di posa; ⚫ tipologia di finitura. |
Manutenzione del prodotto | MANUTENZIONE PAVIMENTAZIONI VERNICIATE Manutenzione ordinaria Per mantenere in buono stato la pavimentazione verniciata è consigliabile: ⚫ prevedere all'ingresso dell'abitazione uno zerbino da mantenere pulito, per allontanare dalle suole delle scarpe polvere o particelle abrasive; ⚫ rimuovere la polvere o passare l'aspirapolvere periodicamente; ⚫ pulire abitualmente il pavimento con un panno ben strizzato, preventivamente inumidito con acqua e detersivo neutro per pavimenti di legno; ⚫ trattare il pavimento periodicamente con prodotti protettivi a base di resine in dispersione acquosa autolucidanti o rilucidabili o secondo quanto indicato dai produttori. |
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
La periodicità della manutenzione dipende dall'intensità d'uso della pavimentazione. Indicativamente si propone la cadenza riportata nella tabella 1 che fornisce inoltre una “scala di valori” relativamente all'uso della pavimentazione secondo il passaggio.
Tab.1: Periodicità della manutenzione ordinaria per pavimentazioni finite a vernice
La prima pulizia della pavimentazione può essere effettuata solo dopo almeno 7 giorni dalla sua verniciatura. La manutenzione può cominciare dopo 2 – 4 settimane dalla verniciatura.
Una corretta e costante pulizia e manutenzione della pavimentazione favoriscono una maggiore durata della stessa.
Manutenzione straordinaria - riverniciatura
Dopo anni di esercizio la pavimentazione di legno può presentarsi usurata e danneggiata.
A differenza di molti altri tipi di pavimentazione, può essere completamente rinnovata mediante:
⚫ sostituzione di elementi particolarmente danneggiati
⚫ nuova levigatura;
⚫ stuccatura;
⚫ carteggiatura;
⚫ nuova verniciatura.
La levigatura deve allontanare tutte le tracce di precedenti trattamenti (vecchia vernice, cere, prodotti per la manutenzione). Normalmente questa operazione viene iniziata utilizzando carta abrasiva n. 30 – 36, per togliere più facilmente la vecchia vernice indurita e completata come d'abitudine con carte n. 60 – 80.
Dopo la stuccatura, si esegue la carteggiatura utilizzando carte abrasive n. 100 – 120. Nel caso della presenza di cere o prodotti contenenti silicone,
Manutenzione del prodotto
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
profondamente penetrati nelle fessure tra gli elementi di parquet, si consiglia l'uso di un fondo poliuretanico bicomponente rapido o di un fondo isolante.
Dopo completa essiccazione e carteggiatura si procede alla nuova verniciatura.
MANUTENZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI TRATTATE A CERA
Manutenzione ordinaria
Per mantenere in buono stato la pavimentazione è consigliabile:
⚫ prevedere all'ingresso dell'abitazione uno zerbino da mantenere pulito, per allontanare dalle suole delle scarpe polvere e particelle abrasive;
⚫ rimuovere la polvere o passare l'aspirapolvere periodicamente;
⚫ pulire abitualmente il pavimento con panno ben strizzato, preventivamente inumidito con acqua e detersivo neutro per pavimenti di legno;
⚫ allontanare le tracce di gomma delle scarpe o le macchie con l'apposito solvente per cera;
⚫ lucidare periodicamente e se necessario passare uno strato molto sottile di cera liquida prima di rilucidare;
La periodicità della manutenzione dipende dall'intensità d'uso della pavimentazione. Indicativamente si propone la cadenza riportata;
nella tabella 2 che fornisce inoltre una “scala di valori” relativamente all'uso della pavimentazione secondo il passaggio.
Tab.2: Periodicità della manutenzione ordinaria per pavimentazioni trattate a cera.
Manutenzione del prodotto
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
Manutenzione del prodotto | Manutenzione straordinaria Consiste in una nuova applicazione di cera che si esegue dopo aver pulito tutta la pavimentazione con un panno inumidito con solvente per cera. L'applicazione di cera è seguita dalla lucidatura. Manutenzione delle pavimentazioni trattate a olio La pulizia si effettua esattamente come per le pavimentazioni verniciate; successivamente si applica cera liquida per parquet trattati a olio, seguendo le istruzioni del fabbricante. Il pavimento potrà essere finito con lucidatrice o con panno di fibre naturali. Occorre prestare attenzione a non eccedere con le quantità e soprattutto a non bagnare troppo d'acqua e di cera liquida il pavimento per non incorrere nel difetto della sbiancatura. In caso di forte usura dell'intero pavimento o di una sua porzione, si stende una modica quantità di olio con uno straccio, si attendono circa 10 minuti e si passa energicamente la lucidatrice con feltri di lana. Anche per i parquet trattati a olio è indispensabile predisporre uno zerbino davanti alla porta d'ingresso con lo scopo di eliminare polvere e sostanze abrasive dalla suola delle scarpe. |
Sicurezza del prodotto | Non ci sono particolari accorgimenti in tema di sicurezza delle pavimentazioni di legno. |
Consigli per il consumatore | Al momento dell'acquisto chiedere al fornitore la marcatura CE del prodotto e la relativa documentazione di accompagnamento anche in relazione al Codice del Consumo (Dichiarazione di prestazione- DoP, istruzioni per la movimentazione, il montaggio, la manutenzione, lo smaltimento, ecc.). Al momento dell'acquisto verificare che vi sia corrispondenza tra la denominazione commerciale della specie legnosa richiesta e la denominazione botanica, ai fini della corretta identificazione delle caratteristiche intrinseche della specie. E' opportuno richiedere diversi preventivi per scegliere il prodotto più conveniente nel rispetto delle norme di legge. Per l'installazione della pavimentazione affidarsi a squadre di posa in grado di garantire il montaggio a regola d'arte, secondo le istruzioni fornite dal venditore e/o dal fabbricante e dalle normative in essere. L'AIPPL (Associazione Italiana Posatori Pavimenti di Legno) riunisce posatori qualificati in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di posa. Per maggiori informazioni consultare il sito |
Consigli per il consumatore
PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER USO INTERNO
Conservare fattura o scontrino fiscale di acquisto ai fini della garanzia di legge.
Al momento dell'acquisto, leggere con molta attenzione la scheda prodotto e le relative istruzioni per l'uso.
In caso di difetti e/o anomalie procedere con la segnalazione al venditore e/o fabbricante.
NOTE