FATTISPECIE CONTESTATA. Con provvedimento adottato in data 17 novembre 2020 e comunicato alla Società in data 24 novembre 2020 ("Provvedimento di avvio"), codesta spettabile Autorità ha avviato, ai sensi dell'art. 14 legge 10 ottobre 1990, n. 287 e dell’articolo 9, comma 3 bis, della legge 18 giugno 1998, n. 192, il Procedimento al fine di verificare se Benetton, nell'ambito dei rapporti con i propri rivenditori, abbia abusato della posizione di dipendenza economica in cui i medesimi potrebbero trovarsi, causando altresì un preteso nocumento al corretto dispiegamento della concorrenza nel settore. Il Procedimento è stato avviato a seguito di alcune segnalazioni pervenute da ex rivenditori della Società, tuttavia, esso si concentra esclusivamente sulla segnalazione del 19 novembre 2019 e sulle successive integrazioni pervenute dal Sig. Xxxxx Xxxxxxxx (di seguito anche solo il "Segnalante" o "MB") nella sua qualità di legale rappresentante della società Miragreen S.r.l., società che ha sottoscritto due contratti di franchising Benetton. Esaminando il Provvedimento di avvio, secondo questa spettabile Autorità - nel caso di specie - potrebbe sussistere "uno squilibrio eccessivo nei rapporti tra Benetton e il [S]egnalante, [e, dunque, una situazione di dipendenza economica] alla luce degli impegni economici e degli oneri che gravano in capo a quest’ultimo sulla base del contratto di franchising, tale da rendere difficoltoso, se non impossibile, ricercare sul mercato alternative commerciali soddisfacenti". Nel corso poi delle successive interlocuzioni con gli Uffici, è emerso che la sussistenza della dipendenza economica si baserebbe sull'effetto lock-in perpetrato mediante i) rilevanti investimenti del Sig. Xxxxxxxx; ii) ingente indebitamento del Sig. Xxxxxxxx e iii) conseguente assenza di alternative. In tema di abuso della dipendenza economica, nell'ambito del Provvedimento di avvio oltreché nel corso della prima fase istruttoria, è stata posta l'attenzione su talune clausole - asseritamente ritenute eccessivamente gravose - contenute nel contratto di franchising e nelle Condizioni Generali di Vendita in essere tra Benetton e il Sig. Xxxxxxxx, aventi, inter alia, ad oggetto: (i) la composizione degli ordini d'acquisto del rivenditore; (ii) il meccanismo di riassortimento automatico; (iii) il fatto che "il
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FATTISPECIE CONTESTATA. Con provvedimento adottato in data 17 novembre 2020 e comunicato alla Società in data 24 novembre 2020 ("Provvedimento di avvio"), codesta spettabile Autorità ha avviato, ai sensi dell'art. 14 legge 10 ottobre 1990, n. 287 e dell’articolo 9, comma 3 bis, della legge 18 giugno 1998, n. 192, il Procedimento al fine di verificare se Benetton, nell'ambito dei rapporti con i propri rivenditori, abbia abusato della posizione di dipendenza economica in cui i medesimi potrebbero trovarsi, causando altresì un preteso nocumento al corretto dispiegamento della concorrenza nel settore. Il Procedimento è stato avviato a seguito di alcune segnalazioni pervenute da ex rivenditori della Società, tuttavia, esso si concentra esclusivamente sulla segnalazione del 19 novembre 2019 e sulle successive integrazioni pervenute dal Sig. Xxxxx Xxxxxxxx Mauro Bonfanti (di seguito anche solo il "Segnalante" o "MB") nella sua qualità di legale rappresentante della società Miragreen S.r.l., società che ha sottoscritto due contratti di franchising Benetton. Esaminando il Provvedimento di avvio, secondo questa spettabile Autorità - nel caso di specie - potrebbe sussistere "uno squilibrio eccessivo nei rapporti tra Benetton e il [S]egnalante, [e, dunque, una situazione di dipendenza economica] alla luce degli impegni economici e degli oneri che gravano in capo a quest’ultimo sulla base del contratto di franchising, tale da rendere difficoltoso, se non impossibile, ricercare sul mercato alternative commerciali soddisfacenti". Nel corso poi delle successive interlocuzioni con gli Uffici, è emerso che la sussistenza della dipendenza economica si baserebbe sull'effetto lock-in perpetrato mediante i) rilevanti investimenti del Sig. XxxxxxxxBonfanti; ii) ingente indebitamento del Sig. Xxxxxxxx Bonfanti e iii) conseguente assenza di alternative. In tema di abuso della dipendenza economica, nell'ambito del Provvedimento di avvio oltreché nel corso della prima fase istruttoria, è stata posta l'attenzione su talune clausole - asseritamente ritenute eccessivamente gravose - contenute nel contratto di franchising e nelle Condizioni Generali di Vendita in essere tra Benetton e il Sig. XxxxxxxxBonfanti, aventi, inter alia, ad oggetto: (i) la composizione degli ordini d'acquisto del rivenditore; (ii) il meccanismo di riassortimento automatico; (iii) il fatto che "il
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FATTISPECIE CONTESTATA. Con provvedimento adottato in data 17 20 novembre 2020 e comunicato alla Società in data 24 novembre 2020 ("Provvedimento di avvio"), codesta spettabile Autorità ha avviato, ai sensi dell'art. 14 legge 10 ottobre 1990, n. 287 e dell’articolo 9, comma 3 bis, della legge 18 giugno 1998, n. 192, il Procedimento al fine di verificare se Benetton, nell'ambito dei rapporti con i propri rivenditori, abbia abusato della posizione di dipendenza economica in cui i medesimi potrebbero trovarsi, causando altresì un preteso nocumento al corretto dispiegamento della concorrenza nel settore. Il Procedimento è stato avviato a seguito di alcune segnalazioni pervenute da ex rivenditori della Società, tuttavia, esso si concentra esclusivamente sulla segnalazione del 19 novembre 2019 e sulle successive integrazioni pervenute dal Sig. Xxxxx Xxxxxxxx 2013 (di seguito anche solo “il "Segnalante" Provvedimento”), l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (di seguito “l’Autorità” o "MB"“l’AGCM”) nella sua qualità ha avviato un procedimento istruttorio (di legale rappresentante della società Miragreen S.r.l.seguito “il Procedimento”) volto a verificare se - nei rapporti verticali con i distributori al dettaglio dei propri prodotti - Enervit abbia tenuto delle condotte suscettibili di restringere la concorrenza ai sensi dell’art. 101, società che ha sottoscritto due contratti comma 1, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (di franchising Benettonseguito “TFUE”). Esaminando il Provvedimento di avvioPiù in particolare, secondo questa spettabile Autorità - nel caso l’Autorità, Xxxxxxx avrebbe indirettamente imposto il prezzo di specie - potrebbe sussistere "uno squilibrio eccessivo nei rapporti tra Benetton e il [S]egnalante, [e, dunque, una situazione di dipendenza economica] alla luce degli impegni economici e degli oneri che gravano in capo a quest’ultimo sulla base del contratto di franchising, tale da rendere difficoltoso, se non impossibile, ricercare sul mercato alternative commerciali soddisfacenti". Nel corso poi delle successive interlocuzioni con gli Uffici, è emerso che la sussistenza della dipendenza economica si baserebbe sull'effetto lock-in perpetrato mediante i) rilevanti investimenti del Sig. Xxxxxxxx; ii) ingente indebitamento del Sig. Xxxxxxxx e iii) conseguente assenza di alternative. In tema di abuso della dipendenza economica, nell'ambito del Provvedimento di avvio oltreché nel corso della prima fase istruttoria, è stata posta l'attenzione su talune clausole - asseritamente ritenute eccessivamente gravose - contenute nel contratto di franchising e nelle Condizioni Generali di Vendita in essere tra Benetton e il Sig. Xxxxxxxx, aventi, inter alia, ad oggettorivendita attraverso: (i) la composizione degli ordini d'acquisto del rivenditore; l’utilizzo di sconti incentivanti (15% sul prezzo di fornitura dei prodotti a marchio EnerZona) e (ii) l’imposizione di sconti massimi (25%) sui prezzi al pubblico praticati da taluni rivenditori internet. A tal proposito, rileverebbero, da un a parte, l’Accordo Commerciale 2013 siglato con la farmacia Xxxxx all’Angelo D’Oro (doc. 1.14 all. 5.11), dall’altro, la comunicazione standard inviata nel maggio 2011 a sedici rivenditori online (doc. 1.1). Inoltre, il meccanismo divieto di riassortimento automatico; “vendere e/o proporre in vendita” i prodotti Enervit al di fuori dei territori e dei canali esclusivi, contenuto nei contratti con i concessionari (iiiart. 1, comma 5), comporterebbe di fatto l’imposizione di un divieto di vendite passive nell’ambito di un sistema di distribuzione esclusiva. Le clausole di non concorrenza contenute nei medesimi contratti (art. 1, comma 2) il fatto avrebbero, inoltre, durata indeterminata perché inserite in contratti tacitamente rinnovabili di anno in anno, salvo disdetta (art. 2, comma 1). Secondo l’Autorità, peraltro, l’invito rivolto da Enervit ai propri rivenditori a non commercializzare i prodotti recanti etichetta in lingua italiana fuori dal territorio nazionale - contenuto in una comunicazione standard inviata nel maggio 2011 - potrebbe tradursi in un divieto di vendite sia attive che "ilpassive tale da pregiudicare l’integrazione dei diversi mercati nazionali.
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FATTISPECIE CONTESTATA. Con provvedimento adottato in data 17 novembre 2020 27 luglio 2021 e comunicato alla Società in data 24 novembre 2020 4 agosto 2021 ("Provvedimento di avvio"), codesta spettabile Autorità ha avviato, ai sensi dell'art. 14 legge 10 ottobre 1990, n. 287 e dell’articolo 9, comma 3 bis, della legge 18 giugno 1998, n. 192, il Procedimento al fine di verificare se BenettonMcDonald's, nell'ambito dei rapporti con i propri rivenditoriaffiliati, abbia abusato della posizione di dipendenza economica in cui i medesimi potrebbero trovarsi, causando altresì un preteso nocumento al corretto dispiegamento della concorrenza nel settore. Il Procedimento è stato avviato a seguito di alcune segnalazioni pervenute da ex rivenditori all'Autorità. Quanto all'asserita posizione di dipendenza economica, nel Provvedimento di avvio si legge che "appare sussistere un “eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi” nei rapporti tra la società concedente MCDI e i suoi affiliati, alla luce di diversi elementi sintomatici che riguardano la posizione di mercato delle Parti, la durata della Societàrelazione contrattuale, tuttaviail contenuto degli obblighi contrattuali, esso si concentra esclusivamente sulla segnalazione del 19 novembre 2019 e sulle successive integrazioni pervenute dal Signonché la presenza di investimenti specifici dei segnalanti non suscettibili di essere riconvertiti per altri rapporti commerciali a costi ragionevoli" (par. Xxxxx Xxxxxxxx (di seguito anche solo il "Segnalante" o "MB") nella sua qualità di legale rappresentante della società Miragreen S.r.l.29, società che ha sottoscritto due contratti di franchising Benetton. Esaminando il Provvedimento di avvio). Quanto all'asserito abuso, secondo questa spettabile Autorità - nel caso di specie - potrebbe sussistere "uno squilibrio eccessivo nei rapporti tra Benetton e il [S]egnalante, [e, dunque, una situazione di dipendenza economica] alla luce degli impegni economici e degli oneri che gravano in capo a quest’ultimo sulla base del contratto di franchising, tale da rendere difficoltoso, se non impossibile, ricercare sul mercato alternative commerciali soddisfacenti". Nel corso poi delle successive interlocuzioni con gli Uffici, è emerso che la sussistenza della dipendenza economica si baserebbe sull'effetto lock-in perpetrato mediante i) rilevanti investimenti del Sig. Xxxxxxxx; ii) ingente indebitamento del Sig. Xxxxxxxx e iii) conseguente assenza di alternative. In tema di abuso della dipendenza economica, nell'ambito del Provvedimento di avvio oltreché nel corso della prima fase istruttoria, è stata posta l'attenzione su talune clausole - asseritamente ritenute eccessivamente gravose - contenute nel contratto di franchising e nelle Condizioni Generali di Vendita in essere si legge tra Benetton e il Sig. Xxxxxxxx, aventi, inter alia, ad oggetto: (i) la composizione degli ordini d'acquisto del rivenditore; (ii) il meccanismo di riassortimento automatico; (iii) il fatto l'altro che "ilMCDI risulta avere imposto ai propri affiliati una serie di condizioni e di obblighi ingiustificatamente gravosi che appaiono complessivamente idonei a condizionare indebitamente l’attività economica dell’affiliato e a comprimerne i margini di redditività, non essendo indispensabili all’organizzazione del network McDonald’s e alla protezione del suo Brand o degli altri beni del Sistema" (par. 31, Provvedimento di avvio). In particolare, la dipendenza ed il relativo abuso discenderebbero, in base alle indicazioni dei segnalanti (nel prosieguo i "Segnalanti") - poi riprese nel Provvedimento di avvio - da:
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