Immissioni e prelievi nel sistema elettrico. Tutte le immissioni e i prelievi nel sistema elettrico devono essere riferiti: • a UP o UC connesse attraverso i punti di connessione sul territorio nazionale • a UI o UE connesse attraverso i punti di interconnessione non associati al controllo degli scambi programmati • a UIE o UEE relative ai punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati • a scambi nell’ambito del coupling del mercato dell’energia elettrica attraverso i punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati Rispetto a quanto previsto con la Deliberazione 111/06 [41], non si fa più separato riferimento ai punti di immissione e ai punti di prelievo in quanto il sistema elettrico si è nel frattempo evoluto con la presenza sempre più frequente di cosiddetti punti misti tramite i quali possono avvenire sia immissioni sia prelievi. In particolare non sono rare situazioni in cui sotto il medesimo punto misto vi siano più UP, caratterizzate da fonti diverse (per esempio impianto di cogenerazione e impianto fotovoltaico) oltre che una UC: il TIDE tiene conto di queste situazioni riferendo le immissioni e i prelievi direttamente alle singole UP e UC, indipendentemente dal fatto che siano connesse a punti di connessione separati o allo stesso punto di con- nessione. Ciò è coerente con quanto attualmente previsto dalla regolazione vigente in materia di misura, secondo cui, qualora sotto un unico punto di connessione vi siano più UP, la misura dell’energia elettrica immessa è ripartita fra le singole UP. Per quanto riguarda i punti di interconnessione con l’estero, lo scambio di energia può avvenire tramite due distinte modalità: 1. scambio programmato alla frontiera garantito dai TSO tramite meccanismi di controllo automatico nell’ambito della regolazione di frequenza potenza 2. scambio attraverso punti non associati al controllo automatico. Nel caso 1, gli scambi di energia sono controllati automaticamente da TERNA con i TSO confinanti. Dal punto di vista commerciale la capacità di trasporto è attribuita tramite allocazione esplicita o tramite allocazione implicita nel rispetto del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], del Regolamento (UE) 2016/1719 [3] e del Regolamento (UE) 2017/2195 [4]. In particolare sui confini con Francia, Austria, Slovenia e Grecia, che appartengono all’UE, l’allocazione esplicita è consentita solamente su base annuale e mensile, mentre per i confini con Svizzera e Montenegro, che non appartengono alla UE, l’allocazione esplicita è per il momento l’unica possibile in tutti gli orizzonti temporali. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo esplicito sono riferite a specifiche unità virtuali distinte per ciascuna frontiera denominate UIE e UEE. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo implicito sono invece gestite come scambi di energia fra i Nominated Electricity Market Operators (NEMOs) per quanto riguarda Mercato del Giorno Prima (MGP) e Mercato Infragiornaliero (MI) e come scambi di energia fra i TSO per quanto riguarda le piattaforme di bilanciamento. Nel caso 2 gli scambi sono trattati come se avvenissero fra punti fisici connessi al sistema nazionale: tuttavia, essendoci condizioni tariffarie e di dispacciamento specifiche per queste situazioni (vedasi ad esempio San Marino e Città del Vaticano), si è ritenuto opportuno mantenere detti punti differenziati. Sono quindi state introdotte le UI e le UE. Inoltre le infrastrutture non associate al controllo degli scambi programmati sono usualmente riferite a connessioni dirette con le reti di paesi esteri a livello di rete di distribuzione o di trasmissione per le quali la capacità di trasporto non è allocata secondo i criteri del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], ma gestita direttamente dalle parti; in alcuni casi si possono avere connessioni dirette di piccoli impianti di generazione localizzati all’estero oppure di punti di prelievo di paesi esteri (ad esempio San Marino e Città del Vaticano). Come per i punti di connessione, anche queste infrastrutture possono essere utilizzate esclusivamente in importazione, oppure esclusivamente in esportazione oppure sia per importare sia per esportare.
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Immissioni e prelievi nel sistema elettrico. Tutte le immissioni e i prelievi nel sistema elettrico devono essere riferiti: • a UP o UC connesse attraverso i punti di connessione sul territorio nazionale • a UI o UE connesse attraverso i punti di interconnessione non associati al controllo degli scambi programmati • a UIE o UEE relative ai punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati • a scambi nell’ambito del coupling del mercato dell’energia elettrica attraverso i punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati Rispetto a quanto previsto con la Deliberazione 111/06 [4143], non si fa più separato riferimento ai punti di immissione e ai punti di prelievo in quanto il sistema elettrico si è nel frattempo evoluto con la presenza sempre più frequente di cosiddetti punti misti tramite i quali possono avvenire sia immissioni sia prelievi. In particolare non sono rare situazioni in cui sotto il medesimo punto misto vi siano più UP, caratterizzate da fonti diverse (per esempio impianto di cogenerazione e impianto fotovoltaico) oltre che una UC: il TIDE tiene conto di queste situazioni riferendo le immissioni e i prelievi direttamente alle singole UP e UC, indipendentemente dal fatto che siano connesse a punti di connessione separati o allo stesso punto di con- nessione. Ciò è coerente con quanto attualmente previsto dalla regolazione vigente in materia di misura, secondo cui, qualora sotto un unico punto di connessione vi siano più UP, la misura dell’energia elettrica immessa è ripartita fra le singole UP. Per quanto riguarda i punti di interconnessione con l’estero, lo scambio di energia può avvenire tramite due distinte modalità:
1. scambio programmato alla frontiera garantito dai TSO tramite meccanismi di controllo automatico nell’ambito della regolazione di frequenza potenza
2. scambio attraverso punti non associati al controllo automatico. Nel caso 1, gli scambi di energia sono controllati automaticamente da TERNA con i TSO confinanti. Dal punto di vista commerciale la capacità di trasporto è attribuita tramite allocazione esplicita o tramite allocazione implicita nel rispetto del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], del Regolamento (UE) 2016/1719 [3] e del Regolamento (UE) 2017/2195 [4]. In particolare sui confini con Francia, Austria, Slovenia e Grecia, che appartengono all’UE, l’allocazione esplicita è consentita solamente su base annuale e mensile, mentre per i confini con Svizzera e Montenegro, che non appartengono alla UE, l’allocazione esplicita è per il momento l’unica possibile in tutti gli orizzonti temporali. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo esplicito sono riferite a specifiche unità virtuali distinte per ciascuna frontiera denominate UIE e UEE. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo implicito sono invece gestite come scambi di energia fra i Nominated Electricity Market Operators (NEMOs) per quanto riguarda Mercato del Giorno Prima (MGP) MGP e Mercato Infragiornaliero (MI) e come scambi di energia fra i TSO per quanto riguarda le piattaforme di bilanciamento. Nel caso 2 gli scambi sono trattati come se avvenissero fra punti fisici connessi al sistema nazionale: tuttavia, essendoci condizioni tariffarie e di dispacciamento specifiche per queste situazioni (vedasi ad esempio San Marino e Città del Vaticano), si è ritenuto opportuno mantenere detti punti differenziati. Sono quindi state introdotte le UI e le UE. Inoltre le infrastrutture non associate al controllo degli scambi programmati sono usualmente riferite a connessioni dirette con le reti di paesi esteri a livello di rete di distribuzione o di trasmissione per le quali la capacità di trasporto non è allocata secondo i criteri del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], ma gestita direttamente dalle parti; in alcuni casi si possono avere connessioni dirette di piccoli impianti di generazione localizzati all’estero oppure di punti di prelievo di paesi esteri (ad esempio San Marino e Città del Vaticano). Come per i punti di connessione, anche queste infrastrutture possono essere utilizzate esclusivamente in importazione, oppure esclusivamente in esportazione oppure sia per importare sia per esportare.
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Immissioni e prelievi nel sistema elettrico. Tutte le immissioni e i prelievi nel sistema elettrico devono essere riferiti: • a UP o UC connesse attraverso i punti di connessione sul territorio nazionale • a UI o UE connesse attraverso i punti di interconnessione non associati al controllo degli scambi programmati • a UIE unità di importazione estera per gli scambi programmati (UIE) o UEE unità di esporta- zione estera per gli scambi programmati (UEE) relative ai punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati • a scambi nell’ambito del coupling del mercato dell’energia elettrica attraverso i punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati Rispetto a quanto previsto con la Deliberazione 111/06 [4137], non si fa più separato riferimento ai punti di immissione e ai punti di prelievo in quanto il sistema elettrico si è nel frattempo evoluto con la presenza sempre più frequente di cosiddetti punti misti tramite i quali possono avvenire sia immissioni sia prelievi. In particolare non sono rare situazioni in cui sotto il medesimo punto misto vi siano più UP, caratterizzate da fonti diverse (per esempio impianto di cogenerazione e impianto fotovoltaico) oltre che una UC: il TIDE tiene conto di queste situazioni riferendo le immissioni e i prelievi direttamente alle singole UP e UC, indipendentemente dal fatto che siano connesse a punti di connessione separati o allo stesso punto di con- nessione. Ciò è coerente con quanto attualmente previsto dalla regolazione vigente in materia di misura, secondo cui, qualora sotto un unico punto di connessione vi siano più UP, la misura dell’energia elettrica immessa è ripartita fra le singole UPUP (rendendo quindi disponibile il dato singolo). Per quanto riguarda i punti di interconnessione con l’estero, lo scambio di energia può avvenire tramite due distinte modalità:
1. scambio programmato alla frontiera garantito dai TSO tramite meccanismi di controllo automatico nell’ambito della regolazione di frequenza potenza
2. scambio attraverso punti non associati al controllo automaticoautomatico . Nel caso 1, gli scambi di energia sono controllati automaticamente da TERNA con i TSO confinanti. Dal punto di vista commerciale la capacità di trasporto è attribuita tramite allocazione esplicita o tramite allocazione implicita nel rispetto del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], del Regolamento (UE) 2016/1719 [3] e del Regolamento (UE) 2017/2195 [4]. In particolare sui confini con Francia, Austria, Slovenia e Grecia, che appartengono all’UE, l’allocazione esplicita è consentita solamente su base annuale e mensile, mentre per i confini con Svizzera e Montenegro, che non appartengono alla UE, l’allocazione esplicita è per il momento l’unica possibile in tutti gli orizzonti temporali. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo esplicito sono riferite a specifiche unità virtuali distinte per ciascuna frontiera denominate UIE e UEE. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo implicito sono invece gestite come scambi di energia fra i Nominated Electricity Market Operators (NEMOs) per quanto riguarda Mercato del Giorno Prima (MGP) e Mercato Infragiornaliero (MI) e come scambi di energia fra i TSO per quanto riguarda le piattaforme di bilanciamento. Nel caso 2 gli scambi sono trattati come se avvenissero fra fossero punti fisici connessi al sistema nazionale: tuttavia, essendoci condizioni tariffarie e di dispacciamento specifiche per queste situazioni (vedasi ad esempio San Marino e Città del Vaticano), si è ritenuto opportuno mantenere detti punti differenziati. Sono quindi state introdotte le UI e le UE. Inoltre le infrastrutture non associate al controllo degli scambi programmati sono usualmente riferite a connessioni dirette con le reti di paesi esteri a livello di rete di distribuzione o di trasmissione per le quali la capacità di trasporto non è allocata secondo i criteri del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], ma gestita direttamente dalle parti; in alcuni casi si possono avere connessioni dirette di piccoli impianti di generazione localizzati all’estero oppure di punti di prelievo di paesi esteri (ad esempio San Marino e Città del Vaticano). Come per i punti di connessione, anche queste infrastrutture possono essere utilizzate esclusivamente in importazione, oppure esclusivamente in esportazione oppure sia per importare sia per esportare. .
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Immissioni e prelievi nel sistema elettrico. Tutte le immissioni e i prelievi nel sistema elettrico devono essere riferiti: • a UP o UC connesse attraverso i punti di connessione sul territorio nazionale • a UI o UE connesse attraverso i punti di interconnessione non associati al controllo degli scambi programmati • a UIE o UEE relative ai punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati • a scambi nell’ambito del coupling del mercato dell’energia elettrica attraverso i punti di interconnessione associati al controllo degli scambi programmati Rispetto a quanto previsto con la Deliberazione 111/06 [4136], non si fa più separato riferimento ai punti di immissione e ai punti di prelievo in quanto il sistema elettrico si è nel frattempo evoluto con la presenza sempre più frequente di cosiddetti punti misti tramite i quali possono avvenire sia immissioni sia prelievi. In particolare non sono rare situazioni in cui sotto il medesimo punto misto vi siano più UP, caratterizzate da fonti diverse (per esempio impianto di cogenerazione e impianto fotovoltaico) oltre che una UC: il TIDE tiene conto di queste situazioni riferendo le immissioni e i prelievi direttamente alle singole UP e UC, indipendentemente dal fatto che siano connesse a punti di connessione separati o allo stesso punto di con- nessione. Ciò è coerente con quanto attualmente previsto dalla regolazione vigente in materia di misura, secondo cui, qualora sotto un unico punto di connessione vi siano più UP, la misura dell’energia elettrica immessa è ripartita fra le singole UP. Per quanto riguarda i punti di interconnessione con l’estero, lo scambio di energia può avvenire tramite due distinte modalità:
1. scambio programmato alla frontiera garantito dai TSO tramite meccanismi di controllo automatico nell’ambito della regolazione di frequenza potenza
2. scambio attraverso punti non associati al controllo automatico. Nel caso 1, gli scambi di energia sono controllati automaticamente da TERNA con i TSO confinanti. Dal punto di vista commerciale la capacità di trasporto è attribuita tramite allocazione esplicita o tramite allocazione implicita nel rispetto del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], del Regolamento (UE) 2016/1719 [3] e del Regolamento (UE) 2017/2195 [4]. In particolare sui confini con Francia, Austria, Slovenia e Grecia, che appartengono all’UE, l’allocazione esplicita è consentita solamente su base annuale e mensile, mentre per i confini con Svizzera e Montenegro, che non appartengono alla UE, l’allocazione esplicita è per il momento l’unica possibile in tutti gli orizzonti temporali. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo esplicito sono riferite a specifiche unità virtuali distinte per ciascuna frontiera denominate UIE e UEE. Le importazioni e le esportazioni relative alla capacità allocata in modo implicito sono invece gestite come scambi di energia fra i Nominated Electricity Market Operators (NEMOs) per quanto riguarda Mercato del Giorno Prima (MGP) MGP e Mercato Infragiornaliero (MI) e come scambi di energia fra i TSO per quanto riguarda le piattaforme di bilanciamento. Nel caso 2 gli scambi sono trattati come se avvenissero fra punti fisici connessi al sistema nazionale: tuttavia, essendoci condizioni tariffarie e di dispacciamento specifiche per queste situazioni (vedasi ad esempio San Marino e Città del Vaticano), si è ritenuto opportuno mantenere detti punti differenziati. Sono quindi state introdotte le UI e le UE. Inoltre le infrastrutture non associate al controllo degli scambi programmati sono usualmente riferite a connessioni dirette con le reti di paesi esteri a livello di rete di distribuzione o di trasmissione per le quali la capacità di trasporto non è allocata secondo i criteri del Regolamento (UE) 2015/1222 [2], ma gestita direttamente dalle parti; in alcuni casi si possono avere connessioni dirette di piccoli impianti di generazione localizzati all’estero oppure di punti di prelievo di paesi esteri (ad esempio San Marino e Città del Vaticano). Come per i punti di connessione, anche queste infrastrutture possono essere utilizzate esclusivamente in importazione, oppure esclusivamente in esportazione oppure sia per importare sia per esportare.
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