Common use of IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE Clause in Contracts

IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. L’impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. 152 dell’11 maggio 1999 e s.m.i. “Disciplina sulla tutela delle acque dall’inquinamento”. 2. Qualora sui lotti non sia presente/possibile l’allaccio all’impianto fognario esistente, deve essere realizzato idoneo impianto di trattamento acque reflue completo, a servizio del P.M.R.R., costituito da fossa primaria IMHOFF realizzata con elementi anulari prefabbricati armati da posizionare in opera e sigillare adeguatamente per garantire la perfetta tenuta. La fossa IMHOFF dovrà essere costruita e dimensionata nel rispetto dei seguenti parametri minimi: l 40 di sedimentazione e l 100 di digestione per ogni utente come previsto dalla L. 10.5.76 n. 319 e comunque con capacità totale non inferiore a l 3.000 al fine di garantire l’utilizzo in autonomia per la durata di almeno 2 anni. 3. La fossa IMHOFF dovrà essere fornita completa di manicotti in PVC sigillati a tenuta idraulica per collegamento tubazioni ingresso e scarico, deflettori paraschiuma in acciaio INOX AISI 304 per ingresso e scarico, lastre interne per formazione tramogge in acciaio INOX AISI 304, tubazioni di estrazione fango e potrà essere di tipo monoblocco o di sedimentazione tipo modulare a più vasche, e comunque dovrà essere fornita di tutte le tubazioni, raccorderie e pezzi speciali necessari a collegare il P.M.R.R. alla vasca. 4. Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalità indicati nei documenti progettuali e, qualora questi non siano specificati in dettaglio nel progetto od a suo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti: a) l'impianto deve essere installato nel suo insieme in modo da consentire la facile e rapida manutenzione e pulizia; deve permettere la sostituzione, anche a distanza di tempo, di ogni sua parte senza gravosi o non previsti interventi distruttivi di altri elementi della costruzione; deve permettere l'estensione del sistema, quando previsto, ed il suo facile collegamento ad altri sistemi analoghi. b) le tubazioni orizzontali e verticali devono essere installate in allineamento secondo il proprio asse, parallele alle pareti e con la pendenza di progetto. Esse non devono passare sopra apparecchi elettrici o similari o dove le eventuali fuoriuscite possono provocare inquinamenti. Quando ciò è inevitabile, devono essere previste adeguate protezioni che convogliano i liquidi in un punto di raccolta. c) i raccordi con curve e pezzi speciali devono rispettare le indicazioni predette per gli allineamenti, le discontinuità, le pendenze, ecc.. Le curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzontali (sono ammesse tra tubi verticali e suborizzontali), sono da evitare le connessioni doppie e tra loro frontali ed i raccordi a T. I collegamenti devono avvenire con opportuna inclinazione rispetto all'asse della tubazione ricevente ed in modo da mantenere allineate le generatrici superiori dei tubi. d) i cambiamenti di direzione devono essere fatti con raccordi che non producono apprezzabili variazioni di velocità od altri effetti di rallentamento. Le connessioni in corrispondenza di spostamento dell'asse delle colonne della verticale devono avvenire ad opportuna distanza dallo spostamento e comunque a non meno di 10 volte il diametro del tubo ed al di fuori del tratto di possibile formazione delle schiume. Le colonne di ventilazione secondaria, quando non hanno una fuoriuscita diretta all'esterno, possono:

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IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. L’impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. 152 dell’11 maggio 1999 e s.m.i. “Disciplina sulla tutela delle acque dall’inquinamento”. 2. Qualora sui lotti non sia presente/possibile l’allaccio all’impianto fognario esistente, Il sistema di scarico deve essere realizzato idoneo impianto indipendente dal sistema di trattamento smaltimento delle acque reflue completo, a servizio del P.M.R.R., costituito da fossa primaria IMHOFF realizzata con elementi anulari prefabbricati armati da posizionare in opera e sigillare adeguatamente per garantire la perfetta tenutameteoriche almeno fino al punto di immissione nella fogna pubblica. La fossa IMHOFF dovrà essere costruita e dimensionata nel rispetto dei seguenti parametri minimi: l 40 modalità di sedimentazione e l 100 di digestione per ogni utente come previsto dalla L. 10.5.76 n. 319 e recapito delle acque usate sarà comunque con capacità totale non inferiore a l 3.000 al fine di garantire l’utilizzo in autonomia per la durata di almeno 2 anniconforme alle prescrizioni delle competenti autorità. 3. La fossa IMHOFF dovrà essere fornita completa di manicotti in PVC sigillati a tenuta idraulica per collegamento tubazioni ingresso e scarico, deflettori paraschiuma in acciaio INOX AISI 304 per ingresso e scarico, lastre interne per formazione tramogge in acciaio INOX AISI 304, tubazioni di estrazione fango e potrà essere di tipo monoblocco o di sedimentazione tipo modulare a più vasche, e comunque dovrà essere fornita di tutte le tubazioni, raccorderie e pezzi speciali necessari a collegare il P.M.R.R. alla vasca. 4. Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalità indicati nei documenti progettuali e, qualora questi non siano specificati in dettaglio nel progetto od a suo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti: a) l'impianto deve essere installato nel suo insieme in modo da consentire la facile e rapida manutenzione e pulizia; deve permettere la sostituzione, anche a distanza di tempo, di ogni sua parte senza gravosi o non previsti interventi distruttivi di altri elementi della costruzione; deve permettere l'estensione del sistema, quando previsto, ed il suo facile collegamento ad altri sistemi analoghi.quando b) le tubazioni orizzontali e verticali devono essere installate in allineamento secondo il proprio asse, parallele alle pareti e con la pendenza di progetto. Esse non devono passare sopra apparecchi elettrici o similari o dove le eventuali fuoriuscite fuoruscite possono provocare inquinamenti. Quando ciò è inevitabile, devono essere previste adeguate protezioni che convogliano i liquidi in un punto di raccolta. c) i raccordi con curve e pezzi speciali devono rispettare le indicazioni predette per gli allineamenti, le discontinuità, le pendenze, ecc.. Le curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzontali (sono ammesse tra tubi verticali e suborizzontali), sono da evitare le connessioni doppie e tra loro frontali ed i raccordi a T. I collegamenti devono avvenire con opportuna inclinazione rispetto all'asse della tubazione ricevente ed in modo da mantenere allineate le generatrici superiori dei tubi. d) i cambiamenti di direzione devono essere fatti con raccordi che non producono apprezzabili variazioni di velocità od altri effetti di rallentamento. Le connessioni in corrispondenza di spostamento dell'asse delle colonne della verticale devono avvenire ad opportuna distanza dallo spostamento e comunque a non meno di 10 volte il diametro del tubo ed al di fuori del tratto di possibile formazione delle schiume. Le colonne di ventilazione secondaria, quando non hanno una fuoriuscita diretta all'esterno, possono: f) I punti di ispezione devono essere previsti con diametro uguale a quello del tubo fino a 100 mm, e con diametro minimo di 100 mm negli altri casi. Devono essere posizionati:

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IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1In conformità al D.P.R. 380/2001 e s.m.i., gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica. L’impianto Inoltre l’impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle disposizioni della Parte III del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale). Si intende per impianto di scarico delle acque usate l'insieme delle condotte, apparecchi, ecc. che trasferiscono l'acqua dal punto di utilizzo alla fogna pubblica. Il sistema di scarico deve essere indipendente dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche almeno fino al punto di immissione nella fogna pubblica. Il sistema di scarico può essere suddiviso in casi di necessità in più impianti convoglianti separatamente acque fecali, acque saponose, acque grasse. Il modo di recapito delle acque usate sarà comunque conforme alle prescrizioni delle competenti autorità. L'impianto di cui sopra si intende funzionalmente suddiviso come segue: - parte destinata al D.Lgs. 152 dell’11 maggio 1999 e s.m.i. “Disciplina sulla tutela convogliamento delle acque dall’inquinamento”(raccordi, diramazioni, colonne, collettori); - parte destinata alla ventilazione primaria; - parte designata alla ventilazione secondaria; - raccolta e sollevamento sotto quota; - trattamento delle acque. Per la realizzazione delle diverse parti funzionali si utilizzeranno i materiali ed i componenti indicati nei documenti progettuali ed a loro completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti. Vale inoltre quale precisazione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI EN 12056. 1) I tubi utilizzabili devono rispondere alle seguenti norme: - tubi di acciaio zincato: UNI EN 10224 e UNI EN 10255 (il loro uso deve essere limitato alle acque di scarico con poche sostanze in sospensione e non saponose). Per la zincatura si fa riferimento alle norme sui trattamenti galvanici. Per i tubi di acciaio rivestiti, il rivestimento deve rispondere alle prescrizioni delle norme UNI ISO 5256, UNI EN 10240, UNI 9099, UNI 10416-1 esistenti (polietilene, bitume, ecc.) e comunque non deve essere danneggiato o staccato; in tal caso deve essere eliminato il tubo; - tubi di ghisa: devono rispondere alla UNI EN 877, essere del tipo centrifugato e ricotto, possedere rivestimento interno di catrame, resina epossidica ed essere esternamente catramati o verniciati con vernice antiruggine; - tubi di piombo: devono rispondere alla UNI 7527. Devono essere lavorati in modo da ottenere sezione e spessore costanti in ogni punto del percorso. Essi devono essere protetti con catrame e verniciati con vernici bituminose per proteggerli dall'azione aggressiva del cemento; - tubi di gres: devono rispondere alla UNI EN 295; - tubi di fibrocemento; devono rispondere alla UNI EN 588; - tubi di calcestruzzo non armato: devono rispondere alla SS UNI E07.04.088.0, i tubi armati devono rispondere alla norma SS UNI E07.04.064.0; - tubi di materiale plastico: devono rispondere alle seguenti norme: tubi di PVC per condotte all'interno dei fabbricati: UNI EN 1329-1; tubi di PVC per condotte interrate: norme UNI applicabili ; tubi di polietilene ad alta densità (PEad) per condotte interrate: UNI EN 12666-1; tubi di polipropilene (PP): UNI EN 1451-1; tubi di polietilene ad alta densità (PEad) per condotte all'interno dei fabbricati: UNI EN 1519-1. 2) Per gli altri componenti vale quanto segue: - per gli scarichi ed i sifoni di apparecchi sanitari vedere articolo sui componenti dell'impianto di adduzione dell'acqua; - in generale i materiali di cui sono costituiti i componenti del sistema di scarico devono rispondere alle seguenti caratteristiche: a) minima scabrezza, al fine di opporre la minima resistenza al movimento dell'acqua; b) impermeabilità all'acqua ed ai gas per impedire i fenomeni di trasudamento e di fuoruscita odori; c) resistenza all'azione aggressiva esercitata dalle sostanze contenute nelle acque di scarico, con particolare riferimento a quelle dei detersivi e delle altre sostanze chimiche usate per lavaggi; d) resistenza all'azione termica delle acque aventi temperature sino a 90° C circa; e) opacità alla luce per evitare i fenomeni chimici e batteriologici favoriti dalle radiazioni luminose; f) resistenza alle radiazioni UV, per i componenti esposti alla luce solare; g) resistenza agli urti accidentali. Qualora sui lotti non - In generale i prodotti ed i componenti devono inoltre rispondere alle seguenti caratteristiche: h) conformazione senza sporgenze all'interno per evitare il deposito di sostanze contenute o trasportate dalle acque; i) stabilità di forma in senso sia presente/possibile l’allaccio all’impianto fognario esistentelongitudinale sia trasversale; l) sezioni di accoppiamento con facce trasversali perpendicolari all'asse longitudinale; m) minima emissione di rumore nelle condizioni di uso; n) durabilità compatibile con quella dell'edificio nel quale sono montati; - gli accumuli e sollevamenti devono essere a tenuta di aria per impedire la diffusione di odori all'esterno, deve essere realizzato idoneo impianto ma devono avere un collegamento con l'esterno a mezzo di trattamento acque reflue completo, a servizio del P.M.R.R., costituito da fossa primaria IMHOFF realizzata con elementi anulari prefabbricati armati da posizionare in opera e sigillare adeguatamente per garantire la perfetta tenuta. La fossa IMHOFF dovrà essere costruita e dimensionata nel rispetto dei seguenti parametri minimi: l 40 un tubo di sedimentazione e l 100 ventilazione di digestione per ogni utente come previsto dalla L. 10.5.76 n. 319 e comunque con capacità totale sezione non inferiore a l 3.000 al fine metà del tubo o della somma delle sezioni dei tubi che convogliano le acque nell'accumulo; - le pompe di garantire l’utilizzo in autonomia per la durata di almeno 2 anni. 3. La fossa IMHOFF dovrà essere fornita completa di manicotti in PVC sigillati a tenuta idraulica per collegamento tubazioni ingresso e scarico, deflettori paraschiuma in acciaio INOX AISI 304 per ingresso e scarico, lastre interne per formazione tramogge in acciaio INOX AISI 304, tubazioni di estrazione fango e potrà sollevamento devono essere di tipo monoblocco o costituzione tale da non intasarsi in presenza di sedimentazione tipo modulare corpi solidi in sospensione la cui dimensione massima ammissibile è determinata dalla misura delle maglie di una griglia di protezione da installare a più vasche, e comunque dovrà essere fornita di tutte le tubazioni, raccorderie e pezzi speciali necessari a collegare il P.M.R.R. alla vasca. 4monte delle pompe. Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalità indicati indicate nei documenti progettuali eprogettuali, i cui elaborati grafici dovranno rispettare le convenzioni della norma UNI 9511- 5, e qualora questi non siano specificati specificate in dettaglio nel progetto od a suo completamento, completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti:. Vale inoltre quale prescrizione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI EN 12056. a1) Nel suo insieme l'impianto deve essere installato nel suo insieme in modo da consentire la facile e rapida manutenzione e pulizia; deve permettere la sostituzione, anche a distanza di tempo, di ogni sua parte senza gravosi o non previsti interventi distruttivi di altri elementi della costruzione; deve permettere l'estensione del sistema, quando previsto, ed il suo facile collegamento ad altri sistemi analoghi. b2) le Le tubazioni orizzontali e verticali devono essere installate in allineamento secondo il proprio asse, parallele alle pareti e con la pendenza di progetto. Esse non devono passare sopra apparecchi elettrici o similari o dove le eventuali fuoriuscite possono provocare inquinamenti. Quando ciò è inevitabile, inevitabile devono essere previste adeguate protezioni che convogliano convoglino i liquidi in un punto di raccolta. Quando applicabile vale il D.M. 12 dicembre 1985 con la relativa Circ. LL. PP. 16 marzo 1989, n. 31104 per le tubazioni interrate. c3) i I raccordi con curve e pezzi speciali devono rispettare le indicazioni predette per gli allineamenti, le discontinuità, le pendenze, ecc.. . Le curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzontali (sono ammesse tra tubi verticali e suborizzontalied orizzontali), sono da evitare le connessioni doppie e tra loro frontali ed i raccordi a T. I collegamenti devono avvenire con opportuna inclinazione rispetto all'asse della tubazione ricevente ed in modo da mantenere allineate le generatrici superiori dei tubi. d4) i I cambiamenti di direzione devono essere fatti con raccordi che non producono producano apprezzabili variazioni di velocità od altri effetti di rallentamento. Le connessioni in corrispondenza di spostamento dell'asse delle colonne della dalla verticale devono avvenire ad opportuna distanza dallo spostamento e comunque a non meno di 10 volte il diametro del tubo ed al di fuori del tratto di possibile formazione delle schiume. 5) Gli attacchi dei raccordi di ventilazione secondaria devono essere realizzati come indicato nella norma UNI EN 12056. Le colonne di ventilazione secondaria, quando non hanno una fuoriuscita diretta all'esterno, possono:: - essere raccordate alle colonne di scarico ad una quota di almeno 15 cm più elevata del bordo superiore del troppopieno dell'apparecchio collocato alla quota più alta nell'edificio; - essere raccordate al disotto del più basso raccordo di scarico; - devono essere previste connessioni intermedie tra colonna di scarico e ventilazione almeno ogni 10 connessioni nella colonna di scarico. 6) I terminali delle colonne fuoriuscenti verticalmente dalle coperture devono essere a non meno di 0,15 m dall'estradosso per coperture non praticabili ed a non meno di 2 m per coperture praticabili. Questi terminali devono distare almeno 3 m da ogni finestra oppure essere ad almeno 0,60 m dal bordo più alto della finestra. 7) Punti di ispezione devono essere previsti con diametro uguale a quello del tubo fino a 100 mm, e con diametro minimo di 100 mm negli altri casi. La loro posizione deve essere: - al termine della rete interna di scarico insieme al sifone e ad una derivazione; - ad ogni cambio di direzione con angolo maggiore di 45°; - ogni 15 m di percorso lineare per tubi con diametro sino a 100 mm ed ogni 30 m per tubi con diametro maggiore; - ad ogni confluenza di due o più provenienze; - alla base di ogni colonna. Le ispezioni devono essere accessibili ed avere spazi sufficienti per operare con gli utensili di pulizia. Apparecchi facilmente rimovibili possono fungere da ispezioni. Nel caso di tubi interrati con diametro uguale o superiore a 300 mm bisogna prevedere pozzetti di ispezione ad ogni cambio di direzione e comunque ogni 40÷50 m. 8) I supporti di tubi ed apparecchi devono essere staticamente affidabili, durabili nel tempo e tali da non trasmettere rumori e vibrazioni. Le tubazioni vanno supportate ad ogni giunzione; ed inoltre quelle verticali almeno ogni 2,5 m e quelle orizzontali ogni 0,5 m per diametri fino a 50 mm, ogni 0,8 m per diametri fino a 100 mm, ogni 1,00 m per diametri oltre 100 mm. Il materiale dei supporti deve essere compatibile chimicamente ed in quanto a durezza con il materiale costituente il tubo. 9) Si devono prevedere giunti di dilatazione, per i tratti lunghi di tubazioni, in relazione al materiale costituente ed alla presenza di punti fissi quali parti murate o vincolate rigidamente. Gli attraversamenti delle pareti a seconda della loro collocazione possono essere per incasso diretto, con utilizzazione di manicotti di passaggio (controtubi) opportunamente riempiti tra tubo e manicotto, con foro predisposto per il passaggio in modo da evitare punti di vincolo. 10) Gli scarichi a pavimento all'interno degli ambienti devono sempre essere sifonati con possibilità di un secondo attacco. Impianti trattamento dell'acqua. 1 Legislazione in materia. Gli impianti di trattamento devono essere progettati, installati e collaudati in modo che le acque da essi effluenti prima di essere consegnate al recapito finale rispondano alle caratteristiche indicate nel D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale).

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IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. L’impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. del 152 dell’11 maggio 1999 e s.m.i. “Disciplina 1999“Disciplina sulla tutela delle acque dall’inquinamento” e s.m.i. (D.Lgs. n. 28/2000). 2. Qualora sui lotti non sia presente/possibile l’allaccio all’impianto fognario esistente, Il sistema di scarico deve essere realizzato idoneo impianto indipendente dal sistema di trattamento smaltimento delle acque reflue completo, a servizio del P.M.R.R., costituito da fossa primaria IMHOFF realizzata con elementi anulari prefabbricati armati da posizionare in opera e sigillare adeguatamente per garantire la perfetta tenutameteoriche almeno fino al punto di immissione nella fogna pubblica. La fossa IMHOFF dovrà essere costruita e dimensionata nel rispetto dei seguenti parametri minimi: l 40 modalità di sedimentazione e l 100 di digestione per ogni utente come previsto dalla L. 10.5.76 n. 319 e recapito delle acque usate sarà comunque con capacità totale non inferiore a l 3.000 al fine di garantire l’utilizzo in autonomia per la durata di almeno 2 anniconforme alle prescrizioni delle competenti autorità. 3. La fossa IMHOFF dovrà essere fornita completa di manicotti in PVC sigillati a tenuta idraulica per collegamento tubazioni ingresso e scarico, deflettori paraschiuma in acciaio INOX AISI 304 per ingresso e scarico, lastre interne per formazione tramogge in acciaio INOX AISI 304, tubazioni di estrazione fango e potrà essere di tipo monoblocco o di sedimentazione tipo modulare a più vasche, e comunque dovrà essere fornita di tutte le tubazioni, raccorderie e pezzi speciali necessari a collegare il P.M.R.R. alla vasca. 4. Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalità indicati nei documenti progettuali e, qualora questi non siano specificati in dettaglio nel progetto od a suo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti: a) l'impianto deve essere installato nel suo insieme in modo da consentire la facile e rapida manutenzione e pulizia; deve permettere la sostituzione, anche a distanza di tempo, di ogni sua parte senza gravosi o non previsti interventi distruttivi di altri elementi della costruzione; deve permettere l'estensione del sistema, quando previsto, ed il suo facile collegamento ad altri sistemi analoghi. b) le Le tubazioni orizzontali e verticali devono essere installate in allineamento secondo il proprio asse, parallele alle pareti e con la pendenza di progetto. Esse non devono passare sopra apparecchi elettrici o similari o dove le eventuali fuoriuscite possono provocare inquinamenti. Quando ciò è inevitabile, devono essere previste adeguate protezioni che convogliano i liquidi in un punto di raccolta.adeguate c) i raccordi con curve e pezzi speciali devono rispettare le indicazioni predette per gli allineamenti, le discontinuità, le pendenze, eccetc.. Le curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzontali (sono ammesse tra tubi verticali e suborizzontali), sono da evitare le connessioni doppie e tra loro frontali ed i raccordi a T. I collegamenti devono avvenire con opportuna inclinazione rispetto all'asse della tubazione ricevente ed in modo da mantenere allineate le generatrici superiori dei tubi. d) i cambiamenti di direzione devono essere fatti con raccordi che non producono apprezzabili variazioni di velocità od altri effetti di rallentamento. Le connessioni in corrispondenza di spostamento dell'asse delle colonne della verticale devono avvenire ad opportuna distanza dallo spostamento e comunque a non meno di 10 volte il diametro del tubo ed al di fuori del tratto di possibile formazione delle schiume. Le colonne di ventilazione secondaria, quando non hanno una fuoriuscita diretta all'esterno, possono:a

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