ATO della Città Metropolitana di Milano
0001116|29/01/2021 - Allegato Utente 1 (A01)
ATO della Città Metropolitana di Milano
Conferenza dei Comuni 21 Dicembre 2020 – ore 15.00
Verbale composto da n. 52 pagine
I N D I C E
Punto 1 o.d.g. – Presa d’atto del Verbale della Conferenza dei Comuni del 16.07.2019 4
Punto 2 o.d.g. – Approvazione del piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti – ambito Gestore MM
S.p.A. – del piano delle emergenze idriche – Ambito CAP Holding S.p.A 7
Punto 3 o.d.g. – Approvazione dell’aggiornamento dei documenti convenzionali che regolano i rapporti tra l’Ente di Governo dell’Ambito ed i Gestori del SII 14
Punto 4 o.d.g. – Accordo d’interambito con ATO Provincia di Bergamo e con ATO Provincia di Lodi 18
Punto 5 o.d.g. – Aggiornamento delle tariffe del Servizio Idrico Integrato per il quadriennio 2020-2023 ai sensi della deliberazione ARERA n. 580 del 27 dicembre 2019, compreso aggiornamento del Piano d’Ambito 24
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Vi do il benvenuto e poiché abbiamo il numero di partecipanti indispensabile per dare inizio ai lavori dichiaro aperta l’adunanza e do la parola al Presidente della Conferenza Sindaco Xxxxx Xxxxxxx. Prego Presidente.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Chiedo scusa a tutti, io non sono amministratore della chat, quindi non ho modo di controllare video e microfoni, però parlo con te Italia, sei tu che gestisci tutti gli altri. Xxxxx l’ordine del giorno, o andiamo subito al primo punto?
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Direi soltanto che forse è il caso di dare delle indicazioni su quelle che saranno le modalità di voto, in modo tale che tutti sappiano come poter provvedere.
Pertanto noi non chiederemo a tutti di esprimere il proprio voto, ma inviteremo a farlo soltanto a coloro che intenderanno astenersi, oppure esprimere voto contrario. In tal caso sarà il Presidente a dare la lettura della proposta e poi ad invitare ad esprimere voti contrari ed astenuti attraverso il simbolo della “manina” che trovate su Teams.
Ci dovrete dare il tempo chiaramente di contare le varie mani che dovreste cliccare, in modo tale che poi se ne rediga apposito verbale. Fra l’altro vi segnalo anche che la seduta è registrata, come di consueto, e in questo caso attraverso appunto l’applicazione Teams.
A questo punto possiamo leggere l’ordine del giorno.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) –All’ordine del giorno c’è innanzitutto la presa d’atto del verbale dell’ultima conferenza; l’approvazione del piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti – ambito Gestore MM S.p.A. – del piano delle emergenze
idriche – Ambito CAP Holding S.p.A.; al terzo punto approvazione dell’aggiornamento dei documenti convenzionali che regolano i rapporti tra l’Ente di Governo dell’Ambito ed i Gestori del SII...
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Abbiamo un problema con la linea del Presidente Xxxxxxx, proseguo dunque io stessa con la lettura.
Punto 1 o.d.g. – Presa d’atto del Verbale della Conferenza dei Comuni del 16.07.2019.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Incomincerei con il primo punto all’ordine del giorno che è "Presa d’atto del Verbale della Conferenza dei Comuni del 16.07.2019". Questo verbale è stato inviato a tutti i Sindaci il 13 di agosto e non ci sono pervenute osservazioni, pertanto abbiamo provveduto alla pubblicazione all’Albo Pretorio il 14 di ottobre. Quindi possiamo dare lettura, Presidente, della proposta.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – La proposta è:
1. di prendere atto del verbale della seduta di Conferenza dei Comuni dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano del 16 luglio 2019, nei termini di cui alla pubblicazione;
2. di dare atto che il presente decreto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile.
Quindi io chiedo innanzitutto se c’è qualcuno che si astiene, e di schiacciare il simbolino della manina che si vede sullo schermo.
XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco di Vittuone) – Io non ero ancora Sindaco quando è stato fatto.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Quindi si astiene? XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco di Vittuone) – Sì.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Il Sindaco di Vittuone si astiene, lo mettiamo agli atti. Per tutti gli altri chiedo il tempo materiale di registrare i vostri nominativi.
XXXXX XXXXXXX (Sindaco di Bareggio) – Anche Bareggio si astiene. Comune Cuggiono – Anche Cuggiono si astiene, non era Sindaco.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – È sufficiente che alziate la mano, non c’è bisogno che prendiate la parola, così non ci accavalliamo con la linea.
XXXXXX XXXXXX (Sindaco di Magenta) – Scusate, invece il Sindaco di Magenta, io ho la delega anche di Ossona e di Robecco che non ha fatto ancora in tempo a mandarla, ma che ha detto che me la manderà sia a me che a voi oggi, o al più tardi domani, perché ha avuto un imprevisto, se può essere accettata ho anche la delega di Robecco.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Accettiamo assolutamente la delega, va bene. Invito coloro che devono astenersi dal cliccare la manina.
È finito il computo, Presidente possiamo andare avanti.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – C’è qualcuno che vota contro il verbale? Direi nessuno.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Non riesco a darti in live il numero degli astenuti e dei contrari (in questo caso non ci sono contrari), perché ovviamente le operazioni vengono fatte in un’altra stanza rispetto alla mia per
ovvi motivi, non siamo tutti nello stesso locale. Quindi lo potrete leggere poi dal verbale.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Okay. C’è una mano alzata del Sindaco Xxxxx Xxxxxxx.
XXXXX XXXXXXX (Sindaco di Noviglio) – La Sindaca di Zibido mi ha delegato, però io non ho ricevuto per iscritto questa delega di Zibido San Xxxxxxx, quindi non lo so a questo punto.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Adesso sentiamo a questo punto noi il Sindaco. Mi ripeta gentilmente il nome del Sindaco che l’ha delegata.
XXXXX XXXXXXX (Sindaco di Noviglio) – Xxxxx Xxxxxxx, Zibido San Xxxxxxx.
XXXXXXX XXXX (Assessore di Zibido San Xxxxxxx) – Scusate, sono l’Assessore di Zibido, Bonizzi.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – È presente quindi?
XXXXXXX XXXX (Assessore di Zibido San Xxxxxxx) – Sì, ho preferito partecipare io.
Grazie.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie per la precisazione.
Presidente possiamo andare avanti con il secondo punto.
* * * * * *
Punto 2 o.d.g. – Approvazione del piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti – ambito Gestore MM
S.p.A. – del piano delle emergenze idriche – Ambito CAP Holding S.p.A.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Possiamo procedere. Secondo punto: "Approvazione del piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti – ambito Gestore MM S.p.A. – del piano delle emergenze idriche – Ambito CAP Holding S.p.A." Prego Segretario.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – In ottobre e in aprile del 2019 il nostro Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano delle emergenze idriche proposto da CAP, in ossequio al disciplinare tecnico, e successivamente quello di MM limitatamente chiaramente alla sezione che riguarda la gestione delle emergenze acquedottistiche. Questi elaborati sono obiettivi strutturali, connessi alla realizzazione del programma degli interventi, che è contenuto, come noto, nel piano d’ambito.
A questo punto io so che sono collegati i colleghi Xxxxxxx, Falcone e Persi, se non erro per MM, e i primi per CAP, quindi lascio loro la parola per l’illustrazione dei piani.
XXXXXX XXXXXXX (Direttore Generale Gestione Gruppo CAP)– Buonasera a tutti, parto come CAP se siete d’accordo.
Il piano delle emergenze ha come finalità quello di garantire il rispetto degli standard di qualità del servizio da parte di Gruppo CAP in ogni occasione si dovesse presentare. Quando parliamo di qualità del servizio parliamo di continuità dell’erogazione idrica, parliamo quindi di qualità e pressione, e ovviamente di requisiti di potabilità.
Il piano, che è un documento consultabile, è strutturato in tre macro sezioni. Una sezione che parla di come il Gruppo CAP intende prevenire le emergenze, in particolare attraverso una completa mappatura dei rischi su ogni fonte di captazione idropotabile anche avvalendoci di strumenti predittivi quali i Water Safety Plan. La seconda parte del piano si concentra su come gestire le emergenze dal punto di vista logistico/procedurale, dal punto di vista dei mezzi e delle risorse da mettere a disposizione. A questo, ovviamente, si affianca in parallelo tutta la parte di procedure per informare le utenze in concomitanza con l’insorgere di eventuali emergenze. La terza parte, non meno importante, fa riferimento alle attività che vanno implementate post emergenza. Quindi l’aggiornamento di tutti i nostri database oltre che l’eventuale pianificazione di attività ed investimenti che permettano a questa emergenza di non ripresentarsi in futuro.
Uno degli aspetti fondamentali di questo piano concerne l’organizzazione e gli strumenti informatici che il Gruppo CAP mette in atto per la gestione del piano ed include
- le procedure che sono implementate per il coordinamento di attività svolte dal personale interno e dal personale esterno ovvero le imprese appaltatrici al fine di garantire una copertura 24 ore su 24, sette giorni su sette, del territorio, attraverso (come vedete sulla destra) una suddivisione del territorio in zone;
- la messa a disposizione di attività di coordinamento tecnico, e di strumenti di laboratorio qualora qualcosa dovesse interessare la qualità della risorsa idropotabile distribuita.
Chiudo, così lascio la parola a MM, con solo un’immagine rapida sui mezzi che si mettono a disposizione per far fronte a qualsiasi tipo di emergenza, che vanno da gruppi elettrogeni, serbatoi mobili, insacchettatrici eccetera.
Se non ci sono richieste di chiarimento su questo punto, passo la parola.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie. Xxxxxx ti chiedo di eliminare la condivisione schermo. Se ci sono delle domande vi pregherei di cliccare il tasto con la “manina”. Nel frattempo diamo la parola ad MM.
XXXXXXX XXXXX (Direttore Generale MM SpA) – Ci sono io, buongiorno a tutti, Xxxxxxx Xxxxx. Poi semmai chiederò, se del caso, a Xxxxxxx di integrare. Non abbiamo preparato delle slide specifiche e vado in estrema sintesi.
Per quanto riguarda gli obiettivi del piano ovviamente abbiamo definito modelli e protocolli a cui attenersi per fronteggiare l’emergenza assicurando sempre la fornitura minima di acqua potabile e tutta quell’informativa all’utenza, alle Autorità e enti competenti, che chiaramente deve intercorrere, deve essere garantita fino al momento del ripristino delle normali condizioni di esercizio.
Per quanto riguarda i livelli minimi di servizio sono stati aggiornati. Ci tengo molto a sottolineare il sistema di protezione fisica, security e cyber security che è stato introdotto, perché gli scenari che abbiamo considerato, parlando di acquedotto naturalmente, sono quelli di immissione intenzionale di contaminante, eventuali azioni di sabotaggio, attività antropiche invasive, per i quali naturalmente abbiamo creato e introdotto specifiche attività di monitoraggio. A ogni scenario, di quelli che vi citavo, sono state associate specifiche modalità di allertamento, sempre in quell’ottica di una comunicazione a tutti gli enti coinvolti, e non solo, e alla cittadinanza in modo
specifico. E modalità e istruzioni operative che poi vengono richieste per il ripristino delle normali condizioni operative. Definendo all’interno dell’azienda, naturalmente direi in modo del tutto analogo a quello che fa CAP, responsabilità, ruoli e funzioni per l’erogazione dei servizi.
Interessante, secondo me, e questo ci tengo a sottolinearlo, è tutto il tema della cyber security. Sempre di più le nostre reti, i nostri impianti, le nostre dotazioni, i nostri asset sono gestiti e governati attraverso sistemi informativi pervasivi all’interno dell’azienda. Sistemi informativi che garantiscono telegestioni, telecontrolli, garantiscono sensoristica sul campo, e garantiscono poi alla fine, attraverso la gestione dei cosiddetti big data, quelle che sono poi l’efficientamento e le condizioni ottimali di esercizio delle reti. Naturalmente però tutto questo utilizzo di informatica – lasciatemela banalizzare in questo modo – espone a rischi. Credo che tutti abbiate sperimentato, nel vostro lavoro, così come lo ha sperimentato MM e lo hanno sperimentato tutti i gestori di servizi a rete, e non solo, le problematiche legate allo smart working e alle esigenze di gestire da remoto gran numero di personale durante l’emergenza Covid.
Bene, tutta questa emergenza ci ha insegnato che questo è fattibile, ma ci ha anche reso sempre di più sensibili su quelli che sono i rischi collegati ad avere una pluralità di utenze che si collegano ai nostri sistemi portanti all’ossatura, diciamo al sistema cardiovascolare dell’azienda, non solo all’interno dell’azienda stessa, ma anche da remoto.
Quindi, tornando al cyber security, i temi sono quelli di una tipologia di protezione dei dati e delle informazioni informatiche aziendali attraverso strumenti, azioni che mitighino il rischio di accesso a questi stessi sistemi non
voluto, fraudolento, e quindi pericoloso. E quindi proteggano i dati che vengono trattati, e proteggono le informazioni. E sviluppo di misure di tipo tecnologico e fisico che proteggano i dati, le informazioni gestite con l’ausilio di strumenti informatici dedicati, che sono naturalmente – per gli addetti ai lavori – firewall per l’isolamento delle reti, protezioni su applicazioni specifiche che analizzano il traffico della rete, sistemi che garantiscono il funzionamento dei data center anche in mancanza di alimentazione, e quindi poi parliamo anche di tematiche di disaster recovery, monitoraggio h24 delle performance dei data center e delle connessioni live. E poi ci sono delle misure di controllo fisico.
Questo mi sembrava, tra le altre cose, nel poco tempo a disposizione, oltre naturalmente all’esserci dotati di ulteriori mezzi e ulteriore personale dedicato alle squadre di emergenza, con tutte le procedure del caso, mi sembrava interessante perché sposta l’attenzione del gestore, dei gestori in generale, e poi su questo noi ci confrontiamo anche sempre a livello nazionale e internazionale, sempre di più sulla capacità di proteggere le nostre reti da infiltrazioni o da situazioni critiche che provengono, ripeto, anche attraverso i sistemi informativi. Ho fatto una sintesi, mi fermerei qua.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie mille. A questo punto invito di nuovo i partecipanti a rivolgere quesiti qualora ve ne fossero. Presidente Xxxxxxx, se vogliamo leggere la proposta.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Si propone:
1. di esprimere parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione del Piano delle Emergenze Idriche del Gestore Cap Holding SpA e del Piano di Gestione delle Emergenze Acquedottistiche e della Sicurezza
delle Rete e degli Impianti del Gestore MM SpA, fermo restando che tali documenti saranno oggetto di successive integrazioni/aggiornamenti, nei termini di cui alla presente relazione tecnica …
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Il Presidente Xxxxxxx ha problemi di linea.
XXXXX XXXXXXX (Comune di Bareggio) – Scusi dottoressa Xxxx, sono Bareggio, volevo solo comunicarle che ho la delega di Marcallo con Xxxxxx. Grazie.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Va bene, prendiamo nota. Xxxxxxx, il Presidente Xxxxxxx ha avuto nuovamente un’interruzione di linea, pertanto vado avanti io a leggere.
1. ...fermo restando che tali documenti saranno oggetto di successive integrazioni/aggiornamenti, nei termini di cui alla presente relazione tecnica parte integrante della presente deliberazione;
2. di prendere atto dei contenuti della sezione inerente la sicurezza della rete e degli impianti del Piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti del gestore MM SpA, in quanto contenente tematiche di esclusiva competenza del Gestore stesso;
3. di demandare al Direttore Generale di ATO di richiedere al Gestore che il Piano in questione venga opportunamente aggiornato con eventuali integrazioni/prescrizioni richieste nell’ambito del procedimento (tutt’ora in corso) previsto dalla D.G.R. n. IX/239 del 18/06/2018 dalle Autorità Competenti;
4. di demandare il Direttore Generale di ATO di trasmettere il Piano delle Emergenze Idriche del Gestore Cap Holding SpA agli Enti Pubblici competenti e di trasmettere il Piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della
sicurezza della rete e degli impianti del Gestore MM SpA agli Enti Pubblici competenti, compreso il Comune di Milano".
Punto 5, Presidente Xxxxxxx.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – 5. di demandare al Direttore Generale tutti i successivi adempimenti per l’esecuzione della presente deliberazione;
6. di dare atto che la presente proposta di deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile;
7. di demandare al Direttore Generale dell’Ufficio d’Ambito la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.
Come in precedenza chiedo se c’è qualcuno che si astiene, e nel caso di schiacciare il tasto raffigurante “la manina”.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Xxxxx Xxxxxxxxx, Sindaco di Xxxxxxxx, si astiene. Ci sono altri astenuti, oltre il Sindaco di Vittuone?
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Direi di no. Quindi chiedo se c’è qualcuno che vota contrario alla presente delibera. Direi di no.
* * * * * *
Punto 3 o.d.g.
Punto 3 o.d.g. – Approvazione dell’aggiornamento dei documenti convenzionali che regolano i rapporti tra l’Ente di Governo dell’Ambito ed i Gestori del SII.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Possiamo procedere con il punto numero 3, leggo l’oggetto: "Approvazione dell’aggiornamento dei documenti convenzionali che regolano i rapporti tra l’Ente di Governo dell’Ambito ed i Gestori del SII". Prego Italia.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Si tratta in questo caso di aggiornamenti ex lege, l’Autorità di Regolazione ha emesso delle recenti disposizioni in tema appunto di regolazione della qualità contrattuale, dei servizi di misura, della nuova articolazione tariffaria, della disciplina delle morosità. Sono entrati in vigore poi di recente due regolamenti, quello sull’invarianza idraulica, il numero 7 del 2017, e il numero 6 del 2019 in materia di scarichi. Quindi si è reso necessario un nuovo aggiornamento dei contenuti del regolamento del servizio idrico, della carta del servizio idrico, dei disciplinari di ambedue i gestori, nonché dei prezzari.
Io chiedo, come di consueto, ai Gestori se hanno necessità di fare delle precisazioni. Vorrei però ribadire che il processo di aggiornamento, come di consueto, è avvenuto congiuntamente ai Gestori, i quali hanno presentato le loro proposte di modifica e di aggiornamento sulla base dei disposti dell’Autorità, e di conseguenza ne sono poi addivenuti tavoli tecnici operativi che hanno portato alla stesura dei documenti aggiornati e dunque definitivi, che il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito ha già valutato. Quindi io chiedo ai colleghi di CAP e di MM se vogliono aggiungere qualcosa, oltre a quello che già è stato reso visibile attraverso la pubblicazione dei
documenti allegati alla delibera, in caso contrario il Presidente Xxxxxxx può dare lettura della proposta.
XXXXXXX XXXXX (Direttore Generale MM SpA) – Lato MM nulla da dire.
XXXXXXXXXX XXXXX (Presidente CAP Holding) – Anche lato CAP, nulla da aggiungere.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – BENE. Presidente Xxxxxxx xxxxxxxx leggere la proposta.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Si propone:
1. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione del testo del nuovo Regolamento del SII, della nuova Carta del SII dei Gestori del SII Cap Holding SpA e MM SpA e dei Disciplinari Tecnici per le motivazioni indicate sinteticamente nella relazione tecnica e riportate nel dettaglio nei documenti di cui agli allegati A), B), C), D), E) e F), parti integranti della presente deliberazione;
2. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione, del nuovo Prezzario all’utenza inerente le attività del Servizio Idrico Integrato di competenza del Gestore Cap Holding SpA e del Gestore MM SpA (allegato H al Regolamento del SII) allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante, come riassunto nei termini di cui alla relazione tecnica;
3. di demandare al Direttore Generale tutti i successivi adempimenti per l’esecuzione della presente deliberazione, tra cui la pubblicazione del nuovo Prezzario all’utenza del Gestore Cap Holding SpA e della Carta del Servizio del
Gestore del Sistema Idrico Integrato Cap Holding SpA e MM SpA sul sito web dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano;
4. di demandare al Direttore Generale l’inoltro della presente deliberazione al Gestore del S.I.I. società Cap Holding SpA, ricordando che ai sensi dell’art. 29 della Convenzione, anche il Gestore è tenuto alla pubblicazione del Prezzario 2019 e della Carta del SII sul proprio sito web;
5. di demandare al Direttore Generale l’inoltro della presente deliberazione alla società MM SpA, ricordando che ai sensi dell’art. 27 comma 5 della Convenzione anche il Gestore è tenuto alla pubblicazione della Carta del SII sul proprio sito web;
6. di demandare al Direttore Generale la trasmissione dei documenti convenzionali, inclusa la deliberazione del parere obbligatorio e vincolante espresso dalla Conferenza dei Comuni al Sindaco Metropolitano, al Segretario Generale ed al Consigliere Delegato ai Servizi pubblici di interesse generale della Città Metropolitana;
7. di demandare al Direttore Generale tutti i successivi adempimenti per l’esecuzione della presente deliberazione;
8. di dare atto che la presente proposta di deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente;
9. di demandare al Direttore Generale dell’Ufficio d’Ambito la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente.
Quindi la mettiamo ai voti, chiedo se c’è qualcuno che si astiene e di alzare la manina.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Xxxxx Xxxxxxxxx, Sindaco di Xxxxxxxx, astenuta. Ci sono altri astenuti?
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Direi di no. Quindi chiedo se c’è qualcuno che vota contrario.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Il Sindaco di Xxxxxxxx vota contrario o astenuto? Deve disattivare la manina. Suppongo per che il voto vada come astenuta.
XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco di Vittuone) – Sì, vale come astenuto.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Non ci sono allora voti contrari, Presidente.
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Punto 4 o.d.g.
Punto 4 o.d.g. – Accordo d’interambito con ATO Provincia di Bergamo e con ATO Provincia di Lodi.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Procediamo con il punto numero 4, l’oggetto è: "Accordo d’interambito con ATO Provincia di Bergamo e con ATO Provincia di Lodi". Prego Italia.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Ufficio d'Ambito) – Come noto ci sono delle situazioni di agglomerati posti dunque a cavallo tra due Province, che creano situazioni di interambito, e ad ogni modo si riesce a garantire l’erogazione dei servizi idrici senza soluzione di continuità anche in queste condizioni. In particolare oggi trattiamo le due convenzioni interambito che riguardano appunto il territorio di Bergamo e quello di Lodi.
In particolare a Bergamo sappiamo che vi è il Gestore Uniacque e ancora opera la società Cogeide, ai fini appunto del servizio di acquedotto, fognatura e depurazione, in quindici Comuni che ricadono nell’ambito.
È presente, come vi dicevo, un’area di interambito tra Bergamo e Milano che è individuata nel Comune di Cassano d’Adda. In particolare è localizzata nella sponda sinistra del fiume Adda, all’interno della quale la società Cogeide eroga il servizio di depurazione tramite l’impianto di Mozzanica. Ora con questo schema di convenzione le Parti prendono atto delle aree che ricadono nell’interambito e provvedono ovviamente a regolare le stesse con riguardo appunto alla gestione del servizio, alla programmazione degli interventi, e anche alla definizione delle politiche tariffarie. In particolare la Convenzione prevede che CAP provveda alla gestione e all’erogazione del servizio di fognatura all’interno del Comune di Cassano d’Adda, oltre alla gestione di due impianti di fitodepurazione che insistono nelle frazioni di
Cascate Nord e Cascate Sud dello stesso Comune. Il Gestore Cogeide all’interno del medesimo territorio eroga, invece, il servizio di collettamento e depurazione tramite l’impianto di Mozzanica.
La remunerazione delle attività rese da Cogeide e successivamente ovviamente da Uniacque avverrà attraverso una tariffa di scambio all’ingrosso, che dovrà coincidere con il valore della tariffa di depurazione determinata da Bergamo per l’agglomerato di Mozzanica. Mentre per gli utenti delle frazioni delle Cascine San Xxxxxx e Cascina Taranta del Comune di Cassano d’Adda, i cui reflui appunto sono trattati dall’impianto di depurazione di Mozzanica, verrà, invece, applicata la tariffa di depurazione determinata appunto da noi, dall’ATO di Milano.
L’assetto gestionale dei servizi di fognatura, nella porzione di territorio di interambito, non è conforme al modello organizzativo adottato, e quindi ATO intende promuovere quanto prima il subentro di CAP nella gestione delle infrastrutture su questo territorio. Questo per quello che riguarda l’interambito con Bergamo.
Per quanto riguarda, invece, Lodi, attualmente alcune porzioni del territorio dell’ATO di Lodi e della città di Milano in particolare sono interessate da servizi di depurazione e fornitura all’ingrosso di acqua potabile, che vengono reciprocamente erogati dai due gestori nell’ambito. In particolare per i Comuni di Borghetto Logidiano, Graffignana e Livraga, il servizio di collettamento e depurazione è reso da CAP, attraverso l’impianto di San Colombano al Lambro, nonché dalla porzione di territorio a nord del Comune di Casalmaiocco, in cui il servizio di collettamento e depurazione è sempre reso da CAP attraverso però l’impianto di Dresano.
Nel territorio che ho appena descritto vi sono anche delle interconnessioni degli impianti di acquedotto tra i due gestori.
Per quanto riguarda, invece, i Comuni di Cerro al Lambro e San Zenone al Lambro il servizio di collettamento e depurazione è reso da SAL, quindi dal Gestore di Lodi, attraverso impianto di Salerano al Lambro.
Nel territorio di San Zenone al Lambro, anche qui è presente un’interconnessione tra la rete di distribuzione dell’acqua potabile comunale, gestita da CAP, e la rete di distribuzione del Comune di Sordio, che invece è gestita da SAL. Anche in questo caso, per quello che concerne le determinazioni tariffarie, si è deciso di non procedere al calcolo della tariffa grossista per la remunerazione dei servizi resi dai Gestori nella porzione di territorio di interambito, ma di optare per uno scambio tariffario basato appunto sulla tariffa d’Ambito connessa al servizio fornito.
Quindi a questo punto vi ritrovate due convenzioni. Xxxxxx solo una precisazione, e poi eventualmente lascio la parola a CAP se ha qualcosa da aggiungere. Per quanto riguarda la convenzione con l’ATO di Lodi, poiché vi sono delle questioni ancora sospese fra i due gestori, CAP e SAL, si è ritenuto di emendare lo schema convenzionale lasciando, diciamo, monitorati e dettagliati unicamente gli aspetti tariffari di competenza esclusiva degli ATO. Quindi la convenzione sarà sottoscritta esclusivamente dai due Uffici d’Ambito. A partire da gennaio ci saranno dei tavoli tecnico-legali fra i due gestori con la collaborazione anche degli Uffici d’Ambito, e successivamente questo sistema convenzionale verrà implementato anche con la disciplina di tutti gli altri aspetti di interesse dei gestori, e si procederà quindi ad una nuova sottoscrizione. CAP ha da aggiungere qualcosa.
XXXXXXXXXX XXXXX (Presidente CAP Holding) – Concordo e ringrazio l’ATO per il supporto che ci dà nelle convenzioni interambito.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Xxxx, grazie.
Prima di lasciare la parola al Presidente Xxxxxxx che leggerà la proposta, ai fini di una corretta votazione mi segnalano che ci sono tre utenti registrati come segue: "Sindaco" e non ci è dato da capire a quale Comune afferisca, "Xxxxxxxx" e non ci è dato da capire a quale Comune si riferisca "Xxxxx".
Vi pregherei gentilmente di indicare il Comune rappresentato, perché altrimenti invalidiamo le procedure di voto. Xxxxxxxx.
XXXXXXXX XXXXXXXXX (Comune di Paullo) – Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Comune di Paullo. Ho accettato un link perché non mi era giunto quello ufficiale, quindi è per quello che figuro come ospite.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Benissimo, abbiamo preso atto. Grazie. Poi "Sindaco" invece? Purtroppo se non ci dite quale Comune rappresentate non riusciamo neanche a computarvi nel calcolo finale. E poi "Xxxxx". "Sindaco" e "Xxxxx" probabilmente non ci stanno ascoltando.
Presidente Xxxxxxx, vogliamo leggere la proposta?
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Si propone:
1. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione dello Schema di Convenzione tra l’Ufficio d’Ambito di Bergamo, l’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano, Cogeide SpA Uniacque SpA e Cap Holding SpA per la gestione del Sistema Idrico Integrato nella zona di interambito (allegato 1) nei termini di cui alla presente relazione tecnica parte integrante della presente deliberazione;
2. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione dello Schema di Convenzione tra l’Ufficio d’Ambito di Lodi e l’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano per la gestione del Sistema Idrico Integrato nella zona di interambito (allegato 2) nei termini di cui alla presente relazione tecnica parte integrante della presente deliberazione;
3. di demandare al Presidente dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano di procedere alla sottoscrizione degli accordi di interambito;
4. di demandare al Direttore Generale tutti i successivi adempimenti per l’esecuzione della presente deliberazione;
5. di dare atto che la presente proposta di deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente;
6. di demandare al Direttore Generale dell’Ufficio d’Ambito la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente.
La mettiamo ai voti e quindi chiediamo se c’è qualcuno che si astiene e di schiacciare la manina nel caso.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx di Vittuone si astiene.
Comune di Trezzo – Il Comune di Trezzo vota a favore, però deve abbandonare a seguire la riunione per altri impegni.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Il Comune di Trezzo esprime voto favorevole per questa deliberazione, ma a questo punto non sarà presente alla successiva discussione.
Comune di Trezzo – Esatto. Buon Natale a tutti, scusate, ma purtroppo è così. XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – La ringraziamo e la salutiamo.
XXXXXX XXXXXX (Sindaco del Comune di Arluno) – Sono Xxxxxx Xxxxxx, Sindaco del Comune di Arluno. Non riesco a verificare se il nome "Sindaco" è il mio.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Confermo che è il suo.
XXXXXX XXXXXX (Sindaco del Comune di Arluno) – Allora io sono presente dall’inizio, ho sempre votato a favore e non sono mai intervenuto. Ripeto, sono Xxxxxx Xxxxxx, Sindaco di Arluno.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Va bene, Xxxxxx Xxxxxx, Sindaco di Arluno. Ci sono voti contrari invece? Nessuno. Possiamo allora proseguire.
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Punto 5 o.d.g.
Punto 5 o.d.g. – Aggiornamento delle tariffe del Servizio Idrico Integrato per il quadriennio 2020-2023 ai sensi della deliberazione ARERA n. 580 del 27 dicembre 2019, compreso aggiornamento del Piano d’Ambito.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Possiamo procedere con il quinto punto all’ordine del giorno, di cui vi leggo il titolo: "Aggiornamento delle tariffe del Servizio Idrico Integrato per il quadriennio 2020-2023 ai sensi della deliberazione ARERA n. 580 del 27 dicembre 2019, compreso aggiornamento del Piano d’Ambito". Prego Italia.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Io faccio una brevissima introduzione, poi lascio ovviamente la parola ai Gestori per l’illustrazione dei loro piani, e anche per un’introduzione, se vogliamo, rispetto a quelle che sono le risultanze tariffarie per gli anni a venire.
Noi sappiamo che vi sono vigenti due differenti ambiti tariffari, lato CAP e lato MM, e evidentemente l’aggiornamento del piano d’ambito si è reso necessario ovviamente innanzitutto per adeguare i contenuti dei piani al contesto regolatorio, e anche per modificare appunto il piano degli investimenti e il PEF. Abbiamo, in questo contesto, proceduto quindi all’aggiornamento della predisposizione tariffaria per il terzo periodo regolatorio, quindi 2020/2023.
Io chiedo al Presidente Russo e al Presidente Xxxxxxx se intendono fare un intervento, e poi ai loro rispettivi tecnici per un’illustrazione più puntuale, nonché chiedo anche alla dottoressa Xxxxxx di palesarsi per, invece, un’illustrazione più di dettaglio della predisposizione tariffaria.
XXXXXXXXXX XXXXX (Presidente CAP Holding) – Parto io, se può andar bene con l’ordine di chiamata. Xxxxxxxxx la Direttrice e vista anche la difficoltà della riunione via Teams cedo subito la parola ad Xxxxxx Xxxxxxx.
Con riferimento al Sindaco mi viene in mente Xxxxx Xxxxxxxx, il Sindaco di Cormano, per cui magari potrebbe essere lui oppure un Assessore o un Consigliere.
Venendo, invece, al tema degli investimenti, quello che troverete è un piano lato CAP molto ambizioso, che penso presenti una delle più alte proporzioni di investimenti in rapporto alla tariffa d’Italia. Questo vale per CAP, e in parte vale anche per MM. Di sicuro Milano si caratterizza per questa grande capacità, cioè di utilizzare la gran parte della bolletta dei cittadini non solo per spese passanti, ma per realizzare investimenti. Pensate che anche quest’anno, seppur non abbiamo ovviamente ancora chiuso il bilancio, nonostante la situazione che abbiamo vissuto legata all’emergenza sanitaria, credo di poter dire che il piano di investimenti per CAP si attesterà di poco sotto i 100 milioni di euro, o comunque una cifra intorno a questa misura, che è più o meno la media storica degli investimenti di CAP negli ultimi anni. Quindi siamo riusciti, nonostante tutto, a continuare a fare quello che ci eravamo inizialmente proposti.
Nei prossimi anni fare investimenti sarà ancora più importante, perché dalle aziende come le nostre è richiesto un contributo per far ripartire l’economia del Paese. Quindi quando noi parliamo di investimenti vuol dire che parliamo di cantieri, vuol dire che parliamo di posti di lavoro, vuol dire che parliamo di un valore aggiunto e un volano che rimettiamo sui territori.
E in particolare un elemento importante che troviamo all’interno di questo piano di investimenti, e ringrazio l’Autorità d’Ambito per la sensibilità e l’apertura dimostrata su questo tema, è legato al drenaggio urbano e alle acque bianche. Gruppo CAP da tempo ha avviato un percorso volto sempre di più a cercare di intercettare un po’ queste tematiche che sono ibride legate agli allagamenti, legate alle piogge, legate alla gestione delle acque meteoriche. Xxxxxxx iniziato ormai cinque o sei anni fa con la pulizia delle caditoie, e sembrava un grande miracolo riuscire a spiegare che i gestori del servizio idrico, e non i gestori dei rifiuti, facessero la pulizia delle caditoie e quindi dei tombini. Da lì, progressivamente, ci siamo allargati sempre di più su questo settore di attività. L’anno scorso con gli accordi di invarianza idraulica stipulati con quasi tutti i Comuni, con la pianificazione urbanistica che guarda alle tematiche di questa natura, abbiamo avviato un percorso che adesso possiamo formalizzare legato appunto al drenaggio urbano e alla possibilità di Gruppo CAP di interessarsi anche alla gestione delle acque bianche, che sappiamo essere un tema di cui i Comuni ci hanno sempre chiesto di poterci occupare, e quindi siamo ben felici di riuscire, nel piano di investimenti, a trovare anche questo spazio.
Purtroppo, ci è difficile organizzare gli incontri territoriali, come annualmente facciamo. Abbiamo organizzato la presentazione della semestrale via web. Stiamo puntando ad organizzare, sperando che le cose vadano meglio, per febbraio un giro di incontri territoriali, per presentare nel dettaglio il piano degli investimenti territorio per territorio, con alcuni elementi che non riguardano, in senso stretto, la tariffa del servizio idrico, come per esempio l’economia circolare, il mondo dei rifiuti, su cui sapete stiamo lavorando
soprattutto con un rapporto ai nostri depuratori. Ci piacerebbe, quindi riuscire ad organizzare dei momenti territoriali, dove fare dei focus area per area, e presentare questo nostro sforzo, che oggi ovviamente vedrete in una dimensione metropolitana, e quindi non focalizzata sui singoli territori.
Nel frattempo vi lascio ai miei collaboratori, e se non avrò più occasione di prendere la parola colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti di buone feste. Grazie mille.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie Presidente Russo. Per CAP chi vuole illustrare il piano? Poi diamo la parola a MM.
XXXXXX XXXXXXX (Direttore Generale Gestione Gruppo CAP) – Parto io, sempre Xxxxxx Xxxxxxx. Parliamo del piano, del programma degli investimenti suddiviso, per come ci chiede ATO e l’Authority ARERA, in diversi stralci: un focus sul 2020/2023, e poi un focus sul periodo 2020/2027 relativamente a quelle che vengono definite "Opere strategiche".
Il piano parte, come diceva il Presidente, quale input alla nostra capacità di progettare e realizzare, di cui vedete qui brevemente riportato un trend. L’anno 2019 in particolare è l’anno che a livello complessivo ha registrato il nostro picco a 107 milioni di euro, con un incremento annuale intorno al 19% nel periodo di riferimento considerato. Il piano tiene conto, e ha tenuto conto, in fase di redazione, dell’emergenza sanitaria che purtroppo ha caratterizzato tutto il nostro territorio, e che ha visto un blocco, o una riduzione forte delle attività, in particolare nel corso del primo periodo emergenziale.
In tal senso la proposta di piano, che è stata formalizzata, prevedeva, rispetto al piano vigente, una differenza, in particolare nell’anno 2020, con un piano previsionale a circa 80 milioni di investimenti rispetto a 113 milioni di
investimento precedentemente pianificati con l’obiettivo di recuperare il gap accumulato nel corso del 2020, nel biennio successivo, 2021 e 2022, che si caratterizzavano per un importo di realizzazione superiore rispetto a quello che era stato previsto nel piano vigente. Quindi 124 rispetto a 118, e 119 rispetto a 191.
Il piano complessivamente nel periodo 2020/2027 porta a un totale complessivo di 769 milioni di euro, per un importo medio annuale pari a 96 milioni di euro. Di questi 769 milioni di euro 383 fanno riferimento a opere ascrivibili al cosiddetto Piano delle Opere Strategiche, ovvero a opere che hanno differenti caratteristiche, tra cui in primis una durata pluriennale.
Questo a supporto del fatto che il piano è fatto non solo di manutenzioni straordinarie, necessarie per portare avanti le attività, ma anche di opere di grande respiro, quindi di opere relative, per esempio, alla realizzazione di impianti centralizzati di produzione di acqua potabile, o di trattamento delle acque reflue.
Per quanto concerne lo split temporale del piano proposto, si evidenzia innanzitutto come il piano è in aumento di 84,9 milioni di euro rispetto al piano vigente. Appunto 769 milioni di euro rispetto a 684, con un gap (che vedete dalla colonna blu dell’istogramma) che parte da un momento purtroppo di rallentamento nel 2020, per poi accelerare e andare a più che recuperare quello che è lo scostamento rispetto al piano vigente.
La verità è che il 2020 è stato molto duro per tutti, rispetto però ai 78 milioni di euro che avevamo formalizzato nella prima istanza abbiamo una previsione di arrivare a fine anno, come annunciava il Presidente Russo, a più di 92
milioni di euro. Questo posso dirlo perché al 21 dicembre le partite oramai sono fatte, e quindi abbiamo contezza del numero.
Questa slide serve solo per darvi un’indicazione di come sono distribuiti nel 2020 gli investimenti di Gruppo CAP rispetto a quelli che sono gli indicatori dell’Authority, dell’ARERA, e che vengono rendicontanti ad ATO.
Come vedete, e poi lo vedremo ancora meglio, una gran parte degli investimenti, circa il 35%, si concentra sul mondo dell’adeguatezza del sistema fognario, e questo per appunto mettere in piedi tutte quelle infrastrutture richieste dalla Regione Lombardia, in particolare con i due regolamenti che citava l’Avvocato Xxxx, invarianza idraulica e il nuovo regolamento sugli scarichi 06/19.
Contestualmente ovviamente non freniamo sulle altre attività. Classificata tra gli indicatori X0, X0, X0, troverete la pianificazione relativa al settore acquedotto, che complessivamente impatta per circa il 30%. Sotto gli indicatori M4 ed M5 troverete invece gli investimenti pianificati per il settore della depurazione. Non trascurabile è quanto pianificato sotto la categoria altro che vediamo più in focus andando avanti con le slide.
Per quanto concerne la nuova proposta del piano questa è fortemente influenzata dall’entrata in vigore del regolamento regionale 06/19, e pertanto gran parte dei nuovi interventi si focalizzano su vasche volano, vasche in testa impianto, rifaciment, e potenziamento delle reti fognarie. Continuano ad andare avanti le attività di sostituzione rete acquedotto per aumentare ancora di più le performance in termini di riduzione delle perdite e di continuità del servizio erogato. E esiste una nuova linea di interventi che quindi viene inserita, a fronte degli accordi intercorsi con l’ATO Città
Metropolitana di Milano per incominciare ad occuparci, come gruppo CAP, dal gennaio 2021 della gestione e manutenzione delle infrastrutture acque bianche per tutti quei Comuni che hanno approvato il documento semplificato di invarianza idraulica, e che hanno effettuato, insieme ai tecnici di Gruppo CAP, il censimento delle infrastrutture acque bianche.
Quindi colgo l’occasione, per chi non lo avesse ancora fatto, di farlo. Entro la fine dell’anno a questo punto è difficile, ma nelle prime settimane dell’anno venturo, in modo da poter, anche nel vostro caso, prendere in gestione le infrastrutture.
Importanti sono inoltre gli investimenti pianificati sulla parte di automazione, sulla parte di fotovoltaico, con una gara che è appena uscita settimana scorsa per aumentare la parte di energia autoconsumata e autoprodotta, e il mondo dell’efficienza energetica.
Vengono confermati, invece, gli obiettivi che erano stati proposti in fase di precedente piano, con alcuni che cito solo brevemente. Un piano della protezione di tutte le nostre fonti di captazione. Un piano per far fronte appunto ai cambiamenti climatici, e quindi all’invarianza idraulica. Un piano importante per migliorare ancora la nostra capacità di smaltimento fanghi e di rapporti con il mondo agricolo, anche con riuso di acqua per l’agricoltura, per potenziarla ulteriormente. Un piano per lo sviluppo di biopiattaforme, ovvero per trasformare i nostri depuratori in fonti di produzione di energia, materia e nutrienti coerentemente con quello che ci chiede l’economia circolare. Un piano energetico; un piano sul consumo consapevole, ovvero tutti quegli strumenti che ci permettono – e faccio riferimento anche a quello che si dice a livello nazionale – di spingere i nostri cittadini a consumare
meglio, a consumare bene riducendo gli sprechi. Un piano importante sulla ricerca, lo sviluppo e la formazione. Un piano sulla digitalizzazione, che ci ha aiutato ad andare avanti in questi difficili mesi, e che include, non solo tutta la nostra capacità di rendere digitali le infrastrutture, ma anche la nostra capacità di lavorare in smart working, e anche di implementare strumenti di cyber security. E un piano che era già incluso nel precedente, che è quello della promozione dell’acqua non potabile con l’obiettivo di estendere la rete gestita di pozzi di prima falda che molti Comuni ci hanno passato in gestione, e per cui, per quelli che non l’avessero già fatto, chiedo evidentemente di verificare se ce ne sia la possibilità. A questo si aggiungono attività finalizzate ad aumentare il riuso dell’acqua depurata non solo per fini agricoli, ma anche per fini civili e industriali.
Tutte queste attività vengono meglio rappresentate in questa scheda, che evidenzia non solo come il piano degli investimenti risponda ai requisiti richiesti dall’authority ma anche come sia fortemente interconnesso con il nostro piano di sostenibilità, che prevede tre pillars: quello della sensibilità, quello della resilienza e quello dell’innovazione.
E mi prendo gli ultimi tre minuti per andare velocemente su alcuni esempi di investimenti, concentrandomi per settore di appartenenza. Per quanto concerne l’indicatore M1, che fa riferimento all’acquedotto, troverete nei dettagli 113 milioni di investimenti divisi tra: sostituzione reti idriche; forte spinta allo Smart Metering; e forte spinta alla ricerca Perdite evoluta.
Per quanto concerne l’indicatore interruzioni del servizio, troverete 36 milioni di euro focalizzati su tutte quelle azioni che ci hanno fortemente richiesto alcuni
dei Comuni di manutenzione strutturale e rinnovo dei serbatoi esistenti oltre che interventi di interconnessione delle reti idriche ed una sempre maggiore spinta al water safety plan.
Per quanto concerne la qualità dell’acqua erogata troverete 82,8 milioni di euro, non solo sul rinnovo, potenziamento e la manutenzione straordinaria di pozzi di acqua potabile ma anche sulla realizzazione di grandi centrali di potabilizzazione e delle relative dorsali di distribuzione. In particolare San Colombano e Cornaredo, centrali più dorsali di adduzione, e Trezzo sull’Adda invece solo dorsali verso il mondo Monza e Brianza.
Per quanto concerne l’indicatore M4, adeguatezza del sistema fognario, qui in termini assoluti è la partita più rappresentativa, 268 milioni al 2027, con investimenti focalizzati sul potenziamento e relining delle reti fognarie, sulla redazione dei piani di riassetto, che ci chiede la Regione Lombardia, e che vedrà, anzi già vede molti dei nostri tecnici girare per i vostri Comuni per l’installazione di misuratori, pluviometri, e quindi sistemi digitali che ci permettono di monitorare in real time le performance della rete fognaria. Investimenti per la riduzione delle acque parassite e tanti investimenti, anche in valore assoluto sulla volanizzazione delle acque, con l’obiettivo di aumentare il numero delle stesse che si andranno pertanto ad aggiungere alle 73 vasche volano già attualmente gestite dal Gruppo CAP sul territorio.
C’è un forte focus inoltre, 54 milioni di euro, su miglioramento e centralizzazione degli impianti di trattamento fanghi. In particolare una grande linea, evidentemente fa riferimento a un investimento che noi chiamiamo "biopiattaforma CAP" di Sesto San Xxxxxxxx, che va in Conferenza
dei Servizi decisoria il 14 gennaio finalizzata alla realizzazione di un impianto di trattamento dei fanghi non valorizzabili come fertilizzante in agricoltura Sull’indicatore M6, quindi qualità dell’acqua depurata, si concentrano 134 milioni di euro di investimento, quindi rilevanti. Potenziamento di grandi impianti di depurazione, tra cui Peschiera Borromeo, Parabiago e San Colombano al Lambro, tutti quanti con iter autorizzativo o gare in corso.
Non è da trascurare inoltre il piano della ricerca e sviluppo, 8,5 milioni di euro in valore assoluto, per fare in modo che il Gruppo CAP si doti di strumenti sempre più evoluti, per andare a ricercare anche quegli inquinanti che oggi non sono inseriti a livello normativo, ma che potranno caratterizzare il futuro nostro e dei nostri territori. Oltre che tutti quegli strumenti di analisi che ci permettono di tenere sempre sotto controllo le falde per fare in modo di anticipare qualsiasi scostamento quali-quantitativo si dovesse su esse rappresentare.
Non rubo le parole che aveva citato MM, ma ovviamente anche per il Gruppo CAP tutto il mondo della digitalizzazione è fortemente impattante dal punto di vista degli investimenti e sul piano degli investimenti troveremo 34 milioni di euro per lo sviluppo e il miglioramento dei nostri portali, delle nostre applicazioni, per rendere i nostri sistemi sempre più digitali. Ma anche investimenti finalizzati a quella che sarà la gestione delle infrastrutture nel futuro. Quindi robotica, intelligenza artificiale e realtà aumentata.
L’ultima slide fa riferimento al tema dell’acqua non potabile, che è stato fortemente richiesto da alcuni dei territori della Città Metropolitana. E fa riferimento al fatto che oggi CAP gestisce trentotto pozzi di prima falda per l’erogazione di acqua non potabile. Si prevede la realizzazione di dieci nuovi
pozzi all’anno. Complessivamente andremo ad investire 4,5 milioni sia sulla realizzazione di pozzi non potabili, sia sulla messa a disposizione di reti duali, di acqua non potabile per il Comune e i territori che ne faranno richiesta.
Chiudo se non ci sono altre richieste di dettaglio o di informazioni, e passo la parola.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie. Chiedo a questo punto al Presidente Dragone di intervenire.
XXXXXX XXXXXXX(Presidente MM S.p.A.) – Buonasera a tutti. Grazie direttrice Xxxx per l’opportunità. Non vi voglio rubare tempo, e poi passo naturalmente la parola ai colleghi Xxxxxxx Xxxxx e Xxxxxxx Xxxxx di MM.
Per altro devo dire che, in termini di linee strategiche, il Presidente Russo ha già illustrato linee che sono comuni ad entrambi i gestori dell’area metropolitana. Di conseguenza, da quel punto di vista, vi è un allineamento sostanziale nell’interesse delle nostre comunità di riferimento.
Anche per noi l’anno scorso, il 2019, è stato di sicuro l’anno di picco di investimenti, con una media di investimento per cittadino ben superiore ai 50 euro, al di sopra, come voi sapete, della media nazionale. E di sicuro ci rendiamo conto che il nostro sforzo è teso a concentrare le moli importanti di investimenti che abbiamo pianificato, e soprattutto che dovremo mettere a terra, essenzialmente in tre linee (acquedotto, fognatura e depurazione), che chiaramente non sono esaustive di tutto quello che dovremo fare. La sostenibilità è infatti a 360 gradi ed implica la cura del territorio e lo sviluppo di strategie sulla economia circolare, in coerenza con le strategie di Green Deal dettate dalla Commissione Europea e dal Governo Italiano.
Credo, pertanto, che questa visione a 360 rappresenti ad oggi il nostro target e il nostro obiettivo, e vi è da parte nostra una fortissima volontà a proseguire con massicci investimenti per seguire e per rispondere alle esigenze dei nostri territori e dei nostri concittadini.
Ne approfitto anch’io, se posso, per fare gli auguri a tutti di buone feste, feste come purtroppo sappiamo tutti che saranno un po’ diverse rispetto alle altre, ma credo che, proprio in questo momento di difficoltà, abbiamo il dovere, di essere uno strumento di rilancio anche delle economie dei nostri territori. Abbiamo il dovere di guardare il futuro con un pizzico, e forse qualcosa più di un pizzico di ottimismo. Ringrazio ancora la direttrice Xxxx e tutti voi, e lascerei la parola a Xxxxxxx Xxxxx e a Xxxxxxx Xxxxx.
XXXXXXX XXXXX (Direttore Generale MM SpA) – Prendo la parola. Xxxxxxx se riusciamo a condividere il documento che abbiamo preparato, grazie.
Questa presentazione, che è molto agile, la svolgeremo a quattro mani io e Xxxxxxx Xxxxx. Questa slide è il nostro biglietto da visita, non credo di dire niente di nuovo, a chi conosce quello che fa MM, sul Servizio Idrico Integrato della Città di Milano. Ma in realtà MM fa ben altro, e fa molto di più dal punto di vista di contenuti di business, anche se naturalmente la gestione del servizio idrico è, diciamo, la parte core e la parte più importante dal punto di vista di numeri, intesi come ricavi, margini e di personale impiegato.
Solo un focus sulla parte sinistra della slide. La parte destra in realtà dà diciamo tutti i contenuti di volumi fisici e non, e anche naturalmente di clienti, nonché l’analisi e i controlli che svolgiamo anno per anno per garantire quella qualità del servizio che è richiesta e dovuta ai cittadini milanesi.
Solo sulla parte sinistra della chart per contestualizzare naturalmente le principali differenze anche, se volete, in chiave di lettura sequenziale, e quindi agile dal punto di vista di comprensione, rispetto a quello che è l’assetto territoriale del Gestore CAP, che ci circonda dal punto di vista fisico, geografico. Il contesto territoriale su cui, invece, si muove la gestione del Servizio Idrico di MM è un’area territoriale molto concentrata, come vedete, molto densa, molto antropizzata, il che, per certi versi, differenzia, e se vogliamo semplifica sicuramente da una parte, ma certamente aumenta la complessità e la necessità di avere, come driver costante, nel momento in cui si fanno investimenti, e quindi sostanzialmente se non stiamo parlando di depuratori, se non stiamo parlando di centrali dell’acquedotto. Parliamo sostanzialmente di reti, o ovviamente di infrastrutture dedicate alle fognature, e quindi parliamo per una città come Milano di interventi invasivi, interventi su un territorio fortemente antropizzato, con la presenza di traffico, con la presenza naturalmente di situazioni critiche. Ogni qualvolta si apre un cantiere si tolgono parcheggi, si peggiora la viabilità, si dà disagio alla cittadinanza. Noi lo facciamo anche con altri cappelli, quando il Comune di Milano ci affida naturalmente altre opere. Però questo è un elemento importante che spiega come il mettere a terra un euro di investimenti su Milano sia, non dico più facile o più difficile, dico diverso rispetto a quelle che sono le attività svolte
– sto parlando di reti naturalmente – in aree meno antropizzate e con presenza minore di traffico.
Xxxxxx alla chart successiva. È già stato detto nell’intervento del Presidente, direi che per quanto riguarda il prossimo periodo regolatorio, dove per prossimo includiamo anche l’anno 2020, annus horribilis purtroppo per certi
versi per tutti noi, direttamente o indirettamente, che abbiamo vissuto l’emergenza Covid sia a livello professionale che personale.
Però devo dire alla fine, dal punto di vista di risultati ottenuti, anche noi possiamo confermare, e lo vedrete dopo, che soprattutto dal punto di vista degli investimenti realizzati non c’è stata una flessione rispetto agli obiettivi che ci siamo dati, e quindi siamo orgogliosi di poter dire che anche in un anno tremendo come questo, il Servizio Idrico Integrato della Città di Milano, per la parte, se volete, più complessa, che è quella di scaricare a terra la mole di investimenti che è necessaria per mantenere i livelli qualitativi attesi, non ha fallito.
I principali driver di sviluppo del periodo regolatorio sono quelli dell’estensione del perimetro, con l’inclusione, nell’ambito delle attività anche per quanto riguarda il Servizio Idrico della città di Milano, delle infrastrutture di drenaggio urbano delle acque meteoriche; della pulizia delle caditoie stradali; e della gestione dei pozzi di prima falda a uso irriguo.
Il grande tema della qualità del servizio evidentemente, con un’attenzione al miglioramento continuo, costante della performance del servizio e quindi anche di quella che è la qualità tecnica sottesa. L’innovazione tecnologica, e completeremo nel periodo, già l’anno prossimo, l’installazione degli smart metering, dei contatori intelligenti, e su tutti i processi con tutto il tema della digitalizzazione di tutta l’azienda in realtà, quindi anche delle altre aree di business. Pensate alle case popolari, di cui naturalmente non parliamo qui, ma che rappresentano un altro terreno di grande confronto e sviluppo anche di innovazione tecnologica per quanto ci riguarda.
E poi c’è ovviamente un particolare effort di investimento per quanto riguarda l’ambito acquedottistico.
Il terzo driver fondamentale è quello dell’economia circolare. Non può mancare, ma non perché sia uno slogan. Non può mancare perché effettivamente è imprescindibile stilare un piano strategico in generale di un’azienda, direi a maggior ragione di un’azienda che fornisce e gestisce il servizio, il Servizio Idrico Integrato, e non è prescindibile naturalmente attuarlo, pensarlo e realizzarlo con un’ottica attenta alle tematiche della circolarità dell’economia, sempre di più parte dello sviluppo strategico delle nostre aziende.
Quindi sviluppo di iniziative sperimentali finalizzate a questo scopo; e strategia di valorizzazione dei fanghi attraverso una molteplicità dei canali di trattamento e smaltimento. Come voi sapete, non mi dilungo, ma il problema del trattamento di questo componente finale della filiera ha in passato rappresentato un grosso mal di testa per tutti i Gestori qualche anno fa. In realtà l’obiettivo è quello di trasformare un problema in un’opportunità. E su questo stiamo lavorando appunto introducendo, valutando e sperimentando tecnologie e innovazione per quanto possibile.
Proseguiamo. Questo è un aspetto più legato ai numeri, vedete rappresentato il periodo regolatorio, quindi dal 2020 al 2021, concentriamoci, se ritenete, sulla bottom line anno per anno, per dire che nonostante gli effetti dell’emergenza Covid, di cui parlavo prima, che nel corso del 2020 si sono fatti sentire e come, la programmazione degli interventi che però presentiamo mantiene un volume di investimenti pari a più di 210/211 milioni di euro nel periodo per la città di Milano. Tra l’altro confermando, nel 2020,
anche noi, attraverso le analisi di forecast che abbiamo fatto, quelli che sono i numeri attesi. Il valore medio annuo quindi di questi numeri dice che sono circa 55 milioni di euro all’anno di investimenti messi a terra, con un picco nella fase centrale. Vedete il 2021 e il 2022, il 2021 in particolare che ha un 61,8 milioni. I maggiori sforzi, lo vedete poi dopo nel dettaglio, saranno concentrati sull’attività di acquedotto, in considerazione di sfidanti obiettivi di qualità tecnica, che sono gli obiettivi di recupero delle perdite di rete in un contesto dove per altro i valori percentuali sono già minimi.
Qui lo split qualitativo, poi il numerico lo vedremo dopo, per quanto riguarda le principali tipologie di intervento per attività: acquedotto, fognatura e depurazione. Quando parliamo di acquedotto parliamo di manutenzione straordinaria e rinnovo delle reti per migliorarne l’efficienza, sia attraverso tecnologie tradizionali, ma – e mi ricollego alla premessa che ho fatto – visto che interveniamo e lavoriamo in un territorio altamente antropizzato e con una presenza di traffico veicolare importante, attraverso interventi di tipo no- dig, tecnologia nella quale siamo direi tra i leader a livello nazionale.
Abbiamo suddiviso gli interventi in base alla collocazione all’interno dei municipi che compongono la città di Milano, lo dicevo il completamento dell’installazione degli smart metering, il che alla fine vale 11 milioni di euro. E tra gli interventi sulla parte impiantistica, il completamento della ristrutturazione di una delle centrali più importanti, che è quella che è sita in via Suzzani. Per quanto riguarda la fognatura abbiamo estensione, sostituzione e potenziamento delle condotte fognarie, anche queste suddivise per Xxxxxxxx. L’adeguamento, come dicevano prima anche i colleghi, al
Regolamento Regionale 6/2019 con lo sviluppo di vasche di laminazione sui depuratori. E poi pulizia e rifacimento di caditoie, sifoni e scaricatori.
Mondo depurazione propone: potenziamento linee fanghi e sviluppo digestori; efficientamento energetico. Ecco, gestire un servizio, un’azienda che si occupa di Servizio Idrico Integrato sostanzialmente vuol dire gestire tre principali voci di costo che, insieme ai ricavi, poi alla fine fanno i margini veri del conto economico, e sono il personale, l’energia elettrica che serve per far funzionare sia la parte acquedottistica che la parte di depurazione. Poi chiaramente più o meno spinta a seconda della tipologia di gestore e tipologia di reti che ci si trova a gestire. E ultimo tema è quello proprio del trattamento dei fanghi. Queste sono le tre voci di costo sulle quali, se ci si concentra e si spinge al massimo lo sforzo di efficientamento, si ottengono poi risultati migliori. Ultimo tema è quello del potenziamento delle sezioni di filtrazione terziaria.
A questo punto chiederei a Xxxxxxx di completare, con le ultime chart che mancano, la conclusione della presentazione, che vanno più nel dettaglio degli obiettivi che abbiamo declinato rispetto alla qualità tecnica e strategica.
XXXXXXX XXXXX (MM S.p.A.) – Buon pomeriggio a tutti. Adottando appunto una visione ora basata su quelli che sono gli obiettivi di qualità tecnica, e quindi quelli da cui poi deriva appunto la scelta di investimento da parte dei gestori, diciamo innanzitutto che sia MM sia CAP in queste categorie definite dall’Autorità Nazionale per l’Energia Reti e Ambiente, si posizionano ai livelli massimi nazionali, proprio per l’elevato livello di qualità del servizio che viene erogato ogni giorno ai cittadini. Ovviamente ciascuno di questi obiettivi
determina un volume di investimento per conseguire una prospettiva di miglioramento continuo di quelle che sono le attività che i gestori seguono, e in particolare, nel caso di MM, questo riguarderà la parte delle perdite idriche, quindi il famoso macroindicatore M1. Ciò in quanto anche se il valore percentuale delle perdite, che è pari al 14%, posiziona la società a un livello di performance assolutamente elevato su scala nazionale, dato che il macroindicatore viene calcolato in perdite per chilometro di rete, e avendo noi la caratteristica di gestire un contesto urbano dove i diametri sono elevati e le reti corte, ci posiziona in una classe che richiede un miglioramento del 4% annuo in questo momento. Miglioramento che abbiamo sempre conseguito negli anni precedenti.
Poi per quanto riguarda l’interruzione del servizio siamo già in classe A, al pari di quello che è previsto per l’adeguatezza del sistema fognario e per lo smaltimento dei fanghi laddove appunto i nostri fanghi vengono tutti avviati al recupero in agricoltura o mediante cementificio. Infine altre sfide potranno riguardare la qualità dell’acqua erogata in tono minore, ma soprattutto anche la qualità dell’acqua depurata, dove si prosegue con investimenti per migliorare la performance operativa dei depuratori.
Se andiamo a vedere quali sono gli importi che verranno richiesti per ciascuno di questi macroindicatori, si vede come la maggior parte degli interventi saranno comunque classificati su M1 – perdite idriche –, quindi le reti di acquedotto e le attività anche collegate allo smart metering, e che porterà a un totale di 65 milioni nel quadriennio di investimenti su questo fronte. E poi sull’adeguatezza del sistema fognario. Data, appunto, comunque l’ampia dotazione infrastrutturale verrà richiesto un continuo
lavoro di consolidamento, sviluppo e potenziamento di quello che è il sistema, per altrettanto importo al pari del macroindicatore M1.
Nel complesso queste due aree di investimento vanno a generare un totale di 130 milioni di investimento nel quadriennio, e quindi praticamente quasi i due terzi delle somme che saranno destinate da MM nel potenziamento infrastrutturale per il prossimo periodo regolatorio.
Per quanto riguarda gli altri macroindicatori avremo 24 milioni da destinarsi alla gestione delle reti con aspetto legato all’interruzione del servizio di acquedotto, 13 milioni sulla qualità dell’acqua erogata, con azioni sia diffuse sulla rete sia a livello di centrali per la gestione dell’acquedotto. 7 milioni di euro riguarderanno la gestione e la valorizzazione dei fanghi. E 6,5 milioni saranno destinati ad attività sull’acqua depurata.
Infine ci saranno ulteriori investimenti destinati ad asset che sono comuni alle diverse fasi del servizio idrico, e ad investimento nell’ambito dei sistemi informativi e comunque nel potenziamento di quelli che sono gli asset in dotazione al gestore.
Infine, come veniva detto prima anche da CAP, l’Autorità per l’Energia Reti e Ambiente quest’anno per la prima volta nella sua disciplina tariffaria ha scelto di adottare una prospettiva di più lungo periodo nella pianificazione degli investimenti, introducendo, oltre a quello che è il canonico programma degli interventi, che è basato su un orizzonte quadriennale, anche il cosiddetto Piano delle Opere Strategiche.
Il Piano delle Opere Strategiche si concentra su tipologie di infrastrutture che hanno una vita utile particolarmente lunga nel tempo o che comunque rivestono un ruolo cruciale nell’erogazione del servizio ai cittadini, e pertanto
l’Autorità ha chiesto a ciascun gestore di identificare quelle che potevano essere delle proposte di investimento da sottoporre al proprio Ufficio d’Ambito su questa tipologia di investimenti non più solo sull’orizzonte quadriennale classico, ma in una prospettiva di otto anni. Otto anni che quindi va dal 2020 al 2027.
In questo ambito è stato possibile identificare delle azioni che caratterizzeranno lo sviluppo infrastrutturale della città di Milano sugli aspetti delle perdite idriche per 12 milioni di euro, e poi mi concentrerei in particolare sul tema dell’adeguatezza della rete fognaria, a cui si aggiunge anche un tema di vasche di laminazione, in quanto, dati circa 85 milioni di euro, su cui andremo ad investire nel periodo 2024/2027, quindi ulteriore rispetto al periodo temporale di cui vi abbiamo parlato in precedenza, 52 milioni saranno concentrati proprio su questo aspetto.
In linea generale, quello che prevediamo di fare come opere strategiche riguarderanno per l’acquedotto interventi di relining e sostituzione della rete di acqua potabile, e poi anche la realizzazione di una nuova centrale, la centrale Testi, che ci aiuterà a gestire in modo più efficacie le pressioni nella parte nord della città di Milano.
Per quanto riguarda, invece, gli aspetti di fognatura, molta attenzione verrà posta sul risanamento e potenziamento della rete in un senso più ampio e trasversale, e alcuni interventi caratterizzanti saranno la disconnessione del torrente Garbogera, quindi andando a ridurre il livello di acque – tra virgolette
– parassite che entrano nel sistema fognario, ma anche la realizzazione di vasche di laminazione nel regolamento regionale anche con riferimento a manufatti che verranno realizzati in testa ai depuratori.
Infine sulla depurazione l’attenzione riguarderà in particolare il potenziamento delle linee fanghi e lo sviluppo di sistemi di recupero energetico e valorizzazione di quelli che sono gli elementi di recupero di materia anche per questa linea di fanghi, in una prospettiva di economia circolare, tant’è vero che quest’anno appunto unitamente all’Ufficio d’Ambito si è scelto di definire un’apposita convenzione per gestire questi progetti che hanno una ricaduta positiva sull’ambiente, ma anche in una prospettiva di beneficio che possa ricadere anche dal punto di vista economico positivamente sugli utenti del Servizio Idrico Integrato. Grazie.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie al collega Xxxxx.
Se non ci sono delle domande rispetto alla trattazione fatta dai colleghi, io lascerei la parola alla dottoressa Xxxxxx, che prego di palesarsi.
Ben trovata Xxxx, ti chiedo di illustrare ai Sindaci e ai loro rappresentanti, in maniera di immediata comprensione, diciamo così, quelle che sono le risultanze dell’aggiornamento tariffario per i due ambiti.
XXXX XXXXXX (Consulente Xxxxxxx x’Xxxxxx) – Sì, un attimo solo che mi apro il file.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Provo a coadiuvarti Xxxx, poi magari ti lascio entrare più nel merito.
Io partirei con il dire che sicuramente per quello che concerne CAP Holding (parto da questa) l’incremento tariffario previsto per il 2020, è nettamente inferiore rispetto ai tetti massimi imposti dall’Autorità. Quindi è una percentuale di aumento relativamente blanda.
Dunque parliamo di un aumento dell’1,7% rispetto ai dati del 2019. E questo nel 2020. Nel 2021 un aumento dell’1% sempre rispetto al 2019, nel 2022 lo 0,7%, sempre con riferimento al 2019, e nel 2023 l’1%. Xxxx.
XXXX XXXXXX (Consulente Xxxxxxx x’Xxxxxx) – Xxxxxx. Proseguo nel dire, così abbiamo una dimensione parallela, che, invece, lo sforzo su città di Milano per MM è stato diverso, perché c’è un fabbisogno e una contestualizzazione regolatoria diversa, per cui l’incremento previsto nel 2020 è del 3,69, 3,7%. A seguire, nel 2021 l’incremento rispetto al 2020 è del 4,1%, e nel secondo biennio, a decrementare, invece l’incremento per il 2022 e del 2%, e dell’1,9% nel 2023.
C’è da dire che questa predisposizione ovviamente prevede un punto di fermo nel 2022 con la revisione biennale, quindi con una consuntivazione di ciò che è accaduto nel 2020 e nel 2021, e una ripianificazione per la fine del quadriennio regolatorio per il 2022 e 2023.
Xxxx segnalare però che questo è un anno un po’ particolare per entrambi gli operatori, perché ha individuato una variazione di servizio, di perimetro del servizio, anno in cui appunto sia per CAP sia per MM c’è stata l’estensione del servizio alla gestione delle fognature bianche, dei pozzi di prima falda. E quindi una variazione anche di costi sostenuti.
Poi c’è da dire che c’è stata una reintegrazione sul perimetro CAP di alcuni bacini che erano gestiti separatamente per i servizi all’ingrosso perimetrali, quindi degli ambiti contermine. E quindi una reintegrazione della predisposizione tariffaria.
Questo è un anno in cui la regolazione ha riconosciuto anche delle premialità per i maggiori oneri sostenuti nello smaltimento dei fanghi di depurazione. Ci tengo a dirlo perché su questo fronte gli operatori si sono dovuti confrontare con elevate criticità nel trovare canali di smaltimento dei fanghi. E quindi, in entrambi i casi, si sono verificati maggiori riconoscimenti di costi. È un anno in cui l’Autorità ha introdotto, per la prima volta, una misurazione dell’efficienza
degli operatori, attraverso una valutazione non parametrica dei costi operativi, una modellizzazione dei costi operativi, che nel caso sia di MM sia di CAP Holding, ha comportato una lieve revisione al ribasso, ma molto molto lieve, dei costi operativi riconosciuti in tariffa. Rispettivamente per CAP Holding di 80.000 euro, e se non vado errato per MM di circa 2 o 300.000 euro.
Quindi estremamente marginali rispetto alla dimensione dei costi sostenuti da questi operatori. Quindi diciamo un buon risultato. Altro elemento da evidenziare è appunto che per entrambi gli operatori comunque, anche per MM, abbiamo un posizionamento sì nel primo anno al 3,69% di incremento, che comunque si posiziona molto inferiore al limite massimo, che è dell’8,5%. E quindi non c’è stato bisogno né per il bacino di CAP né per il bacino di MM di utilizzare leve e strumenti regolatori per raggiungere il limite massimo. Per cui la copertura dei costi efficienti avviene a questi livelli di incremento che abbiamo illustrato. Io, per non confondere le idee, non darei altri elementi, se non dietro specifica richiesta.
ITALIA XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Prima di lasciare spazio ai quesiti, qualora ve ne fossero, chiedo ai colleghi di CAP e di MM se hanno qualcosa da aggiungere rispetto a questa esposizione.
XXXXXXX XXXXXXX (Direttore Sviluppo Strategico Cap Holding S.p.A.) - Per quanto riguarda CAP l’andamento tariffario è similare a quello che viene normalmente presentato nei piani industriali durante l’Assemblea. Di fatto le politiche di efficientamento energetico, che riducono i costi in tariffa, ci sta permettendo di mantenere un andamento tariffario abbastanza equilibrato, una curva piatta. Lo dico per i Comuni che vengono appunto nell’Assemblea di CAP e che ogni anno approvato l’aggiornamento del piano industriale,
che appunto l’andamento che voi state vedendo, ovviamente in questo caso è bollinato dall’Autorità, è molto similare a quello che vi è normalmente presentato quando noi facciamo le proiezioni di piano industriale.
Quello che, come diceva la collega prima, cambia, è che dall’anno prossimo iniziamo a gestire le acque bianche. Per noi il raggio urbano è, se volete, una nuova sfida, come diceva prima il collega Xxxxxx Xxxxxxx, e completa il percorso che da anni stiamo portando avanti, di una modalità di gestione del Servizio Idrico Integrato molto più ampia da quella da cui siamo partiti nel 2013. I Comuni lo sanno, stanno approvando i piani di invarianza idraulica, sono prodromici questi all’avvio, dal primo gennaio, della gestione delle acque bianche da parte di CAP. Grazie.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie Xxxxxxx. Xxxxxxx?
XXXXXXX XXXXX (Direttore Generale MM SpA) – Solo una battuta. Nel senso che direi che l’esposizione è stata assolutamente esaustiva. Anche noi, lo dicevamo prima, registriamo un’estensione, un ampliamento del perimetro, e quindi un congruente e coerente sviluppo di ampliamento della tariffa, che comunque rimane comunque una delle tariffe assolutamente molto molto molto basse in valore assoluto. E l’altra cosa fondamentale è, credo, lo dicevamo prima, per quanto ci riguarda, e non solo noi, è la capacità di mantenere un trend di investimento assolutamente di rilievo.
Aggiungo questo, vi assicuro che nel panorama nazionale in realtà situazioni di questo tipo, diciamo di gestione virtuosa e di capacità di reinvestire sul territorio, attraverso il miglioramento delle reti, e in estrema sintesi qualità del servizio, come quelle che mi sento di dire propongono entrambi i gestori, MM
e CAP, sono oggettivamente situazioni che non è usuale riscontrare a livello nazionale.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Xxxxxx Xxxxxxx. A questo punto lascerei uno spazio ai quesiti. Ci sono domande? Forloni, per il Comune di Rho, prego.
XXXXXXXXX XXXXXXX (Assessore Comune di Rho) – Sì, sono l’Assessore. Volevo chiedere, siccome entrambi i Gestori ne hanno fatto cenno, se stanno partecipando loro direttamente, o indirettamente, al tavolo nazionale sul Recovery Fund. Cioè se effettivamente sono stati coinvolti e c’è un dialogo sui temi che mi sembrano estremamente coinvolgibili nel Recovery Fund, almeno nelle loro parole chiavi.
XXXXXXX XXXXX (Direttore Generale MM SpA) – Sì, certamente sì. Coinvolti direi a più livelli e su più piani, sia con la nostra associazione di categoria, che è Utilitalia, molto attiva da questo punto di vista, che poi naturalmente per quanto riguarda MM in stretto contatto e coordinamento con il nostro azionista unico, che è il Comune di Milano.
XXXXXXX XXXXXXX (Direttore Sviluppo Strategico Cap Holding S.p.A.) - Per quanto riguarda CAP vi do un importo, che è di circa 800 milioni. Abbiamo richiesto, anche grazie all’Autorità d’Ambito di Milano numerose possibilità di investimento, sia all’interno del piano, sia anche fuori dal piano d’ambito. Questo in forma assolutamente molto aggregata. Siamo in grado, nel caso in cui ricevessimo i finanziamenti, anche di metterli a terra in tempi veloci, come richiede il Governo.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Aggiungo che siamo coinvolti, noi come ATO ovviamente, e i Gestori, sia per il tramite della Regione Lombardia,
che direttamente anche dalla Città Metropolitana di Milano. Quindi ci sono aperti più fronti di dialogo e di possibilità di investimento.
Ci sono altre domande? Non ci sono altre domande, allora io chiedo al Presidente Xxxxxxx di leggere la proposta.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Si propone:
1. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione, nei termini di sintesi riportati nella relazione tecnica della proposta di deliberazione e nei termini di dettaglio alle relazioni Allegato 1. e relativi sub allegati, parti integranti del presente provvedimento, l’aggiornamento del Piano d’Ambito – ambito tariffario Cap Holding – con particolare riferimento:
a. al relativo Programma degli Interventi ed al Programma delle Opere Strategiche;
b. alla predisposizione tariffaria (PEF compreso) relativa al SII dell’ATO Città Metropolitana di Milano – Gestore CAP Holding SpA – le cui risultanze sono riportate nel prospetto presente in delibera;
2. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione, nei termini di sintesi riportati nella relazione tecnica della proposta di deliberazione e nei termini di dettaglio di cui alle relazioni allegato 2. e relativi sub allegati, parti integranti del presente provvedimento, l’aggiornamento del Piano d’Ambito – ambito tariffario MM – con particolare riferimento:
a. al relativo Programma degli Interventi ed al Programma delle Opere Strategiche;
b. alla predisposizione tariffaria (PEF compreso) relativa al SII dell’ATO Città Metropolitana di Milano – Gestore MM SpA – le cui risultanze sono riportate nel prospetto presente in delibera;
3. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione, nei termini di sintesi riportati nella relazione tecnica della proposta di deliberazione e nei termini di dettaglio di cui alle relazioni allegato 1. e relativi sub allegati, parti integranti del presente provvedimento, la proposta tariffaria “grossista depurazione” (PEF compreso) per i servizi resi dal gestore Cap Holding SpA nell’ATO Provincia di Monza e Brianza le cui risultanze sono riportate nel prospetto presente in delibera;
4. di esprimere ai sensi dell’art. 48, c. 3 della L.R. 26/03 e s.m.i. parere obbligatorio e vincolante in ordine all’approvazione, nei termini di sintesi riportati nella relazione tecnica della proposta di deliberazione e nei termini di dettaglio di cui alle relazioni allegato 1. e relativi sub allegati, parti integranti del presente provvedimento, la proposta tariffaria “grossista acquedotto” (PEF compreso) per i servizi resi dal gestore Cap Holding SpA nell’ATO Provincia di Monza e Brianza le cui risultanze sono riportate nel prospetto presente in delibera;
5. di dare atto che le tabelle riportate potranno modificarsi a seguito di decisioni assunte durante la Conferenza dei Comuni e/o per mera correzione di errori materiali;
6. di ricevere dalla Conferenza mandato a compiere modifiche non sostanziali che dovessero essere necessarie nella prosecuzione dell’istruttoria innanzi all’ARERA e alla Regione Lombardia;
7. di mantenere inalterata la tariffa del servizio acquedotto del Comune di Corsico, in cui la gestione risulta non essersi ancora conformata al modello organizzativo gestionale previsto dal piano d’Ambito, sino alla risoluzione della problematica di cui si sta occupando l’Ufficio d’Ambito;
8. di dare atto che la presente proposta di deliberazione comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente ed è dovuto il parere di regolarità contabile;
9. di demandare al Direttore Generale dell’Ufficio d’Ambito la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente.
Come in precedenza chiedo se c’è qualcuno che si astiene e di schiacciare la manina. Io non vedo nessuno.
XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco di Vittuone) – Scusate, non riesco.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Il Comune di Vittuone, Xxxxx Xxxxxxxxx, Sindaco, si astiene.
XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco di Xxxxxxxx) – Vi avviso che devo uscire dalla riunione anche per lavoro. Grazie a tutti.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Va bene, salve.
XXXXX XXXXXXX (Presidente della Conferenza) – Arrivederci. Chiedo se c’è qualcuno se vota contrario di cliccare il tasto con la “manina”.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Nessuno voto contrario.
Io prima di chiudere la seduta do la parola al Presidente dell’Ufficio d’Ambito, Xxxxxx Xxxxxx Xxxx’Xxxx per un saluto. Prego Presidente.
XXXXXX XXXXXX DELL’OSTE (Presidente dell’Ufficio d’Ambito) – Un saluto a tutti, sarò estremamente breve perché il collegamento è già abbastanza complicato con la numerosità di persone partecipanti.
Volevo solo sottolineare, ripeto brevemente, la strategia dell’Ufficio d’Ambito, che è una strategia volta a far sì che sull’intero ATO della Città Metropolitana di Milano si svolga un servizio uniforme con entrambi i Gestori, e che questo servizio uniforme vada al di là del semplice Servizio Idrico Integrato, ma vada ad abbracciare anche la gestione delle acque che in qualche modo interferiscono e sono collegate con il Servizio Idrico Integrato.
E soprattutto anche una gestione unitaria di quelle che sono le prospettive di economia circolare, in senso lato, dove nell’economia circolare includo anche l’uso razionale, non solo delle risorse in senso lato, ivi compresa l’energia. Xxxxxx lavorando in questo senso, stiamo lavorando molto bene con i gestori, e speriamo di continuare su questa strada.
Tutto ciò che vi è presentato oggi, anche se non lo esprime in maniera esplicita, contiene però elementi che vanno in questo senso, nel senso che vi ho detto. Ringrazio tutti e faccio gli auguri a tutti quanti. Grazie.
XXXXXX XXXX (Direttore Generale Xxxxxxx x'Xxxxxx) – Grazie a tutti, mi unisco anche io agli auguri del Presidente. Sono molto contenta che questa seduta sia riuscita, in particolare dal punto di vista tecnico, aspetto che maggiormente ci preoccupava trattandosi di un primo esperimento ma soprattutto grazie ai risultati che siamo riusciti tutti quanti, insieme ai Xxxxxxx, a portare a casa. Io ringrazio il Presidente Xxxxxxx, i colleghi di CAP e MM, buon Natale e auguri a tutti. A presto.
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