AFFIDAMENTO, CON CONTRATTO DI CONCESSIONE DI LAVORO PUBBLICO, RELATIVO ALLA PROGETTAZIONE, FINANZIAMENTO, REALIZZAZIONE, ATTIVAZIONE, GESTIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU SITI DI PROPRIETÀ COMUNALE
COMUNE DI FERRARA
Città Patrimonio dell'Umanità
Settore Ambiente e Attività Produttive
PROGETTO FOTOVOLTAICO PER FERRARA
CAPITOLATO TECNICO
AFFIDAMENTO, CON CONTRATTO DI CONCESSIONE DI LAVORO PUBBLICO, RELATIVO ALLA PROGETTAZIONE, FINANZIAMENTO, REALIZZAZIONE, ATTIVAZIONE, GESTIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU SITI DI PROPRIETÀ COMUNALE
Indice
1. Condizioni generali di appalto 6
1.1. Finalità dell’appalto 3
1.2. Oggetto della concessione 7
1.3. Durata del contratto 8
1.4. Cronoprogramma 8
2. Oneri e requisiti del Concesionario 8
2.1. Obblighi del Concessionario 8
2.2. Requisiti del Concessionario 11
2.3. Personale del Concessionario 11
3. Linee guida per al realizzazione manutenzione e gestione degli
impianti fotovoltaici 12
3.1. Limiti dell'appalto 12
3.2. Descrizione dell'impianto fotovoltaico 12
3.3. Generalità sulle coperture 13
3.4. Sistemi di protezione da furti o danneggiamenti 13
3.5. Generalità sui parcheggi 13
3.6. Generalità sulle aree scoperte 13
3.7. Consegna dei siti 13
3.8. Documentazione tecnica 14
4. Norme tecniche di riferimento 16
4.1. Generalità 16
4.2. Leggi e norme 16
4.3. Autorità competenti 18
5. Disposizioni in materia di sicurezza 18
5.1. Norme di sicurezza generali 18
5.2. Sicurezza sul luogo di lavoro 19
5.3. Piano di sicurezza sostitutivo 19
5.4. Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e coordinamento 19
5.5. Piano Operativo della Sicurezza 19
5.6. Osservanza ed attuazione dei Piani della Sicurezza 20
6. Provvedimenti per inadempienze contrattuali - penali 20
7. Impianti elettrici 3
7.1. Avvertenze generali 3
7.2. Spese e oneri a carico dell’Appaltatore 3
7.3. Spese e oneri a carico dell’Appaltante 3
7.4. Materiali e forniture in genere 3
7.5. Disponibilità dei materiali 3
7.6. Requisiti di corrispondenza a norme, leggi e regolamenti 3
7.7. Qualità e caratteristiche dei materiali e delle apparecchiature 3
7.8. Verifiche a carico dell’impresa 3
7.8.1. Tipo e dimensionamento dei componenti dell’impianto elettrico e
apposizione dei contrassegni d’identificazione 3
7.8.2. Sfilabilità dei cavi nei tubi 3
7.8.3. Resistenza d‘isolamento 3
7.8.4. Misura delle cadute di tensione 3
7.8.5. Protezioni contro i corti circuiti ed i sovraccarichi 3
7.8.6. Protezione contro i contatti indiretti 3
7.8.7. Coordinamento delle protezioni 3
7.8.8. Continuità dei conduttori di protezione 3
7.9. Strumentazione per le verifiche in corso d’opera, per la verifica
provvisoria e per il collaudo definitivo degli impianti 3
7.10. Garanzia degli impianti 3
7.10.1. Minimo rendimento dei moduli 3
7.10.2. Certificati dei moduli 3
7.10.3. Estensione della garanzia 3
7.11. Normative e modalità d’esecuzione degli impianti 3
7.11.1. Riferimento a legislazioni e normative 3
7.11.2. Protezione delle conduttore elettriche contro le sovracorrenti 3
7.11.3. Protezione delle conduttore elettriche contro il corto circuito 3
7.11.4. Calcoli e dimensionamenti 3
7.12. Generatori fotovoltaici 3
7.12.1. Moduli fotovoltaici 3
7.12.2. Moduli in silicio monocristallino e policristallino 3
7.12.3. Moduli in silicio amorfo 3
7.12.4. Moduli metallici a film sottile 3
7.12.5. Sistemi di conversione statica dell’energia 3
7.12.6. Sistemi di conversione statica dell’energia per impianti di potenza
minore o uguale ai 20kW 3
7.13. Sistemi di inseguimento solare 3
7.14. Prescrizioni riguardo ai cavi elettrici 3
7.14.1. Riferimento a legislazioni e normative 3
7.14.2. Sezioni minime dei cavi 3
7.14.3. Colori identificativi dei cavi 3
7.14.4. Coefficiente di stipamento nei condotti di contenimento 3
7.14.5. Caratteristiche costruttive dei cavi e dei conduttori 3
7.14.6. Posa dei cavi nelle canaline, su passerelle o nelle tubazioni 3
7.15. Prescrizioni riguardo alle tubazioni protettive 3
7.15.1. Riferimento a legislazioni e normative 3
7.15.2. Caratteristiche delle tubazioni 3
7.15.3. Colori identificativi delle tubazioni 3
7.15.4. Posa delle tubazioni 3
7.15.5. Interramento tubazioni 3
7.16. Prescrizioni riguardo alle canaline e alle passerelle portacavi 3
7.16.1. Riferimento a normative e legislazioni 3
7.16.2. Caratteristiche 3
7.16.3. Sistema di sospensione 3
7.16.4. Disposizione geometrica delle passerelle 3
7.16.5. Spazi liberi superiori 3
7.16.6. Coperchi 3
7.16.7. Zincatura delle canaline, degli accessori e dei dispositivi di sospensione 3
7.16.8. Dimensionamenti e prove 3
7.17. Prescrizioni riguardo agli apparecchi di manovra e protezione 3
7.17.1. Riferimento a legislazioni e normative 3
7.17.2. Interruttori generali e di manovra 3
7.17.3. Limitatori di sovratensione 3
7.18. Prescrizioni per la costruzione di quadri elettrici 3
7.18.1. Riferimento a legislazioni e normative 3
7.18.2. Caratteristiche costruttive 3
7.18.3. Sovratemperature ammesse alle correnti nominali 3
7.18.4. Caratteristiche nominali e ambientali 3
7.18.5. Connessioni 3
7.18.6. Messa a terra dei quadri 3
7.18.7. Xxxxxxxxxxx e barre fermacavi 3
7.18.8. Prescrizioni varie 3
4.18.9. Contrassegni e targhette identificatrici 3
7.18.10. Attrezzi speciali 3
7.18.11. Ventilazione forzata 3
7.18.12. Prove di accettazione 3
7.18.13. Ripetizione delle prove e relativi oneri 3
7.18.14. Documentazione 3
7.18.15. Composizione dei quadri 3
7.19. Specifica tecnica di fornitura di protezioni di interfaccia per
autoproduttori 3
7.19.1. Requisiti 3
7.19.2. Struttura 3
7.19.3. Composizione 3
7.19.4. Tarature 3
8. Impianti speciali 3
8.1. Sistema di supervisione 3
8.1.1. Generalità 3
8.1.2. Datalogger 3
8.1.3. Display 3
8.1.4. Dispositivo di supervisione da remoto 3
9. Rispetto dell’ambiente 3
ALLEGATO I Fac-simile Richiesta tariffa incentivante 3
ALLEGATO II Fac-simile Certificato di Collaudo 3
ALLEGATO III Fac-simile Scheda tecnica finale di impianto 3
ALLEGATO IV Fac-simile Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà 3
1. Condizioni generali di appalto
1.1. Finalità dell’appalto
Il presente capitolato tecnico disciplina la concessione per la realizzazione di impianti fotovoltaici comprensiva di progettazione, finanziamento, gestione e manutenzione e contiene le indicazioni prestazionali minime e le specifiche tecniche per la fornitura e la messa in opera di impianti fotovoltaici da installare sulle coperture degli edifici o sul parcheggio per taglie comprese tra 9 e 110 kW e di impianti fotovoltaici da installare a terra per taglie comprese tra 130 e 1000 kW. Tutti i costi relativi ai sistemi fotovoltaici da installare (realizzazione, gestione, manutenzione) saranno a cura del Concessionario proponente.
1.2. Oggetto della concessione
La concessione per la realizzazione degli impianti fotovoltaici comporterà le seguenti attività:
a) la progettazione definitiva/esecutiva, la Direzione dei lavori, la sicurezza, la fornitura , il trasporto e posa in opera delle apparecchiature e componenti costituenti gli impianti fotovoltaici descritti in offerta.
b) la fornitura e installazione del contatore dell’energia prodotta dall’impianto FV per ciascun impianto fotovoltaico con predisposizione di telelettura e l’effettuazione giornaliera delle teleletture con invio giornaliero all’ente Appaltante dei dati rilevati;
c) l’ottenimento di pareri e autorizzazioni, da parte degli enti preposti ai sensi delle vigenti norme in materia di lavori e forniture, di tutela dell’ambiente, urbanistica, antincendio;
d) l’espletamento delle pratiche di allaccio alla rete elettrica, degli adempimenti presso l’Ufficio Tecnico di Finanza e delle richieste di incentivo al GSE;
e) la conduzione e l’esercizio, per tutta la durata del contratto, degli impianti fotovoltaici e di tutte le relative apparecchiature accessorie fino ai contatori di energia;
f) la manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria, per la durata del contratto, degli impianti fotovoltaici e di tutte le relative apparecchiature accessorie, con il personale, le attrezzature necessarie ed opportune, comprensiva di tutte le riparazioni e sostituzioni richieste per il regolare funzionamento e la completa garanzia di affidabilità e buona conservazione dei diversi componenti, qualsiasi sia la causa che richiede l’intervento;
g) la realizzazione di tutti gli interventi necessari perché gli impianti siano conformi alla normativa vigente, dal punto di vista elettrico, edilizio ed ambientale e vengano mantenuti a norma di legge e nel rispetto di eventuali prescrizioni nel frattempo impartite dalle autorità competenti per tutto il periodo di durata del contratto;
h) la fornitura e l’immagazzinamento di ogni materiale di uso e consumo per tutta la durata del contratto;
i) la redazione e la consegna all’Amministrazione Comunale delle relazioni annuali circa la conduzione e la manutenzione degli impianti e la presentazione, 6 (sei) mesi prima della scadenza della concessione, di una dettagliata relazione finale sulla manutenzione effettuata nel periodo contrattuale e sullo stato degli impianti;
Sarà cura del Concessionario quant’altro non espressamente indicato, ma ritenuto necessario per dare l’opera finita a regola d’arte e gli impianti funzionali e funzionanti, per tutta la durata del contratto.
1.3. Durata del contratto
Il presente contratto decorre dalla data della sottoscrizione ed ha una durata compresa fra la data di sottoscrizione e la data di entrata in esercizio dell’impianto più 20 (venti) anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
1.4. Cronoprogramma
Salvo diverse disposizioni impartite dall’Amministrazione Comunale il Concessionario dovrà:
1. consegnare al Comune di Ferrara il progetto esecutivo entro il termine di 40 (quaranta) giorni dalla sottoscrizione del contratto;
2. completare i lavori ed avviare gli impianti entro il termine offerto in sede di gara (tempi di realizzazione, dalla data di comunicazione di approvazione del progetto esecutivo presentato fino alla data di entrata in esercizio).
2. Oneri e Requisiti del Concessionario
2.1 – Obblighi del Concessionario
Il Concessionario si obbliga a nominare un responsabile degli impianti e di un suo sostituto all’atto della stipula della concessione.
Il responsabile degli impianti ed il suo sostituto così nominati saranno i referenti responsabili nei confronti dell’Amministrazione appaltante e, quindi, avranno capacità di rappresentare, ad ogni effetto, il Concessionario.
In particolare il Concessionario dovrà comunicare per iscritto all’Amministrazione il nominativo e il recapito telefonico del Responsabile degli impianti.
Per parte sua l’Amministrazione Comunale indicherà uno o più incaricati quali corrispondenti del servizio.
Oltre agli oneri relativi alla realizzazione e al finanziamento di tutte le opere oggetto del presente capitolato si intendono a carico del Concessionario i seguenti oneri e spese da considerare compresi nei costi d’investimento.
Contratto atti-vari
Tutte le spese inerenti e conseguenti alla stipulazione del contratto (scritturazione e copia, di registrazione, di bollo, diritti di segreteria, etc.); tutte le spese di carte bollate e di bollo per atti e documenti tecnico-contabili, nonché ogni altra spesa inerente e conseguente all’organizzazione, esecuzione, assistenza, contabilizzazione dei lavori e delle attività di cui alla presente concessione.
Progettazione definitiva/esecutiva
- tutte le spese per la progettazione definitiva/esecutiva;
- predisposizione di tutta la documentazione per l’accesso alle tariffe incentivanti e, in generale, tutti i rapporti con i soggetti per il conseguimento dei ricavi connessi con la produzione di energia dagli impianti fotovoltaici;
- il Concessionario sarà responsabile, con proprie risorse, delle seguenti attività: rapporti con il soggetto attuatore del programma di incentivazione della produzione di energia fotovoltaica, inclusa la predisposizione e l’invio, secondo quanto previsto dalle norme attuative del programma di incentivazione, di ogni comunicazione necessaria all’ottenimento della tariffa incentivante e ogni eventuale comunicazione successiva relativa all’erogazione dei contributi;
- tutto quanto necessario per l’entrata in esercizio degli impianti (collegamenti alla rete elettrica, installazione contatori per la contabilizzazione dell’energia elettrica prodotta e ceduta alla rete, predisposizione e attivazione dei contratti di cessione dell’energia, assoluzione di tutti gli eventuali obblighi relativi alla regolazione dell’accesso alle reti), incluso l’ottenimento di tutte le autorizzazioni da parte dell’impresa distributrice dell’energia elettrica e/o da parte del gestore della rete elettrica, la contrattualistica, gli oneri di allaccio per eventuali nuovi allacci o incrementi di potenza conseguenti all’installazione dell’impianto fotovoltaico, inclusi scavi e ripristini stradali e tutto quanto non specificato ma necessario per il funzionamento degli impianti. Rimane a carico del Concessionario ogni onere per l’esecuzione delle attività, spese di contratto incluse;
- conseguimento di autorizzazioni, adempimenti e spese per la eventuale cessione/voltura in favore dell’Amministrazione Comunale o di un soggetto terzo da essa indicato per le attività di produzione e cessione alla rete dell’energia prodotta dagli impianti per il periodo successivo alla scadenza del contratto;
- tasse ed ogni onere fiscale derivante dall’installazione e finanziamento degli impianti fotovoltaici;
- ogni altra incombenza non espressamente indicata volta a garantire il funzionamento in rete degli impianti e l’ottenimento degli incentivi del conto energia e della vendita dell’energia.
Sicurezza
Il Concessionario dovrà farsi carico di predisporre e di far pervenire all’Amministrazione comunale, entro 40 (quaranta) giorni dall’aggiudicazione definitiva e comunque prima della consegna delle superfici:
- l’indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti;
- il piano di sicurezza e coordinamento di cui al D. Lgs. 81/2008, del quale assume ogni onere e obbligo, da predisporsi in fase di progettazione esecutiva;
- un proprio piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, comprendente il documento di valutazione dei rischi di cui al D. Lgs. 81/2008;
- efficacia contrattuale dei piani: il piano di sicurezza e coordinamento e il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte del Concessionario, previa formale costituzione in mora, costituiscono causa di risoluzione del contratto in suo danno. Tutti gli oneri relativi alla sicurezza e coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione sono a carico del Concessionario.
Licenze e denunzie
Il concessionario dovrà farsi carico di tutte le spese per procedure amministrative per l’acquisizione di eventuali concessioni, autorizzazioni, permessi licenze, ecc., comunque indispensabili per l’esecuzione delle opere. Dovrà altresì provvedere ad ogni altro adempimento amministrativo e tecnico, anche non prevedibile, necessario per il pieno funzionamento e la completa agibilità dell’opera. E’ tenuto altresì ad espletare tutte le pratiche dirette ad attuare eventuali spostamenti, soppressioni o interruzioni temporanee di accessi e di utenze di qualsiasi tipo, pubblico o privato, che interessino l’esecuzione dei lavori o il loro collaudo, richiedendo le necessarie autorizzazioni, restando a carico del Concessionario il relativo costo sia dell’autorizzazione sia dell’esecuzione delle eventuali opere, compreso il ripristino.
Tracciamenti
Sono a carico del Concessionario tutte le spese per operazioni topografiche necessarie per porre capisaldi di quota, rilievi tacheometrici, picchettazioni, ecc, per ubicare in loco le opere di progetto e per riportare sulle mappe le opere stesse.
Spese di cantiere
Il Concessionario sosterrà tutte le spese per l’organizzazione del cantiere con gli attrezzi, macchinari e mezzi d’opera necessari all’esecuzione dei lavori. Analogamente sosterrà tutte le spese per tenere sgombri i luoghi di lavoro da materiali di risulta, sfridi di lavorazione, da impianti e apparecchiature non più necessari a seguito della realizzazione degli interventi, provvedendo al loro allontanamento. Al termine dei lavori e, in ogni caso non oltre 15 giorni dal preavviso, il Concessionario dovrà provvedere a rimuovere ed allontanare gli attrezzi, i macchinari ed i mezzi d’opera giacenti in cantiere ed i materiali e manufatti non utilizzati.
Sorveglianza e custodia
Tutte le spese per la custodia e la buona conservazioni dei materiali e manufatti dal loro ingresso in cantiere fino alla posa in opera. Si esclude, in ogni caso, qualsiasi compenso da parte dell’Amministrazione per danni e furti di materiali, manufatti, attrezzi e macchinari, anche in deposito, sia per opere di terzi, sia per causa di forza maggiore. Tutte le spese per la protezione, custodia e conservazione dei lavori eseguiti fino a scadenza del contratto, adottando i provvedimenti necessari per evitare rotture e deterioramenti, restando il Concessionario responsabile in merito.
Condotta e assistenza tecnica
Sono a carico del Concessionario tutte le spese per la condotta e l’assistenza tecnica per tutta la durata dei lavori. Il Concessionario dovrà comunicare per iscritto i nominativi e le qualifiche del personale tecnico preposto all’assistenza e direzione dei lavori, informando l’amministrazione di eventuali sostituzioni o cambiamenti. Il concessionario dovrà fornire il personale, gli strumenti, gli attrezzi ed i mezzi d’opera per i controlli e le verifiche dei lavori compiuti da parte della Direzione dei lavori e del collaudatore.
Lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture
Nel caso in cui, per effettuare lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria della copertura, si renda indispensabile procedere alla rimozione di parti dell’impianto fotovoltaico, il Concessionario si impegna ad effettuare a suo totale carico il lavoro di rimozione e successivo ripristino alla fine dei lavori medesimi. Nel caso in cui il Concessionario non proceda alla rimozione dell’impianto o parti di esso nei tempi concordati con l’Amministrazione Comunale questa provvederà alla rimozione tramite proprio personale o ditta addebitando il costo delle operazioni al Concessionario e questo si impegna al pagamento delle spese sostenute dall’Amministrazione Comunale.
Personale
Il personale del Concessionario addetto alla gestione degli impianti fotovoltaici deve essere in possesso delle abilitazioni necessarie , in relazione al tipo di impianto. Detto personale potrà accedere ai luoghi di installazione degli impianti nel rispetto di tutte le relative prescrizioni di accesso, fermo restando che sarà cura e onere del Concessionario accertarsi preventivamente di queste procedure.
2.2 – Requisiti del Concessionario
Il concessionario dovrà essere provvisto dei requisiti indicati nel bando e nel disciplinare di gara.
2.3 – Personale del Concessionario
Prima dell’inizio della gestione dovrà essere consegnato al Comune di Ferrara l’elenco dei nominativi del personale che sarà adibito alla gestione del servizio, con le rispettive qualifiche
e dovrà essere mantenuto costantemente aggiornato. Il Comune potrà richiedere l’allontanamento dal servizio di un dipendente, per motivate ragioni. Tutto il personale adibito ai servizi di cui alla presente concessione lavorerà alle dipendenze e sotto l’esclusiva responsabilità del Concessionario, sollevando da ogni responsabilità il Comune di Ferrara. In particolare il Concessionario sarà responsabile dell’osservanza delle leggi sulle assicurazioni obbligatorie e di tutte le altre vigenti, fatta eccezione per l’assicurazione infortuni e previdenziale dell’eventuale personale del Comune in servizio presso il Concessionario. Il Comune di Ferrara si riterrà estraneo ad ogni rapporto fra il Concessionario e il suo personale. Detto personale, tuttavia, dovrà essere sottoposto alle disposizioni disciplinari dell’Amministrazione.
3. Linee guida per la realizzazione la manutenzione e la gestione degli impianti fotovoltaici
3.1 Limiti dell’appalto
I limiti delle opere e delle forniture che compongono il presente appalto sono definiti come di seguito specificato.
Nel caso di impianti a cessione totale dell'energia si prevede un punto di allaccio dedicato.
Nel caso degli impianti installati a parziale copertura degli autoconsumi, questi dovranno essere collegati alla rete elettrica della struttura che beneficerà dell'energia prodotta, tramite una linea elettrica in cavo. Non necessariamente l’impianto dovrà avere il punto di collegamento al punto di consegna dell’energia, ma potrà essere collegato anche al quadro elettrico locale più prossimo al sistema di conversione statica (inverter), purché la dorsale di alimentazione del quadro sia di sezione adeguata per la potenza dell'impianto fotovoltaico. Tali scelte dovranno essere fatte in accordo con le indicazioni e le prescrizioni del distributore locale. Fisicamente l’interfaccia corrisponde all’interruttore magnetotermico differenziale che l’Appaltatore dovrà provvedere ad installare in apposito nuovo quadro, possibilmente affiancato al quadro punto di consegna energia elettrica o quadro locale. Per consentire il fuori tensione simultaneo di tutti gli impianti elettrici a servizio della struttura, sarà cura dell’Appaltatore garantire anche lo sgancio dell’impianto fotovoltaico per mezzo dei pulsanti di emergenza già installati.
3.2 Descrizione dell’impianto fotovoltaico
L’impianto fotovoltaico oggetto dell’appalto è composto da:
- moduli fotovoltaici;
- sistemi di supporto meccanico dei moduli fotovoltaici;
- sistemi di conversione statica dell’energia elettrica (inverter);
- sistema di acquisizione dati di funzionamento (datalogger);
- display per la visualizzazione istantanea dei parametri significativi dell’impianto;
- quadro di parallelo inverter;
- scaricatori di sovratensione;
- interruttore motorizzato asservito a relè quale dispositivo di interfaccia tra impianto fotovoltaico e rete pubblica;
- cavi, cavidotti e canalizzazioni.
3.3 Generalità sulle coperture
La struttura di supporto ed i relativi sistemi di ancoraggio per il fissaggio dei moduli fotovoltaici, dovranno essere adatti alla tipologia di tetto e dovranno attenersi alle norme vigenti, secondo il D.M. 14 gennaio 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” e la Circolare Ministeriale 02 febbraio 2009, n° 617: Istruzioni per l’applicazione delle “nuove norme tecniche per le costruzioni”.
Nel caso di installazioni su coperture, l’ancoraggio proposto e tutte le eventuali strutture di supporto e di adattamento dovranno mantenere l’assoluta impermeabilità del tetto stesso.
Al termine della posa in opera, tutte le aree interessate dall’installazione delle opere dovranno essere ripristinate allo stato quo ante.
3.4 Sistemi di protezione da furti o danneggiamenti
Per gli impianti fotovoltaici installati a terra dovranno essere forniti ed installati sistemi di videosorveglianza e protezione dagli accessi non autorizzati all’area quali recinzioni e/o altri sistemi di protezione ove necessari.
3.5 Generalità sui parcheggi
Per gli impianti fotovoltaici previsti al di sopra di parcheggi si richiede il rispetto delle norme vigenti, secondo il D.M. 14 gennaio 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” e la Circolare Ministeriale 02 febbraio 2009, n° 617: Istruzioni per l’applicazione delle “nuove norme tecniche per le costruzioni”.
3.6 Generalità sulle aree scoperte
Per gli impianti fotovoltaici previsti sulle aree scoperte dovranno essere rispettate le indicazioni delle schede tecniche, in particolare sarà cura del concessionario rilevare preventivamente all’esecuzione dei lavori la presenza di eventuali impianti o opere come ad esempio impianti di irrigazione, tubazioni, cavidotti ecc. avendo cura di eseguire i lavori senza creare interferenza o danno a quanto preesistente e rinvenuto in sito.
3.7 Consegna dei siti
I siti, oggetto del presente capitolato, ed i relativi locali tecnici, saranno consegnati dall’Amministrazione Comunale nello stato di fatto in cui si trovano. Verrà redatto apposito verbale di consegna, stilato in contraddittorio tra committente e concessionario con il quale quest’ultimo prenderà in carico le aree e le parti di edificio ove detti impianti dovranno essere installati, diventando responsabile della custodia e conservazione di tutto quanto ad esso
consegnato. Il Concessionario dovrà effettuare, con oneri a proprio carico, un servizio fotografico per la individuazione dello stato di consegna delle coperture e delle altre aree interessate: detto servizio, consegnato in copia al Comune, farà parte integrante dei verbali di consegna. I siti affidati in concessione, nonché le eventuali parti di edificio oggetto della concessione , dovranno essere riconsegnati alla fine del rapporto contrattuale, previa verifica in contraddittorio tra committente ed Appaltatore, con verbale attestante la consistenza e lo stato degli impianti e dei locali tecnici ad essi relativi
3.8 Documentazione tecnica
3.8.1 Generalità
Sono compresi negli oneri dell'impresa anche l'elaborazione dei disegni costruttivi e di montaggio e dei particolari tecnici. Tutti gli ulteriori progetti e documenti, necessari per una consegna ed un montaggio a regola d'arte, devono venire consegnati a cura dell'Appaltatore e sottoposti all'approvazione dell’Appaltante e/o dei suoi incaricati.
In caso di necessità, l’Appaltante può richiedere ulteriore documentazione di integrazione.
L'approvazione, da parte dell’Appaltante, della documentazione della ditta costruttrice non esonera però quest'ultima dal proprio obbligo di garanzia.
Per l'esecuzione dei disegni valgono le relative norme in materia.
3.8.2 Documentazione tecnica post aggiudicazione
La documentazione tecnica che l’Appaltatore dovrà consegnare all’Appaltante dopo l’aggiudicazione dell’appalto, ma prima dell’avvio della fornitura, è la seguente:
• progetto costruttivo redatto ai sensi della Norma CEI-02, redatto, timbrato e firmato da un progettista abilitato; tale progetto costruttivo dovrà conservare l’impostazione del progetto posto a base di gara e dovrà recare particolare evidenza del calcolo di dimensionamento della struttura di supporto e i relativi ancoraggi per il fissaggio dei pannelli fotovoltaici, che dovranno essere adatti alla modalità di installazione e alla tipologia di tetto e/o terreno;
• schede tecniche dei moduli fotovoltaici, degli inverter e delle strutture utilizzate per il fissaggio dei moduli.
La fornitura potrà iniziare solamente dopo l’approvazione di detta documentazione da parte dell’Appaltante.
Tutti gli elaborati sopra descritti devono essere redatti in lingua italiana. La documentazione è da fornire in duplice copia cartacea e su supporto informatico in formati MS Office® e Autocad® compatibili.
I costi per l'elaborazione e la consegna della documentazione sopra descritta sono considerati compresi nei prezzi di offerta della ditta e non vengono compensati a parte.
3.8.3 Documentazione tecnica dello stato finale
La documentazione tecnica che l’Appaltatore dovrà consegnare all’Appaltante nei termini
previsti dal presente Capitolato dovrà essere composta dai seguenti elaborati:
• progetto costruttivo as built;
• manuale d’uso e di manutenzione dell’impianto fotovoltaico, con particolare riguardo alla sicurezza del personale addetto;
• scheda tecnica finale d’impianto (allegato A2 Delibera AEEG n. 90/07), conforme al facsimile riportato all’Allegato III del presente Capitolato; tale scheda dovrà essere firmata e timbrata in originale dal Tecnico che ha firmato il Progetto costruttivo as built dell’impianto;
• documentazione fotografica, che dovrà essere composta da almeno 5 (cinque) fotografie su supporto informatico, volte a fornire, da diverse inquadrature una visione completa dell’impianto dei suoi particolari e del quadro di insieme in cui si inserisce;
• elenco dei moduli fotovoltaici e degli inverter, indicante modello, marca e numero di matricola; il suddetto elenco, comprensivo del modello, della marca e dei numeri di matricola dei moduli fotovoltaici e degli inverter (come riportati dai costruttori) che compongono l'impianto, deve essere organizzato in ordine progressivo;
• predisposizione del modulo di Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio, che dovrà essere redatta in conformità al facsimile riportato all’Allegato IV del presente Capitolato;
• copia del verbale di attivazione del complesso di misura dell’energia prodotta dall’impianto rilasciato dal gestore locale della rete elettrica;
• Dichiarazione di conformità al D.M. 22 gennaio 2008 n. 37; con riferimento alla CEI 0-3 e successive varianti, la dichiarazione di conformità dell’impianto alle regole dell’arte ai sensi del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 deve essere sottoscritta dall’installatore (requisiti professionali art. 4 lettera a o b) e deve essere corredata con gli eventuali allegati obbligatori e facoltativi;
• Certificazione di conformità per i moduli fotovoltaici, rilasciata dal costruttore; la certificazione, rilasciata da un laboratorio accreditato la certificazione, rilasciata da un laboratorio accreditato, deve attestare la conformità alla norma CEI EN 61215, per moduli al silicio cristallino, e alla CEI EN 61646 per moduli a film sottile;
• Certificazione di conformità per gli inverter, rilasciata dal costruttore; la certificazione, rilasciata da un organismo di certificazione abilitato e riconosciuto, deve attestare la conformità del prodotto alle normative tecniche applicabili e deve fare riferimento alle prove di tipo effettuate;
• Regolamento di esercizio o documento analogo rilasciato dal gestore locale di rete elettrica che attesti l’entrata in esercizio dell’impianto.
Tutti gli elaborati sopra descritti devono essere redatti in lingua italiana. La documentazione è da fornire in duplice copia cartacea e su supporto informatico in formati MS Office® e Autocad® compatibili.
I costi per l'elaborazione e la consegna della documentazione sopra descritta sono considerati compresi nei prezzi di offerta della ditta e non vengono compensati a parte.
4 Norme tecniche di riferimento
4.1 Generalità
Gli impianti tecnologici (meccanici ed elettrici) devono essere eseguiti a perfetta regola d'arte, in conformità alla legislazione ed alla normativa vigente in materia. L'Appaltatore si impegna ad osservare tutte le norme, le disposizioni di legge ed i decreti in vigore all’atto dell’esecuzione ritenendo compreso e compensato ogni onere per l'applicazione delle stesse.
L’impresa esecutrice dovrà anche prevedere quant’altro non espressamente specificato, ma necessario alla buona riuscita della fornitura, conformemente alle prescrizioni di legge.
Gli apparecchi e i materiali impiegati devono risultare adatti all’ambiente nel quale sono installati e devono resistere a tutte le azioni termiche, meccaniche, corrosive o dipendenti dall’umidità di possibile riscontro durante il funzionamento e l’esercizio.
L'impresa assuntrice della fornitura e della posa in opera prende a suo carico e sotto la sua responsabilità la perfetta esecuzione degli impianti citati, secondo quanto previsto dal presente articolo e si impegna ad adeguare ogni elemento di impianto che dalla verifica di collaudo non risultasse conforme alle norme in esso contenute, senza che alcun addebito derivi all’Appaltante.
4.2 Leggi e norme
L'Appalto dovrà essere conforme alle norme e disposizioni vigenti in Italia e in particolare alle norme contenute nel D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e nel DPR n° 915 del 10 settembre 1982.
Le norme di riferimento che riguardano gli impianti elettrici sono elencate nel capitolo dedicato; in questa sede, pare comunque opportuno sottolineare che la normativa e le leggi di riferimento da rispettare per la progettazione e realizzazione degli impianti fotovoltaici sono:
• norme CEI 64-8 per la parte elettrica convenzionale;
• norma CEI EN 61277 per i sistemi fotovoltaici;
• norma XXX XX 00000 per la protezione contro le sovratensioni dei sistemi fotovoltaici;
• conformità al marchio CE per i moduli fotovoltaici e il gruppo di conversione;
• UNI 10349 per il dimensionamento del generatore fotovoltaico;
• UNI/ISO per le strutture meccaniche di supporto e di ancoraggio dei moduli fotovoltaici.
Inoltre si richiede l’osservazione delle norme:
• EN 60439-1 e IEC 438 per i quadri elettrici;
• le norme CEI 110-31 e le CEI 110-28 per il contenuto di armoniche e i disturbi indotti sulla rete dal gruppo di conversione;
• le norme CEI 110-1, le CEI 110-6 e le CEI 110-8 per la compatibilità elettromagnetica (EMC) e la limitazione delle emissioni in RF.
Per quanto riguarda il collegamento alla rete e l’esercizio dell’impianto, le scelte progettuali devono essere conformi alle seguenti normative e leggi:
• norma CEI 11-20 per il collegamento alla rete pubblica;
• norma XXX XX 00000 per le caratteristiche dell’interfaccia di raccordo alla rete;
• norme CEI EN 61724 per la misura e acquisizione dati;
Altre norme di carattere generale:
⮚ Norme relative alla sicurezza degli impianti:
Decreto del Presidente della Repubblica 27/04/1955, n°547 “Norme per la prevenzione degli infortuni”;
Legge 5 marzo 1990, n°46 “Norme per la sicurezza degli impianti”;
Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 0 dicembre 1991, n°447 “Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n°46, in materia di sicurezza degli impianti”;
Decreto Ministeriale 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di dichiarazione di conformità dell’impianto a regola d’arte di cui all’7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n° 46, in materia di sicurezza degli impianti”;
⮚ Norme relative alla certificazione dei componenti degli impianti:
Legge 18/10/1977, n°791 “Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”;
Decreto Ministeriale 13 giugno 1989 "Liste degli organismi e dei modelli di marchi di conformità, pubblicazione della lista riassuntiva di norme armonizzate, unitamente al recepimento ed alla pubblicazione di ulteriori (5° gruppo) testi italiani di norme C.E.I., in applicazione della legge 18 ottobre 1977, n° 791, sull'attuazione della direttiva n. 73/23/CEE, relativa alla garanzia di sicurezza del materiale elettrico";
Per quanto non in contrasto con quanto sopra e fatto salvo quanto specificatamente prescritto nei singoli capitoli, si potrà fare inoltre riferimento alle norme emanate dai seguenti Enti:
• ISA Instrument Society of America
• ASTM American Society for Testing and Material
• UN Ente Nazionale Unificazione
• ASME American Society for Mechanical Engineers
• NEMA National Electrical Manufacturer Assoc.
• AWS American Welding Society
• ISO International Organization for Standardization
• ASA American Standard Association
• CEI Comitato Elettrotecnico Italiano
• IEC International Electrotechnical Commission
• ANCC Associazione Nazionale Controllo Combustione
• ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro
• USL Unità Sanitarie Locali
• CTI Comitato Termotecnico Italiano
• CNR-UNI Centro Nazionale Ricerche - Ente Nazionale Unificazione
• API American Petroleum Institute
• SIS Svensk Standard
• DS Dansk Standard
• ANSI American National Standard Institute
• DIN Deutsches Institute fur Normung
• EN Normativa Europea.
I riferimenti normativi sopra riportati risultano essere indicativi. L’Appaltatore dovrà verificarne la completezza e dare luogo a tutti gli adempimenti applicabili in vigore anche se non espressamente menzionati sopra.
4.3 Autorità competenti
Per la definizione delle caratteristiche tecniche degli impianti previsti, oltre a quanto stabilito sopra, l’Appaltatore dovrà anche tenere conto delle prescrizioni dettate dalle competenti autorità locali e/o nazionali quali:
• prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei vigili del fuoco
• prescrizioni e indicazioni dell’azienda distributrice dell’energia elettrica
• disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro
I riferimenti sopra riportati risultano essere indicativi. L’Appaltatore dovrà verificarne la completezza e dare luogo a tutti gli adempimenti applicabili in vigore anche se non espressamente menzionati sopra.
L'impresa assuntrice della fornitura e della posa in opera prende a suo carico e sotto la sua responsabilità la perfetta esecuzione degli impianti citati, secondo quanto previsto dal presente articolo e si impegna ad adeguare ogni elemento di impianto che dalla verifica di collaudo non risultasse conforme alle norme in esso contenute, senza che alcun addebito derivi all’Appaltante.
Per quanto non tassativamente previsto dal presente documento, ed in quanto ad esso non contraddicendo, si intendono applicabili all'appalto tutte le normative tecniche vigenti anche se non espressamente qui richiamate.
5 Disposizioni in materia di sicurezza
5.1 Norme di sicurezza generali
La fornitura e la messa in opera devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.
L’Appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere. L’Appaltatore deve predisporre, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito al presente punto. L’Appaltatore connforma le lavorazioni nonché le lavorazioni da lui direttamente subappaltate al criterio «incident and injury free» (libero da incidenti ed infortuni).
5.2 Sicurezza sul luogo di lavoro
L'Appaltatore è obbligato a fornire all’Appaltante, entro 30 giorni dall'approvazione del progetto esecutivo, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui agli articoli 15, 17, 18 e 19 del Decreto n. 81 del 2008, all’allegato XIII allo stesso decreto nonché le altre disposizioni del medesimo decreto applicabili alle lavorazioni previste.
5.3Piano di sicurezza sostitutivo
E’ fatto obbligo all’Appaltatore di predisporre, entro trenta giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio della fornitura, il piano sostitutivo delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori di cui all’articolo 131, comma 2, lettera b), del Codice dei contratti, e al punto 3.1 dell’allegato XV al Decreto n. 81 del 2008. Tale piano è messo a disposizione delle autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo.
L’Appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento eventualmente predisposto nel corso dei lavori dal coordinatore per la sicurezza ai sensi del combinato disposto degli articoli 90, comma 5, e 92, comma 2, del Decreto n. 81 del 2008. Qualora prima della stipulazione del contratto (a seguito di aggiudicazione ad un raggruppamento temporaneo di imprese) oppure nel xxxxx xxx xxxxxx (x xxxxxxx xx xxxxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxxx) xx verifichi la presenza di pluralità di imprese per cui si renda obbligatoria la redazione del piano di sicurezza e coordinamento, trova applicazione il paragrafo 5.4.
5.4 Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e coordinamento
L’Appaltatore può, nel corso dei lavori, apportare motivatamente modifiche e integrazioni al piano di sicurezza sostitutivo delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori di cui al punto
3.1 dell’allegato XV al Decreto n. 81 del 2008, purché si tratti di renderlo coerente a nuove situazioni oggettive oppure di concreti e dimostrati miglioramenti alle misure di sicurezza. Alle modifiche e integrazioni si applica la medesima disciplina del precedente paragrafo 5.3.
5.5 Piano Operativo della Sicurezza
L'Appaltatore, entro 40 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio della fornitura, deve predisporre e consegnare all’Appaltante o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza, redatto ai sensi dell’articolo 131, comma 2, lettera c), del Codice dei contratti, dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del Decreto
n. 81 del 2008 e del punto 3.2 dell’allegato XV al predetto decreto, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui agli articoli 28 e 29 del citato Decreto n. 81 del 2008, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
Ai sensi dell’articolo 131 del Codice dei contratti l’Appaltatore è tenuto ad acquisire i piani operativi di sicurezza redatti dalle imprese subappaltatrici, nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani operativi di sicurezza compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’Appaltatore.
Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza sostitutivo di cui al paragrafo 5.3, previsto dall'articolo 131, comma 1, lettera b), del Codice dei contratti e deve essere aggiornato qualora sia successivamente redatto il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza ai sensi degli articoli 90, comma 5, e 92, comma 2, del Decreto n. 81 del 2008.
5.6 Osservanza ed attuazione dei Piani della Sicurezza
L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del Decreto n. 81 del 2008, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli da 88 a 104 e agli allegati da XVI a XXV dello stesso decreto.
I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità all’allegato XV al Decreto n. 81 del 2008, nonché alla migliore letteratura tecnica in materia.
L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio della fornitura e quindi periodicamente, a richiesta dell’Appaltante o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’Appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’Appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.
Il piano di sicurezza sostitutivo ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’Appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
6. Provvedimenti per inadempienze contrattuali - penali
Allo scopo di indennizzare l’Amministrazione Comunale e sanzionare il mancato rispetto degli obblighi contrattuali sono previste le seguenti penali riferite ad ogni singolo impianto.
Gli importi delle penali saranno detratti, dalla rata immediatamente successiva alla loro applicazione, dai crediti che il Comune è tenuto a riconoscere al Concessionario o, in alternativa, dalle garanzie da questo prestate.
- In caso di ritardo nella consegna degli elaborati e più in generale di tutta la documentazione prevista per la progettazione esecutiva, per ogni giorno di ritardo oltre il termine fissato dal disciplinare di gara Euro 50,00 per ciascun impianto;
- Mancata fornitura tempestiva di dati o risposte alle richieste del Responsabile del Procedimento Euro 500,00;
- In caso di ritardo nell’esecuzione delle opere rispetto ai termini assunti in offerta, per ogni giorno di ritardo rispetto al termine previsto per i tempi di realizzazione (dalla comunicazione di approvazione del progetto esecutivo alla data di entrata in esercizio)
Euro 200,00. Protraendosi il ritardo oltre il trentesimo giorno senza che il concessionario abbia provveduto, il Comune di Ferrara, con lettera raccomandata di diffida, fisserà un termine ultimo per il completamento dei lavori e di quanto necessario per l’entrata in esercizio, non inferiore a 15 (quindici) giorni, trascorsi i quali il contratto si intenderà risolto di diritto;
- vestiario o comportamento indecoroso del personale operativo, Euro 500,00 per ciascuna segnalazione pervenuta;
- in caso di fermo impianto al Concessionario, trascorso il termine minimo di 5 (cinque) giorni, verrà applicata una penale pari al doppio dell’importo dell’incentivo giornaliero medio annuo (riferito all’anno precedente rispetto al quale si verifica l’evento di fermo) percepito dal GSE. Nel caso in cui, per motivi di forza maggiore, l’impianto non potrà essere ripristinato nei tempi di cui sopra, il Concessionario dovrà comunicare in forma scritta le motivazioni del fermo e sarà facoltà del Comune di Ferrara a suo insindacabile giudizio, accogliere tali giustificativi;
- in caso di mancata comunicazione dei nominativi dei responsabili degli impianti Euro 500,00 al mese per ogni infrazione rilevata;
- in caso di mancata trasmissione della documentazione di rendicontazione prevista relativa ai dati di funzionamento degli impianti sarà applicata una penale di Euro 100,00 per ogni inadempienza;
- in caso di mancato intervento di ripristino degli impianti speciali presso ciascun impianto (ad esempio data logger e display di produzione ) entro 5 giorni dalla segnalazione di guasto sarà applicata una penale di Euro 50,00 al giorno per ogni giorno di ritardo oltre il limite suddetto;
Il ripetersi di ogni inadempienza nell’arco di 60 (sessanta) giorni consecutivi comporterà l’applicazione del doppio della penale precedentemente applicata per la medesima categoria di inadempienza
7. Impianti elettrici
7.1. Avvertenze generali
I materiali e forniture dovranno corrispondere alle prescrizioni di legge, di capitolato e degli altri atti contrattuali; dovranno essere della migliore qualità e, nelle rispettive loro specie, dovranno risultare di precisa e corretta lavorazione. Potranno essere ammessi materiali speciali, o non previsti, solo dopo esame e parere favorevole dell’Appaltante o di un suo Incaricato. L’Appaltante ha facoltà di rifiutare in qualunque tempo i materiali e le forniture che non abbiano i requisiti prescritti, che abbiano subito deperimenti dopo l’introduzione nel cantiere o che per qualsiasi causa non risultassero conformi alle condizioni contrattuali. L’Impresa dovrà provvedere a rimuovere dal cantiere le forniture ed i materiali rifiutati e sostituirli a sue spese con altri idonei.
7.2. Spese e oneri a carico dell’Appaltatore
Sono a carico dell'Impresa tutti gli oneri elencati di seguito, esonerandosi l’Appaltante da ogni inerente responsabilità civile e penale.
- consegna a piè d’opera di tutti i materiali occorrenti per la costruzione degli impianti, franco di ogni spesa di imballaggio, di trasporti di qualsiasi genere, ecc. comprendendosi nella consegna, non solo lo scarico, ma anche il magazzinaggio ed il deposito provvisorio dei materiali stessi, in attesa della posa in opera e lo smaltimento di imballaggi, intelaiature di protezione, ecc.;
- trasporto dei materiali dai depositi ai luoghi di posa in opera, compresi gli attrezzi di sollevamento ed ogni manovalanza occorrente per il trasporto dei materiali sul luogo d’impiego, in qualunque punto dell’edificio ed a qualunque altezza esso si trovi;
- montaggio delle apparecchiature e di tutto quanto è inerente agli impianti, per la posa in opera degli impianti stessi;
- tiri verticali a livello di posa, il trasporto entro il cantiere di qualunque genere di materiale, ponteggi, le scale e quanto occorrente alla posa in opera dei materiali;
- fornitura e posa in opera di tutte le opere di carpenteria necessarie agli impianti, quali staffe, supporti, collari, bulloni per il sostegno dei moduli e dei quadri elettrici;
- smontaggio e rimontaggio delle apparecchiature che possano compromettere, a giudizio insindacabile dell’Appaltante, la buona riuscita di altri lavori in corso;
- ponti di servizio, trabatelli, parapetti mobili ed ogni altra opera provvisionale;
- sgombero, subito dopo l’ultimazione dell’impianto, dello spazio assegnatole dall’Appaltante e del quale l’Appaltatore si è servito durante la messa in opera per cantiere di deposito dei propri materiali ed attrezzi, provvedendo alla custodia e sorveglianza di questi nel modo da essa ritenuto più opportuno e tenendo sollevata l’Ente Appaltante da qualunque responsabilità in merito;
- fornitura e posa applicazione di targhette metalliche e/o fascette alfanumeriche con l'indicazione di ogni circuito;
- riprese delle zincature a caldo deteriorate in fase di montaggio;
- verniciatura dei quadri con vernici epossidiche a forno, con sottofondo di preparazione corrente secondo le classificazioni internazionali;
- fornitura all'interno di ogni quadro di apposita tasca atta al contenimento degli schemi relativi;
- manutenzione gratuita di tutte le opere eseguite fino al loro collaudo; l'Appaltatore risponderà direttamente ed in ogni caso, tanto verso l’Appaltante, quanto verso gli operai ed i terzi, di tutti i danni alle persone o alle cose in dipendenza dei lavori;
- pulizia giornaliera dei luoghi di lavoro, lo sgombero, a lavoro ultimato, delle attrezzature e dei materiali residui;
- garanzia di tutti i materiali, della loro corretta posa in opera e del regolare funzionamento dell’impianto;
- addestramento del personale incaricato della sorveglianza e della gestione degli impianti, che verrà indicato dall’Appaltante, cui trasmettere le modalità d’uso dell’apparecchiatura;
- prove ed i collaudi che l’Appaltante ordini di far eseguire presso gli Istituti da essa incaricati, dei materiali impiegati o da impiegare nell'impianto; dei campioni da esaminare ed esaminati può essere ordinata la conservazione nell'ufficio dirigente, munendoli di suggelli a firma dell’Appaltante e dei responsabili della Ditta Assuntrice nei modi atti a garantirne l'autenticità;
- eventuale campionatura di materiali e di apparecchiature;
- personale di cantiere adatto ed abile, pratico e bene accetto all’Appaltante; tale personale dovrà, a semplice richiesta dell’Appaltante, poter essere allontanato o sostituito;
- assistenza alla conduzione degli impianti fino al collaudo definitivo favorevole, per consentire all’Appaltante di costituire una propria squadra di conduzione e manutenzione;
- certificati di collaudo dei quadri elettrici ai sensi della normativa vigente;
- eventuali spese di viaggio e trasporto per gli operai;
- osservanza delle disposizioni di legge sull'assunzione della mano d'opera, quali tutti gli obblighi inerenti alle opere di previdenza, assistenza, di assicurazioni sociali e di tutela sindacale degli operai, in relazione alle disposizioni di legge e regolamenti vigenti e di quelli che venissero emanati in corso d'appalto, gli oneri relativi alle assicurazioni per invalidità, vecchiaia, disoccupazione involontaria, tubercolosi, malattie, ecc. nonché l’assicurazione obbligatoria degli invalidi di guerra, combattenti, reduci partigiani ed internati ed a tutte le altre disposizioni o contratti collettivi di lavoro vigenti o che venissero emanati e posti in vigore all’atto dell’appalto;
- adozione durante la messa in opera delle procedure e delle cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per evitare danno alle proprietà pubbliche o private; ogni più ampia responsabilità, in caso di infortuni, ricadrà pertanto sull'Appaltatore restando sollevata l’Appaltante, nonché il personale da essa indicato da ogni responsabilità;
- tutte le spese di contratto, inerenti e conseguenti, nonché quelle per copie di documenti e disegni che debbono essere consegnati all'Appaltatore stesso, e che sono
stati elencati al precedente punto;
- tutte le spese in bollo inerenti agli atti per la gestione del lavoro;
- risarcimenti degli eventuali danni che, in dipendenza dal modo di messa in opera, fossero arrecati a proprietà pubbliche o private ed a persone, restando liberi ed indenni, l’Appaltante e il personale dallo stesso preposto da ogni responsabilità;
- l'Appaltatore risponde della scelta e dell'utilizzo di apparecchiature brevettate ed esonera l’Appaltante da qualunque tipo di reclamo in relazione all'utilizzo di dette apparecchiature.
7.3. Spese e oneri a carico dell’Appaltante
Rimangono a carico dell’Appaltante le seguenti spese e oneri:
- energia elettrica necessaria all’installazione degli impianti;
- spese per le eventuali prove, indagini e controlli non necessari ai fini della corretta compilazione nel Certificato di collaudo di cui all’Allegato II.
7.4. Materiali e forniture in genere
La scelta di un tipo di materiale nei confronti di un altro o fra diversi tipi dello stesso materiale sarà fatta di volta in volta, in base al giudizio dell’Appaltante, la quale per i materiali da acquistare si assicurerà che provengano da produttori di provata capacità e serietà. A queste condizioni e purché i materiali corrispondano ai requisiti di seguito fissati, l’Impresa è libera di provvedere i materiali ove reputerà più opportuno. I materiali potranno essere posti in opera solamente dopo essere stati accettati dall’Appaltante. In correlazione a quanto prescritto nel presente Capitolato in merito alla qualità e le caratteristiche dei materiali e delle forniture in genere l’Appaltatore è obbligato a prestarsi in ogni tempo a tutte le prove dei materiali e delle forniture da impiegarsi o che abbiano già trovato impiego. Tutte le spese di prelevamento e d’invio dei campioni ai Laboratori prove autorizzati per legge o a quelli di fiducia indicati dalla Società Appaltante compreso quello della Società Appaltante medesima, oltre le spese occorrenti per le sperimentazioni, saranno a carico dell’Impresa. Gli addetti al Laboratorio come quelli dell’Appaltante dovranno avere libero accesso e completa possibilità di controllo in tutti i cantieri, ove avviene l’approvvigionamento, la confezione e la posa in opera dei materiali previsti in appalto. Il prelievo dei campioni da esaminare potrà essere eseguito in qualsiasi momento e gli addetti agli impianti, ai mezzi d’approvvigionamento o alla realizzazione dovranno agevolare le operazioni di prelievo. Per i campioni asportati dall’opera in corso d’esecuzione, l’Impresa è tenuta a provvedere a sua cura e spese, al ripristino della parte manomessa. Le prove sopraddette, se necessario, potranno essere ripetute anche per materiali e forniture della stessa specie e provenienza, sempre a spese dell’Impresa. L’esito favorevole delle prove, anche se effettuate nel cantiere, non esonera l’impresa da ogni responsabilità nel caso che, nonostante i risultati ottenuti, non si raggiungano nelle opere i prescritti requisiti. Potrà essere ordinata la conservazione dei campioni, munendoli di sigilli e firma dell’Appaltante e del Responsabile del cantiere per conto dell’Impresa, al fine di garantirne l’autenticità. L’accettazione dei materiali, che normalmente è definitiva dopo che i
materiali sono posti in opera, non può mai pregiudicare il diritto dell’Appaltante di rifiutare in qualsiasi tempo, anche se già posti in opera e fino a collaudo definitivo, i materiali che non corrispondessero ai requisiti ed alle caratteristiche contrattuali. I materiali di rifiuto, come sopra detto, devono essere allontanati dal cantiere entro il termine fissato dalla Direzione Tecnica a completa cura e spese dell’Impresa. In caso d’inadempienza vi provvederà l’Appaltante a totale spesa dell’impresa.
7.5. Disponibilità dei materiali
I materiali da impiegare per la fornitura e la messa in opera dovranno corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e regolamenti ufficiali in materia.
In mancanza di particolari prescrizioni tali materiali dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio in rapporto alla funzione cui sono destinati.
7.6. Requisiti di corrispondenza a norme, leggi e regolamenti
Gli impianti devono essere realizzati a regola d'arte, giusta prescrizione della legge 1 Marzo 1968, n. 186. Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di formulazione del contratto ed in particolare essere, conformi alle prescrizioni d’Autorità Locali, comprese quelle del VV.FF., alle prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda distributrice dell'energia elettrica, alle Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) UNI, delle direttive Europee EN. Nell'esecuzione dell'impianto elettrico l'Appaltatore dovrà attenersi strettamente alla Legge 5.3.1990, n° 46 ed al relativo regolamento d’attuazione DPR 6.12.1991 n°447.e dei decreti Ministeriali successivi; D.M. 20-02-1992, D.M. 22-04-1992, D.M. 24-08-1992, D.M. 11-06-1992, D.P.R. 18-04-1994. In particolare, l'impianto elettrico dell'opera sarà eseguito in base al progetto esecutivo approvato dalla Società. L'Impresa dovrà inoltre produrre una relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati nell'esecuzione dell'impianto elettrico. Il progetto finale, nonché la relazione sulla tipologia dei materiali impiegati, farà parte integrante della dichiarazione di conformità che l'Appaltatore dovrà rilasciare alla fine dei lavori. Nella dichiarazione di conformità la Ditta dovrà altresì dichiarare di aver rispettato gli elaborati di progetto e allegare il resoconto delle operazioni di verifica previste dal presente capitolato. Per la sicurezza delle apparecchiature e degli impianti la ditta dovrà fare riferimento alla norme CEI come specificato nel presente capitolato ed ai seguenti decreti Ministeriali e leggi.
7.7. Qualità e caratteristiche dei materiali e delle apparecchiature
Tutti i materiali, gli apparecchi e/o apparecchiature impiegate negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui vengono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità' alla quali possono essere sottoposte durante l'esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme CEI e le tabelle d’unificazione CEI-UNEL, ove queste esistono; inoltre gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia CEI e la lingua italiana. Dovranno inoltre riportare il marchio CE e ove possibile il marchio IMQ o equivalente marchio estero.
7.8. Verifiche a carico dell’impresa
L'impresa nella realizzazione dell'impianto dovrà assicurarsi che siano verificate le condizioni riportate nei paragrafi seguenti.
7.8.1. Tipo e dimensionamento dei componenti dell’impianto elettrico e apposizione dei contrassegni d’identificazione
Tutti i componenti dei circuiti messi in opera nell'impianto utilizzatore devono essere del tipo adatto alle condizioni di posa e alle caratteristiche dell'ambiente, nonché correttamente dimensionati in relazione ai carichi reali in funzionamento contemporaneo, o, in mancanza di questi, in relazione a quelli convenzionali.
Per cavi conduttori il dimensionamento deve essere fatto in base alla portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre tutti i componenti devono essere dotati dei debiti contrassegni d’identificazione.
7.8.2. Sfilabilità dei cavi nei tubi
La verifica consiste nell'estrarre uno o più cavi da un tratto di tubo compreso tra due elementi d'infilaggio successivi e nell'osservare che questa operazione non abbia danneggiato il cavo stesso.
7.8.3. Resistenza d‘isolamento
La misura si deve effettuare tra conduttore e conduttore attivo e tra questi (durante la misura i conduttori di fase e di neutro possono essere collegati assieme) ed il circuito di terra. Durante la misura gli apparecchi utilizzatori devono essere disinseriti. La misura è relativa ad ogni circuito intendendosi per tale la parte d’impianto elettrico protetto dallo stesso dispositivo di protezione. Le misure devono essere effettuate in c.c. con un apparecchio di prova in grado di fornire la tensione di prova indicata nella tabella 61 A della norma CEI 64-8/6 quando eroga la corrente di 1 mA.
Tensione nominale del circuito (V) | Tensione di Prova c.c. (V) | Resistenza d’isolamento (MΩ) |
SELV e PELV | 250 | >= 0,250 |
Fino a 500 V | 500 | >= 0,5 |
oltre i 500 V | 1000 | >= 1,0 |
7.8.4. Misura delle cadute di tensione
La misura delle cadute di tensione deve essere eseguita tra il punto d’inizio dell'impianto ed il punto scelto per la prova; s’inseriscono un voltmetro nel punto iniziale ed un altro nel secondo punto (i due strumenti devono avere la stessa classe di precisione). Devono essere alimentati tutti gli apparecchi utilizzatori che possono funzionare contemporaneamente: nel caso d’apparecchiature con assorbimento di corrente istantaneo si fa riferimento al carico convenzionale scelto come base per la determinazione della sezione delle condutture. Le letture dei due voltmetri si devono eseguire contemporaneamente e si deve procedere poi alla determinazione della caduta di tensione percentuale e alla verifica della sua rispondenza alla normativa vigente.
7.8.5. Protezioni contro i corti circuiti ed i sovraccarichi
Il potere d’interruzione degli apparecchi di protezione contro i corto circuiti, deve essere adeguato alle condizioni dell'impianto e della sua alimentazione. La taratura degli apparecchi di protezione contro i sovraccarichi deve essere correlata alla portata dei conduttori protetti dagli stessi.
7.8.6. Protezione contro i contatti indiretti
Devono essere eseguite le verifiche dell'impianto di terra descritte nelle norme per gli impianti di messa a terra (norme CEI 64-8). Si ricorda che per gli impianti soggetti alla disciplina del D.P.R. n. 547/1955 e del DPR 462/2001 va effettuata la denuncia degli stessi alle Unità ISPESL a mezzo dell'apposito modulo.
7.8.7. Coordinamento delle protezioni
Tramite l'utilizzo delle curve tempo/corrente dovrà essere verificato l'intervento ed il coordinamento delle protezioni.
7.8.8. Continuità dei conduttori di protezione
Deve essere eseguita una prova di continuità. La prova deve essere eseguita con una corrente di almeno 200 mA utilizzando una sorgente di tensione alternata o continua compresa tra 4 e 24 V a vuoto.
Con questa misura non si vuole valutare la resistenza ma semplicemente l'esistenza o meno della continuità elettrica.
7.9. Strumentazione per le verifiche in corso d’opera, per la verifica provvisoria e per il collaudo definitivo degli impianti
Per le verifiche in corso d'opera, per quella provvisoria ad ultimazione della fornitura e per il collaudo definitivo, la Ditta è tenuta, su richiesta dell’Amministrazione Appaltante, a mettere a disposizione il personale per l’assistenza, le apparecchiature e gli strumenti adatti per le misure necessarie, senza potere per ciò accampare diritti a maggiori compensi.
7.10. Garanzia degli impianti
L'impresa è tenuta a riparare tutti i guasti e le imperfezioni che si manifestano negli impianti per effetto della non buona qualità dei materiali o per difetto di montaggio. In ogni caso l'impianto elettrico sarà garantito per un periodo di due anni dalla data di collaudo, mentre le apparecchiature elettroniche di conversione statica dell’energia elettrica (inverter) dovranno essere garantite per almeno 20 anni minimo.
7.10.1. Minimo rendimento dei moduli
Si richiede un certificato di garanzia del costruttore dei moduli fotovoltaici, controfirmato dall’impresa, che deve comprendere almeno le seguenti prestazioni:
- per almeno i primi 10 anni una garanzia che la potenza dichiarata nel rapporto di collaudo non sarà inferiore al 90% per singolo modulo rispetto al punto di “peak- power” in condizioni standard. Nel caso di non rispetto, l’impresa aggiudicataria, in solido con il fornitore dei moduli fotovoltaici, è tenuta alla sostituzione dei moduli
fotovoltaici fino ad assicurare la potenza suddetta;
- per almeno i primi 25 anni una garanzia che la potenza dichiarata nel rapporto di collaudo non sarà inferiore all’80% per singolo modulo, con le stesse modalità di cui alla linea precedente.
7.10.2. Certificati dei moduli
I moduli usati per l’installazione dovranno essere certificati secondo le IEC 61215 da organismo accreditato dal GSE, dovranno essere in classe II e marchiati CE. Tutti i pannelli saranno dotati di flash report che caratterizzi le prestazioni di ogni modulo per un ottimale composizione delle stringhe.
7.10.3. Estensione della garanzia
Nell’arco del periodo di garanzia, il manifestarsi di episodi di interruzioni di esercizio, addebitabili all’impresa fornitrice, costituirà, fatti salvi altri diritti dell’Appaltante, allungamento del periodo di garanzia minima di durata pari alla sommatoria delle interruzioni. Tale estensione avrà luogo qualora l’Appaltante possa dimostrare di avere provveduto a tutte le operazioni di manutenzioni previste nel Manuale d’uso e manutenzione.
7.11. Normative e modalità d’esecuzione degli impianti
7.11.1. Riferimento a legislazioni e normative
- Norma CEI 20-21 Calcolo della portata dei cavi parte prima II ^ edizione 1988;
- Norma CEI 20-40 Guida all’uso di cavi per bassa tensione II^ edizione 1998;
- Norma CEI 64-8/1-7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata V^ edizione 2004;
- Guida CEI 64-50 Guida per l’esecuzione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati III^ edizione 2001;
- Norma CEI 11-20 Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria IV^ edizione 2000.
7.11.2. Protezione delle conduttore elettriche contro le sovracorrenti
I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI 64-8/4 sezione 433. In particolare i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente d’impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a loro protezione devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente d’impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz).
In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguente relazioni:
Ib ≤ In ≤ Iz ; If ≤ 1,45 Iz
Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto in tempi sufficientemente brevi per garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose. Essi devono avere un potere d’interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto d’installazione. E' tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere d’interruzione inferiore a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere d’interruzione. (434.3.1 delle norme CEI 64-8/4). In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica passante I² x t, lasciata passare dal dispositivo a monte, non risulti superiore a quella che può essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture previste.
7.11.3. Protezione delle conduttore elettriche contro il corto circuito
Le condutture elettriche dovranno sempre essere protette da corto-circuito con interruttori magnetotermici o fusibili, essi dovranno in generale garantire la protezione nelle condizioni di corto-circuito minimo (a fine linea) e massimo (ad inizio linea). Come corrente di corto- circuito minima si considera quella corrispondente ad un corto franco che si produca tra fase e neutro o tra fase e fase se il neutro non è distribuito, nel punto più lontano della linea, da calcolarsi come prescritto dalle norme CEI 64-8/5:
Jcc =
0,8 U
L
dove:
U = tensione d’alimentazione in Volt;
1,5 ⋅ρ ⋅(1 + m) ⋅
S
ρ = resistività del materiale del conduttore; L = lunghezza della conduttura protetta;
S = sezione del conduttore da proteggere;
m = rapporto tra la sezione del conduttore di fase e il conduttore di neutro.
Come corrente di corto-circuito massima si considera quella corrispondente ad un corto franco che si produca tra fase e fase nel punto più vicino al dispositivo di protezione. Affinché la conduttura sia protetta deve essere rispettata la relazione prescritta dalle Norme CEI 64-8/4:
I 2 ⋅t ≤ K 2 ⋅S 2
dove:
(I² ⋅t) = integrale di Joule che esprime l’energia passante attraverso il dispositivo di protezione durante il corto-circuito;
S = sezione del cavo da proteggere;
K = coefficiente variabile in relazione al tipo d’isolante del cavo protetto: 115 per cavi in rame isolati in PVC, 135 per cavi in rame isolati in gomma naturale o butilica, 143 per cavi in rame isolati in gomma etilenpropilenica o polietilene reticolato.
7.11.4. Calcoli e dimensionamenti
Prima di varianti in corso d’opera prima dell’installazione la Ditta è tenuta a presentare copia relazionata dei calcoli di dimensionamento dei cavi e delle loro protezioni. Il dimensionamento e la scelta deve essere eseguita nel rispetto del seguente capitolato e delle prescrizioni normative in materia. Durante la messa in opera e al temine della fornitura la ditta svolgerà tutte le verifiche, le misure e le tarature dei dispositivi di protezione, secondo i criteri
espressi al punto verifiche del presente capitolato, producendo copia relazionate dei valori ottenuti all’Appaltante.
7.12. Generatori fotovoltaici
7.12.1. Moduli fotovoltaici
Ogni modulo dovrà essere dotato di un’etichetta segnaletica contenente almeno nome o simbolo del fabbricante, numero o referenza del modello, potenza in Wp e numero di serie.
Ogni modulo fotovoltaico che sarà installato dovrà essere corredato di flash report, nel quale dovrà essere riportata la potenza effettivamente misurata alle condizioni di riferimento standard.
Tutti i moduli saranno dotati di cavi di collegamento completi di connettori rapidi stagni.
Il collegamento dei moduli, realizzato in serie/parallelo, sarà realizzato mediante cavi flessibili unipolari, sezione minima 2,5 mm2, provvisti di connettori maschio e femmina.
7.12.2. Moduli in silicio monocristallino e policristallino
I moduli fotovoltaici in silicio monocristallino e policristallino utilizzati saranno conformi alla norma IEC 61215, adatti per impiego in sistemi fino a 1000 V c.c., isolamento in classe II (doppio isolamento), certificazione TÜV o equivalente.
I moduli fotovoltaici in silicio monocristallino e policristallino saranno costituiti da celle solari adeguatamente protette frontalmente da vetro temperato atto a resistere senza danno agli urti e alla grandine. La cornice in alluminio permetterà l’aggancio dei moduli alla struttura di sostegno o alla copertura dell’edificio.
Le prestazione e le caratteristiche elettriche minime dei moduli fotovoltaici dovranno essere conformi a quelle specificate nell’offerta e riportate nella tabella seguente:
Tolleranza accettata sulla potenza nominale in condizioni standard | +/- 3% |
Perdita di potenza nominale dopo 10 anni | ≤ 10 % |
Perdita di potenza nominale dopo 25 anni | ≤ 20 % |
Efficienza | ≥ 13,5 % |
Coefficiente di dipendenza della tensione di picco dalla temperatura | ≤ 0,35 %/K |
7.12.3. Moduli in silicio amorfo
I moduli fotovoltaici in silicio amorfo saranno costituiti da celle solari a film sottile, tripla giunzione, incapsulate in ETFE ed accoppiate ad un supporto flessibile che potrà essere di acciaio inossidabile. I moduli fotovoltaici saranno applicati per incollaggio su una nuova membrana impermeabile con (adesivo: etilene propilene copolimero adesivo-mastice con
inibitore microbico o equivalente). Il tipo di membrana e la modalità di posa dei moduli dovranno essere approvati dal costruttore dei moduli fotovoltaici.
Le prestazione e le caratteristiche elettriche minime dei moduli fotovoltaici dovranno essere conformi a quelle specificate nell’offerta e riportate nella tabella seguente:
Tolleranza accettata sulla potenza nominale in condizioni standard | +/- 5% |
Perdita di potenza nominale dopo 10 anni | ≤ 10 % |
Perdita di potenza nominale dopo 20 anni | ≤ 20 % |
Efficienza | ≥ 6,7 % |
Coefficiente di dipendenza della potenza di picco dalla temperatura | ≤ 0,21%/K |
7.12.4. Moduli metallici a film sottile
I moduli fotovoltaici metallici a film sottile saranno costituiti da celle solari adeguatamente protette frontalmente da vetro temperato atto a resistere senza danno agli urti e alla grandine. La cornice in alluminio permetterà l’aggancio dei moduli alla struttura di sostegno.
È esclusa la possibilità di utilizzare moduli fotovoltaici del tipo Telluro di Cadmio (CdTe) o Arseniuro di gallio (GaAs).
Le prestazione e le caratteristiche elettriche minime dei moduli fotovoltaici dovranno essere conformi a quelle specificate nell’offerta e riportate nella tabella seguente:
Tolleranza accettata sulla potenza nominale in condizioni standard | +/- 5% |
Perdita di potenza nominale dopo 10 anni | ≤ 10 % |
Perdita di potenza nominale dopo 25 anni | ≤ 20 % |
Efficienza | ≥ 11 % |
Coefficiente di dipendenza della tensione di picco dalla temperatura | ≤ 0,35 %/K |
7.12.5. Sistemi di conversione statica dell’energia
Si dovranno utilizzare inverter monofase in custodia IP 54 per il collegamento in parallelo con la rete pubblica, in tecnologia PWM e MPPT, provvisti di trasformatore che assicura l’isolamento galvanico tra il lato C.C. e il lato C.A. Gli inverter saranno conformi alla norma XXX XX 00000.
Gli impianti dovranno essere progettati e realizzati rispettando le indicazioni del distributore locale. In ogni caso se l’impianto risulta collegato ad una rete trifase, la potenza dovrà essere distribuita in modo equilibrato sulle tre fasi.
L’impianto fotovoltaico sarà dotato di relè di protezione di interfaccia previsto dalla norma CEI 11-20 a tutela degli impianti dell’ente distributore e del cliente produttore. Le funzioni di
protezione previste sono: massima e minima tensione e frequenza, sequenza fasi e mancanza fase (opzionale), derivata di frequenza (opzionale).
Il relè di protezione elettrica (protezione di interfaccia) agirà su un interruttore di manovra motorizzato dotato di relè di minima tensione che svolge la funzione di dispositivo di interfaccia in conformità alla specifica Enel DK5940.
La tabella seguente riassume le tarature che devono essere impostate sulla protezione di interfaccia, tali tarature non devono poter essere modificate dal cliente produttore:
Protezione | Esecuzione | Valore di taratura | Tempo di intervento |
massima tensione | unipolare | ≤ 1,2 Vn | ≤ 0,1 s |
minima tensione | unipolare | ≥ 0,8 Vn | ≤ 0,2 s |
massima frequenza | unipolare | 50,3 Hz | senza ritardo intenzionale |
minima frequenza | unipolare | 49,7 Hz | senza ritardo intenzionale |
Ai fini dell’acquisizione dei dati d’impianto i singoli Inverter saranno predisposti per il collegamento al dispositivo datalogger con standard RS485 oppure Ethernet.
Gli inverter dovranno essere sistemati in spazi coperti, al riparo dagli agenti atmosferici; se installati all’interno dei fabbricati saranno posizionati in armadi dotati di portelli grigliati per garantire la necessaria circolazione d’aria; se installati all’esterno dei fabbricati saranno con grado di protezione IP41 e dotati di schermo solare e di aperture sui portelli per garantire la necessaria circolazione d’aria. Nei casi in cui la circolazione naturale fosse insufficiente a garantire le condizioni di servizio imposte dal costruttore degli Inverter si ricorrerà alla ventilazione forzata, realizzata con estrattori a ventola di idonee caratteristiche dotati di termostato elettromeccanico od elettronico a soglia regolabile ed alimentati a tensione di rete.
7.12.6. Sistemi di conversione statica dell’energia per impianti di potenza minore o uguale ai 20kW
Per ogni impianto di potenza minore o uguale a 20kW si prevede l’installazione di almeno 3 inverter monofase con le specifiche già descritte e con le seguenti caratteristiche tecniche minime:
Potenza lato C.C. | ≥ 3.200 Wp |
Oscillazione della tensione in corrente continua | < 10 % |
Efficienza massima | ≥ 95,0 % |
THD corrente di rete | < 4 % |
Xxxxx di cortocircuito | Sì |
Trasformatore BF | Si |
Sezionatore CC | Si |
Potenza lato C.C. | ≥ 1.850 Wp |
Oscillazione della tensione in corrente continua | < 10 % |
Efficienza massima | ≥ 93,5 % |
THD corrente di rete | < 4 % |
Xxxxx di cortocircuito | Sì |
Trasformatore BF | Si |
Sezionatore CC | Si |
7.13. Sistemi di inseguimento solare
Le strutture dei sistemi ad inseguimento solare, ove presenti, dovranno essere costituite in acciaio zincato con immersione a caldo, dovranno prevedere sistemi di protezione dal vento programmabili ed essere garantite dal costruttore per resistere a venti massimi di almeno 140 km/h.
7.14. Prescrizioni riguardo ai cavi elettrici
7.14.1. Riferimento a legislazioni e normative
- Norma CEI 20-22 (CEI EN 50266) Prova dei cavi non propaganti l’incendio I^ edizione 2002;
- Norma CEI 20-37/0 Prove sui gas emessi durante la combustione I^ edizione 2002;
- Norma CEI 20-38 Cavi isolati in gomma non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di gas tossici e corrosivi II^ edizione 1997;
7.14.2. Sezioni minime dei cavi
Le sezioni minime dei conduttori saranno calcolate in funzione dell’effettiva potenza impiegata e della lunghezza dei circuiti devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di
conduttori, dalle tabelle d’unificazione CEI-UNEL. Indipendentemente dai valori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime ammesse sono:
- 0,5 mm2 per i circuiti di segnalazione e telecomando;
- 1,5 mm2 per i circuiti d’illuminazione;
- 2,5 mm2 per i circuiti di forza motrice.
Oltre ai valori minimi suddetti la sezione dei cavi sarà determinata anche in funzione dei seguenti parametri:
- portata massima del cavo da assumere in relazione del 70% del valore ammesso dalle tabelle UNEL 35024/70 nella condizione di posa effettiva per tenere conto dei coefficienti di riduzione relativi al mutuo riscaldamento di più linee contemporaneamente funzionanti all’interno di uno stesso cavedio;
- temperatura ambiente, per tenere conto della sovratemperatura ammessa per ogni singola condotta, in relazione al tipo di posa e alla temperatura del sito ove avviene l’installazione, in accordo a quanto stabilito dalle NORME CEI, in ogni caso non dovrà essere superata la massima temperatura d’esercizio ammessa dai cavi in regime permanente come stabilito dalle tabelle 52 D della norma CEI 64/8 Art.522-1;
- coefficiente di riduzione relativo alle condizioni di posa nella situazione più restrittiva nello sviluppo della linea.
I valori delle cadute di tensione del sistema elettrico saranno tali da garantire che durante le fasi d’avviamento, tenuto conto delle successioni d’avviamento, o riavviamento automatico degli utilizzatori non si verifichino fenomeni d’abbassamento della tensione tali da provocare la diseccitazione di teleruttori o relè alimentati dalle stesse barre o tempi d’avviamento eccessivamente lunghi con danneggiamento degli avvolgimenti dei motori. In ogni caso, per le linee d’alimentazione d’utenze destinate all’illuminazione e forza motrice, le cadute di tensione non dovranno superare il 4% fra l’origine dell’impianto (il trasformatore o il punto di consegna ENEL) e l’utilizzatore più lontano sotteso alla linea, nelle condizioni di pieno carico; il 15% allo spunto con avviamento a pieno carico.
La sezione dei conduttori di neutro nei circuiti monofase non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per i soli conduttori in rame nel caso di circuiti polifase con sezione superiore a 16 mm2, la sezione dei conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, con il minimo tuttavia di 16 mm2.
La definizione della sezione dei conduttori di terra e di protezione deve avvenire in ottemperanza con i criteri dell’articolo 543.1 delle norme CEI 64-8/5 e delle prescrizioni del seguente capitolato al punto impianti di terra.
In ogni caso la sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all’impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quell’indicata nelle tabelle 54A delle norme CEI 64-8/5; uguale al conduttore di fase per sezioni fino a 16 mm2, metà del conduttore di fase con un minimo di 16mm2 per le sezioni maggiori.
7.14.3. Colori identificativi dei cavi
I conduttori impiegati nell’esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle d’unificazione UNEL 00722-74 e 00712 e CEI 64- 8/5 e 16-4. In particolare i conduttori di neutro devono essere contraddistinti dal colore blu chiaro, mentre quello di protezione dal bicolore giallo-verde.
Non è ammessa la colorazione con vernici o la nastratura per cavi in formazione multipolare, tuttavia per i circuiti precablati costituiti da più corde di pari sezione e stesso colore della guaina di rivestimento, è possibile contraddistinguere le fasi e il neutro con nastri adesivi colorati sempre nel rispetto delle colorazioni previste dalle norme.
I colori da utilizzare per l’identificazione dei vari conduttori sono i seguenti:
- conduttore di fase: marrone, grigio, nero;
- conduttore di neutro: blu chiaro;
- conduttore di protezione: giallo-verde.
7.14.4. Coefficiente di stipamento nei condotti di contenimento
In rispetto a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8 le dimensioni interni minime o le dimensioni dei cavidotti, siano essi d’origine tubolare o a passerella sono le seguenti:
- per tubazioni sotto traccia o incassate 1,3 volte il diametro del fascio di cavi;
- per tubazioni interrate 1,4 volte il diametro del fascio di cavi;
- per canaline o passerelle 2 volte la sezione del fascio di cavi.
I coefficienti sopra elencati dovrebbero garantire la perfetta sfilabilità dei singoli conduttori.
7.14.5. Caratteristiche costruttive dei cavi e dei conduttori
Tutti i cavi e conduttori impiegati nella realizzazione degli impianti dovranno essere rispondenti alle norme d’unificazione UNEL ed alle normative costruttive vigenti stabilite dal Comitato Elettrotecnico Italiano.
Saranno impiegati esclusivamente cavi e conduttori di rame flessibile e in particolare:
- cavi flessibili unipolari in rame elettrolitico stagnato con guaina resistente ai raggi UV tipo S1ZZ-F, temperatura d’esercizio 120°C, certificazione TÜV; vanno obbligatoriamente usati per il collegamento tra i moduli ed il quadro di campo C.C.;
- cavi flessibili unipolari o multipolari di tipo FG7 OR di classe 0,6/1 kV, isolati in gomma di tipo G7 , non propagante l’incendio, per tensioni d’esercizio fino a 1000 V. Impiegati per la distribuzione dell’energia, per posa fissa entro tubazioni e/o canaline;
- conduttori flessibili unipolari di tipo NO7-G9K, costituiti da una cordina di rame flessibile isolata in mescola di tipo G9, non propaganti l’incendio a bassissima emissione di gas tossici e corrosivi per tensioni d’esercizio fino a 750 V. Impiegati per la distribuzione entro tubazioni sotto intonaco dove non sia richiesto il doppio isolamento.
7.14.6. Posa dei cavi nelle canaline, su passerelle o nelle tubazioni
I cavi saranno posati in canaline metalliche o in tubazioni in materiale plastico e/o metallico, fissate alle pareti e/o sospese ai soffitti. Tutti gli attraversamenti di transito di cavi attraverso le strutture dei canali portacavi, cassette di derivazione ecc., dovranno essere sempre realizzate con l’ausilio di pressacavi del tipo con bullone a stringere. Nei punti di passaggio dei cavidotti da un locale all’altro, all’ingresso entro strutture, quadri o altro, dovranno essere previsti diaframmi tagliafuoco. Eventuali giunzioni devono essere realizzate con materiali idonei e risultare contenuti entro cassette o muffole stagne di protezione.
Nelle canaline portacavi i conduttori dovranno essere posati affiancati in maniera ordinata nel rispetto del massimo coefficiente di stipamento previsto. Ogni 2 metri circa e in corrispondenza di curve, snodi a variazioni di piano, salite o discese, ogni singolo cavo o più cavi di uno stesso circuito dovranno essere fissati alla canaletta con fascette stringi cavo in materiale termoplastico, in maniera da evitare allungamenti o stirature dello stesso. Le operazioni e i materiali per il fissaggio non dovranno arrecare danno alla guaina protettiva. Nelle tubazioni dovrà essere sempre garantita la sfilabilità dei conduttori. I raggi di curvatura da rispettare sono quelli minimi ammessi dal tipo di cavo e prescritti dal costruttore, di norma 20 volte il diametro del cavo. I cavi dovranno essere contrassegnati in maniera chiara ed univoca all’inizio e alla fine della linea. Cunicoli, tubazioni, passerelle e canaline saranno distinte per tipo di circuiti e tensione d’esercizio, non è consentita la coesistenza di circuiti di diversa natura entro lo stesso cavidotto se non mediante setti separatori.
Nel caso si verificasse indispensabile la coesistenza di circuiti di natura diversa entro lo stesso cavidotto si dovranno utilizzare cavi con la stessa classe d’isolamento, pari alla superiore, oltre a tutti gli accorgimenti dettati dal caso e le prescrizioni dell’Appaltante. Durante, la posa sono da evitare brusche piegature, ammaccature, raschiature, abrasioni, rigature e stirature della guaina isolante protettiva.
Nella posa dentro canali metallici non bordati o tubazioni in acciaio zincato, si dovrà porre la massima attenzione ed adottare tutti gli accorgimenti del caso, per fare si che i cavi non riportino abrasioni o danni all’isolante causate dallo sfregamento con bordi taglienti o sbavature.
E’ vietato incorporare i cavi, anche per brevi tratti, direttamente nel terreno o sotto intonaco, gli attraversamenti di strutture murarie sarà effettuato esclusivamente previa posa d’idonee tubazioni di protezione. La trazione del cavo va di regola eseguita a mano distribuendo opportunamente il tiro. E’ concesso l’uso di mezzi meccanici solo previo benestare dell’Appaltante, purché provvisti di dispositivo dinamometrico a frizione regolabile. Nella stesura dei cavi, ove persistano percorsi tortuosi, variazioni di piano, si dovranno utilizzare carrucole o/e rulli per facilitarne lo scorrimento. E’ ammesso l’uso di lubrificanti per diminuire gli attriti ed aumentare la scorrevolezza entro le tubazioni, essi sono da utilizzare solo se strettamente necessario e non dovranno in alcuna maniera arrecare danno alla guaina di rivestimento, è vietato l’uso di grasso, oli e ogni altro prodotto non specialistico.
Nella posa in aria non sono ammessi cavi sospesi direttamente, tesature e campate dovranno essere agganciate a fune d’acciaio zincato del diametro minimo di 5 mm. Il fissaggio dei cavi sarà eseguito mediante apposite fascette in laminato d’acciaio zincato o alluminio, distanti 20- 25 cm una dall’altra. Nei pozzetti rompitratta e nelle cassette d’ispezione i cavi dovranno essere sistemati in maniera tale da non creare intrecci o aggomitolamenti, all’interno d’ogni pozzetto dovrà essere assicurata una minima scorta onde consentire la facile identificazione del cavo ed eventuale spostamento all’interno dello stesso pozzetto (asola o giro morto)
A posa avvenuta i cavi dovranno essere lasciati con testa sigillata contro le infiltrazioni d’umidità. Tutti i cavi con isolante in gomma sintetica o reticolata e in PVC o similari non potranno essere posati, ne svolti o riavvolti su bobina, quando la temperatura dell’ambiente di posa non risulta essere superiore per tre ore a due gradi centigradi.
7.15. Prescrizioni riguardo alle tubazioni protettive
7.15.1. Riferimento a legislazioni e normative
- Norma CEI 23-39 Prescrizioni generali per tubi protettivi (traduzione della norma
EN 50086-1);
- Norma CEI 23-54 Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e loro accessori (traduzione della normativa EN 50086-2-1);
- Norma CEI 23-55 Prescrizioni particolari per sistemi di tubazioni pieghevoli e loro accessori (traduzione della normativa EN 50086-2-2);
- Normativa CEI 23-56 Prescrizioni particolari per sistemi di tubazioni pieghevoli e loro accessori (traduzione delle norme EN 50086-2-3);
- Normativa CEI 23-46 Prescrizioni particolari per sistemi di tubazioni interrati (traduzione della normativa EN 50086 2-4).
7.15.2. Caratteristiche delle tubazioni
I tipi di tubazioni utilizzabili per la realizzazione degli impianti possono essere di vario tipo e posati in varia maniera. Tutti i tubi impiegati dovranno rigorosamente rispondere all’unificazioni UNEL, ed alle Normative del Comitato Elettrico Italiano; essi dovranno inoltre riportare la marchiatura IMQ (Marchio di Qualità) od equivalente. Tipologie, dimensioni e caratteristiche d’ogni tubazione varia a seconda del tipo d’installazione e posa.
I modelli e le condizioni d’utilizzo sono le seguenti:
- tubo isolante in PVC rigido serie pesante per installazione fissa a vista;
- tubo isolante in PVC flessibile pesante per installazione fissa sotto intonaco;
- tubo in acciaio zincato per l’installazione a vista all’esterno o in luoghi con pericolo d’esplosione;
- guaina flessibile in PVC con anima di rinforzo in speciale acciaio zincato, installato a vista, su percorsi particolarmente tortuosi o dove si renda necessaria una posa mobile;
- guaina flessibile in acciaio zincato a doppia aggraffatura con rivestimento in PVC.
Tutte le tubazioni in PVC e polietilene, rigido o flessibile, compresi gli elementi di giunzione, curve, raccordo e fissaggio dovranno presentare le seguenti caratteristiche tecniche:
- grado di protezione > IP4X;
- resistenza al fuoco secondo Norme IEC 695-2-1;
- resistenza allo schiacciamento di classe 4, superiore a 1250 N su 5 cm;
- resistenza agli urti di classe 3;
- temperatura minima di classe 2, –5°C
- temperatura massima di classe 1, +60°C;
- resistenza gli agenti chimici, atmosferici, ed aggressivi e all’invecchiamento;
- resistenza elettrica d’isolamento superiore a 1000 MΩ a 500 V d’esercizio;
- autoestinguenza secondo Normativa UL 94-V1.
Le guaine spiralate in PVC, rinforzate con spirale d’acciaio zincato, compresi gli accessori per la giunzione, la derivazione e il fissaggio dovranno presentare le seguenti caratteristiche:
- grado di protezione > IP54;
- resistenza al fuoco secondo Norme IEC 695-2-1;
- autoestinguenza secondo Norme UL 94-VI;
- elevata flessibilità;
- campo di temperatura da –10°C a + 60°C;
- resistenza allo schiacciamento di classe maggiore di 320 N su 5 cm;
- resistenza agli urti di classe 2, 1 kg da 10 cm;
- resistenza agli agenti chimici, atmosferici od aggressivi e all’invecchiamento;
- resistenza elettrica d’isolamento superiore a 1000 MΩ a 500 V d’esercizio.
7.15.3. Colori identificativi delle tubazioni
Su specifica richiesta le tubazioni da interro o da incasso sotto intonaco potranno avere colorazione varia; ciò per consentire la rapida distinzione dei circuiti e dell’utilizzo.
I colori da utilizzare per le condutture elettriche in generale sono il rosso o il nero.
7.15.4. Posa delle tubazioni
Le tubazioni dovranno essere posate in opera seguendo le regole del buon lavoro e della sicurezza; sia per le tubazioni rigide, che flessibili a vista o incassate, lo sviluppo sarà orizzontalmente o verticalmente rispetto al piano di calpestio. Non sono ammessi sviluppi in diagonale o a zig-zag. Il fissaggio alle pareti o manufatti dovrà avvenire con apposite staffe o graffe in acciaio zincato per ambienti esterni e con materiale termoplastico autoestinguente in ambienti interni. La distanza tra due punti di fissaggio non deve essere maggiore di 1,50 metri. Graffe e collari saranno fissati a parete con tasselli o altro dispositivo idoneo al tipo di posa.
Su strutture metalliche non sono ammessi fissaggi con saldatura o chiodatura, il fissaggio avverrà con foro passante e se lo spessore lo consente con foro filettato. Nei tratti incassati le tubazioni dovranno essere del tipo flessibile e fissate nello scasso con colle o malte. Nella posa di più tubi paralleli dovrà essere posta la massima attenzione onde evitare accavallamenti o sormonti. E’ vietato transitare con tubazioni a vista o incassate nelle strette vicinanze di fonte di calore, devono essere sempre rispettate le distanze minime di sicurezza. La giunzione di tratti rettilinei di tubazione, la variazione di piano o di direzione, il raccordo con scatole di derivazione o guaine flessibili deve avvenire esclusivamente con appositi accessori o pezzi speciali, in grado di garantire la tenuta meccanica ed ermetica. Non sono ammesse curve ispezionabili o derivazioni a T lungo le tratte. Le derivazioni saranno effettuate nelle apposite cassette. Ove necessario le tubazioni dovranno essere sagomate su misura utilizzando appositi utensili o macchinari. I diametri dei tubi e delle guaine da impiegare saranno sempre tali da rispettare il coefficiente di stipamento massimo previsto. Il minimo diametro ammesso, risulta essere di 20 mm. Dovrà sempre essere possibile ed assicurata la sfilabilità dei conduttori.
In ogni tubazione vuota, qualsiasi sia la natura, dovrà sempre essere predisposto un cordino in nylon per la guida dei cavi. Le tubazioni in acciaio zincato dovranno essere giuntate esclusivamente con tronchetto filettato. Non sono ammesse giunzioni a saldatura o ad incastro. Le curve dovranno di norma essere eseguite in opera a mezzo di macchine piegatubo, se di tipo prefabbricato dovranno essere d’ampio raggio ed estremità filettate. Non sono ammesse curve a gomito. Il raccordo con tubi e scatole dovrà avvenire mediante raccordi in ottone nichelato filettati a passo gas. Se fissati a parete i tubi zincati saranno staffabili con collari in acciaio zincato ad interdistanza non superiore al metro. Dovrà sempre essere garantita la continuità elettrica tra i vari elementi di una stessa tubazione metallica e l’equipotenzialità con altre strutture metalliche adiacenti. Particolare attenzione sarà posta
nelle giunture per evitare la persistenza di bordi taglienti o sbavature che possano danneggiare i cavi.
7.15.5. Interramento tubazioni
Per gli impianti fotovoltaici installati a terra si dovrà provvedere all’interramento delle tubazioni contenenti i cavi elettici, in scavo di profondità adeguata e nel rispetto delle normative relative alla resistenza all’acqua, alle sollecitazioni esterne ed alle basse temperature.
7.16. Prescrizioni riguardo alle canaline e alle passerelle portacavi
7.16.1. Riferimento a normative e legislazioni
- Norma CEI 23-31 Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi I^ edizione del 1990 e varianti successive;
- Normativa CEI 7-6 Controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati alla realizzazione d’impianti elettrici fascicolo 2989.
7.16.2. Caratteristiche
Le canaline metalliche da utilizzare nella realizzazione di cavidotti e distribuzioni dovranno essere esclusivamente del tipo prefabbricato realizzato in lamiera d’acciaio d’ottima qualità, zincata a caldo per immersione in bagno di zinco dopo la lavorazione; le piegature e lo stampaggio saranno ottenute mediante operazioni di pressopiegatura meccanica a freddo. La fornitura dovrà avvenire esclusivamente con elementi rettilinei standard a misure unificate di 1, 2 o 3 metri e di dimensioni 75, 100, 150, 200, 300, 400, 600 millimetri di larghezza e 75, 80 millimetri d’altezza con spessore minimo di 10/10 di millimetro se non diversamente specificato nell’elenco prezzi o nelle note progettuali. Le canaline potranno essere fornite nelle seguenti forme costruttive: ad asolatura sul fondo e sui fianchi con grado di protezione IP20, che con coperchio con grado di protezione IP40, in entrambe le soluzioni ogni elemento dovrà essere predisposto con fori asolati per la giunzione dei singoli elementi. I raccordi, le variazioni di piano, le derivazioni, le curve in salita o discesa dovranno essere realizzate con elementi prefabbricati standard, in cantiere è ammessa la solo realizzazione di pezzi particolari o speciali non reperibili sul mercato, essi dovranno essere realizzati dalla modifica e lavorazione di pezzi esistenti o al più con materiali d’identiche caratteristiche.
Ove vengano realizzati tagli, scansi, forature, limature o altro intervento che determini l’alterazione della protezione anticorrosione e antiossidazione si dovrà procedere al reintegro della stessa con vernici e prodotti adeguati. Nelle superfici di delimitazione delle suddette lavorazioni si dovranno inoltre rimuovere sbavature e spigoli taglienti al fine di evitare abrasioni delle guaine protettive dei cavi ed elementi di pericolo per le persone. Le curve, diedre, piane, a variazione di piano, a T ecc. dovranno presentare arco di curvatura continuo con raggio ampio in grado di garantire il minimo arco previsto per le condutture in esse installate, agli estremi i pezzi speciali saranno dotati di fori asolati per la giunzione degli elementi. Le piastre per la giunzione oltre a stabilire la tenuta meccanica dovranno garantire la continuità elettrica, esse saranno in laminato d’acciaio piegato e forato, zincato a caldo, di spessore identico a quello della canalina, presenteranno inoltre ampia superficie di contatto, di almeno 300 mm² per lato e bassissima resistenza superficiale, in grado di garantire la continuità del collegamento di terra ed equipotenzialità, qualora tale situazione non fosse garantita, si dovranno eseguire ponticelli fra i singoli elementi in corda di rame stagnato od
isolato della sezione di 25 mm². La bulloneria per l’assemblaggio degli elementi, se non diversamente specificato dovrà essere totalmente in acciaio inossidabile AISI 316 a passo metrico, di dimensioni e quantità idonee all’utilizzo. I bulloni di fissaggio saranno sempre muniti di rondelle piane ed autobloccanti di corretta misura. I tegoli separatori dove richiesti dovranno essere in acciaio zincato a caldo e fissati al fondo della canalina con bulloni ad interdistanza regolare non superiore a 90 cm.
La scelta della canaletta deve essere effettuata nel rispetto dei coefficienti di stipamento previsto e delle caratteristiche di installazione prescritte. Di norma il dimensionamento dovrà essere effettuato tenendo conto anche d’eventuali ampliamenti futuri degli impianti. Le passerelle snodate in acciaio zincato a caldo dovranno rispettare le prescrizioni generali delle canaline, in particolare esse dovranno essere costituite da elementi standard componibili. L’assemblaggio di singoli elementi deve permettere la realizzazione di passatoie a variazione di piano sia in orizzontale sia in verticale, con archi di curvatura ampi senza interruzione di soluzione. Tutte le strutture reggicavi in acciaio zincato non dovranno presentare bordi taglienti, sbavature o soluzioni che possano in alcuna maniera danneggiare l’isolante dei cavi. Le canaline devono, in via generale e salvo diverse prescrizioni progettuali, essere dimensionate con grado di sicurezza tre: tre volte il carico massimo valutato.
7.16.3. Sistema di sospensione
Le canaline e le passerelle snodate metalliche utilizzate per la distribuzione dell’energia elettrica possono esser installate a soffitto, a parete o a pavimento. La sospensione a soffitto e a parete deve avvenire mediante staffe sagomate e regolabili in acciaio zincato a caldo, fissate alla struttura muraria o al manufatto mediante tassellatura. Tutti gli elementi costituenti, il mezzo di supporto quali piastre di fissaggio, profilati e longheroni preforati, mensole a passerella ecc. avranno spessore minimo di 25/10 di millimetro e in via generale essere dimensionati per grado di sicurezza tre ovvero garantire il sostegno in maniera stabile e permanente di un carico pari al triplo del massimo calcolato. Nel caso di passerelle o canaline in cui lungo lo sviluppo delle stesse il carico è vario, l’intera canalizzazione dovrà essere dimensionata per il valore massimo di carico ed ingombro valutato. La bulloneria per l’assemblaggio delle staffe in acciaio inossidabile deve essere scelta e dimensionata in maniera idonea all’impiego.
Il fissaggio delle mensole alla struttura cementizia dovrà avvenire con dispositivi ad espansione di tipo meccanico o a resina termoindurente in grado di garantire un coefficiente di sicurezza cinque (cinque volte il carico massimo calcolato), la scelta dovrà inoltre essere eseguita anche in funzione del tipo di installazione e previa verifica della consistenza e dello stato di conservazione del rivestimento cementizio nel punto di installazione. Se necessario, la verifica e il sondaggio per la determinazione dello stato delle strutture se non diversamente richiesto dall’Appaltante, dovrà essere eseguito da laboratorio specializzato e abilitato, tutti gli oneri s’intendono a carico dell’Impresa. Nella posa a pavimento le canaline o le passerelle non dovranno mai essere posate a diretto contatto con il terreno o con il piano orizzontale di installazione, fra gli stessi dovranno essere frapposte traversine metalliche in acciaio zincato fissate a pavimento e le canaline imbullonate alle stesse.
7.16.4. Disposizione geometrica delle passerelle
La disposizione geometrica delle passerelle deve essere tale da consentire agevolmente la posa dei cavi e la loro rimozione: in particolare le passerelle dovranno essere legate fra loro e supportate con elementi verticali solo da un lato.
7.16.5. Spazi liberi superiori
Le passerelle dovranno presentare superiormente luci libere tali da non intralciare il lavoro di posa e rimozione dei cavi. Dovranno essere rispettate, salvo impedimenti, le seguenti luci nette (distanza tra il fondo di una passerella e il bordo superiore dell'ala di quella sottostante):
Larghezza passerella | Luce netta |
100 mm | 150 mm |
150 mm | 150 mm |
200 mm | 200 mm |
300 mm | 200 mm |
400 mm | 250 mm |
500 mm | 250 mm |
7.16.6. Coperchi
I coperchi saranno sagomati opportunamente per consentire lo scolo dell'acqua ed installati in modo da consentire l'aerazione dei cavi posati sulla passerella, saranno quindi distanziati opportunamente dalle fiancate laterali in modo da lasciare passaggi sufficienti per la ventilazione. Per il materiale si rimanda ai punti precedenti.
7.16.7. Zincatura delle canaline, degli accessori e dei dispositivi di sospensione
Le canaline e tutti gli accessori che si rendano necessari per l’assemblaggio e l’installazione all’aperto dovranno essere zincati a caldo per immersione in bagno di zinco puro al 99%. Lo spessore di zincatura non deve risultare inferiore a 90 micron. Il ciclo di zincatura a caldo per immersione sarà eseguito conformemente alle Norme CEI 7-6 (fascicolo 2989) ed essenzialmente comprenderà:
- sgrassaggio delle lamiere;
- decapaggio in acido cloridrico;
- lavaggio;
- flussaggio (immersione delle lamiere in soluzione di sali zincoamniacali);
- essiccazione a 120°C;
- immersione delle lamiere in vasca di zinco liquido fuso a temperatura di 430 ÷ 450°C.
7.16.8. Dimensionamenti e prove
Durante le fasi lavorative potranno essere eseguite prove di carico e di tenute sui sistemi di aggancio e sulle staffe ad opera di laboratori specialistici e abilitati. Gli oneri s’intendono completamente a carico della Ditta. Ogni prova, misura e campionatura dovrà essere opportunamente documentata e relazionata.
7.17. Prescrizioni riguardo agli apparecchi di manovra e protezione
7.17.1. Riferimento a legislazioni e normative
- Norma CEI 17-11 Interruttori di manovra e sezionatori IV^ edizione del 2000;
- Norma CEI 17-5 Apparecchiature per bassa tensione, interruttori automatici VII^ edizione 2004;
7.17.2. Interruttori generali e di manovra
In corrispondenza dell'arrivo sono previsti degli interruttori di manovra o di protezione, le cui caratteristiche tecniche e di sicurezza saranno definite di volta in volta in funzione del tipo di installazione, della corrente massima di cortocircuito e del carico massimo applicabile. Essi saranno di tipo modulare per installazione entro quadro elettrico, completamente protetti dai contatti diretti con le parti in tensione. I morsetti e i poli di arrivo e partenza saranno protetti con calotte in materiale isolante termoplastico. Le scatole di contenimento ed ogni altro elemento in materiale termoplastico dovrà essere rigorosamente autoestinguente in classe V0. Tutte le protezioni ed i dispositivi di interruzione sul lato continua dovranno essere espressamente idonei all’applicazione in corrente continua.
7.17.3. Limitatori di sovratensione
Si prevede l’impiego di limitatori di sovratensione su entrambe le sezioni d’impianto: C.C. e C.A.. In particolare saranno installati nel quadro di campo C.C. limitatori di sovratensione specifici per applicazioni fotovoltaiche caratterizzati dalla presenza di tre varistori ad ossido di zinco e da dispositivo di sezionamento a doppio controllo (temperatura superficiale varistori e intensità della corrente di scarica). Di seguito si riportano le caratteristiche minime:
Classificazione CEI 37-8 | Tipo II |
Tensione a vuoto C.C. | ≤ 1 000 V |
Tensione massima continuativa C.C. | da sottoporre per approvazione |
Corrente nominale di scarica (impulso 8/20 µs) | 20 kA |
Corrente massima di scarica (impulso 8/20 µs) | 40 kA |
Livello di protezione Up | ≤ 4 kV |
Tempo di intervento | tA ≤ 25 ns |
7.18. Prescrizioni per la costruzione di quadri elettrici
L’impianto sarà costituito dai seguenti quadri:
- Quadro di campo in C.C. nel quale saranno presenti, per ogni gruppo di stringhe in parallelo, il sezionatore sottocarico e il limitatore di sovratensione. Ogni stringa sarà dotata di sezionatore e, se fa parte di un parallelo superiore a 3 stringhe, va inserito un diodo di blocco sul polo positivo ;
- Quadro di parallelo inverter nel quale saranno presenti le protezioni lato corrente alternata. Il collegamento degli inverter sarà eseguito in modo da costituire un sistema trifase con neutro o monofase a seconda della potenza di impianto. Nel quadro sarà presente, se il numero di inverter è superiore a 3 l’interruttore di interfaccia motorizzato con protezioni di minima e massima tensione e minima e massima frequenza;
- Quadro generale in cui sarà presente la protezione generale dell’impianto fotovoltaico.
7.18.1. Riferimento a legislazioni e normative
- Norma CEI 16-2 Individuazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremità dei conduttori con sistema alfanumerico III^ edizione 2000;
- Norma CEI 16-3 Principi di codifica per gli indicatori e gli attuatori V^ edizione del 2003;
- Norma CEI 17-13/1 (EN 60439-1) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri AS ed ANS) IV^ edizione 2000 e varianti successive;
- Norma CEI 17-13/3 (EN 60439-3) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri ASD) I^ edizione 1997 e varianti successive;
- Norma CEI 17-43 Metodo per la determinazione delle sovratemperature per le apparecchiature assiemate di protezione non di serie;
- Norma CEI 17-52 Metodo per la determinazione alla tenuta al cortocircuito per le apparecchiature assiemate non di serie;
- Norma CEI 70-1 Grado di protezione degli involucri delle apparecchiature elettriche II^ edizione 1997 e varianti successive.
7.18.2. Caratteristiche costruttive
I quadri elettrici necessari al funzionamento dell’impianto, dovranno essere adeguatamente sistemati in spazi coperti, al riparo dagli agenti atmosferici; se installati all’esterno dei fabbricati saranno posizionati in armadi con grado di protezione IP41 dotati di schermo solare, fondo grigliato ed aperture sui portelli per garantire la necessaria circolazione d’aria.
I quadri saranno costruiti in materiale termoplastico autoestinguente esente da alogeni, grado di protezione IP 55, porta frontale cieca o trasparente apribile fino a 180° munita di guarnizione in neoprene e serratura di sicurezza con maniglia.
I quadri saranno provvisti di pannelli finestrati per apparecchi modulari, porta apparecchiature, morsettiere componibili, targhette di designazione delle apparecchiature in conformità agli elaborati di progetto e alle prescrizioni dell’Appaltante.
Gli armadi di contenimento degli inverter e dei quadri saranno costituiti da un telaio in profilati di acciaio e/o lamiere piegate, stampate e ribordate dello spessore di almeno 2 mm. L’intera struttura, sarà trattata contro la ruggine mediante zincatura e successiva verniciatura a forno. Tutti i fori necessari per la realizzazione del cablaggio dovranno essere bordati con guarnizione in gomma a labbro onde evitare la presenza di spigoli taglienti previo reintegro della protezione anticorrosione e della verniciatura.
Le porte anteriori se non diversamente specificato saranno di tipo con telaio in acciaio zincato pressopiegato e stampato, verniciato, la porta sarà bordata con guarnizione di tenuta antiristagno d’acqua, la chiusura a chiave avrà tre punti di fissaggio, l’apertura dovrà risultare a 180°. Le cerniere delle porte avranno parti striscianti di materiale non ossidabile. Gli armadi dovranno essere scelti tra le misura commerciali unificate, non è consentito l’utilizzo di carpenterie costruite artigianalmente od aventi dimensioni diverse da quelle unificate.
7.18.3. Sovratemperature ammesse alle correnti nominali
Alle correnti nominali sono ammesse le seguenti sovratemperature massime a regime rispetto alla temperatura di 35°C dell'ambiente esterno al quadro:
- barre nude e barre inguainate limite imposto dalla natura della guaina e dei materiali isolanti;
- conduttori in corda isolata in PVC 30°C;
- contatti con entrambe le superfici argentate 65°C;
- altri contatti 50°C;
- contatti delle pinze 35°C;
- parti metalliche non percorse da corrente 40°C;
- parti metalliche da toccare con le mani per eseguire le normali operazioni e superfici esterne 15°C.
Le barre saranno dimensionate in conformità alle norme CEI 7-4. In ogni caso la densità massima di corrente non sarà superiore a 2 A/mm².
7.18.4. Caratteristiche nominali e ambientali
I quadri elettrici dovranno essere costruiti per essere idonei alle seguenti caratteristiche elettriche ed ambientali:
- Tipo di installazione: per interno, servizio continuo;
- Tensione di esercizio 400 V, 50 Hz;
- Tensione nominale d'isolamento 1 000 V;
- Tensione di prova 2 500 V per 1';
- Temperatura ambiente –5°C, +35°C;
- Umidità relativa 80%;
- Tensione ausiliari con centro trasf. aux. a terra 24 V c.a.;
- Tensione nominale d’isolamento dei circuiti ausiliari 300 V.
7.18.5. Connessioni
Le apparecchiature montate all'interno dei quadri saranno collegate fra loro e con gli attacchi di entrata ed uscita a mezzo di conduttori isolati non propaganti l'incendio (norme CEI 20-22). La disposizione delle connessioni saranno tali da assicurare in tutte le unità funzionali la stessa sequenza delle fasi. Le stesse saranno anche identificate con targhe o simboli colorati; il morsetto di neutro sarà contrassegnata con il colore blu chiaro.
Tutti i conduttori saranno muniti di fascette non metalliche o di boccole numerate indelebili per facilitare l’individuazione dei diversi circuiti. I conduttori che costituiscono il cablaggio saranno contenuti ed alloggiati entro canaline alettate in materiale plastico autoestinguente. La colorazione dei conduttori sarà da scegliere in funzione dei circuiti da realizzare, solitamente si adotteranno conduttori con rivestimenti di colore diverso, ognuno dei quali corrisponderà ad un diverso circuito. La numerazione dei conduttori all’interno di uno stesso quadro sarà univoca, senza possibilità di riscontrare più conduttori con lo stesso numero o identificativo. La numerazione dei conduttori dovrà essere riportata a monte e a valle di ogni dispositivo di derivazione, degli interruttori, dei dispositivi elettromeccanici ed elettronici e delle morsettiere di ingresso ed uscita. Per nessuna ragione all’interno del quadro dovranno persistere conduttori senza numerazione od identificativo diverso da quello riportato nello schema di cablaggio allegato al quadro stesso. I conduttori dei cavetti saranno a corda flessibile ed i capocorda, saranno di tipo idoneo e di sezione adeguata all’installazione. Per i capocorda a puntale sono ammessi esclusivamente quelli a tubetto in rame stagnato ed estremità in plastica da fissare al conduttore nudo mediante pinzatura “crimp” o a pressione. Non sono ammessi conduttori serrati sotto i morsetti delle apparecchiature non muniti di terminale, come non sono ammessi conduttori con le estremità rese rigide mediante stagnatura o altro equivalente. I capocorda a forcella o ad occhiello dovranno essere in rame stagnato e canotto di crimpaggio isolato.
I sistemi per la distribuzione, le giunzioni ed ogni altro elemento realizzato in rame nudo, senza guaina di rivestimento od isolante dovrà esser protetto dal contatto diretto ed indiretto con opportune protezioni in materiale isolante che consentano al tempo stesso sia l’ispezione sommaria dei circuiti che la dissipazione del calore senza alterare le caratteristiche di progetto del sistema di distribuzione stesso. Le suddette barriere di protezione potranno esser realizzate con fogli di policarbonato o lexam trasparente, la loro rimozione dovrà risultare di facile esecuzione. Su di ogni singolo elemento costituente la protezione dovrà comparire la scritta “rimuovere solo dopo avere tolto la tensione”.
7.18.6. Messa a terra dei quadri
Nei quadri sarà prevista una barra collettrice di terra in rame, con derivazioni in corrispondenza delle zone uscita cavi predisposte per il collegamento degli eventuali conduttori di terra in essi incorporati. Non è consentito l’utilizzo della barra di terra come dispositivo fermacavi.
Le barre collettrici di terra saranno fissate in posizione tale da non ostacolare i collegamenti dei conduttori attivi dei cavi di potenza ed ausiliari.
Resistenze alle sollecitazioni termiche e dinamiche: i circuiti di terra saranno dimensionati ed ancorati in modo tale che le correnti di guasto che possono percorrerli non determinino la loro rottura e deformazione permanente.
7.18.7. Xxxxxxxxxxx e barre fermacavi
L'uscita dei cavi sarà prevista in base alle necessità costruttive dell’impianto di distribuzione. In corrispondenza delle zone destinate ai cavi delle partenze e degli arrivi saranno disposti dei ferri per il fissaggio a mezzo di appositi morsetti dei cavi di potenza ed ausiliari destinati ai collegamenti esterni: il percorso dei cavi all'interno del quadro sarà previsto in modo tale da rispettare i raggi di curvatura minimi prescritti dalle norme CEI. Le morsettiere esterne agli apparecchi saranno costituite da morsetti a vite componibili isolati in materiale plastico poliammidico, autoestinguente esente da alogeni di classe V0, od in materiale di analoghe
caratteristiche; avranno il corpo di tipo passante in rame cadmiato, viti di serraggio autobloccanti oppure provviste di rondella elastica, tutte le parti metalliche dei morsetti saranno protette contro l'ossidazione e il contatto diretto e indiretto, grado di protezione IP20. La sezione del morsetto verrà scelta in funzione della sezione dei conduttori delle linee in partenza dal quadro e non in funzione dei conduttori adottati per il cablaggio interno al quadro.
I morsetti che costituiscono le morsettiere di potenza avranno colorazione univoca per le tre fasi: blu per il neutro, giallo verde per la terra; le morsettiere di comando e segnalazione saranno composte da morsetti di colore univoco diverso dal circuito di potenza, onde individuare rapidamente i circuiti e la corrispondenza delle parti di impianto.
Ogni singolo morsetto sarà munito di targhetta indelebile per la rapida ed univoca individuazione del circuito; la sigla o la numerazione riportata dovrà corrispondere con quella riportata nello schema elettrico. La disposizione delle morsettiere rispetto alle strutture od agli apparecchi sarà tale da consentire senza difficoltà il montaggio ed il corretto alloggiamento delle terminazioni dei cavetti. I cavi, collegati alle morsettiere siano esse dei circuiti ausiliari che di potenza, dovranno esser intestati con tubetto di materiale termorestringente e cartellino indelebile identificativo del numero di cavo di circuito o di fase, ogni singolo conduttore sarà inoltre munito di capocorda a puntalino e boccola segnafilo indelebile. La barra fermacavi è costituita da un profilato sagomato, installato sotto la morsettiera, che si sviluppa lungo il quadro e consente il fissaggio dei cavi mediante collari con serraggio a vite o dispositivi di altro genere. I dispositivi utilizzati non dovranno in alcuna maniera rovinare od intaccare l’isolante dei cavi.
7.18.8. Prescrizioni varie
Le viti e i bulloni saranno di materiale non soggetto all'ossidazione o protetti a mezzo zincatura o cadmiatura. Tutti i materiali isolanti impiegati nei quadri saranno non igroscopici, resistenti all'invecchiamento e non propaganti la fiamma con elevata resistenza alla scarica superficiale; in particolare quelli dei cavi risponderanno alle prescrizioni di prova delle norme CEI 20-22.
7.18.9. Contrassegni e targhette identificatrici
Tutti i cavi di potenza utilizzati all'interno del quadro dovranno avere i contrassegni colorati e alfanumerici prescritti nel fascicolo relativo o nello schema di cablaggio. Le targhette identificatrici di ogni elemento dovranno esser di tipo indelebile ed essere affisse direttamente sull’apparecchiatura in maniera da risultare visibile con quadro aperto e chiuso, qualora la particolare struttura e/o costituzione dell’elemento, o per effetto dei pannelli di chiusura frontale le suddette targhette dovessero risultare occultate, si procederà alla duplicazione sistematica delle stesse con affissione anche sul fronte quadro, nelle strette vicinanze dell’apparecchio interessato. Tutte le targhette indicatrici della funzione degli interruttori di manovra e protezione e dei manipolatori di comando dovranno essere in alluminio anodizzato o materiale plastico serigrafato, il loro fissaggio dovrà garantire l’impossibilità di un eventuale distacco. Non sono ammesse targhe stampate su carta. I testi, le siglature ed ogni altra scritta identificatrice dovranno essere preventivamente concordati con l’Appaltante.
7.18.10. Attrezzi speciali
Nel caso siano previsti attrezzi speciali per l'esercizio e/o la manutenzione del quadro, la fornitura ne comprenderà una serie.
7.18.11. Ventilazione forzata
Se necessario i quadri saranno dotati di dispositivi di ventilazione forzata, realizzata con estrattori a ventola di idonee caratteristiche, installati in base alle esigenze costruttive dei quadri. L’alimentazione sarà a 230 V C.A. ed il comando avverrà mediante dispositivo elettromeccanico od elettronico a soglia regolabile. Il sistema di ventilazione sarà dimensionato in modo da non consentire il superamento delle temperature ammesse da ogni singolo elemento che costituisce il quadro, come precedentemente precisato. Le feritoie di aspirazione ed espulsione dovranno essere protette da filtri antipolvere e antipolline e da rete metallica che non consenta l’ingresso di corpi solidi.
7.18.12. Prove di accettazione
- Verifica a vista della rispondenza alla presente specifica ed alle prescrizioni dell'ordine;
- Verifica del funzionamento meccanico, con particolare riferimento alle parti apribili e/o estraibili e relativi blocchi;
- Prova di tensione a frequenza industriale dei circuiti principali ed ausiliari,
- Prova di funzionamento elettromeccanico dei dispositivi di potenza ed ausiliari;
- Verifica della corretta realizzazione dei circuiti ausiliari e del corretto funzionamento dei comandi, dei blocchi e degli asservimenti;
- Verifica della sovratemperatura interna ai quadri.
7.18.13. Ripetizione delle prove e relativi oneri
Se una prova deve essere ripetuta perché i risultati non sono stati soddisfacenti, qualunque sia il tipo di prova, tutti gli oneri saranno a carico del costruttore, ivi comprese le spese di viaggio e di soggiorno degli incaricati dell’Appaltante.
7.18.14. Documentazione
A quadri ultimati in opera dovranno essere consegnate alla Stazione Appalatante:
a) tre copie degli schemi elettrici;
b) tre copie delle caratteristiche tecniche, norme d'uso e manutenzione relativa al quadro e agli apparecchi montati.
c) una copia riproducibile di tutti i disegni approvati e definitivi;
Tutta la documentazione dovrà essere fornita anche su supporto magnetico in formato AutoCAD (DXF, DWG) per gli elaborati grafici e WORD per le relazioni. Eventuali manuali o certificati forniti dal costruttore saranno forniti in originale.
7.18.15. Composizione dei quadri
I quadri dovranno essere composti per corrispondere alle necessità dell'impianto e dovrà essere prevista una disponibilità di spazio di riserva pari al 30% di quello utilizzato. Il costruttore/installatore dovrà fornire un elenco dettagliato di tutte le apparecchiature componenti il quadro complete di certificato del costruttore e di collaudo.
7.19. Specifica tecnica di fornitura di protezioni di interfaccia per autoproduttori
7.19.1. Requisiti
Fornitura e posa in opera di protezione di interfaccia per autoproduttori secondo le specifiche indicate da norma CEI 11-20 e DK 5940 Ed 2.2 di Enel distribuzione.
Le protezioni devono essere asservite al dispositivo di interfaccia e devono essere contenute in un unico panello di interfaccia rispondente ai requisiti indicati dalla norma CEI 11-20.
7.19.2. Struttura
Tutte le funzioni di trasformazione, misura, elaborazione dei segnali e attuazione dei comandi, sono eseguite mediante i componenti circuitali contenuti nel modulo.
I pannelli possono essere utilizzati indifferentemente con montaggio:
• su guida DIN.
La morsettiera terminale è situata sul lato inferiore dei pannelli ed è accessibile dal fronte. La morsettiera terminale è suddivisa in due parti:
• la prima parte è relativa alla funzione di protezione;
• la seconda parte comprende i circuiti di segnalazione.
Entrambe le due parti di morsettiera sono dotate di piastra di protezione trasparente, individualmente sigillabile.
I singoli moduli sono costruiti, meccanicamente ed elettricamente, per cui presentano le seguenti caratteristiche principali:
• custodia in materiale isolante, completamente protetta contro la penetrazione di corpi estranei e polvere;
• connettore con contatti argentati a 6 punti di contatto e distanze d'isolamento largamente dimensionate;
• regolazioni frontali mediante microinterruttori, rese inaccessibili mediante copertura trasparente sigillabile;
• circuiti di alimentazione ausiliaria stabilizzati e dotati di accumulo di energia contro le interruzioni della tensione ausiliaria;
• ingressi di misura isolati galvanicamente e ampiamente protetti contro i sovraccarichi permanenti e transitori;
• circuiti di autocontrollo delle tensioni interne di alimentazione.
7.19.3. Composizione
Il pannello polivalente corrispondente alla specifica ENEL DK 5940, è costituito da moduli estraibili, alloggiati nell'apposito telaio.
• Relè di minima e massima tensione (27 - 59):
o misura le tre tensioni concatenate ed effettua la protezione per minima o massima tensione;
• Relè di minima e massima frequenza (<81 ->81):
o dalla misura della tensione concatenata della rete, rileva i valori di frequenza e di tensione mediante un circuito a microprocessore ed effettua la protezione per minima o massima frequenza e per minima tensione;
7.19.4. Tarature
Il pannello deve contenere le seguenti protezioni con le relative esecuzioni e tarature:
Protezione | Esecuzione | Valore di taratura | Tempo di intervento |
massima tensione | tetrapolare | ≤ 1,2 Vn | ≤ 0,1 s |
minima tensione | tetrapolare | ≥ 0,8 Vn | ≤ 0,2 s |
massima frequenza | tetrapolare | 50,3 Hz | senza ritardo intenzionale |
minima frequenza | tetrapolare | 49,7 Hz | senza ritardo intenzionale |
8. Impianti speciali
8.1. Sistema di supervisione
8.1.1. Generalità
I dati acquisiti dal dispositivo datalogger per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 100 kW (energia, potenza istantanea, tensione, corrente, stato, allarme, guasto) saranno trasmessi via modem (analogico o GSM) oppure via connessione Internet al server remoto per la memorizzazione permanente. I dati provenienti dagli impianti fotovoltaici, opportunamente aggregati ed elaborati dal server remoto, saranno resi disponibili in modo riservato per una visualizzazione su PC attraverso il browser Internet. Periodicamente o al presentarsi di anomalie di funzionamento il server sarà in grado di predisporre in modo automatico rapporti dettagliati che saranno inviati via e-mail al personale incaricato della supervisione degli impianti.
I dati significativi dell’impianto saranno resi disponibili per la visualizzazione su display a led da collocarsi all’interno dell’edificio secondo le indicazioni dell’Appaltante.
8.1.2. Datalogger
Il dispositivo datalogger per l’acquisizione dei dati di funzionamento dell’impianto sarà collegato agli inverter con standard RS 485 o Ethernet e sarà dotato di interfaccia per il collegamento alla rete Ethernet dell’edificio.
Per la memorizzazione permanente dei dati e la loro elaborazione sarà fornito dall’Appaltatore un servizio di web hosting o in alternativa un applicativo specifico installato su server aziendale.
8.1.3. Display
Display alfanumerico a led per la visualizzazione in tempo reale dei seguenti dati caratteristici d’impianto:
- produzione totale;
- potenza istantanea;
- emissione di CO2 evitata.
Sarà inoltre disponibile uno spazio per apporre il logo dell’Appaltante.
La collocazione del display sarà concordata durante la messa in opera in accordo con l’Appaltante.
8.1.4. Dispositivo di supervisione da remoto
Il sistema sarà dotato di un dispositivo di supervisione per monitorare l’impianto attraverso i parametri di potenza ed energia dalla sede prescelta. Pertanto, si prescrive all’Appaltatore di verificare la compatibilità del data logger e del software che si intende installare con il sistema in uso presso l’Appaltante.
9. Rispetto dell’ambiente
Nello svolgimento dell’installazione e del servizio di manutenzione l’appaltatore è tenuto al rigoroso rispetto della normativa per la protezione dell'ambiente. Dovrà tra l'altro in particolare:
a. limitare al massimo e tenere sotto controllo l'uso di sostanze pericolose o tossico- nocive;
b. evitare le dispersioni di prodotti o residuati liquidi, quali ad esempio, lubrificanti, prodotti chimici per la pulizia o usati come additivi, residui di lavaggi, ecc;
c. raccogliere in maniera differenziata e classificata tutti gli scarti e residui provenienti dalle operazioni di manutenzione, assicurando la pulizia dell'ambiente in cui ha operato, provvedendo quindi all'asporto ed al conferimento degli stessi a centri di raccolta appropriati, con le modalità prescritte o opportune;
d. privilegiare, ogni qual volta possibile il ricondizionamento e riutilizzo di componenti o apparecchiature degradate;
e. provvedere all'asporto e conferimento all'esterno del sito di installazione in maniera appropriata di componenti e di apparecchi dismessi da rottamare.
ALLEGATO I
Fac-simile Richiesta tariffa incentivante
ALLEGATO II
Fac-simile Certificato di Collaudo
CERTIFICATO DI COLLAUDO
NUMERO IDENTIFICATIVO IMPIANTO:
Impianto fotovoltaico installato presso: .
Il/La sottoscritto/a professionista/impresa ,
DICHIARA
quanto segue:
1) la corrispondenza dell’impianto realizzato alla documentazione finale di progetto;
2) di aver verificato l’esistenza della dichiarazione di conformità dell’impianto alle regole dell’arte ai sensi della legge 37/08 sottoscritta dall’installatore (con abilitazione lettera A);
3) la potenza nominale dell'impianto risulta pari a kW, quale somma delle potenze nominali dei moduli costituenti il campo fotovoltaico;
4) hanno avuto esito positivo tutte le seguenti verifiche:
− continuità elettrica e connessioni tra moduli (continuità elettrica tra i vari punti dei circuiti di stringa e fra l’eventuale parallelo delle stringhe e l’ingresso del gruppo di condizionamento e controllo della potenza);
− messa a terra di masse e scaricatori (continuità elettrica dell’impianto di terra, a partire dal dispersore fino alle masse e masse estranee collegate);
− isolamento dei circuiti elettrici dalle masse (resistenza di isolamento dell’impianto adeguata ai valori prescritti dalla norma CEI 64-8/6);
− corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione e controllo della potenza (accensione, spegnimento, mancanza rete del distributore, ecc.).
5) hanno avuto esito positivo le seguenti verifiche:
(obbligatorie per impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore a 50 kW e non superiore a 1.000 kW - D.M. 28/07/2005, 4, comma 4 - da compilare per ciascun "generatore fotovoltaico", inteso come insieme di moduli fotovoltaici con stessa inclinazione e stesso orientamento):
a) Pcc > 0,85 x Pnom x I / Istc dove:
− Pcc = potenza in corrente continua misurata all'uscita del generatore fotovoltaico, con precisione migliore del ±2%;
− Pnom = potenza nominale del generatore fotovoltaico;
− I = irraggiamento misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del ±3% (deve essere I > 600 W/m²);
− Istc = 1000 W/m² (irraggiamento in condizioni di prova standard);
b) Pca > 0,9 x Pcc dove:
− Pca = potenza attiva in corrente alternata, misurata all'uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, con precisione migliore del ±2%.
Tale condizione deve essere verificata per Pca > 90% della potenza di targa del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata.
le verifiche ai punti precedenti a) e b) sono state effettuate in data / / , con le seguenti condizioni e risultati:
− I = W/m²
− Pnom = kW
− Pcc = kW
− Pca = kW
6) (da compilare per ciascun "generatore fotovoltaico", inteso come insieme di moduli fotovoltaici con stessa inclinazione e stesso orientamento) in data / / , sono state effettuate le verifiche di prestazione, con le seguenti condizioni e risultati
− | I = | W/m² | (irraggiamento misurato sul piano dei moduli) |
− | Pnom = | kW | (potenza nominale del generatore fotovoltaico) |
− | Pcc = | kW | (potenza in corrente continua misurata all'uscita del |
generatore fotovoltaico);
− Pca = kW (potenza attiva in corrente alternata, misurata all'uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata).
Dichiara, infine, che:
• tutte le prove sono state effettuate in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente e, in particolare, dalla normativa specificata dal D.M. 19 febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni;
• tutto quanto sopra riportato è corrispondente a verità.
Data: / / Timbro e Firma: ……………………………………………….