FONDAZIONE
FONDAZIONE
CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI XXXXXXX XXXXXXX – ONLUS
Xxx Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx, 00 – 00000 Xxxxxx Xxxxxxxx (XX)
PIANO OPERATIVO GESTIONALE
RESIDENZA XXXXXX XXXXXXX
MODALITÀ OPERATIVE CONTRASTO RISCHIO BIOLOGICO ED EPIDEMIOLOGICO IN RIFERIMENTO A COVID-19
Il presente POG è redatto quale estensione del POG aziendale in attuazione alla X.X.X. XX/0000 del 09/06/2020 e successive delibere modificative e integrative (3524/2020 e 3913/2020)
REVISIONE 06 DEL 05/10/2021
Sommario:
4
2. INDIVIDUAZIONE FIGURE CONNESSE ALL’EMERGENZA COVID
4
3. INDIVIDUAZIONE CRITERI DI PRESA IN CARICO PROGRESSIVA DI NUOVI OSPITI
6
4. INDIVIDUAZIONE DEI PERCORSI DI ACCOGLIENZA DEGLI OSPITI, ACCESSO DI OPERATORI E FORNITORI
6
4.4. Accoglienza nuovi ospiti 8
4.4.1. Accoglienza nuovi ospiti e rientro da uscite temporanee 8
4.5. Modalità operative per la presa in carico 14
4.5.2. Accoglienza in struttura 14
4.6. OSPITI IN REGIME DI SEMI RESIDENZIALITÀ (RSA APERTA) 14
5. ADOZIONE MISURE IGIENICO SANITARIE
17
5.3. Distanziamento inter-personale 18
6. ADOZIONE PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA PER ESPOSIZIONE A SARS COV-2
18
6.1. Sorveglianza Sanitaria Operatori 18
6.1.1. Gestione di casi sospetti o positivi tra gli operatori 20
6.2. Sorveglianza sanitaria Ospiti 20
6.3. Sorveglianza sanitaria visitatori, fornitori 20
7. ADOZIONE DI PRECAUZIONI STANDARD E SPECIFICHE NELL’ASSISTENZA AGLI UTENTI
21
7.1. Precauzioni standard e specifiche 21
7.2. Monitoraggio clinico-laboratoristico 21
7.2.1. Pazienti asintomatici. 22
7.3. Comunicazioni sanitarie e sociali 22
7.4. Consulenze specialistiche 23
7.5. Accertamento di morte e gestione della salma 23
8. GESTIONE DI EVENTUALI CASI POSITIVI O SOSPETTI COVID 19
23
8.3 Visitatori esterni e altri soggetti 24
9. GESTIONE DELLA SANIFICAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
24
9.5. Sistema di condizionamento dell’aria 27
9.6. Raccolta, lavaggio e distribuzione degli indumenti degli ospiti 28
9.7. Raccolta, lavaggio e distribuzione delle divise 28
9.8. Gestione biancheria piana e corredo dell’unità di degenza 28
10. PREDISPOSIZIONE DI SPECIFICI PIANI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER PREVENZIONE SARS COV2
28
11. AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO DI STRUTTURA E DI QUELLI INDIVIDUALI
29
12. AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
29
13. PROCEDURE DIMISSIONI DEFINITIVE E/O PER USCITE PROGRAMMATE
30
13.1. Trasferimento verso altra struttura 30
13.2. Dimissioni definitive e rientro al proprio domicilio 31
13.3. Dimissioni temporanee per rientro al proprio domicilio per periodo determinato 31
14. PROCEDURE PER L’INVIO IN OSPEDALE
32
14.1. INVIO IN OSPEDALE PER EVENTI ACUTI NO-COVID-19 32
14.2. INVIO IN OSPEDALE PER EVENTI ACUTI DI OSPITI ANCORA POSITIVI AL COVID-19 32
15. ACCESSO ALLA STRUTTURA DA PARTE DI FAMILIARI E CAREGIVERS
32
15.1. Visite all’interno dei nuclei di degenza 32
15.2. Visite programmate nelle specifiche aree predisposte 33
33
33
18. ELENCO DEI DOCUMENTI E DELLE PROCEDURE DELLA FONDAZIONE CUI SI FA RIFERIMENTO
34
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Cronologia revisioni:
N. Rev. | Data | Descrizione |
00 | 30/06/2020 | Prima stesura non resa definitiva |
01 | 30/06/2020 | Prima revisione per stesura definitiva |
02 | 21/12/2020 | Revisione per adeguamento DGR 3524/2020 e 3913/2020 |
03 | 05/04/2021 | Revisione per adeguamento nuove indicazioni normative |
04 | 19/08/2021 | Revisione per adeguamento nuove disposizioni (Ord. 087/05/2021) |
05 | 24/09/2021 | Revisione per integrazione a seguito di verifica ATS |
06 | 05/10/2021 | Revisione per inserimento RSA aperta |
La Fondazione Centro Residenziale per Anziani Xxxxxxx Xxxxxxx Onlus, ha sede a Laveno Mombello, in xxx Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx, 00.
La Fondazione è Ente Gestore Unico delle seguenti Unità di Offerta a carattere sociosanitario:
- RSA Residenza Xxxxxx Xxxxxxx – struttura accreditata per 120 posti letto e contrattualizzata per 104 posti letto;
- RSA Residenza Xxxxxxxx Xxxxxx – struttura accreditata per 117 posti letto, dei quali n. 31 posti letto; in nucleo protetto per degenti affetti dal morbo di Alzheimer, e contrattualizzata per 107 posti letto;
- RSA Residenza Xxxxxxx Xxxxxx – struttura accreditata e contrattualizzata per 51 posti letto;
- Hospice Xxxxxxx Xxxxxxx – struttura accreditata e contrattualizzata per 10 posti letto;
- CDI Xxxxxxx Xxxxxxx – struttura accreditata e contrattualizzata per 20 posti, ubicato al piano terra della Palazzina Bassani;
- MAP villa Xxxxx – n. 6 minialloggi protetti per anziani;
- RSA Aperta – Residenzialità assistita.
Tutte le strutture sopra elencate accolgono persone anziane secondo lo statuto della Fondazione stessa e in ottemperanza alle normative regionali in materia di assistenza socio sanitaria:
- Nelle UDO RSA: Anziani non autosufficienti che abbiano necessità di cure e non siano in grado di essere gestiti all’interno del nucleo familiare.
- Xxxx’XXX Xxxxxxx: Anziani, malati terminali di patologie tumorali in accompagnamento al percorso di “fine vita”.
- Nell’XXX CDI: Xxxxxxx ancora parzialmente autosufficienti che abbiano necessità di stabilire relazioni sociali, in quanto la permanenza al proprio domicilio durante le ore diurne non garantirebbe loro la stabilità e la possibilità di contatti per motivi familiari (figli che ancorano lavorano, famiglie distanti, assenza di un nucleo familiare di riferimento).
- Xxxx’UDO MAP: Xxxxxxx soli ancora autosufficienti che abbiano necessità di un contesto protetto di vita, riconducibile a patologie croniche non debilitanti, mancanza di un nucleo familiare di supporto ecc.
Il presente Piano Operativo Gestionale è stilato ai fini della riapertura all’accoglienza di nuove degenze dopo la fase acuta e di lock-down determinata dall’epidemia COVID-19 diffusasi in Italia a partire dalla seconda metà del mese di febbraio 2020.
I paragrafi che seguono daranno indicazioni specifiche per quanto riguarda la RESIDENZA BASSANI.
2. Individuazione figure connesse all’emergenza COVID.
Dall’inizio della pandemia la struttura ha evidenziato la necessità della costituzione di una “Unità di Crisi” cui fare riferimento per quanto riguarda la gestione di tutte quelle attività che esulano dalla normale conduzione di una RSA. Tale unità di crisi è composta da:
Direttore sanitario, Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Responsabili di Residenza, RSPP, RLS, Medico Competente, consulente Virologo esterno e responsabili di servizi (fisioterapia, animazione, manutenzione e attività di supporto).
Secondo le indicazioni dell’ISS (pubblicazione n. 4/2020 nella versione più aggiornata) è stato raccomandata l’istituzione di un referente Covid supportato da un comitato multidisciplinare che lo accompagni nella gestione dell’emergenza.
E’ stato quindi nominato il Referente COVID, individuato nel Dott. Xxxxx Xxxxx, Direttore Sanitario delle Unità di offerta RSA gestite dalla Fondazione e nominato referente COVID a seguito di conferimento dell’incarico da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
Attività sulle quali il Referente COVID effettua coordinamento sono:
- La prevenzione di infezioni correlate all’assistenza con particolare riferimento al COVID-19, nell’ambito di una programmazione annuale di Risk Management;
- L’utilizzo e l’approvvigionamento dei DPI in base alla tipologia di attività e al livello di rischio dell’ambiente di lavoro;
- La definizione delle attività di diagnosi e monitoraggio dell’infezione da SARS-CoV-2 mediante esami molecolari (tampone) e sierologici (determinazione anticorpale) su utenti e su operatori, in base alle indicazioni ministeriali e regionali;
- La gestione di casi sospetti o confermati ovvero favorire percorsi di isolamento anche per coorte (in aree secondo un criterio di progressione in rapporto alla gravità e al rischio) o di isolamento funzionale;
- L’attivazione di consulenze specialistiche in sede o per via telematica (es. infettivologo, pneumologo, geriatra, palliativista, ecc.);
- Il trasferimento di pazienti confermati o sospetti COVID-19 presso altra struttura più idonea e il loro successivo ritorno, secondo criteri di massima sicurezza;
- Il rientro degli ospiti/pazienti al domicilio, anche temporaneo (in caso di ospiti/pazienti residenti) o ricorrente (come ad esempio in caso di pazienti a ciclo diurno/ambulatoriale) e il loro successivo ritorno, secondo criteri di massima sicurezza;
- Il piano di emergenza e di evacuazione per cause riconducibili a COVID-19 (esempio: focolaio epidemico non controllato, impossibilità ad assicurare le regolari prestazioni per improvvisa assenza di più operatori non prontamente sostituibili, ecc.);
- Gestione dei flussi informativi con le autorità;
- Individuazione delle stanze per l’isolamento dei casi sospetti e/o confermati;
- Individuazione dei percorsi non promiscui da adottare per gli spostamenti all’interno delle strutture;
- Individuazione e definizione di procedure specifiche per la sanificazione degli ambienti e per la gestione quotidiana delle attività in caso di epidemia;
- Modalità di trasporto degli ospiti e modalità conseguente di sanificazione dei mezzi di trasporto.
Nelle propria attività il referente Xxxxx è affiancato da un Comitato Multidisciplinare composto da:
- Direttore Sanitario RSA, Dott. Ogien Matan, referente per area medica e referente ICA;
- Direttore Sanitario Hospice, Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx, referente per area medica;
- Virologo, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, consulente esterno di supporto all’area medica in relazione specifica alla diffusione del virus.
- Direttore generale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, referente per la parte tecnica
- Direttore amministrativo, Rag. Xxxxxxx Xxxxx, referente per area approvvigionamenti;
- Medico competente, Xxxx. Xxxxx Xxxxxx, referente per area sicurezza sui luoghi di lavoro e sorveglianza sanitaria del personale.
- RSPP, geom. Xxxxxxxx Xxxxx, referente per area sicurezza sui luoghi di lavoro
- RLS, Responsabili di residenza, responsabili dei servizi, in qualità di supporto al Comitato quale raccordo con tutto il personale.
Il Referente ICA, ha il compito di coordinare la revisione di tutte le procedure inerenti la prevenzione di infezioni correlate all’assistenza con particolare riferimento al Covid-19, in affiancamento al referente COVID.
Il Comitato Multidisciplinare, e i referenti COVID e ICA si riuniscono periodicamente anche in modalità “a distanza” per la programmazione delle attività, la valutazione dell’andamento epidemiologico e per la verifica delle azioni intraprese, nonché per effettuare un punto preciso sugli approvvigionamenti soprattutto riguardo ai DPI.
3. Individuazione criteri di presa in carico progressiva di nuovi ospiti
I nuovi pazienti per poter essere inseriti in RSA dovranno, obbligatoriamente, rispettare i criteri individuati dalla DGR 3226 individuati nell’allegato A ed essere considerati quindi, prima dell’ingresso, o clinicamente guariti o non entrati mai a contatto con il virus. Tali condizioni cliniche dovranno essere, in fase pre- ammissiva, certificate dal medico di medicina generale o, in alternativa, essere attestate da Certificazione Verde Covid-19 circa lo stato vaccinale o la guarigione dalla malattia.
I criteri di selezione dei casi da prendere in carico che saranno adottati sono costituiti da:
- Persone che provengono dall’Ospedale post acuzie, ed impossibilitate al rientro a domicilio, fatte salve tutte le precauzioni del caso (due tamponi negativi obbligatori ed esame sierologico raccomandato, come da circolari sui reingressi post-ospedalieri);
- Persone che verranno segnalate dai servizi sociali comunali;
- Persone in lista d’attesa che, dall’esame della parte sanitaria, presentano situazioni di emergenza sociale nelle quali il paziente vive solo al domicilio, in assenza di caregivers e/o in assenza di alcuna rete sociale efficace;
- Persone in lista d’attesa che presentano aspetti problematici e provocano un notevole stress ai caregivers, ovvero in condizioni cliniche di scarsa o nulla gestione al domicilio rappresentate in particolare da grave demenza o da patologie croniche difficili da trattare a domicilio (diabete con complicanze, cardiopatie gravi, insufficienze renali in dialisi ecc.) o pazienti con presidi medico- chirurgici di complicata gestione (PEG, Dialisi peritoneale, ossigenoterapia continua ecc.).
Solo a parità di condizione verranno rispettati gli obblighi statutari della Fondazione rispetto alla provenienza degli ospiti.
4. Individuazione dei percorsi di accoglienza degli ospiti, accesso di operatori e fornitori
La presente sezione integra quanto contenuto nelle procedure e protocolli del sistema di gestione integrato:
- Protocollo PROT-23 “Modalità di accoglienza e presa in carico RSA”,
- Protocollo PROT-44 “Gestione lista di attesa RSA, CDI e Minialloggi protetti”
- Protocollo PROT-45 “Protocollo dimissione dei pazienti”
Per far fronte all’emergenza derivante dalla necessità di contenimento del contagio da Covid-19 durante il periodo di ripresa post pandemica;
Per quanto eventualmente in contrasto con le procedure ed i protocolli indicati si attuerà, sino al termine della situazione di emergenza, quanto descritto nei paragrafi seguenti.
Le degenze della residenza Xxxxxxx si sviluppano in sei distinti nuclei su tre piani. La capacità ricettiva totale è di 120 posti letto, dei quali:
- 120 autorizzati ed accreditati;
- 104 contrattualizzati (sino al 31/08/2021) e di 114 contrattualizzati a partire dal 01/09/2021.
Durante le fasi emergenziali dall’inizio del blocco alla data di prima stesura del presente Piano Organizzativo sono venuti ad essere disponibili n. 44 posti letto, dei quali 30 contrattualizzati e 14 solo accreditati.
Considerati i dettami della DGR 3226 nelle prime fasi di riapertura all’accoglienza di nuovi ospiti sono state rispettate le regole di accesso progressivo in base al numero di posti letto venutisi a liberare:
- Fase 1: 14 posti letto da occupare di cui 10 contrattualizzati e 4 solo accreditati;
- Fase 2: 15 posti letto da occupare di cui 10 contrattualizzati e 5 solo accreditati;
- Fase 3: 15 posti letto da occupare, dei quali 10 contrattualizzati e 5 solo accreditati.
Attualmente l’unità di offerta ospita 132 ospiti sui 140 posti disponibili.
Gli ospiti attualmente accolti nell’UDO sono vaccinati in misura superiore al 95%.
L’isolamento temporaneo sarà garantito mediante l’individuazione, per ogni piano, di una camera da lasciare a disposizione per il monitoraggio di:
- I casi da indagare, durante l’insorgenza di primi sintomi che possano far pensare ad una infezione da SARS CoV2;
- Ospiti da sorvegliare in quanto contatti (es. compagno di camera) di persone rivelatesi positive a COVID 19;
- Ospiti di nuova accoglienza in struttura che, secondo le indicazioni della Direzione Sanitaria, necessitino di isolamento.
- Ospiti che debbano ricorrere a cure ambulatoriali al di fuori della residenza (ospedali, ambulatori ecc.) qualora la Direzione Sanitaria, valutate le condizioni di salute e/o di provenienza determini la necessità di monitoraggio.
I diversi nuclei di degenza sono inoltre strutturati per realizzare zone di isolamento progressive qualora dovessero insorgere nuovamente focolai epidemici.
Resta inteso che, ad ogni modo, le situazioni di ospiti riscontrati positivi e sintomatici che dovessero essere individuati in futuro saranno proposti per un ricovero presso strutture Covid predisposte sul territorio come da indicazione di ATS Insubria (invio in ospedale per cure non erogabili c/o la struttura secondo le modalità indicate dalle disposizioni regionali – es. portale Priamo, contatti diretti con le strutture).
Tutte le stanze sono dotate di impianto di ossigeno.
Al fine di preservare la possibilità di attuare le procedure d’isolamento, si è predisposto un posto letto in camera aggiuntiva di emergenza per ciascun piano, che non contribuisce all’aumento della capacità ricettiva della struttura, ma funzionale alla realizzazione di isolamenti temporanei per valutazioni cliniche a seguito di sospetti di contagi da Covid-19 da tenere in osservazione. Le stanze aggiuntive identificate sono:
- Al piano primo la camera n. 112
- Al piano secondo la camera n. 212
- Al piano terzo la camera n. 313.
Non sono ammessi nuovi ingressi in presenza di focolai Covid-19 accertati e non completamente delimitati in isolamento all’interno dell’UDO.
L’accoglienza dei nuovi ospiti avverrà secondo le modalità descritte nella DGR 3226/2020 (e successive modifiche e integrazioni) e secondo la tabella 1 dell’ordinanza del Ministero della Salute del 08/05/2021.
4.4.1. Accoglienza nuovi ospiti e rientro da uscite temporanee
Si premette che la Fondazione favorisce l’accoglienza di nuovi ospiti che abbiano già completato il ciclo vaccinale e/o che siano in possesso di certificazione verde Covid-19 a tal proposito.
Le indicazioni scaturiscono dalla DGR 3226 e s.m. e i. come integrate ed in parte modificate dall’Ordinanza del Ministero della Salute in data 08/05/2021 nella tabella 1, nonché dalla nota della D.G.W. Lombardia G1.2021.0050372 del 04/08/2021.
Di seguito si riporta tabella sinottica con le indicazioni nelle diverse casistiche previste dalla normativa.
La tabella è integrata anche dalle modalità di rientro da uscita temporanea degli ospiti per rientro dal proprio domicilio o da percorsi di visite e cure che non possono essere somministrati all’interno della fondazione.
CASISTICA | NON VACCINATO E PRIVO DI CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 | VACCINATO COMPLETO CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | VACCINATO PARZIALE CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | GUARITO DA COVID DA MENO DI 6 MESI CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 |
1. NUOVO INGRESSO DA DOMICILIO | Rif. Normativo: DGR 3226 e s.m.i: Programmazione del vaccino se possibile prima dell’ingresso 1. Domicilio idoneo all’esecuzione di quarantena: - Quarantena 10 gg. a domicilio con tampone preventivo. - Tampone all’accoglienza. - Isolamento di monitoraggio 10 gg. - Tampone a fine isolamento: o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Inizio e completamento ciclo vaccinale. 2. (Alternativo se domicilio o condizioni familiari non idoneo a quarantena: inizio immediato del percorso di accoglienza - Tampone all’accoglienza. - Isolamento di monitoraggio 10 gg. - Tampone a fine isolamento o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021: - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso - Tampone all’ingresso quale inizio del percorso di screening dell’ospite. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone per conferma fine isolamento. o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021: - Programmazione seconda dosa vaccinale se possibile prima dell’ingresso. - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso. - Tampone ingresso quale inizio del percorso di screening ospite. - Se non ancora ricevuto procedere con seconda dose vaccinale appena possibile. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone per conferma fine isolamento o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Se non ancora ricevuto procedere con seconda dose vaccinale appena possibile. | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021: - Programmazione ciclo vaccinale se trascorsi almeno 90 gg. dalla guarigione. Possibilmente prima di ingresso - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso. - Tampone ingresso quale inizio del percorso di screening ospite. - Procedere con somministrazione ciclo vaccinale appena possibile. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone per conferma fine isolamento o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Se non ancora ricevuto procedere con xxxxxxx. |
CASISTICA | NON VACCINATO E PRIVO DI CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 | VACCINATO COMPLETO CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | VACCINATO PARZIALE CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | GUARITO DA COVID DA MENO DI 6 MESI CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 |
dedicata – non possibile conferma ingresso. - Inizio e completamento ciclo vaccinale. | ||||
2. NUOVO INGRESSO DA ALTRA STRUTTURA | Rif. Normativo: DGR 3226 e s.m.i. - Tampone negativo a carico struttura dimettente se permanenza in struttura è durata più di 48 ore - Tampone antigenico all’ingresso: o Se negativo ingresso o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile ingresso - Programmazione ciclo vaccinale - Isolamento 10 giorni - Tampone molecolare al giorno 10 per fine isolamento: o Se negativo ingresso definitivo o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Inizio e completamento ciclo vaccinale. | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021 - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso. - Tampone all’ingresso quale inizio del percorso di screening dell’ospite. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone per conferma fine isolamento. o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021: - Programmazione seconda dosa vaccinale - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso. - Tampone all’ingresso quale inizio del percorso di screening dell’ospite. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone per conferma fine isolamento. o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. Se non ancora ricevuto procedere con seconda dose vaccinale. | Rif. Normativo: Ord. Min. Salute 8/05/2021: - Programmazione ciclo vaccinale se trascorsi almeno 90 gg. dalla guarigione. - Non eseguire isolamento preventivo salvo che per giustificati motivi valutati caso per caso. - Tampone all’ingresso quale inizio del percorso di screening dell’ospite. Solo se ritenuto necessario dalla Direzione Sanitaria valutando le condizioni cliniche dell’ospite e del contesto di provenienza: - Isolamento 7 giorni - Tampone conferma fine isolamento: o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. Se non ancora ricevuto procedere con vaccino. |
CASISTICA | NON VACCINATO E PRIVO DI CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 | VACCINATO COMPLETO CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | VACCINATO PARZIALE CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | GUARITO DA COVID DA MENO DI 6 MESI CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 |
3. RIENTRO DA VISITE AMBULATORIALI, DAY HOSPITAL, PRONTO SOCCORSO, USCITE PROGRAMMATE OCCASIONALI (Rischio basso) | Riferimento normativo DGR. 3226 e s.m.i.: - Tampone al rientro: o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile rientro. - Isolamento 10 gg. - Tampone per conferma fine isolamento. o Se negativo ingresso definitivo. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Programmazione ciclo vaccinale - Inizio e completamento ciclo vaccinale. - Prosecuzione dello screening periodico ospiti. | Riferimento normativo: Ord. Min. Salute 08/05/2021 e DGW G1.2021.0050372 - Valutazione da parte D.S. tenendo conto dello stato di immunizzazione e del contesto ove si è recato l’ospite; se necessario: o Tampone al rientro. Altrimenti: o Rientro senza isolamento e senza tampone. - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg sarà necessario tampone per sancire fine isolamento. - Prosecuzione dello screening periodico ospiti. | Riferimento normativo: Ord. Min. Salute 08/05/2021 e DGW G1.2021.0050372 - Valutazione da parte D.S. tenendo conto dello stato di immunizzazione e del contesto ove si è recato l’ospite; se necessario: o Tampone al rientro Altrimenti: o Rientro senza isolamento e senza tampone. - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg. sarà necessario tampone per sancire fine isolamento - Prevedere prima possibile completamento ciclo vaccinale - Prosecuzione dello screening periodico ospiti | Riferimento normativo: Ord. Min. Salute 08/05/2021 e DGW G1.2021.0050372 - Valutazione da parte D.S. tenendo conto dello stato di immunizzazione e del contesto ove si è recato l’ospite; se necessario: o Tampone al rientro Altrimenti: o Rientro senza isolamento e senza tampone. - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg. sarà necessario tampone per sancire fine isolamento - Prevedere prima possibile ciclo vaccinale (tra 90 e 180 gg dalla guarigione 1 sola dose; dopo 180° giorno dalla guarigione doppia dose). - Prosecuzione dello screening periodico ospiti. |
CASISTICA | NON VACCINATO E PRIVO DI CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 | VACCINATO COMPLETO CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | VACCINATO PARZIALE CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | GUARITO DA COVID DA MENO DI 6 MESI CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 |
4. RIENTRO ACCESSI OSPEDIALIERI (DIALISI, CHEMIOTERAPIA, RADIOTERAPIA ECC), USCITE PROGRAMMATE FREQUENTI (Rischio medio) | Riferimento normativo DGR. 3226 e s.m.i.: - Tampone al rientro: o Se negativo ingresso definitivo; o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile rientro. - Isolamento 10 gg. - Tampone per conferma fine isolamento. o Se negativo ingresso definitivo. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Programmazione ciclo vaccinale - Inizio e completamento ciclo vaccinale. - Prosecuzione dello screening periodico ospiti. | DGW G1.2021.0050372 - Valutazione da parte D.S. tenendo conto dello stato di immunizzazione e del contesto ove si è recato l’ospite; se necessario: o Tampone al rientro - Screening periodico secondo tempistiche specifiche in base al livello di rischio che tiene conto della fragilità dell’ospite, del suo stato di immunizzazione e del contesto ove si sia recato - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg sarà necessario tampone per sancire fine isolamento. | DGW G1.2021.0050372 Prevedere prima possibile completamento ciclo vaccinale - Tampone al rientro - Screening periodico secondo tempistiche specifiche in base al livello di rischio che tiene conto della fragilità dell’ospite, del suo stato di immunizzazione e del contesto ove si sia recato - Valutare eventuale isolamento - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg sarà necessario tampone per sancire fine isolamento. | DGW G1.2021.0050372 Prevedere prima possibile ciclo vaccinale (tra 90 e 180 gg dalla guarigione 1 sola dose; dopo 180° giorno dalla guarigione doppia dose) - Tampone al rientro - Screening periodico secondo tempistiche specifiche in base al livello di rischio che tiene conto della fragilità dell’ospite, del suo stato di immunizzazione e del contesto ove si sia recato - Valutare eventuale isolamento - Se la valutazione della Direzione Sanitaria definisce necessità di isolamento di 7 gg sarà necessario tampone per sancire fine isolamento. |
CASISTICA | NON VACCINATO E PRIVO DI CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 | VACCINATO COMPLETO CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | VACCINATO PARZIALE CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 | GUARITO DA COVID DA MENO DI 6 MESI CON CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 |
5. RIENTRO DA RICOVERO IN UDO DEDICATE ALLA GESTIONE DI PAZIENTI COVID-19 ASINTOMATICI O PAUCISINTOMATICI (Rischio elevato) | DGW G1.2021.0050372 - Tampone al rientro - Isolamento 10 gg. - Tampone per conferma fine isolamento o Se negativo ingresso definitivo o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma ingresso. - Programmazione ciclo vaccinale - Inizio e completamento ciclo vaccinale | DGW G1.2021.0050372 - Tampone al rientro: o Se negativo conferma rientro. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro. - Isolamento 7 gg - Tampone di fine isolamento: o Se negativo conferma rientro. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro. - Prosecuzione del percorso di screening ospiti. | DGW G1.2021.0050372 Programmare prima possibile completamento ciclo vaccinale - Tampone al rientro o Se negativo conferma rientro. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro. - Isolamento 7 gg o Se negativo conferma rientro. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro - Prosecuzione del percorso di screening ospiti. - Provvedere al completamento del ciclo vaccinale compatibilmente con le condizioni di salute dell’ospite. | DGW G1.2021.0050372 Programmare prima possibile completamento ciclo vaccinale - Tampone al rientro o Se negativo ingresso definitivo. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro. - Isolamento 7 gg o Se negativo ingresso definitivo. o Se positivo inizio percorso di ricovero in altra struttura dedicata – non possibile conferma rientro - Prosecuzione del percorso di screening ospiti. - Provvedere alla somministrazione del ciclo vaccinale (una sola dose se somministrazione compresa tra 90 e 180 gg. dalla guarigione, altrimenti, oltre i 180 gg. ciclo completo) compatibilmente con le condizioni di salute dell’ospite. |
4.5. Modalità operative per la presa in carico
Per l’accoglienza di nuovi ospiti provenienti da domicilio è sempre necessario un triage introduttivo, previsto dalla DGR 3226/2021, propedeutico alla presa in carico dell’ospite.
Verrà condotto telefonicamente dal Direttore Sanitario o da medico delegato allo scopo. Vi sarà un primo contatto telefonico con i potenziali ospiti individuati dalla lista di attesa che abbiano i requisiti e/o rispettino i criteri di priorità stabiliti in precedenza.
I contatti preliminari sono finalizzati alla determinazione di una delle diverse casistiche definite nella tabella di cui al punto 4.4.1 e per determinare il percorso più appropriato per garantire che la presa in carico sia condotta nel rispetto della normativa e della sicurezza sanitaria sia per il nuovo accolto sia per gli ospiti presenti in struttura.
Durante il periodo di isolamento al domicilio del candidato all’ingresso la direzione medica, anche attraverso personale appositamente incaricato, dovrà contattare l’utente al fine di assicurarsi che siano rispettate le misure precauzionali dettate dalla condizione di isolamento fiduciario, sino al completamento del periodo descritto nella DGR 3226/2020 e successive delibere modificative ed integrative (DGR 3524/2020 e DGR 3913/2020).
4.5.2. Accoglienza in struttura
Terminato il periodo di triage preliminare, il candidato, ritenuto idoneo all’ingresso in struttura deve attuare i seguenti percorsi:
1. I pazienti provenienti dal proprio domicilio saranno accolti ed accompagnati in un’area di visita appositamente individuata in apposito locale posto al piano terra dell’edificio che ospita la Residenza Bassani, accompagnati dai caregivers.
Questi ultimi, dotati dei DPI necessari e previsti dal protocollo Covid, insieme al paziente, saranno sottoposti preliminarmente al Triage all’ingresso. Immediatamente dopo la visita il paziente sarà accompagnato presso il nucleo cui è stato assegnato, nella camera individuata in un’area cosiddetta “pulita”. I caregivers dopo la visita da parte del personale medico al candidato all’ingresso in RSA, potranno completare le pratiche amministrative necessarie, ma non potranno accedere al reparto di degenza. Le procedure di ingresso si svolgeranno come descritto al par. 4.4.1.
2. Pazienti provenienti da altra struttura saranno accolti con le modalità riconducibili alla casistica definita nella tabella di cui al par. 4.4.1. Il paziente sarà quindi inserito in un normale reparto, dopo l’accoglienza che si svolgerà come indicato al precedente punto 1.
3. Pazienti, già in carico alla RSA, rientranti dall’ospedale.
I pazienti rientrati da un ricovero ospedaliero anche di breve durata, saranno reinseriti nella propria camera seguendo le procedure indicate al par. 4.4.1.
4.6. Ospiti in regime di semi residenzialità (RSA aperta)
Non vengono, pero ora, accolti ospiti in regime di semi residenzialità (UDO RSA Aperta), in quanto risulta difficile gestire la coabitazione tra ospiti residenti permanentemente e ospiti provenienti dal territorio.
Solo con decisione congiunta del Referente Covid e del Direttore Sanitario, a seguito di parere favorevole del Comitato Multidisciplinare, sarà possibile riattivare l’UDO RSA Aperta.
Per l’accesso alla struttura gli operatori osservano quanto contenuto nella procedura operativa COV-PO “accesso ai nuclei di degenza residenza Bassani”, appositamente predisposta dal SPP per garantire percorsi differenziati in ingresso ed uscita.
Dal 10/10/2021, ai sensi del D.L. 122/2021 è richiesta l’attestazione dello stato vaccinale perché i dipendenti e collaboratori della Fondazione possano avere accesso agli ambienti di lavoro. Le modalità di esibizione della certificazione vaccinale saranno definite con apposito DPCM non ancora emanato.
Prima dell’accesso gli operatori sono sottoposti alla rilevazione della temperatura corporea.
La rilevazione della temperatura è effettuata con sistema automatico che permette l’accesso in caso di temperatura inferiore a 37,5°C. I sistemi di rilevamento sono posizionati in corrispondenza dei due accessi dall’esterno rimasti attivi nella residenza.
Qualora essa sia superiore a 37,5°C l’operatore non potrà accedere alla struttura e comunque non sarà ammesso al lavoro; dovrà recarsi al proprio domicilio e seguire le indicazioni fornite dal proprio MMG. Contestualmente dovrà avvisare l’ufficio Risorse Umane per l’eventuale sostituzione.
Tra le procedure elaborate a seguito dell’emergenza COVID-19 vi è anche quella che riguarda i percorsi di spostamento all’interno dell’intera struttura gestita da Fondazione Xxxxxxx Xxxxxxx, per garantire gli approvvigionamenti e la logistica necessari al funzionamento dei singoli nuclei di degenza. La procedura di riferimento è COV-PO – “Distribuzione materiali” e COV-PO “Interventi di manutenzione”.
La Fondazione ha adottato specifiche procedure per l’accesso di:
- Visitatori;
- Fornitori;
- Manutentori.
Dal momento della chiusura delle attività a seguito dell’espandersi dell’epidemia sul territorio italiano, non sono ammesse visite da parte di parenti e/o familiari tranne che per situazioni autorizzate dalla Direzione Sanitaria secondo quanto definito dalle disposizioni regolamentari in materia. Recentemente sono state emanati:
- Il decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (convertito con legge 28 maggio 2021 n. 76);
- L’ordinanza del Ministero della Salute del 08/05/2021;
- La circolare del Ministero della salute del 30/07/2021 n. 14049;
- La nota DGW Lombardia G1.2021.50372;
- La DGR 5181 del 6/09/2021;
Che garantiscono la possibilità di accesso ai visitatori esterni muniti di Certificazione Verde Covid 19 nelle sue diverse accezioni.
Tali documenti sono stati recepiti nell’elaborazione del protocollo COV-P “Protocollo visite protette” che sarà costantemente aggiornato secondo l’evolversi dell’andamento del contagio e secondo lo sviluppo della normativa in materia. Si fa quindi riferimento a detto protocollo per le visite in modalità protetta.
Le visite saranno organizzate preferibilmente in aree all’aperto qualora le condizioni meteorologiche lo permettano, o in ambienti chiusi appositamente attrezzati e che garantiscano il necessario distanziamento e ricambio di aria.
Le visite all’interno dei nuclei di degenza sono autorizzate, caso per caso dalla Direzione Sanitaria per particolari situazioni.
In base al parere del referente Covid-19 e del Comitato Multidisciplinare, valutato l’andamento epidemiologico sul territorio in base ai dati forniti dalle autorità competenti, le visite potranno essere sospese o riattivate secondo le procedure descritte nel protocollo poc’anzi indicato.
I fornitori hanno possibilità di accedere solamente alle aree esterne e di circolazione per raggiungere gli spazi di carico e scarico appositamente individuati in prossimità dei magazzini generali, della cucina e della lavanderia (cortile antistante i piani -2 della residenza Arioli e piano -1 della residenza Xxxxxx).
Dovranno essere forniti di dispositivi di protezione individuati dalla normativa in vigore (es. mascherina, guanti ecc.), ovvero secondo quanto previsto dai protocolli interni e/o dal DUVRI
I fornitori non hanno possibilità di accedere all’interno degli edifici della struttura.
Gli operatori della fondazione, addetti al controllo, assistono a distanza interpersonale di almeno 1 m, indossando i DPI necessari e sovrintendono alle operazioni di carico e scarico e esplicano le formalità amministrative che si rendono necessarie (firma DDT, ritiro fatture ecc.).
Le operazioni nel dettaglio sono esplicitate nella procedura operativa COV-PO – “Fornitura di beni e attrezzature”.
Dal 10/10/2021, ai sensi del D.L. 122/2021, l’attestazione dello stato vaccinale certificata dal datore di lavoro del fornitore e la certificazione Verde Covid-19 è richiesta solo per fornitori che debbano accedere per qualsiasi ragione all’interno della struttura per completare le operazioni di scarico e/o carico.
In caso non sia necessario l’ingresso all’interno degli edifici non è necessaria l’esibizione della Certificazione Verde Covid-19.
I manutentori esterni (dipendenti o titolari di appaltatori-fornitori di servizi qualificati) sono ammessi solo in casi di comprovata necessità quali manutenzioni inderogabili e manutenzioni periodiche obbligatorie, previa istruzioni impartite per mezzo di riunione di coordinamento in aggiornamento al DUVRI sottoscritto all’atto della sottoscrizione del contratto di erogazione del servizio. Le indicazioni necessarie per l’ingresso, per i percorsi da seguire, per i dispositivi di protezione aggiuntivi da indossare (che saranno forniti all’occorrenza direttamente dall’Ente Gestore) sono evidenziate proprio nel suddetto verbale. Le modalità di accesso e di esecuzione sono esplicitate oltre che nel verbale di coordinamento, anche nella procedura operativa COV- PO – “Procedura operativa per interventi manutentivi”.
L’accesso agli ambienti interni dell’UDO per l’esecuzione delle manutenzioni è possibile solo previa esibizione della certificazione verde covid-19 dal parte del personale dell’azienda cui il servizio è affidato.
Dal 10/10, ai sensi del D.L. 122/2021 è richiesta l’attestazione dello stato vaccinale rilasciata dal datore di lavoro del manutentore.
La procedura operativa per interventi manutentivi fornisce anche indicazioni necessarie per gli operatori di manutenzione dipendenti della Fondazione.
5. Adozione misure igienico sanitarie
La Fondazione è dotata di un sistema di gestione integrato (SSL e qualità) che contempla la valutazione di tutte le attività che contribuiscono a creare il processo lavorativo della Fondazione.
Nella elaborazione del DVR la Fondazione si è dotata di specifico “Protocollo per la gestione di malattie infettive di tipo comune” e nella modulistica di sistema di qualità è presente protocollo PROT-22 “Protocollo per la gestione di malattie infettive”.
Per il contrasto dell’infezione da SARS-CoV2, è inoltre stato elaborato un aggiornamento del documento di valutazione del rischio biologico proprio in relazione all’emergenza COVID 19 nel quale sono indicati i DPI necessari per l’intervento in situazioni di presenza del virus, per ciascun profilo professionale degli operatori. Inoltre, i DPI da fornire agli operatori in caso di presenza dell’infezione all’interno della UDO sono indicati anche nel protocollo PROT-57 “Protocollo nuovo coronavirus SARS-CoV2.
Nel protocollo PROT-57 “Protocollo nuovo coronavirus SARS-CoV2” emesso dalla Direzione Sanitaria dell’Ente Gestore, sono date indicazioni per l’uso di dispositivi di protezione (mascherina chirurgica) anche per gli ospiti in caso di sospetto e/o contagio, soprattutto in relazione alle attività degli operatori qualora non possano mantenere il distanziamento sociale.
I DPI, sono acquisiti secondo le indicazioni della procedura PR-14 – “Modalità di effettuazione degli acquisti” tramite fornitori abituali e nuovi fornitori individuati nel periodo di maggior estensione del contagio, e viene mantenuta una scorta minima per un mese di autonomia, utile in caso di ritardo negli approvvigionamenti.
Le scorte debbono essere sufficienti per una autonomia funzionale di almeno 60 giorni.
L’uso dei DPI è regolato dalle indicazioni del DVR, dei protocolli e delle procedure sopra indicate. Il SPP, in accordo con il Referente Covid ed il referente per le ICA fornisce indicazioni circa l’uso dei corretti DPI, con comunicazione a tutti gli operatori tramite il servizio Cartella Utente Web (segnalazioni scritte in forma elettronica) visibile a tutti gli operatori. Mediante il suddetto sistema di segnalazione i lavoratori vengono portati a conoscenza delle nuove direttive via via emanate, in funzione dell’andamento epidemiologico sul territorio ed all’interno delle UDO.
La Direzione Sanitaria, in accordo con il Servizio di Prevenzione e protezione definisce e dispone quali dispositivi debbano essere indossati da operatori ed eventualmente dagli ospiti, secondo le condizioni di rischio dettate dalla presenza del virus all’interno della struttura.
I dispositivi adottati per la protezione degli operatori in caso di epidemia sono i seguenti:
- Camice monouso idrorepellente;
- Tute intere idrorepellenti nelle manovre di assistenza con rischio di aerosolizzazione del secreto dell’ospite (da usare in alternativa ai camici);
- Guanti in vinile o in nitrile monouso;
- Copri scarpe monouso impermeabili;
- Cuffia corpi-capo monouso idrorepellente;
- Mascherine filtranti facciale di protezione FFP2 da utilizzare per non più di un turno di lavoro di 12 ore e poi eliminare nei rifiuti pericolosi;
- Mascherine chirurgiche per le zone comuni in assenza di ospiti e come protezione delle FFP2 nelle aree di isolamento per un cambio di presidio più frequente;
- Visiere di protezione e/o occhiali protettivi.
Prima dell’acquisto sono valutate le schede tecniche dei prodotti e le certificazioni rilasciate dai produttori, per verificare la rispondenza di ciascun DPI ai requisiti di legge (p. es. Marcatura CE, prove di collaudo, prove di idrorepellenza, approvazione in deroga INAIL, ecc.).
La Fondazione promuove l’adozione delle misure igieniche raccomandate da: OMS, ISS e Ministero della Salute (c.d. misure di precauzione standard).
Sono affissi all’ingresso della struttura cartelli riportanti le regole di comportamento da adottare con particolare riguardo all’igiene delle mani.
Riguardo l’igiene delle mani è affissa all’interno della struttura idonea cartellonistica che ricorda le regole di lavaggio delle mani.
In alcuni punti strategici sono disponibili, inoltre, dosatori di gel idroalcolico per la sanificazione delle mani in assenza di acqua. Anche in questo caso, in concomitanza di ogni punto di distribuzione è presente pannello di spiegazione sull’utilizzo del prodotto e sulle modalità di sanificazione delle mani.
5.3. Distanziamento inter-personale
La Fondazione attua e fa attuare misure di distanziamento inter-personale. La distanza che deve essere mantenuta tra gli operatori non deve essere inferiore a m 1.
La stessa regola vale tra gli ospiti. Compatibilmente con le esigenze operative è consigliata l’attuazione delle misure.
Sono state riviste le disposizioni dei tavoli nelle sale da pranzo, sono sospese attività che comportino assembramenti di persone (attività di grande gruppo) e le stesse sono state riorganizzate, per garantire sia la continuità assistenziale, con criteri che coinvolgano un numero di persone contemporaneamente, e in funzione dell’ambiente in cui eseguire le attività, sia una adeguata distanza sociale.
Qualora, per ragioni operative (es. igiene all’ospite, terapie, ausilio nella nutrizione ecc.) tali distanze non possano essere rispettate sia gli operatori, sia gli ospiti, sono dotati di appositi dispositivi di protezione.
6. Adozione procedure di sorveglianza sanitaria per esposizione a SARS COV- 2
6.1. Sorveglianza Sanitaria Operatori
È stata adottata procedura di sorveglianza sanitaria come previsto dalle disposizioni del D.Lgs. 81/2008.
In occasione dell’emergenza Coronavirus il piano sanitario di sorveglianza è stato aggiornato recependo le indicazioni derivanti dalle disposizioni normative intervenute a contrasto della diffusione del virus. Sono state introdotte nuove modalità per il rientro di operatori già ricoverati in ospedale per aver contratto il Covid-19.
Tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario sono soggetti all’obbligo vaccinale come da disposizioni legislative (L.28/05/2021 n. 76).
Inoltre è stato implementato un programma di sorveglianza sanitaria specifico in riferimento alle DGR XI/3114/2020 e DGR XI/3131/2020 emesse da Regione Lombardia.
Gli operatori vengono sottoposti a rilevazione della temperatura corporea prima dell’inizio del turno ed una seconda volta al termine del proprio turno di lavoro.
La procedura, proposta dal medico competente Xxxx. Xxxxx Xxxxxx dopo avere sentito il parere del consulente infettivologo Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, è rivolta agli operatori (dipendenti e collaboratori di ogni ordine) della Fondazione Xxxxxxx Xxxxxxx.
La procedura dovrà essere modificata in relazione alle indicazioni che verranno man mano fornite da Regione Lombardia.
È in atto lo screening tra gli operatori della Fondazione Xxxxxxx Xxxxxxx mediante tampone rinofaringeo. Dopo il primo controllo diagnostico la programmazione per l’effettuazione di controlli successivi è la seguente:
- Accertamenti per gli operatori in assunzione: in aggiunta ai rilievi clinico anamnestici ed alla misurazione della temperatura corporea.
o Effettuazione sierologia (IgG) per SARS COV2 (su base volontaria)
o Tampone rinofaringeo per ricerca RNA SARS COV2.
o Tampone antigenico rapido (in alternativa al test molecolare)
o Verifica da parte del medico competente dello stato di immunizzazione/vaccinale
- Accertamenti successivi: effettuati con periodicità definita secondo le indicazioni previste dalla circolare DGW Lombardia G1.2021.50372 del 04/08/2021 (max. 15 giorni per operatori sanitari e di interesse sanitario o a contatto con gli ospiti, xxx. 30 giorni per le altre figure professionali):
o Tampone rinofaringeo per ricerca RNA SARS COV2.
o Tampone n/f antigenico rapido (In alternativa al test molecolare);
- Accertamenti post esposizione da contatto stretto (famigliare) o da contatto a basso rischio:
o Individuazione dei contatti stretti e comunicazione dell’evento e dei contatti da parte del Referente COVID 19 ad ATS Insubria; l’operatore dovrà osservare la quarantena domiciliare come prescritto da ATS.
o Accertamenti post esposizione occasionale in ambito lavorativo o sociale.
o Effettuazione di tampone rinofaringeo antigenico al tempo zero, 5 e 10 giorni. In questo periodo di osservazione l’operatore è tenuto all’osservanza della quarantena come da disposizioni normative. In caso di carenza di personale tale da non garantire i livelli minimi assistenziali l’operatore può continuare l’attività lavorativa, sottoponendosi con regolarità ai controlli poc’anzi indicati con tampone rinofaringeo antigenico a zero, 5 e 10 giorni, mantenendo sempre indossati tutti i DPI anti-contagio prescritti (cfr. nota DGW del 26/10/2020).
o Per le indicazioni della quarantena e degli isolamenti si fa riferimento a quanto indicato nella circolare del Ministero della Salute del 11/08/2021 n. 36254.
6.1.1. Gestione di casi sospetti o positivi tra gli operatori
In caso di rilievo di temperatura al lavoro oltre 37,5° o sintomi sospetti in assenza di febbre il lavoratore in servizio viene dapprima posto in isolamento e sottoposto a tampone antigenico. Qualora il test dia esito positivo deve essere allertato il Medico Competente che, se presente in struttura, dovrà fornire le indicazioni necessarie per la gestione del caso. In caso di assenza del MC, il lavoratore dovrà contattare il proprio MMG. Successivamente il lavoratore deve essere allontanato e deve osservare il periodo di isolamento indicato dal MC o dal MMG. Su indicazione del MC e della Direzione Sanitaria si procederà a tracciare i contatti (con operatori e residenti) qualora il lavoratore risulti positivo per Covid-19, per adozione delle misure cautelative necessarie.
Le indicazioni di quarantena e/o isolamento sono quelle definite dalla circolare del Ministero della Salute n. 36254 dell’11/08/2021 alla tabella 1 per quanto riguarda il trattamento dei contatti stretti ed alla tabella 2 per quanto riguarda i casi confermati di infezione da SARS-CoV2 in tutte le sue varianti. La tabella si intende integralmente riportata.
6.2. Sorveglianza sanitaria Ospiti
La fondazione garantisce una costante sorveglianza sanitaria anche tra gli ospiti. È attivo monitoraggio continuo delle condizioni di salute degli ospiti al fine di intercettare nel più breve tempo possibile eventuali utenti infetti dal virus.
Il monitoraggio quotidiano si esplica nel seguente modo:
- Controllo della temperatura corporea almeno 2 volte al giorno;
- Controllo del livello di saturazione dell’ossigeno periferica almeno 2 volte al giorno;
- Attenta valutazione delle sintomatologie che possano comparire durante la degenza.
Viene inoltre attuato screening periodico (come indicato nel par. 7.2.1) mediante esecuzione di tamponi antigenici o molecolari con cadenza definita dalla direzione sanitaria e da referente Covid. La periodicità del test potrà variare in funzione dell’andamento epidemiologico sul territorio, della presenza o meno di casi accertati all’interno della struttura, e dalle condizioni di salute di ciascun ospite.
In caso di presenza di uno o più fattori che possano ricondurre alla sintomatologia da Covid-19 sono messe in atto procedure di isolamento cautelativo per l’osservazione del decorso dei sintomi:
- Isolamento cautelativo;
- Tampone n/f antigenico rapido per valutazione di eventuale positività (da confermare con successivo tampone n/f molecolare in caso di positività) a 0, 5 e 10 gg. dall’insorgenza dei sintomi
In caso di positività accertata e sintomi con indice NEWS-2 =>5 valutazione di eventuale ricovero presso altra struttura attrezzata per la gestione di casi Covid-19.
La struttura, come indicato nel precedente par. 4.3, ha individuato per ogni nucleo apposite camere da destinare ad isolamento temporaneo per la gestione iniziale delle sintomatologie, dei sospetti casi Covid-19, degli utenti in rientro da strutture sanitarie e/o sociosanitarie esterne, e per l’accesso di nuovi ospiti.
6.3. Sorveglianza sanitaria visitatori, fornitori
Tutti coloro che accedono alla struttura, secondo le condizioni indicate nel precedente par. 4.7 (e relativi sotto paragrafi) sono preventivamente controllate mediante rilevazione della temperatura corporea e triage per Covid-19 all’ingresso (firma registro visitatori, compilazione autocertificazione).
Qualora la temperatura corporea di fornitori che abbiano necessità di entrare in struttura, appaltatori di servizi ed opere da realizzare all’interno della struttura, visitatori ammessi secondo indicazioni della Direzione Sanitaria, sia superiore a 37,5°C, non potranno essere ammessi all’ingresso. Xxxxxxx inviati a lasciare la struttura e, recandosi al proprio domicilio avvisare il proprio MMG.
I datori di lavoro degli appaltatori sono tenuti ciascuno al monitoraggio dei propri operatori secondo le indicazioni del DPCM 26/04/2020 e secondo quanto contenuto nel protocollo anti-Covid-19 adottato da ogni singola azienda. Dovranno applicare, qualora ritenuto necessario dal proprio MC, protocolli di sorveglianza sanitaria relativi al rischio biologico in relazione agli accessi a strutture sociosanitarie.
Non sono ammesse aziende che non adottano procedure di contenimento dell’infezione da virus SARS CoV2.
Le maestranze di fornitori/appaltatori che abbiano necessità di accedere alla UdO dovranno essere in possesso di certificazione Verde Covid-19, in assenza della quale verrà richiesto di sottoporsi a tampone antigenico rapido.
7. Adozione di precauzioni standard e specifiche nell’assistenza agli utenti
Sono attive procedure e protocolli per la gestione dell’assistenza quotidiana agli ospiti:
- PROT-01 Cure igieniche;
- PROT-12 Ossigenoterapia;
- PROT-13 Attività funebre e servizi necroscopici;
- PROT-19 Protocollo per emergenza sanitaria in caso di pandemia influenzale;
- PROT-22 Gestione delle malattie infettive;
- PROT-25 Gestione delle emergenze cliniche;
- PROT-57 Protocollo nuovo Coronavirus.
Oltre alla sorveglianza sanitaria attiva sugli ospiti, indicata al paragrafo 6.2 precedente, sono attuate misure di precauzione standard e specifiche, volte proprio al contrasto dell’insorgenza di nuovi casi di Covid-19.
Tali misure sono sinteticamente riportate di seguito e comunque trattate più ampiamente nel nuovo protocollo adottato PROT-57 Protocollo nuovo coronavirus SARS-CoV2.
7.1. Precauzioni standard e specifiche.
Le precauzioni standard sono relative a tutti i pazienti e sono rappresentate da: pratiche assistenziali di igiene quotidiana già individuate nel protocollo igiene, misure distanziamento sociale (1 m.), impiego di mascherina chirurgica, laddove è tollerata, nel caso in cui il paziente dovesse sostare nelle aree comuni e aerazione periodica dei locali.
Le precauzioni specifiche sono relative alle pratiche di isolamento nel caso dei pazienti sospetti in attesa di accertamento. Tali pratiche sono definite nell’apposita sezione di tale documento.
7.2. Monitoraggio clinico-laboratoristico.
I sintomi di esordio della Covid-19 possono essere molti e non solo limitati all’impegno respiratorio:
Febbre | Tosse secca | Difficoltà respiratoria | Dispnea |
Cambiamenti della vigilanza | Delirium | Rinite/rinorrea | Congiuntivite |
Mal di gola | Stanchezza | Dolori muscolari e articolari | Cefalea |
Nausea | Vomito | Diarrea | Sindrome mani-piedi- bocca |
Perdita dell’olfatto (anosmia) | Perdita del gusto (ageusia) | Cambiamenti del gusto | Sintomi neurologici |
Manifestazioni dermatologiche: vasculiti, dita blu, geloni, eritemi, esantemi simili a quelli del morbillo, vescicole simili a quelle della varicella, ponfi che ricordano l’orticaria, petecchie, papule, lesioni pruriginose, orticaria |
Nelle persone con difficoltà di comunicazione, la malattia può manifestarsi solo indirettamente, manifestandosi attraverso cambiamenti del comportamento (motorio, emotivo, alimentare) che possono far sospettare la presenza di sintomi non comunicabili.
Di seguito il trattamento di eventuali casi riscontrati.
Monitoraggio clinico: rilevazione quotidiana (almeno 2 volte al giorno) dei parametri clinici rappresentati da PA, Fc, SPO2, frequenza respiratoria, Tc.
Per i pazienti asintomatici è prevista l’esecuzione, con cadenza mensile, di un tampone naso-faringeo molecolare per la ricerca del virus nel tratto respiratorio. Gli esami ematici da effettuare sono già previsti come verifica routinaria e inseriti all’interno della sezione apposita della cartella informatizzata. In particolare, al fine di escludere una probabile patologia Covid-19, in assenza peraltro di esami patognomonici, si dovranno considerare i seguenti esami ematici: Emocromo completo e formula leucocitaria, PCR, D- Dimero, Ferritina, Creatinina, Azotemia, Elettroliti, LDH, Elettroforesi siero-proteica, INR. Tali esami dovranno essere ripetuti con cadenza stabilita dal medico di reparto in relazione ad un’eventuale evoluzione clinica.
Per gli ospiti sospetti, con sintomatologia suggestiva per Covid-19, in attesa del responso del tampone naso- faringeo saranno sottoposti almeno due volte al giorno alla rilevazione dei parametri clinici di temperatura corporea e saturazione di ossigeno tissutale i o, in alternativa, con cadenza stabilita dal medico di reparto. Nel caso di positività al tampone naso-faringeo, come previsto dalla DGR 3226 (e s.m.e i.), i pazienti saranno proposti per essere inviati immediatamente presso le strutture di cura individuate da ATS qualora l’evoluzione clinica diventi rapidamente sfavorevole.
Per la cura di eventuali ospiti malati di Covid-19 che non dovessero essere trasferiti in ospedale in quanto non ritenuto opportuno dalla Direzione Sanitaria sarà applicato il protocollo sanitario di cura previsto nel PROT-57 “Protocollo nuovo Coronavirus” par. 5.7. L’eventuale richiesta di trasferimento in ospedale, per ospiti sintomatici è da valutare attentamente dal personale medico qualora l’indice NEWS-2 risulti pari o superiore a 5, interpretando i possibili benefici che il trasferimento possa ottenere.
7.3. Comunicazioni sanitarie e sociali
Le comunicazioni sanitarie con i parenti referenti per gli ospiti non sono interrotte durante il periodo di pandemia.
Considerando la chiusura degli accessi ai visitatori, e quindi ai parenti degli ospiti ricoverati, le comunicazioni sono assicurate tramite telefono e corrispondenza per posta elettronica.
È possibile anche concordare appuntamento per colloqui con la direzione sanitaria o con il referente medico di nucleo. Tale appuntamento sarà gestito negli uffici della direzione sanitaria in prossimità della reception generale della Fondazione.
Per quanto riguarda le comunicazioni sociali, il sito internet della Fondazione, aggiorna periodicamente sotto la supervisione della direzione generale, i notiziari inerenti la vita della Fondazione, inoltra comunicazioni di carattere generale ai parenti e/o legali rappresentati degli ospiti residenti.
Gli ospiti possono mantenere contatti con i propri congiunti tramite l’ausilio di videochiamate gestite, su prenotazione, dal servizio di animazione/educazione presente in fondazione. Tutti i contatti avvenuti sono registrati sul diario di attività di ciascun ospite, riportando sinteticamente anche l’esito finale della comunicazione.
È attivo il protocollo COV-P “Protocollo visite protette” per permettere le visite dei familiari ai propri congiunti residenti presso l’UdO.
7.4. Consulenze specialistiche.
Come indicato al par. 2 del presente progetto, la Fondazione si avvale della collaborazione di un Infettivologo, il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, per l’attività di consulenza nel campo di contrasto alla diffusione del virus.
Potranno essere attivate altre consulenze specialistiche su proposta e richiesta formulate dalla Direzione Sanitaria e/o dai medici di reparto, in accordo con il referente Covid.
7.5. Accertamento di morte e gestione della salma
Sono applicate le disposizioni previste dalla normativa specifica emanata in considerazione della pandemia Covid-19 in aggiunta alle procedure e protocolli già in vigore presso la Fondazione.
Il protocollo PROT-13 – “Attività funebre e servizi necroscopici” contiene le indicazioni standard previste dalla legislazione ordinaria.
Il PROT-57 “Protocollo nuovo coronavirus SARS-CoV2” contempla le misure aggiuntive resesi necessarie con l’integrazione normativa emanata in contrasto alla diffusione della pandemia di Covid-19.
8. Gestione di eventuali casi positivi o sospetti COVID 19
Per la gestione della sorveglianza sanitaria degli ospiti e per l’eventuale gestione di degenti Covid-19 all’interno della struttura si fa riferimento all’Allegato A del Decreto 16669/2020 “Folw Chart N. 1 – Gestione dei degenti Covid-19 nelle strutture con organizzazione sanitaria”.
La Fondazione gestisce in via prioritaria la fase preliminare di eventuali casi COVID accertati.
Sono, come già indicato nei paragrafi precedenti, predisposte allo scopo camere di isolamento per il monitoraggio di eventuali sintomatologie che possano ricondurre all’affezione da virus SARS-CoV2.
Per le modalità di isolamento si fa riferimento al diagramma di flusso indicato nell’Allegato A del citato Decreto 16669/2020 – “Flow chart n. 3 – Gestione degli isolamenti” e “Flow chart n. 4 – Sintesi della durata
e delle modalità di chiusura degli isolamenti e delle quarantene” (quest’ultima aggiornata con le indicazioni della circolare del Ministero della salute 36254 del 11/08/2021).
Al momento dell’accertamento di un caso COVID, mediante esecuzione di test molecolare, gli ospiti residenti contagiati possono essere trasferiti nelle strutture di ricovero e cura presenti sul territorio di competenza come da comunicazioni pervenute da ATS Insubria.
Le fasi relative all’accertamento del contagio sono già state descritte al par. 7.2.2 del presente progetto.
Come già in precedenza evidenziato, operatori che presentano temperatura corporea superiore a 37.5°C non sono ammessi all’ingresso per il proprio turno lavorativo e sono rimandati al proprio domicilio per l’attivazione dei contatti con il MMG e per l’attuazione del piano di sorveglianza dallo stesso predisposto.
In caso di sintomatologie riconducibili a COVID 19 durante il turno lavorativo è predisposta stanza per isolamento temporaneo nella quale il lavoratore possa essere momentaneamente separato da ospiti ed altri lavoratori, in attesa dei contatti con il proprio MMG e/o con il MC se presente in struttura.
Dalla stanza di isolamento temporaneo il lavoratore, secondo la gravità dei sintomi sarà inviato ad una struttura ospedaliera per la gestione della malattia, oppure presso il proprio domicilio per poter accedere alla fase di isolamento precauzionale con esecuzione degli accertamenti previsti in accordo con il proprio MMG.
8.3 Visitatori esterni e altri soggetti
La procedura, come già evidenziato, prevede la rilevazione della temperatura corporea in ingresso con le medesime modalità per l’ingresso degli operatori. Se la temperatura fosse pari o superiore a 37.5°C non è ammesso l’accesso alla struttura ed il visitatore (o altro soggetto) vengono rimandati al proprio domicilio per attivare i contatti con il proprio MMG.
In caso di sintomatologia sopravvenuta durante il periodo di permanenza in struttura, il soggetto verrà momentaneamente isolato in apposita stanza di isolamento temporaneo per contatti con il proprio MMG se visitatore e/o con il MC aziendale qualora dipendente di azienda appaltatrice.
Il MMG o il MC attueranno le procedure necessarie per isolamento domiciliare o avvio ad una struttura di ricovero a carattere sanitario.
9. Gestione della sanificazione ordinaria e straordinaria
Riferimento PROT-11 “Pulizia e disinfezione ambientale” e procedura operativa COV-PO “Sanificazione ambienti”.
Nel rispetto delle vigenti prescrizioni igienico-sanitarie dei locali e ambienti per le diverse destinazione d’uso nelle UDO sociosanitarie, mutuando quanto indicato nell’allegato 17 al DPCM del 17 maggio 2020 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020”, si deve:
- Garantire la frequente pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione ai servizi igienici, alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.) utilizzando prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo oppure con alcool 70%;
- Garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni, evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
- Aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
- Verificare la corretta distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
- Attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte degli operatori e/o utenti, in caso di attività non continuative;
- Eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata;
- Pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, in caso di impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti;
- Pulire con regolarità le prese e le griglie di ventilazione usando panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool;
- Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
Deve essere anche assicurata la periodica pulizia e sanificazione dei mezzi di trasporto ad uso comunitario con particolare riguardo di tutte le parti frequentate da viaggiatori e/o operatori (al riguardo si rimanda alle modalità definite dalle specifiche circolari del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità) e di eventuali strumenti da loro utilizzati.
Riferimento normativo per la sanificazione durante il periodo emergenziale la DGR 3226 fa riferimento a:
- Per gli aspetti di pulizia/disinfezione di locali, dispositivi e attrezzatura:
o Documento del “Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020)”.
o Nota del Ministero della Salute n°. 0017644-22/05/2020-DGPRE-MDS-P ad oggetto “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento”.
- Riguardo alla qualità dell’aria:
o Documento del “Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’aria indoor. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 23 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 5/2020).
o Documento del “Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Gestione dei Rifiuti. Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus sars-cov-
2. Versione del 14 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID- 19, n.3/2020).
La Fondazione garantisce una pulizia e disinfezione ambientale ordinaria e straordinaria secondo quanto contenuto del protocolla PROT-11 “pulizia e sanificazione ambientale”.
Il servizio di pulizia e igienizzazione degli ambienti viene garantito dal squadra interna di operatori opportunamente formati (con esclusione della residenza Arioli che è affidata a ditta esterna) coordinata dal responsabile Lavanderia e Pulizie Generali.
Sia la ditta appaltatrice, sia il personale interno, per la sanificazione degli ambienti fanno riferimento al protocollo precedentemente indicato ed alla procedura operativa, stilata in occasione dell’emergenza XXXX- 00, XXX-XX “sanificazione degli ambienti” integrativa della precedente.
In caso di riscontro di contagi da SARS-COV2, prima del riutilizzo della camera di degenza sarà attuata la seguente procedura di sanificazione:
- Sanificazione meccanica eseguita secondo il PROT-11 e secondo la procedura operativa COV-PO “Sanificazione degli ambienti”
- Successivamente sarà eseguita sanificazione con nebulizzazione di prodotto disinfettante a base di perossido di idrogeno con apposita attrezzatura in dotazione alla Fondazione.
In caso di contagi estesi che abbiano comportato l’isolamento di un nucleo o di parte di esso, dopo le operazioni di sanificazione meccanica potrà essere incaricata ditta esterna specializzata in sanificazioni per il completamento delle operazioni con nebulizzazione di prodotti altamente disinfettanti.
Nelle operazioni di sanificazione ambientale sono comprese le sanificazioni quotidiane di tutti terminali delle apparecchiature quali interruttori, comandi, pulsantiere. La sanificazione è eseguita secondo le indicazioni in premessa del presente paragrafo con disinfettante a base alcolica e azione meccanica con strofinacci in microfibra. La procedura operativa di sanificazione delle apparecchiature è contenuta nella COV-PO – “Sanificazione degli ambienti”.
Dall’ambiente di lavoro provengono diverse tipologie di rifiuti. Per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti si fa riferimento Protocollo PROT-09 “smaltimento dei rifiuti”.
Nel suddetto protocollo sono già presenti tutte le indicazioni necessarie al trattamento dei diversi rifiuti che si producono anche durante il periodo dell’emergenza COVID-19:
- Rifiuti pericolosi a rischio infettivo provenienti da attività di assistenza sanitaria;
- Rifiuti pericolosi a rischio chimico provenienti da attività di servizio;
- Rifiuti sanitari non pericolosi che richiedono particolari sistemi di gestione;
- Rifiuti non pericolosi da attività di servizio;
- Rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani.
Nelle procedure operative contenenti le modalità di svestizione dei DPI è raccomandato di smaltire i suddetti dispositivi come rifiuti pericolosi a rischio infettivo provenienti da attività di assistenza sanitaria. Nelle zone ove sono previste le zone di decontaminazione/svestizione dei DPI sono predisposti appositi contenitori per la raccolta (Ecobox).
Per la chiusura dei contenitori, la marcatura ed il trasporto nel luogo di stoccaggio sono eseguiti dal personale ausiliario dotato di Dispositivi di protezione.
Il trasporto e lo smaltimento (che ad oggi viene eseguito mediante recupero in impianto di termodistruzione) sono affidati a trasportatore e impianto autorizzati tramite la ditta ECOERIDANIA SPA sede di San Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
Per tutti gli altri rifiuti restano valide le prescrizioni previste dal protocollo citato.
I mezzi di trasporto della fondazione sono regolarmente sanificati con l’ausilio di prodotti a base alcolica e prendendo come base le indicazioni del “Protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica” nonché dalle indicazioni del Ministero della Salute.
La sanificazione avviene al termine della giornata lavorativa qualora i mezzi non siano destinati al trasporto di ospiti.
Nel caso di trasporto di ospiti la sanificazione avviene al termine di ogni trasporto. Per la sanificazione si fa riferimento alla PO-COV “Sanificazione automezzi”.
9.5. Sistema di condizionamento dell’aria
La Residenza Bassani è dotata di sistema di riscaldamento a radiatori attivo nel periodo invernale.
Vi è inoltre la presenza di un impianto di raffrescamento a canalizzazione d’aria con immissione nelle singole camere ed estrazione parziale dell’aria immessa dai servizi igienici. L’aria in esubero è ricircolata e miscelata parzialmente con aria di rinnovo proveniente dall’esterno. Quest’impianto è funzionante solo nel periodo estivo. Sono installate una U.T.A. per ogni piano.
Nella porzione di ampliamento dei nuovi soggiorni è installato, invece impianto combinato di climatizzazione composto da fancoil e UTA (una per ogni singolo piano). L’impianto di trattamento aria non prevede incrocio tra i flussi in ingresso ed in uscita essendo dotato di recuperatore di calore a flussi incrociati.
Per poter far fronte all’attivazione dell’impianto nel periodo estivo sono state eseguite le seguenti attività:
- Chiusura totale delle prese di aria che alimentano il ricircolo dell’impianto di raffrescamento, per evitare contaminazioni incrociate in caso di diffusione del virus;
- Esecuzione manutenzione preventiva prima della messa in funzione nel periodo estivo eseguito da ditta specializzata appaltatrice;
- Programmazione di interventi di pulizia dei filtri, batterie di scambio, bocchette di immissione d’aria e di estrazione dai bagni eseguito dal personale di manutenzione interno appositamente addestrato e equipaggiato con cadenza quindicinale.
La manutenzione dei filtri è eseguita come segue:
- Smontaggio dei filtri e trasporto all’esterno.
- Lavaggio dei filtri in zona esterna agli edifici (magazzino manutenzione).
- Sanificazione mediante apposito prodotto disinfettante.
- Rimontaggio dei filtri.
Le vaschette dei fancoil sono pulite e sanificate mediante prodotto disinfettante.
Le operazioni riferite alle summenzionate manutenzione sono registrate dal personale addetto.
9.6. Raccolta, lavaggio e distribuzione degli indumenti degli ospiti
Per la raccolta, lavaggio e distribuzione degli indumenti degli ospiti si fa ampio riferimento al protocollo PROT- 46 “Servizio lavanderia”.
La raccolta della biancheria sporca avviene nucleo per nucleo in appositi sacchi che vengono conferiti alla lavanderia.
Gli operatori di lavanderia sono dotati di idonei DPI per l’apertura dei scacchi e per l’immissione dei capi nelle macchine lavatrici.
I capi di abbigliamento e la biancheria piana eventualmente utilizzata da ospiti affetti da Covid-19 è raccolta separatamente in sacchi biodegradabili che possono essere inseriti direttamente nelle macchine lavatrici senza che l’operatore di lavanderia venga a contatto con indumenti potenzialmente infetti.
La riconsegna del materiale pulito avviene direttamente da operatori di lavanderia nei nuclei di degenza.
I percorsi di raccolta e di distribuzione sono opportunamente differenziati per evitare contaminazione sporco-pulito.
9.7. Raccolta, lavaggio e distribuzione delle divise
Le divise del personale non sono considerate DPI e non vengono lavate a cura del datore di lavoro (Circ. 34 Min. Lavoro e Prev. Sociale del 29/04/1999).
Ogni operatore provvede per proprio conto al lavaggio della divisa, secondo le indicazioni fornite dal SPP nel modulo formativo.
9.8. Gestione biancheria piana e corredo dell’unità di degenza
Per la gestione della biancheria piana si fa riferimento a quanto previsto nel protocollo PROT-46 “Servizio lavanderia. Le modalità di attuazione del servizio sono le medesime indicate nel par. 9.6.
10. Predisposizione di specifici piani di informazione e formazione per prevenzione SARS CoV2
Tra le misure da mettere prioritariamente in campo, la formazione del personale riveste un ruolo basilare, cui può conseguire una riorganizzazione multi-professionale e/o strutturale. La formazione deve essere rivolta a tutti gli operatori, a prescindere dalla tipologia contrattuale di lavoro (contratti di dipendenza, di libera professione diretta o con cooperative, ecc.) ivi compreso il personale volontario (cfr. nota DGW G1.2020.0020506 del 18/05/2020 avente ad oggetto: “Personale volontario nelle strutture sanitarie e sociosanitarie. Emergenza COVID-19 fase 2”) e dalle mansioni (personale sanitario, di assistenza, amministrativo, addetti alle pulizie, ecc.).
Sono stati avviati e periodicamente saranno riproposti eventi formativi sulla patologia COVID-19 e sui sistemi di prevenzione e contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2, con particolare riferimento al rispetto delle misure universali di prevenzione, all’uso dei DPI (scelta in relazione al rischio e all’attività, fasi di vestizione e svestizione, ecc.) e al significato delle procedure di sorveglianza sanitaria per la prevenzione da SARS-CoV-2.
Gli eventi formativi proposti sono mirati anche a far conoscere al personale le procedure operative di emergenza per consentire una applicazione omogenea delle stesse.
L’informazione-formazione specifici per gli ospiti/pazienti e per eventuali visitatori, al fine di assicurare la loro massima adesione possibile ai sistemi di prevenzione al COVID-19 è fornita tramite diffusione di opuscoli informativi e previa affissione di apposita cartellonistica.
- Modulo formativo per tutti gli operatori/collaboratori in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riferimento al rischio biologico.
- Illustrazione delle procedure adottate.
- Formazione sulla vestizione e svestizione dei DPI.
- Formazione inerente il corretto smaltimento dei rifiuti potenzialmente infetti.
- Formazione sulle misure igieniche e protettive da adottare in contrasto alla diffusione del COVID-19.
- Formazione del personale, operatori e collaboratori sanitari e assistenziali in materia di Infezioni correlate all’assistenza.
Periodicamente la formazione viene riproposta a tutti gli operatori.
11. Aggiornamento del progetto di struttura e di quelli individuali
Nell’ambito di una Unità di offerta sociosanitaria è costante l’impegno ad affrontare modifiche, anche strutturali per migliorare l’efficienza funzionale e di sicurezza degli edifici che ospitano le attività.
Con l’avvento della pandemia COVID-19 si è impostato un progetto per poter migliorare le capacità di isolamento di singole porzioni di edificio in modo da realizzare zone “pulite” e zone “sporche” facilmente individuabili dagli operatori. Lo scopo di questo progetto, in corso di sviluppo, è quello di rendere le procedure applicative di isolamento temporaneo più semplici ed intuitive e di garantire, all’interno degli edifici percorsi chiari e possibilmente, in relazione ai limiti strutturali degli edifici stessi, a senso unico. Il progetto prevede anche una parte organizzativa per migliorare i transiti dei materiali puliti di approvvigionamento ai nuclei di degenza e sporchi per il ritorno ai servizi di lavanderia e conferimento rifiuti.
Sono state portate a compimenti le opere necessarie per l’adeguamento degli spogliatoi femminili con la creazione di percorsi distinti di ingresso ed uscita, con postazione di rilevamento temperatura all’ingresso.
È in corso di ultimazione l’aggiornamento della segnaletica di indicazione dei percorsi preferenziali all’interno delle Residenze.
Sono stati ultimati i lavori di sistemazione della zona centrale di raccolta del materiale sporco (immondizia, biancheria sporca ecc.) ubicata ora al piano interrato della Residenza.
È in fase di ristrutturazione un locale posto al piano interrato che fungerà da camera di osservazione e transito delle salme. Tale locale avrà le caratteristiche tecniche di una camera mortuaria, ma non sarà adibita alle visite dei dolenti. Sarà destinata al solo transito temporaneo delle salme prima dell’avvio alla morgue centrale posta nella parte comune a tutta la Fondazione c/o la residenza Xxxxxx/Arioli.
All’interno dei nuclei sono state realizzate compartimentazioni funzionali alla separazione di porzioni di nucleo qualora si dovessero riscontrare focolai epidemici.
12. Aggiornamento della valutazione del rischio biologico
La Fondazione ha eseguito valutazione dei rischi ai fini della tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, secondo il D.Lgs. 81/2008.
Il DVR è mantenuto costantemente aggiornato. Il SPP in collaborazione con il MC, i RLS, la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria, come previsto dalla normativa cogente e secondo quanto indicato del protocollo aziendale PR-21 “valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione”.
Nel periodo dell’emergenza è stato redatto aggiornamento specifico del documento introducendo una apposita sezione (Sezione 3.1) proprio riguardo alla valutazione del rischio nel periodo di diffusione dell’epidemia.
Collegate al DVR sono state inoltre redatte apposite procedure operative, aventi carattere straordinario, volte alla riduzione del rischio ed al contenimento del contagio.
In linea generale tutte le procedure operative di carattere straordinario sono state improntate sulla logica di “separazione” dei percorsi pulito-sporco, alla distribuzione, corretto uso e smaltimento dei DPI, modalità di vestizione, adeguamento specifico introdotto dalla normativa nazionale e locale in materia di contenimento della diffusione del virus.
Le procedure operative implementate necessarie a migliorare la sicurezza nel periodo di emergenza sono le seguenti:
- DVR – Sezione 03.01 – Valutazione dei rischi per mansioni omogenee in presenza di Covid-19
- DVR – Sezione 05 - Piano di sorveglianza Sanitaria
- DVR – All. 07.00 Valutazione del rischio da esposizione ad agenti biologici
- DVR – All. 07.01 Valutazione del rischio da esposizione ad agenti biologici aggiornamento Covid-19
- COV-PO – Accesso residenza Bassani
- COV-PO – Accesso cucina e distribuzione pasti
- COV-PO – Distribuzione materiali
- COV-PO – fornitura di beni e attrezzature
- COV-PO – Interventi manutentivi
- COV-PO – Modelli comunicazione e cartellonistica
- COV-PO – Sanificazione ambienti
- COV-PO – Sanificazione automezzi
13. Procedure dimissioni definitive e/o per uscite programmate.
Si applicano, prima delle dimissioni definitive le procedure previste dalla DGR 3226/2020.
13.1. Trasferimento verso altra struttura
- Se ospite in possesso di certificazione verde Covid-19, ovvero guarito come da definizione ministeriale: è possibile il suo trasferimento verso altra UDO;
- Se ospite affetto da COVID-19: si avvieranno percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, e quindi non potrà essere inviato ad altra struttura se non a guarigione avvenuta;
- Se ospite con anamnesi patologica recente negativa per COVID-19 ma non in possesso di certificazione verde covid-19: eseguire tampone molecolare naso-faringeo, prevedendo, al contempo, l’isolamento dell’ospite stesso per il periodo di tempo intercorrente tra l’esecuzione dei prelievi e l’invio nella nuova struttura. Il tampone deve essere eseguito nelle 48 ore precedenti la data programmata per il trasferimento.
In base ai risultati di laboratorio si distinguono le seguenti possibilità:
a) Tampone negativo: procedere all’invio alla UDO residenziale individuata
b) Tampone positivo: avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, in accordo con l’utente (o con il suo legale rappresentante) e coinvolgendo i familiari.
13.2. Dimissioni definitive e rientro al proprio domicilio
- Se ospite in possesso di certificazione verde Covid-19, ovvero guarito come da definizione ministeriale: è possibile il suo trasferimento verso il proprio domicilio;
- Se ospite COVID-19: si potranno avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, e quindi non potrà essere inviato al proprio domicilio se non a guarigione avvenuta;
- Se ospite con anamnesi patologica recente negativa per COVID-19 ma non in possesso di certificazione verde Covid-19: eseguire tampone naso-faringeo COVID-19, prevedendo, al contempo, l’isolamento dell’ospite stesso per il periodo di tempo intercorrente tra l’esecuzione dei prelievi e il rientro al proprio domicilio.
In base ai risultati di laboratorio si distinguono le seguenti possibilità:
a) Tampone negativo: procedere al rientro al proprio domicilio
b) Tampone positivo: avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, in accordo con l’utente (o con il suo legale rappresentante) e coinvolgendo i familiari.
13.3. Dimissioni temporanee per rientro al proprio domicilio per periodo determinato
Ogni uscita dovrà essere preventivamente vagliata ed autorizzata dalla Direzione Sanitaria o da delegato, caso per caso, in base alle condizioni cliniche dell’ospite e all’andamento epidemiologico sul territorio.
Le uscite dalla RSA potranno essere autorizzate per:
- Dimissioni temporanee per rientri al proprio domicilio (in previsione di un successivo rientro in RSA);
- Uscite in giornata per raggiungere i propri cari al domicilio;
- Uscite per visite sanitarie programmate;
- Altre motivazioni;
Le modalità di preparazione all’uscita sono le medesime indicate al paragrafo precedente per il trasferimento dalla RSA al domicilio.
Prima dell’uscita viene fatto sottoscrivere al familiare patto di condivisione del rischio per promuovere la condivisione con utenti e terzi del modello delle “bolle sociali”, con l’assunzione di responsabilità delle condotte da assumere anche all’esterno della struttura con l’impegno a individuare un numero limitato di soggetti che potranno essere frequentati durante le uscite.
Il rientro al proprio domicilio è previsto solo per ospiti in possesso di Certificazione Verde Covid-19.
Per il ritorno in UdO, al termine del periodo di assenza dalla RSA, si farà riferimento alla procedura prevista al par. 4.4.1 “Accoglienza nuovi ospiti e rientro da uscite temporanee” e 4.5. “Modalità operative per la presa in carico” del presente progetto.
14. Procedure per l’invio in ospedale
Premesso che i pazienti che dovessero risultare affetti da Covid-19, e che necessitino di ricovero per la cura della malattia, saranno avviati secondo quanto prescritto dalla DGR 3226 e successive delibere modificative ed integrative verso percorsi sanitari specifici per la cura del COVID-19.
14.1. Invio in ospedale per eventi acuti no-Covid-19
L’invio in ospedale (accesso tramite pronto soccorso) di pazienti con patologie acute non trattabili presso il nucleo di degenza e non riconducibili a casi Covid -19 seguono le procedure aziendali.
Il medico di reparto dovrà comunicare per iscritto, all’interno della cartella clinica informatica, l’assenza di sintomatologia suggestiva per Covid-19 e la negatività ai test per la patologia.
14.2. Invio in ospedale per eventi acuti di ospiti ancora positivi al Covid-19
La Direzione Sanitaria dovrà valutare precedentemente allo spostamento dell’ospite positivo quanto segue:
- Effettiva necessità, inderogabilità ed urgenza dello spostamento, con valutazione dei benefici che il ricovero possa garantire all’ospite.
- Avviso ai familiari e/o caregivers e concordamento del percorso da attuare.
- Informativa sulle condizioni di salute ed in modo prioritario sulla positività a Covid-19 al medico accettante di PS.
- Valutare percorsi e modalità di uscita dal reparto con adozione di tutte le misure cautelative che si rendano necessarie a salvaguardia di altri ospiti ed operatori
- Informativa a coloro che effettueranno il trasporto RSA-struttura sanitaria
- Raccolta della documentazione da inviare alla struttura ricevente anche in funzione della patologia Covid-19.
15. Accesso alla struttura da parte di familiari e caregivers
Gli accessi dei familiari e cargivers per le visite agli ospiti possono essere consentiti o inibiti secondo le indicazioni della norme regolamentari emanate dai competenti organi e secondo le disposizioni operative di autoregolamentazione impartite dalla direzione della Fondazione a seguito di valutazione delle condizioni di espansione del contagio a livello territoriale.
La possibilità di incontro è riservata solo a persone che abbiano conseguito certificazione verde Covid-19 che dovrà essere esibita ad ogni accesso, che attesti lo stato vaccinale, la guarigione dalla Covid-19 oppure di aver eseguito tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti l’accesso.
Prima dell’accesso sarà eseguito triage di indagine durante il quale dovrà essere esibito “green-pass”, ed espletare le formalità richieste dall’ordinanza del Ministero della Salute del 08/05/2021 (autocertificazione, patto di condivisione del rischio, accettazione delle misure di contenimento del contagio).
Qualora le visite fossero consentite si applica il protocollo COV-P – “Visite protette”.
15.1. Visite all’interno dei nuclei di degenza
I visitatori saranno autorizzati dalla Direzione Sanitaria, limitatamente ai soli casi indicati dalla stessa, previa attenta valutazione delle condizioni psico-fisiche o cliniche dell’ospite.
Dovranno, per evitare diffusione del contagio e contestualmente proteggersi dal contagio, essere dotati di idonei DPI: Camice monouso, cuffia di protezione del capo, guanti monouso e se ritenuto opportuno visiera di protezione e copri-scarpe.
Il visitatore sarà accompagnato lungo i percorsi previsti dalle procedure operative sino al nucleo di destinazione della visita.
Potrà accedere un solo visitatore per ospite qualora nella medesima camera sia convivente altro ospite non vaccinato. Il numero massimo di visitatori per ospite è di due per ogni accesso.
Anche il visitatore munito di Green-Pass, per accedere all’interno del nucleo, sarà sottoposto a screening di sicurezza con tampone antigenico rapido prima dell’accesso con validità di 48 ore.
15.2. Visite programmate nelle specifiche aree predisposte
I visitatori che accedono al percorso previsto per le “visite protette”, che sono riservate per gli ospiti vaccinati e/o negativi al tampone per Covid-19.
Sono stati individuati punti nei quali i familiari, visitatori e/o caregivers possano della possibilità di incontrare i propri cari nel rispetto dell’ordinanza del Ministero della Salute del 8/05/2021.
I visitatori quindi non entrano all’interno della struttura, ovvero accedono a zone protette e isolate, e, dopo triage di indagine preventiva durante il quale viene verificato anche il green-pass possono avere incontro con i propri cari.
Le visite sono previste secondo una programmazione predefinita a cura della equipe di animazione in collaborazione con la Direzione Sanitaria o il referente medico di struttura, in modo che possano essere tenute in considerazione le condizioni psico-fisiche e di salute di ciascun ospite residente.
Dal mese di Gennaio 2021 sono disponibili vaccini efficaci per contrastare l’insorgenza di epidemie da Covid- 19.
La Fondazione aderisce al piano vaccinale nazionale di vaccinazioni e si propone di sottoporre ad immunizzazione tutti gli ospiti e gli operatori presenti.
Con DL. N. 44/2021 art. 4 è stato sancito obbligo vaccinale (valido sino al 31/12/2021) per tutti gli operatori sanitari e di interesse sanitario che lavorano presso la Fondazione. Il piano vaccinale prevede di raggiungere tutti gli interessati, secondo le disposizioni e le metodologie derivanti dalla normativa stessa e dalle disposizioni di Regione Lombardia, ATS Insubria, che per mezzo di ASST Settelaghi forniscono le dosi necessarie.
In base a tutte le valutazione, considerazioni e proposte sopra indicate si ritiene siano garantite condizioni di tutela della salute di eventuali nuovi ospiti da inserire nella Unità di offerta.
18. Elenco dei documenti e delle procedure della Fondazione cui si fa riferimento
- DVR residenza Xxxxxxx (con particolare riferimento al rischio Biologico)
o Protocollo per la gestione di malattie infettive di tipo comune (allegato al DVR)
o Piano di sorveglianza sanitaria dei lavoratori
- Protocolli di sistema
o PROT-01 – Cure igieniche
o PROT-09 – Smaltimento dei rifiuti
o PROT-12 – Ossigenoterapia;
o PROT-13 – Attività funebre e servizi necroscopici:
o PROT-19 – Protocollo per emergenza sanitaria in caso di pandemia influenzale;
o PROT-22 – Gestione delle malattie infettive
o PROT 23 – Modalità di accoglienza e presa in carico RSA
o PROT-25 – Gestione delle emergenze cliniche
o PROT-57 – Protocollo nuovo coronavirus SARS-CoV2”
- Protocolli e procedure implementati in relazione all’emergenza Covid-19
o COV-P – Protocollo visite protette
o COV-PO – Accesso ai nuclei di degenza residenza Bassani
o COV-PO – Accesso cucina e distribuzione pasti
o COV-PO – Distribuzione materiali
o COV-PO – Fornitura di beni e attrezzature
o COV-PO – Procedura operativa per interventi manutentivi
o COV-PO – Modelli comunicazione e cartellonistica
o COV-PO – Sanificazione ambienti
o COV-PO – Sanificazione automezzi
o COV-MOD – Patto di condivisione del rischio
o COV-MOD – Registro Visitatori
o COV-MOD – Xxxxxx per accettazione visitatori (autocertificazione)
- D. Lgs. 81 del 09/04/2008
- Nota Ministero della Salute n. 13468 del 18/04/2020 DGPRE-DGPRE-P
- Circolare Ministero della Salute 0014915-29/04/2020 – DGPRE-DGPRE-P
- Circolare Ministero della Salute 00115280-02/05/2020 – DGPRE-DGPRE-P
- Circolare Ministero della Salute 0031400-29/09/2020 – DGPRE-DGPRE-P
- Circolare Ministero della Salute 0032850-12/10/2020 – DGPRE-DGPRE-P
- Circolare Ministero della Salute 0036254 – 11/08/2021– DGPRE-DGPRE-P
- Ordinanza Ministero della Salute 08/05/2021.
- Legge n. 27 del 24/04/2020
- D.L. 44 del 1/04/2021 convertito in legge n. 76 del 28/05/2021
- D.L. 122 del 10/09/2021
- D.L. 127 del 21/09/2021DPCM 26/04/2020
- DPCM 17/05/2020
- DPCM 11/06/2020
- DPCM 3/11/2020
- DL. N. 44 del 01/04/2021
- DGR N. 2569 del 31/10/2014 Regione Lombardia
- DGR N. 3016 del 30/03/2020 Regixxx Xxxxxxxxx
- XXX X. 0000 XXX 0/00/0000 Xxxxxxx Xxxxxxxxx
- DGR N. 3115 DEL 07/05/2020 Regixxx Xxxxxxxxx
- XXX X. 0000 XXX 00/00/0000 Xxxxxxx Xxxxxxxxx
- DGR N. 3183 DEL 26/05/2020 Regione Lombardia
- DGR N: 3226 del 09/06/2020 (e allegato 1) Regione Lombardia
- DGR N. 3524 del 05/08/2020 (e allegato 1) Regione Lombardia
- DGR N. 37777/2020 del 3/11/2020
- DGR N. 3913 del 25/11/2020 (e allegato 1) Regione Lombardia
- DGR 5181 del 06/09/2021 (e allegato) Regixxx Xxxxxxxxx
- XXXXXXX X. 00000 xxx 31/12/2020 Direzione Generale Welfare Regione Lombardia
- Rapporto ISS Covid-19 n. 4/2020 (versione del 24/08/2020)
- Rapporto ISS Covid-19 n. 8/2020 (versione del 28/10/2020)
- Rapporto ISS n. 26/2020 indicazioni su gestione e smaltimento mascherine e guanti
- Rapporto ISS Covid-19 n. 61/2020 (versione del 23/10/2020)
- Le indicazioni dell’ISS che verranno riportate nelle singole procedure in coerenza con gli argomenti trattati
- Tutti i riferimenti normativi riportati nel capitolo “Contesto normativo e di indirizzo” della DGR XI/3226
- Note DG Welfare Lombardia:
o Prot. G1.2020.0034096 del 12/10/2020
o Prot. G1.2020.2020.0034843 del 19/10/2020
o Prot. G1.2020.035174 del 21/10/2020
o Prot. G1.2020.0035497 del 24/10/2020
o Prot. G1.2020.0036106 del 26/10/2020
o Prot. G1.2021.0050372 del 04/08/2021
- SARS-CoV2: Severe Acute Respiratory Syndrome CoronaVirus 2 (sindrome acuta respiratoria grave da coronavirus 2)
- COVID-19: Corona Virus Disease – 2019 (Malattia da Coronavirus 2019)
- UDO: Unità di Offerta
- RSA: Residenza Sanitaria Assistenziale
- CDI: Centxx Xxxxxx Xxxxxxxxx
- XXX: Xxni Alloggi protetti per anziani
- D.Lgs.: Decreto Legislativo
- D.L.: Decreto Legge
- DGR: Delibera di Giunta Regionale
- DPCM: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
- Circ.: Circolare
- OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità
- ISS: Istituto Superiore di Sanità
- INAIL: Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
- ATS: Azienda per la Tutela della Salute
- DVR: Documento di valutazione dei rischi
- DUVRI: Documento Unico per la Valutazione dei Rischi Interferenziali
- RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
- MC: Medico competente
- RLS: Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza
- DPI: Dispositivi di Protezione Individuale
- FFP: Filtrante Facciale di Protezione
- MMG Medico di Medicina Generale
- USCA: Unità Sanitaria di Continuità Assistenziale
- ICA: Infezioni Correlate all’Assistenza
- PS: Pronto Soccorso
- DS: Direzione Sanitaria
- DG: Direzione Generale
Xxxxxx Xxxxxxxx, 05 ottobre 2021
Il Legale rappresentante Xxxxx Xxxxxxxxxx
Firme per presa visione:
N | Cognome e nome | Data | Firma |
1 | MATAN OGIEN (Direttore Sanitario e referente Covid) | ||
2 | XXXXXXXX XXXXXXX (Direttore Generale) | ||
3 | XXXXX XXXXXX (Medico Competente) | ||
4 | XXXXX XXXXXX XXXXXXX (Direttore Sanitario Hospice) | ||
5 | XXXXXXX XXXXXXXXX (Consulente virologo) | ||
6 | XXXXXX XXXXX (Direttore Amministrativo) | ||
7 | NORMA FORNONI (Responsabile di residenza) | ||
8 | XXXXXXXXXXX XXXXXXXX (Responsabile di residenza) | ||
9 | XXXX XXXXXXXXXX (Responsabile fisioterapia) | ||
10 | XXXXXXXX XXXXXXXX (Responsabile educatori) | ||
11 | XXXXXXX XXXXXX (Responsabile educatori) | ||
12 | XXXXXXX XXXXXXX (Resp. Servizi e Lavanderia) | ||
13 | XXXXXX XXXXXXXXX (Resp, Cucina) | ||
14 | XXXXXXXX XXXXX (Resp. Manutenzione) | ||
15 | XXXXXXXXX XXXXXXXXX (RLS) | ||
16 | XXXXXXXXXX XXXXXXXX (XXX) | ||
00 | XXXXXX XXXXX XXXXXXX (XXX) | ||
00 | XXXXXXXX XXXXX (RSPP) | ||
19 | XXXXXXX XXXXXX (Consigliere di Amministrazione) | ||
20 | XXXXXXXXXX XXXXXXX (Consigliere di Amministrazione) | ||
21 | XXXXXXXXXX XXXXXX (Consigliere di Amministrazione | ||
22 | XXXXX XXXXX XXXXX (Consigliere di Amministrazione) | ||
23 | |||
24 |