ex D.L. 18 ottobre 2012 n. 179, art. 34 commi 20 e 21)
Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento prescelta per i contratti di Illuminazione Pubblica, Gestione Semaforica e Segnaletica stradale del Comune di Trieste
(ex D.L. 18 ottobre 2012 n. 179, art. 34 commi 20 e 21)
PREMESSA
La presente relazione è stata redatta in base allo schema – tipo e alla linea guida che il Ministero per lo Sviluppo Economico, in collaborazione con INVITALIA, ha predisposto per facilitare la compilazione della relazione che, ai sensi del Decreto Legge 18 ottobre 2012 n. 179, art. 34 commi 20 e 21, gli enti affidanti servizi pubblici locali di rilevanza economica sono tenuti preventivamente a redigere.
Le finalità della presente relazione sono:
• giustificare le ragioni della scelta in merito alla modalità di affidamento;
• dimostrare la sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per quella specifica forma di affidamento;
• specificare gli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le corrispondenti compensazioni economiche, se previste;
In ottemperanza al Decreto Legge 23 dicembre 2013 n. 145, art. 13 comma 25-bis, la presente relazione:
• viene pubblicata sul profilo di committente del Comune prima dell'avvio della procedura di affidamento del contratto;
• viene inviata all’Osservatorio per i Servizi Pubblici Locali istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico attraverso l’indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxxxxxxx.xxx@xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
Con Deliberazione Consiliare n. 22/2021 dd. 10/6/2021 avente ad oggetto: “Dichiarazione di fattibilità tecnico economica e di interesse pubblico ai sensi e per gli effetti di quanto previsto al co. 15 art. 183 D.Lgs. 50/2016, della Proposta di Project Financing pervenuta all'Amministrazione da parte di CITELUM S.A., avente ad oggetto la Concessione della gestione del servizio di illuminazione pubblica, della rete semaforica, di assistenza alla viabilità cittadina (segnaletica stradale orizzontale e verticale), dei servizi SMART CITY e delle luminarie e addobbi natalizi e acquisto del vettore elettrico del Comune di Trieste” , il Comune di Trieste ha dichiaratola fattibilità di una proposta di Project Financing approvando un progetto di riqualificazione energetica e funzionale e di gestione di una pluralità di servizi:
• illuminazione pubblica,
• rete semaforica,
• assistenza alla viabilità cittadina (segnaletica stradale orizzontale e verticale),
• servizi SMART CITY
• luminarie e addobbi natalizi
• acquisto del vettore elettrico
Tale progetto sarà posto a base di gara nella procedura aperta di individuazione del concessionario e aggiudicazione di una concessione di 13 anni di durata. Si ritiene che i servizi che possano essere considerati SPL di rilevanza economica, a cui si riferisce la presente relazione, siano: illuminazione pubblica, rete semaforica, assistenza alla viabilità cittadina; Mentre gli altri si configurano come meri servizi strumentali.
INFORMAZIONI DI SINTESI
Oggetto dell’affidamento | Concessione della gestione del servizio di illuminazione pubblica, della rete semaforica, di assistenza alla viabilità cittadina, dei servizi SMART CITY e delle luminarie e addobbi natalizi e acquisto del vettore elettrico del Comune di Trieste |
Ente affidante | Comune di Trieste, il soggetto titolare dell’affidamento NON è un ente di governo di un ambito territoriale ottimale (ATO) ai sensi del D.L. 138/2011 art. 3-bis e della normativa di settore, e NON gestisce la procedura per conto di un ente di governo di ATO. |
Tipo di affidamento | Concessione |
Modalità di affidamento | Affidamento tramite gara sopra soglia di rilievo comunitario |
Durata del contratto | 13 anni |
Specificare se nuovo affidamento o adeguamento di servizio già attivo | la relazione riguarda un nuovo affidamento (ex D.L.179/2012 art. 34 comma 20). |
Territorio interessato dal servizio affidato o da affidare | Il solo territorio del Comune di Trieste |
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA COMPILAZIONE
Nominativo | Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx |
Ente di riferimento | Comune di Trieste |
Area/servizio | Dipartimento Territorio, Ambiente, Lavori Pubblici e Patrimonio |
Telefono | 0000000000 - 0000000000 |
Data di redazione | 31/12/22 |
SEZIONE A
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Contesto normativo in cui si inquadra lo specifico servizio pubblico oggetto dell’affidamento:
Disciplina europea;
Comunicazioni della Commissione Europea:
- COM(2008)397 "Piano d'azione su produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile",
- COM(2008)400 "Appalti pubblici per un ambiente migliore"
- COM(2011)571 "Tabella di marcia verso l'Europa efficiente nell'impiego delle risorse".
Disciplina nazionale;
- Criteri Ambientali Minimi CAM, ai sensi dell’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017);
- Decreto ministeriale MIT 28 marzo 2018 del che disciplina i criteri ambientali minimi dei servizi di illuminazione pubblica (CAM), in particolare:
- DECRETO 27 SETTEMBRE 2017: CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER ‘ACQUISIZIONE DI SORGENTI LUMINOSE PER ILLUMINAZIONE PUBBLICA, L’ACQUISIZIONE DI APPARECCHI PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA, L’AFFIDAMENTO DI PROGETTAZIONE DI IMPIANTI PER ILLUMINAZIONE PUBBLICA.
- DECRETO 28 MARZO 2018: CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA.
- Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008: - “Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi";
- Decreto Interministeriale 22 gennaio 2008, n. 37: - "Norme sulla sicurezza degli impianti" - (ex Legge n. 46 del 05.03.1990 - ex D.P.R. n. 447 del 06.12.1991);
- Decreto Legislativo 09 aprile 2008, n. 81: - "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
- Legge 01 marzo 1968 n. 186: - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici;
- Legge 18 ottobre 1977 n° 791: - Attuazione della direttiva CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione;
- Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo Codice della Strada e successive modifiche - (Aggiornamento 1995);
- Decreto Ministeriale n. 6792 del 05 novembre 2001: - Norme funzionali e geometriche per lacostruzione delle strade - (emanato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti);
- D.P.R. 495/1992 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada;
- Decreto Legislativo 360/1993 - Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada approvato con Decreto Legislativo n. 285 del 30.04.1992;
- D.P.R. 503.96 - Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche;
- Legge n. 10 del 09 gennaio 1991 - Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
- Decreto Ministeriale 12 aprile 1995 - Supplemento Ordinario n. 77 alla G.U. n. 146 del 24.06.1995 “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico;
- Direttiva 83/189/CEE (Allegato II) - Legge 21 giugno 1986, n. 317 - Realizzazione degli impianti a “regolad’arte”.
NORME CEI – COMITATO ELETTRICO ITALIANO
- Norma CEI 11-4: Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne;
- Norma CEI 11-4/1-1: Linee elettriche aeree con tensione superiore a 1kV in corrente alternata Parte 1: Prescrizioni generali - Specifiche comuni;
- Norma CEI 11-17: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica linee in cavo;
- Norma CEI 17-44: Apparecchiature a bassa tensione Parte 1: Regole generali;
- Norma CEI 17-11: Apparecchiatura a bassa tensione Parte 3 – Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili;
- Norma CEI 17-113: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali
- Norma CEI 17-114: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: Quadri di potenza;
- Norma CEI 20-21/…-… Cavi elettrici - Calcolo della portata di corrente (Parte 1-1, Parte 1-2, Parte 1-3, Parte 2-1, Parte 2-2, Parte 3-1, Parte 3-2, Parte 3-3)
- Norma CEI 20-22: Prove di incendio sui cavi elettrici
- Norma CEI 20-35: Prove sui cavi elettrici e ottici in condizioni di incendio
- Norma CEI 20-40: Guida per l’uso di cavi armonizzati in bassa tensione
Norma CEI 20-107: Cavi elettrici - Cavi energia con tensione nominale non superiore a 450/750 V (U0/U) Parte 1: Prescrizioni generali
- Norma CEI 23-42: Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: Prescrizioni generali;
- Norma CEI 23-44: Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: Prescrizioni generali;
- Norma CEI 23-93: Sistemi di canali e condotti per installazioni elettriche
- Norma CEI 23-80: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Generalità
- Norma CEI 23-81: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Prescrizioni particolari persistemi di tubi rigidi e accessori
- Norma CEI 23-82: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori
- Norma CEI 23-83: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche - Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori
- Norma CEI 23-116: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche - Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati
- Norma CEI 34-21: Apparecchi di illuminazione – Prescrizioni generali e prove
- Norma CEI 34-33: Apparecchi di illuminazione – Apparecchi di illuminazione Parte 2-3: Prescrizioni particolari - Apparecchi per illuminazione stradale
- Norma CEI 34-75: Apparecchiature per illuminazione generale - Prescrizioni di immunità EMC;
- Norma CEI 64-7: Impianti di illuminazione situati all’esterno con alimentazione serie
- Norma CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
- Norma CEI 70-1: Gradi di protezione degli involucri (Codice IP);
- Norma CEI 99-2: Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c.a. - Prescrizioni comuni
- Norma CEI 99-3: Messa a terra degli impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in c.a.;
- Norma CEI 214-9: Sistemi semaforici per la circolazione stradale;
- Tabelle CEI –UNEL.
NORME UNI – ENTE ITALIANO DI UNIFICAZIONE
- Norma UNI EN 40: Sostegni per l’illuminazione: dimensioni e tolleranze;
- Norma UNI 11248: Illuminazione stradale;
- Norma UNI 12464: Illuminazione posti di lavoro all’aperto;
- Norma UNI 13201-1: Illuminazione stradale - Parte 1: Selezione delle categorie illuminotecniche;
- Norma UNI 13201-2: Illuminazione stradale - Parte 2: Requisiti prestazionali;
- Norma UNI 13201-3: Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni;
- Norma UNI 13201-4: Illuminazione stradale - Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche;
- Norma UNI 13201-5: Illuminazione stradale - Parte 5: Indicatori delle prestazioni energetiche
- Norma UNI 10819: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso.
IMPIANTI SEMAFORICI
Nuovo Codice Della Strada e relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione Decreto Presidente della Repubblica 16 Dicembre 1992 nr.495 aggiornato al D.P.R. 6 marzo 2006, n.153
Legge 01 Marzo 1968, n° 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici.
D.P.R. 18 Aprile 1994, n° 392 Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell’installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza.
Legge 18 Ottobre 1977, n° 791 “Direttive CEE sulla sicurezza del materiale elettrico“, Gazzetta Ufficiale n°298 del 2 Novembre 1977.
Legge 28 Giugno 1986, n° 339 Nuove norme per la disciplina della costruzione e dell’esercizio di linee elettriche esterne.
D.M. 21 Marzo 1988, n° 79 Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aree esterne.
“Direttive CEE sulla sicurezza del materiale elettrico“, Gazzetta Ufficiale n° 298 del 2 Novembre 1977.
Legge 28 Giugno 1986, n° 339 Nuove norme per la disciplina della costruzione e dell’esercizio di linee elettriche esterne.
D.M. 21 Marzo 1988, n° 79 Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aree esterne.
Norma CEI 0 - 10 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici. Norma CEI 11 - 4 Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne. Norma CEI 11 - 27 Lavori su impianti elettrici.
Norma CEI 11 - 48 Esercizio degli impianti elettrici.
Norma CEI 17 - 5/2 Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici.
Norma CEI 17 - 13 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione. Norma CEI 20 - 13 Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 kV a 30kV. Norma CEI 20 - 14 Cavi isolati con polivinilcloruro per tensioni nominali da 1 kV a 3 kV.
Norma CEI 20 - 19 Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale non superiore a 450/750 X. Xxxxx XXX 00 - 00 Xxxx con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750 X. Xxxxx XXX 00 - 00 Prove d'incendio su cavi elettrici.
Norma CEI 20 - 34 Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elettrici. Norma CEI 20 - 67 Guida per l'uso di cavi 0,6/1 kV.
Norma CEI 23 - 46 Sistemi di canalizzazione per cavi.
Norma CEI 32 - 1 Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e 1500V per corrente continua. Prescrizioni generali.
Norma CEI 64 - 8 / 1 / 2 / 3 / 4 / 5 / 6 / 7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1.000 Volt in corrente alternata ed a 1.500 Volt in corrente continua. Norma CEI 64 - 14 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori. Norma CEI 70 - 1 Gradi di protezione degli involucri.
Norma CEI UNEL 00722 Identificazione delle anime dei cavi
Norma CEI UNEL 35024/1 Cavi elettrici. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria. Norma CEI UNEL 35026 Cavi elettrici. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata. Norma UNI CEI 70030:1998 Impianti tecnologici sotterranei - Criteri generali di posa.
Norma UNI EN 12368 Attrezzatura per il controllo del traffico - Lanterne semaforiche Norma UNI EN 12675 Regolatori semaforici - Requisiti di sicurezza funzionale.
- UNI EN 50556 “Requisiti minimi sulla parte elettrotecnica delle norme UNI EN 12368 e UNI EN 12675”
- CEI 214-9:2002-04 “Sistemi semaforici per la circolazione stradale”
- CEI 214-7 “Impianti semaforici. Requisiti dei dispositivi acustici per non vedenti”
Normativa regionale.
- LEGGE REGIONALE 18 GIUGNO 2007, N. 15. Misure urgenti in tema di contenimento dell'inquinamento luminoso, per il risparmio energetico nelle illuminazioni per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici.
Non trattandosi di Servizi connessi con l'erogazione in ATO (Ambito Territoriale Ottimale) non si rilevano particolari normative regionali o atti amministrativi (es.: delibere di giunta regionale) o documenti di pianificazione che regolano i servizi in oggetto, da segnalare.
In particolare non risulta che la Regione FVG abbia disposto in attuazione del D.L. 138/2011, art. 3-bis e della normativa di settore, alcuna specifica attribuzione delle funzioni di enti di governo degli ambiti territoriali ottimali ATO nei settori in oggetto;
SEZIONE B
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO E OBBLIGHI DI SERVIZIO PUBBLICO E UNIVERSALE
B.1 CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Inquadramento del servizio oggetto dell’affidamento, con riferimento agli obiettivi finali previsti:
· definizione chiara e completa del servizio e di tutte le sue componenti; GLI IMPIANTI INCLUSI NELLA GESTIONE COMPRENDONO:
- impianti di illuminazione pubblica;
- impianti semaforici e di segnalazione;
- Sistemi e dispositivi di segnaletica orizzontale;
- Sistemi e dispositivi di segnaletica verticale;
- Sistemi e dispositivi di sistemi di segnalazione passiva (catarifrangenti etc..);
- Sistemi e dispositivi di cartellonistica fissa;
PRINCIPALI ATTIVITÀ GESTIONALI:
- servizio energia: approvvigionamento per tutti i servizi gestiti ed energy management;
- esercizio degli impianti: tra cui accensione e spegnimento;
- manutenzione ordinaria impianti IP, semaforici e segnaletica orizzontale e verticale;
- manutenzione straordinari conservativa guasti obsolescenza impianti IP, semaforici e segnaletica orizzontale e verticale;
- manutenzione straordinaria non conservativa a titolo esemplificativo per ampliamenti, potenziamenti impianti;
- Call center, pronto intervento e reperibilità h 24 - 365 giorni all’anno;
- gestione informatizzata del servizio che comprende a titolo esemplificativo: anagrafica tecnica del patrimonio impiantistico, tracciamento attività, monitoraggio dei livelli di servizio, reportistica;
- gestione del magazzino;
· descrizione delle modalità di erogazione del servizio;
Il SISTEMA GESTIONALE CONTRATTUALE (previsto nei documenti da porre a base di gara) descrive le modalità di erogazione del servizio rappresentate dalle seguenti componenti:
1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
2. CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI
3. AGGIORNAMENTO CATASTO IMPIANTI
4. FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA
5. COSTRUZIONE E GESTIONE DELL’ANAGRAFICA TECNICA
6. VALUTAZIONE DEGLI INDICI PRESTAZIONALI
7. CONTROLLO DEI CONSUMI
8. INFORMATIZZAZIONE DEL SERVIZIO
9. ACCERTAMENTO E RIPARAZIONE GUASTI
10. SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO E CALL CENTER
11. GESTIONE DINAMICA DEGLI IMPIANTI
12. RIPARAZIONE DELLE AVARIE
13. OPERAZIONI DI MANUTENZIONE
14. ASSISTENZA ALL’AMMINISTRAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PIANO DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
15. SERVIZI DI SUPPORTO E CONSULENZA A FAVORE DELL’AMMINISTRAZIONE
16. ESECUZIONE DI ANALISI TECNICO-ENERGETICHE
17. MISURE PERIODICHE A CAMPIONE DEI VALORI DI ILLUMINAMENTO
18. RAPPORTI PERIODICI SUL SERVIZIO con cadenza SEMESTRALE
19. REDAZIONE DEL BILANCIO MATERICO
20. GESTIONE DEI SERVIZI ORIENTATA ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
21. SENSIBILIZZAZIONE DEGLI UTENTI
22. MISURE E MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI PERFORMANCE EROGATI
· indicazione degli assetti gestionali e tecnico-economici richiesti per il conseguimento degli obiettivi.
L'assetto gestionale contrattuale è quello di una concessione pluriennale con contenuti di Energy Performance Contracts. Il Concessionario ha l'obbligo di progettare e realizzare a sue spese gli investimenti iniziali di riqualificazione funzionale ed energetica delle reti in gestione e di gestirle per tutta la durata della concessione, di approvvigionare il vettore energetico, ottenendo dal canone periodico la remunerazione dei propri investimenti. Nella concessione è garantito il trasferimento del rischio operativo (rischio costruzione e rischio disponibilità).
Descrizione dei principali standard tecnici, qualitativi e quantitativi del servizio:
Gli standard qualitativi, rilevanti e significativi rispetto al servizio, misurabili ed effettivamente monitorabili, facilmente comprensibili in sede di pubblicazione e verificabili dagli utenti, sono previsti dal progetto di contratto che sarà posto a base di gara, sono monitorati mediante Sistema Informativo per tutta la durata della concessione e sono legati al rischio disponibilità mediante irrogazione automatica di penali per mancato raggiungimento degli standard di servizio (SLA) misurati da specifici livelli di alcuni indicatori di performance (KPI).
In particolare sono definiti 7 KPI: 1 KPI energetico e 6 KPI di qualità del servizio erogato:
- KPI obiettivo risparmio energetico
- KPI Report annuale
- KPI Manutenzione Straordinaria
- KPI Soddisfazione cliente
- KPI Disservizi Illuminazione Pubblica
- KPI Disservizi Lanterne Semaforiche
- KPI Disservizi Smart City
essi sono articolati in standard di prestazione quantitativi (estensione, frequenza, indicatori tecnici, etc.) e qualitativi (qualità tecnica e qualità commerciale), in presenza di scostamento tra il livello obiettivo dello SLA ed il livello rilevato, scattano riduzioni automatiche del canone di servizio.
B.2 OBBLIGHI DI SERVIZIO PUBBLICO E UNIVERSALE
Specificazione della componente dell’offerta e degli standard quanti-qualitativi del servizio corrispondenti ad obblighi di servizio pubblico e universale.
Il servizio illuminazione pubblica cittadina, il servizio di gestione della rete semaforica ed il servizio di gestione della segnaletica stradale orizzontale e verticale, sono le componenti certamente riconducibili a servizi pubblici essenziali ai fini dell'attività socio-economica cittadina. Gli standard quali-quantitativi di servizio conformi all'obbligo di servizio pubblico sono definiti dal complesso di norme giuridiche e norme tecniche riportate nella Sez. A – NORMATIVA DI RIFERIMENTO, cui si fa rinvio.
Quantificazione del relativo onere (OSU) e delle modalità di finanziamento.
L'onere di finanziamento dei servizi in oggetto è quantificato in 4.640.000 €/anno (canone concessiorio annuo a base di gara, salvo ribassi, al netto dell'IVA). La modalità di finanziamento è a carico della parte corrente del bilancio del Comune di Trieste.
Definizione di obblighi di servizio pubblico: “servizi forniti dietro retribuzione, che assolvono missioni d'interesse generale e sono quindi assoggettati dagli Stati membri a specifici obblighi di servizio pubblico” (cfr. Commissione Europea). Si tratta di servizi che le autorità pubbliche ritengono di interesse generale e che, se affidati al mercato, potrebbero non essere garantiti. Il riconoscimento di un’attività come di interesse economico generale comporta il suo assoggettamento ad una disciplina regolatoria in misura e con modalità correlate e proporzionali all’obiettivo che l’autorità pubblica ha assegnato al servizio.
La specifica definizione degli obblighi di servizio pubblico connessi ai servizi di illuminazione pubblica cittadina, gestione della rete semaforica e gestione della segnaletica stradale orizzontale e verticale, si rinviene nella specifica normativa a cui l'erogazione del servizio è assoggettata in quanto attività di interesse economico generale, per la quale si rimanda alla Sez. A – NORMATIVA DI RIFERIMENTO della presente relazione.
Finanziamento OSU:
Il carattere universale dei servizi che comporta l’obbligo “di prestare un determinato servizio su tutto il territorio nazionale a prezzi accessibili e a condizioni qualitative simili, indipendentemente dalla redditività delle singole operazioni” (cfr. Commissione Europea) può determinare oneri che gravano sul gestore e che devono essere compensati tramite trasferimenti in grado di garantire il principio di economicità e non in contrasto con la disciplina europea sugli aiuti di Stato.
L'indiscussa natura di servizio pubblico generale di interesse economico dei servizi in oggetto (illuminazione, semafori, segnaletica), comporta certamente consistenti oneri gestionali in capo al gestore, affinché detti servizi siano erogati secondo precisi standard simili su tutto il territorio nazionale. Tali standard sono definiti dal complesso sistema di norme legislative e norme tecniche delineate nella Sez. A – NORMATIVA DI RIFERIMENTO.
Gli oneri gestionali in capo al gestore per l'erogazione del servizio secondo livelli standard, appaiono adeguatamente compensati dal canone annuo previsto a base di gara della concessione. La congruità del canone annuo (a ricavo nel PEF) è testimoniata dall'assetto dei costi previsti dal concessionario per l'erogazione del servizio (a costo nel PEF), e dai connessi indici di equilibrio economico-finanziario evidenziati dal PEF medesimo che sarà posto a base di gara unitamente alla documentazione tecnica e contrattuale (Progetto di fattibilità tecnico-economica dell'investimento, Bozza di convenzione, Documento delle caratteristiche del servizio e della gestione).
Tale canone non è in contrasto con la normativa europea sugli aiuti di stato in quanto non costituisce indebito aiuto a gestioni in-house o ad affidamenti diretti non concorrenziali, bensì congrua remunerazione del gestore del servizio che scaturirà dal confronto competitivo di mercato ad esito del ribasso atteso dalla procedura di gara aperta.
In particolare, viste:
Le Condizioni della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato
La compensazione degli obblighi di servizio pubblico non costituisce aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, par. 1, TCE (attuale art. 107, par. 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea- TFUE), qualora vengano rispettati quattro criteri cumulativi:
1) l'impresa beneficiaria deve essere incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico e detti obblighi devono essere definiti in modo chiaro;
2) i parametri per il calcolo della compensazione devono essere definiti, in via preventiva, in modo obiettivo e trasparente;
3) la compensazione non può eccedere l'importo necessario per coprire interamente o in parte i costi originati dall’adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto dei relativi introiti e di un margine di utile ragionevole;
4) quando la scelta dell’impresa a cui affidare il servizio non venga effettuata nell’ambito di una procedura di gara che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire i servizi al costo minore per la collettività, il livello della compensazione deve essere determinato sulla base di un’analisi dei costi di un’impresa media, gestita in modo efficiente.
La compensazione prevista per il servizio (canone di concessione posto a base di gara), non può essere considerato aiuto di stato in quanto risponde ai 4 criteri cumulativi di cui all'articolo 87, par. 1, TCE (attuale art. 107, par. 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea- TFUE):
1) l'impresa aggiudicataria (che sarà individuata ad esito della gara di affidamento della concessione) sarà incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico. Detti obblighi sono definiti in modo chiaro, nei documenti posti a base della gara di concessione (PFTE, bozza di Convenzione, Documento delle caratteristiche del servizio e della gestione) rispondenti alla normativa giuridica e tecnica di riferimento;
2) i parametri per il calcolo della compensazione (canone di servizio) sono definiti, in via preventiva, in modo obiettivo e trasparente, e sono basati sulla consistenza degli impianti in concessione, sull'entità degli investimenti previsti per la riqualificazione funzionale ed energetica delle reti, sull'entità dei servizi
di conduzione e manutenzione da erogare, e sul costo analitico di materiali, mezzi e personale preposto alla erogazione del servizio (previsti nei documenti progettuali e contrattuali a base di gara);
3) la compensazione (canone di servizio) non eccede l'importo necessario per coprire interamente gli investimenti e i costi originati dall’adempimento degli obblighi del servizio e garantisce un margine di utile ragionevole, come testimoniato dal PEF;
4) la scelta dell’impresa a cui affidare il servizio sarà effettuata nell’ambito di una procedura di gara che consentirà di selezionare il candidato in grado di fornire i servizi al costo minore per la collettività alla maggiore qualità possibile. La procedura di gara prevede infatti il ribasso sul canone messo a base di gara, e migliorie al progetto tecnico e gestionale (offerta economicamente più vantaggiosa).
SEZIONE C
MODALITÀ DI AFFIDAMENTO PRESCELTA
Specificazione della scelta in merito alla modalità di affidamento prescelta, nonché all’osservanza dei requisiti europei, e descrizione dei relativi adempimenti.
Opzioni possibili:
- gara ad evidenza pubblica in applicazione delle norme inerenti gli appalti o le concessioni di servizi;
- affidamento a società a capitale misto pubblico e privato con procedura di gara per la scelta del socio privato, a cui attribuire specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio (procedura c.d. “a doppio oggetto”);
- affidamento diretto a società c.d. in house. (In caso di affidamento diretto a società in house, occorre evidenziare nella relazione la sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per tale modalità)
La modalità di affidamento prescelta è “gara ad evidenza pubblica in applicazione delle norme inerenti gli appalti o le concessioni di servizi” (D.Lgs. 50/2016, Direttive Comunitarie 23 e 24/2014).
SEZIONE D
MOTIVAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA DELLA SCELTA
Valutazioni preliminari e propedeutiche
La scelta dello strumento di approvvigionamento operata è ricaduta sulla gara di evidenza pubblica per affidamento in concessione, con procedura aperta, mediante offerta economicamente più vantaggiosa, con confronto competitivo sia sul merito tecnico-gestionale (migliorie tecniche e gestionali) sia sul merito economico (ribasso sul canone di servizio richiesto).
Tale scelta di mercato è stata motivata da:
- assenza di necessità di trasferimenti a copertura degli OSU e/o sussidi incrociati (compensazioni tra surplus e deficit all’interno delle diverse componenti del servizio erogato);
- assenza di particolari esternalità prodotte dal servizio che necessitino di particolari compensazioni; La scelta per l'affidamento concorrenziale è stato altresì motivato da:
- condizioni specifiche di mercato: esistenza di un sufficiente grado di concorrenza ed un sufficiente numero di potenziali competitori, tali da testimoniare l'interesse del mercato e quindi la possibilità di ottenere una reale competizione a beneficio dell'efficienza ed economicità del servizio;
- caratteristiche dell’affidamento e della natura servizio da erogare, che in quanto servizio pubblico di rilevanza economica, si presta ad essere soddisfatto da operatori del mercato in condizioni di concorrenza, e non necessità quindi di affidamenti diretti, soluzioni in-house, né di particolari aiuti di stato, salvo la congrua remunerazione del servizio;
L’insieme di questi elementi è tale da dimostrare, con la scelta dello strumento di gara competitiva, il perseguimento di obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio.
Strumenti per la valutazione di efficienza ed economicità
La realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari da parte del soggetto affidatario sono dettagliati all’interno del PEF piano economico – finanziario asseverato, conservato agli atti della scrivente Amministrazione.
In particolare il PEF evidenzia:
- la proiezione, per il periodo di durata dell’affidamento (13 anni), dei costi e dei ricavi, degli investimenti (28 mil €) e dei relativi finanziamenti;
- l’assetto economico-patrimoniale della società concessionaria individuata in relazione ai requisiti di ammissione alla gara, la dimensione del capitale investito (28 mil €, previsti nel progetto) e dell’ammontare dell’indebitamento (non determinabile a priori, in quanto dipendente dall'offerta che sarà dichiarata vincitrice).
Si precisa che il Piano Economico Finanziario agli atti – debitamente asseverato da un istituto di credito o da società di servizi costituite da un istituto di credito e iscritta nell’albo degli intermediari finanziari, ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs. 385/1993, o da una società di revisione ai sensi dell’art. 1 della L. 1966/1939
- non può essere attualmente oggetto di pubblicazione e/o diffusione, trattandosi di un elemento che andrà posto a base di gara nella futura procedura di individuazione del concessionario. Considerati i profili di tutela della correttezza del procedimento di scelta del contraente, la sua divulgazione è differita fino al momento della pubblicazione del bando di gara.
Trieste, vedi data firma digitale
IL RUP
Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx
Firmato digitalmente da: XXXXXX XXXXXX Data: 12/01/2023 16:38:36