Conservazione campioni Clausole campione

Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, la Ditta deve prelevare almeno 3 (tre) aliquote da 50 (cinquanta) grammi ciascuna di prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili, in triplice campionamento (uno per gli accertamenti effettuati dall'Autorità Sanitaria, uno per gli accertamenti effettuati dagli incaricati del Comune uno a disposizione della Ditta), con indicazione della data di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura di 18' (diciotto) C per le 72 (settantadue) ore successive. Sui sacchetti deve essere riportata la data e l'ora di prelievo. Le modalità di preparazione dei campioni sono le seguenti: a) primo piatto: - pasta e salse in sacchetti separati al fine di consentire le analisi dei campioni di prodotti tal quale e non sulla preparazione già miscelata; - risotti, minestre, pizze: campioni del prodotto completamente elaborato (mantecato, con aggiunta di cereali, condimenti, ecc.); b) secondi piatti: campioni sul prodotto completamente elaborato (arrosto con sugo di cottura, frittata, spezzatino con ortaggi, ecc.); c) contorni: campioni sul prodotto completamente elaborato, ma non condito (ortaggi crudi affettati, ortaggi cotti, ecc.); d) pane: campioni sul prodotto tal quale.
Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l'Impresa Aggiudicataria deve prelevare almeno 3 aliquote da 50 grammi ciascuna di prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili, in triplice campionamento (uno per gli accertamenti effettuati dall'Autorità Sanitaria, uno per gli accertamenti effettuati dagli incaricati dei Comune uno a disposizione dell'Impresa Aggiudicataria), con indicazione della data di confezionamento e conservarli a temperatura di -18°C per le 72 ore s uccessive. Sui sacchetti deve essere riportata la data e l'ora di prelievo.
Conservazione campioni. Allo scopo di garantire adeguati controlli ed analisi l’ Organismo affidatario ha l’obbligo di conservare per 72 ore, in appositi sacchetti sterili e alla temperatura di 0/+4°C, un campione del pasto completo giornalmente prodotto. I contenitori con le campionature dei pasti conservati e recanti la data del giorno di produzione, saranno utilizzati nel caso si verifichino casi di tossinfezione alimentare, per effettuare le necessarie analisi di laboratorio. Qualora non sia possibile procedere all’analisi degli alimenti per mancanza dei campioni suddetti, Roma Capitale provvederà all’ applicazione delle previste nel contratto. L’Organismo affidatario dovrà individuare un laboratorio di analisi e controllo qualitativo, batteriologico e chimico, iscritto negli elenchi predisposti dalla Regione, e dovrà indicare la periodicità dei controlli effettuati, all’interno del proprio progetto tecnico Tali controlli dovranno essere riferiti sia alle derrate alimentari crude e cotte sia alle superfici di lavoro. I referti di dette analisi dovranno essere sempre disponibili per eventuali controlli da parte di Roma Capitale
Conservazione campioni. Per individuare più celermente le cause delle tossinfezioni alimentari, il Gestore dovrà prelevare 150 grammi di alimenti rappresentativi del menu giornaliero e conservare gli stessi, riportati in sacchetti sterili in frigo per le 72 ore successive, a temperatura non superiore ai 4°C. L’inosservanza di questa prescrizione costituisce motivo di recesso unilaterale senza preavviso dal contratto da parte dell’Amministraione che provvederà anche a denunciare il Gestore ai competenti organi giudiziari.
Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali episodi di tossinfezione alimentare, l'I.A. deve prelevare almeno g. 100 di prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili con indicata la data di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura tra 0°C e 6°C, per le 72 ore successive. Sui sacchetti dovrà essere riportata la data, l'ora di prelievo e la denominazione della pietanza prelevata.
Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’I.A. deve giornalmente prelevare due aliquote da g. 150 di ogni prodotto somministrato presso il centro di cottura, confezionarle in sacchetti sterili e riporli rispettivamente uno in cella frigorifera a +4°C per 48 ore e l’altro in congelatore a temperatura di – 18°C per 72 ore. Qualora la scadenza delle 48 oppure delle 72 ore avvenga nelle giornate di sabato o domenica, l’I.A. deve smaltire il campione il martedì successivo. I suddetti campioni sono ad esclusivo utilizzo dell' A.C. e non potranno essere utilizzati dall' I.A. come campioni testimoni dei pasti per loro uso o da dare all'ASL o altri organi ufficiali in caso di richiesta; l'I.A. dovra' produrre campioni in n° sufficiente alle esigenze aziendali. L’A.C. si riserva di individuare e prescrivere più idonee ed esaustive modalità di campionamento e monitoraggio tecnico-sanitario.
Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le eventuali cause di tossinfezione alimentare, la Ditta dovrà depositare un campione rappresentativo dei pasti completi del giorno, in appositi contenitori chiusi, muniti di etichetta recante la data e conservarlo alla temperatura di 4° centigradi per 72 (settantadue) ore, ponendolo a disposizione delle competenti autorità nel caso in cui dovessero rendersi necessari altri accertamenti da parte dei soggetti preposti al controllo tecnico-ispettivo ed igienico–sanitario di cui al precedente art. 8.
Conservazione campioni. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali episodi di tossinfezione alimentare, l’I.C. deve prelevare almeno 100 gr. di tutti i prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili con indicata la data di confezionamento del luogo di consumo e conservarli in frigorifero a temperatura tra 0°C e 6°C per le 72 ore successive. Sui sacchetti dovrà essere riportata la data, l’ora di prelievo e la denominazione della pietanza prelevata.
Conservazione campioni. L’Appaltatore si assume l’obbligo di conservare presso ogni centro di cottura un campione rappresentativo dei pasti completi del giorno, in appositi contenitori chiusi, muniti di etichetta recante la data e mantenerlo alla temperatura di + 4°C per 72 ore, ponendolo a disposizione delle competenti autorità nel caso in cui dovessero verificarsi episodi di tossinfezione o dovessero rendersi necessari altri accertamenti da parte dei soggetti preposti ai controlli tecnico - ispettivi ed igienico - sanitari. I campioni prelevati di venerdì dovranno essere mantenuti sino al martedì successivo.
Conservazione campioni. Al fine di consentire indagini analitiche, l'Impresa aggiudicataria deve prelevare almeno 4 (quattro) aliquote da 100 grammi/cadauna di ciascuna delle portate/alimenti somministrate giornalmente, riporli in sacchetti o contenitori sterili, forniti dall’Impresa aggiudicataria stessa, e conservarli rispettivamente 2 (due) a temperatura compresa tra 0° e 4°C per 48 ore e 2 (due) a - 18° C per 72 ore. I pasti campione del giovedì e venerdì, conservati a -18°C vanno mantenuti rispettivamente sino alle ore 14.00 del lunedì e martedì successivi. Sui sacchetti/contenitori deve essere riportata la data del giorno del consumo, la denominazione della pietanza prelevata e il cliente a cui è destinato il pasto. Due dei quattro campioni sopra citati (1 conservato a 4°C e 1 conservato a -18°C) sono ad uso esclusivo dell’A.C. e in nessun modo possono essere utilizzati dall’Impresa aggiudicataria senza preventiva autorizzazione dell’A.C..