Criteri per l’individuazione dei prodotti finanziari illiquidi. La liquidità/illiquidità di un prodotto finanziario è da considerarsi come una connotazione di fatto, più che una caratteristica da collegarsi ad un mero stato di diritto. Conseguentemente, è la sussistenza - ed il relativo grado - di determinate condizioni che connota il grado di liquidità di un prodotto. Fra quelli trattati dalla Banca, la CONSOB e le Linee Guida individuano come prodotti finanziari a maggiore “rischio di illiquidità” i titoli di debito, con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie. La valutazione di liquidità/illiquidità dei suddetti strumenti finanziari viene effettuata dalla Banca in base ai seguenti criteri: i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca sono considerati prodotti finanziari sostanzialmente liquidi, in quanto sono state adottate regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione di tali prestiti obbligazionari in grado di assicurare al cliente la possibilità di un pronto smobilizzo (cfr. il Documento informativo sulla strategia di trasmissione ed esecuzione degli ordini e policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca). Dall’analisi degli scambi eseguiti nel corso del tempo (ad esempio negli ultimi 3 anni), è risultata sempre garantita al cliente la pronta liquidabilità dell’investimento entro un massimo di 3 (tre) giorni dalla data di ricevimento dell’ordine di vendita. A tal proposito, l’Ufficio Negoziazione della Direzione Finanziaria, con cadenza mensile, verifica, sulla base degli scambi eseguiti nel corso del mese precedente, il livello di liquidità delle obbligazioni emesse dalla Banca; per le obbligazioni di altri emittenti, la Banca effettua - con cadenza giornaliera, tramite batch notturno - la valutazione di liquidità/illiquidità, utilizzando le informazioni messe a disposizione dal provider Prometeia, che misura la situazione di liquidità di questi prodotti finanziari sulla base di appositi processi di reperimento e controllo dei dati di mercato, secondo un criterio basato su due tipi di metodologie: una qualitativa, che tiene in considerazione le caratteristiche anagrafiche del titolo, ed una quantitativa. La valutazione quantitativa prevede due metodiche di analisi: la prima è l’analisi specifica, per quegli strumenti finanziari di cui si hanno a disposizione dati di spread bid/ask sufficientemente profondi e significativi; la seconda è l’analisi di “stima panel”, per quegli strumenti che non hanno indicazioni di prezzo sufficienti o addirittura assenti. I titoli sono, quindi, contraddistinti da uno “score di liquidità”, che può avere un valore compreso fra 0 e 5 (i titoli contrassegnati con “score di liquidità” 0 e 1 sono considerati “liquidi”, quelli con punteggio pari a 2 e 3 sono considerati “mediamente liquidi” e quelli, infine, con score pari a 4 e 5 sono considerati “illiquidi”. Sono considerati illiquidi, altresì, i titoli per i quali il provider non sia in grado di fornire il dato).
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Samples: Informativa Precontrattuale, Informativa Precontrattuale
Criteri per l’individuazione dei prodotti finanziari illiquidi. La liquidità/illiquidità di un prodotto finanziario è da considerarsi come una connotazione di fatto, più che una caratteristica da collegarsi ad un mero stato sta to di diritto. Conseguentemente, è la sussistenza - ed il relativo grado - di determinate condizioni che connota il grado di liquidità di un prodotto. Fra quelli trattati dalla Banca, la CONSOB e le Linee Guida individuano come prodotti finanziari a maggiore “rischio di illiquidità” i titoli di debito, con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie. La valutazione di liquidità/illiquidità dei suddetti strumenti finanziari viene effettuata dalla Banca in base ai seguenti criteri: i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca sono considerati prodotti finanziari sostanzialmente liquidi, in quanto sono state sta te adottate regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione di tali prestiti obbligazionari in grado di assicurare assicur are al cliente la possibilità di un pronto smobilizzo (cfr. il Documento informativo sulla strategia di trasmissione ed esecuzione degli ordini e policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca). Dall’analisi degli scambi eseguiti nel corso del tempo (ad esempio negli ultimi 3 anni), è risultata sempre garantita al cliente la pronta liquidabilità dell’investimento entro un massimo di 3 (tre) giorni dalla data di ricevimento dell’ordine di vendita. A tal proposito, l’Ufficio Negoziazione della Direzione Finanziaria, con cadenza mensile, verifica, sulla base degli scambi eseguiti nel corso del mese precedente, il livello di liquidità delle obbligazioni emesse dalla Banca; per le obbligazioni di altri emittenti, la Banca effettua - con cadenza giornaliera, tramite batch notturno - la valutazione di liquidità/illiquidità, utilizzando le informazioni messe a disposizione dal provider Prometeia, che misura la situazione di liquidità di questi prodotti finanziari sulla base di appositi processi di reperimento e controllo dei dati di mercato, secondo un criterio basato su due tipi di metodologie: una qualitativa, che tiene in considerazione le caratteristiche anagrafiche del titolo, ed una quantitativa. La valutazione quantitativa prevede due metodiche di analisi: la prima è l’analisi specifica, per quegli strumenti finanziari di cui si hanno a disposizione dati di spread bid/ask sufficientemente profondi e significativi; la seconda è l’analisi di “stima panel”, per quegli strumenti che non hanno indicazioni di prezzo sufficienti o addirittura assenti. I titoli sono, quindi, contraddistinti da uno “score di liquidità”, che può avere un valore compreso fra 0 e 5 (i titoli contrassegnati con “score di liquidità” 0 e 1 sono considerati “liquidi”, quelli con punteggio pari a 2 e 3 sono considerati “mediamente liquidi” e quelli, infine, con score pari a 4 e 5 sono considerati “illiquidi”. Sono considerati illiquidi, altresì, i titoli per i quali il provider non sia in grado di fornire il dato).
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Criteri per l’individuazione dei prodotti finanziari illiquidi. La liquidità/illiquidità di un prodotto finanziario è da considerarsi come una connotazione di fatto, più che una caratteristica caratterist ica da collegarsi ad un mero stato di diritto. Conseguentemente, è la sussistenza - ed il relativo grado - di determinate condizioni che connota il grado di liquidità di un prodotto. Fra quelli trattati dalla Banca, la CONSOB e le Linee Guida individuano come prodotti finanziari a maggiore “rischio di illiquidità” i titoli di debito, con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie. La valutazione di liquidità/illiquidità dei suddetti strumenti finanziari viene effettuata dalla Banca in base ai seguenti critericr iteri: i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca sono considerati prodotti finanziari sostanzialmente liquidi, in quanto sono state adottate regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione di tali prestiti obbligazionari in grado di assicurare assicur are al cliente la possibilità di un pronto smobilizzo (cfr. il Documento informativo sulla strategia di trasmissione ed esecuzione degli ordini e policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca). Dall’analisi degli scambi eseguiti nel corso del tempo (ad esempio negli ultimi 3 anni), è risultata sempre garantita al cliente la pronta liquidabilità dell’investimento entro un massimo di 3 (tre) giorni dalla data di ricevimento dell’ordine di vendita. A tal proposito, l’Ufficio Negoziazione della Direzione Finanziaria, con cadenza mensile, verifica, sulla base degli scambi eseguiti nel corso del mese precedente, il livello di liquidità delle obbligazioni emesse dalla Banca; per le obbligazioni di altri emittenti, la Banca effettua - con cadenza giornaliera, tramite batch notturno - la valutazione di liquidità/illiquidità, utilizzando le informazioni messe a disposizione dal provider Prometeia, che misura la situazione di liquidità di questi prodotti prod otti finanziari sulla base di appositi processi di reperimento e controllo dei dati di mercato, secondo un criterio basato su due tipi di metodologie: una qualitativa, che tiene in considerazione le caratteristiche anagrafiche del titolo, ed una quantitativa. La valutazione quantitativa prevede due metodiche di analisi: la prima è l’analisi specifica, per quegli strumenti finanziari di cui si hanno a disposizione dati di spread bid/ask sufficientemente sufficient emente profondi e significativi; la seconda è l’analisi di “stima panel”, per quegli strumenti che non hanno indicazioni di prezzo sufficienti o addirittura assenti. I titoli sono, quindi, contraddistinti da uno “score di liquidità”, che può avere un valore compreso fra 0 e 5 (i titoli contrassegnati contrassegnat i con “score di liquidità” 0 e 1 sono considerati “liquidi”, quelli con punteggio pari a 2 e 3 sono considerati “mediamente liquidi” e quelli, infine, con score pari a 4 e 5 sono considerati “illiquidi”. Sono considerati illiquidi, altresì, i titoli per i quali il provider non sia in grado di fornire il dato).
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