Rischio di cambio. I guadagni e le perdite relativi a contratti denominati in divise diverse da quella di riferimento per l'investitore (tipicamente l'Euro) potrebbero essere condizionati dalle variazioni dei tassi di cambio.
Rischio di cambio. Rischio a cui si espone chi ha attività denominate in valuta diversa da quella di conto. Tale rischio si rende concreto per il Contraente quando il tasso di cambio varia facendo diminuire il valore dell’attività finanziaria calcolata nella moneta di conto.
Rischio di cambio. Gli investimenti appartenenti alla Linea di Investimento sono espressi in Euro; poiché le valute dei comparti di SICAV, dei fondi comuni di investimento (OICR) e degli eventuali altri titoli azionari ed obbligazionari, nei quali la Linea investe, possono essere diverse dall’Euro, la conversione da dette valute in Euro comporta un rischio di cambio che non è coperto dalla Società.
Rischio di cambio si manifesta quando il valore di mercato dell’investimento è sensibile a variazioni dei tassi di cambio. Pensiamo all’acquisto di azioni americane o di covered warrant su tali azioni da parte di un investitore dell’Area Euro. In entram- bi i casi il valore dell’investimento è influenzato dalla possibilità di fluttuazioni avverse del tasso di cambio dell’Euro con il dollaro americano. Anche il rischio di cambio può contribuire alla determina- zione del valore di taluni strumenti derivati.
Rischio di cambio. La valuta di trattazione delle Azioni del Comparto sul Mercato Secondario è l’Euro, mentre gli investimenti di un Comparto sono effettuati in Dollari Australiani, che è la valuta dei dei titoli che compongono l’Indice. Pertanto, l'investitore è esposto alle variazioni del tasso di cambio tra l’Euro e il Dollaro Australiano.
Rischio di cambio. I guadagni e le perdite (P&L) relativi a contratti denominati in divise diverse da quella di riferimento per l’investitore (tipicamente l’euro) potrebbero essere condizionati dalle variazioni dei tassi di cambio. In caso di CFD in valuta diversa dall’euro gli elementi essenziali dello strumento, quali: prezzo, margi- ne, Stop Loss, P&L e oneri sulle posizioni Multiday sono calcolati in tale diversa valuta. Il regolamento delle operazioni sul conto corrente del cliente avviene in euro (a prescindere dall’eventuale attivazio- ne, da parte del Cliente, del servizio multicurrency), previa conversione degli importi espressi nella diversa valuta. Tale operazione di conversione avviene al cambio applicato dalla Banca alla fine della giornata in cui il P&L viene realizzato. Con particolare riferimento al Margine, lo stesso verrà calcolato nella valuta di riferimento del CFD e convertito in euro al cambio applicato dalla Banca in quello stesso momento. Nel caso di Posizioni costituite da più CFD viene calcolata la media dei cambi applicati per l’addebito dei Margini comples- sivamente versati. Tale cambio medio viene utilizzato per la conversione dei Margini da restituire al Cliente. La Banca, ferma restando la restituzione del Margine come sopra calcolato, si riserva la facoltà di chiu- dere la Posizione qualora si verifichi un deprezzamento superiore al 50% della valuta di riferimento del CFD rispetto a tale cambio medio.
Rischio di cambio. I guadagni e le perdite relativi a contratti denominati in divise diverse da quella di riferimento per l’Investitore (tipicamente l’Euro) potrebbero essere condizionati dalle variazioni dei tassi di cambio. Operazioni su strumenti derivati eseguite fuori dai mercati organizzati. Gli intermediari possono eseguire operazioni su strumenti derivati fuori da mercati organizzati. L’Intermediario a cui si rivolge l’Investitore potrebbe anche porsi in diretta contropartita del Cliente (agire, cioè, in conto proprio). Per le operazioni effettuate fuori dai mercati organizzati può risultare difficoltoso o impossibile liquidare una posizione e apprezzarne il valore effettivo nonché valutare l’effettiva esposizione al rischio. Per questi motivi, tali operazioni comportano l’assunzione di rischi più elevati. Le norme applicabili per tali tipologie di transazioni, poi, potrebbero risultare diverse e fornire una tutela minore all’Investitore. Prima di effettuare tali tipologie di operazioni l’Investitore deve assumere tutte le informazioni rilevanti sulle medesime, le norme applicabili ed i rischi conseguenti.
Rischio di cambio. I guadagni e le perdite relativi a contratti denominati in divise diverse da quella di riferimento per l'investitore (tipicamente l’euro) potrebbero essere condizionati dalle variazioni dei tassi di cambio. Gli intermediari possono eseguire operazioni su strumenti derivati fuori da mercati organizzati. L'intermediario a cui si rivolge l'investitore potrebbe anche porsi in diretta contropartita del Cliente (agire, cioè, in conto proprio). Per le operazioni effettuate fuori dai mercati organizzati può risultare difficoltoso o impossibile liquidare una posizione o apprezzarne il valore effettivo e valutare l'effettiva esposizione al rischio. Per questi motivi, tali operazioni comportano l'assunzione di rischi più elevati . Le norme applicabili per tali tipologie di transazioni, poi, potrebbero risultare diverse e fornire una tutela minore all'investitore. Prima di effettuare tali tipologie di operazioni l'investitore deve assumere tutte le informazioni rilevanti sulle medesime, le norme applicabili ed i rischi conseguenti.
1) I contratti di swaps I contratti di swaps comportano un elevato grado di rischio. Per questi contratti non esiste un mercato secondario e non esiste una forma standard. Esistono, al più, modelli standardizzati di contratto che sono solitamente adattati caso per caso nei dettagli. Per questi motivi potrebbe non essere possibile porre termine al contratto prima della scadenza concordata, se non sostenendo oneri elevati. Alla stipula del contratto, il valore di uno swaps è sempre nullo ma esso può assumere rapidamente un valore negativo (o positivo) a seconda di come si muove il parametro a cui è collegato il contratto. Prima di sottoscrivere un contratto, l'investitore deve essere sicuro di aver ben compreso in quale modo e con quale rapidità le variazioni del parametro di riferimento si riflettono sulla determinazione dei differenziali che dovrà pagare o ricevere. In determinate situazioni, l'investitore può essere chiamato dall'intermediario a versare margini di garanzia anche prima della data di regolamento dei differenziali. Per questi contratti è particolarmente importante che la controparte dell'operazione sia solida patrimonialmente, poiché nel caso dal contratto si origini un differenziale a favore dell'investitore esso potrà essere effettivamente percepito solo se la controparte risulterà solvibile. Nel caso il contratto sia stipulato con una controparte terza, l'investitore deve informarsi della solidità della stessa e accertarsi...
Rischio di cambio. Il Fondo è denominato in Euro e i Partecipanti sottoscrivono e versano i rispettivi importi in Euro. Poiché il Fondo può investire anche in strumenti finanziari denominati in valute diverse dall’Euro, lo stesso è conseguentemente esposto al rischio di cambio, per le fluttuazioni dei tassi di cambio valuta. La Società di Gestione potrebbe decidere di attuare strategie di copertura dell’esposizione a tale rischio. La copertura del rischio di cambio non elimina le fluttuazioni di valore delle posizioni in portafoglio né previene il rischio di incorrere in perdite derivanti da riduzioni di valore delle stesse, ma consiste nell’apertura di altre posizioni che reagiscono in maniera inversa rispetto al portafoglio, a variazioni dei tassi di cambio. Pertanto, la copertura agisce sia mitigando eventuali perdite di valore del portafoglio di investimento, sia limitandone i profitti nel caso di variazioni favorevoli dei tassi di cambio. Inoltre, non è possibile coprire completamente l’esposizione al rischio di cambio del portafoglio, poiché la correlazione tra questo e gli strumenti di copertura, che peraltro comportano costi aggiuntivi, non è perfetta. Atteso che il Fondo è istituito in forma “chiusa”, l'investimento nelle Quote è da considerarsi illiquido. Non è previsto a carico del Fondo né della SGR il rimborso o il riacquisto delle Quote prima della scadenza del Fondo. Le prospettive di liquidabilità dell’investimento prima della scadenza del Fondo sono rappresentate principalmente dalla possibilità di trasferimenti di Quote a terzi (cfr. art. 24, parte C del presente Regolamento di Gestione), e dall'evenienza che la SGR proceda a Rimborsi Parziali pro quota delle Quote esistenti (cfr. artt. 14 e 15, parte B del presente Regolamento di Gestione); il trasferimento delle Quote è comunque soggetto a specifiche previsioni del Regolamento e al consenso della Società di Gestione, per cui non vi è garanzia alcuna che le Quote possano essere cedute in tempi ragionevoli nemmeno sulla base di un accordo tra privati.
Rischio di cambio. Poiché i titoli detenuti da un comparto possono essere denominati in valute diverse dalla sua valuta base, il comparto potrebbe essere influenzato favorevolmente o sfavorevolmente dalle variazioni dei tassi d’interesse tra tale valuta di riferimento e altre valute. Se la valuta in cui è espresso un titolo si apprezza nei confronti della valuta base, potrebbe aumentare il valore del titolo, che sarebbe invece penalizzato da una flessione del tasso di cambio della valuta. Sebbene un comparto possa ricorrere a tecniche di copertura o di altro genere nell’intento di ridurre al minimo la propria esposizione al rischio di cambio, potrebbe non essere possibile o auspicabile ottenere la copertura nei confronti dell'intera esposizione al rischio di cambio, né può essere garantito che una tecnica di copertura ottenga i risultati previsti.