Disciplina contrattuale nella fase transitoria. 1. Fermo restando, con decorrenza dalla data di inquadramento, la applicazione al personale trasferito della disciplina generale prevista dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel comparto Regioni-Autonomie Locali e nel rispetto del principio della continuità del rapporto di lavoro, nella fase di transizione, le parti convengono che la disciplina degli istituti di seguito individuati debba avvenire sulla base dei criteri di gestione per gli stessi stabiliti: a. ferie: i dipendenti conservano tutti i diritti loro spettanti in materia di ferie maturate e non fruite presso l’amministrazione di appartenenza nell’anno in cui si è operato il trasferimento; da quest’ultima data trova applicazione l’art.18 del CCNL del 6.7.1995 e il dipendente può fruire delle ferie non fruite, previa autorizzazione del dirigente in relazione alle esigenze di servizio, entro il primo semestre dell’anno successivo; b. malattia: i periodi di assenza per malattia fruiti sino al momento del trasferimento sono comunicati agli enti di destinazione e sono computati secondo la disciplina dell’art.21 del CCNL del 6.7.1995; c. aspettative: i periodi di aspettativa per motivi di famiglia e personali, di congedi per la formazione, di congedi dei genitori, di congedi per eventi e cause particolari già fruiti dal dipendente sono ugualmente comunicati all’ente di destinazione ai fini dell’applicazione della disciplina di tali istituti contenuta negli artt.11, 13, 14, 16, 17 e 18 del CCNL del 14.9.2000; d. rapporto a tempo parziale: i lavoratori trasferiti con rapporto di lavoro a tempo parziale conservano tale tipologia di contratto anche in condizione di eventuale soprannumero rispetto alla percentuale stabilita nell’art.4, comma 2, del CCNL successivo del 14.9.2000; a tal fine il lavoratore, all’atto del trasferimento, presenta specifica domanda per la conferma del rapporto a tempo parziale, in deroga ad ogni termine temporale. 20.651.000 22.551.000 25.847.000 27.748.000 29.820.000 14.809.000 15.345.000 16.353.000 16.845.000 17.416.000 18.028.000 X0 X0 X0 X0 X0 1.900.000 3.296.000 1.901.000 2.072.000 X0 X0 X0 X0 X0 X0 536.000 1.008.000 492.000 571.000 612.000 (1) Entrate di cui ai Xxxxxx X, II e III dell’art. 165, comma 3, del D.Lgs. n. 267 del 2000 (2) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE REGIONI (1) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE CAMERE DI COMMERCIO A Autonomia finanziaria Diritto annuale +altre entrate proprie (inclusi diritti di segreteria e al netto dei trasferimenti dal fondo di perequazione) Spese correnti (al netto dei trasferimenti al fondo perequazione)
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Disciplina contrattuale nella fase transitoria. 1. Fermo restando, con decorrenza dalla data di inquadramento, la applicazione al personale trasferito della disciplina generale prevista dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel comparto Regioni-Autonomie Locali e nel rispetto del principio della continuità del rapporto di lavoro, nella fase di transizione, le parti convengono che la disciplina degli istituti di seguito individuati debba avvenire sulla base dei criteri di gestione per gli stessi stabiliti:
a. ferie: i dipendenti conservano tutti i diritti loro spettanti in materia di ferie maturate e non fruite presso l’amministrazione di appartenenza nell’anno in cui si è operato il trasferimento; da quest’ultima data trova applicazione l’art.18 del CCNL del 6.7.1995 e il dipendente può fruire delle ferie non fruite, previa autorizzazione del dirigente in relazione alle esigenze di servizio, entro il primo semestre dell’anno successivo;
b. malattia: i periodi di assenza per malattia fruiti sino al momento del trasferimento sono comunicati agli enti di destinazione e sono computati secondo la disciplina dell’art.21 del CCNL del 6.7.1995;
c. aspettative: i periodi di aspettativa per motivi di famiglia e personali, di congedi per la formazione, di congedi dei genitori, di congedi per eventi e cause particolari già fruiti dal dipendente sono ugualmente comunicati all’ente di destinazione ai fini dell’applicazione della disciplina di tali istituti contenuta negli artt.11, 13, 14, 16, 17 e 18 del CCNL del 14.9.2000;
d. rapporto a tempo parziale: i lavoratori trasferiti con rapporto di lavoro a tempo parziale conservano tale tipologia di contratto anche in condizione di eventuale soprannumero rispetto alla percentuale stabilita nell’art.4, comma 2, del CCNL successivo del 14.9.2000; a tal fine il lavoratore, all’atto del trasferimento, presenta specifica domanda per la conferma del rapporto a tempo parziale, in deroga ad ogni termine temporale. Trattamento economico complessivo delle posizioni economiche dal 1.1.2001 20.651.000 22.551.000 25.847.000 27.748.000 29.820.000 14.809.000 15.345.000 16.353.000 16.845.000 17.416.000 18.028.000 X0 X0 X0 X0 X0 1.900.000 3.296.000 1.901.000 2.072.000 X0 X0 X0 X0 X0 X0 536.000 1.008.000 492.000 571.000 612.000612.000 INDICATORI RIFERITI A COMUNI E PROVINCE A Autonomia finanziaria Entrate tributarie + entrate extra- tributarie Entrate correnti (1) B Autonomia Tributaria Entrate tributarie Entrate correnti (1) C Incidenza spese personale su entrate correnti Spese di personale (2) Entrate correnti D Incidenza interessi su entrate correnti Interessi Entrate correnti
(1) Entrate di cui ai Xxxxxx X, II e III dell’art. 165, comma 3, del D.Lgs. n. 267 del 2000
(2) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE REGIONIREGIONI A Indicatore di equilibrio economico Spesa corrente + quota capitale rimborso mutui e prestiti Entrate Correnti B Incidenza spese del personale Spesa personale (1) Entrate Correnti C Costo dell’indebitamento Quota interessi + quota capitale rimborso mutui e prestiti Entrate Correnti
(1) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE CAMERE DI COMMERCIO A Autonomia finanziaria Diritto annuale +altre entrate proprie (inclusi diritti di segreteria e al netto dei trasferimenti dal fondo di perequazione) Spese correnti (al netto dei trasferimenti al fondo perequazione)
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Disciplina contrattuale nella fase transitoria. 1. Fermo restando, con decorrenza dalla data di inquadramento, la applicazione al personale trasferito della disciplina generale prevista dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel comparto Regioni-Autonomie Locali e nel rispetto del principio della continuità del rapporto di lavoro, nella fase di transizione, le parti convengono che la disciplina degli istituti di seguito individuati debba avvenire sulla base dei criteri di gestione per gli stessi stabiliti:
a. ferie: i dipendenti conservano tutti i diritti loro spettanti in materia di ferie maturate e non fruite presso l’amministrazione di appartenenza nell’anno in cui si è operato il trasferimento; da quest’ultima data trova applicazione l’art.18 del CCNL del 6.7.1995 e il dipendente può fruire delle ferie non fruite, previa autorizzazione del dirigente in relazione alle esigenze di servizio, entro il primo semestre dell’anno successivo;
b. malattia: i periodi di assenza per malattia fruiti sino al momento del trasferimento sono comunicati agli enti di destinazione e sono computati secondo la disciplina dell’art.21 del CCNL del 6.7.1995;
c. aspettative: i periodi di aspettativa per motivi di famiglia e personali, di congedi per la formazione, di congedi dei genitori, di congedi per eventi e cause particolari già fruiti dal dipendente sono ugualmente comunicati all’ente di destinazione ai fini dell’applicazione della disciplina di tali istituti contenuta negli artt.11, 13, 14, 16, 17 e 18 del CCNL del 14.9.2000;
d. rapporto a tempo parziale: i lavoratori trasferiti con rapporto di lavoro a tempo parziale conservano tale tipologia di contratto anche in condizione di eventuale soprannumero rispetto alla percentuale stabilita nell’art.4, comma 2, del CCNL successivo del 14.9.2000; a tal fine il lavoratore, all’atto del trasferimento, presenta specifica domanda per la conferma del rapporto a tempo parziale, in deroga ad ogni termine temporale. AUMENTI Categorie e posizioni 01-lug-00 01-gen-01 D5 51.000 85.000 D4 49.000 81.000 D3 44.000 72.000 D2 44.000 72.000 D1 44.000 72.000 C4 44.000 72.000 C3 41.000 68.000 C2 38.000 63.000 C1 36.000 60.000 B6 36.000 60.000 B5 36.000 59.000 B4 35.000 58.000 B3 33.000 56.000 B2 33.000 56.000 B1 33.000 56.000 A4 33.000 56.000 A3 32.000 53.000 A2 31.000 52.000 A1 31.000 51.000 D X0 X0 X0 X0 X0 20.651.000 22.551.000 25.847.000 27.748.000 29.820.000 25.847.000 C C1 C2 C3 C4 17.847.000 18.707.000 19.632.000 20.816.000 X X0 X0 X0 X0 14.809.000 15.345.000 16.353.000 16.845.000 17.416.000 18.028.000 X0 16.353.000 A A1 A2 A3 A4 13.473.000 13.885.000 14.412.000 14.960.000 X0 X0 X0 X0 1.900.000 3.296.000 1.901.000 2.072.000 X0 X0 3.296.000 C1 C2 C3 C4 860.000 925.000 1.184.000 X0 X0 X0 X0 536.000 1.008.000 492.000 571.000 612.0001.008.000 A1 A2 A3 A4 412.000 527.000 548.000 A Autonomia finanziaria Entrate tributarie + entrate extra-tributarie Entrate correnti (1) B Autonomia Tributaria Entrate tributarie Entrate correnti (1) C Incidenza spese personale su entrate correnti Spese di personale (2) Entrate correnti D Incidenza interessi su entrate correnti Interessi Entrate correnti
(1) Entrate di cui ai Xxxxxx X, II e III dell’art. 165, comma 3, del D.Lgs. n. 267 del 2000
(2) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE REGIONIA Indicatore di equilibrio economico Spesa corrente + quota capitale rimborso mutui e prestiti Entrate Correnti B Incidenza spese del personale Spesa personale (1) Entrate Correnti C Costo dell’indebitamento Quota interessi + quota capitale rimborso mutui e prestiti Entrate Correnti
(1) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE CAMERE DI COMMERCIO A Autonomia finanziaria Diritto annuale +altre entrate proprie (inclusi diritti di segreteria e al netto dei trasferimenti dal fondo di perequazione) Spese correnti (al netto dei trasferimenti al fondo perequazione)
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Disciplina contrattuale nella fase transitoria. 1. Fermo restando, con decorrenza dalla data di inquadramento, la applicazione al personale trasferito della disciplina generale prevista dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel comparto Regioni-Autonomie Locali e nel rispetto del principio della continuità del rapporto di lavoro, nella fase di transizione, le parti convengono che la disciplina degli istituti di seguito individuati debba avvenire sulla base dei criteri di gestione per gli stessi stabiliti:
a. ferie: i dipendenti conservano tutti i diritti loro spettanti in materia di ferie maturate e non fruite presso l’amministrazione di appartenenza nell’anno in cui si è operato il trasferimento; da quest’ultima data trova applicazione l’art.18 del CCNL del 6.7.1995 e il dipendente può fruire delle ferie non fruite, previa autorizzazione del dirigente in relazione alle esigenze di servizio, entro il primo semestre dell’anno successivo;
b. malattia: i periodi di assenza per malattia fruiti sino al momento del trasferimento sono comunicati agli enti di destinazione e sono computati secondo la disciplina dell’art.21 del CCNL del 6.7.1995;
c. aspettative: i periodi di aspettativa per motivi di famiglia e personali, di congedi per la formazione, di congedi dei genitori, di congedi per eventi e cause particolari già fruiti dal dipendente sono ugualmente comunicati all’ente di destinazione ai fini dell’applicazione della disciplina di tali istituti contenuta negli artt.11, 13, 14, 16, 17 e 18 del CCNL del 14.9.2000;
d. rapporto a tempo parziale: i lavoratori trasferiti con rapporto di lavoro a tempo parziale conservano tale tipologia di contratto anche in condizione di eventuale soprannumero rispetto alla percentuale stabilita nell’art.4, comma 2, del CCNL successivo del 14.9.2000; a tal fine il lavoratore, all’atto del trasferimento, presenta specifica domanda per la conferma del rapporto a tempo parziale, in deroga ad ogni termine temporale. X 20.651.000 22.551.000 25.847.000 27.748.000 29.820.000 25.847.000 14.809.000 15.345.000 16.353.000 16.845.000 17.416.000 18.028.000 X0 X0 X0 X0 X0 1.900.000 3.296.000 1.901.000 2.072.000 X0 X0 X0 X0 X0 X0 536.000 1.008.000 492.000 571.000 612.000
(1) Entrate di cui ai Xxxxxx X, II e III dell’art. 165, comma 3, del D.Lgs. n. 267 del 2000
(2) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE REGIONI
(1) Esclusi gli oneri relativi alle consulenze e alle collaborazioni coordinate e continuative INDICATORI O ELEMENTI DI SPECIFICITA’ RIFERITI ALLE CAMERE DI COMMERCIO A Autonomia finanziaria Diritto annuale +altre entrate proprie (inclusi diritti di segreteria e al netto dei trasferimenti dal fondo di perequazione) Spese correnti (al netto dei trasferimenti al fondo perequazione)
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