Common use of PALIFICAZIONE ESEGUITA IN OPERA CON TUBO INFISSO (PALI TRIVELLATI) Clause in Contracts

PALIFICAZIONE ESEGUITA IN OPERA CON TUBO INFISSO (PALI TRIVELLATI). Per i pali eseguiti in opera con tubi infissi mediante trivellazione, con procedimento quindi che non modifica le proprietà meccaniche e la consistenza in genere del terreno entro il quale verrà eseguito il getto del conglomerato, si eseguirà la perforazione del terreno facendo scendere via via un tubo metallico (tubo forma) con elemento di estremità con ghiera tagliente, di diametro uguale e a quello teorico del palo. Il tubo metallico, ove non sia di un sol pezzo, dovrà essere formato con elementi filettati che assicurino la perfetta direzione del palo e garantiscano la perfetta coassialità. Comunque dovrà essere possibile applicare all’estremità superiore un coperchio con presa per tubazione ad aria compressa ove occorresse adoperarlo e per espellere l’acqua o per provvedere con tale metodo all’esecuzione e costipamento della base e primo tronco del fusto sino a che non vi sia più introduzione di acqua. Si dovrà avere la possibilità di proseguire la perforazione mediante appositi scalpelli quando si incontrano trovanti e vecchie murature. Quando sia stata raggiunta la profondità voluta, si fermerà l’affondamento del palo e senza sollevarlo o ritirare il tubo e messa in opera la gabbia metallica se questa sia prevista per tutta la lunghezza, si inizierà la formazione della base gettando con una benna (chiusa all’estremità inferiore da una valvola automatica) o con altro sistema idoneo piccole e successive quantità di calcestruzzo o costipandole o mediante battitura (con maglio di peso variabile da ql 12, per tubi del diametro di cm 45, a ql 6, per tubi del diametro di cm 30) o con uno dei pestoni in uso. È assolutamente vietato procedere al getto del calcestruzzo con caduta libera dall’alto (ovvero dal piano della base superiore del palo) per evitare la segregazione degli inerti che compongono la miscela. Prima di procedere al getto sarà resa stagna la estremità inferiore del tubo provvedendo alla costruzione di un tappo di conglomerato alla base del palo e sarà estratta l’acqua eventualmente penetrata nel tubo. La sbulbatura di base ottenuta con la pilonatura del calcestruzzo od in qualsiasi altro modo che la natura del terreno e le modalità di esecuzione possono consigliare, sarà la maggiore possibile. Eseguita la base, si procederà poi alla esecuzione del fusto mediante piccole successive introduzioni di calcestruzzo per tratti di altezza conveniente, in relazione alla natura del terreno, e sollevando gradatamente il tubo-forma metallico, in modo tale che restino nel tubo almeno 50 cm di conglomerato, senza abbandonarlo mai in modo da evitare che nel tubo si introducano acqua o terra; dopo il getto di ciascuno dei tratti si procederà al costipamento del calcestruzzo o con battitura con uno dei sistemi brevettati e dalla Direzione dei lavori riconosciuto idoneo in relazione alla lunghezza dei pali. Nel caso di attraversamento di vene dilavanti si effettuerà l’incamiciatura del tratto di palo con un controtubo di lamierino esterno al tubo forma, che verrà lasciato in posto. Cura particolare dovrà usarsi affinché non si verifichino soluzioni di continuità nel getto di calcestruzzo, in particolare quando il costipamento avviene per pestonatura e ciò specialmente al momento della sfilatura del tubo forma. In presenza di terre sciolte in acque potrà procedersi al getto del conglomerato per maggiori altezze, senza pestonamento al fine di evitare sifonamenti nel tubo. Per i pali trivellati la portata limite verrà determinata in sede di progetto in relazione alle caratteristiche geognostiche degli strati attraversati. La effettiva portata verrà valutata all’atto esecutivo mediante prove di carico su prototipi.

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Samples: Patto Per Lo Sviluppo Della Sicilia Viabilita’ Secondaria, www.cittametropolitana.me.it, corporate.aeroporto.catania.it

PALIFICAZIONE ESEGUITA IN OPERA CON TUBO INFISSO (PALI TRIVELLATI). Per i pali eseguiti in opera con tubi infissi mediante trivellazione, con procedimento quindi che non modifica le proprietà meccaniche e la consistenza in genere del terreno entro il quale verrà eseguito il getto del conglomerato, si eseguirà la perforazione del terreno facendo scendere via via un tubo metallico (tubo tubo-forma) con elemento di estremità con ghiera tagliente, di diametro uguale e a quello teorico del palo. Il tubo metallico, ove non sia di un sol solo pezzo, dovrà essere formato con elementi filettati che assicurino la perfetta direzione del palo e garantiscano la perfetta coassialità. Comunque dovrà essere possibile applicare all’estremità all'estremità superiore un coperchio con presa per tubazione ad aria compressa ove occorresse adoperarlo e o per espellere l’acqua l'acqua o per provvedere con tale metodo all’esecuzione all'esecuzione e costipamento della base e primo tronco del fusto sino a che non vi sia più introduzione di acqua. Si dovrà avere la possibilità di proseguire la alla perforazione mediante appositi scalpelli quando si incontrano trovanti e vecchie murature. Quando sia stata raggiunta la profondità voluta, si fermerà l’affondamento l'affondamento del palo e e, senza sollevarlo o ritirare il tubo tubo, e messa in opera la gabbia metallica se questa sia prevista per tutta la lunghezza, si inizierà la formazione formazio ne della base gettando con una benna (chiusa all’estremità all'estremità inferiore da una valvola automatica) ), o con altro sistema idoneo idoneo, piccole e successive quantità di calcestruzzo o e costipandole o mediante battitura (con maglio di peso variabile da ql 12battitura, per tubi del diametro di cm 45, a ql 6, per tubi del diametro di cm 30) o con uno dei pestoni pistoni in uso. È assolutamente vietato procedere al getto del calcestruzzo con caduta libera dall’alto (ovvero dal piano della base superiore del palo) per evitare la segregazione degli inerti che compongono la miscela. Prima di procedere al getto sarà resa resta stagna la estremità inferiore del tubo provvedendo alla costruzione di un tappo di conglomerato alla base del palo e sarà estratta l’acqua l'acqua eventualmente penetrata nel tubo. La sbulbatura di base ottenuta con la pilonatura del calcestruzzo od in qualsiasi altro modo che la natura del terreno e le modalità di esecuzione possono consigliare, sarà la maggiore possibile. Eseguita la base, si procederà poi alla esecuzione del fusto mediante piccole successive introduzioni di calcestruzzo per tratti di altezza conveniente, in relazione alla natura del terreno, terreno e sollevando gradatamente il tubo-forma metallico, in modo tale che restino nel tubo almeno 50 cm di conglomerato, senza abbandonarlo mai mai, in modo da evitare che nel tubo si introducano acqua o terra; dopo il getto di ciascuno dei tratti si procederà al costipamento del calcestruzzo o calcestruzzo, con battitura o con uno dei sistemi brevettati e dalla Direzione dei lavori riconosciuto idoneo in relazione alla lunghezza dei pali. Nel caso di attraversamento di vene dilavanti dilavanti, si effettuerà l’incamiciatura l'incamiciatura del tratto di palo con un controtubo di in lamierino leggero esterno al tubo tubo-forma, che verrà lasciato in posto. Cura particolare dovrà usarsi affinché perchè non si verifichino soluzioni di continuità nel getto di del calcestruzzo, in particolare quando il costipamento avviene per pestonatura e ciò specialmente al momento della sfilatura del tubo tubo-forma. In presenza di terre sciolte in acque acqua, potrà procedersi al getto del conglomerato per maggiori altezze, senza pestonamento al fine di evitare sifonamenti nel tubo. Per i pali trivellati la portata limite verrà determinata in sede di progetto in relazione alle caratteristiche geognostiche degli strati attraversatiattraversati e con l'uso di formule ben conosciute, considerando nella sua probabile realtà l'attrito laterale. La portata di esercizio sarà data dalla portata limite divisa per il coefficiente di sicurezza derivante dalla formula usata. La effettiva portata verrà valutata all’atto all'atto esecutivo mediante prove di carico su prototipi. Per le prove di carico si terranno presenti le norme e prescrizioni indicate per i pali battuti formati in opera.

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Samples: www.comune.giussano.mb.it

PALIFICAZIONE ESEGUITA IN OPERA CON TUBO INFISSO (PALI TRIVELLATI). Per i pali eseguiti in opera con tubi infissi mediante trivellazione, con procedimento quindi che non modifica le proprietà meccaniche e la consistenza in genere del terreno entro il quale verrà eseguito il getto del conglomerato, si eseguirà la perforazione del terreno facendo scendere via via un tubo metallico (tubo forma) con elemento di estremità con ghiera tagliente, di diametro uguale e a quello teorico del palo. Il tubo metallico, ove non sia di un sol pezzo, dovrà essere formato con elementi filettati che assicurino la perfetta direzione del palo e garantiscano la perfetta coassialità. Comunque dovrà essere possibile applicare all’estremità all'estremità superiore un coperchio con presa per tubazione ad aria compressa ove occorresse adoperarlo e o per espellere l’acqua l'acqua o per provvedere provvedere, con tale metodo all’esecuzione metodo, all'esecuzione e costipamento della base e primo tronco del fusto sino a che non vi sia più introduzione di acqua. Si dovrà avere la possibilità di proseguire la perforazione mediante appositi scalpelli quando ove si incontrano incontrassero trovanti e vecchie murature. Quando sia stata raggiunta la profondità voluta, si fermerà l’affondamento l'affondamento del palo e e, senza sollevarlo o ritirare il tubo e messa in opera la gabbia metallica se questa sia prevista per tutta la lunghezza, si inizierà la formazione della base gettando con una benna (chiusa all’estremità all'estremità inferiore da una valvola automatica) automatica o con altro sistema idoneo idoneo) piccole e successive quantità di calcestruzzo o calcestruzzo, costipandole o mediante battitura (con maglio di peso variabile da ql 121200 kg, per tubi del diametro di cm 4545 cm, a ql 6600 kg, per tubi del diametro di cm 3030 cm) o con uno dei pestoni in uso. È assolutamente vietato procedere al getto del calcestruzzo con caduta libera dall’alto (ovvero dal piano della base superiore del palo) per evitare la segregazione degli inerti che compongono la miscela. Prima di procedere al getto sarà resa stagna la estremità l'estremità inferiore del tubo provvedendo alla costruzione di un tappo di conglomerato alla base del palo e sarà estratta l’acqua l'acqua eventualmente penetrata nel tubo. La sbulbatura di base base, ottenuta con la pilonatura del calcestruzzo od o in qualsiasi altro modo che la natura del terreno e le modalità di esecuzione possono consigliare, sarà la maggiore possibile. Eseguita la base, si procederà poi alla esecuzione all'esecuzione del fusto mediante piccole successive introduzioni di calcestruzzo per tratti di altezza conveniente, in relazione alla natura del terreno, e sollevando gradatamente il tubo-forma metallico, in modo tale che restino nel tubo almeno 50 cm di conglomerato, senza abbandonarlo mai in modo da evitare che nel tubo si introducano acqua o terra; : dopo il getto di ciascuno dei tratti si procederà al costipamento del calcestruzzo o con battitura con uno dei sistemi brevettati e riconosciuto idoneo dalla Direzione dei lavori riconosciuto idoneo Lavori in relazione alla lunghezza dei pali. Nel caso di attraversamento di vene dilavanti si effettuerà l’incamiciatura l'incamiciatura del tratto di palo con un controtubo di lamierino leggero esterno al tubo forma, che verrà lasciato in posto. Cura particolare dovrà usarsi affinché non si verifichino soluzioni di continuità nel getto di calcestruzzo, in particolare quando il costipamento avviene per pestonatura e ciò cioè specialmente al momento della sfilatura del tubo forma. In presenza di terre sciolte in acque acqua potrà procedersi al getto del conglomerato per maggiori altezze, senza pestonamento al fine di evitare sifonamenti nel tubo. Per i pali trivellati la portata limite verrà determinata in sede di progetto in relazione alle caratteristiche geognostiche degli strati attraversatiattraversati e con l'uso di formule ben conosciute (Dorr, Cagnot, Xxxxxxx o altre) considerando nella sua probabile realtà l'attrito laterale. La effettiva portata di esercizio sarà data dalla portata limite divisa per il coefficiente di sicurezza derivante dalla formula usata. L'effettiva portata verrà valutata all’atto all'atto esecutivo mediante prove di carico su prototipi. I pali saranno sottoposti a prove di carico statico o a prove di ribattitura in relazione alle condizioni ed alle caratteristiche del suolo e secondo la normativa stabilita dal D.M. 14 gennaio 2008.

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Samples: comune.viterbo.it