Posizione dell’imputato A.. L’imputato in questa sede non contesta l’indebito incasso delle retrocessioni da investimenti in prodotti strutturati Banca 1 a insaputa dei clienti. Egli contesta tuttavia l’accusa di amministrazione infedele relativa agli investimenti in prodotti strutturati Banca 1. Egli fa in primo luogo valere che bisognerebbe tenere conto dello scenario dell’epoca, trattandosi di 10/13 anni fa (CAR pag. 5.200.030 seg.). Ribadisce poi la tesi secondo cui la massa silenziosa di clienti starebbe a signifi- care che questi non hanno nulla da rimproverare. Xxxxxxxx, come fatto dalla prima istanza, la loro situazione a suo carico sarebbe uno stravolgimento del principio in dubio pro reo. Inoltre, A. fa valere che, con i pochi clienti che si sono costituiti accusatori privati non sarebbe stato fatto alcun verbale di confronto, malgrado le loro versioni fossero in contrasto con le sue. Le loro dichiarazioni non potrebbero quindi essere considerate elementi della tesi accusatoria (CAR pag. 5.200.031 seg.). A. contesta anche in questa sede di aver agito contra mandato investendo in prodotti Banca 1. Egli sostiene che i clienti sarebbero stati informati di tali in- vestimenti e con i benestare avrebbero ratificato ex post le operazioni, dando il loro consenso ad agire anche in deroga al profilo di investimento definito al mo- mento della sottoscrizione del mandato di gestione. Avrebbe acquistato questi titoli in quanto i clienti chiedevano una performance e avrebbe discusso con loro circa l’opportunità di effettuare detti investimenti. Egli fa poi valere che i formulari con il divieto di investimenti in opzioni, Financial Futures e altri strumenti derivati venivano compilati da lui, ciò comproverebbe che i clienti davano poca impor- tanza a tale divieto. Egli dà atto che tali prodotti non erano prodotti compatibili con una gestione prudente del patrimonio, ma sostiene che i clienti ne sarebbero stati a conoscenza (CAR pag. 5.200.036 segg.). A mente dell’imputato A. gli ac- cusatori privati non sarebbero credibili, indicando da un lato di avere un profilo d’investimento prudente, ma firmando poi i benestare con operazioni in prodotti strutturati Banca 1. L’unica versione da ritenere sarebbe quindi la sua, secondo cui i clienti sarebbero stati informati in merito alla natura degli investimenti effet- tuati (CAR pag. 5.200.037 seg.). Per quanto concerne le quotazioni dei titoli non corrette nelle situazioni patrimoniali presentate ai clienti, A. ritiene che questo non potrebbe ess...
Posizione dell’imputato A.. A. ha in questa sede ribadito la propria posizione sostenendo che la sua versione sarebbe chiara, credibile e costante nelle sue esternazioni. Il cliente K. gli avrebbe chiesto EUR 10'000.-- in contanti con ordine telefonico. Egli non avrebbe avuto a disposizione i soldi, per questo motivo – optando per una modalità più immediata – B. avrebbe anticipato l’importo dandogli indicazioni di rimborsar- glielo sul conto della sua Società 5 presso Banca 9. A. avrebbe quindi proceduto in tal modo, addebitando l’importo al conto “R17.”. Tale ordine telefonico sarebbe poi stato regolarizzato in seguito, nell’ambito di un incontro in febbraio, durante il quale è stato sottoscritto un documento da K. in cui è indicato: “regolarizzazioni ordini telefonici e fax” per un bonifico di EUR 10'000.-- a favore di un conto Banca
Posizione dell’imputato A.. La difesa ripropone le medesime argomentazioni presentate in prima istanza, alle quali rinvia. A. sostiene sostanzialmente di essere vittima dell’agire criminale di
Posizione dell’imputato A.. Anche per questo capo d’imputazione A. ha rinviato a quanto esposto in prima sede, facendo sostanzialmente valere di essere stato vittima dell’agire di C. (CAR pag. 5.200.046-050).