Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. In seguito all’approvazione della legge 190 del 2012 e del decreto legislativo 33 del 2013, con determinazione direttoriale n. 10734/RI del 28 aprile 2014, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione, proposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, e i correlati Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016 e Codice di comportamento del personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Obbligo di pubblicazione Nell’ambito della sezione “Amministrazione trasparente”, l’Agenzia delle dogane pubblica stabilmente tutte le informazioni indicate nel Piano triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016. Con riferimento alla materia del personale, sono tra l’altro pubblicati: - gli accordi sulla utilizzazione dei fondi per la contrattazione integrativa; - i dati sulla dotazione organica ricavati dalle tabelle del conto annuale; - i curricula dei dirigenti e le rispettive retribuzioni, con specifica evidenza in ordine alle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato; - i curricula dei titolari di posizioni organizzative; - gli incarichi di consulenza attribuiti (nessuno dal 2010); - le informazioni sul personale con contratto a tempo determinato; - gli incarichi autorizzati e conferiti ai dipendenti dell’Agenzia; - i monitoraggi sui procedimenti disciplinari e sulle sanzioni irrogate; - i tassi di assenza e di presenza distinti per strutture di livello dirigenziale, con cadenza trimestrale.
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Samples: Ipotesi Di Accordo Sulla Utilizzazione Del Fondo Per Il Finanziamento Della Retribuzione Di Posizione E Della Retribuzione Di Risultato Dei Dirigenti Di Seconda Fascia E Del Personale Incaricato Di Funzioni Dirigenziali Dell’anno 2014, Ipotesi Di Accordo Sulla Utilizzazione Del Fondo Per Il Finanziamento Della Retribuzione Di Posizione E Della Retribuzione Di Risultato Dei Dirigenti Di Seconda Fascia E Del Personale Incaricato Di Funzioni Dirigenziali Dell’anno 2013, Area Dogane, Ipotesi Di Accordo Sulla Utilizzazione Del Fondo Per Il Finanziamento Della Retribuzione Di Posizione E Della Retribuzione Di Risultato Dei Dirigenti Di Seconda Fascia E Del Personale Incaricato Di Funzioni Dirigenziali Anno 2012 – Area Dogane
Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Per l’anno di riferimento del fondo (2011) si rinvia a quanto riportato nella sezione precedente. In seguito all’approvazione della legge 190 del 2012 e relazione alla emanazione del decreto legislativo 33 del 2013, con determinazione direttoriale n. 10734/RI del 28 aprile 201433/2013, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha adottato il Piano triennale di prevenzione avviato le attività utili a garantire la realizzazione degli adempimenti previsti per l’anno 2013 in conformità con quanto recato all’art. 10, comma 1, del citato decreto, nel rispetto della corruzionetempistica indicata dalla competente Commissione per la valutazione, proposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, e i correlati Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016 e Codice di comportamento del personale dell'Agenzia l’integrità delle Dogane e dei Monopoliamministrazioni pubbliche. Obbligo di pubblicazione Nell’ambito In assenza di riferimenti circa le modalità di applicazione delle disposizioni recate dai titoli II e III del decreto legislativo 150 del 2009, nell’ambito della sezione “Amministrazione trasparente” (prima “Trasparenza, valutazione e merito”), l’Agenzia delle dogane pubblica stabilmente tutte le informazioni indicate nel Piano triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016. Con riferimento alla materia del personale, sono tra l’altro pubblicatistabilmente: - gli accordi sulla utilizzazione dei fondi per la contrattazione integrativa; - i dati sulla dotazione organica ricavati dalle tabelle del conto annualeintegrativa nel cui ambito è riepilogato l'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance, una volta concluso l’iter di certificazione; - i curricula dei dirigenti e le rispettive retribuzionidirigenti, con specifica evidenza redatti in ordine alle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato; - i curricula dei titolari di posizioni organizzativeconformità al vigente modello europeo; - gli eventuali incarichi di consulenza attribuiti (nessuno dal 2010); - le informazioni sul personale con contratto a tempo determinato; - gli incarichi autorizzati e conferiti ai dipendenti dell’Agenziaattribuiti; - i monitoraggi sui procedimenti disciplinari e sulle sanzioni irrogate; - i tassi di assenza e di presenza distinti per strutture di livello dirigenziale, con cadenza trimestralemensile; - altre informazioni sulle posizioni dirigenziali vacanti e sui criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali.
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Samples: Ipotesi Di Accordo Sulla Utilizzazione Delle Ulteriori Risorse, Ipotesi Di Accordo Sulla Utilizzazione Del Fondo Per Il Finanziamento Della Retribuzione Di Posizione E Della Retribuzione Di Risultato Dei Dirigenti Di Seconda Fascia E Del Personale Incaricato Di Funzioni Dirigenziali Anno 2011
Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. La trasparenza costituisce una componente del livello essenziale delle prestazioni erogate dalle Amministrazioni pubbliche (art. 117 comma 2, lett. m) della Costituzione. In seguito all’approvazione particolare attraverso la trasparenza e il conseguente controllo generalizzato e diffuso sull’esercizio delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche si pone un presupposto fondamentale per favorire il perseguimento degli obiettivi di legalità, sviluppo della legge 190 cultura dell’integrità ed etica pubblica, nonché di buona gestione delle risorse pubbliche. In tale prospettiva le previsioni contenute nella sezione trasparenza del 2012 Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) mirano a promuovere maggiori livelli di trasparenza, anche in relazione all’attuazione delle novità introdotte nel c.d. decreto “Trasparenza” (d.lgs. n.33/2016) dal d.lgs. n.97/2016, traducendosi nei seguenti obiettivi strategici: • soddisfacente grado di adeguamento (in termini di completezza, aggiornamento e apertura del decreto legislativo 33 formato dei dati pubblicati) agli obblighi di pubblicazione di cui al d.lgs. n.33/2013 • piena attuazione delle disposizioni in materia di accesso civico c.d. generalizzato, introdotte nel d.lgs. n.33/2016 dal d.lgs. n.97/2016, assicurando le adeguate soluzioni organizzative e regolamentari per rafforzare il coordinamento degli uffici dell’ente rispetto alle richieste di accesso, e per garantire un bilanciamento ponderato rispetto alle contrapposte esigenze di tutela della privacy • maggior sviluppo ed utilizzo, da parte dei dirigenti e di tutte le strutture organizzative, del 2013, con determinazione direttoriale n. 10734/RI sistema informatico che ottimizzi ed estenda l’informatizzazione del 28 aprile 2014, l’Agenzia delle dogane flusso per alimentare la pubblicazione dei dati • realizzazione di idonee azioni formative rivolte ai dipendenti dell’ente per sviluppare e diffondere la “cultura della prevenzione della corruzione” così come della “trasparenza” nel rispetto dei monopoli ha adottato il limiti posti dalle esigenze di tutela della privacy Il Piano triennale di prevenzione della corruzione costituisce uno strumento volto all'adozione di misure organizzative preordinate ad evitare fenomeni di corruzione; è stato costruito per determinare il miglioramento dell’azione amministrativa attraverso la promozione dell'etica nella P.A., proposto dal Responsabile con l’obiettivo di evitare la commissione di illeciti e l’assunzione di comportamenti che possano adombrare la trasparenza e la correttezza della P.A. stessa. Resta bene inteso che per l’efficacia del Piano occorre la partecipazione di tutti gli attori, pubblici e privati, innanzitutto dei Dirigenti che dovranno dare operatività e attuazione alle misure indicate. Con il D.Lgs n. 97 del 26 maggio 2016 avente ad oggetto: “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, ai sensi dell’art. 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, sono stati apportati numerosi cambiamenti alla normativa sulla trasparenza, rafforzandone il valore di principio caratterizzante l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni e i correlati Programma triennale rapporto con i cittadini ridefinendosi anche l’oggetto del c.d. “decreto trasparenza” come attinente alla disciplina della “libertà di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti di cui all’articolo 2-bis, garantita, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti, tramite l’accesso civico e tramite la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni e le modalità per la loro realizzazione “ (art.2, comma 1, D.Lgs. 33/2013). Per quel che concerne i contenuti, gli obiettivi strategici in materia di trasparenza definiti da parte degli organi politici costituiscono elemento necessario, e dunque ineludibile, della sezione del PTPC relativa alla trasparenza (co.8 dell’art. 1 della L. 190/2012, come modificato dall’art. 41, co.1, lett. g) del D.Lgs 97/2016). Inoltre nel novellato art. 10 del D.Lgs 33/2013, che prevede l’accorpamento tra programmazione della trasparenza e l'integrità 2014programmazione delle misure di prevenzione della corruzione , viene chiarito che la sezione del PTPCT sulla trasparenza debba essere impostata come atto organizzativo fondamentale dei flussi informativi necessari per garantire, all’interno di ogni ente, l’individuazione/l’elaborazione, la trasmissione e la pubblicazione dei dati. Le amministrazioni devono chiarire e rendere noti con ogni mezzo i propri obiettivi, costruiti in relazione alle effettive esigenze dei cittadini, i quali, a loro volta, devono essere messi in grado di valutare le modalità attraverso le quali quegli stessi obiettivi vengono raggiunti e le relative risorse impiegate. La pubblicizzazione dei dati relativi alla performance sui siti delle amministrazioni rende poi comparabili i risultati raggiunti, avviando un processo virtuoso di confronto e crescita. In tal senso, come prevede l’art. 10, comma 3, del D.Lgs 33/2013, “la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni amministrazione, che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali”. Tra gli obiettivi principali di questo ente vi è quello di “continuare a sburocratizzare, velocizzando le procedure amministrative e riducendo gli organismi superflui”. Promuovere e potenziare - nell’ambito del processo di riordino istituzionale in corso - il ruolo della Provincia quale ente di area vasta, perno dei sistemi dei servizi in rete, in grado di assicurare nel contempo: • la convergenza di una effettiva ed efficace cooperazione interistituzionale tra Provincia, Comuni ed enti strumentali per l’erogazione di singoli servizi • l’organicità e sistematicità delle relazioni di collaborazione fra le istituzioni pubbliche presenti nell’ambito del territorio provinciale, ovvero nuovi Ambiti Ottimali • una coerenza gestionale sovra-2016 comunale • servizi e Codice qualità adeguati alle aspettative, in un’ottica di comportamento omogeneizzazione delle procedure e semplificazione degli atti di gestione • garantire il necessario supporto - specie ai comuni più piccoli e agli enti strumentali, dotati di personale estremamente ridotto di numero, rispetto alle necessità, per effetto delle esigue risorse finanziarie ormai disponibili a seguito della progressiva diminuzione dei trasferimenti statali - assicurando, in ogni caso, elevati livelli di efficienza attraverso l’utilizzo di personale altamente qualificato e specializzato, valorizzando e mettendo in sinergia le potenzialità umane presenti • razionalizzare la spesa pubblica, attraverso una strategia di contrasto alle “duplicazioni” e “sovrapposizioni” di funzioni e competenze, mediante la realizzazione di risparmi sulle spese di funzionamento e di economie di scala, anche attraverso la standardizzazione ed omogeneizzazione dei processi e delle soluzioni • assicurare e promuovere elementi di innovazione nella gestione delle risorse umane, oltre che di condivisione di buone prassi, nell’ambito di una strategia politica e gestionale di sviluppo e miglioramento dei processi organizzativi Ai sensi dell’art. 10, del personale dell'Agenzia delle Dogane dlgs. 150/2009, la relazione conclusiva del Peg deve tenere conto dei risultati raggiunti rispetto a quelli programmati, e alle risorse attribuite. In tale concetto rientra la valutazione dei Monopoli. Obbligo di pubblicazione Nell’ambito della sezione “Amministrazione trasparente”, l’Agenzia delle dogane pubblica stabilmente tutte le informazioni indicate nel Piano triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016dirigenti. Con riferimento le norme anticorruzione, il Peg deve indicare obiettivi individuati nell’ambito del PTPC e gli obiettivi legati all’attuazione degli obblighi della trasparenza. In assenza di questi argomenti il Peg non può considerarsi valido. Tanto è vero che il Responsabile del Piano anticorruzione (RPC), qualora osservi inadempimenti o ritardi, sia per quanto attiene la trasparenza, sia per quanto attiene le misure anticorruzione, richiede l’intervento del Nucleo di valutazione. In aggiunta a tutto questo, nell’ambito dei poteri di vigilanza e controllo attribuiti all’ANAC, l’Autorità si riserva di richiedere informazioni tanto all’OIV che all’RPC in merito alle misure di prevenzione e trasparenza (art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012). Il Peg e la correttezza dei processi di misurazione e valutazione delle prestazioni contribuiscono senz’altro alla materia costruzione di un clima organizzativo, che favorisce la prevenzione della corruzione. Nel corso dell’anno 2018 il processo di misurazione e valutazione delle prestazioni del personale, sono tra l’altro pubblicati: - gli accordi sulla utilizzazione apicale e non, dedica particolare attenzione al monitoraggio dei fondi per la contrattazione integrativa; - i dati sulla dotazione organica ricavati dalle tabelle del conto annuale; - i curricula dei dirigenti e le rispettive retribuzioni, con specifica evidenza in ordine alle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato; - i curricula dei titolari di posizioni organizzative; - gli incarichi di consulenza attribuiti (nessuno risultati rispetto agli obiettivi derivati dal 2010); - le informazioni sul personale con contratto a tempo determinato; - gli incarichi autorizzati e conferiti ai dipendenti dell’Agenzia; - i monitoraggi sui procedimenti disciplinari e sulle sanzioni irrogate; - i tassi di assenza e di presenza distinti per strutture di livello dirigenziale, con cadenza trimestralePTPC 2018/2020.
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Samples: Piano Esecutivo Di Gestione