CONVENZIONE AI SENSI DELLA L. 241/90, ART.15
CONVENZIONE AI SENSI DELLA L. 241/90, ART.15
per
LA DEFINIZIONE DELLA GOVERNANCE PER LO SVILUPPO DEL DOCUMENTO DI FATTIBILITA’ DELLE
ALTERNATIVE PROGETTUALI E DEL PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA DELL’INTERVENTO DI REALIZZAZIONE DI UN INVASO A SCOPI PLURIMI IN AMBITO MONTANO E ALTRE
AZIONI SINERGICHE PER IL SODDISFACIMENTO DEI FABBISOGNI IDRICI DELLA VAL D’ENZA NELLE
PROVINCE DI REGGIO XXXXXX E PARMA CUP F13F22000170008
di cui al
DECRETO DEL MINISTERO INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ SOSTENIBILE N.259/22 E DECRETO DIRETTORIALE N.19056/22
tra
• l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (di seguito Autorità) – con sede in Xxxxx, Xxx Xxxxxxxxx 00 (C.F. 92038990344) nella persona del Segretario Generale Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx autorizzato con decreto n. 91 del 17/11/2023;
• la Regione Xxxxxx Xxxxxxx (di seguito Regione) – con sede a Bologna xxx Xxxx Xxxx 00 (C.F.80062590379) nella persona del Direttore Generale della Direzione Cura del Territorio e dell'Ambiente Xxxxx Xxxxxxxxx, autorizzato con delibera 1989 del 20/11/2023;
• Il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale (di seguito Soggetto Attuatore) - con sede a Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx x.00 (C.F. 91149320359) - nella persona del Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxxx autorizzato con delibera n. 527/2024 del 6 novembre 2023;
• Il Consorzio della Bonifica Parmense - con sede a Parma Vis Xxxxxx Xxxxxx n.70/1A (C.F. 92025940344), nella persona della Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, autorizzata alla stipula dell'atto ai sensi dell’art. 32 dello statuto consortile approvato con Delibera Regionale n. 1384 del 20/09/2010;
• L’Agenzia Territoriale dell'Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir) con sede a Xxxxxxx, xxx Xxxxxxx x. 0/X CF 91342750378, nella persona del Direttore Xxxx Xxxxxxxxxx, autorizzato con delibera 102 del 13/11/2023.
VISTI
1. la Legge n.241 del 07/08/1990 “nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
2. il D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i, recante “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte terza, recante “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche”;
3. il D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” ed in particolare la Parte terza – Beni paesaggistici, TITOLO I - Tutela e valorizzazione;
4. Il Dlgs 23 febbraio 2023, n. 18 “Disciplina della qualità delle acque destinate al consumo umano - Attuazione della direttiva 2020/2184/Ue - Abrogazione del Dlgs 31/2001”
5. la direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni;
6. il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, recante “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
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7. la Direttiva Quadro 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;
8. la Direttiva 92/43/CEE (Habitat), concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica, che prevede, ai fini della conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, la costituzione della Rete ecologica Natura 2000 mediante l’individuazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC);
9. la Direttiva 2009/147/CE (Uccelli), concernente la conservazione degli uccelli selvatici, che all’art. 3 prevede l’individuazione e l’istituzione di Zone di protezione Speciali (ZPS) in cui sono presenti biotopi ed habitat importanti per la vita e la riproduzione delle specie degli uccelli selvatici;
10. il D.P.R 357/1997 e s.m.i che ha recepito, nell’ordinamento nazionale, le Direttive 92/43/CEE (Habitat) e
2009/147/CE (Uccelli);
11. il D.M. del 17 ottobre 2007 concernente i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS);
12. le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (Vinca) - Direttiva 92/43/CEE "Habitat", articolo 6, paragrafi 3 e 4, adottate in data 28.11.2019, con Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (Rep. atti n. 195/CSR 28.11.2019) (19A07968);
13. il d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 “Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21
giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”;
14. l’articolo 202, comma 1, lettera a), del d.lgs. 50/2016, di seguito “Codice”, che ha istituito il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”, di seguito “Fondo progettazione” le cui risorse sono state allocate sul capitolo 7008, parimenti denominato, istituito nello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili;
15. il comma 4 del medesimo articolo 202 del “Codice di cui al d.lgs 50/2016”, che prevede che, con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono definite le modalità di ammissione al finanziamento della progettazione di fattibilità, l’assegnazione delle risorse del “Fondo progettazione“ ai diversi progetti, nonché le modalità di revoca;
16. gli allegati infrastrutture dei Documenti di Economia e Finanza (DEF) che definiscono fabbisogni e progetti di infrastrutture, strategie per l’individuazione dei fabbisogni di rilevante interesse nazionale, strategie per una nuova politica della mobilità, dei trasporti e della logistica e conseguentemente la necessità di progettazione di fattibilità e di project review per la realizzazione delle infrastrutture prioritarie da inserire, ai sensi degli articoli 200 e 201 del citato “Codice”, nel Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP);
17. le previsioni riportate nell’allegato infrastrutture dei Documenti di Economia e Finanza (DEF) per l’anno 2022, secondo cui il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di PFTE) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”;
18. il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 259 del 29 agosto 2022 (di seguito D.M. 259/22) di ripartizione e assegnazione, in attuazione dell’articolo 202, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modificazioni, di risorse stanziate per gli anni 2021 e 2022 a valere sul capitolo 7008, Piani Gestionali 01, 02, 05, a favore delle Autorità di bacino distrettuale e delle Zone Economiche Speciali (ZES);
19. Il Decreto Direttoriale n.19056 del 13/10/2022 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che disciplina le modalità e i termini di presentazione delle proposte, le modalità di monitoraggio e le modalità di erogazione e di revoca delle risorse di cui all’articolo 1, comma 2,del decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 259 del 29 agosto 2022, assegnate per la predisposizione di progetti di fattibilità tecnico ed economica di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, coerenti con gli obiettivi del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e la progettazione di interventi ed opere infrastrutturali correlate alle Zone Economiche Speciali;
20. Il Decreto Direttoriale n. 10083 del 12/04/2023, pubblicato in data 26/05/2023 con il quale è stata approvata la proposta di ammissione al finanziamento presentata con prot. 10109 del 14/12/2022 dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po;
21. Le Linee Guida Operative per la Valutazione degli Investimenti in Opere Pubbliche – Settore Xxxxxx, approvate con D.M. 326 del 11/10/2022;
22. Il DM Infrastrutture e Trasporti 26 giugno 2014 "Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)" comprensivo dell’allegato "Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)";
23. Il DM Infrastrutture e Mobilità sostenibili e Transizione ecologia 12 Ottobre 2022, n. 205 "Regolamento recante criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi di cui all’articolo 114, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152";
24. Il Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti 17 gennaio 2018 "Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni»";
25. Lo Studio di settembre 2020 sviluppato dall’Autorità, sulla risorsa idrica in Val d’Enza finalizzato all’individuazione di strategie atte a contemperare disponibilità naturale di risorsa idrica, domanda di risorsa idrica e il raggiungimento degli obiettivi ambientali sulla base di apposita convenzione stipulata con la Regione Xxxxxx-Romagna;
26. Lo studio del 2022 “Conoide Enza: Studio idrologico, modello idro-stratigrafico e di flusso, bilancio idrico” dell’Università di Parma-Dipartimento di Ingegneria e Architettura ed Autorità di bacino distrettuale del fiume Po;
27. La Convenzione tra AIPo e Autorità per l’attuazione dello “Studio di fattibilità tecnica ed economica del nuovo assetto di progetto delle opere idrauliche del fiume Enza tra le casse e la confluenza con il Po”, sottoscritta in data 14 gennaio 2022;
28. La Convenzione ai sensi della L. n.241/90, art. 15, per lo sviluppo e la condivisione dello studio di fattibilità degli interventi di mitigazione del rischio da alluvione e di recupero morfologico del fiume Enza tra Regione, Autorità, Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx-Centrale, Consorzio della Bonifica Parmense, stipulata in data aprile 2022;
29. Il Piano di Gestione Acque (PdG Po 2021) approvato con DPCM del 07/06/2023 e il Piano di Gestione del Rischio Alluvione (PGRA 2021) del distretto idrografico del fiume Po adottati rispettivamente con delibere 4 e 5 nella seduta della Conferenza Istituzionale Permanente del 20 dicembre 2021;
30. Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Xxxxxx-Romagna vigente;
31. Il Piano territoriale paesaggistico regionale;
32. Il Piano d’ambito vigente;
33. le Misure Generali e Specifiche di Conservazione e i Piani di Gestione per Siti Natura 2000 regionali.
CONSIDERATO CHE
1. L’art.2 del D.M. 259/22 stabilisce che le risorse destinate alle Autorità di Bacino Distrettuale sono assegnate e ripartite sulla base dell’Indicatore di Rilevanza del Distretto (IRD) definito a valle dell’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata del 3 luglio 2019, Rep. Atti. N. 64/CU;
2. L’Indicatore di Rilevanza di Distretto (IRD) relativo all’Autorità di Bacino per il Fiume Po è pari al 28,71%, equivalenti ad uno stanziamento di risorse pari ad € 5.406.041,32;
3. Ai sensi dell’art. 1 comma 3 del D.M. 259/22 e dell’art. 2 comma 2 del Decreto Direttoriale n.19056/22 gli enti beneficiari possono utilizzare le risorse assegnate anche avvalendosi di convenzioni stipulate con altri enti o con delega di funzioni agli enti stessi quali soggetti attuatori;
4. L’art. 2 del D.M. 326 del 11/10/2022 stabilisce che le Linee guida operative per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche – settore idrico rappresentano il punto di riferimento metodologico per la definizione delle analisi di valutazione ex – ante dei progetti relativi alle tipologie di infrastrutture idriche rientranti nella competenza del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili in termini di pianificazione, monitoraggio della realizzazione, finanziamento e controllo;
5. La pianificazione di bacino, comprensiva dei piani di gestione delle acque, di bilancio idrico, di gestione del rischio alluvioni e di assetto idrogeologico, della pianificazione d’ambito costituisce strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato;
6. In particolare, il PdG Po 2021 individua obiettivi ambientali e misure specifiche per i corpi idrici superficiali e sotterranei del territorio interessato dal progetto, al fine di attuare una politica coerente e sostenibile della tutela delle acque, attraverso un approccio integrato dei diversi aspetti gestionali ed ecologici;
7. Nell’ambito degli interventi previsti dovranno esser considerate anche le interconnessioni con le
infrastrutture di approvvigionamento idropotabile al fine di ottimizzare l’utilizzo civile della risorsa idrica;
8. L’Autorità e la Regione hanno manifestato l’intento di promuovere un Contratto di Fiume (CdF) per il torrente Enza, quale percorso di concertazione che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del territorio e dell’ambiente, così da arrivare alla condivisione di obiettivi comuni per la tutela e la gestione della risorsa idrica, la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, la riqualificazione degli ambiti fluviali e lo sviluppo del territorio, nel rispetto degli obblighi derivanti dall’implementazione delle direttive e codifiche comunitarie in materia di governo del territorio e in particolare di tutela acque e rischio alluvioni (Direttive 2000/60/CE – DQA, e 2007/60/CE - DA), oltreché dall’attuazione degli atti pianificatori e normativi vigenti alle diverse scale territoriali e locali.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
1. Con Decreto n.9/2023 del Segretario Generale dell’Autorità è stato approvato l’elenco delle proposte da proporre a finanziamento e indicato il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale quale soggetto attuatore ai sensi del decreto n.259/22 e decreto Direttoriale n. 19056/22;
2. Con Nota dell’Autorità in data 14/12/2022 prot. 10109 è stato inviato al Ministero l’elenco di proposte
da proporre a finanziamento;
3. Con Decreto Direttoriale n. 10083 del 12/04/2023 è stata approvata la proposta di ammissione al finanziamento presentata con prot. 10109 del 14/12/2022 dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po;
4. In data 01/07/2023 è entrato in vigore il Nuovo Codice dei Contratti, D.lgs. 36/23 che prevede un dettaglio progettuale molto più ampio per il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) che diventa sostanzialmente un progetto definitivo e richiede che la sua redazione sia preceduta dal Quadro Esigenziale, dal Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) e dal Documento di Indirizzo alla Progettazione – DIP (art.41 e allegato I.7);
5. Il DIP deve essere redatto ed approvato prima dell’affidamento del PFTE e deve essere parte della documentazione di gara per l’affidamento del contratto pubblico di servizi, in quanto costituisce parte integrante del “capitolato del servizio di progettazione” (allegato I.7 al d.lgs.36/23);
6. In relazione ai contenuti progettuali del PFTE come definito dal d.lgs. 36/2023,in vigore dal 1° luglio, si prevede, all’art. 2 dell’allegato I.13, che il calcolo della parcella per la redazione del PFTE venga effettuato secondo i seguenti criteri:
• le aliquote relative alla progettazione preliminare come definite nel decreto ministeriale 17 giugno 2016 sono integralmente attribuite al progetto di fattibilità tecnico- economica (PFTE);
• le aliquote relative alla progettazione definitiva così come definite dal decreto ministeriale 17 giugno 2016 sono integralmente attribuite al PFTE e aggiunte a quelle di cui al punto precedente;
7. L’applicazione dell’art.2 dell’allegato I.13 per il calcolo della parcella comporta un significativo aggravio di costi rispetto alle stime effettuate in sede di richiesta di finanziamento, come illustrato nelle Note trasmesse da AdBPo al MIT in data 10/05/2023 prot 4164, in data 03/07/2023 prot. 5829 e in data 03/08/2023 prot. 6901, con le quali AdBPo ha proposto di affidare e sviluppare prioritariamente, quale servizio di progettazione principale, il DOCFAP e successivamente, a seguito dell’approvazione del DOCFAP ed in base all’alternativa progettuale individuata, all’avvenuta definizione del valore dell’opera (importo indispensabile per la possibile definizione certa del corrispettivo da porre a base d’asta per la redazione del PFTE in adempimento al D.M. 17 giugno 2016 ed al D.Lgs 36/23) e alla disponibilità economica residua, affidare e sviluppare il PFTE come da d.lgs.36/2023, se necessario richiedendo un’integrazione del finanziamento;
8. Con nota del 11 agosto 2023 la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche, ha comunicato che il finanziamento ministeriale deve essere utilizzato per arrivare allo sviluppo progettuale del PFTE, in quanto il fondo per la progettazione in oggetto è stato costituito per conseguire tale livello progettuale;
PRESO ATTO CHE
In virtù di quanto sopra esposto è necessario procedere prioritariamente con l’affidamento e la redazione del DOCFAP, mediante risorse messe a disposizione dai Consorzi di Bonifica e dalla Regione Xxxxxx-Romagna, non utilizzando il finanziamento ministeriale.
I passaggi da rispettare, ai sensi del d.lgs.36/23, sono obbligatoriamente i seguenti:
• affidamento per la redazione del DOCFAP;
• redazione e approvazione del DOCFAP, che dovrà contenere una stima del quadro economico complessivo (compreso valore dell’opera al netto di IVA, spese generali ecc.) dell’alternativa progettuale da sviluppare nel PFTE;
• recepimento delle indicazioni del DOCFAP nel DIP e approvazione DIP;
• calcolo del costo del PFTE da porre a base d’appalto ai sensi degli allegati I.7 e I.13 del d.lgs.36/2023, tenendo conto, nel caso di progettazione dello sbarramento di una diga, anche dei contenuti previsti dal DPR 1363/59 per la redazione del progetto di massima (rilievo diretto, topografico e geologico, della zona d’imposta dell’opera, e rilievo diretto o sommario del territorio interessato dall’invaso, relazione geognostica preliminare);
• nel caso le risorse stanziate siano sufficienti affidamento del PFTE, inserimento nella documentazione di gara le indicazioni del DIP;
• redazione e approvazione PFTE.
RITENUTO NECESSARIO
In applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà e per utilizzare al meglio le risorse e le competenze degli Enti interessati , stipulare una Convenzione ai sensi dell’art.15 della Legge 7 agosto 1990 n.241, per disciplinare le attività di interesse comune finalizzate alla redazione del DOCFAP e del PFTE dell’intervento “realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano e altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val D’Enza nelle province di Reggio Xxxxxx e Parma”;
Tutto ciò premesso e considerato, Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po, Regione Xxxxxx – Romagna, Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale, Consorzio della Bonifica Parmense e Agenzia Territoriale dell'Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti convengono e stipulano quanto segue.
Articolo 1 SOGGETTI COINVOLTI
La presente convenzione, ai sensi e per gli effetti dell’Art. 15 della Legge 241/90, disciplina il rapporto di collaborazione tra:
• Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, di seguito indicata come “Autorità”;
• Regione Xxxxxx-Romagna, di seguito indicata come “Regione”;
• Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale , di seguito indicato come “Soggetto Attuatore”;
• Consorzio della Bonifica Parmense, di seguito indicato come “Bonifica Parmense”;
• L’Agenzia Territoriale dell'Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti, di seguito indicata come
”Atersir”.
Articolo 2 OBIETTIVO
Obiettivo della presente Convenzione è definire la governance per lo sviluppo del Documento di fattibilità delle Alternative Progettuali (di seguito indicato come DOCFAP) e del Progetto di Fattibilità Tecnica ed economica (di seguito indicato come PFTE) relativi alla “realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano e altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val D’Enza nelle province di Reggio Xxxxxx e Parma” e delle attività di interesse comune e propedeutiche alla sua redazione, di cui al successivo articolo, sulla base delle rispettive competenze in materia, al fine di assicurare il rispetto di tutti i termini, gli obblighi e le condizioni previste nel D.M. 259/22, nel decreto Direttoriale n.19056/22, nel DM 10083/23 e il rispetto dei riferimenti normativi e dei Piani richiamati in premessa, in particolare con riferimento alle tematiche ambientali.
Il Soggetto Attuatore dichiara di avere preso visione del D.M. 259/22, del Decreto Direttoriale n.19056/22 e del DM 10083/23, comprese le premesse e di accettare espressamente e integralmente tutti i termini, gli obblighi e le condizioni ivi previste.
Articolo 3 OGGETTO
1. La presente Convenzione disciplina i rapporti fra i soggetti sottoscrittori, definisce le modalità di finanziamento, redazione ed approvazione del DOCFAP e del PFTE, le tempistiche delle procedure di affidamento, nonché gli obblighi e gli adempimenti in capo al Soggetto Attuatore.
2. Prioritariamente si dovrà procedere alla redazione e approvazione del DOCFAP ai sensi dell’art.41 e dell’allegato I.7 del d.lgs.36/23.
3. Il costo del servizio di progettazione per la redazione del DOCFAP viene stimato in € 500.000,00 al lordo di oneri previdenziali ed iva, finanziato per 300.000,00 € dalla Regione, per 120.000,00 € dal Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale e per 80.000,00 € dal Consorzio della Bonifica Parmense.
4. Il DOCFAP definirà l’importo complessivo del quadro economico dell’alternativa progettuale da
sviluppare nel PFTE (compreso valore dell’opera al netto di IVA, spese generali, ecc.).
5. A seguito dell’approvazione del DOCFAP, ai sensi dell’art.41 e dell’art.3 dell’allegato I.7 del d.lgs.36/23 verrà redatto il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) da redigere in coerenza con il quadro esigenziale e con la soluzione individuata nel DOCFAP.
6. Il DIP dovrà indicare, in rapporto alla dimensione, alla specifica tipologia e alla categoria dell’intervento
da realizzare, le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni
livello della progettazione. Il DIP dovrà essere redatto e approvato prima dell’affidamento PFTE e dovrà
essere parte della documentazione di gara per l’affidamento del PFTE.
7. ll DIP dovrà riportare almeno le seguenti indicazioni:
a lo stato dei luoghi con le relative indicazioni di tipo catastale;
b gli obiettivi da perseguire attraverso la realizzazione dell’intervento, le funzioni che dovranno essere svolte, i fabbisogni e le esigenze da soddisfare e i requisiti prestazionali di progetto da raggiungere;
c i requisiti tecnici che l’intervento deve soddisfare in relazione alla legislazione tecnica vigente e
al soddisfacimento delle esigenze di cui alla lettera b);
d i livelli della progettazione da sviluppare e i relativi tempi di svolgimento, in rapporto alla
specifica tipologia e alla dimensione dell’intervento;
e gli elaborati grafici e descrittivi da redigere;
f le eventuali raccomandazioni per la progettazione, anche in relazione alla pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica vigente e alle valutazioni ambientali strategiche (VAS), ove pertinenti, procedure tecniche integrative o specifici standard tecnici che si intendano porre a base della progettazione dell’intervento;
g i limiti economici da rispettare e l’eventuale indicazione delle coperture finanziarie dell’opera;
h le indicazioni in ordine al sistema di realizzazione dell’intervento;
i l’indicazione della procedura di scelta del contraente;
j l’indicazione del criterio di aggiudicazione;
k la tipologia di contratto individuata per la realizzazione dell’intervento, e in particolare se il
contratto sarà stipulato a corpo o a misura, o parte a corpo e parte a misura;
l le specifiche tecniche contenute nei criteri ambientali minimi (CAM), adottati con decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, per quanto materialmente applicabili; qualora la progettazione sia supportata dalla modellazione informativa tali specifiche, per quanto applicabili, possono essere introdotte all’interno dei modelli informativi;
m l’individuazione, laddove possibile e/o necessario, di lotti funzionali e/o di lotti prestazionali, articolati in strutture analitiche di progetto;
n gli indirizzi generali per la progettazione del monitoraggio ambientale, geotecnico e strutturale delle opere, ove ritenuto necessario;
o le specifiche tecniche per l’utilizzo di materiali, elementi e componenti ai fini del perseguimento dei requisiti di resistenza, durabilità, robustezza e resilienza delle opere e della efficienza energetica e della sicurezza e funzionalità degli impianti;
p l’indicazione di massima dei tempi necessari per le varie fasi dell’intervento;
q in caso di affidamenti agli operatori economici di cui all’articolo 66, comma 1, del codice, l’importo di massima stimato da porre a base di gara, calcolato nel rispetto del decreto di cui all’articolo 41, comma 13, del codice, per la prestazione da affidare;
r la possibilità di utilizzare le economie derivanti dai ribassi d’asta anche per motivate varianti in corso d’opera;
s il Capitolato informativo di cui all’art.43 ed all’allegato I.7 del DLgs 36/23.
8. Sulla base del valore dell’opera richiamato al precedente punto n.4 verrà stimato, ai sensi dell’allegato
I.13 del d.lgs 36/23 il corrispettivo per il servizio di progettazione del PFTE, finanziato con fondi MIT per
€ 3.200.000,00.
9. Il PFTE costituisce lo sviluppo progettuale della soluzione che, tra le alternative possibili messe a confronto nel DOCFAP, presenta il miglior rapporto tra costi complessivi da sostenere e benefici attesi per la collettività. In particolare, i soprarichiamati DOCFAP e PFTE dovranno:
• rispettare le informazioni di dettaglio dichiarate nell’allegato A parte seconda inviato al
Ministero in allegato alla richiesta di finanziamento;
• essere sviluppati in coerenza con la mappa logica e gli scenari progettuali delineati nello “Studio sulla risorsa idrica in Val d’Enza finalizzato all’individuazione di strategie atte a contemperare
disponibilità naturale di risorsa idrica, domanda di risorsa idrica e il raggiungimento degli obiettivi ambientali”, di settembre 2020, commissionato da Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po in convenzione con la Regione Xxxxxx-Romagna, da attualizzare tenendo conto delle azioni già realizzate od appaltate, dei necessari approfondimenti conoscitivi tra cui l'affinamento dei deficit di risorsa attraverso la definizione di un bilancio idrico comprensivo delle risorse sotterranee, oltreché, ove possibile per coincidenza con i tempi di redazione, dello studio di fattibilità degli interventi di mitigazione del rischio da alluvione e di recupero morfologico del fiume Enza;
• prevedere idonee misure di compensazione e mitigazione ambientale in funzione degli eventuali impatti delle diverse soluzioni e ipotesi progettuali individuate;
• per quanto riguarda l’invaso a scopi plurimi in ambito montano dovrà essere analizzato il possibile molteplice uso della risorsa idrica, cioè irriguo, idropotabile ed industriale. In ambito progettuale dovrà inoltre essere valutata l’opportunità, complementare agli usi di cui sopra, di produzione di energia pulita di natura idroelettrica. Tutto ciò in coerenza con quanto dichiarato nell’allegato A parte seconda inviato al Ministero in allegato alla richiesta di finanziamento.
10. Con la presente Convenzione sono altresì regolate le modalità di trasferimento al Soggetto Attuatore delle risorse regionali, del Consorzio della Bonifica Parmense e di quelle assegnate all’Autorità con Decreto Direttoriale MIT n. 10083 del 12/04/2023 e le attività di verifica e controllo da attivare rispettivamente da parte dell’Autorità e del Gruppo di Lavoro individuato all’art.5.
11. Le parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a dare corso a tutte le attività disciplinate dalla presente Convenzione per conseguire l’obiettivo di redigere il DOCFAP e il PFTE con tempestività, efficacia ed efficienza.
Articolo 4 SOGGETTI RESPONSABILI
1. L’attuazione della Convenzione implica lo svolgimento, da parte dei soggetti firmatari, di azioni
coordinate, integrate e complementari finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo di cui all’art. 2.
2. I soggetti responsabili della Convenzione sono individuati:
• Per l’Autorità di Bacino Distrettuale, nella figura del Segretario Generale Xxxxxxxxxx Xxxxxx;
• Per la Regione Xxxxxx-Romagna, nella figura del Direttore Generale della Direzione Cura del Territorio e dell'Ambiente Xxxxx Xxxxxxxxx;
• Per il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale, nella figura del Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxxx;
• Per il Consorzio della Bonifica Parmense, nella figura della Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx;
• Per l’Agenzia Territoriale dell'Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti, nella figura della
dirigente dell’Area Servizio Idrico Integrato Xxxxxxxxxx Xxxxxxx.
3. I soggetti responsabili della Convenzione provvedono a promuovere, ciascuno per le proprie competenze e di concerto con tutte le Parti, tutte le azioni e le iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi sottoscritti.
4. Ai fini dell’attuazione operativa della presente convenzione, sono altresì individuati i responsabili
dell’attuazione della presente Convenzione ( di seguito indicati come Responsabili dell’Attuazione):
• Per l’Autorità di Bacino Distrettuale, il Dirigente del Settore Tecnico 1 “Valutazione e gestione dei rischi idraulici” Xxxxxx Xxxxxxx;
• Per la Regione Xxxxxx-Romagna, la Responsabile del Settore Tutela dell'Ambiente ed Economia Circolare Xxxxxxxx Xxxxxx e la Responsabile del Settore Difesa del Territorio Xxxxxx Xxxxx;
• il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale, il Direttore dell’Area Lavori Pubblici e Patrimonio
Xxxxxx Xxxxx;
• Per il Consorzio della Bonifica Parmense, il Direttore Xxxxxxxx Xxxxx;
• Per l’Agenzia Territoriale dell'Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti, la dirigente dell’Area
Servizio Idrico Integrato Xxxxxxxxxx Xxxxxxx.
Articolo 5 GRUPPO DI LAVORO
1. Al fine di definire e condividere le attività da svolgere e valutare costantemente il loro avanzamento, sarà costituito un Gruppo di Lavoro, coordinato dall’Autorità e composto dai responsabili dell’attuazione e da eventuali ulteriori rappresentanti designati da ciascun ente firmatario della Convenzione.
2. In particolare, il Gruppo di Lavoro avrà le seguenti finalità:
a) Collaborare alla redazione dei disciplinari di gara di DOCFAP e PFTE, con particolare riferimento ai contenuti tecnici, proponendo modifiche e integrazioni che dovranno essere recepite dal Soggetto Attuatore;
b) Collaborare alla redazione del Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), da redigersi ai sensi
dell’art.41 e dell’art-3 dell’allegato I.7 del d.lgs.36/23;
c) Organizzare riunioni periodiche alla presenza, se richiesta, del progettista o di un suo collaboratore designato, atte alla condivisione dei contenuti della progettazione, sia in corso di redazione che finale, ed alla conseguente verifica:
• che gli elaborati progettuali rispettino le informazioni di dettaglio dichiarate nell’allegato A
parte seconda inviato al Ministero in allegato alla richiesta di finanziamento;
• che le scelte progettuali siano sviluppate in coerenza con la mappa logica e gli scenari progettuali delineati nello “Studio sulla risorsa idrica in Val d’Enza finalizzato all’individuazione di strategie atte a contemperare disponibilità naturale di risorsa idrica, domanda di risorsa idrica e il raggiungimento degli obiettivi ambientali”, di settembre 2020, commissionato da Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po in convenzione con la Regione Xxxxxx-Romagna, da attualizzare tenendo conto delle azioni già realizzate od appaltate, dei necessari approfondimenti conoscitivi tra cui l'affinamento dei deficit di risorsa attraverso la definizione di un bilancio idrico comprensivo delle risorse sotterranee, oltreché, ove possibile per coincidenza con i tempi di redazione, dello studio di fattibilità degli interventi di mitigazione del rischio da alluvione e di recupero morfologico del fiume Enza e del quadro esigenziale di cui all’allegato 1;
• che siano state previste idonee misure di compensazione e mitigazione ambientale in funzione degli eventuali impatti delle diverse soluzioni e ipotesi progettuali individuate;
d) Monitorare lo stato di avanzamento delle attività progettuali;
e) Valutare la rispondenza degli elaborati progettuali (DOCFAP e PFTE) alle Linee Guida Operative per la Valutazione degli Investimenti in Opere Pubbliche – Settore Xxxxxx, approvate con D.M. 326 del 11/10/2022 secondo quanto contestualizzato per le opere di cui alla presente convenzione nei disciplinari di gara;
f) Valutare la coerenza con la pianificazione di bacino, territoriale e di settore e la pianificazione
d’ambito ;
g) Assicurare, ove possibile per coincidenza con i tempi di redazione del DOCFAP e del PFTE, il coordinamento e la giusta sinergia con le attività in corso nell’ambito del Contratto di Fiume “Valle dell’Enza”, con specifico riferimento alle fasi di presentazione del contesto, definizione degli obiettivi e identificazione del progetto. Tutto ciò fermo restando che l’attività progettuale di cui alla presente convenzione rimane distinta ed autonoma, per tempi di redazione ed elaborati prodotti, rispetto al Contratto di fiume di cui sopra.
h) Organizzare riunioni periodiche di presentazione dei risultati delle attività agli Enti a vario titolo competenti e ai soggetti coinvolti, finalizzate a raccogliere contributi e osservazioni, anche nell’ambito delle attività del Contratto di Fiume “Valle dell’Enza”.
3. Le attività sopra descritte potranno essere anche organizzate, in funzione delle esigenze di lavoro, attraverso un’articolazione in sottogruppi, al fine di agevolare l’operatività e assicurare la massima condivisione delle scelte progettuali.
4. Prima della formale approvazione da parte del Soggetto Attuatore, il Gruppo di lavoro supporterà il Rup nella verifica che gli elaborati progettuali del DOCFAP e del PFTE siano stati redatti nel rispetto delle indicazioni fornite nelle riunioni periodiche del Gruppo stesso. In caso di difformità, il Gruppo di lavoro collaborerà proponendo modifiche e integrazioni che dovranno essere recepite dal progettista, nel rispetto degli obblighi contrattuali.
5. Prima della formale approvazione da parte del Soggetto Attuatore, il Gruppo di lavoro supporterà il Rup nella verifica che il DIP sia stato redatto in coerenza con il DOCFAP e nel rispetto delle indicazioni fornite nelle riunioni periodiche del Gruppo stesso. In caso di difformità, il Gruppo di lavoro collaborerà proponendo modifiche e integrazioni che dovranno essere recepite dal Soggetto Attuatore.
Articolo 6
COMPITI E IMPEGNI DELL’AUTORITÀ
1. L’Autorità rende disponibili risorse umane, strutture, strumenti e conoscenze, necessarie alla realizzazione delle attività. Tutto ciò con particolare riferimento, in fase di redazione del DOCFAP e del PFTE da parte dei progettisti incaricati, alla collaborazione con il RUP designato dal soggetto attuatore nell’identificazione e nella verifica dei contenuti di dettaglio che dovrà contenere tali documenti in ottemperanza alla normativa richiamata in premessa della presente convenzione.
2. L’Autorità, tramite il proprio referente operativo, coordina il Gruppo di Lavoro avente le finalità di cui all’art.5, verificando in particolare, la rispondenza degli elaborati progettuali ai contenuti minimi di DOCFAP e PFTE così come dettagliati nei disciplinari di gara nel rispetto del d.lgs.36/2023 e delle “Linee Guida per la valutazione di investimenti in opere pubbliche – settore idrico”.
3. A seguito della definizione del quadro economico della soluzione progettuale da svilupparsi, l’Autorità
renderà disponibile la somma massima di € 3.200.000,00 per lo sviluppo del PFTE.
4. L’Autorità dà copertura finanziaria alla somma di cui al precedente punto 1, utilizzando gli importi allo scopo erogati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come da Decreto Direttoriale n.10083/23 e provvederà alla liquidazione secondo le modalità previste dal Decreto Direttoriale n. 19056/22 e disciplinate al successivo art.12.
5. L’Autorità monitora il rispetto delle tempistiche e comunica eventuali ritardi al Ministero.
6. L’Autorità provvede ad aggiornare il Ministero effettuando le comunicazioni previste all’art.7 del
decreto Direttoriale n.19056/22.
7. L’Autorità, anche attraverso il Gruppo di Lavoro, verifica la coerenza delle ipotesi progettuali con le previsioni della pianificazione distrettuale e con la pianificazione di settore, sulla base delle risultanze delle attività di cui alla presente Convenzione; provvede a valutare e condividere con la Regione possibili conseguenti variazioni degli obiettivi delle direttive comunitarie richiamate in premessa, verificando a tal fine, in coordinamento con la Regione, l’adeguatezza degli approfondimenti sviluppati e della documentazione prodotta; provvede inoltre ad attivare gli eventuali processi di aggiornamento/adeguamento degli strumenti di pianificazione distrettuale comprensivi dell’individuazione delle conseguenti misure specifiche di mitigazione e compensazione da prevedere a garanzia del raggiungimento/mantenimento degli obiettivi di qualità delle acque, a scala di sottobacino e di corpo idrico, e per il riequilibrio idromorfologico a scala di bacino.
8. Per lo svolgimento delle suddette attività l’Autorità potrà avvalersi della collaborazione di professionisti,
altri enti, istituti universitari di ricerca e società specializzate.
Articolo 7
COMPITI E IMPEGNI DELLA REGIONE
1. Per lo svolgimento delle attività previste dalla presente convenzione, la Regione rende disponibile al Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale la somma massima di 300.000,00 € per cofinanziare la redazione del DOCFAP e gli altri servizi connessi a tale progettazione.
2. La Regione, tramite il proprio responsabile dell’Attuazione, partecipa al Gruppo di Lavoro e supporta l’Autorità nel coordinamento delle attività da svolgersi e nella supervisione delle attività del Soggetto Attuatore affinché DOCFAP E PFTE risultino conformi alle prescrizioni normative, alle previsioni pianificatorie territoriali e di settore regionali, ed in particolare al Piano territoriale paesaggistico regionale, al Piano di Tutela delle Acque, alle Misure Generali e Specifiche di Conservazione e ai Piani di Gestione per Siti Natura 2000, alla pianificazione di ambito nonché alle Linee guida operative per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche – settore idrico, approvate con D.M. 326 del 11/10/2022.
3. La Regione rende disponibili risorse umane, strutture, strumenti e conoscenze, necessarie alla realizzazione delle attività, coinvolgendo nel Gruppo di Lavoro anche le proprie Agenzie regionali e Atersir per i rispettivi ambiti di interesse.
4. Le risorse per la redazione del DOCFAP verranno erogate dalla Regione al Soggetto Attuatore, su richiesta dello stesso, ad avvenuta aggiudicazione del servizio.
Articolo 8
COMPITI E IMPEGNI DEL SOGGETTO ATTUATORE
1. Il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale accetta il ruolo di Soggetto Attuatore e diventa responsabile dell’affidamento e della redazione del DOCFAP (fondi regionali e dei due consorzi di bonifica) e del PFTE dell’intervento, in caso di verifica, a seguito della determinazione del valore dell’opera nell’ambito del DOCFAP, della possibile completa copertura economica dei costi per la redazione di tale PFTE con il finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e trasporti di 3.200.000,00 euro, compresi altri eventuali servizi ad esso correlati e degli adempimenti previsti per il monitoraggio delle sue fasi attuative nel pieno rispetto del D. M. 259/22, del Decreto Direttoriale n.19056/22 e della normativa vigente in materia di lavori pubblici.
2. Il soggetto Attuatore utilizzerà € 120.000,00 di fondi propri per lo sviluppo del DOCFAP.
3. Il Soggetto attuatore dichiara di aver preso visione del decreto di ammissione a finanziamento - del D.M. 259/22, del Decreto Direttoriale n.19056/22 e del Decreto Direttoriale n. 10083/23, comprese le premesse e si impegna, nel caso di avvenuta verifica della totale copertura economica per la redazione del PFTE richiamata l punto 1 del presente articolo, a rispettare integralmente tutti i termini, gli obblighi e le condizioni ivi previste; tenendo conto della modifica alle tempistiche così come concordato con AdBPo e riportato ai seguenti commi.
4. Il Soggetto Attuatore si impegna altresì a gestire le risorse messe a disposizione per la realizzazione delle attività, conformandosi in particolare ai principi di legalità, economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, e al principio del risultato.
5. Regione, Autorità, Consorzio della Bonifica Parmense, Atersir rimangono estranee ad ogni rapporto contrattuale posto in essere dal Soggetto Attuatore in ordine all’affidamento dei servizi inerenti la redazione del DOCFAP, del PFTE e degli altri servizi ad essi correlati, che dovrà avvenire secondo le prescrizioni normative ed in particolar modo secondo le indicazioni della normativa applicabile in materia di contratti pubblici.
6. Eventuali oneri derivanti da ritardi, inadempienze o contenziosi, a qualsiasi titolo insorgente, sono a totale carico del Soggetto Attuatore.
7. Ai sensi dell’art. 7 del Decreto Direttoriale n. 19056/22, il Soggetto Attuatore, subordinatamente a quanto previsto al punto 1 del presente articolo, provvede:
a) a richiedere il relativo codice identificativo di gara (CIG o SMARTCIG) attraverso i sistemi informativi
dedicati dell’ANAC.
b) a rispettare per la pubblicazione dei bandi di gara di DOCFAP e PFTE e le rispettive aggiudicazioni le seguenti tempistiche:
• pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio di progettazione del DOCFAP entro due mesi dalla stipula della convenzione;
• aggiudicazione definitiva del servizio di progettazione del DOCFAP entro il 20/02/2024;
• pubblicazione (nel caso di avvenuta verifica della totale copertura economica per la redazione del PFTE richiamata al punto 1 del presente articolo) del bando di gara per l’affidamento del servizio di progettazione del PFTE entro 90 giorni dalla data di approvazione del DIP;
• aggiudicazione definitiva (nel caso di avvenuta verifica della totale copertura economica per la redazione del PFTE richiamata al punto 1 del presente articolo) del servizio di progettazione del PFTE entro 270 giorni dalla data di approvazione del DIP;
c) a comunicare all’Autorità, all’indirizzo pec: xxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxx.xx i CIG e gli SMARTCIG richiesti per l’affidamento della redazione di DOCFAP e PFTE;
d) a comunicare all’Autorità, all’indirizzo pec: xxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxx.xx la data di aggiudicazione definitiva del DOCFAP e del PFTE ed il relativo costo, al netto delle economie conseguite compilando l’Allegato B del Decreto Direttoriale n. 19056/22, disponibile sulla apposita pagina web del sito istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti: xxx.xxx.xxx.xx;
e) all’aggiudicazione di tutti i servizi collegati al CUP entro 12 mesi dalla data di aggiudicazione del servizio di progettazione del PFTE che dovrà essere comunicata, ai fini della richiesta di erogazione del saldo, compilando l’Allegato C Decreto Direttoriale n. 19056/22, disponibile sulla apposita pagina web del sito istituzionale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: xxx.xxx.xxx.xx
f) ad approvare il DOCFAP entro il termine massimo di 12 mesi dalla data di aggiudicazione;
g) al pagamento delle spese sostenute attraverso il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE+) riportando per ogni operazione il CUP e il CIG;
i) alla restituzione all’Autorità delle eventuali economie dei fondi MIT derivanti dall’affidamento del
servizio di progettazione del PFTE.
8. Le economie complessivamente realizzate dovranno essere ripartite in misura proporzionale alle quote cofinanziate.
9. Le eventuali economie sui fondi regionali derivanti dall’aggiudicazione della progettazione del DOCFAP potranno essere riutilizzate dal Soggetto Attuatore per l’eventuale affidamento del successivo livello di progettazione.
10. Le eventuali economie sui fondi MIT derivanti dall’aggiudicazione della progettazione del PFTE non potranno essere riutilizzate dal Soggetto Attuatore e restano nella disponibilità dell’Autorità per l’eventuale affidamento del successivo livello di progettazione.
11. Il Soggetto Attuatore, in qualità di stazione appaltante ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici:
a) nomina il Responsabile Unico del Progetto, di cui all’art.15 del DLgs 36/2022, e trasmette l’atto
di nomina all’Autorità e alla Regione;
b) nomina eventuali Responsabili di Procedimento, di cui al medesimo art.15 del DLgs 36/2022, per le fasi di programmazione, progettazione ed affidamento e trasmette gli eventuali atti di nomina all’Autorità e alla Regione;
c) applica le direttive di cui alla l. 13 agosto 2010, n. 136 ed alla l. 17 dicembre 2010, n. 217, relative alla tracciabilità dei flussi finanziari;
d) trasmette all’Autorità, in formato digitale, il disciplinare di incarico/contratto con l’affidatario del servizio di progettazione del DOCFAP;
e) trasmette all’Autorità, in formato digitale, il disciplinare di incarico/contratto con l’affidatario del servizio di progettazione del PFTE; trasmette all’Autorità ogni singolo giustificativo di spesa e pagamento;
f) comunica tempestivamente all’Autorità ogni scostamento dalla tempistica contrattualmente prevista per lo svolgimento del servizio.
12. Il Soggetto Attuatore verifica che DOCFAP e PFTE vengano redatti ai sensi delle normative vigenti ed in particolare:
a) il D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., recante “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte
terza – sezione I, recante “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione”;
b) il D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” ed in particolare la Parte terza – Beni paesaggistici, TITOLO I - Tutela e valorizzazione;
c) Dlgs 23 febbraio 2023, n. 18 “Disciplina della qualità delle acque destinate al consumo umano - Attuazione della direttiva 2020/2184/Ue - Abrogazione del Dlgs 31/2001”;
d) la direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni;
e) il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, recante “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
f) la Direttiva Quadro 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di
acque;
g) Il documento di orientamento n. 36 “Exemptions to the Environmental Objectives according to Article 4(7) - New modifications to the physical characteristics of surface water bodies, alterations to the level of groundwater, or new sustainable human development activities” (2017);
h) la Direttiva 92/43/CEE (Habitat), concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica, che prevede, ai fini della conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, la costituzione della Rete ecologica Natura 2000 mediante l’individuazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC);
i) la Direttiva 2009/147/CE (Uccelli), concernente la conservazione degli uccelli selvatici, che all’art. 3 prevede l’individuazione e l’istituzione di Zone di protezione Speciali (ZPS) in cui sono presenti biotopi ed habitat importanti per la vita e la riproduzione delle specie degli uccelli selvatici;
j) il D.P.R 357/1997 e s.m.i. che ha recepito, nell’ordinamento nazionale, le Direttive 92/43/CEE
(Habitat) e 2009/147/CE (Uccelli);
k) il D.M. del 17 ottobre 2007 concernente i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS);
l) le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE "Habitat", articolo 6, paragrafi 3 e 4, adottate in data 28.11.2019, con Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (Rep. atti n. 195/CSR 28.11.2019) (19A07968);
m) il Regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive;
n) il Decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230 “Adeguamento della normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22
ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle
specie esotiche invasive”;
o) la Comunicazione della Commissione europea sul Green Deal europeo per l'Unione europea (UE) e i suoi cittadini (COM (2019) 640 final) che riformula, su nuove basi, l'impegno della Commissione ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente;
p) la Comunicazione della Commissione europea sulla Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380 final);
q) il Programma scientifico UNESCO Man and Biosphere (MAB), lanciato dall’UNESCO nel 1971, e la costituzione, nel 1977, della Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, e i meccanismi attuativi del Programma tra cui la “Strategia di Siviglia” e il Quadro Statutario della Rete Mondiale delle Riserve, la nuova Strategia MAB 2015-2025 e il Piano d’Azione di Lima 2016-2025;
r) la Direttiva sulla gestione dei sedimenti adottata dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po con deliberazione n. 9 del 5 aprile 2006, come successivamente modificata con deliberazione n. 9 del 22 luglio 2009 del medesimo Comitato Istituzionale;
s) le previsioni individuate nella pianificazione vigente di bacino, territoriale e di settore, compresa la
pianificazione d’ambito, relativamente all’ambito territoriale interessato;
t) la normativa in materia di contratti pubblici (Codice dei contratti pubblici e relativi provvedimenti di attuazione ed esecuzione);
u) Il DM Infrastrutture e Trasporti 26 giugno 2014 "Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)" comprensivo dell’allegato "Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)";
v) Il DM Infrastrutture e Mobilità sostenibili e Transizione ecologia 12 Ottobre 2022, n. 205 "Regolamento recante criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi di cui all’articolo 114, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152";
w) Il Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti 17 gennaio 2018 "Aggiornamento delle «Norme tecniche
per le costruzioni”;
x) il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 259 del 29 agosto 2022 (di
seguito D.M. 259/22) di ripartizione e assegnazione, in attuazione dell’articolo 202, comma 1, lettera
a) del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modificazioni, di risorse stanziate per gli anni 2021 e 2022 a valere sul capitolo 7008, Piani Gestionali 01, 02, 05, a favore delle Autorità di bacino distrettuale e delle Zone Economiche Speciali (ZES);
y) Il Decreto Direttoriale n.19056/22 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili , che disciplina le modalità e i termini di presentazione delle proposte, le modalità di monitoraggio e le modalità di erogazione e di revoca delle risorse di cui all’articolo 1, comma 2,del decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 259 del 29 agosto 2022, assegnate per la predisposizione di progetti di fattibilità tecnico ed economica di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, coerenti con gli obiettivi del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e la progettazione di interventi ed opere infrastrutturali correlate alle Zone Economiche Speciali;
z) Le Linee guida operative per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche – settore idrico, approvate con D.M. 326 del 11/10/2022.
13. Il Soggetto Attuatore verifica che DOCFAP e PFTE contengano gli elementi utili a valutare il possibile deterioramento dei corpi idrici coinvolti e le indicazioni riferibili all’utilizzo dell’esenzione art.4 comma 7 della Direttiva Quadro 2000/60/CE (Direttiva Acque).
14. Il Soggetto Attuatore verifica che le scelte progettuali siano sviluppate in coerenza con la mappa logica e gli scenari progettuali delineati nello “Studio sulla risorsa idrica in Val d’Enza finalizzato all’individuazione di strategie atte a contemperare disponibilità naturale di risorsa idrica, domanda di risorsa idrica e il raggiungimento degli obiettivi ambientali”, di settembre 2020, commissionato da Autorità e Regione da attualizzare tenendo conto delle azioni già realizzate e dei necessari approfondimenti conoscitivi, tra cui l'affinamento dei deficit di risorsa attraverso la definizione di un
bilancio idrico comprensivo delle risorse sotterranee, delle eventuali misure di mitigazione e compensazione da individuarsi, oltreché, ove possibile per coincidenza dei tempi di redazione, dello studio di fattibilità degli interventi di mitigazione del rischio da alluvione e di recupero morfologico del fiume Enza e del quadro esigenziale di cui all’allegato 1.
15. Il Soggetto Attuatore partecipa alle riunioni previste nell’ambito del Contratto di Fiume dell’Enza
assicurando la giusta sinergia tra le attività.
16. Per lo svolgimento delle suddette attività il Soggetto Attuatore potrà avvalersi della collaborazione di professionisti, altri enti, istituti universitari di ricerca e società specializzate. I costi per tali collaborazioni rientrano nel finanziamento concesso dallo Stato e dalla Regione per la redazione del PFTE.
Articolo 9
COMPITI E IMPEGNI DEL CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE
1. Il Consorzio della Bonifica Parmense rende disponibili risorse umane, strutture, strumenti e conoscenze, secondo quanto definito nel protocollo d’intesa stipulato tra il Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale ed il Consorzio della Bonifica Parmense, approvato con Delibera di Comitato Amministrativo del Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale n. 599 del 05/11/2021 e Delibera di Comitato Amministrativo del Consorzio della Bonifica Parmense n. 673 del 12/11/2021.
2. Per lo svolgimento delle attività previste dalla presente convenzione, il Consorzio della Bonifica Parmense rende disponibile al Consorzio di Bonifica dell’Xxxxxx Centrale la somma massima di 80.00,00 € per cofinanziare la redazione del DOCFAP e gli altri servizi ad esso connessi.
3. Le risorse per la redazione del DOCFAP verranno erogate al Soggetto Attuatore, su richiesta dello stesso, ad avvenuta aggiudicazione del DOCFAP.
Articolo 10
COMPITI E IMPEGNI DI ATERSIR
1. ATERSIR rende disponibili risorse umane, strutture, strumenti e conoscenze, al fine di contribuire allo sviluppo delle attività di cui alla presente Convenzione e si impegna a partecipare attivamente nell’ambito del Gruppo di Lavoro.
2. In particolare, nell’ambito dell’attività del gruppo di lavoro inerente alla collaborazione con il soggetto attuatore alla redazione del DOCFAP e del PFTE fornisce idonee ed esaustive informazioni di natura tecnica sulle opere di progetto inerenti il collettamento e la depurazione dell’acqua da destinarsi ad uso idropotabile (aree servite, localizzazione opere, tipologia, portate, volumi, ecc.).
Articolo 11
MODALITA’ DI EROGAZIONE AL SOGGETTO ATTUATORE DELLE RISORSE REGIONALI E DELLE RISORSE DEL CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE
1. Le risorse per lo sviluppo del DOCFAP verranno erogate dalla Regione e dal Consorzio della Bonifica Parmense al Soggetto Attuatore, su richiesta dello stesso, con le seguenti modalità:
• ad avvenuta aggiudicazione del servizio di redazione del DOCFAP, entro 30 giorni da apposita richiesta del soggetto attuatore comprensiva della delibera di aggiudicazione e della lettera d’incarico, il Consorzio di Bonifica Parmense erogherà al suddetto soggetto attuatore l’importo (comprensivo di IVA di legge) cofinanziato per la redazione del DOCFAP e di altri eventuali servizi ad esso accessori;
• il contributo regionale verrà erogato secondo quanto disposto dai punti 3) e 4) della deliberazione n. 1276 del 25 luglio 2023 recante come oggetto “LR 17/2022 art. 5 Opere di bonifica strategiche per la regione. Contributi per spese di progettazione”;
• Entro 6 mesi dalla data di approvazione del DOCFAP, il Soggetto Attuatore dovrà presentare la rendicontazione delle spese sostenute;
• Eventuali risparmi rispetto alle somme stanziate dalla Regione Xxxxxx-Romagna (300.000 euro) e dal Consorzio di Bonifica Parmense (80.000 euro) dovuti a ribassi d’asta per il servizio di redazione del DOCFAP e di altri servizi ad esso accessori rimarranno in disponibilità del soggetto attuatore per altri eventuali incarichi inerenti la progettazione di cui alla presente convenzione.
Articolo 12
MODALITA’ DI EROGAZIONE DELLE RISORSE E DEFINIZIONE FINALE DEL FINANZIAMENTO STATALE
1. Tenuto conto che le risorse assegnate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la redazione del PFTE vengono erogate all’Autorità, con le seguenti modalità definite dall’art. 9 del Decreto Direttoriale n. 19056 del 13/10/2022:
a) a seguito della pubblicazione del decreto di ammissione a finanziamento statale di ciascuna proposta sarà erogato un anticipo pari al 50 per cento delle risorse allocate per gli anni 2021 e 2022; l’anticipo è erogato in relazione all’importo complessivo ammesso;
b) a seguito di comunicazione di aggiudicazione del PFTE e di tutti i servizi collegati sarà erogato il saldo relativo al costo ammissibile dello stesso determinato al netto delle economie di gara;
l’Autorità provvederà ad erogare le risorse al Soggetto Attuatore con le seguenti tempistiche:
a) anticipo entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando di gara per la redazione del PFTE;
b) saldo entro 30 giorni dal ricevimento delle somme da parte del MIT.
2. Entro 6 mesi dalla data di approvazione del PFTE, il Soggetto Xxxxxxxxx dovrà presentare la rendicontazione delle spese sostenute. Sono ammesse a finanziamento statale le spese di progettazione e dei servizi ad essa collegati che, in fase di pagamento, sono state associate, nel SIOPE, al CUP.
3. Qualora l’attività di redazione del PFTE non sia portata a compimento nei termini previsti per cause non imputabili al Soggetto Attuatore, possono comunque essere ammesse a finanziamento le spese sostenute, a seguito di specifico accertamento effettuato dalla Direzione del MIT sulla scorta della documentazione prodotta dal Soggetto Attuatore sotto la propria responsabilità, nelle more della rivalsa del terzo responsabile ove ammessa.
4. il Soggetto Attuatore si impegna a restituire le somme non utilizzate all’Autorità entro e non oltre 30 giorni dalla richiesta dell’Autorità.
Articolo 13 BDAP
1. Ai sensi dell’art.11 del decreto Direttoriale n. 19056/22, il Soggetto Attuatore è tenuto, ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, all’inserimento dei dati relativi al procedimento di affidamento e redazione del DOCFAP e del PFTE ammesso a finanziamento statale nel sistema di “Monitoraggio delle opere pubbliche” della “Banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP)”, anche al fine di consentire alla Direzione il monitoraggio dei procedimenti relativi alle progettazioni oggetto di finanziamento statale.
2. In particolare, mediante la BDAP, la Direzione del MIT verificherà:
a) l’esistenza del CUP di cui all’art. 4 del D.D. 19056/22;
b) il rispetto del termine previsto dall’art. 7, comma 1, lettera a) del D.D. 19056/22 per la data di
pubblicazione del bando di gara;
c) il rispetto del termine previsto dall’art. 7, comma 1, lettera c) 19056/22 per l’aggiudicazione definitiva
del servizio relativo alla redazione del PFTE;
d) l’importo delle spese sostenute.
Articolo 14 REVOCA DELLE RISORSE
1. In attuazione delle previsioni dell’art.12 del Decreto Direttoriale n. 19056/22 e subordinatamente alla verifica della completa copertura finanziaria del costo di redazione del PFTE richiamata al punto 1 dell’art.8 della presente convenzione, verranno revocate automaticamente le risorse Ministeriali qualora il Soggetto Attuatore:
a) non provveda all’aggiudicazione definitiva del servizio relativo alla redazione del PFTE entro il termine perentorio previsto di 270 giorni dalla data di approvazione del DIP, salvo nei casi di carattere eccezionale, adeguatamente documentati, non dipendenti dalla volontà e responsabilità del Soggetto Attuatore;
b) incorra in violazioni o negligenze, tanto in ordine alle condizioni stabilite nel Decreto Ministeriale n. 19056/22, quanto a norme di legge o regolamenti, a disposizioni amministrative ed alle stesse norme di buona amministrazione.
Articolo 15 VERIFICA
1. Il Soggetto Attuatore fornisce ogni documento ritenuto necessario o utile alla Direzione del MIT e all’Autorità, ai fini delle verifiche di competenza sull’utilizzo delle risorse, sulle attività delle progettazioni oggetto di finanziamento statale e sul loro stato di attuazione.
Articolo 16
ENTRATA IN VIGORE, TEMPI E DURATA DELLA CONVENZIONE
1. La presente convenzione entra in vigore e impegna i firmatari dalla data di stipula e termina con il
conseguimento delle finalità di cui all’art. 1 e la rendicontazione di tutte le spese al Ministero.
Articolo 17
PROPRIETA’ DEI RISULTATI
1. I risultati del lavoro svolto e dei materiali prodotti nell’ambito delle attività previste dalla presente Convenzione sono di proprietà congiunta dei firmatari della Convenzione stessa.
2. I firmatari sono tenuti a comunicare reciprocamente le circostanze e le modalità di utilizzo dei risultati delle attività svolte e dei materiali prodotti.
Articolo 18 CONTROVERSIE
1. Le parti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie che dovessero insorgere tra loro in pendenza del presente atto.
2. In caso di mancato accordo, la controversia, rientrante nella giurisdizione esclusiva del giudice
amministrativo, sarà risolta dal Tribunale Amministrativo regionale dell’Xxxxxx-Romagna.
Articolo 19 DISPOSIZIONI FINALI
1. La presente convenzione, redatta in forma di scrittura privata, è soggetta a registrazione ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986 n.131 “testo unico delle disposizioni concernenti l’importa di registro” solo in caso d’uso. Le eventuali spese di registrazione sono a carico della parte che ha interesse a richiederla.
2. La presente Convenzione è soggetta a imposta di bollo a carico del Soggetto Attuatore.
3. La presente Convenzione viene sottoscritta dagli aderenti con firma digitale ai sensi dell’art.15 della Legge
7 agosto 1990 n.241 e s.m.i.
4. Per tutto quanto non espressamente stabilito dalla presente Convenzione si farà riferimento alle norme applicabili in materia.
Letta, confermata e sottoscritta
Il Segretario Generale dell’Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po
Xxxxxxxxxx Xxxxxx
(Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. )
Il Direttore Generale della Direzione Cura del Territorio e dell'Ambiente Xxxxx Xxxxxxxxx
(Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. )
Il Presidente del Consorzio dell’Xxxxxx Centrale
Xxxxxxx Xxxxxxxxx
(Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. )
La Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
(Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. )
Il Direttore di ATERSIR Xxxx Xxxxxxxxxx
(Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. 82/2005 e s.m.i. )