Regione Lazio
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DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI E PERSONALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 15 luglio 2021, n. G09591
Procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l'affidamento dell'incarico di Consi-gliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all'Amministrazione. Approvazione Avviso pubblico. Prenotazione di spesa di € 24.000,00 sul cap. U0000S1590 es. fin. 2021 e 2022.
OGGETTO: Procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l'affidamento dell'inca- rico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all'Amministrazione. Appro- vazione Avviso pubblico. Prenotazione di spesa di € 24.000,00 sul cap. U0000S1590 es. fin. 2021 e 2022.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI E PERSONALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell'Area Datore di Lavoro, Promozione del benessere organizzativo e Servizi al Personale:
VISTO la legge statuaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifi- che;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 “Regolamento d’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n. 274, con la quale è stato conferito al Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx l’incarico di Direttore della Direzione Regionale “Affari istituzionali e per- sonale”, ai sensi del Regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche;
VISTO il regolamento regionale 19 marzo 2021, n. 4 “Modifiche regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche”, ed in particolare l’articolo 17, comma 1, lettera a: “nel paragrafo “Direzio- ne regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi”: 1) nella rubrica le parole “, perso- nale e sistemi informativi” sono sostituite dalle seguenti: “e personale”...”;
VISTA la determinazione 7 febbraio 2019, n. G01087, con la quale è stato affidato l’incarico di diri- gente dell’Area “Datore di Lavoro, Promozione del Benessere Organizzativo e Servizi al Personale” alla dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx;
VISTA la Raccomandazione della Commissione Europea 92/131/CEE del 27 novembre 1991 “Tute- la della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro”;
VISTA la Dichiarazione del Consiglio europeo del 19 dicembre 1991, relativa all’applicazione della Raccomandazione stessa, con la quale si invitano gli Stati membri a sviluppare e applicare politiche integrative volte a prevenire e a reprimere le molestie sessuali sul mondo del lavoro;
VISTA la Risoluzione del Parlamento Europeo A3-0043/94 del 11 febbraio 1994 sulla designazione di un consigliere nelle imprese (GUCE n. C 61/246 del 28 febbraio 1994), con cui “invita gli Stati membri dell' Unione ad adottare quanto prima una legislazione adeguata che obblighi il datore di lavoro, da un lato, a prendere misure di prevenzione prevedendo sanzioni nei regolamenti interni delle imprese e, dall' altro, a designare un consigliere con il compito, nell' ambito di queste ultime, di combattere i casi di molestie sessuali proteggendo tanto le vittime quanto i testimoni”, in considera- zione, tra l’altro, che “un numero troppo elevato di donne e di uomini subiscono situazioni di mole- stie sessuali sul luogo di lavoro, cosa che costituisce una minaccia per la parità delle possibilità in
materia professionale visto il carattere sempre più misto delle imprese”, e che “secondo gli studi realizzati su tale argomento tanto in Europa quanto negli Stati Uniti e in Giappone, le molestie ses- suali sul luogo di lavoro sono non soltanto un attentato alla dignità della persona, ma comportano anche una minore produttività e un costo supplementare in materia di gestione dei personale”;
VISTA la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio europeo del 29 giugno 2000 (in GUCE n. L/180 del 18/07/2000) “Parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etni- ca”
VISTA la Direttiva 2000/78/CE del Consiglio europeo del 27 novembre 2000 (in GUCE L/303 del 2.12.2000) “Parità di trattamento in materia di occupazione e di lavoro”;
VISTA la relazione della commissione per l’occupazione e gli affari sociali e il parere della commis- sione per i diritti della donna e le pari opportunità (A5-0283/2001);
VISTA la Risoluzione del Parlamento Europeo A5-0283/2011 (2001/2339 (INI)) del 20 settembre 2001 sul mobbing sul posto di lavoro (GUCE n. C77/E138 del 28 marzo 2002) che, dopo aver indica- to agli Stati membri di completare la normativa in materia di mobbing, raccomanda “la messa a pun- to di un’informazione e di una formazione dei lavoratori dipendenti, del personale di inquadramento, delle parti sociali e dei medici del lavoro, sia nel settore privato che nel settore pubblico; ricorda a tale proposito la possibilità di nominare sul luogo di lavoro una persona di fiducia alla quale i lavo- ratori possono eventualmente rivolgersi”;
VISTA la Direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio europeo del 23 settembre 2002, (GUCE n. L/269/15E138 del 5 ottobre 2002), che modifica la direttiva 76/207/CEE del Consi- glio relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quan- to riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di la- voro;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro al- le dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modificazioni, in particolare l’art. 1, comma 1, lettera c), che prevede, tra gli altri fini del decreto, quello di “realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, assicurando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, applicando condizioni uniformi rispetto a quelle del la- voro privato, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori nonché l'assenza di qualunque forma di discriminazione e di violenza morale o psichica”;
VISTA la legge 7 agosto 2015, n. 124 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto legislativo. 25 maggio 2017, n. 75, “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 “Codice delle pari opportunità tra uomo e don- na, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246”;
VISTO il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5 “Attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di oc- cupazione e impiego (rifusione)”;
VISTO l’Allegato S “Codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali” del regolamento re- gionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche;
VISTO il decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e l'art. 10 comma 3 del suddetto Decreto e successive modifiche;
VISTA la legge regionale 12 agosto 2020, n. 11, “Legge di contabilità regionale”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, “Regolamento regionale di contabilità”, che, ai sensi dell’articolo 56, comma 2, della l.r. n. 11/2020 e fino alla data di entrata in vigore del regolamento di contabilità di cui all’articolo 55 della citata l.r. n. 11/2020, continua ad applicarsi per quanto compatibile con le disposizioni di cui alla medesima l.r. n. 11/2020;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 25, “Legge di stabilità regionale 2021”;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 26, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1060, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del “Documento tecnico di accompagna- mento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroag- gregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1061, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ri- partito in capitoli di entrata e di spesa ed assegnazione delle risorse finanziarie ai dirigenti titolari dei centri di responsabilità amministrativa”, come modificata dalla deliberazione della Giunta Regionale 11 maggio 2021, n. 247;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 26 gennaio 2021, n. 20, “Disposizioni e indirizzi per la gestione del bilancio regionale 2021-2023 e approvazione del bilancio reticolare, ai sensi degli articoli 30, 31 e 32, della legge regionale 12 agosto 2020, n. 11”;
VISTO l’articolo 30, comma 2, del regolamento regionale n. 26/2017, in riferimento alla predisposi- zione del piano finanziario di attuazione della spesa;
VISTA la nota del Direttore generale protocollo n. 278021 del 30 marzo 2021, con la quale sono for- nite le ulteriori modalità operative per la gestione del bilancio regionale 2021-2023;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTO il D.P.C.M. 7 febbraio 1994, n. 174 “Regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche”;
VISTO il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenta- ri in materia di documentazione amministrativa”;
VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati per- sonali, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE” e successive modifiche;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obbli- ghi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, in particolare l’articolo 15;
VISTO il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 “Disposizioni per l'adeguamento della normati- va nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consi- glio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (rego- lamento generale sulla protezione dei dati)”;
CONSIDERATO che, ai sensi del suddetto allegato S del Regolamento regionale n. 1/2002, alla lettera B, punti 4 e 5:
“4. È istituita la figura della consigliera/del consigliere di fiducia, denominata/o d'ora in poi consigliera/consigliere, e viene garantito l'impegno dell’amministrazione a sostenere ogni dipenden- te del personale che si avvalga dell'intervento della consigliera/del consigliere o che sporga de- nuncia di molestie sessuali, fornendo chiare ed esaurienti indicazioni circa la procedura da segui- re, mantenendo la riservatezza e prevenendo ogni eventuale ritorsione. Analoghe garanzie sono estese agli eventuali testimoni.
5. Viene garantito l'impegno dell’amministrazione a definire preliminarmente, d'intesa con i soggetti sindacali, il ruolo, l'ambito d'intervento, i compiti e i requisiti culturali e professionali del- la persona da designare quale consigliera/consigliere. Per il ruolo di consigliera/consigliere l’amministrazione potrà avvalersi di figure esterne alla propria struttura che siano in possesso dei requisiti necessari, oppure individuare al proprio interno persone idonee a ricoprire l 'incarico alle quali rivolgere un apposito percorso formativo.”
VISTA la determinazione 4 marzo 2014 n. G02505, con la quale è stato istituto il Comitato unico di Garanzia della Giunta Regionale del Lazio (C.U.G.), rinnovato con successiva determi- nazione 4 luglio 0000, x. X00000;
VISTA la determinazione 29 gennaio 2021, n. G00820, con la quale si è proceduto all’integrazione del Comitato unico di Garanzia della Giunta Regionale del Lazio (C.U.G.) mediante nomina, in sosti- tuzione di due dipendenti collocati in quiescenza;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio 6 settembre 2018, n. 479 “Approvazione Piano Triennale delle Azioni Positive 2018-2020, ai sensi dell'art. 57 del D. lgs. 165/2001 e degli artt. 42 e 48 del D. lgs. 198/2006 e dell'art. 21 della legge 183/2010”, che prevede, tra le azioni, l’individuazione e la nomina della Consigliera di Fiducia entro la fine del 2018;
CONSIDERATO che l’Amministrazione ha, altresì, assunto l’impegno ad istituire tale figura, al Titolo III, art. 5, comma 2, punto 3 del C.C.D.I. di cui alla D.G.R. 18 maggio 2017 n. 237 “Autoriz- zazione alla sottoscrizione definitiva dell'‘Ipotesi di accordo di contrattazione per la sottoscrizio- ne del Contratto collettivo decentrato integrativo della Giunta della Regione Lazio anni 2017- 2019’”;
PRESO ATTO, altresì, che al Titolo III, art. 6, comma 1, punto 3, del C.C.D.I 2019-2021, sottoscrit- to in via definitiva in data 15 febbraio 2019, tra le misure relative al welfare integrativo è prevista l’istituzione della figura della Consigliera di fiducia;
PRESO ATTO di quanto previsto dall’art. 7, commi 6 e 6bis del citato d.lgs. n. 165/2001 in materia di incarichi di collaborazione;
PRESO ATTO che i requisiti, che deve possedere il/la Consigliere/a di Fiducia, possono ricavarsi dalla lettura della Raccomandazione 92/131/CEE del 27/11/1991, della Risoluzione A3-0043/94 e la Risoluzione A5-0283/2001, e sono riservatezza, terzietà autonomia e indipendenza di giudizio, oltre alla provata competenza;
RILEVATA pertanto l’opportunità di affidare l’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio ad un soggetto esterno all’amministrazione regionale, per garantire la posizione di terzietà, autonomia di giudizio e riservatezza, per poter svolgere la propria opera correttamente, in meri- to a discriminazione, molestie sessuali e morali, vicende di mobbing e porre ad esse concreto ri- medio, con tecniche di prevenzione e di risoluzione;
CONSIDERATO che con determinazione 19 dicembre 2018, n. G17028 è stata indetta una procedu- ra di valutazione comparativa per titoli e colloquio per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all’Amministrazione,
CONSIDERATO che con determinazione 29 agosto 2019, n. G11319 “Conferimento dell'incarico di Consigliere di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all'Amministrazione, ai sensi dell'Allegato S del Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni.” si è conclusa la procedura di valutazione avviata con determina- zione n. G17028/2019 con il conferimento dell’incarico di Consigliere/a di fiducia ad un soggetto esterno all’Amministrazione;
PRESO ATTO che in data 11 settembre 2021 termina l’incarico della Consigliera di Fiducia confe- rito con determinazione n. G11319/2019;
RITENUTO, pertanto, di:
- indire una procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all’Amministrazione regionale;
- stabilire che la durata dell’incarico è di 24 mesi, con decorrenza dalla sottoscrizione del rela- tivo contratto, fermo restando la previa pubblicazione del presente atto ai sensi dell’art. 15 del D.lgs. 33/2013;
- determinare in euro 12.000,00 (dodicimila/00) il compenso annuo lordo omnicomprensivo;
CONSIDERATO che, occorre provvedere alla prenotazione dell’impegno della somma comples- siva di euro 24.000,00 sul capitolo U0000S15900 “altri oneri per il personale § consulenze”, così suddivisa:
- €. 12.000,00 per l’esercizio finanziario 2021;
- €. 12.000,00 per l’esercizio finanziario 2022;
RITENUTO di pubblicare l’allegato Avviso pubblico per l’individuazione del soggetto esterno a cui affidare l’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale della Regione alla sezione Bandi di concorso;
tutto ciò premesso
DETERMINA
per le motivazioni indicate in premessa e che qui si intendono integralmente riportate:
1. di indire una procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all’Amministrazione regionale;
2. di approvare l’allegato A “Avviso pubblico di procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di Fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all’Amministrazione”, contenente l’oggetto della consulenza, i requisiti ri- chiesti, la durata dell’incarico e l’ammontare economico spettante, e il fac-simile della do- manda allegati rispettivamente sub A e sub B al presente provvedimento a formarne parte in- tegrante e sostanziale), che saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale della Regione alla sezione Bandi di Concorso;
3. di prenotare la somma complessiva di euro 24.000,00 sul capitolo U0000S15900 “altri oneri per il personale § consulenze”, così suddivisa:
- €. 12.000,00 per l’esercizio finanziario 2021;
- €. 12.000,00 per l’esercizio finanziario 2022;
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R Lazio nel termine di 60 giorni ovvero ricorso giustiziale al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRETTORE
(Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx)
ALLEGATO A
AVVISO PUBBLICO
DI PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA, PER TITOLI E COLLOQUIO, PER L’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DI CONSIGLIERE/A DI FIDUCIA DELLA REGIONE LAZIO A SOGGETTO ESTERNO ALL’AMMINISTRAZIONE
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI E PERSONALE
in esecuzione alla propria determinazione n. del , pubblica il presente avviso di selezione per titoli e colloquio per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di fiducia della Regione Lazio a soggetto esterno all’Amministrazione regionale.
Art. 1 Oggetto dell’incarico
1. Il contratto ha ad oggetto lo svolgimento della seguente attività: consulenza e assistenza ai dipendenti oggetto di molestie sessuali o violenza morale e persecuzione psicologica, per l’espletamento delle procedure informali e formali del Codice di condotta della Giunta della Regione Lazio statistica per la prevenzione e la lotta contro il mobbing e le molestie sessuali.
2. L’attività del Consigliere/a di fiducia è finalizzata al perseguimento degli obiettivi delineati dal Codice di condotta della Giunta della Regione Lazio, con particolare riferimento ai seguenti compiti:
a) gestione dello sportello di ascolto per le problematiche da disagio lavorativo, attivo per almeno due ore settimanali, con disponibilità per il personale di tutte le sedi regionali;
b) monitoraggio delle eventuali situazioni a rischio;
c) gestione della procedura informale di cui all’Allegato S - Codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali -, lett. D del Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1;
d) assistenza e consulenza alle lavoratrici e ai lavoratori della Giunta della Regione Lazio, anche nell’ambito della procedura formale di cui all’Allegato S - Codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali -, lett. E del Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1;
e) presentazione di una relazione annuale, priva di dati identificativi, sulla propria attività.
3. La prestazione è svolta personalmente dal collaboratore in piena autonomia tecnica ed organizzativa.
4. Il collaboratore potrà inoltre avvalersi, nello svolgimento della sua funzione, in piena autonomia, previa autorizzazione dell’Amministrazione regionale, della collaborazione di esperti della materia e può partecipare, su invito, alle riunioni del CUG senza diritto di voto.
Art. 2 Requisiti
1. Alla procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, potranno partecipare i candidati in possesso, alla data di scadenza per la presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:
a) diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento, o di laurea specialistica,
magistrale o a ciclo unico, rilasciati da un’università o istituto di istruzione universitaria equiparato, in base alle norme vigenti, in materie giuridiche o socio/psicologiche o sanitarie;
b) esperienza post laurea almeno quinquennale, maturata a livello nazionale e/o internazionale, nella tematica delle discriminazioni nell’ambito del rapporto di lavoro e del disagio lavorativo.
2. Costituisce titolo preferenziale l’esperienza post laurea maturata a livello nazionale e/o internazionale in materia di “mobbing e molestie sessuali”.
3. I candidati che abbiano conseguito un titolo di studio equivalente alla laurea presso un’università straniera devono, a pena di esclusione, dimostrare l’equivalenza del titolo mediante la produzione del provvedimento che la riconosca, ovvero della dichiarazione di aver presentato la richiesta di equivalenza ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e che sono in corso le relative procedure.
4. Per l’ammissione alla procedura di valutazione comparativa sono altresì richiesti i seguenti requisiti:
a) il godimento dei diritti civili e politici;
b) la conoscenza della lingua inglese;
c) la conoscenza dell’uso di apparecchiature e applicazioni informatiche più diffuse.
d) non aver riportato condanne penali che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e in relazione alla specifica gravità, la costituzione ovvero il mantenimento di un rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
e) non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego pubblico per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile.
f) non aver avuto nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari a proprio carico.
5. Gli aspiranti in possesso della cittadinanza straniera devono possedere altresì:
a) il godimento dei diritti politici negli Stati di appartenenza o di provenienza;
b) adeguata conoscenza della lingua italiana.
6. Non possono partecipare alla procedura di valutazione comparativa i dipendenti regionali.
7. Il contratto di collaborazione è compatibile con i rapporti di lavoro subordinato presso pubbliche amministrazioni, unicamente previa autorizzazione da parte della competente Amministrazione.
8. Il contratto di collaborazione non può essere stipulato con coloro che, alla data di conferimento dell’incarico, abbiano in corso un altro contratto di collaborazione stipulato con la Regione Lazio o, se dipendenti pubblici, risultino già collocati in quiescenza.
Art. 3
Modalità e termini di presentazione della domanda
1. La domanda di partecipazione alla procedura di selezione compartiva deve pervenire entro il termine
perentorio del ore 12,00. La domanda di partecipazione alla procedura di valutazione
comparativa deve essere presentata, tramite Posta Elettronica Certificata mediante l’account di posta certificata dell’istante all’indirizzo: xxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx.
Nell’oggetto della posta certificata, andrà indicato “Procedura di valutazione comparativa per l’incarico di Consigliere/a di fiducia della Xxxxxxx Xxxxx”.
0. Xx Xxxxxxx Xxxxx non assume nessuna responsabilità per la mancata ricezione della domanda dovuta a disguidi postali o ad altre cause non imputabili all’amministrazione.
3. Nella domanda di ammissione il candidato deve dichiarare:
a) il cognome e il nome;
b) il luogo, la data di nascita e il codice fiscale;
c) il luogo di residenza;
d) la cittadinanza posseduta;
e) il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti, ovvero i motivi della mancata iscrizione o cancellazione dalle liste medesime;
f) di godere dei diritti civili e politici;
g) il titolo di studio posseduto, con l’indicazione dell’Università che lo ha rilasciato, dell’anno accademico in cui stato conseguito e della votazione riportata;
h) di avere una esperienza post laurea almeno quinquennale, maturata a livello nazionale e/o internazionale, nella tematica delle discriminazioni nell’ambito del rapporto di lavoro e del disagio lavorativo;
i) la conoscenza della lingua inglese;
j) la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse;
k) di non aver riportato condanne penali, anche con sentenza non passata in giudicato, ovvero le condanne ricevute;
l) di non aver riportato condanne penali che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e in relazione alla specifica gravità, la costituzione ovvero il mantenimento di un rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
m) di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego pubblico per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile;
n) di non aver avuto nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari a proprio carico ovvero le sanzioni disciplinari avute;
o) di essere in possesso di eventuali titoli preferenza, ai sensi dell’art.5 del D.P.R. del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato ed integrato dal D.P.R. del 30 ottobre 1996, n. 693 e dalla legge del 25 maggio 1997, n. 127, integrata dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191. Tali titoli devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda. Non saranno presi in considerazione titoli che non siano stati espressamente dichiarati nella domanda ancorché già in possesso del candidato all’atto della presentazione della domanda stessa;
p) l’indirizzo, se diverso da quello di residenza, comprensivo del codice di avviamento postale, nonché un indirizzo di posta elettronica al quale chiedere che siano trasmesse le comunicazioni relative alla procedura e il recapito telefonico. Ogni eventuale variazione dovrà essere comunicata alla Regione Lazio.
4. I candidati di cittadinanza diversa da quella italiana devono altresì dichiarare:
a) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana;
b) di godere dei diritti politici nello stato di appartenenza o di provenienza.
5. I candidati in possesso di una cittadinanza di uno Stato non appartenente alla Comunità Europea dovranno dichiarare di essere in possesso del permesso di soggiorno CE o dello stato di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria.
6. In allegato alla domanda, i candidati devono trasmettere copia del proprio curriculum vitae aggiornato, debitamente sottoscritto con firma autografa nonché di un documento di riconoscimento in corso di validità. Nel caso di omessa sottoscrizione del curriculum vitae, o di sottoscrizione non conforme a quanto sopra indicato, le informazioni in esso contenute non verranno valutate.
7. In caso di invio tramite PEC il curriculum vitae e il documento di identità devono essere allegati in formato PDF e denominati, rispettivamente, secondo il seguente schema: xxxxxxx.xxxx.xx;
xxxxxxx.xxxx.xxxxxxxxx. La dimensione massima di ciascun allegato non deve superare i 2 MegaByte.
8. Il curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo deve evidenziare i titoli, le competenze e le esperienze maturate ed essere compilato in modo tale che la Commissione esaminatrice disponga di tutti gli elementi utili per una efficace ed esaustiva valutazione.
9. I candidati non devono allegare alla domanda di partecipazione titoli, lavori e/o pubblicazioni, ma dichiararne il possesso nel curriculum, assumendone la responsabilità ai sensi delle norme sulle autodichiarazioni.
10. Il vincitore della procedura comparativa sarà invitato a presentare o a far pervenire, entro il termine perentorio che verrà indicato nella relativa comunicazione, pena la perdita del diritto al conferimento dell’incarico, la documentazione il cui possesso è stato dichiarato nella domanda di partecipazione al concorso, e i titoli richiamati nel curriculum.
11. Eventuali informazioni possono essere chieste al
Art. 4 Commissione
1. Con successiva determinazione del Direttore della Direzione regionale “Affari istituzionali e personale” verrà nominata la Commissione esaminatrice, incaricata di esaminare e valutare le domande di partecipazione dei candidati, il curriculum vitae, di sottoporre gli stessi ad un colloquio nonché di formare la relativa graduatoria.
2. La Commissione sarà composta da n. 3 membri e sarà rispettato il principio di parità di genere.
3. Le sedute della Commissione potranno aver luogo su una piattaforma messa a disposizione dell’Amministrazione; nel rispetto delle procedure operative previste dall’Amministrazione regionale per la gestione dell’emergenza da COVID-19;
Art. 5 Punteggio
1. La Commissione avrà a disposizione un punteggio massimo di 100 punti così ripartiti:
a) fino a punti 40 per la valutazione del curriculum vitae, di cui:
a.1. fino a punti 25 per la valutazione dei titoli di studio, nonché dei titoli professionali e culturali;
a.2. fino a punti 15 per la valutazione dell’esperienza professionale nel settore specifico di riferimento (mobbing, molestie morali, e/o sessuali, discriminazioni sui luoghi di lavoro, promozione del benessere organizzativo);
b) fino a punti 60 per il colloquio, finalizzato a verificare:
b.1. le competenze e le professionalità possedute, quali risultano dalla domanda presentata e dal curriculum vitae;
x.0.xx capacità di analizzare le criticità, valutando e approfondendo gli aspetti rilevanti dei problemi, unitamente alla capacità di rappresentarli e di proporre soluzioni innovative;
b.3. la competenza nella gestione dei casi, tecniche di comunicazione, mediazione e couseling;
b.4. la conoscenza del contesto giuridico di riferimento.
2. La Commissione nella prima seduta, prima di esaminare le domande pervenute, provvederà a predeterminare i criteri generali ai quali si atterrà nella valutazione dei titoli.
3. All’esito della procedura esperita, la Commissione formerà una graduatoria espressa in centesimi sommando i punteggi ottenuti così come risultante dai propri verbali. Il punteggio minimo per essere collocato in graduatoria è di 80 punti.
4. In caso di parità di punteggio complessivo saranno applicati i titoli di preferenza indicati dall’articolo 5, comma 4 , del D.P.R. n. 487/1994 e successive modifiche;
5. In caso di parità di merito e di titoli la preferenza, ai sensi dall’articolo 5, comma 5, del citato
D.P.R. n. 487/1994, è determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche;
c) dalla maggiore età.
6. La Direzione regionale “Affari istituzionali e personale”, sulla base dei verbali e della graduatoria fornita dalla Commissione, approva la graduatoria finale. La graduatoria finale è pubblicata sul sito istituzionale della Regione xxx.xxxxxxx.xxxxx.xx, sezione Bandi di concorso.
7. La mancata presentazione al colloquio equivarrà a rinuncia alla selezione anche se la stessa fosse dipendente da causa di forza maggiore.
Art. 6 Incompatibilità
1. Non possono presentare domanda di partecipazione alla selezione:
a) le/i dipendenti, anche a tempo determinato, in servizio presso l’amministrazione regionale;
b) coloro che nei 4 anni precedenti abbiano avuto un rapporto di collaborazione a qualsiasi titolo con l’Amministrazione regionale Lazio;
c) coloro che si trovino in conflitto di interessi, anche potenziali con l’amministrazione regionale;
d) i soggetti già collocati in quiescenza, ai sensi della normativa vigente;
e) i soggetti che si trovino in altre situazioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente.
Art. 7 Funzioni
1. Il/la Consigliere/a di fiducia, nell’ambito dell’oggetto dell’incarico di cui al precedente art. 1, può intervenire in via preventiva diretta dell’accertamento e repressiva, in via informale e formale, con il consenso scritto della persona per l’istruttoria diretta all’accertamento dell’illecito disciplinare, nel caso si verifichino comportamenti molesti psicologicamente e/o sessualmente, atti a ledere la dignità di chi lavora presso l’Amministrazione regionale.
2. Ha compiti propositivi nei confronti del CUG, partecipa ad eventi formativi e convegni.
3. Supporta il CUG nella creazione di una rete territoriale per le Pari Opportunità
4. L’incaricato si impegna a non divulgare dati o informazioni sull’organizzazione e il personale dell’amministrazione di cui venisse a conoscenza durante l’attività e ad attenersi alla legislazione vigente in materia di protezione e tutela della privacy.
Art. 8 Durata dell’incarico
1. L’incarico decorrerà dalla sottoscrizione del contratto e avrà durata di 24 mesi.
Art. 9 Trattamento economico
1. Il compenso annuo per lo svolgimento dell’incarico è determinato nella misura di € 12.000,00 lordi; tale ammontare deve intendersi omnicomprensivo, anche con riferimento ad eventuali spese necessarie per raggiungere le sedi della Regione Lazio.
2. Il compenso è corrisposto in rate bimestrali posticipate, fatto salvo il disposto di cui all’art. 11.
3. Qualora il vincitore della procedura comparativa risulti essere titolare di partita IVA, può essere stipulato un contratto di prestazione professionale per il quale è corrisposto il relativo importo lordo, previa presentazione di fattura.
Art. 10 Trattamento dei dati personali
1. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e s.m.i. e del Regolamento UE n. 2016/679, i dati personali forniti dai candidati sono raccolti presso la Direzione regionale “Affari istituzionali e personale” depositati presso una banca dati per le finalità inerenti alla gestione della procedura e dell’eventuale rapporto conseguente; gli stessi possono essere trattati in conformità di ulteriori obblighi previsti dalla legge.
2. Il trattamento dei dati avviene mediante strumenti manuali, informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità, di cui al comma 1, e con modalità tali da garantire la sicurezza e riservatezza degli stessi;
3. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione; il mancato assenso al trattamento dei dati comporta la non accettazione della domanda da parte della Regione Lazio. Gli stessi dati potranno essere comunicati a terzi unicamente per adempimenti di legge.
4. I candidati godono dei diritti previsti dall’art. 7 del su indicato decreto legislativo e dal Regolamento UE n. 2016/679.
Art. 11
Esclusione dalla procedura comparativa
1. Tutti i candidati sono ammessi alla procedura con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di ammissione. L’Amministrazione può disporre con provvedimento motivato l’esclusione dei candidati in qualsiasi momento della procedura, qualora venga accertata la mancanza dei requisiti prescritti ovvero in relazione alla specifica gravità delle condanne penali a carico del candidato.
Art. 12 Formalizzazione del rapporto
1. Il Direttore della Direzione “Affari istituzionali e personale”, a seguito della pubblicazione della graduatoria, stipula con il vincitore un contratto di collaborazione esterna. La data di stipula del contratto sarà tempestivamente comunicata al vincitore.
Art. 13 Recesso delle parti
1. Il Direttore della Direzione “Affari istituzionali e personale” e il/la Consigliere/a di fiducia, in presenza di gravi motivi, possono recedere dal contratto, con un preavviso di sei mesi; in tal caso il compenso viene determinato in misura proporzionale al lavoro effettivamente svolto dal/dalla collaboratore/trice, previa verifica del risultato raggiunto ed in base all’utilità per l’Amministrazione regionale.
Art. 14 Inadempienze
1. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal/dalla Consigliere/a di fiducia risultino non conformi a quanto richiesto sulla base del contratto stipulano ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il Direttore della Direzione “Affari istituzionali e personale” può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a novanta giorni, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza.
2. Qualora i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti, il Direttore della Direzione “Affari istituzionali e personale” può chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a novanta giorni, ovvero, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originariamente stabilito, in base all’utilità dell’Istituto.
Art. 15
Accesso agli atti della selezione
1. L’accesso alla documentazione attinente ai lavori della procedura comparativa è differito fino alla conclusione della stessa.
Art. 16 Responsabile del procedimento
1. Il responsabile del procedimento è la Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx, funzionario della Direzione “Affari istituzionali e personale”.
Art. 17 Norme finali
1. Il presente avviso sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale nella sezione Bandi di concorso.
2. Per tutto quanto non previsto dal presente Avviso si fa riferimento alla normativa vigente.
Il Direttore
Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx
ALLEGATO B
Alla Regione Lazio
Direttore della Direzione Regionale Affari istituzionali e Personale SEDE
Il/La sottoscritto/a nato/a il a _____________
, codice fiscale
CHIEDE
di essere ammesso/a alla procedura di valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per l’affidamento dell’incarico di Consigliere/a di fiducia della Regione Lazio
A tal fine, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, e consapevole delle responsabilità civili e penali derivanti da falsità in atti e dichiarazioni mendaci previste dall’art. 76 del medesimo decreto,
DICHIARA
a) di essere nato/a il codice fiscale ;
b) di essere residente in _ , ( ) Via/Piazza n cap ;
c) di essere in possesso della cittadinanza ;
d) di essere iscritta nelle liste elettorali del Comune di (a)1;
e) di godere dei diritti civili e politici;
f) di essere in possesso del seguente titolo di studio Laurea in _________________________
conseguito presso ________________________________________________________
rilasciato in data ____________ con votazione (b)2;
g) essere in possesso della seguente esperienza post laurea almeno quinquennale, maturata a livello nazionale e/o internazionale, nella tematica delle discriminazioni nell’ambito del rapporto di lavoro e del disagio lavorativo ;
h) possedere la conoscenza della lingua inglese;
i) possedere la conoscenza dell’uso di apparecchiature e applicazioni informatiche più diffuse;
j) di non aver riportato condanne penali (c)3;
k) non aver riportato condanne penali che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e in relazione alla specifica gravità, la costituzione ovvero il mantenimento di un rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
l) non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego pubblico per aver
1 (a) In caso non iscrizione nelle liste elettorali comunicali o di cancellazione dalle stesse indicarne i motivi.
2 (b) In caso di titolo di studio conseguito all’estero vedere l’art.2 comma 2 dell’Avviso di selezione
3 (c) Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, devono indicare gli estremi della sentenza di condanna.
conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile;
m) non aver avuto nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari a proprio carico (d)4;
n) di essere in possesso di eventuali titoli preferenza, ai sensi dell’art.5 del D.P.R. del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato ed integrato dal D.P.R. del 30 ottobre 1996, n. 693 e dalla legge del 25 maggio 1997, n. 127, integrata dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191, ovvero:
o) eleggere il domicilio agli effetti dell’avviso in:
telefono fisso cellulare indirizzo di posta elettronica pec
p) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana (solo nel caso di cittadinanza diversa da quella italiana);
q) di essere in possesso del permesso di soggiorno CE o titolare dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria (solo per i cittadini di Paesi non appartenenti alla Comunità Europea);
Il/la sottoscritto/a si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione alla Regione Lazio, Direttore della Direzione Regionale “Affari istituzionali e personale”.
Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre:
• di aver preso visione del contenuto dell’Avviso di selezione e di accettare le disposizioni in esso contenute;
• di essere consapevole che l'Amministrazione non si assume alcuna responsabilità in caso di mancato o ritardato recapito di comunicazioni dirette ai candidati, da imputarsi ad omessa o tardiva segnalazione da parte degli stessi di variazione di indirizzo indicato sulla domanda;
• di essere a conoscenza che, in caso di dichiarazione mendace, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non veritiere;
• di dare il consenso al trattamento dei propri dati personali e/o sensibili ai sensi del d.lgs.
n. 196/2003 e successive modifiche;
• di essere a conoscenza che, i dati dichiarati saranno trattati dalla Regione Lazio, ai sensi del d.lgs.
n. 196/2003 e del Regolamento UE n. 2016/679, per finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro e che le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico – economica del sottoscritto/a.
Si allega alla presente:
a) curriculum formativo e professionale datato e firmato;
b) elenco in carta semplice, datato e firmato, dei documenti e dei titoli presentati (numerati progressivamente in relazione al corrispondente documento);
c) fotocopia del documento di identità valido;
Data Nome e Cognome
(firma per esteso/firma digitale)
4 (d) Coloro che hanno avuto sanzioni disciplinari devono indicare la sanzioni riportata indicando la data del provvedimento (ove presente) e il soggetto che ha irrogato la sanzione.