Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione del fresato per l’ottenimento di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52). La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento conglomerato bituminoso a caldo di prestazioni della tipo usura con 40% di aggregati non carbonatici (percentuale espressa in volume sulla miscela adeguate. Essi comprendono di inerti) e bitume modificato e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologiaalmeno il 40% in volume sulla miscela totale degli aggregati, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)16. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento conglomerato bituminoso con riciclaggio a caldo di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono tipo binder e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)38. La designazione dell’aggregato grosso deve dovrà essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono conglomerato bituminoso e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)31. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono conglomerato bituminoso e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)24. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento conglomerato bituminoso (percentuale espressa in volume sulla miscela di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono inerti) e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 mm; d ≥ 2 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologiaalmeno il 40% in volume sulla miscela totale degli aggregati, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)1. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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Aggregati. Gli aggregati lapidei possono essere impiegati ad integrazione costituiscono la matrice litica del fresato per l’ottenimento conglomerato bituminoso a caldo di prestazioni della miscela adeguate. Essi comprendono tipo usura con aggregati calcarei e sono composti da aggregati grossi, in frazione unica, fini e filler proveniente dalla frazione fina (filler di recupero) o di additivazione. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali (rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi). L’aggregato grosso (D ≤ 45 > 4 mm; d ≥ 2 1 mm) o in frazione unica può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella (Tabella 52)9. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni dei setacci appartenenti al gruppo di base, più gruppo 2 della UNI EN 13043.
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