Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficiali, oppure provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055. Il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, di tali aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, è in- dicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentata, nonché accettata in cantiere, attraverso le procedure di cui alle presenti norme. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1 e UNI 8520-2, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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Aggregati. Sono idonei alla produzione Gli aggregati lapidei costituiscono la fase solida dei conglomerati bituminosi a caldo. Essi sono composti dall’insieme degli aggregati grossi degli aggregati fini e del filler, che può essere di calcestruzzo per uso strutturale gli additivazione o proveniente dalla frazione fina. Gli aggregati grossi e fini sono costituiti da elementi ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficialiartificiali o riciclati, oppure provenienti qualificati in conformità al Regolamento UE n. 305/2011 sui prodotti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata costruzione. Ciascuna fornitura deve essere accompagnata dalla marcatura CE attestante la conformità all’appendice ZA della Norma Europea Armonizzata UNI EN 12620 e13043. Le caratteristiche tecniche degli aggregati ed i metodi di attestazione devono essere conformi al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 novembre 2009. La designazione dell’aggregato grosso deve essere effettuata mediante le dimensioni degli stacci appartenenti al gruppo di base più gruppo 2 della UNI EN 13043. L’aggregato grosso può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per gli aggregati leg- geriogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella Tabella A.1. Requisito Xxxxx Xxxxxxx Unità di misura Valori richiesti Categoria Resistenza alla norma europea armonizzata frammentazione (Los Angeles) UNI EN 13055. Il sistema 1097-2 LA % ≤30 LA30 Percentuale di valutazione e verifica della costanza della prestazione, di tali aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, è in- dicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentata, nonché accettata in cantiere, attraverso le procedure di cui alle presenti norme. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, particelle frantumate UNI EN 933-11:20095 C % ≥ 70 C70/0 Dimensione Max UNI EN 933-1 D mm 40 - Passante allo 0.063 UNI EN 933-1 f % ≤1 f1 Resistenza al gelo e disgelo UNI EN 1367-1 F % ≤1 F1 Indice di appiattimento UNI EN 933-3 FI % ≤30 FI30 Assorbimento d’acqua UNI EN 1097-6 WA24 % ≤1,5 WA242 La designazione dell’aggregato fine deve essere effettuata secondo la norma UNI EN 13043. Per motivi di congruenza con le pezzature fini attualmente prodotte in Italia, è permesso l’impiego come aggregato fine anche di aggregati in frazione unica con dimensione massima di 4 mm (Dmax=4 mm). L’aggregato fine può essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella Tabella A.2. Requisito Xxxxx Xxxxxxx Unità di misura Valori richiesti Categoria Equivalente in sabbia UNI EN 933-8 ES % ≥70 - Quantità di frantumato % ≥50 - Passante allo 0.063 UNI EN 933-1 f % ≤2 f2 Il filler, frazione passante per la maggior parte al setaccio 0,063mm, proviene dalla frazione fina degli aggregati oppure può essere costituito da polvere di roccia, preferibilmente calcarea, da cemento, calce idrata, calce idraulica, polvere di asfalto, ceneri volanti. La granulometria dell’aggregato filler, determinata secondo la norma UNI EN 933-10, deve essere conforme a quella prevista dalla norma UNI EN 13043. Il filler deve inoltre soddisfare i requisiti indicati in Tabella A.3. Requisito Xxxxx Xxxxxxx Unità di misura Valori richiesti Categoria Indice di plasticità UNI CEN ISO/TS 17892-12 IP N.P. - Porosità del filler secco compattato (Ridgen) ≤ C20/25 fino al 60UNI EN 1097-7 v % Riutilizzo 30-45 v38/45 Aumento del punto di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti rammollimento della miscela filler/bitume (Rapporto filler/bitume = 1,5) UNI EN 13179-1 ΔR&B % ≥5 ΔR&B8/16 Il possesso dei requisiti elencati nelle Tabelle A1, A2 ed A3 viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati nella documentazione di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore marcatura CE predisposta dal produttore degli aggregati. La documentazione, comprendente l’etichetta di marcatura CE e la Dichiarazione di Prestazione (DoP), deve essere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Resta salva la facoltà del cal- cestruzzo Direttore Lavori di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i verificare con controlli di accettazione degli aggregati i requisiti dichiarati dal produttore. Per i requisiti di accettazione eventualmente non riportati nella Dichiarazione di Prestazione, la Direzione Lavori può richiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi a cura presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1 e UNI 8520-2, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregatiDPR n. 380/2001.
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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8
Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficialiartificiali, oppure ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- gerileggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055-1. Il sistema di valutazione e verifica attestazione della costanza della prestazione, conformità di tali aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, DPR n.246/93 è in- dicato indicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + (NTC 2008): È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III (NTC 2008), a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato calcestruzzo confezionata con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentatadocumentata attraverso idonee prove di laboratorio. Per tali aggregati, le prove di controllo di produzione in fabbrica di cui ai prospetti H1, H2 ed H3 dell’annesso ZA della norma europea armonizzata UNI EN 12620, per le parti rilevanti, devono essere effettuate ogni 100 tonnellate di aggregato prodotto e, comunque, negli impianti di riciclo, per ogni giorno di produzione. Nelle prescrizioni di progetto si potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520- 1:2005 e UNI 8520-2:2005 al fine di individuare i requisiti chimico-fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del calcestruzzo e delle sue proprietà prestazionali (meccaniche, di durabilità e pericolosità ambientale, ecc.), nonché accettata in cantierequantità percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo, attraverso le procedure o classi di cui alle presenti normeresistenza del calcestruzzo, ridotte rispetto a quanto previsto nella tabella sopra esposta. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i gli eventuali controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica determinazione delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1 1:2005 e UNI 8520-22:2005, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale conglomerato cementizio gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficialiartificiali, oppure ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla parte armonizzata della norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 1305512620. Il sistema di valutazione e verifica attestazione della costanza della prestazione, di tali conformità degli aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, DPR n. 246/93 è in- dicato indicato nella seguente TabTabella. 11.2.II. Specifica Tecnica Europea di riferimento Uso Previsto Sistema di Attestazione della Conformità Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 1305512620-1 13055 Calcestruzzo strutturale 2 2+ È Uso non strutturale 4 Il Sistema 2+ (certificazione di controllo di produzione in fabbrica) è quello specificato all’art. 7, comma 1 lettera B, Procedura 1 del DPR n. 246/93, comprensiva della sorveglianza, giudizio ed approvazione permanenti del controllo di produzione in fabbrica. Il Sistema 4 (autodichiarazione del produttore) è quello specificato all’art. 7, comma 1 lettera B, Procedura 3, del DPR n. 246/93. E’ consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III Tabella successiva, a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato conglomerato cementizio confezionata con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentatadocumentata attraverso idonee prove di laboratorio. Per tali aggregati, nonché accettata le prove di controllo di produzione in cantiere, attraverso le procedure fabbrica di cui alle presenti normeai prospetti H1, H2 ed H3 dell’annesso ZA della norma europea UNI EN 12620, per le parti rilevanti, devono essere effettuate ogni 100 tonnellate di aggregato prodotto e, comunque, negli impianti di riciclo, per ogni giorni di produzione. demolizioni Origine del materiale da riciclo Rck del calcestruzzo (N/mm2) Percentuale di impiego Demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino < 15 Fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progettoProgettista, nelle apposite proprie prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 85208520 parti 1 e 2 al fine di individuare i requisiti chimico – fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del calcestruzzo e delle sue proprietà prestazionali (meccaniche, di durabilità e pericolosità ambientale, etc.), nonché quantità percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo, o classi di resistenza del calcestruzzo, ridotte rispetto a quanto previsto nella tabella sopra esposta. Per quanto riguarda gli aggregati leggeri, questi devono essere conformi alla parte armonizzata della norma europea UNI EN 13055. Il sistema di attestazione della conformità è quello riportato nella Tabella II. Per quanto riguarda gli eventuali controlli di accettazione da effettuarsi a cura del Direttore dei lavori, questi sono finalizzati alla determinazione delle caratteristiche tecniche riportate nella Tabella IV, insieme ai relativi metodi di prova. Caratteristiche tecniche Metodo di prova Descrizione petrografia semplificata EN932-3 Dimensione dell’aggregato (analisi granulometrica e contenuto dei fini) EN933-1 Indice di appiattimento EN933-3 Dimensione per il filler EN933-10 Forma dell’aggregato grosso (per aggregato proveniente da riciclo) EN933-4 Il Progettista, nelle proprie prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520 parti 1 e UNI 8520-2, 2 al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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Samples: www.gorizia.aterfvg.it
Aggregati. Sono idonei Gli aggregati sono componenti del calcestruzzo costituiti da elementi lapidei integri o frantumati, naturali o artificiali, aventi forma e dimensioni consone alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficiali, oppure provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055confezione del calcestruzzo. Il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, di tali Gli aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, è in- dicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentata, nonché accettata in cantiere, attraverso le procedure di cui alle presenti norme. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli alla categoria di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme impiego prevista devono possedere le caratteristiche fondamentali indicate nel prospetto 1 della norma UNI 8520-1 e 97 parte 2a. La scelta della categoria (Tabella 8.1) è legata alla classe di resistenza (Tabella 8.2) ed alla classe di esposizione della struttura (Tabella 8.3) cui è destinato il calcestruzzo. Inoltre, se indicato negli elaborati di progetto, potrà essere richiesto il soddisfacimento di più caratteristiche aggiuntive elencate nel prospetto 2 della Norma UNI 8520-297 parte 2a. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla valutazione del rischio da “vizio occulto” di reazione alcali-aggregato a fronte del quale, al fine fatto salvo l’esito positivo delle prove previste dalla norma UNI 8520 (parti 4 e 22), si potranno adottare ulteriori misure preventive quali ad esempio: la scelta di individuare i limiti cementi a basso contenuto di accettabilità alcali (UNI EN 196/21); impermeabilizzazione della struttura; utilizzo di idonei quantitativi di aggiunte. Durante la lavorazione la Direzione Lavori verificherà la continuità della corrispondenza delle caratteristiche tecniche del materiale ai valori ottenuti nella fase di qualifica. Qualora si verifichino discrepanze significative, la Direzione Lavori potrà rifiutare il materiale lapideo. Ai fini dell'accettazione, prima dell'inizio dei lavori, l'impresa è tenuta a predisporre la qualificazione degli aggregatiaggregati tramite certificazione attestante i requisiti prescritti. Tale certificazione deve essere rilasciata da un Laboratorio riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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Samples: Contratto a Corpo
Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli Gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficiali, oppure provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055. Il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, di tali aggregatiutilizzabili, ai sensi fini del Regolamento UE 305/2011confezionamento del calcestruzzo, è in- dicato nella seguente Tabdebbono possedere marcatura CE secondo D.P.R. 246/93 e successivi decreti attuativi. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo Gli aggregati debbono essere conformi ai requisiti della normativa UNI EN 12620 e UNI EN 130558520-1 Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l’uso con i relativi riferimenti alla destinazione d瀞uso del calcestruzzo. La massa volumica media del granulo in condizioni s.s.a. (saturo a superficie asciutta) deve essere pari o superiore a 2600 kg/m3. A questa prescrizione si potrà derogare solo in casi di comprovata impossibilità di approvvigionamento locale, purché si continuino a rispettare le prescrizioni in termini di resistenza caratteristica a compressione e di durabilità specificati nel paragrafo 2.8. Per opere caratterizzate da un elevato rapporto superficie/volume, laddove assume un瀞importanza predominante la minimizzazione del ritiro igrometrico del calcestruzzo, occorrerà preliminarmente verificare che l瀞impiego di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III a condizione che la miscela di calcestruzzo, minore massa volumica non determini un incremento del ritiro rispetto ad un analogo conglomerato confezionato con aggregati riciclatidi massa volumica media maggiore di 2600 kg/m3. Per i calcestruzzi con classe di resistenza caratteristica a compressione maggiore di C50/60 dovranno essere utilizzati aggregati di massa volumica sempre maggiore di 2600 kg/m3. Gli aggregati dovranno rispettare i requisiti minimi imposti dalla norma UNI 8520 parte 2 relativamente al contenuto di sostanze nocive. In particolare: - il contenuto di solfati solubili in acido (espressi come SO3 da determinarsi con la procedura prevista dalla XXX-XX 0000-0 punto 12) dovrà risultare inferiore allo 0.2% sulla massa dell瀞aggregato indipendentemente se l瀞aggregato è grosso oppure fine (aggregati con classe di contenuto di solfati AS0,2); - il contenuto totale di zolfo (da determinarsi con XXX-XX 0000-0 punto 11) dovrà risultare inferiore allo 0.1%; - non dovranno contenere forme di silice amorfa alcali-reattiva o in alternativa dovranno evidenziare espansioni su prismi di malta, venga preliminarmente qualificata e documentata, nonché accettata valutate con la prova accelerata e/o con la prova a lungo termine in cantiere, attraverso le procedure di cui alle presenti norme. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno accordo alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme metodologia prevista dalla UNI 8520-1 22, inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2. I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni di cui al decreto ministeriale 14-01-2008 e UNI 8520-2, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregatirelative circolari esplicative.
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Samples: www.cmaltaumbria.it